venerdì 19 dicembre 2014

I Neocatecumenali, ovvero: i catechisti, il sesso, l'obbligo della riproduzione ed i "fratelli"

Citiamo un interessante articolo da Barinedita.it, ennesima conferma che le storture di questo "movimento" sono oramai note a tutti.
Ovvio che Kiko vieti ai neocatecumenali l'accesso ai social network e limiti quello ad Internet.


BARI - «Quello che volevo era solo parlare con i genitori del mio alunno in merito all’andamento scolastico. Li ho convocati speranzosa di incontrarli dato che ai colloqui non si erano mai presentati. Ma all'ora e nel luogo prestabilito per il giorno dell'appuntamento, si è presentato un ragazzino: il fratellino 12enne del bambino della mia classe, di soli due anni più grande di lui».

Questo è il racconto sbalordito di un'insegnante di una scuola elementare di Bari, che tra i suoi alunni ha un bambino appartenente al Cn (Cammino neocatecumenale), un movimento religioso di ispirazione cattolica che segue regole e precetti che è difficile non definire “stravaganti” . I neocatecumenali ad esempio hanno un sacco di figli (7,8,10…), perché per loro non esiste il sesso al di fuori del meccanismo riproduttivo e ogni bambino deve necessariamente occuparsi del fratello più piccolo.
[...]

A Bari e provincia ci sono 16 comunità neocatecumenali, ospitate ognuna in una parrocchia. «La più importante e più numerosa - spiega il 43enne neocatecumenale Luigi - è quella di Santa Maria Maddalena». Questa sarebbe la famosa "chiesa di Goldrake" di via degli Alfaraniti [...] Nel capoluogo i neocatecumenale trovano “rifugio” anche nella parrocchia della Madre della Divina Provvidenza al San Paolo, in quella di Sant'Antonio alla Madonnella e nella chiesa di San Girolamo nell’omonimo quartiere.

Dicevamo dei tanti figli. I neocatecumenali sono contro l'uso di qualsiasi forma di contraccettivo durante il rapporto sessuale, anche naturale come la pratica del coito interrotto. «Il sesso – afferma risoluto Antonio, 37enne neocatecumenale barese - non è contemplato al di fuori del meccanismo riproduttivo». E la 23enne Martina, che sta cercando di svincolarsi da questo movimento religioso in cui la sua famiglia è saldamente ancorata, racconta a tal proposito: «La mia impressione è sempre stata quella per cui il sesso per loro non sia un atto di piacere o d’amore, ma che sia esclusivamente funzionale all'allargamento della comunità. Della serie “più bambini ci sono, più diventiamo importanti”».

Bambini che come detto vengono subito responsabilizzati all’interno della famiglia. «Visti i numerosi impegni cui la nostra comunità religiosa sottopone i suoi adepti – spiega Edoardo, 56enne barese neocatecumenale - è giusto che i nostri figli, fin da piccoli, si responsabilizzino. E, lì dove sia necessaria una figura di maggiore esperienza, si rivolgano ai loro fratelli più grandi».

Lorenzo, 35enne, ex neocatecumenale, confessa: «Per i neocatecumenali la famiglia è importante, ma in un certo senso svuotata di significato. Io sono cresciuto in una famiglia del Cammino e posso garantire che i rapporti tra me, i miei genitori e i miei cinque fratelli, non sono tipici di un nucleo familiare "normale". Ci si rispetta a vicenda, forse anche a livelli estremi: non esiste scontro ed esiste un rapporto di confronto non solo con i genitori, ma anche tra fratelli. Il tutto però è vissuto in maniera fredda e distaccata, senza emozioni che possano essere considerate troppo “forti”».

E la maestra barese conferma le parole di Lorenzo. «C’è una specie di distacco tra i fratelli del Cn – afferma -. Nella scuola dove insegno ce ne sono diversi appartenenti a vari nuclei familiari: nella stessa famiglia ci sono dai cinque ai sette figli, distribuiti nelle varie classi perché hanno al massimo un anno di differenza l'uno dall'altro. Arrivano tutti insieme, si aspettano per andar via tutti insieme, si aiutano a vicenda per portare gli zaini pesanti, ma non si parlano più di tanto, non si salutano, non si "sfottono" come gli altri bambini. E poi non parlano quasi con nessuno, un pochino solo con i bimbi di altre famiglie che fanno parte del Cammino come loro. E se il fratellino più piccolo fa amicizia con un altro coetaneo, interviene subito quello più grande per “verificare” la situazione. E’ lui che decide, per il fratello, se vale la pena intraprendere l'amicizia o meno».

«I rapporti sociali sviluppati con gente che possiede altre credenze o che pratica altre religioni sono malvisti - spiega Martina -. Solo gli appartenenti all'Opus Dei sono tollerati come potenziali "amici", perché considerati più vicini ai dogmi religiosi del cammino neocatecumenale». E la barese 27enne Franca, che si trova nella stessa situazione di Martina, aggiunge: «I neocatecumenali sono un movimento chiuso, quasi una casta, un gruppo elitario ed endogamo che quindi non può avere rapporti di nessun tipo con persone esterne».

E poi Martina svela: «La cosa più difficile da sostenere è il momento dello "scrutinio", in cui ogni membro si espone davanti a tutti gli altri, di fronte al crocefisso e si sottopone alle domande dei catechisti. Vengono fatte domande sulla vita privata di ognuno davanti a un pubblico attento e pronto a giudicare se si è moralmente “corretti”. Ho visto confessare tradimenti tra moglie e marito o ragazze essere guardate male da tutti per essere uscite con gli amici il sabato sera dopo la celebrazione della messa. La cosa che più di tutte non comprendo è il potere dato ai catechisti, sembrano quasi delle divinità».

E in effetti Martina ha ragione: la figura che ha più importanza all'interno delle comunità è quella del catechista. La struttura interna del Cn è infatti organizzata secondo una forma gerarchica: Kiko e Carmen sono i catechisti con più potere e sotto di loro esistono tanti altri catechisti sparsi per il mondo che agiscono all'interno di comunità ben definite e distribuite e che hanno rapporti costanti con i loro superiori. «Le singole comunità - racconta la 32enne neocatecumenale barese Stefania - sono organizzate attorno alla figura del catechista che amministra il culto e gestisce le risorse».

Ma allora, che ruolo hanno i sacerdoti? «I preti - risponde il 46enne cattolico Marco - sono mere presenze investite di una dubbia sacralità, ma in realtà esautorate da ogni autorità, che legittimano l'ispirazione religiosa del movimento e la sacralità dei luoghi di culto. Ma la loro funzione si esaurisce in questo: loro non hanno alcun potere, servono solamente a rendere religioso ciò che di religioso ha ben poco».

(citazioni tratte da un articolo di
Mariangela Dicillo per il portale barinedita.it)

40 commenti:

  1. E con questo post vi siete fumati l'ultima parvenza di credibilità che vi era rimasta, forse anche di cervello. Siete ormai così accecati dall'odio per il cammino che tutto ciò che ne parli male è per voi assodato per vero.
    "le storture di questo "movimento" sono oramai note a tutti."

    Perché non "esultare" per gli otto bambini neoc. massacrati in Australia? Se i genitori non avessero ascoltato i dettami della setta i figli non sarebbero mai nati e non sarebbero stato massacrati. O che sia stato qualche seguace di Tripudio che è passato finalmente alla vie di fatto?

    Forza costruitevi su qualche fantansiona congettura.

    E' un bel modo per preparasi al Natale.

    Tranne qualche caso tra di voi, credo proprio di potervi definire "Costruttori di odio".

    Ma nonostante tutto
    Buon Natale

    G.B.

    RispondiElimina
  2. Per I neocat il sesso e' sempre legato alla procreazione? E' esattamente quello che la humanae vitae dice.
    Sbadatamente chi scrive dice che I neocat non contemplano metodi naturali quali il coito interrotto. Infatti il coito interrotto non e' lecito ma e' tanto peccaminoso quanto il preservativo. Metodi naturali sono il calcolo dei giorni e basta.
    Non c'e' nulla di male in avere famiglie numerose. Se qualcuno avesse qualcosa da dire su come I neocat educano le loro famiglie numerose mi piacerebbe che tali critiche venissero da chi ha famiglia numerosa e non da gente inacidita che detesta la prole. Studiassero un po' di dottrina cristiana prima di parlare

    RispondiElimina
  3. Per ogni figuraccia fatta dal Cammino Neocatecumenale esiste sempre almeno un adoratore dell'idolo Kiko che corre istericamente a sparare qui i soliti kikoslogan.

    Per esempio il caro fratello G.B. presume che tutti coloro che non sono nel Cammino sarebbero tutti abortisti. Dev'essere la "sobrietà" tipica degli emissari di Kiko.

    Quanto ai "costruttori di odio", si direbbe piuttosto che lo è il caro fratello G.B., specialmente quando accecato dall'ira scriveva il commento delle 8:22. Si direbbe che lui sfogli questo blog ogni mattina allo scopo di rovinarsi la giornata e di tentare - maldestramente - di rovinarla ad altri.

    L'argomento "credibilità" ha un che di umoristico: una redattrice del portale Barinedita.it pubblica un articolo, e noialtri perderemmo "credibilità"? Come disse Babbo Natale: «ho ho ho».

    E poi, la "credibilità" di fronte a chi? Il caro fratello Pasqualone forse voleva dire che fino a ieri (18 dicembre 2014) considerava "credibile" questo blog?

    RispondiElimina
  4. Caro G.B.,
    spero che non sia vero, ma a leggere gli articoli sulla faccenda la madre è attualmente sospettata del crimine. Non comprendo dove tu abbia preso la notizia che si tratti di neocatecumenali, i giornali australiani non ne parlano, inoltre non c'è notizia del padre.

    Il tuo commento è solo indice della tua gigantesca confusione mentale e forse spirituale.

    Ammettendo che si tratti di un omicidio perpetrato da uno sconosciuto, per quanto tragico, orrendo, deprecabile sia questo crimine, e sapendo e confidando che il Signore accoglierà le anime di questi piccoli ingiustamente uccisi, vorrei farti notare che non si tratta di martiri, ma di vittime di un crimine. Lo ripeto: non si tratta di martiri della fede, cioè gente uccisa col preciso intento di colpire la fede cristiana.

    Caro G.B. io ho una famiglia numerosa per la quale benedico Dio ogni giorno che passa, ma è troppo facile dire "fate figli! i figli sono un dono!" quando le persone (Kiko e Carmen) che ordinano questo (a differenza della Chiesa che con prudenza consiglia, esorta e ammonisce) non hanno mai cambiato un pannolino in vita loro, non si sono mai svegliati un mese di fila per i lamenti di un bambino, non hanno mai pulito da terra vomito e diarrea di tre bambini piccoli, non hanno mai fatto dieci giorni di notti in ospedale per assistere un piccolo gravemente malato, non hanno mai chiuso gli occhi alle due di notte dopo aver riassettato la casa per ricominciare con la giostra alle sette del mattino...
    Ecco i veri farisei che impongono pesi alla gente che loro non toccherebbero nemmeno con un dito! Farisei dei quali ovviamente TU fai parte.

    RispondiElimina
  5. p.s. per G.B. nella remota ipotesi (che scongiuro il Signore non si verifichi) che la madre sia l'autrice del massacro, tornerai TU G.B. qui correndo a parlare di questa famiglia presunta neocatecumenale e a vantare la famiglia numerosa?

    RispondiElimina
  6. Il post cita. " La cosa che più di tutte non comprendo è il potere dato ai catechisti, sembrano quasi delle divinità»...e io non capisco come G.B. possa mettere in dubbio anche cose scritte da esterni al CN che vedono le storture dello stesso a parte questo blog.
    A proposito poi di catechisti idolatrati come dei, vi rendo partecipi di un fatto visto e sentito, cioè vissuto personalmente...perciò, caro G.B. prima di aprire bocca, o prima di metterti al computer, assicurati di avere connesso il cervello!
    Premetto che i miei catechisti erano i SUPER Catechisti che normalmente riportano i vari annunci di Avvento, Natale, Quaresima...ecc.ecc, a Porto San Giorgio...e sapete perche sono super?...perchè nati direttamente con la prima comunità iniziata a Roma direttamente dal Dott. hc Arguello, dalla Sig:na Adidas e dal prelato, in odore di promozione, don Pezzi!...capite che onore?,,,sono catecumeni dell'illustre dott. Kiko!
    Ricordo che una volta erano venuti a trovarci per assicurarsi che la nostra mente plagiata fosse rimasta tale e la catechista disse: "Spesso ci accusano di essere estremisti...e lo siamo e siamo fieri di esserlo perchè NOI SIAMO DIVERSI DA TUTTI GLI ALTRI"...sicchè, caro G.B, noi siamo tutti delle merde?...l'ultima parvenza di c redibilità o di cervello, te la sei fumata tu!
    P.S. Gli auguri di buon Natale, tieniteli bene stretti...non sia mai che poi ci si debba sentire in obbligo con te!

    RispondiElimina
  7. Il post cita. " La cosa che più di tutte non comprendo è il potere dato ai catechisti, sembrano quasi delle divinità»...e io non capisco come G.B. possa mettere in dubbio anche cose scritte da esterni al CN che vedono le storture dello stesso a parte questo blog.
    A proposito poi di catechisti idolatrati come dei, vi rendo partecipi di un fatto visto e sentito, cioè vissuto personalmente...perciò, caro G.B. prima di aprire bocca, o prima di metterti al computer, assicurati di avere connesso il cervello!
    Premetto che i miei catechisti erano i SUPER Catechisti che normalmente riportano i vari annunci di Avvento, Natale, Quaresima...ecc.ecc, a Porto San Giorgio...e sapete perche sono super?...perchè nati direttamente con la prima comunità iniziata a Roma direttamente dal Dott. hc Arguello, dalla Sig:na Adidas e dal prelato, in odore di promozione, don Pezzi!...capite che onore?,,,sono catecumeni dell'illustre dott. Kiko!
    Ricordo che una volta erano venuti a trovarci per assicurarsi che la nostra mente plagiata fosse rimasta tale e la catechista disse: "Spesso ci accusano di essere estremisti...e lo siamo e siamo fieri di esserlo perchè NOI SIAMO DIVERSI DA TUTTI GLI ALTRI"...sicchè, caro G.B, noi siamo tutti delle merde?...l'ultima parvenza di c redibilità o di cervello, te la sei fumata tu!
    P.S. Gli auguri di buon Natale, tieniteli bene stretti...non sia mai che poi ci si debba sentire in obbligo con te!

    RispondiElimina
  8. Non mi considero inacidita e non odio i bambini anzi!
    Ma ho molto da dire contro la 'diseducazione sentimentale' che Kiko predica e che, evidentemente, molti dei suoi adepti applicano in famiglia.
    Ho solo due figli, per motivi di salute non ne ho potuti avere di più, ma mi rendo conto che i figli richiedono di essere amati non 'nella dimensione della croce' di Arguello, non con il terrore continuo di farcene degli 'idoli' solo perchè li anteponiamo alle richieste, di tempo e di soldi, della comunità.
    Bisogna avere il cuore e la mente libera, non essere subalterni a nessuno. E possiamo esserlo solo se li abbiamo voluti davvero, per nostra libera scelta, in piena coscienza e non per tentare Dio e la sua Provvidenza.
    Credo poi che non occorra aver studiato dottrina cristiana o avere 7 figli per rilevare l'infelicità di certi bambini, di famiglie numerose neocatecumenali, a differenza di altri, di famiglie numerose non neocatecumenali.

    RispondiElimina
  9. @Pietro Soave.

    Quello del coito interrotto è un grave errore infatti.
    E sull'educazione di tanti figli unici sorvoliamo. La HV però non dice che il sesso è solo per la procreazione, ma che la sessualità umana non dev'essere scissa dall'aspetto procreativo, che è una cosa diversa.
    Avere rapporti frequenti, intensi e fecondi va benissimo ed è fonte di benessere per la coppia, non necessariamente la sessualità dev'essere pensata in funzione dell'avere altri figli, se così fosse dovrei vedere mia moglie al massimo ogni nove mesi! Grazie a Dio non è così!
    Però nel cammino si dimentica spesso che la Chiesa permette l'uso di metodi naturali purché questi non siano applicati con mentalità contraccettiva, anzi li incoraggia come palestra per un esercizio consapevole della sessualità nel rispetto del corpo del coniuge e dei suoi ritmi, inoltre ne esalta la capacità di aumentare il rispetto e la considerazione per la donna e per la sua dignità.
    Questo, che ho scoperto da solo, mai l'ho sentito dire nel cammino. A parte qualche eccezione lodevole, le coppie che ho conosciuto sono profondamente infelici e frustrate. Ma per rispetto di loro e anche di Jeff non darò la famosa stura al vaso di Pandora delle assurdità coniugali NC a cui ho dolorosamente dovuto assistere. Solo vorrei far notare che una coppia blasonata della mia ex-comunità al secondo figlio (non al quinto o al sesto) già era andata in crisi e per paura di averne altri per un anno ha usato allegramente il preservativo. Oltre 10 anni di cammino e questo è il risultato? Francamente Pietro, sospetto che il numero di queste coppie creative sia piuttosto alto...
    Il matrimonio non è solo figli, esiste anche la coppia. La fecondità è un dono e anche una ispirazione, che viene da Dio. Dio dona la forza e la Grazia per portare avanti quel genere di dono, cosa che però non è data a tutti e non tutti sono chiamati. Nel cammino invece quello che è un raro dono è la normalità, così da far sembrare le altre persone anormali.
    Le coppie che non hanno figli vivono la cosa malissimo, come una maledizione. Non dico che altrove sia facile, ma vorrei che pensaste a come si può sentire una mamma senza figli in cammino NC, circondata da dee della fecondità che circolano con tre-quattro figli aggrappati....

    Io ho una famiglia numerosa e l'educazione già a 5 è un problema, perché non si arriva a tutto. In 10-12 è oggettivamente un casino, Pietro, e si vede più di un bambino schizzato e un adolescente con problemi gravi. Non è tutta colpa loro, ma un minimo bisogna farsi un esamino di coscienza tutti quanti, caro Pietro, e smetterla di propagandare la favola della famiglie NC perfette, dei ragazzi NC bravissimi, delle coppie NC fantastiche...
    Semplicemente avete (abbiamo) problemi come tutti, a ogni livello, anzi in certi casi direi anche più problemi degli altri.

    RispondiElimina
  10. Insomma per voi la parola d chiunque è più importate di quella della Chiesa e dei Papi? I Papi hanno parlato positivamente hanno appoggiano ed approvano,ma per voi la parola di chicchessià è più importante dell'approvazione della Chiesa e dei Papi.Interessante questo perchè è protestantesimo pratico, di fatto.I protestanti infatti non credono al Magistero al primato di Pietro.Ognuno può stabilire la morale in base alla libera interpretazione delle Sacre Scritture.Questo è soggettivismo tipicamente Luterano.

    Sottolineo il seguente passaggio che conferma il vostro non essere cattolici:

    "Dicevamo dei tanti figli. I neocatecumenali sono contro l'uso di qualsiasi forma di contraccettivo durante il rapporto sessuale, anche naturale come la pratica del coito interrotto. «Il sesso – afferma risoluto Antonio, 37enne neocatecumenale barese - non è contemplato al di fuori del meccanismo riproduttivo». E la 23enne Martina, che sta cercando di svincolarsi da questo movimento religioso in cui la sua famiglia è saldamente ancorata, racconta a tal proposito: «La mia impressione è sempre stata quella per cui il sesso per loro non sia un atto di piacere o d’amore, ma che sia esclusivamente funzionale all'allargamento della comunità. Della serie “più bambini ci sono, più diventiamo importanti”.


    L'autore di queste parole non conosce il Magistero cattolico sula morale cristiana del matrimonio.Non so se lo sapete ma non sono i neocatecumenali a condannare l'uso di ogni tipo di contraccettivo ma è la Chiesa Cattolica leggete la Humanae Vitae di Paolo VI.Il Coito Interrotto poi è peccato mortale fu condannato già dalla Casti Connubii di Pio XI quindi è la Chiesa a proibirlo.La descrizione della sessualita data non risponbde a verità.Non vero che il sesso fuori dalla riproduzione non è ammesso è una cretinata.
    La 23 enne Martina sa che se vuole essre cattolica deve fare a meno della contraccezione anche se va vuori dal Cammino?La contraccezione è peccatoo mortale.
    Sa che se si sposa in Chiesa e vuole fare un matrimonio cattolico deve essere aperta alla vita e che nel giorno del matrimonio il prete gli chiederà se vorrà accogliere tutti i figli che Dio vorrà inviargli?Vedasi Rito del matrimonio cristiano.

    Dall'Enciclica Casti Conubii di Pio XI

    "Senonché, non vi può esser ragione alcuna, sia pur gravissima, che valga a rendere conforme a natura ed onesto ciò che è intrinsecamente contro natura. E poiché l’atto del coniugio è, di sua propria natura, diretto alla generazione della prole, coloro che nell’usarne lo rendono studiosamente incapace di questo effetto, operano contro natura, e compiono un’azione turpe e intrinsecamente disonesta".


    Voi non siete cattolici.Quello che scrivete lo rivela.

    Alessandro Del Bono

    RispondiElimina
  11. G.B.....grazie di esistere!

    Le persone che si esprimono come stai facendo te sono la migliore testimonianza che quello che si scrive, su questo blog o sui giornali (come l'articolo in questione), è assolutamente vero e solidamente fondato.

    Le storture del CNC oramai sono talmente tante, e talmente note, che.....fanno volume!

    RispondiElimina
  12. lo rendono studiosamente incapace di questo effetto

    Si riferisce alla contraccezione, imbecille.
    E che il rapporto è diretto alla procreazione l'ho detto pure io.

    l’atto del coniugio è, di sua propria natura, diretto alla generazione della prole...

    Sta dicendo una cosa ovvia, per natura un rapporto è fecondo in se stesso, non che ogni rapporto deve obbligatoriamente generare un figlio ma che deve restare la possibilità.
    Doppiamente ignorante e cretino.

    Tu scrivi a copia e incolla, esattamente come Pasquale, dunque sei Pasquale, o il suo clone, e ti sei inventato un nome inesistente per continuare a scrivere. La grammatica è la tua rovina.

    Il Papa Giovanni Paolo II, quello Santo che voi citate a sproposito, condannò precisamente l'errore che fate voi: non avere giudizio e prudenza (virtù) nella generazione dei figli. Come la mettiamo?
    Ritorna nell'antro nel quale i catechisti ti avevano cacciato.

    RispondiElimina
  13. Pietro Soave, vuoi iniziare un'altra battaglia a suon di "citazioni"?

    Vuoi forse imitare i tuoi cosiddetti "catechisti" che non hanno mai letto la Humanae vitae e propugnano una paternità irresponsabile solo per far crescere il numero dei kikos ?

    Leggi solo le prime due righe dell'enciclica, e scoprirai che i genitori devono essere «liberi e responsabili», mentre nel Cammino l'unica cosa importante è vincere la gara a chi sforna più figli.

    Per esempio, il cosiddetto "catechista" che spedisce marito e moglie in un nuovo "viaggio di nozze" compie una gravissima invasione delle coscienze. Kiko non glielo ha detto di leggersi almeno le prime due righe della Humanae vitae ?

    Per esempio, lo sfornare un figlio all'anno nella foga di esibirsi "aperti alla vita" davanti alla comunità (con conseguente crollo di nervi e del fisico), non è "apertura alla vita", ma irresponsabilità comandata dagli stessi cosiddetti "catechisti".

    E quando succedono cose come quelle descritte nell'articolo di Barinedita.it, dovresti riflettere sui frutti dell'intruppamento neocatecumenale.

    Infine: proprio tu vieni qui a parlare di "studiare dottrina cristiana"?

    Se tu avessi almeno sfogliato velocemente il Catechismo della Chiesa Cattolica, ti saresti accorto della montagna di fandonie che vi è stata propalata dai due eretici spagnoli, «i nuovi falsi profeti».

    Piccolo promemoria: i Papi hanno parlato positivamente della bontà di cuore di tanti neocatecumenali, ma hanno parlato negativamente delle liturgie del Cammino e del fatto che i kikos devono rinunciare ai dettagli del loro Cammino.

    RispondiElimina
  14. p.s.: La stessa Casti Connubi che probabilmente non hai letto, conferma la liceità dei periodi infecondi

    RispondiElimina
  15. @Alessandro

    Tu stesso hai detto che quello che Papa Francesco vi ha detto in udienza erano "parole di circostanza"

    Cosa ti da questa assoluta certezza?
    La verità è che se i papi vi dicono QUALSIASI altra cosa che non sia "quanto siete bravi, quanto bene fate" per voi non conta nulla. Infatti minimizzate se non addirittura censurate.

    Kiko Arguello che va dal Papa a spiegare (ma non lo conosceva già??) cosa è il cammino (evidentemente lo schemino con i pallini non è servito...ahhh quanta pazienza ci vuole) è cattolico?

    Mai una volta che vada lì AD ASCOLTARE? MAI!

    Kiko Arguello che mette in bocca al Papa cose tipo: "I barbari mussulmani hanno tanti figli, meno male che c'è il cammino) è cattolico?

    Kiko Arguello che scrutina laici, suore, sacerdoti e non si è mai fatto scrutinare DA NESSUNO è cattolico?

    Kiko Arguello che manipola le Sacre Scritture a suo uso e consumo è cattolico?

    @GB
    si viene qua a dire che "siamo costruttori di odio"

    Invece Kiko Arguello che dice di ODIARE LETTERALMENTE PADRE E MADRE e affermare che lo dice il Vangelo cosa costruisce?

    Uno che dice di fare tanti figli quando non sa neppure cosa sia la paternità spirituale (per essere padri spirituali bisogna essere PACIFICATI con se stessi, con gli altri e con Dio...e non mi pare proprio che lui sia uno di questi) e poi ti dice che i tuoi figli sono DEGLI IDOLI cosa costruisce?

    Pace e amore?

    Io direi proprio di no!
    E il fatto di nascondere la testa sotto la sabbia e dire: "noi sì che siamo cattolici! Noi sì che conosciamo l'Humanae Vitae" e poi non vedere i problemi delle VOSTRE FAMIGLIE non depone a favore del cammino...ANZI!

    Dimmi un pò..cosa ti fa dire che gli 8 bimbi ammazzati in Australia erano di una famiglia neocatecumenale? Perchè erano 8?

    Vogliamo fare la stessa figura meschina che avete fatto quando dite: "il ministro Delrio ha 9 figli...quindi sarà neocatecumenale per forza"

    Peccato che non lo sia!
    IO conosco una famiglia che ha 4 figli, un'altra che ne ha 5 e sono ottimi cristiani

    Altre che di figli ne hanno 2 e sono ottimi cristiani ugualmente..

    Come la mettiamo?

    RispondiElimina
  16. Ulteriore promemoria: quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.

    E così invece di riconoscere le storture del Cammino, vanno cianciando di "coiti", di "aborti", di "uteri", di "contraccezione", di "discoteche" e quant'altro.

    Dialogare con un attivista neocatecumenale è come tentare di far ragionare un drogato.

    RispondiElimina
  17. «La cosa più difficile da sostenere è il momento dello "scrutinio»

    Dal 2nd scrutinio in poi si chiede: "sei aperto alla vita?"

    Con conseguente dialogo serrato se si dice di no. Oppure si ma non si hanno figli.

    E questo è rispettare il rapporto intimo che ogniuno deve avere con nostro Signore? Tempi di silenzi e, perché no, anche di peccato ... dovuti a difficoltà nella coppia etc..

    Intraprendere queste discussioni su questi temi di fronte a 30/40 persone lascia libera la coppia di crescere con i suoi tempi?

    La mia testimonianza dopo aver finito il cammino è

    NO!

    In alcuni casi la danneggia fortemente.

    Ed i fratelli che vengono qui tirando fuori i documenti della chiesa e la legge (come i farisei)mi fanno tanta pena.

    RispondiElimina
  18. X sandavi

    Sempre che non vengo censurato perchè svelo la vostra malafede e ignoranza dico.

    Che c'è sandavi hai la coda di paglia?Perchè offendi e ti innervosisci?Ho detto solo la verità riportando i documenti della Chiesa.Il cretino sei tu
    e sei anche ignorante non conosci i documenti della Chiesa o non vuoi conoscerli perchè ti fa comodo.E' vero che i periodi infecondi sono ammessi nel matrimonio ,ma se ci sono motivi gravi seri,non per qualsiasi scemenza.E poi non c'è un obbligo ad usarli ma una opzione che gli sposi hanno per regolare la natalità se ci sono motivi seri.Normalmente il rapporto sessuale deve essere aperto alla vita HV n.10.La HV non ha mai detto che bisognava fare pochi figli o limitarsi a due.Anzi la Sacra Scrittura e la tradizione della Chiesa hanno sempre lodato la famiglia numerosa.Quindi voi non conoscete il Magistero della Chiesa sulla morale matrimoniale oppure la conoscete ma non volete rispettarla perchè non volete essere cristiani e questa mentalità corrisponde al relativismo etico di cui parlava Benedetto XVI.

    Poi leggi bene quello che G.P.II ha detto sui metodi naturali.Non ha smentito proprio per niente il CN anzi lo ha confermato:

    " "L'usufruire dei "periodi infecondi"nella convivenza coniugale PUO' DIVENTARE SORGENTE DI ABUSI,SE I CONIUGI CERCANO IN TAL MODO DI ELUDERE ,SENZA GIUSTE RAGIONI LA PROCREAZINE,
    ABBASSANDOLA SOTTO IL LIVELLO
    MORALMENTE GIUSTO DELLE NASCITE NELLA LORO FAMIGLIA.Occorre che questo giusto livello sia stabilito tenendo conto NON SOLTANTO DEL BENE DELLA PROPRIA FAMIGLIA ,COME PURE DELLO STATO DI SALUTE E DELLE POSSIBILITA' DEGLI STESSI CONIUGI,MA ANCHE DEL BENE DELLA SOCIETA'A CUI APPARTENGONO,DELLA CHIESA E PERFINO DELL'UMANITA'INTERA.IN NESSUN MODO ESSA E' UNILATERALMENTE DIRETTA ALLA LIMITAZIONE DELLA PROLE:essa significa anche LA DISPONIBILITA' AD ACCOGLIERE UNA PROLE PIU' NUMEROSA".

    Caro sandavi hai capito?Allora sei fuori strada non ubbidisci al magistero della Chiesa il quale ammette l'uso dei periodi infecondi ma se esistono motivi seri.Chi è l'imbecille?

    Alessandro Del Bono

    RispondiElimina
  19. Effettivamente i catechisti quando scrutinano chiedono: come ti comporti nel talamo? preghi prima di avere rapporti? sei aperto alla vita, fai la decima?

    RispondiElimina
  20. OT
    Perdonate se rispondo qui: la questione, però, sempre i catechisti (si fa per dire, naturalmente :-) riguarda

    Annamaria ha detto: "La risposta è personale, nessuno mai mi ha detto che la tentazione del pane ha a che fare con la lussuria, altrimenti me ne sarei uscita dal cn almeno tredici anni fa, quando risposi per la prima volta a questo scrutinio".
    In realtà, Annamaria, già nel mamoTETRO del II scrutinio batt. Kiko amplia in questi termini i significati del pane:

    "Prima il pane, fare della mia vita uno stomaco, un letto morbido, una sessualità, una donna... e dopo? Ti pare vita questa? Ma questa è la tentazione che presenta costantemente la Scrittura: già Abramo abbandonerà Dio per il pane".

    Non mi meraviglia, quindi, ciò che i cosiddetti catechisti scrutinano nella tappa finale della riscoperta dell'elezione.

    RispondiElimina
  21. Vorrei sapere cosa ne pensano VERAMENTE le donne NC sulla questione dell'apertura alla vita, perchè qui leggo commentare solo uomini... purtroppo però molte non hanno il coraggio di ammetterlo neanche a loro stesse.
    Ma sapete cosa vuol dire per una donna sfornare figli a raffica? Praticamente il giorno del matrimonio la sua vita è finita. Perchè se si fanno figli fino all'età di 42-43 anni e si accudiscono fino alla maggiore età si può augurare alla poverina di poter ricominciare a dedicarsi ad altre attività all'età di 60 anni (quando ci saranno nipoti, nati esponenzialmente, da accudire).
    Cosa avrebbe dato a fare alle donne Nostro Signore un intelletto, dei desideri, delle abilità, dei sentimenti? Se avesse voluto farle solo per riprodursi avrebbe creato degli uteri con le gambe.
    "Cari" ometti NC le donne hanno delle necessità e dei desideri che si accompagnano a quelli della maternità, proprio come i vostri si accompagnano a quelli della paternità. Provate a togliere a un uomo il lavoro, andrà in rovina. Ne ho visti tanti che raggiunta l'età della pensione è come se avessero finito di vivere.
    Questo perchè l'essere umano si realizza in molteplici attività, tra cui la maternità e la paternità, ma se a una ragazza di poco più di vent'anni si impone di fare un figlio dietro l'altro, pena la sua felicità o peggio ancora la Vita Eterna, mi spiegate come farà mai a realizzarsi completamente? Io ho due bambini piccoli e vi posso assicurare che per crescerli dignitosamente se ne vanno via il 90% delle mie energie. Non vorrei immaginare di fare questa vita per altri 20 anni senza poter avere nessun'altra attività che possa edificarmi come persona sotto molteplici aspetti. Chissà quante donne NC solo a pensare questo si saranno sentite possedute dal demonio. E allora ecco le mammine perfette, alle convivenze nei momenti di pausa si parla solo di parti, di gravidanze, delle donne di oggi che non vogliono più soffrire mentre loro sono delle eroine... vi assicuro una noia mortale! Mi chiedevo sempre: ma possibile che non hanno altre argomentazioni? Altri desideri? Certo che no! Come potrebbero? Non ne hanno il tempo nè tantomeno l'energia.
    Chissà quanta sofferenza nei cuori di tante donne che si illudono di aver trovato la felicità e poi le vedi sempre frustate, sempre a giudicare gli altri, chiaro simbolo di una profonda insoddisfazione.
    Si vantano di essere cristiane che escono dalle parrocchie per "evangelizzare" quando sono totalmente in balia dei ritmi frenetici della vita vissuta in una famiglia numerosa che non hanno forse profondamente voluto o per la quale non sono neanche tagliate e così non hanno il tempo nemmeno di conoscere i propri vicini di casa.

    Quanta ipocrisia!

    Maria

    RispondiElimina
  22. A me avevano detto che il ministro Delrio è neocatecumenale.
    aleCT da quale fonte hai saputo che non lo è?

    Maria

    RispondiElimina
  23. Continuo.
    @ Jeff ha detto: "Ho letto spesso che le tre tentazioni rappresentino le tentazioni di ogni uomo, e l'interpretazione che ne ho proposto continua a sembrarmi corretta"

    La tua interpretazione, Jeff, segue quella di Kiko: "La tentazione del pane é la tentazione della nostra corporeitá. Il sesso come la fame corporale é un istinto fisico che lo Spirito ci insegna a controllare e regolare".

    Si, vabbuò, ma che c'entra questo con il simbolo del pane? Stiamo parlando delle tentazioni di Satana a Cristo, o no? Lo Spirito insegnò a regolare la fame corporale di sesso a Gesù? Spera che non ti legga Dan Brown, ne farebbe un secondo Codice da Vinci :-)

    Io non confuto le letture allegoriche e nemmeno l'omiletica, Jeff. Non confuto l'attualizzazione al cristiano del nostro tempo dei Vangeli: "cosa mi dice qui ed ora, il pane?". Però devi rispettare il simbolo, sennò ti ritrovi Annamaria che se ne esce un decennio prima dal Cammino.
    Lo sai come si rispetta il simbolo? Collegando il pane alla manna nel deserto, manna che durava un solo giorno. Collegandolo al "dacci oggi il nostro pane quotidiano", che significa la negazione dell'accumulo, come nei granai della parabola del ricco di Lc 12,13-21.

    "In che cosa tu deponevi tutta la tua sicurezza" mi può star bene. E' il seguito della "nomination" dei peccati che simbolicamente derido.

    La "nomination" dei peccati in ogni simbolo evangelico (fango, sicomoro, pietruzza e ora nel pane) è ridicola, Jeff. Quando te ne sarai reso conto, sarà un giorno di libertà, per te

    Di sant'Agostino ne riparleremo, se t'interessa, anche se già l'ho riferito, sinteticamente: Gnōthi seautón (Platone, Plotino).

    RispondiElimina
  24. Quel giorno non arriverà mai, Lino, o se arriverà sarà l'uscita dal Cammino di Jeff, perché nel cammino non è concepibile proseguire senza "aprirsi" alla comunità, senza enumerare i propri peccati, prima o dopo averli confessati che sia.
    Dicono che sia una liberazione farlo, ma io dico che non è così, ho fatto e sto facendo una fatica boia a liberarmi di certi peccati e così decine di persone che ho conosciuto: dopo anni, nemmeno un progresso, mai uno che dicesse: sono cambiato.
    Dal che deduco che, per quanto ti dicano, il fango sugli occhi non te lo hanno mai lavato, dalla prima catechesi.

    RispondiElimina
  25. Lorenzo, 35enne, ex neocatecumenale, confessa: «Per i neocatecumenali la famiglia è importante, ma in un certo senso svuotata di significato. Io sono cresciuto in una famiglia del Cammino e posso garantire che i rapporti tra me, i miei genitori e i miei cinque fratelli, non sono tipici di un nucleo familiare "normale". Ci si rispetta a vicenda, forse anche a livelli estremi: non esiste scontro ed esiste un rapporto di confronto non solo con i genitori, ma anche tra fratelli. Il tutto però è vissuto in maniera fredda e distaccata, senza emozioni che possano essere considerate troppo “forti”».

    Secondo voi, è vero? E perché succede?

    RispondiElimina
  26. Alessandro,

    tu non vieni "censurato".

    I commenti contenenti solo insulti, copiaincolla, falsità a cui è già stata data ampia e documentata risposta (quasi sempre nella stessa pagina!), non vanno pubblicati (anche se spesso si fa eccezione solo per far notare quanto sono perfidi tanti difensori del Cammino).

    Questo è uno spazio commenti (ripeto: "spazio commenti"), non è il muro da taggare a disposizione di qualunque vandalo abbia in mano un pennarello o uno spray.

    RispondiElimina
  27. @ Alessandro Del Bono ha detto: "Sempre che non vengo censurato perchè svelo la vostra malafede e ignoranza dico..."

    Tu, fosse dipeso da me, saresti stato censurato sin dalla prima volta che ti sei presentato sotto falso nome, con i tuoi soliti epiteti e punteggiatura.

    Sappi, però, che qui ti pubblicano soltanto quale splendido esemplare delle menzogne del Cammino.
    "Malafede", hai scritto? Quale malafede più di quella tua, che mistifichi persino il tuo nome?

    http://chisinasconde.blogspot.it/2014/12/presbiteri-o-sacerdoti.html

    RispondiElimina
  28. @Maria
    Intervista di Vittorio Zincone allo stesso Delrio

    http://www.vittoriozincone.it/2014/04/18/graziano-delrio-sette-aprile-2014/

    Estrapolo

    "Cinquantatré anni, medico endocrinologo, cattolico militante, ha nove figli. Una quantità tale da imporre una domanda: è neocatecumenale? Risposta secca: «No». A Stefania Rossini che sull’Espresso gli chiese se il numero di figli aveva a che fare con la fede, disse: «Certo. Ma c’è da dire che io e mia moglie Annamaria abbiamo vissuto il nostro amore in modo molto passionale». Ora dichiara: «Sono solo un modesto cristiano». E frequenta una parrocchia ad alto tasso simbolico. Il parroco è Giuseppe Dossetti junior, nipote del Dossetti leggendario padre costituente democristiano, di cui Delrio è seguace ideale."

    Ti basta?

    RispondiElimina
  29. Si mi basta.
    Grazie!

    Maria

    RispondiElimina
  30. Vorrei ricordare ai fratelli del Cammino un concetto essenziale:

    le critiche al Cammino esistono solo perché il Cammino spaccia le sue storture per "fede cattolica".

    Le storture esistono anche nelle altre sette (testimoni di geova, ecc.) ma qui nessuno se ne occupa, se non sommariamente.

    Uno sceglie di essere testimone di geova? Ci dispiace, speriamo che si converta, ma ha scelto l'errore e quindi ne paga le conseguenze (i canti del fondatore, il fiume di soldi, l'endogamia, l'obbligo di isolarsi dagli altri, il sentirsi superiore a chi non è della stessa setta, le sballate esegesi bibliche del fondatore, la dottrina "variabile" e zeppa di "arcani", ecc.).

    Uno sceglie di essere cattolico? E allora è giusto che venga posto pienamente in grado di attingere alla vera dottrina cattolica, alla santa liturgia, al tesoro dei Sacramenti... Per cui il giudizio su qualsiasi movimento ecclesiale (e qualsiasi altro "stile" cristiano) è proporzionale a ciò. Ed è anche il motivo per cui teniamo in gran conto la vita e l'esempio dei santi.

    Purtroppo il Cammino nonostante proclami buone intenzioni, porta sulla cattiva strada.

    Se il neocatecumenalismo fosse fuori dalla Chiesa, questo blog non esisterebbe. Nessuno qui avrebbe tanto da ridire sulle parodie kikiane dell'ebraismo, nessuno si preoccuperebbe del ridicolo balletto-girotondo liturgico neocat, nessuno troverebbe strano che il fondatore della setta imponga i "suoi" canti, le "sue" icone, la "sua" ricetta delle pagnotte, la "sua" idea di tua figlia come "cefala" per i cinesi", l'oppressione dei fratelli (psicologica, economica, familiare...) e tutto il resto.

    RispondiElimina

  31. Firma e fai firmare, in nome dei tuoi figli e dei tuoi nipoti.

    http://www.notizieprovita.it/petizione-sulleducazione-affettiva-e-sessuale-nelle-scuole/

    RispondiElimina
  32. "G. B. ha detto....

    Perché non "esultare" per gli otto bambini neoc. massacrati in Australia? Se i genitori non avessero ascoltato i dettami della setta i figli non sarebbero mai nati e non sarebbero stato massacrati. O che sia stato qualche seguace di Tripudio che è passato finalmente alla vie di fatto?"

    Non sappiamo se la famiglia fosse del Cammino o meno.
    Nel caso : la madre è stata arrestata con l'accusa di aver ucciso i figli.

    Caro G.B., nella vita accendere il cervello prima di parlare non è indispensabile....ma aiuta!

    RispondiElimina
  33. Per "accendere il cervello" occorre anzitutto averlo, il cervello...

    RispondiElimina
  34. Lorenzo, 35enne, ex neocatecumenale, confessa: «Per i neocatecumenali la famiglia è importante, ma in un certo senso svuotata di significato. Io sono cresciuto in una famiglia del Cammino e posso garantire che i rapporti tra me, i miei genitori e i miei cinque fratelli, non sono tipici di un nucleo familiare "normale". Ci si rispetta a vicenda, forse anche a livelli estremi: non esiste scontro ed esiste un rapporto di confronto non solo con i genitori, ma anche tra fratelli. Il tutto però è vissuto in maniera fredda e distaccata, senza emozioni che possano essere considerate troppo “forti”».

    In questa frase ci vedo descritto non solo la vita in una famiglia nc, ma anche il modo di stare in comunità " in maniera fredda e distaccata, senza emozioni che possano essere considerate troppo “forti”. Questo è il tipico risultato di chi vive una situazione di dipendenza psicologica. Ricordo che l'avevamo capito già quando stavamo in comunità e una 'sorella' mi ha detto che nonostante le richieste di perdono, le lavande dei piedi e gli appassionati scambi di pace i problemi veri erano rimasti tutti solo che avevamo imparato a non darci fastidio, a non dirci più nulla.

    RispondiElimina
  35. Tornando alle famiglie numerose dobbiamo dire che per mettere al mondo tanti figli bisogna avere una buona salute e una buona struttura nervosa, bisogna che i coniugi abbiano chiaro quale sarà l'impegno richiesto.
    Nel cammino si mettono al mondo figli per obbedienza non per una personale scelta condivisa tra i coniugi e questo crea tutti i problemi già segnalati.

    Per seguire tanti figli è necessario essere adulti consapevoli, moralmente stabili, maturi. ma chi ha queste caratteristiche difficilmente entra nel cammino, difficilmente si fa dire da un catechista come deve condurre la sua vita. Genitori dipendenti dal cammino non potranno mai essere dei bravi genitori.
    Genitori che fanno il cammino e sono considerati come 'lattanti della fede' e che per questo devono fare un percorso particolare non potranno mai essere salde guide per i loro figli.

    C'e una contraddizione esistenziale: se fai il cammino non potrai mai essere un bravo genitore. Dovresti prima terminare il cammino, diventare adulto nella fede e poi quando diventi autonomo dai catechisti puoi pensare di mettere al mondo dei figli. Altrimenti questi figli saranno i figli del cammino, in qualche modo saranno i figli indiretti dei catechisti e così via fino a risalire tutta la piramide multilevel.

    RispondiElimina
  36. Grazie a Maria per averci ricordato che, quando si parla di famiglie numerose, si sottointende che ci sono donne che, questi figli, li devono partorire e crescere, con grande sacrificio.
    Solo, Maria, non so quanto sarebbe utile farle parlare, queste donne...
    Una sorella della comunità successiva alla mia, figlia di catechisti di una parrocchia dove il cammino era cominciato qualche anno prima che da noi, dopo i primi due figli avuti nei primi anni dopo il matrimonio, ebbe una battuta di arresto (di un paio d'anni, non di più).
    Ridevo di lei perché si affannava a spiegare a tutti che non stavano adottando metodi anticoncezionali, ma non solo, che con il marito aveva rapporti regolari e che non si stavano trattenendo o risparmiando.
    Mi sembrava una cosa assurda, il fatto che ritenesse di dover rendere conto agli altri della propria intimità.
    Invece ero io a non avere capito!
    Questa ragazza aveva interrotto il cammino nella propria comunità di origine (era già abbastanza avanti), aveva ricominciato dall'inizio con il marito, e stava presentando le proprie credenziali di 'coppia importante' in comunità (per intendersi, che aspira ai ruoli di responsabile, catechista eccetera).
    Perché la fede, secondo Kiko, va dimostrata con i fatti concreti: e il numero dei figli equivale ad una dimostrazione inequivocabile di santità.
    Vedi le presentazioni: mi chiamo Mario, ho 7 figli ecc. ecc.
    Quindi, concludo, non sono sempre gli uomini a voler caricare le donne di troppi pesi, può essere che spesso succeda il contrario, che siano le donne cioè a volerlo e che lo impongano al marito.

    RispondiElimina
  37. Alessandro cioè Pasquale, il solo fatto che usi un altro nome è l'indice dello stato in cui versa la tua psiche e, sospetto ma non oso, forse anche la tua anima.

    Mi innervosisco si, perché voi distorcete liberamente l'insegnamento della Chiesa, tu e Kiko il tuo signore, e questo io non te lo permetto!
    Tu sei un ignorante impenitente, e delle falsità che diffondi figlie delle tue interpretazioni scorrette risponderai certamente davanti a Dio!

    SENZA GIUSTE RAGIONI! come lo leggi, idiota?? La verità è che per voi non esistono mai GIUSTE RAGIONI e quindi opprimete la gente con pesi insopportabili! Ma di tutta questa ingiustizia, di tutte le lacrime versate per colpa del vostro fanatismo sarà Nostro Signore a fare giustizia, attento a te!

    Di tutte le famiglie che avete assassinato, SI proprio ASSASSINATO, di tutte le coppie che per colpa VOSTRA si sono separate Dio vi chiederà conto, esamina bene la tua coscienza!

    Nella mente ho impresso a fuoco queste parole di una cara amica, mamma di 8 figli: "non posso più frequentarvi, perché non posso credere che si riesca a vivere normalmente fuori del Cammino.." e lo diceva in lacrime, massacrata dall'ultima gravidanza nella quale oltre a rischiare la salute ha avuto un figlio Down. In lacrime, hai capito stupido Pasquale, violento e insensibile? Ottava gravidanza che lei non aveva voluto, ma che si era sentita obbligata ad avere a causa del marito, nazista come te.

    Adesso sono separati, deficiente, a causa della vostra follia, e come loro altre due coppie, sempre per gli stessi motivi sempre perché voi invadete l'intimo delle persone e lo distruggete.

    Stai bene attento, non stuzzicarmi, Pasquale, non stuzzicarmi, questo è solo un misero antipasto di ciò che ho visto e so!
    Dio vi perdoni, io non ci riesco!

    RispondiElimina
  38. CARMEN IN UNA CONVIVENZA TANTI ANNI FA DISSE CHE LA DONNA HA LA FABBRICA DELLA VITA E CHE SI SALVERA PARTORENDO FIGLI;

    RispondiElimina
  39. Visto che Carmen ha detto che la donna si salverà partorendo figli, deduco di conseguenza che lei è spacciata visto che non è nemmeno sposata.

    D.

    RispondiElimina
  40. Anche se il post è passato, vale la pena di scrivere questo commento sperando che quel cretino di Pasquale, coi suoi molti cloni al seguito, legga e mediti e la smetta di massacrare la gente (io a uno come te non permetterei manco di leggere il Salmo in Chiesa, altro che CATECHESI!!!):

    LEGGI QUESTO ARTICOLO BRUTTO ASINO

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.