giovedì 27 giugno 2019

SPAGNA: ESPULSO DAL CAMMINO PER AVER DIFESO LA FEDE. IL SISTEMA È UGUALE IN TUTTO IL MONDO.

Nostra traduzione della Lettera firmata di un fuoriuscito spagnolo nel 2018


Sono un padre di famiglia di 59 anni e, insieme a mia moglie, siamo stati "espulsi" dal Cammino neocatecumenale dopo circa 20 anni, per aver discusso degli errori che il catechista stava predicando a martello, in contrasto a ciò che è chiaramente affermato nel Catechismo Cattolico.

Ciò che trovo ancora più deplorevole è che non ci è stata data l'opportunità di aprire le nostre bocche, perché lo stile neocatecumenale è che il catechista parla (è la voce di Dio) e gli altri, poveri peccatori incapaci di cambiare la loro triste condizione, stanno zitti e obbediscono. Senza mediare con una visita, o qualsiasi altra cosa, prima che correggessi quello che pensavo fosse sbagliato, sono stato espulso, senza alcuna spiegazione. Ma non solo: da allora tutti i legami sono stati infranti con quella che era la mia comunità, in cui ci sono padrini dei miei figli, per esempio, e non ci hanno chiamato nemmeno quando è morta una sorella di questa comunità. Segni che denotano chiaramente lo stile del Cammino, che non è basato sui principi del Vangelo ma su un'obbedienza cieca.

Prima di tutto, voglio chiarire che non sono contro le persone che sono in cammino, noi siamo stati fermamente convinti per 20 anni, pensando di fare ciò che piace a Dio, obbedendo a tutto, secondo la Divina Grazia e in quel periodo siamo stati catechisti, responsabili e corresponsabili e mia moglie lettrice. Ma non appena abbiamo espresso il nostro disaccordo con ciò che penso siano ERESIE nel cammino, siamo stati espulsi. Perciò con questa lettera voglio soprattutto avvisare le persone che stanno pensando di entrare nel Cammino, o che al momento vi sono dentro, e i sacerdoti che pensano di ammettere il Cammino nella loro parrocchia.

Continuando con la mia esperienza, all'inizio credevo a quello che mi dicevano i miei catechisti, tra l'altro perché si presentavano come un gruppo approvato dalla Chiesa e la nostra formazione teologica era piuttosto scarsa. Ma col passare degli anni, mentre approfondivo gli insegnamenti della Santa Chiesa cattolica, si manifestavano più evidenti gli errori che i nostri catechisti ripetevano senza sosta ed ero irritato dal fatto che i miei fratelli della comunità vedevano il resto della Chiesa con disprezzo e con una certa aria di superiorità: tutto ciò che non è Cammino non vale.

La prima cosa che mi ha colpito è stata la solita frase: “devi crocifiggere la ragione”. Questo mi ha spinto a studiare le diverse encicliche e insegnamenti della chiesa, e in effetti nell'enciclica Fides et Ratio, ciò che il Santo Padre ci insegna è che la ragione e la fede sono le due ali che portano l'uomo a Dio. Perciò ho chiesto che i catechisti ci illuminino e non che si limitino a dare l’esortazione ed esigere cieca obbedienza, perché dicono che chi obbedisce non si sbaglia. Coloro che hanno crocifisso nostro Signore Gesù Cristo non hanno agito per obbedienza? O quelli che hanno commesso crimini orribili durante la seconda guerra mondiale? Ciò che mi ha stupito di più è che i miei fratelli della comunità non hanno fatto domande, perché per loro il catechista è il Profeta, e come dice lui stesso, la voce di Dio. Ho sempre ricordato ai catechisti che solo il Papa, quando parla ex catedra, è infallibile e non possono pretendere di essere la voce di Dio ed essere infallibili: uno dei pilastri su cui si fonda il Cammino.

Da lì, gradualmente mi convinsi che ci stavano indottrinando e ci convertivano in una setta. Sì, in effetti una setta, perché crea un diverso senso di identità all'interno della parrocchia e il disprezzo per altre realtà, tutti hanno torto tranne noi e tutti sono contro di noi.

Con la scusa della NUEVA ESTETICA, ai segni esterni vien data più importanza che al sacramento stesso. Tutte le canzoni, la decorazione dell'assemblea (sempre ripetuta in tutti i dettagli, come se si trattasse di un franchising), in un modo che ci fa sentire a disagio in altri luoghi con un'altra decorazione. Ed è che le chiese sono molto diverse l'una dall'altra ma le sale celebrative del Cammino sono tutte uguali, tanto che sembrano prefabbricate nello stile dettato da Kiko, secondo la sua nueva estetica, perché da Kiko in giù nessuno ha la capacità di scegliere alcuni dipinti o sedie diverse, tutto deve essere come ha detto Kiko, la corona misterica in stile ortodosso e le sedie in metacrilato a € 70 come ci hanno costretti a comprare, il tappeto blu come il cielo (si vede che Kiko è già stato in il cielo ed è tornato), la croce del Cammino, ecc. Tutto ciò rende chiara la riprogrammazione che viene provata con i suoi membri e l'annullamento della libertà per scegliere gli ornamenti delle loro chiese. Ovviamente questo porta a sentirsi a disagio in un altro luogo che non è adornato come è la norma del Cammino e ci separa da qualsiasi altra cosa nella nostra Parrocchia.

Se non c'è Eucaristia secondo il rito neocatecumenale, allora non si va a quella della parrocchia, chiamata Messa in tono dispregiativo. Perciò si dice spesso: "questa settimana non c'è Eucaristia ma solo la Messa". In questo caso, la cosa normale è non andare a Messa, perché nessuno ci ha parlato degli ordini della Santa Madre Chiesa, o casomai si va in un'altra parrocchia dove c'è l'Eucaristia del Cammino, col che diventa evidente l’assenza di comunione con il resto della parrocchia, poiché è preferibile andare in un'altra parrocchia dove c'è un'Eucaristia neocatecumenale.

Da una parte viene creata una dipendenza dai catechisti, a cui bisogna chiedere un consiglio prima di sposarsi e ovviamente si deve essere entrambi del Cammino, o se no, quello che è fuori, deve iniziare il Cammino. A una mia figlia hanno messo ostacoli sul continuare il fidanzamento, perché il ragazzo cattolico praticante non era nel Cammino.
D'altra parte, l'obbedienza al sacerdote non è importante e se uno cerca consiglio da qualcuno, i catechisti insistono sul fatto che non andiamo da un prete qualsiasi, ma da un sacerdote di buona fede, che significa "un prete favorevole al Cammino".

Questa separazione dal resto della parrocchia è anche evidente, ad esempio, nella celebrazione del triduo pasquale, che si fa nella comunità e non nella parrocchia, poiché è completamente assurdo, fingendo valida la soluzione che dicono gli iniziatori, di andare alla parrocchia e poi alla comunità. Camminavo con due comunità e quindi dovevo andare (e anche sciocco io, che obbedivo), durante il triduo, a tre celebrazioni nello stesso giorno, che era quello della mia comunità, quella dell'altra comunità di cui ero il responsabile e infine quello della parrocchia.

Lo stesso si potrebbe dire di ciò che è valido nella Chiesa, ma non è accettato nel Cammino, ad esempio la cremazione dei defunti, la dichiarazione di nullità, la paternità responsabile, ecc. In questo ultimo punto vediamo come l'insegnamento dell'Humanae vitae è visto con disprezzo, dicendo che l'uso di tempi fertili per allontanare la nascita di bambini, quando i genitori lo vedono necessario per gravi motivi, diventa il preservativo della Chiesa e le donne che hanno già avuto quattro figli con il taglio cesareo sono incoraggiate ad essere aperte alla vita cioè a tentare di avere ancora più figli, quando la consulenza medica è stata l'opposto.


Per Kiko è forse di questa figura in nero dagli occhi vuoti,
che fa il segno di vittoria con la mano, che siamo figli?
L'omega rovesciata significa forse che la fine sarà diversa dall'inizio?
"Io sono l'alfa e l'omega. Il primo e l'ultimo".

L'ultimo però per Kiko è al rovescio…


ERESIE DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE

Bene, detto tutto questo, parlerò delle cose più serie, quelle che penso siano ERESIE che vengono insegnate nel Cammino, quindi più che cattolici, penso che assomiglino ai protestanti:
  • La ragione è irrimediabilmente perduta. La ragione è disprezzata, poiché la natura umana, "totalmente distrutta", non può essere diretta verso il bene, solo il catechista con il suo discernimento è la voce di Dio, e ci dirà cosa dovremmo fare, anche se non lo comprendiamo. Ci dicono in tono beffardo che noi siamo i fratelli “topolini”, quando diciamo "che qualcosa non lo vediamo in quel modo", noi che siamo topolini - è sufficiente che lo veda il catechista e dobbiamo obbedire, perché chi obbedisce non si sbaglia.
  • Disprezzo per le opere e la legge. Sempre in stile protestante, è il loro modo di pensare, siamo predestinati alla salvezza finché restiamo nella comunità, perché è solo la grazia che salva, senza il bisogno di opere, poiché la natura umana viene distrutta (non danneggiata), come dice il catechismo, non può fare il bene.
  • Perde importanza il peccato. Nel Cammino si dice che il peccato è impossibile da evitare. Nel Cammino viene insegnato che la conversione è riconoscere i nostri peccati, illuminati dall'insegnamento delle Scritture, ma non possiamo cambiare fino a quindici minuti dopo la morte. In altre parole, non dobbiamo lottare per la santità, non possiamo essere buoni, siamo peccatori, con questo si forma un senso di bassa autostima, che darà più potere al catechista sugli altri, come se non fosse anche lui un peccatore. A me personalmente questo mi ha sconvolto, perché è come dirti che accumulare peccati sarebbe stupendo, perché significa che la tua vita sarebbe stata illuminata, e il contrario significherebbe che non sei ancora convertito.
  • La confessione non è incoraggiata. Nell'Eucaristia tutti sono in comunione ed è visto come una cosa normale, e si organizza solo una celebrazione penitenziale due o tre volte l'anno, a cui tutta la Comunità partecipa, e a causa della scarsità di sacerdoti, si insiste a che sia una cosa rapida, senza intrattenersi.
  • L'espiazione per i peccati non è necessaria. I peccati sono già stati perdonati da Gesù Cristo, quindi non c'è alcun senso di colpa, basta riconoscerli. Molte volte è stato detto che il Cammino è necessario perché la nostra fede è quella della prima comunione ed è come un vestito che è diventato troppo piccolo per noi, e abbiamo bisogno di aumentarla. Bene, a me alla prima comunione è stato insegnato molto più che nei vent'anni del mio Cammino. Non ho mai sentito dire in Cammino che prima di confessarsi si deve fare un esame di coscienza, dolersi dei peccati, fare proposito si ammenda, dire i peccati al confessore e adempiere alla penitenza, per esempio, o quali sono le virtù cardinali, o le opere di misericordia, o la differenza tra il peccato veniale o il peccato mortale, o i comandamenti della Santa Madre Chiesa, e così si esprimono i catechisti perché "sentono Dio", perché l'importante è avere una conoscenza esistenziale di Dio, e si disprezza ogni formazione intellettuale.
  • ESPULSIONE DAL CAMMINO SE SI FANNO DOMANDE AL CATECHISTA.
Il punto chiave è stato quando il catechista che arrivò al passaggio del Padre Nostro disse all'intera comunità che siamo figli del diavolo, citando il versetto di Giovanni 8,44. Perché ha continuato a dire: "o siamo figli del diavolo o siamo intrinsecamente malvagi; se siamo intrinsecamente malvagi, non abbiamo soluzione, ma se siamo figli del diavolo, il Signore sarà in grado di salvarci".

Questo è stato ripetuto per due anni, letteralmente, fino a tre volte ogni incontro. La prima volta, sono rimasto stupefatto, ma poi ho iniziato a studiare i Vangeli e il Catechismo, e ho visto che per nessun motivo potevamo chiamarci "figli del diavolo", perché questo era diretto ai capi ebrei che cercavano Gesù per ucciderlo e noi, come Cristiani battezzati, siamo figli adottivi di Dio e quindi non solo ha offeso noi, ma anche la Chiesa e lo Spirito Santo.

E con mio grande stupore, senza ulteriori risposte, sono stato espulso in modo fulminante, per un anno o dovrei dire per sempre?

Il caprone neocatecumenale
dall'occhio crudele ed il volto umano

A questo ho chiesto perché mi stava espellendo, perché sono stato testimone di adulteri pubblicamente risaputi, o persino di insulti al prete mentre officiava la Messa, e in questi casi non c'era espulsione, ma perché ha espulso noi, non ha voluto risponderci.

Il problema è che tutto questo si viene a conoscere nel corso degli anni, quando vengono fatti i diversi passaggi, perché tutto ciò che viene detto in essi è segreto. Sono i MAMOTRETI o gli orientamenti per le catechesi che solo i catechisti conoscono e non si insegnano nemmeno ai parroci.

CONSIGLI PER I PARROCI
  • Il Cammino è un itinerario valido di iniziazione cristiana”.Questa frase è uno dei più grandi risultati ottenuti dagli iniziatori del Cammino, per essere introdotta come VIRUS all'interno delle parrocchie facendo vedere che godono della benedizione del Papa.Un virus che inganna il sistema immunitario, in modo che non lo riconosca come estraneo, e una volta all'interno della cellula, utilizza parassiticamente tutti i sistemi per una singola funzione: replicare se stesso, fino a quando non uccide la cellula infetta.
Una volta chiarito, perché penso che sia un virus all'interno della Chiesa, continuerò con l'itinerario dell'iniziazione cristiana.

Si può davvero a pensare che siano necessari più di 20-30 anni per diventare cristiani? Quanto ci vuole perché un seminarista sia ordinato sacerdote? E forse i preti non sono ancora cristiani?

È evidente che no: quel tempo è necessario per eseguire la riprogrammazione dei suoi membri, per trasformarli in una setta, per separarli dalla loro vita precedente, dalle loro abitudini precedenti, dalle loro amicizie, dalle loro famiglie. Il tuo modo di pensare, ecc. In quel tempo non acquisiranno molta conoscenza, né eseguiranno opere di misericordia, faranno solo attività all'interno dei loro gruppi neocatecumenali, ascolteranno sempre le stesse frasi e avranno a poco a poco più dipendenza psicologico-affettiva dalla comunità e del catechista. Allo stesso tempo, i sacerdoti e il resto della Chiesa passano in secondo piano. Questo itinerario non ha lo scopo di produrre cristiani per integrarli nella parrocchia, ma produrre neocatecumeni che richiamano più neocatecumeni, e rimarranno per sempre all'interno della loro comunità, e obbediranno agli iniziatori del Cammino, attraverso i loro catechisti. Guarderanno con disprezzo al resto della chiesa, che è religiosità naturale, e anche quelli che appartenevano al Cammino e lo lasciarono ad un certo punto, perché anche se sono nella parrocchia, parleranno di loro come quelli che "stanno nel mondo".

  • Quando il Cammino entra in una parrocchia, il catechista itinerante ha il controllo assoluto, dal momento che il parroco non conosce i DIRETTORI CATECHETICI che ha il catechista - i famigerati MAMOTRETI), anche se negli Statuti del 2002, il parroco era designato come Garante che il Cammino si sarebbe sviluppato secondo la Dottrina della Chiesa, ma questo è stato corretto negli Statuti definitivi del 2008, in cui è il Vescovo che si trova in quel ruolo. Ma il Vescovo, evidentemente, non sarà in grado di essere presente in tutti i Passaggi e in tutti gli altri momenti in cui il catechista insegna Teologia Kikiana, senza che nessuno possa contraddirlo.
  • Essi mentono apertamente quando dicono nei loro Statuti, che una volta che il Cammino è finito, i catecumeni saranno disponibili per il vescovo e il catechista sarà lasciato, come lo sono, ad esempio, i catechisti di conferma, poiché possiamo vedere come, una volta completato il Cammino, i Neocatecumenali continuano nella loro stessa situazione, rinchiusi nella loro comunità, eseguendo i loro riti, e agli ordini del catechista itinerante e di Kiko.

SUGGERIMENTI PER CHI STA NEL CAMMINO


Non è mia intenzione offendere le persone che stanno nel Cammino, però chiederei loro di studiare il Catechismo e chiedersi se:

  • Il catechista può pretendere di essere la voce di Dio che ci ordina di obbedire senza comprendere le cose. Il Catechismo dice che il direttore spirituale deve condurre il catecumeno ad avere un incontro con Dio, invece il catechista ci fa credere di essere Dio.
  • Fare il Cammino non garantisce la salvezza; in realtà la salvezza giunge attraverso il compiere opere di misericordia: Mt 25,33-46.Non dobbiamo confondere il Cammino, che è un mezzo per diventare cristiani con il fine, pensando che se siamo nel Cammino, ci è già garantita la salvezza. Quando ho lasciato il cammino, ma sono rimasto all'interno della Chiesa cattolica, i catechisti mi hanno detto che "ero nel mondo" e che stavo per condannarmi.
  • L'uomo non solo può migliorare ed essere sempre più buono, ma con l'aiuto dello Spirito Santo è chiamato alla santità, e la nostra missione evangelizzatrice è per tutti e si svolge sia a lavoro, a scuola, nell’ospedale, a casa, e non soltanto quando il catechista ti chiama per iniziare un'altra serie di evangelizzazione per creare un'altra comunità del Cammino.
In definitiva tutto questo è nel Catechismo, e si possono anche consultare le encicliche, specialmente non ci si deve lasciar ingannare dalla frase che "il Signore ti ha chiamato a questo Cammino, e non puoi disertare", questa è un'altra delle bugie che usano per non lasciar andare chi vede che tutto questo è un inganno e una tortura psicologica.

Vi incoraggio, perché la Chiesa è molto più della visione miope che ha il Cammino Neocatecumenale e al di fuori della vostra comunità ridotta, c'è anche la vita.

José Manuel García Ortiz



Non aggiungiamo altro. Anche in Spagna vivono esperienze tali e quali a quelle che abbiamo vissuto noi ed arrivano alle medesime conclusioni.

Solo vorrei evidenziare un'immagine che mi ha colpito: IL CAMMINO VISTO COME UN VIRUS, che si introduce nascostamente nell'organismo per replicare se stesso e condurre alla morte delle cellule infettate.

35 commenti:

  1. Tutte le volte che un cretineocatecumenale vi dice la menzogna del "siamo approvati", sta insinuando che l'esistenza dello Statuto del Cammino giustificherebbe qualsiasi porcheria.

    Come a dire che l'aver conseguito la patente di guida, darebbe il permesso di guidare in autostrada contromano e a occhi chiusi: «sono approvato alla guida, non devi criticarmi».

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    1. Così, anche il pomposo slogan "abbiamo più di cento seminari!"» va raffrontato con la triste realtà del loro sfacelo.

      Non fatevi ingannare dagli altisonanti slogan neocatekiki!

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  2. L'ultimo passaggio a cammino terminato chiarisce i termini del problema: quello con il Cammino è un vero e proprio matrimonio e lasciarlo significherebbe tradire un Sacramento.
    Come con il proprio coniuge non sono rose e fiori, così è in cammino: mille piccole grandi cose ti danno fastidio, ti suonano false, a volte addirittura insopportabili, ma non puoi rompere quel "sacramento", perfezionatosi quando alla fine delle catechesi iniziali hai detto "sì, perché no, proviamo" (come se davanti all'altare ci si potesse sposare con una promessa di questo genere).
    "Dio ti ha voluto qui": questa è la frase in assoluto più detestabile, che viene però digerita senza troppa fatica perché, fin dall'inizio, il percorso in comunità viene paragonato con la vocazione di Abramo, con la storia del popolo di Israele nel deserto: cioè con un percorso che è Dio che conduce, in modo imperscrutabile.
    Per questo i fratelli di comunità di Ortiz, l'autore di questo documento, sembravano accettare tutto con nonchalance: perché avevano "fede" nel fatto che Dio avesse creato il Cammino, ideato passaggi, previsto le mormorazioni, permesso persino le ingiustizie e le angherie per "provare" la fede di ciascuno.
    Ortiz invece, non accettando la vera bestemmia contro lo Spirito Santo "voi siete figli del diavolo" (che apprendo non essere una frase buttata lì a caso, ma una vera martellante catechesi ripetuta in più occasioni per essere pienamente assimilata) è stato buttato fuori...per un anno, ma naturalmente, con tutti i dubbi che già nutriva da tempo, l'esclusione, alla fin fine, è stata accolta veramente, questa sì!, come una grazia di Dio.

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  3. La testimonianza di Jose Manuel è così lucida e precisa da fare impressione.
    E' importantissimo che i camminanti leggano il Catechismo della Chiesa: se davvero amano la Chiesa, come Jose Manuel, allora escono dal Cammino.
    Allora sperimenteranno davvero il passaggio del Mar Rosso.
    Jose Manuel è la prova vivente che il Cammino, proprio come il peccato, non è affatto necessario, ma se uno "cade" nel cammino, in modo analogo a uno che cade nel peccato, Dio usa questo male per manifestargli il bene. Se glielo si permette.

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  4. Ciao a tutti, sono Syox , mi sono ritrovato in moltissimi commenti di questo blog, e ho deciso di darvi la mia esperienza del cammino Neoc, sono entrato nella mia comunità dopo anni passati in quella dei miei genitori nel 1985 all'inizio il cammino e le profezie di kiko arrivarono nella mia città e mia sorella convinse ognuno di noi a "provare" assistendo alle famose catechesi, purtroppo in quegli anni ero troppo piccolo per poter capire a fondo la verità sul cammino, dopo numerosi anni in cui sono stato tra l'uscire e il restare mi sono trasferito a Trento per lavoro, e qui sono entrato nella comunità della parrocchia di S.Giuseppe,sono arrivati due nuovi catechisti (Lucio e Nevia Furlani) che hanno creato non poco scompiglio, arrivando a smembrare una comunità mandando tutti in un altra per poi effettuare una fusione dalle due comunità per riunirle. Sembrerà una cosa da poco ma ci sono stati atteggiamenti e modi di fare, rispetto alla mia comunità di Cagliari davvero incredibili, pareva di stare al gioco dell'oca le regole e le leggi venivano cambiate ed adattate alla situazione. si chiedeva quanto si doveva dare al rito corrente, 1° o 2° scruttinio o passaggio, che io so essere una cosa tra me e Dio, si chiedeva esageratamente negli scruttini cose private e cera una totale invasione della privacy, per non parlare dei cosidetti poteri all'interno della comunità che fanno apparire certi meglio di altri...chi ha i carismi e stato scelto,esagerazione nelle collette sempre richiesta di soldi per ogni cosa, redentoris mater,seminaristi,famiglie in misione,hotel usati per le convivenze in cui i catechisti andavano a scrocco e dovevamo sempre pagare noi, ma se i soldi non fanno la felicità, mi chiedo cosa sarebbe il cammino senza i soldi...credo nulla.Poi a me mi viene chiesto quanto dai al rito? ed io "una cifra che ho da parte" e loro quanto? dopo le mie resistenze lo dico e loro NO allora non sei promosso si vede che non ti vidi di Dio!!! mavi sembrano cose da dire?? a certe coppie hanno chiesto se davano 1000€ insieme o cadauno.I catechisti non devono rendere conto a nessuno? mi chiedo..... se la comunità è costruita in stile gerarchico chi sta sopra di loro dovrebbe assicurarsi che non stiano operando male e se si scoprisse cio, rimuoverli dal loro incarico, ma contattare Kiko e come contattare eros ramazzotti , sono liberi di piegare la volontà di tutti con umiliazioni e minacce, bugie e atteggiamenti di superiorità e nessuno dice nulla? dove vanno i soldi? realmente a chi ne ha bisogno''? non credo, elezioni dei catechisti e responsabili ecc senza estrazione, così a chiamata, perchè la chiesa appoggia il cammino? non si sa..... si dovrebbe trovare una soluzione per chiudere il cammino che ormai non ha piu il potere di una volta perchè gli anni son cambiati. C.N in S.Giuseppe Trento



    Mi ero dimenticato di dirvi che sono uscito dal cammino l'anno scorso, il che come saprete è parecchi difficile, o ti assillano con chiamate o non i considerano ed io ora mi sento libero di vivere la mia vita a 360 gradi dopo il periodo di m...che i catechisti con il discernimento mi hanno fatto vivere, fregandosene altamente di me definendomi un ribelle...e ne vado fiero. gli statuti, le approvazioni del papa io non le capisco, ci deve essere qualche business dietro...sicuro, così ci guadagna anche la chiesa che poverina non ha soldi :<<<<<<<<<<<<

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    1. L'esperienza di Syo, come anche quella di Ortiz, hanno come sempre in comune il SUPERPOTERE DEI CATECHISTI LAICI sulla vita delle persone, in moltissimi casi anche dei preti.

      Alla fine penso sia questa la catena più infida e perversa che il cammino ha prodotto ed instaurato per auto alimentarsi.
      Se ci si pensa bene il responsabile diocesano, che è il Vescovo, non conosce personalmente quasi nessuno dei questi catechisti LAICI che operano all'interno della sua Diocesi: accetta o tollera il pacchetto preconfezionato neocat e con esso accetta anche la figura generica del CATECHISTA.

      In realtà però, questo catechista laico non è come il parroco, conosciuto personalmente dal vescovo e valutato nel suo operato, il catechista laico neocat è una figura "teorica", un personaggio "fantasma", un clichè, però dotato del potere di vita o di morte sulla vita del fedele, molto più di quanto lo sia il prete (che invece è una figura istituzionale della Chiesa, che opera dietro un sacramento, che ha fatto una scelta di vita che limita alcune opzioni disponibili per i laici, come potersi fare una famiglia, decidere dove risiedere, inserirsi nel mondo del lavoro...).

      Nel CNC, invece, avviene irrimediabilmente lo spostamento della figura "autorevole", dal ministro ordinato al laico semplice senza arte né parte.

      segue

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    2. Tutto questo sarebbe accettabile, in via di massima, se il catechista si limitasse a portare la catechesi (come avviene di norma), pur con tutti i leciti dubbi sulla bontà delle catechesi neocatecumenali.

      Diviene però inaccettabile, in seno alla Chiesa, che un laico sconosciuto alla più alta autorità diocesana, il vescovo, possa rivendicare ed ottenere un potere così ampio che nemmeno i preti hanno: "l'invasione del FORO INTERNO", l'intromissione incontrollata sulla vita delle persone, la capacità di "espellere" dalla Chiesa (la loro Chiesa?) chi non si sottomette a questa presunta, ILLEGALE e ILLECITA autorità, carpita con l'inganno e poi incommensurabilmente estesa, ai legittimi detentori, cioè i ministri ordinati, che riferiscono direttamente all'autorità ecclesiale territoriale.

      Se i vescovi conoscessero personalmente questi CATECHISTI LAICI, più della metà verrebbero fermati, perchè non idonei alla guida pastorale, che deve poggiare su caratteristiche precise, quali la conoscenza del Catechismo, l'attitudine all'insegnamento cristiano, la sensibilità per la cura delle anime....

      Il CNC è come un "SEMINARIO LAICO PARALLELO" alla Chiesa, che sforna soggetti "onnipotenti" indottrinati al solo insegnamento kikiano (non solo sulla dottrina, ma anche sul potere assoluto del catechista) e poi li sguinzaglia in tutto il mondo a comandare impropriamente sulle vite altrui.
      Questo è già un piccolo "golpe" in seno alla Chiesa, perché si usurpa l'autorità a chi debitamente la dovrebbe detenere, per conferirla a chi non ne ha alcun titolo, in una forma, peraltro inammissibile.

      Ce lo immaginiamo un prete che dice ad un fedele "se non ti torna come agisco e come parlo, ti puoi tranquillamente accomodare fuori della Chiesa?" Ma chi, sano di mente e di spirito, può accettare una cosa del genere? Nella Chiesa questa è un'opzione rarissima e molto ben valutata dalle più alte autorità.
      L'espulsione non è una cosa che possa fare un laico o che si possa fare per motivazioni inventate e non sostanziali.
      Ma come si permettono?
      Eppure succede come regola, non sporadicamente...

      Scommetto che se il vescovo della diocesi conoscesse personalmente chi e come opera all'interno del suo territorio, ne falcidierebbe più della metà. Ma non conosce nessuno...

      Conosco personalmente, come chiunque abbia "attraversato" l'esperienza del CNC, catechisti "psichiatrici", cioè affetti da disturbi della personalità piuttosto importanti, catechisti mestieranti assetati solo di potere, catechisti impreparati (quasi tutti) sulla dottrina della Chiesa, che mentre catechizzano profferiscono sfondoni "autonomi" oltre a quelli contenuti nei mamotreti...

      Ma questi, il vescovo, li conosce?
      Certamente no, accetta il pacchetto CNC e chi s'è visto s'è visto.

      Quando si tratta di "maneggiare" la vita delle persone, invece, l'elemento "personale" è fondamentale, non si può lasciare la vita della gente in mano a "mostri".

      Libera

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    3. In base a cosa, dici che se il vescovo li conoscesse li fermerebbe ?
      O che non li conosce?
      È sufficiente che conosca quelli che gli "vendono il pacchetto" e che ogni pratica "contestabile" non avvenga alla sua presenza, che non ci siano cioè prove di danni documentabili.. così si tratta solo, eventualmente, della parola di plebei senza appoggi, la quale non conta niente, contro quella dei "venditori" che in realtà sono i "clienti paganti" ..
      il cliente ha sempre ragione ..

      https://neocatecumenali.blogspot.com/2011/07/dopo-gli-scandali-e-la-dispersione-e.html?m=1

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  5. Il responsabile del Centro Neocatecumenale della diocesi di Chiàvari ci fa sapere che la cerimonia kikiana delle "alzate" a Genova, prevista per domenica prossima, prevede la partecipazione di "6500 giovani neocatecumenali" (cioè, fatta la dovuta tara delle presenze inventate e di «bambini e gente che non fa sul serio», neanche un migliaio).

    Come di consueto, al Super Mega Numerone di Presenze va applicata la formula "dall'uno al tre per cento" per calcolare il numero degli "alzati": prevediamo perciò che verrà annunciato da Kiko un totale oscillante fra "cento" e "duecento vocazioni" (vocazioni al neocatecumenalismo, s'intende: presbiterato kikiano oppure vita contemplativa kikiana).

    Viene annunciata la presenza del cardinal Bagnasco e di diversi vescovi liguri più il presbitero kikiano "amministratore di Helsinki".

    La Liguria, secondo la lamentela degli stessi vertici del Cammino, "non è aperta all'evangelizzazione", tant'è che conta pochissime presenze (42 comunità neocat in tutta la regione nonostante vi sia "presente" da ben 43 anni).

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    2. "...La Liguria, secondo la lamentela degli stessi vertici del Cammino, "non è aperta all'evangelizzazione", tant'è che conta pochissime presenze (42 comunità neocat in tutta la regione nonostante vi sia "presente" da ben 43 anni)..."

      Infatti hanno chiesto alle comunità della Toscana di andare all'incontro a Genova....

      Così tanto per fare dare l'impressione di essere tanti e di essere una potenza!

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  6. Vi propongo una riflessione che, secondo me, mostrerà sempre di più l'ipocrisia, la dinonestà, la dissimulazione, e tanto altro, di queste persone.
    Ascoltate!
    Se costoro credessero realmente a quello che fanno, direbbero alla persona espulsa: vai via, non fai più parte di noi, spiegandone i motivi, dicendo, per esempio: abbiamo sbagliato, dicci quanti soldi hai messo durante il percorso, ti faremo un bonifico( assegno, vaglia, quello che vi pare) e ti restituiremo tutto.
    Carissimi, noterete che batto il colpo, spesso, sui soldi, sembrerebbe che sia un mio assillo, invece no, perchè ho capito che queste persone sono telecomandate dal loro santo: San Mammon.
    Costoro sono piegati al denaro, e vivono di esso, e si fanno dominare da questo, infatti la prima mossa che fanno, durante il percorso con loro, è quello di mostrarsi affabili e amabili, all'inizio, questo perchè devono convingere il prossim che si trovsa in un ambiente sano e pieno di principi. Infatti, appena si nizia il percorso, subito iniziano le richieste degli acquisti: coprileggio, leggio, tappeto, vaso, ecc, ecc. Vi ripeto, il tutto è fatto con l'intenzione, apparente, di essere una comunità cristiana, dove scorre l'amore di Dio, e l'amore al prossimo. Piano piano si fanno consegnare soldi e gli oggetti, sempre mascherando il tutto con il Nome Santissimo d Dio, poi una volta spremuto per bene il malcapitato, ecco sopraggiunge l'innimicizia aperta e palese. Come? Mettendo a credere che l'altro è il colpevole: ribelle, contro Dio, contro lo Spirito Santo, ecc, ecc. E loro si mascherano da angioletti: noi parliamo per opera dello Spirito Santo, Dio è con noi, ecc, ecc.
    Se ci pensate è proprio ciò che hanno fatto a Nostro Signore sul Golgota, lo hanno condannato, in quanto i Farisei si pensavano di operare per conto di Dio, invece Dio era dall'altra parte a subire la loro presunzione e disonestà. E vi è tanto altro da dire, che hanno fatto a Gesù, ma ora cercate di capire se non aggiungo, dovrei scrivere per giorni interi. Carissimi, se ci fate caso, non c'è nessuna differenza tra queste persone, e quelle del mondo, cioè tutti coloro che sfruttano il prossimo per spirito mondano, cioè, parlo, di quelli che si fanno infilare in uffici pubblici, o posti di potere per succhiare il sangue ai contribuenti dello Stato. Non vi è nessuna differenza. Evidentemente è nell'uomo un atteggiamento del genere, e se siamo cristiani, già abbiamo capito di cosa si tratta: il Peccato. Non a caso il Nostro Dio è sceso per farci capire fino a che punto può arrivare la presunzione dell'uomo, e non a caso Lui ha scelto di stare dalla parte della Croce, perchè ci ha fatto capire qual è la Sua Volontà, che non è una Volontà di voler depredare il prossimo nell'ingiustizia, ma è una Volontà di stare nella Giustizia, fino al punto di salire su una Croce per farci capire qual è la Verità. Lode al Nostro Dio, che è venuto a riscatare i miseri e gli oppressi dal potere del Nemico.
    Carissimi, io ho incontrato dei catechisti presuntuosi, ma vedo che vi sono brave persone, anche, tra i catechisti, per cui è una questione di scelta personale. Ha scritto bene l'autore della locandina di oggi: O quelli che hanno commesso crimini orribili durante la seconda guerra mondiale?
    Cioè se una persona non vuole, ecco che non si piega al male, ma si oppone ad esso. Evidentemente ci sono tanti vigliacchi che vanno in giro, e che sono ancora più vigliacchi, perchè si travestono da giusti. Non c'è cosa più brutta al mondo dell'ipocrisia, tant'è che gli ipocriti sono proprio coloro che hanno subito grandi rimproveri dal Signore.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Gesù è la Pace.

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    1. @Non so se altrove c'è stata maggiore facilità di "precettamento" per Genova.
      Ne dubito.

      Il proliferare di iniziative IDENTICHE nello svolgimento e nei contenuti provoca NOIA anche nel camminante più "talebano" fatta una fatte tutte,
      questo non lo hanno capito o non lo vogliono capire....ai nostri tempi Libra quegli incontri erano un vero e proprio evento, "raro" una volta ogni due tre anni, nel momento che è scaduto in routine questo è il risultato...più continueranno così e più avranno difficoltà a riempire i luoghi...i nonni come li chiami tu sono i catechisti che comunque cercano con la loro presenza di favorire la partecipazione...ma i giovani ne hanno le palle piene....scrutazio ogni mese, convivenza ogni mese, 100 Piazze ogni anno, e megaraduni ogni tre quattro mesi in ogni dove ( e tutti sono caldamente invitati a partecipare a tutti )...quelli che ancora vanno lo fanno perché ci vanno a scrocco, nessuno vuole più spendere un euro per sentire cose trite e ritrite e se non hai un minimo "prurito" vocazionale li non ci fai proprio niente....
      Il cnc come lo abbiamo conosciuto noi è finito, quello che è rimasto è alla frutta, manca solo l'atto finale ( la morte di Kiko )

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  8. Grazie delle esperienze di vita all interno del Cnc.. Condivisioni preziose, per chi come me ne é uscita con le ossa rotte.. Ma Dio esiste e libera!

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  9. Não cheguei a fazer o Pai Nosso, saí após fechar o Segundo Escrutínio, mas isso que ele falou sobre sermos filhos do diabo faz parte da catequese do Pai Nosso? Se for, é realmente um verdadeiro absurdo. Lima, do Brasil.

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    1. Non ho fatto il Padre Nostro, ho lasciato dopo aver fatto il secondo scrutinio, ma cosa ha detto, che essere figli del diavolo fa parte della catechesi del Padre Nostro? Se è così, è davvero un assurdità. Lima, dal Brasile.

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  10. Altra Falsità! Dalle Comunità non viene espulso nessuno, si entra e si esce dal cammino sempre liberamente!

    Siete menzogneri come il padre vostro, il demonio!

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    1. Senti chi parla. Il cretineocatecumenale delle 12:36 non sa ancora che alla tappa del Padre Nostro i kikos devono autoproclamarsi "figli del demonio".

      Nostro Signore disse ai farisei ipocriti e arroganti: «avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro» (cfr. Gv 8,44).

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    2. Buffone che non sei altro, con chi credi di parlare?
      Non ci credi neppure tu che lo scrivi!

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    3. Caro anonimo, se vai online, lo metto come spunto, vi è la discriminazione diretta ( fatta apertamente) e quella indiretta ( fatta indirettamente, cioè mettendo in atto azioni che vadano a discriminare la persona). Io, ti affermo, che ci sono molti modi per allontanare una persona, che comunque non è gradita. E, caro mio, se non sei gradito si vede e si sente. E, siccome hai detto che siamo figli del diavolo,chiedi ai tuoi catechisti, se si vorranno mettere in verità,quante persone hanno fatto fuori, con: giudizi, calunnie, rimproveri, ecc, ecc.Poi si vedrà chi è il figlio del Diavolo. Io, ti affermo, che mi hanno calunniato a ripetizione: sull'Ambone, nella comunità, dietro le spalle,e altro. Per cui, come ti ha scritto anonimo che ben sa, un essere normale, quando vede che l'ambiente è quello che è: come può continuare a stare lì dentro?
      Carissimo, noi siamo figli di Dio, e non abbiamo nessuna intenzione di piegarci alla volontà dei tuoi catechisti, a partire da Kiko Arguello e a scendere fino ai responsabili e corresponsabili. Non per nostra negligenza e presunzione, ma il contrario, non abbiamo nessuna intenzione nel farci guidare sotto un fosso da persone presuntuose. Vi abbiamo conosciuti, e abbiamo tastato il vostro polso, per cui non abbiamo nessuna fiducia in voi, e mai l'avremo: sai perchè? Perchè la nostra fiducia poggia sul Signore, non sugli uomini, e specialmente verso tutti coloro che dissimulano e si mostrano ipocriti. Per cui, vi guardiamo come esseri umani, alla pari, non altro. Appunto per tutto questo, se alzate la cresta, ecco che sarete abbassati, perchè vi ricorderemo che non siete i padroni e le guide di nessuno, ma siete solo dei sottoposti, che avete ricevuto un compito, cioè quello di dimostrare che siete dei cristiani. Vi guardiamo e vi osserviamo, non passate nascosti, ormai il tempo delle bugie è finito, non incantate più nessuno con la vostra presunzione e alterigia. Siamo stufi di vederci i presuntuosi davanti che parlano senza senso, credimi, e quando una persona si stanca, poi, se gli parte la testa, potrebbe fare azioni sconvenienti, come prendere a sberle qualche catechista davanti a tutti. Per cui, caro anonimo, è arrivato il tempo, se volete entrare nell'umiltà, di fare silenzio, e di meditare sugli errori. Perchè, poi, se qualcuno vi prende a sberle ( e stai sicuro che non sarò io, perchè non ho nessuna intenzione di cadere per vostro merito)poi non vi mettete a piangere, perchè saranno meritate.

      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    4. Ciao, io sono neocatecumena da circa 11 anni, per un periodo sono uscita e poi sono rientrata, accolta molto bene da una coppia di catechisti; devo essere sincera, molto spesso ho avuto molti dispiaceri a causa della comunità, purtroppo. .non essendo nata in una famiglia neocatecumena, ma in una famiglia cristiana, ho sempre sofferto per il fatto che i fratelli di comunità giovani non mi includessero mai nel loro gruppo, e questo succede anche ora... Ora sono adulta e sto imparando a concentrarmi sulla mia vita, non pensando a questo, ma puoi immaginare come ci rimanevo male da adolescente.. Ci sono fratelli di comunità che nel periodo in cui sono uscita, a messa neanche mi salutavano, e tuttora alcuni neanche mi parlano senza che gli abbia fatto qualcosa, mentre tra loro sono come fratelli essendo quasi tutti figli del cammino (una cosa bellissima sì, ma in una comunità deve prevalere l'amore e l'accoglienza verso il prossimo!). Devo dire anche che in occasione di alcuni momenti difficili le loro preghiere mi hanno aiutato molto, e in occasione di un lutto importante nella mia famiglia hanno organizzato una veglia, ci hanno fatto una colletta e alcuni sono venuti al funerale, (alcuni non hanno neanche mandato un messaggio ma va bene così, ognuno è libero di agire come crede), ma devo anche dire che dopo questo lutto ho avuto l'impressione che alcuni fossero curiosi riguardo la nostra situazione economica (alcuni fratelli di comunità adulti, non i catechisti), addirittura delle sorelle di comunità hanno detto cose molto spiacevoli su me, sulle mie scelte di vita e la mia famiglia senza che conoscessero la situazione, e che spesso si facessero chiacchiere e giudizi sui fratelli assenti, cosa che nell'ultimo anno mi sta portando ad essere in crisi con il cammino, pur continuando il mio percorso di fede personale.. Tra l'altro quando ho scritto di questi comportamenti nel gruppo whatsapp della comunità, specificando che avrei preferito parlarne a voce, mi è stato risposto che da quel momento il gruppo sarebbe servito solo per le comunicazioni da parte del responsabile, quando fino a quel momento lo stesso responsabile e la comunità lo usava per scrivere anche altre cose non inerenti alla comunità .. Io per andare in comunità sono andata anche contro i consigli della mia stessa famiglia e li ho sempre difesi, causando anche delle liti pesanti, compreso quando il catechista più influente di tutti mi disse che avrei dovuto rinnegare mia madre se non fosse entrata in cammino (testuali parole), io dissi a mia madre che lui era solo uno e lì ci sono anche persone diverse da lui.. Tutto questo mi porta a non sapere più cosa fare..da una parte mi dispiace anche per questo sfogo, ma questa è la mia esperienza, non giudico Kiko e i suoi insegnamenti, parlo solo del rapporto con i fratelli e i catechisti (a volte mi sono sentita giudicata da una catechista in particolare per via di alcune scelte di vita fatte da una persona della mia famiglia, entrata in comunità con me ma uscita quasi subito, scelte che i miei famigliari non hanno mai giudicato invece),mente alcuni fratelli a volte non rispondono a miei messaggi ma poi mi fanno domande personali sulle mie questioni private.. Concludo dicendo che il Cammino fatto bene e con libertà può portare a una fede più matura, a una maggiore serenità nelle prove della vita, perché a me è successo questo e ne sono molto contenta, ma non bisogna dimenticare il ruolo fondamentale del sacerdote e della figura del padre spirituale, e soprattutto mi auguro che ci sia sempre rispetto, amore e nessun giudizio verso i fratelli, perché questo è ciò che caratterizza i cristiani veri (lo dice il Vangelo).. Detto questo, qualunque consiglio è ben accetto riguardo la mia situazione, vi ascolto volentieri!

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  11. Si viene espulsi, eccome. Magari non dal cammino, ma dalla comunità d’appartenenza si’. Infatti si viene mandati in altre comunità, di altre parrocchie; si viene retrocessi, si viene momentaneamente sospesi. Il tutto però più che per allontanare le persone ha la finalità di saggiarne l’obbedienza e quindi legarle ancora di più. I catechisti in genere pensano di essere obbediti sempre e si stupiscono quando ciò non avviene, infatti quando impongono pesi assurdi lo fanno per annientare l’uso della ragione e non capiscono che sono quelle imposizioni che respingono chi alla ragione non si sente di rinunciare. E’ stata la mia esperienza: ho ancora davanti l’espressione sconcertata di Kiko davanti al mio mancato assenso a un suo ordine, seguito dalla profezia che in ogni caso non sarei rimasto nella Chiesa, perché per lui non si poteva disobbedire al catechista e rimanere nella Chiesa. Addirittura Carmen aggiunse che se non ero in comunione con loro non potevo esserlo con Gesù. È vero che nessuno mi ha cacciato, ma un essere umano normale come avrebbe potuto continuare a sostenere quei soprusi. La libertà non è lì dentro, è fuori, nella Chiesa in cui , a distanza di decenni, nonostante la profezia, ancora mi trovo senza alcuna difficoltà, se non quella di non riuscire a capire perché permette questo scempio delle coscienze. Anonimo che ben sa

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  12. Bugiardo sarai tu, Anonimo.
    Ricordo solo i casi più eclatanti pubblicati sulle nostre pagine:
    quello di LaPaz, buttata fuori in modo violento insieme al marito a cui fu proibito persino di andare alla Messa di Pasqua, e quello di Veterano; per non parlare di don Rosini, anch'egli costretto a lasciare il cammino perché rifiutava di piegare la propria attività evangelizzatrice alla volontà di Kiko.
    Ma poi, basta guardare i memes neocatecumenali che riportano la famosa frase kikiana "chi non obbedisce, che se ne vada".

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  13. Cari figli di Dio, noi tutti dobbiamo avere nel nostro cuore una consapevolezza, ma che deve essere una certezza, che siamo nelle Santissime Mani del Padre, e che attraverso il Suo Figlio noi partecipiamo della Resurezzione. Noi tutti veniamo attaccati in ogni modo, e abbiamo tante ferite, che ci producono dei rancori e dei sentimenti insani, tanti sono gli attacchi, veniamo presi come odiatori e calunniatori, ma nello stesso tempo veniamo spogliati di beni spirituali e materiali, e tutto ciò avviene proprio da coloro che si dicevano nostri fratelli in Cristo, proprio da coloro che hanno spartito il Sacro Pane con noi. Noi abbiamo fatto comunione con questi nostri fratelli ( perchè, comunquesia, rimangono dei nostri fratelli) ma costoro hanno deciso nel loro cuore di volerci sottomettere, in ogni modo,alla loro volontà , e per cui prendono con velenosa disapprovazione tutto ciò che facciamo, evidentemente queste persone sono spinte da energie tenebrose, perchè non si spiegherebbe diversamente un atteggiamento del genere. Carissimi, noi dobbiamo combattere questa energia tenebrosa e non dobbiamo farci sottomettere in alcun modo da tutto questo, perchè siamo con il nostro Dio, e siamo sicuri che Lui ci guida e ci sostiene. Per cui, dobbiamo rialzarci insieme al Signore Gesù e riprendere il nostro cammino di santità, senza farci bloccare, e dobbiamo rimanere nella Sua Santissima Volontà. Gesù ci ha indicato il percorso e ci ha fatto capire cosa dobbiamo fare, è Lui la via, la verità e la vita, e la resurrezione, per cui dobbiamo sempre avere un occhio sul Signore mentre agiamo o mentre riceviamo le situazioni che ci fanno male e che ci feriscono. Tutto questo per non cadere nel laccio del Nemico, perchè con il Signore siamo sicuri che nulla potrà incatenarci. Dobbiamo sapere che il Signore è Pace, per cui dobbiamo sempre rientrare nella Pace e poi agire con Amore e con Giustizia, non preoccupandoci di ciò che potrebbe pensare il prossimo ( se questo ci giudica male) perchè dobbiamo ammettere che la verità e dalla parte di Dio, non dell'uomo, per cui ci dobbiamo sempre rimettere nella Sua Volontà. Purtroppo la volontà umana, parlo di quella che si è degenerata, è una volontà disordinata, che si piega come una canna al vento, cioè in base a come tira il vento del momento, ecco che si piega. Quello che vorrei dirvi che tante volte noi ci pieghiamo alla convenienza e al tornaconto terreno, per cui se vediamo il pericolo all'orizzonte, ecco che abbandoniamo la Volontà di Dio, e ci mettiamo a fare ciò che è terreno e decaduto nel peccato. Gesù ha donato Amore e Vità, noi riceviamo da Gesù Amore e Vite, per cui dobbiamo trasmettere Amore e Vita. Altrimenti saremmo fuori dall'Ordine di Dio. Non scoraggiamoci, se ci è possibile cerchiamo di perdonare e preghiamo per coloro che ci hanno procurato le ferite.Purtroppo sono tante le situazioni tenebrose intorno a noi che ci spingono all'amarezza e al dispiacere, e tante volte dubitiamo di Dio, perchè pensiamo che Lui è lì che guarda in maniera impassibile, come se non Gli importasse. E' vero il contrario, Dio è sceso, e ci ha fatto capire che al primo al Quale fanno del male è proprio a Lui, poi anche alle creature. Lo so, è un mistero, Dio che si fa fare del male, cioè subisce gli oltraggi e le ingiustizie, ma è così, perchè se ci pensiamo bene, dovremmo ammettere che se Dio si mettesse a distruggere tutto e tutti, perchè dovrebbe punire ogni cattiva azione, ecco che al mondo non ci sarebbe più nessuno e sarebbe un deserto nel vero senso della parola. Per cui, il Signore agisce con estrema Giustizia e Misericordia, che, ovviamente, Lui sa e agisce, noi ne siamo spettatori e ne capiamo una piccolissima parte di ciò che è.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. La Madre di Dio è la Pace.

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  14. @ Anonimo del 28 giugno ore 12:36

    "Dalle Comunità non viene espulso nessuno, si entra e si esce dal cammino sempre liberamente!"

    Una bufala più grossa di questa ancora non l'avevo sentita! Complimenti.

    L'iter destinato a sfociare ineluttabilmente nell'espulsione finale o nella decisione dei singoli di andarsene via loro è sempre lo stesso. All'inizio si accetta supinamente tutto, a questo ti predispongono con i preliminari ben studiati: qui dovete solo ascoltare, non si pongono domande, nel cammino stesso troverete tutte le risposte vivendo l'esperienza, ecc. Ma chi inizia, col tempo, a formarsi da solo, leggendo e attingendo alle fonti ricchissime della Chiesa - dalla teologia dei dottori alle vite e testimonianze dei santi quelli veri - come racconta la testimonianza del post, non tarda molto a cogliere le differenze, le incongruenze del cammino con la dottrina consolidata della Chiesa.
    Qualora osa rendere manifeste le sue perplessità e chiede risposte ai suoi dubbi ha tracciata la strada per la cacciata finale dal cammino, è solo questione di tempo. Qualcuno che lo comprende lucidamente e con un certo anticipo, come è avvenuto a diversi di noi, anticiperà i tempi e accorcerà l'agonia andandosene via coi propri piedi e lasciandoli con un palmo di naso. Almeno per la mia esperienza dico che, in certi casi appare evidente, Kiko preferisce eseguire lui l'iniqua sentenza oramai scritta, per dare una dimostrazione pubblica di come funziona tutto nel cammino e correggendone uno educarne cento, come suol dirsi! Resta malissimo per il fatto che la scelta sia del camminante, per definizione un codardo tremante davanti allo spregiudicato autoritarismo dei suoi catechisti. Certo a Kiko non gli sta altrettanto bene che qualcuno vada via sbattendo la porta e dicendogli sul muso tutto quanto, alla fine e dopo averlo ben conosciuto, pensa di lui.

    Nel post è messo bene in evidenza. Il fine ultimo del cammino è creare e formare un popolo obbediente ai vertici del cammino, Kiko e gli itineranti, questa è la pienezza della fede raggiunta una volta terminato il percorso. 30/40 anni della propria vita per questo bel risultato!
    Altro non c'è.

    Si entra e si esce LIBERAMENTE dal Cammino?

    Sono tutte porte per le varie tappe che i catechisti aprono e chiudono a loro piacimento e sbattono fuori o ammettono chi vogliono. Non ci sono spiegazioni. È lo "spirito" che li ispira, per alcuni in un modo per altri in un altro. Giudizi imperscrutabili e insindacabili e indiscutibili.

    Pax

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  15. @ Anonimo del 28 giugno ore 12:36

    "Dalle Comunità non viene espulso nessuno, si entra e si esce dal cammino sempre liberamente!"

    Sì, va beh, prova a dire al tuo catechista che esci dal cammino... e poi ne riparliamo. Paolo

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  16. Paolo, prima di tutto, auguri oggi per il tuo onomastico.
    Poi aggiungo:
    ti consentono di fare "liberamente" la tua scelta di uscire condendola di mille minacce neanche velate, della serie "tutte le benedizioni si trasformeranno in maledizioni" "stai tradendo la chiamata" "il tuo matrimonio resterà distrutto" "i tuoi figli faranno una brutta fine". Non temo smentite, poichè io sono uscita e queste cose sono state dette a me personalmente.
    e ancora, per quando concerne "entrare liberamente" se solo provi a rientrare, dopo essere stato espulso, se ti presenti, ad esempio, ad una loro celebrazione del sabato (che mi ripugna chiamare eucarestia) giusto per "vedere di nascosto l'effetto che fa" (alla Enzo Iannacci) scoprirai che ti mandano via in malo modo, intimandoti di non osare mai più (Veterano insegna).

    https://neocatecumenali.blogspot.com/2017/04/se-leucarestia-sabato-sera-aperta-perche-e-vietata-agli-altri.html

    Tutte testimonianze dirette e subite da parte dello stesso Kiko Arguello. Tanto per fugare ogni dubbio.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Pax per gli auguri di buon onomastico. Sì, conosco benissimo le minacce di disgrazie al momento dell'uscita, essendoci passato anche io. Per fortuna, pur avendo al tempo 25 anni, avevo una discreta solidità personale e una vita e amicizie al di fuori del cammino. E comunque non è stato facile. Ma ho pensato che effetto avrebbero fatto quelle parole ad altri... Paolo

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  17. Ciao,sono una neocatecumena da circa 11 anni, ora sto maturando la volontà di uscire dalla comunità perché alcuni comportamenti mi hanno molto soffrire duranti questi anni, ma soprattutto nell'ultimo anno.. So che il Signore è misericordioso e buono, per cui non è vero che se si esce si perdono le benedizioni, a volte si esce perché magari devi fare un altro tipo di percorso che ti porta a Dio e alla salvezza, non per questo meno valido.. Da parte mia vi posso dire che il Cammino, se fatto con libertà, assenza di giudizio verso il prossimo e totale rispetto, amore e comprensione, può fare solo meraviglie.. Per questo mi auguro che in ogni comunità regni sempre tutto questo!
    Gloria

    RispondiElimina
  18. Cara Gloria,
    ammiro il tuo equilibrio nelle relazioni con le persone, la maturità che hai acquisito nonostante ti sia trovata, nell'età delicata dell'adolescenza, in 1 ambiente (la comunità NC) che non favorisce certo relazioni equilibrate col prossimo (come con la tua testimonianza confermi ) .
    Fai bene a fare dei distinguo tra le persone, se quei 'catechisti' ti hanno trattata bene (qndo sei tornata però .. nn qndo sei andata via!) fai bene a dirlo, come a riconoscere che non tutti i 'fratelli di comunità' si sono comportati male con te ma qualcuno ti ha anche aiutato.

    Attenzione però!
    Ti invito a riflettere su 1 cosa.
    Tu dici (di certi tuoi 'fratelli')
    "ognuno è libero di agire come crede",
    ma l'episodio del gruppo whatsapp, secondo me, è molto significativo.
    Se nel 'cammino' si insegnasse ad agire con LIBERTÀ, alcuni avrebbero potuto esprimersi, a voce ma anche continuando a scrivere in tua risposta .. perché non l'hanno fatto?

    La sai anche tu la risposta, altrimenti non vorresti andare via, non avresti sussulti di coscienza e continueresti a sottometterti all'OBBEDIENZA (lo sai vero che la Chiesa non ammette si possa far "voto" di obbedienza all'interno di 1 movimento laico ma solo in 1 ordine religioso?) .

    La risposta è che NESSUNO viene lasciato libero di agire secondo coscienza e contemporaneamente restare dentro al 'cammino'.
    Il responsabile deve riferire ai 'catechisti' di ogni cosa (le tue 'crisi', le questioni che hai sollevato ..) e dare indicazioni a TUTTI i fratelli della comunità di comportarsi in 1 certo modo con te (tipo "nn scrivete su wapp", "non salutatela" ecc.) , se qualcuno si discosta da qsto comportamento, perché ritiene più importante mettere in pratica l'amore al prossimo (secondo qnto il Signore ci dice attraverso la nostra coscienza) o cerca di tenerlo nascosto perché per qualche motivo vuole restare ancora nel 'cammino' oppure se ne esce!

    Dici inoltre
    " non giudico Kiko e i suoi insegnamenti, parlo solo del rapporto con i fratelli e i catechisti "
    -----------
    È un INGANNO attribuire i comportamenti sbagliati dei fratelli o 'catechisti' a loro pecche personali.
    No, lo sai anche tu .. qsto comportamento che, grazie a Dio, ora ti sta facendo pensare di andartene, non è perché uno ha 1 brutto carattere rispetto a 1 altro, ma viene invece INSEGNATO, INCULCATO, INDOTTO, con le PAROLE e con l'ESEMPIO dai 'catechisti' che lo apprendono (per "imitazione" proprio come 1 bimbo apprende dai genitori) da altri 'catechisti' di grado più elevato e via via in su fino a Kiko.

    Quindi, come puoi cristianamente dire che non giudichi l'insegnamento di Kiko?
    Quando Dio ci ha dato la ragione per discernere il bene dal male?
    Quando Gesù ci ha detto
    "perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?" (Lc 12,57)

    Tu devi fare la strada migliore per te per essere felice con il Signore e, come tu stessa hai accennato, i consigli migliori potrebbero venire da 1 sacerdote (che sia "sano" però nella dottrina) , ma ancora prima dalla tua coscienza che con FEDE e RAGIONE insieme, dia un GIUDIZIO sulle circostanze che ti accadono e sull'operato tuo e altrui.
    Cioè, non si può prescindere dalla Verità, salvare capra e cavoli (o, per restare nei proverbi, far andar d'accordo il diavolo con l'acqua santa) .. quindi attenta al "relativismo" secondo il quale dici:

    RispondiElimina
    Risposte
    1. " il Cammino fatto bene e con libertà può portare a una fede più matura, a una maggiore serenità nelle prove della vita, perché a me è successo questo e ne sono molto contenta."
      ------------
      Anch'io sono contenta per te che ti sia successo questo, ma quando analizzerai con maggior lucidità la situazione, ti accorgerai che la fede e la serenità ti sono venute NONOSTATE il Cammino e non grazie al Cammino .. perché altrimenti non te ne andresti, non avresti trovato interessante commentare questo articolo che proprio di questo parla.

      Inoltre :) hai 1 posizione INCONCILIABILE con qlla della 'cammino', infatti tu dici:
      "So che il Signore è misericordioso e buono, per cui non è vero che se si esce si perdono le benedizioni, a volte si esce perché magari devi fare un altro tipo di percorso che ti porta a Dio e alla salvezza"
      ----------
      Il 'cammino' dice: "la chiamata di Dio è irrevocabile" se sei stata "chiamata al cammino" e te ne vai, NON troverai salvezza.

      Fa 1 po' tu!

      Il Signore agisce nei cuori, non nei 'cammini', agisce con la Grazia dei Sacramenti, non attraverso gli ORDINI di persone laiche qualunque che si ARROGANO il diritto di parlare a nome dello Spirito Santo, mentre trasmettono insegnamenti NON conformi alla fede cattolica.

      Scusa se sono stata 1 po' prolissa ..
      ti faccio 1 grande augurio (nella preghiera) per il tuo futuro e il tuo presente.
      :)

      Elimina
  19. Alla manifestazione del Family Day di Roma a San Giovanno in Laterano contro le unioni civili omosessuali l'unica organizzazione cattolica ufficialmente presente erano i neocatecumenali . Se è vero che i neocatecumenali hanno dei difetti, non son da meno le altre organizzazioni cattoliche, supine a questo papa a cui non sembrano concretamente interessare i valori non negoziabili.

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