martedì 17 settembre 2019

Provano disinteresse e disprezzo per tutti coloro che non sono del Cammino: "da questo li riconoscerete"!

All'inizio a noi tutti è stato annunziato a chiare lettere che il cammino - in quanto itinerario - sarebbe durato per un tempo per poi "sciogliersi" nella Parrocchia. "QUESTA LA SUA MISSIONE".

Da che addirittura è la sua missione”, al protrarsi all'infinito di questa esperienza ultraquarantennale all'interno della tua piccola comunità, ne passa! Eppure questo è ciò che accade.

Raffigurazione kikiana dello spirito che il Cammino diffonde nelle Parrocchie.



Purtroppo, come dice bene Porto:
Solo uscendo dalla comunità e frequentando questo blog, il quadro della grande truffa costituita dal cammino neocatecumenale diventa chiaro e sempre più completo [ndr: e questo è stato vero per molti di noi]. 
Finché sei dentro, vedi delle cose che non vanno, anche molte cose, ma pensi che magari sei stato sfortunato tu a incontrare quel fratello o quella sorella. Leggendo le esperienze degli altri ex fratelli, ti rendi conto che tutte le "storture", e i comportamenti tutt'altro che cristiani derivano dall'impostazione del cammino. Perfetta è la sintesi… che dice che i camminanti provano disinteresse e disprezzo per tutto quello e quelli che non sono del cammino. Quello è proprio l'atteggiamento del neocatecumenale doc! Parafrasando il passo del Vangelo, si potrebbe dire: "da quello li riconoscerete…" Bel riconoscimento, eh? Altro che dall'amore…
Una buona notizia che mi è arrivata qualche giorno fa è che la nostra ex comunità è decimata… Sono rimasti in poco più di 10 e dovranno fonderli con un'altra comunità. Ovviamente non è la prima fusione…[ndr. anche questo possiamo confermare - non senza un grande sollievo - che avviene, senza eccezioni, in tutte le nostre ex comunità].
(da: Porto)

Ora Paolo entra più nel dettaglio e ci aiuta a concretizzare questa peculiarità vera del cammino, il suo tratto distintivo fondamentale.
Invito a riflettere, tanto per smascherare una volta di più la menzogna che il cammino sia Sale, Luce Lievito dentro la Chiesa e per la Chiesa mentre invece, al contrario, esso è strutturato per formare persone inadatte a vivere in ogni contesto e ambito, tanto meno preparate, in tanti anni, a "fare comunione" col prossimo che dovrebbe stimare "superiore a sé". Con enfasi fino ai giorni nostri si annunzia nelle catechesi iniziali - precisamente nella IV Catechesi neocatecumenale sulla Missione della Chiesa - che il cammino, in ogni singolo fratello "con la fede adulta", è destinato a scomparire/morire/sciogliersi/perdersi PER DARE LA VITA AL MONDO; a quel punto, va da sé!, si lascia finalmente il chiuso delle salette e termina l'ascolto delle catechesi esclusive.
Le comunità che hanno terminato l'itinerario catecumenale non hanno più alcun senso di esistere in quanto tali.

Ci domandiamo:
Perchè questa catechesi ingannevole e falsa NON È STATA MAI RETTIFICATA NEI MAMOTRETI?
Dopo che Kiko stesso proclama ai quattro venti che IL CAMMINO NON PUÒ MAI FINIRE?

Paolo conclude:
Avete già spiegato perché, per mille motivi organizzativi, economici e di potere, da parte dei vertici del cammino, non c'è alcuna volontà che finisca. E spero che nessuno abbia qui il coraggio di sostenere la balla che da un punto di vista pratico il cammino finisca e le comunità si sciolgano. Ma c'è anche un altro fatto: già dopo 10 o 15 anni chi ha fatto il cammino è difficilmente in grado di staccarsene. In particolare nasce nei camminanti una profonda insofferenza e giudizio negativo verso tutto ciò che riguarda la parrocchia, per cui lo "sciogliersi" verrebbe comunque vissuto come una retrocessione e un allontanamento da ciò che è IL vero percorso. Dopo 10 anni in cui sente solo quelli del cammino, anche i canti "della domenica" gli saranno difficili da ascoltare. Si è creato un gusto, una prassi, un'abitudine totalizzante per cui ormai tutto quello che esce da questo schema provoca fastidio. Si sono allenate attitudini che stridono con quelle di iniziativa, mediazione, condivisione che servono nel servizio in parrocchia. È come se uno venisse allenato per anni come lottatore di sumo e poi gli si dicesse "da domani fai il fantino"."
(da: Paolo)
Vorrei ampliare, per completezza, con un ultimo ma non secondario aspetto, che la dice lunga sul totale fallimento kikiano:
Grazie all'iniziazione che hanno portato a termine, nei camminanti si genera una profonda insofferenza e giudizio negativo verso tutto ciò che NON SONO LORO STESSI, loro che vivono nel mondo fittizio circoscritto al neocatecumenato. Perché succede questo? Perchè sono stati allenati ogni giorno, una catechesi dietro l'altra, a guardare con disprezzo e sufficienza non solo tutti gli altri "fedeli", parrocchiani compresi della Parrocchia in cui vivono, che non hanno mai ascoltato il Kerigma, ma anche tutti i "ciechi" (perché non sono entrati in comunità), i cd. lontani che vivono nella loro stessa famiglia, nell'ambiente di lavoro, nella società che li circonda, nel mondo intero.

Prodigiosa sintesi dello spirito
che abita il neocatecumeno perfetto / fede adulta

Si finisce per generare dei disadattati, gente incapace di relazionarsi col prossimo che neanche "vede" vivergli e passargli accanto.

Questo atteggiamento di superiorità che si sviluppa, come dicevamo, in tutti gli aspetti della vita, si impone anche nei rapporti dei fratelli con i fratelli della stessa comunità e li condiziona, e a farne le spese sono come sempre i più deboli. Tutti giudicano tutti e tutto. Sentirsi l'ultimo, il più piccolo non è proprio frutto del cammino; "sentirsi il peggiore di tutti" invece, mantra ripetuto allo sfinimento negli scrutini e obiettivo che si prefigge ogni buon catechista nei confronti di chi conduce, è l'ennesima medaglia al petto dei gloriosi camminanti, che si pavoneggiano ORGOGLIOSI di aver raggiunto l'apice della vera gnosi - in sintesi "come pecco io non pecca nessuno" - : ALTRO MOTIVO NON DI UMILTÀ (dov'è mai nel Cammino?) ma di indomita e tronfia SUPERBIA.

Dei piccoli megalomani, ciascuno schiavo del suo IO-IO-IO "da questo li riconoscerete"! A immagine e somiglianza del fondatore che ogni impegno ha profuso per informare tutto di sé e intanto rendere se stesso sempre più superbo, ogni giorno di più.
Quale comunione? Quale "essere UNO" può mai realizzarsi?

29 commenti:

  1. Il disprezzo dei neocatecumenali nei confronti del "resto" della Chiesa è innegabile. POsso citare innumerevoli interventi non solo su questo blog, ma anche su altri forum pubblici.
    Io non mi scorderò mai cosa disse a me di persona uno dei cosiddetti "figli del cammino" che all'epoca era mio collega di coro. Eravamo in trasferta un sabato e lui disse che faceva uno sforzo perchè alla celebrazione di comunità non avrebbe rinunciato (quindi gli dovevamo dire pure grazie). Io, sapendo il suo background, non avevo mai preso l'argomento, ma in quell'occasione gli dissi semplicemente: "Guarda che se ci vai domani vale lo stesso, eh" E lui di rimando: "non è la stessa cosa". Gli avrei voluto rispondere che aveva ragione, ma ciò che mi lasciò di sasso fu la frase successiva:

    "sai qual è il problema? E' che in parrocchia sono invidiosi perchè alle NOSTRE MESSE viene più gente quindi non si possono prendere i NOSTRI SOLDI"

    Questa frase assolutamente gratuita la dice veramente tutta.

    Poi, vabbè...potrei citare il danno allucinante che fanno ai sacerdoti i quali (se RM) non riescono a rapportarsi costruttivamente a nulla che sia diverso dal CN. Gli altri o vengono fagocitati (e ne conosco alcuni completamente assoggettati che poi appena trasferiti hanno avuto un esaurimento nervoso) oppure hanno continuamente la guerra in casa.

    RispondiElimina
    Risposte

    1. “o vengono fagocitati …….. oppure hanno continuamente la guerra in casa.”

      Questa frase è indicativa della situazione che si crea nelle parrocchie.
      Nella mia parrocchia completamente neocatecumenalizzata, il nuovo parroco (non del CN) ha problemi a gestire ogni nuova attività parrocchiale che vorrebbe intraprendere, perché si scontra inevitabilmente con uno degli innumerevoli impegni neocatecumenali che occupano tutti gli spazi e tutti gli orari dei locali parrocchiali.
      Praticamente se un parroco vuole dare la propria impronta alla pastorale della parrocchia, deve scontrarsi con gli spazi ed i tempi concessi, in esclusiva al CN, dal suo predecessore (prete del CN uscito da seminario R.M.).
      Un parroco che vuole essere il parroco di tutti , si trova stretto in un angolo, costretto a subire e rispettare solo gli impegni del CN, perché così si è fatto per anni e così va fatto per sempre.
      In pratica si trova a correre dietro agli impegni del CN che lui non ha voluto, CN che fa la voce grossa ogni volta che gli viene chiesto di lasciare spazio anche agli altri.
      Quello che dice AleCT nel suo commento è verità insindacabile: o lasci che il CN comanda in casa tua e ti adegui alle briciole che ti lascia oppure è guerra.
      Si, esatto, proprio guerra, condotta senza esclusione di colpi, con delegazioni di catechisti più o meno importanti che vengono a lamentarsi.
      Se non ottengono nulla con le lamentele passano alle allusioni e se non ottengono ancora nulla arrivano alle minacce vere e proprie.
      Se il parroco non ha buoni rapporti con il proprio Vescovo, rischia di restare con un pugno di mosche e soccombere alle minacce, arroganza, presunzione, superbia, dei catechisti laici del CN.
      Se vincono loro il parroco è finito, non ha più voce in capitolo, diventa uno zerbino del CN.
      Stesso discorso vale per il viceparroco o per gli altri sacerdoti.
      Per supportare il cammino serve un prete per ogni comunità, impegnato minimo 2-3 giorni a settimana solo per le comunità neocatecumenali, senza contare le convivenze mensili, le convivenze dei passaggi, gli annunci dei tempi forti, il post-cresima neocatecumenale, etc.etc.etc. od ogni occasione particolare che esce dalla testa di Kiko.
      Se i sacerdoti non sono d’accordo con il CN, il CN può chiedere il permesso al parroco o al suo Vescovo di far venire da fuori altri sacerdoti del cammino o allineati al cammino, per le SUE liturgie.
      Diventa veramente una guerra tentare di gestire il CN.
      Questa cosa è allucinante ma è VERA.
      La gerarchia della Chiesa si trova ai ferri corti con la gerarchia di un “movimento” laico i cui rappresentanti (Kiko e i SUOI catechisti laici) sono più clericalizzati dei preti.
      Mi domando cosa ci sia di cristiano in tutto questo e sinceramente ho difficoltà a trovare una risposta adeguata.

      LUCA

      Elimina
  2. Un giorno, una giovane neocatecumenale trentenne mi disse - disgustata - che San Francesco era eretico. Invece Kiko cos'è?

    RispondiElimina
  3. Che i camminanti si sentano "i più" è evidentissimo a chiunque abbia avuto a che fare con qualcuno di loro.

    Mi ricordo che una volta un camminante, una persona molto brava e che stimo, ma pur sempre un OGM (cioè col genoma modificato), iniziò a darmi tanti consigli di vario genere.
    Lo faceva per bontà, ma con una bontà ideologica simile a quella dei buonisti, una bontà che "ammazza" e soffoca, e ben presto, anche se con gentilezza, lo mandai per la sua strada.

    Un altro esempio l'ho avuto in alcuni incontri del Movimento per la Vita a cui partecipava una giovane madre del Cammino. Ricordo che non le andava bene mai nulla, era sempre contrariata non solo nelle parole, ma anche nell'espressiomne del volto.
    Dopo 3 o 4 volte non venne più.

    Quella della loro missione che una volta era quella di SCIOGLIERSI in parrocchia e oggi invece è quella di NON sciogliersi mai, è una contraddizione clamorosa.
    Dimostra che il Cammino reale NON è quello approvato.

    La differenza tra il Cammino approvato e quello reale, infatti,è abissale: quello approvato doveva SCIOGLIRSI in parrocchia, quello reale invece, vuole che sia la parrocchia a sciogliersi nel Cammino.

    RispondiElimina
  4. "Si finisce per generare dei disadattati, gente incapace di relazionarsi col prossimo che neanche "vede" vivergli e passargli accanto."

    Il disadattamento degli aderenti ha un ruolo funzionale nel CNC. Serve a isolare le persone da qualsiasi altro contesto, in modo che non possano più confrontarsi con la realtà che li circonda. Serve a creare persone che, disadattate, si sentano al sicuro solo con persone che vivono il loro stesso disadattamento (costruito negli anni), persone che dicono tutte le stesse cose, con lo stesso tono, che non-ragionano nello stesso modo, letteralmente "configurate" come da manuale kikesco. A forza di scrutini e catechesi interminabili tutto viene scardinato, la persona è sempre più debole perché sempre più esposta, l'unico punto di sicurezza psicologica a un certo punto rimane il CNC. È questo l'UNO che il CNC intende creare: una piccola società parallela alienata da qualsiasi altro contesto sociale, civile, religioso, espressione dell'ego maniacale di Kiko, il primo dei disadattati (basti pensare a tutti i richiami, le lettere, le correzioni alle quali non si è mai, per l'appunto, adattato, o alle visioni/intuizioni/voci-che-ho-sentito che non ha mai sottoposto al giudizio della Chiesa). Creato un popolo di disadattati che stanno a loro agio solo nel proprio disagio, sono impediti di fatto confronti esterni e quindi la possibilità di ragionare su questioni oggettive e incontestabili (direttorio, giro di soldi senza fine e senza rendiconto per dirne solo un paio). Basti pensare al divieto dell'uso di internet, alle insinuazioni che chiunque avanzi critiche sia in mano al diavolo e uno scismatico perché il CNC è approvato (come se fosse un dogma).
    Il CNC non mira a formare Cristiani che si accorgano del prossimo che gli passi accanto, né tantomeno alla salvezza dell'anima, vuole semplicemente soddisfare il narcisismo di Kiko: una volta che diventi Uno, quel che è tuo è suo (di Kiko), anima e beni. A suo personalissimo uso e consumo. A Kiko servono i soldini degli adepti (che però, essendo UNO, sono suoi) per gratificare il suo ego quando fa le convivenze con i Vescovi a carico di fratelli che probabilmente per fare la colletta si sono tolti (veramente) il pane dalla bocca, o lo hanno tolto ai loro figli.
    All'annuncio di Quaresima del 2017 (se non sbaglio), il genio, che va gridando al mondo che lui non ha niente, se ne uscì dicendo che quando vede un povero non gli dà meno di 50 euro in elemosina. Chiesi ai catechisti dove li prendesse, visto che non ha niente. Non risposero. Elettroencefalogramma piatto.

    Autore della Lettera

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. Concludo dicendo che il disadattamento è pensato e pianificato. Al CNC servono persone che si sentano costantemente insicure, in difetto, deboli. Altrimenti non sarebbero manovrabili, soprattutto economicamente. Lo sfondamento del foro interno serve a questo (a tal proposito vorrei segnalare un'uscita infelice di una mia ex-catechista: "Eh! Il cammino mica è serio come 10 anni fa. A noi sì che ci facevano neri, gente che usciva dopo 2 ore di scrutinio in lacrime. Quelli erano scrutini seri. Poi se so inventati sta stronzata del foro interno."; giusto per rendere l'idea di chi/cosa si sta parlando).
    Io ne sono uscita da 3 anni, dopo 21 anni dentro di cui 3 da catechista, e quando riscontro gli atteggiamenti descritti nel post non provo più rabbia, ma solo tanta tristezza nel vederli ancora vittime di quella che, oltre ad essere un'eresia, è ormai una setta a tutti gli effetti. D'altronde, la necessità di ostentare un'eccessiva sicurezza, superiorità, dimostra esattamente l'opposto di quello che vorrebbero far credere. Fanno così ma gaurdate che stanno male, non lo dico con ironia. Chi sta bene ed è emotivamente e psicologicamente sano, se ne sta tranquillo e pacioso, non ha bisogno di convincere qualcuno di qualcosa, neanche sé stesso.
    Ma loro non stanno bene, per niente. Quelli descritti dal post sono sintomi di un percorso malato alla base.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh! Il cammino mica è serio come 10 anni fa. A noi sì che ci facevano neri, gente che usciva dopo 2 ore di scrutinio in lacrime. Quelli erano scrutini seri. Poi se so inventati sta stronzata del foro interno.

      Faccio un esempio, spero di riuscire a farmi capire.
      Purtroppo al mondo c'è chi non ha difficoltà a fare film porno, e davanti a tutti, e poi si presentano in passerella, davanti ai fotografi,e altrove, e non provano nessuna vergogna, e c'è chi prova vergogna solo a raccontare un qualcosa di intimo, perchè pensa sia ungrande peccato. Io dico spesso, ti puoi trovare davanti un Hitler, oppure un Padre Pio. Del resto non tutto è un caso quaggiù, c'è l'Inferno e il Paradiso. E già da qui si fanno le scelte, per poi finirle definitivamente davanti al Signore. Ovviamente sappiamo della Misericordia, Perdono, Conversione, Pietà, ecc, ecc. Chiunque può cambiare strada, e rientrare e riprendersi.
      E quindi alcuni non hanno quella sensibilità, quel tatto, quella caratteristica, e per cui sono anime rozze, e per cui per loro raccontare fatti personali, intimi, ecco che è come bere un bicchiere d'acqua. Hanno bisogno delle esperienze forti. Già da questo possiamo capire qual è l'ambito e il metodo che viene impostato. Del resto il Cammino è anche un pò lo specchio di questa società, le leggi non vengono rispettate, la cosa pubblica neanche, egoismo, ipocrisia, falsità. Persone che si proclamavano gitani e nulla tenenti, li ho sentiti con le mie orecchie, ed oggi se vai in giro, e dai una spulciata online, riesci a prendere tanto di quel materiale che ti va a dimostrare la falsità di queste persone. Ipocriti è dire la verità, e non me ne pento, e lo dico dfavanti a Dio, perchè so di non mentire. Gli ipocriti al tempo di Gesù avevano la doppiezxza del cuore si presentavano davanti con facciata da agnello, dietro macinavano veleno. Vi ripeto a tutti, guardate bene dietro, non la facciata, aprite la bara. Però, vi consiglio, di mettervi la maschera, vi verrà da svenire per il tanto tanfo che emanano. Poi, chi non vuole capire, vedere, odorare: AMEN!

      (da IPG)

      Pace ai figli della Pace. Dio è a Pace.

      Elimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. Vorrei esprimere un pensiero su quanto seguo in giro, in particolare sull'Amazzonia.
    Vedo due schieramenti, uno a favore ( lo dico senza giri di parole) di inviare uomini sposati, una sorta di Diaconi Preti, e vi sono altri che si oppongono. Io, per farvi capire, sono per gli oppositori, in un certo senso, perchè anche tra gli oppositori, credo ci siano delle correnti, cioè chi ha un'idea e chi un'altra. Io credo questo: la Chiesa ha una sua Tradizione ( non si tratta di essere tradizionalisti ( come schieramento, ma con tutto il rispetto di questi, perchè hanno, anche loro, le proprie ragioni), parlo della Tradizione , cioè ciò che si è sempre fatto, ciò che si è sempre rispettato, ciò che hanno tramandato, ecc, ecc), e per cui pensare di poterla cambiare , perchè ci sono persone che ricevono la Comunione una volta all'anno, non è cosa accettabile. Non vado contro la Carità, perchè mi spiego meglio. Primo, duemila anni fa erano solo dodici persone, e per cui vi era tutto un mondo che non riceveva la Comunione, e per cui: sono tutti all'Inferno? Dio è stato cattivo? O altro? NO!! Le Vie del Signore non sono le nostre vie. Qualcuno dirà: ma oggi dobbiamo trovare una soluzione. Bene! Ma quella è l'unica soluzione? No! Ve ne sono moltissime.
    Parlo per ignoranza, per cui se sbaglio riprendetemi: in Amazzonia non vi sono i cellulari, cioè la possibilità di sentire la radio, o qualcosa di simile. Non arrivano le onde radio? Se c'è, ecco che si potrebbero attrezzare dei luoghi, nei quali si dice la Messa via radio, una sorta di Stazione Mobile ,come Radio Maria, dove vanno i fedeli, per cui vi è il Sacerdote che dice Messa, via radio, e si nominano delle persone, del luogo, che distribuiscono l'Eucarestia, non ricordo, in questo momento, come si chiamano in Parrocchia. Confessioni via etere, e così altro. Ovviamente va studiato bene il tutto e piano piano migliorato. E' un'idea.Ma ve ne potrebbero essere altre, valide, e quindi senza fare danni.
    Ho l'impressione che, davanti al problema, alcuni siano preda di turbamenti, cioè abbiano la mente offuscata. E noi, per essere sinceri, sappiamo da chi, e per cui, poi, si possano fare dei gravi errori, cioè far entrare il famoso Lupo nel recinto. Ricordatevi, guardando i lupi come cacciano, che il Lupo prima isola l'agnello, o la pecora, dagli altri, e poi attacca e sbrana. Come fanno i predatori con i piccoli dei grandi animali. Per cui, prima si cerca piano piano di introdurre novità, che piano piano stravolgono il tutto, e poi una volta isolata la persona ( cioè svuotata di ogni senso, regola valore, metodo, ecc, ecc) ecco che poi è in balia del Lupo. Del resto, è ciò che sappiamo sui Neocatecumenali: non vi ricorda nulla? Non potete dire, forse, che si è fatto similmente così nel Cammino?Cioè il Cammino, ma sappiamo che dietro vi sono le persone, non ha fatto lo stesso con noi?L'eperienza dovrebbe insegnare qualcosa. Evidentemente, alcuni, so de coccio, come si dice a Roma.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

    RispondiElimina
  9. Ho letto con interesse tutti i commenti a questo post e mi rendo conto che potremmo fare un altro articolo ancora e un altro e un altro.
    Nel cammino più scavi e piu trovi. O forse tutti i nodi, come era inevitabile, stanno venendo al pettine.
    Il travestimento che li ha protetti troppo a lungo ormai somiglia a una maschera di carnevale.
    Il re è nudo. Lui solo non se ne accorge. E continua a gongolarsi, pavoneggiandosi di qua e di là.
    Io sono ispirato. Ringraziate Dio che vi ha dato Kiko e Carmen come catechisti. Il Cammino è un dono. Per voi. Per la Chiesa.
    Kiko non perde occasione per vantarsi, per ostentare i suoi successi, i frutti, per la gran parte immaginari. O peggio, altro che frutti, danni incalcolabili e devastazioni nella Chiesa, nei rapporti tra le persone, nelle anime tanto care a Cristo e preziose.
    E noi qui continuiamo a sviscerare l'argomento.
    Penso sia opera meritoria. E ringrazio tanto voi tutti che date un contributo tanto prezioso. Ogni conferma è dono per chi ancora ha dubbi irrisolti.

    Pax

    RispondiElimina
  10. Loro vi prospetteranno sempre un mondo, quando si parla di Cammino, tutto roseo, bello, pulito, perchè ci si devono nascondere, difendere, dissimulare, e per altro( ricordatevi Giuda con i trecento denari, cercava di deviare il flusso nella borsa comune per metterci le mani sopra),poi vi parleranno di un mondo, quello esterno al di fuori del Cammino, che è oscuro, pieno di ogni cosa brutta ( che c'è pure, perchè vi sono le cose brutte che capitano, ma queste vengono utilizzate sempre per deviare il flusso), e cercheranno sempre di coprire il marcio che è in mezzo a loro, e ne è molto, e non se ne accorgono, perchè ormai hanno buttato strati su strati di paglia sopra il letame, per cui hanno cercato di coprire il più possibile. Ma carissimi, tu puoi mettere tutto la paglia che ti pare e piace sopra il letame, la puzza salirà sempre, anzi aumenterà, perchè il letame fermenterà con la paglia. Si deve pulire per avere un ambiente igenizzato. E se non pulisci, perchè ti piace arrotolarti in mezzo al letame, ecco che poi non puoi pretendere che gl altri nel sentire la puzza dicano: che bel profumo!
    Se puzza, puzza.
    (da IPG)
    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace

    RispondiElimina
  11. Sono d'accordo con quanto espresso nel post e nei commenti. Anzi mi rendo conto di quanto è sempre più vera (almeno per me) la frase citata che ho scritto, e cioè "Solo uscendo dalla comunità e frequentando questo blog, il quadro della grande truffa costituita dal cammino neocatecumenale diventa chiaro e sempre più completo". Cioè, più mi allontano temporalmente e psicologicamente dall'esperienza del cnc, più comprendo a fondo tutta una serie di cose che prima mi suscitavano dei dubbi, ma che non riuscivo a inquadrare del tutto. Cioè comprendo che la cosiddetta "iniziazione cristiana", il "cammino di riscoperta del battesimo" sono tutte parole vuote, tutti pretesti che mascherano abilmente quello che è il vero scopo del cnc: creare un esercito di adepti obbedienti e ossequenti che eseguano senza ragionare gli ordini impartiti dall'alto e che a loro volta si riproducano (in tutti i sensi), creando altri adepti come loro per la gloria terrena del guru Arguello. Ad esempio, si prenda la cosiddetta apertura alla vita, che di fatto contrasta e contraddice implicitamente il concetto della maternità e paternità responsabile del Catechismo della Chiesa Cattolica. A parte che il concetto di responsabilità nel cammino è totalmente assente e similmente lo è l'aggettivo "responsabile" (effettivamente se l'uomo non può non peccare, non può neanche ritenersi responsabile dei suoi peccati: è il peccato che opera in lui/lei, oppure Dio che gli "ha tolto la mano dalla testa" e ha permesso che lui/lei peccasse; il singolo però non è responsabile del suo peccato, non ha colpa). Dunque, alle coppie si chiede esplicitamente se sono aperte alla vita. "Aperte alla vita" nel gergo nc significa avere rapporti sessuali in ogni periodo del ciclo femminile senza alcun tipo di precauzione. Se si segue alla lettera questa "prescrizione", e tenendo conto che i nc mediamente si sposano giovani, si può arrivare tranquillamente a 15 o più figli. Non tutti arrivano a questi numeri, ma anche fermandosi a 8 o 9 figli, si fa molta fatica a seguirli tutti, ammesso che si voglia farlo. Per la mia esperienza, raramente in famiglie così numerose i figli erano seguiti dai genitori, che oltre al lavoro avevano i molti impegni della comunità (impegni spesso usati come comodo alibi per svicolare dalle loro [faticose, molto più delle catechesi] responsabilità genitoriali. Ecco che allora, come scriveva Luca, subentra la comunità e l'aiuto che essa può dare. Di fatto, a quanto ho potuto vedere, queste famiglie sono spesso disfunzionali. Raramente i figli sono felici, o anche solo sereni. E dunque, a cosa serve l'apertura alla vita? A operare secondo il piano di Dio che vuole l'uomo felice? Assolutamente no. Al contrario, serve a creare, da un lato, più potenziali adepti del Cammino, dall'altro individui disadattati, cresciuti fin da piccoli a latte e Cammino, che con difficoltà riusciranno a rapportarsi con il mondo extra-comunità e che quindi giocoforza, per la gran parte troveranno il loro posto solo in comunità. (Segue)

    RispondiElimina
  12. (Segue) Similmente, perché generalmente le donne, a meno che non siano insegnanti o impiegate part time, vengono invitate a lasciare il lavoro? 1. Per fare più figli, perché è chiaro che se tu, donna, hai un lavoro che ti piace e realizza le tue aspirazioni, difficilmente ti metterai a fare un figlio dopo l'altro e magari invece di farne 9 ne farai 4 o 5 al massimo (e quindi produrrai meno carne da macello per il Cammino). 2. Per legarti ancora di più al Cammino e similmente legare i tuoi figli, perché è chiaro che a quel punto, non avendo più riferimenti esterni, l'unico punto di riferimento diventa il Cammino e non vorrai perdere anche quello... . Poi se la tua famiglia non riesce ad arrivare a fine mese, affari vostri... tanto bisogna affidarsi alla Provvidenza, no? Anzi, anche in questo caso lo scopo ultimo è quello di creare infelicità. Infatti, si sa che la scarsità di soldi è una delle cause di litigio ed in comunità ho visto davvero tante coppie scannarsi "a sangue" per i soldi... Altro che famiglie salvate dal Cammino. Anche io e mia moglie ad un certo punto ci siamo resi conto che il Cammino si era insinuato davvero troppo nella nostra vita coniugale e la stava gradualmente "infettando": nei nostri dialoghi il cnc era onnipresente, quasi ogni sera eravamo fuori per impegni con il Cammino, le discussioni che avevamo erano al 90% causate dal Cammino, i nostri figli stavano cominciando a risentire del fatto che eravamo fuori quasi ogni sera... Altro che famiglia salvata dal Cammino: al contrario, il Cammino ce la stava lentamente e sottilmente distruggendo, togliendoci ogni armonia familiare.
    Per quanto riguarda il termine "Giudizio" sono del tutto d'accordo con Libera: è usato assolutamente a sproposito, come sinonimo di opinione. Anche questa è una manipolazione volta a giustificare il peccato (e la correzione fraterna di cui si parla nella Bibbia? Anche quella è segno di giudizio, secondo il Cammino, e quindi è la Bibbia che è sbagliata). E sono anche d'accordo con il fatto che ad un certo punto si smette di essere ingenui e si diventa conniventi... Tuttavia, come dice "Autore della lettera" è vero che queste persone stanno male, cioè alcune di loro sentono che nel Cammino c'è qualcosa che non va, che li rende sostanziqlmente infelici, ma non riescono a trovare la via d'uscita perché deboli e psicologicamente assogettate e senza più riferimenbti esterni.

    RispondiElimina
  13. Toh, ma guarda: la diocesi di Guam invia al Vaticano il caso del presbitero neocat Cristobal che si è reso latitante non appena era emersa un'accusa di molestie sessuali su minori a suo carico. Da tempo, essendosi reso irreperibile, è sospeso a divinis (cioè sospeso dal celebrare sacramenti e da tutte le funzioni sacerdotali).

    Tale presbikiko Cristobal, che aspirava a diventare vescovo e successore del vescovo pedofilo neocatecumenale, era stato braccio destro di quest'ultimo.

    Siamo pronti a scommettere che il soggetto sta facendo la bella vita a spese del Cammino, dove certamente lo fanno "celebrare" aùmma aùmma nelle comunità neocat e lo proclamano automaticamente "innocente" e "perseguitato". Il laido Kiko ha inventato un "Cammino" per proteggere i pedofili.

    Gli amiconi del Cammino che bazzicano continuamente nei corridoi vaticani staranno sudando freddo perché questa escalation di chierici pedofili neocatecumenali non accenna a smettere. Del resto, da una "spiritualità" fondata su pagliacciate liturgiche, idolatria, eresie, menzogne e inganni, cosa vi aspettavate?

    RispondiElimina
  14. @ Porto
    @ Libera

    Per quanto riguarda il termine "Giudizio" sono del tutto d'accordo con Libera:
    "è usato assolutamente a sproposito, come sinonimo di opinione".
    ______________________

    Anche io ho riflettuto sulla lucida analisi di Libera che meriterebbe un post.

    Tante volte abbiamo trattato l'argomento e compreso che questo del giudizio, così come nel cammino è inteso e imposto, è uno dei sistemi più osceni di assoggettamento e annichilimento delle coscienze che io abbia mai conosciuto, avendone anche fatte le spese in prima persona.
    Vorrei raccontare alcuni episodi che dimostrano, in modo incontrovertibile, questa tesi.Lo farò appena ho tempo.

    Per ora vi scrivo solo le conclusioni:
    Questa cosa del giudizio vale per i normali camminanti, non vale molto per gli itineranti e per niente per Kiko e Carmen che ho visto, negli anni, GIUDICARE a tutto spiano - scavando fin nelle più recondite intenzioni (ovviamente cattive) e accusando di voler perseguire i propri scopi (diversi da quelli del cammino) - catechisti itineranti (di appoggio alle equipe dei big, ovviamente) e, molto più spesso, presbiteri R.M. e non, al servizio dell'evangelizzazione.

    Si cominciava con GIUDIZI gratuiti e poi si passava al massacro in assemblea, infine alla rimozione dall'incarico o ad un tempo di "penitenza" la cui lunghezza dipendeva dalla durezza di comprendonio del malcapitato che dimostra di non voler "capire" e che andava corretto.

    In questi casi non vale - se l'accusa è (una delle più frequenti) di prendere iniziative non concordate con gli Iniziatori per farsi il proprio orticello, il proprio cammino, una creatura propria - che
    "l'altro è specchio dei tuoi peccati"!

    Eppure qui anche uno sprovveduto vede che c'è tutto Kiko con la sua sete di potere, il suo protagonismo, il suo aver fatto del C.N. una SUA creatura a sua immagine e somiglianza, ecc. ecc.

    Kiko e Carmen hanno sempre GIUDICATO e CONDANNATO senza dare possibilità di appello e senza mai ascoltare le ragioni degli altri, che venivano smontate OGNI VOLTA e bollate come stratagemmi per fregare loro.
    Sempre hanno ritenuto gli altri doppi e in mala fede nei loro confronti, per cui dovevano difendersi e contrattaccare...PER IL BENNE DEL CAMMINO.

    Kiko e Carmen NON HANNO MAI VISTO LA BUONA FEDE NELLE PERSONE che, per loro SOMMA sventura, sono finite nelle loro grinfie.
    Prova provata che Kiko e Carmen non sanno la BUONA FEDE dove sta di casa, nè la RETTA INTENZIONE, nè il BUON CUORE, nè l'ONESTA' INTELLETTUALE e tanto meno l'ONESTA'MORALE.

    Ho fatto un pasticcio, ma spero che il concetto sia abbastanza chiaro.

    Pax

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei stata chiarissima come sempre Pax. Ma infatti, se ci pensiamo bene, chi sono quelli che possono giudicare? Sono i catechisti. L'elezione a catechista è l'autorizzazione a dare sfogo a qualsiasi giudizio temerario. Lo dico per esperienza, perché ero catechista. L'elezione a catechista è uno spartiacque: prima non si possono esprimere giudizi (=opinioni), dopo qualsiasi giudizio (=opinione) è verità assoluta e incontestabile. Ma d'altronde, chi sono i catechisti? I successori di Kiko (il primo degli incontestabili). E chi diventa catechista? Chi nel tempo assume più le somiglianze di Kiko. Il leader supremo è lui, ma lui non può essere presente in ogni singola parrocchia dove c'è il CNC, quindi il camminante sceglierà qualcuno che sia una sua proiezione, in modo da avere il suo punto di riferimento proiettato lì, nella sua realtà. D'altronde, essere immagine e somiglianza di Kiko e trasmettere il suo carisma, è quanto esplicitamente richiesto dai catechisti quando ti consegnano il Direttorio catechetico: "dovete praticamente impararli a memoria!" ce lo siamo sentito dire tutti quando dovevamo catechizzare, chi lo nega mente sapendo di mentire. Se nelle catechesi Kiko una frase la dice tre volte, tu riportando la catechesi ripeterai quella frase tre volte, e ne imiterai i gesti, il tono, il ritmo (è per questo che un camminante si sente sempre a casa, in qualsiasi parte del mondo: è tutto uguale e riconducibile al leader, unico vero punto di riferimento). Quindi sì, il giudizio è spietato e divino al tempo stesso per le sfere alte (e più sono alte, più è lecito), mentre anche la semplice opinione è vietata al resto del popolo CNC (perché questo annientamento creerà persone altrettanto spietate, che saranno infine elette catechisti). È un cerchio (come tutte le sette) che si ripetere ormai da quasi 70 anni. Comunque leggevo in questi giorni diversi testi sulle dinamiche psicologiche delle sette, ed è impressionante vedere come studi dedicati a sette di vario tipo dipingano perfettamente la realtà del CNC (sebbene questo non fosse preso in esame da tali studi). Spero di avere il tempo necessario per farne un post.

      Elimina
    2. Precisamente.
      Il catechista deve riportare fedelmente tutta la predicazione che ha ricevuto.
      Senza togliere né aggiungere nulla.
      Le catechesi vanno riportate pari pari, come tu dici imparate a memoria.
      Si parla infatti di una condizione indispensabile per essere catechista la cd. "Fedeltà al carisma" o anche che bisogna essere "fedeli al Cammino". Dov'è mai la fedeltà alla Chiesa? Non se ne parla perché ti inculcano che il Cammino lo porta avanti lo Spirito Santo e quindi, diciamo così, la Chiesa si deve stare, lo deve accettare, altrimenti è lei che a contro la Volontà di Dio. Tanto è vero che se la Chiesa si mette di traverso, a livello centrale con le sue correzioni, puntualmente disattese proprio in nome del giuramento di "fedeltà al carisma" oppure a livello locale con i richiami dei Vescovi o dei Parroci in funzione della comunione ecclesiale puntualmente ignorati anche questi, ecco che scoppia la guerra e la lotta si fa dura e all'ultimo sangue.
      Quante volte ci hanno ripetuto: "dovete essere fedeli al cammino"? E transigere anche sulla più piccola consegna per obbedire al proprio Parroco era considerato alto tradimento, contro la volontà di Dio che il Cammino vuole e ispira.
      Bisogna dire queste cose. Finché stai dentro si crea un modo di pensare che ti fa ritenere buono tutto l'indottrinamento che ti propinano e giuste le loro ragioni per cui anche tu spendi la tua vita. Lo dico non senza provarne vergogna. Tutto si fa chiaro quanto più ti allontani, e solo allora. Un tempo di recupero è necessario dopo adeguata disintossicazione. Quanta amarezza!

      Pax

      P.S. Spero anche io che tu riesca a fare un lavoro sull'argomento.

      Elimina
  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Libera

      Libera può sembrare assurdo , per me lo è, ma ho conosciuto neocatecumenali che credono davvero che tutto quello che dicono i catechisti sia ispirato dallo Spirito Santo.
      Quando i catechisti, giudicano senza pietà, criticano, distruggono, umiliano, disprezzano le persone che hanno davanti, qualcuno afferma che loro dicono solo la verità.
      Che sono bravi perché non si frenano, perché sono liberi, perché ti massacrano per il tuo bene, vogliono solo aiutarti a liberarti dalla schiavitù del tuo peccato.

      Se hai dei catechisti così qualcuno ha il coraggio di dirti che prova invidia per te, che vorrebbe anche lui dei catechisti come quelli che hai tu.

      Io non so cosa ha nella testa questa gente, masochismo allo stato puro, confusione assoluta, problemi esistenziali mai risolti.

      Ho i brividi solo a ripensarci.

      La cosa strana è che queste persone nella vita familiare,lavorativa, sociale, non accettano restrizioni, non accettano regole, non accettano limiti e ne limitazioni, poi quando sono in comunità diventano agnellini pronti al martirio ed osannano chi li maltratta.

      Davvero ho rinunciato a tentare di capirli, mi arrendo.

      Alle volte penso che certi neocatecumenali, in fondo, si meritano Kiko e i suoi catechisti.

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. @LUCA

      "Quando i catechisti, giudicano senza pietà, criticano, distruggono, umiliano, disprezzano le persone che hanno davanti, qualcuno afferma che loro dicono solo la verità."
      Certo, perché i catechisti fanno quello che fa Kiko. Il pesce puzza dalla testa! Kiko parla per ispirazione divina, e questa ispirazione ce l'hai anche tu nel momento in cui diventi catechista. E se Kiko è incontestabile, lo diventi pure tu.
      Il fatto poi "Che sono bravi perché non si frenano, perché sono liberi" rivela il concetto deviato di libertà all'interno del CNC. Si è liberi quando ci si mostra esattamente per come si è, soprattutto nel male, per dimostrare che non si è schiavi del giudizio degli altri. Quindi è perfettamente libero chi non ha alcun tipo di freno, di dominio di sé, di cautela, pudore, chi ormai ha messo completamente a nudo le zone più intime di sé stesso, quella zona in cui dovrebbero esserci solo l'intima coscienza della persona e Dio (il foro interno).
      Non prendere il mio commento come una specie di lezione, è che se non li capisci sei fortunato. :) Non so se ci sei passato. Io purtroppo ci sono nata e cresciuta a focacce, catechesi urlate e bonghi, e a un certo punto ho dovuto rendermi conto che i meccanismi che sono in atto sono più che devastanti per la persona.

      Elimina
    4. Molto interessante e bello questo scambio di commenti.
      Quante cose mi riporta alla mente. Confermo tutto quanto spiega Autore della Lettera e la descrizione della libertà secondo il cammino è perfetta. Una fotografia di Carmen Hernandez, antesignana in questo come nessuno. Una pazza scatenata. Senza freni, senza moderazione in nulla. Anzi tutto questo lo ostentava come alto grado di perfezione a cui Kiko, affettivo e narcisista, sempre a caccia di consensi non poteva mai arrivare. Carmen disprezzava profondamente Kiko e lo GIUDICAVA severamente dalla mattina alla sera. (Forse lo invidiava, tra le altre cose, per il suo fascino mediatico che lei mai ha posseduto? Ma sì facciamo un piccolo scrutinio anche alla Carmen!)
      E dunque, dice proprio bene Luca:
      ----------
      Se hai dei catechisti così qualcuno ha il coraggio di dirti che prova invidia per te, che vorrebbe anche lui dei catechisti come quelli che hai tu.
      -----------

      È verissimo, catechisti "mosci" non li amava nessuno, forse solo "le vecchierelle" delle comunità, che dopo aver subito lo scrutinio di quelli "tosti" restavano mortificate in un angolo per settimane, sconvolte per il trattamento ricevuto alla loro veneranda età mentre i misericordiosi fratelli della loro comunità, assetati di sangue, sotto sotto provavano un malcelato piacere ad assistere a simili corride, o antichi spettacoli di gladiatori.

      Qua le cose si fanno sul serio, sconti a nessuno, creatura nuova per tutti, ma proprio tutti. Non c'è giovane o vecchio, uomo o donna, povero o ricco, intelligente o ignorante, tutti dovevano passare per le forche caudine dei catechisti. Salvo a scoprire col tempo che nel Cammino, per i catechisti, per gli itineranti, per Kiko e Carmen in primis, capi di tutti gli ipocriti del mondo, CI SONO TUTTA UNA CASTA DI PRIVILEGIATI INTOCCABILI, UNA SERIE DI PERSONAGGI CHE BAZZICANO NELLE COMUNITÀ CHE FANNO COSE MOLTO PIÙ SERIE PER IL SISTEMA MAFIOSO CHE FARE IL CAMMINO. Il Cammino lo fanno solo i polli da batteria, le pecore che diventeranno pecoroni, quelli che diventano prima burattini e poi rischiano di svegliarsi con le orecchie di asino cresciute, la coda e - se tentano di proferire parola - come aprono bocca riescono solo a ragliare.
      A quel punto, chi prende coscienza, scappa via a gambe levate, come tanti di noi e....veniteci a prendere. Oppure resti nel circo, asino ragliante per tutta la vita, club dei pasqualoni. Almeno quelli che, restando, pretendono anche di difendere questo schifo.
      Molti altri, se li prendi da soli, hanno almeno il pudore di dire sottovoce: "hai fatto bene ad andar via, io non ce la faccio!" Sto qui, ma non mi frega niente di Kiko, né dei catechisti, tanto vengono e poi se ne vanno. Io delle obbedienze faccio quello che voglio.
      Io guardo ai frutti! Mamma mia, altra frase che mi dà sui nervi!

      Scusate lo sfogo.

      Pax

      Elimina
    5. Pax da me quel tipo di neocatecumenali di cui parli tu, quando si trovavano in difficoltà sulle schifezze evidenti che vivevano in comunità, rispondevano sempre allo stesso modo :" A me non interessa di Kiko e dei catechisti, io sto in cammino per Gesù Cristo".
      Questa frase mi ha sempre fatto cadere le..... braccia.
      Ipocrisia allo stato puro.
      LUCA

      Elimina
  16. Ma per cosa pensiamo che Kiko giri perennemente incollato a quel librone foderato in pelle nera che è, ahimè, una bibbia?
    Perché in quel libro, sacro finché si vuole ma letto senza il supporto della tradizione, che esisteva già per gli Ebrei, era la cosiddetta "Torah orale" che veniva usata per interpretare quella scritta, e che per noi è il Magistero della Chiesa, il guru di turno troverà sempre il "versetto" che gli dà ragione.
    E Kiko ha costruito e tramandato un piccolo insieme di versetti per potersi dare ragione in ogni circostanza.
    Infatti, notate bene: Kiko e i catechisti hanno la Bibbia sottobraccio e possono aprirla e citarla a volontà: il catecumeno non può portarsi in comunità la Bibbia, deve venirci a mani nude e consultarla solo a comando nelle scrutatio guidato dai famigerati paralleli (dico famigerati perché i paralleli sono appunto tali da rimandarti sempre ad alcuni versetti, facendo percorrere la Bibbia come fosse un labirinto per cavie, non aprendoti mai la visuale sui passi invece "perpendicolari", cioè quelli che potrebbero far comprendere in modo ampio e non del tipo stimolo-risposta la ricchezza e i significati più pieni del testo biblico).

    RispondiElimina
  17. L'aggressività, i giudizi contro i fratelli, l'ubbidienza CIECA e perciò stupida ai così detti catechisti, che di catechismo spesso non sanno NULLA...
    Una prassi totalmente diversa da quella della Chiesa e spesso in CONTRASTO, il culto della personalità del capo e la copertura delle malefatte dei camminanti (invece della denuncia e allontanamento), perfino la difesa di abusatori e pedofili del Cammino...
    Tutto questo mi pare possa rendere evidente a TUTTI che il Cammino è una SETTA, e una setta della peggior specie.

    E poi la MENZOGNA.
    Lo ripeto ancora: Giovanni Paolo II che il Cammino dopo 7 anni si sarebbe SCIOLTO in parrocchia.
    Cioè i camminanti dopo 7 anni finivano di essere tali e al massimo si sarebbe potuto ripetere la proposta del Cammino.
    Un Cammino così strutturato non aveva la minima possibilità di catecumenalizzare le parrocchie.
    Di conseguenza il Cammino reale, quello di Kiko, non è l'originale approvato, ma un FALSO e Kiko millanta un'approvazione che non c'è.
    Qualunque contratto che si basa sull'inganno e nasconde la verità è NULLO.

    RispondiElimina
  18. Da non perdere:

    "Ieri Pino è stato qui con noi a Porto San Giorgio, abbiamo avuto un incontro. Dopo l’incontro ha portato a casa mons A. Arrivato a casa si è tolto la giacca ed è morto. Un infarto fulminante. Il Signore lo ha portato con sé.

    Era cosi buono con noi. Era convinto che in noi c’era una elezione divina e si è messo a servizio di questa elezione. Ogni mattina alle 8 veniva a casa, ci portava i giornali e ci faceva il caffè. Era il nostro “maggiordomo”, era felice di servirci cosi.

    Oh Signore, perdona i suoi peccati e aiutalo. Portalo in cielo!

    Caro Pino, ora che sei nel cielo, con Carmen, il tuo servizio non e finito! Ricordati di Maria Teresa, dei tuoi figli, dei fratelli della tua comunità che tanto amavi. Ci rivedremo quando il Signore lo ha stabilito.

    Kiko Argüello"

    Un caro saluto a tutti voi

    Tomista ex NC

    RispondiElimina
  19. Ho letto il commento di Pax sul trattamento riservato ad alcuni itineranti durante la convivenza a loro dedicata e ho provato disgusto. Prendersela con persone che hanno lasciato tutto per supportare, diffondere e far crescere il movimento da loro fondato è demoniaco e bestiale. Ma giusto, con chi possono prendersela se non con quei poveretti che dipendono da loro, che non hanno protezione? Esseri malvagi e bestiali.

    Riguardo alla "gara" di malvagità fra catechisti, non so che dire, è tutto talmente assurdo, ma è tutto tristemente vero. Penso che si tratti di persone senza dignità, senza un briciolo di amore, con problemi davvero grossi irrisolti, problemi che sicuramente il Cammino non ha risolto in alcun modo, ma ha contribuito ad approfondire. Condivido quello che scrive Luca, che certi neocat. si meritano i catechisti che hanno. Ringrazio ancora Dio di averci aiutato ad uscirne quando ci siamo resi conto di come venivamo discriminati rispetto ad altri, perché non fanatici, non obbedienti alla cieca e non in cerca di approvazione a tutti i costi dei cosiddetti "catechisti". Ed è vero, non hanno rispetto o riguardo per nessuno: uno stronzetto sbarbatello qualunque, solo perché magari figlio di cammino ed eletto catechista per il suo pedigree, si permette di trattare a pesci in faccia, ad essere generosi, con male parole, persone anziane, che chissà quali esperienze hanno vissuto, che croci hanno portato. Ci sarebbe solo da denunciarli se si trovasse un capo d'accusa confacente. Razza di vipere.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.