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Sagra paesana dei prodotti ortofrutticoli |
Siamo proprio sorpresi e allibiti. Per la prima volta in 50 anni Kiko non riporta, per l'annuncio di quaresima, la consueta catechesi trita e ritrita delle tre tentazioni (
Mt.4,1-11) ma punta dritto al suo obiettivo oramai dichiarato:
scardinare definitivamente i suoi seguaci da ogni altro contesto - familiare, lavorativo, sociale: tutte idolatrie da odiare - per essere pronti e disposti in ogni momento e ad un solo cenno di comando ad andare ad ogni parte, per la diffusione del suo "potente cammino".
Da pag. 6 a pag. 12 dell' Annuncio Quaresima 2019 di Kiko Arguello. Roma.
Seminario Redemptoris Mater (
28 febbraio 2019).
Luca 14:25-3525Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: 26«Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27 Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.
28Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? 29Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: 30Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. 31Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. 33Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
34Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà? 35Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda».
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Kiko parla, con la stola sacerdotale,
intimando comandi perentori a cui lui mai si è sottomesso.
Nella penombra un fantasma lo ispira e lo assiste:
la Carmen..."me ne vado ad ogni parte" ...
Intanto dov'è lei, lì lo aspetta. |
Questa la Parola del Vangelo, scelta e proclamata da Kiko per l'Annuncio di Quaresima 2019.
In essa la sintesi di tutta la sua dottrina riduttiva:
Odiare (nel vero senso italiano della parola, non nel senso inteso dal Vangelo) gli affetti più cari,
rinunziare a tutti i propri averi,
obbedire per sempre a lui.
Intanto ai camminanti basta ascoltare la proclamazione di questa parola per riportare alla mente,
ipso facto, un concentrato di tutta l'opera che il neocatecumenato ha compiuto o sta compiendo in loro. Stupefacente!
Ci chiediamo: che collegamento ha tutto questo con la preparazione a vivere la Santa Quaresima?
Se non l'unico senso di predisporre, in questo tempo forte della Chiesa come in qualunque altro momento che scandisca il cammino, coloro che ascoltano a cedere in modo totale la loro volontà, la loro vita, tutti loro stessi nelle mani di Kiko?
Questo sempre più, nello scorrere degli anni, in maniera marcata. Kiko è insaziabile, più ne ha più ne vuole. Così con tutto: adepti, famiglie da mandare in missione, vocazioni femminili per vari usi, ragazzi da mettere nei suoi seminari e, ancora, sempre più seminari, sempre più domus, sempre più
"catecumenium"... tutto così.
In questo ultimo annuncio appare evidentissimo ed è sconcertante addirittura.
Basta scorrere le 16 pagine appena del predicozzo kikiano per rendersene conto, senza lasciare alcun margine al dubbio (
pensiamo che per ascoltare questa squallida predicazione gli itineranti si sottopongono tutte le volte a lunghi spostamenti, andata e ritorno, dalle loro zone a Roma).
La parola di Kiko,
sempre più povera, non offre alcuno spunto, anche lontanamente ispirato, al bene spirituale di chi lo ascolta.
Un ininterrotto unico martellante
lavaggio del cervello, per inculcare sottomissione assoluta, pronta obbedienza, dedizione totale -
contro tutto e tutti, in primis contro se stessi e la propria dignità di persone - a Kiko e a Kiko solo e alla sua suprema causa.
Kiko prepara astutamente il terreno così:
"Che posso dirvi per aiutarvi in questa Quaresima? La Quaresima è un tempo che ricorda i quaranta anni nel deserto, dove il Signore preparerà il suo popolo... E come preparerà questo popolo? Prima di tutto deve conoscersi, per questo dice: “Ti ho portato nel deserto perché tu imparassi che cosa avevi nel cuore, se eri o no disposto a obbedirmi” (Cfr. Deut. 8,2)....
...Questo è interessante perché anche noi, per divenire il popolo di Dio, dovremo essere preparati dal Signore, e la prima cosa che fa il Signore è portarci nel deserto perché impariamo a scoprire cosa abbiamo nel cuore, se siamo o no disposti a obbedire al Signore, a divenire il popolo del Signore... e la cosa più importante della nostra vita è il Signore. Per questo dice Gesù Cristo: “Chi non odia il padre e la madre, chi non odia la sua propria vita non può essere mio discepolo”, perché la cosa più importante della vostra vita adesso è che siete il popolo di Dio, che Dio vi ha scelto per manifestarsi attraverso di voi."
Sostituite a
"Signore" "Kiko" e... il gioco è fatto!
Due cose afferma Kiko che assumono nel contesto neocatecumenale un senso ben preciso e ben noto a tutti i camminanti, per averlo vissuto sulla loro stessa pelle fin dal giorno che sono entrati in comunità:
- dobbiamo imparare a scoprire cosa abbiamo nel cuore...
E qui è descritto tutto il percorso iniziatico che conduce alla scoperta di
"essere un peccatore che non può non peccare", nella comunità "il peggiore di tutti" che "non deve giudicare mai i fratelli"....
- ...e se siamo o no disposti a obbedire al Signore (leggi Kiko)
Questo il fulcro attorno al quale ruota tutto il Neocatecumenato:
obbedienza cieca a Kiko (tuo "catechista" per volontà di "Dio" e tuo unico signore)
e ai catechisti che lo stesso Kiko un giorno ha inviato alla tua vita. E questo per sempre.
Abbiamo qui l'ennesima plastica conferma della furbesca strumentalizzazione che Kiko fa,
a suo unico vantaggio , della parola di Dio che attinge dalla sua inseparabile Bibbia che porta sempre sottobraccio, addomesticata a dovere.
I due pilastri portanti del Cammino Neocatecumenale: la distruzione di ogni autostima con la terapia "del fango" svelata da Lino Lista, che ti mette senza scampo in pugno ai catechisti -
dai quali dipende tutto il tuo cammino e ogni tua scelta - annullando ogni barlume di bene che, per avventura, si affacci alla tua mente in modo autonomo
e votarti totalmente al cammino, prodigandoti in ogni modo per la sua diffusione e crescita e
vivendo solo in funzione di questo grazie all'obbedienza irrazionale di tutti gli adepti, pretesa con violenza dai ricalcitranti:
"Hai finito il cammino e ancora non hai imparato ad obbedire A ME?". Questa obbedienza cieca garantisce ai camminanti -
secondo la predicazione martellante di Kiko stesso - di
"fare la volontà di Dio" che è, ovviamente, sempre e soltanto la volontà di Kiko.
Dopo questo e prima di andare oltre
per raggiungere i suoi scopi precisi Kiko mostra ai fratelli radunati come la Quaresima
(finalmente appare la Quaresima, ma solo in funzione strumentale ai suoi beceri fini egoistici) deve aiutarli a prepararsi per compiere la kikomissione.
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Porto San Giorgio: classico clima
del giorno del "sorteggio" per mandare "ad ogni parte"
Kiko gioca con la vita dei fratelli e avviene il miracolo:
il tavolo del convito si trasforma per una volta in "ara sacrificale"
...e Kiko se la ride...lui solo |
La Quaresima è il tempo che deve portare i fratelli camminanti, nella prossima Veglia di Pasqua, a...
"...lasciare nella piscina battesimale... la salma dell’uomo della carne, dell’uomo vecchio. Ma non è facile lasciare l’uomo vecchio, prima di tutto perché non sappiamo cosa dobbiamo lasciare in quanto non lo conosciamo... [ndr. di fartelo conoscere si premurerà il cammino] ...il Signore vuole distruggere in noi l’uomo egoista, che cerca in tutto se stesso, l’uomo della cupidigia, attaccato al denaro, attaccato alle sue proprie idee, l’uomo che fa della sua vita una cosmogonia, un cosmo nel quale lui è al centro per soddisfarsi, essere felice. Questa è la missione della vita? Questo è un errore terribile. Dio vuole che questo uomo vecchio sia veramente distrutto, lasciato nelle acque del nostro Battesimo, perché questo è il Battesimo. Ma il Battesimo non è una cosa magica, deve contare sulla nostra adesione, per questo c’è il catecumenato, un tempo nel quale l’uomo possa scoprire che significa essere cristiano e come mi preparo a questa realtà, che il Signore faccia in me questa opera. Questa opera consiste nel distruggere in noi l’uomo della carne, l’uomo del peccato, l’uomo dell’egoismo, l’uomo del denaro, e possa nascere in noi un bambino." [ndr. ma Kiko, pronunciando queste parole che sono il suo perfetto autoritratto, si presenta ai suoi come colui che, dopo tante Veglie Pasquali, sta al punto di partenza perché ad oggi nelle acque del Battesimo non ha lasciato ancora un bel nulla della sua cosmogonia megalomane e kikocentrica. Qualcuno può forse dimostrarci il contrario?]
Kiko mette, a questo punto del discorso, davanti agli occhi dei suoi ascoltatori stupefatti l'immagine del bambino. Gli fa comodo certo! E come bambini li tratta, totalmente nelle sue mani, e li porta dove egli vuole.
E siamo alla parte finale, ci avviciniamo al traguardo, alla buon'ora, al quale Kiko abilmente tutti conduce. Mentre intanto ci siamo dimenticati che stiamo ascoltando un annuncio di quaresima! Perfino dimentichiamo cosa sia la quaresima!
Kiko mostrerà ora come Dio ama.
Invito a leggere con molta attenzione i passaggi dell'annuncio che si mettono in evidenza di seguito e che descrivono la riduzione del mondo in cui i camminanti vivono, per volontà di Kiko, al solo universo kikiano fatto di comunità chiuse, di fratelli da non giudicare, di chiamata a partire a evangelizzare per mostrare al mondo un amore che ha fatto intorno all'eletto prescelto terra bruciata, dopo averlo isolato da tutto il resto, e averlo messo perfino contro gli affetti più cari.
Insomma una contraddizione in termini.
Ma che amore è mai questo che ti spinge a rinnegare coloro a cui Dio stesso ti ha unito? Attraverso il Sacramento del matrimonio, ad esempio, ti ha unito a tuo marito o a tua moglie. Ti ha stretto con obblighi primari di assistenza e di educazione ai tuoi genitori o ai tuoi figli. E chi più ne ha più ne metta!
Per amare solo Kiko (
come canta lo Shemà del Cammino con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze) e mettersi al servizio della sua opera, in ultima analisi,
bisogna odiare tutto il resto: da se stessi, ai propri cari, ai propri beni, alle proprie aspirazioni di vita, ai propri desideri e ai propri progetti;
tutto è sacrificato a Kiko: il Moloch, l'Idolo insaziabile, Unico dio e signore della loro vita.
Sostituite a "Dio" "Kiko" ancora una volta e tutto sarà chiaro come la luce!
"Dio sta portando avanti la nostra vita e ci sta mostrando un pochino come ci ama, e in questo amore c’è la vostra comunità, c’è il Cammino, ci sono io, c’è Maria Ascensión, c’è il padre Mario, c’è Carmen, c’è l’itinerario di educazione alla fede, c’è tutto quello che sta facendo il Signore (sic!).
...Per questo la Quaresima è un momento nel quale dobbiamo seriamente riflettere su chi sono io, cosa sia il Cammino e cosa vuole Dio da me. Dio vuole da te che accetti che Dio ti ami totalmente, totalmente, come uno, e ti invita a vivere questa Parola: “Chi non odia suo padre, sua madre, sua moglie, i figli, il lavoro e la sua propria vita, non può essere mio discepolo”. Chi non odia la propria vita, ossia noi dovremmo rinunziare a noi stessi e consegnare la nostra vita a Cristo e dire: “Signore, fai di me quello che tu vuoi. Vuoi abitare in me totalmente? Non hai paura che io ti cacci via, che commetta stupidaggini? Vuoi essere in me? Ma come è possibile?”. Eppure Dio vuole essere perfettamente uno in me, e non solamente uno in me, ma nella comunità, in ciascun fratello. È Parola di Dio nel Vangelo per la comunità: “Se siete perfettamente uno il mondo crederà” (Gv 17,23). La nostra missione di evangelizzazione nel mondo non è all’esterno, è all’interno della comunità nell’essere perfettamente uno...
...Che dici, Giancarlo, siamo uno? Per essere perfettamente uno, Giancarlo deve rinunziare alla sua vita totalmente, deve perdere la sua vita, odiarla, essere qua facendo la volontà di Dio. Non ha più volontà sua, non ha storia, non ha futuro, non è amareggiato per qualche motivo; e così tutti: chi non odia la sua propria vita non può essere mio discepolo.(ndr. discepolo di Kiko, ovvio!)
Che significa odiare la vita? Che io mi trovo in questa chiesa, e non so chi sono, la mia vita non mi appartiene, sto facendo la vita di un altro, sto seguendo un Altro che mi ha portato qui a parlare della Quaresima. E domani? Non so cosa sarà della mia vita. Ma io non vivo in me, è Cristo che vive in me (cf Gal 2,20) (ndr. qui è blasfemo! Ma dai Kiko! Ma chi ti crede! Tu vivi la tua vita! E chi vive meglio di te?). Questo è molto profondo, molto serio: vivere in Cristo accettando che Lui porti la tua vita dove vuole e come vuole, sapendo che Dio è amore. (ndr. qui Kiko perfeziona il percorso, verso l'abbandono totale della vita altrui nelle sue mani...ohi loro!)"
Ora, in un continuo crescendo, Kiko esce sempre più allo scoperto e cadono definitivamente tutte le maschere, inesorabilmente!
Leggiamo ancora di seguito, mettendo -
come sempre - al posto di "Signore" "Kiko" e tutto apparirà manifesto nella sua cruda realtà!
No, davvero non serve aggiungere null'altro. Basta seguire con attenzione il verbo kikiano per trarre da soli le terribili e allucinanti conclusioni di tutto questo suo inqualificabile "predicare" che non si può sentire.
"Quando esce dall’acqua, nasce un bambino, una nuova creazione, una persona che ha dentro la partecipazione della natura divina. Questo è così grande che l’uomo che esce dall’acqua non ha più vita in se stesso ma è Cristo (Kiko) che vive in lui e quindi dice ciò che gli dice Cristo (Kiko). Andrà a vivere con i poveri, missionario in Madagascar, ecc. Lui non esiste, non è lui che vive. Dice S. Paolo: “Non sono io che vivo ma Cristo che vive in me” (Gal 2,20). Per questo domani mattina, quando ci alziano, diciamo: “Cristo Signore, cosa vuoi da me oggi? Vuoi che vada per la strada a chiedere l’elemosina? Lo farò. Vuoi che chieda l’elemosina alla porta della chiesa? Cosa vuoi da me? Farò quello che tu vuoi perchè non vivo in me, ma sei tu (Kiko) che vivi in me”. Pensa un po’: come devo vivere per essere più vicino a Cristo (Kiko)? Risponditi! Quella è la volontà di Dio per te. Cosa devo fare per essere più vicino a Cristo? Devo vendere i miei beni? Cosa devo fare? Come devo vivere? Domadaglielo e ti risponderà. Vuole che ti alzi come famiglia in missione? Io ti invio alla Patagonia, lì, al sud dell’Argentina. Abbiamo bisogno di missionari. Al principio sarai terrorizzato ma dopo arrivi là e vedi che è tutto nuovo, che Dio è con te e ti aiuta e sarai contento, più contento di adesso. Che devo fare con la mia vita? Continuare in comunità, continuare nel lavoro, accettare la vecchiaia, accettare…: cosa vuoi da me? Questo è il dialogo che dobbiamo fare tutti in questa quaresima. Signore (Kiko) cosa vuoi da me? Vuoi che mi preparo in questa Quaresima per realizzarlo nella Veglia Pasquale. Sono disposto! Quello che hai deciso che io faccio, che io riceva come un sigillo nella Notte Santa, lo farò! In quella Notte riceverò un sigillo e riceverò il tuo Spirito e partirò. Partire! Partirò dove tu vuoi, con mia moglie, o senza moglie, come tu hai deciso. I primi monaci lasciavano le mogli e andavano al deserto. (ndr. qui Kiko supera decisamente se stesso e si manifesta per quello che è, al di là sicuramente delle sue stesse intenzioni, poiché addirittura incita i più zelanti a lasciare anche la moglie, se necessario, per correre dietro a lui in perdizione!) Nel deserto non c’è niente, solo Dio, il silenzio e tu. In quel silenzio devi ascoltare il Signore che ti parla. Il deserto è parte della nostra formazione cristiana, il tempo del deserto. Tempo di silenzio, tempo per ascoltare con il Signore, tempo di vivere solo per lui (per Kiko): amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua intelligenza, con tutte le tue forze. Ascolta Israele! Odierai tua moglie, odierai tuo marito, odierai i tuoi figli. Chi non odia i suoi figli, chi non odia le sue sorelle, chi non odia suo padre, sua madre… Avete sentito? I fratelli, le sorelle, persino la propria vita non può essere mio discepolo. Dobbiamo lasciare il mondo tutti, altrimenti che facciamo qua? Noi non siamo più del mondo, il Signore vorrebbe che lasciassimo il mondo e andassimo con Lui, lo abbracciassimo, vivessimo con Lui. Stanotte, prima di andare a dormire, mettiti in ginocchio e dì: Signore, vieni da me, aiutami ad amarti, a volerti bene, si realizzi in me ciò che dicono i Padri del deserto: amare Cristo è l’unica verità, il resto è tutto vanità. Amare Cristo! (leggasi Amare Kiko!)
Siete qui per prepararvi per la Quaresima. Ho la missione di dirvi questo: in questa Quaresima dovresti fare degli esercizi spirituali per amare Cristo. Inventarti degli esercizi perchè il Signore vorrebbe più amore da parte vostra. Lui è amore per te, ma trova poca consonanza in te. Come si ama Cristo? Domandalo a Lui: Signore, donami il tuo Spirito, che con il tuo Spirito dentro di me ti possa amare con tutto il mio cuore. Sono disposta ad odiare mio marito, mia moglie, i figli, la mia carriera, tutto me stesso, sono disposto a odiare la mia propria vita. Essere in te uno, perfettamente uno in te. Vivere in Cristo è essere già nel cielo. La morte fisica non può più distruggere nulla, il Signore ha già preso possesso di te e ti ama e vorrebbe essere amato. Amare Cristo è l’unica verità, il resto è tutto vanità. È importantissimo per tutti noi. (ndr. un Amore che ti porta a disprezzare ogni cosa, a distruggere tutto. E' certo che: "La morte fisica non può più distruggere nulla"... cosa vuoi che abbia più da distruggere, dopo tutta questa devastazione?)
In questa Quaresima il Signore vorrebbe che la vivessimo così, desiderando che Lui ci amasse e che noi lo amassimo di più. Per questo facciamo le lodi in comunità, è il tempo per fare qualche sacrificio per amore a Cristo. Anticamente i contadini spagnoli rinunziavano al formaggio perchè era Quaresima. Si fanno sacrifici perchè la Quaresima è il tempo nel quale noi, imitando Cristo crocefisso, possiamo fare qualche piccolo gesto (ndr. aspettiamoci la prossima colletta: ora hanno comperato all'asta anche il Monte degli Ulivi in Israele, ma scherzate! Una spesa esagerata...coraggio fratelli la prossima colletta nel sacco nero è alle porte!) perchè Cristo sia più presente in noi e si risvegli l’amore a Lui. Amare Cristo è l’unica verità, il resto è vanità! Amare Cristo è l’unica verità nella tua vita, il resto è tutta vanità, tu sei tutto vanità perchè non ami Cristo. Tutto vanità! Amare Cristo! Per amore a Cristo sei disposto a fare un pellegrinaggio senza soldi, come facevano anticamente. Per amare Cristo che devo fare? Amare Cristo è l’unica verità, il resto è vanità! Pensalo, domanda a Cristo cosa devi fare per amarlo. Lui ti risponderà: “Fatti ultimo, il peggiore di tutti. Considerati l’ultimo, il peggio di tutti, togli da te i giudizi, togli da te ogni giudizio nei confronti dei fratelli della comunità. Considerati l’ultimo, il peggio di tutti, considera che dovresti stare in galera, rientra in te stesso e stai contento che ti ho chiamato e che per te la mia amicizia sia l’unica verità, l’unica bellezza, l’unica gioia. Amare Cristo, il resto è tutto vanità!
In questa Quaresima ci alziamo presto per pregare, pregare. Pregare il Signore, fare mezz’ora di preghiera, pregare il Rosario. Domandati: cosa devo fare per amarti? Che vuoi da me, Signore? Che perdoni i miei nemici! Senza dubbio. Che faccia elemosina! “Sì, va’ e vendi i tuoi beni e seguimi”. Ah, questo vuoi da me? Che venda tutto e ti segua? Sì!
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Eccolo El Kiko! Alè! Animo fratelli!
Voi rinunziate a tutto.
Che a fare la bella vita ci pensa lui: da Panama e dintorni...
..."ad ogni parte" |
“Buona cosa è il sale ma se il sale perde la forza di salare con cosa il sale potrà essere salato? Non serve nè per la terra, nè per concime o lo buttano via” (Lc 14,34). Avere sale! Il sale è la capacità di soffrire per i fratelli, per il Signore, per tutto. Ma coloro che perdono il sale perdono l’amore agli altri, perdono l’amore a Cristo e questo è gravissimo; per questo tutti dobbiamo essere disposti a piangere e a chiedere piangendo al Signore: “Abbi pietà di me, Signore, hai ragione: non ti amo per niente, sono un disgraziato, sono un poveraccio, aiutami tu ad essere ultimo, ad avere amore a te e amore ai fratelli, a considerarmi non degno della comunità, ad amare i fratelli della comunità, a servirli bene, ad essere cristiano. Aiutami tu, Signore, aiutami ad essere cristiano”. I Padri del deserto dicono: Considerati l’ultimo ed il peggiore di tutti. Guarda che cosa interessante: considerati l’ultimo ed il peggiore di tutti e non giudicare nessuno; considera che non sei degno di stare in una comunità, nè di essere cristiano, considera queste cose! Dovremmo tutti domandare al Signore con la preghiera: “Signore, aiutami tu, aiutami ad essere cristiano, aiutami ad essere come tu vuoi che io sia, se devo fare qualche passo e vendere i miei beni, o andare a vivere con i poveri, offrirmi come itinerante, dimmelo tu. Se questo significa guadagnare Te, tutto considero spazzatura pur di guadagnare Cristo” (Fil 3,8), dice S. Paolo. Tutto! Guadagnare Cristo! Che tu senta dentro amore a Cristo, vero, e tu gli offra la tua vita, che Cristo prenda la tua vita e con essa faccia un’opera grande di evangelizzazione, di salvezza per gli altri. O cosa vuoi fare, continuare così, senza essere nè freddo e nè caldo? Dice il Signore: Siccome non sei nè freddo nè caldo sto sul punto di vomitarti (cf Ap 3,15). Sono le parole più terribili della Scrittura, le più terrbili sono per il tiepido, per la gente che vive così. Perchè non sei nè freddo nè caldo sto sul punto di vomitarti. Il Signore vorrebbe che fossi vero, freddo o caldo, cristiano, profondamente cristiano, unito al Signore, amando il Signore.
In questa Quaresima dobbiamo pregare gli uni per gli altri. Io come vostro catechista, con Ascensión e P. Mario, pregheremo per voi, perchè si realizzi il disegno che Dio ha per voi in questa Quaresima. Non potete far passare questo tempo di Quaresima come niente, senza che si realizzi in voi la volontà divina e la volontà di Dio per voi è la vostra santità, la vostra santificazione. Signore che devo fare per essere santo? “Me lo chiedi davvero?” Sì! Chiedilo seriamente al Signore e lui te lo dice. So che la tua volontà è che io sia santo. Che devo fare per essere santo secondo la tua volontà? Devo lasciare il cammino? Sono disposto a lasciare tutto, cosa vuoi da me? “Sì, lascia tutto, e vieni con me”. Dove mi porti? “Al deserto, con me”. Dove vuoi che vada? Dovremmo essere disposti a fare la volontà di Dio al di sopra di ogni cosa. (ndr. Kiko! Ma quando te ne vai finalmente?... Nel nascondimento del deserto tu per primo, dando l'esempio?)
Avete sentito qui la Parola: chi non odia il padre, la madre, la moglie, i figli, le sorelle, non può essere mio discepolo. Anzi, chi non odia la sua vita. Signore, vuoi la mia vita? Eccola, prendila tu. Il Signore con me ha fatto così, mi ha portato a vivere tra gli zingari...." (
ndr. il resto ve lo risparmio!)
(fine seconda parte;