Metto in risalto questa testimonianza di "Preoccupato", che mostra viva partecipazione ed è il grido di un cuore credente di fronte alle scempiaggini ascoltate. E non ci fa dimenticare l'eco della recente pubblicità su un'esperienza vocazionale della diocesi di Roma, ormai neocatecumenalizzata, basata su "l'esperienza di Abramo".
Essa conferma quanto andiamo dicendo da tempo sui Mosè-catechisti, ripetitori del Mosè-iniziatore, che fa vivere il cammino come un esodo dal quale il cristianesimo è già uscito con Cristo Signore, che è Lui la nostra Terra promessa, nella quale siamo introdotti fin dal battesimo. Il nostro deserto non è il midbar ebraico = "il luogo in cui risuona la parola" ma il luogo in cui la Parola non solo è risuonata, ma si è fatta carne e ha operato e opera la nostra Redenzione. E poi la chiamano "iniziazione cristiana" e gli affidano pure la "nuova evangelizzazione"! Ma si rendono conto che è talmente "nuova" da essere "altra"?
Tutto ciò mi ricorda una catechesi... di quelle a cui ho partecipato... quelle di conversione: le prime che si fanno per reclutare adepti.. io ci sono andato su "consiglio" della fidanzata.
Era sempre sull'Antico Testamento: sul viaggio degli ebrei nel deserto con un disegno esplicativo... e i presenti dovevano rispondere se erano nel deserto, nella schiavitù, negli idoli ecc...
Quando hanno chiesto a me io ho risposto che il nostro deserto non è lo stesso degli ebrei... perchè per noi è venuto Gesù Cristo Figlio di Dio... che non si può paragonare quella Parola senza inserirla in un discorso di Salvezza che la coinvolge e che l'ha superata... a quel punto il catechista ha guardato il Sacerdote che ha fatto spallucce e ringraziandomi si è rivolto ad un altro.
Fanno così... ti dicono che Gesù è venuto ed è risorto e subito dopo ti dicono che sei nel deserto degli ebrei... così non capisci cronologicamente dove tu ti collochi... e ti collocano loro dove vogliono... ovvero nel deserto... dove sei peccatore e ti fai schifo perchè non ti fidi di Dio... dove se sei peccatore ci rimani... perchè ti riportano dove Gesù Cristo ancora non è arrivato... come se fossimo in un'epoca dove Dio non si è fatto carne... quello che ti fanno credere è che sei ancora nel deserto insieme agli ebrei.
E tutto questo per un unico motivo.... tu hai bisogno di loro... e loro ti guideranno fuori dal deserto che vivi... e la guida non si chiama Santa Messa... non si chiama Magistero... non si chiama Vicario di Cristo... non si chiama. Si insinua e si tace. Si manifesta in clamorose audizioni e si chiude in segrete celebrazioni.
Cattolico è sinonimo di universale. Cattolico vuol dire per tutti. Neocatecumenale significa per tutti tranne per quelli che non obbediscono. Neocatecumenale significa per tutti tranne per chi è contro il pittore kiko che ha avuto un apparizione mariana (tutte le minuscole volute)... Neocatecumenale è parlare tutti nello stesso modo... nel rispondere tutti nella stessa maniera... screditando chi parla senza entrare nel contenuto. (@Lino: ho esperienze di quel forum).
Nessun Cattolico è nel deserto neocatecumenale. Per noi è arrivato il Figlio di Dio che di quel deserto ha fatto una terra fertile.
Il Neocatecumenale ci deve vedere ancora servitù e siccità. Il Cattolico sa che quel deserto è stato superato e vinto dal Figlio di Dio che con la sua morte ed il suo sacrificio ha preso su di sé i nostri peccati e che risorgendo li ha giusticati... Il neocatecumenale invece non lo sa perchè non lo deve sapere.
@Lino che dice:
@ preoccupato
(a proposito delle banalizzazioni neocat della Parola)
Ti ho letto con grande interesse. Hai centrato un punto fondamentale: la grande rilevanza che i neocatecumenali danno alla teologia ebraica del deserto, sempre e soltanto da un unico punto di vista, quello loro del deserto come luogo degli idoli e del peccato dal quale tirare fuori i perenni iniziati.
In realtà nel cristianesimo, ma già nei profeti, non è così. Il "deserto" è sì il luogo della prova, del Nemico in agguato, ma è anche il posto solitario dove ritirarsi nel silenzio della meditazione per incontrare il Padre: "Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana. Stava tra le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano (Mc 1,12-13).
Hai perfettamente ragione: ai quaranta anni della teologia del deserto di Mosè, Gesù ha aggiunto la sovrabbondanza salvifica dei suoi quaranta giorni e notti (è il simbolo quaranta che conta, non la misura del tempo in anni o giorni e notti). Con il cammino di Gesù nel suo deserto siamo andati oltre, è in quel deserto che Gesù rifiuta il messianismo regale e giudaico di Satana, scegliendo il pinnacolo della Croce per la salvezza di molti senza invocare, poi, l'intervento degli angeli.
Purtroppo i neocatecumenali, assordati dai canti kikiani, da chitarre, tamburelle e interrogatori pubblici, quel deserto di meditazione lo vedono soltanto dal punto di vista del loro "pesce", sempre ad usum Delphini, intendo.
Illuminante e vero il tuo commento.
Quel deserto loro (catechisti) riescono a farlo vivere tutt'oggi.
Quella teologia ebraica del deserto è offerta dai catechisti e appresa senza filtri e senza dubbi da chi ascolta. E questo secondo me è uno dei punti fondamentali.
Insegnamento e apprendimento.
Bisogna solo capire chi insegna, cosa insegna e a chi insegna. Perchè la forza di questo movimento/setta sta tutto qui.
Chi insegna: i Catechisti formati su un direttorio stilato da kiko arguello o meglio riportato dall'arguello,visto che sono catechesei pronunuciate oralmente e poi trascritte per la maggior parte.
Cosa insegna: la dottrina di questo arguello vestita da acqua santa che promette la via della salvezza (minuscole volute).
A chi: e qui sta il punto. A persone digiune dagli insegnamenti della Chiesa Cattolica. I "lontani", persone che a digiuno di Catechismo intraprendono un nuovo percorso, figli piccoli di coppie neocatecumenali, persone che si accostano a catechesi dopo aver visto un cartellone dove non si fa menzione alcuna di un "cammino neocatecumenale".
E secondo me la forza di questo percorso lento di apprendimento sta nascosta nelle parole dei catechisti (di kiko) che sconvolgono il fattore TEMPO. Per spiegarmi:
Ti dicono che sei imprigionato in un cerchio di morte e di peccato. Un peccato e una morte che VIVI OGGI sul lavoro ,in famiglia, con gli amici, ecc... Le discussioni, il fatto che non va come vuoi tu, i litigi,ecc... Poi ti dicono che il Figlio di Dio ha spezzato questo cerchio, (IERI.. 2000 anni fa) che Lui ha vinto la Morte, la tua Morte e le tue morti che ogni giorno ti sovrastano e ti uccidono. Poi dicono di nuovo che OGGI vivi la morte nei rapporti, nel lavoro, in famiglia e con gli amici.
Appena ho sentito queste castronerie, solo perchè ho un po' di Catechismo alle spalle, ho capito che qualcosa non andava.
Il metodo, la tecnica secondo me è illustrarti ciò che Dio per mezzo di Suo Figlio ha fatto e poi farti vedere l'OGGI come se ciò non fosse avvenuto.
La domanda più normale da fare a un catechista sarebbe: Scusa, ma se Cristo ha spezzato questo cerchio di morte con la sua morte e la sua resurrezione perchè io ci sono ancora dentro a questo cerchio? Dio ha mandato Suo Figlio per fare un po' di prediche perchè poi ci pensasse Kiko a indicare la via (minuscola voluta)?
Secondo il mio modesto parere la "gabola" sta proprio in questo... Prima si dice "Gesù ti ha salvato" poi ti si riporta in una situazione dove il Figlio di Dio non si è mai sacrificato per i tuoi peccati. E di nuovo ti ritrovi coi piedi piantati nella sabbia del deserto. E chi ti indica la modalità per uscirne è lui: il catechista/kiko che ti guida verso l'oasi. E te lo dice: "Là c'è l'oasi, c'è la salvezza, solo con me ce la farai"... e d'altronde qualcun'altro lo fece con Gesù Cristo questo discorso in mezzo al deserto.
E loro, le povere anime neocatecumenali, sono lì in mezzo al deserto, tenute lì scientemente, perchè è tra la sabbia e il calore insopportabile dove più facilmente cedono alle lusinghe di lupi vestiti da catekikisti. Anche se tra i lupi e i catekikisti non so chi sia meglio... forse i lupi... che sono cattivi solo nelle favole........