martedì 21 dicembre 2010

Cosa si profila dal fronte neocatecumenale?

Pubblico il testo del documento interno del Cnc che ci è stato fatto pervenire a fine novembre, quando cominciavano a circolare voci sull'imminente pubblicazione delle catechesi neocatecumenali. Vedremo che la sua lettura sarà significativa perché, pur nella solita apodittica enfasi ed arroganza, si nota un cambiamento di stile e alcune sfumature nel cambiamento di linguaggio impensabili fino ad ora. Lo vedremo meglio nell'analizzare e riflettere insieme.

Abbiamo più volte dimostrato che lo statuto risulta monco, Ora, se Kiko sta scalpitando per ottenere la pubblicazione della Catechesi e l'approvazione della liturgia, che (mentendo) ha sempre detto all'interno di avere in mano, vuol dire che effettivamente qualcuno riconosce le anomalie rappresentate dallo statuto, da noi evidenziate fin dall'inizio...
Adesso una buona notizia che voglio darvi. Stamattina abbiamo saputo che il Pontificio Consiglio per i Laici ha ricevuto una lettera della Congregazione della Fede che dice che sono state studiate e approvate tutte le nostre catechesi, tutti i mamotreti. Sono 13 volumi, 3100 pagine. Per 5 anni sono stati studiati ed esaminati da una commissione di esperti presieduta dal Card. Bertone. Per noi c’erano Ezechiele e Javier. Hanno visto parola per parola tutte le catechesi di Kiko e Carmen, del Cammino. E dice la lettera che questi volumi devono essere chiamati “Direttorio Catechistico del Cammino Neocatecumenale”. (applauso). Non sono più meri “Orientamenti”, ma “Direttorio”.
Javier Sotil:
Nella prima stesura dello Statuto del Cammino, quella “ad experimentum”, i 13 volumi delle catechesi venivano chiamati “Direttorio Catechistico del Cammino Neocatecumenale”, come la Santa Sede ci aveva detto di fare. Nello Statuto approvato in modo definitivo, a richiesta della stessa Santa Sede, i 13 volumi delle catechesi vengono chiamati semplicemente “Orientamenti all’équipes di catechisti”, come togliendo loro importanza. È stupendo che ora la Santa Sede dica che si debbano chiamare nuovamente “Direttorio Catechistico del Cammino Neocatecumenale”.
Kiko:
Il Cammino si basa sullo Statuto e sul Direttorio dove c’è tutta la nostra tradizione orale. Ora dobbiamo cambiare: dobbiamo mettere negli Statuti la parola “Direttorio”. Le nostre catechesi hanno l’approvazione dei dicasteri competenti della Curia romana. Questa è una grandissima notizia. Il Papa ci dà questo strumento di evangelizzazione per i lontani, per il mondo, la nuova evangelizzazione. Bene! Oggi ci ha consolato! La Santa Sede non solo riconosce la bontà della catechesi che voi avete ricevuto ma ne fa anche una proprietà della Chiesa, fa parte della ricchezza della Chiesa, teologica catechistica e lo fa attraverso un Direttorio per la catechesi degli adulti. E’ un bene che è amministrato da noi, come responsabili di questa fondazione di beni spirituali, che è il Cammino. (applauso)
All’interno del Direttorio catechistico ci sono le diverse celebrazioni: del primo scrutinio, della traditio, della redditio simboli, ecc. Dottrinalmente tutto è approvato.
[non nomina l'abominevole II scrutinio: lapsus calami o vere modifiche? Non potremo mai saperlo se non pubblicheranno. E, se davvero ci sono stati dei cambiamenti e il tutto verrà reso pubblico... ma inutile fare congetture. Aspettiamo e vedremo]

Queste parole, invece sono tratte dallo stesso documento, nella parte in cui si parla anche del Giappone, da noi già resa pubblica e valutata nella sua giusta luce.

Il Papa, come vi dicevo prima, ci ha ricevuto in udienza privata a Carmen, P. Mario e me il giorno 13 scorso. È stata un’udienza fantastica. Abbiamo parlato su 4 punti.
Il secondo punto: chiediamo che sia fatta pubblica l’approvazione che, dopo accurato esame teologico, ha fatto la Dottrina della Fede su tutti i “mamotreti”, e anche l’approvazione della liturgia del Cammino.

[Da notare che vien chiesto venga resa pubblico l'evento-approvazione (che userebbero come grimaldello al pari dello statuto) e non i testi, nonché l'approvazione della Liturgia, prova evidente che qualcosa sub iudice deve pur esserci! Ma, molto inopportunamente i fedeli sono tenuti fuori da tutto questo, che è un problema che riguarda TUTTA la chiesa]
Sempre dalla stessa parte del documento:
Come sapete, infatti, il Cammino Neocatecumenale è stato istituito dalla Santa Sede come una “fondazione di beni spirituali con personalità giuridica pubblica”. Uno di questi beni è il Neocatecumenato, con le sue tappe – fase kerigmatica, primo scrutinio, 2 scrutinio, ecc. tutto il percorso neocatecumenale –. Se un Vescovo o una conferenza episcopale ha qualche problema con questo “bene” deve dialogare con noi, responsabili del Cammino a livello mondiale, perché il Papa ci ha fatto garanti dell’autenticità dell’attuazione del Cammino nelle diocesi. La Chiesa riconosce che il Neocatecumenato è un bene spirituale enorme per tutta la Chiesa. E’ la prima volta nella Chiesa che si istituisce una fondazione di beni spirituali: siamo i primi. Tutte le altre fondazioni sono insiemi di beni materiali.
[E' la prima volta che il cammino non viene identificato come "iniziazione", ma come "fondazione...". Ma poi, a parte l'enfasi sul "bene spirituale enorme per tutta la Chiesa" c'è la "inesattezza" (chiamiamola così) che è la prima volta che si istituisce una "fondazione di beni spirituali", quando ce ne sono tantissime e sono regolarmente previste dal diritto canonico (can.115). In questo modo può imbonire gli adepti, ma non noi. E il Papa e i vescovi danno credito a questo imbonitore! E notate bene il tono arrogante riguardo ai vescovi... Ricordo come l'emblematica vicenda del Giappone sia stata inquadrata e sviluppata, sulla base delle fonti originali, nei thread precedenti]
L'ho già detto, ma è bene ripetere. Mi sembra di rivivere un deja vu, come nell'imminenza dell'approvazione degli statuti, quando li davano per approvati e ancora non lo erano... Per quanto riguarda il Direttorio, non mi meraviglierei di vederlo approvato, conoscendo potere, agganci e il diffuso modernismo della Curia, che non è certo a favore né della Verità né della Tradizione che la custodisce e la trasmette. Naturalmente sembrerebbe impensabile un'approvazione nella stesura che corrisponde alla "tradizione orale" corrente, perché davvero non è cattolicamente commestibile... e non siamo noi a dirlo, ma illustri teologi e sacerdoti. Tuttavia:
  1. se li pubblicassero così come sono nella "tradizione orale" corrente, gli adepti potrebbero vedere in anticipo tutto quanto di solito DEVE rimanere segreto; il che risulta altamente improbabile, ma verrebbero sbandierati come grimaldello al pari dello statuto

  2. se li pubblicassero, come è possibile, addomesticati, gli adepti potrebbero riconoscere le difformità tra quel che succede e quel che è davvero autorizzato. Ma, nello stesso tempo, nessuno dall'esterno avrebbe la possibilità di verificarne il rispetto, data l'inesorabile blindatura del cammino.
    questa seconda ipotesi forse servirebbe a poco lo stesso, perché troverebbero il modo di motivare i loro comportamenti difformi, tanto è forte il potere di coinvolgimento e la capacità di persuasione della comunicazione interna e della famosa "tradizione orale"...

  3. Non dimentichiamo che nelle librerie cominciano a circolare le nuove Pastorali diocesane, che purtroppo riportano pari pari linguaggi e prassi del cammino, che stanno fagocitando le pastorali di molte se non tutte le diocesi. Ovvio che questi testi, che ormai diventano testi ufficiali della Chiesa, non riportano i contenuti delle tappe iniziatiche, ma solo l'ossatura della pastorale neocat, divenuta, ahinoi, pastorale diocesana. Questo significa che chi si iscriverà per le catechesi sacramentali verrà automaticamente coivolto nel cammino insieme alla famiglia. La crisi della Chiesa ha oltrepassato i livelli di guardia e ci troveremo sempre di più in un'"altra" chiesa. Meno male che il Signore sta costruendo le sue fortezze...

22 commenti:

  1. se davvero si avesse una approvazione ufficiale di catechesi proprie del cammino neocatecumenale, resterebbero le serie incognite evidenziate da mic e sarebbe un altro momento oscuro nella storia della Chiesa

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  2. Credo, obiettivamente,che una soluzione definitiva per il problema del CnC non potrà arrivare se non dopo la conclusione dell'iter d' "approvazione". In questo iter, ad oggi, sono state stabilite delle cose.

    Queste cose sono fondamentali per "l'esistenza stessa del Cammino" (come ebbe a dire Giovanni Paolo II). Abbiamo visto che l'iter stabilito ed in essere (mancano ancora le catechesi), ha determinato certe condizioni che il CnC non applica.

    Un'ulteriore condizione, come un direttorio catechistico ufficiale e approvato, non potrà che essere benvenuta in questa situazione.

    E' meglio rimanere con catechesi segrete? E' meglio rimanere senza una regola di integrazione?

    Poi che queste regole debbano essere applicate è un'altra cosa... Nel senso che fa parte di un paso successivo, quello della disciplina..

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  3. Poi che queste regole debbano essere applicate è un'altra cosa... Nel senso che fa parte di un paso successivo, quello della disciplina..

    purtroppo la lunga a articolata storia del cammino presenta lati oscuri e neinte affatto edificanti per nessuno... il discorso della disciplina è come l'Araba fenice: "che ci sia ognun lo dice dove sia nessun lo sa"....

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  4. ...Intanto però, anche mancando la disciplina, si danno degli strumenti in più per le coscienze. E secondo me non è affatto poco...!

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  5. Il problema maggiore - e ve lo dice uno che in cammino c'è stato per molti anni - è che gli statuti non vengono applicati, il protestantesimo (se non calvinismo) strisciante continua ad insinuarsi e i direttori catechetici vengono "personalizzati" dai catechisti - veri padroni del cammino - in base alle esigenze delle diocesi di appartenenza.
    Occorre fare qualcosa e subito.

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  6. ...Intanto però, anche mancando la disciplina, si danno degli strumenti in più per le coscienze. E secondo me non è affatto poco...!

    sì, Steph, e oggi, è tutto quello che ci resta!

    Purtroppo, però, non tutte le coscienze sono così deste da servirsi di questi strumenti, ma questo possiamo affidarlo solo al Signore

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  7. i direttori catechetici vengono "personalizzati" dai catechisti - veri padroni del cammino - in base alle esigenze delle diocesi di appartenenza.

    non comprendo la portata di questo discorso... suppongo che la "personalizzione" di cui parla sia riferita ad elementi secondari, perché la direttività degli iniziatori non lo consente, almeno per quelle realtà che attengono la struttura, l'organizzazione, le funzioni, le prassi...

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  8. ..oppure si stanno distribuendo in vista dell' "Approvazione" quelli corretti...Ma per essere utili devono essere resi pubblici!

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  9. Quando il cosiddetto "Direttorio" verrà approvato, chi si metterà a spulciare 3100 pagine per osservare se il catechista di turno ha detto una stupidaggine kikiana oppure ha recitato maluccio il proprio copione?

    Da come parla, Kiko sembra avido di gloria e di onori: ogni due o tre anni vuole una super festa mondiale.

    Quanto ai vescovi... chissà perché Kiko parte sempre dal presupposto (alquanto mafioso) che se un vescovo non vuole il Cammino, allora dovrà "dialogare" con Kiko.

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  10. Alberto,

    al Cammino fa più danno la diffusione di vere informazioni che un ordine del Papa.

    Hanno ignorato le chiarissime "decisioni del Santo Padre" della "lettera di Arinze"... sopporterebbero persino la pubblicazione del Direttorio (3100 pagine! estenuante!)... ma ciò che temono di più è che le loro opere e le loro dottrine vengano mostrate alla luce del sole.

    Qualche tempo fa Kiko arrivò addirittura a "proibire internet" ai suoi adepti: decine, centinaia di siti web neocatecumenali chiusero di colpo, da un momento all'altro.

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  11. Stefano,

    potresti approfondire le tue osservazioni sulle variazioni di "linguaggio" in questi documenti per favore?

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  12. Tripudio

    proprio per questo chi come me è stato dentro al c.n. e tutti coloro che lo reputano (a ragione) un pericolo devono unirsi per combattere questo palese tentativo di creare una chiesa parallela.

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  13. Alberto ha ragione. Costruiamo 1, 10, 100 blog per testimoniare la verità!!!

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  14. tutti coloro che lo reputano (a ragione) un pericolo devono unirsi per combattere questo palese tentativo di creare una chiesa parallela.

    questo "unirsi per combattere" non è congeniale alle nostre intenzioni e a quello che ci muove, che è la denuncia e la corretta informazione per il bene e l'edificazione di molti che vogliono e possono seguire i discorsi che facciamo. E' questo il nostro modo di combattere la "buona battaglia": difendere la vera Fede!

    Ed anche realisticamente penso che combattere, in termini di costrastare fronteggiando, una entità di potere anche e soprattutto umano come il Cammino, richiederebbe impegno e mezzi e organizzazione di non poco conto... ma neppure se ne sente l'esigenza, perché l'errore può essere combattuto anche denunciandolo e mostrando la Verità

    Tuttavia ormai è chiaro che "La nostra battaglia non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti." (Ef. 6,12)

    Quanto a quel che dici, indubbiamente un'azione congiunta di tutte le forze cattoliche impegnate nel vivere e difendere e diffondere la fede, probabilmente sarebbe più efficace, anche se richiederebbe orecchi e cuori di Pastori in ascolto e vigilanti e non se ne trovano molti nella nostra Chiesa di oggi... ma questo problema, che indubbiamente riguarda la Chiesa TUTTA e TUTTI i cattolici, sembra essere poco conosciuto, ma anche spesso sottovalutato o semplicisticamente accantonato col "ma sono approvati!"...

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  15. potresti approfondire le tue osservazioni sulle variazioni di "linguaggio" in questi documenti per favore?

    La mia è un'ipotesi, ma forse plausibile. Probabilmente si stanno distribuendo i volumi "corretti", quelli per intenderci che sono stati proposti dal CnC ma rifiutati dalla CDF che ha dato il "suo" mattone.

    Questo in vista dell'approvazione del direttorio, che con tutta probabilità sarà il famoso "mattone" o qualcosa che gli si avvicina molto.

    E' del tutto impossibile, visto l'impatto che potrebbe avere, che si possa verificare una situazione "catechismo olandese bis"! Anche perchè quella situazione ha portato ad una condanna. Oggi come oggi sarebbe assurdo, incredibile e forse più devastante che si possa credere all'approvazione dei mamotreti così come Kiko li ha fati redigere!

    Per cui, adesso staranno circolando quelli "corretti dal Cammino", magari per far digerire meglio il prossimo "mattone" pubblico. Magari si potrà dire che quelli sono una sintesi di quest'ultimo..

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  16. Nel nostro piccolo, il nostro "combattimento" consiste nel portare un po' di luce in più sulla verità.

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  17. La pubblicazione dei Direttori Catechetici sarà un aiuto per tutti, soprattutto per i parroci che accolgono il cammino ma lo conoscono poco.
    Resterà naturalmente il problema della loro corretta attuazione in parrocchia e quindi sarà responsabilizzato il parroco affinchè possa vigilare sulla pratica seguita nelle comunità confortato da documenti ufficialmente approvati.

    Il mio auspicio è che il cammino lo si faccia dove effettivamente il parroco, responsabile della pastorale, lo vuole e si metta a disposizione per seguirlo in prima persona in comunione con i catechisti.

    Buon Natale a tutti gli osservatori e ai lettori del blog.
    Non condivido le vostre osservazioni sul cammino ma resto convinto dell'utilità delle critiche fondate su argomentazioni teologiche.

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  18. auguro a tutti voi un Natale che ricolmi i vostri cuori di gioiosa speranza!!

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  19. Vorrei brevemente rispondere ad UDD che afferma che la pubblicazione del "Direttorio" sarà di "aiuto".

    In teoria dovrebbe essere di aiuto: in pratica non sarà così.

    Non sarà così per l'eccessiva lunghezza: quale parroco ha il tempo di leggersi 3100 pagine? Mettiamoci per un attimo nei panni di un parroco indaffarato che a stento ha tempo di leggere documenti della Santa Sede, della CEI, della diocesi, della forania...

    Non sarà di aiuto per un altro motivo: nessuno garantisce che la predicazione dei cosiddetti "catechisti" neocatecumenali rispecchierà il contenuto del Direttorio. Il motivo è semplice: per parecchi decenni hanno imparato a memoria la pappardella kikiano-carmeniana... cosa farebbero con 3100 pagine di pappardella corretta e aggiornata? Soprattutto: accetteranno di farsi correggere? Kiko ha mai accettato di farsi correggere dal Papa?

    Vorrei che qualche neocatecumenale mi spiegasse come si potrebbero mai risolvere tali problemi. Finiremmo infatti per avere una versione "teorica" del Cammino, descritta (in modo estenuante) da Statuto (inapplicato) e Direttorio (ignorato)... ed una versione "reale" del Cammino, per la quale valgono sempre le sue strampalate e stra-sbugiardate dottrine.

    L'appunto che muoverei a UDD è infatti questo: voi neocatecumenali vi auto-osannate per la possibile pubblicazione del Direttorio... quando in realtà dovreste considerarlo una guida per correggervi, non un documento per aumentarvi di prestigio.

    La cosiddetta attuazione non va fatta dunque "in parrocchia", ma nelle comunità neocatecumenali. Si ritorni al Catechismo della Chiesa Cattolica, quello originale, senza aggiunte né omissioni! Si ritorni al Messale Romano, quello originale, senza aggiunte né omissioni! Allora sì che sarà (finalmente) facile dire che il Cammino fa crescere la Chiesa.

    Così com'è, infatti, il Cammino fa crescere sé stesso, al pari di un tumore che espande sé stesso a danno del corpo che lo ospita.

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  20. Il problema numero uno del Cammino neocatecumenale, sono i preti ordinati nei seminari Redemptoris Mater. I catechisti strappano le tre funzioni del ministero dei sacerdoti: Governare, Insegnare e Santificare... tutt'e tre sono in possesso dei catechisti. Lo scippo avviene quando accusano i preti da clericalismo... i preti offesi, accusati nella coscienza, lasciano fare... provocando il clericalismo laicale, idealizzazione dei catechisti. L'unica cosa, che rimane ai preti, è il fanatismo del Cammino.
    Cari amici, quando in un gruppo la figura dei sacerdoti non è chiara, tremate! Tutto sarà risolto quando i vescovi prendano sul serio il problema dei preti all'interno del Cammino. Tutte le altre cose sono dei problemucci, che avranno soluzione quando i preti difendano la vita dei fratelli delle mani dei catechisti. I parroci, i preti, i vescovi non possono venire meno alle loro funzioni. Se i laici sono in difficoltà con il Cammino, con i catechisti... i responsabili di queste sofferenze, sono i sacerdoti che hanno venduto la loro missione mettendola in mano dei catechisti. Non farlo, significa, essere clericale...
    Cari confratelli, non pensate che, facendo così, potete liberarvi della responsabilità che abbiamo davanti a Dio per ogni fratello che Dio ha consegnato a noi. Penso che delegate troppo!
    Dico, a tutti i fratelli che sono stati feriti all'interno del Cammino, che gli unici responsabili delle vostre ferite, sono i sacerdoti e i vescovi che conoscendo come dovevano andare le cose, hanno delegato troppo, direi, in modo invadente i catechisti.
    Tutti i macelli sono responsabilità dei preti...
    vi saluto. Preterista(prete-rista o sia prete- seminarista
    Arrivederci
    Continua...

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  21. Caro preterista,
    grazie per la tua testimonianza.
    Di questo problama del ruolo dei sacerdoti ci siamo occupati in più riprese e molte cose le trovi condensate qui

    Noto un continua... che mi fa ben sperare di conoscere più cose su di te, se vuoi, o almeno altre tue riflessioni :)

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