lunedì 30 maggio 2022

Nel mezzo del Cammin, la Triade Oscura. Test: 3/3 (Narcisismo)

Continuiamo e terminiamo la riflessione sul test della Triade Oscura (machiavellismo, psicopatia, narcisismo), che abbiamo compilato rispondendo per il Cammino Neocatecumenale sulla base di 50 anni di noti fatti e misfatti, inclusa la predicazione.

Si veda a questo link l'introduzione generale, con le nostre motivazioni per esserci occupati di questo test e le domande sul machiavellismo e qui la seconda parte, sulla psicopatia. Oggi esaminiamo il gruppo di domande riguardanti il narcisismo

Con narcisismo si fa riferimento al disturbo narcisistico della personalità caratterizzato da grandiosità, dominanza, senso di superiorità e di maggior diritto, atteggiamento arrogante, presunzione o pretesa che gli altri si posizionino con naturalezza in inferiorità di valore ed in ruoli secondari o servili, ed uso strumentale del prossimo. 



TEST DELLA TRIADE OSCURA. TERZA PARTE: NARCISISMO


SENTIRE - ED IMPORRE AGLI ALTRI - UN ESAGERATO VALORE DELLA PROPRIA PERSONA.

1. Padroneggio le situazioni sociali.

2. Sento di essere molto importante. / Sento di essere più speciale degli altri. / Sono migliore degli altri.

3. Sono egocentrico.

4. Nutro fantasie di prestigio e stato sociale straordinari.

5. Mi merito grandi riconoscimenti, stima e successo.

6. Voglio che gli altri mi ammirino.

7. Conviene che gli altri mi ascoltino in modo particolare.

8. Mi aspetto favori speciali dagli altri.

9. Ho manie di grandezza.

10. Cado facilmente nella frustrazione.

11. Perdo facilmente la calma.

RISPOSTE:

Il Signore mi ha eletto capopopolo, padrone assoluto e incontrastato delle situazioni sociali! Anche quando c'è il Papa: gli parlo soprami prendo tutto lo spazio, gli ululo addosso i miei canti strimpellati e alla GMG gli porto via i giovani, così vanno ad ascoltare me invece che lui. E la mia collega, che prova a spadroneggiare quanto me, mi ruba il microfono! La Messa è un' altra bella occasione per spadroneggiare. Il Signore mi ha detto: "Kiko, qui non c'è Sacrificio, esprimiti, canta, predica, magnate, bevete e ballate!" Insomma Dio ha deciso che il primodonno, qui, sono IO! È la mia missione su di voi! 

Per questo motivo, Dio, che dà i carismi a chi vuole, li ha dati tutti a memolti di più che ai Vescovi! È questo che mi distingue non solo da voi, vabbè chi sarete mai, ma da qualunque autorità della Chiesa! Per volere di Dio, io sono un genioio sono musicista, io sono compositore, io sono cantante, io sono pittore, io sono pure ballerino. Io reggo il sonno come nessuno al mondo. Io sono il nuovo Giovanni Battista in mezzo a voi. E Carmen ha accettato di farsi da parte, di vivere nella mia ombra, nel nascondimento, quasi dimenticata per mandare avanti me! (Ma questo posso dirlo solo ora che non c'è più, altrimenti mi spaccava una kikona in testa NDR). 

Ora vanno dicendo da più parti che io sono un pittore malvagio in tutti i sensi del termineÈ la mia persecuzione, il Signore ha chiuso loro i cuori e non si rendono conto di trovarsi di fronte alla "nueva estetica", unica nella storia, destinata a salvare il mondo! Dio vuole che io firmi tutte le mie kikone. Che devo fare, Signore? "Kiko! Tu sei profeta! Firma le icone!" mi dice Dio, anche se i maestri iconisti sanno che le icone non vanno firmate, per quella storia che l'autore deve sparire per esaltare il messaggio... quella roba là. Vale per gli altri questa regola, non per me. Io non sparisco.
 
Dio ha anche voluto che io mettessi il mio autoritratto in tutte le tavole che ho pitturato, mi avete riconosciuto? Ma non cercate il mio volto nei personaggi secondari, nei peccatori (come fecero il Buonarroti e il Merisi NDR - tsé, paganacci, ipocriti, borghesi!), io il mio volto lo metto al posto di quello di Gesù Cristo. Perché Dio mi vuole anche a me come suo profeta, proprio come per questo suo figlio prediletto e servo di Jahvè.

Kiko non riesce a staccare lo sguardo dall'immagine di sé. O dai suoi discorsi. O dalle sue opere. A sinistra, un famoso megacatechista a lui devoto attende con trepidazione il momento di poter ripetere, al gregge dei fratelli, ogni parola che esce dalla bocca del guru.  (E Kiko non lo degna, manco si quello se mette co le sise de fori).

Dio mi ha voluto talmente grande da fare ombra a chiunqueLa prova? Nelle mie comunità assorbono le mie catechesi, parola per parola, fino all'ultima virgola. Ululano i miei canti, tengono la chitarra alla zingaresca come me, tossiscono quando tossisco io, declamano come me, portano la barbetta luciferina come me (comprese alcune sorelle fan sfegatate di Carmen). Arredano le salette e le chiese, con la roba che produco io (altrimenti non ci sarebbero acquirentiNDR), si accomodano sulle sedie in plexiglass acquistate nei miei negozi, celebrano secondo il rituale che ho inventato per loro. Parlano il mio linguaggioricoprono le pareti di casa con le mie icone, espongono fuori dalla porta le mie palme alte per dire a tutti i vicini: "anche io sono stato firmato da Kiko!!" (Ride istericamente in falsetto, NDR)

Il Signore ha voluto così per il nuovo Israele: camminare dietro a uno (Io) che, giorno per giorno, ti dice la volontà di Dio su di te, per quel giorno. Tutto nella vita dei fratelli va dietro meparlano, fanno, pensano, nascono, crescono, si fidanzano si sposano, si riproducono, muoiono, secondo il cammino che io ho tracciato per loro, passo dopo passo. Dio mi ha fatto profeta per indicare la strada a tutti loro. E Dio mi ha detto: "Kiko, Io ti darò autorità su tutti, anche sui Vescovi, i discendenti dei 12 che ho chiamato all'inizio"! Mi ha detto proprio così!

Dio vuole la tua conversione, per questo alle catechesi io ti parlo dei tuoi peccati, perché tu sei peccatore, e ti parlo di come questo cammino invece ti salva. Se vuoi camminare per una salvezza potente, devi imparare a svuotarti di te stesso e a scendere nella fossa della morte del tuo peccato. Devi sperimentarlo, per poi sperimentare come il Cammino ti salva, e come saresti perduto, senza. Bene, quando arrivano gli scrutini, fai vedere al Signore (cioè a me, NDR) cosa hai imparato: testimonia ai tuoi fratelli come ti accusi, e come il Cammino ti ha salvato.

Dio mi ha voluto profeta su di te. Su tutto ciò che faccio Dio ha posto un sigillo, un arcano, un mistero, perché la mia parola è lampada ai vostri passi e vi illumina un passo alla volta. Non come i 5000W dello stadio, non è così che funziona. A voi fratelli, invece, Dio chiede di aprirsi completamente davanti a tutti gli altri e con la massima sincerità, anche se vi sentite rivoltati come calzini e se vi sembra di fare delle solennissime figure di mier*a davanti a tutti. È una condivisione completa che vi salva! Aprirsi davanti a me, o ai catechisti, è come aprirsi davanti a Dio, è la stessa cosa. Dio mi ha detto: "Kiko, ti affido questi fratelli. Devono rispondere a te come risponderebbero a me". Dovete essere contenti e grati di sottomettervi con sincerità completa a qualcuno che Dio stesso vi ha mandato. Anche se per questo dovete farvi molta violenza. Non tutti hanno questa fortuna. Ed io, qui, molto umilmente, accettando la missione che Dio mi ha dato su di voi.

Dio mi ha scelto a me come annunciatore del vero cristianesimo delle origini, un annuncio che aspettava questo passaggio nella storia per essere proclamato ai popoli. Mi ha mandato me per guidarvi e io vi guiderò finché vivo! Quando morirò, forse il mondo intero finirà con me, arriveranno gli ultimi giorni ed ascenderemo tutti insieme, su fino al cielo. Speriamo arrivi presto questo momento.

I lontani non capiscono, non sanno che l'operaio ha diritto al suo ciboQuando mi dicono che mi accomodo volentieri nelle case altrui, mangio con i soldi altrui, che costruisco Domus alla mia eterna gloria con i soldi delle case che ho fatto vendere ai fratelli, che sto sempre a chiedere soldi, che faccio i magheggi più abietti... sono avidi che non vogliono ammettere che quello è il mio compenso stabilito per me dal Signore, che mi ha dato il potere di rifondare completamente la sua Chiesa, io, un semplice laico, e di rendere neocatecumenali tutte le parrocchie, una dopo l'altra, addirittura di convertire tutti i  vescovi. Il Papa resterà ancora in trono, per adesso, perché i tempi non sono ancora maturi per la Chiesa laica del futuro, ma deve approvare tutto quello che dico io, perché le mie idee sono di ispirazione divina. Per la vostra conversione, obbeditemi! 

L'umile Kiko, sopraffatto dalla sua umiltà, circondato da alcuni dei suoi innumerevoli riconoscimenti. Da sinistra a destra: 1. Premio SIAE "Cantore Giudeo-Zigano" ; 2. Premio alla Regia per "I 14 Copioni Introvabili" ; 3. Premio Nobel "Falsi Profeti Ispirati per il III Millennio" ; 4. Riconoscimento "Il Laureato d'oro" per le 4 Lauree HC ; 5. Monumento Mondiale "Sacrilegi Eucaristici" ; 6. Premio Allevatori "Galline dalle Uova D'oro" ; 7. Premio Cosanostra "Insabbiature Seriali".

Sapete, io non ho studiato molto, ho solo una licenza di scuola superiore. A vent'anni ho vinto un concorso d'arte per bambini, e quello è il mio maggior successo che ho conseguito nel campo dell'arte, prima di iniziare a costringere la gente del Cammino a comprare le mie opere. Anche se io sono in italia da un secolo, parlo ancora italiano come una parodia. Anche di cattolicesimo, non ho mai capito un granché, mi chiamano eretico. Però Dio ha voluto che mi abbiano dato quattro lauree hc. Il Signore ha voluto così. Però poi ho letto su Wikipedia che Chiara Lubich ne ha ricevute quindici, cioè undici più di me! Lei che ha fondato solo un'associazione di gente cristiana, mentre io porto avanti il vero cristianesimo delle origini! Ma Dio ha permesso che io ricevessi questa grande umiliazione perché voleva farmi fare cose grandissime nella mia vita ma senza diventare superbo. Per esempio, ho esorcizzato la Cina(E questo spiega molte cose. NDR). E molte altre cose. Signore, perché mi hai dato questa missione, come mai ce ne furono, né mai più ci saranno! Tutti questi talenti! Aiutami ad essere umile in tutto questo.

Ah, quasi dimenticavo, una volta ho visto la Madonna! Cioè, era dietro di me, non è che l'ho vista, l'ho solo sentita. Vabbè, non l'ho né vista né sentita, ma mi ha parlato per telepatia. Vabbè l'ho solo pensata. Ma insomma, credetemi e basta, no? Affidatevi a me senza pensare.

Mi rimproverano anche che ho sempre snobbato i Santi, che non ho mai parlato di loro. Infatti, non volevo distrarre i fratelli dal mio apostolato per le loro vite. Ma io non disprezzo i santi, anzi, quando arriverà il mio turno voglio essere canonizzato, e de categoria superiore. Miracoli per ora non ne ho fatti. Avrei potuto farne, per farmi credere dalle persone a cui predicavo, ma poi non ce n'è stato bisogno perché mi hanno creduto lo stesso e quindi ho lasciato perdere. Però sia chiaro che ho deciso io di astenermi perché non ho voluto che si spargesse la voce che un novello San Paolo cammina su questa terra! Signore, dammi la forza di sostenere così tanta santità. 

Quindi cominciate ad esercitarvi, raccogliete intanto i miracoli della Carmen: se diventa santa lei c'è speranza anche per me! Fatemi entrare nel calendario! Così vi ricorderete di pregarmi anche dopo, lo dico per voi.

E infine, volete sapere se mi arrabbio. Ricordatevi che tutti i profeti ispirati hanno il fuoco divino. Quando qualcuno mi disubbidisce è come se disubbidisse a Dio. 

E quando qualcuno si diverte a gettare luce sui miei cosiddetti "errori marchiani", sta dicendo che Dio sbaglia. Perché, anche se io sbagliassi, tramite i miei errori passa la vostra conversione. I miei errori sono strumenti di conversione, dovete accettarli! (NDR - cari fratelli in Cammino, cercate almeno di camminare lontani dal bordo, cioè, dagli estremi, in questo caso.)

Dietro ad ogni richiesta di giustizia (da parte vostra), c'è il demonio. Il mio, invece, è furore profetico, divino. Quindi mi arrabbiourlo, sbatto, insulto, mi impongo, vi punisco, perché il Signore me lo permette. Se mi contesti, è perché il demonio ti ha fatto la controcatechesi. Se non mi obbedisci, è per la presunzione di crederti più intelligente di me. Nessuno è più intelligente di me. Se invece sei uno (viscido e vizioso, NDR) che abusa delle piccole o dei piccoli delle comunità, ti trasferisco, per sottrarti alla giustizianon voglio scandali, e costringo i fratelli a non denunciare. Non mi devi rovinare il Cammino. Il Cammino è la vera Chiesa e niente e nessuno deve ostacolarmi, volevo dire, niente e nessuno deve ostacolare il Cammino.

Ora che ho finito il test, mi stanno dicendo da più parti che dovrei convertirmi, rinnegare le eresie e cercare di rimediare ai danni combinati, finché sono in tempo. Ma a che cosa dovrei convertirmi, visto che sono io a dover convertire gli altri? E poi c'è ancora tempo, io morirò dopo che avrò convertito il centesimo musulmanoMi ucciderà il 101-esimo. L'ultimo della carica.




FINE della  TERZA ED ULTIMA PARTE.



Nota degli autori:

Siamo consapevoli del fatto che questa carrellata di oscurità neocatecumenali rischia di rievocare dolorosi ricordi. Lungi dal voler ri-traumatizzare le persone, ciò che ci auguriamo, come sempre, è che chi soffre di "sindrome post-cammino" si distacchi progressivamente dagli automatismi, dalle esagerazioni e dalle storture della setta, riprendendosi l'identità, la volontà, la Fede. Questa panoramica si rivolge anche ai fratelli dubbiosi che stanno considerando l'idea di uscire dal Cammino.

A questo proposito desideriamo aggiungere qualche osservazione:

1. Il machiavellismo neocatecumenale agisce pesantemente sulla spiritualità delle vittime perché imprime ed impone l'obbedienza alle eresie del Cammino. Consigliamo di rivolgersi ad un santo sacerdote e vero uomo di Dio, non appartenente al Cammino né compiacente con esso, per riprendere contatto con la Madre Chiesa Cattolica. Scrive Sant'Alfonso che un buon confessore è padre, medico, dottore e giudice. Raccomanda Santa Teresa d'Avila di scegliere il confessore a cui si chiede direzione (v. il Cammino di Perfezione, ai cap. 4 e 5) con estrema prudenza.
 
Per la salute spirituale, ci sentiamo di consigliare le seguenti cose:

⦿ Partecipare alla Messa Tridentina per purificarsi l'anima da quella kikiana.
⦿ La preghiera quotidiana continua, in particolare il Santo Rosario contemplando i misteri.
⦿ Riprendere in mano il Catechismo (il Tridentino va benissimo) per separarsi progressivamente dalle idee radicalmente errate e velenose che vengono insegnate dai catechisti e sono scritte nei mamotreti.
⦿ Un buon esame di coscienza, dopo aver riconosciuto le differenze tra la predicazione cattolica e quella neocatecumenale.
⦿ La confessione sacramentale generale.
⦿ La Santa Comunione, frequente se si può, accompagnata da quella spirituale.
⦿ Leggere libri autografi dei Santi, per far respirare aria pulita all'anima.
⦿ Inserirsi in una parrocchia sana (priva del Cammino).
⦿ Se al leggere questi consigli insorge un senso di malessere, turbamento, fastidio, anteporre a tutta la lista una visita ad un buon sacerdote esorcista.

2. Lo psicopatico va a ledere le funzioni vitali sia fisiche che psicologiche delle vittime. Spinge verso i propri obiettivi egoistici e se ne infischia delle conseguenze sugli altri. Ci permettiamo di raccomandare di:

⦿ Interrompere ogni comunicazione diretta ed indiretta con i personaggi intromissivi ed abusanti (catechistigaranti, etc.).
⦿ Interrompere o limitare il più possibile ogni relazione con quei componenti malati della comunità che reggono il sacco ai suddetti. Limitarsi al minimo indispensabile, parlare di argomenti generali, non di sé né dei propri cari.
⦿ Denunciare gli abusi presso le autorità competenti, ove doveroso, e/o privatamente presso chiunque sia opportuno e prudente contattare.
⦿ Mettere in guardia altre vittime potenziali o effettive, informandole con precisione ed onestà, senza aver paura di mettersi a giudicare con rettitudine - senza scadere nel giudizio temerario o peggio nella calunnia.
⦿ Praticare uno sport aerobico, l'ossigenazione quotidiana è fondamentale. Dedicarsi ad attività rasserenanti.
⦿ Rivolgersi eventualmente ad uno psicoterapeuta specializzato nel disturbo da trauma cumulativo o trauma complesso (in inglese, C-PTSD complex post traumatic stress disorder) ed abuso narcisistico. Valutare diversi specialisti e scartare quelli neocatecumenali, gli ideologizzati e gli anticattolici, per evitare di aggiungere altra propaganda a quella kiko-carmeniana.
⦿ In nessun caso sostituire la psicoterapia alla vita di fede. Dio ci ha creati e la nostra anima appartiene a Lui. La terapia deve dare metodo e cadenza all' esame di se stessi, dei propri comportamenti e  delle relazioni con gli altri. Particolare attenzione andrà dedicata a stabilire come evitare di ricadere, anche solo parzialmente, in meccanismi settari.

3. Il narcisista si adopera per colonizzare l'identità altrui e sovrascrivervi la propria; svuota progressivamente le vittime di se stesse, le isola e le costringe in un ruolo sussidiario e funzionale ai suoi desideri. Vogliamo consigliare di:

⦿ Obbedire al comandamento di Nostro Signore sull'amore al prossimo come a noi stessi. Egli ci ha proprio comandato di amare noi stessi, con la stessa elevazione e santità che richiede nell'amore per il prossimo.
⦿ Senza necessariamente arrivare allo scontro diretto, abbandonare "il narcisista" e riprendersi l'identità, de-colonizzandola dai riflessi condizionati neocatecumenali. 
⦿ Abbandonare il pensiero magico e la superstizione. Smettere di credere ai superpoteri mentali o parapsicologici che il narcisista vanta di possedere sugli altri. L'alimento dell'ego del narcisista sei tuSenza la tua energia vitale e il tuo supporto, il narcisista si affloscia come un sacco vuoto e va a cercare un altro fornitore di energia. (Finché non si è sparsa la voce e riesce ancora a trovare qualcuno da vampirizzare).
⦿ Sgretolare, con la verità, l'immagine falsa che il narcisista vuole imporre di sé. Senza lo specchio delle sue brame egli sarà costretto a vedersi per come è, compreso il fatto che anche gli altri lo vedono per come è.
⦿ Ricostruirsi, recuperando gli interessi che la frequentazione della setta aveva fatto tralasciare.
⦿ Guardarsi intorno per trovare un nuovo senso di appartenenza ed amicizie sane, cioè prive delle dinamiche malate tipiche della comunità, sia da parte degli altri che da parte nostra.

Qualche fratello pio suggerisca a Kiko di rispondere a questo test sulla Triade Oscura - e, subito dopo, a quest' altro - per prepararsi bene alla confessione generale. Perché se va in Purgatorio Kiko (e che ci vada anche un po' al posto nostro, che ci siamo beccati una camminite per colpa sua), c'è speranza per tutti. E noi fuggiti dalla macina neocatecumenale preferiamo di gran lunga la speranza alla disperazione.

venerdì 27 maggio 2022

Non fatevi ingannare dalla parlantina neocat

Qui la versione inglese dell'articolo a cura del blog "Neocatechumenal Way in the USA".

Non dovrebbe trattarsi di sanitari.
Notate il "font kikiano"
con le lettere squinternate
in stile ragazzino edgy
Promemoria importante per i fedeli cattolici: il gergo neocatecumenale modifica arbitrariamente il significato di certe parole del lessico cristiano, allo scopo di ingannare gli interlocutori. Alcuni esempi:

- "piccola comunità", nella parlantina neocatecumenale, non significa "comunità piccola, cioè composta da poche decine di membri", ma significa solo "comunità che segue pedissequamente i dettami eretici-pagliacceschi di Kiko Argüello e Carmen Hernández";

- "evangelizzazione", nello slang neocat, non significa annunciare il Vangelo ma significa solo "eseguire le carnevalate kikiane-carmeniane e tentare di costituire nuove comunità neocat" (a danno delle parrocchie e delle diocesi, e adoperando qualsiasi trucchetto e furberia);

- "catechesi", nella retorica neocat, non significa presentare gli argomenti del Catechismo della Chiesa Cattolica, ma significa solo ripetere a pappagallo le fandonie e le eresie di Kiko e Carmen, evitando domande e discussioni e soprattutto evitando confronti con il Catechismo, con il Magistero, con la Tradizione;

- "unità/comunione ecclesiale", nella facondia neocat, non significa unità ecclesiale o comunione ecclesiale, ma significa divieto di far notare gli errori e le ingiustizie del Cammino, anche se non ci fosse alcuna critica;

- "apertura alla vita", nei discorsetti neocat, non significa accogliere tutti i figli che Dio vorrà donarvi, ma significa solo il tentare di sfornare figli come conigli in modo da poter vantare "famiglie numerose" per poter fingere di essere "più cattolici dei cattolici" (e anche per assicurare alla setta nuovi membri che appena compiuti i 18 anni dovranno pagare la Decima a Kiko); costituisce, inoltre, motivo di vanità alle assemblee, al punto che conteggiano anche le gravidanze non portate a termine e pure quelle immaginarie: "ho dodici figli di cui otto in cielo";

- "libertà", nella magniloquenza neocat, non significa libertà ma significa solo "adesione ai dettami della setta kikiana-carmeniana e alle paturnie del cosiddetto «catechista» in auge al momento"; per esempio, se un "fratello del Cammino" osa donare qualcosa ad un'opera caritativa non legata al Cammino verrà accusato di essere uno sprecone, scialacquatore, di avere idoli, di agire per la propria vanità, di non aver donato con libertà, ecc., alla faccia della vera libertà cristiana; figuratevi se dona la sua "Decima" altrove anziché al Cammino e ai suoi avidi e insaziabili referenti (che hanno già messo a budget le sue "Decime" e che quindi vanno su tutte le furie in caso non possano insaccare quanto prevedevano);

- "grande missione", nello scilinguagnolo neocat, non significa grande missione ma significa solo uno show neocatecumenale modello asilo infantile con girotondo. Nell'immagine qui a lato, sono stati coinvolti bambini in modo che il girotondino non sia estremamente imbarazzante...

- "il Cammino è uno strumento al servizio dei vescovi", nell'intercalare neocat, non significa che il Cammino è uno strumento al servizio dei vescovi ma significa che i vescovi devono essere uno strumento al servizio del Cammino. Se un vescovo non accetta il Cammino, i kikolatri dicono che "non lo conosce" (sottinteso, fateglielo conoscere poiché chi lo conosce deve per forza accettarlo). Se un vescovo rifiuta il Cammino, i kikolatri diranno che è un Faraone, un Giuda, ostile allo Spirito, eccetera...

- "il Cammino finisce col rinnovo delle promesse battesimali", nelle pubblicità neocat, non significa che il Cammino "finisce" (tanto meno con la tappa denominata "rinnovo delle promesse battesimali") ma significa che il Cammino non finisce mai. Infatti nel Cammino non esiste una "tappa" in cui si viene esonerati dal pagamento delle Decime e dal partecipare alle (tanto costose quanto inutili) "convivenze". Inoltre non ha senso che un sedicente "itinerario di attuazione dell'iniziazione cristiana" richieda di rinnovare le promesse battesimali come se ciò fosse una cosa che la Chiesa non fa al momento giusto;

- "poca fede", nella logorrea neocat, non significa "poca fede cristiana" ma significa solo il non aver ottemperato ai millemila obblighi del Cammino: pagare la "Decima" (la vera Chiesa non l'ha mai richiesta), recitare le Lodi a Kiko ("Lodi Domestiche", e che comunque la Chiesa non ha mai imposto ai laici; da notare che nel Cammino vanno recitate la domenica mattina, in modo da non farvi andare alla normale Messa della parrocchia), partecipare alle cosiddette "convivenze" del Cammino (la vera Chiesa non ha mai comandato di far "convivenze" per far crescere la fede delle comunità cristiane di qualsiasi epoca), ecc.

- "vita di parrocchia", nel latinorum neocat, non significa partecipare alla vita della parrocchia, ma significa solo il marcare presenza per farsi vedere. Esempi: il tipico neocat, laico, che va a recitare il breviario in parrocchia; la tipica neocat, che si impegna in qualche attività parrocchiale solo allo scopo di cooptare altra gente nel Cammino (e se proprio è impegnata nel gruppo pulizie, la vedrete non con scopa e straccio, ma col braccio teso e la voce stentorea a comandare di qua e di là), il tipico neocat che organizza una qualche gita parrocchiale o robe così (ma solo per far guadagnare soldi e prestigio al Cammino, e infestare di canzonette kikiane il viaggio);

- "GMG (Giornata Mondiale della Gioventù)", nella loquacità neocat, non significa la Giornata Mondiale della Gioventù ma significa solo un'occasione per esibirsi in qualche evento ecclesiale (per sembrare di essere più numerosi e "più cristiani dei cristiani") e soprattutto significa l'incontro con l'idolo Kiko (che avviene a GMG già terminata, poiché "Kiko" non faceva parte del programma della GMG), incontro

- "persecuzione", negli sproloqui neocat, non significa persecuzione ma significa solo osservazione critica sul Cammino: chiunque non lodi il triplice idolo di categoria superiore Kiko-Carmen-Cammino, sta "perseguitando" i fratelli del Cammino, specialmente se l'osservazione critica è ineccepibilmente vera e facilmente verificabile.

Ci fermiamo qui ma la lista potrebbe continuare a lungo. Speriamo di aver chiarito un punto fondamentale: nel Cammino alterano deliberatamente il significato delle parole del lessico cristiano, al preciso scopo di ingannare gli interlocutori.

Quando i neocat vi rimproverano:
"fakenews! non è come dite voi!"
significa che avete perfettamente
centrato il bersaglio
Ricordiamo che nella santa Chiesa - quella che da due millenni prosegue l'opera di Nostro Signore, guidando spiritualmente le anime, insegnando loro la santa dottrina, santificando le anime mediante i sacramenti - c'è posto per tutti, per ogni sensibilità, con o senza vita comunitaria (la tua fede non si misura col numero di persone dell'aggregazione di cui fai parte). Anche se la forma della Chiesa è "comunitaria" (infatti è organizzata in "parrocchie" e "diocesi", ha "conventi" e "monasteri" e società di "vita consacrata", ecc.), il "fare comunità" (alla maniera neocat) non è affatto necessario alla vita del cristiano (e lo notiamo dalla vita di tanti santi, inclusi i santi eremiti): chi si limitasse a frequentare la parrocchia per i soli sacramenti non è affatto "meno cristiano" di coloro che continuamente si danno da fare (neocat o non neocat). Al cristiano servono i sacramenti (confessione e Comunione frequenti, nelle dovute disposizioni), la dottrina della fede (il Catechismo, il Magistero), la guida spirituale (anche se solo i consigli dati dal sacerdote da cui ci si confessa), e basta. Qualsiasi altra cosa, o aiuta seriamente a vivere queste tre (come la preghiera personale), oppure è un intralcio, un hobby per perdere tempo, una forma di superbia.

Nella mentalità neocatecumenale, l'essere cristiani viene sostituito dal sembrare più cristiani degli altri. Per questo i facinorosi seguaci di Don Kikolone e Sora Carmen amano vantarsi delle loro robe chiesastiche ("muh faccio le lodi domestiche la domenica mattina", "muh partecipo alla GMG e tu invece cosa fai?", "muh evangelizzo ed esorcizzo le città, tu invece cosa fai per la Chiesa?"...), specialmente quelle immaginarie.

Ricordiamoci anche che i movimenti ecclesiali - incluso il Cammino - sono chiamati ad essere un aiuto, non un fardello. Il Cammino fallisce miseramente tale compito poiché è fondato sull'idolatria del Vitello d'Oro di Categoria Superiore, cioè il Tripode Kiko-Carmen-Cammino.

martedì 24 maggio 2022

Lo scandalo!

Denuncio, denunciamo, e denunceremo sempre chiunque offenda, abusi, violi, maltratti e trascuri un piccolo, un debole, un vulnerabile. Lo chiede il Vangelo e la grande e feconda tradizione profetica e della viva e vera predicazione di Gesù e della comunità credente e redenta cristiana. Non ci sono sconti né dimenticanze perché, anche se nell'ambiente kikiano si suole scordarlo agevolmente, Dio è Giusto!

Credono d'essere i padroni della Chiesa...

Purtroppo conosciamo bene le dinamiche neocatecumenali concernenti gli abusi, le trame oscure mirate a mantenere integro il cammino anche a discapito della persona umana. I silenzi, le omissioni e le giustificazioni finalizzate a proteggere chi compie peccati abominevoli contro l'infanzia - e gli indifesi in generale - non ci sono ignoti perché, dalla bocca degli innocenti, si è disvelata nel tempo tutta la tragica verità. Una verità che va affrontata!

Qualche tempo addietro ascoltai l'accorato appello di un padre, Paolo, che illustrava per filo e per segno la sua dolorosa vicenda . Due dei quattro figli di quest'uomo sono stati molestati da un catechista del cammino, mentre un terzo è stato espulso dal seminario da "sua eccellenza" in persona. La motivazione è presto detta, il padre non si è piegato al tentativo di ricatto del vescovo in carica in quel dannato anno, il 2009.

- "O ritiri la denuncia danneggiante il catechista neocatecumenale e, quindi, il cammino, oppure tuo figlio verrà rimosso dal seminario e gli verrà proibita una buona formazione e la soddisfazione della sua vocazione sacerdotale. Qui e altrove!".

E’ tutto un programma, la falsità del verbo della Chiesa in cui operava questo vescovo oramai dimissionato a causa dei suoi scandali, è un filo detestabile di orrori saldamente agganciato al cammino. La sua condotta nel caso in oggetto (poiché non ho intenzione di ampliare le mie valutazioni a sfere che non mi competono. Mi baserò esclusivamente sull'agghiacciante storia che abbiamo intrapreso, notando che la verità si sta dispiegando con il tempo) è fortemente accordata al procedere del cammino in relazione ai casi di violenza, che anche in altri frangenti ci sono stati raccontati.

Sono tredici anni che quest'uomo richiede a gran voce giustizia e verità senza ottenerne assolvimento, perlomeno in apparenza, quindi i colpevoli - il catechista pedofilo, i suoi sostenitori e gli omertosi -  non si rilassino pensando di averla fatta franca perché la Giustizia, quella che si abbraccia alla legge, è sempre dietro l'angolo. Nostro Signore Gesù Cristo non è il dio truce e indifferente del cammino; quello che punisce gli innocenti con fulmini e saette, tragedie, incidenti e divisioni familiari (fede superstiziosa) e premia con abbondanza di doni e protezioni eccezionali i nc osservanti della legge neocatecumenale fedeli alla sua parola (fittizia e kikiana). 

Ma è l'Unico Vero Dio di cui risuona incessante e ferma la Parola:

- “Ma se uno sarà di scandalo a uno di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli sia legata al collo una mola asinaria e sia precipitato nel fondo del mare” (Mt 18,6) 

Questo ministro ha tradito la raccomandazione biblica sotto ogni profilo, quello relativo alla pedofilia - dacché è uno dei personaggi che nel caso in esame hanno protetto il violento e impedito il sereno prosieguo della giustizia - e quello pertinente la perdita della fede delle persone semplici. Da allora, la famiglia di Paolo, non entra più in chiesa. Lo sgomento per gli atti scandalosi dei sacerdoti e il dolore per esser stati scacciati dalla chiesa dal parroco che seguiva la loro comunità, ha fatto sì che questa famiglia straziata non entrasse mai più in una chiesa. 

Sarebbe perciò più conveniente per questa gente, il violento e chi, pur rappresentando la Chiesa, ha difeso attivamente il colpevole e danneggiato le vittime, che venisse buttata in fondo al mare, con una grossa pietra legata al collo.

Neppure la giustizia umana, quella dei tribunali, per una serie di motivi potè ristabilire equità e diritto.

 

Ma, pochi giorni fa, la notizia!


 

«La decisione del Santo Padre costituisce l’esito di un approfondito procedimento canonico avviato dalla diocesi nel settembre 2021, a seguito di una investigazione previa, proseguito nella fase diocesana e portato avanti sulla base di indicazioni da parte della Congregazione per il Clero, presso la quale il processo si è concluso al termine della fase apostolica».

Una nota pubblicata sul sito della diocesi di Cassano allo Ionio apre un nuovo squarcio sulla drammatica vicenda della famiglia di Paolo. Uno spiraglio che mette in primo piano la figura di mons. Bertolone, come detto in precedenza sanzionato nel suo ruolo, perchè don Francesco Candia, suo ex segretario, è stato espulso dallo stato clericale e dispensato dagli obblighi sacerdotali. 'Decisione presa direttamente da Papa Francesco giorno 2 maggio e trasmessa il 5 dalla Congregazione per il Clero a monsignor Francesco Savino, attuale vescovo di Cassano all’Jonio'. Il braccio destro di Bertolone ha ottenuto quella che è indubbiamente la pena più grave che la Santa Sede può infliggere. Ed essendo che il nome di questo segretario è saldamente connesso a quello di Bertolone, ed essendo che i tempi dividenti l'una e l'altra pena sono ristretti, è un dato certo che si tengano per mano in una situazione di grave indigenza morale, accomunati da una coscienza degradata. Spero che la giustizia si estenda e abbracci anche la situazione di Paolo e dei suoi bambini. Bambini attualmente ragazzi, che hanno compiuto la maggiore età nella sfiducia più totale verso la Chiesa e i Suoi Ministri.

La denuncia non è contro il Vangelo! Dico questo perché il movimento di Argüello e della Hernàndez ha forgiato una dottrina immorale e perversa che reprime l'idea della denuncia. Tutti noi sappiamo, oramai perfettamente, quanta pressione psicologica compiano i catechisti a danno dei fedeli che dipendono dalla loro parola. Un processo che nasce dall'alto, dai vertici del cammino neocatecumenale. 

Come non alzare la voce contro questo abuso? Come si fa ad asservirsi al silenzio connivente dietro un obbligo o non obbligo giuridico? In quanti hanno compromesso la propria anima pur di non vivere una situazione conflittuale con i catechisti? 

Schivare la giustizia non favorisce la consapevolezza del peccato e consente che il male proliferi e si diffonda. Ma, in effetti, se "il peccato è necessario" come comunica la scienza kikiana, perché mai imboccare la via della legalità e della redenzione spirituale?

Dio è garante e difensore del grido soffocato degli innocenti, ma ciò, ahimè, viene facilmente dimenticato.  

Bisogna essere capaci di strappare all’oblio le testimonianze scomode e  non rimuoverle dalla mente per ‘dormire sonni tranquilli’.

In cammino la protezione di tutti i bambini, giovani e adulti vulnerabili, viene affidata ai catechisti, ai responsabili, alla comunità. Un procedere alquanto pericoloso. 

Maria auxilium christianorum:
"Tu,  terribile come esercito
schierato in battaglia"
San Giovanni Bosco
Se la Chiesa intende applicare contro l'abuso sessuale sui minori il "principio di tolleranza zero", non può evitare di indagare, scandagliare e studiare l'infido contesto neocatecumenale. Ma dopo questo ennesimo scandalo concernente l'ennesimo Vescovo, sono certa che Kiko e il suo mondo osceno, non siano al riparo dalla Santa Giustizia!

Un giorno ebbi un colloquio con un sacerdote che ha vissuto a stretto contatto con il cammino, si discuteva di abusi e ingiustizia. D'un tratto, per giustificare l'azione immonda di un catechista, affermò con voce tonante un concetto dal sapore amaramente kikiano: "noi siamo figli del demonio!".

Quindi mi apparve chiara la motivazione per cui il simbolo del cammino fosse una scala discendente conducente ad una palude mortifera. Se assimili come precetto spirituale un'identità che non coincide alla figliolanza celeste, assumerai di conseguenza una condotta depravata e viziosa che ti farà tollerare addirittura l'abuso. Ho visto intere comunità formate da uomini e donne d'ogni età dar contro alla vittima di una violenza soltanto perché era assetata di giustizia (inconcepibile per la concezione kikiana), e sostenere il catechista molestatore perchè prescelto dal signore. A questo punto è lecito che mi chieda di quale "signore" parlino. 


«Gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvage. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce, perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità, viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio» (Gv. 3, 19-21). 'Ecco dunque che l’amore è effetto della verità, mentre l’odio nasce dalla falsità e dal peccato.'

Da che parte sta chi afferma d'essere sotto il dominio di satana?  


sabato 21 maggio 2022

Nel mezzo del Cammin, la Triade Oscura. Test: 2/3 (Psicopatia)

Continuiamo la riflessione sul test della Triade Oscura (machiavellismo, psicopatia, narcisismo), che abbiamo compilato rispondendo per il Cammino Neocatecumenale sulla base di 50 anni di noti fatti e misfatti, inclusa la predicazione

Si veda a questo link l'introduzione generale, con le nostre motivazioni per occuparci di questo test e la parte riguardante gli aspetti del machiavellismo. A seguire, la terza parte, sul narcisismo.

Oggi esaminiamo il gruppo di domande sulla psicopatiadenominazione comunemente assegnata al disturbo anti-sociale della personalità, i tratti del quale includono: scarsa capacità empatica e bassa presenza di ansia, di rimorso e di vergogna, facilità nel violare regole e leggi, impulsività, malevolenza, crudeltà, aggressività che varia tra bullismo e crimine.



TEST DELLA TRIADE OSCURA. SECONDA PARTE: PSICOPATIA

DISPREZZO LA VITA E LA MORTE DEGLI ALTRI.

1. Sono cinico.

2. Tengo da parte informazioni delicate che possono essere utilizzate per ferire qualcuno in futuro.

3. Mi sento superiore a chi condivide i propri segreti imprudentemente.

4. Posso provare piacere nel deridere i perdenti.

5. Disprezzo chi non riesce a controllare le proprie emozioni.

6. Tutte le persone meritano un minimo di rispetto.

7. Non sono sconvolto quanto gli altri, quando muore qualcuno.

8. Non provo quasi mai rimorso.

9. Spesso sono stato definito spietato o insensibile.

RISPOSTE:

Sono convinto, l'ho detto e resta scrittoche l'amore sia una macelleria dell'anima e del corpo, un laccio di costrizione e soffocamento, una sopraffazione che esplode infine a coltellate e zuppiere spaccate in testa. L'amore lo detesto, perché non mi lascia libero di essere ciò che io sonocosa che mi interessa al di sopra di tutto. Ve lo faccio dire chiaramente dai miei araldi, in tutte le catechesi: l'essere umano è brutto, come si muove uccide, non ce la fa. Questo riguarda tutti voiTu non ce la fai.

Quindi, voglio che nelle comunità svisceriate tutte le difficoltà delle relazioni e che ne respiriate la disperazione. Chi non lo fa è un ipocrita. Me la chiamano violazione del foro interno, ma quale violazione. Se amare è impossibile a me, che ci ho provato per mesi quando andavo ai Cursillos, forse credono di essere migliori di me, gli altri? In realtà avete solo una soluzione per salvarvi da voi stessi: fare il mio Cammino e diventare uno : una schiera di copie identiche, decise da ME.

E poi, quanto mi diverte giocare al mago-psicologo durante gli scrutini (pag. 167), scarnificare le coscienze altrui... Più mi contraddicono, più violentemente e slealmente io li aggredisco. Anche se sono preti. Chissenefrega dei preti. Ora che i neocatecumenali sono un popolo, ho lasciato il mandato ad altri, i miei kikatekisti. Tra essi ci sono anche dei veri scalzacanisadici ed irrisolti, che non vedono l'ora di poter maltrattare qualcuno. Per questo motivo accettano di essere prima maltrattati da me. Più sono complessati ed irrisolti, meglio mi lavorano.

- Eih! La mia schiena! - Ci penserà il Signore, alla tua schiena.

Gli scrutinatori promettono che i segreti confessati pubblicamente in comunità saranno dimenticati. Invece, una moglie-scribacchina si segna tutto su un'agenda. Sono magnanimo, diamo un ruolino pure alle donne, a queste mogli dei fratelli di comunità! (Risata da iena isterica, in falsetto). Con gli scrutini li tengo tutti in pugno. Una volta che hai raccontato in pubblico certe cose, per giunta convinto di averlo fatto per il tuo bene, dove vuoi andare dopo? (Altra risatina in falsetto da iena isterica). Se esci sarai maledetto, e non solo da Dio ma anche dai fratelli della comunità e dalla gente là fuori: tutti, ma proprio tutti diranno male di te. Come gli ho insegnato io.

Il lavoro di psico-polizia me lo fanno quei fratelli assetati di reality-show, dei veri maldicenti a livello agonistico, che puniscono a colpi di gossip chi abbandona il Cammino. Ce ne sono in moltissime comunità ed io li lascio fare. Forse che ho mai insegnato a rispettare se stessi o gli altri? Forse che ho mai proibito le scarnificazioni psicologiche? Al contrario, i fratelli di comunità devono tirare fuori il peggio, scandalizzare, scandalizzarsi, litigare. Devono conoscere tutto il male gli uni degli altri. Quando avranno sciorinato le loro miserie davanti a tutti e si sentiranno uno straccio, ci penserà il Signore a cambiarli. 

Tutto questo trattamento lo riservo agli altri. Di certo dei cavoli miei non racconto niente, solo le solite storielle apologetiche piene di incongruenze e contraddizioni. Ma quelli ci credono e le ripetono sorridendo, con le stelline negli occhi (risatina isterica), e, soprattutto senza verificare mai niente. Credono a tutte le panzane, come la storiella della visione intellettuale, per dirne una, e mi amano così come sono. Mi idolatrano, anche se sono io che li ho portati a un ciglio dal dirupo e loro non hanno fatto altro che sbilanciarsi. 

Ho fatto anche circolare la voce che a me lo scrutinio l'ha fatto lo Spirito Santo, credono hanno creduto pure a quella (risatina isterica)Ma non mi vanno in giro a dire che il Cammino gli ha salvato il matrimonio? Finché restano in cammino, il matrimonio resiste. Basta che non escano. E intanto io incasso. Se poi qualcuno, da dentro o da fuori, dice basta, noi diciamo a tutti che quello lì ha il demonio. Se è un Vescovo diciamo che è un faraone, se è un parroco, che ha l'amante, se è un parente, che è un Giuda. Un'etichetta per ogni situazione, che i fratelli sono addestrati ad appiccicare da prima che l'occasione si presenti (così, faccio pure la bella figura del profeta ispirato).

Ecuador, 2017. Triste vicenda di un incidente d'autobus in cui hanno perso la vita 15 fratelli di una comunità. Foto dei funerali. Ne abbiamo parlato qui

Ah, i funerali... dimenticavo. Innanzitutto: siccome sto per morire io, devono morire molto presto anche tutti gli altri, e questo lo sto profetizzando negli annunci di Pasqua di questi ultimi anni. Per i funerali ho composto quel canto vivace, risuscitò, risuscitò alleluia alleluia, durante il quale i miei cantori scimmioni fanno a chi urla di più, con canto e controcanto. Si pestano i piedi per fare il solista (risata da iena, in falsetto). I parenti in lutto si scandalizzano, ma che vogliono da me, e chi è tutta questa gente? Chi muore va in cielo, buon per lui, fatevelo piacere, fatevelo bastare, il cristianesimo non è un sentimentalismo. Però per Carmen ci è andato bene un funerale pìù normale e un mausoleo matrimoniale con la tomba-lettino per Mario ai piedi.


MI ERGO A LEGISLATORE E GIUDICE. 

10. Preoccuparsi della moralità delle proprie azioni è da perdenti.

11. Essere eticamente corretto è più importante che far successo.

12. Faccio ciò che voglio e non mi sento particolarmente obbligato nei confronti di nessuno.

13. Non ho mai avuto problemi con la giustizia.

14. A volte agisco secondo un capriccio senza pensare alle conseguenze o ai rischi.


RISPOSTE:

Aveva ragione Lutero: è impossibile non peccareE se non ci riesco io, non ci riesce nessuno. Quando il Signore mi avrà convertito, non peccherò più: lui mi ha fatto, lui mi aggiusta. Non voglio essere schiavo della Chiesa autoritaria, che ti sovrasta e ti soffoca e ti possiede come una madre (II Scrutinio pag. 143) con la sua potenza gerarchica. Nella mia religione io e i miei catechisti parliamo direttamente con Dio, che ci risponde e ci dà i messaggi da riferire ai fratelli. Se qualcuno mi accusa di avere problemi con la legge e la giustizia divine, è perché il demonio gli ha fatto la controcatechesi (II Scrutinio pag. 88).

Nelle comunità abbiamo molti fratelli che si mettono d'impegno a sperimentare il peccato. Molti altri no, perché erano cattolici prima di diventare neocatecumenali. Ma li teniamo tutti insieme, con la storia che non esistono né buoni né cattivi, ma solo ipocriti e sinceri, rispettivamente. Poi, insegnando che l'amore coincida con l'amare il nemico senza resistere al maleriusciamo facilmente a far insabbiare (se non ci riusciamo, almeno minimizzare) i gravissimi abusi ed i suicidi che spesso si verificano al nostro interno. 

Per tener buoni gli abusati, li facciamo sentire in debito morale, imponendo loro di pensare innanzitutto ai propri peccati, e quindi di perdonare e non denunciare o chiedere scusa all'abusatore. Qualcosa di male devono trovarselo addosso, le vittime, così si tengono l'ingiustizia e non portano problemi al Cammino, cioè a ME. Dovete capire che l'importante è che la comunità si cementi e vada avanti, ed il trauma è un forte legante. Chi si brucia un pochino, scappa, ma chi è traumatizzato resta dov'è.

Chiediamo forza, coraggio e retta intenzione alla Madonna del Soccorso, qui ritratta subito dopo un efficace intervento su un demonio che insidiava due piccoli. (Statua di Maria SS, Patrona ed Avvocata della città di Sciacca)

In Italia, per fortuna mia, non si fanno le class action ed è stato abolito il reato di plagio. Negli Stati uniti invece, a Guamabbiamo avuto qualche grosso problema disciplinare col clero neocatecumenale, e con ben più che un presbitero. Ma, in particolare, col Vescovo neocatecumenale, truffatore immobiliare e pedofiloAnthony Sablan Apuron. Gli americani purtroppo non sono feudali e rassegnati alla depravazione, come da noi. 

Se un vescovo neocatecumenale ha il problema che gli piacciono i bambini (mamotreto del II scrutinio, pag. 150) e, poverino, ne abusa, oppure magari è ladro e quindi cerca di rubare, o se i suoi preti si formano in un seminario neocatecumenale RM invece che in uno di vecchio stampo (leggi: cattolico) allora i cattolici americani lo giudicano e lo perseguitano con la scusa di inchiodarlo alle sue responsabilità. 

Non si fermano finché non hanno rovinato finanziariamente la diocesi a suon di cause penali. A Guam anche le suore carmelitane sono uscite dalla clausura e ci hanno perseguitati e giudicati (leggi : randellati a suon di fatti) e ci hanno esposto al pubblico ludibrio. Pure il vescovo Byrnes, mandato a sostituire Apuron, ha mandato via quattro presbiteri dei nostri (per insubordinazione). Una persecuzione!

Ma noi abbiamo la nostra rete di protezione per i predatori sessuali. Li facciamo trasferire, non li consegniamo di certo alla giustizia Abbiamo anche dei pennivendoli di regime specializzati in cosmesi dei misfatti. Ciononostante, per colpa della persecuzione su internet e nei tribunali da parte delle vittime che si rifiutano di chiedere perdono al loro persecutore, il Vaticano è stato costretto ad abbattere due nostri amici (oltre ad Apuron anche McCarrick). Sono dei mastini, questi cattolici americani. Il blog Jungle Watch ha anche contraddetto il nostro pennivendolo (leggi: rimesso al suo posto, paragrafo per paragrafo).

Per quanto riguarda i capricci: quando voglio mettere una nuova bandierina sul mappamondo invio allo sbaraglio qualche famiglia, o meglio qualche ragazza che faccia da esca (risatina in falsetto), che mi evangelizzino un territorio. Poi comunico alla gente che siamo presenti anche in un nuovo paese. 

Casomai ci apro pure un seminario RM, tanto basta affittare un appartamento ed infilarci un paio di giovanotti delle comunità, che ho fatto alzare per me. Se i miei missionari improvvisati si trovano male perché non parlano la lingua, o perché nessuno li ascolta, o perché mettono in profondo imbarazzo gli abitanti del luogo, tanto che persino i Vescovi li rifiutano... poco mi importa. Un Vescovo non è Dio, e Dio è a me che parla, cavoli del Vescovo se Dio ha dato il carisma a me e non a lui (v. mamotreto del II passaggio, a pag. 187). Quindi sono io che decido, non il Vescovo.

FINE della SECONDA PARTE.

Leggi anche:
La "coppia diabolica" Kiko e Carmen: quando le affinità elettive diventano relazioni pericolose



Nota degli autori:

Siamo consapevoli del fatto che questa carrellata di oscurità neocatecumenali rischia di rievocare dolorosi ricordi. Lungi dal voler ri-traumatizzare le persone, ciò che ci auguriamo, come sempre, è che chi soffre di "sindrome post-cammino" si distacchi progressivamente dagli automatismi, dalle esagerazioni e dalle storture della setta, riprendendosi l'identità, la volontà, la Fede. Questa panoramica si rivolge anche ai fratelli dubbiosi che stanno considerando l'idea di uscire dal Cammino.

A questo proposito desideriamo aggiungere qualche osservazione:

1. Il machiavellismo neocatecumenale agisce pesantemente sulla spiritualità delle vittime perché imprime ed impone l'obbedienza alle eresie del Cammino. Consigliamo di rivolgersi ad un santo sacerdote e vero uomo di Dio, non appartenente al Cammino né compiacente con esso, per riprendere contatto con la Madre Chiesa Cattolica. Scrive Sant'Alfonso che un buon confessore è padre, medico, dottore e giudice. Raccomanda Santa Teresa d'Avila di scegliere il confessore a cui si chiede direzione (v. il Cammino di Perfezione, ai cap. 4 e 5) con estrema prudenza.
 
Per la salute spirituale, ci sentiamo di consigliare le seguenti cose:

⦿ Partecipare alla Messa Tridentina per purificarsi l'anima da quella kikiana.
⦿ La preghiera quotidiana continua, in particolare il Santo Rosario contemplando i misteri.
⦿ Riprendere in mano il Catechismo (il Tridentino va benissimo) per separarsi progressivamente dalle idee radicalmente errate e velenose che vengono insegnate dai catechisti e sono scritte nei mamotreti.
⦿ Un buon esame di coscienza, dopo aver riconosciuto le differenze tra la predicazione cattolica e quella neocatecumenale.
⦿ La confessione sacramentale generale.
⦿ La Santa Comunione, frequente se si può, accompagnata da quella spirituale.
⦿ Leggere libri autografi dei Santi, per far respirare aria pulita all'anima.
⦿ Inserirsi in una parrocchia sana (priva del Cammino).
⦿ Se al leggere questi consigli insorge un senso di malessere, turbamento, fastidio, anteporre a tutta la lista una visita ad un buon sacerdote esorcista.

2. Lo psicopatico va a ledere le funzioni vitali sia fisiche che psicologiche delle vittime. Spinge verso i propri obiettivi egoistici e se ne infischia delle conseguenze sugli altri. Ci permettiamo di raccomandare di:

⦿ Interrompere ogni comunicazione diretta ed indiretta con i personaggi intromissivi ed abusanti (catechisti, garanti, etc.).
⦿ Interrompere o limitare il più possibile ogni relazione con quei componenti malati della comunità che reggono il sacco ai suddetti. Limitarsi al minimo indispensabile, parlare di argomenti generali, non di sé né dei propri cari.
⦿ Denunciare gli abusi presso le autorità competenti, ove doveroso, e/o privatamente presso chiunque sia opportuno e prudente contattare.
⦿ Mettere in guardia altre vittime potenziali o effettive, informandole con precisione ed onestà, senza aver paura di mettersi a giudicare con rettitudine - senza scadere nel giudizio temerario o peggio nella calunnia.
⦿ Praticare uno sport aerobico, l'ossigenazione quotidiana è fondamentale. Dedicarsi ad attività rasserenanti.
⦿ Rivolgersi eventualmente ad uno psicoterapeuta specializzato nel disturbo da trauma cumulativo o trauma complesso (in inglese, C-PTSD complex post traumatic stress disorder) ed abuso narcisistico. Valutare diversi specialisti e scartare quelli neocatecumenali, gli ideologizzati e gli anticattolici, per evitare di aggiungere altra propaganda a quella kiko-carmeniana.
⦿ In nessun caso sostituire la psicoterapia alla vita di fede. Dio ci ha creati e la nostra anima appartiene a Lui. La terapia deve dare metodo e cadenza all' esame di se stessi, dei propri comportamenti e  delle relazioni con gli altri. Particolare attenzione andrà dedicata a stabilire come evitare di ricadere, anche solo parzialmente, in meccanismi settari.

3. Il narcisista si adopera per colonizzare l'identità altrui e sovrascrivervi la propria; svuota progressivamente le vittime di se stesse, le isola e le costringe in un ruolo sussidiario e funzionale ai suoi desideri. Vogliamo consigliare di:

⦿ Obbedire al comandamento di Nostro Signore sull'amore al prossimo come a noi stessi. Egli ci ha proprio comandato di amare noi stessi, con la stessa elevazione e santità che richiede nell'amore per il prossimo.
⦿ Senza necessariamente arrivare allo scontro diretto, abbandonare "il narcisista" e riprendersi l'identità, de-colonizzandola dai riflessi condizionati neocatecumenali. 
⦿ Abbandonare il pensiero magico e la superstizione. Smettere di credere ai superpoteri mentali o parapsicologici che il narcisista vanta di possedere sugli altri. L'alimento dell'ego del narcisista sei tuSenza la tua energia vitale e il tuo supporto, il narcisista si affloscia come un sacco vuoto e va a cercare un altro fornitore di energia. (Finché non si è sparsa la voce e riesce ancora a trovare qualcuno da vampirizzare).
⦿ Sgretolare, con la verità, l'immagine falsa che il narcisista vuole imporre di sé. Senza lo specchio delle sue brame egli sarà costretto a vedersi per come è, compreso il fatto che anche gli altri lo vedono per come è.
⦿ Ricostruirsi, recuperando gli interessi che la frequentazione della setta aveva fatto tralasciare.
⦿ Guardarsi intorno per trovare un nuovo senso di appartenenza ed amicizie sane, cioè prive delle dinamiche malate tipiche della comunità, sia da parte degli altri che da parte nostra.

Qualche fratello pio suggerisca a Kiko di rispondere a questo test sulla Triade Oscura - e, subito dopo, a quest' altro - per prepararsi bene alla confessione generale. Perché se va in Purgatorio Kiko (e che ci vada anche un po' al posto nostro, che ci siamo beccati una camminite per colpa sua), c'è speranza per tutti. E noi fuggiti dalla macina neocatecumenale preferiamo di gran lunga la speranza alla disperazione.