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Pentolone con zuppa di polpo |
Per comprendere meglio la cronologia storica della vita dell’Argüello, cioè le
panzane retroattive che ha inventato per darsi un'aura di santità, non bisogna acriticamente appoggiarsi a ciò che lui
narra alla rinfusa mettendo gli eventi come ingredienti della zuppa in un unico pentolone, senza determinare date né durata degli eventi, che sembrano svolgersi nello stesso
fiat impiegato nella narrazione verbale.
Tutta la sua narrazione perde contenuto e sostanza, per non dire addirittura credibilità, se ci si accinge a verificare qualche data certa da fonti diverse, come per esempio libri di storia dell’arte, documenti o proiezioni televisive.
Tutto gira intorno alla data di costituzione del gruppo Gremio 62 che, per l’appunto, fu
CERTAMENTE costituito nel 1962, come Gremio 63 fu costituito nel 1963, ecc.
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Giornale olandese che
preannuncia la mostra
di Gremio 62 nel 1965 |
Siccome l’Argüello nelle sue ricostruzioni riporta sempre ed immancabilmente le stesse sequenze, non è opinabile la contemporaneità del suo essere “professore” del movimento ecclesiale dei Cursillos (“cameriere” nel gergo oggi in vigore), con la nascita del gruppo Gremio 62.
Furbescamente il sito neocatecumenale riporta il 1960 come data di formazione del gruppo Gremio 62, datando anche la mostra a Royan in Francia nello stesso anno, mentre è probabile che sia avvenuta nel
1964 o nel
1963, come anche
sicuramente quella in Olanda, a
L’Aia è del 1965.
Hanno "riportato" cioè retrodatato l'anno al 1960, perché altrimenti non tornerebbe più nulla degli altri "ricordi".
Riportiamo qui alcune affermazioni dell’Argüello, sempre uguali, in cui si può verificare agevolmente che nella sua narrazione gli argomenti "Gremio 62" e "Cursillos di Cristianidad" sono temporalmente connessi. Del resto come potrebbe essere diversamente? Data la quantità di eventi che vengono buttati nel pentolone, il tempo sarebbe risultato assolutamente insufficiente per il verificarsi di tutti gli eventi narrati entro il 1964, anno in cui fa coincidere con il suo ingresso nelle baracche.
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Kiko a 19 anni (siamo nel 1958), in primo piano,
nella Sierra di Gredos, un anno prima della
sua millantata "apparizione intellettuale" della Madonna |
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Prendiamo nota di ha raccontato in diverse occasioni l’Argüello:
- data sconosciuta: «divenni catechista e aprii dei Cursillos in diverse città della Spagna, MENTRE formavo un gruppo di ricerca d'arte sacra, Grémio 62».
- 1996: «Quel prete mi ha allora invitato a partecipare a un "consillos di cristiandato", una specie di convivenza con dei laici... In seguito ho cominciato a fare il catechista e ho incominciato una formazione più seria, anzitutto studiando teologia. Inoltre come artista ho fondato un gruppo di arte sacra»
- 2003: «Allora, cambiò la mia vita. Rapidamente cambiò la pittura, incominciai a fare pittura religiosa, FONDAI UN GRUPPO di arte sacra che si chiamò Gremio 62».
- ancora 2003: «Dopo essere diventato un insegnante di Cursillos e ho iniziato a dare Cursillos de Cristiandad, mi sono formato come catechista. ALLO STESSO TEMPO ho formato un gruppo di artisti, chiamato "Gremio 62"».
- 2012 (PDF): «ho cominciato a dare Cursillos de Cristiandad in varie parti. NELLO STESSO TEMPO è cambiata la mia pittura, dipingevo in una forma molto moderna e ho cominciato a fare pittura religiosa. Con un gruppo di artisti abbiamo cercato di integrare un'arte nel tempio, un'arte cristiana».
Ce ne sarebbero molte di più da citare, tutte con lo stesso concetto temporale. Ci limitiamo a queste e ci chiediamo: cosa è accaduto prima della data del 1962, e che cosa deve “per forza” essere accaduto DOPO?
Vediamo il periodo antecedente alla costituzione del gruppo Gremio 62, nel 1962.
- Kiko nel 1957 è diciottenne e inizia l’università all’Accademia di Belle Arti San Fernando.
- Nel 1958 partecipa alle selezioni per il primo Concorso Nazionale di pittura giovanile (fascia di età 10-21 anni).
- A gennaio 1959 vince il premio straordinario di tale concorso, 20.000 pesetas, equivalenti a 330 dollari dell'epoca, cioè a 2800 euro di oggi. L'Argüello ha ogni volta gonfiato sempre di più tale cifra, recentemente aggiornandola a «25.000 pesetas di allora che è come 3 milioni di euro!» (a furia di maneggiare milionate vere oggi, si vede che ha perso totalmente la misura...).
- Nel 1960 inizia a dipingere arte sacra perché frequenta un gruppo di architetti e artisti che padre Aguilar aveva formato nella residenza universitaria di Atocha.
Mi concedo una piccola digressione per evidenziare che nel 2004, la stessa Accademia San Fernando nella quale si è formato,
depreca il suo lavoro nella cattedrale dell’Almundena per “
mancanza di rigore e professionalità”, nonché per le
poco chiare procedure adottate per l’assegnazione.
Critica alla quale subitaneamente l’
Argüello replica affermando che coloro che l’hanno criticato hanno visto le sue opere solo attraverso un giornale ed ha incolpato “
il diavolo, che vuole fare di questo un problema universale”, “ il mio lavoro viene utilizzato per criticare la Chiesa e, in particolare, la figura del cardinale di Madrid” (Rouco Varela all’epoca).
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I dipinti incriminati all'Almudena |
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Per inciso,
giornali e
televisione parlavano sì del Concorso, visto che era stato organizzato dal
Movimiento Nacional franchista, non parlavano di Kiko Argüello. Il suo nome, al pari di quello degli altri molteplici vincitori, figurava collateralmente nell’elenco dei premiati.
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Giornale che riporta notizie
del concorso giovanile |
Bene. Da quanto riportato sopra e dagli stessi racconti di Kiko sappiamo con certezza che almeno fino a febbraio 1959 l’Argüello era gnostico e mezzo ateo, aveva lasciato la Chiesa.
Poi studia Bergson e “si apre uno spiraglio di luce”.
Vogliamo qui considerare l'iptoesi che lo studio di Bergson e la presa di coscienza dello “spiraglio di luce”, ammesso e concesso che sia stata immediatamente successiva al gennaio 1959 (nessuna garanzia), abbia comportato un percorso di almeno 2 mesi? Oppure veramente crediamo che oltre alle mille credenziali che vanta, sia anche veloce come la luce, nello stile dei supereroi? Queste riflessioni maturano nel tempo, per i comuni mortali.
Se ci fosse stretta consequenzialità temporale tra la vincita del premio e lo studio di Bergson, potremmo con tutta verosimiglianza sostenere che lo “spiraglio di luce” si presenta intorno all’aprile 1959.
Da questo momento l’Argüello dice che inizia ad interrogarsi e a provare a darsi la fede con la propria volontà, naturalmente non riuscendoci.
Quanto potrà essere durato questo fallimentare tentativo? Vogliamo ammettere che possa essere durato almeno uno o due mesi?
Ammettendolo, verosimilmente si arriva al maggio-giugno 1959.
Ma, come lo stesso Argüello narra, questo tentativo fu fallimentare ed allora si risolse ad invocare Dio.
Qui ci sono due versioni diverse sulla collocazione spaziale del preciso evento "alla san Paolo", in cui Kiko sentì una specie di “tocco di sostanza” (il primo di una serie di episodi mistici…) e “lo Spirito di Dio attestò al suo spirito che Dio c’era”. Tutto d’un botto: Dio a domanda diretta, immediatamente risponde. Dio al completo servizio dell’uomo Argüello. Appena lui grida una sola volta, Dio prontamente risponde, come fanno i maggiordomi.
Dicevo, ci sono due versioni diverse sul “dove” accadde tale portento: 1)
in Chiesa, ed allora si rivolse ad un prete estemporaneamente; 2)
nella propria casa, e allora andò a cercare un prete.
Ricordiamoci che, al di là delle discordanze narrative, temporalmente siamo intorno al giugno 1959, secondo la ricostruzione kikiana. Di lì a sei mesi avrebbe avuto la “visione” della Madonna, che lui afferma con certezza essere avvenuta l’8 dicembre 1959, proprio il giorno dell’Immacolata Concezione.
Comunque, dal momento della risposta di Dio, su suggerimento del sacerdote, iniziò a frequentare il movimento dei Cursillos de Cristiandad, di cui divenne “professore”, come all’epoca definivano coloro che ripetevano i rollos scritti da altri. Per questo oggi vengono definiti “camerieri”: servono pietanze altrui, più che insegnare come professori.
Ecco che da questo momento in poi tutto si ingarbuglia.
Kiko fa coincidere temporalmente il suo divenire “professore” dei Cursillos con la partecipazione al gruppo Gremio 62, che però sappiamo per certo essere stato
fondato nel 1962 e nemmeno da lui, ma da padre Aguilar y Otermin.
L’Argüello vi partecipò solo come studente universitario residente nella residenza universitaria di Atocha, dove padre Aguilar era direttore.
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P. José Manuel de Aguilar y Otermin |
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E allora abbiamo UN PROBLEMA: sia l'esperienza coi Cursillos che quella del Gremio 62 gli iniziano nel 1962 e NON nel 1959.
Fa fede la data STORICA della costituzione del gruppo Gremio 62, che ritroviamo in almeno 2 scritti di natura artistica citati nei link in questa pagina.
In questo modo, tutto si sposta in avanti di almeno 2 anni e mezzo e, ai fini del verificarsi di alcuni basilari eventi, non è per nulla indifferente.
Allora bisogna riconsiderare la storia alla luce di questa data CERTA.
Vediamo il periodo successivo alla costituzione del gruppo GREMIO 62. ANNO 1962.
- Nel 1962 va a far parte del gruppo Gremio 62 e contemporaneamente inizia a fare il “professore” dei Cursillos.
- Nel 1963, 1964 e 1965 espone col gruppo Gremio 62, mai nulla di personale, ogni commissione, ogni singola opera deriva dall’organizzazione di padre Aguilar. Prima di questi tre anni compie anche un viaggio studio per l’Europa, con una borsa di studio che non aveva per nulla vinto lui, ma che probabilmente era stata assegnata al progetto di padre Aguilar, perché negli annali della Fundacion Juan March, erogatrice delle borse di studio, il nome dell’Argüello non compare MAI, in nessun anno.
Siccome le fonti storiche riportano che il viaggio in Europa avvenne prima della costituzione del gruppo Gremio 62, non si capisce come possa, tornando da quel viaggio, inserirsi l’episodio della domestica, da sempre narrato come punto importante della vita dell’Argüello. Lui stesso dice che questa signora lo chiamava spesso quando aveva problemi col marito e che alla fine lui decise di andare a vivere con quella famiglia.
Secondo le narrazioni dell’Argüello, la sequenza è sempre stata questa: viaggio -episodio della domestica - militare in Africa - baracche.
Una sequenza temporale quasi impeccabile, non fosse per il fatto che se compie il viaggio prima del 1962, con gli annessi e connessi al suo ritorno e al servizio militare, non può assolutamente partecipare al Gremio 62, perché sarebbe stato assente fisicamente: al ritorno del viaggio in Europa dice SEMPRE che partì militare, anzi, prima ancora si verificò la situazione con la domestica. Nei suoi racconti il servizio militare segna sempre il suo successivo trasferimento alle baracche.
I conti si fanno presto: viaggio nel 1961 (prima di Gremio 62) + situazione con la domestica + 1 anno di servizio militare = abbiamo abbondantemente sforato il 1962, nella migliore delle ipotesi siamo intorno alla seconda metà del 1962. Ma allora non torna più la partecipazione al Gremio 62 e le relative mostre collettive protrattesi fino al 1965…
A questo punto davvero NON TORNA PIÙ NULLA: il pentolone si riempie di ingredienti per la zuppa in una miscellanea indistinta.
La domanda allora è: nell’anno di quale Natale è accaduto l’episodio della domestica? Non nel 1959, perché quello fu l’anno della “visione”. Nel 1960 o 1961? Improbabile perché ancora non aveva iniziato i Cursillos, quindi nemmeno avuto il contatto con Dio.
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Negli anni '60 un cesto natalizio
costava poco più di 1000 pesetas.
Col suo premio, che lo fece "ricco",
Kiko avrebbe potuto acquistare
meno di 20 cesti natalizi... |
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L’unica ipotesi accettabile è che sia avvenuto nel 1962, come prima data disponibile, anno della sua “conversione” attraverso la risposta di Dio e i relativi Cursillos, o addirittura negli anni successivi.
Scartiamo gli anni successivi perché altrimenti, avendo fatto dopo il militare in Africa (che per gli studenti universitari era ridotto ad un solo anno rispetto ai due anni obbligatori per le altre categorie), vorrebbe dire che a Palomeras Altas sarebbe arrivato non prima del 1966.
Allora, siccome siamo benevoli, ammettiamo come data possibile il Natale 1962 per l’evento della domestica. In quell’anno quindi avrebbe iniziato il gruppo Gremio 62, i Cursillos e si sarebbe verificato l’episodio della domestica.
Sappiamo però dall’Argüello che quella signora lo chiamava “spesso”, che non vuol dire “ogni giorno”, il che comporta necessariamente che la vicenda si dipani in un certo arco di tempo. Se poi si aggiunge il periodo che l’Argüello dichiara aver vissuto con quella famiglia, proprio ad essere concessivi si potrà ipotizzare un lasso di tempo non minore ai 6 mesi, se non addirittura di più.
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L'Ärgüello dice che la domestica abitava nelle UVAS (unità
di assorbimento del quartiere), alloggi temporanei provveduti
dallo Stato per sopperire alle baracche.
In un contesto simile viveva la sua domestica.
È lì che lui si trasferì. |
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Ma allora, pur avendo utilizzato tutte le riduzioni di tempo possibili (ma non sono escluse né peregrine date successive), l’Argüello parte militare per l’Africa intorno al giugno 1963. Se il servizio militare dura un anno, se ne deduce che torna in Spagna intorno al giugno 1964.
Però non va subito alle Palomeras. No, prima si imbarca in un gruppo di aiuto alle prostitute in cui operava anche la sorella di Carmen dal quale, visto che non gli tornava lo spirito con cui operava (perché lui non voleva essere colui che aiuta, ma colui "che sta ai piedi dei poveri" come de Foucauld), se ne esce dopo un po’ di tempo.
Siamo ancora buoni e stimiamo che tra tornare dal militare, prendere contatti col gruppo d’aiuto, militare in tale gruppo e poi decidere di abbandonarlo, non ci si può impiegare meno di 6 mesi.
Il che ci porta allora all’arrivo nelle baracche di Palomeras praticamente nel 1965 o comunque, alla fine del 1964 - inizio 1965, dato che lui stesso racconta che arrivò in inverno inoltrato, novembre 1964.
Se nel 1967 già ha formato una comunità ad Arguelles (facile, nel quartiere dei suoi genitori…) e poi a Zamora, gli anni veri alle baracche si riducono drasticamente a 2 o poco più. Ma non scordiamoci che alla fine del 1965 espone con Gremio 62 in Olanda, proprio tutto tutto non aveva lasciato, quindi…
Vorrebbe dire che sta alle baracche mentre ancora partecipa a Gremio 62.
Da questa ricostruzione storica con date certe quindi, risultano impossibili almeno due affermazioni fondamentali dell’Argüello:
- la “visione” della Madonna nel 1959, quando ancora non aveva incontrato Dio attraverso i Cursillos, che sono del 1962 come il gruppo Gremio 62);
- la data d’arrivo nelle baracche che nella migliore delle ipotesi essendo alla fine del 1964, prende operatività dal 1965, il 1964 è praticamente un anno perso.
Tutto questo facendo decorrere la storia dall’anno 1962 a partire dall'episodio della domestica. Se poi si fosse trattato del Natale 1963 o 1964, com’è anche possibile, il tutto slitterebbe in avanti di uno o due anni, a danno della lunghezza del periodo delle baracche.
Ricordiamoci infatti che negli anni 1962, 1963, 1964 e 1965 lavora ed espone col gruppo Gremio 62. Pare strano che lo facesse dalle baracche, cosa che peraltro nemmeno lui ha mai narrato. Narra invece che faceva il professore in una scuola pubblica o, in certi periodi, addirittura il muratore. Stendiamo un velo pietoso sul periodo delle estasi mistiche e del "convento", perché questi non sapremmo proprio dove infilarli…
Ma quando si è laureato allora? Della fine dei suoi studi all’Accademia non parla mai.
Ci sono inoltre un paio di affermazioni dell’Argüello che ci lasciano molto perplessi, quelle affermazioni che si lascia scappare quando è preso dalla foga del discorso e non si attiene più alla linea prestabilita da sempre ripetuta uguale negli anni come in un mantra.
1) La conoscenza con Carmen
ed il vero motivo dell’insediamento alle baracche.
In un’intervista Carmen ammise tranquillamente di aver incontrato Kiko “prima” delle baracche in almeno due casi: uno in piazza Cibeles, quando
le chiese 1000 pesetas per il taxi (anche da questa cifra si può dedurre l’irrisorietà economica del premio vinto a 20 anni al concorso giovanile: se per un taxi ci vogliono 1000 pesetas, 20.000 pesetas a quanto potranno ammontare? A venti corse in taxi! altro che i
milioni di euro). Se era così povero da chiedere soldi, poteva prendere l'autobus, che costava meno: viaggiare in taxi era da snob.
L’altro incontro avviene proprio in casa di Kiko, quando il giovanotto immaturo (lo dice Carmen, lo definisce proprio "bambino"), suonava la chitarra e mangiava pollo insieme ad una ragazza svedese con cui
flirtava. Fu nel contesto di quell'intervista, tra l’altro, che Carmen pronunciò la
frase più vera e rivelatrice di tutte: «
Kiko ed io passeremo, mentre tutto accade, mentre passano tutte le congregazioni, Ma la Chiesa no. Il vero pericolo per me è Kiko Argüello. Non vogliamo morire "kikos"».
Quindi Kiko non conosce Carmen alle baracche, la conosceva già da prima.
Ci sorprende poi quando Kiko stesso, nel 1996, nel suo discorso al Meeting di Rimini (non ci risulta che sia mai più stato invitato dopo), afferma che: “questa donna (la sorella di Carmen) mi raccontava di una sua sorella più pazza di lei, Carmen appunto, che si stava preparando per andare in Bolivia come missionaria, per predicare il Vangelo ai minatori. Ma prima di andarci da sola voleva formare un gruppo, E COSÌ MI SONO RITROVATO ANCHE IO A PREDICARE IL VANGELO NELLE BARACCHE…”.
Questa affermazione sbadata, fa crollare tutto il castello kikiano di una vita: non sarebbe come dice sempre lui che Carmen è arrivata “dopo” alle baracche quando lui già vi risiedeva ma, viceversa, afferma che Kiko andò alle baracche perché c’era Carmen, che voleva formare un gruppo di missionari per predicare il Vangelo e che QUINDI, anche lui si ritrovò a PREDICARE IL VANGELO NELLE BARACCHE”.
Al giornalista che gli chiede della reazione della famiglia al suo trasferirsi alle baracche, Kiko risponde:
“puoi immaginarlo, non l'hanno capito. Mio padre pensava che fossi pazzo. Mio padre aveva visto che mi avevano dato un premio di pittura, che avevo fatto mostre in Olanda, che avevo fatto una mostra di arte sacra in Francia, invitato dal Ministero delle Relazioni Culturali, che avevo vinto un sacco di soldi … Improvvisamente vide che stavo gettando la mia carriera dalla finestra e partii per vivere tra gli zingari; Non capirono.”
Ecco. Cosa aveva visto suo padre? Non solo che aveva vinto il premio (anno 1959), ma che aveva fatto una mostra in Francia e addirittura in Olanda (quest’ultima alla fine del 1965). Non capiva quindi perché volesse andare nelle baracche. Ma quando ci voleva andare? Se la situazione dell’Olanda era già avvenuta, non poteva che essere l’anno 1965 anzi, addirittura il 1966, perché la mostra all’Aia, in Olanda, avvenne alla fine del 1965.
È praticamente l'ammissione che nelle baracche Kiko c'è stato solo per un brevissimo periodo.
Non vogliamo avere la pretesa di aver compiuto una ricostruzione esatta al singolo mese, ma attraverso alcune affermazioni kikiane e carmeniane (affermazioni ripetute molto spesso, dunque non passibili di sviste), con l’ausilio di date certe reperite altrove, ci siamo immersi nel pentolone dove galleggiano tutti gli ingredienti della zuppa kikiana che, a forza di non contestualizzare mai temporalmente gli eventi, ha dato l’impressione errata che potessero essersi svolti in anni “comodi”, ma impossibili.
Di certo la “visione” della Madonna non è avvenuta nel 1959, quando era ancora ateo e non andava nemmeno in Chiesa, perché è chiaro che non poteva "avere sentito da Dio di doversi ritirare in camera a pregare”, non essendo la fede ancora entrata nel suo vocabolario.
Non ci resta che complimentarci con l’Argüello per la sua affabulazione: attraverso fumo e menzogne ha conquistato molti alla sua causa.