martedì 23 febbraio 2021

Perché l'abuso liturgico è considerato un atto grave?

Riportiamo da  un articolo di Aleteia un parere del liturgista Padre Henry Vargas Holguín, pubblicato il 12/12/2019.

Qualsiasi abuso, per quanto possa sembrare piccolo o insignificante, ha la sua gravità, perché può scatenare un effetto domino.
 
Formati all'abuso già in Seminario
Un abuso liturgico è tutto quello che, in modo sporadico o sistematico, passivo o attivo, esula dalle norme liturgiche proprie del rito latino, anche se questo abuso è già diffuso e sembra normale o perfino liturgico.
 
Alcuni abusi liturgici sono banali, altri no; alcuni sono noti, altri passano inosservati alla maggior parte dei fedeli; alcuni sono inconsapevoli, altri vengono fatti apposta; alcuni sono peccati veniali, altri peccati gravi.
Sebbene il giudizio sulla gravità della questione vada formulato secondo la dottrina comune della Chiesa e le norme da essa stabilite, come atti gravi vanno sempre obiettivamente considerati quelli che mettono a rischio la validità e dignità della Santissima Eucaristia” (istruzione Redemptoris Sacramentum, n. 173).
Ad ogni modo, bisogna evitare ogni abuso, e nessun abuso può essere considerato di scarsa importanza o irrilevante, ma va evitato e corretto.
 
Da un lato, l’ideale è che sia i sacerdoti che i fedeli conoscano molto bene i riti e le norme liturgiche, per quanto semplici possano essere, dall’altro bisogna attenersi in modo umile e fedele a quanto stabilito dalla Chiesa.
 
Quando in una celebrazione liturgica per qualsiasi motivo qualcosa va male, bisogna correggere l’errore in base alle norme del diritto.
 
Qualsiasi abuso, per quanto possa sembrare piccolo o insignificante, ha la sua gravità, perché può scatenare un effetto domino.
 
Gli abusi non sono una questione di scarsa importanza, perché se iniziamo a permettere che si verifichino, cosa può accadere alle cose che dovrebbero essere fatte e invece non è così?
 
Se gli abusi vengono commessi “con buone intenzioni”, bisogna consultare i documenti ecclesiali per ricordare il motivo dell’osservanza delle norme. La liturgia è uguale per tutta la Chiesa e dev’essere conosciuta.
 
Non esiste una liturgia personale né regionale, negli aspetti essenziali; qualsiasi fedele, quindi, ha il diritto di esporre una lamentela per via di un abuso liturgico, in primo luogo davanti al vescovo diocesano o all’ordinario corrispondente, ed è bene che il reclamo venga effettuato sempre con carità, oggettività e realismo.


 
Di seguito alcune nostre riflessioni.
 
Non c'è dubbio che gli abusi liturgici neocatecumenali siano abusi gravi e quindi chi li commette pecchi gravemente, e questo per vari motivi.
Innanzitutto sono abusi eucaristici e, secondo l'istruzione Redemptoris Sacramentum 'vanno sempre obiettivamente considerati come atti gravi quelli che mettono a rischio la validità e dignità della Santissima Eucaristia'.
 
In secondo luogo non vengono commessi 'con buone intenzioni'.
Esaminiamo le tre tipologie di attori coinvolti nei gravi abusi liturgici.
  • Coloro che hanno architettato gli abusi liturgici, gli iniziatori del Cammino neocatecumenale:
costoro erano e sono perfettamente consapevoli della loro illiceità ed hanno voluto, proprio attraverso questi atti, privatizzare la Messa cattolica trasformandola in 'rito neocatecumenale', riservato esclusivamente ai propri adepti.
Quindi gli iniziatori del Cammino e i loro consiglieri e collaboratori, sono responsabili di un peccato di gravità massima: non solo la materia è grave di per sé, ma la volontà con cui è stato concepito, messo in atto e diffuso, è corrotta.
 
Inoltre hanno volutamente indotto altri a peccare, quindi si sono resi responsabili dell'aver volutamente indotto in errore un numero impressionante di anime.
 
I due laureati 'disonoris causa'

  • Non inferiore è la responsabilità dei sacerdoti (detti presbiteri) neocatecumenali: 
essi, a causa del proprio ministero, sono perfettamente a conoscenza del fatto che il 'rito neocatecumenale' si avvalga di veri e propri abusi liturgici: quindi nel commetterli o nel permettere che vengano commessi peccano contro tutti e tre le dimensioni del proprio ministero svolto in qualità di alter Christus.
 
Il presbitero neocatecumenale pecca contro il proprio munus sanctificandi, che riguarda celebrazione dei riti, in particolare nella preparazione della Santissima Eucaristia;
pecca contro il munus docendi in quanto insegna anche al popolo a errare o permette che erri;
infine pecca e abdica al proprio munus regendi, in quanto lascia che il governo delle anime dei fedeli sia nelle mani di chi mistifica la liturgia e la fede stessa.
 
Tempi bui per la Chiesa

  • Per quanto riguarda i fedeli neocatecumenali, i cosiddetti 'piccoli' del Cammino:
solo l'ignoranza invincibile potrebbe esentarli o scusarli dal peccato della partecipazione agli abusi liturgici.
 
Ma, insegna san Tommaso d'Aquino, quando l'atto della volontà precede quello dell'intelletto, l'ignoranza non è più invincibile ma è volontaria, quindi non è più scusabile, e ciò può accadere in tre modi.
  1. Primo: è il caso di chi vuole ignorare il corretto agire, per non esser distolto dal peccato.
  2. Secondo: è il caso di chi, per negligenza, trascura d'informarsi; la negligenza è colpa se non ci s'informa su ciò che si deve sapere e l'ignoranza per negligenza è volontaria.
  3. Terzo: è il caso di chi vuole direttamente o indirettamente ignorare.
 
Palme alte, eresie ancor più alte!

Purtroppo è molto probabile che la maggioranza assoluta dei cattolici che perseverano dell'appartenenza al Cammino neocatecumenale ricadano in uno di questi tre casi.
 

 

Si allega opportuno elenco, non esaustivo, di abusi liturgici propri delle Messe neocatecumenali:

  • Lunghe ammonizioni alle letture, spesso simili ad omelie Assenza totale dell'offertorio (da parte dei fedeli)
  • Scambio della Pace inutilmente prolungato con sottofondo musicale (inesistente nel Rito Romano)
  • Utilizzo esclusivo della Preghiera Eucaristica II (tra l'altro modificata nel testo)
  • Divieto di inginocchiarsi alla Consacrazione
  • Comunione simultanea del sacerdote con i fedeli
  • Comunione al Corpo di Cristo da seduti Danza finale attorno alla mensa.
  • Utilizzo di un tavolo al posto dell'Altare consacrato.
Si aggiungano, almeno fino al 2005, vere e proprie omissioni (MAI AUTORIZZATE) di parti del Messale: Gloria, Credo, Lavabo, Orate Fratres, Agnus Dei, Domine non sum dignus; omissioni deliberatamente stabilite con lo scopo di occultare l'aspetto sacrificale della Messa per evidenziarne quello conviviale.

111 commenti:

  1. Voi ignorate cosa sia un abuso liturgico, ignorate cosa sia un abuso liturgico che invalida la Messa. Le celebrazioni del Cammino sono validissime, non hanno alcun abuso, inutile che insistete su questo punto. Anzi le celebrazioni del Cammino sono un modello eccellente scaturito dalla riforma liturgica. Quindi vi sbagliate completamente.

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    1. Probabilmente non hai letto l'articolo. Abuso liturgico è tutto ciò che esula dal dettato liturgico del rito latino, che è prescrittivo.
      In Cammino l'abuso è diventato norma, da 50 anni celebrate un rito non cattolico, in alcuni aspetti per fortuna emendato ma nella sostanza gli abusi più vergognosi sono ancora praticati. I neocatecumenali , che qui negano con pervicacia anche l'evidenza, sanno benissimo di cosa stiamo parlando.
      Se poi le vostre Eucarestia siano valide o meno, non lo so. Certo che rimane la lesione alla verità e la ferita alla comunione della Chiesa, eresia ed apostasia.

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    2. Senta Signor catechista accolito sagrestano, lei, dal basso della sua impreparazione non deve permettersi di dare dell'ignorante a chi semplicemente espone la verità dei fatti (in realtà al suo posto io non mi permetterei neanche di scrivere una sola riga, dato lo scarso livello di logica e di cultura liturgico-teologica).
      L'eventuale validità della Messa Neocatecumenale renderebbe il tutto più grave in quanto si aggiungerebbe il sacrilegio al semplice abuso.
      La vostra Messa-banchetto-seder è contraria alla normativa liturgica della Chiesa Cattolica (a prescindere dalla teologia filo-protestante che ne sta alla base) soprattutto riguardo i seguenti aspetti:

      - Lunghe ammonizioni alle letture, spesso simili ad omelie
      - Assenza totale dell'offertorio (da parte dei fedeli)
      - Scambio della Pace inutilmente prolungato con sottofondo musicale (inesistente nel Rito Romano)
      - Utilizzo esclusivo della Preghiera Eucaristica II (tra l'altro modificata nel testo)
      - Divieto di inginocchiarsi alla Consacrazione
      - Comunione simultanea del sacerdote con i fedeli
      - Comunione al Corpo di Cristo da seduti
      - Danza finale attorno alla mensa.
      - Utilizzo di un tavolo al posto dell'Altare consacrato.

      Si aggiungano, almeno fino al 2005, vere e proprie omissioni (MAI AUTORIZZATE) di parti del Messale: Gloria, Credo, Lavabo, Orate Fratres, Agnus Dei, Domine non sum dignus; omissioni deliberatamente stabilite con lo scopo di occultare l'aspetto sacrificale della Messa per evidenziarne quello conviviale.

      Le basta o inventerà altre scuse per giustificare la palese ed aperta disobbedienza del Cammino alla Chiesa anche in materia liturgica?

      Tomista EX nc

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    3. Anche le Messe celebrate da quell'asino di Don Minutella sono valide, eppure parteciparvi è peccato mortale (tralasciando il fatto che il suddetto celebra in modo orribile e a-liturgico).

      Tomista EX nc

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    4. Grazie Tomista EX nc. Aggiungo il tuo elenco in nota all'articolo.

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  2. Le liturgie del Cammino sono tutte approvate dal Vaticano

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  3. Quando i neocatecumenali sono in presenza di Papi, Cardinali e Vescovi, non hanno problemi a rispettare tutti i canoni dell'Ordinamento del Messale Romano.
    Fanno l'eucarestia in modo corretto, senza battere ciglio.

    Nessuno si lamenta o esce dai canoni della Chiesa.
    Perché non riescono a fare lo stesso quando sono nelle salette?

    Cosa impedisce a Kiko e compagni di merende di fare Messa senza abusi anche quando sono da soli?

    Io, quando ero in comunità soffrivo tantissimo questa evidente dicotomia di comportamenti.
    Non capivo il motivo di fare diversamente la stessa cosa.
    Quando ho sollevato il problema mi hanno detto di non partecipare proprio alla Messa parrocchiale della domenica in Chiesa, perché quella del sabato era già valida come Messa della domenica e che la domenica mattina era riservata alle lodi by Kiko in famiglia.

    LUCA

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  4. Abusi liturgici sono l'acronimo di :

    Anche Ben Utilizzando Simili Innovazioni Lediamo I Tradizionali Urgenti Rivoltanti Ignobili Catecumeni
    Ignorantoni

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  5. La lingua batte dove il dente duole.

    In questi giorni i nostri ex fratelli neocatecumenali impazzano disperati sul blog perché quando si parla di denaro estorto dal cammino e di abusi liturgici si agitano come indemoniati spruzzati con l'acqua Santa.

    LUCA

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  6. carissimo anonimo @0924 hai mai preparato la messa nel movimento nc?

    dom

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  7. Anonimo del CAMMINO delle 9 e 24:

    se nelle Messe del Cammino non ci sono abusi, allora quale sarebbero gli abusi?
    Se tutto è permesso, che senso ha parlare di abusi? Descrivimi un abuso secondo te.

    Ti faccio due esempi:
    1) quando viene consacrata una pagnotta cucinata con l'aggiunta di olio, la Messa NON è valida.
    2) Se la pagnotta è fatta con acqua e farina soltanto, la Messa è valida, ma, contro le norme della Chiesa, è stata fatta come la fate voi, che si sbriciola facilmante, ed è presa senza alcuna attenzione ai Frammenti eucaristici, la Messa è valida, ma l'abuso è PECCATO MORTALE, in quanto queste cose "mettono a rischio la... dignità della Santissima Eucaristia” (istruzione Redemptoris Sacramentum, n. 173).

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  8. Anonimo del CAMMINO delle 10 e 30:

    le liturgie del Cammino sono approvate dai Papi? Mi CITI il documento di approvazione?
    Non me lo citerai perché NON esiste.
    Esistono invece documenti ufficiali che PROIBISCONO di modificare anche di una virgola il Messale.

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  9. @pietro non del cammino, io da qualche giorno che cerco di pubblicarlo, ma non viene pubblicato. Nel 2012 sai benissimo che è stato approvato il direttorio catechetico e tutte le celebrazioni extra liturgiche (riti e celebrazioni dei passaggi). Tra le celebrazioni approvate naturalmente c'è anche la cinquantina che come ben sai è una normalissima celebrazione eucaristica con aggiunta di alcuni segni.
    A questo proposito mons Canizares successore di Arinze ebbe a dire:
    "ALLA RADIO VATICANA IL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER IL CULTO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI INTERVIENTE SUL DECRETO:
    «PENSO CHE IL RAPPORTO TRA CATECHESI E LITURGIA NEL CAMMINO NEOCATECUMENALE SIA ESEMPLARE».

    Lo afferma il cardinale Antonio Canizares Llovera, prefetto della Congregazione per il culto e la disciplina dei sacramenti."

    https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2012/01/24/news/cardinale-canizares-neocatecumenali-bene-rapporto-tra-catechesi-e-liturgia-1.36507669

    Cordiali saluti

    Ps, spero che stavolta venga pubblicato il mio commento. Altrimenti se fate le domande e non pubblicate le risposte, parlate da soli.

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    1. Questa tua osservazione forse non era stata pubblicata perché già era stata fatta da altro Anonimo e ad essa era già stata data risposta.
      La approvazione a cui ti riferisci riguardano i riti paraliturgici dei vari passaggi.
      NON riguardano in nessun modo le liturgie Eucaristiche.
      Alle Messe così dette della 50ina non sono state apportate, e quindi neppure approvate, le modifiche liturgiche che segnaliamo come ABUSI e che riguardano tutte le Eucarestie neocatecumenali.
      Al cardinal Canizares non sfuggiva di certo la differenza fra PARALITURGIA e liturgia, quindi il titolo degli amichetti di Vatican Insider (testata che ha pubblicato, all'indomani della condanna di Apuron, un articolo vergognosamente tendenzioso per sminuire le responsabilità) è stato opportunamente "accomodato".

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    2. "ALLA RADIO VATICANA IL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER IL CULTO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI INTERVIENTE SUL DECRETO:
      «PENSO CHE IL RAPPORTO TRA CATECHESI E LITURGIA NEL CAMMINO NEOCATECUMENALE SIA ESEMPLARE».

      Neocatecumenale ed urlatore seriale, per me questa frase ha senso spiegata così :

      C'è un rapporto esemplare tra, le catechesi distorte e distanti dalla dottrina della Chiesa e le liturgie distorte e lontane dalle norme liturgiche della Chiesa fatte dai neocatecumenali nelle salette nel segreto e fra di loro.

      LUCA

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    3. Ottima osservazione LUCA!
      Avviso l'anonimo che, se vuole continuare ad essere pubblicato su questo specifico argomento, deve portare le prove che gli abusi liturgici che commettono i neocatecumenali nelle loro Eucarestie sono approvati.
      O, in alternativa, che è stato approvato un 'rito neocatecumenale', sulla scorta del rito amazzonico o afroperuviano, per inculturare la liturgia cattolica nelle comunità del cammino. Poveretti, hanno le loro tradizione eretiche, andiamogli incontro...

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    4. Nel decreto del pontificio consiglio per i laici si “concede l’approvazione a quelle celebrazioni contenute nel Direttorio catechetico del Cammino neocatecumenale che non risultano per loro natura già normate dai libri liturgici della Chiesa”.
      Papa Benedetto XVI poi specifica che “vengono approvate le celebrazioni” presenti nel Direttorio catechetico, che “non sono strettamente liturgiche”.
      Quindi i rituali approvati in questa occasione non riguardano in alcun modo la liturgia della messa o l’amministrazione dei sacramenti, ma solo le celebrazioni interne al Cammino relativo ai vari passaggi.
      Benedetto XVI ha inoltre approfittato dell’udienza per rivolgere ai capi e ai membri del Cammino un “breve pensiero sul valore della liturgia”.
      A cui, come al solito, i duri d'orecchio del Cammino non hanno minimamente dato ascolto.
      Infatti, eccoli qua a cianciare di liturgie approvate! Sinvergüenza, cioè senza vergogna (lo diciamo in spagnolo, forse lo capiscono).

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    5. ricordiamoci cosa successe il giorno in cui la liturgia doveva essere approvata.
      Io me lo ricordo bene. Ricordo bene quelli che vennero qua dicendo: "ora vi dovrete stare zitti". E poi la montagna partorì il topolino. E lo partì perchè si scoprì che avevano brigato per ottenere una approvazione DI NASCOSTO al Papa stesso. E poi venite qua a cianciare di tizio e di caio che vi dicono bravi...

      Me la ricordo quella giornata: del discorso di Benedetto XVI in cui diceva che il cammino DOVEVA AVERE UNA FINE e che si DOVEVA tornare in parrocchia e che la Messa era UNA SOLA. Mi ricordo dei commenti dei camminanti tra lo sconvolto e l'arrabbiato. E mi ricordo della frase di Kiko: "ehhh, ma quello l'ha detto perchè lo doveva dire" e poi fece passare la vulgata che CANIZARES GLI AVEVA SPIEGATO come interpretare quella frase.

      IPOCRITA E MENTITORE. Ci credo che si augurava la morte di Benedetto XVI. E quando si dimise cantò vittoria dicendo che PAPA FRANCESCO li aveva salvati dal RIPORTARLI IN CHIESA.

      E vi ricordate che vennero qui a dire: PApa Francesco ora viene a PSG a celebrare la NOSTRA MESSA. SOno passati 8 anni e stiamo ancora aspettando. PS. Avete notato che Kiko non lo nomina più neppure di sfuggita? Chissà perchè.

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    6. AleCT hai proprio esposto il nucleo del Cammino:

      "ehhh, ma quello l'ha detto perchè lo doveva dire"
      e poi fece passare la vulgata che CANIZARES GLI AVEVA SPIEGATO come interpretare quella frase.

      e questo è brodo primordiale in cui nuotano.

      D.D.

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  10. Durante la santa Messa ci troviamo di fronte al Sacrificio del Figlio di Dio, Nostro Signore Gesù Cristo, il quale si offre al Padre come vittima per i nostri peccati. Battere le mani come se ci si trovasse ad una festa paesana, produrre suoni definibili disturbanti causati da gente caparbia nel voler usare strumenti che non sa ben suonare, danzare e quant'altro di rumoroso e indegno non è proprio della santa Messa.

    In cammino sussiste una vera babele liturgica causata principalmente dal riprovevole "ritocco" kikiano; i neocatecumenali alterano a proprio arbitrio la sacra liturgia rendendo instabile la celebrazione (in tal modo potrebbero alterarne il senso autentico).
    Per non parlare della frazione del Pane, che nel movimento viene attuata anche da laici impreparati; circostanza sacra che invece dovrebbe essere responsabilità unica del sacerdote (il quale potrebbe venire aiutato dal diacono o da un altro sacerdote concelebrante in caso di necessità).
    Ma loro, i kikos impenitenti, se ne infischiano e, seppur sappiano che i laici possono partecipare alla distribuzione della Comunione ai fedeli solo in determinate condizioni straordinarie, si applicano comunque nell'opera infischiandosene delle regole.

    Non è consentito ai fedeli di prendere da sé e tanto meno passarsi tra loro, di mano in mano, la sacra Ostia, ma ovviamente nel cammino succede: I kikos posti vicino ai suonatori di chitarre, tamburi, cembali e nacchere attendono il termine del canto con due o più pezzi di Pane in mano per poi effettuare la consegna.

    Neocatecumenali, forse non sapete che a Messa vale la "regola d’oro": non vi si dovrebbe fare quello che non starebbe bene fare sul Calvario.

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    1. Quest'ultima tua riflessione mi colpisce molto: durante la Santa Messa siamo sul Calvario, sotto la Croce di Gesù che si offre per noi. I famosi 'segni' neocatecumenali e l'ambiente desacralizzato in cui preferiscono ambientare le loro liturgie, oltre a tutti gli elementi di confusione e di disturbo, impediscono di vivere con autentica partecipazione questi momenti solenni che sono il fulcro della nostra fede.

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  11. Il Mistero dell'Eucaristia è immenso, nessuno può permettersi di ridimensionarlo trattandolo con arbitrio personale come fa il cammino. Kiko agisce assecondando le proprie inclinazioni ledendo al carattere sacro del Mistero; introducendo note di deformazione e discordia nella celebrazione eucaristica provocanti una degradazione della spiritualità.
    Il cammino sottrae ai fedeli una celebrazione della santa Messa che sia così come la Chiesa ha voluto e stabilito, come prescritto nei libri liturgici e dalle altre leggi e norme, scandalizzando così i più piccoli.
    Per non discutere dell'azione dei sacerdoti che si sono lasciati sedurre dalla briosità dell'ambiente eretico, che esalta in termini terreni e che stende, cioè butta al tappeto, in termini spirituali.

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  12. Quando nel 2012 ho fatto il corso biennale nella facoltà teologica di Cagliari per ottenere l'accolitato, dei 4 esami fatti il primo, Liturgia, aveva come lettura obbligata oltre al testo dell'esame anche l'Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR) e la Sacrosanctum Concilium, il primo documento del Concilio Vaticano II del 1962. La parte pratica la spiegava un diacono che però non ci ha detto il particolare che voi nel blog sottolineate spesso e che mi è ancora oscuro : perchè il sacerdote prende prima lui l'ostia e dopo, uno per volta i fedeli e non invece tutti quanti insieme contemporaneamente come fatto i neocat? Qual'è il motivo teologico? Se volete mandatemi anche un link di qualche pubblicazione in merito, lo leggerò volentieri poi se volete ritorniamo sull'argomento. Grazie Aldo

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  13. «Incorre nel vizio di falsificazione chi per conto della Chiesa manifesta a Dio un culto contro la modalità istituita per autorità divina dalla Chiesa e consueta in essa».

    S. Tommaso d’Aquino, Summa Theol., II, 2, q. 93, a. 1.

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  14. Per Aldo

    Vedi se questo link soddisfa la tua domanda :

    https://www.amicidomenicani.it/le-varie-norme-della-chiesa-circa-il-modo-di-fare-la-santa-comunione/

    LUCA

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  15. Per Aldo, che chiedeva il perché il Sacerdote si debba comunicare all'altare, pubblico il Responsum della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti pubblicato su Notitiae 45 [2008], pag. 609

    [Domanda] Se sia lecito al sacerdote celebrante assumere la Comunione solo dopo che la Santa Eucaristia sia stata distribuita ai fedeli oppure di distribuire la Santa Eucaristia ed in seguito assumere la comunione contemporaneamente al popolo?

    [Risposta] Negativa ad entrambe.

    L'uso di questo modo di celebrare da parte del sacerdote, cioè di assumere la comunione solo dopo che la santa Eucarestia è stata distribuita ai fedeli, oppure, avendo già distribuita la santa Eucarestia, assumere la comunione allo stesso tempo con tutti, deriva da una singolare opinione, ovvero che i fedeli, come ospiti della mensa eucaristica, debbano essere serviti per primi.

    In tutti i Riti della Chiesa si può riscontrare l'ordine tramandato per accedere alla santa Comunione: prima comunica il Vescovo o il sacerdote celebrante, poi gli altri ministri secondo l'ordine gerarchico, ed infine il popolo.

    Il sacerdote comunica per primo non per umano prestigio, ma a causa della dignità e natura del suo ministero. Egli agisce infatti nella persona di Cristo, per via dell'integrità del sacramento e poichè presiede alla congregazione del popolo:

    «Così i presbiteri, unendosi con l'atto di Cristo sacerdote, si offrono ogni giorno totalmente a Dio, e nutrendosi del Corpo di Cristo partecipano dal fondo di se stessi alla carità di colui che si dà come cibo ai fedeli» (Presbyterorum Ordinis, n. 13).

    Nell'edizione del Messale Romano promulgata dal servo di Dio Paolo VI, la comunione dei fedeli segue immediatamente quella del sacerdote, costituendo in tal modo un'unica azione, mentre è stato nell'edizione del 1962 del Messale Romano che la comunione del sacerdote era disgiunta da quella dei fedeli per la recitazione del «Confiteor», le preghiere del «Misereatur», «Indulgentiam», «Agnus Dei», e «Domine, non sum dignus».

    La norma liturgica attualmente vigente stabilisce che: «Ogni volta che celebra la santa Messa, il Sacerdote deve comunicarsi all’altare al momento stabilito dal Messale; i concelebranti, invece, prima di procedere alla distribuzione della Comunione. Il Sacerdote celebrante o concelebrante non attenda mai per comunicarsi il termine della Comunione del popolo» (Redemptionis Sacramentum, n. 97).

    Un successivo chiarimento della medesima Congregazione è contenuto in una risposta ad dubia proposita (cfr. Notitiae 46 [2009], pagg. 242-243) con la quale si segnala nuovamente che il sacerdote celebrante deve comunicarsi prima di distribuire l'Eucaristia ai fedeli.

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    1. Va bene, però vi segnalo che ho fatto la stessa domanda al mio amico neocat iglesiente di cui vi parlo spesso, lui dice che non cambia niente, e che tutto quello che fanno liturgicamente nel cammino è approvato dal Vaticano. D'accordo che lui è un neocat e deve dire cosi, presumo, però....non se ne esce proprio, non c'è niente da fare. Quello che mi lascia perplesso è perchè il Vaticano se sa le cose non interviene. Se non le sa, è grave che non le sappia, se le sa è ancora più grave che non intervenga. Ho l'impressione, è solo un opinione, che il Vaticano sappia tutto e tolleri perchè...lo devo dire? perchè ha delle elargizioni da parte del Cammino. ero indeciso se dirlo ma ora lo dico, per me è cosi, anche per l'approvazione dello Statuto. Probabilmente il Vaticano approva o tollera a un patto : che i neocat non scantonino troppo e non escano troppo dal seminato, poi....Vabbè, l'ho detto, speriamo non mi succeda niente. Aldo

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    2. Come ben sai, se nessun fedele si lamenta per le fantasie liturgiche del prete, quando mai e in che modo può venirlo a sapere il Vescovo o addirittura il Vaticano?
      Il Cammino commette le sue porcate nelle salette, con la complicità succube dei sacerdoti.
      Solo noi che siamo ex sappiamo esattamente che trasgrediscono alle norme liturgiche (e non solo).
      Per il resto, sicuramente in Vaticano si sa, come si sanno tante altre cose.

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    3. Delle elargizioni la Chiesa dal Cammino le riceve sicuramente. Cioè dai poveri fratelli-polli spennati al secondo passaggio: con la scusa di farli distaccare dai propri beni,si usano i loro beni per oliare l'autorità ecclesiastica locale, cioè il vescovo. Infatti una parte cospicua dei soldi donati al secondo passaggio vengono regalati al vescovo, ufficialmente, gli si dice, per i poveri della sua diocesi, ma poi ovviamente il vescovo può usarli come meglio crede, non deve rendere conto a nessuno. E si tratta come minimo di diverse migliaia di euro. Se poi pensi a diocesi come Roma, dove ai tempi d'oro del Cammino, ogni anno c'erano diverse comunità che facevano il secondo passaggio, il bottino si moltiplicava e cresceva non poco... Se questo è quello che avviene nel "piccolo", si può immaginare nel grande....

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    4. Aggiungiamo il fatto che, quando devono celebrare UFFICIALMENTE con i vescovi e PUBBLICAMENTE seguono il messale punto per punto. MA se la liturgia è approvata perchè lo fanno? Ma forse perchè la liturgia non è approvata? Ma allora perchè quando sono per conto loro fanno diversamente? Semplice: perchè sono superbi ed ipocriti.

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  16. @Aldo,
    Io credo che il Papa sia molto prudente e voglia evitare divisioni gravi all'interno della Chiesa che potrebbero anche portare ad eventuali scismi, e che alla morte di Kiko il Cammino probabilmente verrà modificato di molto, anche solo per il fatto che l'anima del Cammino è sempre stato lui e una volta perso il fondatore è difficile adattarsi ad un altro ed è una transizione che richiede tempo; io penso che la scelta ricadrà su Gennarini, ma è un'opinione personale, e in ogni caso chiedo per Kiko e gli altri la grazia di una santa morte nei tempi stabiliti da Dio

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  17. A voi che criticate le celebrazioni eucaristiche chiedo il significato di queste parole, della epiclesi che il presbitero recita:

    "Ti preghiamo umilmente per la comunione al corpo e al sangue di Cristo lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo".

    Domandina semplice semplice.

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    1. Noi non critichiamo le celebrazioni eucaristiche ma gli abusi eucaristici del Cammino.
      L'espressione che tu riferisci significa che tutti coloro che mangiano dell'unico pane spezzato, Cristo, entrano in comunione con lui e formano in lui un solo corpo.
      La Chiesa insegna infatti che la comunione a una delle due Sacre Specie è comunione al Corpo e Sangue di Cristo.
      Chiunque dice che la comunione, se non fatta sotto ambedue le Specie, è incompleta, e che i laici debbono comunicarsi sotto le due specie (sub utraque specie) del pane e del vino alla pari dei sacerdoti, è un utraquista, eresia condannata già ai tempi di Lutero.
      Era questo che volevi sapere?

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    2. Domandina semplice semplice: quindi il Papa quando non fa comunicare con entrambe le specie sbaglia? Ma non è che forse forse avete torto voi?

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  18. Quella strana messa che il papa non vuole
    È la messa secondo il rito del Cammino neocatecumenale. Benedetto XVI ha ordinato alla congregazione per la dottrina della fede di esaminarlo a fondo

    di Sandro Magister

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350217.html

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    1. Grazie Josè Antonio
      fa sempre bene rileggere i fatti trascorsi. Ricordo Sandro Magister, per lungo tempo impegnato in una meritevole battaglia. Poi pure lui lo hanno preso per stanchezza e alla fine ha dovuto demordere, peccato! Non è il primo e non è il solo.
      Certo la storia è lunga e tortuoso il percorso perchè gli iniziatori non hanno mai assecondato le indicazioni della Chiesa, hanno messo sempre il bastone fra le ruote. A loro non è mai interessato di essere vagliati nelle Sedi competenti e indirizzati con rettifiche e correzioni. Volevano solo conferme e approvazioni e basta.
      Là dove la Chiesa si è regolata diversamente l'hanno ignorata bellamente, fino ad oggi. Semplicemente e senza il minimo ripensamento o scrupolo di coscienza (che non hanno).
      Ecco che mai nulla è cambiato.
      Hanno confidato che la morte li salvasse da Papi indigesti, sono stati fintamente riverenti in presenza e insofferenti in assenza, non nascondendo agli adepti le loro reali disposizioni nei confronti della Chiesa ficcanaso. Hanno inculcato con l'autorità della loro predicazione che i prelati contrari sono Faraoni e non hanno lo Spirito Santo. Così i fratelli si sono messi in pace del tutto! Felici e contenti, si sono tranquillizzati convinti intimamente di avere avuto una vera fortuna a incontrare e dare ascolto nella loro vita di eletti al solo, unico, vero profeta della loro salvezza a cui giurare eterna fedeltà e deferente obbedienza.

      Pax

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    2. Da "Ecclesia de Eucharestia" di Giovanni Paolo II.

      "Si aggiungono, nell'uno o nell'altro contesto ecclesiale, abusiche contribuiscono ad oscurare la retta fede e la dottrina cattolica su questo mirabile Sacramento. Emerge talvolta una comprensione assai riduttiva del Mistero eucaristico. Spogliato del suo valore sacrificale, viene vissuto come se non oltrepassasse il senso e il valore di un incontro conviviale fraterno.
      Inoltre, la necessità del sacerdozio ministeriale, che poggia sulla successione apostolica, rimane talvolta oscurata e la sacramentalità dell'Eucaristia viene ridotta alla sola efficacia dell'annuncio
      .
      Di qui anche, qua e là, iniziative ecumeniche che, pur generose nelle intenzioni, indulgono a prassi eucaristiche contrarie alla disciplina nella quale la Chiesa esprime la sua fede. Come non manifestare, per tutto questo, profondo dolore? L'Eucaristia è un dono troppo grande, per sopportare ambiguità e diminuzioni. (...)
      Sento perciò il dovere di fare un caldo appello perché, nella Celebrazione eucaristica, le norme liturgiche siano osservate con grande fedeltà. Esse sono un'espressione concreta dell'autentica ecclesialità dell'Eucaristia; questo è il loro senso più profondo. La liturgia non è mai proprietà privata di qualcuno, né del celebrante né della comunità nella quale si celebrano i Misteri.
      L'apostolo Paolo dovette rivolgere parole brucianti nei confronti della comunità di Corinto per le gravi mancanze nella loro Celebrazione eucaristica, che avevano condotto a divisioni (skísmata) e alla formazione di fazioni ('airéseis) (cfr 1 Cor 11, 17-34).
      Anche nei nostri tempi, l'obbedienza alle norme liturgiche dovrebbe essere riscoperta e valorizzata come riflesso e testimonianza della Chiesa una e universale, resa presente in ogni celebrazione dell'Eucaristia.
      Il sacerdote che celebra fedelmente la Messa secondo le norme liturgiche e la comunità che a queste si conforma dimostrano, in un modo silenzioso ma eloquente, il loro amore per la Chiesa."

      Alla luce delle parole di Giovanni Psolo II, risulta che le inosservanze di Kiko Arguello e dei neocatecumenali hanno tutte una causa e un effetto comune:
      L'Eucarestia viene concepita come un banchetto tra sodali;
      Viene considerata come fosse di 'proprietà ' (quante volte i due fondatori hanno parlato di "nostra Eucarestia"!);
      Viene utilizzata per rompere la comunione con la Chiesa Universale e rafforzare i legami all'interno del gruppo.
      In questo modo, l'Eucarestia così come concepita dal Cammino diviene quasi un organismo geneticamente modificato, che persegue l'unità del gruppo creando una progressiva lacerazione nella comunione con la Chiesa
      Mi chiedo se si possa dire che un presbitero neocatecumenale voglia veramente compiere, celebrando questa Messa, ciò che fa la Chiesa o non piuttosto ciò che vuole Kiko.

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  19. Il cammino mi ha fatto diventare fragile e depressa. Mi sento insicura e in colpa per tante cose che non avrei fatto se non avessi frequentato la comunità. Sono in lotta

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Questo è il motivo per cui tanti non escono dal Cammino: per non togliere senso ad anni, decenni di vita e di scelte di vita.
      Ma, a mio parere, anche questo è un modo di pensare che deriva dal Cammino, che pretende di "illuminare" la storia di ciascuno, dare un senso a tutto e tutti, e quando un senso proprio non lo vedono, li soccorre la storia di Israele nel deserto.
      Invece, da cattolici, dobbiamo pensare all'oggi e al massimo al futuro che Dio ci concederà. Le cose di prima sono davvero passate...soprattutto il Cammino.
      Qualcuno, uscito dal Cammino, oltre a farsi una bella confessione generale, è andato pure dall'esorcista. Non escluderei che in certi 'riti paraliturgici' fatti in modo non corretto, come la rinuncia a Satana con il dito puntato e a parole proprie (mentre la Chiesa ci dà delle bellissime preghiere, come quella all'arcangelo Michele), possano aver influito in qualche modo.

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    3. Oppure al 'Padre nostro' essersi dichiarati figli del demonio.

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    4. Nel Cammino si rimarca il concetto biblico che Dio scrive dritto anche sulle righe storte.
      I camminanti intendono che, nelle storture della nostra vita, il Cammino rappresenta la riga dritta scritta da Dio, ma in realtà il Cammino rappresenta per troppe persone una riga storta, anzi un quadernone venuto male, con tutte righe storte.
      Ma Dio può donare la vita nonostante il Cammino.
      Le sofferenze purtroppo, però, rimangono, ma Dio non ama come fa il Cammino.
      Il cammino sulle ferite sparge il sale, l'amore di Dio invece è un balsamo.
      Ti terrò presente nella preghiera.

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    5. Nonostante siano dolorosi, mi sembrano molto più sani questi sentimenti che l'indifferenza ostinata di chi, pur di darsi ragione a tutti i costi, continua a difendere imperterrito la setta che lo tiene legato. Quelli rovinano se stessi e, se glielo permettono, anche gli altri.

      Per ripulirmi dalle erbacce sparse ovunque dal Cammino in tanti anni di vita parrocchiale nei territori colonizzati, anche io ho fatto una bella confessione generale, focalizzata soprattutto sui primi tre comandamenti. Ho studiato un bel po'di catechismo, prima di andarci.
      Già che c'ero, trovandomi d'accordo con le testimonianze ricordate da Valentina e che avevo in parte letto nei commenti di questo blog, ho anche chiesto al sacerdote di impormi le mani e di impartirmi la benedizione speciale con preghiere di liberazione.

      D.D.

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    6. Il mio passato non mi preoccupa più: appartiene alla misericordia divina. Il mio futuro non mi preoccupa ancora: appartiene alla provvidenza divina. Ciò che mi preoccupa è l'adesso, qui e oggi: esso però appartiene alla grazia divina e all'impegno della mia buona volontà. (San Francesco di Sales)

      Il passato non è mutabile, nulla dei tempi andati e futuri è sotto il nostro controllo, quindi perdersi nell'angoscia di ciò che fu, o fasciarsi la testa per il tempo a venire, è totalmente inutile.
      Anch'io a volte ripenso al passato e accuso una fitta al cuore per degli eventi accaduti, ma penso che questo sentimento riguardi indistintamente tutti. L'importante è non perdersi nello sconforto e 'sfruttare' al meglio la sofferenza rendendola un'offerta al Signore. Ad un certo punto potrebbe coinvolgerci un lieto senso di gratitudine in grado di annullare l'amarezza.

      Il senso di colpa che persevera senza sfociare in una soluzione è nocivo e deleterio.
      In comunità impongono due circostanze in conflitto tra loro, che causano un fragoroso caos nella coscienza e nella mente dei fedeli. Da un lato li rallegrano convincendoli d'essere degli eletti dalla seggiola di plexiglass personale di già posizionata in Paradiso, mentre dall'altro gli impongono degli interrogatori ed una dottrina insana che li indebolisce rendendoli succubi del contesto - quindi schiavi d'esso nella mente e nelle azioni -, superstiziosi e paurosi.
      Il rimorso senza scioglimento e, quindi, la fragilità dell'animo è una delle conseguenze causate dal cammino, perché l'uomo che vive l'insicurezza, l'insoddisfazione e la tristezza è maggiormente manipolabile.

      Il senso di colpa non è ancora pentimento, poiché potremmo vivere l'intera vita a rimproverarci senza mai emendarci. Un elemento essenziale da accompagnare al rimorso è il pentimento sincero, quello distinto dalla speranza e dalla fiducia in Dio, con la cer­tezza che Egli ha amore sufficiente per accordar­ci il perdono, e forza sufficiente per cambiarci.

      Per questo la Santa Madre Chiesa ci invita a far qualcosa che il Cammino disdegna e svilisce: una buona santa confessione!

      Non dimenticare mai il santo Rosario.

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  20. Grazie Valentina per le tue chiarificazioni.

    Per cui la Santa Sede, approvando il direttorio del Cammino, SPECIFICA che sono ESCLUSE le celebrazioni “già normate dai libri liturgici della Chiesa”.
    Cioè la Messa secondo il rito del Cammino non è approvata.
    E poiché la Chiesa OBBLIGA a seguire il Messale, la Messa del Cammino è PROIBITA.

    Aggiunge Papa Benedetto XVI: “vengono approvate le celebrazioni” presenti nel Direttorio catechetico, che “NON sono strettamente liturgiche”.
    Ancora un mettere i puntini sulle i: la Messa del Cammino NON è approvata, cioè è proibita.

    Due curiosità:

    1) quello che i camminanti dicono a difesa del Cammino gli si ritorce contro. Hanno citato l'approvazione del DIRETTORIO, e proprio sul direttorio c'è scritto che la Messa del Cammino NON è approvata.

    2) questo blog non solo "riconosce" l'approvazione del Cammino da parte della Chiesa, ma lo ricorda con zelo agli stessi camminanti! Sono questi che, di fatto, contestano l'approvazione ufficiale (che infatti KIKO NON VOLEVA)!

    Il fatto è che l'approvazione ufficiale ha un risvolto della medaglia: ti lega all'ufficialità.
    Vuoi essere ufficializzato? Devi pertare la divisa!
    La Chiesa ha detto al Cammino: vuoi l'approvazione? Allora mi occorre uno Statuto.
    Per Kiko, a cui bastava la lettera di Papa Giovanni Paolo II, è stato un colpo, ma a quel punto le alternative erano: o lo statuto, o il NON essere approvati.
    E ha scelto quello che per lui è il male minore: un Cammino limitato e "ingabbiato" nelle regole liturgiche, ma sponsorizzato dalla Chiesa.
    La Chiesa non mette la firma su un "contratto" al buio, senza leggerlo prima!
    Questo per Kiko era il male minore forse perché, nel segreto delle salette, si poteva DISUBBIDIRE senza testimoni.
    Ma, naturalmente, col tempo i nodi vengono al pettine.

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    1. Sto un po' rivedendo l'idea che mi ero fatto sull'approvazione ufficiale del Cammino.
      Il Cammino andava fermato prima dell'approvazione, ma, a quel punto, l'approvazione è stata provvidenziale.
      Anche nelle modalità vi fosse stato qualcosa di poco trasparente, ha rimediato la Provvidenza.

      Mi spiego: l'approvazione ufficiale può avere due effetti: o ricondurre gli smarriti nell'ovile della Chiesa, o EVIDENZIARE le eresie.
      Di fatto le disubbidienze del Cammino, liturgiche, ma anche "disubbidienze" catechetiche attraverso eresie che appaiono evidenti, e "disubbidienze" al comendamento della carità (abusi, disprezzo verso gli altri cattolici...), svela un'anima segreta del Cammino.
      Attraverso l'approvazione si rende più manifesto il suo mistero dell'iniquità.

      L'errore di certi Pastori della Chiesa è stato successivo, quando, approvati gli statuti, hanno tollerato ogni disubbidienza.

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    2. @blog, quindi registro che la Chiesa avrebbe approvato la messa della cinquantina, liturgicamente uguale e identica a quella dei primi vespri della domenica... Ma non la messa dei primi vespri della domenica? Ora siete voi che date più peso alla forma che alla sostanza?
      E comunque registro anche che non tenete in alcun conto il capitolo intero che sullo statuto descrive la celebrazione Eucaristica così come viene fatta ogni sabato sera (primi vespri della domenica). Chi sostiene che vengano compiuti abusi o la celebrazione non è quella descritta dallo statuto, ha forse ricordi sbiaditi antecedenti al 2008. Dal 2008 in poi la celebrazione è così come descritta nello statuto.
      Cordiali saluti

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    3. Per Anonimo 10:16
      Ma tu conti sul fatto che nessuno legga lo Statuto?
      Nel vostro Statuto, all'articolo 13, si statuisce (appunto):
      "Nella celebrazione dell’Eucaristia nelle piccole comunità si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa
      Sede (cioè il segno della pace anticipato e la comunione IN PIEDI e restando al posto)
      . Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie,
      i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto.
      § 4. La celebrazione dell’Eucaristia nella piccola comunità è preparata sotto la guida del Presbitero, da un gruppo della comunità neocatecumenale, a turno, che prepara brevi monizioni alle letture, sceglie i canti, provvede il pane, il vino, i fiori, e cura il decoro e la dignità dei segni liturgici."
      Per non parlare della Nota 49 che richiama la lettera di Benedetto XVI, cioè la lettera di Arinze, ancora valida perciò visto che è inserita negli Statuti.
      Fammi il piacere di non citare i vostri Statuti, perché essi invece vi mettono al palo!

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    4. I cugini francesi della Bonne Nouvelle, sempre presenti a tutti i kikannunci, dichiarano grigio su bianco nel sito della parrocchia di fare la Comunione sotto le due specie, da seduti e aspettando che tutti siano serviti. Non so come questo sia possibile con il vino.
      La messa del sabato sera, che inizia alle 18, è pubblicizzata a tutti, alle condizioni elencate.
      Il link allo statuto, che giustificherebbe questa modalità però non funziona.
      Il testo di cui parlo si trova in fondo a questa pagina:

      https://www.ndbn.fr/page-accueil/paroisse/le-chemin-neocatechumenal-a-notre-dame-de-bonne-nouvelle/

      Anche le foto sono esplicative.

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    5. Per il rispetto del Messale romano che lo Statuto del CN prevede e che viene dai neocatecumenali sistematicamente violato, rimando al recente articolo sulla Preghiera Eucaristica modificata da Kiko in ben 5 punti, mistificazioni tutte confermate nel recente Annuncio di Quaresima.
      Per non parlare della comunione seduta-tutti-insieme-con-il-presbitero, altro abuso condannato esplicitamente dalla Congregazione per il Culto.
      Il Cammino Neocatecumenale trasgredisce alle disposizioni della Chiesa e del proprio stesso Statuto.
      Kiko sicuramente ha nel suo wc una carta igienica personalizzata con la stampa dello Statuto.

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  21. Cardinali e Vescovi ringraziano il Cammino neocatecumenale - ZENIT - Italiano https://it.zenit.org/2008/04/01/cardinali-e-vescovi-ringraziano-il-cammino-neocatecumenale/

    Che altro c'è da aggiungere?

    Questo l'aggiungo: la morte santa di P. Lorenzo Montecalvo, direttore della rivista il granellino.
    Ha colpito tutti operatori sanitari che l'hanno avuto in cura.
    Dell'ordine dei passionisti seguiva ben 15 Comunità.

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    1. Che io sappia, padre Lorenzo predicava nelle parrocchie di tutta Italia e non seguiva i mamotreti, quindi non seguiva assolutamente il pattern neocatecumenale. Se si fosse inventato un percorso come i Dieci Comandamenti lo avrebbero buttato fuori come successo a don Rosini.
      Per cui è vergognoso il tentativo di attribuire al CN i suoi meriti tutti personali o derivanti dallo scrupolo con cui adempiva alla propria vocazione di predicare e formare (per il quale non necessitava dei sacri mamotreti kikiani).
      Si può solo osservare che, proprio per la sua indipendenza di pensiero e di azione, non si è mai reso conto della nocività del CN, o almeno questo appare dalle sue omelie.
      Requiescat in pace.

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    2. Ti consiglio di leggere qualche pensiero del granellino.
      Certamente era indipendente nel suo pensiero, ma faceva catechesi e celebrava con le comunità.
      Non voglio assolutamente attribuire i suoi meriti al CN ma rifletti sul fatto che P.Lorenzo se avesse minimamente pensato che il cammino fosse una setta come alcuni dicono,o se continuamente disubbidiamo alla Chiesa e che gli iniziatori sono falsi profeti, avrebbe sostenuto e collaborato con il CN?

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    3. @Dony
      Le tue argomentazioni muovono solo al riso e danno motivo per dirti che il link è vecchio. Un acquisto formidabile anche con i tuoi lasciti. S.R.

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    4. Dony69: purtroppo nessuno è perfetto. Troppe comunque sono le idee di padre Montecalvo (che io seguo da tempo) che fanno a schiaffi con quelle di Kiko per credere che fosse un pappagallo di mamotreti e di eresie. Non era certamente un clone di Pezzi, giusto per capirsi. Siccome non dico stoltezza come te e come Kiko, non dirò che si sarà certamente pentito in punto di morte dell'appoggio datovi come appunto tu e Kiko avete detto del confratello (e teologo assai più attento e preparato) padre Enrico Zoffoli. Il Signore terrà conto e gli renderà merito sicuramente dei suoi buoni propositi e delle correzioni che avrà continuamente fatto ai catechisti laici e ai loro sproloqui.

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    5. @Dony69
      Poi mi devi spiegare perchè sacerdoti come Rosini sono stati buttati fuori dal cammino senza remissione di peccato con damnatio memoriae annessa. E per favore non mi dire: "ma don Rosini non ce l'ha con noi". LO sai perchè? PERCHE' E' MIGLIORE DI VOI.
      Perchè lui, a differenza di te che gli iniziatori NON LI METTE IN DISCUSSIONE anche se dicono o fanno emerite cavolate, lui ha deciso di obbedire AL SUO VESCOVO (come ha promesso di fare durante la sua ORDINAZIONE) e non alle stramberie di Kiko.

      Ok, Dony...tutti imparano da voi. Ma voi da CHI IMPARATE? Ah no scusa, voi siete la Chiesa e non avete niente da imparare da nessuno.

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    6. @aleCT
      Dony non verrà a risponderti su Don Rosini semplicemente perché non saprebbe cosa dire, visto che la verità gli è ostica. Lui è un catechista duro e puro che non sa cosa sia l'umiltà, però sa cos'è 'umiliazione (degli altri) e la confonde con l'umiltà. Come tutti i fanatici, finge di ignorare tutta la realtà che non porta acqua al suo mulino. Io sinceramente non so come si faccia a calpestare in modo brutale la verità e al contempo a farsi portavoce della Parola di Dio senza sentirsi, come dire, un po' in colpa, un po' fuori posto con la propria coscienza...

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  22. Ringrazio Dony69 per l'articolo citato da Zenith che mi dà l'occasione di richiamare un articolo a suo tempo pubblicato su Osservatorio, in cui si riporta l'articolo originale di Zenith fatto sparire dalla rete, in cui la cosiddetta cappella dell'adorazione della Domus veniva definita 'monastero' con cellette per i 'monaci' e dedicata al beato Charles de Foucauld.
    La vasta reazione del mondo cattolico legato al Beato che non si riconosce PER NULLA nella non spiritualità arguelliana ed evidentemente il passo più lungo della gamba nel costituire addirittura un 'monastero' (Kiko come Enzo Bianchi?) ha consigliato di modificare l'articolo e a 'sparare' più in basso.
    Aggiungo che sappiamo bene che i vescovi alla Domus ci vanno in vacanza pagata e il sommo Kiko ritiene geniale la sua idea di 'evangelizzarli' e insegnare loro tutto, visto che, si sa, non è lui al servizio dei vescovi, ma sono i vescovi a dover pendere dalle sue labbra.
    Il Cammino Neocatecumenale è una catasta di menzogne, di continui rattoppi, di negazione delle verità pregresse, di non riconoscimento degli errori, di vergognose e risibili mistificazioni a cui i poveri neocatecumenali abituati a resettare di continuo la memoria purtroppo continuano a credere.

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  23. @ Dony69

    e le sue due segnalazioni per scardinare le nostre certezze.

    Iniziamo con la prima:

    Premessa: Tu continua a segnalare i tuoi link che sono tutti boomerang.

    E' risaputo che, oltre che oleare i piani alti vaticani costoro, come tutte le logge o le mafie che si rispettino, hanno aperto canali con i più prestigiosi mezzi di comunicazione, cartacei o radiotelevisivi e anche alcune vie comunicative in rete.
    Non si fanno mancare nulla.

    D'altra parte visto che non poggiano nel Signore ne hanno bisogno come l'aria per tenere in piedi il "sistema" (stesso discorso vale per il "non affannatevi" che tanto bene hanno incarnato per cui NON SI PREOCCUPANO come gli uccelli del cielo....), c'è da comprenderli.

    Ma forse hai capito che a noi non ci intimidiscono affatto questi con i loro EFFETTI SPECIALI"?

    Il nostro maggior orgoglio e soddisfazione è smascherarli ogni volta sistematicamente a loro vergogna e per tirare fuori alla luce quelli che credono che, appoggiandoli, la faccia non la perdono, come invece la perdono.
    E noi glielo mettiamo davanti ogni santissima volta.
    (Il fatto di essere persone libere, non ricattabili, ha fatto di noi gli ex che siamo. Abbiamo lasciato il cammino per quella stessa libertà grazie alla quale OGGI possiamo parlare.)

    Guardiamo l'elenco delle eminenze eloggianti, due capofila:
    il Cardinale Paul Josef Cordes, il Cardinale Stanislaw Rylko, ma guarda un poc. Recentemente a lungo ne abbiamo parlato affrontando le approvazioni millantate e non mi ripeto.

    Il Cardinale Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid e presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, sempre vicino a loro. Il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia; il Cardinale Józef Glemp, primate di Polonia, Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna,solo per fare tre nomi, curati da anni dai vari Gennarini o Spandri o Gucci con grande successo.
    Del segretario particolare di San Giovanni Paolo II e il Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, anche abbiamo parlato, amicizia curata in prima persona da Carmen, un unico ininterrotto filo.

    E tutto questo al netto degli articoli roboanti che negli anni son riusciti a farsi scrivere per strombazzare prima e dopo il loro passaggio. Kiko, ricorda, è anche un grandissimo vanitosio e vanesio.

    Pax

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  24. Seconda segnalazione

    la morte santa di P. Lorenzo Montecalvo.

    Anche in questo non siete nuovi. Quando in odore di santità muore qualcuno che ha avuto anche un minimo contatto con voi, cercate di attribuirvene il merito.
    Fuor di Kiko, nulla di buono!

    Non conosco la portata della frequentazione di questo santo Sacerdote col cammino.
    Per esperienza posso dirti che l'essersi messo generosamente al servizio dell'esperienza di per sè non dimostra un bel niente.

    Ho conosciuto Sacerdoti intimamente perplessi e con critiche verso il Cammino che non si sono sottratti, pur di avvicinare anime e aiutarle dall'interno e in quanto sacerdote della Chiesa. Una missione che avevano ben chiara davanti a sè.

    Giusto un poco di rispetto da parte vostra, ricordatevi, non guasta mai. E neanche dimostrare un bricciolo di umiltà ogni tanto.

    E' anche umanamente sconveniente pavoneggiarsi sempre "oh come siamo belli o come siamo bravi!!".
    Mai una volta sentirvi dire "Questa brava persona è stato un santo... NONOSTANTE NOI, NONOSTANTE ABBIA FREQUENTATO IL CAMMINO".

    Almeno per l'umiltà, sareste un pizzico più credibili. Invece di coprirvi sempre di ridicolo.

    Pax

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  25. Per il simpatico anonimo 10:22

    Mi fai morire....
    Secondo te non mi sono accorto che è una notizia vecchia.
    Solo che con alcuni (e tra questi sicuramente tu) bisogna fare come i fanciulli alle elementari: Ripasso dei compiti così non si dimenticano gli argomenti.
    Non me ne volere ma tu mi dimostri che è così.

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    1. S.R., che si firma con la propria sigla e quindi non è un anonimo, intendeva dire che la notizia per noi è vecchia e già chiosata e commentata ampiamente, come ti è stato dimostrato dai commenti di Pax e dagli articoli che ti ho citato.
      Addirittura la notizia originale riportava un penosissimo scivolone di Kiko, l'istituzione del 'monastero', prontamente poi sostituita e seppellita.
      Non è colpa tua, sei novellino del blog, ma prima di fare il maestro, se non altro, cerca di informarti.
      Altrimenti rischi di fare continuamente degli autogoal. So che è nello stile dei catechisti neocatecumenali, ma sul blog non aleggia lo spirito di kiko che aggiusta nelle nostre orecchie tutti gli errori e le topiche.

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    2. Ah, le elementari. Bei tempi.
      Dony69, 70, 71, 72, ... ti stai divertendo, dì la verità.

      A. Non.

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    3. A.Non: noi più di lui, però! 😁😉
      Peccato solo che FungKu, notaio, catecumeno alla tappa della Sgangherazzio, adepto delle Sette Sette, medico di famiglia, marinaio di lungo corso, sia stato invece di parola e ci abbia abbandonato😪.

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    4. ... ecco, e quindi per favore non lo richiamate! ;-)

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    5. Stavo preparando la catechesi per Scientology,
      Che c'è?

      FungKu, Catechista a Cottimo, Anche Urgenze Domenicali.

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    6. Grazie Valentina e FungKu per le sane risate che mi avete fatto fsre. 😂

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  26. Dony69 ...non ti accorgi che stai difendendo l’indifendibile ....

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  27. Noto che finora nessuno dei neocatecumenali si è preoccupato di ciò che dice il liturgista nel nostro articolo, cioè del fatto che commettere abuso liturgico o parteciparvi essendo consapevoli che lo sia o per pigrizia evitando di approfondirne la natura, è PECCATO, cioè è cosa di cui confessarsi per promettere di non reiterarlo mai più.

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    1. anche solo il DUBBIO di aver offeso Nostro Signore nella liturgia e nei sacramenti, e financo senza esserne veramente responsabili, dovrebbe farvi correre da un confessore (non del cammino sennò grazie al cavolo).

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  28. Padre Lorenzo Montecalvo è l'acronimo di :

    Possiamo Ancora Dire Ridicoòe Eresie Lealmente Osannanti Recenti Eventi Neocatecumenali Zelantemente Occultati Mamotreti Ostentati Non Troppo Esplicitamente Catechizzando Amici Lontani Volutamente Ostili

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  29. Zenith è l'acronimo di

    Zizzania Evidente Neocatecumenale Inneggia Terrificanti Hurrà

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  30. Per Dony... Sì che te ne sei accorto e anche il blog, che te ne sei uscito come i cavoli a merenda senza sale, riportando un link privo di una minima spiegazione solo per fare scena. Meglio sarebbe stato se avessi fatto scena muta, così non avresti avuto bisogno del piccolo ripasso giornaliero. Grazie Valentina, hai colto in pieno il senso del mio commento. S.R.

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  31. Pretendere che Gennarini diventi successore di Kiko è come pretendere che Salvini diventi terrone : IMPOSSIBILE!!!!!

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    1. @anonimo
      Ho fatto il suo nome perché mi sembra uno degli uomini più vicini a Kiko e perché ha già esperienza internazionale come dimostra la vicenda di Guam, ma è solo un'ipotesi e un'operazione personale; la cosa che mi sta più a cuore è che le vittime e i fuoriusciti possano essere ascoltati e ho la sensazione che alla morte di Kiko possa succedere anche q

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  32. Dony, riguardo all'inutile link che proponi, siccome ti è già stata inflitta un'umiliazione più grande di quella che solitamente ti arrechi da solo, tralascio.

    Per quanto concerne padre Lorenzo io non intendo confutarti (non al principio almeno) ma semplicemente tradurre in termini ancora più espliciti - seppur tu sia di già stato lampante - la tua asserzione.

    Il concetto di "morte santa" lo dedichi al cammino, al quale riconosci il merito (esattamente, il merito, seppur tu voglia negare l'evidenza) d'aver ben plasmato quest'anima che menzioni.
    In definitiva dichiari che il movimento ha influito sulla condotta e sulla spiritualità di padre Lorenzo, santificandolo.
    Affermi anche, con piglio birichino, che il parroco ha impressionato tutti gli operatori sanitari perchè (e questo senso trapela perfettamente) ha recepito gli insegnamenti kikiani manifestandoli egregiamente.

    Insomma, come sempre voi camminanti vantate circostanze inesistenti e costruite castelli immaginari che, secondo voi, vi apportano prestigio; che infine si tratti solo di una menzogna poco conta, dato che per voi l'apparenza vale più d'ogni altra cosa.

    Il sacerdote in questione, al quale dedico la mia preghiera, si è speso nella diffusione della Parola di Dio con strumenti alternativi, moderni e tecnologici, gli stessi che invece padre Mario e tutto il team meschino proibiscono categoricamente. Questo è di già di contrasto a quanto scrivi.

    Le citazioni a seguire comprese tra le virgolette sono parte del 'testamento spirituale' di padre Lorenzo.

    - "Per il Vangelo che ci è stato annunciato sappiamo che la nostra vocazione consiste nello sforzo continuo di diventare santi."
    "Di diventare santi", non degli impostori che, per conto di Kiko, reclutano anime per corromperle e condurle allo sfacelo di una realtà che vede come protagonista il peccato e non la santità.

    - "Quando si dice "io ti benedico" si vuol dire "io ti amo". Il nostro desiderio cristiano dev'essere quello di spargere benedizioni sempre, ovunque e a chiunque".
    Padre Lorenzo invitava ad amare e a benedire, non ad esprimere uno shalom di rito e a tirarsi le sedie addosso. "Spargere benedizioni", non si è mai sentito Kiko asserire un concetto così edificante e pacifico.

    - "Il mio desiderio è quello di dire ai presenti nel momento di lasciare questo mondo: "Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi"."
    E mentre Kiko vi esorta a scendere i gradini furiosi della perdizione per giungere nei bassifondi infernali della sua macabra fantasia, padre Lorenzo si augurava la santità piena e pura che gli permettesse d'adempiere il comandamento sull'amore.
    "...come io ho amato voi", è un fatto oggettivo: se non si reputa Dio un modello per la propria vita (ed il catechismo kikiano lo esclude) non si può perseguire questa esortazione divina.

    Riprendo questo tuo pensiero: "Ha colpito tutti gli operatori sanitari che l'hanno avuto in cura."
    Senti Dony, solo l’amore ci renderà distinguibili e ci permetterà di essere riconosciuti da chi avvicineremo, consentendoci di trasmettere anche a loro quel profumo buono dell’amore che rende possibile l’impossibile, e tangibile l’immensità di Dio; non certo l'isteria neocatecumenale che invece sconforta e impaurisce chi non vi conosce.

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    1. Aggiungo che la frase "ha colpito tutti gli operatori sanitari che l'hanno avuto in cura" ricorda una uguale vanteria dei figli di una TdG morta rifiutando una trasfusione di sangue: "Ha testimoniato a tutto l'ospedale". A maggior gloria di Geova!
      Questa strumentalizzazione fin dei propri cari in funzione della propria idolatria fa rabbrividire!

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    2. Ottima riflessione Valentina, in ciò che esprimi sosta lo squallore più dissoluto. Sfruttano la sacra morte per idoleggiare il cammino, con un cinismo da far rabbrividire sul serio.
      Creano santi e martiri di fantasia per ottenerne un mero beneficio di facciata.

      Mi vengono in mente le tristi occasioni in cui si sono adempiuti dei funerali neocatecumenali accompagnati da un'allegria forzata imposta anche ai più piccoli; così effettuati in virtù di un'apparenza obbligatoria. Come se questo atteggiamento innaturale li insignisse di qualche superiorità.

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    3. Pure i funerali sfruttano...la morte che è la cosa più sacra che c'è verso cui bisogna avere il massimo rispetto. Brrrr

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    4. Come si fa con il maiale. Non lasciano nulla.
      Tristezza!

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    5. Ho trovato edificante e doverosa la confutazione di Rebel ai tuoi argomenti Dony. Faresti bene a riflettere.
      Tratteggiando i caratteri del santo sacerdote defunto ci ha dimostrato che non ricalcano affatto le caratteristiche inconfondibili del vero neocatecumeno, quei caratteri che ne definiscono la "santità" coniata sul supremo modello di Kiko. Ciò che egli viveva, ciò che egli predicava ed in cui ha perseverato è tutto quello da cui ci si tiene alla larga nelle salette. Per cui non vi gettate su ogni opportunità pur di darvi lustro da soli. Accumulate solo figuracce su figuracce.
      E' come quello a cui Gesù si riferisce nella parabola che ogni volta che è invitato si siede ai primi posti. Gesù consiglie di non fare mai così.
      Perchè se li meriti i primi posti, il padrone verrà al fondo, dove hai scelto di sederti, e con grande tuo onore ti inviterà a passare avanti. Invece se tu siedi sempre cocciutamente ai primi posti, non ti accada che ti si dica "togliti di lì, cedi il posto e... va ad accomodarti INFONDO ALLA SALA".
      Quante volte devo ripetervelo: UMILTA' UMILTA' UMILTA'.

      Pax

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  33. Dony69:

    prima parlavi di approvaziuoni ufficiali poi, accorgendoti che gli unici documenti ufficiali che parlavano di liturgia in rapporto al Cammino si premunivano di specificare che la Messa secondo il rito del Cammino NON era assolutamente approvata, chiami a tua difesa il parere (peraltro presunto) di padre Moncalvo.

    Sei passato con noncuranza imbarazzante per te, o forse solo spudorata, visto che non sembra che ti vergogni, dall'autorità della Chiesa a quella del parere privato di un brav'uomo, come se questo contasse più delle proibizioni, UFFICIALI, della Chiesa.

    Sembra evidente quello che pensi veramente: se la Chiesa vi approva, va bene, se non vi approva, pazienza: voi andrete avanti comunque.
    Ma non ti lamentare se diciamo che andate avanti di testa vostra in disubbidienza alla Chiesa.

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  34. Voi non capite nulla sia della messa che della Chiesa, siete proprio dei poveri cretini.

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    1. Chiaro, non ti rimane che insultare, visto che non hai argomenti da opporre.

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    2. Sì, ci sta. Cretini per essere entrati nella setta neocatecumenale, poveri per esserci rimasti.

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    3. Meno male che è arrivato Kiko Arguello a spiegarlo....Certo che ne avete di faccia tosta eh

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    4. Tu sei il più bellooooo
      o Kiko Argueloooooo
      dei figli di adam
      dei figli di Adam

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  35. Anonimo è l'acronimo di :

    Ancora Non Osa Nominarsi Insultando Massimamente Ognuno

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  36. A proposito del sacerdote che e' venuto a mancare, la cosa che mi fa pensare e' ,perche' questa persona celebrava ogni sabato l'Eucarestia con i Nc e vi assicuro che ci sono tanti sacerdoti, molti apprezzati dai fedeli e non catecumeni, che fanno la stessa cosa ogni sabato da anni. Ora, se questi sono una setta, perche', questi personaggi, molto preparati e pastori di molte pecore, non si accorgono di tante nefandezze. Jonny

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    1. Anche il mio, ora defunto, padre spirituale si trovo a a celebrare qlc messa con delle comunità NC. E questo per sostituire un confratello. Da quello che so qlc sicuramente disse (e infatti il confratello chiamò altri). Per la cronaca: quando confessava il commento più frequente che riceveva era: "mi ha ammazzato". Conoscendo quanto tenesse ad una buona confessione e quanto ci tenesse a fare direzione spirituale quando era opportuna non ho dubbi che nell'ambiente NC non fosse graditissimo.

      C'è anche da dire che proprio perchè magari sono sacerdoti santi, non fanno mancare a nessuno la loro opera e magari qlc fanno e noi non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che gli NC se ne fregano.

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    2. aleCT mi coforta il tuo commento. Vedi quello che ho detto io più sopra. Ho conosciuto sacerdotii molto lontani dalla "spiritualità" neocatecumenale che mai si sono rifiutati di aiutare soprattutto per le confessioni. e, ripeto, uno me lo confidò proprio che lo faceva per far arrivare una voce diversa a quei poveretti mal guidati e molto disorientati.

      Pax

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    3. @ Jonny
      Chi ti dice che non se ne accorgano?
      Più che a noi, che tentiamo di rispondere sempre con cognizione di causa, mi pare che tu la domanda la facia piuttosto a te stesso.

      Datti da solo la risposta.

      Pax

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    4. Penso che alcuni sacerdoti della "vecchia guardia" siano stati così innamorati dell'idea post conciliare del risveglio del laicato e, nello stesso tempo, così convinti che un rinnovamento della Chiesa debba passare attraverso lo 'svecchiamento ' delle sue strutture, da chiudere un occhio molto leggermente di fronte a tanti errori che questi laici 'di buona volontà ' secondo loro commettono in buona fede.
      Sì insomma, sono quei preti bonari che hanno vissuto, ancora giovani, il '68, e che non vedono l'ora di dimostrare in tutte le occasioni che loro non guardano alla forma, ma alla sostanza.
      Quei tipi che dicono 'So' ragazzi, lasciamoli divertire' quando rompono i vetri del vicino, ma pretendono rigore nel campetto della parrocchia.
      Credono che il kikianismo sia qualcosa con cui si può scherzare e che, anzi, si possa usare senza rischi e magari muoiono pure, senza accorgersi del disastro a cui hanno aperto la strada.

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    5. Per Jonny 18:47

      Caro Jonny è molto semplice: Non siamo una setta e non facciamo nefandezze.
      Questi pregiudizi sono purtroppo di chi avendo ricevuto una perla preziosa tra le mani la scambiata per un verme e l'ha gettata via.
      Occhi che non vedono,orecchi che non hanno saputo ascoltare.

      Penoso/a quella persona che dopo tanti anni di cammino,uscendo dirà:(chi me la fatto fare,ho perso tempo,soldi e energie,per che cosa?) Non c'è tristezza piu grande, altro che liberazione da una NON SI SA CHE SCHIAVITÙ COME DITE VOI.
      E poi quello che veramente è RIDICOLO MA PROPRIO RIDICOLO E IL FATTO CHE VOLETE AVERE UNA PAROLA PIÙ AUTOREVOLE DI CHI POSSIEDE GLI STRUMENTI PER DECIDERE CIÒ CHE È LEGALE E QUELLO CHE NON LO È (La Chiesa)
      Ve lo ripeto:siete di cocci è...
      Ma proprio non digerite che siamo tutto ok? Tutto al suo posto. Potete fare tutto il rumore che volete.Abbiamo messo i tappi 3M. e continuiamo nel nostro servizio. L'Evangelizzazione.

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    6. Tutto ciò che dice Dony69 è ormai carta letta, conosciamo a memoria il repertorio, al punto da non farci più caso.
      Per quanto riguarda l'approvazione della Chiesa, inutile cercare di fargli capire ragione, portargli le prove della sua ribalderia: siccome la maestra gli ha dato 10 sul compitino copiato, è convinto di meritarlo, quel 10, anche se, di suo, non arriva al 3.
      Sappiamo tutto ciò che può dire, anche perché non esprime idee proprie, ma quelle del kikostream.
      L'unico dubbio che ho nei suoi confronti, la vera domanda irrisolta, è una sola: ma che succede al suo tasto delle maiuscole da un certo punto in poi?
      Forse si incastra?
      Ha fatto un voto a Kiko di mantenersi umile e minuscolo, ma poi subentra il suo personale anelito di 'cose grandi, superiori alle sue forze'?

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    7. @Dony69
      Leggere le tue parole mi fa un po' di tristezza, tu dici che non siete una setta, va bene, ma converrai con me che a volte alcuni atteggiamenti settari si riscontrano facilmente, te ne elenco alcuni: la cieca obbedienza ai catechisti, la segretezza sui passaggi e sulle fonti, l'endogamia, la violazione della sfera privata con gli scrutini, l'allontanamento dalla famiglia di origine ( ae a 17 anni fu detto di dover dire a mia madre che la rinnegavo perché non era in comunità)..

      Dici che avevamo una perla tra le mani e l'abbiamo buttata, ma in realtà non ho buttato proprio niente perché sono rimasta nella Chiesa, e questo lo devo alla mia famiglia che pur non essendo mai stata in Cammino mi ha trasmesso la fede, e ciò non è affatto scontato perché ho avuto l'occasione di confrontarmi (anche su questo blog) con persone che dopo essere usciti dal Cammino hanno perso la fede e ora non vogliono più sentir parlare di Chiesa, e credimi Dio si addolora tantissimo per queste situazioni dolorose

      Ti dò ragione, purtroppo avete messo i tappi perché pensate che ogni critica al Cammino è calunnia e persecuzione,ma noi parliamo proprio perché non vogliamo che queste cose si ripetano, e perché vogliamo rendere servizio alla verità perché è quello che il Vangelo ci insegna

      E scusami,ma quello che tu chiami evangelizzare si fa da 2 millenni nella Chiesa Cattolica, non è una prerogativa del Cammino, che invece spesso cerca proseliti per creare nuove comunità, spesso senza neanche specificare che le catechesi iniziali sono finalizzate a questo, per cui è facile che le persone vengano ingannate, proprio come fanno le sette

      Un consiglio spassionato: se nel Cammino vedi qualcosa bcje che non va, confrontati con un buon sacerdote esterno alla comunità e non avere paura di cambiare idea

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  37. Tripudio è un prete di 75 anni di un piccolo paese sconosciuto. Valentina Giusti ha 40 anni, è dinamica e fresca e fa la postina.
    Pietro non del cammino è un monaco di 80 anni che fa una vita ritirata.
    Pax è una donna di 50 anni, è sposata, ha 11 figli e ha una tabaccheria.
    Rebel è una suora di 78 anni che prega e medita...medita e prega.
    Alect ha 25 anni, sta a Roma dove ha aperto una bottega di fronzoli al centro.
    Luca è un cantante di 53 anni che gira per l'Italia per i suoi concerti.
    Gloria ha 23 anni e studia gastronomia.

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    1. Bravo, complimenti, indovinato!
      Ma sei un cartomante?
      Stupiscici ancora! Ti prego!!!

      Pax

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    2. @anonimo
      Mi ha fatto sorridere,a con me ci hai quasi preso 😅

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  38. Non frequento molto "i social" e quindi non conosco i contorni delle tante aggressioni lì ai danni di don Ariel Levi di Gualdo, ma mi sembra che abbiano uno strano tempismo, visto che si sono scatenate dopo la pubblicazione del suo libro La setta neocatecumenale (settembre 2019) e lo sbufalamento di certi personaggi (tra cui ad esempio, a gennaio 2020, lo scomunicato don Minutella).

    Sul sito L'isola di Patmos è stata pubblicata una sua breve biografia che contiene informazioni che noialtri già conoscevamo (visto che aveva informalmente parlato spesso delle tappe della sua vita in diverse occasioni, nello spazio web del suo sito e altrove) e che i suoi detrattori, prima di parlare di lui, dovrebbero leggere.

    Inutile precisare ancora una volta che in qualità di cattolici consideriamo ridicolo (oltre che peccaminoso, ovviamente) adoperare la menzogna e la diffamazione come strumenti per difendere la Chiesa e la fede (motivo per cui ricordiamo sempre ai lettori kikolatri di questo blog che il bene non può essere ottenuto a partire dal male, e che perciò non si può considerare "buono" un Cammino di cui si rifiutano di correggerne gli errori, le eresie, gli strafalcioni liturgici, le malvagità dei suoi "VIP" - addirittura compiute abusando del nome di Nostro Signore).

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    1. Il fatto è che don Ariel non è un emerito signor nessuno. Ha un ampio ventaglio di pubblicazioni, oltre che un livello culturale non da poco. Per cui se don Ariel pubblica "un libro contro il Cammino", non è che si è improvvisamente svegliato con la luna di traverso. Sta documentando qualcosa. Quando vai dal medico e ti dice che hai un problema serio e che per cominciare devi smettere di fumare, il medico non ti sta odiando, non sta limitando la tua libertà. Sta facendo il suo dovere di medico, indicando un problema e facendoti conoscere le cause. Non puoi obiettare che il medico "non ti conosce", non puoi blaterare che "non ha fatto esperienza delle mie sigarette", non puoi proclamare che fumare "ha salvato il mio matrimonio" e considerare chiusa la questione, non puoi difenderti dicendo che il presidente dell'ordine dei medici ha elogiato la fibbia delle tue scarpe e non ti ha proibito di fumare.

      Perciò i kikos dovrebbero essere i primi ad essere grati a don Ariel per quel "libro contro il Cammino", perché un medico esperto - uno in cura d'anime - ha descritto il loro problema e indicato soluzioni, così come avevano fatto altri medici esperti (padre Enrico Zoffoli e gli altri). Un kikos onesto potrebbe forse voler dubitare a ogni costo di un blog anonimo, ma non dovrebbe fare il finto tonto di fronte a "medici" che sono noti per il loro buon lavoro e buona reputazione.

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  39. Valentina Giusti 24 febbraio 2021 10:30

    Il Cammino Neocatecumenale è una catasta di menzogne, di continui rattoppi, di negazione delle verità pregresse, di non riconoscimento degli errori,
    di vergognose e risibili mistificazioni a cui i poveri neocatecumenali abituati a resettare di continuo la memoria purtroppo continuano a credere.


    Dony69 24 febbraio 2021 12:17

    Per il simpatico anonimo 10:22
    Mi fai morire....
    Secondo te non mi sono accorto che è una notizia vecchia.
    Solo che con alcuni (e tra questi sicuramente tu) bisogna fare come i fanciulli alle elementari: Ripasso dei compiti così non si dimenticano gli argomenti.
    Non me ne volere ma tu mi dimostri che è così.
    ……….

    Ho messo vicini questi due commenti, in ordine cronologico e nel cuore di una accalorata discussione, per dire ancora una volta che siete proprio duri di comprendonio.
    Ma che orecchio aperto e orecchio aperto? Voi non ascoltate proprio nessuno e riprendete sempre daccapo sempre la stessa solfa.
    Per sopravvivere voi, poveri neocatecumenali, vi siete abituati a “resettare di continuo la memoria”, come dice Valentina, e tu parli invece di andare a scavare nel passato?!
    Ti consiglio Dony, come ti stiamo dimostrando ampiamente, che non vi giova andare a scavare nel passato. Avete solo tutto da perdere. Kiko lo sa e vi “resetta” continuamente. Ma tu, l’abbiamo capito, sei un poco un camminante sui generis! Ascolta il tuo guru e lascia perdere!
    Scuordet’ o’passat, sì neocatecummen paisà!
    Che ripasso e ripasso dei compiti!
    Vi hanno dettato correzioni che avete ignorato. Non vi conviene rinvangare il passato.
    Stafford vi fece un discorso di accompagnamento agli Statuti che avete ignorato e noi vi abbiamo un poco rinfrescato la memoria, e possiamo sempre ritornarci su, nel dettaglio. Una vera tortura per voi.
    Poi anche gli Statuti li avete vanificati, fanno solo bella mostra nelle vostre biblioteche (se ancora avete una biblioteca e non l’avete bruciata in occasione della rinuncia agli idoli) e ora avete solo i mamotreti, i Diari di Carmen, Annotaciones e quegli altri due o tre libercoli di Kiko che qualcuno gli ha aiutato a “scrivere” e che fanno pietà. Tra i libri all’indice poi, pur se fortemente legato al C.N., (ma questo non vi diceva proprio il cuore di buttarlo via): “Il Vangelo dei Miserabili”, opera prima del grande genio dell’Arguello. Anche se siete costretti a tenerlo nascosto, perché Kiko si vergogna come un ladro per averlo scritto, e nessuno glielo può nominare che gli viene un attacco di orticaria. Lo tenete sotto l’ultimo scaffale della vostra libreria vuota, come un cimelio, come una reliquia o un talismano, come il Mein Kampf di Adolf Hitler...
    … più la Bibbia di Gerusalemme, il Breviario, il Libro dei Canti di Kiko, il Dufour, e qualche altro sussidio obbligatorio che ora mi sfugge. La Bibbia più bella del mondo e il C.C.C. pieno di polvere dentro e fuori. E i Discorsi dei Papi censurati ed epurati a dovere, editi da voi stessi. Se no poi potreste capire troppo.
    Non giocare col fuoco Dony, potresti bruciarti, come le vostre povere biblioteche.

    Pax

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    1. Interessante, questa ripulsa del vanesio Kiko, che pensa che qualsiasi suo schizzo sia un capolavoro, verso il libretto de 'Il Vangelo dei Miserabili', illustrato abbondantemente di suo pugno.
      Forse perché troppo rivelatore? Forse perché i Guai della sua riscrittura delle beatitudini spettano ai sobri, agli onesti, ai frequentatori della Messa e i Beati alle canaglie peggiori?
      O perché affibbia alla Chiesa l'appellativo apocalittico di 'Grande Meretrice'? C'è da chiederselo.

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    2. Vangelo dei Miserabili è l'acronimo di :

      Vogliamo Ancora Necessariamente Godere Entusiasti Leggendolo O Dobbiamo Epurare I Mamotreti Indecenti Scemi Esecrabili Ridicoli Amorali Belluini Ignominiosi Liberticidi Incomentabili

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