sabato 29 giugno 2019

Da kikos ad evangelicals in tre mosse. Storie di vita vissuta

Abbiamo più volte esplorato il peso che hanno avuto alcune impostazioni, filtrate nel mondo cattolico direttamente dal luteranesimo in periodo pre-conciliare, sugli iniziatori del Cammino Neocatecumenale ed anche quanto, sia il "catechismo" di Kiko e Carmen sia l'impostazione organizzativa delle comunità neocatecumenali, siano somiglianti se non sovrapponibili al settarismo degli evangelicals, i protestanti di ultima generazione, spesso soggetti a derive religiose preoccupanti causate dal prevalere di una teologia fai da te, emanazione del leader religioso indiscusso, che provoca atteggiamento fanatici, intolleranti, auto-referenziali e potenzialmente abusanti.


Santa cena protestante, con pane e vino.
Osservate il piatto: uguale a quello neocat
Non dobbiamo stupirci dunque se cattolici coinvolti nel Cammino Neocatecumenale e fuori usciti da esso per diversi motivi, finiscono per confluire in comunità religiose evangelico-pentecostali (quando non nei Testimoni di Geova) nelle quali ritrovano elementi distintivi propri del Cammino Neocatecumenale: la salvezza solo per fede e l'inutilità (anzi, la dannosità) delle opere, il secondo Battesimo "consapevole", ma soprattutto la convinzione di essere eletti e predestinati alla salvazione nonché la feroce polemica contro la Chiesa Cattolica, rea d'essere divenuta pagana, religiosa naturale, legata alle devozioni, fredda e poco accogliente, decadente eccetera eccetera.

Frequentando infatti il Cammino Neocatecumenale, i dubbi dottrinali si acuiscono anziché trovare risposta e diventa difficile, per esempio, rispondere alle eccezioni sollevate dagli evangelici, per esempio sul ruolo delle immagini, sul culto a Maria, sul rapporto fra Scrittura e Tradizione; spesso non c'è consapevolezza di questo processo involutivo, mentre nelle persone più avvertite, può diventare un cruccio, fino al punto di dire, come scrisse un catechista neocatecumenale a padre Angelo Bellon, "La cosa
 che oggi mi preoccupa fortemente, come non mai, nel mio percorso spirituale è che i dubbi, che da sempre ho, stanno prendendo uno spessore via via maggiore."


Riportiamo di seguito del materiale tratto da Internet che rivela questa contiguità tra kikos ed evangelicals: la lettera sul blog L'Isola di Patmos della ex fidanzata di un neocatecumenale, scivolato disinvoltamente dalla scelta matrimoniale al presbiterato RM al protestantesimo, un commento sulla home su FB di Kiko Argüello di un neocatecumenale piccolo piccolo che, sentendosi rifiutato dal Cammino, valuta seriamente di passare ai Testimoni di Geova, il racconto di un giovane che decide di convertirsi al protestantesimo dopo una Veglia in una "chiesa neocatecumenale".



Commento tratto da "L'Isola di Patmos":

Padre Ariel,
ho letto il suo lavoro piangendo due volte per due motivi diversi:

1. il primo pianto, perché ho rivissuto il dolore che ho sofferto dentro il Cammino Neocatecumenale diaci anni, le basti sapere che i catechisti obbligarono il mio fidanzato a lasciarmi perché lo Spirito Santo “gli aveva detto che aveva la vocazione al sacerdozio”, lui, totalmente plagiato, seguì una strada che non era la sua, divenne prete cinque anni dopo, e dopo un anno, quando era “itinerante” lasciò il sacerdozio per entrare in una setta pentecostale.

2. il secondo pianto: lei ha data voce, e ha fatta giustizia, a molte persone che hanno vissuto momenti, o addirittura lunghi anni veramente terribili.

Se quando uscii dal Cammino non avessi incontrato un santo confessore frate cappuccino, credo che avrei abbandonata la chiesa cattolica, perché ero in parte arrabbiata, e in parte in totale crisi di fede.

Sappia che sono vendicativi, anche se da quello che scrive, e da come lo scrive, ho l’impressione che lei parli solo sulle prove, e, chi la legge con attenzione, capisce quanto lei non sia certo uno sprovveduto che si lancia contro i mulini a vento, semmai sono i mulini, che tentano di lanciarsi, senza successo, su di lei.

Le prometto che pregherò per lei e per la sua missione sacerdotale, ma intanto la ringrazio tanto.

Anna da Roma



Commento indirizzato a Kiko Argüello su Facebook:

Hola Kiko.
Vivo a Saragozza ed ero membro della Comunità di San Braulio, con precisione della nona comunità.
Scusa se ti disturbo con i miei problemi, però mi trovo nella necessità di farlo per porti le seguenti domande.

Sono un barbiere, lavoro da solo, sono divorziato, ho due figli e le mie entrare sono scarse.
Quando si faceva una convivenza, dovevo perdere giornate di lavoro e pagare l'albergo, cosa che comportava una perdita netta per le mie misere finanze.
Alcune volte hanno pagato gli altri, ma non mi piaceva che altri dovessero sovvenzionati le convivenze.
Lo dissi ai responsabili, che non volevo fare i passaggi, ma che volevo restare sempre nell'ultima comunità; mi risposero che non potevo e che mi cercassi qualcos'altro.
Il problema è che, per l'orario e per gli anni fatti in cammino, desidero rimanere a San Braulio, poi sono abituato allo studio della Bibbia che si fa lì.
Ho considerato anche di cambiare cammino ma potrei andare solo dai Testimoni di Geova e non mi piace.
Quelli della nona comunità di solito celebrano la Parola il martedì; al momento, posso solo andare all'Eucaristia di sabato, però il martedì dopo la Settimana Santa mi è capitato di passare per San Braulio e per coincidenza stavano celebrando l'Eucaristia quello della prima comunità (vestiti tutti di bianco).
Mi si accostarono i responsabili e mi dissero di andare fuori dalla chiesa, che potevano assistere solo quelli della prima comunità.
Io mi chiedo: è cristiano?
Gesù in lasciava nessuno in disparte.
Io volevo ascoltare la Parola di Dio perché stavo da molto tempo senza, ma non ho potuto.
Alla fine, tutto ciò mi dispiace molto.
Se si potesse far qualcosa al riguardo, mi farebbe molto piacere, che Dio ti benedica, un cordiale saluto.



Brano tratto da una tesi pubblicata su Web:


Scandicci: Prima
Comunione "seduta"

Nel 2000, alla vigilia di Pasqua, accadde qualcosa che mi colpì profondamente e che poi avrebbe cambiato le scelte della mia vita. 

Partecipai per “caso” alla veglia pasquale in una chiesa catecumenale di Scandicci e durate il culto furono battezzati per immersione numerosi bambini, ma mi colpì il battesimo anche per immersione di una donna di trentacinque anni. 

Dopo ci fu la santa cena, servita dai diaconi con il pane spezzato e il calice di vino passato a ciascuno. 

Ci furono poi testimonianze commoventi di uomini e donne. Ascoltai per la prima volta preghiere non tradizionali ma personali. Anche i canti erano molto vivi e sentiti.

Mi ricordo che erano quasi le cinque del mattinoquando ritornai a piedi a casa percorrendo alcuni chilometri mentre si andava facendo l’alba; percepivo che qualcosa dentro di me m’interpellava; non capivo ancora cosa ma quell’alba mi sembrò un’alba diversa, un’alba nuova.
Non avrei più potuto far finta che niente fosse accaduto. 

Così cominciai a frequentare una sala evangelica… 

Arredi in plexiglass, simboli ebraici e merkabah,
pane spezzato... sembrano neocat, invece sono evangelici


giovedì 27 giugno 2019

SPAGNA: ESPULSO DAL CAMMINO PER AVER DIFESO LA FEDE. IL SISTEMA È UGUALE IN TUTTO IL MONDO.

Nostra traduzione della Lettera firmata di un fuoriuscito spagnolo nel 2018


Sono un padre di famiglia di 59 anni e, insieme a mia moglie, siamo stati "espulsi" dal Cammino neocatecumenale dopo circa 20 anni, per aver discusso degli errori che il catechista stava predicando a martello, in contrasto a ciò che è chiaramente affermato nel Catechismo Cattolico.

Ciò che trovo ancora più deplorevole è che non ci è stata data l'opportunità di aprire le nostre bocche, perché lo stile neocatecumenale è che il catechista parla (è la voce di Dio) e gli altri, poveri peccatori incapaci di cambiare la loro triste condizione, stanno zitti e obbediscono. Senza mediare con una visita, o qualsiasi altra cosa, prima che correggessi quello che pensavo fosse sbagliato, sono stato espulso, senza alcuna spiegazione. Ma non solo: da allora tutti i legami sono stati infranti con quella che era la mia comunità, in cui ci sono padrini dei miei figli, per esempio, e non ci hanno chiamato nemmeno quando è morta una sorella di questa comunità. Segni che denotano chiaramente lo stile del Cammino, che non è basato sui principi del Vangelo ma su un'obbedienza cieca.

Prima di tutto, voglio chiarire che non sono contro le persone che sono in cammino, noi siamo stati fermamente convinti per 20 anni, pensando di fare ciò che piace a Dio, obbedendo a tutto, secondo la Divina Grazia e in quel periodo siamo stati catechisti, responsabili e corresponsabili e mia moglie lettrice. Ma non appena abbiamo espresso il nostro disaccordo con ciò che penso siano ERESIE nel cammino, siamo stati espulsi. Perciò con questa lettera voglio soprattutto avvisare le persone che stanno pensando di entrare nel Cammino, o che al momento vi sono dentro, e i sacerdoti che pensano di ammettere il Cammino nella loro parrocchia.

Continuando con la mia esperienza, all'inizio credevo a quello che mi dicevano i miei catechisti, tra l'altro perché si presentavano come un gruppo approvato dalla Chiesa e la nostra formazione teologica era piuttosto scarsa. Ma col passare degli anni, mentre approfondivo gli insegnamenti della Santa Chiesa cattolica, si manifestavano più evidenti gli errori che i nostri catechisti ripetevano senza sosta ed ero irritato dal fatto che i miei fratelli della comunità vedevano il resto della Chiesa con disprezzo e con una certa aria di superiorità: tutto ciò che non è Cammino non vale.

La prima cosa che mi ha colpito è stata la solita frase: “devi crocifiggere la ragione”. Questo mi ha spinto a studiare le diverse encicliche e insegnamenti della chiesa, e in effetti nell'enciclica Fides et Ratio, ciò che il Santo Padre ci insegna è che la ragione e la fede sono le due ali che portano l'uomo a Dio. Perciò ho chiesto che i catechisti ci illuminino e non che si limitino a dare l’esortazione ed esigere cieca obbedienza, perché dicono che chi obbedisce non si sbaglia. Coloro che hanno crocifisso nostro Signore Gesù Cristo non hanno agito per obbedienza? O quelli che hanno commesso crimini orribili durante la seconda guerra mondiale? Ciò che mi ha stupito di più è che i miei fratelli della comunità non hanno fatto domande, perché per loro il catechista è il Profeta, e come dice lui stesso, la voce di Dio. Ho sempre ricordato ai catechisti che solo il Papa, quando parla ex catedra, è infallibile e non possono pretendere di essere la voce di Dio ed essere infallibili: uno dei pilastri su cui si fonda il Cammino.

Da lì, gradualmente mi convinsi che ci stavano indottrinando e ci convertivano in una setta. Sì, in effetti una setta, perché crea un diverso senso di identità all'interno della parrocchia e il disprezzo per altre realtà, tutti hanno torto tranne noi e tutti sono contro di noi.

Con la scusa della NUEVA ESTETICA, ai segni esterni vien data più importanza che al sacramento stesso. Tutte le canzoni, la decorazione dell'assemblea (sempre ripetuta in tutti i dettagli, come se si trattasse di un franchising), in un modo che ci fa sentire a disagio in altri luoghi con un'altra decorazione. Ed è che le chiese sono molto diverse l'una dall'altra ma le sale celebrative del Cammino sono tutte uguali, tanto che sembrano prefabbricate nello stile dettato da Kiko, secondo la sua nueva estetica, perché da Kiko in giù nessuno ha la capacità di scegliere alcuni dipinti o sedie diverse, tutto deve essere come ha detto Kiko, la corona misterica in stile ortodosso e le sedie in metacrilato a € 70 come ci hanno costretti a comprare, il tappeto blu come il cielo (si vede che Kiko è già stato in il cielo ed è tornato), la croce del Cammino, ecc. Tutto ciò rende chiara la riprogrammazione che viene provata con i suoi membri e l'annullamento della libertà per scegliere gli ornamenti delle loro chiese. Ovviamente questo porta a sentirsi a disagio in un altro luogo che non è adornato come è la norma del Cammino e ci separa da qualsiasi altra cosa nella nostra Parrocchia.

Se non c'è Eucaristia secondo il rito neocatecumenale, allora non si va a quella della parrocchia, chiamata Messa in tono dispregiativo. Perciò si dice spesso: "questa settimana non c'è Eucaristia ma solo la Messa". In questo caso, la cosa normale è non andare a Messa, perché nessuno ci ha parlato degli ordini della Santa Madre Chiesa, o casomai si va in un'altra parrocchia dove c'è l'Eucaristia del Cammino, col che diventa evidente l’assenza di comunione con il resto della parrocchia, poiché è preferibile andare in un'altra parrocchia dove c'è un'Eucaristia neocatecumenale.

Da una parte viene creata una dipendenza dai catechisti, a cui bisogna chiedere un consiglio prima di sposarsi e ovviamente si deve essere entrambi del Cammino, o se no, quello che è fuori, deve iniziare il Cammino. A una mia figlia hanno messo ostacoli sul continuare il fidanzamento, perché il ragazzo cattolico praticante non era nel Cammino.
D'altra parte, l'obbedienza al sacerdote non è importante e se uno cerca consiglio da qualcuno, i catechisti insistono sul fatto che non andiamo da un prete qualsiasi, ma da un sacerdote di buona fede, che significa "un prete favorevole al Cammino".

Questa separazione dal resto della parrocchia è anche evidente, ad esempio, nella celebrazione del triduo pasquale, che si fa nella comunità e non nella parrocchia, poiché è completamente assurdo, fingendo valida la soluzione che dicono gli iniziatori, di andare alla parrocchia e poi alla comunità. Camminavo con due comunità e quindi dovevo andare (e anche sciocco io, che obbedivo), durante il triduo, a tre celebrazioni nello stesso giorno, che era quello della mia comunità, quella dell'altra comunità di cui ero il responsabile e infine quello della parrocchia.

Lo stesso si potrebbe dire di ciò che è valido nella Chiesa, ma non è accettato nel Cammino, ad esempio la cremazione dei defunti, la dichiarazione di nullità, la paternità responsabile, ecc. In questo ultimo punto vediamo come l'insegnamento dell'Humanae vitae è visto con disprezzo, dicendo che l'uso di tempi fertili per allontanare la nascita di bambini, quando i genitori lo vedono necessario per gravi motivi, diventa il preservativo della Chiesa e le donne che hanno già avuto quattro figli con il taglio cesareo sono incoraggiate ad essere aperte alla vita cioè a tentare di avere ancora più figli, quando la consulenza medica è stata l'opposto.


Per Kiko è forse di questa figura in nero dagli occhi vuoti,
che fa il segno di vittoria con la mano, che siamo figli?
L'omega rovesciata significa forse che la fine sarà diversa dall'inizio?
"Io sono l'alfa e l'omega. Il primo e l'ultimo".

L'ultimo però per Kiko è al rovescio…


ERESIE DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE

Bene, detto tutto questo, parlerò delle cose più serie, quelle che penso siano ERESIE che vengono insegnate nel Cammino, quindi più che cattolici, penso che assomiglino ai protestanti:
  • La ragione è irrimediabilmente perduta. La ragione è disprezzata, poiché la natura umana, "totalmente distrutta", non può essere diretta verso il bene, solo il catechista con il suo discernimento è la voce di Dio, e ci dirà cosa dovremmo fare, anche se non lo comprendiamo. Ci dicono in tono beffardo che noi siamo i fratelli “topolini”, quando diciamo "che qualcosa non lo vediamo in quel modo", noi che siamo topolini - è sufficiente che lo veda il catechista e dobbiamo obbedire, perché chi obbedisce non si sbaglia.
  • Disprezzo per le opere e la legge. Sempre in stile protestante, è il loro modo di pensare, siamo predestinati alla salvezza finché restiamo nella comunità, perché è solo la grazia che salva, senza il bisogno di opere, poiché la natura umana viene distrutta (non danneggiata), come dice il catechismo, non può fare il bene.
  • Perde importanza il peccato. Nel Cammino si dice che il peccato è impossibile da evitare. Nel Cammino viene insegnato che la conversione è riconoscere i nostri peccati, illuminati dall'insegnamento delle Scritture, ma non possiamo cambiare fino a quindici minuti dopo la morte. In altre parole, non dobbiamo lottare per la santità, non possiamo essere buoni, siamo peccatori, con questo si forma un senso di bassa autostima, che darà più potere al catechista sugli altri, come se non fosse anche lui un peccatore. A me personalmente questo mi ha sconvolto, perché è come dirti che accumulare peccati sarebbe stupendo, perché significa che la tua vita sarebbe stata illuminata, e il contrario significherebbe che non sei ancora convertito.
  • La confessione non è incoraggiata. Nell'Eucaristia tutti sono in comunione ed è visto come una cosa normale, e si organizza solo una celebrazione penitenziale due o tre volte l'anno, a cui tutta la Comunità partecipa, e a causa della scarsità di sacerdoti, si insiste a che sia una cosa rapida, senza intrattenersi.
  • L'espiazione per i peccati non è necessaria. I peccati sono già stati perdonati da Gesù Cristo, quindi non c'è alcun senso di colpa, basta riconoscerli. Molte volte è stato detto che il Cammino è necessario perché la nostra fede è quella della prima comunione ed è come un vestito che è diventato troppo piccolo per noi, e abbiamo bisogno di aumentarla. Bene, a me alla prima comunione è stato insegnato molto più che nei vent'anni del mio Cammino. Non ho mai sentito dire in Cammino che prima di confessarsi si deve fare un esame di coscienza, dolersi dei peccati, fare proposito si ammenda, dire i peccati al confessore e adempiere alla penitenza, per esempio, o quali sono le virtù cardinali, o le opere di misericordia, o la differenza tra il peccato veniale o il peccato mortale, o i comandamenti della Santa Madre Chiesa, e così si esprimono i catechisti perché "sentono Dio", perché l'importante è avere una conoscenza esistenziale di Dio, e si disprezza ogni formazione intellettuale.
  • ESPULSIONE DAL CAMMINO SE SI FANNO DOMANDE AL CATECHISTA.
Il punto chiave è stato quando il catechista che arrivò al passaggio del Padre Nostro disse all'intera comunità che siamo figli del diavolo, citando il versetto di Giovanni 8,44. Perché ha continuato a dire: "o siamo figli del diavolo o siamo intrinsecamente malvagi; se siamo intrinsecamente malvagi, non abbiamo soluzione, ma se siamo figli del diavolo, il Signore sarà in grado di salvarci".

Questo è stato ripetuto per due anni, letteralmente, fino a tre volte ogni incontro. La prima volta, sono rimasto stupefatto, ma poi ho iniziato a studiare i Vangeli e il Catechismo, e ho visto che per nessun motivo potevamo chiamarci "figli del diavolo", perché questo era diretto ai capi ebrei che cercavano Gesù per ucciderlo e noi, come Cristiani battezzati, siamo figli adottivi di Dio e quindi non solo ha offeso noi, ma anche la Chiesa e lo Spirito Santo.

E con mio grande stupore, senza ulteriori risposte, sono stato espulso in modo fulminante, per un anno o dovrei dire per sempre?

Il caprone neocatecumenale
dall'occhio crudele ed il volto umano

A questo ho chiesto perché mi stava espellendo, perché sono stato testimone di adulteri pubblicamente risaputi, o persino di insulti al prete mentre officiava la Messa, e in questi casi non c'era espulsione, ma perché ha espulso noi, non ha voluto risponderci.

Il problema è che tutto questo si viene a conoscere nel corso degli anni, quando vengono fatti i diversi passaggi, perché tutto ciò che viene detto in essi è segreto. Sono i MAMOTRETI o gli orientamenti per le catechesi che solo i catechisti conoscono e non si insegnano nemmeno ai parroci.

CONSIGLI PER I PARROCI
  • Il Cammino è un itinerario valido di iniziazione cristiana”.Questa frase è uno dei più grandi risultati ottenuti dagli iniziatori del Cammino, per essere introdotta come VIRUS all'interno delle parrocchie facendo vedere che godono della benedizione del Papa.Un virus che inganna il sistema immunitario, in modo che non lo riconosca come estraneo, e una volta all'interno della cellula, utilizza parassiticamente tutti i sistemi per una singola funzione: replicare se stesso, fino a quando non uccide la cellula infetta.
Una volta chiarito, perché penso che sia un virus all'interno della Chiesa, continuerò con l'itinerario dell'iniziazione cristiana.

Si può davvero a pensare che siano necessari più di 20-30 anni per diventare cristiani? Quanto ci vuole perché un seminarista sia ordinato sacerdote? E forse i preti non sono ancora cristiani?

È evidente che no: quel tempo è necessario per eseguire la riprogrammazione dei suoi membri, per trasformarli in una setta, per separarli dalla loro vita precedente, dalle loro abitudini precedenti, dalle loro amicizie, dalle loro famiglie. Il tuo modo di pensare, ecc. In quel tempo non acquisiranno molta conoscenza, né eseguiranno opere di misericordia, faranno solo attività all'interno dei loro gruppi neocatecumenali, ascolteranno sempre le stesse frasi e avranno a poco a poco più dipendenza psicologico-affettiva dalla comunità e del catechista. Allo stesso tempo, i sacerdoti e il resto della Chiesa passano in secondo piano. Questo itinerario non ha lo scopo di produrre cristiani per integrarli nella parrocchia, ma produrre neocatecumeni che richiamano più neocatecumeni, e rimarranno per sempre all'interno della loro comunità, e obbediranno agli iniziatori del Cammino, attraverso i loro catechisti. Guarderanno con disprezzo al resto della chiesa, che è religiosità naturale, e anche quelli che appartenevano al Cammino e lo lasciarono ad un certo punto, perché anche se sono nella parrocchia, parleranno di loro come quelli che "stanno nel mondo".

  • Quando il Cammino entra in una parrocchia, il catechista itinerante ha il controllo assoluto, dal momento che il parroco non conosce i DIRETTORI CATECHETICI che ha il catechista - i famigerati MAMOTRETI), anche se negli Statuti del 2002, il parroco era designato come Garante che il Cammino si sarebbe sviluppato secondo la Dottrina della Chiesa, ma questo è stato corretto negli Statuti definitivi del 2008, in cui è il Vescovo che si trova in quel ruolo. Ma il Vescovo, evidentemente, non sarà in grado di essere presente in tutti i Passaggi e in tutti gli altri momenti in cui il catechista insegna Teologia Kikiana, senza che nessuno possa contraddirlo.
  • Essi mentono apertamente quando dicono nei loro Statuti, che una volta che il Cammino è finito, i catecumeni saranno disponibili per il vescovo e il catechista sarà lasciato, come lo sono, ad esempio, i catechisti di conferma, poiché possiamo vedere come, una volta completato il Cammino, i Neocatecumenali continuano nella loro stessa situazione, rinchiusi nella loro comunità, eseguendo i loro riti, e agli ordini del catechista itinerante e di Kiko.

SUGGERIMENTI PER CHI STA NEL CAMMINO


Non è mia intenzione offendere le persone che stanno nel Cammino, però chiederei loro di studiare il Catechismo e chiedersi se:

  • Il catechista può pretendere di essere la voce di Dio che ci ordina di obbedire senza comprendere le cose. Il Catechismo dice che il direttore spirituale deve condurre il catecumeno ad avere un incontro con Dio, invece il catechista ci fa credere di essere Dio.
  • Fare il Cammino non garantisce la salvezza; in realtà la salvezza giunge attraverso il compiere opere di misericordia: Mt 25,33-46.Non dobbiamo confondere il Cammino, che è un mezzo per diventare cristiani con il fine, pensando che se siamo nel Cammino, ci è già garantita la salvezza. Quando ho lasciato il cammino, ma sono rimasto all'interno della Chiesa cattolica, i catechisti mi hanno detto che "ero nel mondo" e che stavo per condannarmi.
  • L'uomo non solo può migliorare ed essere sempre più buono, ma con l'aiuto dello Spirito Santo è chiamato alla santità, e la nostra missione evangelizzatrice è per tutti e si svolge sia a lavoro, a scuola, nell’ospedale, a casa, e non soltanto quando il catechista ti chiama per iniziare un'altra serie di evangelizzazione per creare un'altra comunità del Cammino.
In definitiva tutto questo è nel Catechismo, e si possono anche consultare le encicliche, specialmente non ci si deve lasciar ingannare dalla frase che "il Signore ti ha chiamato a questo Cammino, e non puoi disertare", questa è un'altra delle bugie che usano per non lasciar andare chi vede che tutto questo è un inganno e una tortura psicologica.

Vi incoraggio, perché la Chiesa è molto più della visione miope che ha il Cammino Neocatecumenale e al di fuori della vostra comunità ridotta, c'è anche la vita.

José Manuel García Ortiz



Non aggiungiamo altro. Anche in Spagna vivono esperienze tali e quali a quelle che abbiamo vissuto noi ed arrivano alle medesime conclusioni.

Solo vorrei evidenziare un'immagine che mi ha colpito: IL CAMMINO VISTO COME UN VIRUS, che si introduce nascostamente nell'organismo per replicare se stesso e condurre alla morte delle cellule infettate.

martedì 25 giugno 2019

Perché il Cammino non ha e non avrà mai l'ultima parola

"Liturgia eucaristica" neocatecumenale.
Notare la faccia e il bongo di mr. Basettoni
Don Bruno (Napoli) ha detto:

Cari confratelli sacerdoti e cari amici tutti,

78 anni e prete da 52, leggo da sempre L’Isola di Patmos, la consiglio anche a diverse persone, per esempio quando lamentano di udire di domenica in domenica omelie insoddisfacenti, e tutti mi hanno ringraziato del consiglio, perchè il padre Ariel il padre cappuccino e il padre domenicano offrono tutte le settimane delle “omelie compensatorie” a fronte delle tante baggianate che si odono dai pulpiti di questi tempi, soprattutto da quelli più elevati. Quindi tutti gli altri interessanti articoli.

Mi inserisco perché la discussione è stata civile, anche quando si è animata, ma sempre col debito rispetto verso chi afferma, chi smentisce e chi ribatte alle smentite, e questo è bene.

Nessuno di noi, perlomeno noi sacerdoti, da quello che ho potuto leggere, a partire dal veramente ottimo saggio di padre Ariel sul Cammino Neocatecumenale, ha imputato colpe ai membri di questo movimento. Le colpe, se ci sono, sono tutte della Santa Sede, che non ha gestito il problema, quando il Cammino s’è rivelato, per l’appunto, un problema che andava controllato.

Poco male, la nostra storia ha conosciuto ordini religiosi interi che ebbero a crear non pochi problemi, che però la Chiesa, quando ancora decideva, ordinava e curava, o con l’accettazione e approvazione o con la condanna e la severa pena, ha sempre risolto.

Non venitemi a ribattere, amici neocatecumenali carissimi, che siete stati approvati da papi santi, perché nella storia della Chiesa, alcuni papi santi, di danni ne hanno fatti a bizzeffe, e anche particolarmente di grossi.

Sono un modesto storico della Chiesa e potrei a lungo trattenervi illustrando e, soprattutto, dimostrando che, se non avessimo avuto appresso quel capace e deciso uomo di governo tal fu Bonifacio VIII che vi pose rimedio, i danni fatti in pochi mesi dal papa Celestino V, appresso proclamato santo, sarebbero stati non lievi. E non fatevi trarre in inganno dalle leggende nere postume create tra il ‘700 e l’ ‘800 dagli anticlericali su Bonifacio VIII, che fu invece l’uomo giusto al momento giusto. Ma non è questo il discorso nostro …

Da quando 5 anni or sono ho cessato di insegnare e di fare il parroco, mi dedico soprattutto alle confessioni, alle direzioni spirituali e alle predicazioni. Ne ho conosciuti eccome, di neocatecumenali, qua nelle nostre zone si sono “impossessati” di decine e decine di parrocchie. E sono tutti, questi neocatecumenali, brave persone mosse da buone intenzioni. Quando però queste persone decidono infine di rivolgersi a un sacerdote esterno al movimento, lo fanno perché hanno capito che questo movimento è un cammino che ha un inizio ed una fine, e la fine non sempre è piacevole.

La mia esperienza mi ha insegnato che quanti entrano nel CN sono perlopiù persone che non avevano una fede matura, o che non avevano proprio una fede. Cosi, tramite il CN, si sono riavvicinati alla Chiesa, od all’idea di Chiesa che da questo movimento è stata a loro data.

Poi le persone crescono, maturano, hanno rapporti con altri credenti e realtà ecclesiali, e così scoprono che, quel Cammino grazie al quale sono rientrati nella fede, non è il centro dell’elezione e della perfezione; semmai scoprono pure che è inficiato da molte lacune e da non poche superficialità e dottrine discutibile, a ciò si aggiunga la scarsa cultura e preparazione teologica di molti suoi catechisti, che anch’io ho avuto modo di appurare.

Nominano in piazza la dottrina della Chiesa,
ma non la conoscono.
Allora dicevo: cosa accade quando poi le persone si svegliano? Triste ma vero, l’esperienza maturata m’insegna questo: le persone deboli e fragili nella fede, rimangono in quella struttura che li sostiene e che li fa sentire protetti, gli altri, acquisita una certa consapevolezza e forza, lasciano di prassi il Cammino, quasi sempre mai bene, né in modo indolore, per intraprendere dei percorsi ecclesiali e di fede ben più esigenti e maturi. E sapete la prima cosa che chiedono ai sacerdoti che cos’è? Questa: “Su quali testi posso studiare la dottrina della Chiesa?”.

In questo consiste il bene che il Cammino ha fatto a molte persone, soprattutto a quelle che dal Cammino sono uscite, ma che al Cammino devono, in ogni caso, il loro riavvicinamento alla fede e alla Chiesa.

Io credo che il Cammino sia verso la fine del proprio cammino. Si tratta del classico movimento nato nella totale baraonda del post-concilio, dove tutto doveva essere sperimentato, rifatto e riportato a non meglio precisate e conosciute origini. Il suo tempo lo ha fatto, e adesso è iniziato il suo cammino verso la fine.

La Santa Sede, dopo tanti anni, approvò prima ad experimentum con San Giovanni Paolo II, poi definitivamente con Papa Benedetto XVI nel 2012, i suoi statuti. A ben pensarci, però, li ha approvati per accompagnarlo, in modo degno e decoroso, verso la tomba dei defunti del post concilio, dove sarò sicuramente anche eretto un giorno, in quell’angolo di cimitero, un monumento in memoria ed onore dei movimenti caduti.

A loro indiscusso merito, resterà di aver riportato alla Chiesa persone che non conoscevano neppure il Pater noster e che non sapevano neppure farsi il segno di croce. E di questo gli saremo sempre grati. Poi, coloro che durante questo cammino hanno veramente imparato e sviluppato qualche cosa, da quel movimento ne sono usciti, e a quel punto, noi, gli abbiamo spiegato che cosa significano veramente, il segno di croce ed il Pater noster.

(commento originariamente

domenica 23 giugno 2019

MURCIA, IL COVO SEGRETO DEI KIKOS

Che in Spagna la Chiesa sia in qualche modo rimasta legata al potere politico, retaggio della dittatura fascista di Franco, non è un mistero, ma magari è poco nota la reciproca influenza che si verifica nelle più alte sfere.

Recentemente è accaduto un FATTO SCANDALOSO che si teme possa varcare i confini spagnoli e venir discusso anche all’estero.

Ebbene, ci pare doveroso iniziare a “varcare questi confini” e rendere pubblico anche qui da noi come agiscono al di là dei Pirenei i kikos e i loro sostenitori ecclesiali.
Tante ne combinano senza che si abbia più che una limitata e circoscritta indignazione locale, abituati come sono a mettere a tacere ogni scandalo (sono pieni di scandali, di ogni tipo, ma è difficile avere una visione d’insieme, conosciamo solo quelli che hanno avuto maggiore risonanza mediatica).

Questo il fatto, dichiarato dalla rivista Religion Digital del 15 marzo di quest'anno:
José Manuel Vidal (vaticanista), direttore di Religion Digital rivela le PRATICHE DITTATORIALI di un vescovo che ha dato la sua diocesi e la sua università (UCAM) a un movimento come quello del Kikos ed aggiunge: VALE PER MOLTE DIOCESI NEL MONDO. ALERT!!
IL VESCOVO DI MURCIA JOSÉ MANUEL LORCA PLANES COSTRINGE I SUOI SACERDOTI A FIRMARE UNA DICHIARAZIONE DI SOSTEGNO PER IL VESCOVO ELETTO, CHE HA PERMESSO UNA MESSA A FRANCO AL SEMINARIO.
Il Vescovo di Cartagena-Murcia, Planes José Manuel Lorca, ha mentito negando la celebrazione di una Messa per Franco nella cappella del seminario, approvata dal vescovo vicario eletto, Sebastian Chico.
E quando la sua menzogna è venuta allo scoperto attraverso la pubblicazione della foto delle bandiere della dittatura e della Falange alla porta del tempio, il prelato lancia una campagna per ripulire l'immagine del suo 'delfino', coinvolgendo tutto il clero di Murcia per appoggiarlo.

Le bandiere di Franco e della Falange
fuori della cappella del
Seminario neocatecumenale di Murcia
Per ottenere ciò, ha inviato a tutti i sacerdoti della diocesi una lettera (a cui il portale web Religion Digital ha avuto accesso), in cui li costringe ad aderire "al comunicato stampa (allegato sul retro)", in cui ha mentito sull’avvenuta celebrazione della Messa sopramenzionata per Franco nella cappella del seminario. Ancor più, e poiché la chiusura dei ranghi è totale, li costringe a firmare il loro sostegno incondizionato al nuovo vescovo eletto.

Il modulo inviato ai sacerdoti dice: “Vorrei trasmettere al Santo Padre il mio riconoscimento nella carriera sacerdotale del vescovo Sebastián Chico Martínez, così come la sua nomina a Vescovo ausiliare della nostra diocesi”.

Lettera per i parroci di Murcia
L'evidente imposizione del vescovo sui suoi sacerdoti sta nel fatto che devono firmare e rubricare il documento di loro pugno, prima di martedì e prima dei vicari della zona episcopale. Come se fosse l'esercito, gli arcipreti chiamano ognuno dei sacerdoti dell'arcipretura, perché si approcciano alla parrocchia del vicario della rispettiva zona per firmare il documento.

"Non valgono scuse di alcun tipo e, inoltre, hanno fretta di far firmare, perché vogliono consegnare le firme alla Nunziatura e al Papa", spiega un prete murciano indignato con l'atteggiamento del vescovo.

E chi non lo fa? “Affronterà le conseguenze, vale a dire il trasferimento ad una parrocchia peggiore e, soprattutto, è etichettato e segnato per sempre come un traditore che ha rotto la comunione ecclesiale e come uno che attacca la Chiesa, il clero e il vescovo”, spiega un altro sacerdote. Aggiunge: “Funziona come una setta, come una mafia clericale, che risponde con l'insabbiamento di un caso sporco. Che si tratti di una messa per Franco o di un caso di abuso. La dinamica è sempre la stessa”.

OBBLIGATI DALLA BRUTALE PRESSIONE esercitata da questo sistema clericale chiuso, la maggior parte dei sacerdoti apporrà la propria firma nella parte inferiore del documento. Nemmeno i più coraggiosi, i più avventurosi e quelli che hanno meno da perdere oseranno sfidare l'ordine dell'apparato clericale. "Perché chi, in questo momento, non sta nei ranghi, è per sempre stigmatizzato come un traditore della casta del clero e questo è come la tua morte religiosa", spiega un terzo sacerdote.

Nella diocesi di Murcia, c'è ancora un gruppo di preti (una quindicina), che si dichiarano apertamente sostenitori di Francesco e delle sue riforme, tra cui la trasparenza. Però la maggioranza del clero, molto ideologicamente incline alla destra, continua a supportare queste vecchie strategie. "Per loro, la cosa seria non è che il vescovo eletto conceda una messa a Franco con incluse bandiere della dittatura, nella cappella del seminario; LA COSA SERIA, PER LORO, È CHE QUESTE COSE DIVENTINO NOTE ALL'ESTERO E I MEDIA LE SCOPRANO".

Tanto che i sacerdoti amici del vescovo stanno dicendo in questi giorni che "TUTTO QUESTO EMERGE E VIENE ALLA LUCE PUBBLICA, PERCHE' È OPERA DEL DIAVOLO". Una strategia strettamente collegata, d'altra parte, al CAMMINO NEOCATECUMENALE che, alla fine, è quello che DOMINA E COMANDA LA DIOCESI E CHE STA TRASCINANDO IL CLERO IN POSIZIONI IDEOLOGICAMENTE ULTRACONSERVATRICI. Non si dimentichi che MOLTI DEI LEADER DI VOX APPARTENGONO AL COSIDDETTO "KIKOS". (Vox è un partito politico spagnolo fondato il 17 dicembre 2013 da alcuni membri dissidenti del Partito Popolare, classificato come di estrema destra. ndt: sbaglio o il Cammino non doveva fare politica?)

Questo sbandamento verso l'estrema destra, promosso dalle massime autorità della diocesi e all'interno del proprio seminario, scandalizza i sacerdoti e i fedeli più vicini a Papa Francesco e a ciò che il suo pontificato riformista sta significando nella Chiesa.

Pertanto, "forse ciò che più ci ferisce è che, con questi atteggiamenti, il Vangelo viene calpestato e che, inoltre, IL PAPA VIENE INGANNATO DUE VOLTE. La prima, presentando una nomina vescovile inadeguata, e la seconda, facendogli vedere che il nuovo vescovo eletto gode del sostegno di tutto il clero diocesano. QUELLO CHE SICURAMENTE NON GLI DIRANNO È CHE SI TRATTA DI UN APPOGGIO FORZATO E COARTATO", si lamenta un prete murciano.

La stessa cosa sta facendo José Luis Mendoza per costringere i suoi lavoratori a firmare una lettera che lo scagioni dall'accusa di aver costruito edifici "illegalmente", chiedendo loro di dichiararli "di interesse sociale". Stessa cosa sta facendo con istituzioni e aziende che collaborano con la UCAM.
E' chiaro che Mendoza ORA è politicamente più vicino a Vox che al PP: "Dato che il PP non mi dà quello che voglio (la legalizzazione degli edifici abusivi), vado da Vox".
        
Lettera coercitiva di Mendoza ai dipendenti


Lettera di Mendoza
per aziende, istituzioni e Ong
che collaborano con la UCAM

Ecco i metodi NEOCATECUMENALI per ottenere e difendere il potere.
Apriamo gli occhi e rendiamoci conto di tutte le trame e i raggiri di cui sono capaci i NC.
Apriamo gli occhi sui loro intrallazzi con poteri politici che aprono molte strade, compreso il neo partito Vox, di estrema destra, che è diventato il partito dei neocatecumenali.

Apriamo gli occhi ed iniziamo a comprendere che qui non si tratta più soltanto di eresie dottrinali e follia dei predicatori, ma di potere e connivenze che hanno il loro quartier generale nella lontana, “Cattolica Spagna”.

venerdì 21 giugno 2019

GLI AMICI NEOCATECUMENALI DI KIKO (III° PARTE): JOSÉ LUIS MENDOZA, UNO DEI LAICI PIU’ POTENTI DELLA CHIESA

Il serial continua… rinviamo a questo [link] per la prima parte e a quest'altro [link] per la seconda parte.


Ricordiamo che tutto quanto riportato è ripreso fedelmente dalla copiosa stampa spagnola, nulla è aggiunto o modificato. Per questo la narrazione potrà mancare di fluidità, essendo costituita esclusivamente da brani di articoli dell'informazione spagnola reperiti on line e riuniti in una consequenzialità logico-cronologica a modo di "collage informativo".

2010 – Arriva una nuova lettera del Segretario di Stato vaticano, Cardinale Bertone, in cui si determina che "La proprietà appartiene alla Fondazione [San Antonio]”.
Mendoza, a proposito della lotta passata con Reig Pla dice: "Durante quel periodo ho ricevuto chiamate che mi minacciavano con una voce distorta. Ero un laico contro un vescovo e non ho mai voluto rispondere pubblicamente". Non c'è un solo capitolo nella vita breve della UCAM che non sembri un serial: al Vaticano e intrighi politici con milioni di dollari in gioco dobbiamo aggiungere le lamentele di molestie, la riprogettazione urbana e i dossier.
Il potere di Mendoza è misurato dall'altezza degli avversari che ha vinto. Tutti i rettori dell'Università pubblica (UMU) hanno cercato di fermarlo. L'UMU lo ha denunciato due anni fa presso la Commissione per gli Atenei per il controllo di monitoraggio e di accreditamento e presso il Ministero della Pubblica Istruzione, per la facilità che avevano alcuni laureati ad ottenere titoli [scommettiamo che erano dei kikos? ndt] Il Ministero della Pubblica Istruzione però non ha intrapreso alcuna azione concreta.
Tra le poche persone a Murcia che criticano pubblicamente Mendoza e l'UCAM c'è Germán Teruel, ex presidente del consiglio degli studenti dell’Università pubblica e attualmente studente di dottorato tra Spagna e Italia: “L'UCAM è una macchina per vendere titoli, un mostro e un peccato per Murcia…

Mendoza quindi annuncia piani per Roma, Singapore, Giacarta, Paraguay … E in Spagna, Alicante e Malaga, oltre a una rete di scuole.
Tra i suoi piani c'è anche Cuba, col cui governo afferma di mantenere "relazioni straordinarie". Fu lì che il 26 marzo, durante la visita di Benedetto XVI, diede al nunzio l'assegno che apparve nelle mani dell'amministratore Paolo Gabriele, che due anni dopo dette l’avvio ad un processo per corruzione in Italia per aver trovato in possesso Gabriele di un assegno dell’UCAM di 100.000 euro.

Francisco Javier Gomez Campillo, che José Luis Mendoza assunto come “capo della sicurezza” privata e che è stato condannato a Ibiza per estorsione e minacce al figlio del presidente della Guinea Equatoriale, ha accusato direttamente il Vice Cancelliere Higinio Marín dell’Opus Dei, di essere l'autore delle telefonate minacciose ricevute dal presidente dell'Università Cattolica di San Antonio de Murcia e dalla sua famiglia.
Ha testimoniato come testimone nella corte di istruzione numero 7 di Murcia dopo la causa legale che Mendoza ha presentato contro il suo ex vice-cancelliere, che ha accusato di minacce ed insulti. Il presidente della UCAM ha osservato che l'ex Vice Cancelliere, "mosso dal desiderio di vendetta", per due anni ha fatto "oscene e minacciose chiamate", in cui, secondo a Mendoza, ha detto frasi come "stai per morire" o "ti sto cercando".
Tuttavia, la denuncia di Mendoza non ha avuto molta presa, perché il giudice ha deciso il 23 novembre di archiviare la querela, considerando che "il procedimento è sufficiente per risolversi con la sua chiusura". Il magistrato dubitò addirittura della veridicità della denuncia, in cui Mendoza accusava Marin di molestarlo per due anni con chiamate minacciose e offensive.
Inoltre, il titolare della Corte di Istruzione numero 7 di Murcia ha messo in discussione "l'obiettività e la credibilità" di Francisco Javier Gómez Campillo, il testimone criminale presentato da José Luis Mendoza.

2011Altra truffa: Il 21 gennaio 2011, il Ministero dell'Istruzione italiano ha denunciato la Spagna davanti alla Commissione europea. Roma aveva rilevato "un'anomalia nel tipo di formazione degli insegnanti impartita dall'Università cattolica di San Antonio de Murcia per i cittadini italiani autorizzati." Al governo italiano iniziarono ad arrivare titoli di questa sconosciuta università di Murcia in modo che li convalidasse.
L'Italia ha chiesto all'UE di intervenire in quello che considera "un abuso della direttiva europea" - che richiede di riconoscere titoli di altri paesi dell'UE - e ha avvertito che avrebbe interrotto il riconoscimento. "L'università cattolica ha accettato le pratiche svolte prima che gli studenti fossero laureati e alcune anche nei campi estivi. Dato che il titolo era valido nell'UE, gli italiani pagavano, arrivavano qui ed evitavano l’esame". In quel periodo, circa 1.400 avvocati italiani sono stati truffati: si erano già registrati a Murcia dopo aver pagato circa 3.000 euro all'Università Cattolica. Hanno frequentato un corso online, sono arrivati in aereo ad Alicante, hanno superato un test e si diceva che poi avrebbero potuto esercitare in Italia. Altre università spagnole avevano approfittato di questo sistema, ma era la Chiesa cattolica di Murcia ad usarlo di più. La denuncia a Bruxelles, a cui il giornale ha avuto accesso, afferma che l'ambasciata italiana a Madrid aveva presentato due proteste a maggio e agosto 2010 e la Spagna non aveva risposto.

2012 - Il primo tentativo di aprire un’ulteriore università privata in Andorra è stato fermato nel 2012 nonostante il sostegno del sindaco, Francisco de la Torre , causa della crisi economica e del rifiuto del Consiglio.
Ma, a Murcia, chi si oppone a Mendoza deve perdere. Un consulente di Educazione del PP ha messo annunci nella stampa locale allertando i possibili studenti che Mendoza ha offerto titoli non omologati. Durò poco nella posizione.
Sulla sua strada, e sempre con il sostegno del Vaticano, ha affrontato anche il vescovo della diocesi e l'Università pubblica. Ha vinto sempre.

J.L. Mendoza apre
l'incontro vocazionale neocat all'UCAM
Kiko all'UCAM, nel 2016, "incontro di
preparazione alla GMG di Cracovia"
(da Youtube)
2016 - Viene svolto un Incontro Vocazionale per i giovani del Cammino Neocatecumenale in Spagna e Portogallo, in preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù (Gmg) a Cracovia. L'incontro si è tenuto sulla spianata del parcheggio dell'Università Cattolica di San Antonio de Murcia (UCAM). L’incontro, al quale Mendoza ha partecipato insieme a Kiko Argüello, è stato organizzato in omaggio a Papa Francesco. "circa 40.000 persone" - nelle parole dello stesso Kiko e secondo le fonti del centro di insegnamento - provenienti da tutta la Spagna e anche da paesi come il Portogallo e il Brasile, ascoltarono in Murcia la predicazione del fondatore del Cammino Neocatecumenale. Rivestito interamente in nero, Argüello scalò il pulpito preparato dall'UCAM tra gli applausi. Si tolse il cappotto e disse scherzosamente: "Vento, calmati”. Kiko ha incoraggiato il suo pubblico a convertirsi al Cammino, durante tutto il suo intervento ed ha detto: “Non è vero che le chiese sono morte, tutti sono atei e la fede nel mondo sta finendo: non è vero. Noi siamo un segno contrario” e, per evitarlo, "chiediamo ai giovani in seminari e ragazze di aiutare nelle missioni e nei monasteri di clausura. Senza di loro, la Chiesa collasserebbe". Tutto questo ha la missione, ha aggiunto Argüello, di sradicare il "problema serio": "Non possiamo annunciare la fede a tutti, perché abbiamo il grave problema che la gente non ascolta perché le orecchie sono chiuse a causa del pregiudizio contro il Vaticano, l'odio al Papa e ai sacerdoti, alla storia e alle Crociate», “"La pornografia non è abbastanza: quasi tutti i pagani che vengono a chiederci il battesimo sono persone sole. Non è sufficiente praticare il sesso, non basta vedere la pornografia, perché soffrono perché non sono amati o sanno amare", ha detto. La tua soluzione? «Il Cammino».

Il Gruppo Animalista della regione di Murcia ha organizzato una petizione contro Mendoza per aver firmato una convenzione di collaborazione con la scuola di Tauromachia della Regione di Murcia, per concedere borse di studio a tale scuola. La Chiesa si è sempre mostrata contraria alla tauromachia, come recita la Bolla Pontificia del 1957 di San Pio V "DE SALUTIS GREGIS DOMINICI", qualificando gli spettacoli dei tori opere "non degli uomini ma del diavolo", vietando di parteciparvi e negando la sepoltura ecclesiastica ai partecipanti che potrebbero morire nell'arena. Ed anche oggi la Chiesa continua a condannare a gran voce questi spettacoli sanguinari e vergognosi.
LA BOLLA SOSTIENE LA SCOMUNICA PERPETUA senza altri ambiti o possibilità di deroga, di tutti quelli che li permettono avendo autorità su di essi, o partecipano direttamente a spettacoli di corrida.
Mendoza non ha risposto alle richieste di sospensione dell'accordo, per cui il Gruppo Animalista ha chiesto la scomunica al vescovo di Cartagena e alla Segreteria di Stato Vaticano, per aver violato le leggi della Chiesa cattolica.


Cappella del Santissimo Sacramento (sic)
in perfetto stile neocatecumenalizio
2017 - Un gruppo di professori dell'Università Cattolica di Murcia (UCAM) rilascia una dichiarazione che denuncia la precarietà del lavoro e lo sfruttamento sofferto a lungo e un peggioramento nel corso dell'ultimo anno, nonostante i guadagni presunti ed il vanto di donazioni multimilionarie al Vaticano.

In un documento intitolato “Insegnare la precarietà è uno dei tratti distintivi di UCAM”, le persone colpite si riferiscono all'università di San Antonio de Murcia affermando: "Nonostante le entrate molto importanti che ricevono grazie all'iscrizione dei loro studenti, cifre esorbitanti stimate in milioni di euro, le misure dei loro dirigenti nei confronti dei loro lavoratori (in questo caso, verso gli insegnanti) sono finalizzate al loro sfruttamento continuo e de-professionalizzazione. "V'è denaro per le borse di studio, lo sport, serate di gala… ma per pagare gli insegnanti non ci sono soldi, e sulla base di tagli e più tagli, comprimendo la professionalità dei loro insegnanti e la loro volontà di erogare la migliore formazione agli studenti, stanno portando l'istituzione a confermare la loro già pessima fama: un'università dove comprarsi il titolo di studio".

Il progetto di Mendoza di aprire nel Principato di Andorra, come un business privato e personale puro, un prolungamento UCAM per il prossimo anno accademico 2017-2018, è stato decisamente bocciato dopo la presentazione dal suo promotore.

Andorra sarebbe stata messa in guardia dai vescovi vicini alla diocesi di Cartagena (Orihuela, Albacete e Almería), che già avevano stabilito di non approvare l'espansione del business della UCAM nelle loro rispettive diocesi. Anche a Malaga c'è stata la stessa interruzione (purtroppo solo temporanea).
"L'opposizione a questa iniziativa di Mendoza è dovuta, tra le altre ragioni, all'indagine che la Santa Sede considera ancora aperta sull'UCAM riguardo al giro di soldi di cui la provenienza è sconosciuta (50 milioni di euro). Inoltre, l'istituzione è indagata dal procuratore anti-corruzione per presunte irregolarità urbane e per crimini contro il patrimonio di Murcia”.

"Gli scandali economici e di corruzione che circondano l'UCAM hanno avuto eco dei loro media al di fuori dei confini spagnoli. Diversi media internazionali hanno investigato su presunti casi di corruzione che infangano la figura di Mendoza" .
"Il sospetto di corruzione di questa istituzione cattolica si è esteso anche alla Santa Sede durante i primi Vatileaks, quando è stato scoperto che l'amministratore di Papa Benedetto XVI aveva in suo possesso un assegno di 100.000 dall'UCAM”.
"ORA PAPA FRANCESCO HA CHIESTO CHE VENGA INDAGATO IL FINANZIAMENTO DELLA SANTA SEDE, ANCHE PER QUANTO RIGUARDA LE DONAZIONI DI MENDOZA".
"Le voci che si levano contro l'attuazione dell’UCAM in Andorra ricordano che il Principato non può essere coinvolto in nuovi scandali di corruzione e sospetti che circondano l'istituto diretto da Mendoza".

2018 – L’UCAM tenta per la seconda volta di sbarcare a Malaga per aprirvi un'università privata. A differenza del suo primo tentativo (2012), ora UCAM ha già l'offerta pronta per un territorio comunale (oltre 38.000 metri quadrati) dove costruirebbe i suoi centri universitari e ha fatto un passo avanti con la firma di un "memorandum d'intesa", dove i tre firmatari (Sindaco, UCAM, e COE - Comitato Olimpico Spagnolo), impegnano i loro sforzi per la costruzione e l'implementazione di "un campus universitario dell'Università Cattolica di San Antonio de Murcia, collegato al comitato olimpico spagnolo".


Mendoza, il sindaco Francisco De La Torre,
e Alejandro Blanco, presidente del COE

Il portavoce del PSOE, Daniel Perez, ha criticato il sindaco che "intende donare 40.000 metri di terreno pubblico all'UCAM, alcune terre che dovrebbero essere assegnate a strutture educative in un'area con una forte domanda di posti e istituti scolastici. Ci opponiamo completamente a questo incarico; se questa università vuole installarsi, quello che deve fare è comprare i terreni anziché riceverli gratis».
Questa università privata di Mendoza è molto legata al Partito Popolare (PP) spagnolo. L'attuale segretario capo del partito, Teodoro Garcia-Egea, è stato Professore Associato di Laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni e José María Aznar è stato investito Dottore Honoris Causa nel 2010. L'elenco dei nomi pubblici PP nella regione che sono venuti ad insegnare alla UCAM è molto lungo. Mendoza ha fatto anche una campagna apertamente a favore dei conservatori nelle ultime elezioni regionali. Dopo essere stato accusato di corruzione, è stato definito un esempio di "buon cattolico" solo perché era... contro l’aborto libero.

I procuratori stanno ancora indagando su altre opere che sono state intraprese nel Campus di Jeronimos UCAM nel marzo 2016 per presunte irregolarità nella costruzione su terreni non edificabili di sette edifici costruiti in un giardino protetto.
Naturalmente tutti intestati ai familiari.

L'UCAM e il suo presidente hanno forti legami anche con il mondo degli sport d'élite. Nel 2017, Mendoza ha presieduto quattro club sportivi nella Regione di Murcia (tra cui UCAM Murcia Club Balonceso e UCAM Murcia Club Fútbol) ed è membro del Comitato Olimpico Spagnolo (COE), che supporta l'installazione dell'università nella "Città del Circo" di Alcorcón, la più importante università dello sport in Europa.
Prima di questo, l’UCAM aveva tentato di sbarcare a León, dando origine al caso “Enredadera”: A León nel gennaio 2018, la FITUR ha pubblicizzato la creazione di un campus dell'Università Cattolica con la presenza del Presidente della Comunità di Castilla y León e del sindaco di León, entrambi appartenenti al PP. Ma questo progetto è stato sepolto dopo aver fatto esplodere il "caso Enredadera". Una trama corrotta nelle indagini giudiziarie sulle irregolarità negli appalti pubblici e in cui sono registrate le registrazioni telefoniche della polizia degli uomini d'affari e dei politici arrestati del PP sull'impianto di questa università privata a León. Precisamente queste strutture sportive sono citate più volte nel sommario della trama di Enredadera, all'interno di intercettazioni telefoniche che parlano del possibile arrivo nella città dell'Università Cattolica di Murcia (UCAM).
Dalle conversazioni registrate dalla UDEF della Polizia Nazionale sembra che l'uomo d'affari DETENUTO Ángel Luis García Martín "El Patatero" sia stato uno dei promotori segreti del suo arrivo a León . In una conversazione prosegue dicendo "Questo dall'UCAM è un mio problema personale". Il “Patatero” mantiene anche una conversazione telefonica con Antonio Silván (sindaco di Leon), per parlare del progetto UCAM, prima di una riunione, in cui il sindaco chiede ulteriori informazioni sul campus che volevano installare e in quel caso "per quel momento, io mi impegno in un incontro con il consigliere o anche il presidente, sai?". In una conversazione intercettata dalla Polizia, datata 18 luglio 2017, e inclusa nel riassunto di Enredadera a cui l'EFE ha avuto accesso, Silván chiede a "El Patatero", che è in detenzione preventiva così come l'uomo d'affari José Luis Ulibarri, informazioni sul progetto di implementazione della UCAM a León.

24 dicembre 2018, León: L'UCAM sposta da Leon a Malaga il suo progetto di campus universitario privato "enredado". A chi farà mai comodo, tre mesi dopo l'operazione giudiziaria per corruzione, che il sindaco di Malaga stia seduto al tavolo con il presidente dell'Università cattolica che negozia per portare a Malaga quello che era scoppiato a Leon?

2019 – Quest’anno è stato riaperto il procedimento contro l’UCAM per crimine urbano(cioè abuso edilizio, di rilevanza penale), per appropriazione di spazi indebiti e fabbricazione in aree non fabbricabili. Mendoza ha chiesto alla corte di archiviare il caso per crimine urbano, ma il pubblico ministero non solo si oppone, ma afferma di aprire la procedura abbreviata.
“Il presidente della Fondazione Universitaria UCAM di San Antonio, José Luis Mendoza, è fallito: ha presentato una richiesta pochi giorni fa per il licenziamento del procedimento aperto da un presunto crimine urbano, per la costruzione senza una licenza di mezza dozzina di edifici nel campus di Los Jerónimos, e ha incontrato una richiesta formale da parte dell'Ufficio del Procuratore di emettere una procedura abbreviata (PA), che è il preludio all'apertura di una procedura orale. Il sostituto procuratore dei crimini urbani e contro l'ambiente, Miguel de Mata, ritiene che l'inchiesta giudiziaria, iniziata nel 2016 a seguito di una denuncia di Ahora Murcia, sia stata conclusa e che esista abbastanza materiale incriminante per dettare tale risoluzione, ciò equivarrebbe all'imputazione e metterebbe Mendoza ad un passo dalla panchina”.
Fonti informate di questa causa hanno confermato a "La Verdad" la presentazione di un rapporto del Ministero pubblico in cui, prima di reclamare il dettame dell’atto della suddetta PA, offre argomenti legali contro le due pretese del presidente dell'Università cattolica: l'archiviazione del procedimento e, nel caso in cui il tribunale non sia d'accordo, la sospensione cautelare del procedimento penale fino a quando un ricorso amministrativo-contenzioso non sia stato risolto nei confronti della Comunità autonoma.
Attraverso i suoi avvocati, Mendoza ha insistito da tempo che non vi sarebbe alcuna ragione per mantenere aperto un procedimento penale per un presunto crimine urbano, basandosi sul fatto che quelle opere che ha fatto senza una licenza sarebbero state legalizzate. Infatti, nel 2015 ha iniziato le procedure per ottenere la regolarizzazione amministrativa di quelle proprietà illegalmente sollevate, che intende ottenere in via eccezionale come "interesse pubblico".
Gli avvocati del presidente dell'università privata sostengono che attualmente gli edifici sarebbero legalizzati, ma il Ministero pubblico sostiene che anche se lo fossero, cosa che non crede, ciò non impedirebbe che il crimine urbano sia stato consumato.
Indipendentemente dalle possibilità che questa linea vada avanti, che attualmente sembrano piuttosto scarse tenendo conto delle segnalazioni contrarie che sono state emesse dai tecnici della Direzione Generale della Cultura, le fonti citate spiegano che l'Ufficio del Procuratore respinge che questo possa offuscare le presunte responsabilità criminali già contratte. Ed è che il pubblico ministero De Mata avrebbe affermato nel suo rapporto che il “crimine urbano” (abuso edilizio) sarebbe stato consumato dal momento in cui i lavori sono stati eseguiti senza le dovute autorizzazioni, tenendo conto che in quel momento non c'erano circostanze per una possibile legalizzazione di quelli edifici.
Il fatto che la Fondazione dell'Università di San Antonio a posteriori sia stata in grado di eseguire vari movimenti e operazioni volte a creare quelle condizioni per la regolarizzazione urbana del campus, come l'acquisizione di nuovi terreni e l'annessione a quelli esistenti per cercare di giustificare gli eccessi commessi nel volume di costruzione, non impedirebbe che il presunto “crimine urbano” fosse - come confermato dal Pubblico Ministero - già commesso.

Come rivelato 'La Verdad' tre anni fa, i sei edifici che hanno portato all'apertura di questi procedimenti nella Corte di Istruzione numero 5 di Murcia, guidati dal magistrato María del Mar Azuar, sono un'aula di 2.484 m², un laboratorio (261 m²), un magazzino (386 m²), un portico (81 m²), una caffetteria (235 m²) e una abitazione ausiliaria (32 m²), che occupano una superficie totale di 3.479 m².
Il fatto che questi edifici siano stati costruiti senza la licenza obbligatoria aggiunge un elemento di speciale gravità, poiché questi edifici sono situati in un territorio con vincoli paesaggistici e senza permessi di edificabilità, così come i dintorni del Monastero di Jerónimos, che rientra nella categoria di monumento.
Poiché l'amministrazione regionale non ha espressamente dichiarato, su richiesta dell'UCAM, la regolarizzazione di queste opere "per motivi di interesse sociale", e il silenzio amministrativo in questo caso equivale a una risposta negativa, i servizi legali dell'università hanno presentato un appello amministrativo-contenzioso per cercare di invertire quella situazione.
L'articolo 319 del codice penale spagnolo, che punisce gli abusi edilizi, stabilisce «pene detentive da un anno e sei mesi a quattro anni, una multa da dodici a ventiquattro mesi e squalifica speciale per professione o commercio per un periodo da uno a quattro. anni, a promotori, costruttori o direttori tecnici che realizzano opere di urbanizzazione, costruzione o costruzione non autorizzate in terreni destinati a strade, aree verdi, proprietà pubbliche o luoghi che hanno legalmente o amministrativamente riconosciuto il loro valore paesaggistico, ecologico, artistico, storico o culturale».

Come risposta all’azione del Procuratore, Mendoza ha inviato massivamente lettere per tentare di far riconoscere l’”interesse sociale” dell’UCAM che, se riconosciuto, contribuirebbe a far decadere le accuse, regolarizzando le opere. E’ stata stilata una lettera da far firmare ai dipendenti, nella quale si difende l’operato dell’UCAM e sono state inviate dozzine di lettere ad aziende, istituzioni e organizzazioni non governative che collaborano con l’UCAM, chiedendo di specificare che per loro l’Università è di “interesse pubblico”.
Sullo sbarco a Malaga dell'Università ultra-cattolica di Murcia ci si chiede: "Perché il PP vuole implementare a Malaga questo progetto che è stato respinto a San Juan de Alicante, a León e ad Alcorcón?… Un progetto che ha già tentato di atterrare qui nel 2012 e che ha avuto esito negativo e ha causato il rifiuto totale dell'Università di Malaga ".
Cosa c'è dietro questa generosità del Sindaco con questa università privata per voler consegnare i migliori 40.000 metri di terra pubblica in città? Con che grande cuore il Partito Popolare ha dato via i soldi della gente di Malaga! Ed è che è ancora un'istituzione privata che vuole venire a Malaga per fare i suoi affari e riempire le sue casse. Basta fare una semplice ricerca su Internet per trovare le tante polemiche che circondano l'UCAM: dalle sue operazioni fallite ad Alicante, a Leon e in Alcorcón, a quello che è stata la pubblicazione della rivista THE OBSERVER su UCAM Murcia e relazioni con il PP. Notizie da Murcia, da Castilla y León, dalla Comunità Valenciana o da Madrid che mostrano cosa succederà a Malaga.
Se un'università privata vuole venire a Malaga e soddisfa i requisiti legali per farlo, acquista terreni o edifici con i suoi soldi e impianta le sue attività private. Non è giusto che nessuno si arricchisca in un'operazione chiaramente dannosa per gli interessi del popolo di Malaga. Abbiamo fatto una serie di domande relative alla valutazione dei terreni che sono contemplati per cedere alla UCAM. Di nuovo l'oscurantismo e la mancanza di trasparenza del PP per nascondere questo tipo di operazioni.
Il mistero della pubblicità dell'UCAM nella città di Malaga: Il PSOE ha anche portato all'attenzione della Commissione di Trasparenza per segnalare il 5 marzo una serie di e-mail che arrivano dalle poste della città di Malaga alle e-mail private dei cittadini e che includevano i loghi dell'Università Cattolica di Murcia. Una pubblicità sotto forma di un link che ha dato loro il "Benvenuto nel sito ufficiale della città di Malaga". In questo caso, siamo stati in grado di individuare fino a sei e-mail pubblicate dal Consiglio comunale di Malaga, compresa quella pubblicità di un'università privata dalle e-mail ufficiali comunali.
Com'è possibile che dal consiglio comunale di Malaga sia stata pubblicizzata una società privata? L'UCAM ci paga per diffondere la sua pubblicità dalla posta ufficiale comunale? Dove sono contabilizzate queste entrate? Nel caso in cui il Comune non autorizzi tale pubblicità, chi lo ha pagato e come è stato incluso nelle e-mail ufficiali dal Comune di Malaga a loro insaputa e senza la loro autorizzazione? Se la pubblicità dovesse essere commissionata dall' UCAM, gli è stato chiesto di assumersi la responsabilità di contrattare o diffondere questa pubblicità nelle e-mail comunali senza la conoscenza del Consiglio comunale? Queste sono alcune delle domande che sorgono e che il Partito Popolare dovrebbe chiarire. Denunciamo pubblicamente questo fatto grave.

L’UCAM, come il cammino, non manca di portare avanti i suoi progetti espansionistici, infatti ad oggi troviamo la sua presenza, soprattutto come docenza della lingua spagnola all’estero, nei seguenti luoghi, chiamati Uffici Internazionali UCAM:

  • UCAM Cartagena Campus
  • UCAM Madrid Sports Management Institute
  • Indonesia - UCAM International Office
  • UAE - UCAM Español Institute Dubai
  • Brasil - Representative Office UCAM
  • China - UCAM International Office
  • Colombia - UCAM International
  • Ecuador - UCAM International Office
  • India - UCAM International
  • Italy/Europe - UCAM International Office
  • Malasya - UCAM International Office
  • México - UCAM International Office

  • Pamplona
  • A Coruña
  • Barcelona
  • Bilbao
  • Cartagena (Campus Los Dolores)
  • Las Palmas
  • Madrid
  • Murcia (Campus Los Jerónimos)
Elenchiamo di seguito le fonti citate/tradotte/di approfondimento, in aggiunta a quelle fornite nelle parti precedenti (prima parte di questo articolo e seconda parte di questo articolo):