lunedì 28 settembre 2020

Convivenza dei Rabbini 2015: il video di cui Kiko disse: 'Il demonio lo prenderà e distruggerà il Cammino'

Corredandolo con il link al video della Convivenza dei Rabbini del 2015 che ci ha inviato recentemente un lettore del blog, riproponiamo l'articolo di commento che ne fece Beati Pauperes Spiritu con il titolo 'Kiko vuole  convertirvi al giudaismo, non al cristianesimo'.

Dal momento che tanto insistentemente la mannaia della censura neocatecumenale continua a colpire ogni notizia ed evidenza di tale iniziativa, che da acme glorioso di potenza del Cammino Neocatecumenale sembra essersi rivelato invece un vero e proprio, dice Kiko,  'macello' e inizio del declino delle sue fortune,  sarà invece sempre nostra cura riproporla periodicamente all'attenzione dei nostri lettori e di chiunque abbia interesse a visionarlo.


E Kiko disse:

«Avete visto il video che ci è piaciuto tantissimo. Ma il demonio prenderà questo video e ci distruggerà, perché la prima cosa che faranno sarà metterlo su YouTube e sarà un macello... perciò, se volete fare danno al cammino, mettetelo su YouTube e pubblicatelo. Noi l'abbiamo fatto per voi... è già tanto se lo mostreremo al papa e basta. Per piacere, siate obbedienti, se no non daremo a nessuno questo video; per averlo dovrete avere la mia approvazione. Invito gli itineranti a dire ai fratelli che hanno messo in rete questo e altre cose del cammino, di ritirarlo. Obbeditemi!» 

 

Le 'ricchezze' di chi fa il Cammino si riversano sulla Domus di Kiko

E bravo lo spagnolo, che mette le mani avanti...  È davvero un profeta, non c'è che dire. Il "demonio" - ossia l'incarnazione delle circostanze sfortunate per il cammino - in effetti ha preso "questo video" e lo ha messo su YouTube e Facebook, dopo ben due anni e mezzo dalla sua realizzazione.
Al tempo, sul noto portale di condivisione trapelò solo una piccolissima parte del filmato nonostante i ben chiari divieti degli iniziatori in proposito (solo quel piccolo spezzone fu sufficiente a scatenare la severa reprimenda del lider maximo Kiko)che mostrava i neocatecumenali ballare su litanie liturgiche ebraiche intorno al fuoco per celebrare il Lag B'Omer, la festa che coincide con il ricordo della morte di Simon bar Yochai padre della mistica talmudica e autore del Sefer ha-Zohar testo "profetico" cabalistico (ne avevamo parlato estesamente qui)

Già quei pochi minuti erano, per molti versi, drammatici e rivelatori, tuttavia sono nulla al confronto dell'intero filmato della convivenza dei rabbini tenutasi dal 4 al 7 maggio 2015 in Israele, dove è visibile il contesto integrale nel quale quella danza si è svolta. Quarantadue minuti che rappresentano una vera bomba e che speriamo vivamente siano replicati in tutto l'internet e giungano ai palazzi vaticani per mostrare cosa intende davvero Kiko per "dialogo" con l'ebraismo(1).
Chiediamo ai lettori di avere un po' di pazienza, dato che mancano i sottotitoli (in molte parti i rabbini parlano in inglese), ma vi assicuriamo che ne vale la pena.



Il primo fatto che si nota in modo chiaro è che il Cammino, ben lungi dall'essere "movimento ispirato dallo Spirito Santo", è un'organizzazione di livello mondiale, efficiente quanto una "corporation" multinazionale, che si è dotata degli strumenti più sofisticati per produrre i propri film di propaganda. Dietro alla realizzazione del video c'è una mano esperta, c'è corretta scelta delle inquadrature, del montaggio, della musica, delle luci. C'è senso del ritmo, della successione degli eventi, si evidenziano passaggi, associando parole ad immagini, con grande forza espressiva. Dopo i primi minuti, mi è saltato subito alla mente un film molto sottovalutato che si chiama "Rebirth" e del quale consiglio la visione: il video pubblicitario della setta protagonista del film presenta una somiglianza pazzesca con il video dei rabbini; verificate voi stessi.

Nel primo minuto, i "titoli di testa": una dolce voce ebraica su una musica soave e alcune immagini della Domus Galileae, la "cattedrale basilica" del kikianesimo. In queste prime immagini, nessun segno cristiano in vista (nonostante nella Domus siano presenti, pur se minoritari rispetto all'architettura palesemente filo-ebraica di tutto il complesso), viceversa al minuto 0:30 appare una suggestiva immagine della Torah conservata alla Domus.
Al minuto 1:39, il giovane rampollo di casa Voltaggio, Francesco Giosuè - a malapena quarantenne già rettore di un seminario?! - sostiene, parole sue testuali:
"...non ci aspettavamo, quando abbiamo aperto questa casa, tutta questa quantità di ebrei che stanno visitando la casa, e vediamo che quando accogliamo gli Ebrei con amore, loro si sentono amati...".
Eh certo! Ma come si fa ad avere la faccia tosta di dire "non ce lo aspettavamo" quando sono stati gli stessi neocatecumenali ad invitare i rabbini spesandogli tutto il viaggio? Lo rivela il rabbino Kligler sul suo blog (che invitiamo a leggere, perché presenta un importante, e imparziale, punto di vista) benché non fosse una novità per chi conosce il Cammino: i neocatecumenali pagano viaggio e soggiorno a tutte le personalità che invitano.(2)
Canto di benvenuto con seminaristi curiosamente abbigliati come studenti di una scuola rabbinica, aperitivo, sistemazione, cena nel lussuoso ristorante della Domus, in pompa magna, fine del primo giorno.
Il giorno successivo comincia il meeting (minuto 3:00), Kiko prende la parola e inizia con una preghiera (nonostante numerosi prelati presenti), preghiera nella quale, benché sia egli cattolico e lo sia (almeno di nome) la struttura che ospita i rabbini, riesce a non nominare mai il nome di Cristo. Al minuto 3:38 comincia con la solita pletora di scemenze cui siamo abituati: "è stato Dio che vi ha portato qua": non arrossisce per un secondo a nominare invano il nome di Dio. Caro Kiko sono stati i soldi a portare i rabbini in convivenza! Che c'entra Dio?

Al minuto 8:30 parte (per la trecentesima volta) la cosiddetta sinfonia, nella parte della "sofferenza degli innocenti". Testuali parole di introduzione di Kiko:
"...in questa piccola opera si presenta la Vergine Maria sottomessa allo scandalo della sofferenza degli innocenti nella sua propria carne, nella carne di suo figlio".
 Anche qui ZERO accenni al tre volte Santo Nome di Nostro Signore Gesù, neppure parlando della Crocefissione del Signore Kiko riesce a dire il nome del Salvatore, né a parlare della vera essenza della sofferenza di Maria Vergine, che non era semplicemente un generico dolore "per gli innocenti", ma per il dolore, i patimenti del Cristo, figlio di Dio. E poi che diavolo significa "sottomessa alla sofferenza"?

Al minuto 9:26 si dà spazio alla predica del rabbino David Rosen, una personalità di spicco nel mondo giudaico, incaricato del dialogo interreligioso, il quale nel passaggio riportato nel filmato dice, testualmente,
"la relazione che esiste fra il popolo ebraico e la religione cattolica non ha paragoni con nessun altra religione, perché questa relazione è intrinseca nella natura del cattolicesimo e il popolo ebraico è alla radice dell'identità cattolica" e aggiunge "il Cammino Neocatecumenale è una benedizione per il popolo ebraico, perché ai membri del Cammino Neocatecumenale viene insegnato ad amare il popolo ebraico, ad amare le radici ebraiche della loro identità cattolica e ad esprimere questo amore... e ci sono centinaia di seminari in tutto il mondo che insegnano lo stesso approccio, e che stanno crescendo una nuova generazione di preti e un nuovo clero in questo modo".
Come potrebbero non essere felici i rabbini? Un popolo di persone presunte cattoliche, che conoscono usi, costumi, religione e pratiche degli ebrei meglio di quanto conoscano il cattolicesimo, la cui dottrina è più vicina all'ebraismo che al cattolicesimo (ricordate il Vescovo Schneider? "una comunità giudeo-protestante che di cattolico ha solo la decorazione!), persone che trovano normale ballare per festeggiare la Cabala intorno a un fuoco.... Ma quale dialogo interreligioso?

Una conferenza nella quale si permette a un rabbino di sostenere che il popolo ebraico è ciò che dà radice e identità alla Chiesa Cattolica, al cattolicesimo stesso e che la nostra natura di cristiani cattolici viene dagli ebrei, è, di fatto, a nostro modo di vedere, una strada spianata per condurre le persone all'ebraismo! La nostra radice è Gesù Cristo, Lui è la Vera Vite sulla quale tutti gli uomini devono essere innestati, Lui è la radice, e la nostra identità sono la Sua Passione e Morte e la Sua gloriosa Resurrezione. Noi adoriamo il Cristo Redentore, re dell'universo, Figlio del Padre, e non abbiamo più niente da ereditare dagli ebrei, certamente non da quelli attuali. Ben venga il dialogo e quanto necessario per vivere nel mondo in pace, ma nulla può cancellare il fatto che sono i cristiani ad essere coeredi di Gesù, ed eredi di Dio (Rm 8,16-17) e che i cristiani sono l'olivo selvatico innestato sulla radice nobile al posto dei rami originali (il vecchio Israele) e che quei rami potranno essere di nuovo fertili solo se si convertiranno a Lui, per essere nuovamente innestati sul vero olivo (Rm 11,24). E invece il Cammino sta formando nuovi preti e un nuovo clero che considera se stesso inferiore agli ebrei attuali: popolo ebreo che, con tutto il rispetto che si può provare per loro, è ancora da convertire e ancora deve scoprire il Messia Gesù Cristo... Ringraziamo il Gennarini Giuseppe e il suo "popolo ebraico padre nella fede".

Al minuto 17:20, possiamo ammirare Don Mario Pezzi con la testa china a una preghiera rabbinica e Kiko con gli occhi chiusi... non recitano un Rosario in pubblico nemmeno pagati, non si inchinano al Santissimo Sacramento, ma la preghiera rabbinica.... deh! che emozione!

Al minuto 18:23 arriva la lettura della decantata "lettera del Santo Padre" (in verità un breve messaggio) che due anni fa i neocatecumenali infoiati ci sbattevano in faccia come "approvazione delle approvazioni supreme". Di seguito trascriviamo il testo:
«Porgo i miei saluti a tutti voi che partecipate a questo incontro e vi assicuro della mia vicinanza spirituale. Spero che il vostro incontro sia un'occasione per rafforzare i vincoli di fraternità che condividete e per approfondire il vostro impegno a far conoscere il grido degli innocenti, attraverso il linguaggio della musica. Uniti a voi prego il Signore che ascolti questo grido e che guarisca le afflizioni di tutti quelli che soffrono, così anch'io prego che i cuori siano aperti all'evangelizzazione in tutto il mondo. Con questi sentimenti, invoco abbondanti benedizioni divine su tutti voi, come pegno di pace e forza.»
Insomma un messaggio telegrafico, diremmo di circostanza, che sottolinea aspetti assolutamente minoritari: ma il Santo Padre sapeva esattamente perché rabbini e neocatecumenali si incontravano? Perché evidenzia solo l'aspetto musicale? Viene il sospetto che abbiano raccontato a Francesco la solita frottola...
Al minuto 20:00 di nuovo Kiko, che ci rassicura sul fatto che il cammino non ha nessun desiderio di proselitismo, ovvero non vuole convertire nessun ebreo, e, senza paura di cadere nel ridicolo, ci rivela il suo vero timore: se si viene a sapere che gli ebrei si convertono ci cacciano da Israele! Per carità! Quello che interessa a Kiko non è la salvezza delle anime, macché! è la sua indistruttibile Domus:
«a quelli che lavorano con noi, ebrei, dico "Per favore, non vi convertite!", perché se si accorge lo Stato di Israele che convertiamo qualcuno ci caccia via... anche perché noi consideriamo che la vostra missione come popolo ebreo è molto importante: voi siete il vero olivo che sostenete noi. L'elezione su di voi, per noi, è irrevocabile, siete voi il popolo eletto e noi insegniamo ai fratelli in tutte le comunità del mondo, migliaia e migliaia, l'amore a voi»
Chiaro no? Pura dichiarazione d'amore per i giudei, vero olivo: osserviamo questo sedicente cattolico in ginocchio davanti al popolo ebreo... Ma che cosa abbiamo da invidiare all'attuale ebraismo, noi che abbiamo la fortuna immensa di essere stati battezzati? Kiko non vi fa riscoprire le radici del cristianesimo, vi invita a ripudiarlo spiritualmente per abbracciare il giudaismo!

Subito dopo Don Rino Rossi, il rettore della Domus, ci spiega il vero senso della convivenza, ed è forse uno dei passaggi più importanti:
«Kiko, nel fondo, nella convivenza, ha voluto fare questo: dire chi siamo noi, che cosa facciamo, perché il Signore ci ha chiamato»
Quindi lo scopo della convivenza non è intavolare un dialogo interreligioso, come credono i presuli allocchi, ma mostrare ai rabbini la forza del Cammino Neocatecumenale, pagando loro un viaggio di lusso tutto spesato in Israele! "Chi siamo e che cosa facciamo", ecco qual è l'idea di evangelizzazione del Cammino. Il Cammino porta se stesso e porta un modello di "cristianesimo" di natura protestante e di ispirazione giudaica. Kiko ha voluto far vedere ai rabbini di tutto il mondo, i suoi veri potenti alleati, quanto il Cammino è vicino a loro, e lo proclama urlando, come suo solito: "Noi siamo i figli di Israele!".
Non sappiamo davvero che altro dire, fratelli neocatecumenali, davanti a questo . Ci addolora veramente vedere Vescovi e Cardinali non dire niente davanti a queste affermazioni, non fermare quest'uomo e restare affascinati dall'imbonitore spagnolo. Non lo capiamo, anche se possiamo intuire da dove venga tutto questo potere di fascino...

Dal minuto 22:00 finalmente si sente nominare Gesù Cristo, ma alla maniera solita dei neocatecumenali: urlando. In realtà, Kiko sta usando, al suo modo classico, il nome di Dio per fare propaganda del suo cammino neocatecumenale infallibile: il suo discorso è infarcito di "noi diciamo...", "noi facciamo...", "noi chiediamo...", "noi mettiamo i fratelli davanti alla loro storia...". Il Santo Nome di Dio serve a Kiko solo per dare gloria a se stesso. Ringraziamo il Signore che Kiko si mostra, attraverso le immagini, per quello che è: pieno di sé, violento e arrogante, persino quando pronuncia il nome di Dio.
Come non bastasse, al minuto 23:35 affila la sempiterna scarica di eresie sulla conversione e sulla fede, affermando che Dio non vuole che l'uomo si converta dal male per amarlo e che lo "visita" con le sofferenze e gli invia i "catechisti" (neocatecumenali) per farli entrare in una comunità (neocatecumenale) per portarlo alla "libertà".
Poi al minuto 24:30 SanKiko illustra la pratica delle lodi mattutine, ben sapendo che, per come è strutturata, si tratta di una replica del sistema di trasmettere la fede in uso presso gli ebrei - non sia mai che le famiglie neocatecumenali vadano a Messa la Domenica mattina - e, per rendere più chiaro il concetto, mostra un celebre video di alcuni anni fa, un altro celebre video di propaganda neocatecumenale, che riguardava una famiglia spagnola con 22 figli.

Kiko, durante la convivenza di inizio corso nella quale il video dei rabbini fu proiettato, disse, audacemente: «Molti ebrei possono inquietarsi a vedere che Kiko parla di Cristo...»; ebbene gli ebrei possono stare più che tranquilli: Kiko, come chiunque può vedere, almeno nei 42 minuti scelti come "pubblicità" dell'iniziativa, come abbiamo visto, nomina una sola volta - dico UNA volta - il nome di Cristo, e solo per darsi gloria, mai la Vergine Maria per celebrarla, o altro che possa ricondurre alla religione cattolica. Non sono presenti crocefissi, nessuno porta croci al collo, persino i Vescovi e Cardinali presenti hanno riposto il simbolo della loro fede in un taschino.
Questo è un atto di sottomissione al giudaismo, non un dialogo interreligioso!

Non finiremo mai di dire che, per la dottrina cattolica, l'ebraismo da cui il cristianesimo discende è quello precedente alla venuta di Cristo: Gesù è venuto per compiere l'antica alleanza e chiamare Israele alla conversione. Israele non ha riconosciuto il Messia (per lo meno non tutti) e perciò ha perso il proprio primato.
Non è vero che Israele è tutt'ora "popolo eletto": questa definizione, per come la intendono gli ebrei moderni, è nel Talmud e nella cabala, ed è da rigettare totalmente. Il popolo eletto, spiritualmente, da Dio, sono tutti coloro che diventano figli di Dio mediante il Battesimo ossia i cristiani, la "nazione santa" della lettera di Pietro. Gli ebrei fanno parte di questo popolo solo nella misura in cui si convertono a Gesù Cristo.
Uno dei rabbini, forse il più realista, molto chiaramente dice che, sebbene questa occasione di incontro sia un momento di comunione, esistono ancora molte differenze teologiche, dottrinarie su temi fondamentali fra ebrei e cristiani e non potrebbe essere diversamente. Ma non si preoccupino gli ebrei i più ortodossi, Kiko Argüello Gomez y Wirtz non ha intenzione di fare proselitismo e ci penserà lui a spazzare via 2000 anni di cristianesimo!
In cauda venenum, al minuto 30:03 osserviamo con rammarico Vescovi, Cardinali, Kiko e Mario, gli itineranti, e tutti i sacerdoti presenti partecipare a una preghiera rabbinica nella stessa sala nella quale si celebra spesso e volentieri la Santissima Eucarestia. Complimenti, Kiko, per questo orripilante sacrilegio. Per la verità si vede qualche presule guardarsi intorno inebetito e un po' smarrito, ma pare che nessuno abbia anche solo cinguettato "pio" per non offendere i "padre nella fede".
Si prosegue poi nella sera per la famosa danza del Lag Ba'Omer: girotondo, balletti e canti: in questo i neocat sono espertissimi e perfettamente al loro agio. Di questo abbiamo già ampiamente parlato anche nel blog.

Gli interventi dei rabbini riempiono gli ultimi 12 minuti. Da che cosa sono impressionati? Per caso dalla lucida testimonianza cristiana? Dalla saldezza della fede dei neocatecumenali? Noooo! E quando mai?! Lo studio delle Scritture in famiglia, il rispetto (il servilismo diciamo noi) per il popolo ebraico, e soprattutto il canto dello Shemà Israel, il quale, secondo il rabbino Soetendorp, ha avuto il potere di avvicinare il tempo messianico, dell'arrivo del Messia sulla terra. Poveri noi, poveri noi! Ma lo sa Kiko che il Messia è già arrivato?

Su neocatecumenali ammettetelo: Kiko non è cattolico e molto poco cristiano. Lui è un giudeo, è innamorato del giudaismo e ha trovato il modo di fondare una nuova religione sincretica. Vi sta consegnando in massa a questa religione di cui lui è il nuovo profeta (si è anche fatto benedire dal rabbino Greenberg... minuto 42:28), il cammino porta al giudaismo, a un nuovo battesimo, per una nuova religione. Ecco a che gli serve il secondo "battesimo" nel Giordano, ecco a che gli serve la sua cattedrale in Israele, ecco la sua nuova "messa" sincretica, il nuovo "clero" formato alle sue catechesi sballate, infarcite di protestantesimo e concetti ebrei.

Sì, spiace dirlo, spiace da morire e ci viene da tremare, ma Kiko si configura come un vero e proprio anti-Cristo, e voi lo seguite, ciechi discepoli di una guida cieca peggiore di voi....
Note: 
(1) Alla convivenza erano presenti 120 rabbini di tutto il mondo e solo 7 cardinali e 10 Vescovi, tutti presuli "cammino-friendly" (non conteggiamo i 50 sacerdoti del cammino, sono più che superflui). Come si fa a parlare di "dialogo" se i rappresentanti di una parte (quella cattolica) rappresentano a malapena il 15% dei partecipanti? Quale dialogo? Kiko ha ospitato di fatto una conferenza del rabbinato mondiale.
(2) Il rabbino riferisce che il collega che lo chiamò per invitarlo disse "hanno finanziamenti per 100 rabbini in grado di dare una risposta con un preavviso molto breve, ed erano ancora a corto di 40 rabbini". In pratica stavano disperatamente rastrellando rabbini da esibire. Palesemente una trovata pubblicitaria.
(da: Beati Pauperes Spiritu)

11 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Non sono riuscita ad ascoltare tutto il video perchè mi è venuto il voltastomaco.

    Bravo Kiko che sei riuscito dopo 2000 anni a riunire tutti questi pecoroni,che si sono scordati che Gesù disse fate attenzione ai falsi profeti.


    Bravo Kiko che ad ogni pecorone che parlava nominava il cammino catecumenale e non la chiesa cattolica come se tale chiesa in 2000 anni non avesse fatto nulla,ma aspettava uno spagnolo eretico che la rappresentasse.

    Bravo Kiko che hai detto che l amore per l altro può esistere solo se fai parte di una comunità,perchè non si può amare se non ci si conosce.
    Peccato per te Kiko Arguello che Gesù ha semplicemente detto AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI COME IO HO AMATO VOI,CIOÈ TUTTIII,(anche chi non si conosce).
    Gesù non ha parlato di comunità,Lui si riferiva a chiunque.

    Porto un esempio...
    Madre Teresa di Calcutta,curava e amava chiunque,non solo quelli della sua congregazione.

    I protestanti parlano tale e quale a Kiko,dicono che in primis l aiuto è per i fratelli della loro chiesa,perchè sono un solo corpo.

    Poi ho sentito che riferendosi agli ebrei,ha detto voi siete il popolo scelto.
    Ma se gli ebrei non credono che Gesù è il Signore!!!.

    Aveva ragione Kiko che non voleva che questo video facesse il giro del mondo,perchè è vergognoso vedere tutti questi prelati che fanno parte della chiesa cattolica andare dietro a un fannullone nullafacente che non si capisce se è ebreo o protestante.

    Vergognatevi!!!...
    Non esco fuori dalla chiesa perchè sò che è la casa di Dio,ma le sofferenze che si portano dentro (vedendo che proprio dei ministri della chiesa si sono venduti a Kiko,non osando nemmeno di correggerlo quando dice queste cretinate)ti lacerano l anima, nel vedere che quelli che dovrebbero essere per te una guida,ma sono solo dei Giuda.

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  3. Segnalo l'articolo originale e in particolare i commenti, molto interessanti, fatti in quell'occasione.
    Il video, che abbiamo l'occasione di rivedere finché resterà raggiungibile, non è più stato confezionato in seguito per le successive convivenze che dovevano ripetersi a cadenza biennale.
    Al di là dell'avversione di papa Francesco per queste kermesse e soprattutto per la presenza di vescovi e cardinali (e la stoccata sui 'legami che condividete' con gli ebrei nella sua lettera scritta per l'occasione), sicuramente ai rabbini non faceva buon gioco nei confronti delle proprie comunità il farsi vedere lì tutti insieme, sebbene i rabbini donna non fossero stati invitati (di questo almeno si lamenta uno degli invitati), probabilmente per non far esplodere la rissa.
    Va bene il viaggetto gratis in Terrasanta, ma certa 'pubblicità ' di certo non è stata gradita.
    E comunque l'enfasi anche per le convivenze dei vescovi alla Domus è assai diminuita.
    È evidente che il non gradimento da parte della Santa Sede ha consigliato di non dare loro più lo stesso risalto mediatico.
    Viaggetto sì, pubblicità no.

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  4. Chiariamo subito che, chi volesse paragonare la convivenza di Kiko alla Domus Galilaeae con più di cento Rabbini alle giornate di dialogo religioso parrocchiali o diocesane con la presenza del rabbino e del pope ortodosso, è assai fuori strada.
    Ai rabbini, delle diverse correnti religiose, è stato pagato viaggio in Istaele, permanenza nell'hotel di lusso della Domus, visite in Terrasanta.
    Durante la convivenza, è stato illustrato loro l'intera biografia di Kiko, la storia del CNC e di quanto lo stesso CNC li ami da sempre, la trasmissione della fede ai figli esclusiva CNC eccetera. Stessa ramanzina per i cardinali e i vescovi presenti. Per quanto riguarda l'efficacia del dialogo interreligioso, sappiamo che un rabbino ne è uscito dicendo (e scrivendo) finalmente i cattolici si rivedono e ammettono che Dio è Uno (sottinteso, non Trino) -cito a memoria, il senso è quello. Altri invece hanno più correttamente paragonato il CNC alla Chabad.
    Insomma, una cosetta un po' diversa dalla riunione in parrocchia o in diocesi.
    Invitiamo perciò a ricalibrare eventuali interventi alla luce di queste considerazioni.

    P.S. Correggo quanto detto in precedenza: dovrebbe esserci anche un secondo video della seconda convivenza del 2017, almeno se leggiamo il mamotreto di inizio corso ne viene fatta menzione.

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  5. E' chiaro che Kiko non ci ha capito nulla.
    Paolo, parlando di olivo e olivastro,si riferisce ai giudei e ai pagani del TEMPO. Cioè a chi era nato ebreo e a chi era nato pagano.

    Degli ebrei del tempo di Gesù, molti si fecero cristiani negli anni subito successivi alla sua risurrezione (si parla di 300.000 della Palestina, più una minoranza dalla diaspora).
    Questi ebrei sono il NUOVO popolo eletto al pari dei pagani convertiti (dei due popoli uno solo).
    Quegli ebrei hanno visto REALIZZATO il loro essere ebrei.

    Gli ebrei che non si convertirono sono rimasti come irrealizzati, in quanto non hanno capito l'essenziale della Bibbia.
    Gli ebrei di oggi, perciò, non è che non sono ebrei. Sono ebrei e ancora gli eredi delle promesse, tanto che San Paolo afferma che saranno gli ultimi a convertirsi prima della fine del mondo.
    Ma, facendo un paragone forse un po' forzato, stanno agli ebrei prima di Cristo, come i protestanti stanno ai cattolici. Gli manca qualcosa e, forse, hanno qualcosa di non autenticamente ebreo.
    Cioè, come i protestanti sono dei cristiani "frustrati" perché non detengono la pienezza della fede, così gli ebrei attuali sono "frustrati" in quanto irrealizzati. Gli manca la pienezza della fede ebraica che era data dalle promesse che, di fatto, anche se molti senza sapere bene quello che facevano, hanno rifiutato.
    Sono degli ebrei "eretici" ma pur sempre ebrei.

    Ma è chiaro che oggi il paragone di Paolo dell'olivo per noi non regge. E' Parola di Dio, certo, che ci dice di non insuperbirci perché, se non rispondiamo alla chiamata, così come sono stati "potati" gli ebrei di ieri, lo potremmo essere anche noi oggi. Ma noi rappresentiamo non solo gli eredi delle promesse, ma siamo del popolo in cui le promesse si sono REALIZZATE.
    Non siamo stati affatto INNESTATI (se fossimo nati pagani lo saremmo stati, ma questa non sarebbe stata affatto una diminuzione).
    I paragoni sono analogie e lo erano anche al tempo di Paolo e prenderli alla lettera invece di capirne il senso è demenziale, come è demenziale la dottrina del Cammino.

    Pare che Kiko stia provando a riuscire là dove Gesù ha "fallito".
    Riprendendo quella che lui pensa la tradizione ebraica, come fosse un ebreo realizzato attraverso la fede, cerca di condurre gli ebrei attuali alla sua fede.
    Infischiandosene degli altri cattolici, che non hanno motivo di esistere al di fuori del Cammino.
    Sembra che per Kiko gli ebrei sono le pecore disperse di Israele, mentre gli altri cattolici sono dei religiosi naturali, cioè dei PAGANI.

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  6. Come sempre, occorre chiarire qualche punto ai fedeli cattolici che si imbattono per la prima volta nelle pagine di questo blog.

    Mi dispiace di apparire ripetitivo a coloro che ci seguono da tempo, ma quando si tratta della verità e della fede, repetita iuvant.

    «Il Cammino è una setta protestante-ebraica, che di cattolico ha solo la decorazione». Lo disse mons. Schneider, ma non è stato né il primo, né l'ultimo, né originale. È una cosa nota, e va ricordata sempre.

    Il fatto è che quando uno è cattolico desidera seguire tutto ciò che è cattolico. Vuole la liturgia cattolica, senza aggiunte né omissioni né modifiche. Vuole la dottrina cattolica, senza aggiunte né omissioni né modifiche. Si aspetta che il riscoprire qualcosa non faccia emergere stranezze (poiché ciò significherebbe che o la Chiesa ti ha ingannato in passato, o ti sta ingannando al presente, e in entrambi i casi non sarebbe più Chiesa ma una sua parodia).

    Si aspetta anche che tutto ciò che la Chiesa lungo i secoli ha santamente fatto e detto, valga ancor oggi. Quello che era vero per i cristiani perseguitati dagli imperatori romani è vero anche per i cristiani medievali e anche per i cristiani di oggi. Certo, col tempo sono intervenute delle modifiche sulla forma ma non sulla sostanza. Quello che era vero per i nostri padri, i nostri nonni, i nostri bisnonni, era sempre stato vero anche per i loro, e a loro volta i loro predecessori, risalendo fino agli Apostoli che hanno appreso quelle cose da Nostro Signore personalmente.

    Per questo va guardata con grandissima diffidenza qualsiasi aggregazione che per "riscoprire" la fede, il battesimo, eccetera, introduce elementi di novità fingendo di pescarli dalla tradizione cattolica.

    Quando una setta come il Cammino blatera di fare "come i primi cristiani delle origini cristiane", sta insinuando che dopo i primi cristiani ci sarebbe stato un inquinamento della fede per 17 secoli, che solo i due autoproclamati "iniziatori" avrebbero finalmente corretto con la scusa del Vaticano II (ehi, ma lo sapevate che il Vaticano II non ha mica imposto la "comunione seduti" né il girotondino idiota conclusivo? lo sapevate che nel Vaticano II non c'è traccia delle "decime" né delle "famiglie in missione" né delle "equipe itineranti" né delle "convivenze" in albergo?... vi hanno bidonato, cari fratelli del Cammino, i capicosca della setta vi hanno proprio bidonato).

    Al Cammino piace improfumarsi di "novità" (cioè di concetti protestanti, come il non inginocchiarsi davanti al Santissimo, come l'obbligo della Comunione "sotto entrambe le specie" e con le pagnottone sbriciolose e i boccaloni designed by Kiko) e di "riscoperta" (cioè di patetiche imitazioni dell'ebraismo, che la Chiesa Cattolica non ha mai avuto necessità né utilità di promuovere).

    Ha ragione mons. Schneider a dire che «il Cammino è un cavallo di Troia nella Chiesa»: finge di essere cattolico, nomina un milione di volte il nome di Nostro Signore, e però infila inutili ebraismi qua e là, induce a concetti protestanti (per esempio l'accento sulla comunitarietà è eccessivo rispetto al percorso personale di conversione: "il Signore salva a grappoli..."; per esempio l'accento sull'aspetto di banchetto è eccessivo rispetto al sacrificio eucaristico: infatti si usa un ridicolo tavolinetto smontabile, in un'aula che non ha simboli sacri ma solo gadget e autoritratti kikiani, seggiole pieghevoli, impossibilità di inginocchiarsi, ecc.), insegna dottrine ambigue e vere e proprie eresie...

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    1. Quanto detto sopra è sufficiente per capire la pagliacciata tenutasi alla Domus kikiana, dove Kiko invita (a spese del Cammino) rabbini ebrei proclamando di non volerli convertire (ohibò: quindi è convinto che esistono dei casi in cui non c'è bisogno di Nostro Signore per salvarsi?), e invita frotte di vescovi da "evangelizzare" (ohibò, ma non sono i vescovi ad avere il divino compito di evangelizzare il popolo di Dio?).

      Tutti i discorsini sull'ecumenismo e sul dialogo interreligioso non c'entrano niente, perché queste due attività della Chiesa non riguardano l'evangelizzazione, sono solo gesti di cortesia e al limite di scambio culturale. Nostro Signore ha detto di «fare discepole tutte le genti», non di fare dialogo ecumenico con gli eretici e i non credenti.

      Come già detto in altre occasioni, "evangelizzare" non è uno sport, non è un attivismo volontaristico, non è un proselitismo e nemmeno un dialoghismo ecumenico o interreligioso. Si evangelizza anzitutto vivendo cristianamente il proprio stato di vita, frequentando i sacramenti e sforzandosi di non peccare. Tutto qui. Non c'è bisogno della mostruosa organizzazione modello neocatecumenale, con bandierine sul mappamondo e dilettanti allo sbaraglio, né di equipe di "itineranti" e mega-catechisti tutti bramosi di ubbidire a Kiko.

      La fede cattolica è qualcosa di terribilmente semplice, qualcosa di adatto perfino ai bambini - che infatti possono diventare santi senza dover compiere estenuanti "itinerari di iniziazione" imbottiti di paroloni ebraici (la Shekinà del Midrash nella Bimah del Dajenu sotto la Merkabà di Zorobabele) e grattugiate di chitarrella "come grattugiavano i primi cristiani delle origini cristiane".

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    2. Ulteriore nota tecnica a beneficio degli eterni finti tonti: quando perfino un Papa invita ad "approfondire alcuni aspetti dell'ebraismo" non sta dicendo che se non approfondisci non sei cristiano.
      Nemmeno sta dicendo che chi approfondisce è più cristiano.
      E soprattutto, non sta affatto comandando che bisogna a tutti i costi "approfondire".

      Questi affannati e frenetici cultori dell'ebraismo sanno dirti tutto di Shavuot Mitzvah Shabbat eccetera, e poi non sanno elencare non dico le virtù teologali ma almeno i comandamenti. Sono degli idolatri, e son fieri di esserlo, e si nota dal fatto che credono che per essere cristiani occorra disperatamente cercarsi "alibi" esterni (non sia mai che inizino a vivere i sacramenti con le dovute disposizioni, o ad approfondire la fede cattolica a partire dal Catechismo, non sia mai! al demonio - quello vero - ciò dispiacerebbe enormemente).

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  7. L'idea che "Cristo era giudeo", idea su cui convergono anche alcuni stravaganti tradizionalisti, ciellini e sionisti di ogni risma, è sostanzialmente insignificante, a meno di ridurre il Cristianesimo ad una religione “razziale”.

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  8. Avete il disco rotto riguardo al loro presunto giudaismo come quando, e sono anni, cianciate del loro gnosticismo.
    Ma non hanno alcun rispetto dell'halakà ed i loro pseudo pseudoriti non hanno alcuna effettività ( ringraziando DIO ).
    Sono solo una recita a mascherare il crimine ed il sacrilegio e come dell'esoterismo non sanno nulla, uguale è per il rabbinismo ( giusto per ricordare che lo stesso supposto ebraismo odierno di per sé è, anagaficamente, post-cristiano ).

    daouda

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