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La Santa Sede conferma la condanna del vescovo pedofilo neocatecumenale
Dalla Sala Stampa Vaticana:
Come già annunciato lo scorso 16 marzo 2018, il Tribunale Apostolico della Congregazione per la Dottrina della Fede ha concluso in Prima Istanza il processo penale giudiziale a carico del S.E. Mons. Anthony Sablan Apuron, O.F.M. Cap. (Agaña, Guam). Come è stato rilevato allora, la sentenza era soggetta ad eventuale appello, che infatti è stato interposto. Il Tribunale di Seconda Istanza in data 7 febbraio 2019 ha confermato la sentenza di Prima Istanza, dichiarando l’imputato colpevole di delitti contro il Sesto Comandamento con minori. Le pene imposte sono le seguenti: la privazione dell’ufficio; il divieto perpetuo di dimorare anche temporaneamente nell’Arcidiocesi di Agaña; il divieto perpetuo di usare le insegne proprie dell’ufficio di Vescovo. Questa decisione rappresenta la conclusione definitiva del caso. Non è possibile ulteriore appello.
Nostre note a margine:
- lo abbiamo definito "pedofilo" perché ha abusato di chierichetti anche di 9-10 anni di età. Inoltre ha commesso abusi fin da quando era seminarista diciannovenne presso i frati cappuccini, e anche dopo che divenne vescovo di Guam nel 1986 (quando tentò di stuprare nei locali di curia perfino suo nipote).
- Lo qualifichiamo "neocatecumenale" perché sta facendo il Cammino - nella sua comunità lo chiamano fratel Tony - e già in passato era stato notato per eccesso di neocatecumenalismo.
- Kiko Argüello, il 1° agosto 2016, invitava i kikos di Guam a pregare per il povero Apuron «e per tutta la persecuzione» (cioè per il processo a carico di Apuron). Vedere video su youtube.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaRicordiamo: Gennarini definì la storia del vescovo pedofilo una persecuzione, preso seguito dal suo sovrano Kiko.
RispondiEliminaAvevamo promesso che non avremmo dimenticato. Ci sono voluti due anni ma eccoci qui. Apuron è un pedofilo riconosciuto e voi lo avete difeso.
Le chiacchiere stanno a zero.
Su pasqualoni di vario tipo, fateci sognare
Sì, come no! Aspetta e spera!
Eliminahai memoria di qualsiasi Nc che, messo di fronte ai propri palesi errori, abbia mai detto anche solo "scusa, mi sono sbagliato"?
Loro il perdono lo chiedono ipocritamente alla comunità...e basta.
Il resto dell'orbe cattolico non esiste, ha torto a prescindere perchè loro sono dei perseguitati.
E poi perchè dovrebbero farlo? Il perdono si chiede quando riconosci di avere una responsabilità. Nel cammino ti si dice continuamente che "non puoi NON peccare". Quindi non c'è volontà, mica è colpa tua!
Chi chiede perdono e chi prova ad esercitare la volontà di non cedere alle sue inclinazioni è solo "un grandissimo ipocrita" (cit .mamotreti)
Sankiko ciarlatano ha definito persecuzione le accuse ad Apuron.
RispondiEliminaSe era in buona fede, allora mente quando dice di parlare sempre per ispirazione.
Se era in malafede, allora ha mentito consapevolmente.
Perciò in ogni caso è solo un bugiardo.
RispondiEliminaLa decisione del Vaticano di confermare la sua condanna dell'arcivescovo arcivescovo Anthony Apuron per aver abusato sessualmente di minori segna un triste capitolo nella storia della Chiesa, ha detto l'attuale arcivescovo di Guam, Michael Byrnes.
"La Chiesa non si rallegra quando i suoi membri decadono dalla grazia e vengono giudicati colpevoli di gravi delitti, in questo caso, l'orrendo peccato di abusi sui minori, è una vergogna profonda e dolorosa", ha detto Byrnes in una conferenza stampa a Guam venerdì .
"Come Chiesa, ciò che possiamo fare in tutti i casi di questo genere è riconoscere apertamente il peccato per infliggere la penitenza e la punizione al peccatore per la sua salvezza", ha detto Byrnes. "Da parte nostra, faremo tutto quanto è in nostro potere per assicurare che questi orribili danni inflitti agli innocenti non si ripetano mai.
Estendo le nostre scuse più profonde agli uomini ed alle loro famiglie che hanno subito danni irreparabili da parte di Anthony Apuron in passato.
"Pregherò anche per mio fratello Anthony, come faccio per le sue vittime, con umiltà, chiedo ai fedeli di aiutare anche il vescovo Apuron nella preghiera e nella penitenza, affinché possa trovare la grazia nel pentimento e nella misericordia per la sua anima. "
E' vero, non c'è da rallegrarsi quando um membro della Chiesa, e soprattutto un Vescovo, commette peccati tanto odiosi.
EliminaC'è però da rallegrarsi che, finalmente, sono venuti a galla e sono stati riconosciuti come tali
La stampa statunitense ritiene scandaloso che Apuron, colpevole del delitto gravissimo di abuso sui minori, non sia stato ridotto allo stato laicale, e quindi possa celebrare Messa, confessare eccetera come un qualsiasi sacerdote (anzi, come un vescovo, visto che lo è ancora).
RispondiEliminaSecondo me i giudici hanno tenuto conto del fatto che i delitti sono abbastanza datati e, forse, hanno tenuto in considerazione il certificato di buona condotta che i kikos avranno sicuramente fornito al loro presule.
Il che vuol dire che il Cammino Neocatecumenale si accollerà fratel Tony e magari gli farà celebrare le Eucarestie alle Comunità di Roma...e guai a chi "giudica"...
Giusto per essere precisi:
RispondiElimina- Apuron ha perso definitivamente il titolo di arcivescovo di Agaña (Guam) e il diritto di usare le "insegne proprie dell'ufficio di arcivescovo" (mitria, pastorale, ecc.), ma è ancora vescovo (praticamente può celebrare Messa in privato e lontano dall'isola di Guam); speriamo vivamente che venga presto "spretato" (più esattamente "ridotto allo stato laicale").
PER KIKO NON È UNA CONDANNA...È UNA PERSECUZIONE! APURON È IL NUOVO MARTIRE DEL NEURO-CAMMINO..
RispondiEliminaCon sommo sprezzo del ridicolo, Apuron proclama ancora di essere innocente, e blatera di un "complotto" contro di lui ma di cui non può fare nomi (ah,ah,ah,ah!).
RispondiEliminaCome fanno notare su Jungle Watch, è stato invece lui stesso a fare di tutto per indurre sia i giudici che la stampa che l'opinione pubblica a ritenerlo colpevole.
Apuron deve essere "spretato" perché lo merita. Per una vita intera ha sputato sulla sua dignità sacerdotale ed episcopale, ancor prima che gli fosse data dalla Chiesa.
E poi deve essere "spretato" (ridotto allo stato laicale) anche perché i vescovi dotati di "scheletri nell'armadio" come lui, devono capire che la pacchia è finita.
(Vogliamo sperarlo).
Come fanno notare su Crux Sancta, non è persecuzione: è giustizia.
EliminaApuron (o chi per lui) ha lanciato ieri un comunicato stampa in cui si proclama innocente e sostiene che siccome i giudici del tribunale non hanno ritenuto credibili "la maggioranza delle accuse" allora quelle risultate credibili sarebbero automaticamente false.
RispondiEliminaÈ la tipica parlantina neocatecumenale, come al solito. Ed è scritta in tre lingue: inglese, chamorro (la lingua dei nativi di Guam) e italiano, così, tanto per farci capire chi è il vero autore...
Qualcuno dovrebbe ricordargli che in un processo conta la verità processuale, cioè ciò che è dimostrabile essere vero. Pertanto un'accusa non adeguatamente sostenuta da testimoni e da prove non viene presa in considerazione, anche se è vera.
I collegio di giudici del tribunale vaticano, con a capo il cardinal Burke, ritenne credibili «alcune» delle accuse, e questo è già sufficiente. Non significa che le accuse rimanenti siano false: significa solo che su quelle «alcune» si era raggiunta ragionevole certezza. Se ipoteticamente il processo fosse durato dieci anni in più, i giudici avrebbero potuto indagare altre accuse, e quindi quell'«alcune accuse» sarebbe diventato «parecchie accuse», senza cambiare il verdetto di colpevolezza.
A chi volesse prendere le parti del vescovo pedofilo neocatecumenale dobbiamo anche ricordare che il suo autodichiararsi "innocente" significa il dichiarare "mentitori" tutti (ma proprio tutti) coloro che lo accusano o che hanno elementi diretti per accusarlo. Per cui Apuron deve inventarsi il super-mega-complottone secondo cui all'improvviso, dopo trent'anni di episcopato, tutti si mettono d'accordo a inventare balle... e nonostante la credibilità di parecchi accusatori (che da sola è stata sufficiente per raggiungere il verdetto di colpevolezza), qualcuno avrebbe ancora tentato di "pagare" falsi testimoni...
Sappiamo bene che la vita di tanti ecclesiastici è stata devastata da false accuse (false, contradditorie, da persone inaffidabili) e da processi farlocchi (orchestrati per estrarre denaro in risarcimenti e soprattutto ricchi compensi per gli avvocati dell'accusa). Ma nel caso del pedofilo e stupratore di minori, fratel Tony neocatecumenale, abbiamo non solo la credibilità degli accusatori (che ci hanno messo il nome e la faccia quando avevano tutto da perdere, quando la legge non dava loro alcuna garanzia, nessun appoggio), ma anche la serietà del collegio giudicante (il cardinal Burke, non un ingenuo qualsiasi, non un approssimativo qualsiasi).
Fratel Tony lamenta il terribile "esilio" inflittogli dal tribunale vaticano ma nella stessa frase si dichiara "vescovo, prete, e figlio della Chiesa", col sottinteso che si sente sicuro che potrà continuare a fare il vescovo (magari "itinerante") del Cammino Neocatecumenale. Che bel Cammino, che ti fa amministrare i sacramenti da un pedofilo condannato, impenitente e soprattutto mentitore.
Blatera più volte della sua "ubbidienza al Papa", come se qualcuno nei sacri palazzi gli avesse paventato una via d'uscita tutto sommato comoda, qualcosa che gli faccia comodamente dimenticare il passato...
E addirittura prevede che un giorno "nuovi testimoni" lo riabiliteranno. Sarà questa la strategia neocat nel prossimo futuro? Come possono dei "nuovi" testimoni smentire il dolore e le sofferenze di coloro che hanno dovuto subire indifesi e derisi, le aberranti schifezze perpetrate da Apuron? «Non ti crederà nessuno», disse Apuron ad (almeno) una delle sue vittime.
Come dichiarato dallo stesso perfido Apuron, «gli abusi sessuali sui bambini sono un crimine che grida vendetta al cielo». Pertanto in tale dichiarazione l'impenitente Apuron ha maledetto sé stesso.
Sempre da Jungle Watch, fanno notare che:
RispondiElimina1) Apuron a parole proclama di voler difendere il suo buon nome, nei fatti ha lavorato freneticamente per far archiviare il proprio caso;
2) papa Francesco aveva preso sul serio il caso, e si può essere certi che le conclusioni del tribunale vaticano abbiano avuto la sua piena approvazione;
3) nessuno può impedire ad Apuron di fare i nomi del cosiddetto "gruppo di pressione" o della "campagna coordinata", tanto più che tali nomi sono pubblici sui giornali e su Jungle Watch da ormai sei anni;
4) l'unico "gruppo di pressione" è stato quello dei cattolici che non ne hanno potuto più e hanno pacificamente protestato recitando il rosario davanti alla cattedrale di Guam;
5) il caso Apuron è venuto fuori non da una campagna di stampa, non da avvocati o legislatori, ma da cattolici anziani che lo hanno conosciuto per tutta una vita e che non volevano che le nuove generazioni venissero distrutte dalla sua abominazione;
6) ...e cosa dovremmo dire del gruppo neocatecumenale di pressione che si agita nei corridoi vaticani tentando di rimpiazzare la fede cattolica col neocatecumenalismo?
Intanto vorremmo chiedere ai kikos:
Elimina- le molestie sessuali ai minori sono peccato o no?
- e se a compiere tale peccato è un prete o vescovo?
- e se tale prete o vescovo appartengono al Cammino, sono ancora peccato o no?
- e se invece tale peccato lo avesse commesso un nemico del Cammino, il vostro giudizio sarebbe rimasto uguale?
Segnalo l'articolo de Il Messaggero che titola "Condanna in appello per il vescovo dei Neocatecumenali di Guam".
RispondiEliminaL'articolo - o meglio, il riassuntino - è di una giornalista che già in passato si era dimostrata un po' troppo filo-neocatecumenale.
EliminaIl link esatto è questo:
https://www.ilmessaggero.it/vaticano/papa_francesco_neocatecumnali_abusi_pedofilia_guam-4407789.html
Segnalazione:
RispondiEliminahttps://www.farodiroma.it/condannato-anche-in-appello-il-vescovo-di-guam-che-ha-stuprato-il-nipote-i-neocatecumenali-lo-difendevano/
Il Faro di Roma (che già a suo tempo aveva dimostrato di avere qualche topo kikiano in redazione) presenta alcune imprecisioni (lascia infatti intendere che sarebbe possibile un altro appello) e alcune considerazioni significative.
EliminaAfferma infatti che la sentenza è un «compromesso» con un «non chiaro verdetto», perché la sorte degli ecclesiastici abusatori di minori dovrebbe essere la riduzione allo stato laicale. Ma Apuron per il momento non è stato spretato, né è previsto dalla sentenza.
Inoltre aggiunge delle informazioni che possono provenire solo dalla propaganda kikiana, come il commovente (per i kikos) abbraccio di qualche mese fa tra Apuron e papa Francesco. Per di più presenta mons. Byrnes come uno che ha chiuso il Redemkikos Mater di Guam perché «non condivide l'impostazione» del Cammino e perché «ritiene» (sottinteso: deve essere opinione personale e deve essere non condivisibile) che Guam non sarebbe adatta ad un "seminario internazionale" (sottinteso: "internazionale" è sinonimo di kikiano e voi che criticate il Cammino sareste non internazionali)).
Infine, pur chiamandolo "Movimento" (ah, il camuffarsi, richiede perfino di contraddire Carmen Hernàndez mentre interrompe il Papa...), fa fatica a nascondere l'ira funesta per le «spiacevoli decisioni che hanno riguardato il Movimento Neocatecumenale a Guam».
In realtà l'isola di Guam ha finalmente chiuso un brutto capitolo: il pedofilo Apuron è stato riconosciuto colpevole di abusi su minori, creperà lontano dalla sua terra natìa e ha perso il titolo di arcivescovo (pertanto non potrà essere ricordato come arcivescovo emerito di Guam, perché non lo è).
Ribadisco: A Padre Pio PER MOLTO MENO fu vietato di celebrare in pubblico e confessare (cosa per lui terribile) e MAI e sottolineo MAI disse una sola parola di rimostranza verso quella che, veramente, era un ingiusto provvedimento.
RispondiEliminaInvece Apuron cosa fa? Non solo si proclama innocente, ma fa la vittima, accusa di corruzione (e quindi dice indirettamente che chi lo ha condannato si è lasciato corrompere) e questo lo fa in un comunicato addirittura IN ITALIANO ( chissà chi lo ha scritto e per chi) .
In questo Apuron è perfettamente neocatecumenale (evidentemente gli anni in comunità sono serviti a qualcosa): sconosce il senso della parola VERGOGNA!
Nota: come confermato da Tim, ci sono altre vittime di Apuron che non si sono fatte avanti perché hanno personalmente deciso di non voler riaprire un dolorosissimo capitolo della propria vita, neppure di fronte alla possibilità di risarcimenti.
EliminaRicordiamo che grazie al neocatecumenale Apuron, pedofilo e protettore di preti pedofili, la diocesi di Agaña (Guam) è in bancarotta ("chapter 11", procedura di bancarotta controllata). C'è tempo fino ad agosto per presentare denuncia e richiesta di risarcimenti.
Piccolo promemoria: a Guam fino ad alcuni anni fa c'era un monastero di clausura. Le monache, nel 2003, avendo saputo che il vescovo intendeva aprire un seminario ma non aveva i fondi necessari, misero a disposizione una somma molto ingente (dell'ordine di due milioni di dollari, tutte le donazioni dei propri benefattori), per l'acquisto di un edificio e un terreno che precedentemente erano un hotel con un centinaio di stanze, donandola alla diocesi per costituire un seminario per le vocazioni di Guam (i seminaristi infatti venivano formati nel "vicino" seminario delle isole Marianne, ad alcune ore di volo da Guam).
Il vescovo pedofilo neocatecumenale costituì un seminario Redemkikos Mater e di conseguenza la condizione necessaria per accedervi era di entrare nel Cammino Neocatecumenale. Gli aspiranti sacerdoti che non entravano nel Cammino, anche mettendo di tasca loro tutte le spese per essere formati in un altro seminario, venivano respinti dalla diocesi (cioè dal vescovo neocatecumenale, dal vicario episcopale neocatecumenale, dal responsabile delle vocazioni che pure era neocatecumenale).
Nel 2011 Apuron fu ricoverato per un problema cardiaco. Subito dopo, in gran segreto, fece una Declaration of Deed Restriction, praticamente un lascito sotto forma di dichiarazione di restrizione d'uso (inganno celato da un'accuratissima scelta di termini legali), a favore dei coniugi Gennarini e del presbitero Pochetti, supercatechistoni neocat residenti in New Jersey, e a sé stesso (personalmente anziché alla funzione di arcivescovo di Agaña). Se entro cinque anni non fosse stata impugnata in tribunale sarebbe divenuta immodificabile.
Lo scoppio dello scandalo ha fatto emergere in extremis anche questa truffa permettendo appena in tempo all'arcivescovo Byrnes di restituire la property all'arcidiocesi una settimana prima che la ruberia neocatecumenale divenisse effettiva.
In seguito il seminario R.M. venne soppresso perché mancavano di tutti i più elementari standard richiesti ad un seminario, a cominciare da una facoltà teologica degna di questo nome. Ora la property è in vendita per poter pagare i risarcimenti alle vittime del vescovo pedofilo neocatecumenale.
In breve:
- le monache hanno donato alla Chiesa (senza neppure prendersene il merito: avevano stabilito la clausola che la donazione fosse definita "da anonimo benefattore che non vuol essere riconosciuto"), convinte di promuovere vocazioni al sacerdozio per tutta la Chiesa;
- il vescovo pedofilo neocatecumenale, a loro insaputa, ha invece creato un seminario Redemkikos Mater che in quanto tale, come dicono gli statuti dei R.M., forma «presbiteri secondo la spiritualità e le esigenze del Cammino Neocatecumenale»;
- quando tale scandalo è diventato pubblico, il perfido Apuron ha perfino chiesto alle monache di mentire;
- le monache sono state derubate due volte dal Cammino: nel momento in cui il vescovo pedofilo neocatecumenale ne estraeva la donazione per adoperarla a favore del Cammino, e nel momento in cui le conseguenze degli abusi di Apuron hanno costretto a mettere in vendita quella property.
Impressionante. Stando così le cose sono dei veri criminali e truffatori!
EliminaI seminaristi non del Cammino che venivano cacciati da seminario dimostra un settarismo incredibile.
Segnalo l'articolo de Il Messaggero che titola "Condanna in appello per il vescovo dei Neocatecumenali di Guam".
RispondiEliminaIl link corretto è questo: https://www.ilmessaggero.it/vaticano/papa_francesco_neocatecumnali_abusi_pedofilia_guam-4407789.html
EliminaInsomma, come sempre i kikos ce la stanno mettendo tutta per far passare la loro narrativa sul caso.
EliminaLa prima impressione è che siano convinti che è imminente il loro sfratto da Guam e la chiusura di altri seminari Redemkikos Mater, e perciò è tutto un affanno a blaterare di "seminari internazionali" e di "famiglie in missione", tentando di legittimare la propria opera nonostante la condanna del loro vescovo pedofilo neocatecumenale.
La giustizia ha fatto il suo corso, ma ritengo piuttosto grave che Apuron non sia stato ridotto allo stato laicale. E' scandaloso e grida vendetta al cospetto di Dio che possa continuare a celebrare messa, confessare e amministrare gli altri sacramenti. I fedeli delle diocesi dove opererà da oggi in poi dovrebbero essere adeguatamente informati. Ma dubito che lo saranno.
RispondiElimina...Marcial Maciel fu spretato?... no... perche' era troppo vecchio e malato....
Elimina....e apron si e' messo sulla sedia a rotelle per commuovere il papa......
Piccolo appunto: il fatto che Apuron non abbia subito la dimissione dallo stato clericale, non cambia molto la sostanza dei fatti.
RispondiEliminaPeraltro, se pure avesse ricevuto anche questa pena, nessuno gli avrebbe impedito di celebrare messa con i kikos, perché il sacramento dell'ordine è indelebile. Apuron morirà in una saletta neocatecumenale.
Non siamo felici, ma possiamo tirare in sospiro di sollievo, perché questa notizia non farà che allontanare altri fratelli dal cammino.
Forse non cambia molto la sostanza dei fatti, ma sarebbe stato quanto mai opportuno. Come pensiamo possano sentirsi i fedeli che assistono ad una messa celebrata da costui? O come riuscire a prendere l'Eucaristia dalle sue mani? Non trovo risposta. In ogni caso almeno la sua agghiacciante affermazione ("no one can get me") è stata smentita. Chissa' se nelle comunità daranno informazione su questa condanna? Ne dubito. Tutto quello che è scomodo viene accuratamente taciuto.
EliminaP.s. Celebrare illecitamente, ovvio.
RispondiEliminaLe ultime parole famose di Apuron:
RispondiElimina«no one can get me»
La cosa più mi colpisce di tutta questa faccendo, più ancora dei crimini tanto odiosi quanto perversi della pedofilia, è il silenzio mantenuto per anni e l'ostinazione nel dichiararsi innocente al di là dell'evidenza, che poi il tribunale ha accertato.
RispondiEliminaQuesto significa che Apuron ha vissuto per decenni in PECCATO MORTALE!
Per decenni ha ingannato tutti.
Guam e il suo Vescovo per i camminanti erano un mito, una profezia: la Chiesa catecumenalizzata del futuro. Apuron era un santo. Ricordo anni fa come ne parlava un mio amico del Cammino: il suo sogno era un viaggio a Guam.
In realtà, uno dei massimi esponenti del Cammino a livello morale, si è dimostrato un criminale, uno che probabilmente ha perso la fede da un pezzo e tutto ciò che ha fatto come Vescovo per lui era solo una recita.
Il discernimento di Kiko ha fallito.
Ma i camminanti crederanno a un complotto.
Mi ricordano un mio amico che, almeno 15 anni fa, si recava ogni mese ai ritiri di un certo padre Giovanni Granados, messicano residente a Roma. Me lo descriveva come un santo dotato di doni straordinari.
Un giorno il santo fu trovato con la testa fracassata, ucciso da un balordo che aveva invitato a casa perché omosessuale.
Il balordo, però, vedendo gli oggetti preziosi di cui si era circondato padre Giovanni, cambiò programma.
Con la scusa che padre Giovanni si diceva perseguitato, il mio amico ha creduto che sia stato ucciso da qualche sicario mandato da un noto Cardinale dell'epoca.
Non c'è stato nulla da fare, non ha mai voluto accettare la verità dei fatti.
Potenza del lavaggio del cervello
Mettiamola così,
EliminaApuron ora vivrà mantenuto dal cammino in qualche seminario RM e l'univa "messa" che celebrerà sarà la ridicola pantomima neocatecumenale. Se i fratelli del cammino accettano di ricevere i sacramenti (ammesso che siano tali) da un pedofilo impenitente e truffatore, nutrendo la sua pretesa ridicola di essere un perseguitato, facciano pure. Almeno non farà danno altrove.
Ma si ricordino una cosa: un sacerdote, sia quando va in Paradiso che (ahinoi) quando va all'inferno non ci va mai DA SOLO. Detto questo decidano secondo coscienza
Mi dispiace deludere i neocatecumenali ma Dio esiste solo che non è Kiko Arguello.
RispondiEliminaLUCA
Oggi stiamo leggendo su questo Blog delle notizie, molto importanti, frutto del Concilio. Dovete sapere che alcuni in mezzo a noi sono dei perseguitati, vengono raggiunti da degli odiatori, perchè non sopportano che siamo stati "APPROVATI" dal Papa in persona. Tutto quello che state vedendo in tv, nei giornali, nei Blog, ecc, ecc, fa parte di una lunga scia di persecuzione, perchè non sopportano che siamo santi, e non sopportano i nostri santi, che danno la vita ogni giorno per i loro fratelli. Odiatori e calunniatori sono entrati, a nostra disgrazia, nei Palazzi Vaticani, in particolare dentro la Congregazione della Fede, si sono appropriati di ciò che dovrebbe essere nostro di diritto, e stanno seminando il terrore tra di noi. Infatti stanno compiendo le azioni più turpi e stanno attaccando dei nostri fratelli. Sono riusciti a falsificare gli atti, hanno preso testimoni falsi, cioè delle persone che si vendono per pochi euro, ed hanno prodotto testimonianze false. Ormai il marcio nel palazzo è salito ad ogni livello, a questo nostro fratello non hanno dato la possibilità di difendersi e di ristabilire la verità. Questa situazione fa parte di un progetto che si sta portando avanti a livello mondiale, dietro vi sono persone che hanno un notevole potere, persone che riescono a comprare testimoni e giudici e sacerdoti e vescovi e cardinali,persone che si muovono a livello globale, potentissime, che hanno ingenti tesori economici. Noi tutti, fratelli nc, dobbiamo rispondere a tutto questo: ma come? Questo è ciò che dobbiamo fare: dobbiamo inserire un ultimo voto di obbedienza, perchè dobbiamo, ora, stringere i legami e dobbiamo essere forti per contrastare questo potere immenso. Vi invierò in ogni comunità dei miei collaboratori, verranno con un segno particolare, perchè abbiamo saputo che molti si spacciano per i nostri inviati, il segno che useranno per farsi riconoscere sarà la "BUSTA NERA", questo sarà il voto: la donazione pepetua di ogni bene e conto corrente.
RispondiEliminaNoi tutti siamo fiduciosi che il nostro dio, san Mammon, ci darà forza ed energia per contarstare queste persone che odiano i nostri conti correnti e i nostri soldi. Rimaniamo uniti a san Mammon, e tutto rientrerà, il nostro dio spezzerà i conti correnti degli avversari, dissiperà le loro ricchezze, svuoterà le loro tasche, li spoglierà di ogni gioiello e prezioso, le loro case saranno svuotate di ogni bene. Coraio!Coraio!Coraio! San Mammon!San Mammon! San Mammon! Difendi i nostri conti correnti, speriamo in te!
Pace ai figli della Pace.Gesù è la Pace
Occhio che son capaci di prenderti sul serio
EliminaOgni tanto un pò di umorismo fa bene.
EliminaAlrimenti, se dovessimo essere seri, a quel punto, dovremmo recitare:
"Salve, Regina, Madre di misericordia;
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva;
a Te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi
tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del Tuo seno.
O clemente, o pia,
o dolce Vergine Maria!"
Un commento dal CCOG:
RispondiElimina"Quel narcisista di Apuron sta recitando la parte della vittima. Vuole che ci sentiamo addolorati per lui perché ora è rimasto solo e la salute lo sta abbandonando. Quand'è stata l'ultima volta che ha fatto lo stesso discorsetto? Fu poco più di un anno fa, in udienza dal Papa - un'udienza generale in cui lui si è infilato, saltando poi la fila, per chiedere aiuto al Papa. Sorry, Apuron! Tutti questi guai te li sei attirati addosso da solo".
Intanto la vicenda è arrivata anche sul Washington Post (non do il link perché è protetto da un "paywall"), che riporta le parole dell'arcivescovo di Guam, mons. Byrnes, che ha detto che gli abusi sessuali di Apuron sono «un triste capitolo della storia della Chiesa».
Byrnes, nella conferenza stampa di oggi, ha poi aggiunto: «la Chiesa certo non si rallegra quando qualche membro si allontana dalla grazia e viene scoperto colpevole di gravi misfatti (nel caso specifico, il terribile peccato dell'abuso di bambini). È una vergogna profonda che ci dà tristezza».
Il Washington Post nota che alla sentenza è mancato solo l'ultimo passo - quello dello spretare Apuron.
Quindi cita di nuovo Byrnes: "...dobbiamo riconoscere onestamente il peccato per infliggere penitenza e punizione al peccatore, per la sua stessa salvezza. Da parte nostra, faremo tutto ciò che è in nostro potere per assicurare che questo orribile danno inflitto agli innocenti non avvenga mai più".
Ha quindi chiesto perdono agli uomini che hanno sofferto danno irreparabile da Apuron, e alle loro famiglie. Pregherà per Apuron sperando che ritrovi la grazia attraverso il pentimento e che possa ottenere misericordia per la sua anima".
Le vittime e i loro avvocati, intanto, sostengono che la misura è inadeguata. Il vescovo deposto continua a dichiararsi innocente.
Eresia e peccato contra sextum stanno sempre a braccetto.
RispondiEliminaRileggiamo l'intervento di Apuron durante il Sinodo del 2005:
S.E.R. Mons. Anthony Sablan APURON, O.F.M. CAP., Arcivescovo di Agaña, Presidente della Conferenza Episcopale (GUAM - OCEANIA)
Nel Pacifico, la scarsità di sacerdoti e l’aggressività delle sette evangeliche rappresentano una sfida alla stessa sopravvivenza della fede cattolica. In base alla mia esperienza, l’unica risposta a questo duplice ostacolo è la formazione di “comunità basate sulla fede”, come ha detto ai giovani di Colonia Papa Benedetto. Il Santo Padre inoltre ha detto ai giovani che “il potere del Vangelo è intensamente percepito” nelle piccole comunità di fede. Occorre che la Chiesa di oggi renda chiaramente visibili i simboli eucaristici: forse occorre che la Chiesa ricorra al “pane vero” per il pane che diventerà il Corpo di Cristo che tutti dovranno mangiare e per il vino che diventerà il sangue di Cristo e verrà bevuto da tutti. Questi simboli rappresentano pienamente e con forza la realtà che esprimono, non semplicemente un’approssimazione. Inoltre, se l’Eucaristia è un banchetto, la postura più adatta di quanti ricevono il Corpo e il Sangue di Cristo è quella seduta, non in piedi! (Instrumentum Laboris, n.ri 13, 37, 50, 65)
Il “segno di pace” dovrebbe essere scambiato subito prima della preparazione delle offerte e prima che inizi l’Anafora a conclusione della Liturgia della Parola, invece che immediatamente prima della fractio panis. Altrimenti, sia il perdono rappresentato dal Segno di Pace che la venerazione dovuta alla fractio panis perdono il loro impatto quando le persone si scambiano il segno della pace. Tutto ciò può essere compiuto in modo significativo e rispettoso con un’adeguata catechesi.
Nella mia esperienza con comunità del Cammino Neo-catecumenale, ho osservato un notevole incremento della fede nelle vite di migliaia di persone, di famiglie, compresi i giovani, che amano la Chiesa e manifestano rispetto e amore verso il Sacramento dell’Eucaristia.
Faccio appello a quanti oggi guidano la Chiesa perché facciano tutto il possibile per aiutare le persone a conoscere veramente Gesù Cristo attraverso i simboli dell’Eucaristia e la realtà che rappresentano.
http://www.vatican.va/news_services/press/sinodo/documents/bollettino_21_xi-ordinaria-2005/01_italiano/b09_01.html#-_S.E.R._Mons._Anthony_Sablan_APURON,_O.F.M._CAP.,_Arcivescovo_di_Agaña,_Presidente_della_Conferenza_Episcopale_(GUAM_-_OCEANIA)_
Tomista ex NC
Anni e anni buttati nel cesso a tentare di accattivarsi il favore dei pontefici e poi ti trovi un Pontefice che prende personalmente in visione il caso Apuron. Intere conferenze episcopali (come quella giapponese) che ti sbugiarda, Nunzi apostolici, Amministratori straordinari e forse chissà, anche qualche visitatore apostolico dei seminari che fa il giro lungo a vedere che molti Redemptoris Mater non esistono neanche fisicamente ma sono 4 ragazzini che vivono in casa di famiglie. Un numero impressionante di sacerdoti di tutte le sensibilità e formazione, di tutte le età che sono rimasti scioccati dall'insofferenza delle comunità di essere a "servizio" delle parrocchie, grasso che cola che vanno alla messa di Natale. per far vedere che il Papa ha approvato la liturgia vanno in giro con la foto di JPII di porto S.Giorgio, ormai sbiadita perché dei due papi successivi non hanno nulla. Non uno scritto, non un documento. Una foto. Ma quanto vuoi che duri...
RispondiEliminaE intanto Kiko al suo autoannuncio di Pasqua, mercoledì scorso a Roma, ha proclamato che il Cammino può fare la sua Veglia Kikiana Staccata dalla Chiesa.
EliminaMi sapresti indicare dove trovare l'annuncio di Pasqua? Grazie.
EliminaLo trovi scaricabile qui.
EliminaHo dato una rapida scorsa e, se non ci fosse da piangere, verrebbe da ammazzarsi dalle risate:
Elimina1) "l'amore per la liturgia! Quale? Quella della Chiesa Cattolica o quella inventata da Kiko?
2) "la veglia prima non c'era da nessuna parte"? Ma davvero? e Allora quella che si è fatta in tutte le parrocchie del mondo cos'era? Una farsa? Ma si rende conto di che cosa dice?
3) tralascio volutamente il "paragrafo f"..certo è che quando gli si citano le note del loro Statuto non conta nulla, invece loro vanno a trovare codici e codicilli
4)Fare un incontro per "smuovere la diocesi" fa capire i loro veri intenti. Grazie mille. Poi se arriva più gente di quelli che ci possono entrare chissenefrega della sicurezza. Complimenti.
5)Solita pappardella sull'importnaza del cammino, sull'umiltà e sull'essere uno. Detto da Kiko è tutto un programma
6)Ulteriore accenno alla Veglia Pasquale "ripristinata dal cammino". Casomai che, nel fiume di parole dette prima, uno se lo sia scordato.
Ovviamente richieste di denaro a profusione a destra ed a manca. Ma i soldi per la Domus Jerusalem però se li sono trovati!
Piccolo promemoria per gli smemorati:
RispondiEliminaa differenza del cardinal Pell e di altri casi, il vescovo pedofilo neocatecumenale è stato condannato dal tribunale della Santa Sede per "abusi sessuali su minori".