Siamo ad inizio corso e sono giornate di grandi pulizie nelle salette. Le sorelle neocatecumenali, scambiando il confessionale per un armadio, ci appoggiano il tappeto di regime, senza immaginare che nel confessionale c'è il nuovo parroco in attesa di penitenti. Ma il tappeto non si perde d'animo e non perde neppure l'occasione per confessarsi. Dramma in un atto unico (che è pure troppo):
Mi benedica padre perché ho peccato.
Dio ti benedica, figliuolo. Dimmi, da quanto non ti confessi?
Eh, sa com'è... non mi sono mai veramente confessato, padre.
Ah. E dimmi, tappeto caro, cosa ti porta a confessarti oggi?
Sa padre, io di solito sto steso sul pavimento di una saletta parrocchiale occupata dai neocatecumenali e oggi mi hanno arrotolato e messo un attimo qui, nella "casetta", come la chiamano loro... non pensavano neppure che ci potesse essere un sacerdote dentro, padre! Non se la prenda eh, sa che loro non usano i confessionali ma fanno la confessione neocatecumenale addosso a me, lo sa come funziona? O si scrutinano tutti insieme, a giro di esperienze, oppure si confessano uno alla volta dal sacerdote, in piedi nel centro della stanza, mentre tutti gli altri intorno cantano fortissimo. Così il penitente si trova in imbarazzo e si figuri io che non c'entravo niente.
Il sacerdote confessa in piedi, in mezzo all'assemblea?
Sì padre, ma lo sa che il sacerdote lo chiamano "il presidente"? Il presidente dell'assemblea. Se domani lei va da loro, non è più padre in Persona Christi, ma presidente dell'assemblea! Perché quel che veramente conta, per loro, è la comunità, l'assemblea, cioè una specie di ego collettivo che funge da harem per il falso profeta...
...ah, ecco chi è questo presidente di cui parlano ogni tanto, non mi spiegavo i poteri del presidente del consiglio parrocchiale. Ma dimmi, figliuolo, come mai mi parli di confessione neocatecumenale? Perché, proprio l'altro giorno mi hanno dato da leggere il mamotreto della convivenza di inizio corso, in cui Kiko parla di esame di coscienza e di dolore dei peccati. Dice cose che sono nel catechismo...
...ah padre, guardi: lei è appena arrivato da Marte e queste cose da voi non succedono. Sorvoli sulle cose che dicono in questi ultimi due anni per rifarsi un'immagine, perché in realtà sono cinquant'anni che la dottrina neocatecumenale del peccato è una commedia dell'orrore. Da cinquant'anni predicano che l'uomo non può non peccare, che Gesù Cristo si è fatto servo di Jahvè per ottenerci il perdono di tutto, persino della bestemmia che uno ha deciso di dire tra cinque minuti se Dio gli fa trovare traffico. Da cinquant'anni predicano che per conoscere bene la propria condizione di peccatore bisogna sprofondarsi nelle proprie sozzure, rosolando sopra e sotto qualche annetto, per poi meglio assaporare il perdono di Dio! Dei veri scostumati.
Ma l'idea di fare un buon esame di coscienza è indice di responsabilità...
... ma si figuri, padre, lo hanno sempre deciso i vertici del Cammino cosa è peccato e quando! Per esempio, durante i primi anni gli lasciano tenere l'amante e, ad un certo punto deciso da loro, basta! Perché lo impongono i catechisti. Ma allora, se qualcosa è male, perché non dirlo subito? E ancora, se uno non dà la decima al Cammino, che non sarebbe affatto peccato, per loro è il peccato peggiore: apostasia! Insomma, un groviglio di eresie e di abusi che non finisce più...
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A seguito di numerose testimonianze, la Curia Cattolica Marziana ha disposto un accurato sistema di controlli per evitare l'imperversare del Cammino Neocatecumenale anche sul pianeta rosso. Finora l'iniziativa si è rivelata imbattibile e Marte può proclamare con fierezza: "da noi non succede!". |
... ma ti trovo un po'polemico figliuolo. Per esempio in questo mamotreto dicono che tutto ciò che distrugge la comunione con i catechisti viene dal demonio, devi riconoscere che ci tengono a vivere in comunione...
...eh, padre, la comunione con i catechisti. I catechisti sono agenti del potere centrale neocatecumenale e devono far rispettare l'obbedienza, sennò ognuno se ne va per conto suo e la festa finisce, e con tutti i soldi che pagano... Ci rovinano le famiglie sa, padre, con le loro collette a ripetizione. L' unica comunione a cui tengono è che la gente stia lì nel gruppo, non li lasciano mica andare a fare il santo altrove! Li inchiodano a fare il peccatore in comunità, a convertirsi il più lentamente possibile, e intanto pagano.
Eppure anche in questo mamotreto di inizio corso si presentano come nucleo di fermento d'eccellenza per tutta la cattolicità...
... mi perdoni la frustrazione, padre, ma come fermentano, che stanno sempre chiusi a fare le loro cose? Ma forse è meglio così per tutti, sa, perché quando "aiutano" in parrocchia, la colonizzano. Però ha detto bene "d'eccellenza". Lo sa, padre, che anche la Messa l'hanno sempre detta separata, nelle salette parrocchiali oppure negli alberghi? Si separano per celebrare la festa del passaggio del Mar Rosso e questo lo ribadiscono anche nel mamotreto. Niente aspetto sacrificale.
Li descrivi come dei protestanti disubbidienti...
E lo sa che a quelle Messe si sono sempre comunicati da seduti, insieme al sacerdote, cioè il presidente, manco fossero protestanti? Usano un pane che sembra una focaccia e se lo cuociono da soli, non lo fanno le suore. E mai e poi mai rinuncerebbero alle loro usanze giudaico-protestanti.
Consacrano un pane friabile e fatto da mani di laici e magari peccatori?
Sì! E alla Comunione poi, a me che sono un povero tappeto sotto i loro piedi, fanno cadere addosso le briciole di Pane Consacrato! Mi sento più in colpa io per quelle briciole che prendo, di loro che le lasciano cadere! Proprio per questo mi confesso. Ma dicevamo della confessione: ecco, stia sicuro che la riparazione e la penitenza non la nominano manco per sbaglio, neppure stavolta. Riconciliazione, non penitenza! Venisse mai in mente a qualche fuoriuscito di chiedere i danni... sia materiali che morali...
...ma ...ma come è possibile che nel Cammino succedano queste cose e che nel mamotreto di inizio corso sia scritto a chiare lettere che i neocatecumenali sono un cammino di iniziazione cristiana?
Eh Padre, non si lasci abbindolare perché nelle salette, quando non li vede nessuno, più che iniziarli i cristiani li finiscono. Stia attento che la parrocchia gliela svuotano. Per cinquant'anni hanno cercato di tenere segrete tutte le loro prassi ma, da quando c'è internet, si parla ovunque delle loro malefatte. Dopo vent'anni di internet l'hanno capito pure loro che è il caso di darsi una smaltata in senso cattolico, se vogliono andare avanti. Ben arrivati!
Quella che mi descrivi è una situazione surreale!
Lo è caro padre. Di più, è grottesca. Ma mi permetta di darle un'umile indicazione per districarsi su questo pianeta, perché lei arriva da Marte e forse non è pratico di certe cose. Le suggerisco di visionare attentamente il film "L'arte di arrangiarsi" con Alberto Sordi, che le darà una buona descrizione dello spirito di questa gente. Ci dovrebbe essere una versione, appositamente un pochino rovinata per renderla quasi legale,
su youtube, se non la trova altrove...
Vedrò il film che mi consigli. Ma come è possibile che il Cammino Neocateumenale sia come dici tu ed abbia, come leggo nel mamotreto, una santa in casa, una santa eroica...
...senta, padre, quella della creazione di una santa de categoria superiore è un'opera, più che di cosmesi, di reincarnazione epica. Non so come dirglielo padre, devo usare le figure:
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Appunti su come realizzare un'inversione narrativa: da strega dislessica, malefica e mortalmente invidiosa delle giovani belle e virtuose, a Regina dell'Impero, Maga della Chimica e pure Patrona de Lascienzah in generale: già che ci stiamo, esageriamo! |
...beh ora mi pare che tu esageri, si capisce l'entusiasmo, è la loro fondatrice. Ma il culto dei santi i neocatecumenali ce l'hanno sempre avuto sin dall'inizio, sai che sempre nel mamotreto di inizio corso Kiko si dilunga sulla devozione a Santa Teresina...
... padre caro, lo so anch'io che Kiko nell'ultimo mamotreto ha aggiunto altra panna montata sulla mitologia delle baracche. Adesso si è inventato che all'epoca venerava Santa Teresina di Lisieux! Ma io che sto sotto i loro piedi da decenni, padre, decenni! Io posso dirle che non l'hanno mai nominata. Non c'è traccia di santità in nessuna delle catechesi storiche. Si legga i mamotreti vecchi, quelli che hanno fatto scuola per mezzo secolo.
Però io leggo nel mamotreto terminologie cattoliche come la pratica delle virtù "in grado eroico", come di persone che sanno cosa stanno dicendo. Magari si sono ravveduti...
....padre, i santi, con tutto il rispetto, il Cammino non se li è mai filati. Casomai li ha derisi o relativizzati, finché non è arrivata la ghiotta occasione di accedere agli onori degli altari. Questo mamotreto lei può accettarlo solo se loro abiurano 50 anni di porcate, mi scusi il termine, ed anche in quel caso ce ne impiegherebbero altri 50. Almeno! Ma lo sa, padre, che Kiko ha sempre predicato che San Paolo puzzava ma era santo lo stesso e quindi dovevi fartelo piacere? Povero San Paolo. Ma lei saprà bene il perché.
No non lo so. Perché, figliuolo?
Ma perché nella sua logica tutta invertita, se San Paolo che puzza è santo, allora anche Kiko che puzza è santo. Giochi di prestigio con le parole, padre. Se Padre Pio che è santo era burbero, allora Kiko può essere un cafone infernale e filibustiere quanto gli pare, e quelli lo considerano santo lo stesso! Perché Padre Pio era burbero! Sono capaci di sollevare macigni con un filo di ragno. O di credere fortiter di averlo fatto, tanto per loro è lo stesso. Alla fine è tutta una questione di soldi e di sopravvivenza della casta.
Ma Kiko in questo mamotreto dice che non hanno mezzi e che chiederanno l'elemosina, perché gli itineranti non hanno soldi. Parla di andare in giro per le strade come gli ultimi del mondo. Perché non trovi niente di buono a chi parla di sé in questo modo?
Perché è tutto finto, padre. Quelli sono nati ricchi e da ricchi hanno sempre vissuto, e sulle spalle dei poveri e di quelli che hanno impoverito. Adesso, dopo tanto tempo, è arrivato il momento di ricucirsi l'immagine (parlo costumato, eh, padre) comprandosi magari un "titolo nobiliare" per fuggire dalla puzza di beccume del loro "casato". Sa come fece il
parvenu Calogero Sedàra, del Gattopardo, se ha avuto modo di leggere i nostri libri terrestri. Potremmo pure rifarci quel canto
dajenu...
"no non ti sarebbe bastato e ti saresti lamentato: parvenu! parvenu! parvenu!" ...
Va bene figliuolo, si è fatto tardi, tu ti stai distraendo e non ti sei veramente confessato. Penserò a quel che mi hai detto, intanto ti do la benedizione. Per la confessione torna però, facciamo domani? Tanto sei qui nelle salette, no?
Grazie padre, ma la devo avvisare che stanotte lascio la parrocchia. Ho trovato un ingaggio nel settore trasporti perché non voglio più essere un tappeto neocatecumenale. Però tornerò, mi lasci aperta una finestra magari, che in quota atterro meglio. Ora vado, mi stia bene e che Dio benedica anche lei.
Nel
mamotreto di inizio corso leggiamo che i fondatori del Cammino
Neocatecumenale hanno dichiarato l'intenzione di puntare alle vittime collaterali di questo periodo pandemico, attirandole con le cosiddette "Catechesi per giovani ed adulti"
che si tengono in parrocchia. Dietro il pretesto di dare un senso alla
sofferenza, queste catechesi introducono le persone nel Cammino
Neocatecumenale. Non aggiungete problemi ai problemi, non fatevi fregare.
Ecco un BREVE VADEMECUM su come riconoscere o far riconoscere al volo un volantino o una locandina di catechesi iniziali del Cammino Neocatecumenale - e quindi evitarle.
La pubblicità può contenere una delle seguenti immagini (di seguito tre, fra le più ricorrenti):
COSA NON SCRIVONO:
Che sono neocatecumenali.
Che le catechesi per giovani e adulti sono in realtà le catechesi iniziali del Cammino Neocatecumenale.
Che il Cammino Neocatecumenale non finisce mai.
FRASARIO CHE IDENTIFICA I NEOCATECUMENALI:
Catechesi per giovani ed adulti
Vieni e Vedi
Dio ti vuole incontrare
Dio ti ama!
Una buona notizia
Gustate e vedete quanto è buono il Signore
Il Signore vuol parlare al tuo cuore, vieni!
Vieni a scoprire la gioia di credere
La fede viene attraverso l’ascolto