A riprova che la
Bibbia Unica è cosa tutta neocatecumenale non poteva mancare la
promozione vendite ad opera dell’onnipresente, inossidabile
fac-totum don Ezechiele Pasotti.
Egli incarna il
prototipo di prete attagliato al Cammino. Presentazione fatta presso la
Libreria Paolina di Brescia, sua città, in collegamento streaming
causa COVID che sconsiglia in presenza. E così, anche noi abbiamo
potuto partecipare il 26 ottobre scorso in diretta alle 18:30
(il video resta disponibile su You-Tube).
E’ una vera e
propria conferenza di più di un’ora sul come e sul perché della
Scrutatio in salsa neocatecumenale. L’ascolto e il confronto con la
Parola è asse portante del C.N.; a certe condizioni.
Apparentemente
lavoro meritorio a cui applicarsi. Se non fosse che tutto quanto
trasposto nel Cammino ne resta corrotto. La Scrutatio è attività
preminente per ogni camminante. Pericolosa perché permeata dello
“spirito del cammino” trasfuso nella Parola proclamata, dalla
predicazione/interpretazione kikiano-carmeniana che tutta la informa.
Poco importa che si inizia invocando lo Spirito Santo se lo Spirito,
ti dicono, lo detengono loro.
Sa ben parlare il
Pasotti, si palesa come la faccia buona del cammino. Ma mentre parla
con un discreto equilibrio, poi all’improvviso parte in deliquio
amoroso, si acceca e dice una bestialità dietro l'altra... Poi si
ripiglia, ritorna sul binario, fino al deragliamento successivo,
inevitabile.
Nessun cattolico ha fede adulta se non ha Kiko come
profeta.
Questo Ezechiele - come d'altronde tutti i camminanti - lo crede sul serio. Per questo ha lasciato
tutto e, dal momento che è un fanatico assurdo, non riesce a tenerselo per
sé e ogni tanto lo esterna pure, come tra le righe fa in questo
caso.
Ha tirato dritto fin
quasi alla fine, ma “in cauda venenum”. Il demonio fa sempre così.
Si può anche tralasciare tutto il resto. Non scopriremmo nulla di
nuovo. Ma l’ultima parte del video merita attenzione. Gli ultimi 6
minuti soltanto.
Venti anni di itineranza nel suo curriculum vitae e
diversi anni in paesi con forte presenza luterana e anglicana. Per
cui fa una premessa alle sue conclusioni di fine Video:
Egli conosce bene le differenze. Certo il
Neocatecumenato è un’altra cosa! E per mettersi al sicuro ricorre
alle Costituzioni Conciliari a ratificarne la incontestabile
cattolicità.
Trascrivo qui quanto don Ezechiele dice, a partire da 1 ora e 10 minuti fino alla fine del Video:
"Davanti alla Costituzione Conciliare “Dei Verbum” questa Bibbia diventa uno
strumento molto serio, molto bello, molto utile per rimettere proprio
la Parola al centro. Anzi come liturgista mi piacerebbe spendere una
parola su questo.
Perché è vero che il luogo proprio della Parola,
dove la storia dell’uomo entra nel progetto di Dio, si fa storia di
salvezza è la Liturgia. Interessante! Che importanza ha la Parola di
Dio proclamata nelle nostre Liturgie, nelle nostre Parrocchie? Quasi
nessuna. Tu esci tante volte dalla Messa e neanche ti ricordi quale è
stata la Parola. E che cosa succede? Parlo da liturgista.
Se il Sacramento, se proprio la parte anaforica della Liturgia, la parte
proprio del Sacramento non è illuminata quotidianamente dalla luce
della Parola, finiamo col cadere facilmente in una comprensione a
volte magica, a volte molto spirituale della stessa Eucaristia.
Ciò
che fa nuova l’Eucarestia ogni volta è la Parola. Per questo il Magistero ci dice che questi sono due momenti diversi, ma dell’unico
atto che è l’Eucaristia: Parola e Sacramento.
E lì credo anche
come presbiteri, come parroci, come pastori abbiamo lì un campo
enorme, un impegno enorme. Questa Iniziazione Cristiana propria della Chiesa che porta alla maturità della Parola. Questa Iniziazione Cristiana, chiamatela come volete, ma è fondamentale che sia messa
oggi al centro della pastorale delle nostre Parrocchie. Senza questa Iniziazione Cristiana non avremo mai un popolo educato alla Parola,
non avremo mai un popolo capace di mettersi veramente in ascolto
della Parola. Del resto il Vangelo proprio di domenica, al fariseo
che gli chiede qual è il comandamento più grande, Gesù risponde con
lo Shemà…….. ASCOLTA ISRAELE!
Questo dell’ascolto, che
dovrebbe essere proprio delle nostre assemblee e delle nostre Parrocchie."
Ecco, qui è svelato quanto vogliono portare a compimento:
Oscurare l'Eucarestia e porre al centro, nel cuore nella Chiesa, la Parola, lo Shemà Israel, il loro Kerigma. E mentre si adoperano per distruggere ogni devozione e ogni culto eucaristico (nota), tributano ogni onore alla Parola, rinchiusa nelle custodie kikiane e offerta all'adorazione neocatecumenale. (A nulla giova loro richiamarsi alla Dei Verbum (n.21) che recita: "La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il
Corpo stesso di Cristo", poichè il Corpo di Cristo costoro non lo venerano affatto.) (nota) E, mentre disdegnano le Processioni del Corpus Domini...
- ne è prova la Bibbia di pietre preziose portata in processione nella cinquantina dal presbitero che indossa il piviale e dai fratelli che, finito il cammino, hanno conseguito la "fede adulta". Dunque questa per loro è la pienezza della fede?
- ne è prova l'ostensione della Bibbia nelle Yeshivah = Santuario della Parola dei Seminari R.M.. Anche qui viene portata in processione e poi ostentata, mentre i seminaristi assistono a braccia conserte e poi "scrutano" sedendo su troni "perchè chi scruta è un re". Cappella di adorazione e non c'è un inginocchiatoio!
|
Si usa il velo omerale per la Bibbia dando le spalle al
Santissimo.
E si assiste a braccia conserte.
|
Questi quando
partono in quarta, iniziano sempre sparando giudizi.
Ezechiele
esordisce:
"Che importanza ha la
parola di Dio proclamata nelle nostre Liturgie, nelle nostre Parrocchie? Quasi nessuna. Tu
esci tante volte dalla Messa e neanche ti ricordi quale è stata la Parola."
Ma magari egli si limitasse solo a giudicare,
come sempre hanno fatto, i normali cattolici (mica come loro che
sono anormali!), tanto ci siamo abituati.
Qui scopriamo qualcosa di
più: scopriamo che secondo loro il cuore pulsante, il sole della Liturgia Eucaristica, ossia la
Consacrazione deve essere:
"illuminata
quotidianamente dalla luce della Parola"
E noi sappiamo bene cosa intendono per luce della Parola. La Parola è loro
appannaggio. Equivale a questo punto a far assurgere la parola del profeta
a sacramento.
Dovremmo concludere che la parola del profeta
in quanto tale opera ex opere operato. E
questa è una bestemmia.
Si
segue la lezione di Lutero che fa diventare la Parola così come
proclamata dal pastore (Kiko) un'azione di Dio, un Sacramento.
Ma
la liturgia della Parola non è Sacramento.
I Sacramenti sono i segni visibili ed efficaci della grazia invisibile di Cristo.
Il Sacramento è
composto da rito e da parola. (quando il Magistero parla dei due momenti diversi di un unico atto a questi due momenti si riferisce).
Per parola si intende la formula sacramentale da essa dipende la validità del Sacramento: “Io ti battezzo nel Nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo” compie ciò che dice. Così la
formula della Consacrazione Eucaristica, correttamente pronunciata
dal Sacerdote, muta le specie del pane e del vino nel Corpo e nel
Sangue di Cristo.
Sacramentalizzare la Parola che si proclama e che si annunzia, questa la trasposizione che si fa nel mondo neocatecumenale, mentre si toglie valore e forza ai Sacramenti.
Sacramentalizzare la Parola secondo quanto
costoro dichiarano di se stessi:
( N.B. perché dietro a Kiko a cascata c’è la
legittimazione di tutti gli itineranti, fino all’ultimo kikatekista
da loro “inviato” a fondare comunità. Tutti possono vantare la
stessa prerogativa di Kiko che da lui a loro per diretta investitura
discende)
Kiko parla, ti annunzia
e quello che annunzia si compie di pronto.... per intervento di
Dio. Questa è la premessa obbligata di Kiko ad ogni suo Kerigma, ad ogni parola che indirizza agli adepti da parte di Dio (tante volte col sostegno della "apertura a caso" della Bibbia - questa di certo è magia tutta spirituale ...)
Continua
Ezechiele: senza questa illuminazione quotidiana del Sacramento alla
luce (ormai è chiaro che questa luce sono loro) della Parola, scivoliamo..
in una comprensione
a volte magica, a volte molto spirituale della stessa Eucaristia.
Ciò che fa NUOVA
l’Eucarestia ogni volta è la Parola.
(E noi scopriamo che
l’Eucarestia OGNI VOLTA deve essere fatta NUOVA, e restiamo basiti)
Ezechiele tira dunque in
ballo il Magistero per affermare ciò che a lui sta a cuore trasmettere:
questi sono due
momenti diversi, ma dell’unico atto che è l’Eucaristia: Parola e
Sacramento.
Ben sapendo che nella testa di chi ascolta passa che i "due momenti" sono la Celebrazione della Parola e la Celebrazione Eucaristica vera e propria con la Consacrazione, che vengono messi
sullo stesso piano.
|
Noi celebriamo dove ci piaccia e come ci
piaccia!
(vedi nota)
|
Qui delle due una:
o Ezechiele gioca sull'ambiguità - e in tal caso la cosa assume contorni inquietanti (finché è Kiko a mistificare ci sta pure!) -
o è un ignorantone, liturgista dei miei stivali!!!
... ma sì, aggiungiamo anche una terza ipotesi:
don Ezechiele Pasotti è un cripto protestante.
Delle tre neanche sappiamo quale sia peggio!
E a questo punto noi facciamo una bella scoperta:
|
Confusione teologica
|
ECCO CHE IL TABERNACOLO
A DOPPIA PIAZZA NON E' UNA STRANEZZA, UNA ORIGINALITA' SOLTANTO. E'
PROPRIO SINTESI IMPRESCINDIBILE DEL CAMMINO.
Sì, infatti ne è
l'immagine plastica. Come tutto nel Cammino è catechesi, al servizio
dell’evangelizzazione (Kiko dixit).
La verità è che
chi compra la Bibbia di Pasotti, comunque mai acquisirà la fede
finché non ascolterà il
Kerigma dalla viva voce di Kiko o dei catechisti.
D’altra parte
SENZA LA PAROLA
PROFETICA LO STESSO BATTESIMO CHE HAI RICEVUTO DA PICCOLO E' UGUALE A NULLA...
Questo il loro pensiero.
E nel Cammino è tutto così...
Eppure San Paolo lo
diceva: anche se avessi lo spirito di profezia, se non ho la Carità
non sono nulla.
La Carità è Dio
nei suoi Sacramenti.
Lo spirito di
profezia sono tutte le cose che vengono dette...magari buone...magari
no. Come quelle di Kiko.
|
E le Specie Eucaristiche sono al livello inferiore. |
E' evidente... Kiko
offusca Dio, lo toglie dall'orizzonte. E più anni di cammino fai, più
lui si sostituisce in tutto al Signore. È un idolo come il vitello
d'oro. E ratifica con i suoi simboli, che sovrappone a tutto quanto esiste nella Chiesa. Dove arriva e si insedia tutto trasforma a sua immagine e somiglianza.
Ecco perchè egli
non sopporta le Chiese tradizionali, neanche come estetica. Egli le
detesta. Ha bisogno di catecumenium, di Chiese trasformate, che come
uno entra pensa a lui. E il Tabernacolo, che è il cuore, viene
appaiato alla sua mega Bibbia di pietre preziose... con dentro la
Bibbia Unica “pilotata”.
Quindi il Cammino è
modernista ma all'apparenza tradizionalista.
Scrutate...
Scrutate... Che dietro a Pasotti incontrerete.... KIKOOOOO
Basta ascoltare don Ezechiele fino alla fine, per scoprire che l’Eucarestia di cui stava parlando da
liturgista qual è, come per incanto, si dissolve all’orizzonte.
Resta,
negli ultimi esaltati accenti, in un continuo crescendo la
mirabolante
Iniziazione Cristiana, panacea di tutti i mali (in tutte le occasioni insistono col precisare che
oggi non esiste nella
Chiesa
Iniziazione Cristiana, se non il Neocatecumenato di Kiko e
Carmen).
...come presbiteri,
come parroci, come pastori abbiamo lì un campo enorme di impegno
enorme...
(qui sento risuonare
nelle mie orecchie il carmeniano verbo, così esattamente parlava la
santa di categoria superiore. Oggi elle vive nell’anima di questi sacerdoti che si sono prostituiti al cammino e che l’ammiravano
tanto, liturgisti e non, ascoltandola a bocca aperta).
…….l’Iniziazione Cristiana che porta alla maturità della Parola, centro della
pastorale delle nostre Parrocchie, senza non avremo mai un popolo
capace di mettersi veramente in ascolto della Parola.
Possibile mai che
l'Eucarestia come Sacramento senza la Celebrazione della Parola non valga niente? Quando il Sacramento in sè è il Cuore della Celebrazione Eucaristica?
E'
più corretto ritenere che i Riti
Penitenziali, così come la Proclamazione della Parola e l'Omelia del
Presidente servano, piuttosto, a predisporre per arrivare ben preparati al
Cuore pulsante che è Gesù Eucarestia.
Che poi tu e la
Presenza Eucaristica è il Paradiso di tutti i Santi, questo solo basta.
Pura Preghiera e Contemplazione.... Di quale parola parliamo?
“Io sarò con voi fino alla fine dei tempi”, dice il
Signore.
La Sua presenza viva, eterna in mezzo a noi è l’Ostia
Santa, consacrata per mano del Sacerdote.
Questa la Tradizione della Chiesa.
Gesù Cristo è Lui la
“
Parola di Dio”. Egli è il
“ Verbo che si è fatto carne” del Vangelo di
Giovanni. Egli è Colui che ha promesso che resterà con noi per sempre.
Questa la Fede nei secoli del Popolo Cristiano, dei Comuni Fedeli dal cuore retto e obbedienti alla Chiesa, più
saggi di questi soloni.
La Scrittura va letta nella Chiesa e secondo la Tradizione. Anche il nostro don Ezechiele lo afferma ancora in questa occasione, come sempre lo afferma Kiko, ma solo a chiacchiere mentre impongono al popolo neocatecumenale la loro Bibbia "pilotata". Nessuno può arrogarsi il diritto di interpretarla privatamente, per diretta ispirazione dello Spirito Santo. Le due cose si contraddicono a vicenda: o tu sei direttamente ispirato, o ti sottometti alla Tradizione della Chiesa. Non è affatto automatico che la tua ispirazione coincida con la Tradizione ed è altamente improbabile per chi, come Kiko e Carmen, mai si è sottoposto al vaglio della Chiesa.
Alla fine ecco perchè nelle comunità neocatecumenali c'è
tante
chiacchiere e tanto chiasso...
mai Silenzio, mai
pura Adorazione...
Ecco perchè non c'è
Eucarestia senza Parola (infarcita della loro predicazione),
e senza tante parole inutili (proferite in esperienze e preghiere kilometriche).
Al di fuori di questo
Ezechiele parla di
“comprensione a volte magica”.
E noi ci chiediamo cosa intenda.
Forse intende: Credere per Fede?
A volte molto spirituale.
.... Ma magari, diciamo noi!
(da Valentina Giusti, Fides e Pax)
_______________________________
(nota)
tratto dal primo volume del Direttorio catechetico del c.n.:
Pag. 21/376: "quando andavate a Messa, vi mettevate dietro, e se ti capitava di essere vicino al tabernacolo sentivi un tuffo al cuore, perchè ti avvicinavi all'intoccabile, al luogo dove c'era il sacro. Noi cristiani non abbiamo altare, perchè l'unica pietra santa è Cristo, Pietra angolare.
Perciò noi possiamo celebrare eucaristia sopra un tavolo: e la possiamo
celebrare in una piazza, in campagna e dove ci piaccia. Non abbiamo un
luogo in cui esclusivamente si debba celebrare il culto." (che brutto quel "dove ci piaccia"!)