giovedì 30 maggio 2024

O’MALLEY A BOSTON: PROPAGANDA CNC A VUOTO E TANTE CRITICHE DAI FEDELI. I° PARTE: CRITICHE ALLA DIOCESI.

Il cardinale O'Malley è quasi ottantenne, ma vale la pena ricordare - in questo articolo e nei due che seguiranno nelle prossime settimane - il suo strano impegno a favore del Cammino Neocatecumenale. Come sempre, quando parliamo di una persona, chiediamo ai nostri lettori di riflettere non tanto sui suoi peccati e suoi limiti, ma di come il Cammino abbia sempre tratto grandi vantaggi da soggetti del genere.


Ormai siamo abituati alle balle sparate dal Cammino Neocatecumenale, ma andare a guardare più da vicino le varie realtà extraeuropee apre scenari insospettabili e il povero Cammino Neocatecumenale, che tanto decanta i suoi numeri ed il suo elevato indice di gradimento, sinceramente non ci fa per niente una bella figura.

Iniziamo dalla diocesi di Boston, dove è cardinale O'Malley e in cui, su 144 parrocchie solo 6 o 7 hanno accettato il Cammino Neocatecumenale, peraltro oscurato da molteplici altre realtà ecclesiali molto più sviluppate e radicate.

Per poter avere un’idea d’insieme di tutta la reggenza degli ultimi 16 anni, dobbiamo per forza dividere gli argomenti in più parti.

In questa prima parte e nella seconda ci occuperemo della diocesi e delle critiche sollevate alla sua gestione.
Nella terza parte leggeremo un articolo molto rivelatore e nella quarta parte vedremo come il tanto decantato Cammino Neocatecumenale sia una realtà totalmente insignificante, a dispetto della strenua propaganda da parte dell’arcivescovo, soprattutto attraverso il Redemptoris Mater ed il giornale diocesano The Pilot, diretto dal 2001 da un itinerante neocatecumenale e quindi totalmente di parte.

CRITICHE AL GOVERNO DELLA DIOCESI

Il card. O'Malley arrivò nella diocesi di Boston nel 2003 e alla sua installazione partecipò anche il card. Stafford, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici che nell’occasione rilasciò un’intervista a The Pilot, il giornale diocesano, nella quale affermava:
A mio giudizio, e sono stato un vescovo dal 1976, il Neocatecumenato è una delle espressioni più forti di quella capacità all'interno della Chiesa che lo Spirito ci ha dato che ha la capacità di creare una comunità che perdona, la capacità di creare una comunità di duro amore che è radicata nella Croce di Gesù.
Conosco il Neocatecumenato dal 1980. Li ho invitati nell'Arcidiocesi di Denver e lì abbiamo stabilito un seminario Redemptoris Mater. Ho acquisito molta più familiarità con il Neocatecumenato da quando sono andato a Roma. Secondo me, è una delle migliori espressioni, uno dei migliori proclami del mistero pasquale che lo Spirito ha dato alla Chiesa moderna”.
“Nonostante il fatto che così tante persone trovino obiezioni al Neocatecumenato negli Stati Uniti, sono convinto che i mezzi per il rinnovamento all'interno della Chiesa si fondino con le nuove comunità e rimanga anche con il Neocatecumenato”
.

Risulta quindi abbastanza evidente che O'Malley è stato scelto per Boston con il preciso intento di diffondere il Cammino Neocatecumenale.

Da sottolineare che il direttore di The Pilot Media Group (che pubblica il giornale The Pilot e la Boston Catholic Directory) è tuttora il neocatecumenale Antonio Enrique, che racconta di essere arrivato a Boston su richiesta del card. Bernard Francis Law (1931-2017), che per l’appunto si dice avesse richiesto "2 famiglie" per l’Arcidiocesi. Coincidenza.

Per la cronaca, il card. Law si era dovuto dimettere nel 2002 perché su di lui è scoppiato uno scandalo sulla questione dei preti pedofili, che aveva protetto da sempre. 58 sacerdoti diocesani sollecitarono in una lettera le dimissioni del card. Law, prendendo le distanze dal suo operato.

Deve essere un vizio dei cardinali bostoniani, perché anche di O'Malley si è detto che ha insabbiato a suo tempo gli abusi dell'allora card. McCarrick (successivamente "spretato" e privato de titolo di cardinale; ed era ospite d'onore alloggiato in un seminario Redemkikos Mater). Nonostante tutto O'Malley ha conservato il posto.

Ma i fedeli della diocesi non approvano l’operato di O'Malley e su di lui son piovute severe critiche su molti punti. Già nel 2012 uscì un articolo sul Boston Catholic Insider (BCI), in seguito all’esecuzione della Sinfonia Kikiana alla Boston Symphony Hall, presieduta naturalmente da O'Malley.

Sinfonia Kikiana alla Symphony Hall di Boston
Questo iniziò a focalizzare l’attenzione sul Cammino Neocatecumenale, fenomeno fino ad allora pressoché sconosciuto.

Nell’articolo si leggeva: “In vista dell'enorme sostegno che il Cardinale O'Malley ha dato al Cammino Neocatecumenale qui a Boston, BCI ha cercato adesso di scoprire un po’ i Neocatecumenali. Un anno fa, pensavamo che la loro raccolta fondi fosse una buona causa, ma più guardiamo in profondità, più emergono molte più domande che risposte”.

Il cardinale Seán O'Malley ha inaugurato ufficialmente il Seminario Redemptoris Mater a Boston nel 2005. Nel 2009 ha ordinato il primo sacerdote formato in questo Seminario, tale don Israele Rodriguez. I seminaristi del Redemptoris Mater sono ordinati per il sacerdozio dell'Arcidiocesi di Boston e sono assegnati dal Cardinale O'Malley. Don Rodriguez fu incaricato di servire come Vicario Parrocchiale nella parrocchia dell'Immacolata Concezione a Marlborough, che naturalmente è una delle 5 o 6 parrocchie di Boston col Cammino Neocatecumenale.
Sembra grandioso in linea di principio. Circa 26 seminaristi neocatecumenali hanno studiato qui da quando il loro seminario è stato fondato e oggi, secondo le newsletter del Cammino Neocatecumenale, ci sono 20 seminaristi nel Seminario Redemptoris Mater. Ma ecco alcune domande:
  1. Chi paga la retta dei seminaristi neocatecumenali qui a Boston, sia al St. Johns Seminary che al Boston College, alla Boston University e in altri college dove studiano?
  2. Chi paga per i loro veicoli, gas, manutenzione e assicurazione?
  3. Chi paga il cibo, le utenze e le spese di costruzione nella sede del loro seminario a Brookline (ex canonica di San Lorenzo)
  4. Chi paga per la loro assicurazione medica e dentistica?
  5. Chi paga le loro tariffe aeree per viaggiare negli Stati Uniti e all'estero per la loro evangelizzazione itinerante (o "itineranza")?
  6. Quanto hanno totalizzato queste spese: $ 2 milioni? $ 3M? $ 4M?
  7. Queste spese sono pagate dal Cammino Neocatecumenale? Oppure sono stati pagati dall'Arcidiocesi di Boston e dal Seminario di St. Johns?
Redemptoris Mater Boston
BCI è in procinto di confermare che una grande quantità di tali spese sono state pagate da Boston (fondi o fondi operativi del Boston Archdiocese o St. Johns Seminary). Si potrebbe anche chiedere: cosa fanno i neocatecumenali con i soldi che hanno raccolto? (con la Sinfonia). Stanno usando quei fondi per contribuire al Seminario di St. Johns per alcune delle spese di iscrizione lì? O stanno usando quei fondi per altre spese relative al Neo-Cat?”

Poi ci sono le altre polemiche sul Cammino Neocatecumenale. Ci vorrebbe un po 'di tempo per i dettagli”.
“Solo una delle controversie coinvolge le loro liturgie. Nel gennaio di quest'anno, Papa Benedetto XVI ha approvato le loro celebrazioni non liturgiche, ma ha affermato che le loro Messe devono conformarsi alle norme liturgiche ufficiali. In passato, hanno inserito varie pratiche nuove nelle Messe, come stare in piedi durante la Consacrazione, cuocere le loro pagnotte di pane non lievitato e ricevere il pane e il vino consacrato seduti attorno a un tavolo decorato nel centro della chiesa e passando il Preziosissimo Sangue da persona a persona. Anche il Vaticano ha espresso preoccupazione per loro, ignorando alcune preghiere eucaristiche. Nel 2005, furono diretti dal Vaticano a sospendere tali pratiche e conformarsi alle norme liturgiche vaticane”.
Questo articolo è uno dei primi a porsi domande sul Cammino Neocatecumenale, che per i bostoniani era un movimento del tutto sconosciuto, ed è sorprendente vedere come le conclusioni a cui giunge siano le stesse a cui già da tempo siamo giunti noi, che il Cammino Neocatecumenale lo conosciamo dalla nascita. Perfettamente uguali.

Nel 2012 al seminario R.M. sono stati ordinati altri 3 sacerdoti.
Praticamente il R.M. di Boston ha prodotto SOLO 4 sacerdoti in 7 anni, nessuno bostoniano.

Nel 2018 due ex seminaristi del St. John hanno affermato che "hanno assistito e sperimentato attività che sono direttamente contrarie alle norme e ai requisiti morali della formazione per il sacerdozio cattolico"ed il rettore, James Moroney, è stato messo in congedo durante un'indagine indipendente sulle loro richieste di risarcimento per cattiva condotta sessuale. L'avvocato di uno dei seminaristi ha sostenuto che l'arcidiocesi "continua a praticare la copertura degli abusi sessuali".
L'ex seminarista John Monaco ha pubblicato un articolo su OnePeterFive.com all'inizio di agosto 2018, sostenendo il comportamento omosessuale tra alcuni seminaristi e l'eccessivo consumo di alcolici durante le feste, incluso un incidente in cui un membro della facoltà era così ubriaco da cadere dalla sedia. Monaco ha anche ricordato incidenti simili in un secondo seminario in Pennsylvania.
E bravo, O'Malley!

O'Malley non manca occasione per propagandare il suo R.M. e alle cene di gala per il fundraising invita ogni anno personaggi di spicco. Nel 2012 fu invitato il rabbino David Rosen, nel 2013 l’ospite d’onore fu il nunzio Viganò (accaparrarselo non era male). Gli fecero vedere un “meraviglioso” video sul seminario, nel quale anche si evidenziava il “successo” della missione di strada durante il periodo pasquale dei membri del Cammino Neocatecumenale in tutto il mondo, anche in diversi siti dell'arcidiocesi.
PROPAGANDA NEOCATECUMENALE PURA. NON CERTO UN VESCOVO PER TUTTI… (mons. Viganò, successivamente, capirà il marciume del Cammino)

Cena di Gala 2019
Alcuni evidenziano che dopo il discorso del rabbino, i seminaristi hanno cantato lo Shemà, una tra le preghiere rabbiniche più importanti, che nell'ebraismo rabbinico denota il RIFIUTO DEL CRISTIANESIMO IN GENERALE E LE DOTTRINE DELLA TRINITÀ E DELLA DIVINITÀ DI CRISTO IN PARTICOLARE.
Il canto ha avuto l’intento di onorare l'oratore e il messaggio [che è la missione dichiarata da David Rosen di cambiare ciò che i cristiani credono dei farisei che Gesù Cristo chiamò "ipocriti"; come sepolcri imbiancati pieni di ossa di uomini morti e tutte le impurità", di cui dovremmo stare attenti alle dottrine].

Nel 2012 O'Malley ha consegnato un premio al membro del Consiglio di finanza dell'Arcidiocesi e del fundraiser di Obama, Jack Connors, che sostiene anche finanziariamente le cause pro-aborto.
Il BCI lamenta che ci sono diversi aspetti di questo premio per cui i cattolici di Boston dovrebbero essere preoccupati.
I cattolici di Boston chiedono all'arcidiocesi di porre fine alla relazione con il multi-milionario abortista di Obama.

Si lamenta anche la TOTALE MANCANZA DI TRASPARENZA, non essendo mai stata resa pubblica nessuna contabilità (tipico del Cammino Neocatecumenale, buco nero di mammona) e la SCELTA SCONSIDERATA DELL'IMPIEGO DEI SOLDI RACCOLTI.

Sembra la fotocopia degli intrallazzi di Mendoza: La scuola nel complesso del seminario, originariamente era stata aperta con 5 campus, ma è stata ridimensionata a 4 nel 2010. BCI ha sentito che persino 4 campus potrebbero non essere sostenibili. Alla fine dell'ultimo anno accademico sono rimasti 21 insegnanti e solo 12 nuovi insegnanti sono entrati in autunno. Si lamentano anche stipendi da capogiro per i dirigenti collegati all’Arcidiocesi.

Eppure, per quel che viene detto in pubblico, parrebbe che O'Malley fosse il meglio del meglio per Boston e per il Cammino Neocatecumenale…
(fine prima parte)

giovedì 23 maggio 2024

NIENTE APPLAUSI DURANTE LA MESSA

Che il Movimento Neocatecumenale non sia gradito nelle Filippine non è né un mistero né una novità.

Risale infatti al 2010 la lunga lettera che l'arcivescovo Socrates Buenaventura Villegas, della Diocesi filippina di Lingayen-Dagupan, scrisse per lamentarsi di tale Movimento.

Ma l'indice di "sgradimento" evidentemente deve essersi mantenuto inalterato fino ad oggi, niente ripensamenti nel corso di 10 anni...

Questo vescovo, infatti, oltre a non segnalare il Movimento Neocatecumenale nella sezione dedicata ad “Associazioni, Organizzazioni e Movimenti” della sua diocesi di Lingayen-Dagupan, come invece fa con il Movimento Carismatico, per esempio, nella sua lettera sulla Quaresima del 2020 espresse concetti che vanno in netto contrasto con le prassi e le credenze neocatecumenali e che dovrebbero servire d’esempio per molti altri prelati.


"L'arcivescovo Villegas chiede ai fedeli
di astenersi dall'applaudire in Chiesa
"
Si legge:

Il prelato chiede ai cattolici di astenersi da “applausi inappropriati durante la Messa”, ricordando che l’Eucarestia è “un memoriale del Calvario”. 

Se ciò non viene interrotto il più presto possibilegli applausi possono derubarci del vero significato della liturgia e del culto cristiani”.

Chi avrebbe mai applaudito sul Calvario? Lo avrebbero mai fatto la Beata Madre o il prediletto Giovanni?"

È la domanda che l’ arcivescovo di Lingayen-Dagupan e presidente della Commissione per i seminari della Conferenza episcopale filippina (Cbcp), pone ai fedeli nella sua lettera di Quaresima.

Il Mercoledì delle Ceneri, che apre il tempo di Quaresima, ci dona una buona occasione per riflettere sul valore e l’importanza della sobrietà, del silenzio e del dominio di sé nella ricerca della santità della vita."

L’arcivescovo analizza “i cosiddetti motivi” per un applauso in chiesa, prima o dopo la celebrazione eucaristica:

 “Battere le mani è forse l'antidoto alla noia in chiesa? Battere le mani nel mezzo dell'omelia o dopo, sarebbe un segno di vitalità liturgica? Questa noia non viene forse da un frainteso senso di adorazione e preghiera?”. Ma in questo modo, “la comunità di preghiera diventa solo un pubblico bisognoso di intrattenimento; i ministri liturgici diventano artisti; e i predicatori diventano eruditi annunciatori di brindisi. Non dovrebbe essere così”.


Nel Movimento Neocatecumenale
non solo si battono le mani, si balla anche...

Mons. Villegas ricorda quanto detto sul tema da due importanti pontefici. San Pio X, che vietò i battimani a lui rivolti all'interno della basilica di San Pietro, dicendo che:

Non è giusto applaudire il servo nella casa del padrone”.

Più di recente, papa Benedetto XVI ha spiegato:

Là, dove irrompe l’applauso per l’opera umana nella liturgia, si è di fronte a un segno sicuro che si è del tutto perduta l’essenza della liturgia e la si è sostituita con una sorta di intrattenimento a sfondo religioso”.

L’arcivescovo di Lingayen-Dagupan critica l’applauso come gesto per mostrare apprezzamento o riconoscenza:

L'applauso può essere superficiale e a buon mercato”.

Rivolgendosi ai sacerdoti, mons Villegas aggiunge:

Evitate di usare gli applausi per tenere vigili e svegli i nostri parrocchiani durante l'omelia. Un'omelia ben preparata, breve, ispirata e stimolante ha una vita più lunga rispetto all'applauso intermittente mentre predicate”.

Se è necessario recapitare all'assemblea un messaggio post-comunione, il presule scoraggia la citazione di particolari persone o gruppi con cui la parrocchia desidera congratularsi, per il lavoro o le donazioni fatte alla Chiesa. Gli apprezzamenti, aggiunge:

Devono esser fatti al di fuori della Messa”.

Non applauditemi dopo la messa quando visito la vostra parrocchia o cappella. Voi ed io siamo ospiti nella Casa di Dio. Siamo solo servi alla Tavola del Padrone. […] Lo spezzare il pane è una commemorazione della violenta morte che il Signore ha attraversato. Chi applaude mentre altri soffrono? È dolore con amore, si; ma è pur sempre dolore”.

Il tempo di Quaresima ha un austero colore viola; un'aura sobria e calma. Le decorazioni dell'altare sono contenute. Gli strumenti musicali sono sommessi. Digiuniamo dal piacere e tratteniamo il nostro appetito. Aggiungiamo più astinenza a questo tempo sobrio. Asteniamoci dagli applausi in Chiesa. Possa questa astinenza dall'applaudire scorrere negli altri giorni dell'anno”.

A tal proposito, riferendomi a quanto detto a proposito degli applausi e della "citazione di particolari persone o gruppi...", mi sovviene un ricordo di un episodio che all'epoca, con la mente neocatecumenale fuorviata, avevo anche stimato.

Il responsabile regionale, ad un incontro annuale per fare il punto sull'evangelizzazione, chiamava come di consueto il capo-equipe di ogni equipe evangelizzante o il responsabile delle varie comunità, rigorosamente facendo seguire l'applauso di circostanza in relazione ad ogni singola persona chiamata. 
Ci fu un responsabile novello, che non sapendo ancora come dovevano girare le pale, quando fu chiamato disse che non avrebbe gradito essere applaudito.
Certo, si stava distinguendo dalla "massa", che obbedientemente e sovrappensiero applaudiva e veniva applaudita ad ogni chiamata. Già all'epoca, però, la cosa mi risultava noiosa e ripetitiva: ogni chiamata un applauso, così per un numero infinito di persone... "Applausi superficiali e a buon mercato", come ben svela l'arcivescovo Villegas, oltre che estremamente INUTILI.

Comunque, il povero responsabile in erba, digiuno delle indifferibili prassi neocatecumenali, si prese davanti a tutti una ramanzina durissima da parte del capo catechista regionale, che lo chiamò SUPERBO, ORGOGLIOSO e UNO CHE SI VOLEVA METTERE IN MOSTRA, volendo "fare il diverso" da tutti gli altri.
Io non so perché il malcapitato, paonazzo in viso e sensibilmente a disagio dopo la stringata, avesse agito così, ma so di certo che una tale sgridata gratuita lo mise sicuramente in imbarazzo.


Questo per dire che nel Movimento Neocatecumenale, non ti puoi permettere di sgarrare nemmeno nelle cose ordinarie, avere sensibilità ed opinioni diverse da quelle previste e catalogate, ma devi SEMPRE E SU TUTTO MARCIARE NELLE FILE DEL BATTAGLIONE, COME "Z LA FORMICA".
Se non ti adegui su tutto e osi "pensare" o "contrariare", una bella figura di m... gratuita non te la leva nessuno: ti psicanalizzano e ti "scrutinano" ipso facto, dicendoti con sicumera di quale "disturbo o vizio soffri"...


Tornando all'arcivescovo filippino, si legge che nel 2019 sono state inoltrate denunce contro una lista di persone, compreso il vescovo mons. Villegas ed altri 3 vescovi, da parte del gruppo filippino di polizia nazionale, sulla base di un “testimone” che li ha accusati di aver diffuso, attraverso una serie di video, sedizione, incitamento alla sedizione, cyber calunnia, calunnia, frode e ostruzione alla giustizia.


I 4 vescovi denunciati dal regime di Duterte
Naturalmente il regime del presidente filippino Duterte è una forma di dittatura che ostacola ogni tipo di espressione contraria al governo.

Nonostante tutto, a febbraio 2020, le accuse contro i vescovi sono state cancellate.

E’ comunque da sottolineare che quando un vescovo è amato dal suo popolo (contrariamente a come è avvenuto per il rimosso vescovo neocatecumenale Del Palacio), le persone si mobilitano spontaneamente in sua difesa.

A luglio 2019, infatti, centinaia di persone hanno organizzato una Messa, al termine della quale hanno marciato in preghiera a sostegno del vescovo Villegas e degli altri 3 vescovi denunciati dal regime di Duterte.
Cattolici solidali con l'arc. Villegas
Firme a favore dell'arc. Villegas
Arc. Villegas amato dal popolo
Queste manifestazioni spontanee niente hanno a che fare con l'induzione al gradimento avvenuta tramite PETIZIONE nei confronti dal vescovo Del Palacio, di cui parlavamo negli articoli passati.
La cosa è strana, perché al terzo anno di vescovato di Del Palacio, la Fondazione spagnola Citizen Go, che è una piattaforma di petizioni online con sede a Madrid e uffici in altri paesi, si è attivata per diffondere, a livello mondiale, questa petizione a favore di un vescovo che già si sapeva essere disconosciuto dal popolo come "pastore".

E' infatti il gregge che riconosce l'odore del pastore, come ben dice Papa Francesco:

"Il buon sacerdote si riconosce da come viene unto il suo popolo; questa è una prova chiara."
Questo vi chiedo: di essere Pastori con “l’odore delle pecore

Chi deve ricorrere ad una petizione per dimostrare gradimento, non ha certo quel tipico odore, che fa sì che le pecore lo riconoscano.

Presidente della Fondazione CitizenGo, e fondatore dell'equivalente HatzeOir, è lo spagnolo Ignacio Arsuaga, che ha ammesso di avere rapporti piuttosto stretti con un certo tipo di politica.
VERGOGNA!
Discorso di elogio e ringraziamenti
contenuti nella PETIZIONE

Formulario prestampato per la PETIZIONE, in tutte le lingue,
 a favore del vescovo Del Palacio






















Ci vuole coraggio, ma non è impossibile remare contro chi vuole sostituire la Chiesa cattolica con eretiche innovazioni fai-da-te, giusto per animare e dare il "senso" dell'allegra novità, all'unico scopo di introitare le genti, andando poi tronfiamente a mostrare gli eretici risultati...

giovedì 16 maggio 2024

Nel Cammino sono fissati col demonio

Nella predicazione dei laici Kiko e Carmen,
sei sempre "in braccio al demonio"...

Quei genitori ossessivi che dicevano al bambino: "non tocare quello! è cacca! non toccare quell'altro, è cacca! non assaggiare quello! è cacca...", alla fine hanno ottenuto che il bambino, ogni volta che gli si chiedesse di identificare un oggetto o una persona, rispondesse invariabilmente "cacca!"

A noi cattolici, consci delle realtà soprannaturali, la Chiesa comunque insegna che è sbagliato sia il sottovalutare l'opera del demonio, sia il sopravvalutarla. Nel Cammino - come in tanti ambienti protestanti - si sopravvaluta. Nel Cammino il termine "demonio" compare un po' troppo spesso, è letteralmente l'intercalare delle cosiddette "catechesi" ripetute a pappagallo fin dagli anni '60, lo sentite nominare dappertutto. Perfino come mascotte porta-sfortuna. Il capoufficio non vuol concederti il pomeriggio libero per andare alla convivenza? "Il demonio non vuole che io vada alla convivenza". Trovi traffico in autostrada mentre vai alla convivenza? "Il demonio voleva impedirmi di partecipare". C'era la coda al casello di uscita? "Il demonio ha fatto di tutto, ma io ho resistito!" Un parrocchiano ti chiede se stai già pagando la Decima? "Il demonio voleva impedirmi di evangelizzare!"

Sul serio:


- Catechesi iniziali:

"Studia, figlio, studia! Così avrai una buona posizione e una buona macchina. E vendiamo
l'anima al demonio, se è necessario, per raggiungere tutto questo".

"L'UOMO NON PUO' FARE IL BENE PERCHE' SI E' SEPARATO DA DIO, PERCHE' HA PECCATO ED E' RIMASTO RADICALMENTE IMPOTENTE E INCAPACE IN BALIA DEI DEMONI. E' RIMASTO SCHIAVO DEL MALIGNO. IL MALIGNO E' IL SUO SIGNORE."

"L'uomo è dominato dal serpente, dal demonio, dalla morte, dal peccato".

- I° Scrutinio:

"finché non tiri fuori il demonio e non dici che c'è un'idolatria profonda non ti ascoltano!"

"stai parlando ad altri demoni che non sono quelli che hanno".

"Ma appena tocchi il punto in cui in questo momento sono schiavizzati, li hai bloccati, perché la Parola di Dio immobilizza i demoni che hanno lì".

"io benedico il Signore che manda guai durante il catecumenato, demoni".

"Siamo idolatri, venduti al potere del demonio e degli idoli".

"E' che ancora siete alla mercé del demonio".

"Il demonio, approfittando della paura che abbiamo della morte, ci ha condannati alla schiavitù".

"Una croce è non avere soldi per finire il mese: allora il demonio ti obbliga a rubare".

"non ti sei sposata e ne sei distrutta: ed ecco che il demonio ti obbliga a ribellarti contro Dio"

"Chi non conosce questo segreto, è ancora alla mercé del demonio e non può passare al catecumenato".

"Gesù è nella sua Chiesa come Signore dei tuoi demoni"

"appena tu uscirai da questa convivenza il demonio tornerà come sempre a servirsi della croce per perderti".

"Quando il demonio vedrà che avete la croce gloriosa vi lascerà".

"Grazie a Dio il Signore ti lascerà sempre un demonio o 17 demoni o un'apparizione come a S. Paolo, per distruggerti e farti vedere che veramente sei un peccatore".

- II° Scrutinio:

"Ci sono molti demoni qua dentro, moltissimi".

"i demoni vi odiano, i demoni fanno della vostra vita una miseria, un inferno".

"abbiamo dentro di noi molte tane con molti demoni accovacciati, che stanno nascosti".

"Noi vogliamo arrivare a quelle tane e a buttarle via, vogliamo stanare i demoni".

"Ricorda S. Paolo. Dicono che avesse l'angelo di satana".

"mediante la rinuncia sarete esorcizzati dal demonio, non avrà più potere su di voi se voi lo rinnegate".

"In questo tempo dovreste aver sperimentato che in voi ci sono delle zone, dei demoni più forti di voi".

"Abbiamo più potere che i vostri demoni".

"in ogni luogo ci sono "demoni locali". Per esempio a Roma ci sono demoni locali".

"Per esempio ora tutti i vostri demoni in questa convivenza stanno tutti calmi, hanno panico che li mandiamo via".

"Nelle convivenze i demoni si nascondono, perché non vogliono andarsene via".

"Allora tutti voi state qui molto umili con noi, molto buoni, perché se vediamo il tuo orgoglio peschiamo questo demonio".

"Noi siamo qui con il potere di Gesù Cristo, inviati da Lui per scacciare i demoni".

"siamo qui inviati da Gesù Cristo per aiutarvi a liberarvi dai vostri demoni".

"5 anni gli é costato a Gesù Cristo dimostrarti questo. Operando, mandandoti demoni..".

"Adesso ho capito, Nel fondo della mia vita che cosa mi stava accadendo sempre? Chi era? Io credevo che fosse il demonio. No... Era Dio che mi attaccava perché mi sta perseguitando".

"Questa rinuncia a Satana è importante che la facciate bene, con fermezza, rivolgendovi realmente al demonio".

"Il Vangelo dice che al demonio non piace uscire da voi perché dentro di voi si trova molto bene;
per questo, quando viene cacciato, vaga per luogo tenebrosi dove incontra sempre demoni peggiori. Ma lui non si trova a suo agio e sempre cercherà di ritornare al luogo dal quale è uscito: alla vostra casa".

"Fate attenzione: la Chiesa nel cacciare il demonio dalla vostra casa, la vuota".

"dopo che saranno stati cacciati i vostri demoni".

"siamo tutti armati per questo combattimento contro i vostri demoni".

"Gesù Cristo è presente qui oggi per liberarvi dai vostri demoni".

"Il Signore combatterà contro i tuoi demoni".

"Il demonio ti dice: "Tu sei un porco, non sei buono a nulla, tu sei un peccatore"

"Che cosa vuole Dio mandando alle persone questi avvenimenti di morte? Con questi avvenimenti di morte pretende, in definitiva, che l'uomo scopra che chi sta lottando con lui non è l’avversità,
non è il demonio solamente. E' Dio stesso che sta lottando con lui, è Dio stesso che lo vuole abbattere".

E queste sono solo citazioni dai primi tre mamotreti...

Nella predicazione orale, poi, è ancora peggio.

Ricordiamoci che queste parole sono rivolte ai credenti, ai parrocchiani, non al "mondo".
Sono i credenti pieni di demoni e sottomessi al demonio...

Marco

giovedì 9 maggio 2024

QUELLO DI CUI NON SI PARLA O SI PARLA POCO. STRUMENTALIZZARE IL BUONO.

Presto! datemi un palco
e una platea plaudente!
Mi scappa di "fare il kerigma"

Premessa doverosa: il Cammino Neocatecumenale si spaccia per cattolico ma non lo è (dovremmo dire più esattamente "è una setta protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione").

Lo scopo di questo blog è mostrarne le ipocrisie, gli insegnamenti sbagliati o addirittura eretici, le liturgie carnevalesche e zeppe di strafalcioni. Ogni tanto è necessario anche far notare anche le manovrine finanziarie e politiche dei suoi capicosca, manovrine che vanno a inquinare altre realtà e iniziative (ecclesiali e non ecclesiali), manovrine che testimoniano quanto i capi siano interessati non a Nostro Signore, non alla Sua Chiesa, non alla salvezza eterna, non alla santità cristiana, ma solo a ricchezze, lussuria e potere.

L'inquinamento delle buone iniziative in difesa della vita, iniziative per la famiglia, ecc., costituisce uno dei peggiori demeriti del Cammino. Tanto più quando ciò avviene all'ombra di associazioni intese - come il Cammino - a creare divisione e danno alla Chiesa.



Il terreno è vastissimo, tenteremo quindi di operare una ricostruzione, sicuramente non esaustiva, basandoci esclusivamente su scritti diffusi dalla stampa italiana e soprattutto spagnola. Anche l’argomento è “caldo” e forse proprio per questo se ne parla poco, a parte precise parentesi temporali legate ad eventi specifici.

Ci riferiamo al mondo dell’associazionismo in difesa della vita ed i legami che sono apparsi riguardo a certe associazioni con la setta segreta paramilitare El Yunque (l’Incudine), nata in Messico nel 1955 e successivamente approdata in Spagna.

Nel ricostruire il tutto porremo le nostre domande, alcune retoriche, altre reali, sul perché è finita l’epoca dei Family Day, diversi dei quali organizzati dal Movimento Neocatecumenale con la collaborazione di altri e, perlomeno in Italia, senza l’appoggio della CEI.

Partiamo dall’inizio.

Nel 2015, mons José Rico Paves,  vescovo titolare di Mentesa e Ausiliare di Getafe, rilasciò un’intervista molto interessante e sconcertante sulle CERTE connessioni di El Yunque, società segreta, con determinate associazioni pro life.

Nello stesso anno controbatté ad uno scritto del sacerdote Pablo D'Ors, condannando pratiche ed assunti che si ritrovano puntualmente nel Movimento Neocatecumenale. Le sue contestazioni combaciavano esattamente con le contestazioni che potremmo fare al Movimento Neocatecumenale.

Non comprendiamo quindi perché abbia partecipato a maggio 2018 a Roma per il 50° del Movimento Neocatecumenale e all’incontro vocazionale del Movimento Neocatecumenale a Panama nel 2019.

Ma lasciamo perdere. Non è tanto questo che ci interessa.

Quello che ci interessa sono le rivelazioni pubbliche che il vescovo Rico Paves rilasciò nel 2015 a proposito delle infiltrazioni di El Yunque in certe associazioni a difesa della vita.

Si parte sempre dalla Spagna, forse fucina e origine di diverse distorsioni, che poi si espandono.

Mons Rico Paves spiega quello che sa riguardo El Yunque, e perché considera la sua presenza nociva per la Chiesa, in quanto portatrice di divisioni interne.

Nel 2003 venne a conoscenza dettagliata di questa società segreta (o "di natura riservata", come dicono alcuni che la appoggiano), ma ne aveva già avute informazioni due anni prima quando, come Segretario tecnico (Direttore della Segreteria) della Commissione Episcopale per la Dottrina della fede della Conferenza Episcopale Spagnola (CEE), un gruppo di persone che erano appartenute a El Yunque e avevano collaborato alla sua infiltrazione in Spagna presero contatto con lui e gli parlarono di questa associazione segreta. In Spagna cominciavano a prendere forma alcune associazioni e piattaforme nelle quali agivano membri di El Yunque, però la loro incidenza era ancora molto ridotta.

Dice Mons. Rico Paves:

Negli anni 2009-2010, ricevemmo alla Commissione la lettera di alcuni laici che sostenevano di aver ascoltato la testimonianza di un giovane che aveva militato anni nel Yunque. Il giovane descrisse come fu reclutato e formato in questo gruppo segreto, come funzionava il gruppo e come alcuni dei suoi membri fossero presenti in associazioni pubbliche implicate nella difesa della famiglia e della vita, o dell’educazione. 

Pochi mesi dopo (maggio 2010) arrivò il rapporto del Prof. López Luengos, (commissionato dalla Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede) e i dati che in quell’occasione vennero alla superficie concordavano perfettamente con quelli del primo gruppo di persone che mi parlarono di El Yunque. Così scoprii che il numero di persone coinvolte da El Yunque stava crescendo.

Nel 2013 il Prof. López Luengos fu denunciato da HatzeOir, che nel suo rapporto connetteva a El Yunque (per aver disonorato il buon nome dell’organizzazione) e nel processo del marzo del 2014, nel quale testimoniai, ho cominciato a conoscere molte altre persone collegate a El Yuque e mi sono sorpreso, vedendo con dolore l’atteggiamento di alcuni membri di associazioni nelle quali sono presenti membri di questa società. Alcuni lo sanno, ma lo considerano irrilevante; altri si ostinano a negarlo, nonostante da loro derivino accuse dannose per altre persone; altri – forse la maggioranza – preferiscono guardare da un’altra parte e concentrarsi nel lavoro che svolgono in queste associazioni, perché il fine che rincorrono è buono.

Posso assicurare che non conosco El Yunque per le congetture di persone che, con rancore, vogliono distruggere le associazioni nelle quali sono presenti membri di questa organizzazione segreta. Conosco El Yunque per la testimonianza diretta di persone che sono vi appartenute o sono state molto legate ad essa.

L’appartenenza a El Yunque scatena un circolo vizioso dal quale è impossibile scappare. Chi si vincola ad un’associazione segreta mediante giuramento, prima o poi dovrà ricorrere all’inganno per mantenere segreta l’appartenenza all’associazione. L’INGANNO, QUANDO ANCHE LO SI VOGLIA TRAVESTIRE DI “RISERVATEZZA” O “DISCREZIONE”, È SEMPRE INGANNO E GENERA INEVITABILMENTE SOSPETTI E DIFFIDENZA. QUANDO SI ROMPE LA FIDUCIA NASCE LA DIVISIONE. Disgraziatamente, questa è la sequenza che sempre si ripete laddove vi siano membri di El Yunque: INGANNO, DIFFIDENZA E DIVISIONE. È IMPOSSIBILE CHE IL REGNO DI CRISTO NEL MONDO SI INSTAURI – come pretende affermare El Yunque – RICORRENDO ALL’INGANNO, SEMINANDO DIFFIDENZA E PROVOCANDO DIVISIONE TRA I MEMBRI DELLA CHIESA. L’esistenza di El Yunque riflette una comprensione erronea della Chiesa e dell’apostolato laicale delle associazioni.

Se inoltre si analizzano il giuramento, I MEZZI DI RECLUTAMENTO, LE PROVE CHE DEVONO SUPERARE I MEMBRI PER DIMOSTRARE LA LORO FEDELTÀ AI LORO SUPERIORI, ecc. SI SCOPRE CHE NULLA DI QUESTO SI AVVICINA ALL’IDENTITÀ E ALLA MISSIONE DEI FEDELI CRISTIANI LAICI. In niente di tutto ciò si percepiscono i criteri di ecclesialità stabiliti dal papa san Giovanni Paolo II per le associazioni laicali, nell’Esortazione Apostolica Postsinodale Christifideles Laici.

La relazione di Fernando López Luengos parla di infiltrazioni di El Yunque in ASSOCIAZIONI CATTOLICHE O DI ISPIRAZIONE CATTOLICA. Molte di esse hanno svolto IMPORTANTI RUOLI PUBBLICI QUANDO BISOGNAVA CANALIZZARE LA PRESENZA DEI CATTOLICI NELLA SOCIETÀ SPAGNOLA, NEI MOMENTI DIFFICILI IN CUI GOVERNÒ JOSÉ LUÍS RODRÍGUEZ ZAPATERO, il cui Governo approvó leggi inaccettabili per i cattolici. DI FATTO, LA SOCIETÀ SEGRETA YUNQUE PRETENDE DI DIFENDERE I VALORI CATTOLICI, LA VITA E LA FAMIGLIA DALL’ATTACCO LAICISTA.

Mons. Rico Paves ricorda che El Yunque in quanto tale non possiede opere proprie, di modo che, formalmente, non si puó affermare che El Yunque controlli questa o quella associazione. SONO I MEMBRI DI EL YUNQUE GLI INCARICATI DI CREARE ASSOCIAZIONI NUOVE O DI INFILTRARSI IN ALTRE GIÀ ESISTENTI. Alcune volte si infiltrano in associazioni per reclutare nuovi membri, normalmente tra i giovani, come successe nella diocesi di Getafe FINO A QUANDO FURONO SCOPERTI. ALTRE VOLTE SI INFILTRANO IN ASSOCIAZIONI CATTOLICHE DI PRESTIGIO PER “PROTEGGERE” ALCUNI MEMBRI, PER POTER PRESENTARSI COME DIRIGENTI O COLLABORATORI DI QUESTA ASSOCIAZIONE. 

Continua mons. Rico Paves:

Per questo, PUR CERCANDO FINI BUONI, I MEZZI SONO CATTIVI. NESSUN BENE, PER ELEVATO CHE SIA, PUÒ GIUSTIFICARE L’INGANNO, LA MANCANZA DI TRASPARENZA O LA SIMULAZIONE. Sono molte le persone che con senso apostolico si incorporano a queste associazioni per lavorare in difesa della vita, del vero matrimonio, della libertà religiosa o di tanti altri diritti che oggi vengono indeboliti in molti modi, e che con la scoperta di membri di El Yunque si sono sentiti manipolati e traditi nella loro fiducia.

Ha senso che tra i cattolici ci sia bisogno di ricorrere alla giustizia civile per risolvere divergenze su come intendere l’apostolato? In mia opinione, IL DIRETTIVO DI HAZTEOIR.ORG HA OLTREPASSATO UNA LINEA ROSSA QUANDO INTERPOSE UNA DENUNCIA A UN CATTOLICO CHE PREPARÓ UNA RELAZIONE PER LA COMMISSIONE EPISCOPALE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE. NELLA DIOCESI DI GETAFE ABBIAMO CHIESTO AL PRESIDENTE DI HAZTEOIR.ORG (IGNACIO ARSUAGA) CHE LA SUA ASSOCIAZIONE NON SI RIVOLGA ALLE NOSTRE ISTITUZIONI PERCHÉ, ANCHE POTESSIMO CONDIVIDERE MOLTI DEI SUOI SCOPI, CAPIAMO CHE È FONDAMENTALE RAGGIUNGERE QUESTI SCOPI A PARTIRE DA UN SENSO INEQUIVOCATO DI APPARTENENZA ECCLESIALE E CON MEZZI ADEGUATI ALLA MISSIONE APOSTOLICA DELLA CHIESA.

LA MAGGIOR PARTE DEI VESCOVI SONO PREOCCUPATI DELL’ESISTENZA DI EL YUNQUE.

Questa fu la mia percezione nelle due riunioni della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede nelle quali si discusse a proposito del Yunque. Se non vi fosse stata preoccupazione, non avrebbero chiesto il rapporto.

Nel 2010 (anno successivo all’ultimo Family Day spagnolo), l’Arcivescovo di Madrid (Rouco Varela) aveva richiesto ad alcuni membri conosciuti di El Yunque che si costituissero in qualche tipo di associazione pubblica, canonica o civile. Si pensò quindi che questa azione fosse sufficiente e si consegnò il rapporto alla Segreteria Generale della CEE per metterla a disposizione dei vescovi che volessero consultarlo. È compito di ogni vescovo, nell’ambito della propria diocesi, prendere le misure che ritenga opportune.”

In realtà, la Asociación Organización del Bien Común, che operò una presunta legalizzazione, non fu mai attiva, come emerse poi dal processo intentato nel 2012 contro Pedro Leblic Amorós, avvocato madrileno che aveva denunciato cinque presunti membri di El Yunque alla stazione di polizia di Pozuelo de Alarcón (Madrid), due dei quali importanti membri di Hazte Oír ("fatti sentire", gruppo di pressione spagnolo).

Mons. Carlos Osoro, che ha sostituito Rouco alla guida della diocesi di Madrid, ha prontamente interrotto l’epoca dei Family Day come uno tra i suoi primi atti ed ha richiesto addirittura in conferenza stampa che i cattolici si liberino al più presto di Hatze Oir.

Mons. Rico Paves sostiene che finché El Yunque CONTINUA AD ESSERE UN’ORGANIZZAZIONE SEGRETA, CONTINUERÀ A PRODURRE DIFFIDENZA E DIVISIONE e, comunque, NON SARÀ SUFFICIENTE CHE SI COSTITUISCA IN QUALCHE TIPO DI ASSOCIAZIONE PUBBLICA PERCHÉ IL PROBLEMA DI FONDO DI EL YUNQUE RISIEDE NELLA SUA INTERPRETAZIONE ERRONEA DELLA CHIESA E DELL’APOSTOLATO LAICALE ASSOCIATIVO. La fecondità apostolica non si identifica con la efficacia di strategie destinate a guadagnare spazi di influenza e di potere nella società, anche se si pretende che queste strategie possano ottenere un fine molto buono.

In soldoni, il Vescovo Rico Paves sostiene che:

"È impossibile stabilire il Regno di Cristo nel mondo ricorrendo all'inganno, seminando sfiducia e causando divisione nella Chiesa

Nel rapporto del giornalista Santiago Mata (ora non più reperibile in Aleteia) l’esistenza e l’attività in Spagna dell'organizzazione nota come El Yunque sarebbe presente in diverse iniziative cittadine di ispirazione cattolica: HazteOir, Profesionales por la Ética, CitizenGo, ecc. La presenza di membri di El Yunque è stata riscontrata anche in ISTITUZIONI ECCLESIALI CONSOLIDATE E IN LINEA DI PRINCIPIO A LUI ESTRANEE, COME “AIUTO ALLA CHIESA CHE SOFFRE”. 

Il vescovo conferma che:

Ci sono membri di El Yunque nell'Associazione HazteOir.org e che un consigliere di “Aiuto alla Chiesa che Soffre” è un membro di El Yunque

Consiglio la lettura del link proposto, perché fa chiarezza su ciò che è emerso dal processo.

Nel 2014 il Tribunale di primo grado aveva ritenuto provato ed essenzialmente vero il rapporto tra El Yunque, società segreta ultra-cattolica, e la piattaforma di lobbying HazteOir.org diretto da Ignacio Arsuaga, documentato dal professor Fernando López Luengos.

Secondo il rapporto, gli obiettivi di El Yunque sono "l'occupazione di trame sempre più vaste di potere politico e influenza mediatica" e la creazione di "reti per attrarre giovani e adolescenti per l'organizzazione", al fine di "difendere la religione cattolica" e "lotta contro le forze di Satana", ANCHE CON L'USO DELLA VIOLENZA.

Victoria Uroz, sposata con Luis Losada, ex vicedirettore del quotidiano La Gaceta (testata conservatrice e tradizionalista) ed ex conduttrice del telegiornale di Intereconomía, che sarebbe stata uno dei membri più rinomati di El Yunque in Spagna, rende noto lo schema del giuramento di adesione a El Yunque, di cui ha fatto parte e contro il quale ha testimoniato nel processo.

Per brevità non lo esporremo, ma ne consigliamo la lettura, che propone il "giuramento" a El Yunque: simil massoneria. Ricorda qualcosa…

Un’ appartenente alla società segreta ha testimoniato al processo e, oltre ad aver certificato la fondazione di HatzeOir da parte di El Yunque, ha affermato che il fine ultimo di queste associazioni è il potere politico.

Inmaculada García, figlia di Ignacio García-Juliá, direttore del Family Forum (uno dei gruppi più impegnati nella lotta al matrimonio omosessuale e all'aborto), ha testimoniato in tribunale contro Hatze Oir e El Yunque, dopo essere stata parte di quelle associazioni per 4 anni. Ignacio García-Juliá è stato uno dei membri più importanti di Hazte Oír nei suoi primi anni di vita.
Interessante l'articolo linkato, in cui parla della sua iniziazione a 16 anni, solo un assaggio di poche frasi:

"La mia vita sociale ruotava intorno alla disponibilità del gruppo. Non avevo niente al di fuori di loro...  eravamo vestiti uguali, sembrava una setta, le bandiere mi spaventavano, l'emblema di El Yunque sulla bandiera e quella che mi era appena appesa al collo sembrava una croce rovesciata; tutto mi ha invitato a scappare. Ma qualcosa mi ha trattenuto, secondo me la parte più dannosa, dolorosa e pericolosa di El Yunque: c'erano tutti i miei amici. Tutto il mio mondo a 16 anni, gli unici che "mi amavano davvero", che mi capivano...
Chiedo scusa ai genitori, ai sacerdoti, agli insegnanti, ai colleghi, agli amici e alla 
famiglia che ho messo e utilizzato (...) Scusa per le ragazze che ho affiliato e ho cercato di affiliare, scusa per averli messi in una setta o per averci provato, scusa a quelli a cui ho distrutto la vita (...) Scusa alle istituzioni religiose e alle parrocchie che ho denunciato o in cui ho cercato di infiltrarmi (...) nella Chiesa cattolica spagnola per essere stata membro di El Yunque."

A tutt'oggi Inmaculada García è una cattolica praticante, dopo aver lasciato la setta.

Per un po’ di tempo le acque si sono calmate, ma già nel 2017 si ritornava a parlare di El Yunque, col titolo El Yunque, la società paramilitare legata a HazteOír, sempre meno segreta”.

Si sostiene che per anni Arsuaga abbia cercato di mettere a tacere le informazioni su questa organizzazione paramilitare disposta a "spargere sangue per Dio".
Per la prima volta una televisione nazionale ha prestato attenzione a questa organizzazione ultracattolica di cui parla si parla da quasi cinque anni.
Sono gli stessi gruppi che guidarono, all'epoca, le manifestazioni  contro l'aborto, il matrimonio omosessuale o la laicità dello Stato durante il governo di José Luis Rodríguez Zapatero. Siamo poi venuti a conoscenza di una causa legale che denunciava come si sono comportate queste associazioni "con un velo di legalità, per influenzare, creare opinioni, indurre coscienze e manipolare la società spagnola”. Secondo l'attore, questi gruppi fanno parte di El Yunque, un movimento di estrema destra che cerca il regno di Dio sulla terra.

Le stesse associazioni cattoliche spagnole a difesa della vita, ultimamente (2018) chiedono ai vescovi della CEE di dissociarsi da questa associazione segreta perché considerano che arrechi grande danno alle associazioni cristiane e che abbia spezzato l’unità, creando divisioni e rotture difficili da sanare. Ricordano che il vescovo di Gacete, Rico Paves impedì loro l’accesso nella sua diocesi e molti altri vescovi l’hanno poi imitato in privato.

Ho provato a condensare, appoggiandomi prevalentemente sulle dichiarazioni del vescovo Rico Paves, ma l’argomento è pressoché infinito.

Adesso rifletto.

La faccenda di El Yunque in Spagna emerge pubblicamente nel 2015, ma le voci circolavano già da prima, tanto che nel 2010 il card. Rouco invitò i dirigenti di alcune associazioni a legalizzare la loro posizione. Invano.

Chiariamo ciò che si legge nella stampa: Hatze Oir appartiene al gruppo Citizen Go.

Si sostiene che Hatze Oir utilizzi la piattaforma CitizenGo.org per moltiplicare i contatti in Paesi in cui la Chiesa non è ancora prevenuta nei confronti del Yunque.

Il Comitato Difendiamo i Nostri Figli del neoatecumenale Gandolfini è legato a Citizen Go.

World Congress of  Families XIII - Marcia per la famiglia 2019

Organizzatori: CitizenGO, Comitato Difendiamo i nostri figli, Comune di Verona, Generazione Famiglia, National Organization For Marriage, Organizzazione Internazionale per la Famiglia, Provita Onlus, World Congress of Families.

Sebbene in Italia non se ne parli quasi per nulla, iniziano ad arrivare le notizie, anche se i primi a diffonderle non sono i cattolici:

Citizen Go è “una sorta di MoveOn ultracattolico e conservatore che è presente in diversi paesi, ed è nato nel 2013 come fondazione per mano di HazteOir, un’associazione spagnola legata a El Yunque, una società segreta messicana di estrema destra. Nel direttivo della sezione italiana di CitizenGo, invece, ci sono figure che fanno parte di Generazione Famiglia – emanazione italiana de La Manif pour tous – e del comitato Difendiamo i nostri figli, lo stesso che ha organizzato i Family Day del 2015 e 2016“.

Vediamo queste informazioni in relazione ai Family Day.

Sappiamo che il primo fu in Spagna nel 2005 e fu promosso dalla Conferenza Episcopale Spagnola.

Il secondo fu in Italia, nel 2007, anch’esso promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, che coinvolse i movimenti ecclesiali.

Il terzo fu in Spagna nel 2007, sette mesi dopo quello italiano, e fu promosso dall’arcivescovado di Madrid (Rouco Varela) insieme al Movimento Neocatecumenale con l’adesione di altre realtà.

Il quarto fu sempre in Spagna nel 2009, ancora promosso dall’arcivescovado madrileno e il Movimento Neocatecumenale.

Il quinto fu in Italia, nel 2015, fu promosso dal Movimento Neocatecumenale e non ottenne l’appoggio della CEI. Nell’occasione fu fondato il Comitato Difendiamo i Nostri Figli dal neocatecumenale Massimo Gandolfini.

Il sesto ed ultimo fu ancora in Italia, nel 2016, sempre promosso dal Movimento Neocatecumenale e dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli, anche stavolta senza l’appoggio della CEI.

Nel 2014 il presidente della Sottocommissione per la famiglia e la difesa della vita della Conferenza Episcopale Spagnola e anche il vescovo di Bilbao, Mario Iceta, si sono rifiutati di sostenere espressamente le manifestazioni che diversi gruppi ultra-cattolici avevano programmato.
Lo ha espresso monsignor Iceta in un incontro privato da lui tenuto con Santiago Mata, storico e giornalista molto apprezzato dall'intera Conferenza Episcopale Spagnola:

"Il vescovo mi ha detto che sebbene il Diritto alla vita (DAV) gli avesse chiesto di sostenere diverse marce che questa piattaforma organizzava per domenica (21 settembre 2014), ha rifiutato. Invece, come potrebbe essere di meno in un vescovo cattolico, ha espresso un generale sostegno a tutte le iniziative che la società civile fa in difesa della vita”.

Meditiamo.

La bomba di El Yunque, che si infiltra nelle organizzazioni pro life, scoppiò nel 2010, quindi i Family Day spagnoli, promossi dalla Chiesa ed in particolare dall’arcidiocesi di Madrid, potevano o non potevano essere a conoscenza delle questioni.

Fatto sta che il card. Rouco Varela, proprio nel 2010, anno seguente alla definitiva cessazione dei Family Day spagnoli, chiese la legalizzazione di certe organizzazioni pro life, cosa che avvenne solo per finta.

Rimane allora la questione italiana, relativa ai Family Day 2015-2016 promossi attraverso l’organizzazione pro life Difendiamo i Nostri Figli, di estrazione prevalentemente neocatecumenale, con alle spalle il Movimento Neocatecumenale che ha convocato le folle. 

In quei casi la CEI non avallò. Forse l'esperienza spagnola li aveva messi in allarme.

La motivazione era che si sottoscrivevano i postulati, ma non si condividevano le MODALITÀ.
Questo ricorda un po’ quello che il vescovo Paves diceva a proposito di El Yunque.

Fu per questo che il promotore Movimento Neocatecumenale si appoggiò a singoli personaggi o alle poche organizzazioni che aderirono. Le realtà ecclesiali storiche si defilarono tutte, insieme alla CEI.

I Family Day italiani si sono conclusi anche per motivi di divisioni interne tra gli organizzatori, ma il Comitato Difendiamo i Nostri Figli continua ad operare, con la sicura benedizione dell’Argüello, che altrimenti avrebbe già silurato il discepolo Gandolfini (che invece di discepolo si dichiara “amico”). Ed opera in campo politico e sociale appoggiato alla piattaforma Citizen Go la quale, come abbiamo visto, è quella utilizzata da Hatze Oir per i propri scopi, soprattutto politici.

Gandolfini, in nome proprio, spediva email in massa per dare indicazioni di voto politico e raccomandare di non votare alcuni partiti, compreso il Popolo della Famiglia fondato dall'ex socio Mario Adinolfi.

Se le notizie ci fossero arrivate da fonti laicali d’opposizione, non ne avremmo tenuto conto più di tanto, ma siccome arrivano dalla Chiesa spagnola, primo vivaio della società segreta El Yunque proveniente dal Messico, un po’ in conto le dobbiamo tenere. Parlano di divisione nella Chiesa.

In effetti ci sembra che la gerarchia abbia preso le distanze da questi gruppi pro life, che lascia agire in campo sociale e politico senza immischiarsi troppo.

Purtroppo l'argomento è divenuto oggetto di studio anche da parte di anticattolici della George Washinghton University, che legando queste associazioni alla Chiesa Cattolica, ne portano discredito.
Quasi certamente è anche per questo che le associazioni cattoliche nel senso vero del termine ne auspicano l'allontanamento ufficiale e la presa delle debite e dovute distanze da parte dei vescovi e della Chiesa.

Alcuni secolaristi annoverano tra i nomi di El Yunque anche Kiko Argüello, fondatore dei Neocatecumeni o Kikos -che include anche il creatore dell'UCAM (Mendoza).

Ho ritrovato qui sul Blog un commento di LaPaz del 2016 in relazione al Family Day 2016. Già in Spagna era nota El Yunque:

"Il miraggio dei cattolici come cittadini attivi contro le politiche contrarie alla legge naturale è stato sfruttato molto bene da piattaforme che in seguito si scoprirono essere al servizio di una società segreta paramilitare chiamata El Yunque. I membri di questa società avevano catturato buoni cattolici dai principali movimenti ecclesiali, incluso il Cammino Neocatecumenale. In Spagna ci sono stati cardinali e vescovi che hanno sostenuto in privato El Yunque. E 'stata chiesta una pubblica condanna della Conferenza episcopale e stiamo ancora aspettando.
Nell'era post-Rouco, mobilitare i cattolici contro i politici non è più così facile. L'argomento di El Yunque E' MOLTO SERIO. Sebbene non ci sia ancora una condanna ufficiale, i vescovi non possono giocare con il fuoco.
IN SPAGNA, KIKO ARGÜELLO NON SOLLEVERÀ PIÙ UN MICROFONO IN PUBBLICO PER MOBILITARE LE SUE MASSE CON UN SENSO POLITICO. SPERO NEMMENO IN ITALIA."

E' ciò che è accaduto, infatti, sia in Spagna che in Italia.

Ribadendo che ogni singola notizia è stata tratta dalla stampa, soprattutto spagnola, l’unica motivazione per proporre l’argomento è l’informazione e l’invito alla riflessione.

A volte le cose buone, come sosteneva anche la CEI, prendono strade sbagliate.

Sottoscriviamo l’assunto che già altri hanno espresso: non sono le organizzazioni intere a destare allarme (anche se Hatze Oir e CitizenGo si sostiene siano paraventi di El Yunque), ma l’infiltrazione che avviene a livello dirigenziale o personale.
Molte sono persone che veramente credono nella causa in buona fede e rimangono basite quando vengono a sapere delle nebbie che avvolgono la loro organizzazione, com’è successo in Spagna in costanza del processo a Fernando López Luengos.

C’è da riflettere, perché non a caso ciò che è segreto rimane segreto, finché non viene scoperto alla luce.