"Kiko si vuole incontrare con te"... Però ci scrivono "Cristo" per ingannarti. E per fregarti meglio, non ti scrivono che è un reclutamento del Cammino Neocatecumenale |
Innanzitutto la si può dare ai "poveri" solo se ne avanza, dopo il saldo di tutte le altre spese e degli anticipi.
Inoltre, se i "poveri" sono più di uno, è il responsabile che decide a chi darla, secondo criteri suoi.
Se uno chiede tutti i mesi, a volte non gli verrà data per darla ad altri, per esempio.
Se uno chiede una somma, può ricevere una somma inferiore per poter accontentare tutti.
Si può adottare il metodo del "chi primo arriva meglio alloggia", dandola soltanto a chi ne fa richiesta per primo e non agli altri.
Insomma, siccome la decima viene maneggiata solo dal responsabile, che sa anche quanto è l'importo, il fatto di ricevere o meno dipende dal ricavato, dalle spese e dalla gestione del responsabile.
Non è per niente scontato che il "fratello povero" ottenga ciò che chiede.
E poi, i furbetti, predicano di dare comunque la decima anche se si è in difficoltà, perché richiederla indietro sarebbe un "esercizio di umiltà".
In realtà è una trappola, perché non è assolutamente garantito che la si possa avere indietro.
Ed è anche un "esercizio di umiltà" stupido, dare per poi richiedere.
"Liberarsi da Mammona" per poi chiedere Mammona.
La questione è sempre questa: nelle comunità ci sono i ricchi e i poveri, nessuno mette i propri beni ai piedi degli "apostoli" perché vengano divisi secondo le necessità.
Io ho fatto 35 anni di cammino e chi ha iniziato da ricco è rimasto ricco, mentre chi ha iniziato da povero è rimasto povero.
Chi aveva molte case se le è tenute, come si è tenuto la casa al mare, per esempio, alla faccia di chi non possedeva nemmeno una casa.
Il Cammino è per i furbi o per gli ingenui.
(Marco)