Qui la versione inglese dell'articolo a cura del blog "Neocatechumenal Way in the USA".
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Non dovrebbe trattarsi di sanitari. Notate il "font kikiano" con le lettere squinternate in stile ragazzino edgy |
Promemoria importante per i fedeli cattolici: il gergo neocatecumenale
modifica arbitrariamente il significato di certe parole del lessico cristiano, allo scopo di ingannare gli interlocutori. Alcuni esempi:
- "piccola comunità", nella parlantina neocatecumenale, non significa "comunità piccola, cioè composta da poche decine di membri", ma significa solo "comunità che segue pedissequamente i dettami eretici-pagliacceschi di Kiko Argüello e Carmen Hernández";
- "evangelizzazione", nello slang neocat, non significa annunciare il Vangelo ma significa solo "eseguire le carnevalate kikiane-carmeniane e tentare di costituire nuove comunità neocat" (a danno delle parrocchie e delle diocesi, e adoperando qualsiasi trucchetto e furberia);
- "catechesi", nella retorica neocat, non significa presentare gli argomenti del Catechismo della Chiesa Cattolica, ma significa solo ripetere a pappagallo le fandonie e le eresie di Kiko e Carmen, evitando domande e discussioni e soprattutto evitando confronti con il Catechismo, con il Magistero, con la Tradizione;
- "unità/comunione ecclesiale", nella facondia neocat, non significa unità ecclesiale o comunione ecclesiale, ma significa divieto di far notare gli errori e le ingiustizie del Cammino, anche se non ci fosse alcuna critica;
- "apertura alla vita", nei discorsetti neocat, non significa accogliere tutti i figli che Dio vorrà donarvi, ma significa solo il tentare di sfornare figli come conigli in modo da poter vantare "famiglie numerose" per poter fingere di essere "più cattolici dei cattolici" (e anche per assicurare alla setta nuovi membri che appena compiuti i 18 anni dovranno pagare la Decima a Kiko); costituisce, inoltre, motivo di vanità alle assemblee, al punto che conteggiano anche le gravidanze non portate a termine e pure quelle immaginarie: "ho dodici figli di cui otto in cielo";
- "libertà", nella magniloquenza neocat, non significa libertà ma significa solo "adesione ai dettami della setta kikiana-carmeniana e alle paturnie del cosiddetto «catechista» in auge al momento"; per esempio, se un "fratello del Cammino" osa donare qualcosa ad un'opera caritativa non legata al Cammino verrà accusato di essere uno sprecone, scialacquatore, di avere idoli, di agire per la propria vanità, di non aver donato con libertà, ecc., alla faccia della vera libertà cristiana; figuratevi se dona la sua "Decima" altrove anziché al Cammino e ai suoi avidi e insaziabili referenti (che hanno già messo a budget le sue "Decime" e che quindi vanno su tutte le furie in caso non possano insaccare quanto prevedevano);
- "
grande missione", nello scilinguagnolo neocat,
non significa grande missione ma significa solo uno show neocatecumenale modello asilo infantile con girotondo. Nell'immagine qui a lato, sono stati coinvolti bambini in modo che il girotondino non sia estremamente imbarazzante...
- "il Cammino è uno strumento al servizio dei vescovi", nell'intercalare neocat, non significa che il Cammino è uno strumento al servizio dei vescovi ma significa che i vescovi devono essere uno strumento al servizio del Cammino. Se un vescovo non accetta il Cammino, i kikolatri dicono che "non lo conosce" (sottinteso, fateglielo conoscere poiché chi lo conosce deve per forza accettarlo). Se un vescovo rifiuta il Cammino, i kikolatri diranno che è un Faraone, un Giuda, ostile allo Spirito, eccetera...
- "il Cammino finisce col rinnovo delle promesse battesimali", nelle pubblicità neocat, non significa che il Cammino "finisce" (tanto meno con la tappa denominata "rinnovo delle promesse battesimali") ma significa che il Cammino non finisce mai. Infatti nel Cammino non esiste una "tappa" in cui si viene esonerati dal pagamento delle Decime e dal partecipare alle (tanto costose quanto inutili) "convivenze". Inoltre non ha senso che un sedicente "itinerario di attuazione dell'iniziazione cristiana" richieda di rinnovare le promesse battesimali come se ciò fosse una cosa che la Chiesa non fa al momento giusto;
- "poca fede", nella logorrea neocat, non significa "poca fede cristiana" ma significa solo il non aver ottemperato ai millemila obblighi del Cammino: pagare la "Decima" (la vera Chiesa non l'ha mai richiesta), recitare le Lodi a Kiko ("Lodi Domestiche", e che comunque la Chiesa non ha mai imposto ai laici; da notare che nel Cammino vanno recitate la domenica mattina, in modo da non farvi andare alla normale Messa della parrocchia), partecipare alle cosiddette "convivenze" del Cammino (la vera Chiesa non ha mai comandato di far "convivenze" per far crescere la fede delle comunità cristiane di qualsiasi epoca), ecc.
- "vita di parrocchia", nel latinorum neocat, non significa partecipare alla vita della parrocchia, ma significa solo il marcare presenza per farsi vedere. Esempi: il tipico neocat, laico, che va a recitare il breviario in parrocchia; la tipica neocat, che si impegna in qualche attività parrocchiale solo allo scopo di cooptare altra gente nel Cammino (e se proprio è impegnata nel gruppo pulizie, la vedrete non con scopa e straccio, ma col braccio teso e la voce stentorea a comandare di qua e di là), il tipico neocat che organizza una qualche gita parrocchiale o robe così (ma solo per far guadagnare soldi e prestigio al Cammino, e infestare di canzonette kikiane il viaggio);
- "GMG (Giornata Mondiale della Gioventù)", nella loquacità neocat, non significa la Giornata Mondiale della Gioventù ma significa solo un'occasione per esibirsi in qualche evento ecclesiale (per sembrare di essere più numerosi e "più cristiani dei cristiani") e soprattutto significa l'incontro con l'idolo Kiko (che avviene a GMG già terminata, poiché "Kiko" non faceva parte del programma della GMG), incontro
- "persecuzione", negli sproloqui neocat, non significa persecuzione ma significa solo osservazione critica sul Cammino: chiunque non lodi il triplice idolo di categoria superiore Kiko-Carmen-Cammino, sta "perseguitando" i fratelli del Cammino, specialmente se l'osservazione critica è ineccepibilmente vera e facilmente verificabile.
Ci fermiamo qui ma la lista potrebbe continuare a lungo. Speriamo di aver chiarito un punto fondamentale: nel Cammino alterano deliberatamente il significato delle parole del lessico cristiano, al preciso scopo di ingannare gli interlocutori.
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Quando i neocat vi rimproverano: "fakenews! non è come dite voi!" significa che avete perfettamente centrato il bersaglio |
Ricordiamo che nella santa Chiesa - quella che da due millenni prosegue l'opera di Nostro Signore, guidando spiritualmente le anime, insegnando loro la santa dottrina, santificando le anime mediante i sacramenti - c'è posto per tutti, per ogni sensibilità, con o senza vita comunitaria
(la tua fede non si misura col numero di persone dell'aggregazione di cui fai parte). Anche se la forma della Chiesa è "comunitaria" (infatti è organizzata in "parrocchie" e "diocesi", ha "conventi" e "monasteri" e società di "vita consacrata", ecc.),
il "fare comunità" (alla maniera neocat) non è affatto necessario alla vita del cristiano (e lo notiamo dalla vita di tanti santi, inclusi i santi eremiti): chi si limitasse a frequentare la parrocchia per i soli sacramenti non è affatto "meno cristiano" di coloro che continuamente si danno da fare (neocat o non neocat). Al cristiano servono i sacramenti (confessione e Comunione frequenti, nelle dovute disposizioni), la dottrina della fede (il Catechismo, il Magistero), la guida spirituale (anche se solo i consigli dati dal sacerdote da cui ci si confessa),
e basta. Qualsiasi altra cosa, o aiuta seriamente a vivere queste tre (come la preghiera personale), oppure è un intralcio, un hobby per perdere tempo, una forma di superbia.
Nella mentalità neocatecumenale, l'essere cristiani viene sostituito dal sembrare più cristiani degli altri. Per questo i facinorosi seguaci di Don Kikolone e Sora Carmen amano vantarsi delle loro robe chiesastiche ("muh faccio le lodi domestiche la domenica mattina", "muh partecipo alla GMG e tu invece cosa fai?", "muh evangelizzo ed esorcizzo le città, tu invece cosa fai per la Chiesa?"...), specialmente quelle immaginarie.
Ricordiamoci anche che i movimenti ecclesiali - incluso il Cammino - sono chiamati ad essere un aiuto, non un fardello. Il Cammino fallisce miseramente tale compito poiché è fondato sull'idolatria del Vitello d'Oro di Categoria Superiore, cioè il Tripode Kiko-Carmen-Cammino.