sabato 31 luglio 2021

A che titolo diciamo la nostra sulle anomalie del Cammino

Pubblichiamo un'efficace risposta data a chi, non avendo mai nutrito alcuna preoccupazione a riguardo del livello di preparazione degli ignorantissimi 'catechisti' neocatecumenali a cui affida la propria stessa vita, pretende di sapere a quale titolo chi scrive su Osservatorio fa i propri appunti alle prassi del Cammino Neocatecumenale.


@anonimo (e mettitelo un nick!)

Stai bene attento perchè ti risponderò una volta sola e nella maniera più esaustiva possibile. Ho molte cose da fare, tutte molto più importanti del seguire i tuoi insulti ed i tuoi sproloqui non verso chi scrive in questo blog, ma verso tutto ciò che non è riconducibile al cammino e che il cammino rifiuta, osteggia ed odia sperando nella sua rapida scomparsa.

Veniamo al dunque:

"Questi canti mariani, che fanno parte della devozione popolare, vi sembrano più aderenti alla Bibbia dei canti del Cammino Neocatecumenale?"  

La risposta è SÌ
Lo sai perchè, caro anonimo? Perchè il senso e lo spirito della Bibbia è RISPETTATO ed è frutto dell'aver veramente compreso con il cuore il suo messaggio.
Caro anonimo, non basta "citare" la Bibbia per essere "biblici". Lasciando stare i protestanti, SATANA IN PERSONA, cita le Sacre Scritture e le cita persino a proposito... solo che il suo fine è malvagio. Satana conosce perfettamente Dio..ma non lo AMA.
Kiko Arguello scrive un canto che è "apparentemente" biblico, ma in realtà cambia le parole e le adatta alla sua "sensibilità". Quindi, in definitiva, sta facendo un canto che è biblico, ma secondo la Bibbia come l'avrebbe scritta lui. Non voglio perdermi nelle sue motivazioni... ma non puoi certo dire che è un canto "biblico".

Dov'è l'Assemblea che celebra? E la Comunità?
Se la celebrano, se la cantano e se la suonano loro tre


"Siete liturgisti, musicisti, biblisti, canonisti, moralisti, storici della Chiesa?"

Vedo che sei alterato, caro anonimo...ma che pensavi, che gli unici sapienti eravate voi?

A parte gli scherzi, ti risponderò anche qui brevemente.

Siamo "liturgisti" perchè ci hanno fatto conoscere la liturgia per come l'ha tramandata la Chiesa Cattolica quindi le invenzioni di CHIUNQUE le rifuggiamo come la peste.

Trasmissione della fede in Kiko

Siamo "musicisti" perchè ci hanno fatto capire cosa c'è dietro al lodare Dio con la musica (piccola notazione personale. Ho suonato qualsiasi repertorio. Alcune cose non le sopporto e le ritengo antiliturgiche, ma ho sempre trattato tutti con rispetto. Rispetto che voi non avete mai avuto per nessuno.)

Siamo "biblisti" perchè ci hanno insegnato cosa sia la Lectio Divina, come praticarla, e perchè, ai nostri dubbi, ci è sempre stata data una interpretazione CATTOLICA... e ci è stato insegnato come cercarla e distinguerla da una protestante.

Siamo "canonisti" semplicemente perchè sappiamo LEGGERE E COMPRENDERE l'italiano e leggiamo i canoni secondo lo SPIRITO con cui sono stati scritti. Spirito che voi RIFIUTATE quando vi andate contro.

Siamo "moralisti" perchè abbiamo avuto a disposizione l'immenso patrimonio della Chiesa Cattolica che non CI HA MAI NASCOSTO NULLA. Siamo "moralisti" perchè proviamo a vivere secondo quello in cui crediamo e non secondo quello che ci fa più comodo in quel momento. 

Infine siamo "storici della Chiesa" perchè noi la Chiesa la AMIAMO come amiamo NOSTRA MADRE. E siccome la amiamo la vogliamo conoscere sempre di più senza eliminare o cancellare o mistificare NIENTE della sua meravigliosa storia. Meravigliosa perchè, anche nei momenti più grigi, Dio era lì e non l'ha mai abbandonata e mai lo farà. E questo lo ha detto Gesù.

Ti auguro uno sguardo verso l'alto, verso la luce, l'aria pulita, la felicità. Quella vera.

 (da: aleCT)



 

martedì 27 luglio 2021

A più di un mese dal Decreto papale che disciplina l'esercizio del governo interno delle associazioni, i capi inamovibili continuano nel silenzio.

"Sta passando stranamente sotto silenzio sui media un decreto della Chiesa che avrà grosse conseguenze sui movimenti ecclesiali come Comunione e Liberazione, Cammino neocatecumenale, Movimento dei Focolari, Rinnovamento nello Spirito e altri. Ma in questo caso bisogna riconoscere che Papa Bergoglio ha preso davvero una decisione saggia e ispirata a vera paternità".

Questo l'incipit dell'articolo di Antonio Socci apparso in prima pagina sul quotidiano Libero, domenica 25/07/2021.

Vien subito da dire che il problema non è solo dei media: il silenzio dei vertici neocatecumenali permane, da più di un mese, fino ad oggi.

Noi ci avremmo scommesso, ma ci chiediamo lo stesso: Come interpretarlo?

Dobbiamo premettere, è doveroso, che nel suo articolo Antonio Socci attualizza il Decreto riferendosi principalmente a Comunione e Liberazione, essendo stato lui stesso ciellino della prima ora, e non è affatto indulgente. Noi, ad onor del vero, dobbiamo premettere che è stata data notizia, sul sito News di Comunione e Liberazione, del fatto che don Juliàn Carròn ha tempestivamente risposto al Prefetto del Dicastero per i Laici assicurando l'ottemperanza degli adempimenti richiesti nei modi e nei tempi stabiliti.

Nessuna notizia invece è pervenuta di un qualche riscontro da parte di Kiko Argüello. Egli tace su tutti i fronti. Non solo delle comunità, tenute - per quanto dipende da lui e dal suo cerchio magico - il più a lungo possibile all'oscuro di tutto; come fanno sempre, d'altronde, ogniqualvolta sul versante della Chiesa li coinvolge qualcosa che a loro non conviene.

Eppure, Il Decreto, firmato dal Cardinal Kevin Farrel, Prefetto del Dicastero per i Laici, l'11 giugno, con l'approvazione del Papa, ricorda che:

..."il governo, all'interno delle aggregazioni di fedeli" deve essere "esercitato coerentemente con la missione ecclesiale delle medesime… ha ritenuto necessaria la regolamentazione dei mandati delle cariche di governo quanto a durata e a numero, come anche la rappresentatività degli organi di governo, al fine di promuovere un sano ricambio e di prevenire appropriazioni che non hanno mancato di procurare violazioni e abusi".

Così "valutata l'utilità del ricambio generazionale, nonché l'opportunità di promuovere un avvicendamento negli incarichi di governo", la Santa Sede ha stabilito che le cariche direttive nei movimenti ecclesiali avranno una durata massima di cinque anni per due mandati consecutivi.

Alberto Melloni ha scritto che in pratica il decreto "fissa la liquidazione dei capi in carica". In effetti sarà un cambiamento radicale per molti movimenti. (Nel caso di CL significa l'uscita di scena di don Julian Carrón, che è al vertice di CL da ben sedici anni, e del suo stato maggiore).
Perché questa decisione? I movimenti ecclesiali sono fioriti fra gli anni del Concilio e il '68, quando una scristianizzazione galoppante stava desertificando le chiese. Sono nati dei fondatori animati da grande passione evangelizzatrice, hanno coinvolto migliaia di persone, soprattutto fra quei giovani che non si vedevano più nelle parrocchie.
Con i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno avuto il riconoscimento ecclesiastico della Chiesa, che ha puntato su di loro per l'evangelizzazione. In effetti per decenni si è vissuta un'autentica primavera cattolica. I problemi sono cominciati (per la morte dei fondatori, ma non solo) negli ultimi 10-15 anni. La diagnosi della Chiesa sulla situazione dei movimenti ecclesiali è contenuta nelle righe del decreto citato (alquanto severo), ma anche in una nota esplicativa del Decreto dove si mettono in guardia i movimenti da rischi come "forme di appropriazione del carisma, personalismi, accentramento delle funzioni, nonché espressioni di autoreferenzialità, che facilmente cagionano gravi violazioni della dignità e della libertà personali e, finanche, veri e propri abusi. Un cattivo esercizio del governo, inoltre, crea inevitabilmente conflitti e tensioni che feriscono la comunione, indebolendo lo slancio missionario". La nota ricorda le parole del papa attuale che richiamando alla "conversione missionaria… indica come prioritari il rispetto della libertà personale, il superamento dell'autoreferenzialità, degli unilateralismi e delle assolutizzazioni; la promozione di una più ampia sinodalità, come anche il bene prezioso della comunione". È una correzione che può aiutare i movimenti a ritrovare slancio.

Socci si ferma, da ex ciellino, all'impatto del Decreto su C.L. e denuncia l'ostilità e un visibile irrigidimento da parte dei vertici attualmente in carica.

"Infatti lo stato maggiore ciellino per ora non ha ritenuto neanche di informare il suo popolo su ciò che la Chiesa ha deciso e che richiede".

E noi, da ex-neocatecumenali, possiamo agevolmente applicare al Cammino le medesime considerazioni: ma sono proprio tutti uguali questi movimenti frutto del Vaticano II? Soggetti alle medesime patologie?

Hanno ceduto alle medesime insidie e sono caduti nelle stesse trappole. Possiamo concordare con Socci nel dire che i movimenti farebbero bene ad

"accogliere il decreto vaticano come una grande occasione di conversione".

Possiamo avvicinarci alle conclusioni, assolutamente identiche e condivisibili anche sul fronte del Cammino Neocatecumenale:

"La Chiesa - spiegando che il carisma di un movimento non appartiene al capo pro-tempore, ma a tutti quelli che hanno seguito Gesù Cristo tramite quel particolare accento - chiama ciascun aderente a CL (e agli altri movimenti) a farsi carico personalmente della conversione e del rinnovamento della sua comunità. Fino a votare nuovi dirigenti."

Continua ancora Socci:

"Tuttavia i gruppi di CL (ndr. come anche le comunità neocatecumenali) sembrano avvolti da un sonno profondo e ignorano ciò che la Santa Sede chiede loro".

Ribadiamo quanto esposto in premessa. Ossia che, ad onor del vero, dobbiamo dare atto a don Juliàn Carròn di aver tempestivamente risposto alla missiva con cui il Prefetto del Dicastero per i Laici si è premurato di anticipare il testo del Decreto generale - a lui come di sicuro ai vertici di tutte le altre associazioni di fedeli, quindi anche a Kiko - assicurando l'ottemperanza degli adempimenti richiesti nei modi e nei tempi stabiliti.

E la lettera è datata 12 giugno, il giorno successivo alla pubblicazione del Decreto stesso.

Se Socci si esprime in questi termini così severi riguardo a CL, cosa dire dello stato maggiore del Cammino Neocatecumenale a proposito di "silenzio attonito" e di "atteggiamenti lontani dal sensus Ecclesiae"?

Il giornalista Robi Ronza, che fece a don Giussani una storica intervista (anche lui ciellino di lungo corso) riesce a stilare una descrizione che accomuna sorprendentemente le due esperienze vaticansecondiste del Cammino Neocatecumenale e di Comunione e Liberazione:

"C'è chi cerca di fare come se nulla fosse successo, c'è chi pensa che non ci hanno capito, e c'è chi è convinto si tratti di una tempesta cui resistere a denti stretti nell'attesa che finisca e tutto torni come prima. Non va bene: il decreto non va sopportato bensì accolto, non va subìto bensì cordialmente attuato".

"L'attuazione però richiede che i ciellini (ndr: come i neocatecumenali) aprano gli occhi su quello che è successo al loro movimento negli ultimi sedici anni. E non è cosa facile né indolore.

Antonio Socci chiude il suo articolo così:

"Tempo fa (nel 2017, prima di questa tempesta) don Carrón disse:
"Se non pensiamo che Francesco sia la cura è perché non capiamo la malattia".

Oggi ripeterebbe questo concetto?"

Sintesi del comune cerchiobottismo, del "due pesi e due misure" che prediligono da sempre, del "a seconda di come e di cosa mi conviene, così mi comporto".

Si vede che è prassi comune, con buona probabilità, a tutti i movimenti.

Ma Kiko ha di sicuro il primato assoluto: maestro unico di trasformismo.

Mentre nomina un Papa tutti i giorni, poi comincia a tacere di lui per mesi.

Passa con sconcertante disinvoltura dall'ossequioso atteggiamento filiale, che falsamente ostenta in presenza in ogni occasione, all'augurarsi pubblicamente - con quel suo fare lo spiritoso per suscitare la macabra ilarità dell'uditorio adorante - la imminente morte dello stesso pontefice regnante, quando egli metta un pò troppo il becco nelle sue faccende, liturgiche e non. Questo quando secondo lui, purtroppo, non c'è nessun'altra soluzione… incruenta.

E poi ci resta un'ultimo interrogativo irrisolto:

Che cosa avrebbe detto e fatto Carmen, di fronte al Decreto del Papa che la buttava fuori dal Cammino e comunque la esonerava dalle sue incombenze, da quello che lei riteneva di essere?

Il fulcro vitale di tutto il baraccone messo su da lei e Kiko, insieme.

domenica 25 luglio 2021

"Utilizzo l'ostia da un anno..."

"Utilizzo l'ostia da un anno, con  la mia personale tecnica di pittura e fiori su ferretto. Mi sono innamorata delle creazioni in carta di riso, realizzate con  fogli già colorati o stampati, e nella ricerca di un mio personale stile ho iniziato ad usare l'ostia, in modo innovativo e diverso, come se fosse una tela su cui dipingere, realizzando fiori e decorazioni che ricordano la seta dipinta a mano. 

Utilizzo coloranti alimentari di ogni tipo, ma non solo, qualsiasi prodotto alimentare che mi permetta di ottenere i risultati creativi che voglio, come ad esempio il caffè espresso. Proprio grazie a questa ricerca e utilizzando l’ostia in modo nuovo e personale, creando fiori che si ispirano alla natura ma che in realtà sono delle vere e proprio creazioni artistiche, sperimentando nuovi modi di usarla, compresa la realizzazione di figure con tecniche simili a quelle che si applicano con la carta pesta, ho trovato il modo di esprimere le mie emozioni e di regalarle a chi mi chiede una torta o un corso. La medaglia d'oro ed il premio Innovazione 2014 ai Campionati Italiani di Cake Design e  far parte dell’Equipe Eccellenze della Federazione Italiana Pasticceri, sono la ciliegina sulla torta..."

 


Il testo sopra è  tratto da un sito di creazioni dolciarie: torte con soggetti floreali o con personaggi dei fumetti dipinti su ostia: Mickey Mouse, le Winx...

Le immagini sono invece tratte dalla pagina del Seminario neocatecumenale "Redemptoris Mater" di El Salvador.

 


 

venerdì 23 luglio 2021

Il Cammino Neocatecumenale si mette al posto della Chiesa, Kiko Arguello al posto di Dio.


Per chi si arroga il diritto di spadroneggiare sul popolo di Dio e si appropria delle cose sante per il proprio tornaconto la fine è segnata.

“Fu allora introdotto Daniele alla presenza del re Baldassàr per dare la spiegazione della scrittura tracciata dalle dita di una mano d’uomo sulla parete di fronte a lui durante il banchetto). Daniele rispose al re: « ...Ti sei innalzato contro il Signore del cielo »  

Da lui fu allora mandato il palmo di quella mano che ha tracciato quello scritto. E questo è lo scritto tracciato: Mene, Tekel, Peres, e questa ne è l’interpretazione: Mene: Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine; Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante; Peres: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani»” (Dn 5, 1-6.13-14.16-17. 23-28). 


Rembrandt van Rjin: Il Banchetto di Baldassarre.


Introduzione (di LUCA):

I problemi gravissimi del cammino non sono solo liturgici, ideologici e dottrinali ma sono prevalentemente umani.

Questi signori distruggono le famiglie, invadono il foro interno delle persone, pretendono obbedienza, pretendono denaro, pretendono di essere ispirati dallo spirito santo.

Pretendono di conoscere la volontà divina e pretendono di garantite la salvezza e la vita eterna.

Questi signori hanno messo Dio al loro servizio e si spacciano per loro rappresentanti divini.

Introducono concetti e simboli ebraici, concetti Protestanti, concetti Evangelici e pentecostali spacciandoli per rivelazioni e dottrine cristiane.

Questi signori affermano senza vergogna che Gesù Cristo è un semplice profeta che i Santi non esistono, che il diavolo é il loro padre e che il peccato è necessario ed inevitabile.

Praticano un perdono inverso, dove il giudizio e la verità vengono confusi e ridotti alla stessa cosa.

Nel CN il giudizio è proibito e automaticamente porta al dovere di chiedere perdono.

Solo Kiko ed i suoi catechisti laici neocatecumenali sono esentati da questa pratica del perdono, perché, anche quando giudicano nella maniera più becera possibile ed immaginabile affermano senza vergogna che quello che dicono è verità e non giudizio.
Kiko e la sua gerarchia di catechisti laici neocatecumenali affermano senza vergogna di essere ispirati direttamente dallo spirito santo ed in nome di questa ispirazione pretendono obbedienza dai loro adepti.

Questi signori ed il loro capo pretendono di non sbagliare mai, pretendono di dire sempre la verità, dettano regole e regolette astruse che cambiano continuamente quando e come gli fa comodo.

Spesso sono ignoranti come cocuzze e si vantano della loro ignoranza che secondo loro li rende migliori, più liberi e veritieri degli altri.

Sono pappagalli di Kiko, ripetono quello che dice il loro padrone e campano sulle spalle della gente.

Questo succede nel CN, lo so io e lo sapete voi, il resto è noia. 


Diamo spazio di seguito a una serie di commenti, sempre  a firma LUCA, che descrivono il Cammino così com’è, non come finge di essere.

 

Chi blandisce, chi accusa: gioco delle parti.

Un gioco di ruolo, una parte da recitare.
La vita reale che diventa una commedia, una farsa, anzi "LA FARSA", vissuta da protagonista o da semplice comparsa.
Sprazzi di euforia, emotività esasperata, paura, angoscia, gioia, dolore, sentimenti di appartenenza.
Tutto un caleidoscopio di stati d'animo spesso contrastanti.
Questo è il CN.

In certi momenti ti fa sentire vivo, in altri ti uccide senza pietà.
Alti e bassi, non sai mai quello che verrà domani.
Alle volte ti esalta, altre volte (molto spesso) ti annoia da morire, altre ancora ti annienta.

Ad alcuni piace proprio per questa sua variabilità impazzita, rispecchia la personalità della sua gerarchia, da Kiko in giù.
Attira le persone pazze , stimola le persone forti, rassicura ed accoglie le persone deboli, almeno all'inizio.

All'interno delle comunità neocatecumenali ci sono correnti e maree, è tutto un creare gruppetti che alle volte trovano un compromesso per convivere insieme, ma spesso si combattono ferocemente tra loro.

I carismi, gli incarichi, i ruoli sono le carote che usa la gerarchia neocatecumenale per mettere in pratica l'antico detto romano del " divide ed impera ".

E funziona perfettamente.

Non ci sono comunità neocatecumenali veramente unite e non ci saranno mai, non è nella logica del CN, non serve al suo scopo.
Kiko parla sempre di unità, ha creato una nuova tappa, il matrimonio spirituale, proprio per legare mani e piedi le comunità.

Ma non tra di loro, legarle al CN cioè alla sua persona ed alla sua gerarchia.

È solo una idea di unità, una finzione di unità, riservata agli esterni, a quelli che stanno fuori del CN che devono vedere solo il lato positivo, nascondendo abilmente " l'altra faccia " il "lato oscuro".

Ricordo molto bene le convivenze, dove, in occasione dei pasti c'era la corsa all'accaparramento dei posti a tavola.

I catechisti rigorosamente separati dalle comunità.
I gruppetti che si cercano e si riservano posti tra di loro.
E poi gli altri, gli indesiderati, costretti a stare tra di loro.
Era inutile arrivare primo, perché tanto i gruppetti si erano già organizzati.

E poi parliamo di scelte, di libertà dei figli di Dio, di discernimento, tutte balle, nel CN non esistono le libere scelte, non esiste il discernimento, ci sono i catechisti laici neocatecumenali che dettano le regole e fanno da esempio da seguire.

Come vorrebbero essere?
Non si sta nel CN per realizzarsi come persona, no, si sta nel cammino per fare quello che ti dicono, per uniformarsi al gruppo, per seguire il branco.

Quando obbedisci hai discernimento, quando trovi difficile farlo allora sei in mano al demonio, stai rifiutando la volontà di Dio che si manifesta per bocca dei tuoi catechisti, stai perdendo tempo e stai facendo perdere tempo alla tua comunità, sei un ladro, una zavorra, un ingannato, un tiepido, un giustiziere, un Giuda, un pianta grane, un fico sterile.

Poi non ti puoi lamentare che le cose ti vanno male, perché sei un ribelle, sei un disobbediente ed è giusto e sacrosanto che Dio ti punisca.
Punisce te o chi ti circonda, quindi sei avvisato o ti adegui o ti rimettiamo in riga noi catechisti neocatecumenali che agiamo per volontà divina, che tu ci creda o no.

Ricorda che Dio parla all'orecchio del tuo catechista, non all'orecchio di un catechista qualsiasi, ma solo e solamente all'orecchio del tuo catechista, che sa esattamente quello che è buono per te, per la tua vita e per la tua famiglia.

È inutile che ti ribelli, Dio ha descritto la tua storia nell'orecchio del tuo catechista.

Devi solo dargli retta e si apriranno tutte le porte per te.
Matrimonio, figli, amicizie, lavoro, salute, fede, salvezza e vita eterna.
Basta dire un sì al tuo catechista e tutto il resto accade di conseguenza.
Se non ci credi peggio per te, tanti hanno creduto e si sono salvati.
Questo è quello che dicono e promettono.

Non è vero nulla, però la farsa va in scena in ogni occasione e viene dato spazio a chi racconta cose buone del CN.

Le difficoltà, i problemi reali, i dubbi leciti, non hanno spazio.
Solo e solamente propaganda pro-cammino, alla fine riescono a convincere anche i sassi, se i sassi hanno problemi seri da risolvere. 

 

Cosa non farebbero

pur di non celebrare in Chiesa!

 

  Nei commenti di questo post si parla di scelte fatte durante il teatrino neocatecumenale, in realtà le scelte semplicemente non esistono, c'è solo un "dentro o fuori", rivelato così o nascosto tra mille parole.

E se qualcuno ha problemi seri da risolvere, si spaventa e cede alla faccia di cera dei catechisti.

Se poi le cose non vanno come ti hanno spiegato, sappi che è solo colpa tua, che non hai fatto esattamente quello che dovevi fare, o non lo hai fatto bene, o l'hai fatto senza crederci oppure, ultima risposta, si vede che Dio ci ha ripensato ed ha deciso diversamente.

Nessuna responsabilità da parte loro, nessun peso sulla coscienza, nessun senso di colpa.
Questo è lo schifo vero.

Non chiedono mai scusa, non sono mai dubbiosi, non chiedono mai perdono.

Teste vuote usate per riempire altre teste vuote.
Gente tossica, che vuole trasformarti come loro.

                                                                                        (da LUCA)

mercoledì 21 luglio 2021

Le pecore perdute di Carmen Hernández

Il 19 luglio 2021, a cinque anni dalla morte di Carmen Hernández, l'implacabile meccanismo messo in moto già all'indomani della morte della co-iniziatrice del Cammino Neocatecumenale, il 19 luglio del 2016, ha determinato la richiesta ufficiale al Cardinal Carlos Osoro di aprire a favore della defunta il processo di canonizzazione.

Naturalmente  le testate cattoliche amiche del Cammino hanno dato la notizia con largo anticipo, parlando addirittura di elevazione agli altari, dimenticando che, nel suo caso specifico, al massimo  potrebbe essere elevata al tavolone con decorazioni ortofrutticole e candelabro ebraico che ella stessa ha voluto sostituire all'altare cattolico.

Anche la Messa celebrata nella cattedrale dell'Almudena a Madrid non è stata una Messa in 'rito' neocatecumenale, ma una dignitosa Messa dei cosiddetti 'cattolici della domenica' o 'cattolici della Messa delle 12', termine coniato per definire i bigotti e pagani cattolici non neocatecumenali.

Kiko era assente, probabilmente ancora malato, e neppure don Pezzi e la Romero hanno ritenuto di presenziare alla cerimonia.
Ma con essa si è  voluto comunque segnare l'inizio della causa diocesana, anche se, nei fatti, questa non potrà iniziare se non a settembre o più tardi ancora.
Il 'lavoro' però era già stato preparato negli anni precedenti, con la raccolta della bellezza di  60 - 70 volumi di scritti della Hernàndez con le proprie catechesi e i resoconti delle riunioni con Kiko e i catechisti. Noi speriamo che abbia scritto tutto, ma proprio tutto, compresi i resoconti dei 'comitati giudiziari' per l'espulsione o la fidelizzazione dei 'giuda' o per il trasferimento di questo o dell'altro catechista o presbitero per coprirne gli scandali, i progetti per acquistare la benevolenza di vescovi e/o cardinali, il trasferimento di intere comunità in altre parrocchie o diocesi quando vescovi o parroci non erano sufficientemente favorevoli, ma soprattutto i particolari della gestione economica del Cammino, uno dei maggior arcani dell'organizzazione da lei presieduta per tanti anni.

Soprattutto si sono raccolte 1500 comunicazioni di 'grazie ricevute' dalla estinta. Il postulatore Carlos Metola non specifica da chi, ma sappiamo che si tratta per la quasi totalità  di fratelli neocatecumenali. Sulla spontaneità delle segnalazioni, e quindi della fama di santità della defunta, è lecito nutrire più di qualche dubbio, visto che, nei recenti incontri, Kiko addirittura si preoccupava del fatto che da alcune nazioni non fossero pervenute sufficienti 'grazie ' carmeniane: indice questo di pigrizia e di disobbedienza dei catechisti responsabili delle varie nazioni che non ne avevano sollecitato a dovere la produzione.

Però  il grosso e innegabile ostacolo di questo processo di canonizzazione sarà  la valutazione delle virtù cristiane della candidata, persona brusca, acre, poco amabile, centrata sempre e solo su se stessa e sul 'suo' Cammino, tempestosa, aggressiva, ombrosa, così  come è descritta da chi ha avuto la ventura di conoscerla personalmente.

Al riguardo il postulatore Metola ha riferito ai giornalisti che l'aspirante alla santità  "aveva un amore molto grande per quelle che chiamava le «pecore perdute», persone che attraversano una sofferenza speciale"; infatti  «Carmen conosceva le situazioni familiari di molti fratelli delle comunità e li chiamava per telefono nei momenti particolarmente difficili».
 
 

Ebbene, avendo la possibilità di consultare i diari di Carmen degli anni 1979 - 1981, già pubblicati, possiamo asserire che mai in quei tre anni di appunti giornalieri, la redattrice ha dimostrato di preoccuparsi di altri oltre che di  se stessa (continuamente) e di Kiko (ogni tanto). 

Eppure aveva giornalmente a che fare con moltissime persone, che sicuramente avranno attraversato molti problemi personali, lutti, sofferenze o crisi: ma le richieste continue di interventi a Gesù riguardano tutte lei stessa, perché  le dia l'ispirazione a parlare, la consoli, le faccia compagnia, la rallegri, la sollevi, la ispiri, la faccia smettere di fumare (questo solo un paio volte, in verità).

Da chi poi l'ha conosciuta direttamente, abbiamo avuto conferma  che Carmen non si preoccupava dei problemi altrui né telefonava ai fratelli in difficoltà. Sappiamo anzi che coloro che si presentavano in ritardo alle convivenze degli itineranti perché avevano subito un lutto in famiglia, venivano rampognati da Carmen con la frase "lasciate che i morti seppelliscano i loro morti". 

Le uniche occasioni in cui si è fatta sentire al telefono con anomala insistenza, e in questo era perfettamente in linea con ciò che usava fare Kiko, era quando un determinato catechista o presbitero, esasperato dalle continue pretese e dell'autoritarismo per nulla caritatevole dei fondatori, stava per mollare il Cammino o, ancora peggio, aveva in animo di confidare a qualche sacerdote o vescovo i problemi interni all'organizzazione per i quali non aveva trovato ascolto o comprensione presso i fondatori.

Le prove di quanto asseriamo? Ce le dà Carmen  stessa, che sul suo Diario ha scritto chiaramente chi fossero in realtà queste "pecore perdute". 

Certo è una sfortuna per il postulatore Metola che sui 60/70 volumi scritti dalla Hernandez, l'unico libretto pubblicato basti a smentire, da solo, gran parte della ricostruzione caratteriale della aspirante 'santa'!

Chi sono dunque per Carmen le pecore perdute? Fratelli con problemi di famiglia, sofferenze, eccetera da sostenere con lunghe affettuose telefonate? Non proprio.


Leggiamo dal suo Diario.

Roma, 8 marzo 1980:
Lodi alle sette e un quarto ai Martiri. Incontro con le "pecore perdute"...quasi mi contro-catechizzano.

Nota a fondo pagina:
"Pecore perdute: Fratelli del Cammino in crisi o in difficoltà grave, che hanno bisogno di attenzione speciale."

Come volevasi dimostrare!
Le pecorelle perdute di Carmen erano piuttosto combattive, degli ex-pecoroni muniti di buoni argomenti, probabilmente  desunti dal buon senso e dal Catechismo della Chiesa Cattolica, visto che le  ribaltavano in faccia le sue "catechesi".

Altro che fratelli "in crisi"...diremmo piuttosto dei  risvegliati: inoltre, essendo catechisti, o presbiteri, e quindi più  o meno al corrente delle "segrete cose" del Cammino, potenzialmente pericolosi.
In quanto tali, le "pecore perdute" venivano richiamate, al telefono personalmente o tramite intermediari "per riacciuffarle e punirle adeguatamente e far passare loro la voglia di allontanarsi un'altra volta", come ci ha confidato un ex del Cammino.
 
Obbiettivamente, la cosa si fa interessante: e siamo appena all'inizio del processo di canonizzazione! Chissà quante altre rivelazioni ci attendono: noi abbiamo tutte le intenzioni di non farcene sfuggire nemmeno una.
 
Nel santino predisposto per l'occasione
il nome di Carmen ricorre una volta, quello di Kiko tre

 

lunedì 19 luglio 2021

Gli errori del Cammino Neocatecumenale - III

Continuiamo con la terza ed ultima parte dell'articolo intitolato "Gli Errori del Cammino Neocatecumenale", inizialmente pubblicato dal periodico Sì sì No no, Anno XLIII n. 20, 30 Novembre 2017 e riproposto da Radio Spada nel 2019. L'articolo riprende il lavoro di don Elio Marighetto - lavoro di straordinaria attualità - e presenta, in modo schematico, i più gravi errori dottrinali del Cammino a partire dalla loro sorgente: i testi segreti delle catechesi (mamotreti).

In questo post abbiamo riorganizzato alcuni paragrafi del testo originale per presentarli al lettore secondo gruppi tematici ed integrando con brevi note, avendo cura di  conservare sia il contenuto che il senso originali.
Abbreviazioni utilizzate nell'articolo: 
-per le citazioni dei "mamotreti" neocatecumenali

DS = Denzinger Schönmetzer - Enchiridion Symbolorum, compendio ufficiale di tutti i principali testi dogmatici del magistero, dai padri della Chiesa fino ai tempi recenti.

Qui la prima parte dell'articolo e qui la seconda
Nel seguito, la terza parte: 



Gli Errori del Cammino Neocatecumenale


11. Religiosità e Fede

Premettendo una falsa ed arruffata definizione di “religione” e “spiritualità cristiana”, Kiko e Carmen accusano la Chiesa di "scristianizzazione" e pretendono di ricondurre il significato della Santa Messa al suo ipotetico valore originario:

OR, p. 55:

L’uomo quando ha scoperto questo Essere superiore ha bisogno di renderselo propizio. Appare la religione. […]. L’uomo erige un altare là dove Dio gli dà retta. Lì porta focacce, animali e li sacrifica. Pensa: Lui in cambio mi darà altre cose. […]. Così vengono posti alcuni sacerdoti

OR, p. 64:

Nella religiosità naturale hai bisogno di un sacerdote con la sua brava talare che ti serva il culto. […]. Nel Cristianesimo è un’altra cosa. Tu ti incontri con Cristo attraverso un cristiano. Non si tratta di riti

1° SCR, p. 42:

Tutti i religiosi naturali offrono a Dio le loro opere, questo non è Cristianesimo

1° SCR, pp. 43-44:

La spiritualità cristiana è che i cristiani lodino costantemente Dio. Nella religiosità naturale non esiste questa lode, esiste la sofferenza, la rassegnazione, si deve soffrire in questa vita perché uno abbia la ricompensa nell’altra. La vita è una prova per poi ricevere un premio. […]. Questo è eretico, totalmente anticristiano


NDR; vedi a proposito della liturgia:
Mi pare di avere una sensibilità diversa dai miei coetanei circa la Liturgia della Chiesa; Le chiedo se sono nel giusto (Padre Bellon per Amici Domenicani)
Gueranger e le eresie (dottrinali e liturgiche) 


12. Eucarestia:




Dal Catechismo Tridentino: "Cristo ha istituito l'Eucaristia per due ragioni: primo, per offrire all'anima un alimento celeste, che ne conservasse la vita spirituale; secondo, affinché la Chiesa avesse un sacrifizio perpetuo, capace di soddisfare per i nostri peccati, e di piegare dall'ira alla misericordia, dalla severità di un giusto castigo alla clemenza, il Padre celeste, spesso gravemente offeso dalle nostre iniquità."

Kiko e Carmen (quest' ultima infierendo in modo particolare) negano il valore sacrificale della Santa Eucarestia, attribuendone l'origine ad infiltrazioni di paganesimo nella Chiesa di Roma:

OR, p. 289:

Il cuore della Eucarestia è l'esultanza, l'allegria, la festa, una gioia impressionante. L'intervento di Dio in Maria produce immediatamente in Lei il Magnificat. Il Magnificat è una Berachà, una vera Eucaristia, una vera risposta di esultanza. 

OR, p. 320:

Durante i secoli dopo l'Editto di Costantino NDR - Nella liturgia  entrano tutta una serie di idee delle religioni naturalioffrire sacrifici a Dio per placarlo, così entrano nella liturgia i riti pagani

OR, p. 321:

Da questo momento in poi quest'offrire cose a Dio occuperà un posto di primaria importanza dentro il rito. Perché questi uomini vanno con timore ad offrire cose a Dio perché Egli sia loro propizio. Rendetevi conto di come siamo lontani oramai dalla Pasqua. Il cristiano infatti non ha paura e fa questa Pasqua come una esplosione perché Cristo è in Lui ed è la sua massima sicurezza. L'intervento di Dio nella resurrezione di Gesù Cristo è quella che fa proclamare ai cristiani la loro esultanza. Non hanno alcuna paura: Cristo resuscitato va davanti a loro.
OR, p. 322
L'Eucarestia è Pasqua, passaggio dalla morte alla resurrezione. Per questo dire che l'eucarestia è sacrificio è giusto, ma è incompleto [...] Invece nel Medioevo (NDR) nell'eucarestia vedono soltanto il sacrificio della croce di Gesù Cristo. E se oggi chiedeste alla gente qualcosa a questo proposito, vi direbbe che nella messa vede il calvario.
 OR, p. 328
Nell’Eucarestia non c’è nessuna offerta, le offerte si portano e si presentano semplicemente.

OR, pp. 333-334:

Forse che Dio ha bisogno del Sangue di Suo Figlio per placarsi? Ma che razza di Dio abbiamo fatto? Siamo arrivati a pensare che Dio placava la sua ira nel sacrificio di Suo Figlio alla maniera degli dei pagani....?

PR, p. 34:

Il sacrificio che Dio vuole è il nostro corpo perché nel Cristianesimo non esistono templiSe non uscite dalla religiosità dovete andarvene da qui [il Cammino Neocatecumenale, ndr], allora bisogna uscire dalla idolatria del tempio. […]. La Chiesa è piena di idolatrie, la Chiesa cattolica è piena di paganesimo  

I due fondatori gettano ombra sul valore della Presenza Reale di Nostro Signore nell'Eucarestia, per sostituirvi la presenza dell'assemblea - cioè delle comunità da loro stessi organizzate. La tecnica retorica è la solita: calunniare, distorcere e sminuire per crearsi il pretesto di sovvertire fingendo di correggere.

OR, p. 317 (Dottrina neocatecumenale sull' Eucaristia, NDR):

L’Eucaristia non è “in alcun modo un rito individuale (…). Perché il sacramento non è solo il pane e il vino, ma anche l’assemblea: la Chiesa intera che proclama l’eucaristia. Non ci può essere una eucaristia senza l’assemblea che la proclama… Non c’è eucaristia senza assemblea. È un’assemblea intera quella che celebra la festa e l’eucaristia; perché l’Eucaristia è l’esultazione dell’assemblea umana in comunione… È da questa assemblea che sgorga l’eucaristia…  
OR, p. 323, 324 (Millantata paganizzazione dell'Eucaristia dopo l'Editto di Costantino, NDR):
Vedete come siamo lontani oramai dalla esplosione di gioia e di festa dell'Eucarestia. Siamo ad una messa completamente penitenziale, nella quale il centro è rappresentato dall'uomo che deve avvicinarsi a Dio. Siamo oramai lontanissimi dalla Pasqua in cui Dio interviene per trascinare l'uomo fino a sè. Adesso è il contrario: le nostre messe sono favori che facciamo a Dio. [...] Si fa della messa qualcosa di magico che vale per qualsiasi cosa, cominciano ad apparire gli altari laterali sui quali ogni sacerdote dice la sua messa.
OR, p. 325: (La "riforma" "teologica" neocatecumenale, NDR):

La cosa più importante non sta nella presenza reale di Cristo nell’Eucarestia, essa è in funzione della Pasqua

OR, pp. 329-330:

La Chiesa primitiva non ha mai avuto problemi sulla presenza reale. […] Cristo è una realtà vivente che fa pasqua e trascina la Chiesa. Non è questione di briciole. […]. Ora comincia ad esservi un’ossessione sul fatto che Cristo è presente nel pane e nel vino. […]. 
La Chiesa cattolica diventa ossessionata riguardo alla presenza reale. Cominciano le grandi esposizioni del SS. Sacramento, ma il pane e il vino non sono fatti per essere esposti perché vanno a male 
Se Gesù avesse voluto l’Eucarestia per stare lì si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male. 
Il pane è per il banchetto, per condurci alla Pasqua. Invece da Trento in poi si celebrò messa per consacrare ed avere presente Gesù e metterlo nel tabernacolo


Rispondiamo
:

Il Concilio di Trento ha definito di Fede divino-cattolica che la Messa (anche "privata" cioè - NDR- celebrata senza il concorso dei fedeli - non perché il popolo ne sia escluso ma perché un sacerdote può celebrarla assistito da un ministro) è un vero Sacrificio di adorazione, di ringraziamento, di propiziazione, di soddisfazione e di impetrazione (DS 938, 940).

Le tesi del Cammino Neocatecumenale negano 1°) il valore redentivo espiatorio e propiziatore del Sacrificio della Messa 2°) la presenza reale di Cristo nelle specie eucaristiche anche dopo la Messa, verità definite di Fede dal Concilio di Trento (DS 1513, 1740); dal Concilio Lateranense IV (DS 802), dal Concilio di Costanza (DS 1151). 


NDR; Cfr. P. Enrico Zoffoli (pag. 22):
"Kiko nega che la Messa sia un vero e proprio sacrificio, ritenendolo “il sacramento del passaggio di Gesù dalla morte alla risurrezione” (OR p.305). Esso “è memoria della pasqua” (ivi). “L’Eucaristia è una proclamazione, un kerygma della Risurrezione di Gesù dalla morte” (OR p. 308). È “sacrificio di lode, una lode completa di comunicazione con Dio, attraverso la Pasqua del Signore” (OR p. 322). 

Ecco perché biasima quanti vedono nella Messa “Qualcuno che si sacrifica, cioè il Cristo”, il suo Calvario (OR p. 322). In breve: “nell’Eucaristia non c’è nessuna offerta” (OR p. 328). La Messa sembrerebbe un residuo del culto prestato dai pagani ai loro dèi (OR pp. 59-60). 

[...] Ma la Messa, se è il sacramento del Sacrificio (cf. S. TOMMASO, S. th., III, q. 73, a. 3, 3um; q. 79, a. 7, c.), per se stessa richiama l’immolazione di Cristo, ossia il suo passaggio dalla vita alla morte, non già la risurrezione, che è passaggio dalla morte alla vitaSoltanto la morte — e una morte ispirata e sostenuta dall’amore — ha potuto meritare la Risurrezione del Capo e, in essa, la risurrezione delle membra, intesa come giustificazione delle anime per la Grazia Divina, e la risurrezione dei corpi alla fine dei tempi. E anche qui ogni documentazione biblica, patristica, magisteriale, è superflua. Kiko, ostinandosi nel suo rifiuto del sacrificio, sconvolge e vanifica l'intera liturgia cattolica incentrata nell'altare quale perenne Calvario del Cristo-Vittima."


NDR; dal Catechismo 238. Natura e valore del sacrificio della Messa:
[...] Bisogna con fermezza insegnare, insieme con il sacro Concilio, che l'augusto sacrificio della Messa non è soltanto un sacrificio di lode e di ringraziamento, né una semplice commemorazione di quello della croce, ma un vero sacrificio propiziatorio, col quale ci rendiamo Dio placato e propizio. Perché se con puro cuore, con fede viva, con intimo dolore dei nostri peccati immoliamo e offriamo questa Vittima sacrosanta, otterremo infallibilmente dal Signore la misericordia e la grazia al momento opportuno. Infatti il Signore tanto si compiace del profumo di questa Vittima, che ci perdona i peccati, concedendoci il dono della grazia e della penitenza. Perciò la Chiesa dice in una solenne preghiera: Quante volte si celebra la memoria di questa Vittima, altrettante si compie l'opera della nostra salvezza (Dom. 9 dopo Pent.); poiché tutti gli abbondantissimi meriti della Vittima cruenta si riversano su di noi in grazia di questo sacrificio incruento.


NDR; Vedi anche ai seguenti link

-Sacrificio Eucaristico:


NDR; Circolo vizioso neocatecumenale del sacrificio: 1) Calunniare la Chiesa, accusandola ingiustamente di paganesimo a causa della dimensione sacrificale della Santa Eucaristia istituita da Nostro Signore in persona. 2) Promettere una Chiesa diversa, rinnovata, una chiesa dell'incontro esclusivo col Signore-che-passa e dell'accettazione gratuita, dove non esistano sacrifici ma solamente gioia. 3) Con abile colpo di mano, sacrificare all'Idolo Cammino i fratelli che si sono incamminati dietro a quella falsa promessa tagliandosi i ponti alle spalle. Il sacrificio comprende l' adulterazione della fede, la manipolazione mentale, la microgestione e la distorsione della vita di intere famiglie, la vampirizzazione di tempo, di denaro, di energie, gli abusi psicologici e talvolta anche fisici. I fratelli in cammino sono condotti verso quella stessa rovina pagana dalla quale, inizialmente, era stata promessa loro una via di fuga.

Per questa eroica 
de-paganizzazione (!!!) della Chiesa Cattolica, il Cammino chiede con insistenza la canonizzazione della co-fondatrice.


Conclusione
Come si vede, la dottrina del Cammino Neocatecumenale oggettivamente si allontana da molte verità rivelate e definite dogmaticamente dalla Chiesa cattolica mediante il suo Magistero infallibile. Per questo motivo oggettivamente il Cammino Neocatecumenale non può essere considerato un Movimento cattolico apostolico e romano, anche se si spaccia per tale. 


Vedi anche:



sabato 17 luglio 2021

Kikario vario

Caro Blog,

Visto che tutti voi parlate sempre di mamotreti, allora li ho voluti leggere anche io, sennò va a finire come quella volta che non sapevo niente delle cinquanta sfumature di grigio e tutti mi guardavano come se fossi un alieno. Quella volta non avevo capito bene cosa fossero le sfumature di grigio e le ho cercate al magazzino di Obi. Per fortuna ne avevano solo sette, immaginate cinquanta barattoli esposti nella libreria.

Stavolta invece ho capito bene e ho letto come si deve ai link giusti. Per partecipare anche io alla discussione vi mando alcuni passi dei mamotreti che ho evidenziato in bianco (dopo essermi acciecato con l'evidenziatore giallo), con i miei commenti.

Spero che ci capiate qualcosa perché per me è quasi peggio di quando mi hanno fatto fare la bibliomanzia in piazza a Mosca e quando ho aperto la loro Bibbia era piena di geroglifici e ho dovuto inventarmi tutto e poi i Russi mi hanno rincorso con i forconi, visto come fanno loro quando non sono d'accordo con le tue idee.

Cordialmente,
Vostro affezionato lettore,
Esegeta Delle Fonti FungKu. Ma Anche Dolcificazione Acque, Diagnostica E Riparazioni Tubature.



Lo sapevate che nel Cammino si deve fare la spia ai vostri fratelli? Io non lo sapevo. Ma ora che lo so non gli parlo più. Vi rendete conto? Non puoi raccontare all'amico neocatecumenale che sei in una situazione scandalosa, che poi il catechista gli dice sputa il rospo e lui diventa uno scolapasta! Senti senti che dice Kiko:

(II SCR) Vediamo un po': vi dirò una cosa, a tutti, importante. Se voi conoscete, quando io chiedo nello scrutinio, qualche situazione di scandalo del fratello, avete l'obbligo di dirlo.

E lo scandalo si allarga. Tranne se lo scandalo è loro, in quel caso c'è l'arcano. 



Lo sapevate che se hai l'amante, prima dello scrutinio non è peccato e dopo sì? Torni dall'amante e le dici: oggi ho fatto lo scrutinio, ora siamo nel peccato! Ma leggete qua sotto! E se avete l'amante e ci siete affezionati, non ci andate allo scrutinio, che ve la fanno lasciare senza dirvelo prima. 

(II SCR) Qui nel catecumenato chi abbia un'amica deve lasciarla, se no non può passare. Le relazioni prematrimoniali, che finora non abbiamo detto nulla, a partire da questo momento devi lasciarle, se vuoi passare, se no non puoi passare. C'è una serie di cose che solamente in questo momento si incomincia a dire. Per questo avete l'obbligo di manifestarlo per poterlo aiutare

E anche il fidanzamento diventa casto con un decretolegge, da un minuto all'altro, dopo che per dieci o venti anni ti dicevano che gli andava tutto bene e anche che vi siete sposati talmente incinti che eravate incinti tutti e due, come va di moda adesso. Basta però che non vi sposate in comune, in quel caso i genitori non ti devono più parlare. Voi li capite?



Ma tu senti che roba, lo fanno apposta a darti le catechesi-fumettone a puntate! Peggio di bbiùtiful! 

(SHEMA) noi, durante il precatecumentato non ti abbiamo detto che tu dovevi fare qualcosa di più che ascoltare la parola; fare i temi, niente di più. Perché quello che stiamo facendo è gestarti così che dai un passo ora, un altro dopo, come un bambino piccolo che non sa camminare

Però non ti inviteremo a fare nessun passo senza farlo con te, senza darti la grazia sufficiente perché tu possa farlo, che non succeda che tu capisca che il passo lo fai tu senza la grazia e senza la potenza dello Spirito Santo e quindi ti insuperbisca e ti creda migliore di qualcuno e quindi il Vangelo sia per te ancora un fariseismo in più, una rovina ancora maggiore.

Ma lo vedete come vi tratta? Perché sa camminare Kiko? Pensa di avere la grazia Kiko? Pensa di essere incinto di tutti i fratelli delle comunità Kiko? 


E come può esserci biùtiful senza il grande fratello?

(CAT. INIZ.) Così la confessione si trasforma in qualcosa di tanto privato che la comunità non si vede da nessuna parte. Il sacramento non è più espressione della comunità ecclesiale ma una devozione privata personale. Tutte le degenerazioni derivano dal perdere il senso comunitario della Chiesa come sacramento. Ora la Chiesa è solo un centro giuridico dove la gente si salva. La penitenza, una volta perso il pilastro della comunità, si trasforma in confessione individuale.

Quando vi diciamo che il sacramento neocatecumenale è l'assemblea e invece i pasqualoni ribattono che i loro sacramenti sono quelli della Chiesa? Allora, chi aveva ragione, noi o i pasqualoni?


Oh, e non si è mica sbagliato, lo dice ancora, senti che roba: lo fanno apposta, per anni ti tengono allo scuro delle cose importanti:

(SHEMA) Durante il periodo del precatecumenato noi non siamo entrati nella vostra vita. Qui può venire un ateo o qualsiasi altro. Durante questo tempo noi non abbiamo detto nulla circa il sesso, il lavoro... uno ha un'amica, un altro ruba, un altro uccise o lasciò di uccidere...nulla! 

Non ci siamo messi per niente nella vostra vita. E a Roma c'è di tutto! C'è una magnifica ploriferazione di tutto ciò che volete, durante questo tempo! Abbiamo chiesto soltanto una cosa: venire ad ascoltare la Parola di Dio una volta alla settimana e celebrare l'Eucarestia. 

Avete visto come vi fanno andare piano apposta? Siete nel peccato e non ve lo dicono ma vi lasciano lì ad accumulare peccato su peccato finché non decidono che la vostra infanzia nella fede è finita. Poi  non so se avete letto lo shemà ma vi faccio lo stesso il quiz: dopo questo paragrafo, secondo voi, che fa Kiko, dice ai fratelli smettere di peccare o gli chiede i soldi?



Da che religione veniva Kiko prima di fingersi cattolico? E che statuine di zucchero si è mangiato?

(CAT. INIZ.) Venite con me, voi che avete certi concetti di Dio tipo Sacro Cuore, con la manina così e la faccia ritoccata, tutto zucchero e miele, tutto soavino e tenerino.

Bravi andate con lui invece, che vi farà vedere la faccia di quell'altro laggiù, anzi, il "didietro"; ma questo te lo spiega meglio il Prof di Gastroenterologia Satanica, dell'Università degli Stvdi di Rinascita Savonarolana.



Qualcuno di voi aveva scommesso a soldoni veri sulla frase seguente?
Perché il momento si fa interessante:

(CAT. INIZ.) Vi assicuro che il rinnovamento del Concilio Vaticano II porterà la Chiesa ad una gloria indescrivibile e riempirà di stupore e ammirazione gli orientali e i protestanti. Tutti insieme ci siederemo sulla pietra angolare, sulla roccia dove non esistono divisioni. 
 
Botteghino FungKu, Aperti la Domenica. Si accettano le ultime scommesse, ma affrettarsi entro il Concilio Di Avignone del 2023 che andrà a rimpiazzare tutti i precedenti concili. Ah, sono aperte le iscrizioni al Concilio, già che ci siamo.



Capito? Quando vi danno la colpa spiegategli che è stato il dem@nio così vi lasciano in pace, non è mai colpa vostra, ve l'hanno detto le voci nella vostra testa:

(SHEMA) Per questo dice: che nessuno si inganni: quello che pecca è il demonio. Quindi, se qualcuno pecca è perché il demonio è in lui. Peccare è sempre fare del male. 

Io non vorrei mai essere il dem@nio, però anche lui si sarà stufato di essere incolpato a casaccio da questo caprone o no? Un po' va capito pure lui, povero diavolo.



Questo sotto mi raccomando leggetelo ma senza la voce perché è una specie di bestemmia e porta malissimo.

Se sempre hai cercato te stesso, come puoi seguire Gesù che è il Servo di Jahwè, che sarà considerato sulla terra come uno straccio sporco, colui che si prende gli schiaffi di tutti, nella società in cui ti trovi, nel lavoro... Non potresti.

Inoltre il vero straccio sporco è Kiko. Lo ha sancito l'Ufficio Certificazione Eresie, di Rinascita Savonarolana, che ha passato il fascicolo di Kiko alla Commissione Balistica Sampietrini.


Qualcuno mi spiegherebbe che esempio è questo?

(CAT. INIZ.) La gente crede che il cristianesimo sia una legge che bisogna compiere a forza di pugni; e siccome tutti si sentono molto borghesi e pigri non intendono complicarsi troppo le cose con tanti pasticci: a messa la domenica e poco più... poi uno se ne va a casa, litiga con la moglie e, se la domenica seguente vuol fare la comunione, si confessa e basta.

Io leggo che un borghese pigro, per essere cattolico, vuole fare a pugni ma, siccome è pigro, invece di menare uno del suo stesso peso, se la prende con la moglie che pesa la metà di lui. Poi si confessa. È questo è il cristianesimo borghese da riformare secondo Kiko? Pensa che ce la beviamo?

Dovrebbe imparare dal tizio che è passato ieri nel mio condominio a vendere assicurazioni: da oggi, se per sbaglio ci atterra Ryanair nel cortile condominiale e ci rovina il pavè, oltre alla riparazione ci danno sei mesi di biglietti gratis a tutto il condomino.



Quando ho letto questo mi è venuto un colpo:
mi pareva che l'avevo scritto io! Ma io non ho scritto nessun mamotreto, me lo ricorderei:

(CAT. INIZ.) Benché poi rispunteranno filosofi a scrivere libroni e scartafacci voluminosissimi: 'Il marxismo e Gesù Cristo; punti fondamentali di non so che cosa...' ... E diranno: 'già Freud diceva...' E tutti a correre dietro a questi libroni che ci danno tutta una serie di garanzie. Non cel' ho con la filosofia come scienza; mi riferisco al rivestimento del cristianesimo con la filosofia. 

Perché, anche io ho avuto dei problemi con i libroni, non sono mai riuscito a capire cosa c'era scritto dentro! Mi dicono che avrei dovuto aprirli ma effettivamente è vero quello che dice Kiko sui libroni: sono grossi ma scappano via veloci, devi correre più forte di loro se vuoi aprirli. Anche lui, non mi pare molto veloce nella corsa.



Furbone di Kiko, ad un certo punto improvvisamente finisce la demo e dovete pagare!
Senti qua, che ce lo aveva detto all inizio che era tuttogratis! ma non aveva detto fino a quando:

(SHEMA) Qui già incominciano ad esserci dei macelli. In molte convivenze la gente si ribella e non intende vendere i beni e pensa che deve fare una elemosinuccia... non capite. [...] Non volete provarvi con il denaro?... è meglio che ve ne andiate dalla comunità, perché non è possibile fare la pantomina. 

Come? Gestendo i nostri beni amorevolmente lontano da te, ecco come. 
Kiko, allora vediamo come reagisci tu, quando ti arriva chi ti deve arrivare a mettere il becco negli affari tuoi e gli artigli nelle tasche tue, eh? 



Bene caro Blog, dopo questa analisi ermeneutica (non lo so che vuol dire, ma quelli bravi dicono sempre "ermeneutica") dei mamotreti, ho capito una cosa: così ero capace anch' io!

Quindi vi saluto e corro a scrivere i miei mamotreti personali. Però non li leggerete perché saranno segreti (almeno finché qualcuno delle mie sette non li spiffera).

Ma vi assicuro che, essendo che sono una persona seria, oltre alle catechesi iniziali e a quelle intermedie scriverò anche quelle finali. Non come Kiko che ogni anno dice e dice che dopo sette anni la smette e invece accatasta fascicoli su fascicoli.

Cordialità,

FungKu, Autore, Titolo ed Editore. E Foto, visto che ce ne ho una da book!

FungKu nella sua somaresca persona.
La foto me l'ha scattata Valentina un giorno che mi sono affacciato al Blog