domenica 8 settembre 2019

"Lasciateli nei fossi!" - I fondatori del Cammino odiano e insegnano a odiare la carità cristiana

In ginocchio davanti all'idolo Kiko
Partiamo da una affermazione dei "santi" iniziatori del Cammino, una di quelle che non troviamo nelle raccolte di massime vendute per propagare una fama di santità prefabbricata:
"Tu non cambi il mondo. Per un bambino che salvi ne muoiono altri cento. Voi li togliete dai fossi, e il giorno dopo ce ne saranno altri, e passate la missione a raccogliere bambini.
Lasciateli nei fossi! Voi dovete predicare il kerygma, non avete capito cos'è il cammino.
Dovete portare avanti la predicazione altrimenti qui non resta nulla…"
Questa assurdità agghiacciante non la troverete mai nelle librerie, come tanti altri arcani riservati solo alle orecchie dei "missionari" del Cammino e degli iniziati del cerchio magico di Kiko Argüello.

Esaminiamo attentamente la questione: Kiko sostiene che chi compie le opere di misericordia corporale (vestire gli ignudi, dar da mangiare agli affamati, far l'elemosina ai poveri) non ha "capito niente" del Cammino Neocatecumenale, dunque il Cammino odia intrinsecamente la carità, da cui tale opere discendono.

Avete capito bene: per Kiko i misericordiosi vanno contro la missione del Cammino.
Secondo il suo anticristico ragionamento, operare la carità è inutile, perché tanto ci saranno sempre poveri, orfani, miseri… Perciò alleviare le sofferenze è sbagliato.

Provate ad immaginare santa Teresa di Calcutta dire alle sue piccole Missionarie della carità: "Lasciate quei poveri nelle fogne! Ci saranno sempre poveri". O un san Giovanni Bosco che insegna ai suoi compagni "Lasciate quei giovani nelle strade, ci saranno sempre ragazzi perduti di strada". E così via per tutti quei santi e beati che hanno fatto dell'apostolato presso i poveri, gli ultimi della terra la priorità della propria vita e missione, fondati nella parola di Gesù : «In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me…» (cfr. Mt 25,40)

Il ragionamento di Kiko è in piena coerenza con tutto quanto predicato nel Cammino Neocatecumenale da sempre: basti pensare alla distorta esegesi della parabola dei talenti (il danaro affidato non è il Vangelo ma la catechesi kikiana è gli interessi non sono le buone opere ma la kikizzazione della propria vita), o alla sfasata identificazione dei piccoli in Matteo (sovrapposti ai missionari di Kiko).

Naturalmente Kiko, e la defunta Carmen, sentenziavano questa stupidaggine dall'alto della propria opulenza, cene di lusso, sigari, elicotteri, lenzuola linde, e servitù ovunque andassero.
Giusto, meglio lasciare un bambino a morire di freddo nella polvere, o a urlare finché i polmoni non gli collassano per la fatica, lasciandolo senza respiro, tanto ne moriranno altri venti, o cento.

C'è da domandarsi come può una persona sana di mente voltarsi dall'altra parte quando vede la categoria umana più indifesa, i bambini, soffrire fino alla morte, e se una persona che consiglia ciò (Kiko e Carmen) possa essere considerata sana spiritualmente. Non so cosa sia passato nella mente di quella famiglia itinerante in Africa, che, conscia di fare il bene secondo il Vangelo, si sente dire dai due spagnoli cui si ispira che è sbagliato salvare delle vite… Quale sconcerto e confusione, in chi cercando approvazione ha trovato invece riprovazione.

In qualsiasi altro movimento cattolico, una famiglia che lasciasse la propria vita per sfamare, vestire, istruire i bambini miseri del mondo sarebbe osannata, pubblicizzata e sostenuta, perché possa fare ancora più del bene; non nel Cammino, nel quale tutto deve essere orientato solo all'adorazione di Kiko e Carmen, i due idoli a cui ogni bene deve essere immolato.
Nel Cammino la carità personale è scoraggiata e dileggiata, e bollata come religiosità naturale, una delle scemenze più colossali mai sentite.
Non sia mai che qualcuno scopra che si può essere cristianamente felici a fare il bene fuori del Cammino Neocatecumenale, e magari capire che il movimento è solo una inutile sovrastruttura, che nella peggiore delle ipotesi non solo ostacola il Cammino di fede, ma lo orienta nella direzione sbagliata, conducendo le anime verso un'altra religione.

Che altro serve per capire che Kiko è un anti-Cristo arrogante che ha posto se stesso sul trono e indica sé per l'adorazione?

28 commenti:

  1. Il Cammino, come fanno tanti protestanti "ultras", pecca di FONDAMENTALISMO.
    Prende parti del Vangelo e li separa dal contesto, mentre ogni brano del Vangelo va considerato INTEGRATO a tutto il resto.

    Kiko SEPARA il messaggio di Cristo: se vuoi evangelizzare, non puoi operare nel sociale.
    Ma questa non è fede, ma fideismo, che riduce il Vangelo a una filosofia. Esattamente come chi opera SOLO nel sociale senza tenere conto della fede e delle sue esigenze.
    I "volontari" operano per una redenzione sociale dell'uomo senza annunciare la fede, mentre i camminanti operano una presunta redenzione religiosa e morale dell'uomo senza pensare ai corpi dei poveri (che per il cristiano sono i corpi di Cristo): due forme di filantropia, di umanesimo che si OPPONE a quello cristiano.

    Gesù annunciava il Vangelo, operava miracoli, ma il gruppo dei suoi discepoli aveva una cassa per aiutare i POVERI, conseguenza della volontà del Maestro.
    La cassa era tenuta da Giuda Iscariota che, dice san Giovanni, era un ladro.
    Rubava, come capita spesso a molti che fanno volontariato a scopo di lucro (vedi Buzzi di Mafia Capitale) e come di fatto, anche se sotto altra forma, succede a chi adopera le offerte senza rendicontare nulla, per operazioni in nero, per viaggi in elicotteri o in treno in prima classe, per alberghi di lusso, per speculazioni finanziarie, ecc., ma NON per i poveri o i bisogni dei fratelli più poveri.

    La missione di Madre Teresa di Calcutta era specifica e semplicissima: cominciare dai poveri più poveri. Ma in ogni povero vedeva Cristo e operava nel nome di Cristo sorretta da una preghiera incessante. Perciò EVANGELIZZAVA. Non a caso in India ci sono state conversioni e, anche, vocazioni.
    E le conversioni causate dalla testimonianze della sua opera non erano indotte a credere in errori teologici gravi.
    Il Cammino invece converte al Cammino (e perciò induce a errori) e fa perdere la fede a molti, cosa che non è mai accaduta a Madre Teresa e le sue suore, che pure hanno avuto i loro nemici.

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  2. Ho sentito parlare di miracoli, miracoli straordinari. Ho sentito dire che erano testimoni di miracoli perchè vedevano l'opera allargarsi a dismisura. Per cui, il tutto, viene dallo Spirito Santo, la Terza Persona della Trinità. Noi sappiamo questo: un Solo Dio, Tre Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo.
    Ma l'espansione l'hanno anche tutti gli altri, a partire dalle cose, chiamiamole, religiose ad altre, che non lo sono. Infatti, ho letto ( riporto le fonti, ma non so se sono attendibili, ma ve le metto per farvi capire il concetto)che anche i Testimoni di Geova sono milioni ( https://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/domande-frequenti/quanti-testimoni-geova/ ), ma secondo voi Geova è Dio, cioè la Trinità? I TDG predicano la Verità? Dio vuole che alcuni milioni di persone seguano una religione distorta? Lo stesso nell'Islam, nei Mormoni, Buddisti, Atei ( perchè anche la loro è una religione, il dio del NULLA, del VUOTO, infatti combattono i simboli religiosi e vorrebbero vederci il vuoto), e via dicendo. La stessa espansione l'hanno le multinazionali, ho letto che alcune hanno centinaia di migliaia di dipendenti. Per cui vi è un'espansione demografica, di associazione, di aziende, e di altro. OK! Tutto regolare. Ma il punto,carissimi, e che alcuni urlano l'espansione, e la fanno passare come miracolosa, un miracolo straordinario che certifica l'opera e la bontà di coloro che si adoperano nell'ambito. Anche il Cristianesimo ha una sua espansione, e sappiamo che dietro c'è Dio, con certezza. Ma vediamo che anche in altri ambiti vi è l'espansione, e dietro c'è Dio,perchè nulla può sussistere senza Dio, ma in quel caso io credo che la permette, cioè che non è nella Sua Volontà, nel senso che Dio, per un suo Volere, permette la situazione, ma non ne è d'accordo. Per farla breve e per farvi capire la permissione di Dio vi rammento l'Eden, cioè Adamo ed Eva e il Serpente, Dio avvisa, ma lascia libero l'uomo di agire, facendogli presente le conseguenze della sua azione, e poi le conseguenze arrivano,inevitabilmente.
    Così, giusto per farci due riflessioni insieme, e per dire ad altri come stanno le cose e che la devono smettere di gonfiare il prossimo con il vento della presunzione e della manipolazione.
    Ho sempre pensato una cosa: il lavoro nobilita l'uomo e gli pulisce la mente, cioè se uno andasse a lavorare, veramente, certi pensieri non li avrebbe e sudandosi il mangiare capirebbe le fatiche del prossimo. Ma, purtroppo, ritorniamo sempre al racconto dell'Eden, molti decidono di prendere altre strade, perchè si credono dio, e per cui parlano e gli altri devono obbedienza. Ma sappiamo delle conseguenze. Ricordatevi, giusto, giusto così, che ci fu un uomo nel 600 d.c. che disse che Dio ( Allah) gli parlava all'orecchio, e qualsiasi cosa diceva era proveniente da Dio. Per cui, oggi, se discuti con i suoi seguaci, questi sono convinti, a tal punto di dire che i Cristiani hanno manipolato la Bibbia, che Gesù è un uomo, ed è un solo profeta, ovviamente profeta di Allah, che Giuda è morto in croce al posto di Gesù, perchè è stato sostituito da Allah sulla croce, che l'Angelo Gabriele spremeva libri e soffocava persone dentro le grotte, la NOTTE ( importante questo dettaglio della notte, vedetevi la parabola della zizzania), che Abramo ha costruito una casa in un luogo e che ha vissuto in quel luogo ( prima erano pagani e non sapevano nulla della Bibbia e di altro, poi, di colpo, nel 600 si seppe che Abramo andò in quel luogo e fu lui ha costruire quel tempio ad Allah), e via dicendo.

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  3. C'è sicuramente il tema della errata visione della carità e delle opere di misericordia, che sottolinea anche Pietro. Ma vorrei estendere un po' il tema.

    BPS scrive correttamente: "per Kiko i misericordiosi vanno contro la missione del Cammino" e "la carità personale è scoraggiata e dileggiata". Ma io direi "per Kiko tutto ciò che non è nelle forme e nelle modalità previste dal Cammino va contro la missione del Cammino" e "ogni iniziativa personale è scoraggiata e dileggiata".

    E' qui che a mio parere sta il cuore del fondamentalismo e del settarismo del Cammino. Per Kiko tutto ciò che non è da noi, è contro di noi (che sia un'opera buona, un pensiero, un canto, un dipinto, una vocazione, un percorso di vita).
    Non viene insegnato un vero discernimento (lo penso personalmente nell'accezione che ne darebbe Sant'Ignazio), o meglio l'unico discrimine è "è previsto e raccomandato dal Cammino = buono, altrimenti sbagliato". Il discernimento anzi, mi pare scoraggiato, a favore dell'adesione cieca e all'obbedienza ai catechisti.

    In sintesi non so se Kiko ce l'avesse di più con l'atto in sè o per il fatto che gli itineranti stessero prendendo "iniziative personali".

    Paolo

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    1. A me risulta che le iniziative personali vengano accolte con entusiasmo, quando sono utili al Cammino. Per esempio, fare i dolci in casa, invitare i compagni di scuola dei figli, sono tutte strategie consigliate perché qualche famiglia le ha utilizzate e a forza di dolcetti e di cenette ha formato una piccola comunità. Ha raccontato il proprio successo in qualche mega convivenza a Kiko che ha molto volentieri accolto l'iniziativa personale facendola diventare prassi per tutti.
      Evidentemente invece accogliere i bambini abbandonati non serve a costituire nuove comunità o nuclei neocatecumenali, anzi, rischia di coinvolgere anche i fratelli in patria nell'opera caritatevole assorbendo risorse economiche e distraendole da altre "opere" del cammino.
      Se Kiko avesse lodato questa coppia, il loro esempio avrebbe potuto diffondersi e distrarre pericolosamente altri da ciò che per il Cammino è davvero importante: il proprio sostentamento e diffusione.

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  4. È più che evidente che le missioni del cammino seguono uno spirito profondamente diverso da ciò che noi cattolici intendiamo come "missionarietà".
    Questo consiglio o imposizione dato a una famiglia "missionaria", "lasciate (i bambini) nei fossi" ne è una terribile esemplificazione.
    Ma non dovremmo stupircene, perché è la missionarietà di Kiko e Carmen nelle baracche: loro portavano la parola di Dio, ed è stata la parola di Dio a cambiare alcuni zingari con cui avevano fatto amicizia, null'altro.
    Sarebbe pure un concetto rispettabile, se implicasse il farsi poveri con i poveri, ma Kiko non la pensa così: la povertà che raccomanda alle sue famiglie in missione è la precarietà iniziale (lasciare il lavoro, andare senza aver già pronta una casa), però se a questa precarietà iniziale suppliscono gli altri (la parrocchia di destinazione, la comunità di origine) oppure la propria capacità personale, ben venga, è considerata Provvidenza divina ed accolta come una conferma d'essere parte del disegno di Dio.
    La missione di Kiko consiste nel mettere in difficoltà se stessi e la propria famiglia e sopravvivere, magari anche prosperare, come le famiglie dei catechisti borghesi che si sono installate in Germania o negli Stati Uniti, portando la catechesi di Kiko, possibilmente ai parrocchiani, come sempre, perché convertire gli atei costa troppa fatica e il kikiano non ha la formazione adeguata per farlo, ha solo al proprio attivo argomenti "contro" la fede cattolica per proporre la propria.
    Le difficoltà iniziali nella missione devono esserci, sia per provare l'assistenza speciale di Dio che conferma i missionari d'essere nel giusto, sia per costruire la mitologia tanto utile da essere raccontata nelle convivenze in patria, o esibita davanti a vescovi o pontefici o altri cattolici della domenica, come lo sono state le mitologiche Palomeras per i fondatori, un soggiorno di pochi mesi in una comunità di zingari che sono valse al Cammino come biglietto da visita presso i cattolici creduloni per mezzo secolo, persino procurando, a distanza, una delle lauree honoris causa di Kiko.
    Il problema appunto è alla fin fine solo semantico: per noi la "missione" è una esperienza di dono, di oblatività, di carità verso i bisognosi sia nel corpo che nello spirito, per Kiko, al contrario, è la solita kenosi, il mettere se stessi in difficoltà per provare la propria elezione divina e dar lustro al cammino che ti ci ha inviato.
    Nel frattempo, se trovi qualche bambino nei fossi, lascialo lì, perché ti potrebbe distrarre dalla missione per Kiko.

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    1. C'era una frase che ho sentito alcune volte dai catechisti : "Non fate l'economia di Giuda".
      La dicevano quando i fiori della mensa erano scarsi o non particolarmente belli.
      Oppure quando si chiedeva di fare le convivenze di più giorni in posti meno belli ma più economici.
      Chi chiedeva maggiore parsimonia e minore lusso inutile veniva considerato, dai catechisti, avaro e attaccato al denaro.
      Ci dicevano, tanto se non hai soldi, vieni lo stesso in convivenza e metti quello che puoi, ma non privare Dio del bello e del ricercato, quindi "SI" ai posti costosi e "SI" alla ricercatezza degli addobbi floreali, senza badare a spese, specialmente nelle convivenze con i catechisti, tanto il Signore provvede.
      Ci dicevano che era solo una questione di fede che noi "piccoli" ancora non avevamo.
      Dio e di conseguenza il CNC avevano diritto al gusto del bello, anche a costo di sacrifici.
      Sacrifici che non riguardavano i catechisti, sempre spesati dalle
      loro comunità.
      Albergo,fiori,bambini,baby-sitter, presbiteri e catechisti sempre a carico della comunità.
      Poi però si arrabbiavano se non si raggiungeva la quota prefissata a fine convivenza.
      Allora erano altri pipponi infiniti sul fatto che le persone non avevano capito niente, non si convertivano perchè erano schiavi del denaro e giù altre minacce ed altri sproloqui.
      Giri infiniti di sacchi neri e cazziatoni aggiuntivi al responsabile della comunità.
      Inutile dire che in caso di comunità sottoposta alla "decima", si prelevava dalla "decima" la rimanente quota da saldare.
      L'economia di Giuda andava benissimo con le baby-sitter, pagate sempre di meno.
      Tanto le baby-sitter erano quasi sempre persone che gravitano nell'orbita del CNC, quindi difficilmente si andavano a lamentare con qualcuno e quando raramente succedeva, quella persona difficilmente veniva ri-chiamata a fare la baby-sitter.

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    3. @Luca
      L'economia di Giuda...

      Quando parlai dell'essenzialità francescana e di non spendere soldi eccessivi per fiori, addobbi ed arredi, mi dissero che io facevo l'economia di Giuda e che L'ESSENZIALITÀ FRANCESCANA ERA PASSATA DI MODA...

      Ovviamente, allora non aggiunsi altro.

      Visto quanto avevo assorbito della mentalità distorta di obbedienza, feci già tanto, trovando il coraggio di contraddire il catechista davanti a tutti. Ovviamente la mia fu l'unica voce fuori coro. Oggi che sono de-neocatecumezzata e che frequento LA CHIESA, controbatterei con tutte le mie energie e non mi farei più chiudere la bocca da argomentazioni così anticristiane.

      Quando poi paragonano Kiko a Charles de Foucault mi viene da piangere!

      E' bellissimo frequentare altre realtà e vedere la delicatezza e l'accortezza di non spendere eccessivamente per gli incontri. I ritiri di un giorno si fanno in sale parrocchiali in cui ognuno porta qualcosa.
      Quando non si riusciva a pagare le convivenze di un giorno proposi una cosa del genere mi fu risposto:
      - fai l'economia di Giuda
      - non credi nella provvidenza
      - hai l'idolo dei soldi
      - non ti preoccupare Dio provvederà

      EX-NC-???

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    4. @Libera mente semper

      "...Evidentemente i soldi dati ne CNC non sono per il Signore, perché il CENTUOPLO, non arriva MAI, anzi, uno si riduce proprio in povertà, esperienza vissuta..."

      Sottoscrivo tutto il tuo post!
      Mi sono ritrovata in difficoltà economiche ed allora mi e' venuto in mente il CENTUPLO proclamato dai catechisti.

      Se non sono diventata atea se sono ancora nella Chiesa e' perché ho trovato persone che mi hanno aperto gli occhi.

      Allora ho capito che dare i soldi non e' per il centuplo o per lo meno per avere la sicurezza di riavere quei soldi dati centuplicati. Il dare a chi ha bisogno e' un atto di Amore e di condivisione, si condivide quello che si ha senza aspettarsi niente.
      Nel cammino sembra quasi una speculazione finanziaria in borsa, dare per riavere di più.

      Per quanto riguarda i miei figli non sai la vergogna che ho, nel sapere che ho dato via tanti, tanti, tanti soldi e che ora dobbiamo fare delle rinunce come famiglia.

      Nel dare i soldi non si è mai parlato di paternità responsabile, ma si invita le persone a dare senza pensare, perché tanto Dio provvede dando il centuplo.

      Come ho detto tante volte, se quei soldi fossero serviti a costruire scuole, ospedali, dare da mangiare ai poveri non avrei rimpianti. Ma sappiamo che non è così.

      Sono soldi estorti senza insegnare il discernimento e paternità responsabile e servono solo per far crescere il cammino e basta!
      Mai un itinerante ha chiesto soldi per dei progetti per aiutare le persone povere.
      Anche perché il cammino cerca di insidiarsi nei quartieri ricchi non i quelli poveri. Ad esempio in Perù sono sulle Ande o nelle baraccopoli di Lima?!? La risposta è NO!

      EX-NC-???

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  6. IL CAMMINO NEOCATECUMENALE AVVELENA ANCHE TE! DIGLI DI SMETTERE!

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  7. Dici bene, BPS, "in qualsiasi altro movimento cattolico" una famiglia che lasciasse tutto per dedicarsi ai poveri sarebbe certamente vista come un esempio positivo di adesione agli ideali evangelici. Già l'atteggiamento dei fondatori, sprezzante di ogni tipo di carità materiale, pone il movimento da loro fondato al di fuori del cattolicesimo. Eh certo, i poveri non portano nessun lustro al cnc, non portano certo soldi, e allora perché curarsene? Solo due anime diaboliche possono concepire un movimento di "riscoperta del battesimo" e ignorare e comandare agli altri di ignorare chi muore loro accanto. Sono almeno contento di non aver ceduto a chi mi chiedeva di dedicarmi al 100% al cnc e di aver negli anni continuato a fare quel poco di volontariato che sentivo di dovere e poter fare. Non poteva essere degno di fede chi mi diceva che solo la predicazione era la vera missione....

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  8. Riprendo da Paolo:

    Ma io direi "per Kiko tutto ciò che non è nelle forme e nelle modalità previste dal Cammino va contro la missione del Cammino" e "ogni iniziativa personale è scoraggiata e dileggiata".

    ...va contro la missione del Cammino...
    Perché questo è, la Chiesa non c'entra niente.
    Il Cammino ha una sua missione, ad essa tutti è sacrificato.
    Il discernimento che mai viene riconosciuto anche per chi da anni ha finito il c.n. e, in quanto "cristiano adulto", dovrebbe averlo nel suo bagaglio.
    Si inizia il percorso che bisogna solo ascoltare. Si finisce che devi solo obbedire.
    Quando Kiko dice che lo Spirito Santo lo ispira, che guida tutto per vie che lui non conosce mente spudoratamente.
    Egli ha ben chiaro il suo traguardo. Solo quello che conduce ad esso è ammesso nel cammino, il resto no. Mentre se vai per vie che non conosci tanto meno puoi presumere di sapere il Signore dove ti sta portando.
    Ma tutto è asservito alla realizzazione di una struttura ben definita. Il sistema Neocatecumenale che si espande con i suoi tentacoli mortali nella Chiesa per stringerla infine in un abbraccio mortale.
    Perché se lo Spirito a qualcuno che è stato inviato in missione suggerisce, di fronte alla realtà concreta, ai fantomatici "fatti concreti" con cui ognuno deve fare i conti, qualcosa di diverso dall'annuncio del Kerigma finalizzato a formare comunità kikiane va soffocato, respinto, facendosi anche violenza, pur di obbedire al mandato di Kiko e Carmen che va in una sola direzione.
    Allora come può Kiko dire che lui non sa nulla?
    Non sa il cammino cosa è?
    Dove va? Non sa nulla? Mille volte lo ha ripetuto.
    È solo un falso bugiardo che sa di mentire.
    Deve parlare così, per ammantarsi di santità, per dimostrare a tutti che lui è un profeta guidato dallo Spirito che soffia dove vuole, non sai da dove viene e dove va.
    Kiko sa molto bene cosa vuole e tutto pilota e dirige.
    Se qualche zelante camminante inventa qualcosa di funzionale al progetto egli lo benedice e diffonde; ma se qualcuno, spinto da un cuore sincero, va da un'altra parte, lì dove la carità e la misericordia e l'umanità lo dirigono egli subito lo colpisce duramente e lo riporta sulla "retta via".

    Pax

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  9. Intanto confermo quanto narrato nel post di oggi poiché ho assistito in convivenza di itineranti mondiale ai maltrattamenti vergognosi a cui una coppia in missione di Torino è stata sottoposta.
    Raccontarono proprio questo.
    Inviati in un paese poverissimo dell'Africa, impossibilitati a fare la kikomissione perché non c'erano proprio i presupposti per fondare comunità, mentre erano lì a combattere con le loro depressioni, intanto vedevano intorno fame e dolore. Lui era un medico, oltretutto, e stando lì come uno stupido a dover fare una missione impossibile e irrealizzabile, intanto che non aveva un tubo da fare, diede la sua disponibilità ad aiutare come medico in un ambulatorio della vicina missione. Kiko lo rimproverò duramente dicendo che cercava se stesso. Che non era stato inviato dal Papa con la croce per quello.
    Si vedeva che Kiko aveva avuto già la spiata del perfido itinerante responsabile di zona e dal catechista del povero fratello inviato in una missione impossibile con la sua numerosa famiglia.
    Perché Kiko faceva domande davanti all'assemblea come le fa uno che ben conosce ogni cosa.
    Erano i soliti squallidi sinedri organizzati ad arte e in cui le vittime venivano processate e condannate senza possibilità di appello.
    Kiko chiese cosa ci fosse oltre questo dell'ambulatorio, poiché gli era stato detto che aveva addirittura adottato un bambino africano.....
    Fu allora che sentii il racconto dei bimbi nei fossi, proprio come BPS ci racconta.
    Cosa avreste fatto voi, vivendo in una casa poco più di una capanna, circondato da poveri, pregando Lodi ogni mattina e il santo rosario sentendo di notte o all'alba bambini appena nati vagire abbandonati in un fosso?
    Non so questo fratello quanti ne ha soccorsi e aveva intenzione di adottarne anche più di uno.
    Kiko lo attaccò con ferocia. Non mi va neanche di raccontare.
    Il poverino non taceva, ma rispondeva e replicava.
    La sentenza fu irremovibile.
    Ovvio che la smettesse perché quella non era la missione del cammino....blablabla ....chiamato ad evangelizzare....Kerigma...Kerigma...
    Vi dico solo la conclusione.
    Quel fratello tornò a casa, lasciò la missione neocatecumenale, si tenne i bambini che aveva deciso di adottare, tornò affare il medico e lasciò il cammino per sempre, anche lui come tanti di noi.
    Auguro a quel bastardo di Kiko di vedere per bene in faccia tutti i suoi peccati prima di morire, come spero che sia avvenuto per Carmen - che in questo frangente non ho nominato stendendo sulle sue solite battutacce che neanche in questa circostanza sono mancate un manto pietoso - durante le sue molte sofferenze che hanno preceduto la sua dipartita.

    Pax

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  10. Pax ha scritto: Quando Kiko dice che lo Spirito Santo lo ispira, che guida tutto per vie che lui non conosce mente spudoratamente.
    Deve parlare così, per ammantarsi di santità, per dimostrare a tutti che lui è un profeta guidato dallo Spirito che soffia dove vuole, non sai da dove viene e dove va.

    19 La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 20 Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». 22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

    Il punto che vedo io, cioè l'aspetto che vorrei sottolineare è questo: ammesso che Kiko sia stato ispirato, realmente,in alcune circostanze ok!secondo voi? solamente lui è l'ispirato? Gli altri cristiani, non sono figli di Dio ai quali lo Spirito soffia in maniera uguale?Perchè Dio è Padre di tutti e per cui sostiene tutti con il Suo Spirito? Poi, una persona è sempre ispirata? Non vi sono stati casi, famosi, alcuni descritti nelle Sacre Scritture, di persone che comunquesia sono cadute( Adamo, Davide, Saul, Sansone, ecc, ecc)?
    Altro aspetto imnportante, da non dimenticare.
    Lo Spirito Santo è lo Spirito della Verità. Se una persona si pone come "Capo", per cui tutti lo devono seguire, in quanto lui è la fonte alla quale gli altri devono attingere per sapere ciò che lo Spirito gli sta chiedendo, in quanto da certezza di essere ispirato, e per cui tutti coloro che hanno pensieri contrari, a questo "Capo", sono ispirati dal Demonio( il quale è lo spirito della menzogna, per cui ciò che dice non è vero), a quel punto ci dovrebbero spiegare il fatto della proclamazione di persecuzione dal palco ( non ricordo luogo e giorno) sui fatti di Apuron. Quindi, per ricapitolazione, abbiamo un uomo che dice di essere ispirato dallo Spirito Santo, lo Spirito di Verità, che ha proclamato innocente Apuron, ed ha proclamato persecuzioni, e dopo si viene a sapere che Apuron è stato condannato dal Tribunale Apostolico, diciamo dal Papa in persona ( detto in un certo senso), e per cui le persone abusate erano altre, cioè gli innocenti erano dall'altra parte.
    Ora chiedo a tutti: trattasi di Spirito della Verità, o dello spirito della menzogna?

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  11. Su questo argomento così importante non posso tacere e non raccontarvi la mia esperienza personale, o meglio, quella della mia famiglia visto che sono coinvolti in questa storia tutti i nostri figli.
    Siamo entrati in cammino nel 1985 subito dopo che era nata la nostra terza figlia. Non frequentavamo la Chiesa da molto tempo e, vi confesso che eravamo scandalizzati proprio da ciò che vedevamo in mio cognato ed altri che erano già in comunità, pur non conoscendone i contenuti. Avevamo adirittura battezzato le nostre prime due figlie in altre parrocchie. Proprio per battezzare l'ultima nata ci siamo rivolti alla nostra parrocchia, praticamente tutta neocatecumenalizzata, in previsione che anche le due prime figlie avrebbero dovuto a breve iniziare il catechismo. Mi fermo qua con la storia, fatto sta che ci hanno convinto a partecipare alle catechesi. Non ricordo nulla se non che per me e mio marito l'incontro con Gesù Cristo è stato travolgente. Preciso: con Gesù e il suo Amore per noi, non con la comunità o i catechisti. Per noi è stato come la caduta da cavallo di S. Paolo. Questo ha trasformato subito la nostra vita: sentendoci così amati da Lui come non potevamo amare? Fu così che nel 1991 (nel frattempo erano nati altri due figli), anno in cui arrivarono le navi piene di fuggitivi dall'Albania, tramite la Croce Rossa, prendemmo in affido un ragazzino albanese scappato senza nemmeno avvertire la sua famiglia. Ovviamente ne avevamo parlato solo con il sacerdote, un cappuccino, che seguiva la nostra comunità e che ci incoraggiò a farlo, pur essendo in pieno secondo scrutinio. Il ragazzino è arrivato subito dopo aver fatto il rito, non vi dico quanta carne abbiamo preso dai catechisti, ovviamente davanti a tutti i fratelli e di conseguenza ci è "costato" il posto di catechisti e corresponsabili...GRAZIE AL CIELO con il senno del poi. Ci dissero che se volevamo un altro figlio dovevamo farcelo.
    Sempre spinti da questo grande Amore che viene da Dio nel 1998 insieme ai nostri figli decidemmo di dare disponibilità per l'adozione di un bambino handiccappato e fu così che il 22 febbraio del 1999 arrivò un neonato con la Sindrome di Down, eravamo in piena tappa Redditio...altra carne ma noi, puntualmente desideravamo e abbiamo fatto SOLO LA VOLONTA' DI DIO. Secondo i catechisti non dovevamo farlo, non avevamo calcolato se potevamo costruire quella "torre" (giusto il Vangelo di ieri)come se loro avessero calcolato di poter avere 8/10/12 figli!!!!! negli anni che seguirono l'abbiamo pagata cara, sempre, anche economicamente perchè quando mio marito chiese di usufruire della legge 104 per accudire il piccolo, il titolare, pezzo grosso NC, gli tolse subito l'extra che ci permetteva di vivere dignitosamente e iniziò per mio marito un vero e proprio mobbing al lavoro. Questo titolare arrivò al punto di dirgli, anni dopo, che se lui fosse stato nostro catechista ci avrebbe buttati fuori dal cammino per aver adottato questo bimbo. Abbiamo lasciato il cammino nel 2013 sempre a causa del rifiuto che avevano per questa creatura speciale, dopo anni di travaglio, di ingiustie, di tutto e di più. Tanto dovevo testimoniare davanti a Dio per darGLi Gloria per non aver perso la Fede e per averci donato, proprio grazie alla nostra testimonianza di Amore, un figlio sacerdote. So che molti mi riconosceranno ma non me ne importa assolutamente nulla. DIO SIA LODATO, SEMPRE SIA LODATO
    Adriana

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    1. Grazie di cuore Adriana carissima per la tua preziosa e coraggiosa testimonianza.
      È importante, per chi si avvicina al Blog assillato dai dubbi, leggere queste esperienze vissute.
      Non dicono nel cammino, bando ai sentimentalismi sterili, che ciò che conta sono solo i FATTI CONCRETI?
      Noi FATTI vi portiamo, certo anche le nostre analisi perché ognuno è libero di esprimersi e non deve certo chiedere a Kiko il permesso di farlo.

      L'esperienza che tu hai vissuto sulla tua pelle ci dice che nel c.n. Che non finisce MAI non c' mai fine al peggio.

      Pax

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    2. Se ci fosse coerenza, nel Cammino, la vostra scelta di adottare un bimbo più debole e bisogno di amore, sarebbe stata lodata e supportata, anche finanziariamente, anche se la vostra famiglia non avesse avuto le forze per mantenerlo (la famosa torre...).
      Invece, è successo esattamente il contrario...e io mi chiedo COME possiamo ancora pensare che sia una cattolica famiglia di Nazareth una spelonca in cui insegnano che i bambini in difficoltà vengono lasciati nei fossi. A cosa servono i soldi della decima, se non a questo, cioè a supportare le famiglie, soprattutto le più generose?
      Ma no, quei soldi servono ad altro.

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    3. Il perfido titolare e i perfidi "catechisti" hanno già il loro "posto" prenotato all'inferno, e saranno tra quelli che un giorno urleranno digrignando i denti: Signore, ma quand'è che eri in carcere e non ti abbiamo visitato, affamato e non ti abbiamo dato da mangiare, nudo e non ti abbiamo vestito? (eppure a furia di meditare il Vangelo, prima o poi su Mt 25 dovrebbero esserci passati, no?).

      Chissà se riusciranno mai a pentirsi sinceramente di ciò che hanno fatto. Intanto, ricordiamolo bene: lo hanno fatto in nome di Kiko, seguendone gli insegnamenti, applicandone la "spiritualità".

      Il Cammino viene proprio dal demonio, se i suoi facinorosi esponenti si offendono mortalmente qualora un "fratello" compia un'opera di carità che non fa guadagnare soldi e prestigio alla setta. Chi davvero incontra Cristo, inevitabilmente finisce fuori dal Cammino - o lo sbattono fuori, o se ne va da solo.

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  12. "il titolare, pezzo grosso NC, gli tolse subito l'extra che ci permetteva di vivere dignitosamente e iniziò per mio marito un vero e proprio mobbing al lavoro. Questo titolare arrivò al punto di dirgli, anni dopo, che se lui fosse stato nostro catechista ci avrebbe buttati fuori dal cammino per aver adottato questo bimbo."

    E' ancora in vita? Lo chiedo perche questo spregevole vigliacco dovrebbe sapere che esiste un GIUDIZIO di Dio ed essere "un pezzo grosso del Cammino" non gli servirà ad una beata cippa.

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  13. 5 «Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?». 6 Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. 7 Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».

    Carissimi, forse sfugge un aspetto. Vi invito a leggere con attenzione.
    Giuda voleva che i soldi andassero nella cassa comune, COMUNE, COMUNE, COMUNE, COMUNE, COMUNE, per la manteneva, e così poteva rubare. Vi ricordo che i metodi per rubare sono molti, dal prelevare direttamente i soldi, dal dire che si ha bisogno ( e non è vero perchè si hanno i soldi in banca, o non si ha voglia di lavorare, ecc, ecc), e voleva bloccare l'iniziativa privata, PRIVATE, PRIVATA, PRIVATA, della donna verso Gesù. Vi rammento, che si dice, in ambiente. l'ALTRO E' CRISTO.
    Per cui, un figlio disabile che necessita, un bambin povero che necessita, un papà che risparmia per il bene dei figli, a chi sta dando, nell'esempio del racconto evangelico, l'unguento?
    Per cui, quando avete sentito parlare di non essere attaccati al denaro, e si sono alterati, elencando una serie di motivazioni, per metterli in COMUNE, detto più precisamente nella CASSA COMUNE, secondo voi, che significa?
    Bravi! Avete capito!

    (da IPG)

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  14. Tenéis el video de Circo Massio 2018 en youtube. Kiko Argüello afirma en ese video que interpretar la parábola del juicio final como obras de misericordia es no haber entendido nada. "Es conocer sólo al Cristo de la carne". A continuación describe el Juicio Final como el testimonio de los seminaristas de los Redemptoris Mater declarando ante Dios qué curas y obispos aceptaron abrir el Camino en sus parroquias y diócesis y Kiko pedirá a Dios que vayan al cielo, y los que rechazaron a los seminaristas redemptoris que KikoDios les envió, irán al infierno.
    Ya dije en su día la sorpresa de Pedro, Santiago y Juan al enterarse que Jesucristo les ocultó que el protagonista del juicio final sería kiko argüello. El cielo con moqueta azul, sillas de metacrilato, Dios presidiendo, María sentada debajo del Kikono de la Virgen, y Dios callado y Kiko hablando.

    1) ¿Cómo se salvan los nacidos entre el año 0 y el nacimiento del Camino? ¿Sirven para algo los 10 mandamientos? ¿Cuenta la voluntad de Dios? Si kiko condena y Dios salva ¿Llamará soberbio, endemoniado, enfermo, y le destituirá del cargo de Dios Padre por contradecirle?

    2) Hoy día es simple discernir. Alguien que cree ciegamente y ordena creer ciegamente que en el Juicio Final Él presentará a sus seminaristas e itinerantes como testigos de la condenación eterna o salvación de alguien, debiera estar inahabilitado en la Iglesia Católica.

    Ni en el islam, ni en las iglesias portestantes, ni en el judaísmo, ni el Budismo, ni en la Iglesia ortodoxa, ha aparecido NADIE reivindicando ser el protagonista del Juicio Final. ¡Fijaos si está loco, fijaos si es mentira todo lo que ha construído dentro del CNC !

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    1. Guardate il video del Circo Massimo 2018 su youtube.
      Kiko Argüello afferma in quel video che l'interpretare la parabola del giudizio finale come opere di misericordia è non aver capito nulla.
      "È conoscere solo il Cristo della carne."
      Descrive di seguito il Giudizio Finale come la testimonianza dei seminaristi del Redemptoris Mater che dichiarano davanti a Dio quali sacerdoti e vescovi hanno accordato di aprire il Cammino nelle loro parrocchie e diocesi e Kiko chiederà a Dio di farli entrare in paradiso mentre coloro che hanno rifiutato i seminaristi Redemptoris Mater che il dio-Kiko ha inviato, andranno all'inferno.

      A suo tempo avevo già raccontato della sorpresa di Pietro, Stefano e Giovanni all'apprendere che Gesù Cristo aveva nascosto loro che il protagonista del giudizio finale sarebbe stato Kiko Argüello.
      Il cielo con il tappeto blu, sedie in metacrilato, Dio presiede, Maria seduta sotto il Kikotrono della Vergine, Dio silenzioso e Kiko che parla.

      1) Come vengono salvati i nati tra l'anno 0 e la nascita del Cammino? I 10 comandamenti valgono qualcosa? La volontà di Dio conta?
      Se Kiko condanna e Dio salva che succede? Kiko chiamerà Nostro Signore arrogante, indemoniato, malato e lo rimuoverà dalla posizione di Dio Padre per averlo contraddetto?

      2) Oggi quindi è semplice fare discernimento.
      Uno che crede ciecamente e ordina di credere ciecamente che nel Giudizio Universale presenterà i suoi seminaristi e itineranti come testimoni dell'eterna dannazione o salvezza di qualcuno, dovrebbe essere disconosciuto dalla Chiesa cattolica.

      Né nell'Islam, né nelle chiese protestanti, né nell'ebraismo, né nel buddismo, né nella chiesa ortodossa, mai NESSUNO è apparso affermando di essere il protagonista del Giudizio Universale!
      Rendetevi conto che è un pazzo, e che tutto quello che ha costruito all'interno del CNC è una menzogna!

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  15. Per Gänswein:
    grazie per il tuo commento, molto interessante! Potresti darci il link al video di YouTube?

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    1. L'ho trovato io:
      https://www.youtube.com/watch?v=B9492y93VLQ
      Io non ho il tempo di sentire tutto , ma dal minuto 27 inizia a prendere il discorso. Ma non cita i seminaristi, ma le missioni a due a due. magari chi ha più tempo di me può approfondire

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  16. Grazie AleCT! Proprio in quei minuti Kiko ha detto di aver discusso con i teologi francesi (???) in proposito, e che i fratelli più piccoli che, se sfamati, visitati ecc procureranno la salvezza o, al contrario, dannazione, sono coloro che Cristo -e Kiko- mandano a due a due ad evangelizzare.
    Sfida i giovani a fare una scrutatio cercando chi siano i più piccoli, ma se i giovani l'avessero fatta davvero, avrebbero trovato che Kiko volutamente confonde Matteo 10:42 (...e chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa) che parla di "piccoli", con Matteo 25:40 (rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me) che parla di "più piccoli".
    In greco, piccoli sono mikroi, i più piccoli sono elachistoi, quindi si tratta addirittura di due aggettivi diversi, nonostante il significato sia simile, ed in particolare elachistoi significa i più piccoli nel senso degli infimi, gli insignificanti, i diseredati.
    Come sempre, Kiko cerca di far passare i suoi messaggi contorti ed antievangelici proprio citando il vangelo.

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    1. Con questa interpretazione farlocca, Kiko riafferma due lati di puro protestantesimo della propria predicazione: nega l'importanza universale delle opere di misericordia corporali e spirituali per la salvezza drll'anima, e, ritenendo la propria interpretazione fantasiosa autentica, e falsa quella magisteriale della Chiesa, rivendica il libero esame delle scritture.

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  17. Per favore qualcuno salvi quel video, prima che sia cancellato!

    EX-NC-???

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