lunedì 13 dicembre 2010

Rispondiamo alle accuse e rimaniamo in attesa

Le accuse che riceviamo sul blog e che continuano a impazzare sulla rete sono sempre più pesanti. E allora puntualizziamo.
Saremmo ben lieti di scoprire di esserci sbagliati almeno un po' rispetto a quanto stiamo testimoniando da anni sul Cammino Neocatecumenale. Purtroppo, invece, è la pura e triste verità: riscontrabile, documentabile, verificabile. Siamo noi stessi a invitarvi a verificare che tutto quel che diciamo è vero!

Si potrebbe anche criticare il modo in cui lo diciamo, ma ci vuole enorme ignoranza e malafede per non accorgersi che qui partiamo sempre e soltanto dalla realtà dei fatti. Per questo vi invitiamo continuamente a verificare ciò che diciamo... e a trarne le più logiche conseguenze!

Ma di fronte a tale invito, gli atteggiamenti che riscontriamo più spesso sono la mistificazione, il cambiar discorso, la denigrazione, la confusione, l'aggressione... che non cambiano la verità neppure di uno iota. Mettetevi nei nostri panni: di fronte a chi nega ostinatamente che due più due fa quattro, cosa si può dire?

Il sale di ogni discussione sta nella contrapposizione dialettica che, se onesta e sana, dovrebbe portare ad un efficace discernimento e approfondimento della materia trattata.

Stona molto con lo stile di questo blog e di chi vi collabora la libertà verbale che taluni visitatori si arrogano nei confronti dell’interlocutore: le offese e gli epiteti non sono argomenti: sono quantomeno falle di debolezza concettuale quando non sono invece la manifestazione di difficoltà caratteriali. La prima ipotesi è spesso mascherata dall'abilità dialettica che presenta contenuti costruiti ad arte, ma non contribuisce a nulla se non all'unico suo intento: la difesa dell'idolo cammino, che evidentemente sta a cuore più della verità...

Nell'attesa di conoscere questa ulteriore tappa della storia della Chiesa, cioè l'esito dell'udienza dei vescovi Giapponesi convocati a Roma per sciogliere il nodo del Cammino in Giappone, diciamo chiaramente che se ci fosse da parte dei responsabili del Cammino una reale volontà di Comunione nella Verità, auspicata dal Papa e appartenente alla realtà ontologica della Chiesa, inizierebbe una cosa che può solo avvenire per grazia Divina: la relativizzazione del Cnc!! Il motivo di tutti i contrasti che registriamo anche qui è semplicemente fondato nella volontà di assolutizzare il Cammino NC, di farne "la nuova Chiesa" ri-fondata dopo il Vaticano II.

La cartina di tornasole su questo, l'avremo oggi da ciò che succederà in Curia con i Vescovi giapponesi: una vicenda assolutamente non banale, ma emblematica, anche alla luce delle articolate complesse vicende maturate fin qui nonché dei documenti interni del cammino pubblicati nei thread precedenti - [vedi anche]. E' tutto qui, ci sono tre possibilità:
  1. vincerà l'assolutizzazione del cammino, congenita alla sua identità e promossa dai suoi potenti sponsor in Curia
  2. assisteremo ad una sua relativizzazione, che fa parte dell'ordine naturale delle cose, soprattutto di realtà che vogliono dirsi ed essere ecclesiali
  3. oppure ancora, nella confusione che regna, sarà trovata una soluzione di compromesso che, alla fine, ricadrebbe in maniera mascherata e subdola nell'ipotesi sub 1) e non farebbe bene a nessuno, ma soprattuto nuocerebbe alla Verità e a tante persone che non hanno voce
Tuttavia avremo sentore di come sarà andata o dal silenzio o dagli eventuali peana di vittoria dei neocat e forse, ma non immediatamente, dal comunicato ufficiale che presumibilmente i vescovi giapponesi non mancheranno di inserire nel loro sito da cui abbiamo tratto le nostre principali informazioni

64 commenti:

  1. sintesi esatta.
    Non si sa proprio cosa aspettarsi e non saremmo nell'incertezza se la situazione della Chiesa non fosse così critica e poco chiara

    RispondiElimina
  2. Dall'Articolo:

    Si potrebbe anche criticare il modo in cui lo diciamo

    In un mezzo di Comunicazione religioso, Cattolico, come questo, il Modo può anche non essere di secondaria importanza.

    Me ne sono reso conto man mano che la situazione si "evolveva". Anche perchè la situazione è COMPLESSA. Non è per nulla semplice delinearne tutti i tratti, e quello che sembrerebbe evidente in una presa di posizione può essere provocato dai più disparati motivi.

    Di questo mi rendevo conto man mano che mi accorgevo che partiamo da DUE FORMAZIONI DIVERSE. Questo è il fondamento dei nostri problemi di (in)comunicabilità. E' "solo" questo il problema. Quello che per noi è "naturale" per gli altri non lo è. La lettura che facciamo secondo la "Fede ricevuta" non è evidentemente la stessa e la formazione ricevuta è opposta.
    Questa situazione dovrebbe renderci "pronti" a certe reazioni e interpretazioni. L'evidenza dei fatti è palese, ma solo per chi Conosce la valenza di Simboli, Culto e Dottrina nella Fede Cattolica. Il problema è che all'interno della stessa Chiesa si è installata l'ideologia secondo cui può esserci un relativismo cultuale e dottrinario, fondato su una "Comunione generica". Per chi è formato così, il Cammino è solo "una diversa forma di Cattolicesimo".Questo è quello che ci hanno detto ed è su questo che fondano le loro convinzioni, prima che sulle presunte approvazioni.

    La formazione ricevuta in CnC verte molto sul "moralismo" e sulla "subordinazione". Non è un caso che spesso e volentieri si faccia molta confusione sul significato di Giudizio, Condanna, Odio. I significati di questii termini, in CnC, sono estesi. E questa formazione si rispecchia ovunque.

    Il Modo usato per veicolare un dato di Fede veritiero non è secondario anche perchè dovrebbe andare al nocciolo: la fede e la sua presevazione. Il raffronto. Verrebbe da dire che per il nostro obiettivo quello che è in più può benissimo essere tralasciato. E in questo "di più" c'è anche la critica, a volte molto serrata e dura, ai sia pur evidenti e reali "abbandoni" da parte di tlune Gerarchie. E' necessaria questa critica? A mio avviso no. Non nel modo "aspro" che emerge a volte, almeno. Sebbene ce ne possano essere tutti i motivi, la realtà di questo come di altri blog e agorà cattoliche NON E' CIRCOSCRITTA. Un buon comunicatore dovrebbe tenerlo a mente. Il che significa che occorre rendere il messaggio, per quanto preservato nella sua autenticità e verità, comprensibile insenso generale.

    ma ci vuole enorme ignoranza e malafede per non accorgersi che qui partiamo sempre e soltanto dalla realtà dei fatti. Per questo vi invitiamo continuamente a verificare ciò che diciamo...

    Ci vuole anche enorme convinzione nella formazione ricevuta e non contestata direttamente dalle autorità. Non c'è solo la testardaggine e la faziosità, ma soprattutto la FORMAZIONE. E' davvero determinante.

    Da un atteggiamento particolare, da parte di coloro che testimoniano la problematicità del CnC, può dipendere anche la maggiore o minore comprensione dei fatti, anche l'eventuale "breccia" che si può fare.

    Cosa vogliamo veramente? Certamente non "essere piaciuti" o "essere accattivanti". Manco essere ruffiani. Ma "essere utili nella Verità", questo sì. E ovviamente non insistere, lasciando tutti nella loro libertà...

    RispondiElimina
  3. Non posso che provare compassione e pregare per Freedom,persona tanto accecata,da trovare NELLE FALSITA' DI MIC qualcosa di buono!

    Quanto deve essere grande il suo vuoto interiore se si accontenta delle mistificazioni invece della verità.Peccato!!Si dimostra vero quanto dice Gesù nel Vangelo:Lo spirito immondo quando lascia un anima vaga per luoghi aridi ma ritornato TROVA LA CASA SPAZZATA E ADORNA E ALLORA PORTA CON SE SETTE SPIRITI PEGGIORI.

    Lo dico senza retorica bisogna solo pregare per questi fratelli che preferiscono tornare al fango
    dopo esserne usciti.

    Preghiamo anche per questo,io lo faccio nel SS Rosario!

    13/dic/2010 12:37:00

    E questi "fedeli" che formazione hanno?

    RispondiElimina
  4. Questa situazione dovrebbe renderci "pronti" a certe reazioni e interpretazioni. L'evidenza dei fatti è palese, ma solo per chi Conosce la valenza di Simboli, Culto e Dottrina nella Fede Cattolica. Il problema è che all'interno della stessa Chiesa si è installata l'ideologia secondo cui può esserci un relativismo cultuale e dottrinario, fondato su una "Comunione generica". Per chi è formato così, il Cammino è solo "una diversa forma di Cattolicesimo".Questo è quello che ci hanno detto ed è su questo che fondano le loro convinzioni, prima che sulle presunte approvazioni.

    l'ingoranza e il pressappochismo purtroppo la fanno da padroni.

    la tua analisi è giusta e mette in luce la necessità di continuare opportune ed importune a diffondere, difendere ed approfondire le verità cattoliche, non per sclerotico tradizionalismo, ma per esperienza viva che la Verità è lì.

    Però mi pare altrettanto chiaro che limitarci a difendere, diffondere e approfondire, non basta a chi ha l'orecchio 'scavato' da altre 'iniziazioni'... è per questo che, mentre si mostra la Verità -che va solo Annunciata e poi si impone da sola- bisogna anche denunciare l'errore e chiamare le cose col loro nome, in un momento in cui è l confusione, frutto dell'approssimazione e dell'ambiguità a farla da padrona...

    RispondiElimina
  5. Cosa vogliamo veramente? Certamente non "essere piaciuti" o "essere accattivanti". Manco essere ruffiani. Ma "essere utili nella Verità", questo sì. E ovviamente non insistere, lasciando tutti nella loro libertà...

    ovvio Steph, non mi pare che abbiamo mai coartato nessuno, né che questo pericolo si profili da nessuna nostra parola o intenzione.

    L'unica cosa di cui ci si può accusare è di aver, a volte, difeso la verità che abbiamo ricevuto e accolto nella Chiesa (non la nostra) con vigore, di solito direttamente proporzionale all'entità degli 'attacchi'...

    RispondiElimina
  6. Caro Freedom,
    non lasciarti 'toccare', né turbare o ferire da queste evidenti falsità, che continuano ad essere diffuse senza sosta soprattutto nei miei confronti e purtroppo non solo.

    Coraggio avanti, anche se siamo costretti ad abbracciare la Croce in molti modi: e così abbiamo qualcosa in più da offrire... ma non siamo soli... il Signore e la nostra Madre non ci abbandonano e continueranno ad indicarci il seguito del nostro percorso qui

    RispondiElimina
  7. Cara Mic,
    queste affermazioni non so se suscitino ilarità o sconcerto.... Comunque non mi turbano. Casomai vorrei evidenziare,con prove, che chi manca di forma e di sostanza, non siamo noi ma qualche altro che quì si lamenta di essere chiamato zombificato e in un altro blog trova perfettamente "normali" le affermazioni riportate sopra. E non mi si venga piu' a dire che a quelli che escono dal cammino neocatecumenale non si dà dell'indemoniato......d'accordo?!

    RispondiElimina
  8. Dice Mic

    bisogna anche denunciare l'errore e chiamare le cose col loro nome, in un momento in cui è l confusione, frutto dell'approssimazione e dell'ambiguità a farla da padrona...


    Certamente, ma secondo me il "patos" delle situazioni che si creano ci fanno "estendere" un po' questo "chiamare le cose con il loro nome"...


    ovvio Steph, non mi pare che abbiamo mai coartato nessuno, né che questo pericolo si profili da nessuna nostra parola o intenzione.


    Non potremmo obbligare qualcuno nemmeno se lo volessimo ^__^ Non è certo quello che intendevo.
    Ma l' "insistenza" in un certo contesto può generare dei circoli infiniti. Sia da parte nostra che ovviamente loro.

    Ripetere giova, ma principalmente nei concetti di Fede e Ragione che confutano l'errore.

    RispondiElimina
  9. E in questo "di più" c'è anche la critica, a volte molto serrata e dura, ai sia pur evidenti e reali "abbandoni" da parte di tlune Gerarchie. E' necessaria questa critica? A mio avviso no. Non nel modo "aspro" che emerge a volte, almeno.

    sai Steph, questa critica non è necessaria per definizione, si porrebbe anche scegliere di astenersene; ma diventa ineludibile, ancor prima che necessaria, quando gli atteggiamenti di certa 'gerarchia' sono tali da 'fare a pugni' con la Verità fino al punto da scandalizzare (nel senso di sviare) molti che si affidano all'autorevolezza che noi non abbiamo nel senso di Autorità...

    è un'autorevolezza che dobbiamo guadagnarci sul campo attraverso la chiarezza e la limpida evidenza delle verità che 'mostriamo' e non possediamo né vengono da noi stessi...

    e non lo facciamo per noin stessi, ma per la credibilità e l'efficacia di 'parlanti' che attingono alla Parola nella Chiesa e dalla sua 'sapienza' millenaria, che le pseudo-rivelazioni di falsi profeti pretenderebbero soffocare e buttare alle ortiche...

    è per impedire questo che facciamo la nostra piccola parte e, se capita e non per partito preso, critichiamo chi c'è da criticare. Ovviamente con rispetto e senza superbia, ma attingendo alla sorgente della Tradizione perenne

    RispondiElimina
  10. in un certo contesto può generare dei circoli infiniti. Sia da parte nostra che ovviamente loro.

    in questo hai ragione e dobbiamo stare molto attenti, io per prima, a non lasciarci impigliare 'nei circuiti infiniti'!

    RispondiElimina
  11. Dice Freedom

    E questi "fedeli" che formazione hanno?


    Più chiaro di così.^__^

    E' la formazione data a chi è stato insegnato che il CnC è LA Salvezza. Che chi lo critica sta criticando Dio!

    Ti pare poco?

    RispondiElimina
  12. Ripetere giova, ma principalmente nei concetti di Fede e Ragione che confutano l'errore.

    questo diventa tanto più necessario, quanto il loro 'martellamento' si va purtroppo istituzionalizzando!

    RispondiElimina
  13. Se mi permettete, sposto di qua l'ultimo scambio che ho avuto con Stefano, pechè è perfettamente in linea con l'argomento.

    a.rita ha detto...

    Grazie cara Maria,
    ti ritrovo infine...e le tue parole mi consolano anche circa il pensiero espresso sopra da Stef, che non mi trova molto in linea, dove dice:
    -"A volte da queste pagine la critica spazia in lidi particolari. Verte sui Gerarchi, il loro operare, e la loro pubblica, presunta o meno, infedeltà. In teoria, se uno volesse confrontarsi davvero, dovrebbe vedere se questa critica avesse fondamento."
    - poichè credo che il fondamento a queste critiche si trovi facilmente ed immediatamente solo guardandosi un pò attorno...

    Poi Stef continua:
    "Il fine di questa agorà è informare, raffrontare (è il fine dell' "Osservazione) e testimoniare. Più in genere è il fine di chi vuole contribuire a conservare il deposito della fede ricevuto. A questo fine, quelle critiche NON SONO AFFATTO NECESSARIE."
    A mio avviso invece siamo ad un punto storico in cui "quelle critiche" si stanno rendendo necessarie, poichè si è giunti infine a capire che la radice di TUTTI i problemi attuali si trova nella gestione operata dall'alto e nella mentalità che si nasconde dietro al tipo di gestione.
    Questo è il mio pensiero.
    Tu, cosa ne pensi?

    (13 dicembre, 2010 18:23)

    RispondiElimina
  14. Stefano78 ha detto...

    Dice Rita:

    Questo è il mio pensiero.
    Tu, cosa ne pensi?


    Penso che anche se quello che dici è evidente, non lo è per tutti.

    Penso anche che la Critica costruttiva sia un fondamento imprescindibile della Chiesa, in ogni tempo. Se la Critica nella Verità e nella Carità non fosse esistita, non ci sarebbe mai stato l'Ordine dei Frati Minori, non ci sarebbe mai stato San Domenico di Guzman e i Domenicani, non ci sarebbe mai stata Santa Caterina da Siena. Più in dietro non ci sarebbero stati i Padri! Non ci sarebbero stati i Concili! Non ci sarebbe Stato il Primo Concilio di Gerusalemme, e nemmeno tutti gli altri fino al VII (tralasciando le problematicità che dopo quel concilio sono emerse).

    Io però mi sono persuaso che il modo migliore per Criticare è di prendere esempio e MODELLO dai Santi! Come diceva Mic di recente, sappiamo che il CUORE dell'Uomo è sempre quello da quando è sulla terra! Per cui, ci possono essere differenza contingenti tra i vari tempi, MA NON NEI SENTIMENTI, negli errori, nelle virtù e nelle bassezze.

    Il famoso "metodo che vo decantando" da un po di tempo a questa parte, facendomi spesso fraintendere, si fonda su questa necessità che ho sperimentato. Prendere esempio dai Santi, siccome Santi non siamo.

    Santa Caterina da Siena è davvero l'emblema della "Critica nella Vertià e nella Carità". Il Suo Modello, ovviamente calato nelle nostre personalità, è sicuramente più idoneo in un contesto come il nostro che pure registra una "unicità" in tutta la storia della Chiesa ma solo per la GRAVITA' della situazione, non tanto per le eresie "legalizzate" che la popolano, perchè la storia della Chiesa ne è piena.

    Per cui questo famoso "metodo" è secondo me importante, come "veicolo" per la Verità trasmessa.

    La fermezza e la forza, anche a volte la rudezza, di certe critiche può esser compresa da chi ha una precomprensione del problema, ed è giocoforza una minoranza. Bisogna necessariamente guardare al SERVIZIO che si deve dare a tutti i fratelli, soprattutto quelli in errori, e principlamente dare gli strumenti (nei nostri limiti) per vederlo. Quelle critiche, in questo contesto, quello della preservazione e diffusione della fede, sono davvero di minore importanza.
    E quando inevitabili andrebbero fatte sul modello dei Santi (che organizzavano ad esempio veglie di penitenza, preghiera, adorazione, per il ravvedimento di certi gerarchi), che piuttosto che attaccare i Sacri Pastori, nonostante la loro possibile indegnità, li supplicavano gemendo e piangendo di ricordarsi chi sono e di curarsi del gregge...

    Ci sono dunque vari modo per dire la stessa cosa. Vari modi, ad esempio, per denunciare l'apostasia di un Vescovo senza per questo arrivare ad un redde rationem che non arriva al fulcro del problema: la preservazione e la diffusione della fede

    (13 dicembre, 2010 19:24)

    RispondiElimina
  15. a.rita ha detto...

    Va bene, Stef,
    mi dispiace di farvi avere a che fare con una persona che non è ancora santa (lo dico davvero, senza ironia)...mi dispiace di essere così mancante agli occhi del Signore e delle creature...questo è il mio cruccio quotidiano...sicuramente non mi impegno, nel mio libero arbitrio, quanto potrei... e di certo il risultato che ne esce è di molto inferiore a quello che il Signore vorrebbe da me...e l'effetto della Grazia che il Signore ama far circolare fra i suoi figli ne risente...mi dispiace...

    Preso atto di questo, come mi regolo? Sospendo ogni attività, in attesa di riprenderla solo dopo aver raggiunto la pienezza della Grazia, nella misura pensata da Dio per me...oppure interagisco lo stesso accettando il fatto che sono una creatura fallibile, e come tale sempre "perfettibile", ma finchè sarò in terra mai "perfetta"? Te lo chiedo senza ombra di polemica, credi,perchè ci penso spesso...apprezzo moltissimo la tua forte speranza di vedere per ognuno di noi una precisa strada di santificazione ed un preciso nostro dovere di perseguirla con tutte le forze...mai fermandosi dicuri che "tutto possiamo in Colui che ci da la forza"...e ti ringrazio di questo invito, perchè punti in alto, come dovrebbe fare ogni cristiano. Però, scusa, nel frattempo, prima di imboccare uno stato di Grazia Santificante (Dio lo conceda davvero per tutti!),che facciamo?....

    (Vorrei tanto sentire anche il pensiero di Maria)

    (13 dicembre, 2010 21:30)

    RispondiElimina
  16. Dice Rita

    ...Va bene, Stef,
    mi dispiace ...


    Rita. Non hai colto il senso del mio scritto? L'ho rivolto a tutto noi, come opinione, povera opinione. Tutti, a me per primo!

    Ecco Rita, quel "frattempo" che tu indichi come "momento di passaggio nell'attesa della Santità" non "esiste"! Già, perchè la vita è in perenne "tensione" a questo "obiettivo". Non c'è un momento X dove questo obiettivo sarà raggiunto! E' la Grazia di Dio, e le nostre disposizioni, che lo determinano. Ma una cosa è certa: questa "tensione" alla Santità è per sempre! Questa è la base su cui non possiamo non basarci per "rimanere nel suo amore". La Santità non è "puntare in alto" ma IN BASSO! E' proprio leggendo la "Legenda Major" di San Bonaventura, leggendo la Verità sul Serafico Padre, pure lui mistificato dalle ideologie social-comuniste che sono entrate nella Chiesa (!), che mi convinco che la Santità è puntare in basso! Concepire la propria dimensione di creatura bisognosa di tutto, davvero di tutto, a iniziare dal RESPIRO! A differenza delle "pretese" di "nature divine", di "potenza", che insegna Kiko, la Santità sta nella dimensione di piccolezza, di Umiltà e di INDEGNITA' nel senso di "Signore non son Degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dimmi solo una parola è l'anima mia sarà salva"!

    Questa non è una lezione cara Rita. Non lo è per nessuno, lo è prima per me. E' una riflessione. SOlo questo.

    Nel "frattempo" cara Rita, tendiamo, tendiamo sempre, nelle nostre cadute e nei nostri limiti, alla Santità! Cerchiamola, desideriamola, consapevoli che non siamo Santi ma che desideriamo esserlo! Questa intenzione del nostro Cuore sarà certamente bene accetta a Gesù e Maria!

    Io non voglio che tu pensi che posso aver qualcosa da "rimproverarti", cara Rita. Credimi quando ti dico che ho un profondo, davvero profondo rispetto per la tua vita, la tua storia personale, le tue sofferenze. Ma ti assicuro esse sono gradite a Dio, in unione al Sacrificio del Suo Unico e dilettisimo Figlio Gesù Cristo e a Maria Santissima.

    Solo, in punta di piedi, davvero, e con tutto il cuore, porto anche le mie piccole sofferenze davanti all'Altare di Dio, Il Quale mi ha veramente "istruito" in questo periodo che Maria sa bene essere stato di sofferenza fisica, morale... e non solo per il CnC.

    Maria Santissima mi ha istruito e mi ha insegnato a Offrire questa Sofferenza perchè sia Trasforamta. "Hai trasformato il mio Lamento in gioia", dice il Salmo. Quando sono oppresso, davvero schiacciato dalla sofferenza, ripasso a mente questo Salmo, dopo aver sgranato il Rosario gemendo come fanno i bambini che chiedono doni alla Mamma...

    Rita, l'asprezza è dietro l'angolo per il quantitativo di sofferenze patite. Lo sdegno anche.
    E' QUESTO che non è "buon seme"... Questo, nella mia piccolezza, ti incoraggio a scansare! In qualsiasi modo esso maturi! Fuggi le occasioni di Sdegno! Fossero anche le più "potenzialmente" Sante... Prima di tutto c'è la nostra Pace, poi possiamo essere strumento di Pace... L' HO SPERIMENTATO SU DI ME.

    Ti prego di accettare queste mie parole con l'affetto che l'accompagnano, come da fratello a sorella in Cristo Gesù. Perchè le tue fatiche, le tue sofferenze, le tue attese e la tua generosità nella difesa della fede possano essere ben fruttificate e libere da ogni vincolo...

    RispondiElimina
  17. Cari amici,

    forse ci stiamo ponendo eccessivi scrupoli e molte domande retoriche circa lo "stile" che usiamo o dovremmo usare in questo blog o , in genere, quan do si discute di problemi legati alla fede e al mondo cattolico.

    Io personalmente di questo genere di scrupoli sono immune da quando ho letto su Korazym.org ( che non si può certo dire appartenga all'area antagonista al Cammino) il resoconto dettagliato della conferenza stampa tenuta dal sig.Arguello e dalla sua ninfa Egeria il pomeriggio dello stesso giorno in cui venne approvato lo Statuto.
    Orbene in quella ( come in mille altre) occasioni il sig.Arguello ha parlato del Papa come si trattasse di un suo personale antagonista, ha parlato della Chiesa Cattolica come di un'organizzazione "nemina" del Cammino, ha parlato del cardinale Arinze e della sua famosissima lettera come di due entità subdole e ignominiose.

    Ma, al di là di tutto ciò, quale stile vorreste usare se non quello della denuncia e della fermezza senza mezzi termini nei confronti di chi, come gli alti papaveri e i fondatori del Cam mino, sta subdolamente attentando da 40 anni alla sopravvivenza stessa della Chiesa Cattolica?


    Quanto alla minaccia di uno scisma a Porto San Giorgio nei giorni scorsi, la stessa è stata sentita sulla bocca di Arguello da moltissime persone e qualcuno l'ha anche registrata e spedita a chi di dovere.

    RispondiElimina
  18. I sofismi di Jeff e di persone come lui li conosciamo bene. Appartengono al repertorio di coloro i quali si stracciano le vesti ad ogni piè sospinto allorchè li si inchioda alle loro responsabilità e si presentano loro gli errori marchiani nei quali sguazzano.

    Nihil novi sub sole.

    Lasciamoli sfogare col loro abituale e rozzo repertorio di offese e di ingiurie di cui infarciscono il loro patetico blog.

    RispondiElimina
  19. Messaggio per Tripudio, attento conoscitore della quaestio del Giappone: attendiamo tue nuove appena avrai avuto modo di reperire qualche cosa sul sito giapponese. Grazie.

    RispondiElimina
  20. Quanto alla minaccia di uno scisma a Porto San Giorgio nei giorni scorsi, la stessa è stata sentita sulla bocca di Arguello da moltissime persone e qualcuno l'ha anche registrata e spedita a chi di dovere.

    solo adesso ho appena scorso il bellissimo scambio di pensieri e di motivazioni tra A.Rita e Stefano e Francesco e mi perdonerete se parto da questa di Francesco, che non ho capito bene se è una 'guasconata' o una notizia. Se è una notizia, mi viene un po' da sorridere e un po' da piangere, e comunque non mi rassicura affatto, perché questo 'chi di dovere' brilla per la sua desistenza...

    piuttosto mi conforta e mi arricchisce questo 'fervore' e questa profondità ma anche schiettezza degli ultimi interventi e me li porto nel cuore fino a domani, perché adesso sono troppo stanca per mettere in fila pensieri e parole... ma sono felice che si sia arrivati a questo punto e il confronto stia prendendo questa piega

    intanto, buona notte a chi legge e a domani :)

    RispondiElimina
  21. ... ma intanto riporto qui questo post di due thred fa, che penso A.Rita non abbia letto; ma vien fuori molto altro da quel che è stato detto e 'sentito' oggi. Lo vedremo domani
    ____________

    Cara A.Rita
    sai bene che sono perfettamente d'accordo con te.
    quello che ci differenzia è solo la mia preoccupazione, che sicuramente troverai troppo soft, di rendere il messaggio più 'commestibile' per i piccoli che ci leggono, evitando che le verità che dobbiamo sbattere in faccia ai responsabili, vengano calate come un maglio su coscienze già turbate e sai quanto profondamente. Temo che il turbamento, inevitabile di fronte a certi toni che capisco e condivido ma che evito consapevolmente di usare, possa essere tale da non permettere al succo del messaggio di raggiungere i cuori a cui è diretto.
    Convengo che la crudezza è anche salutare, ma credo che questo avvenga quando si ha a che fare con animi più liberi di quelli che conosciamo...
    E poi siamo diverse, e per questo complementari. Di certo non antagoniste :)

    Continua a rimanere quella che sei, perché la tua non è che parresìa, la tua particolare...

    13 dicembre, 2010 14:54

    RispondiElimina
  22. Sì, grazie Maria,
    hai intuito bene, non l'avevo letto...

    RispondiElimina
  23. Questa sera il dibattito su questo blog ha "volato alto" e mi ha fatto riflettere. Grazie.

    RispondiElimina
  24. Buon giorno a tutti.. appena rientrato a Foggia.. le buone notizie sono molte:
    ho ricevuto un ottima offerta di lavoro a Verona - il 14 gennaio mi trasferisco -
    Vi ringrazio tutti per le preghiere e per come mi siete stati vicini..
    l altra buona notizia è che secondo Pasquale sono "psicologicamente debole e manipolabile" (questo però già lo sapevo)ma la mia gioia è essere in compagnia di Gianluca e A.Rita..
    Mic... Ti avverto smettila di manipolarmi... mi fai venire il mal di testa..

    RispondiElimina
  25. A differenza di voi io non vedo grossi problemi.
    Gli articoli, che sono quelli che caratterizzano la linea del blog, sono corretti dottrinalmente.
    I nostri post risentono delle sensibilità e della esperienza di ognuno.

    Non c'è una linea 'giusta' di dialogo con i ncn, perchè non c'è possibilità di dialogo.
    E' inutile che cerchiamo in noi gli errori per la mancata comunicabilità con i ncn.

    I santi sono uomini del loro tempo, le veglie di preghiere, i digiuni per cambiare il cuore dlla gerarchia sono cose che mi fanno rabbrividire; oggi abbiamo un'altra 'comprensione' dell'obbedienza, io non farei mai un atto pubblico contro il vescovo. perchè oggi le cose fatte in pubblico, attraverso i giornali avrebbero una risonanza controproducente.
    invece, a norma del diritto canonico, possiamo dire ai vescovi quello che pensiamo, come si fa in questo blog, nei post, quindi a livello personale, e non negli articoli principali. inoltre non parliamo mai di un vescovo in particolare, ma in generale delle difficoltà di oggi di governare la Chiesa.

    Ci sono due cose che non sopporto nei blog:
    l'offesa personale,
    ritenere che il nostro pensiero sia frutto delle umiliazioni subite, o sia una specie di rivalsa per noi che abbiamo sofferto a causa del cammino.

    Stefano, io vorrei che tu riflettessi che questo è un modo di pensare tipicamente neocatecumenale: davanti al fallimento ( anche al nostro fallimento di voci che gridano nel deserto) si cercano le cause, nelle persone.

    Questo è lo stile del blog, di un qualsiasi blog.
    Se si vuole cambiare i contenuti allora bisogna pensare ad uno strumento diverso, con contenuti fissi, e solo uno spazio circoscritto alle testmonianze personali.

    RispondiElimina
  26. Aldo, ringraziamo Dio per la bella notizia,
    che bel segno anche per la tua famiglia, che il Signore non vi abbandona,
    ...anche se non fai più il cammino!

    RispondiElimina
  27. Dice Michela

    I santi sono uomini del loro tempo, le veglie di preghiere, i digiuni per cambiare il cuore dlla gerarchia sono cose che mi fanno rabbrividire;

    ????

    Michela carissima. Questo è ciò di cui oggi la Chiesa risente moltissimo. Aver lasciato "l'essenziale", il "fondamento", per l' evanescente e il transitorio. Non è facile comprendere, non lo è stato nemmeno per me, cosa sia l'essenziale nella vita di Fede e nella lotta per la perseveranza.
    Dopo essere stati istruiti all' evanescente, che ci è stato dato come "fondamento", comprendere l'essenziale è molto difficile. Ed è ancor più difficile perchè il Culto Cattolico è stato falciato, offuscato dei suoi significati reali.
    Oggi pensiamo che la Santa Penitenza, che le veglie di preghiera, che le suppliche umili, siano "elementi di altri tempi". Perchè "oggi ci si esprime in modo diverso". Beh, mi hai fatto venire in mente Kiko e le sue note di biasimo per la Chiesa che nella sua Storia ha commesso errori "inevitabili" paganizzandosi, ma che oggi si deve emendare da quegli errori, attualizzando la Fede.

    La realtà cara Michela è che cambiano le forme, i modi, ma la sostanza rimane quella: la chiamata alla Penitenza e alla Preghiera è per ogni tempo, e la Carità di Cristo incarnata dai Santi di ogni tempo è la stessa che URGE oggi! Identica! Oggi non abbiamo la Cattività Avignonese, non abbiamo Innocenzo III e non abbiamo i Catari. Non abbiamo gli Albigesi e non abbiamo le SIMONIE (almeno non formali). Non abbiamo Papa Borgia e non abbiamo altro ancora.

    Ma abbiamo L'UOMO. Che è lo stesso, identico, nel suo Cuore, Oggi come IERI. E mentre ieri si predicava e si faceva penitenza per la purificazione dalla Simonia, oggi si fa (si dovrebbe fare) penitenza per la purificazione della Chiesa dalle eresie e lussurie...

    Del resto lo stesso Benedetto XVI ha chiesto proprio questo...

    Il modello dei Santi è un mezzo dato dalla Divina Grazia per aiutarci e per anelare alla Carità Perfetta. Questo è un "metodo" necessario, non frutto di chissà quale senso di colpa inesistente, ma necessità di umile servizio rivolto a tutti! Imparare dall'esperienza, e correggersi tendendo sempre a questo obiettivo, non è volontà di piacere per forza a tutti, ma intenzione retta davanti a Dio e agli Uomini per "rimanere nel suo amore". Non si può piacere a tutti, non si può obbligare gli altri al dialogo, non si può ottenre comprensione sempre (anzi, Cristo suscita rifiuti!), ma si può operare con nitidezza e spirito di servizio per tutti, a prescindere dai risultati!
    (continua)

    RispondiElimina
  28. Stefano, io vorrei che tu riflettessi che questo è un modo di pensare tipicamente neocatecumenale...

    Per grazia di Dio non mi sono mai posto il prblema di eventuali "risultati" di questa agorà perchè credo non sia proprio nella sua natura quella di "ottenre risultati". Se gridiamo nel deserto o meno non interessa. Quello che interessa è come lo facciamo. Perchè nel deserto puoi incrociare CHIUNQUE, non ci sono persone pre-ordinate che possono passarti davanti. Puoi incontrare dal "beduino" al "Nobile", dal pastore alla massaia, dal dotto al delinquente, dal piccolo al grande... E di solito questi viandanti, nel deserto, cercano delle oasi per ristorarsi. Noi e loro ambiamo al risotro dell'Oasi, da condividere insieme.
    Non è un fanatismo di un fallito il porsi domande sul proprio modo di comunicazione, a maggior ragione se siamo Cattolici (!), ma semplicemente un fissare l'attenzione su quello che è il proprio ruolo e su quello che davvero si vuole. Cosa vogliamo davvero? QUesta è la domanda a cui rispondere...
    Nessuna causa da ricercare, dunque.
    Hai letto lo scambio di riflessioni con Rita? Nelle mie riflessioni le consigliavo di cercare e trovare la Santa Pace di Cristo come priorità per lei e per il SuO Cuore, anche se questo significasse "sacrificare" per un attimo quella che è una scelta di Giustizia e Verità. Il SIgnore non ci farà mancare l'occasione per Operare nella Giustizia e Carità, ma non possiamo farlo nella pienezza se vi possono essere motivi perchè questa Opera possa generare in noi problemi.

    Il mio riflettere, cara Michela, è tutto fuorchè orientato a cercare "obiettivi" e "risultati". Ma anzi cerca insieme a voi il migliore atto di Servizio a tutti. Poichè credo sia questo, a prescindere dai "risultati", che dovrebbe essere il nostro "sentire".

    Gesù stesso ha chiesto di essere "essennziali" nelle Opere e nell'Annuncio, chiedendo di evitare eventuali "di più". Pensi che vigilare su questi eventuali "di più" possa essere un esercizio di pura razionalità o di eventuale fanatismo?

    RispondiElimina
  29. Non so 'se oggi ci si esprime in modo diverso',
    non credo di aver detto questo
    però dico che certe pratiche oggi avrebbero una risonanza pubblica, un rischio di travisamento mediatico di cui non possiamo non tener conto.
    Oggi non c'è più un mondo sostanzialmente cattolico, ci sono i falchi che vogliono vedere e creare divisioni anche dove non ci sono.
    Ecco perchè abbiamo strumenti diversi per parlare, e questi dobbiamo usare, come hanno fatto tutti gli uomini di ogni tempo, che hanno usato gli strumenti a loro disposizione.

    mentre i contenuti, quelli si che sono gli stessi, ecco perchè apprezzo anche chi dice chiaramente che fuori dalla chiesa non c'è salvezza, e quindi bisogna chiedersi sempre dove e con chi stiamo.
    Se poi qualcuno si offende, peggio per lui.

    RispondiElimina
  30. Hai letto lo scambio di riflessioni con Rita? Nelle mie riflessioni le consigliavo di cercare e trovare la Santa Pace di Cristo come priorità per lei e per il SuO Cuore, anche se questo significasse "sacrificare" per un attimo quella che è una scelta di Giustizia e Verità.

    ------------
    e questo cosa vuol dire?
    che ne sai tu se in questo momento a Rita è stato dato di parlare e pensare così?

    Che ognuno parli per se stesso,
    quando tu avrai trovato la Santa Pace di Cristo, vedrai che la troveranno anche le persone a te vicine ( anche spiritualmente)
    -----------
    dici ancora:
    Il mio riflettere, cara Michela, è tutto fuorchè orientato a cercare "obiettivi" e "risultati". Ma anzi cerca insieme a voi il migliore atto di Servizio a tutti. Poichè credo sia questo, a prescindere dai "risultati", che dovrebbe essere il nostro "sentire".

    --------
    allora sii sincero fino in fondo, perchè non è questa l'impressione che dai,
    scusami per la sincerità.
    Se veramente cercassi insieme a noi, ringrazieresti per la ricchezza che emerge da questi post.

    Torno a ripetere: quello che tu cerchi non è possibile con lo strumento del blog.
    Vuoi insegnare?: non attraverso un blog
    Vuoi presentare le dottrina della Chiesa?
    Vuoi presentare la bellezza della fede cattolica?
    Devi essere chiaro, una volta per tutte,
    non serve dire cosa non si deve fare, perchè dai l'impressione di metterti sopra gli altri.

    RispondiElimina
  31. Carissimi,
    purtroppo non ho ancora il tempo per dare il mio contributo a questa bella e articolata riflessione, ma penso sia un bene perché così nel frattempo potranno arrivare altri input.
    Nel frattempo, ripropongo i post di ieri

    questo in generale:

    l'ignoranza e il pressappochismo purtroppo la fanno da padroni.

    la tua analisi è giusta e mette in luce la necessità di continuare opportune et importune a diffondere, difendere ed approfondire le verità cattoliche, non per sclerotico tradizionalismo, ma per esperienza viva che la Verità è lì.

    Però mi pare altrettanto chiaro che limitarci a difendere, diffondere e approfondire, non basta a chi ha l'orecchio 'scavato' da altre 'iniziazioni'... è per questo che, mentre si mostra la Verità -che va solo Annunciata e poi si impone da sola- bisogna anche denunciare l'errore e chiamare le cose col loro nome, in un momento in cui è l confusione, frutto dell'approssimazione e dell'ambiguità a farla da padrona...

    e sulle 'critiche:

    sai Steph, questa critica non è necessaria per definizione, si porrebbe anche scegliere di astenersene; ma diventa ineludibile, ancor prima che necessaria, quando gli atteggiamenti di certa 'gerarchia' sono tali da 'fare a pugni' con la Verità fino al punto da scandalizzare (nel senso di sviare) molti che si affidano all'autorevolezza che noi non abbiamo nel senso di Autorità...

    è un'autorevolezza che dobbiamo guadagnarci sul campo attraverso la chiarezza e la limpida evidenza delle verità che 'mostriamo' e non possediamo né vengono da noi stessi...

    e non lo facciamo per noi stessi, ma per la credibilità e l'efficacia di 'parlanti' che attingono alla Parola nella Chiesa e dalla sua 'sapienza' millenaria, che le pseudo-rivelazioni di falsi profeti pretenderebbero soffocare e buttare alle ortiche...

    è per impedire questo che facciamo la nostra piccola parte e, se capita e non per partito preso, critichiamo chi c'è da criticare. Ovviamente con rispetto e senza superbia, ma attingendo alla sorgente della Tradizione perenne

    RispondiElimina
  32. Aldo carissimo, ho letto la notizia del posto di lavoro! Felice se ho potuto contribuire con le mie preghiere di peccatore.Farò un balletto per questa notizia che ci dai, lo stesso balletto che fece Emanuele di Savoia (spero di non sbagliare grossolanamente...) dopo la battaglia di Lepanto alla notizia della vittoria sui Turchi ! Fu lui che introdusse il nastro azzurro al braccio dei suoi soldati, in onore della Madonna. E fu questo colore, in ricordo di quel Savoia, che portai tante volte la sciarpa da ufficiale delle Forze Armate Italiane (ora sono solo un gracchio ...alpino). Oggi sarò contento per te e per la tua famiglia alla faccia dei kikoserabili neocatecomunisti

    RispondiElimina
  33. non serve dire cosa non si deve fare, perchè dai l'impressione di metterti sopra gli altri.

    Stefano ha maturato una sua visione delle cose, che io seguo fino ad un certo punto. Tuttavia, come ognuno di noi, si esprime liberamente e propone... poi si vede cosa è integrabile col nostro percorso e cosa non lo è; ma non credo ci sia in lui nessuna volontà di imporre il suo pensiero

    RispondiElimina
  34. neocatecomunisti

    oè, sarebbe preferibile evitare epiteti... comunque chiariamo che la politica non centra... c'entra piuttosto il clima da regime dittatoriale che vige nel cammino

    RispondiElimina
  35. Siamo felici per il nostro Aldo ^__^
    Ringraziamo il Signore, che non abbandona i suoi. Dio benedica te, caro fratello, e tutta la tua famiglia.
    (Anche a nome di Gianluca... ^__^ )

    RispondiElimina
  36. Michela ripropone questa espressione di Steph, e in attesa di fare una sintesi più approfondita faccio una piccola considerazione su questa

    Che ognuno parli per se stesso,
    quando tu avrai trovato la Santa Pace di Cristo, vedrai che la troveranno anche le persone a te vicine ( anche spiritualmente)


    nel ringraziare Michela per il suo contributo, chiaro e schietto come sempre, vorrei dire a Stefano che la Santa Pace di Cristo è innanzitutto pace con noi stessi e con la nostra realtà di peccatori salvati e in cammino di trasformazione e santità in Lui e non impedisce che, a volte, lo zelo per la Sua Casa ci divori... Ecco, tutto sta nel riconoscere - e ci è dato nella preghiera e nella maturazione della fede - cosa è "sacro zelo" e cos'è "zelo amaro" e, quindi, lasciar agire il primo e saper evitare e combattere se dovesse affacciarsi, l'altro, che può essere sempre in agguato...

    RispondiElimina
  37. non serve dire cosa non si deve fare, perchè dai l'impressione di metterti sopra gli altri.

    Stefano ha maturato una sua visione delle cose, che io seguo fino ad un certo punto. Tuttavia, come ognuno di noi, si esprime liberamente e propone... poi si vede cosa è integrabile col nostro percorso e cosa non lo è; ma non credo ci sia in lui nessuna volontà di imporre il suo pensiero
    ----

    Però bisogna chiarire alcuni punti, anche privatamente, perchè periodicamente si ripresentano le stesse questioni, che sono evidentemente irrisolte.

    RispondiElimina
  38. Aldoooooooooooooooo!!!! Evviva

    RispondiElimina
  39. Però bisogna chiarire alcuni punti, anche privatamente, perchè periodicamente si ripresentano le stesse questioni, che sono evidentemente irrisolte.

    è cosa buona e giusta, ma è stato ancora una volta positiva parlarne

    RispondiElimina
  40. A me sembra che le cose si siano proposta da sè...

    Constato ancora una volta come il solo esprimere la mia opinione sia semplicemente associato a "insegnare"..."mettersi sopra gli altri"...

    Sinceramente anche io non capisco questa presa di posizione. Non la capisco proprio.

    Non ho aperto io gli articoli con l'aspetto sul "modo" della nostra critica. Ho risposto a JEFF, e da lì si è aperto nuovamente questo capitolo, ma non a "causa" mia.

    In ogni caso, avevo proposto di assentarmi dal Blog proprio per evitarvi la rottura di scatole di ascoltare le mie opinioni, evidentemente diverse dalle vostre, espresse nei momenti che ritengo "opportuni", dal mio punto di vista.

    Inoltre, non ho insegnato niente a nessuno, non ho imposto niente a nessuno, ho solo dato un consiglio a Rita, sulla scorta della mia Vita e della mia esperienza, non della sua! Evidentemente o i miei interventi non sono letti, oppore lo sono con qualche preconcetto. Oppure mi esprimo in ostrogoto, e ne faccio ammenda.

    RispondiElimina
  41. Mi rallegro con Aldo. DIo ti benedica

    RispondiElimina
  42. A proposito del "modo":
    personalmente sono convinto che data l'entità del problema CNC, siamo sempre stati fin troppo gentili e caritatevoli. Gente più santa di noi utilizzava parole e atteggiamenti durissimi (come sant'Ireneo di Lione, che agli eretici riservava spesso invettive assai scurrili; cfr. primi libri del suo "Contra haereses").

    Quando ho scritto che di noi "si può criticare il modo", ovviamente non intendevo che si debba farlo o che sia utile farlo; piuttosto, era una sfida a chi si illude di demolire la verità attaccando il modo in cui viene detta (cfr. le fallacie "ad hominem", "ad argumentum", etc, tipiche di chi ci attacca).

    Se un neocatecumenale imbottito di pregiudizi e "zombificato" cerca ogni scusa per criticarmi, pazienza. Non si può tentare di ragionare con chi non vuole ragionare, non si può parlare di fatti con chi non vuole riconoscere i fatti, non si può parlare di fede con chi la confonde con la quantità di "appoggi potenti nei sacri palazzi".

    Coloro a cui mi rivolgo sono invece i neocatecumenali che ancora hanno un barlume d'amore per l'unica vera Chiesa, guidata dal successore di Pietro. A loro domando: come mai il Papa fa una cosa e i "catechisti" ve ne impongono un'altra esattamente opposta? Come mai Kiko impone di disobbedire al vostro stesso Statuto, proprio nel punto in cui contiene più chiaramente le "decisioni del Santo Padre"? (e tutto il resto delle questioni sollevate su questo blog e su questo sito, ed in maniera ancor più chiara e documentata dal compianto padre Zoffoli e dagli altri che prima di noi e meglio di noi hanno evidenziato le storture del Cammino).

    Sì, sono argomenti dolorosi e laceranti per ogni anima che abbia a cuore il Cammino. Infatti per loro la prima tentazione è di negare la realtà: per il "zombificato" è meglio esporsi al ridicolo piuttosto che ammettere di star sprecando gran parte della propria vita e delle proprie energie per un Cammino così pieno di crepe e di storture (cioè: meglio sentirsi insultati "dall'esterno" che dare un colpetto all'amor proprio). Ma chi resiste a questa tentazione e comincia a ragionare sui fatti, chi comincia a farsi delle domande sulla distanza tra Kiko e il resto della Chiesa Cattolica, finisce a poco a poco per aprire gli occhi e trarne conclusioni.



    A proposito dei vescovi giapponesi: poco fa notavo che il sito web della CBCJ (Conferenza dei Vescovi Cattolici del Giappone) è ancora aggiornato con le notizie di ottobre 2010, in attesa degli interventi di novembre che dovrebbero essere pubblicati in questi giorni. Per cui se ci sono grosse notizie le vedremo tra almeno un mese.

    Teniamo presente che trattandosi di un organo ufficiale, vedremo notizie soltanto quando riguardano tutti i fedeli. I vescovi giapponesi hanno già dimostrato di saper sopportare in silenzio ogni umiliazione, venendo allo scoperto soltanto quando era indispensabile chiarire a tutti perché il Cammino Neocatecumenale è così dannoso e divisivo per i cattolici.


    Per i neocat è una questione di principio (temono che cada il dogma dell'infallibilità di Kiko: ecco spiegata l'acredine di quella dichiarazione di guerra)... per i vescovi giapponesi è una questione di "pascere gli agnelli" che il Signore ha loro affidato... per il Papa è purtroppo una delle situazioni più imbarazzanti, perché non può né contraddire sé stesso né stabilire un precedente che potrà essere utilizzato in futuro contro di lui o contro un suo successore.

    E' proprio vero che il demonio sceglie le tentazioni "su misura" di ogni singola anima. La tentazione continuamente offerta a Benedetto XVI è quella di arrendersi ai lupi che lo circondano.

    RispondiElimina
  43. Stefano,
    se periodicamente si ricade nello stesso tipo di discussione,
    è evidente che c'è qualcosa di irrisolto.

    Io non sono nessuno, non ci conosciamo neanche, i miei pensieri non sono verità assoluta, valgono per quel che sono, e basta.
    mi dispiace se ti senti ferito,
    sai benissimo che non 'rompi le scatole a nessuno, che hai dato molto, anzi moltissimo a questo blog, che hai 'dialogato' con i ncn, anche se loro non hanno capito.

    Io spero che tu, e tutti noi,continuiamo a mantenere quell'equilibrio necessario quando ci si confronta su cose a cui tutti teniamo molto,
    sapendo che la nostra 'buona battaglia' non è nè tra di noi, nè tantomeno contro i ncn.

    RispondiElimina
  44. Michela, non mi sento affatto ferito dalle nostre legittime divergenze di opinioni, ma devo ammettere che mi sento ferito nel momento in cui, ogni volta che le manifesto perchè mi sento di farlo, vengo apostrofato da ogni tipo di epiteto. Sono stato accusato di debolezza, di ignavia, di "metodo conciliare", di essere superbo, presuntuoso, insegnante, di essere insensato, di "ecclesially correct", di non chiamare le cose con il loro nome, di giudicare (!!!), di voler imporre il mio pensiero, e per ultimo addirittura di essere neocatecumenale !!! ^__^

    Non sto facendo una specie di vittimismo, Michela, ma sto riportando in grande sintesi le "opinioni" date al sottoscritto nel momento in cui manifestava apertamente il disaccrodo con i metodi che portava avanti il Blog, motivandolo.

    Rileggendomi, a parte i mei naturali difetti e i miei limiti, come i miei errori, ho fatto davvero fatica a ritrovarmi in queste "opinioni" che sono stata espresse su di me!
    Ho trovato una persona in disaccrodo con certi metodi. Che ha maturato questo disaccordo con l'esperienza della propria vita e l'ha riportata qui, motivando questo disaccordo.
    Non riesco davvero, e ti prego di aiutarmi in questo, a trovare l'imposizione, il giudizio, e la presunzione di cui sono stato e sono accusato!
    Quello che faccio è riportare me stesso, anche qui. L'uomo non è fatto a pezzi, è "tutto" in ogni ambito, ed inevitabilmente come ho sempre fatto, riporto il mio sentire anche qui, in coscienza.

    Ed in coscienza, lo ripeto, in questi tempi non potrei scrivere e riportare altro se non questo!
    Cerco di motivarlo, ma quando lo faccio mi accusate di essere presuntuoso, di voler "insegnare" o di voler fare chissà cosa. Quando non lo motivo sono "debole" e illuso, o eventualmente fuori tema. Se taccio sbaglio, perchè tacendo dimostro di non essere tollerante, oppure dimostro di voler imporre (non si sa che!).

    Insomma, da quando sono in disaccordo con un CERTO metodo, e lo esprimo, possibile che guarda caso si creano problemi che prima non c'erano? Ci sarà, mi domando, un qualche rapporto con questo mio esser in disaccordo? Se c'è me ne dispiace, perchè in libertà mi sentivo di esprimermi, in coscienza, per quello che reputo il bene di noi tutti. Essendo ovviamente limitato e fallibile come tutti.
    Ma io, che commetto errori, mi aspetto correzioni... Non reprimende e accuse...

    Neanche posso dare un consiglio ad una sorella per quello che è il mio sentire, cercando di farlo con ogni delicatezza e rispetto, che vengo tacciato di chissà quale violazione...

    Michela cara, quello che dico è SPINTO dalle letture che sto facendo.

    Un santo Sacerdote mi ha chiesto, in Confessione, di farmi aiutare nella mia vita Spirituale dai Santi, prendedoli come modello di comportamento, chiedendo la grazia di essere come loro.

    Ho letto la Filotea, che mi fu dta come Penitenza durante una confessione che feci a San Giovanni in Laterano.

    Devo dire che quella lettura mi ha segnato profondamente, e mi hanno segnato le letture successive. La vita dei Beati Beltrami-Quattrocchi, della Venerabile Antonietta Meo, sono alcuni.

    Per l'onomastico di mia moglie, 29 aprile, ho regalato i Dialoghi dell Divina Provvidenza.

    Forse sarò fissato, ma l'esempio dei Santi mi ha spinto a rivedere me stesso in ogni ambito ed in ogni situazione. Questa mia "revisione" l'ho condivisa con voi, facendola presente anche a voi.

    Poi Michela, puoi credere queste mie opinioni come credi. Si tratto solo di una volontà di "Comunione totale", con i Santi vivi e in Cielo, perchè ho semprimentato nella mia vita che aiuta molto e concretamente.

    RispondiElimina
  45. Volevo significare la mia gioia ad Aldo per il nuovo lavoro, evviva!!!
    A Michela e Stef: perchè non vi chiarite per email o per telefono? Io penso che il blog non sia il mezzo più adatto. Scusate se ho detto la mi...
    Un abbraccio a tutti+ e un augurio di cuore per le prossime feste!!!

    RispondiElimina
  46. Freedom, io non ho nessun problema da chiarire...

    RispondiElimina
  47. Caro Stefano,

    noto che certi 'nodi' sono difficili da sciogliere e in questo momento non sono in grado di aiutarti scendendo nei dettagli dei tuoi ragionamenti e della tua testimonianza, che comprendo e rispetto.

    Sono lieta se questo tuo nuovo approccio alla vita dei santi ti è d'aiuto... dal consiglio del tuo confessore ti è venuto ciò di cui avevi bisogno in questo momento per la tua edificazione e dalla tua condivisione sono venute fuori luci per ognuno di noi.

    Quanto al nostro percorso, non è prefabbricato e ci porta di volta in volta ad agire denunciando l’errore e mostrando la verità più che a re-agire emotivamente, di fronte agli eventi di questi nostri tempi bui e che si inanellano giorno dopo giorno in questa nostra Chiesa così sfigurata, cambiata, inquinata da teologie e pseudo-rivelazioni che ci portano lontano dalla Sorgente.

    Ed ecco che di fronte allo stravolgimento e all'inganno, misconosciuto dalla Chiesa, e anche alle provocazioni di cui siamo fatti oggetto, arriva il momento dello sdegno. Se esso nasce a causa delle sofferenze patite non è "buon seme" come giustamente tu dici, perché porta con sé anche il carico di rancore e di rigetto che le sofferenze hanno generato. Ma il nostro sdegno nasce dal vedere e soffrire sulla nostra pelle una misura ormai colma di inganni e di menzogne che sta inquinando e trasformando in qualcosa d'"altro" la Chiesa di Cristo, che è la nostra Mater et Magistra nonchè portatrice del nostro Signore, in essa Presente Vivo e Vero fino alla fine dei tempi. Ebbene, questo sdegno non porterà mai ad asprezze distruttive, ma a espressioni ferme e adamantine di ciò che è storto e all'affermazione delle verità cattoliche che sono la nostra linfa vitale, anche se ci scappa una 'critica' che in altri tempi o in altre circostanze non ci saremmo mai sognati di fare.

    Tornando ai 'modi' usati su questo blog, anch'io sono portata al soft, lo avrai notato in più occasioni; come pure avrai notato che in altri momenti il 'soft' è andato a farsi benedire, non sulla spinta dello sdegno che nasce dalla sofferenza vissuta o dalle ferite, ma di una indignazione che è anche sofferenza e azione consapevole di ri-stabilimento della verità, che nasce dal fatto che vedi minacciato e falsificato un Tesoro grande, incommensurabile, che fa parte di te e a cui appartieni: parlo del Signore e della Sua Chiesa - quella vera, che abbiamo avuto la grazia di conoscere e amare - e non di un cammino o di un contesto ideologico di qualunque genere.

    E allora qui non posso che ripeterti quanto già detto stamattina: che la Santa Pace di Cristo è innanzitutto pace con noi stessi e con la nostra realtà di peccatori salvati e in cammino di trasformazione e santità in Lui e non impedisce che, a volte, lo zelo per la Sua Casa ci divori... Ecco, tutto sta nel riconoscere - e ci è dato nella preghiera e nella maturazione della fede - cosa è "sacro zelo" e cos'è "zelo amaro" e, quindi, lasciar agire il primo e saper evitare e combattere se dovesse affacciarsi, l'altro, che può essere sempre in agguato...

    preghiamo e vigiliamo per questo e andiamo avanti, uniti come sempre, pur nelle nostre diverse sensibilità e individualità

    RispondiElimina
  48. chiaramente non Vi abbandono.. solo che vedrete nel blog che scrivo da Verona... chissà se a Verona c è il cammino...
    di vero cuore Vi ringrazio tutti.. non sarà facile sdradicarsi a 45 anni... ma ho il Signore, ho la mia famiglia ed ho Voi...e tanto mi basta..

    RispondiElimina
  49. Dice Mic

    noto che certi 'nodi' sono difficili da sciogliere e in questo momento non sono in grado di aiutarti scendendo nei dettagli dei tuoi ragionamenti e della tua testimonianza, che comprendo e rispetto.


    Carissima. Ti ringrazio per questa tua, e per le altre riflesisoni.
    Per grazia di Dio, questa mia presa di Coscienza è maturata gradatamente, tra Fede e Ragione, Esperienza e Correzione, e forse, come dicevo, finirà solo quando finirà la mia vita...

    Devo ammettere che non mi aspettavo una reticenza così forte, anche se ero consapevole che un disaccordo espresso può naturalmente provocare differenze di considerazioni e di azioni.

    Reticenza che ha toccato vari livelli.
    Mi sono stupito perchè in fondo quello che ho fatto e sto facendo, non è altro che quello che ho fatto SEMPRE da quando vi conosco, alcuni di voi "dal vivo", altri solo da queste pagine. Ho condiviso ME STESSO, con il mio sentire (ovviamente personale), e il mio bagaglio di esperienza e di "Povera" fede.

    In coscienza ho sempre agito nella convinzione di potre essere utile a tutti, anche i miei errori partivano spesso da questa convinzione.

    Questo dell' Esempio dei Santi, in realtà, mi ha accompagnato anche durante la mia crisi spirituale nel CnC. Se dovessi dire chi mi ha aiutato durante queste crisi, oltre coloro che mi amano, ovviamente, direi Sant'Agostino, San Bonaventura, San Francesco, Santa Caterina.

    Chi mi conosce da molto, per esempio tu Maria, sa che inizialmente, quando eravamo ancora in una "fase di dialogo e scambio", io aprii un blog di ispirazione francescana, sulla spinta delle riflessioni di San Francesco sulla Comunione (si chiamava Koinonia).

    Sarà che questa mia "propensione" all'esempio dei Santi mi ha "formato"...E mi ha aiutato in momenti di crisi. Per questo l'affezione si è ingrandita. Questa mia devozione ha avuto ovviamente varie "tappe". Quella attuale è semplicemente uno sbocco naturale del percorso spirituale di questi ultimi tempi, che orienta la mia famiglia verso un vivere la Tradizione in modo che possa "fecondare" le realtà di Chiesa che viviamo.
    (continua)

    RispondiElimina
  50. Il mio stupore, come ripeto, non sta nella legittima differenza di vedute che possiamo avere, ma nell'aver constatato un rifiuto forte alla presenza stessa di queste miei opinioni, che alla fin fine riportano ciò che ho appreso da coloro che ci precedono in Cielo. Non è nemmeno nato un contraddittorio, cosa che tra l'altro a me stimola molto, ma decisamente un'opposizione netta.

    Il mio stupirmi consiste nel fatto che non capisco, ancora oggi, quale grande problema abbiano costituito queste mie riflessioni. Addirittura lo scambio, profondo, tra me e Rita, non capisco quale "tasto" abbia potuto toccare o come abbia potuto essere preso per chissà che!

    Se è vero che esiste una libertà (ci mancherebbe) nel nostro analizzare e dibattere, cosa mai può aver creato dissapore e rifiuto, ancora me lo domando!

    Per questo, e non per vittimismo, ho proposto da me stesso il mio allontanamento. Perchè evidentemente, non riuscendo a capire l'errore da parte mia, non riuscendo a vedere l' oltraggio, mi rendevo conto che avrei potuto incapparci di nuovo, senza accorgermene.

    Il mio "proporre", è consistito anche nel "mostrarvi" questa proposta di metodo. Impegnandomi nella stesura degli articoli sulla "pagina" della "teoria e prassi" del CnC, per cercare di farmi comprendere meglio,e di far capire il terreno di confutazione che consigliavo di percorrere insieme.

    Ma davvero, dove io abbia voluto IMPORRE qualcosa mi risulta ancora ignoto... E se questo è emerso me ne dispiace.

    Vedi Maria. Ho la netta sensazione, che ovviamente è solo mia, che è come se nel mio agire stessi "toccando" delle corde che non si devono toccare. Come se stessi "mettendo in discussione" ciò che è intangibile.

    Di questo ne prendo atto, e certo mi sento obbligato ad agire di conseguenza.

    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
  51. Ho la netta sensazione, che ovviamente è solo mia, che è come se nel mio agire stessi "toccando" delle corde che non si devono toccare. Come se stessi "mettendo in discussione" ciò che è intangibile.

    Di questo ne prendo atto, e certo mi sento obbligato ad agire di conseguenza.


    Codesto genere di sensazioni, caro Stefano, come tu ben sai, non vengono certo da Dio e non sono nemmeno tutta opera "umana".
    Intelligenti pauca...
    Pregaci sopra a lungo. La giornata si presta perchè commemora San Juan De La Cruz, un maestro, al pari di S.Teresa d'Avila, nel superamento di quelle "notti oscure" che a volte quasi ci obbligano " ad agire di conseguenza".

    Bando ad ogni estenuante discussione, ragazzi: lasciamo ogni forma di psicologismo o di bizantinismo ai maestri della menzogna...

    RispondiElimina
  52. Dice Francesco

    Bando ad ogni estenuante discussione, ragazzi: lasciamo ogni forma di psicologismo o di bizantinismo ai maestri della menzogna...


    Francesco concordo con te. Sono il primo a dire che non occorrono "bizantinismi"...

    RispondiElimina
  53. D'accordo, Stefano: escludiamoli tutti e a 360 gradi, senza trascuranrne nemmeno uno. Ok?
    Un caro saluto.

    RispondiElimina
  54. Senza vanità alcuna, amici miei: ieri questo blog ha ricevuto 1416 contatti...

    RispondiElimina
  55. Per questo, e non per vittimismo, ho proposto da me stesso il mio allontanamento. Perchè evidentemente, non riuscendo a capire l'errore da parte mia, non riuscendo a vedere l' oltraggio, mi rendevo conto che avrei potuto incapparci di nuovo, senza accorgermene.

    Stefano, non capisco davvero! Chi ha parlato di errori e chi ha parlato di oltraggi?
    La stessa Michela, nel manifestare il suo disaccordo lo ha fatto col massimo rispetto... altrettanto abbiamo fatto io, Anna Rita e altri

    Confrontarci col pensiero degli altri è necessario per conoscere meglio noi stessi e cosa ci succede e non riesco a capire cosa possa farti dire che senti RIFIUTO da parte nostra solo perché non si riesce a capire e a condividere fino in fondo il metodo che proponi: in fondo il metodo non sei tu... ficcatelo in testa

    Vedi Maria. Ho la netta sensazione, che ovviamente è solo mia, che è come se nel mio agire stessi "toccando" delle corde che non si devono toccare. Come se stessi "mettendo in discussione" ciò che è intangibile.

    a questo non so proprio cosa risponderti, Stefano... se per "intangibile" ti riferisci al blog o al metodo, che non abbiamo perché come è evidente non ci siamo dati nulla di pre-fabbricato, ma viviamo giorno dopo giorno questa nostra esperienza in base agli eventi o all'ispirazione del momento, mi pare che siamo fuori strada... è ovvio che abbiamo degli orientamenti generali, e che curiamo certe sottolineature che non sto a ripetere, ma mi pare che non siano tali da rendere difficoltosa la tua collaborazione e l'integrazione dei nostri diversi punti di vista... in ogni caso qui non c'è niente di 'intangibile': questo non è il Cammino!
    E' solo che a me personalmente e noto a molti di noi questo strumento sembra adeguato alla divulgazione che ci siamo riproposti e al tipo di impegno che riusciamo a dedicarvi, tutto qui... e lo sarà finché ci sarà qualcuno che interverrà perché ha interesse o perché lo trova costruttivo

    comunque anch'io non mi sento compresa da te, perché le cose che dico mi pare che ti scivolino addosso; ma non mi sento rifiutata per questo. Penso solo che abbiamo difficoltà ad intenderci e al momento non riesco a trovare il bandolo della matassa!

    Perché non ci preghiamo su e non continuiamo ad andare avanti come meglio possiamo, facendo del nostro meglio al di là di questo mitico 'metodo' che -sarò tarda di comprendonio- ma ancora non riesco ad aver chiaro?

    E magari cerchiamo di parlarne a voce appena possibile

    Ti abbraccio

    RispondiElimina
  56. OT
    lo sapete che Raffaele Bonanni, segretario generale della CISL, è un neocatecumeno dal 1987 ??
    Certo che quando i catechisti mi dicevano "un cristiano non sciopera" .... sigh!
    vi invio un linkino a caso (basta andare su google ed escono fuori decine di articoli)
    http://www.vittoriozincone.it/2009/07/01/raffaele-bonanni-magazine-maggio-2008/

    RispondiElimina
  57. X STRL

    Il personaggio da te indicato è solo uno dei mille esempi possibili di viscerale contraddizione tra predicazione e prassi in casa neocatecumenale.

    RispondiElimina
  58. Oggi sono successe tre cose che mi hanno rallegrato.
    2 riguardano noi, cioè la prima è la vittoria di Aldo e ripresa del lavoro..Aldo, alcune volte cambiare ambiente fa bene e nel tuo caso credo vi fosse anche la necessità per non vedere più facce di neocatecom..pardon neocatecumenati.A Verona potresti trovare messe in latino e ambiente un po' più tradizionale.
    La seconda non è da poco: il governo ha tenuto e l'Italia per ora non sarà preda dei giochi internazionali della finanza. Poichè di questo si tratta, non parlo di politica ma di poteri forti che stanno aspettando il crollo di un governo per occupare l'Italia. la terza è che un ragazzo che conosco umile e disponibile (cattolico...) dopo la laurea in facoltà scientifica prestigiosa(non vado oltre)mi ha avvertito di aver superato oggi gli esami scritti di Stato. Queste tre notizie hanno riempito di gioia la mia giornata. Ora aspetto, mi auguro, la quarta notizia del rifiuto della setta neocat. in Giappone (vittoria dei martiri e santi giapponesi sull'eresia)

    RispondiElimina
  59. Amen, Mardunolbo. Condivido la tua, le tue 4 gioie.

    RispondiElimina
  60. Ho trovato questo sull'incontro coi Vescovi giapponesi...su Catholic News Service...

    http://www.catholicnews.com/data/briefs/cns/20101214.htm#head10

    Non è un granchè,e magari qualcuno più abile di me in inglese riesce a fare una traduzione e a capire se ci sono sfumature che dicano qualcosa di più di quello che non si dice..

    ...un abbraccio ad Aldo e alla sua famiglia...sono veramente contento per voi.

    RispondiElimina
  61. Pope meets with Japanese bishops to discuss Neocatechumenal Way

    VATICAN CITY (CNS) -- Japanese bishops, including the president of the bishops' conference, met with Pope Benedict XVI and top Vatican officials to discuss the Neocatechumenal Way. The Dec. 13 meeting with four Japanese bishops had been called by Pope Benedict, said the president of the Catholic Bishops' Conference of Japan, Archbishop Leo Jun Ikenaga of Osaka. He told Catholic News Service that the meeting lasted nearly two hours and included the Vatican secretary of state, Cardinal Tarcisio Bertone, and "several other cardinals." While the archbishop would not comment on the substance of the meeting, he said the bishops would have to have further discussions with the Vatican and the Neocatechumenal Way's co-founder, Kiko Arguello. The Japanese bishops "have to make a plan to proceed," he said, adding, "We have to proceed slowly." The meeting came more than a year after the Neocatechumenal Way's Redemptoris Mater seminary in Takamatsu was closed. Bishop Francis Osamu Mizobe of Takamatsu and the diocesan pastoral council wanted to shut down the seminary because of concerns that the activity of the Way's members was damaging the unity of Japan's small Catholic community.

    RispondiElimina
  62. Questa è una mia traduzione approssimativa:

    penso che molte sono le sfumature da cogliere da una traduzione più precisa, ma mi appare già decifrabile nella sostanza. Due ore di discussione col Papa, Bertone e "diversi altri cardinali" per non considerare affatto conclusa, pare, la questione, dato che esiste il piano dei vescovi, ma occorre procedere con molta cautela e, se non ho capito male, ci saranno altre discussioni= vescovi giapponesi accerchiati e sotto assedio

    I vescovi giapponesi, compreso il presidente della Conferenza dei vescovi, incontra Papa Benedetto e importanti rappresentanti Vaticani per discutere sul Cammino neocatecumenale. E' stato convocato per il 13 dicebre l'incontro con quattro vescovi giapponesi, dice il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici del Giappone, l'Arcivescovo Leo Jun Ikenaga di Osaka. Egli ha informato CNS che l'incontro è durato circa due ore ed era presente il Segretario di Stato Vaticano, card. Tarcizio Bertone e "diversi altri cardinali". Sebbene l'arcivescovo non volesse commentare la sostanza dell'incontro, egli dichiara che i vescovi avrebbero avuto ulteriori discussioni col Vaticano e col co-fondatore del Cammino neocatecumenale, Kiko Arguello. I vescovi giaponesi "hanno un programma da portare avanti" egli dice, aggiungendo "Dobbiamo procedere lentamente (o con cautela)". L'incontro avviene più di due anni dopo la chiusura del seminario RM del Cnc di Takamatsu. Il vescovo Francis Osamu Mizobe di Takamatsu e il consiglio pastorale diocesano hanno voluto la chiusura del seminario in ragione del fatto che l'attività dei membri del cammino era dannosa all'unità della piccola comunità cattolica del Giappone.

    ... e la storia infinita continua anche per il Giappone?

    RispondiElimina
  63. Giusto per essere onesti, ci sono anche personaggi del calibro della Iervolino e dell'ex presidente Scalfaro professi nell'Ordine Francescano Secolare, cosa molto più grave in quanto hanno promesso alla Chiesa di seguire la Regola dell'Ofs ... cosa che credo non abbiano mai fatto.

    Ma quì si va solo a senso unico ...

    RispondiElimina
  64. Tabità,
    qui non ci occupiamo di tutte le infedeltà dell'Orbe cattolico, né ci interessa mettere in risalto gli errori delle persone, ma denunciare l'errore di cui sono vittime...
    e non lo facciamo con nostre opinioni o attraverso illazioni preconcette, ma avendo fatto esperienza del cammino partendo da una solida formazione cattolica e averne così scoperto le incongruenze, messe a raffronto col Magistero e non col nostro pensiero...

    Che poi i 'camminanti' abbiano difficoltà ad accettare le critiche, anche perché sono addestrati da subito a considerarle indiscriminatamente frutto del demonio e se la cavino dicendo che le nostre sono falsità, ma senza dimostrarlo... beh, questo è un altro discorso

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.