Per
chi si arroga il diritto di spadroneggiare sul popolo di Dio e si
appropria delle cose sante per il proprio tornaconto la fine è
segnata.
“Fu
allora introdotto Daniele alla presenza del re Baldassàr
per
dare la spiegazione della scrittura tracciata dalle dita di una mano
d’uomo sulla parete di fronte a lui durante il banchetto). Daniele
rispose al re: « ...Ti
sei innalzato contro il Signore del cielo …»
Da
lui fu allora mandato il palmo di quella mano che ha tracciato quello
scritto. E questo è lo scritto tracciato: Mene, Tekel, Peres, e
questa ne è l’interpretazione: Mene: Dio ha computato
il tuo regno e gli ha posto fine; Tekel: tu sei stato pesato sulle
bilance e sei stato trovato mancante;
Peres: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani»”
(Dn 5, 1-6.13-14.16-17. 23-28).
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Rembrandt van Rjin: Il
Banchetto di Baldassarre.
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Introduzione (di LUCA):
I problemi gravissimi del cammino non sono solo liturgici, ideologici
e dottrinali ma sono prevalentemente umani.
Questi signori
distruggono le famiglie, invadono il foro interno delle persone,
pretendono obbedienza, pretendono denaro, pretendono di essere
ispirati dallo spirito santo.
Pretendono di conoscere la
volontà divina e pretendono di garantite la salvezza e la vita
eterna.
Questi signori hanno messo Dio al loro servizio e si
spacciano per loro rappresentanti divini.
Introducono concetti
e simboli ebraici, concetti Protestanti, concetti Evangelici e
pentecostali spacciandoli per rivelazioni e dottrine cristiane.
Questi signori affermano senza vergogna che Gesù Cristo è un
semplice profeta che i Santi non esistono, che il diavolo é il loro
padre e che il peccato è necessario ed inevitabile.
Praticano
un perdono inverso, dove il giudizio e la verità vengono confusi e
ridotti alla stessa cosa.
Nel CN il giudizio è proibito e
automaticamente porta al dovere di chiedere perdono.
Solo Kiko
ed i suoi catechisti laici neocatecumenali sono esentati da questa
pratica del perdono, perché, anche quando giudicano nella maniera
più becera possibile ed immaginabile affermano senza vergogna che
quello che dicono è verità e non giudizio.
Kiko e la sua
gerarchia di catechisti laici neocatecumenali affermano senza
vergogna di essere ispirati direttamente dallo spirito santo ed in
nome di questa ispirazione pretendono obbedienza dai loro adepti.
Questi signori ed il loro capo pretendono di non sbagliare mai,
pretendono di dire sempre la verità, dettano regole e regolette
astruse che cambiano continuamente quando e come gli fa comodo.
Spesso sono ignoranti come cocuzze e si vantano della loro
ignoranza che secondo loro li rende migliori, più liberi e veritieri
degli altri.
Sono pappagalli di Kiko, ripetono quello che dice
il loro padrone e campano sulle spalle della gente.
Questo
succede nel CN, lo so io e lo sapete voi, il resto è noia.
Diamo
spazio di seguito a una serie di commenti, sempre a firma LUCA, che
descrivono il Cammino così com’è, non come finge di essere.
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Chi blandisce, chi accusa: gioco delle parti.
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Un gioco di ruolo, una parte da recitare.
La vita reale che
diventa una commedia, una farsa, anzi "LA FARSA", vissuta
da protagonista o da semplice comparsa.
Sprazzi di euforia,
emotività esasperata, paura, angoscia, gioia, dolore, sentimenti di
appartenenza.
Tutto un caleidoscopio di stati d'animo spesso
contrastanti.
Questo è il CN.
In certi momenti ti fa
sentire vivo, in altri ti uccide senza pietà.
Alti e bassi,
non sai mai quello che verrà domani.
Alle volte ti esalta,
altre volte (molto spesso) ti annoia da morire, altre ancora ti
annienta.
Ad alcuni piace proprio per questa sua variabilità
impazzita, rispecchia la personalità della sua gerarchia, da Kiko in
giù.
Attira le persone pazze , stimola le persone forti,
rassicura ed accoglie le persone deboli, almeno all'inizio.
All'interno delle comunità neocatecumenali ci sono correnti e
maree, è tutto un creare gruppetti che alle volte trovano un
compromesso per convivere insieme, ma spesso si combattono
ferocemente tra loro.
I carismi, gli incarichi, i ruoli sono le
carote che usa la gerarchia neocatecumenale per mettere in pratica
l'antico detto romano del " divide ed impera ".
E
funziona perfettamente.
Non ci sono comunità neocatecumenali
veramente unite e non ci saranno mai, non è nella logica del CN, non
serve al suo scopo.
Kiko parla sempre di unità, ha creato una
nuova tappa, il matrimonio spirituale, proprio per legare mani e
piedi le comunità.
Ma non tra di loro, legarle al CN cioè
alla sua persona ed alla sua gerarchia.
È solo una idea di
unità, una finzione di unità, riservata agli esterni, a quelli che
stanno fuori del CN che devono vedere solo il lato positivo,
nascondendo abilmente " l'altra faccia " il "lato
oscuro".
Ricordo molto bene le convivenze, dove, in
occasione dei pasti c'era la corsa all'accaparramento dei posti a
tavola.
I catechisti rigorosamente separati dalle comunità.
I
gruppetti che si cercano e si riservano posti tra di loro.
E
poi gli altri, gli indesiderati, costretti a stare tra di loro.
Era
inutile arrivare primo, perché tanto i gruppetti si erano già
organizzati.
E poi parliamo di scelte, di libertà dei figli di
Dio, di discernimento, tutte balle, nel CN non esistono le libere
scelte, non esiste il discernimento, ci sono i catechisti laici
neocatecumenali che dettano le regole e fanno da esempio da seguire.
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Come vorrebbero essere?
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Non si sta nel CN per realizzarsi come persona, no, si sta nel
cammino per fare quello che ti dicono, per uniformarsi al gruppo, per
seguire il branco.
Quando obbedisci hai discernimento, quando
trovi difficile farlo allora sei in mano al demonio, stai rifiutando
la volontà di Dio che si manifesta per bocca dei tuoi catechisti,
stai perdendo tempo e stai facendo perdere tempo alla tua comunità,
sei un ladro, una zavorra, un ingannato, un tiepido, un giustiziere,
un Giuda, un pianta grane, un fico sterile.
Poi non ti puoi
lamentare che le cose ti vanno male, perché sei un ribelle, sei un
disobbediente ed è giusto e sacrosanto che Dio ti punisca.
Punisce
te o chi ti circonda, quindi sei avvisato o ti adegui o ti rimettiamo
in riga noi catechisti neocatecumenali che agiamo per volontà
divina, che tu ci creda o no.
Ricorda che Dio parla
all'orecchio del tuo catechista, non all'orecchio di un catechista
qualsiasi, ma solo e solamente all'orecchio del tuo catechista, che
sa esattamente quello che è buono per te, per la tua vita e per la
tua famiglia.
È inutile che ti ribelli, Dio ha descritto la
tua storia nell'orecchio del tuo catechista.
Devi solo dargli
retta e si apriranno tutte le porte per te.
Matrimonio, figli,
amicizie, lavoro, salute, fede, salvezza e vita eterna.
Basta
dire un sì al tuo catechista e tutto il resto accade di conseguenza.
Se non ci credi peggio per te, tanti hanno creduto e si sono
salvati.
Questo è quello che dicono e promettono.
Non è
vero nulla, però la farsa va in scena in ogni occasione e viene dato
spazio a chi racconta cose buone del CN.
Le difficoltà, i
problemi reali, i dubbi leciti, non hanno spazio.
Solo e
solamente propaganda pro-cammino, alla fine riescono a convincere
anche i sassi, se i sassi hanno problemi seri da risolvere.
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Cosa non farebbero
pur di non celebrare in Chiesa!
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Nei commenti di questo post si parla di scelte fatte durante il teatrino
neocatecumenale, in realtà le scelte semplicemente non esistono, c'è
solo un "dentro o fuori", rivelato così o nascosto tra
mille parole.
E se qualcuno ha problemi seri da risolvere, si
spaventa e cede alla faccia di cera dei catechisti.
Se poi le
cose non vanno come ti hanno spiegato, sappi che è solo colpa tua,
che non hai fatto esattamente quello che dovevi fare, o non lo hai
fatto bene, o l'hai fatto senza crederci oppure, ultima risposta, si
vede che Dio ci ha ripensato ed ha deciso diversamente.
Nessuna
responsabilità da parte loro, nessun peso sulla coscienza, nessun
senso di colpa.
Questo è lo schifo vero.
Non chiedono mai
scusa, non sono mai dubbiosi, non chiedono mai perdono.
Teste
vuote usate per riempire altre teste vuote.
Gente tossica, che
vuole trasformarti come loro.
(da LUCA)