Le recenti richieste emerse nel Sinodo sul Medio Oriente circa presunte necessità di rinnovare e riformare la liturgia o, addirittura, il modo di eleggere il successore di Pietro hanno lasciato sgomento gran parte del mondo cattolico e abbiamo potuto vedere anche su questo blog quale e quanto interesse abbiano suscitato , dando luogo a discussioni ricche e vivaci. Lo stesso thread sull’uso del denaro nel microcosmo neocatecumenale – degno corollario dei threads precedenti – ha riaperto un altro fronte di discussione, che potrà senz’altro continuare in questo nuovo tema.
Si tratta infatti di un tema quasi obbligato : proprio oggi è stato dato l’annuncio del prossimo concistoro nel quale la porpora dovrebbe eser data , tra gli altri, a Monsignor Ranjiith, arcivescovo dello Sri Lanka, come in molti credo ci si augura. Proprio su questa bella figura di pastore nei giorni scorsi Sandro Magister scriveva un lungo articolo che vale la pena non lasciar passare inosservato e che in qualche modo fa da contraltare ai recenti trionfalismi di Mons. Rylko a proposito dei suoi pupilli ncn.
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I più bravi allievi di Ratzinger sono in Sri Lanka e Kazakhstan.
Sono i vescovi Ranjith e Schneider. Seguono l'esempio del papa in campo liturgico più e meglio di tanti loro colleghi in Italia e in Europa. Un test rivelatore: il modo di dare la comunione nella messa .(di Sandro Magister)
ROMA, 14 ottobre 2010 – Nello Sri Lanka i vescovi e i sacerdoti cattolici vestono tutti di bianco, come si può vedere nell'insolita foto qui sopra: con l'intero clero della diocesi di Colombo, la capitale, in diligente ascolto del suo arcivescovo Malcolm Ranjith, probabile nuovo cardinale nel prossimo concistoro. Nella sua diocesi, l'arcivescovo Ranjith ha indetto uno speciale anno dell'eucaristia. E per prepararlo ha riunito tutti i suoi sacerdoti in tre dense giornate di studio a Colombo, dove ha fatto arrivare da Roma due oratori d'eccezione: il cardinale Antonio Cañizares Llovera, prefetto della congregazione vaticana per il culto divino, e padre Uwe Michael Lang, membro della medesima congregazione e consultore dell'ufficio delle celebrazioni liturgiche pontificie. Lang, tedesco di nascita, oratoriano, è cresciuto in Gran Bretagna alla scuola del grande Henry Newman, fatto beato da Benedetto XVI lo scorso 19 settembre a Birmingham.
È autore di uno dei libri che più hanno fatto discutere negli ultimi anni, in campo liturgico: "Rivolti al Signore", nel quale sostiene che l'orientamento giusto nella preghiera liturgica è verso Cristo, sia da parte dei sacerdoti che dei fedeli. Il libro era introdotto da una prefazione partecipe di Joseph Ratzinger, scritta poco prima della sua elezione a papa.L'arcivescovo Ranjith, che prima di tornare in Sri Lanka era segretario della congregazione vaticana per il culto divino, è stato ed è un entusiasta estimatore e propagatore della tesi del libro di Lang, oltre che persona di fiducia di Benedetto XVI. Così come lo è il cardinale Cañizares Llovera, non a caso definito in patria "il Ratzinger della Spagna". chiamato a Roma dal papa per far da guida alla Chiesa in materia liturgica, obiettivo centrale di questo pontificato.
Non solo. Per offrire ulteriori lumi ai suoi sacerdoti nelle tre giornate di studio, l'arcivescovo Ranjith ha fatto arrivare dalla Germania uno scrittore cattolico di primo piano, Martin Mosebach, anche lui autore di un libro che ha fatto molto discutere: "Eresia dell'informe. La liturgia romana e il suo nemico". E l'ha chiamato a parlare proprio sugli sbandamenti della Chiesa in campo liturgico.
Tutto questo per quale finalità? Ranjith l'ha spiegato in una lettera pastorale alla diocesi: per ravvivare la fede nella presenza reale di Cristo nell'eucaristia e per educare a esprimere tale fede in segni liturgici adeguati. Ad esempio col celebrare la messa "rivolti al Signore", col ricevere la comunione nella bocca invece che in mano, e col riceverla in ginocchio. Insomma con quei gesti che sono tratti distintivi delle messe celebrate da papa Ratzinger.
Ciò che colpisce, di questa come di altre notizie analoghe, è che l'azione di Benedetto XVI per ridare vitalità e dignità alla liturgia cattolica sembra meglio capita e applicata nella "periferia" della Chiesa che nel suo baricentro europeo. Non è un mistero, ad esempio, che il canto gregoriano è oggi più vivo e diffuso in taluni paesi dell'Africa e dell'Asia che in Europa.
Tra le indicazioni date dall'arcivescovo Ranjith per l'anno eucaristico nella diocesi di Colombo c'è infatti anche quella di educare i fedeli a cantare in latino, nelle messe, il Gloria, il Credo, il Sanctus, l'Agnus Dei. Allo stesso modo, la decisione di Benedetto XVI di liberalizzare l'uso del messale antico accanto a quello moderno – per un reciproco arricchimento tra le due forme di celebrazione – pare essere compresa e applicata in Africa e in Asia meglio che in talune regioni d'Europa. Un'ulteriore prova di ciò riguarda il modo con cui la comunione è data ai fedeli: in mano o nella bocca, in piedi o in ginocchio. L'esempio dato da Benedetto XVI – comunione in bocca e in ginocchio, in tutte le sue messe a partire dal Corpus Domini del 2008 – trova pochissimo seguito soprattutto in Europa, in Italia e nella stessa Roma, dove si continua quasi ovunque a dare la comunione in mano a chiunque si avvicini a chiederla, nonostante le norme liturgiche lo consentano sono in casi eccezionali.
A Palermo, dove il papa si è recato lo scorso 3 ottobre, alcuni sacerdoti del posto hanno rifiutato di mettersi in fila per ricevere la comunione da lui, pur di non sottostare a un gesto che non condividono. Si è inoltre diffusa la diceria che nelle messe celebrate dal papa ci si inginocchia perché si è davanti a lui, e non per adorare Gesù nel santissimo sacramento. Una diceria che trova ascolto nonostante da qualche tempo diano la comunione in bocca e al fedele inginocchiato anche i cardinali e i vescovi che celebrano su mandato del papa.
Non sorprende che il servizio che www.chiesa ha dedicato a metà settembre al significato dell'inginocchiarsi in adorazione davanti a Dio e all'eucaristia abbia sollevato le proteste di vari lettori, tra i quali dei sacerdoti. L'argomento principe portato contro l'inginocchiarsi alla comunione è che la messa ha come suo modello e origine l'ultima cena, dove gli apostoli stavano seduti e mangiavano e bevevano con le loro mani. È il medesimo argomento addotto dai neocatecumenali per giustificare il loro modo "conviviale" di celebrare la messa e di fare la comunione, "nonostante le autorità della Chiesa – tra cui vantano però dei sostenitori, come il sostituto segretario di stato Fernando Filoni – abbiano loro comandato di rispettare gli ordinamenti liturgici generali." [versione presente ancora al 15.10, anche da noi ripresa in un primo tempo e confermata da chi dispone della stampa del testo] "al quale continuano ad attenersi grazie al permesso che le autorità della Chiesa – tra cui vantano dei sostenitori, come il sostituto segretario di stato Fernando Filoni – hanno dato loro di "ricevere la comunione in piedi restando al loro posto" (articolo 13.3 del loro statuto). [versione attuale che risulterebbe rettificata. La prima era corretta nella sostanza, la seconda lo è negli elementi formali -ndR]
Anche qui, per trovare le parrocchie, le diocesi, i sacerdoti e i vescovi che agiscono e insegnano in piena sintonia con Benedetto XVI è più facile cercare nella "periferia" della Chiesa: ad esempio nel remoto Kazakhstan, nell'Asia centrale ex sovietica. Lì, nella diocesi di Karaganda, i fedeli ricevono tutti la comunione in bocca e in ginocchio. E lì c'è un giovane vescovo, l'ausiliare di Karaganda Athanasius Schneider, che ha scritto sul tema un libretto splendente come una pietra preziosa, dal titolo: "Dominus est. Riflessioni di un vescovo dell'Asia centrale sulla sacra comunione". Il libretto è in due parti. La prima racconta le vite eroiche di quelle donne cattoliche che negli anni del dominio comunista portavano in segreto la comunione ai fedeli, sfidando le proibizioni. E la seconda spiega la fede che era all'origine di quell'eroismo: una fede così forte nella presenza reale di Gesù nell'eucaristia da offrire per essa la vita. Ed è su questo sfondo che il vescovo Schneider rivisita i Padri della Chiesa e la storia della liturgia in occidente e in oriente, illuminando il nascere e il consolidarsi del modo adorante di ricevere la comunione in ginocchio e nella bocca.
Quando papa Ratzinger lesse il manoscritto del vescovo Schneider, subito ordinò alla Libreria Editrice Vaticana di pubblicarlo. Il che fu fatto, in italiano e in spagnolo, nel 2008. L'edizione in lingua inglese del libro ha la prefazione del vescovo di Colombo, Ranjith.
È autore di uno dei libri che più hanno fatto discutere negli ultimi anni, in campo liturgico: "Rivolti al Signore", nel quale sostiene che l'orientamento giusto nella preghiera liturgica è verso Cristo, sia da parte dei sacerdoti che dei fedeli. Il libro era introdotto da una prefazione partecipe di Joseph Ratzinger, scritta poco prima della sua elezione a papa.L'arcivescovo Ranjith, che prima di tornare in Sri Lanka era segretario della congregazione vaticana per il culto divino, è stato ed è un entusiasta estimatore e propagatore della tesi del libro di Lang, oltre che persona di fiducia di Benedetto XVI. Così come lo è il cardinale Cañizares Llovera, non a caso definito in patria "il Ratzinger della Spagna". chiamato a Roma dal papa per far da guida alla Chiesa in materia liturgica, obiettivo centrale di questo pontificato.
Non solo. Per offrire ulteriori lumi ai suoi sacerdoti nelle tre giornate di studio, l'arcivescovo Ranjith ha fatto arrivare dalla Germania uno scrittore cattolico di primo piano, Martin Mosebach, anche lui autore di un libro che ha fatto molto discutere: "Eresia dell'informe. La liturgia romana e il suo nemico". E l'ha chiamato a parlare proprio sugli sbandamenti della Chiesa in campo liturgico.
Tutto questo per quale finalità? Ranjith l'ha spiegato in una lettera pastorale alla diocesi: per ravvivare la fede nella presenza reale di Cristo nell'eucaristia e per educare a esprimere tale fede in segni liturgici adeguati. Ad esempio col celebrare la messa "rivolti al Signore", col ricevere la comunione nella bocca invece che in mano, e col riceverla in ginocchio. Insomma con quei gesti che sono tratti distintivi delle messe celebrate da papa Ratzinger.
Ciò che colpisce, di questa come di altre notizie analoghe, è che l'azione di Benedetto XVI per ridare vitalità e dignità alla liturgia cattolica sembra meglio capita e applicata nella "periferia" della Chiesa che nel suo baricentro europeo. Non è un mistero, ad esempio, che il canto gregoriano è oggi più vivo e diffuso in taluni paesi dell'Africa e dell'Asia che in Europa.
Tra le indicazioni date dall'arcivescovo Ranjith per l'anno eucaristico nella diocesi di Colombo c'è infatti anche quella di educare i fedeli a cantare in latino, nelle messe, il Gloria, il Credo, il Sanctus, l'Agnus Dei. Allo stesso modo, la decisione di Benedetto XVI di liberalizzare l'uso del messale antico accanto a quello moderno – per un reciproco arricchimento tra le due forme di celebrazione – pare essere compresa e applicata in Africa e in Asia meglio che in talune regioni d'Europa. Un'ulteriore prova di ciò riguarda il modo con cui la comunione è data ai fedeli: in mano o nella bocca, in piedi o in ginocchio. L'esempio dato da Benedetto XVI – comunione in bocca e in ginocchio, in tutte le sue messe a partire dal Corpus Domini del 2008 – trova pochissimo seguito soprattutto in Europa, in Italia e nella stessa Roma, dove si continua quasi ovunque a dare la comunione in mano a chiunque si avvicini a chiederla, nonostante le norme liturgiche lo consentano sono in casi eccezionali.
A Palermo, dove il papa si è recato lo scorso 3 ottobre, alcuni sacerdoti del posto hanno rifiutato di mettersi in fila per ricevere la comunione da lui, pur di non sottostare a un gesto che non condividono. Si è inoltre diffusa la diceria che nelle messe celebrate dal papa ci si inginocchia perché si è davanti a lui, e non per adorare Gesù nel santissimo sacramento. Una diceria che trova ascolto nonostante da qualche tempo diano la comunione in bocca e al fedele inginocchiato anche i cardinali e i vescovi che celebrano su mandato del papa.
Non sorprende che il servizio che www.chiesa ha dedicato a metà settembre al significato dell'inginocchiarsi in adorazione davanti a Dio e all'eucaristia abbia sollevato le proteste di vari lettori, tra i quali dei sacerdoti. L'argomento principe portato contro l'inginocchiarsi alla comunione è che la messa ha come suo modello e origine l'ultima cena, dove gli apostoli stavano seduti e mangiavano e bevevano con le loro mani. È il medesimo argomento addotto dai neocatecumenali per giustificare il loro modo "conviviale" di celebrare la messa e di fare la comunione, "nonostante le autorità della Chiesa – tra cui vantano però dei sostenitori, come il sostituto segretario di stato Fernando Filoni – abbiano loro comandato di rispettare gli ordinamenti liturgici generali." [versione presente ancora al 15.10, anche da noi ripresa in un primo tempo e confermata da chi dispone della stampa del testo] "al quale continuano ad attenersi grazie al permesso che le autorità della Chiesa – tra cui vantano dei sostenitori, come il sostituto segretario di stato Fernando Filoni – hanno dato loro di "ricevere la comunione in piedi restando al loro posto" (articolo 13.3 del loro statuto). [versione attuale che risulterebbe rettificata. La prima era corretta nella sostanza, la seconda lo è negli elementi formali -ndR]
Anche qui, per trovare le parrocchie, le diocesi, i sacerdoti e i vescovi che agiscono e insegnano in piena sintonia con Benedetto XVI è più facile cercare nella "periferia" della Chiesa: ad esempio nel remoto Kazakhstan, nell'Asia centrale ex sovietica. Lì, nella diocesi di Karaganda, i fedeli ricevono tutti la comunione in bocca e in ginocchio. E lì c'è un giovane vescovo, l'ausiliare di Karaganda Athanasius Schneider, che ha scritto sul tema un libretto splendente come una pietra preziosa, dal titolo: "Dominus est. Riflessioni di un vescovo dell'Asia centrale sulla sacra comunione". Il libretto è in due parti. La prima racconta le vite eroiche di quelle donne cattoliche che negli anni del dominio comunista portavano in segreto la comunione ai fedeli, sfidando le proibizioni. E la seconda spiega la fede che era all'origine di quell'eroismo: una fede così forte nella presenza reale di Gesù nell'eucaristia da offrire per essa la vita. Ed è su questo sfondo che il vescovo Schneider rivisita i Padri della Chiesa e la storia della liturgia in occidente e in oriente, illuminando il nascere e il consolidarsi del modo adorante di ricevere la comunione in ginocchio e nella bocca.
Quando papa Ratzinger lesse il manoscritto del vescovo Schneider, subito ordinò alla Libreria Editrice Vaticana di pubblicarlo. Il che fu fatto, in italiano e in spagnolo, nel 2008. L'edizione in lingua inglese del libro ha la prefazione del vescovo di Colombo, Ranjith.
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RispondiEliminanon è la prima critica di Magister, probabilmente non sarà l'ultima; ma di sicuro resta acqua fresca.
RispondiEliminaTuttavia, non fa che confermare che non siamo i soli ad aver aperto gli occhi
Non sorprende che il servizio che www.chiesa ha dedicato a metà settembre al significato dell'inginocchiarsi in adorazione davanti a Dio e all'eucaristia abbia sollevato le proteste di vari lettori, tra i quali dei sacerdoti. L'argomento principe portato contro l'inginocchiarsi alla comunione è che la messa ha come suo modello e origine l'ultima cena, dove gli apostoli stavano seduti e mangiavano e bevevano con le loro mani. È il medesimo argomento addotto dai neocatecumenali per giustificare il loro modo "conviviale" di celebrare la messa e di fare la comunione, al quale continuano ad attenersi nonostante le autorità della Chiesa – tra cui vantano però dei sostenitori, come il sostituto segretario di stato Fernando Filoni – abbiano loro comandato di rispettare gli ordinamenti liturgici generali.
RispondiEliminapurtroppo è così che è ridotta la Chiesa!
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RispondiEliminaho verificato e la piccola divergenza di testo segnalata c'è.
RispondiEliminaA prescindere dal fatto che, per doverosa correttezza vado a ripristinare l'orginale, non mi pare che cambi nulla nella sostanza.
Nessuna disinformazione quindi, cara super-vedetta: è esatto che le autorità della Chiesa hanno comandato, inutilmente, al cammino nc di rispettare gli ordinamenti liturgici: la lettera con cui lo hanno fatto è citata dallo Statuto richiamato anche da Magister e la questione è e resta altamente controversa, anomala e anche inquietante
Caro Alino77,
RispondiEliminain effetti , il testo originale e' quello che tu riporti, è vero. Ma il fatto che contro ogni pronostico abbiano pubblicato il tuo post, non ti dice niente? Davvero pensi che Francesco abbia "taroccato" un articolo???
Il fatto che siete stati ripresi, perche' non obbedienti al Papa e' vero (vedi Lettera di Arinze). Voi dite che tale lettera è stata "superata" dall'approvazione degli Statuti...molto comodo. Sta di fatto che, io ne sono testimone, i neocatecumenali sono "riottosi"(è un eufemismo) ad obbedire al Papa e si discostano dalle direttive liturgiche da Lui impartite, in virtu' di una concessione, o no?
Inoltre, sappiamo tutti, che avete sulla vostra tavola, non altare, un candelabro, simbolo del cammino neocatecumenale che non è ne' ebraico ne' cattolico. Mi sono documentato a fondo...non e' mania di ebraismo è un'invenzione “esotica” di K. Arguello e anche su questo in questo blog non si e' stati chiari.
Vedi : "Simboli e icone del cammino neocatecumenale. Testimonianza di un fuoriuscito da Trieste." Su http://freedom-nonpraevalebunt-freedom.blogspot.com/
Ma il Talmud non mente. (Vedi commento 1 al succitato articolo ) anche questo è voluta disinformazione? La verita' e' che, con un certo pressapochismo, il vostro Leader si è anche improvvisato pittore di icone....a modo suo, altro che Andrej Rublëv! Tutto cio’ non basta a configurarvi come “liturgicamente poco corretti” ? E, mi sono limitato a pochi esempi…. Un saluto.
puoi fare chiarezza, e "rettificare", per non dire "correggere" anche questo tread?
RispondiEliminaio non ho nulla da rettificare in questo thread e confermo tutte critiche che sono sacrosante e motivatissime.
Ho tuttavia, per correttezza, rettificato la breve frase secondo la dizione che ora risulta da Magister, che non cambia di una virgola tutto quello che abbiamo detto e continuiamo a dire riguardo al vostro sincretistico rituale nonché alle anomalie di una controversa 'approvazione'
Dice lo stesso Alino77 nel blog in cui scrive insieme al suo "scalmanato" collega:
RispondiElimina"Mi dispiace comunque per Francesco. Secondo me è caduto in un grave errore, ma qualcuno lo ha fatto. Ho trovato altri blog dove si riporta il testo farlocco. Ma non in MessainLatino dove si riporta il testo corretto.
Alino77"
Parole sue.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaInfatti, Francesco non ha falsificato un bel nulla:
RispondiEliminaÈ il medesimo argomento addotto dai neocatecumenali per giustificare il loro modo conviviale di celebrare la messa e di fare la comunione, al quale continuano ad attenersi nonostante le autorità della Chiesa – tra cui vantano però dei sostenitori, come il sostituto segretario di stato Fernando Filoni – abbiano loro comandato di rispettare gli ordinamenti liturgici generali.
http://www.lucisullest.it/dett_news.php?id=6148
Ciò che sta succedendo è molto strano.
RispondiEliminaIn effetti, il testo di Magister, che ho letto qualche giorno fa, è quello pubblicato da Francesco.
Non credo che la mia memoria mi stia tradendo, anche se è sempre possibile, è proprio quella frase che è sparita che mi aveva stupita.
Purtroppo non mi ricordo dove avevo visualizzato quel testo.
Vedo comunque che le vedette sono sempre all`opera , invece di correggere un eventuale e possibile errore di Francesco, perchè non si occupano piuttosto di correggere ciò che è storto nel cammino neocatecumenale, da loro stessi riconosciuto?
Perchè non hanno avuto la stessa severità con le menzogne di Arguello quando coinvolgeva il Papa, prima dell`approvazione dello statuto?
Duri, intolleranti ed esigenti ( e arroganti) con gli altri, tolleranti e indulgenti con i problemi interni al cammino nc?
Dunque :
RispondiElimina-o Magister ha pubblicato quel testo per poi modificarlo,
-o qualcuno ha modificato il testo di Magister per poi farlo circolare sul web.
Questa seconda ipotesi mi sembra così grave che stento a crederci.
Una sola cosa è chiara e cioè che Francesco non ha inventato un bel nulla.
Quando penso alle menzogne di cui è zeppo il sito del cammino nc su Wikipedia, sorrido nel vedere un ncn accusare con sdegno Francesco!
RispondiEliminaDel resto le sentinelle nc, sempre attente, intervengono immediatamente se qualcuno entra sul sito per correggere gli errori, la sentinella nc interviene e la verità secondo il cammino nc è ristabilita!
Non v'è alcun errore da correggere: il testo di Magister è riportato integralmente come pubblicato da Magister.Ecco il link:
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345143
Le pretestuose smancerie di "Alino" e company servono come al solito a creare diversivi.
Se hanno problemi, scrivano a Magister.
Nessuna manipolazione.
RispondiEliminaL'arte di manipolare la lasciamo ai due signori spagnoli che si sono riptodotti in mille copie conformi.
Sarebbe il caso che certi signori, prima di imparare a scrivere su certi sgrammaticati blog antagonisti a questo, cercassero di imparare a leggere.
RispondiEliminaPeccato che il thread sia stato chiuso per un evidente ( e non voluto)disguido di Stefano...
Caro Francesco, scusami ma non capisco, sul link che citi c'è la versione fornita da Alino77, sul link citato da Mik, quella da te proposta...e' un bel mistero..
RispondiEliminaChe Magister abbia modificato il testo originario?
RispondiEliminaCaro Freedom, ci credi che non ho capito un accidente di queste presunte differenze?
RispondiEliminaIo ho citato da Chiesa-espresso.it.
Rileggendo quanto ho postato io, non trovo differenza alcuna con quanto esistente nell'articolo di Magister.
Non è il caso di andar dietro alle questioni di lana caprina messe in piedi, comesempre, dai neocatecumenali, quando si aprono discorsi sfavorevoli a loro (e favorevoli, conseguentemente, alla Verità)
Cmq sia una mail a Magister con le due versioni l'ho mandata. Un motivo ci sarà...
RispondiEliminaCaro Francesco,
RispondiEliminanon dubiterei mai di te.
La differenza sta in: "Fernando Filoni – hanno dato loro di "ricevere la comunione in piedi restando al loro posto" (articolo 13.3 del loro statuto)." (http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1345143)
e “Fernando Filoni – abbiano loro comandato di rispettare gli ordinamenti liturgici generali.”
(http://www.lucisullest.it/dett_news.php?id=6148) blog citato da Mic.
Concordo con te che hanno alzato un polverone per questa frase, per di piu’ condito dalle solite ingiurie, e, come dice Emma, non si curano di tutte le macroscopiche “inesattezze” che si dicono nel cammino. Resta la stranezza di questa incongruenza che, pare ci sia anche in altri blog.
La stessa frase compare nel seguente link:
RispondiEliminahttp://blog.libero.it/vitapoetica/
Come mai?
Comunque, taglio la testa al toro dicendo questo.
RispondiEliminaChe motivo avrebbero i 2 siti citati di "screditare" il cnc:
http://www.lucisullest.it/dett_news.php?id=6148
e
http://blog.libero.it/vitapoetica/ ???
Nessuno credo.
Evidentemente per un motivo che, al momento, ignoro, in Internet circolano 2 versioni della stessa frase.
per la cronaca Magister mi ha risposto. La versione corretta è quella del suo sito..
RispondiEliminaovvio che la versione è quella presente sul sito... resta inspiegabile la presenza dell'altra su siti che col cammino non hanno nulla a che fare.
RispondiEliminaPoteva dire altro? Ovvio.
RispondiEliminaResta comunque che, essendo io una fedele lettrice del blog e sito di Magister, non credo di sbagliare dicendo che ho letto la versione riportata da Francesco.
Resterà un mistero, un piccolo mistero, rispetto ai grandi che ci circondano e ci sconcertano.
Io ho stampato l'articolo di Magister il 15/10/2010 e il testo è quello riportato da Francesco; oggi il testo è diverso. E' stato modificato.
RispondiEliminaNon che sia fondamentale, sia ben chiaro, ma ho appena ricevuto un telefono di un mio amico,lettore fedelissimo di Magister, che mi conferma che ciò che legge ora sul blog di Magister NON è la versione da lui letta al momento della pubblicazione.
RispondiEliminaSembra dunque che Magister abbia modificato il suo testo.
Perchè lo abbia fatto, lo sa solo lui.
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RispondiEliminaCaro Giacomo,
RispondiEliminaci sono anche le testimonianze di Emma, nonché il testo presente su blog che evidentemente lo avevano acquisito subito dopo la pubblicazione. Comunque la tua versione 'stampata' taglia la testa al toro...
C'è una conclusione possibile da trarre:
la prima versione era corretta sul piano sostanziale, la seconda lo è sul piano formale... ed è ipotizzabile una richiesta di rettifica da parte di persone influenti - corredata dei dati attinenti l'approvazione - alla quale Magister ha aderito trovandosi a dire: "tengo famiglia", e asservirsi al potente che aveva criticato fino ad allora.
In fondo Magister è uno che si guadagna da vivere, non uno che cerca la verità, anche se sotto molti aspetti è più preparato degli altri vaticanisti; è uno che fa da megafono a qualcun altro (Ruini?) - anche nel suo contesto funzionano gli sponsor - non uno che cerca di portare la fastidiosa e 'scomoda' verità ai suoi lettori.
Magister era, fino ad ora, il solo vaticanista ad avere il coraggio di dare informazioni sul cammino neocatecumenale, e per questo era molto malvisto dai nc.
RispondiEliminaSe voi notate, il silenzio dei vaticanisti sul cammino nc è totale.
NON UNO che parli della non pubblicazione dei testi, NON UNO che parli dei problemi portati dal cammino nc nelle parrocchie.
SILENZIO anche dei media cattolici e vaticani, anzi, spazio è dato al cammino nc dai giornalisti nc che vi lavorano
Purtroppo, quando un gruppo dispone delle protezioni di cui dispone il cammino nc,niente deve stupirci.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAlino, non mi pare che tu ieri sia stato censurato, comunque pensa e fai quello che vuoi.
RispondiEliminaSolo dovresti dirci chi è che qui ha "sbraitato nervosamente"... non abbiamo fatto altro che adeguarci per correttezza, ma confermare le nostre critiche e alla fine abbiamo tratto conclusioni logiche. Tutto qui
Quanto alla lettera di Arinze 'superata' faresti bene a eggere qui
Per comodità di consultazione, riporto la
nota 2)
l'art. 13 modifica - senza averne titolo, perché l'approvazione dello Statuto rientra nelle competenze del Pontificio Consiglio dei Laici, mentre la Liturgia dipende dalla Congregazione per il Culto Divino - una prescrizione già data in base alla propria competenza dalla Congregazione del Culto Divino il 1° dicembre 2005, dal Papa ricordata in una pubblica udienza come "norme impartite a mio nome". Si tratta della Lettera del Card Arinze -peraltro citata alla nota 49 del terzo comma dell'articolo- della quale resta solo questo fantasmatico accenno e nulla più, rimanendo di fatto vanificata dall'approvazione dello statuto nei termini di cui all'articolo citato, frutto di snervanti e annose trattative e evidente compromesso, come se la Verità possa essere oggetto di trattative e frutto di compromessi!
ho interesse che sia sempre ristabilità la corretta informazione.
RispondiElimina... intendi dire la corretta informazione neocatecumenale, ovviamente, come quella su wikipedia (!?) e come quella che vorreste imporre a tutti
"che restituirebbero a Francesco la credibilità."
RispondiEliminaRestituirebbero?
Ma scherza?
Francesco NON ha mai perso la sua credibilità!
È lei che ha messo in dubbio la parola di Francesco! È lei che ha parlato di "sdegno".
Ciò dimostra infatti che lo Statuto del CNC ha di fatto aggiornato anche la Lettera di Arinze."
Di nuovo, sta scherzando?
Forse perchè Magister ha modificato il suo articolo, verosimilmente dopo l`intervento di uno dei vostri protettori?
Forse perchè, per motivi a noi sconosciuti, ha rinunciato alla sua opinone, chiaramente espressa nella prima versione e coerente con ciò che ha sempre detto?
La lettera di Arinze continua ad essere valida, da quando in qua uno statuto ha più peso, anzi annulla, la volontà chiaramente espressa di un Papa?
Come siete arrivati a vincere la vostra battaglia contro il Papa e contro la Sacra Liturgia cattolica è un vero mysterium iniquitatis.
Qualcuno sul blog la Chiesa e il post concilio ha lasciato questo post che trascrivo qui e che lì cancellerò perché mi sembra fuori posto.
RispondiEliminaAvrei evitato di riportare un brano evidentemente preso dal loro blog, ma è interessante perché ci dà la quadratura definitiva del cerchio...
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il dibattito serrato mi ha incuriosito e così per correttezza riporto la versione dei fatti di Alino77 sul blog che frequenta
"Il nostro caro fratello Alino 77 si è premurato di contattare il Sig.Sandro Magister il quale ha risposto che LA VERSIONE DA CONSIDERARE E' QUELLA CHE E' SUL suo SITO OGGI QUINDI NON QUELLA FORNITA INIZIALMENTE DA FRANCESCO. LA PRIMA VERSIONE E' STATA RITIRATA PERCHE' ERRONEA. Prendiamo atto della sincera spiegazione del Signor S.Magister e LO RINGRAZIAMO PER AVER RICONOSCIUTO E CORRETTO L'ERRORE. I NOSTRI AMICI OSSERVATORI DOVREBBERO IMPARARE e PRENDERE ESEMPIO DAL SIGNOR MAGISTER.QUANDO SI SBAGLIA E' GIUSTO ESSERE
UMILI E RICONOSCERE L'ERRORE.QUESTA VIRTU' INVECE SEMBRA SCONOSCIUTA AGLI "OSSERVATORI" CHE SI OSTINANO NELL'ERRORE IMPERTERRITI MALGARDO LA CHIESA CATTOLICA LI SMENTISCA CONTINUAMENTE DA CINQUE ANNI."
Ho lasciato su quel campionario di scorrettezze un commento che non so se verrà pubblicato, che dice più o meno così:
la persona che scrive non conosce la logica.
se lui stesso afferma che Magister ha riconosciuto che "la prima versione è stata ritirata perché erronea" (gli Osservatori sostengono che l'errore è solo formale e non sostanziale e spiegano anche il perché) allora la versione pubblicata sull'Osservatorio era la prima e non era falsificata, ma autentica. E' di tutta evidenza che qualcuno di influente è intervenuto su Magister
allora, dove sta la falsità degli Osservatori?
... io aggiungerei
RispondiEliminaè davvero spasmodica l'attenzione e la preoccupazione di cancellar traccia di ogni possibile critica al cammino!
RITENGO DOVEROSE ALCUNE PUNTUALIZZAZIONI CONCLUSIVE:
RispondiElimina. Ho composto questo thread avvalendomi della copia diell'articolo di Magister che avevo salvato sul desktop il giorno stesso in cui venne pubblicata ( 14 ottobre scorso);
.che la stesura originaria prevedesse il " nonostante" e non il "grazie" fanno fede molti siti e blog presenti nel web che la riportano ancora integralmente o, addirittura, lo "storico" di Google;
.nel momento in cui ho postato il nuovo thread non sono andato a controllare sul blog di Magister se il testo salvato fosse o meno modificato;
. non ho capito e non capisco il perchè di tanta confusione: le due "versioni" della considerazione di Magister sostanzialmente non differiscono nella sostanza, ma soltanto nelle angolazioni formali da cui sono scaturite;
.Ho dissentito e dissento totalmente da chi , in sede di moderazione, ha fatto qui passare gli infantili attacchi ( destinati solo ad alzare polveroni) di Alino e compagnia: non disprezzo loro, ci mancherebbe, ma il loro strumentale, offensivo, e continuo stracciamento di vesti tipico di persone completamente in balia di pregiudizi settari. Un atteggiamento che definirei a cattolico, se non anticattolico.
Questo blog infatti era nato con l'intento di confutare le false verità del Cammino neocatecumenale e di aiutare coloro che, come me, dal Cammino sono usciti con le ossa rotte.
A questo punto devo ribadire che, nonostante tante sollecitazioni fatte in precedenza, si continua a gigionare da un blog all'altro con risultati ridicoli e devastanti.
Sed per voi va bene così, continuate pure. Io mi dissocio totalmente.
Un saluto a tutti in Cristo, senza animosità alcuna.
Per Francesco:
RispondiElimina.Ho dissentito e dissento totalmente da chi , in sede di moderazione, ha fatto qui passare gli infantili attacchi ( destinati solo ad alzare polveroni) di Alino e compagnia: non disprezzo loro, ci mancherebbe, ma il loro strumentale, offensivo, e continuo stracciamento di vesti tipico di persone completamente in balia di pregiudizi settari. Un atteggiamento che definirei a cattolico, se non anticattolico.
è giusto che tu esprima il tuo dissenso su qualunque cosa. Ma, se ben rifletti più a fondo, in questo caso gli "stracciamenti di vesti causa di appetiti settari" non potevano essere bypassati perché ne andava della credibilità del nostro blog: di fatto le due versioni sono diverse e, a prima vista, chi non aveva la prima (io per esempio) non poteva ipotizzare la 'rettifica' di Magister. E tuttavia il dibattito successivo è servito per puntualizzare che la 'rettifica' recepisce un dato formale scaturito dall'approvazione dello statuto, ma nella sostanza era esatta la prima versione e ne sono stati dati anche i motivi; cosa non inutile per chi leggesse questi fatti solo ora.
Questo blog infatti era nato con l'intento di confutare le false verità del Cammino neocatecumenale e di aiutare coloro che, come me, dal Cammino sono usciti con le ossa rotte.
anche in questa discussione una falsa verità è stata confutata e l'aiuto per chi è uscito già inizia dal ripristino della verità. Non mancano contributi più sostanziosi per questo
A questo punto devo ribadire che, nonostante tante sollecitazioni fatte in precedenza, si continua a gigionare da un blog all'altro con risultati ridicoli e devastanti.
sono stata la prima a dire che avrei evitato di riportare la versione dell'altro blog: ma mi è stata servita su un piatto d'argento ed ha dato la conclusiva conferma alle nostre che erano soltanto supposizioni, attendibili ma ipotetiche
Sed per voi va bene così, continuate pure. Io mi dissocio totalmente.
se ogni volta devo sudare sette camicie per giustificare quello che faccio e cercare di farvi andare oltre a quel che è davanti al nostro naso, posso sempre dissociarmi io.
so che è una esternazione reattiva e come tale se rimanesse nella tastiera sarebbe meglio; ma credo che sia giusto che anch'io esprima i miei stati d'animo prima di riuscire a superarli.
Beh in fondo lo sdegno (!) di Alino ci ha permesso di VERIFICARE che Magister ha modificato la sua prima versione.
RispondiEliminaPrima versione che è, a mio avviso, ciò che lui pensa veramente, in effetti Magister conosce perfettamente l`iter del cnc e si è fatto sovente l`eco di aspetti discutibili di questo gruppo.
Ma qualcuno è intervenuto e la modifica arriva puntuale.
Tutto ciò mostra solamente che nemmeno un vaticanista, come Magister, è libero di esprimere il suo pensiero sul cnc o, meglio ancora, non lo è più.
Già prima il silenzio regnava, Magister era uno dei soli, se non il solo, a rompere il silenzio, sembrerebbe che ora anche lui debba entrare nei ranghi, raggiungere coloro che tacciono, e mi riferisco a coloro che sanno ma scelgono di tacere, escludo i giornalisti nc e simpatizzanti nc che troviamo nei media cattolici e vaticani.
Eppure quante le anomalie, quanti i problemi che i responsabili dell`informazione cattolica potrebbero sollevare.
E invece, no, silenzio.
Io trovo che la ‘moderazione’, altrimenti detta Mic (!), abbia agito con estrema correttezza, verso tutti giustamente, anche verso chi segnalava una reale difformità nel testo postato rispetto al primo originale. Questo non è ‘gigionare’, secondo me, tra un blog e l’altro. E’ semplicemente rispetto e correttezza e uso equilibrato della censura. Cose che fanno di questo blog un luogo del tutto speciale, dato anche il tema che tratta.
RispondiEliminaCome potete notare, la spinta all'attacco da parte del CnC viene da ciò che loro dfeiniscono "approvazioni". E non sarebbe questo un motivo in più per mostrare "quello che è" e "quello che dovrebbe essere"?
RispondiEliminaNon sarebbe un motivo per stroncare sul nascere quelle che poi diventano polemiche e attacchi?
E non sarebbe questo un motivo in più per mostrare "quello che è" e "quello che dovrebbe essere"?
RispondiEliminami chiedo cos'è che abbiamo fatto fino adesso
E non sarebbe questo un motivo in più per mostrare "quello che è" e "quello che dovrebbe essere"?
RispondiEliminaMi sembra che sia ciò che fa questo blog con serietà, in effetti chi lo vuole può imparare molto, e non solo i nc, grazie al raffronto delle prassi nc con quelle cattoliche, dell`"insegnamento" di Arguello con il Magistero cattolico, della visione falsa di Arguello della Tradizione con la verità della Tradizione della Chiesa e via dicendo.
Sì c`è molto da imparare.
Grazie anche ai contributi e le testimonianze di chi è uscito dal cnc, dopo averlo frequentato anche a lungo, e porta ancora le tracce di quel passaggio.
Un`approvazione non è un lascia-passare per ogni libertà ma crea diritti e obblighi e responsabilità.
Il signor Arguello e i nc credono di poter servirsi della loro approvazione per zittire ogni contestazione o opposizione, Arguello va in giro per il mondo e pretende, grazie allo statuto, di parlare a nome e per il conto della Chiesa.
Uno scandalo fra i tanti, ma i nc non devono dimenticare che uno statuto e un approvazione non sono definitivi, possono essere ritirati e non devono dimenticare che, consegnando uno statuto ad un movimento, il PCL non crea un nuovo dogma di fede.
Quello statuto è di per sè problematico, per come è stato ottenuto, per il fatto che menziona un direttorio catechetico che non è pubblicato, perchè contiene un rituale sincretista creato da un laico per il suo gruppo di laici.
Conoscete altre approvazioni date dal PCL a dei gruppi, associazioni, movimenti LAICI che contengono un rituale?
Dice Emma
RispondiEliminaUn`approvazione non è un lascia-passare per ogni libertà ma crea diritti e obblighi e responsabilità.
E non credi che sarebbe quanto mai pertinente e utile per tutti, dopo aver ricevuto quell' "approvazione", e dopo che viene brandita come "atto d'accusa" contro coloro che criticano il CnC, che questa "approvazione" venga analizzata e ne venga fatta emergere la Verità e la Realtà di ciò che sono i suoi contenuti?
Non credi che, siccome dopo l' Approvazione è su di essa che si basa l'espansione del CnC, si dovrebbe basarsi fondamentalmente su di essa per rendere "ufficiale" e utile A TUTTI la critica?
Non credi che, siccome dopo l' Approvazione è su di essa che si basa l'espansione del CnC, si dovrebbe basarsi fondamentalmente su di essa per rendere "ufficiale" e utile A TUTTI la critica?
RispondiEliminaOK. questo non esclude il confronto "tra quello che è" e "quello che dovrebbe essere", basato anche sulle testimonianze, tenendo conto che delle indicazioni statutarie si può parlare per ciò che vi è previsto. Ma è noto che c'è un 'sommerso' molto ampio di prassi anomale (sorvolando sui contenuti), che lo satuto non prevede, ma è consolidato da prassi ultraquarantennali.
Nell'ultimo thread stiamo analizzando la "scrutatio" anche con riferimento allo statuto
dopo l' Approvazione è su di essa che si basa l'espansione del CnC, si dovrebbe basarsi fondamentalmente su di essa per rendere "ufficiale" e utile A TUTTI la critica
RispondiEliminaAbbiamo verificato che la nostra critica, più che ufficiale qualificata dalla cattolicità dei nostri contenuti, può dispiegare utilità, data la sordità dimostrata dai Pastori, solo su chi ha orecchi per intendere. Pochi o tanti che siano, sono sempre anime da preservare...
la nostra critica potrebbe considerarsi "ufficale" se fossimo un Organismo curiale, non trovi?
Ma ce lo vedi un Organismo curiale a occuparsi della Verità?
in potenza la nostra critica è già utile a TUTTI, in atto le cose cambiano...
RispondiEliminaIl problema è che la terribile frattura di oltre 40 anni di sviamento ha creato troppi cuori da 'iniziare' di nuovo... c'è una genrale ignoranza delle verità veramente cattoliche; ma, come sempre, la Verità si può proporre e poi essa si impone da sola a chi ha orecchi per intendere ed è disposto ad accoglierla.
Non ti dà da pensare che non si riesca agevolmente a parlare in pubblico del VO e della corrispondente teologia ed ecclesiologia e tocca farlo nelle poche 'riserve indiane' disponibili?
Perché non è possibile farlo normalmente nelle parrocchie quasi tutte neocatecumenizzate?
Dice Mic:
RispondiEliminala nostra critica potrebbe considerarsi "ufficale" se fossimo un Organismo curiale, non trovi?
No.
A parte il fatto che chi è Battezato e Crsimato ha la possibilità diretta di fare critiche "ufficiali", poichè l'ufficialità deriva dal Battesimo e la Cresima ricevute! Ovviamente può farle PER LA SUA PARTE, ovvero per ciò che consente il suo Stato di Fedele Laico, che non ha responsabilità nel PAscere iL Gregge. Ciò non toglie che la critica può essere fatta "ufficialmente" anche da lui.
In che senso "ufficialmente"?
Una critica diventa "ufficiale" quando si avvale degli Strumenti propri decretati dalla Santa Sede in quel particolare ambito dove la critica si "svolge"!
Io posso criticare qualcosa SULLA BASE di ciò che la Santa Sede ha stabilito per quella data cosa, nel caso quella data cosa non rispecchi ciò che la Santa Sede ha decretato! In questo modo la mia critica diventa "ufficiale" perchè è fondata sulla stessa Santa Sede (se non è ufficiale lei!) ed è utile a TUTTI nel senso che siccome è ufficiale gli stessi che si trovano ad usufruire di quella determinata cosa hanno la possibilità di rendersi conto se stiano nella "giustizia" o meno.
Uno dei problemi è che, con l`approvazione del PCL, i nc considerano solo i DIRITTI .
RispondiEliminaE perchè farebbero altrimenti?
L`autorità di sorveglianza non avendo corretto i loro errori, anche gravissimi, per piu di 40 anni, anzi li ha legittimati, i nc possono solo dedurne che hanno il diritto di fare tutto a modo loro,
Lo avevano prima, lo hanno ancor più adesso, e non serve a niente parlare di indulto, possibilità, permesso, tolleranza, ciò che conta è come questo messaggio, questo non-intervento dell`autorità, è stato ed è PERCEPITO, e dai nc è sato percepito come un DIRITTO.
Se poi aggiungiamo le potenti protezioni in Vaticano e altrove di cui dispone il cnc risulta, con drammatica evidenza, che sono e resteranno sordi ad ogni richiamo che riguarda obblighi e responsabilità.
I soli obblighi e responsabilità che i nc ammetteranno sono quelli in primis nei riguardi del cammino nc, della loro comunità, e quelli che Kiko dirà loro di assumere, tutto è fatto solo e unicamente al servizio della chiesa di Kiko.
Ciò che noi scriviamo può risuonare solo in coscienze non ancora completamente condizionate dal sistema neocat, in menti che hanno ancora uno spazio disponibile all`osservazione e una certa autonomia di pensiero.
Io posso criticare qualcosa SULLA BASE di ciò che la Santa Sede ha stabilito per quella data cosa, nel caso quella data cosa non rispecchi ciò che la Santa Sede ha decretato! In questo modo la mia critica diventa "ufficiale" perchè è fondata sulla stessa Santa Sede (se non è ufficiale lei!) ed è utile a TUTTI nel senso che siccome è ufficiale gli stessi che si trovano ad usufruire di quella determinata cosa hanno la possibilità di rendersi conto se stiano nella "giustizia" o meno.
RispondiEliminanoto che la Santa Sede è anche la stessa autorità che, prima dell'approvazione degli statuti e oltre ad essa, ha prodotto il Magistero perenne a cui noi ci riferiamo.
la nostra ufficialità, allora, non può derivare solo da quello che la Chiesa ha fatto o fa oggi, ma da quello che la Chiesa è da quando il Signore l'ha istituita!
E il Magistero Perenne non si riferisce solo a 'quella data cosa', ma alla Chiesa tutta e quindi a tutti i cristiani non solo di oggi, ma di tutti i tempi