lunedì 21 maggio 2018

Dopo i festeggiamenti dei 50 anni del Cammino Neocatecumenale: Spunti di riflessione ai camminanti dubbiosi. (mettiamo a disposizione le nostre esperienze).



Torniamo a Tor Vergata mettendoci, questa volta, dalla parte del numeroso popolo neocatecumenale.

Il cammino, autoreferenziale e totalizzante, non lascia spazio alla persona, che viene solo usata come un trofeo da ostentare per dimostrare la sua forza, o un buon pagatore da sfruttare per i suoi circhi mediatici. (nota 1)

Seduti sul palco, in prima fila,
per loro neanche un saluto.

Il Papa parla solo al cuore
del popolo neocatecumenale.
Pensiamo, forse è solo una nostra illusione, che col passare del tempo e specie dopo il tanto atteso Giubileo del Cammino, i fratelli delle comunità neocatecumenali cominceranno, sempre più numerosi, a porsi qualche domanda.
Confidiamo che il dubbio si affacci, in maniera prepotente, alla loro mente e, finalmente, in fondo al tunnel vedano la luce che apre gli occhi, piano piano, com'è accaduto a tanti di noi.
Ci dà fiducia l'aver costatato che, questa volta, i fratelli camminanti che hanno partecipato all'evento di Tor Vergata, non sono tornati da Roma caricati, come sempre, raccontando meraviglie, tutti orgogliosi di poter dire: "C'ero anche io!"; "Ho conosciuto Kiko!"

Un silenzio surreale è sceso sul grande evento storico: Il Cammino Neocatecumenale ha compiuto 50 anni! 

Questo il commento di Elena, ad esempio:
"Io conosco diversi nc che sono stati a Roma il 5 maggio e al ritorno nessuno ha detto una parola sul raduno, su quello che ha detto il papa, su quello che è successo là... non una citazione, non un commento, nulla. Elena"
Iniziano forse, sempre più, ad affiorare, nella mente dei docili camminanti, i primi interrogativi e le prime perplessità?
E' probabile che tanti, già da un poco di tempo, nutrano seri dubbi; essi tacciono, pensando di essere solo una minoranza, ma non è così!
Qualcuno parlerà un giorno, con un pò di timore, e un altro dirà subito: "Ma va! Anche tu l'hai pensato?!" ...l'effetto domino sarà inevitabile.

Intanto noi cerchiamo di favorire questa presa di coscienza e, se possibile, di accorciare quella che può trasformarsi in una penosa, lunga, inutile agonia.

(da EX-NC-???)
Penso a chi è venuto dall'Australia con 18 ore di aereo, ma forse anche di più, per poi partecipare ad un evento durato solo un'ora e 50 minuti, di cui solo 50 minuti di catechesi e riflessioni, il resto solo presentazioni, ben 1 ora. Non si sentono strumentalizzati, un numero da esibire, non si sono sentiti mancare di rispetto? Se era un cinquantesimo potevano organizzare un evento con un programma ben più articolato.
Ma l'unico scopo della macchina NC era far vedere la propria forza, i propri numeri. Delle persone venute da tutto il mondo non gliele importa niente.Non a caso il Papa parla di trionfalismi!
Ma, ci chiediamo: i fratelli del cammino se ne rendono conto?
Con quali occhi vedono Kiko esibirsi, ripetendo sempre se stesso, da una vita?

Kiko ispirato... Ma lui ci crede davvero?
L'impressione è che, accecati dal loro idolo, hanno perso, per la gran parte, ogni senso critico, ogni capacità di analisi.
Lo ascoltano estasiati e gli perdonano qualunque corbelleria gli esca di bocca.
Kiko, oramai, per la maggior parte di loro, è un novello "pifferaio magico" che li trascina dietro a sé in un "mondo che non c'è"; a questo "mondo a parte" hanno aderito e non ne sanno più fare a meno.

La rigida struttura neocatecumenale - fondata sull'obbedienza a 360 gradi a Kiko, in tutto e per tutto, e ai suoi capibastone sguinzagliati, sempre e solo ai suoi ordini, nel mondo intero e legati a lui più che alla Chiesa - li esime dalla responsabilità di decidere da soli anche la più piccola cosa, rendendo loro più agevole la fatica del vivere.
È chiaro che Kiko ha fondato la riuscita del suo progetto, in buona parte, facendo leva su tutto quello che rende le persone più vulnerabili, senza alcun pudore, senza provarne alcuna vergogna; mettendosi sotto i piedi la "dignità dell'uomo", spadroneggiando in maniera assolutamente disinvolta sulla vita dei suoi numerosi adepti. Compito arduo quello di dirigere la vita di altri, specie se nello stile proprio del Cammino, da far tremar le vene e i polsi! Ma non a Kiko, che dispensa i suoi oracoli a destra e a manca, ostentando una continua "ispirazione divina" sulla quale nessuno mai solleva la minima riserva e che egli stesso non ha messo mai  in discussione (mille volte ha raccontato la sua vita, ma se egli abbia o chi sia il suo "direttore spirituale" nessuno lo ha mai potuto sapere). Un profeta mai visto prima nella Chiesa, profeta ante litteram; più banalmente: lui se la canta e lui se la suona, da sempre!

Resta un dubbio: ma Kiko ci è o ci fa?
È veramente assurdo vederlo esibirsi in pubblico. Il mondo chiuso creato nel cammino fa male ai fratelli, relegati in un ghetto, ma ha fatto male anche a Kiko che, visto come gli è andata bene, continua a fidarsi solo delle sue "ispirazioni", andando a ruota libera in qualunque contesto si trovi, senza rendersi conto dell'immagine che dà di se stesso, quando si mostra al mondo che è al di fuori del suo ristretto cerchio.
Così avviene che si crea quel clima surreale, sempre più fuori dalla realtà, lontanissimo dal mondo circostante, in cui si spiega il linguaggio di padre Mario, improponibile al di fuori delle loro Sale della Riunione; in cui si spiega quel modo di fare di Kiko "patetico", come uno piombato ai nostri giorni da epoche lontane.
Questo è il prezzo che si paga quando si idolatra se stessi, il prezzo di un narcisismo esasperato.

Hanno collezionato, in questi anni, un'infinità di figuracce e sempre più si rendono ridicoli. Come nella assurda ostentazione di grandiosità dei 50 anni.

Ma ditemi, cosa dobbiamo aspettarci da chi, in questi ultimi anni, definisce senza pudore la sua creatura "Il Potente Cammino"?
Ma che brutta definizione, sconveniente direi, per un itinerario volto a formare PICCOLE comunità come la Santa Famiglia di Nazareth chiamate a vivere in UMILTÀ - SEMPLICITÀ e LODE!

Esemplare il racconto di Donna Carson del Family Day dove, ascoltando Kiko predicare alla folla, si vergognò di essere neocatecumenale e decise di uscire definitivamente dal cammino.
(Riproponiamo l'esperienza di donna Carson):
Allora succede che alcune cose inizi a sentirle come pugnalate al cuore, attentati alla tua dignità. Per me un evento traumatico è stato il family day del giugno 2015. Quanta vergogna e amarezza mascherata da soddisfazione. L’entusiasmo di far parte di quella folla di gente e l’imbarazzo di trovarsi di fronte a un guru vuoto e inutile, deludente nelle sue esternazioni pubbliche, incapace di cambiare contesto, totalmente inefficace a sentirlo dall'esterno, intento solo a replicare l’ennesimo show per i suoi. Un disadattato, in fondo. Perché, diciamocelo, cantare a squarciagola sotto la pioggia un inno a Maria col ritornello che fa “laa la la la la…” a ripetizione, in un evento pubblico, civile e laico, non è granché. Autoreferenzialità fine a se stessa. E tu che sei una persona intelligente lo capisci e te ne vergogni anche se intorno a te tutti sembrano contenti (ma molti stanno fingendo, come te, è solo che non lo ammettete).
La moglie lo abbandona? questo richiama l’inferno!
“Come posso far capire a mia moglie il danno che mi ha fatto?
 La sofferenza che ho?”
. Uccide i bambini.

(Continua Mav, con un commento da incorniciare!)
C'ero anch'io :( 
Il tentativo goffo per spiegare l'odio che può portare a simili eccessi per poi doverci appendere il suo tanto amato Kerigma, aveva i minuti contati ed ha fatto un casino che la metà bastava. A lui interessava solo dare il Kerigma perché fuori da quello non sa dire niente, è terribile dirlo ma corrisponde al vero, non sa leggere il contesto, non si prepara mai niente perché lui è ispirato, e quelli sono i risultati. Sarebbe bastato un po di umiltà, scriversi poche righe e ben costruite, magari fatte anche verificare e correggere, o addirittura stare zitto per una volta, ma lui DOVEVA mostrare che li aveva radunati tutti lui, cosa peraltro non vera, e giù di Kerigma e di canto. Morale della favola, se il movimento in difesa della famiglia e la lotta contro l'ideologia gender è stata bollata come oscurantista lo deve anche e sopratutto al suo intervento. (Per dirla tutta anche Amato e Adinolfi con la loro violenza verbale non hanno aiutato e tutt'ora non aiutano, ma qui andiamo decisamente off topic.) Tornando su Kiko non sa leggere il contesto e sempre finisce nei suoi monologhi, vedi le interviste, gli fanno le domande e lui non da mai risposte, parte per il suo mantra, da questo purtroppo si evince che i suoi intervistatori non sono obbiettivi e lo lasciano fare. Perché non prova a farsi intervistare dalla Annunziata e poi ne riparliamo.

(Conclude Pietro Non del Cammino)
Kiko sembra uno di quei pazzi che si credono Napoleone: per questo quella megastruttura degna di Cape Canaveral, facente la funzione di palco, a Tor Vergata.
Per questo tanto trionfalismo.
Vacci tu a dire al Napoleone spagnolo che non è il caso di tirare fuori il petto davanti al Papa! Che ha fatto una figura ad un tempo squallida e ridicola.

(Alla fine un ultimo appello da Alice de')
Lancio una domanda ai camminanti dubbiosi: MA SE CHIUDESSE IL CAMMINO VOI COSA FATE?questa è la domanda che, tanti anni fa io e mio marito ci facevamo:"se non avessimo più il cammino..."La risposta era, per noi due, ovvia:"comunque, ANCHE SENZA CAMMINO, siamo nella Chiesa. Partecipiamo alla vita della parrocchia e cerchiamo di testimoniare con la vita di tutti i giorni la nostra fede."Per quello che è stata la mia esperienza il cammino è stato un percorso che mi ha riavvicinato alla Chiesa. E' stato un "di più'" ma di supporto, al quale non ho consegnato la mia vita, cosa che i catechisti ti chiedono di fare pretendendo ubbidienza. Leggendo il Blog, qualcuno ha detto che guarda la sostanza e chiude un occhio rispetto la forma. Anche io per molti anni ho fatto così. Il poter ascoltare, leggere, meditare con calma la parola di Dio due volte a settimana, aiuta certo. Negli anni ottanta era una novità e questo, nel percorso da pellegrina su questa terra, penso sia stato bene per me. Tuttavia il cammino è riuscito a diventare totalizzante e ripetitivo di sé stesso senza sapersi rinnovare e soprattutto disubbidendo alle correzioni e questo si esplica nella forma distorta che continua e sulla quale non puoi più far finta di niente. Ho visto in TV l'incontro a Tor Vergata....Kiko, all'età che ha, era patetico nel reiterpretare se stesso come cantore, guru o iniziatore ispirato. Mi sembrava uno di quei vecchietti che non si arrendono al passare del tempo....il detto "ogni stagione ha i suoi frutti" non gli appartiene.

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(nota 1)



Testo originale spagnolo.
Notizie da Mav:

È arrivato - il dispaccio raccatta soldi - in formato Word non intestato in allegato ad una mail dal Centro CNC di Roma...

 
"Cari fratelli
invio una lettera da parte di Kiko da leggere in tutte le comunità e un foglio con i riferimenti per inviare le offerte.
la pace
."


La richiesta è arrivata anche in italia ma è in terza persona

Roma 8 maggio 2018, festa della Madonna di Pompei


Carissimi fratelli,
dopo il meraviglioso incontro, in cui abbiamo avuto la gioia di ringraziare il Signore per il suo amore e per la sua fedeltà durante i 50 anni del Cammino Neocatecumenale, siamo stati contentissimi delle parole del Santo Padre: “Il vostro carisma è un grande dono per tutta la Chiesa del nostro tempo”.
Eravamo in tanti, grazie a Dio, la polizia ci ha detto che abbiamo superato i 200 mila. Potete capire che lo sforzo organizzativo è stato veramente immenso.
Per questo ringraziamo anzitutto il Comune di Roma, la Prefettura, il Ministero degli Esteri, le Forze dell’ordine, l’Università di Tor Vergata, le Misericordie d’Italia, tutti sono stati bravissimi. Anche le parole stupende del Rettore dell’Università di Tor Vergata su Carmen. (*)
Ora stiamo lavorando per vedere se riusciamo a coprire le spese, come: l’allestimento del palco, i servizi igienici, la bonifica e la successiva pulizia del terreno, gli impianti tecnici per il servizio audio e video, la traduzione simultanea, il servizio di sicurezza, le transenne ecc. In questo senso avremmo bisogno di un vostro piccolo aiuto, se potete, fate una colletta per comunità e inviatela.
Carmen dal cielo ci ha protetto con la giornata fantastica, ha cominciato a piovere solo dopo l’incontro.
Animo fratelli, Kiko, Ascénsion e Padre Mario vi ringraziano e vi chiedono di pregare per loro.


(*)  N.B. L'enfasi data a questo risibile particolare - risibile perché ci chiediamo: a che serve mai  sottolinearlo in un contesto in cui Papa Francesco non ha nominato la compianta Carmen neanche una mezza volta - nasconde tutta la delusione per non essere stati considerati degni neanche di una citazione! Neanche di un semplice saluto!

66 commenti:

  1. Par di ricordare le ironie dei giornali quando dopo le manifestazioni di piazza dei comunisti scrivevano: "secondo gli organizzatori erano oltre duecentomila, secondo la questura meno di undicimila". Per questo Kiko ha nominato la polizia? Immaginate il poliziotto neocatecumenale che corre trafelato da Kiko a dirgli: o sommo Kiko, era come avevi profetizzato tu, sono più di 150mila! Kiko lo guarda in cagnesco. Il poliziotto capisce l'antifona e rettifica: mi correggo, sono più di duecentomila!

    Poi, scusate, ma la solita bussata a denari stavolta è veramente troppo.

    Se erano "più di duecentomila", significa che moltiplicato dieci euro a cranio di biglietto d'ingresso prepagato, hanno raggranellato più di due milioni di euro.

    E con due milioni di euro ancora non ce la fanno a rientrare nelle spese e devono ancora bussare a denari?

    E come si spiega che le sacre parole di Kiko subiscono adattamenti a seconda della regione geografica in cui verranno lette?

    E nemmeno una parola sullo schifo lasciato nei prati di Tor Vergata dall'inciviltà neocatecumenale? (o anche quella fa parte della "fede adulta" di cui i kikos hanno il patentino in esclusiva?).

    p.s.: come mai adesso l'ordine di scuderia, nel Cammino, è di evitare di parlare del cinque maggio cinquantennale?

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    1. Arguta osservazione: questo raduno è stato un " 5 maggio". In tutti i sensi. Elena

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  2. Tripudio chiede:
    "E come si spiega che le sacre parole di Kiko subiscono adattamenti a seconda della regione geografica in cui verranno lette?"
    _________________________________________

    Me lo sono chiesto anche io.
    In Italia non ha usato carta intestata, nè ha firmato in prima persona, COSA CHE IN PASSATO HA FATTO SEMPRE. La lettera parte dal Centro Neocatecumenale di Roma ed è in terza persona.

    Kiko non ha mai usato un doppio trattamento Spagna/Italia, assolutamente!
    Anche perchè se chiede lui direttamente è convinto, e a ragione, che i fratelli mettono mano al portafoglio più volentieri e con più profitto, per loro ovviamente!

    Malignamente ho pensato che, forse, Kiko vuole cercare di risparmiarsi un'altra lettera aperta, scritta da questo Blog in occasione della "raccolta speciale di fondi per l'evangelizzazione" dello scorso anno. Proprio nello stesso mese di Maggio.(Povero mese dedicato alla Madonna!)

    Ma di quanti soldi hanno bisogno questi personaggi tanto famosi per fare tanti disastri in giro dappertutto?

    Tempo non ne sprechiamo, per ora, a ripetergli sempre le stesse cose, tanto, si dice:
    "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!"

    Intanto può andarsela a rileggere, la "Lettera aperta" era indirizzata a lui, ma ad oggi non abbiamo avuto alcun riscontro. Gli ricordiamo che è' sempre in tempo....
    Qui non c'è prescrizione e la custodia dei fatti è affidata a una salda memoria.

    Per facilitare la ricerca, questo il link:

    https://neocatecumenali.blogspot.it/2017/05/lettera-a-kiko-in-cerca-di-soldi.html

    Pax

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    1. Mi sembra che anche quella spagnola sia scritta da "altri" e anche quella senza carta intestata.

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  3. 1) In quali aspetti il cammino sarebbe autoreferenziale?

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    1. Ciao Codadipaglia, quando troverai il coraggio di rispondermi?

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    2. E lo chiedi a noi, Voltaggio?
      Bah, ti suggerisco un modo per capirlo da solo.
      1) Aprire un vocabolario alla voce "autoreferenziale": che fa riferimento esclusivamente a se stesso, trascurando o perdendo ogni rapporto con la realtà esterna e la complessità dei problemi cha la caratterizzano
      2) Meditare il seguente passaggio del discorso del Papa a Tor Vergata: "... Non resta più imbrigliato nei propri attaccamenti, che sempre reclamano qualcosa di più ma non danno mai la pace, e sente che il cuore si dilata, senza inquietudini, disponibile per Dio e per i fratelli"
      3) Meditare quest'altro invito del Papa: "Amate le culture e le tradizioni dei popoli, senza applicare modelli prestabiliti. Non partite dalle teorie e dagli schemi, ma dalle situazioni concrete: sarà così lo Spirito a plasmare l’annuncio secondo i suoi tempi e i suoi modi".

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    3. AUTOREFERENZIALE: Che si basa esclusivamente su sé stesso e sui propri desideri, non curandosi dei rapporti con altre realtà.

      Simone, cosa non ti è chiaro?

      Floris

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    4. Meditare, caro Lino? Mai visto un neocat duro e puro meditare, e nemmeno ragionare.
      Loro circoncidono la ragione (ovvero smettono di pensare) e iniziano a parlare per ispirazione (ovvero ripetono a pappagallo la sbobba di Sankiko ciarlatano).

      Simone Codadipaglia ne è un tipico esempio, chiacchiere in neocatecumenalese tante, risposte zero.

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    5. Era solo un suggerimento, caro l'apostata. Per giunta gratis :-)
      Probabilità che sia accolto: 10 elevato a -1.000.000.000

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    6. Forse è il "gratis" che li ha disorientati...

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    7. Puoi definire il Cammino, con il piu' astruso degli aggettivi, anzi, l'aggettivo, potresti anche invertartelo; ti chiederebbero(loro), in che senso o, come sopra, "In quali aspetti".

      Fermo restando che l'analfabetismo,
      almeno in Italia e' praticamente eradicato, questa gente che legge e scrive, probabilmente non ragiona:
      Es: cosa fa il catechista NC?

      Legge, e manda tutto a memoria!...

      Ergo, non ci ha capito un cazzo!

      E, paradossalmente, e' molto meglio che sia cosi!...
      Ruben.

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  4. Secondo aspetto sottolineato da Tripudio.

    E nemmeno una parola sullo schifo lasciato nei prati di Tor Vergata dall'inciviltà neocatecumenale? (o anche quella fa parte della "fede adulta" di cui i kikos hanno il patentino in esclusiva?).
    _______________________________

    Ci risiamo con la "fede adulta"!...che, magari, se avevano quella che rende come i bambini ai quali appartiene il Regno dei Cieli e che Gesù predilige, invece di trovare quello che hanno trovato sui prati di Tor Vergata, al massimo trovavano qualche carta di caramelle o pacchetto di patatine.

    Pax

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  5. 1) In quali aspetti il cammino sarebbe autoreferenziale?

    Oh simone voltaggio. Rileggi con attenzione questo post e quelli dei giorni precedenti.
    Se non hai tempo, rileggi il Discorso di Papa Francesco.

    Poi rispondi: "Perchè i fratelli, di ritorno da Roma, tacciono e stanno abbattuti?"

    Pax

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  6. Beati pauperes spiritu21 maggio 2018 alle ore 12:51

    1) In quali aspetti il cammino sarebbe autoreferenziale?

    Il Cammino si riferisce a se stesso, sempre, perché si utilizza solo il rito completamente inventato da Kiko e Carmen, con i canti esclusivi di Kiko e Carmen, con le suppellettili di Kiko e Carmen e utilizzano le parole di Kiko e Carmen.
    Tutti i Sacramenti sono vissuti e/o ripetuti solo a modo di Kiko e Carmen, persino la prima comunione viene ratificata in comunità neocatecumenale.
    Le attività parrocchiali devono essere riferite solo e sempre al cammino (catechismo, dopocresima, corso fidanzati...), tutto deve passare attraverso il filtro dei catechisti, comprese le date del matrimonio, le date dei battesimi, le scelte personali di vita e non.
    Stando in cammino si giunge a pensare solo ed esclusivamente alla comunità e a parlare solo delle attività del Cammino. In Roma, in particolare, tante parrocchie neocatecumenali (almeno un terzo del totale) sono state kikizzate anche nell'architettura, per soppiantare l'odiato cattolicesimo.

    Il Cammino è una chiesa parallela, che celebra solo se stessa e non il sacrificio vero ed eterno.

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  7. DOMANDA: In che cosa il cammino è autoreferenziale?
    RISPOSTA SINTETICA: Il cammino è autoreferenziale in tutto ciò che esprime e realizza unicamente a proprio vantaggio, per autoalimentarsi. ESEMPI: La decima è per i poveri, ma solo della comunità e non può essere data all’esterno; Le missioni sono per evangelizzare e convertire ma unicamente al neocatecumenalesimo; Le famiglie in missione sono a servizio del cammino e non della Chiesa, idem preti e seminaristi; le costose strutture denominate "Catecumenium" che vengono realizzate in adiacenza alla parrocchia, chiedendo contributi anche ai cristiani della domenica, poi sono riservate unicamente ad uso interno del cammino, non sono in nessun caso accessibili per altri fini ed altre realtà, ecc. ecc
    CONTRODOMANDA: In che cosa pensi che il cammino non sia autoreferenziale? Fammi un esempio in cui il cammino esprime e realizza qualcosa non per sé ma per il bene di tutta la Chiesa.
    Grazie

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    1. La decina è SOLO per i poveri della comunità e non può essere data all'esterno? Falso. Le missioni sarebbero solo per convertire al neocatecumenalesimo? Cos'è il neocatecumenalesimo? Allora che signfica quando Kiko predica il Kerigma (la Buona Notizia) di Cristo Risorto agli altri gruppi? Come ad esempio fece a Rimini con il Rinnovamento dello Spirito? E' questa una prova che il Cammino non è affatto autoreferenziale? Le famiglie in missione sono a servizio del cammino e non delle Chiesa? Sbagliato perchè il Cammino è nella Chiesa dato che sempre le famiglie in missione sono chiamate dal Vescovo ed inviate dal Papa. Non si può essere missionari SE non si è inviati.

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    2. Bravissimo a girare i discorsi! La decima è solo ad uso interno del cammino. I missionari, se missionari si possono chiamare, sono inviati da Kiko solo ed esclusivamente per il cammino!

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    3. Aspettate, aiutatemi a capire: Kiko doveva predicare Cristo Risorto a Rinnovamento Nello Spirito? Perché? Non lo sapevano già che Cristo è Risorto? Dovevano farselo dire da Kiko?

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    4. @simone voltaggio

      E voi avete mai invitato Martinez ad uns convivenza di inizio corso per fargli fare una catechesi?

      EX-NC-???

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  8. Il cammino è autoreferenziale anche per il solo fatto che non fa uscire nessuno. Per uscirne ci devi litigare, rompere, subire e procurare un trauma.
    Ricordo l'ironia sul cordone ombelicale dei rapporti affettivi, definito "grosso come una gomena" che ci impedirebbe d'essere liberi, espressione credo coniata da Kiko e riproposta dai catechisti: quanto deve essere grosso allora il cordone ombelicale che lega il neocatecumeno al cammino?

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    1. "Per uscirne ci devi litigare, rompere, subire e procurare un trauma." Ma quando mai. Ne conosco a decine che sono uscite ma senza tutto il putiferio che descrivete voi. Fatemi il favore non parlate di cose che non sapete. Se a voi è capitato così non vuol dire che quello che è capitato a voi sia paradigmatico.

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    2. “La libertà di ciascuno non deve essere forzata, e si deve rispettare anche la eventuale scelta di chi decidesse di cercare, fuori dal Cammino, altre forme di vita cristiana che lo aiutino a crescere nella risposta alla chiamata del Signore.”
      Ve lo ha detto Papa Francesco. Immagino che Kiko gli avrà risposto: "Santo Padre, faccia il piacere di non parlare di cose che non sa. Ne conosco a decine (centinaia, migliaia ecc.) che sono uscite senza tutto il putiferio che descrive Lei"... così come hai risposto ora a me.
      O no?

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    3. “La libertà di ciascuno non deve essere forzata, e si deve rispettare anche la eventuale scelta di chi decidesse di cercare, fuori dal Cammino, altre forme di vita cristiana che lo aiutino a crescere nella risposta alla chiamata del Signore.” .... Sono assolutamente d'accordo. Vuoi fare qualcos'altro nella Chiesa? Sei LIBERO. Sei tu hai detto che il Cammino non fa uscire nessuno. Non mettermi in bocca cose che non ho detto.

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    4. Dunque, vediamo di capirci: quando il Papa vi ha raccomandato, nel 2014, che "la libertà di ciascuno non deve essere forzata, e si deve rispettare anche la eventuale scelta di chi decidesse di cercare, fuori dal Cammino, altre forme di vita cristiana che lo aiutino a crescere nella risposta alla chiamata del Signore" a cosa esattamente si riferiva, visto che, mi hai scritto, tu hai veduto uscire persone a decine senza tutto il putiferio che diciamo noi?
      Attenzione, Simone, finora ho citato solamente ciò che hai detto tu e ciò che vi ha chiesto il Papa, quindi non ti ho "messo in bocca nulla".
      Il Papa era convinto che ci fosse un problema di libertà per chi volesse uscire dal cammino, tanto da farvene una specifica raccomandazione. Come mai? Si era sognato il treno o riteneva che uscire dal cammino potesse un problema?

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  9. Vorrei chiedere al fratello Simone come ha inteso il versetto «per il nostro sacerdozio ministeriale» composto dal sommo poeta Kiko per la Veglia di Pentekiko sabato sera, in odio a san Rabàno Mauro.

    (a proposito: ieri avete tutti dormito per tutto il giorno, esatto? la cartella "spam" dei commenti era sempre lì ferma senza novità...).

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    1. No erano in convivenza, a riflettere sulle parole del Papa (magari, lo facessero!).

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    2. Perchè la chiami Veglia di Pentekiko? Pensi sia un'invenzione di Kiko?

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    3. No! A rispondere al questionario di Kiko!

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    4. No, la veglia di Pentecoste non è un'invenzione di Kiko, che mai ha inventato nulla di nuovo, lui ha la "grazia divina dell'assimilazione" (parole di Carmen).
      Nella Veglia di Pentecoste gli elementi che Kiko introduce e vuole sono "solo" i seguenti:
      Croce astile di Kiko
      Coprileggio di Kiko
      Madonna del Cammino di Kiko
      Candelabro a nove braccia di Kiko
      Tavolone secondo le indicazioni Kiko
      Calice, coppe e patene di Kiko
      Inno allo Spirito Santo di Kiko (new entry)
      Monizione ambientale, monizione alle letture, monizioni ai canti voluti da Kiko in disobbedienza alla Chiesa
      Segno della Pace anticipato per Kiko
      Baci e abbracci voluti da Kiko
      Eventuale Canto di pace di Kiko in disobbedienza alla Chiesa
      Battesimi per immersione come disposto da Kiko
      Preghiera eucaristica cantata come la canta Kiko
      Comunione sotto le due specie come vuole Kiko
      Pane azzimo con la ricetta di Kiko disegnato con il disegno di Kiko
      Comunione tutti insieme al sacerdote in disobbedienza alla Chiesa
      Balletto finale come vuole Kiko
      Ricca agape secondo le indicazioni di Kiko.
      Scusate, ho certamente dimenticato molte cose: comunque, Kiko non inventa nulla, per fortuna l'Eucaristia l'ha inventata nostro Signore, tutto il resto però, nella vostra Veglia di Pentecoste così come celebrata in comunità, l'ha pensato Kiko, inventato Kiko, aggiunto Kiko, mistificato Kiko.

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    5. Il Cammino è autoreferenziale per il solo fatto che nelle sue catechesi (si fa per dire) non c'è figura o immagine delle S.S. (da Giovanni il battista a Zaccheo a Lazzaro, da Giacobbe a Lazzaro al fico sterile alla pietruzza dell'Apocalisse) nella quale il neocatecumenale non veda se stesso o un suo fratello o una pratica del CNC. Anche le realtà bibliche sono costrette a fare riferimento al Cammino.

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  10. Parlo a tutti quelli che rispondono al fenomeno voltaggio è altri fenomeni.....ma lo volete capire che perdete tempo a spiegare a un sasso il perché il cammino è pericoloso e sbagliato?
    Chi, come lui e tutti i kikiani, sono convinti di essere portatori dell unica verità non possono essere scardinati perché sarebbe ammettere di aver sbagliato tutto nella vita.
    Anzi continuando a rispondere siete sempre voi che,con la solita logica Nc, siete ingannati, in crisi, e contro la vostra storia.....l unica arma che realmente funziona....è ignorarli....allontanarli....vivere la propria vita personale in maniera cristiana e se loro vogliono religiosamente suicidarsi....pregheremo per loro!!!!

    È solo un mio pensiero, ma faccio cosi ormai con nc, soprattutto della mia ex(felicemente ex) comunità.
    Saluti a tutti

    Anto

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  11. CHIEDONO ANCORA ALTRI SOLDI DOPO L'EVENTO?

    Ragazzi, stavolta il responsabile eventi del cammino verrà sicuramente licenziato.

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  12. No caro E.P....

    .....lo licenzierebbero solo in caso di "pareggio" o di attivo!...
    Ruben.
    ---

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  13. Da "Dialogo" tra Papa Francesco ed Eugenio Scalfari
    Papa Francesco: "...premesso che, ed è la cosa fondamentale, la misericordia di Dio non ha limiti se ci si rivolge a lui con cuore sincero e contrito, la questione per chi non crede in Dio sta nell'obbedire alla propria coscienza. Il peccato, anche per chi non ha la fede, c'è quando si va contro la coscienza. Ascoltare ed obbedire ad essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male. E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire".
    Se il nostro Papa rivolgesse queste parole anche nei megaraduni e non solo nei libri che pubblica, ci troveremmo ad un bel passo avanti.

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    1. La questione indicata riguarda la «retta coscienza», che è un concetto diverso dalla "coscienza", anche se nel dibattito teologico sono spesso stati confusi i due termini (caso notevole, dal cardinal Newman "brindo alla coscienza", e dai gesuiti).

      Il mondo laico non capisce quella distinzione - Scalfari pensa che la coscienza sia pressappoco il proprio fascio di opinioni - poiché è convinto che non si possano maturare ragionevoli certezze nella propria vita riguardo a Dio.

      In un ambiente come quello neocatecumenale, dove si blatera di libertà e poi se vieni meno alla "Decima" o al marcare presenza a una convivenza te la fanno pagare cara, ugualmente si compie l'errore di insinuare che la coscienza deve adeguarsi a ciò che ti programmano i capibastone della setta.

      (Questo è talmente vero che -per esempio- se autonomamente decidi di andare in pellegrinaggio a un santuario mariano, al tuo ritorno, se appartieni a un movimento ecclesiale qualsiasi, apprezzeranno il gesto e saranno felici per te, se invece appartieni al Cammino ti guarderanno in cagnesco perché sei un "religioso naturale" che si rifiuta di ascoltare i cosiddetti "catechisti" e vuol fare di testa sua ed è anche "schiavo di mammona e in braccio al demonio" perché i soldi spesi per andare in pellegrinaggio dovevano essere versati al Cammino).

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    2. No, no, caro Tripudio la coscienza non è un fatto di "opinione personale" è invece la consapevolezza che sarebbe attribuita a ogni soggetto di farsi una morale propria, che trova un limite nella propria estrinsecazione nella libertà altrui.
      Per cui se decido di abortire tre volte per far carriera, secondo la sorridente esternazione di una celebre "artista" contemporanea, ho seguito la mia coscienza
      Poi mi parli di omosessualità "contro natura" ti rispondo ma quale contro natura(rischi una denuncia)? Fai finta di vivere sulla Luna?
      Basta leggere e vedere cosa ne pensano oggi le gerarchie
      Vescovo tedesco: “Gay voluti da Dio”
      “I gay sono voluti da Dio”, ha affermato il vescovo ausiliario di Essen, Ludger Schepers, durante il Katholikentag a Münster, Germania (11 maggio).
      Secondo domradio.de, Schepers ha perfino chiesto che la Chiesa “riconosca la sua [presunta] storia di colpe] nel trattare gli omosessuali.

      Ha detto che papa Francesco ha aperto le porte per la “riconciliazione” della Chiesa con gli omosessuali.Per il futuro, Schepers spera che di saranno cerimonie liturgiche per benedire [il peccato mortale delle] convivenze omosessuali
      https://gloria.tv/article/L4JQACsUoVvX3NSLL2z4w9b64
      Bergamo, la curia tifa gay-pride e stoppa la veglia di riparazione

      Notare che il simpatico vescovo abbia detto che la CHIESA DEBBA CHIEDERE SCUSA PER LE COLPE CHE HA MATURATO CONTRO GLI OMOSESSUALI. LA CHIESA Tripudio §C.NON GLI UOMINI .
      Negli ultimi giorni di Berlino la gente andava sotto i bombardamenti a sentire Wagner a teatro fingendo una "eroica normalità"
      Mi sembra che anche qui coltivate lo stesso atteggiamento , ma non parlate a nome della chiesa come se voi foste i puri, la chiesa vi snobba completamente pe lei non esistete, siete passatisti, siete inutili prefiche.
      Aggiungo da Tosatti:
      "Ma sulla denuncia che fa Levi di Gualdo riguardo l’omosessualizzazione nella Chiesa non si può che convenire “a quattro palmenti”. Io credo bisogna essere ciechi per non vedere il tasso di effemminatezza che purtroppo invade tanto, troppo clero (in su). Io stesso ho visto con i miei occhi quello che accade e accadeva in alcuni collegi religiosi di Roma, festini e via dicendo, il che mi fa pensare che le denunce fatte negli ultimi anni su altri luoghi romani non siano peregrine. Purtroppo l’atteggiamento omosessuale viene non solo tollerato, ma a volte quasi incoraggiato. Questo perché la parola “virilità” è divenuta oramai una parolaccia.

      Io capisco non si possa denunciare apertamente l’entità del problema, per ragioni di opportunità, ma se non lo si affronta il problema peggiora, infettando tutto (e non lo sta già facendo, a cominciare dalla liturgia sentimentalistica?). Il problema non è il singolo prete omosessuale che pecca, siamo tutti peccatori. Il problema è la diffusione di una cultura che vira completamente in quella direzione. In realtà tra il mondo apertamente omosessuale della moda e ampi settori della Chiesa Cattolica attuale le convergenze sono tante, molte di più di quelle che si ha il coraggio di ammettere.

      Abate Faria

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    3. Non me ne voglia l'Abate Faria, ma...

      1) dire che uno si fa una morale propria e dire che riduce la morale alle proprie opinioni, è sostanzialmente la stessa cosa (ma non tutti i lettori del blog possono capire disquisizioni filosofiche-teologiche sul soggettivismo);

      2) le "inutili prefiche" mi sembrano piuttosto quelle che si lamentano perché confondono la santa Chiesa (istituita da Nostro Signore allo scopo di proseguire la propria opera) con gli uomini di Chiesa (peccatori che talvolta inseguono interessi mondani); ahinoi, quella è proprio l'anticamera della tentazione del credere che gli inferi stanno prevalendo;

      3) uno sguardo onesto sulla realtà non implica automaticamente il pessimismo (per esempio: sappiamo bene quanto sono in crisi le parrocchie, ma ciò non ci fa dimenticare che sono pur sempre lo strumento per garantire dottrina e sacramenti, e neppure ci fa dimenticare la devastazione portata da chi -come i neocatecumenali- dichiara di ravvivarle);

      4) questo blog riguarda le storture del Cammino; se certe volte ci permettiamo di divagare su altri temi della vita della Chiesa, non significa che il tema del blog è cambiato.

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    4. p.s.: raccomando la lettura del lungo ma eccellente articolo «Chiesa e uomini di Chiesa. Apologetica a rovescio» di p. Enrico Zoffoli, che spiega bene la questione con abbondanza di citazioni del Magistero.

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    5. Stavo scrivendo quando è andato via il commento , è la seconda volta che accade oggi c'è da essere sospettosi.
      Comunque
      Leggerò l'articolo di Padre Zoffoli perchè leggo tutto, ma continuo a dire per centomillesima volta che è il papa che si scusa per la chiesa e non scusa per delega Innocenzo III (per dire) che non gli ha dato alcun mandato A SCUSARSI peR la persecuzione dei Catari.
      Ma alora chi si scusa me lo spieghi per favore? Vorrei caqpirlo quando il papa si scusa a nome di chi si scusa. Non mi sembra difficile sei tu che la fai difficile.
      Se un ipotetico papa, vescoco, cardinale, prete o diacono va a letto con una minorenne è evidente che è lui che sbaglia, se si brucia un eretico dopo un "regolare" processo, se si tortura un bambno per estorcergli una confessione presuntivamente ereticale, la chiesa "non" sbaglia perchè "Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano". (Giovanni 15 1-8)
      Oggi se tornasero in vita i papi del passato san Bernardi si stupirebbe dell'indignazione che potrebbero portare le sue parole che qui riproduco
      "Bernardo, riprendendo il concetto di «guerra giusta» introdotto da Agostino d'Ippona, teorizza che l'uccisione di un infedele, di un eretico o di un pagano - giudicati come nemici della fede - non deve essere considerata come un omicidio (vietato dal V Comandamento), ma come un «malicidio», ovvero come l'estirpazione di un male. Il pagano da sopprimere doveva essere eliminato in quanto portatore di un Male assoluto e irredimibile, ma restava degno di amore per la sua umanità.
      Uccidere un infedele diventava dunque, nella concezione di Bernardo, un servizio meritevole reso alla causa divina. Citando lo stesso Bernardo: (LIBER AD MILITES TEMPLI DE LAUDE NOVAE MILITIAE, III, 4)
      «Il Cavaliere di Cristo uccide in piena coscienza e muore tranquillo: morendo si salva, uccidendo lavora per il Cristo».
      Chiaro no

      La chiesa si è sempre sentita legittimata al suo comportamentio da due eventi fondamentali. l'editto teodosiano che ha dato via a una delle persecuzione tra le più dure mai messe in opera e la fasulla donatio imperi.
      Senza questi due eventi fondanti, tutto il fiume du sangue e di lacrime corso durante la storia, le sofferenze dei popoli dei quattro continenti è da ritenere che non si sarebbero verificate.
      Le conosci bene? Hai voglia di metertele sulle spalle come Kipling il fardello dell'uomo bianco , diventa il fardello del cattolico
      Ma evidentemente tu Tripudio sei abituati a leggere letteratura apologetica e non ti rendi conto di come il veleno della "superiorità occidentale" (religiosa, tecnica, morale, si è perfino spacciata l'idea assurda della morale naturale. Ma dove' ma quando? Chiacchiere da ballisti) sia penetrato in fondo alle radici stesse della vita, distruggendo e macinando uomini e ambienti in una morsa ferrea che ha ridotto il mondo come esso ci appare: una terra desolata, una terre gaste, un mondo morente.

      E' questo il disegno della provvidenza? Io non ci credo è davvero troppo.
      Ti pongo per conseguenza una sola domanda: dove la tua fantasia riesce a cogliere un piano provvidenziale in tutto ciò?

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    6. Attento: chi si lamenta di eretici perseguitati, è loro amico.

      I càtari erano peggio dei neocatecumenali, visto che uccidevano preti e monache con coltellate alla schiena o gettandoli giù da un dirupo, oltre ad incendiare chiese, case e campi, profanare sacramenti e immagini sacre, negare il matrimonio e proclamare che non esiste nessuna morale, visto che a ricevere il loro consolamentum si veniva automagicamente perdonati di tutto, ecc. Erano insomma i "terroristi" e gli "eversivi", secondo il linguaggio di oggi. Ce n'era in abbondanza per condannarli alla pena capitale non una ma cento volte, e - come al solito - la Chiesa tentava piuttosto di salvarli invitandoli a pentirsi (cosa che avrebbe permesso al vescovo di far annullare la pena di morte, cosicché la gente preferiva procedere ai roghi in fretta, prima che il vescovo venisse a conoscenza del caso).

      In poche parole, secondo la mentalità corrente all'epoca la Chiesa non solo aveva ragione, ma era fin troppo generosa: e coloro che difendevano la società civile e la fede erano giustificati davanti a Dio (ti ricordo che la pena di morte non è aborrita dalla Chiesa, poiché possono esistere situazioni in cui è l'unico modo per eliminare un pericolo per la società; oggi è meno reclamata dalla Chiesa perché i soggetti che la meriterebbero disprezzano la vita e considererebbero un successo del proprio odio e del proprio orgoglio l'esser riusciti a farsi ammazzare).

      La stagione del perdonismo è una moda recentissima, inaugurata da Giovanni Paolo II che considerandolo un gesto di distensione ha "chiesto perdono" a nome della Chiesa su varie questioni, ma sempre con la formula dubitativa: «in quei casi in cui... laddove sia avvenuto che...». Si può discutere sull'opportunità o sui presunti risultati di tali gesti, ma non si può insinuare che il Papa riscrive la storia dando torto a chi all'epoca universalmente veniva ritenuto aver ragione e viceversa. Ma giravolte del genere sono credibili solo per chi è convintissimo che la verità non esiste e pertanto va decisa attraverso il consenso.

      Se oggi tornassero in auge i papi del passato, si stupirebbero di quanto si siano rammolliti i cristiani, così vogliosi di farsi appioppare le etichette di moda al momento: come quelli che si proclamano fautori del dialogo, evangelizzatori, promotori della pace, col sottinteso che gli altri che non si fregiano di tali etichette sarebbero da ridurre al silenzio se non peggio.

      E si farebbero grasse risate sui soggetti come te che pescano la citazione di san Bernardo dal sito web sbagliato che presenta una traduzione maliziosa: «Il Cavaliere di Cristo uccide in piena coscienza e muore tranquillo: morendo si salva, uccidendo lavora per il Cristo» (e le maiuscole successive sono la dimostrazione dell'infantile incompetenza furiosa del tipico wikipedaro arrabbiato).

      Vediamo invece la traduzione precisa dal sito web Scriptorium: «Affermo dunque che il Cavaliere di Cristo con sicurezza dà la morte ma con sicurezza ancora maggiore cade. Morendo vince per se stesso, dando la morte vince per Cristo».

      Come vedi non c'è quel termine di sapore recente «uccide in piena coscienza», non c'è il sarcasmo della pamphlettistica ottocentesca, non c'è un «lavoro» di «uccidere». Ci sei cascato come un pollo.

      Sui patetici argomenti dell'editto di Teodosio (volevi dire Costantino?) e della Donatio (volevi dire il Constitutum Constantini?), stendiamo un velo pietoso, perché oggi hai azzeccato già troppe figuracce (avresti dovuto informarti di più, avresti scoperto che nel 752 nasce lo Stato Pontificio a causa del venir meno dell'autorità civile: come al solito, quando i civili se ne scappano, restano solo i chierici).

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  14. VOLTAGGIO:

    dimentichi che molti osservatori sono ex che hanno lasciato il Cammino sotto la "maledizione" dei loro catechisti.
    Per non parlare della testimonianza di Pax che, quando la lessi, mi ha impressionato tanta è stata la violenza psicologica che ha subito.
    E' chiaro che se uno vuole uscire non potete fermarlo fisicamente. In questo senso è libero, ma non siete voi che lo rendete libero, ma le leggi dello Stato.
    Ma che fate pressioni psicologiche lo sanno TUTTI: non saranno certo le tue parole interessate a tranquillizzare i camminanti dubbiosi. Tranquillizzati

    A proposito, non mi hai risposto sul Giappone. Perché rimanete là a costituire comunità del Cammino quando i Vescovi vi hanno detto di andarvene?

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  15. ANTO:

    non sono d'accordo con la tua analisi. Questo blog serve a manifestare la verità.
    Che camminanti come Voltaggio non cambieranno mai idea, almeno a breve termine, non ho dubbi, ma poiché costoro intervengono sul blog per tranquillizzare i camminanti dubbiosi, e gli eventuali futuri camminanti e contribuenti, noi rispondendo a loro aiutiamo i dubbiosi ad aprirsi alla verità

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    1. Il sedicente Voltaggio, essendo "sotto osservazione" dai par suoi, non può permettersi di fare altro che ripetere i soliti slogan.

      Il punto è che i neocatekikos - incluso il sedicente Simone - vengono di fatto addestrati come i testimoni di geova: «se vi dicono così, rispondete cosà... se rinfacciano questo, rispondete sempre quest'altro... non entrate mai nel merito delle questioni, non scendete mai nel campo del ragionare...»

      Chiunque si prenda la briga di esaminare i suoi commenti (tutti comparsi nelle pagine blog di questo mese di maggio 2018), noterà esattamente tale atteggiamento "zombificato"... e magari si chiederà come mai gli è stato dato tanto spazio su questo blog visto che il suo scopo era esclusivamente scaraventare sugli interlocutori il solito ciarpame propagandistico kikiano fondato sulle panzane già smentite un milione di volte.

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    2. "Il sedicente Voltaggio, essendo "sotto osservazione" dai par suoi, non può permettersi di fare altro che ripetere i soliti slogan.". Tripudio ha capito tutto. Sa tutto delle "panzane già smentite un milione di volte". Pretende di sapere DAVVERO, cosa è accaduto con quelli che sono usciti dal cammino e che costituiscono i casi più eclatanti. Può parlare solo di se stesso e quello che è successo a lui (non so se è anche lui è un ex).
      La frase "il sedicente Voltaggio (sedicente?!?), essendo "sotto osservazione" dai par suoi" mi fa semplicemente sorridere, quanto è lontana dalla verità.
      Lo scopo di Tripudio comunque è arcinoto è quello della provocazione continua, incessante, sfiancante. Non ci sono parole, non c'è cultura, non c'è ragionamento con chi vuole fare solo questo. Che possiamo fare? Pregare e affidarci a Dio. E scrivo questo perchè lo penso davvero.

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    3. Premetto che qesto blog ha per tema il Cammino, non la persona del sottoscritto.

      Comunque, come ho già ripetuto fino a nauseare i lettori del blog, il Cammino io lo conosco bene, perché ho avuto a che fare con i "camminanti" a causa del mio impegno in parrocchia e per conto della diocesi e anche in altre circostanze. Ne ho potuto osservare (a lungo e da vicino e personalmente) metodi, comportamenti, discorsi, attitudini, al punto che ormai conosco benissimo la mentalità neocatecumenale.

      In aggiunta a tutto questo, sono molti anni che ho esaminato le testimonianze dirette e indirette di chi ha subìto i torti del Cammino, e ne ho riconosciuto la coerenza con quella mentalità, quei metodi, quei discorsi, quei comportamenti. Ed ho anche avuto a che fare con persone che pur ammettendo a mezza bocca che il Cammino aveva loro devastato la vita, non avevano il coraggio di abbandonarlo.

      Insomma, conosco i miei polli. Per conoscere gli effetti devastanti della droga non occorre drogarsi. Per farsi un'idea chiara sull'omosessualità non occorre cercarsi rapporti contro natura, e neppure assistervi. Per maturare ragionevoli convinzioni sul Cammino, fondate sulla realtà evidente e verificabile, non c'è bisogno di entrare in Cammino.

      Se il sottoscritto usa spesso un "linguaggio provocatorio", è perché questo è un blog, non un libro di teologia. I libri sono già stati pubblicati da autori decisamente più preparati di me, e dimostrano in modo teologicamente ineccepibile che il Cammino è una setta eretica: nessuno è in grado di smentirli argomento per argomento, perché dovrebbe prima "smentire la Chiesa". La fortuna del Cammino è solo nel fatto che ci sono tante realtà ambigue e inquinate dall'eresia, per cui la "strategia" di tutti gli ultimi Pontefici è stata quella di tentare di far leva sul buon cuore dei singoli, senza però mai concedere al Cammino la libertà di professare eresie e di celebrare carnevalate liturgiche (e quindi, tutte le volte che ciò avviene - cioè sempre - non si può non dedurre come minimo che il Cammino disubbidisce al Papa e alla Chiesa).

      Riguardo allo «sfiancare», non solo ti ricordo che sei stato tu liberamente a scegliere ogni volta di inserire commenti, ma sei anche stato tu a voler sfiancare i tuoi interlocutori che ti hanno dato spunti di riflessione, dimostrazioni, testimonianze, fatti concreti, citazioni, un'infinità di materiale che tu stesso puoi verificare se solo ti prendi qualche minuto di tempo per leggere i commenti del blog che ti sono stati scritti in risposta... Tu stesso puoi renderti conto - al pari degli altri lettori - di come sei stato tu a non far altro che cambiare discorso (così come hai fatto adesso, col tuo commento delle 11:13, tentando di buttarla sul personale), copiaincollare slogan, giudicare temerariamente chi non la pensa come te, e soprattutto evitare di rispondere alle questioni che ti erano state poste.

      La tua continua e inossidabile arroganza nel pretendere non solo di "sapere davvero", ma di "saperlo" più di tutti gli altri, basta già da sola a qualificarti come "troll", cioè come uno che interviene nelle discussioni non per spiegare il proprio punto di vista a suon di ragioni e documentazione, ma solo per estenuare e zittire coloro che non lodano il tripode Kiko-Carmen-Cammino.

      Nonostante i tuoi tentativi di sarcasmo lo sai benissimo di essere "sott'osservazione" dai par tuoi. Altrimenti qualche piccolo dubbio avresti potuto discuterlo. O almeno un ragionamento, una motivazione, qualcosa di diverso dal semplice vomitar slogan della propaganda kikiana addosso al prossimo.

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  16. Buongiorno, sono un dibbioso atterrato per caso su questo blog.
    Ho un paio di domande per voi: come mai la Chiesa non si è mai pronunciata apertamente contro il cammino neocatecumenale?
    E come mai voi pubblicate post andando contro quello che dice il Papa?
    Mi è sembrato infatti che a volte lo descrivete come uno sprovveduto che non si rende conto della situazione.
    Grazie
    Antonio da Salerno

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    1. Sono due i motivi principali:

      1) per evitare uno scisma (infatti, notoriamente, il fondatore Kiko è già pronto a "ritirarsi nelle case" se la Chiesa non lo accontenta);

      2) perché certi errori neocatecumenali (come la mentalità secondo cui la liturgia è uno spettacolino modificabile a piacere) sono condivisi anche in altri ambienti ecclesiali (cioè, di fatto, il Cammino ha altri alleati).

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    2. Ti consigliamo una urgente visita oculistica e psichiatrica, poiché qui nessuno ha mai detto che "il Papa è uno sprovveduto"; al contrario, se leggi gli articoli pubblicati in questo mese, abbiamo dimostrato con solidi argomenti che questo Papa sta tirando le orecchie ai capi del Cammino e, al pari dei suoi predecessori, sta tentando di far leva sul buon cuore dei neocatecumenali, quelli che ancora pensano che il Cammino serva a far crescere la Chiesa e non viceversa.

      Per renderti conto della situazione, potresti riflettere su alcune questioni, per esempio:

      - la pretesa di modificare la liturgia a proprio piacimento, è arroganza o no?

      - l'insegnare ambiguità, emerite corbellerie, vere e proprie eresie, è ciò che vuole la Chiesa? lo vuole lo Spirito? per esempio, alla GMG 2013, Kiko disse ai suoi giovani, parlando di peccati mortali in campo sessuale (la sua fissazione), che «domani, se vuoi, sigillerai» in confessione. Cioè insinuò che la confessione sacramentale di quei peccati mortali era facoltativa e rinviabile a piacere, tanto "il Signore ti ha già perdonato". Questa è una vera e propria eresia, che contraddice espressamente Nostro Signore. Esiste ancora il video su youtube dove Kiko annuncia questo suo demoniaco "kerygma". Dunque, spunto di riflessione per un dubbioso: come mai i "camminanti" non hanno nulla da ridire su tali esecrabili esalazioni del loro fondatore?

      - che cosa pensare delle pratiche da vera e propria setta? per esempio: lo Statuto del Cammino Neocatecumenale non prevede le "Decime" (il versare il dieci per cento dei propri guadagni al Cammino, indipendentemente dalle altre collette e raccolte fondi), eppure nel Cammino vige tale obbligo su cui si viene addirittura "scrutinati", e se tenti di versare di meno, prima o poi se ne accorgono e te la fanno pagare cara.

      Gli esempi sarebbero tantissimi (questo blog conta quasi duemila "pagine" di discussioni), questi tre sono solo un primo assaggio.

      Dunque, il punto è questo: si può essere "Uno in Cristo" con chi proclama il Suo nome ma nei fatti va contro Cristo e contro la Chiesa?

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  17. Giusto, ed è quello che sta facendo benissimo questo blog utilissimo, snocciolare le falsità di questa religione parallela, volevo solo ribadire che però è inutile spiegare al nc perché il nc è follia, cercare di fargli domande( a cui risponderà con frasi precaricate sul suo piccolo hard disk mentale).
    Continuate a analizzare il cammino e le sue bugie, quello è utile, il battibecco sterile tra usciti e ancora dentro non serve a nessuno.

    Anto

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  18. Antonio da Salerno ha detto: "E come mai voi pubblicate post andando contro quello che dice il Papa? Mi è sembrato infatti che a volte lo descrivete come uno sprovveduto che non si rende conto della situazione".

    Ecco un altro che ha trascorso notti insonni per meditare il discorso del Papa:
    https://neocatecumenali.blogspot.com/2018/05/dopo-i-festeggiamenti-dei-50-anni-del-cn-spunti-riflessione.html?showComment=1526898713809#c5326296329522297668

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  19. Volevo solo far presente che se la decima fosse lecita la avrebbero prevista negli statuti . Poi abbisognerebbe di leggittima ricevuta, sai i fondi in nero versati in un conto intestato ad una fondazione potrebbe attirare malintenzionati, e comunque sfuggire alla legge (sai non è lecito portare contanti superiori a quelli fissati dalla legge)......ma la cosa che mi fa incaz..... di più (visto il rimprovero che ho avuto io) è : ma se la decima è per i poveri della tua comunità, dalla a loro e basta ! Adesso provaci ..... non darla più al responsabile ma al povero......e non accetto risposte false !

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    1. Continuano a raccontare balle come se ancora stessero negli anni '70, nel segreto e nel silenzio dell'epoca. Ancora non hanno compreso che viviamo nel tempo della comunicazione globale, dove nel giro di poche ore si viene a sapere se un candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri si sia o no perfezionato alla New York University.
      La decima non è prevista dagli Statuti ma è prevista nei mamotreti e serve a non obbligare gli itineranti a farsi una "associazione con le banche riservate". La decima e le primizie servono a non costringere gli itineranti a dare lezioni private (sic!). E ora scrivete che ho decontestualizzato :-)
      https://i.imgur.com/dVJCmEs.png

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    2. Proprio per evadere od eludere, il fisco, non rilasciano regolari ricevute!
      Privando tra l'altro, chi ha fatto la "dazione", della deducibilita' fiscale che, anche se non eccessiva, circa 1.032 Euro, magari e' sempre utile,
      per non far scattare un'aliquota piu' alta in sede di dichiarazione.

      Le Parrocchie normalmente la ricevuta, la rilasciano senza problemi.
      Ruben.
      ----

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    3. Vero,
      la globalizzazione dei media, soprattutto internet, proprio perche' interagisce con il fruitore e cio' che vuol vedere ed udire, e' impietosa; esiste un "linguaggio del corpo" ed anche I Papi, lo esprimono: il Papa a Tor Vergata, non era sicuramente "lo stesso" di Nomadelfia e Loppiano!
      Ruben.
      ---





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    4. Il problema Ruben è che NESSUNO dei presenti si è reso conto, tutti quelli che invece lo hanno visto in TV non hanno potuto fare a meno di vedere. Come ho già detto si è trasformato scendendo dalla papamobile, era veramente contento salutando, stringendo mani, accarezzando bambini, ma non appena ha messo piede sul palco si è incupito, ed ancora di più dopo le interminabili presentazioni.
      Se non mi rircordo male non si è trattenuto mentre dava le croci, se non con qualcuno dei responsabili, i preti delle missio ad gentes, tutti dei RM, non li ha praticamente cagati di striscio. Secondo il mio modestissimo parole la sberla più forte è stato il silenzio più delle cose che ha detto, che, come sappiamo, erano comunque già state dette identiche in altre circostanze.
      Ribadisco quanto già detto a Pax in altro post. In tutti gli altri anniversari importati i due precedenti Papi avevano ringraziato personalmente gli iniziatori nei loro discorsi, ed anche Papa Francesco in altre circostanze aveva fatto altrettanto, il 5 Maggio NO! Qualcosa di grave deve essere successo, perchè Francesco è anche un uomo di spirito e se fosse stata una dimenticanza del redattore del discorso, lui avrebbe scherzato e li avrebbe salutati a braccio, così come a braccio ha chiamato l'applauso ai 50 anni. E' stato un messaggio chiarissimo, per chi lo vuole cogliere, diretto proprio a Kiko, che purtroppo è il primo che sicuramente non lo ha capito, altrimenti non si sarebbe azzardato a distribuire l'inno allo Spirito Santo da lui stesso composto con l'ordine di leggerlo all'inizio della Veglia. Kiko sicuramente stà schiumando per lesa maestà, ma non si è fatto la domanda più importante : "perchè mi ha trattato così? dove ho sbagliato?" ed in questo la responsabilità è assolutamente di tutti i lacche che lo circondano che continuano ad alimentare il fatto che lui non sbaglia mai. Adesso vediamo gli sviluppi nelle convivenze degli itineranti a fine corso e le prossime convivenze di inizio corso. Come riflessione al lato, mi ha impressionato come i vescovi del Perù si siano dimessi in massa per i problemi legati agli scandali, e non per aver tutti commesso abusi, ma per non aver saputo vedere e correggere, detto questo, cosa cavolo ci faceva Apuron sul palco, possibile che nessuno in questa giostra conosca termini come "basso profilo" "opportunità" "prudenza" "delicatezza". Lo sso stò parlando al vento....

      Elimina
  20. Hai cancellato tutti i miei commenti? La VERITA' fa male...

    L'unica tua passione è uccidere e giudicare gli altri.
    Il problema è che nessuno ti ha posto giudice. l'invidia che hai nel cuore ti sta ammazzando, ti logora da dentro.

    Pregherò per te stasera durante la liturgia.
    La pace.

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    1. Alla faccia dei "La pace": il fratello Pietro esala i tipici frutti del Cammino Neocatecumenale.

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    2. Pietro22 maggio 2018 15:01
      "la VERITA' fa male..."
      ---
      Essendo la piu' Alta Forma di Carita', fa male soprattutto a "chi" non vuole ascoltarla, in quanto "non monetezzabile".

      Questo blog, non ha mai riportato
      menzogne; traete quindi voi stessi le conclusioni.
      Ruben.
      ---

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  21. ANTONIO DA SALERNO:

    ci sono 2 modi per dire che una cosa non va bene: 1) Dichiararlo 2) Affermare ciò che va bene in modo da metterlo in contrasto con cio che non va.
    Il Papa è un padre e i genitori sanno bene come non sempre si ottengono i migliori risultati coi giudizi drastici di condanna. Per lo più, anzi, è bene cominciare dall'incoraggiamento. Tipo: "Avete un grande zelo, mi compiaccio. Mi raccomando però che nel portare il Vangelo non si usino metodi di assalto, trionfalismo, non si manifesti presunzione, e non occorre che i microfoni a tutto volume spacchino i timpani degli ascoltatori, non sarebbe rispettoso".
    Detta così, in stile morbido, che è l'esatto contrario dello stile del Cammino, si ottengono più risultati. Ovviamente per chi ha orecchi per intendere.

    Naturalmente a volte occorre intervenire con drasticità, e questo si fa di solito prima che il cancro si accresca troppo. Allora, per impedire la metastasi, si interviene e si recise.
    Come hanno fatto i Vescovi in Giappone.
    Grazie ad essi risulta chiaro che il Cammino DISUBBIDISCE.
    Infatti VOLTAGGIO che straparla su tutto a sproposito sul Giappone ancora non ha trovato la risposta. Chieda consiglio a qualche Voltaggio con una maggiore differenza di potenziale (più potente di lui).

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  22. Pietro: non giudicare tu.
    Noi qui amiamo il Cammino approvato ed è per questo che combattiamo il Cammino di Kiko.
    Non mi rassegno al fatto che il Cammino approvato sia un'utopia. Può esistere. Il problema è che prima va destituito il Cammino usurpatore.
    Chi giudica è la Chiesa: cominciate ad andarvene del Giappone e a prendere le distanze da Apuron. Sarebbe la premessa per un dialogo costruttivo.

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  23. 🖕🖕🖕🖕🖕🖕🖕🖕

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    1. Per chi volesse farsi due risate, Crux Sancta presenta l'equipo pastoral - due laici neocatekikos e un Pbro - incaricati di formare i seminaristi del Redemkikos Mater, "seguendoli" [sic] nella fede, e "suscitando in loro l'evangelizzazione" [sic!!].

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  24. Il fratello Pietro del Cammino ha detto: "L'unica tua passione è uccidere e giudicare gli altri... l'invidia che hai nel cuore ti sta ammazzando, ti logora da dentro"

    La tua passione e il tuo problema, invece, consistono nel non dire niente. Fosse dipeso da me, non avrei pubblicato nemmeno i precedenti commenti, manco uno. Appunto per il problema: non dici niente, come Voltaggio, soltanto negazioni, affermazioni, domande retoriche.
    Purtroppo per voi, avete altri problemi:
    1) Il vostro fondatore è un logorroico patologico e ripetitivo, un nastro regisrato, e le verbosità irrefrenabili ripetute si diffondono come pandemie
    2) Il Cammino è pieno di errori e prima o poi di questi le persone se ne avvedono, vogliono ripararli, e tirano fuori mamotreti e annunci
    3) Voi siete disobbedienti, partecipate a internet in gruppi con centinaia di interventi, e da centinaia di interventi si evincono facilmente le cose che fate, come la pensate, cosa vi insegnano. Per un Pietro che non dice niente ci sono decine e decine di neocat che sproloquiano tra loro, contendono anche, mostrano video e foto di una liturgia che cattolica non è. E danno altra materia di discussione a questo blog, che senza voi disobbedienti e senza i fuoriusciti non avrebbe di cosa alimentarsi.

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  25. Prima che il Papa stoppasse Medjugorje, io ero un “attivista” medjugorjano.
    Ora, che sono in attesa degli eventi, mi sto rendendo conto che, comunque vadano le cose, l’intervento del Papa è stato provvidenziale.
    Non perché nel movimento medjugorjano serpeggiasse l’eresia, ma perché stava portando ad atteggiamenti sbagliati, che a lungo andare potevano favorire l’errore.

    Mi spiego: evidenziare il fatto che la Madonna sceglie, che essere mariani è un segno di predestinazione, ecc., è una cosa assolutamente vera e giusta, perché ci fa capire l’importanza di Maria nella Chiesa. Ma non si deve arrivare fino al punto per cui l’essere mariano sia qualcosa di anche minimamente diverso di essere cattolico. Chi è cattolico è necessariamente anche mariano, anche se non lo sa bene.

    Così quando si arriva a considerare il numero di pellegrinaggi effettuati come i camminanti considerano il numero dei figli generati, quando cioè la santità, più che essere data dalla carità, è data dal tempo trascorso a Medjugorje, e quando la grazia, più che dai Sacramenti si considera data dalla devozione (che senz’altro aiuta ma non è l’essenziale), allora c’è un problema.

    Così nel Rinnovamento Carismatico è bene ricordare che i carismi esistono, ma basta essere cristiani per essere carismatici. Non c’è bisogno di una Chiesa carismatica: basta e avanza la Chiesa Cattolica.

    Stesso problema per il Cammino: non è il Cammino che dà la santità, ma la carità. Non è il Cammino che dona la grazia, ma soprattutto i Sacramenti, che la Chiesa offre a tutti a cominciare dai cristiani della domenica. Non è per l’ascolto della Parola che ci si salva, ma per la sua messa in pratica. Così, almeno, dice Gesù.

    Il segreto per non sbagliare? Ubbidire alla Chiesa.
    Ma, a differenza degli altri movimenti, dove, a parte i fanatici, ci si sforza di seguire la Chiesa, nel Cammino avviene l’esatto contrario: a parte qualche mosca bianca, si disubbidisce alla Chiesa ideologicamente. Cioè attraverso un sistema che costringe ad disubbidire perché non lascia liberi di fare diversamente.

    Ad esempio: la Comunione si fa seduti e tutti insieme, senza la possibilità di assumerla direttamente in bocca, cosa per la Chiesa lecita e, anzi, consigliabile.

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  26. Scusate, sono C. ma non riesco più a connettermi con l'account, non so perché.

    Ad ogni modo il motivo per cui si sente meno enfasi è a mio parere uno. Il cammino si sta implodendo sempre più, chi partecipa è ormai in cammino da una vita ed e spesso figlio (o nipote) di persone del cammino.

    Non ci sono quasi più "nuovi adepti", sono veramente pochi! Quindi erano quelli che facevano "più caciara" ed erano meravigliati dal cammino. Per questi è solo routine, niente più.

    Ad ogni modo questi incontri sono scuse per fare viaggi in Italia, non è che fanno solo il raduno di Kiko. Vanno a Roma, vedono santuari, vanno spesso anche a Porto S. Giorgio e Loreto.

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