martedì 10 dicembre 2019

NEOCATECUMENALI, CELEBRATE LA VISIONE INTELLETTUALE DELLA MADONNA APPARSA A KIKO!

Vista la novità di quest’anno, la celebrazione comandata alle Comunità Neocatecumenali per celebrare i 60 anni dall’apparizione della Madonna all’Arguello, ci sembra proprio il caso di dire due paroline…

Luogo dell'"apparizione mariana" a Kiko
Non è che ci troviamo di fronte a colui che, secondo un vecchio adagio, avendogli dato un dito si è preso tutta la mano?

Pian piano infatti l’Arguello introduce novità MAI concesse dalla Chiesa, quali ultimamente il memoriale della sua “supposta” visione mariana e l’andare a fare catechesi nelle case, in aperto contrasto all’art. 9 (cap. II) dello Statuto che impone che il neocatecumenato “debba NASCERE in parrocchia”.

Tanto per inquadrare meglio il fenomeno dell’”apparizione”, da tanti neocatecumenali creduto e dichiarato, informiamoci un po’ su che cos’è una “visione intellettuale” e quali effetti produce in chi si è manifestata.
Teniamo presente che l'Autorità ecclesiastica a proposito dei "casi dubbi, 
che non presentano alcun rischio per il bene della Chiesa, si asterrà da ogni giudizio e da ogni azione diretta (perché può anche succedere che, dopo un certo periodo di tempo, il presunto fatto soprannaturale cada nell’oblio); non deve però cessare di essere vigile per intervenire, se necessario, con celerità e prudenza."
Qui, più che cadere nell'oblio, sembra che l'importanza data alla presunta visione dell'Arguello si stia pian piano allargando.

Particolare lugubre del
 luogo dell''apparizione






Ci aiuterà nella comprensione il COMPENDIO DI TEOLOGIA ASCETICA E MISTICA di Adolphe Tanquerey, regalo dello scorso Natale da parte di Papa Francesco a tutti i membri della Curia romana.

 “Differenza tra le rivelazioni private e le pubbliche. 
La rivelazione divina in generale è la manifestazione soprannaturale fatta da Dio di una verità nascosta. Quando questa manifestazione si fa per il bene di tutta la Chiesa si ha la rivelazione pubblica; quando si fa per l’utilità particolare di coloro che ne son favoriti, si ha la rivelazione privata. Di questa sola parliamo.

Ci furono sempre, in tutti i tempi, rivelazioni private, come se ne ha esempi nella Scrittura e nei processi di canonizzazione. Tali rivelazioni non entrano nell’oggetto della fede cattolica, che abbraccia unicamente il deposito contenuto nella Scrittura e nella Tradizione, affidato all’interpretazione della Chiesa. Non vincoliamo quindi la fede di tutti i fedeli; e quando la Chiesa le APPROVA, non ci obbliga a crederle, ma solo permette, come dice Benedetto XIV, che siano PUBBLICATE ad istruzione ed edificazione dei fedeli; onde l’assenso che vi si deve prestare non è atto di fede cattolica, ma atto di fede umana fondato sull’essere queste rivelazioni probabili e pienamente credibili. — Le rivelazioni private non si possono pubblicare senza l’approvazione dell’autorità ecclesiastica.

Parecchi teologi però opinano che le persone a cui sono fatte coteste rivelazioni, e quelle a cui Dio fa annunziare questi voleri, possono farne materia di atto di vera fede, purchè abbiano prove certe della loro autenticità.

Per i kikos è già un dogma
e bisogna fare la torta
E veramente le visioni sono soggette a molte illusioni, onde è necessario dare delle regole per discernere le vere dalle false.

A ben discernere le vere rivelazioni e scorgere l’elemento umano che vi si può insinuare, occorrono regole che riguardano la persona che riceve rivelazioni, la materia a cui si riferiscono, gli effetti che producono, i segni che le accompagnano.

Dio può certamente far rivelazioni a chi vuole, anche a peccatori, ma abitualmente non le fa che a persone non solo fervorose ma elevate già allo stato mistico. Del resto, anche per interpretare le vere rivelazioni è necessario conoscere le buone qualità e i difetti delle persone che si credono favorite di rivelazioni. Fa quindi d’uopo studiarne le qualità naturali e soprannaturali.

Qualità naturali
Quanto al temperamento: sono persone ben equilibrate o affette da psiconevrosi o da isterismo? È chiaro infatti che, in quest’ultimo caso, c’è motivo di tener per sospette le pretese rivelazioni, essendo cotesti temperamenti soggetti ad allucinazioni.

Sotto l’aspetto intellettuale: si tratta di persona di buon senso, di retto giudizio, oppure di fantasia esaltata, associata a eccessiva sensibilità? Di persona istruita o ignorante? E da chi venne istruita? Le facoltà mentali non sono forse indebolite da malattia o da lunghi digiuni?

Sotto l’aspetto morale: È PERSONA INTIERAMENTE SINCERA O SUOLE AMPLIFICAR LE COSE E QUALCHE VOLTA ANCHE INVENTARLE? È INDOLE CALMA O APPASSIONATA?
La risposta a questi quesiti non proverà certamente se vi fu o non vi fu rivelazione, ma aiuterà molto a giudicare del valore delle affermazioni dei veggenti.

Rispetto alle qualità soprannaturali, si esaminerà se la persona: 1) è dotata di virtù soda e lungamente provata o soltanto di fervore più o meno sensibile; 2) se ha sincera e profonda umiltà o se cerca invece di mettersi in mostra e dire a tutti le sue grazie spirituali; l’umiltà è la pietra di paragone della santità, ov’ella manchi è pessimo segno; 3) se si apre delle sue rivelazioni col direttore anzichè con altri, e se ne segue docilmente i consigli; 4) se è già passata per le prove passive e pei primi gradi di contemplazione; E SOPRATTUTTO SE HA LE ESTASI DELLA VITA, OSSIA SE PRATICA LE VIRTÙ IN GRADO EROICO; DIO INFATTI ORDINARIAMENTE RISERVA LE VISIONI ALLE ANIME PERFETTE.

Notiamo bene che l’avere una persona le dette qualità non prova che abbia avuto la visione o la rivelazione, ma solo ne rende più credibile l’affermazione; come il non averle non prova che la visione o la rivelazione non ci sia stata, ma la rende poco probabile.

Inoltre queste informazioni FARANNO PI' FACILMENTE SCOPRIRE  le menzogne o le illusione dei pretesi veggenti. CI SONO INFATTI DI QUELLI CHE, PER SUPERBIA O PER ACQUISTAR CREDITO, SIMULANO VOLONTARIAMENTE ESTASI E VISIONI. ALTRI POI, IN MAGGIOR NUMERO, ILLUSI DALLA VIVA FANTASIA, PRENDONO PER VISIONI O LOCUZIONI INTERIORI LE PROPRIE IDEE.

Come si giudica l’albero dai frutti, così si può giudicar delle rivelazioni dagli effetti che producono nell’anima.

a    a ) Stando a S. Ignazio e a S. Teresa, la visione divina cagiona a principio un sentimento di stupore e di paura, a cui presto succede un profondo e durevole sentimento di pace, di gaudio e di sicurezza. Nelle visioni diaboliche avviene il contrario; se a principio sono causa di gaudio, succede presto turbamento, tristezza, scoraggiamento: arti diaboliche onde il demonio fa cadere le anime.
b    b)  Le vere rivelazioni rassodano l’anima nelle virtù dell’umiltà, dell’obbedienza, della pazienza e della conformità al volere di Dio; le false generano orgoglio, presunzione, disubbidienza.

Una rivelazione può esser vera nella sostanza e contenere errori negli accessori. Dio non moltiplica il miracolo senza necessità e non corregge i pregiudizi o gli errori che possono trovarsi nella mente dei veggenti, avendo egli di mira il loro bene spirituale e non la loro formazione intellettuale. Cosa che intenderemo meglio analizzando le principali cause di errori che occorrono in talune rivelazioni private.
a    a)  La prima causa è la mescolanza dell’attività umana coll’azione soprannaturale di Dio, massime se si tratti di fantasie e menti vivacissime.
b    b)  Una rivelazione divina può essere male interpretata.
c    c)  Una rivelazione può essere inconsapevolmente alterata dal veggente stesso nel momento in cui cerca di spiegarla, o, più spesso ancora, dai suoi segretari.

Per tutte queste ragioni, non c’è prudenza che basti nell’ESAME DELLE RIVELAZIONI PRIVATE.

Ottima cosa per noi imitare il savio riserbo della Chiesa e dei Santi. ORA LA CHIESA NON AMMETTE RIVELAZIONI SE NON QUANDO SIANO BENE E DEBITAMENTE ACCERTATE E ANCHE ALLORA NON LE IMPONE ALLA CREDENZA DEI FEDELI. ANZI, QUANDO SI TRATTI D’ISTITUIRE UNA FESTA O DI QUALCHE ESTERNA FONDAZIONE, ASPETTA LUNGHI ANNI PRIMA DI DARE IL SUO GIUDIZIO, non risolvendosi se non dopo aver maturamente esaminata la cosa in sè e in relazione col Domma e colla Liturgia.

Non si darà quindi giudizio certo rispetto a una rivelazione privata se non quando si avranno prove convincenti, prove che furono molto bene compendiate da Benedetto XIV nel libro sulle Canonizzazioni. Ordinariamente non si stia a una prova sola ma se ne esigano parecchie, osservando pure se le prove sono cumulative e convergenti e se si porgono vicendevolmente conferma; quanto più le prove sono numerose tanto più si è sicuri.

Un direttore, che riceva confidenze in fatto di rivelazioni e visioni, badi bene a non mostrarne ammirazione, perchè potrebbe con ciò animare i veggenti a tenerle subito per vere e forse a insuperbirne. Dica invece che c’è qualche cosa di meglio delle rivelazioni ed è la pratica delle virtù; che è facile illudersi su questo punto; che bisogna diffidare, e a principio piuttosto rigettarle che accoglierle.

Tale la regola indicata dai Santi. Ecco ciò che scrive S. Teresa:Si tratti di persone inferme o di sane, vi è sempre da temere in queste cose, finchè non si sia bene conosciuto lo spirito. E dico che a principio è sempre meglio allontanarle; perchè se vengono da Dio, ciò serve maggiormente per andare avanti e crescono anzi quando sono provate. La cosa è così; ma si badi a non importunar troppo l’anima e inquietarla, perchè veramente lei non può far di più”. S. Giovanni della Croce è ancora più energico; dopo aver indicato i sei principali inconvenienti che ne verrebbero dal far buona accoglienza a queste visioni, aggiunge: “GODE ASSAI IL DEMONIO QUANDO UN’ANIMA È FACILE AD AMMETTERE RIVELAZIONI E LA VEDE AD ESSE INCLINATA; PERCHÈ HA ALLORA MOLTA OCCASIONE E MODO DI INSINUARE ERRORI E DEROGARE IN CIÒ CHE GLI È POSSIBILE ALLA FEDE; PERCHÈ, COME DISSI, GRANDE INDELICATEZZA RISPETTO ALLA FEDE ENTRA NELL’ANIMA CHE LE CERCA E TALORA ANCHE FORTI TENTAZIONI E SCONVENIENZE

Il direttore però deve trattare con dolcezza le persone che credono di avere rivelazioni; perchè così potrà guadagnarsene la confidenza e aver modo di più efficacemente conoscere le particolarità necessarie a dare, dopo matura riflessione, un sicuro giudizio. Se sono illuse, avrà maggior autorità per illuminarle e ricondurle alla verità.
Tal è il consiglio di S. Giovanni della Croce, che è pur così severo in fatto di visioni: “Si badi però che, se abbiamo tanto severamente inculcato la necessità di rigettare cosiffatte cose (visioni, rivelazioni, locuzioni) e detto che i confessori non ne introducano discorso con le anime, non intendiamo con ciò che ne debbano mostrare tale disgusto e disprezzo, da dar loro occasione di avvilirsi e non dir più nulla; dal che verrebbero gravi inconvenienti”.

Targa al luogo dell'"apparizione", la casa di Kiko
già diventata meta di pellegrinaggi kikiani.
Se si tratta di qualche istituzione o fondazione esterna, il direttore badi bene di non assecondarle prima di avere diligentemente pesate le ragioni pro e contro al LUME DELLA SOPRANNATURALE PRUDENZA.
Tal fu la condotta tenuta dai Santi. S. Teresa, che ebbe tante rivelazioni, non volle mai che i suoi direttori le prendessero ad unica norma delle loro risoluzioni. Così, quando Nostro Signore le disse per rivelazione di fondare il monastero riformato di Avila, sottopose umilmente questo disegno al direttore e, mostrandosene egli incerto, prese consiglio da S. Pietro d’Alcantara, da S. Francesco Borgia e da S. Luigi Bertrando.

Pei veggenti poi l’unica regola da tenere è di palesare le rivelazioni a un savio direttore e seguirne umilmente e intieramente i consigli: è il mezzo migliore per non smarrirsi.

Le rivelazioni di cui abbiamo parlato sono concesse specialmente PER BENE PROPRIO DI CHI LE RICEVE, le grazie gratisdate invece specialmente per bene altrui. Sono infatti doni gratuiti, straordinari e passeggieri, conferiti direttamente a vantaggio altrui, benchè indirettamente possano pure servire alla propria santificazione. S. Paolo ne parla col nome di carismi; e nell’Epistola ai Corinti ne enumera nove, tutti provenienti dallo stesso Spirito (sapienza, scienza, fede, guarigioni, miracoli, profezia, discernimento degli spiriti, lingue, interpretazione)”.
 
Una piccola "casetta", tanto da poter oggi essere convertita in hotel
(il drappo rosso, rimosso all'inaugurazione, nasconde la targa)
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Non essendo nessuno di noi in grado di discernere tale situazione, non osiamo dare un giudizio.

Pensiamo sia bene però puntualizzare alcune cose che sappiamo, affinché ognuno possa trarre le proprie conclusioni.


1    1.  La visione kikiana non ha avuto alcuna APPROVAZIONE né, per quello che ne sappiamo, nemmeno alcuna valutazione.

2    2.  "Il Signore “abitualmente non fa queste rivelazioni a persone che non siano solo fervorose, ma elevate già allo stato mistico.” Kiko riporta episodi mistici “dopo” la visione, non già da prima, ed anche quelli da nessuno comprovati.

3    3.   "Bisogna valutare se la persona è “interamente sincera o suole amplificar le cose e qualche volta anche inventarle. Se è indole calma o appassionata, se cerca di mettersi in mostra e dire a tutti le sue grazie spirituali (l’umiltà è la pietra di paragone della santità, ove ella manchi è pessimo segno)”. Kiko è un mentitore abituale, amplifica le cose e spesso le inventa. Inutile dire che in tutti i modi cerca di mettere in mostra se stesso e dice coram populo le sue “grazie spirituali” non verificate, addirittura nei bar ad una appena conosciuta.

4    4.    "Bisogna valutare se si apre delle sue rivelazioni col direttore anzichè con altri, e se ne segue docilmente i consigli". Kiko non ha mai parlato di alcun “consiglio”, tranne il monastero da cui venne  subito via, come in un film, proprio nell'atto in cui stavano praticandogli la tonsura. Da ora in avanti lo farà, probabilmente… Royo Marin, per ammissione di Kiko, fu consultato successivamente alla visione della Madonna (chiamò solo un suo amico direttore dell'A.C. per quella) e molto sbrigativamente parlò di “riunione di potenze” e “tocco di sostanza”. Ma lo dice Kiko, per l’appunto dopo la morte di questo domenicano. Nessuna prova. Nessuno scritto.

5    5.    "se pratica le virtù in grado eroico; Dio infatti ordinariamente riserva le visioni alle anime perfette". Non mi sembra di aver mai saputo che Kiko praticasse la virtù in grado eroico. A 20 anni, tanti ne aveva al tempo della presunta “visione”, sappiamo che si dedicava ai concorsi e agli studi artistici, era "ricco e famoso".

6    6.    "ci sono infatti di quelli che, per superbia o per acquistar credito, simulano volontariamente estasi e visioni". Sul fatto della superbia, no comment. Ma non si dica che Kiko non utilizza questo presunto misticismo per acquistare credito. Quale altro credito potrebbe vantare altrimenti?

7    7.   "In principio il soggetto prova un sentimento di stupore e di paura, a cui presto succede un profondo e durevole sentimento di pace, di gaudio e di sicurezza. Nelle visioni diaboliche avviene il contrario; se a principio sono causa di gaudio, succede presto turbamento, tristezza, scoraggiamento: arti diaboliche onde il demonio fa cadere le anime.
Le vere rivelazioni rassodano l’anima nelle virtù dell’umiltà, dell’obbedienza, della pazienza e della conformità al volere di Dio; le false generano orgoglio, presunzione, disubbidienza"
. Di tutte queste virtù, nel signor Arguello, mi pare non se ne possa riscontrare nemmeno una mentre, al contrario, orgoglio, presunzione e disubbidienza imperano. Inoltre, dopo la presunta visione della Madonna, che dovrebbe produrre tutto ciò che abbiamo letto, se ne va con i marxisti e diventa mezzo ateo, mostrando come effetto scoraggiamento e tristezza (la crisi...). Si potrebbe dire che ha avuto un "ritorno spirituale" a scoppio ritardato. Al momento, la visione della Madonna in lui non aveva prodotto un baffo a livello spirituale, se non confusione, dubbi e rifiuto,come lui stesso racconta.


8    8.    la chiesa non ammette rivelazioni se non quando siano bene e debitamente accertate”. Per cui, in mancanza di accertamento, è veramente ignobile “festeggiare” o “celebrare” una visione sulla sola parola dell’interessato, com’è stato comandato di fare addirittura nel giorno dell’Immacolata Concezione. Se La Chiesa non sta attenta, tra un po' l'8 dicembre diventa la ricorrenza della visione di Kiko per i neocatecumenali, invece che quella dell'Immacolata.

9    9.    Un direttore, che riceva confidenze in fatto di rivelazioni e visioni, badi bene a non mostrarne ammirazione, perchè potrebbe con ciò animare i veggenti a tenerle subito per vere e forse a insuperbirne”. Ma allora Royo Marin disattese totalmente queste raccomandazioni, fu avventato, secondo la parola di Kiko. Subito disse: "hai avuto una riunione di potenze!" "un tocco di sostanza!". Kiko non ha mai riportato una sola volta che prima ci fu un'attenta e doverosa indagine. Ci fosse stata, l'avrebbe amplificata al massimo, come fa sempre.

1    10.   gode assai il demonio quando un’anima è facile ad ammettere rivelazioni e la vede ad esse inclinata; perchè ha allora molta occasione e modo di INSINUARE ERRORI e DEROGARE in ciò che gli è possibile, ALLA FEDE; perchè, come dissi, grande indelicatezza rispetto alla fede entra nell’anima che le cerca e talora anche forti tentazioni e sconvenienze”. La facilità ad ammettere rivelazioni in Kiko mi pare proverbiale: ad una sconosciuta in un bar… La conseguenza la sappiamo: ERRORI dottrinali e DEROGHE a profusione. Mi piace l'inciso "in ciò che gli è possibile", riferito al demonio, perché dimostra come si possa arrivare fino ad un certo punto, che il Signore non permette possa essere sorpassato. Per dirne una, il CNC non ha mai sostituito la Chiesa, come lasciava intendere Kiko all'inizio. Fortunatamente la dottrina kikiana è limitata ai soli neocatecumenali.

n    11.  "Se si tratta di qualche istituzione o fondazione esterna, il direttore badi bene di non assecondarle prima di avere diligentemente pesate le ragioni pro e contro al LUME DELLA SOPRANNATURALE PRUDENZA". Se quindi il CNC è nato, si dice, per ispirazione della Vergine Maria, quantomeno quell'ispirazione andava valutata e approvata, meglio ancora se l'approvazione fosse stata pubblicata. Per sicurezza, visto che non ci se ne può stare alla sola parola del dichiarante, com'è anche intuibile.

1    12.  Le rivelazioni di cui abbiamo parlato sono concesse specialmente PER BENE PROPRIO DI CHI LE RICEVE.” Per questo si chiamano “private”. Non sono primariamente per il bene degli altri, catecumeni e quant’altro, secondo quanto predica Kiko: “il Signore mi ha ELETTO per essere vostro catechista”…

37 commenti:

  1. A quella falsa "visione" ("apparizione") ovviamente ci credono soltanto i fedelissimi adoratori dell'idolo Kiko.

    Se un qualsiasi fedele proclamasse di aver avuto un'apparizione, nessuno la prenderebbe tanto sul serio da festeggiarne gli anniversari.

    Al massimo gli chiederemmo: cosa ne pensano le autorità ecclesiastiche di tale apparizione?
    E le autorità ecclesiastiche subito risponderebbero: "apparizione? quale apparizione?".

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    1. Quindi .. l'autorità ecclesiastica cadrebbe dal pero?
      Uhmm .. vediamo se ho capito bene.
      Un parroco nella propria parrocchia, si può considerare "autorità" ecclesistica?
      E quando più sacerdoti decidono di concelebrare d'accordo con questo parroco per una intenzione particolare, alla quale SOLLECITANO i propri fedeli a partecipare, stanno "esercitando" tale autorità verso i fedeli, giusto?
      Quindi, la situazione sintetizzata è questa:

      degli ecclesiastici, non incaricati e non competenti a valutare una presunta apparizione mariana, INDICONO una Messa di "anniversario" di tale presunto evento per celebrarlo e festeggiarlo, all'interno di una Chiesa (San Giovanni a Roma, se non sbaglio) in aperto CONTRASTO con le disposizioni della Gerarchia competente che VIETA celebrazioni pubbliche di qualsiasi presunta apparizione, finché essa non sia stata dichiarata AUTENTICA;
      (con successiva "torta" magari nella sagrestia della chiesa?).

      E la Chiesa UNA, Cattolica, Romana lascia fare?
      Non rimprovera nessuno?
      Si auto-contraddice?

      Complimenti all' AUTORITÀ!
      Cari Alti Ecclesiastici, l'autorità fate bene a esrcitarla (e a trarne vantaggio se l'avete), perché l'avete (anche i politici, i capi di governo, i dittatori, i capi mafiosi hanno autorità su chi li teme o fa con loro affari vantaggiosi) ma in quanto all' AUTOREVOLEZZA con cui si è presentato Nostro Signore .. nemmeno l'ombra!

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    2. "Se un qualsiasi fedele proclamasse di aver avuto un'apparizione"
      Mi ricordo che qualcuno avesse osato parlare di qualcosa del genere, non potete capire come i catechisti lo hanno asfaltato....
      ...evidentemente...solo Kiko può avere le "travveggole" ops le visioni

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    3. Chissà se a ottant'anni suonati Kiko ancora pasteggia whisky di mattina prima di pranzo (a spese dei suoi lacché, naturalmente: lui i cinquanteuro li ha già donati al povero di prima mattina. Tale povero non andrebbe più considerato povero perché incassa 1500 euro mensili in nero da Kiko).

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  2. https://neocatechumenaleiter.org/ante-algunas-informaciones-publicadas/

    Come avevo detto

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    1. Esatto: una smentita che non smentisce, com'è tipico di chi ha qualcosa da nascondere.

      Dicono che riguardo all'Equipe Internazionale del Cammino sono state pubblicate notizie false, ma non dicono quale sarebbe esattamente la "falsità" che vogliono smentire.

      È lo stesso trucchetto dei politici coinvolti negli scandali: lamentare "infangature", "falsità", e non dire mai quale sarebbe il falso e quale sarebbe il vero.

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    2. Formalmente ci dovrà essere comunque una elezione, da ratificare da parte del Dicastero Vaticano che ha "soppiantato" quello che doveva avere un futuro immenso.

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    3. Prima di scrivere fesserie leggi gli statuti. I successori degli iniziatori non saranno eletti, ma indicati dagli iniziatori, i successivi invece saranno eletti. Bastante ha tirato a indovinare per fare un articolo.

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    4. Il caro fratello delle 18:32 applica qil metodo del "damage control" perché vuole essere in piena comunione col "super full damage control" dell'urgentissimo e inatteso comunicato ufficiale dei vertici del Cammino.

      Dunque, mettiamo i puntini sulle "i":

      - stiamo parlando di un giornalista che scrive su vari temi di attualità ecclesiale. Non è un kikos, e si nota dal fatto che ha scritto articoli sgraditi alla propaganda kikiana. Non ce l'ha contro il Cammino, altrimenti non avrebbe aggiunto anche le pompose proclamazioni ufficiali. Non aveva necessità di andare a fabbricarsi una notizia sul Cammino, visto che i temi non gli mancano. È perciò ben possibile che abbia ricevuto qualche confidenza da qualche kikos che ha presenziato ai favolosi "festeggiamenti del sessantesimo anniversario" e l'abbia riportata pari pari, inclusa laa pomposa descrizione di Kiko. Facciamo anche notare che la fulmineità con cui i capicosca del Cammino hanno negato senza precisare cosa negavano, è del tutto inusuale. Fossi un kikos, mi preoccuperei non poco;

      - chi ha passato lo scoop al giornalista, doveva essere molto eccitato (positivamente: "evviva, è Gennarini! faremo le alzate vocazionali davanti a Gennarini!", o negativamente: "proprio quel volpone dovevano scegliere!? sono scandalizzato"); è ben possibile che si tratti di più persone, altrimenti il giornalista poteva pensdare: costui ha capito male, è ancora troppo infervorato dall'eccesso di alcolici; e se il sentimento non fosse stato univicamente positivo o negativo, il giornalista avrà considerato ciò come ulteriore conferma che durante i festeggiamenti c'è stata qualche rivelazione per "pochi eletti" (magari dal Gennarini stesso?);

      - lo Statuto del Cammino è un atto amministrativo concesso da un Pontificio Consiglio che è stato soppresso. Dunque non è intoccabile come il Vangelo. Se la Chiesa ti dà lo Statuto, significa che la Chiesa potrebbe anche decidere di correggerlo. E se anche fosse stato firmato dal Papa, il Papa potrebbe benissimo intervenire nella questione della successione, come già fatto numerosissime volte in passato nei riguardi di ordini religiosi e associazioni varie di fedeli, a volte per scandali, a volte per riportare la pace, altre volte per necessità di diverso genere; e lo ha fatto a volte in modo duro (imponendo un determinato successore), altre volte in modo apparentemente gentile (nominando un "commissario", oh, beh, oggi si chiama in altri modi, per esempio "cardinale consigliere" o "assistente ecclesiastico"); lo Statuto non è un certificato di santità, né una certificazione di intoccabile autonomia;

      - infine, la convinzione che il Cammino debba essere guidato da un celibe è un po' troppo generica, non può essere considerata un requisito irrinunciabile per decidere il successore. Infatti sono vincolati al celibato solo quelli che liberamente hanno emesso regolarmente voto religioso perpetuo in tal senso (cioè preti, frati, monaci). Non è che un laico non sposato possa proclamarsi "celibe" e valere come uno che ha emesso voto di castità (frati, monaci) o promessa solenne di celibato (sacerdoti).

      Mi sia ora consentita una battuta che certamente il kikos non capirà (non ha capito nemmeno i ragionamenti fin qui elencati: per un kikos vale solo l'autorità di Kiko, non vale mica la ragione): potrebbe perfino darsi che Bergoglio abbia personalmente imposto il Gennarini. Impossibile? Eppure sarebbe uno scenario da divide et impera, o un tipico metodo gesuita del se vuoi scontentarli accontentali troppo, o anche solo la tattica del vi ho dato il massimo che potevate chiedermi per cui sarà severo in caso di screzi presenti e futuri. E gli screzi della lotta dei pretendenti al trono sono appena cominciati...

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    5. I nomi veri in realtà sono noti a tutta Roma.

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    6. ....ovviamente non ce li hai detti perché non li sai nemmeno tu... oppure perche' tripudio ha ragione....

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    7. @"Anonimo10 dicembre 2019 18:32"
      Peccato che Pezzi non è considerato iniziatore... quindi...alla morte di Kiko si dovrà eleggere tutta l'equipe....quello che dici valeva solo per Kiko e Carmen ( come è successo nominando Ascension )....mi sa che devi leggerli meglio tu gli statuti... Art. 34 e Art. 35 ...se non capisci quello che leggi non è colpa mia

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    8. a proposito la nomina di Ascension ha scatenato una bel malcontento nelle alte sfere

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  3. La verità è che Kiko oramai ha capito che non se lo fila più nessuno. Basta vedere cosa ha fatto a Genova davanti ad una platea raffazzonata che non lo stava neppure a sentire. Poveretto. Ed ora che l'amichetto Parolin non c'è più (e Tagle è tutto tranne che smemorato) che poteva fare se non darsi arie da Bernadette?
    Oramai è alla frutta. Carisma non ne ha più. I soldi per le bustarelle scarseggiano. Però fino all'ultimo fanno speculazioni edilizie e costruiscono Domus. Ma con quali soldi?

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  4. Kiko Arguello, povero guitto da baraccone, ha finito le cartucce ed ormai spara a salve.
    Come ho letto da qualche parte,basterebbe mettergli una mano sulla testa e dirgli dolcemente di stare buono.
    Camminanti aiutate questo vecchietto stanco e disorientato ad andare in pensione.
    Vedrete che Gennarini e Sanfilippo sapranno gestire la fine del CN molto più velocemente del "povero" Kiketto.
    E' tempo che la gerarchia ecclesiastica tolga le mele marce dalla Chiesa e dia un po' di chiarezza ai fedeli che sono sempre più disorientati.
    Basta con le apparizioni basate sul "nulla" e le stupidate megagalattiche del CN.
    Mettiamo la parola fine a questa "macchina infernale" che ha rovinato la vita a centinaia di migliaia di persone in buona fede.
    LUCA

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    1. Hai ragione è una macchina infernale guidata dal demonio,ma è possibile che il Santo Padre non se ne accorga? Stanno distruggendo la chiesa è soprattutto migliaia di persone, non si può continuare così.

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  5. @ Pax
    Ti ho fatto una mail
    Veterano.

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  6. I NEUROCATECUMENI DOVREBBERO FESTEGGIARE ANCHE L'APPARIZIONE DI KIKO ALLA MADONNA...

    RispondiElimina
  7. Per caso quel giorno dell'apparizione della Madonna,kiko era sbronzo?

    RispondiElimina
  8. O.T.

    In uno dei commenti al post Farloccheide kikiana sull'apparizione di 60 anni fa, Sentinella ci segnalava:

    (Ricopio qui il suo commento)

    Sentinella 6 dicembre 2019 11:14

    Non c'entra nulla.. ma sembra importante avere un tuo parere su questo documento del 3/12.ricevo e trasmetto.

    INDICAZIONI DEL VESCOVO LOREFICE PER LE C.N.C DELLA PARROCCHIA S.FAMIGLIA di Palermo

    Chi non è d'accordo e chiamato ad affrontare direttamente l'Arcivescovo.

    1 PASQUA:( veglia e triduo)
    Si fa riferimento al decreto.

    2 VEGLIA DI PENTECOSTE.
    Non ho rilasciato nessun decreto
    dice il Vescovo.
    Ma si fà la Veglia di Pentecoste in parrocchia per tutte le comunità.

    3 Nessuna Veglia di Pentecoste negli alberghi.
    Domenica di Pentecoste si segua il programma delle comunità per le convivenze.

    4 DENARO
    Massima trasparenza e contabilità per tutte le persone che gestiscono il denaro dei fedeli(preti e laici).
    Alla S. Famiglia va informato il Parroco per le RACCOLTE che si fanno in Comunità.(eccetto per le raccolte normali prestabilite per gestire la comunità.) Tutte le raccolte di varie iniziative il Parroco va informato :
    1 Quanto si è raccolto
    2 È la destinazione

    5 CHI HA L'AUTORITÀ IN PARROCCHIA?
    a. Il Vescovo- E il PASTORE (al quale si deve obbedienza)
    b. Il Parroco - partecipa alla missione del Vescovo come Pastore in una Parrocchia - ( si deve obbedire)
    c. Tutti gli altri laici in Parrocchia in comunione con il Parroco collaborano anche loro per guidare i fedeli ciascuno secondo il carisma della realtà (in comunione con il Parroco e il Vescovo partecipano alla missione in parrocchia di guidare i fedeli che il Vescovo ha affidato al Parroco come PASTORE)
    c. Nessuno deve COMANDARE sui fedeli in Parrocchia sia all'interno della Parrocchia o dall'esterno della medesima. (Se non in comunione con il Parroco e il Vescovo).

    6 IL CNC. È NELLA PARROCCHIA.
    a. La Parrocchia S. Famiglia non è "la Parrocchia ncn." È la Parrocchia " CON le comunità".
    b. La parrocchia è una proprietà della diocesi quindi del Vescovo.
    c. Le CNC. sono dentro la Parrocchia. Questo significa per loro accettare che "Esiste la comunione gerarchica" Papa, Vescovo, Parroco, Laici.
    d. Se non si osserva questo - Posso venire tranquillamente in parrocchia a dichiarare tutti quanti come una" SETTA RELIGIOSA " che segue un GURU. Quindi fuori dalla" comunione ecclesiale".

    6) LE OPERE ORDINARIE E
    STRAORDINARIE DELLA
    STRUTTURA PARROCCHIALE.
    a. Sono approvate da me Arcivescovo e
    gli uffici competenti della Curia.
    b. Sono tutti chiamati a contribuire nella
    raccolta fondi. E il Vescovo che lo
    Vuole e lo approva. Ogni fedele secondo la propria capacità, non usando indifferenza.
    c. Diaconi, Accoliti, Ministri Straordinari, Resp. Comunità (se sono nella comunità sono doni della Chiesa, e non vanno disprezzati(lo dice S. Paolo quando parla del corpo di Cristo - Assemblea)

    8) Per la distribuzione dell'Eucaristia :
    Si seguano le indicazioni che la Chiesa ha già stabilito nei libri Liturgici ufficiali, come guida per fare bene il servizio nella celebrazione Eucaristica.

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    1. Questo che riporti mi sembra interessantissimo, oltre che importante.
      Puoi fornirici più dati su questo documento?
      In che forma il Vescovo Lorefice - che Dio lo benedica! - lo ha fatto pervenire perchè fosse diffuso nelle C.N.C DELLA PARROCCHIA S.FAMIGLIA di Palermo? Ha questo prezioso documento una forma ufficiale di cui potresti fornirci copia?

      Grazie Sentinella

      Senza dubbio è qualcosa che va messa ben in evidenza.

      Pax

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    2. Ho cercato su internet i riferimenti a questo discorso del Vescovo alle comunità neocatecumenali della sua diocesi, non ho ancora trovato nulla, se Sentinella avesse qualche informazione o riferimento in più per cercare insieme il documento originale potremmo dargli lo spazio che merita.
      LUCA

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    3. Vi consiglio di verificare la fonte. E se dovesse essere reale, di prendere il tutto con molta cautela. Sono dei maestri nella manipolazione. Fatta la legge, trovato l'inganno.
      Comunque vada, noi non siamo sottoposti ai nc, e mai lo saremo, perché già siamo sottoposti a Gesù, al Papa, e al Vescovo. Non ci serve un nc che ci dica qualsiasi cosa.

      (da IPG)

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  9. Ultimissime dalla lettera di SanKiko Kimerico patrono degli immaginari collettivi ai fratelli neurocatecumeni: “Il giorno del sessantesimo dalla prima apparizione ho avuto un’altra visione mistica che mi induce ad introdurre un Giubileo straordinario denominato “Dell’ Hakafà ” che tutti i camminanti dovranno celebrare entro i prossimi sei mesi. Mentre ero in estasi ho sentito una mano appoggiarsi sulla mia testa che mi ha ispirato a introdurre tale giubileo intermedio necessario per una totale conversione al battista in mezzo a voi: tutti i fratelli si dovranno recare in pellegrinaggio presso la santa casa dell’apparizione dell’8 dicembre 1959 versando ognuno una cifra “simbolica” di € 100,00 per poter pregare con gioia, con hakafòt * per tutta la notte”
    * da intendersi: mi fotto i soldi e scappo
    Vi seguo sempre, Nevio

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  11. Il problema non è "chi" sarà il successore. Qualunque nome sarà, scontenterà larghe porzioni del popolo degli adoratori dell'idolo Kiko poiché Kiko, come ogni narcisista, non ha mai accettato di fidarsi di persone più intelligenti di lui, men che meno di coltivarsi una piccola squadra di uomini di fiducia candidabili alla sua successione.

    Basterebbe solo questo a capire quanto sia furente la lotta fratricida per il posto di successore. Aggiungiamoci pure che l'ineffabile Gennarini da decenni sta tessendo con pazienza, perizia e discrezione la sua ragnatela, incontrando finora un'unica clamorosa battuta d'arresto - il pasticciaccio del vescovo pedofilo neocatecumenale a Guam. I kikos sono ottimi pianificatori, e non c'è dubbio che anche Gennarini abbia pianificato con largo anticipo la possibilità di non essere il successore ufficiale, ma l'eminenza grigia che prende le vere decisioni e dirige l'orchestra.

    Eh, sì, cari fratelli del Cammino: i vostri capicosca pensano solo ai soldi e al potere, non a salvarsi l'anima e ad aiutarvi a salvare la vostra. Ma sono stati sempre Kiko e Carmen a dare tale diabolico esempio fin dagli inizi. Altro che "Signore, il Signore".

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    1. A prescindere dal nome del "successore" come in altre occasioni è capitato di dirci, tale successore non potrà millantare nessuna apparizione a giustificazione della propria elezione divina, millanterà solo che Dio lo ha scelto tramite l'elezione ( e figurati quanto gli piacerà dirsi che lui è eletto ), ma essendo Kiko al momento l'unico depositario del "discernimento" chiunque altro sarà solo una volgare imitazione, perchè NIENTE in 50 anni è stato deciso da altri, figuratevi che il povero Filippucci per aver scritto un paio di canti, senza parlare degli arrangiamenti, a momenti se lo mangiavano.
      Insomma, per farla breve, in quanti saranno disposti ad obbedire ciecamente a "uno di loro" e da li a scendere.
      Non manca moltissimo, basta saper aspettare, la realtà secondo me supererà l'immaginazione.

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  12. Primo, non ho mai sentito che qualcuno abbia festeggiato, personalmente, ripeto personalmente, qualche apparizione. San Francesco, Padre Pio, e tantissimi altri, non facevano pubblicità ai quattro venti. Secondo, lo stesso per la sepoltura, già si è preparato il posto, dove andranno in pellegrinaggio i nc. A me, sinceramente, tutto questo mi pare strano, molto strano. Terzo, già si nominano santi, prima dei miracoli, cioè si induce la gente, sempre con pubblicità e insistenza, di comunicare fatti avvenuti. Non mi sembra che sia avvenuto qualcosa di simile con gli altri, che poi sono stati canonizzati.
    Sarà...? Voi ci capite qualcosa?
    Ovviamente, se dovessimo basarci su quanto visto e ascoltato, ci vengono molti dubbi, per non dire altro che potrebbe dare fastidio. Alcuni santi consigliavano di prendere a pernacchie il Demonio, credo si debba fare lo stesso con alcuni di questi invasati.

    (da IPG)

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    1. Avete sentito, qualche volta, dire dal Papa "se vedete qualche miracolo su GPII chiamate e segnalate", oppure altri indurre a segnalare? Io no. So che sono stati segnalati fatti e miracoli, ma la persona che li ha ricevuti ha fatto questo andando, credo, con coscienza, dopo il fatto avvenuto, alla Chiesa ( Parroco, Vescovo, Sacerdote, Confessore, e simili. Mai ho sentito qualcuno di segnalare fatti di una persona defunta. Tutto questo non è strano? Non è contro l'umiltà e il nascondimento? E' come se uno volesse essere un fenomeno da baraccone, una sorta di vip, però nell'ambito della Chiesa. Cioè avere le persone esultanti intorno, ed una sorta di riconoscimento umano.
      Tutto strano, molto strano.

      (da IPG)

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  13. Ma come si fà ancora a credere a questo kiko bevuto di cervello,ma la chiesa,la Santa sede non le vede tutte queste diavolerie che fà quest imbecille?ma che cosa stanno aspettando?uno si sveglia la mattina e dopo 60 anni dice ecco la stanza delle apparizioni?ma dai sù kiko ora l hai sparata veramente grossa,mi dispiace per i tuoi apostoli che non vedono quante cazzate al secondo spari e ti vengono dietro,DIO SIA LODATO ORA E SEMPRE per avermi fatta uscire da questo manicomio,ma come glielo permettono di fargli dire e fare queste assurdità se per riconoscere delle vere apparizioni ci sono voluti anni,infatti sappiamo bene che la chiesa ha tentennato anni e anni per le apparizioni di Lourdes e di Fatima e ultima per la Madonnina di Civitavecchia che credo non sia stata ancora risolta,poi arriva kikolone é viene creduto all istante?camminanti!!!!....ma fatevele due domande,non capite che questo farabbutto vi sta prendendo in giro?(LILLY).

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  14. Kiko è un bugiardo e la sua visione una bufala da isterico esaltato mitomane. La chiamano apparizione, ma Kiko ha detto, apertis verbis che era una "visione intellettuale", nella quale, secondo il Tanquerey, non si vede proprio niente ma si sente con i sensi dell'anima per opera pura divina, per comprendere una verità superiore.
    La Madonna non è apparsa a Kiko, perché le apparizioni sono di forme sensibili.
    Kiko è un buguardo.
    La sua vita poi, come testimoniato dalle sue ridicole memorie, non cambio mai di una virgola, assediato da paure e angosce.
    Kiko è solo un beone tronfio e pieno di sé. Anche solo accostare costui ai dolci e santi pastorelli di Fatima mi disgusta.

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  15. Dopo averlo etichettato come falso e visionario, sarei curioso di sapere a quale entità spirituale attribuite le centinaia di migliaia di conversioni, le migliaia di famiglie in missione e gli oltre cento seminari sparsi in tutto il mondo. Tutto questo con la benedizione della chiesa, della quale, sembra vi facciate rappresentanti in questo contesto.

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    1. Si tratta di conversioni a Kiko e di famiglie in missione per Kiko e di centotrenta seminari per formare un clero che serva solo Kiko: se ti danno da mangiare un cibo avvelenato, non puoi proclamarti sazio nemmeno se hai la benedizione di TripAdvisor e GuidaMichelin.

      p.s.: i Pontefici non hanno mai lodato lo scatafascio liturgioco neocatecumenale, né le eresie e ambiguità che si insegnano nel Cammino. Al contrario, hanno fatto leva sul buon cuore dei singoli fratelli. E quel buon cuore non è certo il frutto delle eresie e degli strafalcioni, tanto meno delle emerite panzane sulla falsa "apparizione" vantata dall'eretico e impostore Kiko.

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    2. Ah, fra parentesi, anche i protestanti e i testimoni di geova vantano "tante conversioni" e "tante benedizioni" e tanti equivalenti di "seminari in tutto il mondo". Ma restano fuori per loro scelta dall'unica vera Chiesa che custodisce l'unica vera fede.

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  16. Quando Kiko porterà il SUO cammino neocatecumenale fuori dalla Chiesa questo blog non avrà ragione di continuare ad esistere.
    LUCA

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  17. D accordissima con Te Luca,infatti i TDG,i pentecostali ecc...si sono dichiarati e divisi dalla chiesa cattolica,mentre il cammino nonostante sia protestante, da 50 anni continua a mascherarsi e a nascondersi dietro la chiesa cattolica.(LILLY).

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