domenica 11 luglio 2021

Il business delle vocazioni neocatecumenali

È  venuta l'estate, e anche quest'anno, con i primi caldi, si infervora in casa neocatecumenale il business delle vocazioni.

Eh sì: dopo aver fatto nascere dal nulla 125 seminari in tutto il mondo, simbolo di potenza ma soprattutto utili "porti franchi" sul territorio, essi vanno riempiti  con opportune vocazioni.

Prima d'essere accusati di malignità , citiamo ciò  che gli stessi leader del Cammino dicono, e che ci fanno capire che non è  che i Seminari siano nati per ospitare vocazioni ma, viceversa, le vocazioni vadano prodotte per dare una ragione di esistenza ai Seminari.

Ascension alla convivenza di Inizio corso 2020/21 dice testualmente:

"vedremo quale seminario ha più bisogno e i rettori possono  chiedere, mandando una mail a Letizia con le loro richieste".

Ma come si accontentano le richieste dei rettori?

Continua Ascension: 

"tanti avete fatto pellegrinaggi poco numerosi nelle vostre zone e si sono alzati ragazzi che dobbiamo curare in centri vocazionali per ragazzi e per ragazze".

Che vuol dire "si sono alzati ragazzi"? Semplicemente che i pellegrinaggi a cui si riferisce sono fatti apposta per le "alzate", cioè, affinché alla fine, fatte le cosiddette chiamate,  un tot di ragazzi, spesso in modo inconsapevole o spinti dall'emozione del momento, si offrano per il seminario.

Che l'interesse sia principalmente  quello, Ascension lo svela affermando:

"non si possono dimenticare le ragazze.  Allora dove non ci sono questi centri si deve pensare come fare per unire queste  ragazze, si deve pensare qualcosa per aiutarle, non possiamo lasciare così una  vocazione".

È  abbastanza  chiaro che , pur facendo "alzare" anche le ragazze, poi non sanno assolutamente  che fare di loro. L'obbiettivo è infatti quello di mandare qualche recluta nei propri seminari, non pensare a rimpinguare i conventi femminili altrui.

Per questo motivo le alzate sono state effettuate nelle convivenze di inizio corso, a ottobre dell'anno scorso.

E nell'annuncio di Pasqua 2021, ecco sempre Ascension tornare alla carica, svelando subito il perché di tanta sollecitudine per i giovani:

"Un’altra cosa per i giovani: non possiamo dimenticare che abbiamo 125  seminari con posti vuoti, ai quali bisogna dare un nome, e dobbiamo fare chiamate  vocazionali. Ma, soprattutto, bisogna aiutare i giovani, adesso che stanno tanto  tempo in casa hanno bisogno di un aiuto, di un aiuto nostro. Allora, forse non  possiamo pensare a un grande pellegrinaggio, è vero che questo è l’anno santo di  Santiago de Compostela, ma possiamo pensare a cose più piccole, percorsi più  brevi, vicini alla parrocchia o alla città e tornare a casa a dormire; ma anche se  non andiamo fuori della città si può pensare di fare qualcosa, un giorno una  penitenziale, un altro giorno la Scrutatio, un altro giorno la vita di un santo, qualche cosa, in modo che i ragazzi abbiano dei giorni come in pellegrinaggio. E  alla fine di questi giorni una chiamata vocazionale per ragazzi e per ragazze".

Chiamati come Zaccheo
a scendere dall'albero
per riempire il Seminario RM
Grazie Ascension! Forse la non padronanza nella lingua italiana ti rende meno agevole l'ipocrisia!

In sintesi: hanno 125  seminari con posti vuoti, sui quali bisogna mettere un nome, uno qualsiasi!

E devono fare chiamate  vocazionali...fare un giorno la Scrutatio (detta simpaticamente Scopatio dai giovani, per le occasioni che riserva) un altro la vita di un santo... qualsiasi cosa va bene: basta che i ragazzi "abbiano dei giorni", e alla fine di quei giorni, si fa una bella chiamata vocazionale...per riempire i loro inutili e vuoti seminari kikiani!

Questo lo scopo finale di tutta la manfrina.

Lo ammise anche Kiko nella GMG di Sydney del 2008: "Dio ha voluto che aprissimo 70 seminari, ma è impossibile portarli avanti se non ci fossero vocazioni; morirebbero".

Quindi le vocazioni sono fatte per i seminari, non i seminari per le vocazioni. 

E per le ragazze? Chi si occuperà di loro? Boh, chissà...qualcosa si inventeranno! Finché  non fonderanno dei conventi da riempire.

A giugno poi a tamburo battente, i centri neocatecumenali  hanno organizzato apposite riunioni con le ragazze disponibili per la vita consacrata ma soprattutto  con i  ragazzi o adulti disponibili per il seminario (naturalmente si prevedono anche  altri generi di disponibilità, per l'itineranza, per aiuto nei seminari…).

Ma le adesioni non sono state sufficienti: il piatto piange.

Perciò ecco ora il testo della lettera che, con i diversi adattamenti per ogni realtà, è arrivata ai giovani neocat di tutta Italia (e supponiamo di tutto il mondo):

"Cari giovani,

su indicazione di Kiko, non potendo lui incontrare i giovani in un incontro a livello nazionale a causa della attuale situazione sanitaria, stiamo organizzando un pellegrinaggio per riprendere i contatti fra fratelli e avere la possibilità, confrontandosi con la parola, i Sacramenti e i fratelli di un aiuto per comprendere e leggere la storia che stiamo vivendo sia a livello personale che mondiale.

Abbiamo pensato di organizzare un pellegrinaggio di tre giorni ritornando a dormire nei propri alloggi per dare la possibilità a molti di partecipare.

Il programma di massima è il seguente:
lunedì pomeriggio: ritrovo in una parrocchia con catechesi/parola, penitenziale;
martedì: Visita di un santuario con preghiera delle Lodi e più catechesi;
mercoledì: Lodi e  scambio di esperienza in gruppi. 
Infine nel pomeriggio  Eucarestia e chiamata vocazionale.

Vi esortiamo a partecipare sapendo che nella Sua bontà il Signore potrà parlare al cuore di molti di noi.
Potete invitare anche amici che non fanno parte del cammino ma che hanno intenzione di vivere una esperienza di conversione.
La pace.
L’equipe dei catechisti e il presbitero"

Anche l'età dei "vocati"
va diminuendo drammaticamente!

Questa la lettera di disinteressato  invito giunta ai giovani del Cammino.

Notiamo un'ultima cosa: le chiamate vocazionali erano riservate in linea di massima ai giovani del Cammino: lo scorso anno hanno invitato anche i ragazzi del post cresima neocat (non necessariamente del Cammino, ma anche semplici parrocchiani).

Ora l'invito è  così formulato: "potete invitare anche amici che non fanno parte del cammino ma che hanno intenzione di vivere una esperienza di conversione".

Eh sì... sono disperati ...e non mollano i giovani, perché i loro seminari hanno bisogno di coprire i posti vuoti: soprattutto quelli nei buchi più infami del mondo, dove la Merkabah miracolosamente sorteggerà i ragazzi di famiglie più modeste, mentre per i figli dei catechistoni avrà in serbo i posti nelle diocesi più prestigiose.

È la volontàdiddio! Vamonos muchachos!


42 commenti:

  1. Ma poi dice che siamo noi. A fomentare. A creare cose inesistenti. A inventare menzogne. A negare l'evidenza. Saemmo noi i falsi e bugiardi, buzzurri e quant'altro.
    Valentina lo dice bene nel post. E, a scanso di equivoci, con grande scrupolo e puntualità, cita le fonti.
    Noi non ci facciamo i film, ragazzi!
    Questi sono incommentabili e non hanno neanche il pudore di fare almeno finta di agire per il bene dei giovani, e non solo nel loro esclusivo interesse. Di essere al loro servizio (come al servizio di chiunque), come sarebbe loro preciso dovere.

    Questi non hanno mai servito nessuno. Questa l'unica verità, altro che storie! Ma che razza di cristiani sono?

    Nel Cristianesimo "Un servo che non serve, NON SERVE a niente!", lo ripeteva spesso un mio vecchio Parroco!

    ........

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  2. ........

    Questi son nati per spadroneggiare, per muovere le persone come pedine su una scacchiera.
    Si divertono a giocare con la vita delle persone e ormai sono schiavi sì, ma di se stessi (come chi ha il vizio del gioco ad esempio).
    In barba a tutti i Kerigma predicati "L'uomo offre tutto a se stesso, questa la sua condanna!" blatera Kiko.
    Ma poi lui per primo che cosa fa?
    E' vergognoso... poiché gli piace troppo la giostra!

    Nel Cammino piace farla da padroni, impartire ordini e vedere la gente tremare al loro cospetto. Così deve essere! Questo vogliono...

    Fornirò qualche prova alle mie dichiarazioni, per nulla azzardate. Qualche prova che attinga nei miei numerosi ricordi.

    Non ce ne sarebbe neanche bisogno.
    Cosa possono aggiungere alle loro stesse parole che, come sempre, li condannano e che leggiamo nel post odierno?
    Si fa portavoce la sostituta dell'iniziadora Ascension da Tudela?
    La stessa terra di Carmen, che iattura!
    Costei ha rivestito oramai completamente il suo onorevole ruolo e anche a lei piace troppo essere quella che è. Poverina!

    Oramai il meglio del cammino è bell'e passato, a lei resta la decadenza e il tempo del declino del kikiano impero.
    Ma vuoi mettere? Meglio che niente! Tra foto e documenti e predicazione oramai ha un posto nella storia anche lei (posticino).
    Speriamo che duri ancora un poco, almeno si consolida, se no sarà come nebbia che si dissolve al sole, nessuno la ricorderà e le toccherà pure raccogliere i cocci rotti o peggio resterà schiacciata sotto le macerie del crollo imminente. Una povera illusa pure lei! Come tanti...

    Pax

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  3. Redemptoris Mater di Madrid:
    Corso 2009-2010: 75
    Corso 2016-2017: 69
    Corso 2020-2021: 52

    E cosi via

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  4. Redemptoris Mater di León:
    Corso 2016-2017: 18
    Corso 2020-2021: 8 (dicono che altri 6 sono "in missione")

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    1. Grazie per le conferme, dati alla mano.
      Si stanno estinguendo e io non vorrei essere nei panni dei giovani che accalappiano quest'anno.
      Li manderanno in Seminario come sono sono.
      Tutto fa brodo, giusto?
      Poveri ragazzi, gettati allo sbaraglio!
      Molti non hanno per niente le idee chiare e trovarsi al cospetto dei megacatechistoni discernenti che ti ripetono "Vado a dirti la volontà di Dio per te" non deve essere il massimo della vita. Una vera iattura.
      Questi sono arrivati al punto che basta che mandano in Seminario qualcuno. Poco importa se dopo un anno (o anche meno) va in crisi e alla fine se ne torna a casa.
      Importante è poter dire:
      Corso 2021-2022: Tot. ragazzi.
      Scrivere ZERO per loro sarebbe insopportabile.

      Pax

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  5. La trovata del pellegrinaggio a costo quasi zero, con pernottamento a casa, è davvero indice che sono alla frutta. Da sempre il pernottamento fuori casa è stato un "must" di ogni raduno neocat. convivenze, pellegrinaggi e quant'altro. Altrimenti, dicevano, "si perde lo spirito". Nei rari, rarissimi casi in qualcuno per esigenze personali doveva tornare la sera a casa, veniva guardato malissimo. Adesso invece il ritorno a casa è stato istituzionalizzato... del resto dello "spirito" non c'è mica più bisogno, basta che facciano numero e si alzino. Vuol dire che se non fanno così, non ci va davvero più nessuno...

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    1. ... certo! E questo è per colpa della pandemia. Vorrebbero evitare di ammazzarne ancora qualcuno, visto che i focolai in giro sono tutti di giovani, purtroppo.

      Pax

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    2. A basso costo non direi.
      In una parrocchia che conosco, per 3 giorni spendono una bella cifra, però non so se stanno fuori a dormire o se tornano a casa.

      Molti non ci vanno, a che ne sappia.

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  6. Un'altra delle disobbedienze del Cammino riguarda l'invito alla riduzione dei seminari kikiani.
    Una volta Kiko stesso si lasciò sfuggire quanto proveniva dalla Santa Sede.

    In un articolo del 2017 si vantavano che in quell'anno erano stati aperti ben 9 Redemptoris Mater: Vitoria (Spagna), Friburgo (Svizzera), Riga (Lettonia), Puebla (Messico), Pretoria (Sud Africa), Giamaica, New Orleans (USA), Repubblica Ceca e Velha (Portogallo).

    https://srmcadiz.com/2017/09/23/el-senor-bendice-nuestro-seminario-con-tres-nuevos-seminaristas/

    Allora.

    Nell' RM di VITORIA ci andarono solo 6 seminaristi.
    https://diocesisvitoria.org/obispado/portfolio_page/seminario-diocesano-misionero-redemptoris-mater/
    Nel 2021 a Vitoria sono arrivati 5 nuovi seminaristi: uno solo per il Redemptoris Mater, gli altri 4 per quello diocesano. Bel risultato a Vitoria!
    https://fundacionaguirre.org/cinco-nuevos-seminaristas-para-vitoria/

    Nell' RM di Friburgo, fino al 2020 c'erano 3 seminaristi, poi nel 2020 ne sono arrivati altri 3, per un totale di 6 in tutto.
    https://redemptorismaterfribourg.ch/?page_id=1789&lang=it
    Adesso sono 8.
    https://redemptorismaterfribourg.ch/?page_id=276
    Ma nel 2019 i seminaristi abitavano nelle famiglie e non c'era alcuna struttura-seminario
    https://redemptorismaterfribourg.ch/?p=1250&lang=it

    Sull' RM di Riga solo un video su facebook del 2020 che mostra 6 seminaristi in esibizione canora
    https://www.facebook.com/AlbertaDraudze/posts/2691931574217157/

    CONTINUA./.

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  7. Nell' RM di Puebla ci sono 8 seminaristi. Bella foto col nuovo vescovo neocatecumenale della diocesi di Celaya, Víctor Alejandro Aguilar Ledesma.
    https://www.acncolombia.org/mexico-formacion-de-futuros-sacerdotes-del-seminario-redemptoris-mater/

    Nell' RM di Pretoria, nonostante l'account del sito sia stato sospeso, una foto mostra 7 seminaristi
    https://www.google.com/maps/uv?pb=!1s0x1e957ae8941ca2bb%3A0x9958c3315fd0657f!3m1!7e115!4shttps%3A%2F%2Flh5.googleusercontent.com%2Fp%2FAF1QipNFwx78WNE3zEmD9pBvtfkMeGFwEkTfQZ5KjZTG%3Dw130-h87-n-k-no!5sredemptoris%20mater%20seminary%20pretoria%20-%20Cerca%20con%20Google!15sCgIgAQ&imagekey=!1e10!2sAF1QipNFwx78WNE3zEmD9pBvtfkMeGFwEkTfQZ5KjZTG&hl=it

    Un video you tube mostra 5 seminaristi nell'anno 2018-2019
    https://www.youtube.com/watch?v=FtEgckSvylg

    Nell' RM di Kisgston, Jamaica, ci sono 3 seminaristi, a vedere dalle foto
    https://redemptorismaterjamaica.org/
    In un video youtube Tullia, triestina a servizio del seminario, dichiara candidamente che nel seminario ci sono SOLO 9 persone: 4 seminaristi (meno della metà dei residenti), 2 preti e 3 sorelle a servizio:
    https://www.youtube.com/watch?v=UI-lSk4T20o

    Sull' RM di Nueva Orléans in Lousiana nessuna notizia.

    Nella Repubblica Ceca c'è un RM a České Budějovice, con 6 seminaristi
    http://redemptorismater.cz/redemptorismater_it/

    Dell' RM di Velha nessuna notizia.

    Ordunque: nel 2018 dichiarati ben 9 nuovi seminari RM per un totale complessivo di soli 50 seminaristi (una media di 5 seminaristi ciascuno).

    Viene quindi da chiedersi se questi RM non siano solo presidi per la colonizzazione neocatecumenale più che luoghi di formazione sacerdotale.
    Se fossero pensati per la formazione di presbiteri itineranti, ne basterebbero 2 con 25 seminaristi ciascuno, da inviare poi come itineranti nel mondo.

    Uno spreco di soldi e risorse umane, per quanto Tullia possa essere felice.
    In molte case neocatecumenali c'è da cucinare e pulire per ben più di 9 persone: nel seminario RM di Kingston lo fanno in 3 volontarie. Bella pacchia!

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  8. I seminari vuoti e il cammino al tramonto. Questi sono i tempi mesti di Kiko e di tutta la sua orchestra funebre e stonata.
    I diversi annunci e la comunicazione pubblicata per ultima rivelano che ci sono pochi aspiranti preti nel cammino e che, di conseguenza, i seminari di Kiko rischiano la chiusura. Giunti all'ultimo spicciolo si giocano l'intera partita contravvenendo ad una delle regole più rigide del contesto: l'intransigente chiusura settaria. Tutti sono ammessi agli 'arruolamenti', anche gli 'sfigati' della domenica (che onore!)! Ma soltanto a questi incontri conditi di stravaganze e di svaghi mondani che potrebbero apportare adesioni al cammino, quindi un vantaggio in questo periodo di magra, non certamente alle riunioni più compromettenti ove l'accesso continua ad essere off-limits. Lì nessuno si accosti, pena un gran "calcio nel sedere!" (frase che espresse Kiko a discapito di un mite giovanotto che si era avviato per salutarlo: "fermo là, sennò ti tiro un calcio...nel sedere!").
    Il colosso dai piedi di argilla sta crollando inesorabilmente.

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    1. I modi di Kiko sono sempre ineccepibili. Ecco da chi hanno preso i catechisti che una volta (...solo una volta?) hanno massacrato un poveretto perché aveva usato un tono per loro troppo confidenziale. Da me si dice 《 calci in culo 》 e scommetto che Kiko con i suoi modi fini ha detto proprio così. I catechisti e anche i preti se vogliamo dirla proprio tutta tutta, non si risparmiano le parolacce

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  9. A Napoli si dice: "Chi va pe' chistu mare, chisti pisce piglia"

    Ad litteram: "Chi naviga in questi mari prende questo tipo di pesci"; id est: chi si imbarca in certe imprese abiette e quindi rischiose, non può che conseguire dei risultati scadenti e se ne deve contentare, specie se si è avventurato intenzionalmente, perciò volontariamente e non spinto da necessità.

    Il cammino naviga sulle acque tempestose dell'errore. I capintesta del movimento hanno tradito Cristo per una manciata di spiccioli. Nelle comunità la conquista della Salvezza eterna non importa più a nessuno, tantomeno a quei sacerdoti, vescovi e cardinali che si sono fatti strumento di una falsa fede, di una falsa dottrina (contaminata da visioni kikiane fortemente protestanti, dalle logiche mondane tipiche del contesto e da quell'altezzoso arrivismo nel traguardo del potere e della vanagloria) e infine, inevitabilmente, di una falsa chiesa, dove la morale e la verità sono state barattate con criteri di vita che non hanno nulla di cattolico, infettate dal sovvertimento del vero col falso e del bene col male. Davanti a questo scenario così devastante, non ci si meraviglia della desertificazione dei seminari di Kiko e Carmen e di tutte le altre conseguenze per i nc infauste.

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    1. Guardali : contenti perchè tutto va a schifio. E' questo che volevano, no?

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    2. In qualità di cattolici sappiamo benissimo che le vocazioni sgorgano dal cuore (non dai cerimoniali delle "alzate" a comando), sappiamo che le vocazioni sono fondate sul sincero desiderio di donarsi a Nostro Signore per tutta la vita (non dal donarsi all'idolo tripode Kiko-Carmen-Cammino), sappiamo che le vocazioni nascono nel segreto del confessionale e della direzione spirituale (non dalle attività organizzative della propria setta).

      Quelle del Cammino sono generalmente false vocazioni. Può capitare - è capitato - che qualcuno maturi la propria vera vocazione nonostante il Cammino, e decida di ubbidire a Nostro Signore (e dunque anche all'autorità ecclesiastica) anziché al laico Kiko e ai suoi pretoriani. Questo è non solo un disonore grandissimo per la setta di Kiko, ma è anche un danno incalcolabile per la propaganda kikiana, perché conferma che la collezione di "seminari" kikiani è solo un modo di stabilire avamposti nei territori diocesani, e che i presbikikos rimasti nel Cammino sono quelli che la vocazione - in senso cattolico - veramente non ce l'hanno.

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    3. Anonimo, si può essere contenti come fu contento Sant'Atanasio quando fu sconfitta l'eresia ariana che aveva conquistato molti vescovi e qualche Concilio.

      Rinfresco la storia.

      Gli ariani, che rifiutavano la natura di Gesù come stessa sostanza del Padre, rifiutavano anche ogni confronto dogmatico sulla natura di Gesù: al posto di rispondere secondo dottrina, calunniavano (specialmente Sant'Atanasio), come narra Sant'Ilario di Poitiers.

      Ma oltre a questo, cercarono anche di occupare il maggior numero di sedi episcopali, proponendo un compromesso tra eresia e verità (semiarianesimo).
      Cercarono anche di cambiare il termine adottato dal Concilio di Nicea, "homoousion" = "della stessa sostanza del Padre" , con "homoiousion" = "simile in essenza". Una sola lettera poteva cambiare la sostanza.

      Sant'Atanasio rimase solo a difendere la purezza della dottrina, perché a molti i semiariani sembravano innocui, mentre lui li riteneva pericolosi.
      I Concili che accettarono l'eresia ariana, guarda caso, furono i due concili non ecumenici di Rimini e Seleucia e andarono contro Sant'Atanasio, che fu riabilitato solo con Papa Damaso.

      La tecnica ariana mi pare del tutto simile a quella del Cammino, specialmente nel non entrare in discussioni dogmatiche e nel conquistare diocesi. Anche nel calunniare.
      Ario, che mescolò infine verità ed eresia, pareva ottenere i maggiori consensi e ci volle mezzo secolo per arginare la sua dottrina.

      Quando la dottrina vera, anche in mezzo ad attacchi e tribolazioni, riesce a sconfiggere l'insinuante eresia, c'è veramente da gioire per il bene di tutti, anche di quelli che si sono persi dietro la mistificazione.

      L'esperienza con l'arianesimo conforta in relazione alle nuove derive dottrinali attuali: dimostra che Dio non permette la loro vittoria e difende la sua Chiesa, anche se ci vogliono decenni.

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  10. Per la serie: «armiamoci e partite»: "abbiamo 125 seminari con posti vuoti... e dobbiamo fare chiamate vocazionali".

    Ma ne sono stati chiusi altri? Non erano "130"? con la chiusura di Takamatsu e di Guam, sono calati a 125? vuol dire che certi seminari kikiani vengono conteggiati due o tre volte? Oppure alcuni sono stati chiusi alla chetichella per evitare il ripetersi del vergognoso scandalo visto a Guam e in Giappone?

    Ai capicosca della setta interessa solo "riempirli", quei cosiddetti "seminari", ed è un problema piuttosto serio, visto che la stragrande maggioranza di quei "125" ospitano un totale di 5-6 elementi, inclusi rettore, vicerettore, economo, addetto ai servizi tecnici, donna delle pulizie, gatto.

    Comico che la signora Ascensión faccia tutto un discorso per dire che "bisogna pensare qualcosa" per far alzare altri poveracci. Il Cammino è tragicomicamente a corto di "vocazioni" mentre il laico Kiko è ancora vivo - figurarsi quando le alzate avverranno davanti al laico Gennarini...

    Ricordiamo ai lettori la testimonianza: Itineranza di servizio, cioè schiavitù, dal libro di Marco Marzano.

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    1. Quindi sapete già che Gennarini sostituirà Kiko?

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    2. L'ineffabile Gennarini è sempre stato notoriamente uno dei maggiori pretendenti al trono, e un bookmaker gli riconoscerebbe le chance migliori (che non significa certezza, significa solo maggior probabilità, ed è lo stesso senso che ho usato io).

      Certo, ora ci si è messo di mezzo papa Bergoglio che esige che nessun capo di movimenti stia in sella per più di cinque anni, e nessun alto papavero dei movimenti abbia incarichi totalizzanti più di dieci anni consecutivi, il che sbaraglia un po' la lotta fratricida fra gli aspiranti al trono kikiano.

      Sta di fatto che la pagliacciata delle "alzate" vocazionali sarà ancora più "cringe", visto che oggi si alzano davanti all'idolo Kiko e domani (anzi, già adesso) si alzeranno davanti a qualcuno molto meno idolatrabile di Kiko. E cominceranno pure a chiedersi che senso abbia la pagliacciata visto che non c'è nemmeno il "Kiko che ti cambia la vita".

      Il fatto è che il Cammino è un guazzabugli di eresie e idolatria. Si era ritagliato la sua "nicchia" ecclesiale a suon di minacce sotterranee e di ricche bustarelle ai prelati, e non aveva previsto né la "pandemia", né l'atteggiamento anti-movimentistico del Bergoglio, avvenuti con Kiko già ottantenne e prossimo ad andare all'inferno nel posto che per tutta la vita si è premurato di prepararsi (noi speriamo sempre che si ravveda e che rinneghi pubblicamente il Cammino e le sue eresie, ma è un miracolo troppo grosso e statisticamente improbabile; la maggioranza assoluta dei grandi eretici è morta coerentemente coi propri errori).

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  11. Kiko, nell'imminenza di una delle sue kermesse vocazionali, ricordo che già aveva anticipato il numero delle famiglie che avrebbero dovuto alzarsi.
    Si tratta di un calcolo, un arido calcolo: metti una folla esaltata di tot persone, esaltala ancor più con canti e lodi delle magnifiche sorti progressive del cammino, butta la chiamata condita di minacce subliminali: quella tal percentuale, già calcolata, risponderà all'appello.
    Non è una chiamata vocazionale, ma un vero e proprio reclutamento.
    Scriveva Mons. Claude Dagens in "La pastorale delle vocazioni non è una strategia" (La Croix - 8 luglio 2014):
    «Cosa sarebbe la "pastorale delle vocazioni" se si trattasse di una tecnica di reclutamento, con tanto di agenti reclutatori e reti di influenza?
    Cosa ne sarebbe delle persone che, adescate da queste reti, dovessero rendersi conto un giorno di essere state strumentalizzate e brandite come segno di una buona prestazione spirituale, con proposte pie dietro le quali si nascondono pratiche meno confessabili?
    Alla lunga, queste forme di gestione spirituale si rivelano pericolose, malgrado i risultati positivi che ottengono nell'immediato.»
    Ritengo però che da questi pellegrinaggi locali non si ottengano gli stessi risultati: i giovani neocatecumenali vogliono alzarsi davanti a Kiko, non davanti ai propri catechisti!
    Per questo la grande insistenza a ripetere le chiamate almeno a livello locale: i risultati scarseggiano.
    Senza contare che si avvera quanto detto da Monsignor Dagens: alla lunga, queste forme di gestione spirituale si rivelano pericolose, malgrado i risultati positivi che ottengono nell'immediato.

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    1. Le magnifiche sorti progressive del Cammino, come diceva Leopardi ne "La ginestra". Quindi Leopardi era un neocatecumenale ante litteram

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    2. È molto probabile!
      Infatti ha scritto L'infinito Cammino, Il sabato neocatecumenale del villaggio, Sopra un bassorilievo sepolcrale di Carmen, Canto notturno di un pastore itinerante dell'Asia.

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  12. Se Kiko dovesse(e sarebbe corretto) dire dopo le varie catechesi: adesso andate a casa e fra una settimana chi vuol fare il prete venga qui, Scommettiamo cari neocatecumenali che non ci andrebbe nessuno? Pensateci su.

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    1. Non c'è niente da pensare, i cari neocatecumenali andrebbero perchè sono obbedienti a Kiko, tranne eccezioni, vedi FAV, per non fare nomi.

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  13. Non solo "vogliono alzarsi davanti a Kiko" (ovvio, vuoi mettere! Il clima esaltato che si crea col guru non si crea con nessubo), ma è proprio che oramai non hanno più materia prima. I "figli del cammino" sono diventati adulti anche loro e hanno già dato.
    Solo qualche sfigato rimasto indietro, senza età, senza prospettive, può diventare un riempitivo per loro. (Vedi nel post il riferimento esplicito nell'invito oltre che ai giovani in senso stretto agli "adulti".
    Non sanno più dove pescare!
    Ma troppi Seminari ha aperto Kiko, un vero sproposito e ora ne paga le conseguenze inevitabili!


    Rispondo ad Anonimo che ironizza sulla nostra soddisfazione, manco ci provassimo gusto. Davvero puerile!

    Gli rispondo "non c'è bisogno della zingara per indovinare" caro Anonimo, la fine che state facendo, viste le premesse date, era scritta ampiamente!

    Pax

    P.S. "Chi è causa del suo mal, pianga se stesso!"

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    1. Certo che fra l'alzarsi di fronte a Kiko e farlo davanti a un catechista c'è un abisso. Mettendomi nella mente di un neocat medio, nell'alzarmi davanti a Kiko, pur essendo uno dei tanti, mi sentirei qualcuno. Alzandomi davanti a un catechista, credo che mi sentirei semplicemente uno sfigato.

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  14. Uno degli aspetti più preoccupanti è l'invito al pellegrinaggio con alzata vocazionale esteso agli amici non neocatecumenali che abbiano desiderio di fare "un'esperienza": penso che essere cooptato in una situazione di questo genere senza conoscere i meccanismi del Cammino possa essere un vero e proprio incubo per un ragazzo che non vi appartiene da sempre e soprattutto per la famiglia non neocatecumenale. Riporto qui l'esperienza di un giovane che passò da essere considerato come uno con una "sete di infinito" quando sembrava un promettente prossimo seminarista e presbitero neocat ad essere un "figlio del diavolo" quando si rese conto di non averne la vocazione.

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  15. I pellegrinaggi fuori porta, con le relative alzate, ricordano la velleitaria controffenziava delle Ardenne, quando delle truppe scelte naziste, senza il supporto dell'aviazione, tentarono il tutto per tutto. Ottennero, è vero, dei successi militari che, vista l'inferiorità dei mezzi, stupirono gli stessi americani, ma senza rifornimenti adeguati, ben preto tutto finì.

    Se consideriamo che le truppe scelte del Cammino sono catechisti antiquali e annacquati, che usano ancora le catechesi di 60 anni fa (come dire gli archibugi), penso che i pellegrinaggi fuori porta saranno un mezzo disastro.
    Guai se non fosse così, si rischierebbe di consacrare sacerdoti persone impreparate, problematiche, senza una personalità matura per poter decidere liberamente.

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    1. Caro Pietro purtroppo nel Cammino è stato sempre così, non c'era bisogno di arrivare a oggi che stanno raschiando il fondo del barile.
      Il rischio di ordinare presbiteri persone impreparate (o mal preparate) è reale da sempre, visto che gli indirizzi di studio li decidono loro e scelgono i professori in linea con la kikocarmeniana dottrina. Inoltre nei Seminari si porta avanti una "formazione" orientata piuttosto a spegnere la maturazione personale e umana dei candidati. Per poter andare avanti devono capire una cosa, prima di tutte, ed è che un futuro presbitero del cammino non potrà decidere mai nulla liberamente. Egli deve obbedienza cieca a Kiko e agli Itineranti, meno ragiona in autonomia è meglio è.

      Un ragazzo inviato in un Seminario all'estero (non dico dove) faceva un pò troppe domande e aveva un'idea del sacerdozio non in totale sottomissione agli itineranti.
      Mentre i seminaristi del suo corso avanzavano dall'accolitato al diaconato, lui era sempre lì. Gli dissero che "aveva bisogno di un tempo di itineranza più lungo"! (l'esperienza di itineranza, come il fare il cammino, è essenziale nel tempo di formazione). Questi non sono preti cattolici, ma devono diventare preti di Kiko.
      Questo giovane era duro di comprendonio, non voleva comprendere che doveva dare prova, prima di poter essere ammesso alle varie ordinazioni, di essere fedele e sottomesso alle gerarchie del cammino.
      Questo è il discrimine principale e direi unico.
      Per cui se uno è oltre che ignorante anche immaturo come uomo, o addirittura ha problemi, questo poco importa. Si presume che obbedirà ancor più agevolmente. Tanto i presbikiki non sono altro che burattini in mano ai laici rasponsabili unici delle comunità e del cammino, nelle parrocchie e fuori.

      Questo ragazzo fu sottoposto a specifici trattamenti che si rivelarono inefficaci ma che lo provarono oltre misura. Finchè una notte fece le valigie e tornò in Italia, dritto dal suo Vescovo ed entrò nel Seminario Diocesano dando addio al Cammino per sempre.

      Pax

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  16. "contenti perchè tutto va a schifio. E' questo che volevano, no?".

    Ti sbagli ANONIMO delle 16 e 40: non contenti perché "va tutto a schifio" ma perché ci va il Cammino.
    Non quello approvato, quello a schifio ci è già andato per colpa delle vostre disubbidienze, e me ne dispiace.
    Ma il Cammino disubbidiente allo statuto deve andare a schifio.

    Oppure CAMBIA, e allora saremo più contenti ancora.

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    1. L'ostinazione a voler permanere nell'errore è tipica degli idolatri, e dunque anche dei neocatecumenali.

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  17. Non so di altre parti ma la mia parrocchia ha fatto camposcuola tre gg e fara' pellegrinaggio di 5 gg tutti e due fuori porta. Carmine

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  18. Non è questione di essere contenti che tutto vada a rotoli, come sta andando a rotoli.
    E' comodo accusarci di nutrire sentimenti di vendetta e di avere il gusto della disfatta.
    Il problema è un altro. Che il C.N. è falso. Che agisce solo per il proprio tornaconto. Non è un dono, ma autoreferenziale. E chi serve se stesso non serve la Chiesa e tanto meno il prossimo.

    Date queste premesse, senza tema di smentita possiamo affermare che il Cammino devasta le persone che ad esso si affidano e le spreme come limoni, fino alla consunzione. Perché ogni idolo ha bisogno di immolare vittime a se stesso, ne va della sua sopravvivenza!

    A che pro aprire 125 Seminari? Ci rendiamo conto del dispendio di energie, denari e in più l'ansia di doverli riempire, altrimenti non hanno senso?
    Uno sproposito di kikiana megalomania!

    Adesso, anche solo pensando ai Rettori e Formatori, tutti reclutati rigorosamente tra le fila dei fedelissimi agli iniziatori e al carisma. Quante forze sottratte alla evangelizzazione, di cui si riempiono la bocca, ma di cui - evidentemente - non si danno pensiero. Come sempre, dicono una cosa ma ne pensano e fanno un'altra.

    Hanno sfoltito equipe (come le chiamano loro), sguarnito la vigna del Signore...

    Ad un certo punto sono stati costretti a nominare rettori dei seminari (che spuntavano come funghi) presbiteri freschi ordinati, senza alcuna esperienza del sacerdozio, pastorale, nulla. Diventare, pivellini quali erano, responsabili della formazione di altri sacerdoti.... Ma sì, tanto neanche i rettori e formatori contano niente nei seminari. Poco importa che siano neocatecumenali fin nel midollo. Nei Seminari come dappertutto e per tutto nel Neocatecumenato comanda Kiko e gli Itineranti, i Mega-itineranti, ben inteso.

    Dunque, il cammino si sta estinguendo? Si sta velocemente assottigliando? Prosciugando?

    Deo gratias! Dal profondo del cuore.

    Pax

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  19. Ho il massimo rispetto per chi scopre la sua vocazione nel Cammino, e per chi decide di alzarsi alla chiamate (anche se forse molte alzate sono frutto dell'emozione del momento), però secondo me la vocazione va vagliata a lungo e soprattutto sotto la direzione di un sacerdote esperto in discernimento vocazionale e una delle caratteristiche che deve avere il padre/direttore spirituale è quella di volere il bene delle persone, non deve pensare ad esempio all'interesse che avrebbe il proprio ordine nel vedere aumentare i seminaristi/religiose, altrimenti i candidati potrebbero scegliere la vita consacrata per motivi sbagliati e poi dopo molti anni sarà difficile, nel senso pratico, ritornare sui propri passi.

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  20. @blog, mi dispiace distruggere le vostre speranze, ma qui il cammino sta andando molto bene. Tanti giovani, pellegrinaggio già programmato e tutto esaurito. Fede, preghiera, celebrazioni, ottima partecipazione. Il vostro blog cerca di fermare lo Spirito Santo con le mani, ma Lui soffia dove vuole.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Eh ma avete 'prodotto' delle alzate? Perché tutto il meccanismo è stato messo in moto per quello! Mi raccomando, si aspettano dei numeri sostanziosi, non importa a quanti ragazzi in buona fede farete perdere tempo. Non avete pietà neppure dei vostri figli.

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    2. @Fallacio
      Mi fa piacere per loro e pregherò per le loro intenzioni 🙏

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    3. Io sinceramente non pregherei per le intenzioni di chi non si sa che intenzioni abbia. Io prego perché escano dal Cammino e si disintossichino da troppo kikismo. E ringrazio chi a suo tempo ha pregato per me.

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  21. @valentina, voi parlate così perché sotto sotto pensate che donare la propria vita a Cristo è una perdita. Molti giovani stanno molto più avanti di voi e comunque per rispondere anche a @Gloria sulle "alzate vocazionali" dettate dall'emozione del momento, può succedere, ma grazie a Dio la Chiesa ha molta cura di questi ragazzi e al centro vocazionale hanno tutto il tempo di fare discernimento. Mia figlia per alcuni anni si è alzata, ma al centro vocazionale ha capito che la sua vocazione era un altra e tra poco si sposa.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Donare la vita a Kiko, vorrai dire. E sì, la reputo un'azione oltremodo dannosa per ciascuna anima.
      Congratulazioni per tua figlia.

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    2. @Fallacio
      Tutto il contrario, io penso che donarsi e spendere la vita per Cristo sia l'unica cosa che dia un senso alla vita delle persone,e tutti siamo chiamati a farlo,ognuno con la propria vocazione e i modi per servire Cristo sono tanti. Trovare la propria vocazione e' fare centro nella vita,per questo dicevo che una decisione tanto delicata non si improvvisa dal nulla ma richiede tempo e un discernimento approfondito sotto la guida di un direttore spirituale esperto e non dei catechisti laici che non ne avrebbero le competenze adeguate, volevo dire solo questo. Auguri a tua figlia

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