lunedì 19 luglio 2021

Gli errori del Cammino Neocatecumenale - III

Continuiamo con la terza ed ultima parte dell'articolo intitolato "Gli Errori del Cammino Neocatecumenale", inizialmente pubblicato dal periodico Sì sì No no, Anno XLIII n. 20, 30 Novembre 2017 e riproposto da Radio Spada nel 2019. L'articolo riprende il lavoro di don Elio Marighetto - lavoro di straordinaria attualità - e presenta, in modo schematico, i più gravi errori dottrinali del Cammino a partire dalla loro sorgente: i testi segreti delle catechesi (mamotreti).

In questo post abbiamo riorganizzato alcuni paragrafi del testo originale per presentarli al lettore secondo gruppi tematici ed integrando con brevi note, avendo cura di  conservare sia il contenuto che il senso originali.
Abbreviazioni utilizzate nell'articolo: 
-per le citazioni dei "mamotreti" neocatecumenali

DS = Denzinger Schönmetzer - Enchiridion Symbolorum, compendio ufficiale di tutti i principali testi dogmatici del magistero, dai padri della Chiesa fino ai tempi recenti.

Qui la prima parte dell'articolo e qui la seconda
Nel seguito, la terza parte: 



Gli Errori del Cammino Neocatecumenale


11. Religiosità e Fede

Premettendo una falsa ed arruffata definizione di “religione” e “spiritualità cristiana”, Kiko e Carmen accusano la Chiesa di "scristianizzazione" e pretendono di ricondurre il significato della Santa Messa al suo ipotetico valore originario:

OR, p. 55:

L’uomo quando ha scoperto questo Essere superiore ha bisogno di renderselo propizio. Appare la religione. […]. L’uomo erige un altare là dove Dio gli dà retta. Lì porta focacce, animali e li sacrifica. Pensa: Lui in cambio mi darà altre cose. […]. Così vengono posti alcuni sacerdoti

OR, p. 64:

Nella religiosità naturale hai bisogno di un sacerdote con la sua brava talare che ti serva il culto. […]. Nel Cristianesimo è un’altra cosa. Tu ti incontri con Cristo attraverso un cristiano. Non si tratta di riti

1° SCR, p. 42:

Tutti i religiosi naturali offrono a Dio le loro opere, questo non è Cristianesimo

1° SCR, pp. 43-44:

La spiritualità cristiana è che i cristiani lodino costantemente Dio. Nella religiosità naturale non esiste questa lode, esiste la sofferenza, la rassegnazione, si deve soffrire in questa vita perché uno abbia la ricompensa nell’altra. La vita è una prova per poi ricevere un premio. […]. Questo è eretico, totalmente anticristiano


NDR; vedi a proposito della liturgia:
Mi pare di avere una sensibilità diversa dai miei coetanei circa la Liturgia della Chiesa; Le chiedo se sono nel giusto (Padre Bellon per Amici Domenicani)
Gueranger e le eresie (dottrinali e liturgiche) 


12. Eucarestia:




Dal Catechismo Tridentino: "Cristo ha istituito l'Eucaristia per due ragioni: primo, per offrire all'anima un alimento celeste, che ne conservasse la vita spirituale; secondo, affinché la Chiesa avesse un sacrifizio perpetuo, capace di soddisfare per i nostri peccati, e di piegare dall'ira alla misericordia, dalla severità di un giusto castigo alla clemenza, il Padre celeste, spesso gravemente offeso dalle nostre iniquità."

Kiko e Carmen (quest' ultima infierendo in modo particolare) negano il valore sacrificale della Santa Eucarestia, attribuendone l'origine ad infiltrazioni di paganesimo nella Chiesa di Roma:

OR, p. 289:

Il cuore della Eucarestia è l'esultanza, l'allegria, la festa, una gioia impressionante. L'intervento di Dio in Maria produce immediatamente in Lei il Magnificat. Il Magnificat è una Berachà, una vera Eucaristia, una vera risposta di esultanza. 

OR, p. 320:

Durante i secoli dopo l'Editto di Costantino NDR - Nella liturgia  entrano tutta una serie di idee delle religioni naturalioffrire sacrifici a Dio per placarlo, così entrano nella liturgia i riti pagani

OR, p. 321:

Da questo momento in poi quest'offrire cose a Dio occuperà un posto di primaria importanza dentro il rito. Perché questi uomini vanno con timore ad offrire cose a Dio perché Egli sia loro propizio. Rendetevi conto di come siamo lontani oramai dalla Pasqua. Il cristiano infatti non ha paura e fa questa Pasqua come una esplosione perché Cristo è in Lui ed è la sua massima sicurezza. L'intervento di Dio nella resurrezione di Gesù Cristo è quella che fa proclamare ai cristiani la loro esultanza. Non hanno alcuna paura: Cristo resuscitato va davanti a loro.
OR, p. 322
L'Eucarestia è Pasqua, passaggio dalla morte alla resurrezione. Per questo dire che l'eucarestia è sacrificio è giusto, ma è incompleto [...] Invece nel Medioevo (NDR) nell'eucarestia vedono soltanto il sacrificio della croce di Gesù Cristo. E se oggi chiedeste alla gente qualcosa a questo proposito, vi direbbe che nella messa vede il calvario.
 OR, p. 328
Nell’Eucarestia non c’è nessuna offerta, le offerte si portano e si presentano semplicemente.

OR, pp. 333-334:

Forse che Dio ha bisogno del Sangue di Suo Figlio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio di Suo Figlio alla maniera degli dei pagani....?

PR, p. 34:

Il sacrificio che Dio vuole è il nostro corpo perché nel Cristianesimo non esistono templiSe non uscite dalla religiosità dovete andarvene da qui [il Cammino Neocatecumenale, ndr], allora bisogna uscire dalla idolatria del tempio. […]. La Chiesa è piena di idolatrie, la Chiesa cattolica è piena di paganesimo  

I due fondatori gettano ombra sul valore della Presenza Reale di Nostro Signore nell'Eucarestia, per sostituirvi la presenza dell'assemblea - cioè delle comunità da loro stessi organizzate. La tecnica retorica è la solita: calunniare, distorcere e sminuire per crearsi il pretesto di sovvertire fingendo di correggere.

OR, p. 317 (Dottrina neocatecumenale sull' Eucaristia, NDR):

L’Eucaristia non è “in alcun modo un rito individuale (…). Perché il sacramento non è solo il pane e il vino, ma anche l’assemblea: la Chiesa intera che proclama l’eucaristia. Non ci può essere una eucaristia senza l’assemblea che la proclama… Non c’è eucaristia senza assemblea. È un’assemblea intera quella che celebra la festa e l’eucaristia; perché l’Eucaristia è l’esultazione dell’assemblea umana in comunione… È da questa assemblea che sgorga l’eucaristia…  
OR, p. 323, 324 (Millantata paganizzazione dell'Eucaristia dopo l'Editto di Costantino, NDR):
Vedete come siamo lontani oramai dalla esplosione di gioia e di festa dell'Eucarestia. Siamo ad una messa completamente penitenziale, nella quale il centro è rappresentato dall'uomo che deve avvicinarsi a Dio. Siamo oramai lontanissimi dalla Pasqua in cui Dio interviene per trascinare l'uomo fino a sè. Adesso è il contrario: le nostre messe sono favori che facciamo a Dio. [...] Si fa della messa qualcosa di magico che vale per qualsiasi cosa, cominciano ad apparire gli altari laterali sui quali ogni sacerdote dice la sua messa.
OR, p. 325: (La "riforma" "teologica" neocatecumenale, NDR):

La cosa più importante non sta nella presenza reale di Cristo nell’Eucarestia, essa è in funzione della Pasqua

OR, pp. 329-330:

La Chiesa primitiva non ha mai avuto problemi sulla presenza reale. […] Cristo è una realtà vivente che fa pasqua e trascina la Chiesa. Non è questione di briciole. […]. Ora comincia ad esservi un’ossessione sul fatto che Cristo è presente nel pane e nel vino. […]. 
La Chiesa cattolica diventa ossessionata riguardo alla presenza reale. Cominciano le grandi esposizioni del SS. Sacramento, ma il pane e il vino non sono fatti per essere esposti perché vanno a male 
Se Gesù avesse voluto l’Eucarestia per stare lì si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male. 
Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. Invece da Trento in poi si celebrò messa per consacrare ed avere presente Gesù e metterlo nel tabernacolo


Rispondiamo
:

Il Concilio di Trento ha definito di Fede divino-cattolica che la Messa (anche "privata" cioè - NDR- celebrata senza il concorso dei fedeli - non perché il popolo ne sia escluso ma perché un sacerdote può celebrarla assistito da un ministro) è un vero Sacrificio di adorazione, di ringraziamento, di propiziazione, di soddisfazione e di impetrazione (DS 938, 940).

Le tesi del Cammino Neocatecumenale negano 1°) il valore redentivo espiatorio e propiziatore del Sacrificio della Messa 2°) la presenza reale di Cristo nelle specie eucaristiche anche dopo la Messa, verità definite di Fede dal Concilio di Trento (DS 1513, 1740); dal Concilio Lateranense IV (DS 802), dal Concilio di Costanza (DS 1151). 


NDR; Cfr. P. Enrico Zoffoli (pag. 22):
"Kiko nega che la Messa sia un vero e proprio sacrificio, ritenendolo “il sacramento del passaggio di Gesù dalla morte alla risurrezione” (OR p.305). Esso “è memoria della pasqua” (ivi). “L’Eucaristia è una proclamazione, un kerygma della Risurrezione di Gesù dalla morte” (OR p. 308). È “sacrificio di lode, una lode completa di comunicazione con Dio, attraverso la Pasqua del Signore” (OR p. 322). 

Ecco perché biasima quanti vedono nella Messa “Qualcuno che si sacrifica, cioè il Cristo”, il suo Calvario (OR p. 322). In breve: “nell’Eucaristia non c’è nessuna offerta” (OR p. 328). La Messa sembrerebbe un residuo del culto prestato dai pagani ai loro dèi (OR pp. 59-60). 

[...] Ma la Messa, se è il sacramento del Sacrificio (cf. S. TOMMASO, S. th., III, q. 73, a. 3, 3um; q. 79, a. 7, c.), per se stessa richiama l’immolazione di Cristo, ossia il suo passaggio dalla vita alla morte, non già la risurrezione, che è passaggio dalla morte alla vitaSoltanto la morte — e una morte ispirata e sostenuta dall’amore — ha potuto meritare la Risurrezione del Capo e, in essa, la risurrezione delle membra, intesa come giustificazione delle anime per la Grazia Divina, e la risurrezione dei corpi alla fine dei tempi. E anche qui ogni documentazione biblica, patristica, magisteriale, è superflua. Kiko, ostinandosi nel suo rifiuto del sacrificio, sconvolge e vanifica l'intera liturgia cattolica incentrata nell'altare quale perenne Calvario del Cristo-Vittima."


NDR; dal Catechismo 238. Natura e valore del sacrificio della Messa:
[...] Bisogna con fermezza insegnare, insieme con il sacro Concilio, che l'augusto sacrificio della Messa non è soltanto un sacrificio di lode e di ringraziamento, né una semplice commemorazione di quello della croce, ma un vero sacrificio propiziatorio, col quale ci rendiamo Dio placato e propizio. Perché se con puro cuore, con fede viva, con intimo dolore dei nostri peccati immoliamo e offriamo questa Vittima sacrosanta, otterremo infallibilmente dal Signore la misericordia e la grazia al momento opportuno. Infatti il Signore tanto si compiace del profumo di questa Vittima, che ci perdona i peccati, concedendoci il dono della grazia e della penitenza. Perciò la Chiesa dice in una solenne preghiera: Quante volte si celebra la memoria di questa Vittima, altrettante si compie l'opera della nostra salvezza (Dom. 9 dopo Pent.); poiché tutti gli abbondantissimi meriti della Vittima cruenta si riversano su di noi in grazia di questo sacrificio incruento.


NDR; Vedi anche ai seguenti link

-Sacrificio Eucaristico:


NDR; Circolo vizioso neocatecumenale del sacrificio: 1) Calunniare la Chiesa, accusandola ingiustamente di paganesimo a causa della dimensione sacrificale della Santa Eucaristia istituita da Nostro Signore in persona. 2) Promettere una Chiesa diversa, rinnovata, una chiesa dell'incontro esclusivo col Signore-che-passa e dell'accettazione gratuita, dove non esistano sacrifici ma solamente gioia. 3) Con abile colpo di mano, sacrificare all'Idolo Cammino i fratelli che si sono incamminati dietro a quella falsa promessa tagliandosi i ponti alle spalle. Il sacrificio comprende l' adulterazione della fede, la manipolazione mentale, la microgestione e la distorsione della vita di intere famiglie, la vampirizzazione di tempo, di denaro, di energie, gli abusi psicologici e talvolta anche fisici. I fratelli in cammino sono condotti verso quella stessa rovina pagana dalla quale, inizialmente, era stata promessa loro una via di fuga.

Per questa eroica 
de-paganizzazione (!!!) della Chiesa Cattolica, il Cammino chiede con insistenza la canonizzazione della co-fondatrice.


Conclusione
Come si vede, la dottrina del Cammino Neocatecumenale oggettivamente si allontana da molte verità rivelate e definite dogmaticamente dalla Chiesa cattolica mediante il suo Magistero infallibile. Per questo motivo oggettivamente il Cammino Neocatecumenale non può essere considerato un Movimento cattolico apostolico e romano, anche se si spaccia per tale. 


Vedi anche:



63 commenti:

  1. Leggendo tutto questo non capisco perche la Santa Sede continua a tacera e non metta fine a questa setta che ha malvagamente infiltrato nella Santa Chiesa Cattolica. Possibile che il Santo Padre non sia al corrente di tutto questo?
    Il giorno verra, spero, che qualcuno dovra dare a Dio il perche non si e fatto niente per porre fine a tutto questo. Mi rammarico che tanta gente in buana fede sia stata ingannatta. Io ero uno di questi. Pero per grazia di Dio ho sempre avuto dei dubbi. Poi, dopo aver scoperto il vostro sito ho tagliato la corda e tutti Ii contatti con il CNC.

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  2. "Se non uscite dalla religiosità dovete andarvene da qui [il Cammino Neocatecumenale, ndr], allora bisogna uscire dalla idolatria del tempio. […]. La Chiesa è piena di idolatrie, la Chiesa cattolica è piena di paganesimo."

    La 'idolatria del Tempio' e il 'paganesimo' sono, secondo questi insegnamenti, gli atti di devozione che ci sono stati insegnati: entrare in una chiesa, farsi il segno di croce, andare a inginocchiarsi davanti ad una statua, per esempio della Santa Vergine, per una preghiera, una Ave Maria, oppure davanti al Tabernacolo.
    Come pure avere il santo Timor di Dio o assistere alla Messa con devozione, inginocchiandosi alla Consacrazione.
    Ecco, ciò che ci è stato insegnato e che fa venire la scabbia pruriginosa ad atei, protestanti, e pure a certi cattolici modernisti, fa orrore a Kiko che ne parla come di idolatria e di paganesimo.
    Ma pazienza, uno è libero di avere le proprie idiosincrasie: quest'uomo però purtroppo queste follie acattoliche le ha trasmesse a milioni di persone, intercettate nelle parrocchie, contagiandole.
    Dico milioni, perché anche molti che sono rimasti per poco tempo in Cammino, o che hanno seguito solo le catechesi iniziali oppure che mai sono stati in Cammino, ma in parrocchia hanno avuto catechisti o preti o parroci del CN, sono rimasti impressionati da certe 'rivelazioni' dette con la massima convinzione e in presenza magari di un parroco silente, e le hanno ritenute per vere.
    Poi sappiamo che le 'superstizioni' cattoliche, il Cammino le sostituisce con i feticci del Cammino, gli slogan kikiani, tutta una ritualistica imposta dall'alto e costruita apposta per sovrapporsi a ciò che non si vuole sia creduto: primo fra tutti, la sacralità dell'altare che viene sostituito dal tavolone porta-Hannukiah, la santa comunione al Corpo di Cristo che diventa il pane della schiavitù e il vino dell'alleanza, meri simboli di appartenenza al gruppo che consentono il pasto rituale degli eletti.
    Ecco perché più che di errori del CN parlerei di delitti contro l'Eucarestia e contro la fede cattolica, perché gli errori possono essere casuali, non intenzionali e dovuti a ignoranza o leggerezza, mentre i delitti sono voluti, premeditati, e portati a termine con la ferma volontà di nuocere.
    Il demonio non sbaglia mai, non pensiamoci proprio, che sia un sbruffone benintenzionato che non conosce la lingua e che ha fatto il '68.

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  3. 1° SCR, pp. 43-44:

    La spiritualità cristiana è che i cristiani lodino costantemente Dio. Nella religiosità naturale non esiste questa lode, esiste la sofferenza, la rassegnazione, si deve soffrire in questa vita perché uno abbia la ricompensa nell’altra. La vita è una prova per poi ricevere un premio. […]. Questo è eretico, totalmente anticristiano.
    _________

    Ma guardalo lì! Kiko che parla di cosa è eretico e cosa no. Avendolo conosciuto è da credere che sia tutto il contrario.

    Come messo in evidenza nei nostri commenti ad uno degli articoli precedenti a quello odierno e sullo stesso argomento, Per Kiko nulla è più deprecabile della "religiosità naturale", una fissa proprio.

    Ma qui ne mette insieme parecchie di stupidate megagalattiche.

    A suo avviso l'atteggiamento di lode costante del cristiano (umiltà-semplicità-lode della sua rivelazione; la lode è il punto d'arrivo) confliggerebbe insanabilmente con la sofferenza, la rassegnazione, il merito, "la prova". Cose tutte bandite senza eccezione, addirittura eretiche per antonomasia e a prescindere...

    Non si tratta di riti, dice Kiko, nè vi è un culto da praticare, non servono i sacerdoti con la talare (cit.).

    Al netto di tutto restano le carnevalate neocatecumenali col presbikiko lì a fare la comparsa inutile. Egli deve solo pronunciare la fatidica formula e poi sparire e soprattutto non dare nessun fastidio. Perdinci!

    Resta l'insulsa euforia fratellesca ipocrita (tanto la verità è che lì dentro si detestano tutti cordialmente, avendo conosciuto debolezze e peccatacci gli uni degli altri questi camminanti deformati si schifano allegramente, potremmo dire.
    Dato che la lode, (beh, quella sì!) ha cittadinanza assoluta nelle comunità delle salette.
    Ridicoli!
    ........

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  4. ........

    La vita è una prova?... per poi ricevere un premio? […]. Questo è eretico! totalmente anticristiano!
    Questo pensa il santo vivente di categoria superiore socio in affari di Carmen Hernandez? Che bel tipo davvero!!

    Metto solo qualche citazione biblica presa qui e là (ma questi quando scrutano nelle Scrutatio che cosa scrutano? Saltano o mal interpretano sempre gli stessi passi? Vattelapesca!!)

    Ora gli rinfreschiamo la memoria.


    Esodo 20:20

    Mosè disse al popolo: «Non temete, Dio è venuto per mettervi alla prova, perché ci sia in voi timore di Dio, e così non pecchiate».

    E siamo solo all'Esodo, ragazzi!
    1.
    Dio mette alla prova, interviene nella nostra vita per metterci alla prova.

    2.
    Mentre il versetto inizia con "Non temete!" poi è scritto il perchè Dio "è venuto per mettervi alla prova"

    perché ci sia in voi timore di Dio

    Secondo me Kiko non ha capito mai niente neanche del timore che lui addebita alla invisa "religiosità naturale", non ha mai compreso cosa sia il TIMORE per il cristiano che, nella forma più perfetta è dono dello Spirito Santo "Il Santo Timor di Dio" che ci porta direttamente al n.3.

    3.
    E dunque, perchè Dio ci mette alla prova?
    Perchè Egli vuole che abiti in noi il Timore di Dio?

    Qui lo dice:

    e così non pecchiate

    Ahe, povero Kiko! Un solo versetto Esodo 20:20 e Kiko è letteralmente KO.

    Ma come? Dio non vuole che pecchiamo?
    Prova
    Timore
    Affinchè non pecchiamo più??

    Un solo versetto dell'Antico Testamento ha smantellato centinaia di pagine di catechesi tra le Iniziali il Primo e il Secondo Scrutinio e ... oltre. E tutta la Traditio del fango in cui lui con i suoi luogotenenti affogherà.

    Pax

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  5. Cari amici neocatecumenali,
    quando vi dicono ''se non vi provate con i beni dovete andarvene da qui'', ''se non abbandonate la religiosità naturale dovete andarvene da qui'' quello è il momento in cui il SIGNORE PASSA.
    Non solo, quello è il momento in cui il SIGNORE VI DA' UN PASSAGGIO per liberarvi dalla schiavitù del cammino.

    Accettate il passaggio.

    Irene


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  6. Deuteronomio 8:2

    Ricòrdati di tutto il cammino che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha fatto fare in questi quarant'anni nel deserto per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandamenti.

    Ancora dal Vecchio Testamento un passo ai neocatecumeni molto caro.

    Il Signore ha fatto camminare il popolo per quarant'anni nel deserto per metterlo alla prova (ripete ancora). Sì per fargli scoprire quello che aveva nel cuore, MA NON NEL SENSO DI TUTTO IL PUTRIDUME DEI SUOI PECCATI perchè poi si intrattenesse compiaciuto in essi, rivoltandoti nel tuo brago.

    Conclude e dice che il Signore nel deserto ti ha messo alla prova per "sapere quello che avevi nel cuore e per scoprire
    se tu avresti osservato o no i suoi comandamenti.

    Capito? Osservare i comandamenti di Dio, compiere il bene, no adempiere alle consegne del cammino e poi - per il resto - non poter non peccare.

    Pax

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    2. Kiko, altre due citazioni ti contraddicono quando proclami con convinzione:

      "La vita è una prova per poi ricevere un premio. […]. Questo è eretico..."

      La prima è tratta dal Libro di Giobbe:

      Giobbe 7:18
      "e lo scruti ogni mattina
      e ad ogni istante lo metti alla prova?"

      Quanto importante è la prova nell'economia della salvezza!


      La seconda del Libro dei Salmi:

      Salmi 66:10
      "Poiché tu ci hai messi alla prova,
      o Dio,
      ci hai passati al crogiuolo come l'argento.

      Ecco qui in primo piano i suoi amati Salmi!

      Dulcis in fundo, si configura meglio la "prova", che è identificata col passare l'argento o l'oro al crogiuolo.

      Ci chiediamo, perchè mai l'oro e l'argento devono passare per il crogiuolo?
      Ma per la purificazione! Per eliminare ogni scoria. Per essere resi perfetti".

      Complimenti Kiko, non ne azzecchi una di quelle importanti. Neanche per sbaglio.

      Pax

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  8. Ricopio qui alcuni brani dal librettino Visite al SS Sacramento e a Maria Santissima di Sant'Alfonso Maria de'Liguori, consultabile online.

    Si tratta di un libro di preghiere e meditazioni che il Santo propone ai fedeli per un mese continuativo di visite al Santissimo, una visita al giorno.

    Leggendolo colpisce moltissimo la differenza tra l'altitudine dell'amore per Dio raggiunta dai Santi e la schiuma biliosa che pare uscire dalle fauci dei due fondatori del Cammino quando parlano di devozione (anzi di devozionismo) alle Sacre Specie. Non occorre commentarli ulteriormente, è tutto documentato nei mamotreti.

    Dalla visita IV:

    "Gli amici del mondo trovano tanto contento tra loro, che perdono le giornate intere a starsene insieme. Con Gesù sacramentato ci trova tedio chi non l'ama. I santi han trovato il paradiso avanti il SS. Sacramento."


    Dalla visita VIII:

    "Quale gioia deve essere la mia, o Verbo Eterno fatto uomo e sacramentato per me, sapendo che sto innanzi a voi che siete il mio Dio, siete una maestà infinita, una bontà infinita che tanto affetto avete per l'anima mia? Anime che amate Dio, da dove vi trovate, in cielo o in terra, amatelo ancora per me.

    Maria madre mia, aiutatemi ad amarlo. E voi, amantissimo Signore, fatevi l'oggetto di tutti gli amori miei. Impadronitevi di tutta la mia volontà. Possedetemi tutto. Io vi consacro tutta la mia mente, acciocché pensi sempre alla vostra bontà; vi consacro anche il mio corpo, acciocché mi aiuti a darvi gusto; vi consacro l'anima mia, acciocché sia tutta vostra.

    Vorrei, o diletto dell'anima mia, che tutti gli uomini conoscessero la tenerezza dell'amore che loro portate, acciocché vivessero tutti solo per onorarvi e darvi gusto, come voi desiderate e meritate.

    Viva almeno io sempre innamorato della vostra bellezza infinita. Io voglio fare quanto posso da oggi avanti per gradirvi. Propongo di non tralasciare qualsivoglia cosa che intenda essere di vostro gusto, mi costasse ogni pena, il perdere ogni cosa, anche la vita. Beato me, se perdo tutto per fare acquisto di voi, mio Dio, mio tesoro, mio amore, mio tutto!"

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  9. Volevo rispondere all'anonimo del primo intervento, sono contento che tu abbia aperto gli occhi e lo sarei molto di piu' se mi dicessi cosa fai ora, senza essere vago, affinchè anche io mi possa redimere e tornare sulla retta via. Al contrario di quello che pensi, il Papa e' molto attento ai gruppi e se al cammino ha fatto qualche tiratina di orecchio con altri e' stato molto piu' duro, chiedi a Tripudio & c. Carmine

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  10. Eccoli pronti al via.

    https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2021-07/neocatecumenali-carmen-hernandez-apertura-causa-beatificazione.html

    Frilù

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    1. Vanno avanti imperterriti, accompagnati da Pastori consenzienti ed elogianti le virtù cristiane di Carmen. Ma a noi non possono ingannarci. L'abbiamo conosciuta la donna.
      Dovrebbero vergognarsi di ignorare. Mica parliamo solo noi, tante sono le testimonianza contrarie.
      Ma anche su questo si fonda la supponenza dei Pasqualoni festanti che frequentano il Blog e vengono a dirci la loro ogni minuto.

      Pax

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    2. Con il Papa che abbiamo, non mi meraviglierei che facessero "Santa subito" Raffaella Carrà!
      ---
      Ruben.

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  11. Prima parte.

    L’Eucaristia non è “in alcun modo un rito individuale (…). Perché il sacramento non è solo il pane e il vino, ma anche l’assemblea: la Chiesa intera che proclama l’eucaristia. Non ci può essere una eucaristia senza l’assemblea che la proclama… Non c’è eucaristia senza assemblea. È un’assemblea intera quella che celebra la festa e l’eucaristia; perché l’Eucaristia è l’esultazione dell’assemblea umana in comunione… È da questa assemblea che sgorga l’eucaristia…

    Falso!Falso!Falso!

    "Non ci può essere una eucaristia senza l’assemblea" State attenti, TUTTI, a questo punto.
    Ovviamente, senza che ci facciamo giri mentali, sappiamo che Kiko intende un assemblea nc, che celebra a suo modo, cioè nel modo di Kiko, cioè con applausi, canti, chitarre, e altro che conosciamo. Sappiamo perché parla così, in quanto sta parlando a gente pagana che sa poco di Fede, e per cui si bevono tutto.
    Vi chiedo e mi chiedo?
    Dio non è ONNIPOTENTE? Dio ha bisogno di noi per agire? L'Eucarestia è opera umana o di Dio? Quale uomo decide come deve agire Dio, cioè quale uomo ci dice come è valida l'Eucarestia? Tutti i vescovi incarcerati e soli che facevano eucarestia in prigione con le briciole di pane, la facevano falsa ed erano illusi, e Dio li abbandonati? Lo Spirito Santo non ha potere di congiungere tutti noi in un solo corpo, cioè in Gesù Cristo non siamo tutti uniti, perché Lui contiene tutti noi e nel momento in cui siamo nella sua Volontà, ecco che siamo tutti uniti spiritualmente e quindi in Lui siamo la Chiesa? Vi risulta che quando andiamo in chiesa siamo soli? Vi risulta che la domenica non ci sia nessuno alla Santa Messa?

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  12. Seconda parte.

    Chiedetevi TUTTI, se volete.

    Perché costui sente di parlavi in questo modo? Da quale volontà è mosso? Non sto qui a scrivere che è indemoniato, va all'inferno, ecc, ecc.Dio giudica chi deve andare all'inferno, e io non sono un esorcista. Ma sono qui a scrivere: quale volontà lo muove? Cioè, per capirci, costui sta giudicando la Chiesa, il Cristianesimo, afferma che in Chiesa sono entrati i pagani, ha giudicato i santi, ha giudicato le pratiche religiose, addirittura giudica i riti e, forse, anche i sacramenti, ha affermato che i cristiani che vanno alla Santa Messa domenicale sono "cristiani della domenica", ovviamente in modo dispregiativo, ha affermato che la Santa Ostia è un foglio di carta. Vi rammento a TUTTI i Miracoli Eucaristici, se non mi credete andateveli a vedere online. Ha affermato tante cose che sono state sottolineate e che pote riscontrare.
    E per cui, vi chiedo: costui penetra lo spazio, il tempo e i cuori, e indica cosa era, nei primi secoli, buono e cosa no, cioè ci indica cosa doveva fare la Chiesa nei primi secoli e dove ha sbagliato, per cui afferma che il Papa e altri, di quel tempo, erano in errore, afferma che i cristiani, sempre di quel tempo, e( ovviamente il vero scopo è quello di giudicare quelli di oggi) quelli di oggi sono dei pagani, afferma, sotto sotto, che tutte le parrocchie del mondo errano in quanto fanno la Comunione con il foglio di carta, ecc, ecc. Praticamente, il succo del discorso è questo: prima di me era tutto un errore, ora sono arrivato io e vi indico qual è il vero cristianesimo. In grandi linee questo mi sembra di capire.

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  13. Terza parte.


    Però tutto questo mentre dalla parte sua troviamo: chi ruba al prossimo e fa campare i propri figli sulle spalle degli altri, chi dice apertamente agli altri che sono attaccati al denaro e dopo infila i suoi figli in posti sicuri, come in Vaticano, ovviamente per attaccamento al denaro e per avere sicurezze terrene, chi si fa pagare le convivenze mentre ha soldi da parte, come in banca, e sfrutta chi in quel momento ha come un senso di responsabilità, chi si fa canne durante le convivenze, chi, sempre nelle loro convivenze, mangia e beve e fuma a crepa pelle e fa battute e sesso e altro, chi cova odio dentro il suo cuore mentre, a doppia faccia, ti fa un sorriso ipocrita e ti mette a credere di essere tuo amico, chi giudica la gerarchia della Chiesa e afferma che i vescovi e preti e cardinali, ovviamente non ha loro, diciamo, simpatici, sono in errore, chi va sparlando in giro di ciò che avviene, diciamo di segreto, tra di loro, chi sta con uomini sposati o divorziati e fa tranquillamente eucarestia, chi convive senza vincolo matrimoniale, chi non lavora e pesca sulle spalle del prossimo, chi fa cadere il Sangue di Gesù, altra cosa molto ma molto grave è quella di non inginocchiarsi davanti alla Santissima Ostia, ovviamente nel loro caso al Pane Consacrato, non si inginocchiano davanti al Santissimo Sangue, abbiamo chi giudica di tiepidezza il prossimo e si crede un grande cristiano perché va con la chitarra a battere le mani in una piazza una volta all'anno o più, mentre gli altri giorni si comporta come nulla fosse, ovvero fa cose mondane, chi si crede catechista senza titolo e senza arte e ne parte, solo perché è stato votato da un gruppo di persone un pomeriggio ( che io potrei anche accettare, non come catechista alla maniera esposta dal signor Kiko, ma lo accetto in quanto tutti noi siamo stati battezzati e abbiamo ricevuto la cresima, e per cui siamo: 1241 L'unzione con il sacro crisma, olio profumato consacrato dal Vescovo, significa il dono dello Spirito Santo elargito al nuovo battezzato. Egli è divenuto un cristiano, ossia « unto » di Spirito Santo, incorporato a Cristo, che è unto Sacerdote, Profeta e Re.36);

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  14. Quarta parte.

    abbiamo chi si crede catechista e indica i peccati al prossimo, mentre ne ha una caterva sulle spalle, e per cui ritorna sempre la famosa ipocrisia, abbiamo chi pretende obbedienza e non vede oltre il proprio naso, abbiamo chi odia e invidia colui che sta cercando, con difficoltà, la Volontà di Dio, o almeno ci prova, abbiamo il modo gentile e carino quando si devono chiedere i favori, ma poi una volta ottenuti ti sputano in faccia, abbiamo chi si proclama fratello e cristiano, ma poi durante la settimana non ti conosce, abbiamo chi si proclama guida, fratello, luce dei tuoi passi e per cui ti chiede obbedienza, o amicizia cristiana, ma poi neanche ti saluta se non frequenti più il suo gruppo, perché non fai la sua volontà o non ti vede più nell'ambito nel quale si sente appagato ( come se tutti dovessero fare ciò che penso e desidero io), abbiamo chi usa i sottoposti per contrastare chi è, a detta sua, scomodo mentre non ha il coraggio di mostrarsi a viso aperto ( chiedetevi anche qui il perché), abbiamo chi pensa che l'unica Volontà di Dio sia ciò che penso io e riesco a capire io ( come se Dio fosse rinchiuso solamente dentro la mia mente), abbiamo chi si crede al di sopra di ogni regola o altro, in quanto le lettere del Vaticano non lo toccano, i provvedimenti neanche, e altra disposizioni simili nemmeno, abbiamo chi proclama la fine delle parrocchie perché sono arrivati loro dopo duemila anni, abbiamo chi proclama che le parrocchie sono tutte vuote perché lui vede tutto il mondo e conteggia tutti i partecipanti delle parrocchie nel mondo, abbiamo chi vede quanti soldi si danno alla Chiesa, cioè i cristiani della domenica ne danno pochi e loro molti, cioè con le decime ( ma realmente ne arriva una parte alle parrocchie),

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  15. Quinta parte.

    abbiamo chi dice agli altri di pagare le tasse, e per cui di rispettare le leggi dello Stato, e poi è il primo che non le rispetta, in quanto si imboscano soldi i paradisi fiscali e si fanno tante altre cose per eludere le tasse, abbiamo chi si proclama vero fratello e da baci e altro, e dopo lascia gli anziani, del proprio gruppo, soli, abbiamo chi ti telefona o ti chiama solo quando gli serve un favore, mentre poi neanche ti conosce, abbiamo chi ti accoglie quando fai numero o si pensa che sei dei loro, ma poi ti mette in croce quando, sempre secondo il loro giudizio, non vai d'accordo con loro su alcuni punti, abbiamo chi mangia sulle spalle del prossimo, o fa mangiare sulle spalle del prossimo, che incolpa gli altri di rubare al Cammino, abbiamo chi estorce la volontà altrui e fa passare tutto questo per volontà del Cammino o addirittura della Chiesa, invece è lui medesimo che vuole quella cosa e in quel momento è in pieno errore, abbiamo chi sa che c'è il segreto confessionale e assiste, senza dire nulla, alla violazione del segreto, sapendo che c'è la scomunica ( tanto a loro, come scritto in precedenza, le regole non sono valide, sono sopra di ogni cosa), abbiamo chi litiga e si tirano le sedie addosso, e se non si fa questo, cioè di tirasi le sedi addosso, si accusa gli altri di essere falsi, come se fosse una regola tirarsi le sedie addosso, abbiamo chi si fa comperare gli arredi e altro, e poi una volta ottenuto tutto questo ti parla male dietro le spalle e lui ne usa per farsi la sua amata celebrazione, abbiamo chi giudica la carità degli altri e la giudica, diciamo, falsa, perché deve drenare soldi nel proprio ambito, abbiamo chi sta lì a parlare di passaggi come se fossero medaglie al petto, e afferma tutto questo come vanto,, abbiamo chi ti dice che se vai contro di loro stai andando contro lo Spirito Santo, ovviamente perché loro sono un'unica cosa, specialmente quando fanno l'opposto dello Spirito Santo.

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  16. Sesta parte.

    Sappiamo che non è ammesso nessun canto se non è di Kiko, alla faccia dell'assemblea, sappiamo che non è ammessa nessuna azione se non è impostata da Kiko o vicini a lui, cioè di simile immagine ( catechisti, responsabili, corresponsabili e simpatizzanti, che sono sottoposti, come sappiamo, allo stesso modo di interagire, di vedere, di pensare, di essere di parte ecc) sappiamo che chiunque non soddisfa le simpatie di Kiko o di altri di simile immagine è visto come un Giuda e cose simili, sappiamo che ciò che si guadagna deve essere speso secondo la volontà di Kiko e di altro uomo di simile immagine di Kiko, sappiamo che si deve pregare come Kiko vuole e vuole uomo di simile immagine, sappiamo che si deve pensare come vuole Kiko e come altro uomo di simile immagine di Kiko, sappiamo che tutti quelli aderenti a Kiko fanno gli stessi ragionamenti e giudicano, alla fine, gli altri allo stesso modo, sappiamo che devi comperare le icone di Kiko, sappiamo che devi suonare come vuole Kiko o altro uomo di simile immagine, sappiamo che se non dai i soldi come vuole Kiko o altro uomo di simile immagine sei bocciato, sappiamo che devi battere le mani come vuole Kiko e vuole uomo di simile immagine, sappiamo che il peccato è quello che ci indica Kiko e ci indica uomo di simile immagine, non è quello che ci indica Dio nella Bibbia, ma è Kiko e uomo di simile immagine che ci dice cosa è peccato e cosa non lo è, sappiamo che per essere veri cristiani dobbiamo essere ciò che vuole Kiko e uomo di simile immagine, sappiamo che devi, dico devi, obbedienza cieca a Kiko e a uomo di simile immagine,

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  17. Settima parte.

    sappiamo che ogni cosa che si dice contro a Kiko e uomo di simile immagine la risposta che devi aspettarti è questa: NOI SIAMO LA CHIESA, SE VAI CONTRO IL CAMMINO VAI CONTRO LO SPIRITO SANTO, IL PAPA E' CON NOI, SIAMO APPROVATI, TUTTO IL VATICANO RIDE DI TE, SEI UN BLASFEMO, LEGGI LIBRI BLASFEMI DI ZOFFOLI, MARIGHETTO, CONTI, ARIEL, E DI LISTA E ALTRI BLASFEMI CHE SONO SCOMUNICATI DAL VATICANO, CHI VA CONTRO DI NOI VA CONTRO IL VESCOVO, I VESCOVI CHE CI VANNO CONTRO SONO TUTTI INVIATI DAL DEMONIO INFATTI SONO VESCOVI FARAONI, DITE SCICCHEZZE, SIETE TRADIZIONALISTI, SIETE CONTRO IL CONCILIO VATICANO II, SIAMO NOI CHE TI SPIEGHIAMO IL CONCILIO VATICANO II, NOI SIAMO IL CONCILIO VATICANO II, ECC, ECC.

    Penso che l'elenco sia abbastanza esaustivo.

    Vi chiedo a TUTTI: ma questi sono in grado di giudicare il prossimo? Oppure hanno qualcosa da sistemare in precedenza?

    Mt 7,1-5
    Togli prima la trave dal tuo occhio.
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».


    Cristiano Della Domenica.

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  18. Stasera alla Messa nella Cattedrale di Madrid per il quinto anno della morte di Carmen, assenti ingiustificati Kiko don Mario e Ascensión.
    È stata letta la solita lettera di Kiko, che ad un certo punto scrive che lui pensava che la gente seguisse lui ed invece seguivano Carmen (ma Cristo, non lo seguiva nessuno?)
    Hanno presentato al vescovo di Madrid la richiesta per l'apertura della causa di beatificazione di Carmen, ma sappiamo che non potrà essere fatta prima di alcuni mesi. Messa normalissima presieduta dal Vescovo di Madrid con la presenza di Rouco e di alcuni parenti di Carmen. Comunione processionale. Canti con la chitarra poco adeguati alla Cattedrale dell'Almudena. Una contora in particolare abbastanza straziante.

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    1. Intanto la Diocesi di Madrid inizia il processo di beatificazione. Ora parola alla Chiesa.

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    2. Sintesi eccelsa. Anche io ho seguito un poco.
      Kiko fino all'Annuncio di Pasqua andava ancora correndo e saltellando, tanto che imprudentemente ha voluto fare l'annuncio come sempre a Roma e a Madrid esponendosi con imprudenza grande. Il COVID infatti lo ha stroncato. Lo ha superato ma lo ha messo KO. Questo è indubbio. Ora staranno cercando di riprenderlo. Vedremo se recupererà.
      Gli altri due non sono andati per solidarietà? Perchè era peggio solo loro? O anche padre Mario soffre le conseguenze del COVID che ha costretto anche lui al ricovero e forse rianimazione? Vedremo. Importante che abbiano la "resurrezione dentro".

      Pax

      P.S. per il resto scalpitano. 5 anni troppo lunghi per loro, non resistono più. Intanto il Cardinale fa un'omelia come se Carmen fosse già santa a prescindere, causa o non causa.

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    3. Al momento abbiamo sentito solo bugie sulla 'carità' della Hernandez. Quante persone dovranno rischiare l'inferno a causa delle menzogne raccontate per mandare la Carmen in un finto Paradiso?

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  19. @blog, la Chiesa conosce benissimo ciò che divide il Corpo di Cristo e mentre approva e difende il Cammino mette un limite alla messa tridentina. Questo dovrebbe farvi riflettere. Pietro per difendere l'unità della Chiesa non conosce mezze misure e mentre al Cammino rivolge paterne raccomandazioni, a voi lefebviani (parole di padre Lorenzo Montecalvo) toglie o riduce drasticamente l'accesso alla messa tridentina. Meditate gente, meditate.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Un coacervo di ipocrisia e di malizia questo commento, non varrebbe la pena neppure rispondere.

      La Messa cosiddetta Tridentina di per sé è valida, non eretica né sacrilega. Il problema è con i gruppi che ruotano intorno alla Tridentina, è un problema politico.

      Come è già stato detto, chi preferiva la "Tridentina" e non può più andarci, potrà assistere alla Messa cosiddetta di "Paolo VI", celebrata degnamente e devotamente.

      Molta gente va alla Tridentina perché si è stufata del circo delle animazioni e dell'autoreferenzialità dell'assemblea, due cose che toccano il parossismo nella baldoria neocatecumenale del sabato sera.

      Ricordiamo piuttosto, una volta di più, che gli specialisti separatisti nel rifiuto della parrocchia sono proprio i neocatecumenali, inseguitori del "cibo più gustoso", dell "assemblea dove siamo tra di noi fratelli", il "cammino superiore" del "non ci mescoliamo con quelli che non si impegnano", con "i cristianucci della domenica"...

      Le celebrazioni neocatecumenali, al contrario della Messa "di San Pio V", sono eretiche e sacrileghe. E lo conferma, quale frutto di conversione, il fatto che i neocatecumenali esprimano soddisfazione per la limitazione di una Messa non sacrilega.

      Quando aboliranno la celebrazione neocatecumenale insieme a tutto il cammino (e succederà, anche perché finirà l'olio delle oliature e si apriranno gli armadi della vergogna), io sarò finalmente felice che Nostro Signore non venga più offeso e che tanti fratelli non siano più costretti a "celebrare" in quella maniera oscena.

      E certamente non esulterò perché "è stato toltoh il giocattolinoh a quelli làhh! haaahahahahahaaaaahhhhh!!!!1111". Questa è infatti una specialità neocatecumenale che, ribadisco, discende da, e conferma i, sacrilegi commessi il sabato.

      BAH.

      A. Non.

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    2. A.Non

      A leggerti mi sono riconsolata. Grazie. Spero che avvenga quanto prevedi.

      Intanto dico al nostro affezionato Vinicio che il suo squallido commento me lo conservo, con tutti i suoi sntiti elogi per il ministero petrino. Lo tirerò fuori quando Papa Francesco vi farà la festa.

      Pax

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    3. @)fallacio
      Ti do una notizia, caro...Io non HO mai partecipato ad una messa TRidentina. MAI. Non mi interessa. Lo sai perchè? PErchè a me basta una normalissima messa di Paolo VI celebrata secondo le regole, con rispetto e devozione. Praticamente il contrario delle buffonate del cammino.

      CArissimo, tu stesso parli di "paterne raccomandazioni". Peccato che voi queste "paterne raccomandazioni" le avete buttate nel WC e tirato lo sciacquone dato che da un orecchio vi sono entrate e dall'altro sono uscite. Quindi, carissimo, ne debbo dedurre che, se voi rifiutate di seguire delle paterne raccomandazioni, significa semplicemente che NON VI RICONOSCETE COME FIGLI DELLA CHIESA.

      Nella CHIESA ci state solo PRO-FORMA e solo nella misura nella quale potete avvantaggirvi. PEr il resto, per voi, potrebbe scomparire, anzi Kiko si augura che scompaia perchè, e lo dice lui stesso, è piena di orribili devozionalismi che nulla hanno a che fare, SECONDO LUI, con il cristianesimo.

      Quindi, caro Fallacio, è inutile che vieni qui a cianciare di unità della chiesa e robe varie. Prima o poi i nodi arrivano sempre al pettine

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    4. Caro Fallacio Asino Vinicio, medita tu invece sul fatto che, prima o poi, la pecunia terminerà. Allora vedremo se e quale sarà la difesa. Io dico che non ve ne sarà, né difesa né approvazione. E vedremo cosa farete voi, poi... Perché io continuerò a frequentare e a partecipare alla Messa Vetus Ordo così come a quella Novus Ordo. Voi non so, ma la risposta penso di saperla! Sarei lieto di sbagliarmi, ma dubito che accadrà!

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  20. Naturalmente Vinicio prende lucciole per lanterne, ma si capisce che ha bisogno di trovare una contrapposizione, un 'voi' contro 'noi', come se sul blog ci fosse una cupola mafiosa simile al Cammino e contrapposta ad esso.
    Credo sia difficile da capire per chi è abituato a pensare di dover appartenere ad un uomo, in modo infantile e idolatra, ma
    in questo blog scrivono dei semplici cattolici, che amano la Chiesa e la sua liturgia e sono obbedienti al suo Magistero infallibile. E non solo: le porcherie del Cammino non investono unicamente la dimensione della fede, ma sono degli errori/orrori antropologici, dei veri delitti contro l'uomo, la sua intelligenza e libertà.
    Se poi tu e don Lorenzo conosceste esattamente la persona cui accennate con tanto disprezzo, per lo meno ne sapreste scrivere il nome. Ma, inutile pretenderlo: i neocatecumenali duri e puri si fanno un vanto d'essere ignoranti come capre.

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    1. Il primo a rifiutare la definizione di "lefebvriani" fu lo stesso Mons. Marcel Lefebvre, che si lamentava esattamente di questa cosa: invece di ascoltare i suoi appelli accorati, i giornalisti dell'opposizione, trascinando le folle, si concentravano sulla stigmatizzazione della "squadra" di fedeli ed ordinati che, radunati intorno al Monsignore, gli chiedevano di difenderli contro gli eccessi liturgici che in quegli anni iniziavano a prendere piede e che, come risultato più degenere, hanno prodotto questo bel capolavoro che è il Cammino Neocatecumenale, del quale non abbiamo ancora finito di contare i danni.

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  21. 30anni

    Valentina Giusti Stasera alla Messa nella Cattedrale di Madrid per il quinto anno della morte di Carmen, assenti INGIUSTIFICATI Kiko don Mario e Ascensión.

    Ho visto alcune parti del video e, per usare un gergo tanto caro a Kiko e catechisti, mi sembra che l'assenza completa dell'équipe sia una vera e propria BOMBA. Ma come? Inizia il percorso di santificazione dell'iniciadora e nessuno di loro è presente !!!!

    In realtà ho sottolineato "ingiustificati" perché chi ha letto la lettera (Pax chi era?) ha detto prima che volevano essere l', ma (se ho capito bene) Kiko non era in forze.
    Beh, a parte che se non è venuto ad un evento come questo deve stare proprio male, la bomba è che nessuno degli altri 2 si è mosso !!! Insomma; ci può stare che Kiko non fosse in rado di viaggiare; ci può anche stare che Marietto anche non se la passi bene e non potesse venire. Ma che cosa ha impedito di farci andare Ascension che non è né vecchia né malandata?

    A meno che ... questo non sia l'ennesima manifestazione di una personalità accentratrice e narcisista che non può immaginare un evento come questo senza la sua presenza e surrogato da una figura di secondo ordine, e non degna dell'evento. Se è così (e non avrei altre spiegazioni) è un fatto piuttosto grave.

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    1. La lettera di Kiko l'ha letta Carlos Metola, postulatore della causa della 'serva di Dio' Carmen Hernandez.
      N.B. immagino Carmen che strepita: lei non voleva essere serva di nessuno, comandava pure a Gesù Cristo come fosse il suo valletto che doveva venire a sventagliarla o a scaldarle i piedi a comando!

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    2. Ecco, Valentina grazie della informazione.
      In realtà Carmen disprezzava Kiko e diceva che lei non collaborava affatto con lui. Della serie sputare nel paitto dove uno mangia. Orribile!

      Carmen rettificava e diceva: Gesù Cristo collabora con me, mi supporta...

      ... e sì, come tutti gli altri, anche il Signore Carmen lo trattava da maggiordomo suo.

      Pax

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  22. Un pezzo grosso spagnolo delle prime comunità di Kiko, ma non so chi sia, come si chiami. Uno degno di sostituirlo in un simile frangente. Nessuno dei big romani mi è parso di vedere, neanche una sparuta rappresentanza. A meno che non stessero difilati, e poi le mascherine. Ma almeno sarebbero stati presentati un minimo. Si gira abbastanza se necessario anche da un Paese all'altro, non vederne nessuno fa un certo effetto. In ogni caso era un evento cruciale in vista della canonizzazione già scritta di Carmen (questo già appare chiaro).
    Di sicuro è la prima volta. Nessuno degli Iniziatori, nessuno della cupola romana. Arcano nell'arcano neocatecumenale.
    Sono scosse le fondamenta!

    Pax

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    1. Da e per la Spagna ci sono restrizioni importanti quindi non mi pare del tutto astruso il fatto che non ci siano rappresentanti romani. Quello che è importante è che non ci siano Kiko, Padre Mario ed Ascension.

      Ora, il Covid è una brutta bestia e non mi stupirei se Kiko fosse ancora sotto un tram.
      Padre Mario sembrava messo meglio a vedere la famosa fotografia, ma si sa che lui conta come il due di coppa con la briscola a bastoni.
      Ascension, con tutto il rispetto che ho per lei, conta ancora meno di Padre MArio. Sta dove sta SOLO ED ESCLUSIVAMENTE perchè la Santa Sede ha premuto perchè Carmen venisse "sostituita". Per il resto è un soprammobile. Nè più e nè meno. Al massimo ora come ora è la badante di Kiko e quindi forse è per questo che non c'era.

      Per il resto farei notare che la tanto millantata MESSA APPROVATA perchè sta NEGLI ORIENTAMENTI APPROVATI (vero Fallacio?) in realtà non è approvata...altrimenti come si spiega il fatto che, per una occasione tanto importante, hanno fatto una normalissima messa dei cristiani della domenica?
      CHe strano, ogni volta che può restare una traccia di quello che si fa STRANAMENTE la messa è sempre "normale". Vedasi funerale Carmen, funerale Morfino...ma anche una messa che si dovrebbe ancora trovare su YT e che era celebrata dal vescovo spagnolo di Teruel in una chiesa NEOCATECUMENALE e questo SUBITO DOPO L'APPROVAZIONE DEGLI STATUTI. Quale migliore occasione per far vedere la bellezza della messa "così come l'ha voluta il Concilio", no? E invece era una normalissima messa domenicale.
      Una di quelle messe che tu, bravo camminante, devi evitare come la peste perchè lì non c'è la Pasqua, perchè lì "non conosci nessuno" e perchè lì c'è quella cosa strana che sa di carta...

      MEditate gente...meditate

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  23. https://www.youtube.com/watch?v=NmVArZfdcBw


    https://www.amicidomenicani.it/se-il-sacerdote-possa-celebrare-senza-la-presenza-del-popolo-e-se-questa-messa-abbia-minori-meriti/

    CDD.

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  24. Vorrei scrivere un mio pare su ciò che sta accadendo sulle disposizioni del Papa sulla Messa, leggo scritto, di San Pio V. Se sbaglio sono aperto a qualsiasi correzione perché non partecipo a quella Messa e ne sono estraneo. Ho partecipato due volte, e ho visto che è composta, dignitosa, diciamo calma ecc, ecc. Non trovo nulla di male nel parteciparvi.
    E trovo che Papa Francesco non ha un giudizio, proprio negativo, ma spiega, sulla lettera di presentazione, che ci sono gruppi che si oppongono al Concilio Vaticano II. E' questo è vero, nessuno lo può negare. Il Concilio è stato fatto dalla Chiesa in quel tempo, e bisogna rispettarlo. E per cui, nel mio piccolo, inviterei chi è contrariato alla lettera del Papa a obbedire umilmente, perché il Papa sta stringendo il cerchio su alcune situazioni e su alcuni gruppi. Ora sta a chi crede fermamente a quel tipo di celebrazione dimostrare che la ama e la vuole proteggere.
    Ma vi invito tutti a questo punto:

    Mi addolorano allo stesso modo gli abusi di una parte e dell’altra nella celebrazione della liturgia. Al pari di Benedetto XVI, anch’io stigmatizzo che «in molti luoghi non si celebri in modo fedele alle prescrizioni del nuovo Messale, ma esso addirittura venga inteso come un’autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale porta spesso a deformazioni al limite del sopportabile»[13]. Ma non di meno mi rattrista un uso strumentale del Missale Romanum del 1962, sempre di più caratterizzato da un rifiuto crescente non solo della riforma liturgica, ma del Concilio Vaticano II, con l’affermazione infondata e insostenibile che abbia tradito la Tradizione e la “vera Chiesa”. Se è vero che il cammino della Chiesa va compreso nel dinamismo della Tradizione, «che trae origine dagli Apostoli e che progredisce nella Chiesa sotto l’assistenza dello Spirito Santo» (DV 8), di questo dinamismo il Concilio Vaticano II costituisce la tappa più recente, nella quale l’episcopato cattolico si è posto in ascolto per discernere il cammino che lo Spirito indicava alla Chiesa. Dubitare del Concilio significa dubitare delle intenzioni stesse dei Padri, i quali hanno esercitato la loro potestà collegiale in modo solenne cum Petro et sub Petro nel concilio ecumenico[14], e, in ultima analisi, dubitare dello stesso Spirito Santo che guida la Chiesa.
    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/07/16/0469/01015.html

    Il Papa sta scrivendo di due parti che interagiscono: quali sono?
    Uno, scrive chiaramente, è quello che segue il Missale Romanum del 1962 e elenca le motivazioni. L'altro, non viene citato esplicitamente, ma è sottinteso, cioè sono coloro che abusano del Concilio Vaticano II per fare abusi eucaristici, infatti:

    Al pari di Benedetto XVI, anch’io stigmatizzo che «in molti luoghi non si celebri in modo fedele alle prescrizioni del nuovo Messale, ma esso addirittura venga inteso come un’autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale porta spesso a deformazioni al limite del sopportabile»[13]

    Forse arriverà altra lettera, o simile, a qualche altro gruppo, o gruppi. Questo non lo sappiamo, ma sappiamo che con Papa Francesco si devono mettere in linea, non perché sia come un mastino, fatemi passare l termine, ma perché da l'impressione che non passi sopra su alcune situazioni.
    Ovviamente già sappiamo che se arriva la lettera a chi sta poco simpatico a qualcuno è: una mazzata, è una scomunica, e via dicendo. Se invece arrivano lettere a noi che apparteniamo ad un gruppo è: ma non è per noi... noi non siamo ne un gruppo, ne un movimento, ne altro, noi siamo il vento che non puoi toccare con le mani e la luce che vedi ma non tocchi, il Papa ci sta facendo delle piccolissime correzioni ma è con noi ( nel senso: è solo con noi) e tutto questo non ha nessun valore, ecc, ecc.

    CDD.

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    1. Mettiamo i puntini sulle "i".

      Il Concilio Vaticano II è un concilio "pastorale", contrariamente ai venti Concili precedenti, che erano "dogmatici". Il dogma richiede l'assenso della fede: se hai qualche riserva, o se non lo accetti, sei fuori dalla Chiesa. Al contrario, la pastorale è contingente, dipende dai tempi e dai luoghi, è criticabile, è superabile.

      Del Concilio Vaticano II è stato detto che "le cose buone non erano nuove, e le cose nuove non erano buone". Le cose "nuove", infatti, anziché determinare una "primavera della Chiesa", hanno contribuito drammaticamente alla desertificazione delle parrocchie, al sorgere di movimenti idolatrici come il Cammino, al crollo continuo delle vocazioni, alla riduzione della pratica della fede. Le cose "nuove", in particolare, erano sufficientemente ambigue: come quando ti dicono di conservare il gregoriano e però di dare anche spazio al canto popolare - e nelle parrocchie non si è conservato il gregoriano e al posto del popolare hanno messo ridicole canzonette inventate la sera prima (che non sono più state tolte).

      Quando i modernisti reclamano la fedeltà al Vaticano II, stanno compiendo anzitutto un atto dispotico e ideologico, perché insinuano che chi non è fedele al Vaticano II andrebbe contro la fede. Non è così. È un Concilio "pastorale", dunque si può avere un'idea "pastorale" diversa da quella del Concilio e restare legittimamente cattolici. Per esempio Benedetto XVI approvò gli Statuti della Fraternità Sacerdotale San Pietro, che comprendono non solo l'uso esclusivo della liturgia "tridentina" ma perfino il diritto di "criticare costruttivamente il Vaticano II". La critica ad una "pastorale" non implica affatto una critica al "dogma".

      Certo, abbiamo ben presente quelle piccole sacche di persone che con la scusa di criticare il Vaticano II, tentano di far passare qualche idea scismatica o eretica. Ma capite che il Traditionis Custodes sarebbe come una nuova legge dello Stato che vieta di usare le automobili "a cinque porte" perché c'è stato qualche cretino che ha fatto un incidente con una "cinque porte".

      Inoltre i Messali del '62 e del '69 sono drammaticamente diversi tra loro. Il primo ha una tradizione lunghissima, praticamente quasi immutato da 17 secoli, e di cui la liturgia di consacrazione risale certamente agli Apostoli. Il secondo ha poco più di 50 anni di vita costellati da abusi liturgici talmente diffusi che è già una festa trovare un sacerdote che celebra in modo "sobrio e asciutto", senza fronzoli, senza modifiche, senza aggiunte né omissioni, e un'assemblea di fedeli che partecipi senza darsi a personalismi, show, e gesti inutili. Già questa questione degli abusi sarebbe sufficiente a far sorgere un dubbio: perché il Papa non prende drastici provvedimenti contro gli abusi liturgici postconciliari e aggredisce invece la liturgia tradizionale che ovunque sta attirando gente alla fede?

      Piaccia o non piaccia, la riforma liturgica bugniniana degli anni '60, di cui Paolo VI si prese la gravissima responsabilità di averla approvata ad aprile '69, avvenne in un momento in cui troppi pseudocattolici (anche consacrati) bramavano di giocare alla rivoluzione, al "niente sarà più come prima", al gettar via tutto ciò che funzionava per sostituirlo con vaccate inventate al momento (cfr. Kiko e Carmen con la loro liturgia "a tavola" con pagnottone sbriciolose e "manducare tutti insieme contemporaneamente quando scatta il segnale", oppure quei pretini che celebravano leggendo Fidel Castro e usando la cocacola al posto del vino, e robe così).

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    2. Tripudio rispetto le tue posizioni, non ho lo stesso modo di vedere su alcuni punti, ma rispetto e accetto i puntini sulle "i", perché ho scritto senza che io abbia della documentazione.

      Do un mio pare su un aspetto, sempre da ignorante, ma da fedele.

      Bugnini, massone o non massone, modernista o non modernista, come ha potuto influenzare tutto un Concilio e il Papa?
      Non dico che qualcuno non ci abbia provato, anche qui non so, ma sappiamo che nella Chiesa ci sono le correnti di varia natura, come quelle dei gay per citarne una, ma penso che sia un po' difficile che possa passare, più di tanto, una manipolazione in un Concilio della Chiesa, e conformarlo alla volontà di alcuni che vorrebbero distruggerla o piegarla o altro.
      Sempre, ribadisco, scrivo questo per miei ragionamenti personali, non perché io ne abbia la certezza e/o sia documentato. Una mia opinione personale.

      CDD.

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    3. Caro CDD, il Concilio auspicò solo la traduzione di alcune parti del testo liturgico nelle lingue nazionali e non mai la modifica sostanziale della liturgia.

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    4. Esempi di abusi liturgici sull'odierna liturgia.

      Don Andrea Gallo, prete di strada di idee anarchiche, partigiano, ecc...ecc...Non aveva una sua parrocchia, celebrava in un capannone del porto di Genova con i camalli, e concludeva le messe cantando Bella Ciao; il suo vescovo, card. Siri, non è mai riuscito a raddrizzarlo.

      Su YouTube tempo fa c'era un prete un po anziano che sull'altare durante la messa ha messo un lettore CD e ha avviato una canzone dei Ricchi e i Poveri a tutto volume, e lui che ballava al ritmo di questa canzone. I fedeli lo hanno definito "troppo simpatico e un po mattacchione"

      In una chiesa inglese o americana, non meglio specificata, un prete accoglie gli sposi di un matrimonio cantando l'Alleluia di Cohen. Risate dei fedeli.

      E potremmo continuare....

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  25. «La spiritualità cristiana è che i cristiani lodino costantemente Dio. Nella religiosità naturale non esiste questa lode, esiste la sofferenza, la rassegnazione...»

    Come sempre kiko leva dalle sue considerazioni - che per il neocatecumeni sono norme imperative - tutto ciò che non è parte della sua personale ed egocentrica concezione di fede.
    La logica ed il buon senso portano a comprendere che per lodare Dio bisogna essere in pace con Lui. Quando si offende l'Altissimo (ma possiamo agevolmente comprendere dai discorsi di Kiko che egli non crede che sia possibile arrecare offesa a Dio. È facile intenderne i motivi: se non è possibile all'uomo fare il bene e quindi evitare il male come lui afferma, decade anche la possibilità che egli cagioni danno e offesa. Una realtà deviata che deresponsabilizza l'uomo) bisogna pentirsene. Il peccatore deve avere orrore dei propri peccati e vivere una vera e santa contrizione. Ma Kiko e Carmen hanno costruito un contesto ove tutto concorre ad abolire il pentimento; ove non si vive il dolore dell’anima e la detestazione dei peccati che si sono commessi aspirando ad una ferma risoluzione di non cadervi mai più, ma si procede senza porsi dilemmi. Questo difetto di contrizione che nel movimento n. è prassi, dato lo svilimento del sacramento della Penitenza vissuto come un rituale privo di sostanza (confessione in piedi, in posizione scomoda, da effettuarsi in tre minuti al massimo, impediti nella comprensione dai canti urlati volti appunto a coprire la voce. Peccato che anche il confessore ed il penitente non si intendano), causa ciò che il santo Curato d'Ars spiega:

    "se noi ci confessiamo, e il nostro cuore non è per niente coinvolto nell’accusa che facciamo dei nostri peccati, riceviamo l’assoluzione, ci accostiamo alla santa tavola, con un cuore così freddo, così insensibile, così indifferente, come se stessimo tornando dal racconto di una storia; procediamo di giorno in giorno, di anno in anno, e infine arriviamo alla morte, credendo di aver fatto qualcosa di buono; ma non troviamo e non vediamo che crimini e sacrilegi che le nostre confessioni hanno generato. O mio Dio, quante confessioni cattive per difetto di contrizione!
    O mio Dio! quanti cristiani che al momento della morte non troveranno che confessioni indegne."

    Sicché, per tornare al tema d'origine, per lodare Dio bisogna chiedere perdono e non già lodarlo perché tanto il Signore ne trarrá un beneficio. Cosa sono queste lodi effimere richieste da Kiko che esaltano la mente e chiudono il cuore? Vuol forse lodarLo per averLo offeso e crocifisso? Data la sua 'specialissima' e personale dottrina organizzata a tavolino con Carmen, può darsi.
    La verità è che bisogna chiedere perdono e lodare con cuore pulito Dio nostro Signore, confessandosi per come la Chiesa Madre insegna.
    Al principio della sua preghiera il pubblicano, nel Vangelo, esprime: “Abbi pietà di me peccatore” (Lc 18,13). E Gesù apprezza la preghiera del pubblicano a differenza di quella del fariseo che diceva solo: “Ti ringrazio Signore…”.

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  26. Qualche considerazione sull'Eucarestia per Carmen.

    Tre vescovi (oltre Osoro): uno Rouco Varela, un altro Del Palacio, che non si sa a quali compiti attenda attualmente. Il terzo non so.

    Una sessantina tra preti e diaconi, tra i quali Rino Rossi e, così come per lui, chissà quanti altri venuti da lontano per far numero.

    Circa 500 persone in cattedrale, nessuna ripresa della dichiarata moltitudine all'esterno.

    Kiko, Mario e Ascension tutti e tre assenti in un evento di tale portata per il Cammino. Brutto segno.

    La lettera di Kiko, oltre a dire che Carmen era una donna eccezionale innamorata di Gesù, non accenna mai a qualche virtù (tantomeno eroica).
    Molti amano Gesù e si spendono per la Chiesa: non basta per essere dichiarati ufficialmente santi.

    Ma soprattutto le visualizzazioni della Messa epocale: solo 65.000 per ora. Tra queste anche semplici curiosi, come me. Non arriveranno mai nemmeno a 200mila.
    Dov'è l'altro milione e novecentomila di neocatecumenali?
    Non interessati alla canonizzazione?
    Non esistenti?

    Subito oggi l'articolo della partigiana Donnini su Vaticannews.
    Se non se la suonano e se la cantano tra loro, i pochi ancora affezionati e nei posti giusti, questi chi se li fila ormai?

    Da leggere la preghiera a Carmen per chiedere grazie: sotto di essa hanno messo l'indirizzo per comunicare eventuali grazie ottenute. La spontaneità è di casa.
    Come facevano i santi del passato, senza internet, a chiedere in tutto il mondo la dimostrazione delle grazie?

    A me è parsa una cosa tristissima, a partire dall'assenza dei responsabili internazionali, dalla scarsa risposta obbediente del popolino che ha marinato anche una semplice visione in you tube, dalla lettera di Kiko a tono basso.
    Eppure, il Metola (e nemmeno stavolta Kiko e Co.), aveva inoltrato lettere in tutto il mondo per smuovere la fama di santità.

    Intanto, ancora oggi, certa stampa la dichiara laureata in teologia (Sorianoticias).
    Altra stampa, obnubilata dal pensiero kikiano ammette: "Carmen ha amato profondamente la Chiesa, ma non la Chiesa formale, non la Chiesa semplicemente gerarchica, ma la comunità concreta che si rende visibile nella famiglia domestica, vera immagine dell'unica Chiesa". Ecco cosa amava quella lì, cosa considerava vera immagine dell'unica Chiesa. Il resto, evidentemente, non è vera immagine.

    Ma di che si parla?

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    1. Ho il sospetto che Kiko si sia assentato di proposito per far credere che la devozione a Carmen sarebbe "popolare".

      È un segno evidente che la prima obiezione mossa dalla Congregazione per i Santi è che la Carmen era solo una "VIP" del Cammino, cioè sanno benissimo che il Cammino vuol canonizzarla solo per superbia ("hurr durr la nostra iniziadora è una santa dunque infallibile dunque siamo al di sopra di ogni critica!").

      Naturalmente l'assenza di Kiko (e di Pezzi e di Ascension, che sarebbero sembrati suoi supplenti) non implica l'aumento di un punteggio di santità per Carmen, ma solo un tentativo di evitare l'ennesimo autogoal.

      Carmen non arriverà alla gloria degli altari. Al limite, forse, potrebbero riuscire a farla "beata", ma solo perché la beatificazione da alcuni anni è di competenza dei vescovi e non più della Santa Sede (e cioè non è più considerato un titolo importante), ma non è detto che ci riusciranno.

      In ogni caso i modernisti non si facciano troppe illusioni. Fra non troppi anni il calendario dei santi verrà drammaticamente ripulito perché dall'epoca di Giovanni Paolo II sono state commesse troppe facilonerie, e ci sono troppi scandali a covare sotto la cenere e troppa gente che - pur di far danno alla Chiesa - si sta attrezzando per dare una buona scrollata.

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  27. Ieri, alla Messa (cui genesi, fulcro e termine sono stati orientati su Carmen. Han posto un velo opaco su Cristo discostandolo soltanto per sfruttarne il Nome a vantaggio del cammino) del quinto anniversario della "santa di categoria superiore", indicata con questo misterioso nome da Kiko che evidentemente ha inteso porre Carmen su un trono di perfezione che supera i Santi conosciuti ed anche l'addio stesso, nulla di vero è stato dichiarato. In tale occasione erano presenti soltanto i sostenitori agguerriti del movimento n., tra clero e laici; alcuni familiari di Carmen, cantori di dubbia capacità, gente idolatrica. L'équipe internazionale era assente, Kiko è debilitato, non è loro intenzione rendere pubblica la sua fragilità di uomo che cozza con l'idea di dio invincibile e onnipotente trasmessa ai fedeli. La verità è che i due accompagnatori, Ascensión e p. Mario, ricoprono un ruolo marginale e precario. Senza Kiko non hanno motivo di essere: "La natura del genio è che se smette di camminare il suo cammino è colto da paralisi" (risposta in versi di Lino Lista alla poesia di Montale citata da Argüello durante un annuncio).
    Chi di fede neocatecumenale vive, su cosa poggerá, quando la palabra de Kiko morirà? Poiché l'uomo tramonta, egli Dio non è (nonostante così fu fatto credere ai kikos)!

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    1. La media dell'età dei presenti fa comprendere che il Cammino è una gerontocrazia. Ma soprattutto, concordo con Rebel, le bugie che si sono dette tra le sacre mura dell'Almudena (in parte funestata dagli affreschi di Kiko) sono state una ferita per il cuore di chi crede in Cristo a differenza di colei che lo invocava in continuazione sempre e solo per se stessa (o occasionalmente per il compagno Kiko).
      Sapevamo che questa farsa si sarebbe consumata allo scadere del quinto anno dalla morte di Carmen (persino la data di questo evento probabilmente è falsa), ma lo stesso fatto che si sia celebrata, come per il funerale, la tanto disprezzata Messa dei cattolici delle 12 (o delle 13, come scriveva la fondatrice sul suo diario, con acre ironia) è un fatto che per me ha grande importanza. Dovrebbe averne anche per coloro che tutti i sabati commettono i delitti eucaristici che Carmen volle pervicacemente ed insegnò.

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    2. e cosi il Cammino è una gerontocrazia? Nuovo epiteto da aggiungere al nostro libro. Bene, bene....

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    3. @Anonimo
      Mica è un insulto. Semplicemente vuol dire che tutti i caporioni del cammino sono anziani, in certi casi MOLTO anziani. E questo vuol dire un paio di cosa: 1) che nel cammino il potere lo si tiene stretto e 2) che non c'è ricambio.

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    4. Anonimo degli epiteti, puoi agitarti se senti "saurocrazia" ma per ora non l'abbiamo detto.
      Ma a che capitolo sei arrivato? Non dimenticare i ringraziamenti!

      Copisteria FungKu, Stampiamo I Vostri Trattati. Anche Se Avete Copiato Tutto, Ricopiamo Ancora.

      PS Anche Banconote, Ma Dopo La Chiusura.

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    5. Tranquilli, il copyright è tutto vostro. Purtroppo non possiamo pubblicarlo perchè, visto che ci sono epiteti nuovi tutti i giorni, siamo in continuo aggiornamento. Faremo cosi : anzichè un libro, un file apposito con un link, da aggiornare giornalmente e consultare in qualsivoglia momento.

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    6. Saurocrazia è l'acronimo di :

      Spesso Anonimamente Un Ridicolo Onnipresente Catecumeno Rovina Abnormemente Zelanti Individui Allucinati

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  28. Diceva Kiko:
    "Nella religiosità naturale hai bisogno di un sacerdote con la sua brava talare che ti serva il culto. […]. Nel Cristianesimo è un’altra cosa. Tu ti incontri con Cristo attraverso un cristiano. Non si tratta di riti."
    Ohibò! E cosa dire dei riti officiati dai novelli religiosi paganeggianti neocatecumenali a Madrid? Si sono fatti 'servire il culto' andando a prendere l'ostia 'di carta velina' (Carmen dixit) sulle loro mani macchiate di sangue per gli abusi cinquantennali.
    Che dire della loro coerenza? Come non farsi cadere le braccia? Questo è il vero volto del CN: un abominio di ipocrisia.
    Stanno chiedendo alla Chiesa gerarchica la tanto vituperata la santità 'cattolica' citata come esempio di paganesimo fin dalle prime catechesi, mai sconfessate!
    Naturalmente chiedono la santità cattolica per poi usarla a supporto delle vergognose pratiche nascoste del CN.
    Il meccanismo è noto da sempre.
    Ma è il segnale del fallimento del CN, incapace di cambiare la Chiesa, incapace però di 'farsi cambiare' dalla Chiesa, resterà un ibrido sempre meno coerente, sempre meno credibile. Sarà una trappola già scattata, incapace di rilanciare e destinata ad arrugginire nel ripostiglio delle scope.

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  29. A proposito di santità e di devozione tra i presbiteri del Cammino, figli della 'spiritualità ' di Kiko e Carmen che si vorrebbe premiare con la richiesta di santità cattolica, cito ciò che scrisse un sacerdote neocatecumenale in una lettera aperta a Kiko di qualche anno fa.

    "Mi preoccupa la carenza di pietà eucaristica e la carenza di attenzione e di delicatezza nel trattare l'Eucaristia.

    Un giorno c'era l'adorazione del Santissimo in una parrocchia del Cammino. Erano presenti tutte le comunità. Nessuno però si inginocchiò davanti al Signore.
    Una volta ebbi l'occasione di fare una visita catechetica alla Sagrada Familia di Barcellona (sono stato lì 8 anni come seminarista diacono e vicario) con un gruppo di una cinquantina di seminaristi con i propri formatori, provenienti da vari seminari Redemptoris Mater della Spagna.
    Quando andammo all'Agape in una parrocchia di Barcellona, dopo la visita alla Sagrada Familia, nessun seminarista e nessun formatore (sembrò a me) andò a salutare il Signore nel Tabernacolo.
    Allo stesso modo ho osservato che praticamente nessuno delle comunità va a salutare il Santissimo prima e dopo l'Eucaristia.
    Piuttosto, la cappella del Santissimo si trasforma in un ripostiglio dove lasciare le cose.
    Parlando con un sacerdote latino-americano, commentava molto infastidito che nella sua parrocchia ha dovuto affrontare le comunità perché "non si inginocchiano (davanti al Santissimo) né mi rispettano come parroco quando richiamo la loro attenzione sopra questi ed altri temi importanti"

    Gli insegnamenti di Carmen e di Kiko hanno fatto crescere generazioni di laici e presbiteri che questo sacerdote nc insolitamente illuminato definisce "maltrattatori dell'Eucarestia".
    E naturalmente i delitti contro il Corpo di Cristo sono speculari ai delitti contro le persone, perché chi non ama Cristo non ama il fratello, chi maltratta Cristo maltratta il fratello.
    Quante menzogne serviranno per coprire questa realtà? Cumuli e cumuli di bugie grandi e piccole si accumuleranno per nascondere la verità, edulcorare delitti e incongruenze. Finché il letame non arriverà al cielo non saranno contenti, possiamo esserne certi.

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  30. Mi fa un po' sorridere un aneddoto che il Vescovo di Madrid, che presiedeva alla Messa di ieri sera, ci ha tenuto a raccontare su Carmen.
    Quando era Vescovo a Valencia, la coiniziatrice, davanti ad una statua di Marcelino Olaecea, che fu arcivescovo di Valencia negli anni in cui ella era aspirante suora, gli ha detto: "Questo era un vescovo! Questo credeva che l'amore è incarnato". Una piccola lezioncina, che il porporato si deve essere legata al dito! Non so quindi dire quante oliature necessiteranno per far procedere la causa di Carmen.
    La cosa interessante è che quando Carmen stava per essere espulsa dalle suore Missionarie di Gesù, andò a piangere dall'arcivescovo Olaecea, che le consigliò "Umiliati, figlia!". È da considerare che l'allora arcivescovo di Valencia aveva un grande ascendente sull'ordine, avendogli ottenuto l'approvazione Pontificia, quindi sarebbe bastata una sua parola per impedire la cacciata di Carmen, e anche di un'altra figlia di papà, una Fraga Iribarna con una 'vocazione enorme' per la Cina.
    Insomma, i vescovi faraoni continuano ad essere un grosso problema per Carmen, anche da morta.

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  31. Faraoni è l'acronimo di :

    Forse Adesso Ridicolizzeranno Ampiamente Ogni Neocatecumeno Indegno

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  32. Vorrei tornare di nuovo al post odierno che merita. E riporto questo passo dalle catechesi di Kiko:

    "PR, p. 34:

    Il sacrificio che Dio vuole è il nostro corpo perché nel Cristianesimo non esistono templi."
    Kiko cammina, o camminava, superbo per il mondo: Cristo va con lui, è in lui. Il suo corpo è tempio assoluto, pur essendo albergo di peccati. Perchè siamo peccatori che non possono non peccare...

    Dopo aver sminuito, ancora una volta, il valore sacrificale dell'eucarestia e aver ribadito con convinzione che l'eucarestia è solo esultanza, berachà, allegria fondata su che "Cristo resuscitato va davanti a loro". Ma è legittimo chiedersi su che mai fondano questa certezza che li rassicura?
    Dipende dove indirizzi i tuoi passi. E se sei uno che obbedisce a occhi chiusi a Kiko e kikatekisti soltanto, io tanto sicura che "Cristo resuscitato va davanti a loro" non sarei. Per i mille motivi che argomentiamo da tempo!
    Si affannano, sì, costoro, notte e giorno, ma per cosa? Se non per soddisfare la megalomane idolatria del loro presuntuoso capitano?

    Kiko afferma che il cristiano non ha paura PERCHE' CRISTO E' IN LUI.
    Ma non è presunzione questa? Superbia assoluta?
    E' lo stesso di quando Kiko dice: Dio è comunità, celebrazione, parola. Il loro Tripode. Identifica Dio con le comunità neocatecumenali e Gesù con se stesso. Lo Spirito Santo poi lo ispira h24.

    Cristo è in loro. Cristo va davanti a loro. Come possono avere il senso del sacro durante le loro celebrazioni se il Messia sono loro? Quando Cristo lo hanno messo al loro livello, o peggio al loro servizio? Una cosa data per scontata. Tanti che se i Vescovi non lo capiscono, ecco che sono Faraoni. Uguali al Faraone che cocciuto non volle riconoscere Mosè.

    Pax

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  33. Dunque, leggevc: «...Se autori progressisti [...] lamentano la scomparsa sociale della Chiesa, una delle cause è proprio l’incapacità di attrazione della nuova liturgia che non riesce ad esprimere il senso del sacro e della trascendenza».

    Ma questo è esattamente il problema delle liturgie del Cammino: c'è tutta "comunità", c'è tutto piano "umano", c'è tutto "banchetto", non c'è praticamente niente di "Sacrificio": c'è solo Kiko al centro di tutto, e la comunità neocatecumenale che celebra sé stessa. Il neocatecumenalismo è la peggior versione dei problemi già gravi della Chiesa postconciliare.

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  34. Mi è capitato per "caso" nelle mani un Espresso del 1969 che riporta un articolo sull'omelia tenuta da Paolo VI, di fronte a vescovi e cardinali di tutto il mondo, il 3 aprile del 1969, giovedì santo e giorno dell'approvazione della Messa Novus Ordo.
    L'articolo si soffermava sulle dure parole del Papa contro i CONTESTATORI della Chiesa che vedeva come degli scismatici di fatto.

    Ho provato a cercare il testo dell'omelia sul sito della Santa Sede, ma proprio quella del 3 aprile non si poteva scaricare.
    Ho però trovato il testo alla seguenta pagina web:
    https://www.documentacatholicaomnia.eu/01p/1963-1978,_SS_Paulus_VI,_Omelie_1963-1978,_IT.pdf

    Un testo che dovrebbero leggere progessisti e CAMMINATI.

    Tra le altre cose il Papa dice che Gesù: "assume la preconizzata e tragica funzione di «Agnello di Dio, di colui che toglie il peccato del mondo»... e... inaugura quel nuovo Testamento, in cui noi ora ci troviamo; lo inaugura dando alla sua ultima cena, da rinnovarsi come ANNUNCIO PERENNE DELLA SUA MORTE (1 Cor. 11, 26), il valore di SACRIFICIO...".

    E ancora: "Si parla di un rinnovamento nella dottrina e nella coscienza della Chiesa di Dio; ma come potrà essere autentica e persistente la Chiesa viva e vera, se la compagine che la forma e la definisce «corpo mistico», spirituale e sociale, è oggi così spesso e così gravemente CORROSA DALLA CONTESTAZIONE o dall’oblio della sua struttura comunitaria e GERARCHICA, contraffatta nel suo divino e indispensabile carisma costitutivo, ch’è l’AUTORITA' PASTORALE? come potrà ARROIGARSI d’essere Chiesa, cioè popolo unito, anche se localmente frazionato e storicamente e legittimamente diversificato, quando un fermento PRATICAMENTE SCISMATICO la divide, la suddivide, la spezza in gruppi più che d’altro gelosi d’arbitraria e, in fondo, EGOISTICA AUTONOMIA, spesso mascherata di pluralismo cristiano o di libertà di coscienza? come potrà essere costruita la Chiesa di Cristo da un’attività, che vorrebbe dirsi apostolica, quando questa attività è volutamente guidata da tendenze centrifughe, e quando sviluppa non la mentalità dell’amore comunitario, ma quella piuttosto della POLEMICA PARTICOLARISTA, o quando preferisce PERICOLOSE E EQUIVOCHE SIMPATIE, bisognose di irriducibili riserve, alle amicizie cristiane fondate su BASILARI PRINCIPII...?"

    "Non vi sono talvolta anche fra noi quegli «schismata», quelle «scissuras», che la prima lettera ai Corinti di S. Paolo, oggi nostra ammaestrante lettura, dolorosamente denuncia?".

    Interessante come Papa Paolo VI parla di realtà scismatiche DI FATTO, cioè ufficialmente approvate, ma scismatiche perché di fatto, anche se non formalmente, agiscono da scismatici ed eretici.

    Il Papa non parla di coloro che fanno dichiarazioni chiaramente eretiche e si manifestano contro la Chiesa, come Lutero, ma parla di chi si dice cattolico ma, di fatto, contesta la Chiesa e la sua Sacra Tradizione, come il Concilio di Trento.
    Esattamente come fa il CAMMINO.

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  35. Infatti cosa è migliore di un cattivo amico?
    Sicuramente un buon nemico!!!

    Io non sono Protestante, ma apprezzo i Protestanti perché hanno avuto il coraggio di dichiararsi pubblicamente in disaccordo con la Chiesa e di conseguenza hanno scelto liberamente di uscire dalla Chiesa.

    Il CN non è così.
    Si dichiara Cattolica e cristiano ma non lo è.

    E rimane attaccato come una cozza alla Chiesa, di cui non condivide quasi nulla.

    Perché il CN fà questa cosa assurda?

    Perché non prende una decisione chiara e definitiva e fà la sua libera scelta di cosa vuole essere?

    Non c'è coerenza in questo movimento laico, non c'è trasparenza e non c'è chiarezza.

    Si continua ad affermare di essere quello che non si è, non si è mai stato e non di sarà MAI.

    Coraggio camminanti, tocca a voi decidere cosa volete essere fa grandi.

    Fate la vostra scelta, ormai il tempo stringe, se uscite allo scoperto ora, avete ancora un minimo di organizzazione funzionante ed un minimo di adepti disposti a seguirvi.

    Prendete il coraggio a due mani e fate l'unica scelta ancora possibile per salvare capra e cavoli.


    LUCA

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