sabato 16 giugno 2018

Una ferrovia sotterranea per i predatori sessuali?

Anche se non siamo in grado di verificarne tutte le notizie riportate, presentiamo qui sotto una nostra traduzione dell'articolo pubblicato ieri su Jungle Watch a cura di Frenchie, dall'isola di Guam (arcidiocesi di Agaña), evidenziandone alcuni passaggi.


I NEOCATECUMENALI GESTISCONO UNA FERROVIA SOTTERRANEA PER I PREDATORI SESSUALI?

Chi ha un po' di conoscenza della storia degli Stati Uniti ha già sentito parlare delle "ferrovie sotterranee" organizzate dagli abolizionisti prima e durante la Guerra Civile, allo scopo di permettere agli schiavi in fuga dal sud di raggiungere qualche più sicuro stato del nord-America o lo stesso Canada.

I libri di storia sono pieni di epici disegni - non di foto, visto che la fotografia all'epoca era ancora ai suoi albori - come questo sopra, lodando le anime coraggiose che hanno rischiato la vita e la salute per salvare gli schiavi.

Sono immagini così forti che vengono ancor oggi usate da gruppi malvagi che propugnano la pericolosa idea dell'abolizione dei confini, che a sua volta ha portato al moderno traffico di esseri umani e a nuove forme di schiavitù, peggiori delle precedenti. Come dice il proverbio: "le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni".

Nel caso del Cammino Neocatecumenale la via dell'inferno è chiaramente lastricata di cattive intenzioni.

Quattro casi da Guam

Riepiloghiamo qui quattro casi di predatori sessuali di Guam, che sono stati esfiltrati da Guam e continuano a vivere una vita ben protetta tra le comunità del Cammino Neocatecumenale:
  1. Il caso Wadeson
  2. Il caso Luis Camacho
  3. Il caso Apuron
  4. Il caso Adrian Cristobal
Ci limiteremo a questi quattro casi specifici poiché i temi del sito web Jungle Watch riguardano principalmente l'arcidiocesi di Agaña. Vogliamo far notare di essere a conoscenza di molti altri casi in tutto il mondo, dall'Australia a Singapore e alla Malesia, dall'Europa e dal Sud America, ma che non sono il nostro problema principale. Vogliamo incoraggiare i cattolici di tali regioni a condurre una loro vigorosa campagna, per sbarazzarsi di quella crescita maligna che inquina la loro chiesa locale.


Il caso Wadeson

Wadeson è nato in Australia, ha compiuto lì tutti i suoi studi e il seminario, per poi entrare nell'istituto dei Verbiti ("Divine Word Missionaries"). Nel 1971 all'improvviso appare a Los Angeles (molto lontano dal territorio tradizionale del suo istituto), per servire in parecchie parrocchie dell'area prima di ritrovarsi accusato di abusi sessuali.

L'arcidiocesi di Los Angeles, ritenendo credibili le accuse, lo priva delle facoltà sacerdotali. Inizia così il suo girovagare nomade: New York, Trenton, Portland, dove praticamente si nasconde in bella vista nelle comunità neocatecumenali.

Marcato come persona non grata negli Stati Uniti, alla fine trova una casa definitivamente qui a Guam, quando grazie alle raccomandazioni di Pius [Sammut], Cristobal e Gennarini, il vescovo Apuron lo incardina nell'arcidiocesi di Agaña.

Nel 2014, in conseguenza delle pubbliche ripercussioni contro Apuron e i suoi abusi, il passato di Wadeson torna a galla: Apuron, sotto pressione, lo rimuove da ogni incarico il 23 luglio 2014. Dopo uno strano balletto di comunicati fra le diocesi di Los Angeles, San Francisco e Agaña, Cristobal decreta che le accuse non sono credibili e Apuron lo reintegra il 14 maggio 2015, appena un mese prima della propria fuga dall'isola quando emergeranno le accuse di abusi sessuali anche per lui ("chi si assomiglia si piglia").

Wadeson, che era tornato nelle sue zone preferite dopo essere essere stato espulso da San Francisco, è stato quindi visto a Trenton, a New York e quindi a Boston, dove aveva trovato temporaneamente rifugio sotto l'ala del cardinal Seán (notoriamente amico del Cammino). È stato anche visto fare il turista nella Domus Galilaeae neocatecumenale, prima di sparire di nuovo. Infine è stato notato a nascondersi in bella vista in Alabama, nei pressi degli uffici di figlio e nuora di Gennarini.

Dopo essere stato reintegrato da Apuron e rimasto nascosto durante l'amministrazione del vescovo Hon, il nuovo Arcivescovo [Byrnes] gli ha discretamente chiesto di ritirarsi, cosa che ha fatto nella scorsa primavera.

È ben chiaro che il Cammino Neocatecumenale ha usato la rete di segretezza delle proprie comunità per nascondere qualcuno che loro sapevano essere in debito con loro e con la loro agenda, e che avrebbe fatto qualsiasi cosa loro chiedessero. Il marchio dell'organizzazione di Gennarini è dovunque sia Wadeson. Una cosa molto, molto preoccupante.


Il caso Luis Camacho

Luis Camacho è figlio del molto influente clan dei Camacho, con suo zio che è stato vescovo delle isole Marianne settentrionali e grande amico di Apuron.

C'è da notare che la famiglia Camacho ha aderito al Cammino Neocatecumenale di Guam fin dagli inizi, e ha prodotto parecchi figli per il seminario neocatecumenale Redemptoris Mater di Guam, oggi caduto in disgrazia e chiuso.

Luis e suo fratello Gabe erano famosi per essersi vantati delle loro ubriachezze e conquiste sessuali nel periodo in cui erano in tale seminario (cfr. il post di Janet B).

Sentendosi sotto pressione con l'urgenza di produrre preti di origine locale, la Curia ha incardinato Luis e gli ha affidato la responsabilità di due parrocchie nel sud dell'isola. A neanche un anno dal suo incarico, Luis viene arrestato in flagrante delicto mentre faceva sesso orale con una minorenne [neocatecumenale, ndt], in una spiaggia appartata ad Agat (la polizia stava investigando su un veicolo sospetto). La cover up malamente organizzata da Cristobal e dal Diacono "sicuro-sicuro" allo scopo di influenzare la polizia locale e i parenti [neocatecumenali, ndt] della minorenne a ridurre l'entità della denuncia è stata una vera farsa. Alla fine, per la pressione insostenibile e per la situazione di Apuron che diveniva sempre più precaria, don Luis ha rassegnato le proprie dimissioni e Apuron le ha accettate.

Mentre Cristobal e il diacono Claros fingevano l'esistenza di un'indagine [diocesana] in corso, don Luis veniva fatto eclissare da Guam e destinato a località ignota. Per fortuna i lettori di Jungle Watch e di Thoughtful Catholic erano già scatenati e non c'è voluto molto tempo prima che qualcuno ci spedisse foto del Luis al negozietto di souvenir della Domus Galilaeae.

Essendo stato beccato nel posto più rinomato del Cammino Neocatecumenale, Luis è sparito di nuovo. Parecchie settimane dopo sono state notate le sue tracce, quando in una parrocchia del Qatar il nuovo "giovane parroco" e nostro fuggitivo è stato scoperto lì. È seguìto uno scambio di lettere tra il vescovo Ballin (suo nuovo protettore), i parrocchiani, Chuck White e il sottoscritto, per mettere in guardia i parrocchiani della minaccia ai loro giovani e per mettere Ballin di fronte alle sue responsabilità di pastore.

Ad oggi il Luis Camacho è ancora nel Vicariato dell'Arabia Settentrionale, nonostante le forti ripercussioni contro il vescovo Ballin. Ancora una volta il Cammino Neocatecumenale ha coperto e nascosto uno dei suoi, a dispetto del rischio che ciò pone ai bambini delle loro stesse comunità e degli altri parrocchiani.


Il caso Apuron

Quello dell'arcivescovo Apuron è un tragico e unico caso di corruzione sessuale e morale.

Nativo di Guam, Anthony Sablan Apuron ha tratto beneficio da un'inedita convergenza di eventi. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Chiesa Cattolica a Guam ha dovuto affrontare una situazione davvero difficile: solo uno dei due sacerdoti locali era sopravvissuto al conflitto, e quando il vescovo Baumgartner prese possesso di quello che all'epoca era solo un Vicariato, succedendo al suo predecessore spagnolo, nessuno dei Cappuccini di Detroit che era stato fatto prigioniero dagli occupanti giapponesi riuscì a rientrare. Al vescovo si presentavano edifici distrutti, nessuna scuola, l'amministrazione della Marina non molto disposta a collaborare, e il compito di ricostruire tutto da zero. In mezzo a tante sfide poté ricostruire molto di ciò che era andato perduto, impegnandosi in un grande sforzo per creare un canale per le vocazioni del posto. Molti giovani parteciparono alle sue iniziative e un buon numero di loro entrò in seminario. Fu creato un seminario minore nei pressi della Father Duenas. Da lì nacque un piccolo ma significativo gruppetto di sacerdoti locali, ed un altro nutrito gruppetto entrò nei Cappuccini.

Con il Vaticano II, la Chiesa enfatizzò molto la necessità di reclutare vescovi dalla comunità locale piuttosto che inviarne dall'estero (ma ciò, nel caso di Guam, avrebbe avuto poi conseguenze catastrofiche). Ecco perché Apuron crebbe rapidamente da semplice frate Cappuccino di stanza nelle parrocchie fino a Vescovo Ausiliare. Questo giovane, amichevole e "molto politico", sarebbe diventato [ad appena quarant'anni, ndt] arcivescovo di Agaña.

Sfortunatamente non è tutto oro ciò che luccica. L'arcivescovo Flores (il primo vescovo di etnia chamorro) non aveva molti candidati a disposizione. Durante il suo episcopato avvennero parecchi casi di abusi sessuali: infatti gran parte dei casi che la Chiesa locale sta oggi affrontando riguardano gli anni Settanta, Sessanta, e in qualche caso anche anni Cinquanta. All'epoca le vittime non beneficiavano di una popolazione consapevole di tali problemi. Per cui gli abusi sessuali venivano considerati semplici peccatucci, i preti colpevoli venivano spostati a qualche altro incarico e richiesti di pregare con maggior fervore.

Le notizie sulle piccole tresche di Apuron erano comunemente note: io stesso ne fui messo al corrente negli anni Ottanta, quando incontrai per la prima volta seminaristi di Guam nella Bay Area [di San Francisco, ndt]. Sapevo già della storia del cugino di John Toves e dei suoi tentativi di suicidio. Per cui non fu una sorpresa quando John "il tifone" Toves per primo accusò Apuron. Infatti sarebbe stato tale evento a rivelare agli altri ex chierichetti di Agat che c'erano state altre vittime oltre loro stessi, e che successivamente sarebbe sfociato nella caduta di Apuron.

Ma c'è un altro punto accanto agli abusi sessuali di Apuron: quello della sua corruzione morale a quasi qualsiasi livello. Il suo piacere non era solo sessuale, ma anche finanziario e edonista. È stato questo il suo punto debole che lo ha portato a farsi fratello del Cammino Neocatecumenale attraverso Cristobal e l'agente di Gennarini a Guam: Pius [Sammut] il putrido. Apuron è sempre stato un codardo e un ricattatore, in quel gioco politico per portare avanti i suoi piani. Quando ha infatti dovuto affrontarne le conseguenze, è fuggito e si è nascosto. Il Cammino Neocatecumenale e la sua rete lo hanno aiutato in ciò, sostenendolo attraverso i media, ingannando il più possibile per salvare una qualsiasi apparenza di decenza. Decenza che lui non aveva mai realmente avuto.

Ecco perché quell'uomo, che ha rovinato così tante vite e carriere, e distrutto tante famiglie, e contemporaneamente consegnando i suoi poteri episcopali ai neocatecumenali, si è ritrovato in esilio dall'isola che gli aveva dato tutto. Gli antichi greci non avrebbero potuto comporre una storia più drammatica di questa. Apuron è sempre stato un impostore, ed è ciò che rimane ancor oggi, mentre viene nascosto nelle comunità [neocatecumenali] della California, venendo scarrozzato in giro dai suoi burattinai, fingendo di essere una vittima.


Il caso Adrian Cristobal

Anche Adrian Cristobal è un figlio di Guam. L'aspetto più interessante riguardo Adrian è che tutti i segnali di allarme, nel suo caso, sono stati in rosso per interi decenni. A cominciare dai suoi primi giorni alla Father Duenas Memorial School, ai suoi giorni a S. Joseph e S. Patrick, tutti quei segnali indicavano un individuo problematico con seri problemi psicologici, sufficienti a impedirgli persino oggi di essere accettato in un seminario.

Adrian non è mai stato molto sveglio, ma ciò che gli mancava nell'intelligenza l'ha compensato con la sua cattiveria, le sue gelosie, le sue invidie, i suoi risentimenti. Infatti le relazioni che lo riguardavano erano così cattive su certi aspetti critici, che il seminario di S. Patrick rifiutò di sostenere la sua candidatura al sacerdozio. Omosessuale, schiavo della pornografia, con una forte attrazione al denaro e al potere: caratteri che possono essere trovati in tanti individui ma, nel suo caso, tutte le motivazioni per il suo piacere erano nel bisogno di controllare gli altri, ferirli, ed affermare il suo potere. Adrian ha tutte le caratteristiche di un sadico profondamente radicato. Gode nell'infliggere dolore alle persone, sia fisico che psicologico. Il fatto che Apuron acconsentì ad incardinarlo qui [a Guam], e il fatto che più tardi il Cammino Neocatecumenale riconobbe le sue "qualità" decidendo di reclutarlo per il loro take-over dell'arcidiocesi, dà luogo a tante domande.

Per molti anni dopo il suo ritorno da Denver e la sua instancabile ascesa al potere, Adrian si sentì intoccabile. La sua arroganza era pari solo al suo pessimo carattere. Divenne l'architetto principale (sotto la guida di Pius) della tentata conquista dell'arcidiocesi di Agaña. Sapevamo da un bel pezzo che aveva abusato per anni di ragazzi che gli erano stati affidati. Ma molte delle sue vittime sono ancor oggi troppo spaventate per testimoniarlo.

Quando il regno di Apuron ha incontrato un'improvvisa fine, Cristobal e Quitugua hanno lavorato sodo per spazzar via molta della documentazione che avrebbe potuto essere usata contro Apuron, contro loro stessi o contro i neocatecumenali. Ciò ha infine portato Cristobal a decidere di chiedere tempo per degli studi di Diritto Canonico [lontano dall'isola, ndt], un titolo di studio che anche stavolta non è riuscito a conseguire. Dopodiché ha chiesto di continuare a servire le comunità neocatecumenali in Arizona, rifiutando di rientrare a Guam e di accettarvi un incarico a Umatac.

Ma mentre era lontano, parecchie delle sue numerose vittime hanno trovato il coraggio di farsi avanti e avviare un procedimento legale contro il Darth Vader di Hagåtña. Che ora sembra voler seguire i passi degli altri abusatori. E il Cammino Neocatecumenale gli sta dando rifugio in una località sconosciuta, con l'obiettivo di non farsi ridurre allo stato laicale e di trovare un vescovo disposto ad accoglierlo.

Corre voce che Gennarini è assai furioso per questo colpo di scena perché aveva investito veramente parecchio nel coltivare Cristobal per lo zucchetto da vescovo. Un successo mancato di un soffio. Nel frattempo Cristobal sta lavorando sodo per coprire le sue tracce e specialmente i suoi asset finanziari, in pericolo per le imminenti azioni legali. Conviene restare sintonizzati su questo caso, perché potrebbe espandersi molto di più.



Conclusione

In tutti e quattro i casi, il Cammino Neocatecumenale ha identificato un prete fallito e ne ha sfruttato i fallimenti per controllarlo.

Il Cammino è stato capace di proteggere quei colpevoli di abusi e disposto a farlo. Quei preti sono stati messi in grado di allontanare gran parte delle brutte conseguenze delle loro azioni, raccontando favolette, spacciandosi per vittime di una persecuzione dovuta alla loro appartenenza al Cammino.

Sappiamo che questa è solo la punta del proverbiale iceberg. La Chiesa istituzionale deve risvegliarsi da questa situazione, perché ciò ha tutti i segni di uno scandalo dieci volte più grosso che quello dei Legionari di Cristo.

(testo originale di
Frenchie, su Jungle Watch)

19 commenti:

  1. Il Cammino é come la raccolta differenziata: raccoglie gli scarti e li trasforma in apparenza. Ma in origine, restano pur sempre scarti umani e spirituali

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  2. Questo scritto manca di onestà intellettuale.
    Anziché tirare in ballo "ferrovie sotterranee" e l'argomento assai di moda di un'invasione che le persone serie non percepiscono affatto come tale[*], sarebbe stato meglio fare paragoni più appropriati, per esempio con la Organisation Der Ehemaligen SS-Angehörigen, controversa e forse mai propriamente esistita rete di complicità e disattenzioni che permise a svariati appartenenti al famoso corpo militare politicizzato di raggiungere lidi più tranquilli dopo la fine della seconda guerra mondiale, invece di attardarsi in località scomode dove alto era il rischio di essere chiamati a rispondere del proprio operato.
    Spesso da giurie assai meno condiscendenti di un tribunale ecclesiastico.


    [*] Non possiedo apparecchi televisivi da circa quindici anni e uso i soldi del canone per l'acquisto di libri invece che per mantenere una cosca di buoni a nulla, corpivendole e mangiaspaghetti incapaci che pretenderebbero anche di insegnarmi come la devo pensare. Questo mi sottrae da altrettanto tempo alle risibili emergenze dettate dalla politica interna dello stato che occupa la penisola italiana, e di considerare con piglio entomologico chi si azzarda a ribadirmele nella vita reale.

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    1. Qualcun altro, invece, avrà fatto caso che il termine "ferrovia sottterranea" compare solo nelle primissime righe.

      L'onestà intellettuale sarebbe stata piuttosto quella di leggere l'intero articolo (cosa che dovrebbe indurre a più di qualche brivido di orrore), magari chiedendosi se certi "metodi" neocatecumenali siano comparsi solo a Guam o vengano applicati dappertutto.

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    2. Dal momento che si tratta di un gruppo settario la seconda ipotesi è senz'altro la più verosimile, fatte salve le condizioni del caso preso in esame.
      In un'isola nel Pacifico -non in centro a Parigi, per intenderci- è probabile che questi signori abbiano agito per anni senza eccessive intromissioni da parte di chi doveva vigilare sul loro operato, e men che meno da parte di chi su di esso coltiva riserve difficili da esprimere senza passare a vie di fatto.

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    3. Chiedo cortesemente di non banalizzare le questioni.

      Guam è territorio incorporato degli USA, le istituzioni vi funzionano in modo meno approssimativo che in Italia o Francia.

      I capibastone del Cammino sono italiani.

      Data la natura idolatrica del Cammino, è particolarmente improbabile che certe porcate avvengano contro la volontà dei suoi livelli più alti.

      Né Kiko né alcuno dei suoi illustri pretoriani hanno mai speso una parola contro le porcate di Guam, sebbene fosse loro interesse (quantomeno per motivi di prestigio) fare immediatamente piazza pulita. Al contrario, l'ordine di scuderia dato ai kikos è sostanzialmente questo: "difendete i nostri pedofili".

      Non è la prima volta che abbiamo motivo di sospettare che il Cammino faccia presa su preti, vescovi, cardinali, col metodo del bastone e della carota, cioè con ricatti e corruzione.

      Infine, ricordiamo che lo scandalo dei preti pedofili è nato proprio a causa di coloro che hanno minimizzato i problemi e preferito "spostare" preti piuttosto che indagare e condannare i colpevoli.

      Non so se è chiaro il punto: Apuron era già pedofilo da seminarista, Cristobal era già omosessuale e schiavo della pornografia ai tempi del seminario, e i capi del Cammino hanno cooptato quel genere di soggetti piuttosto che sacerdoti onesti.

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  3. Questo post fa inorridire per i fatti raccontati, non riesco immaginare se tutto ciò è successo in una piccola isola come Guam, cosa ci sia nel resto dell'universo neocatecumenale! Sappiamo bene come anche in Italia hanno tanto marciume nascosto! Non mi sembra proprio il caso di banalizzare ma di gridare a Dio perché tutte le vittime abbiano giustizia e i loro aguzzini, complici compresi, marciscano all'inferno

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    1. Anch'io ne sono stato colpito in modo particolare perché da ragazzino - come tantissimi altri - avevo un'idea praticamente "angelica" del sacerdozio e della vita consacrata. Ancora da adulto mi sembrava ridicolo e non credibile chi parlava della propria esperienza nella "scuola delle suore" come se fosse stato un gulag sovietico.

      Cominciai a ricredermi solo dopo aver visto personalmente a quali livelli di invidia, avarizia e perfidia potevano giungere certi sacerdoti, ed all'autoriduzione a impiegatucce del mercatino del sacro tante suore. Per questo capisco bene il silenzio delle vittime di quella banda di chierici pedofili neocatecumenali di Guam: erano intimorite, non avrebbero mai immaginato che potessero succedere "cosacce", e quasi ognuna delle vittime ha creduto per decenni di essere l'unico ad aver dovuto subire lo scempio...

      Ora, noi, in qualità di fedeli cattolici, sappiamo che quei peccati sono gravissimi e portano dritto all'inferno, e ancor di più se a commetterli sono persone consacrate. Abbiamo come minimo il dovere di diffidare del Cammino, che ha promosso, coltivato, protetto, quei soggetti. Se il Cammino venisse da Dio, rifiuterebbe con sdegno di aver a che fare con quei pedofili, e i neocatecumenali proverebbero ribrezzo e disgusto a sentirli nominare come figure da ospitare, da finanziare, da elogiare.

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  4. Semplicemente, se il vescovo è neocatecumenale, dobbiamo aspettarci anche a livello di diocesi e di clero l'applicazione dei loro metodi con cui gestiscono i catechisti: viene premiato chi fa "risultati" in qualsiasi modo (e il risultato è sempre legato al successo delle proprie iniziative e alla crescita del cammino, oltre che all'obbedienza perinde ac cadaver ai fondatori), lo scandalo negato e soffocato fino alla fine, per poi permettere al colpevole, sia mai reo confesso, una via di fuga all'estero e un rientro in grande stile nelle proprie funzioni.
    Parallelamente, i pastori non corruttibili e non targati Kiko vengono intimoriti e rimossi.
    Così succede a Guam, così nel Callao, due diocesi con vescovo nc nelle quali il popolo cattolico sta insorgendo.
    Sono convinta che anche nelle nostre realtà ci si sta preparando un futuro di questo genere, se non li fermiamo prima.
    Ho visto in rete un ricordo di un'ordinazione sacerdotale con come immagine un'icona di Kiko (un Crisuo auto ritratto, simbolo del Cammino, sovrastato dal tetragramma AK-Maria, la firma di Kiko. Da un novello sacerdote che comincia così il proprio ministero, cosa possiamo aspettarci? Pensiamo ad un vescovo con la firma di Kiko in capo cosa può combinare.

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  5. OT
    (per il prossimo.post)

    Ecco la solita arriganza dei presbiteri neocatecumenali che vogliono traformare le Parrocchie a immagine e somiglianza di Kiko... senza rispetto dei fedeli:

    https://it.aleteia.org/2018/06/16/prete-rimuove-crocifisso-protesta-fedeli-petizione-on-line/

    Fine OT

    Annalisa


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    1. Grazie Annalisa, qui l'articolo è necessario! Vogliono la corona misterica al posto della croce di Cristo, meravigliosa nella propria essenzialità, dopo aver già impestato la chiesa con icone finto-bizantine, compresa la Merkabà sul leggio.
      Non è poi tanto OT con l'argomento odierno: la notizia è che il popolo cattolico comincia a ribellarsi alle soperchierie neocat, grazie a Dio.

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  6. In tutti e quattro i casi, il Cammino Neocatecumenale ha identificato un prete fallito e ne ha sfruttato i fallimenti per controllarlo.

    Questa espressione del Post non è una sintesi soltanto di questo inquietante articolo, è piuttosto immagine di un modo di fare usuale nel c.n.. Una prassi seguita sistematicamente, da tempo immemorabile, e a tutti i livelli di "governo", non solo nei confronti del clero che viene in contatto con i vertici del Cammino.
    Anche varie figure di itineranti laici, magari intemperanti per natura, facili all'ira, tante volte accentratori all'eccesso, che parevano fatti apposta per la santificazione di chi capitava in equipe con loro, erano tenuti in pugno attraverso i loro stessi difetti. Con loro Kiko e Carmen erano perfettamente a loro agio: Li strapazzavano di frequente, ma poi, dal momento che si identificavano in loro, imponevano piuttosto ai malcapitati compagni di equipe una sottomissione totale, mai agli arroganti dittatori un cambio di rotta - una metanoia, per dirla con loro - pena la rimozione dal ruolo di capo-equipe!
    Quanto somiglia questa prassi vergognosa a quella seguita quando si tratta di gestire casi di violenze o abusi a danno dei "piccoli" che vedano coinvolti personaggi di spicco del cammino, siano essi, come a Guam, presbiteri, siano essi kicatechisti più o meno di primo piano!
    E' sempre e solo la vittima che deve prendere su di sé tutto il peso del male ricevuto, perdonare, tacere, dimenticare. Non distruggere il cammino sollevando uno scandalo. Seppellirsi insieme al suo dolore. Altrimenti è il cammino stesso che si incarica di metterti in riga e piegarti, con le buone o con le cattive, lasciandoti devastato.

    Guam doveva essere, nell'immaginario del cammino, l'isola felice dove realizzare una esperienza pilota a livello mondiale. Tutta neocatecumenalizzata, dai Vertici Episcopali, ai presbiteri, all'ultimo fedele. Fa pena vedere lo stato in cui è ridotta. Più pena e disgusto fa vedere che i Gennarini, i Pius, Kiko e compagni, non arretrano di un solo millimetro, abituati a farla sempre franca, alla fine, fino ad oggi. E' una vita che prendono per stanchezza il prossimo, ad ogni livello! La loro è una vera strategia del male, uno stillicidio infame.

    Pax

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  7. http://ilsismografo.blogspot.com/2018/06/stati-uniti-guam-church-sanctions.html?m=1

    Frilù

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  8. ANTI ORIANA:

    da come scrivi potresti sembrare un asociale disadattato ma non lo sei perché intervieni in una discussione che in teoria per te dovrebbe essere insignificante. Ben arrivato.
    GUAM era il fiore all'occhiello del Cammino e tutto il Cammino per decenni ha guardato a Guam come una diocesi modello.
    Il fatto di sapere che un seminarista che si vantava delle sue conquiste sessuali in seminario non è stato cacciato, la dice lunga su cosa interessa di più al cammino.
    Tutti sapevano e tutti hanno coperto. Non si tratta di ripetute cadute, ma di una stato abituale, altrimenti non ci sarebbe stato nessun vanto.
    Perciò la scelta del Cammino di COPRIRE gli abusi è una scelta "politica", cioè una posizione presa dai vertici e che riguarda il Cammino come organizzazione

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  9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  10. Considerando che il Cammino, al pari dei cattolici modernisti, non parla mai né di ANIMA, né di SALVEZZA ETERNA, ma propone una morale tutta centrata sulle cosa da fare, come se la salvezza fosse una forma di galateo, mi sono fatto una teoria che sottopongo sinteticamente al blog, sul perché nel Cammino il peccato sessuale è tanto frequente e, soprattutto, è ACCETTATO come una cosa non grave.
    Kiko e Carmen, come i modernisti, hanno preso il rinnovamento ancorato alla TRADIZIONE del Vaticano II, come una sorta di rivoluzione separata dalla TRADIZIONE.
    Una rivoluzione come la volevano i modernisti sarebbe avvenuta 3 anni dopo col movimento SESSANTOTTINO e da allora Kiko e Carmen hanno cercato di sessantotinizzare il Concilio. Se è così, e per quanto è così, il Cammino sarebbe un “frutto” non del Concilio, ma del Sessantotto.
    Di fatto, attraverso l’interpretazione sessantottina del Concilio, in tanti ambienti ecclesiali è calata la spiritualità che, nel cristianesimo, deve animare le opere concrete, ed è rimasto solo attivismo.
    Ma quando la preghiera e il sacrificio sono messi in secondo piano, si apre la porta al peccato, a cominciare da quello sessuale.
    E’ normale che dei sacerdoti poco motivati spiritualmente pecchino.
    Ma una volta caduti in peccato le possibilità sono 2: o ci si pente e ci si CONFESSA sacramentalmente, e se si cade 100 volte, per 100 volte ci si confessa (sarebbe la cosa migliore), o per non sentire più quei fastidiosissimi ma salutari sensi di colpa, ci si crea una NUOVA MORALE, una morale eretica che però, poiché contrasta con quella della Chiesa, non può essere proclamata. Allora la si TOLLERA.
    Se la caduta è un peccato, la tolleranza del peccato è, di fatto, un’ERESIA

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  11. Scusate, ma mi sorge una domanda: Tutto quello che raccontate non è punito dalla legge?Come mai qusta gente non marcisce in galera? Non riesco a capire...Questi comportamenti non vanno perseguiti solo dal Vaticano, ma anche dalla giustizia ordinaria. Come faceva Apuron ad essere a Roma davanti al Papa per il 50° del Cammino?

    Questo è un altro post da inserire: Quante leggi infrange il Cammino ecome mai nessuno denuncia?

    M.A.

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    1. Perché non denunciano? Bella domanda.
      Sul perché di una non denuncia, in generale, c’è da chiamare in causa la paralisi da trauma della vittima, le pressioni, i ricatti e le minacce dell'abusante e la scarsa speranza nel sistema giudiziario tutto.

      Nel caso dei neocatecumenali, a questo si aggiunge l'aggravante della mentalità per cui una non-denuncia è una vittoria della fede, una messa alla prova della capacità di perdonare, l’ accettazione della storia che Dio fa nella tua vita ed altre storture (che vengono poi pagate in modo collaterale da chi non c’entra niente). Nel caso dei camminanti, non succede solo che vorrebbero denunciare ma non ci riescono, è che vengono proprio allenati a non desiderarla neppure, la giustizia del "mondo".

      Ma in quale mamotreto diventa esplicito questo tipo di lavaggio del cervello?
      A quale tappa gli insegnano che sono destinati a subire vita natural durante, senza opporsi?

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  12. M.A.:

    a volte denunciano, a volte no perché nel cammino si fanno forti pressioni su chi ha subito molestie, che di solito sono membri di comunità.
    Il Vescovo Apuron è stato denunciato. Nel processo canonico è stato già condannato in primo grado e a settembre inizia il processo penale

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  13. ..A proposito di televisione e dell'alternativa della lettura quale rimedio al non-sapere, mi permetto di contestare questa frase tratta da un precedente intervento:"La parola Shekhinah significa "dimora", letteralmente, e figurativamente intende la presenza fisica di Dio. È collegata al roveto ardente che sarebbe una "shekhinah" del Signore,...".

    Invece, come può leggersi in Mircea Eliade "Trattato di soria delle religioni" pag 106: "Il roverto ardente dell'episodio di Mosè, la colonna di fuoco e le nuvole di che guidano gli israeliti nel deserto, sono epifanie jahviste...", Piuttosto il Tabernacolo del Tempio di Gerisalemme è il luogo della manifestazione della Schekinah "presenza divina" che ha il suo corrispettivo nel cuore dell'uomo.
    Questa "pace nel vuoto" è la "Grande pace dell'"esoterismo islamico" chiamata in arabo Es-Sachinah, designazione che ne fa l'equivalente della Shekinah ebraica, cioè DELLA PRESENZA DIVINA NEL CENTRO DELL'ESSERE che come detto è il cuore, ciò ubiquitariamente in tutte le tradizioni. Scrive infatti l'ebraicista Louis Cappel:" La Schekinah porta questo nome perchè essa abita nel cuore dei fedeli, e questa abitazione fu simboleggiata dal Tabernacolo (mishran) in cui si vuole che Dio risieda".

    Conseguentemente...

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