Carmen "Adidas" e don Pezzi |
Il buon Mario Pezzi inizia subito invitando gli adepti ad estranearsi dal mondo, dovesse mai succedere di ascoltare un punto di vista alternativo (e più sensato) di quello di Kiko Argüello e Carmen Hernàndez?
Non esiste amore senza la croce. Quindi "fare l’amore", come dicono i giovani, è una pura falsità. Non si tratta di amore ma di concupiscenza, di attrazione, ecc. Per questo la Chiesa chiede di non avere rapporti prima del matrimonio, perché si arriva a un certo punto in cui non si è più liberi. Mi ricordo di uno di noi che all’inizio del cammino ci venne a dire che aveva deciso di lasciare la ragazza. Disse a Kiko e a Carmen che lei aveva minacciato di uccidersi e aveva già fatto tre tentativi di suicidio e chiese: che cosa devo fare? Kiko e Carmen gli hanno risposto: dille che si può suicidare come vuole, Dio provvederà. L’ha lasciata, lei non si è suicidata e oggi lui è sposato felicemente. Sono facili i ricatti.
Mario ci mostra qui, in tutto il suo splendore, l’amore di Kiko e Carmen per coloro che non appartengono al Cammino.
E come al solito il discorso comincia sempre parlando di rapporti sessuali.
La frase “dille che si può suicidare come vuole” è sufficientemente esplicativa del disinteresse per le sorti della ragazza, totalmente irrilevanti rispetto a quelle del ragazzo che Pezzi (ricordo che, anche se a volte non sembra, Pezzi è un sacerdote) definisce “uno di noi”.
Grazie a Dio papa Francesco ha inserito la Humanae vitae nel questionario presinodale e ha chiesto che cosa ne pensa la gente. È risultato che moltissimi non la conoscono perché i preti non gliel'hanno mai presentata, e tra quelli che la conoscono molti la rifiutano. Gli unici che l’apprezzano sono quelli che fanno un cammino di fede, di iniziazione cristiana. Questo è il problema, secondo me, di questo sinodo: quasi nessuno parla della necessità dell’iniziazione cristiana. Parlano solo di stare vicini alle coppie, di aiutarle, di formare gli educatori...
Secondo Pezzi: la colpa è dei preti che, ovviamente, non sono quelli del Cammino in quanto, questi ultimi, si chiamano “presbiteri”. I soli che apprezzano l’enciclica del Papa sarebbero quelli che fanno un cammino “di iniziazione cristiana” (ma guarda un po’ che combinazione!) e la colpa dei Padri Sinodali sarebbe quindi quella di non parlare del Cammino Neocatecumenale ma di preoccuparsi solamente di “stare vicini alle coppie, di aiutarle, di formare gli educatori..” (sigh!)
Papa Giovanni Paolo II dedicò alla Humanae vitae le ultime quindici catechesi di tutto il suo ciclo sulla teologia del corpo, nel 1984.
Quanto a papa Francesco, sapete che alcune domeniche fa ha celebrato il matrimonio di ventiquattro coppie. Sono stato bene attento ad ascoltare la formula che ha usato, perché nel rituale del matrimonio c’è la prima formula che è quella che ha usato il papa ma ce ne sono anche altre non così esplicite. Sarebbe interessante vedere i preti quale usano. Perché la prima formula dice:"Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?"
"I figli che Dio vuole donarvi": non so se tutti i preti lo dicono.
Nuovamente interessante Mario Pezzi: la colpa è sempre dei preti che, ovviamente, continuano a non essere quelli del Cammino, in quanto questi ultimi si chiamano sempre “presbiteri”.
KIKO: Tutto questo va bene quando c’è gente cristiana, ma quando la gente non è cristiana si fa un baffo di tutte queste cose. Grazie a Dio voi avete ascoltato noi catechisti che vi dicevamo ciò che diceva la Chiesa e siete stati umili e non avete opposto alle nostre catechesi le idee dei giornali. Carmen disse una volta al Papa, anni fa: che significa questa ossessione a favore dei metodi naturali? Sembra che la Chiesa stia solo pensando a come limitare i figli. Perché alla fine così si pensava, che la famiglia cattolica dovesse avere due bambini, non di più. Alcuni, anche all’interno della Chiesa hanno ancora quest’idea. Noi dicevamo a quelli dell’Azione Cattolica: e dopo che fate? Dopo aver avuto due figli, come continuate l’atto coniugale? Fate il coito interrotto? Usate i metodi naturali? Usate la pillola? Ovunque si è predicato che la paternità responsabile significa limitare le nascite, e il numero dei figli si lasciava alla coscienza degli sposi. Questo è stato predicato ovunque. Ma il papa ha detto questo? No! La paternità responsabile significa accettare di non limitare i figli, significa accettare il piano di Dio. Ma nessuno ha ripetuto queste cose dette dal papa. Grazie a Dio voi siete stati salvati perché avete obbedito a noi. Avete continuato a credere che l’atto coniugale è un atto di santità, un vero sacramento. Siamo contenti di vedere che anche i nostri figli e nipoti ci seguono in questo, hanno figli e sono felici.Interviene ora Kiko:
Il giovane bigotto cursillista Kiko
Il fondatore esordisce con un “Grazie a Dio voi avete ascoltato noi catechisti” per ricordare ai presenti quanto sono fortunati ad essere diretti, governati, telecomandati da questi “angeli venuti dal cielo” (che come al solito parlano sempre di rapporti sessuali, qualsiasi discorso facciano).
Poi passa ad un tributo alla Carmen, che parla con il Papa come noi parliamo con il postino e addirittura rinfaccia al successore di Pietro una “ossessione” della Chiesa.
Kiko prosegue con un cazziatone a quelli dell’Azione Cattolica che, nella sua mente, sono come degli scolaretti davanti al docente universitario (Honoris Causa).
E, infine, chiude lo show con un “grazie a Dio voi siete stati salvati perché avete obbedito a noi”: questo per ricordare sempre che VOI (neocatecumenali) dovete ringraziare LUI (DIO) che vi ha fatto perdere il senno quel tanto che basta per obbedire a NOI (Kiko & Carmen).E adesso potete mollare il malloppo… e dovete anche essere contenti!