Dunque, parlavamo della parrocchia dell’Immacolata a Tor Sapienza, rammentata nella 1° puntata in RAI, condotta e ideata da Mimmo Gennarini insieme a un'equipe neocatecumenale nel 1983, “Il sale della terra”.
Di quella parrocchia, dove all’epoca il Movimento Neocatecumenale si era incistato da soli 9-10 anni ad opera di Gennarini figlio, Giuseppe, vennero invitati a parlare sia il parroco uscente, fautore dell’incistamento, che quello “governante”.
Ne magnificarono l’esperienza, fino a dichiarare che “prima” di aver conosciuto il Movimento Neocatecumenale NON ERANO CONVERTITI e credevano che Dio non venisse “prima di tutto”.
Allora siamo rimasti incuriositi da cotanta magnificenza insieme a cotanta mancanza di fede da parte dei due preti e siamo andati a guardare lo stato della parrocchia ai giorni nostri.
Doveva essere un paradiso, dopo così tanti anni di “lievitazione” meravigliosa.
Invece abbiamo scoperto che, al di là degli apprezzamenti ecclesiali, questa parrocchia conta 21 comunità neocatecumenali formatesi nell’arco di 50 anni e il dichiarato numero di "mille neocatecumenali"! (se è vero sono figli dei figli dei figli sicuramente in maniera preponderante), ed ha creato diversi problemi e innescato un esodo di parrocchiani quasi totale.
Partiamo però dall'inizio.
La parrocchia era stata visitata nel 1982 da Giovanni Paolo II.
Il parroco disse al Papa, come al solito magnificando:
Dieci anni fa questa parrocchia era distrutta. Il Signore ha portato qui un “Cammino”. In questo “Cammino” ci sono ora 6 comunità (in 10 anni) e questi sono i fratelli. Veramente sono dentro il mio cuore perché HANNO CONVERTITO ME PER PRIMO CHE ERO DURO. E così il primo anno, nel 1972, è nata la prima comunità e poi ogni anno una nuova comunità.Questa è veramente mitica: "I FRATELLI HANNO CONVERTITO IL PRETE!".
NON DIO, NON GESÙ CRISTO, MA "I FRATELLI", SEMPLICI UOMINI LAICI QUALSIASI.
Nella Chiesa cattolica è Dio che converte. Non "i fratelli" |
I fratelli della prima comunità, Santo Padre, dall’anno scorso vanno di casa in casa ad annunciare Gesù Cristo e a portare la pace. Bussano alla porta, si presentano a nome del parroco e vanno ad annunciare la Vita eterna, il perdono dei peccati, perché la gente purtroppo non crede che Dio perdona i peccati, pensa che Dio è ingiusto, che sia un castigatore. Bene, tra questi fratelli della comunità ci sono anche molti catechisti delle Cresime e delle prime Comunioni e fanno anche la preparazione delle coppie al Battesimo dei figli.Vanno ad annunciare Kiko casa per casa. La "gente" crede che Dio sia un "castigatore"... salvo poi entrare nel Cammino e sentirsi dire che "il Signore ti manda le disgrazie", che è anche peggio perché implica che Dio sarebbe un sadico castigatore.
Dopo due anni è nata la seconda comunità. Ora sono vicini alla tappa del “Cammino” in cui cominceranno a pregare l’Ufficio Divino, cominceranno a dire anche loro le lodi ogni mattina. Anche tra loro ci sono molti catechisti delle Cresime e alcuni delle prime Comunioni; hanno anche molti figli e speriamo che tra questi possano sorgere vocazioni, qualcuno che continui la missione di Gesù Cristo come sta facendo Lei.La «tappa del Cammino», prendete nota. È stata subito dopo sostituita con una dozzina di tappe...
Poi è nata la "terza comunità", e anche loro hanno un programma di vita già scritto in partenza dai sommi "catechisti". Sono già giunti alla tappa del mollare il malloppo:
Poi è nata la terza comunità, alcuni anni dopo: adesso stanno facendo uno “scrutinio” in cui il Signore darà loro la grazia di dare un segno concreto di abbandonarsi completamente a Dio e non più soltanto al denaro e ai beni di questo mondo. Anche qui ci sono alcuni che fanno catechesi sacramentale nella parrocchia. La quarta comunità è nata l’anno scorso dall’unione di due comunità, perché i fratelli erano troppo pochi. Anche tra questi vi sono alcuni che fanno catechesi. Quest’anno abbiamo avuto la grazia di fare una catechesi per adulti e sono venute novanta persone due volte a settimana per due mesi.Nel 1983 già erano documentate fusioni di comunità.
Poi hanno fatto una convivenza (un ritiro di due giorni) e sono nate due diverse comunità perché erano tanti. Tra questi, Santo Padre, più della metà erano lontani dalla Chiesa completamente. Ebbene IL SIGNORE HA DATO LA GRAZIA, ATTRAVERSO QUESTO “CAMMINO”, DI RISCOPRIRE LA CHIESA, DI VEDERE COME SOLO GESÙ CRISTO PUÒ VERAMENTE ANNUNCIARCI UN BENE. Il mondo ci promette chissà quali beni, chissà quali vantaggi, ma solo Gesù Cristo può darci la Vita eterna. Io vorrei ora che sia il nostro catechista, Giuseppe (Gennarini), che dieci anni fa portò il primo annuncio, sposato ed ora itinerante negli Stati Uniti, a dare la sua esperienza e poi anche il responsabile della prima comunità, Cesare."Parlò Giuseppe Gennarini, catechista proveniente dalla parrocchia di S. Luigi Gonzaga:
“Io venni qui a fare la catechesi della prima comunità nove anni fa. Ma veramente incredibili sono i cammini del Signore, perché, pensi, io prima di fare questo cammino, quindici anni fa, ero marxista, mi ero allontanato dalla Chiesa.”Marxista dandy: figlio di ricchi all’università…
La noia dei ricchi "bene"...
A questo punto il Papa si rivolse ai presenti con queste parole (notare come sempre che nel linguaggio pontificio il «mi sembra» va tradotto con «mi auguro»):
Si pensa così, che dire che un parroco è innamorato è una cosa contraddittoria. Ma io dico: deve essere innamorato, e io vedo che lui è innamorato, INNAMORATO DI TUTTI I GRUPPI, MA FORSE CON UN CERTO «PIÙ» PER IL VOSTRO GRUPPO. QUESTO POTREBBE CREARE ANCHE UN CERTO PARTICOLARISMO. MA NO! Io osservo, perché è abbastanza trasparente e mi sembra che lui, TRAMITE LA VOSTRA COMUNITÀ, è innamorato della sua parrocchia. E la parrocchia è più larga della vostra comunità, ma Gesù ci ha situato così: ci ha parlato del LIEVITO, LA MASSA E IL LIEVITO, e il lievito è sempre una parte, una cosa piccola, e la massa è la massa, ma ci vuole il lievito.Notate come il Papa, anche nell'entusiasmo, non manca mai di rimproverare (sia pure con delicatezza) gli atteggiamenti settari che ha appena visto coi suoi occhi.
Del lievito abbiamo già parlato nel precedente articolo. Anche Gesù parlava del “lievito dei farisei”. Anche quello era lievito. Però dannoso.
Continuò il Papa:
Ecco, io penso che IL VOSTRO PARROCO, E I SUOI COLLABORATORI, HANNO TROVATO UN PO’ NELLA VOSTRA COMUNITÀ QUEL LIEVITO. ANCHE HO VISTO, NEGLI ALTRI GRUPPI, MA FORSE NELLA VOSTRA COMUNITÀ IN MODO SPECIALE. Ha fatto il cammino, come si dice nel vostro linguaggio. Io vi conosco già un po’, vi ho incontrato [ndr: almeno dal 1980] in diverse parrocchie di Roma. Forse anche fuori parrocchia, ma soprattutto nelle parrocchie e MI SEMBRA CHE LA VOSTRA COMUNITÀ QUI, IN QUESTA PARROCCHIA, È MOLTO BEN SISTEMATA. Essa cresce insieme con la parrocchia grazie al parroco e insieme con il parroco, il quale vedendo le difficoltà di questa parrocchia, come lui ha detto, dieci o quindici anni fa, che cosa c’era o non c’era piuttosto, vedendo tutto questo, prese insieme a voi quegli impegni apostolici adeguati.
Ma c’è ancora un’altra parola che si ripete sempre di più nei contatti con i gruppi neocatecumenali, è la parola «itinerante». Iter vuol dire, si sa bene, un cammino. Ma qui è un cammino apostolico. Itineranti vuol dire quelli che prendono un cammino, cominciano un cammino, per portare la loro scoperta.
Io vi auguro di continuare così in questa parrocchia, BENE SISTEMATI, BENE SISTEMATI NELLA VITA DELLA PARROCCHIA, DI RIMANERE LIEVITO, PERCHÉ MI SEMBRA CHE QUESTA PAROLA, SE SI TRATTA DELLA VOSTRA SISTEMAZIONE QUI NELLA PARROCCHIA, È LA PIÙ IMPORTANTE: DI RIMANERE LIEVITO."Che ci se ne può fare di solo lievito? Poi diventa marcio e ammuffito se non si mescola alla farina per annullarsi e farla crescere…
Povero Giovanni Paolo II, in questo caso - se si prende "lievito" nella sola accezione positiva - si può dir bene che non è stato davvero profetico.
Infatti, venendo ai giorni nostri, proprio nel 2020, la pasta che avrebbe dovuto essere lievitata, la massa, se n'è andata altrove, lasciando il lievito da solo, a inacidirsi.
Nella pagina facebook della parrocchia, non mancano interventi dei pochi parrocchiani originari insoddisfatti che denunciano quello che noi ben sappiamo e cerchiamo di diffondere da anni.
Proprio quest’anno a maggio, una signora scrive:
Come al solito una messa di apparenza... INCHINANDOSI DAVANTI AI SIMBOLI DI KIKO, INVECE CHE DI CRISTO! Ha ragione il profeta... vi siete scaldati con la lana delle pecore... nutriti con il loro latte... e veramente anche con la loro carne... ma non le avete guidate e protette! Se foste stati dei veri "vicepastori" avreste messo nostro Signore (il Buon Pastore) in primo piano! davanti a Lui vi sareste prostrati in preghiera per il bene di tutti e davanti a Lui vi sareste inchinati ed avreste presentato i segni della Sua presenza... e non avreste dovuto chiedere di far sapere chi è morto in parrocchia... perché voi dove eravate mentre quelle persone morivano?...Oh, ma guarda: i neocatecumenali non erano gli specialisti del "mettere Dio al centro", "mettere Dio in primo piano", "mettere Dio al di sopra di tutto"? Come mai vanno sempre dando l'impressione diametralmente opposta?
Prosegue la testimone: "non kikizzatemi nemmeno da morta":
Oggi riflettevo che DOVRÒ LASCIAR SCRITTO, OLTRE ALLE ALTRE DISPOSIZIONE PER IL MIO FUNERALE... DI NON PORTARMI IN PARROCCHIA... BENCHÉ SIA STATA LA PARROCCHIA DI MIA APPARTENENZA... MA NEANCHE DOPO MORTA DESIDERO ESSERE POSTA ALLA PRESENZA DI KIKO O DEI SUOI SIMBOLI! Per essere alla presenza di Cristo la mia bara dovrebbe stare a metà navata e non si potrebbe poi passare... od in cappellina dove c'è anche il tabernacolo, ma non c'è posto... per cui se dovessi morire in ospedale chiederò di farlo nella loro cappella... lì sicuramente il Crocifisso vero c'è! OPPURE DIRÒ A MIO FIGLIO DI SCEGLIERE UNA CHIESA VICINA CHE ABBIA IL CROCIFISSO SULL'ALTARE... è assurdo che non si possa però assistere ad una vera messa od ad un vero funerale... ora che dovrete farli all'aperto, quale Crocifisso porterete fuori? È vero le pecore attente sanno riconoscere la voce del vero pastore!Un’altra signora scrive che avrebbe voluto rinnovare lì le promesse del 25° di matrimonio, ma gli è stato impedito perché:
Per i Parroci avevamo pochi invitati e così ho dovuto cambiare. Mi era dispiaciuto enormemente. Ma è sempre la mia Chiesa.Le viene risposto che:
Non sono gli invitati il problema... ma per la chiesa nuova, appartenere alla comunità... sennò la chiesa alla Cervelletta (sempre che sia libera)... così anche per battesimi e matrimoni... naturalmente tutti ti diranno che non è vero... ma è LEGGE non scritta! Purtroppo!Dopo questo fioccano molte testimonianze:
So bene come funziona. Per fortuna non è la mia chiesa di appartenenza… la mia chiesa di appartenenza è S Cirillo Alessandrino. QUI IL PRETE HA ANCORA VOCE IN CAPITOLO. NON PER NIENTE MOLTISSIMI FEDELI VENGONO DA VIALE TOR SAPIENZA.
Spetta a voi far valere la casa di Dio per il motivo per la quale è nata: la casa di tutti i fedeli e dove la legge è.uguale per tutti. Datevi da fare affinché ritorni la casa di tutti.
A Tor Sapienza TUTTI I VERI CRISTIANI SANNO COME È LA SITUAZIONE, ma cosa possono fare contro degli idolatri che non vogliono sentire! Dovrebbe essere il Vaticano od i Vincenziani a far rispettare le regole! Cmq Dio non si può prendere in giro e solo a Lui spetta l'ultima parola!
Io anni fa volevo iscrivere mio figlio autistico al corso x la prima comunione...mi risposero che lui non avrebbe capito il senso del prendere l'ostia x lui era come mangiare una patatina... (a chi non "capisce", niente sacramenti!)
Andai alla parrocchia della Rustica e lì ci accolsero a braccia aperte... partecipammo a tutti gli incontri e gli fecero fare la comunione, su nostra richiesta, una settimana prima da solo ma con tutti i suoi compagni di catechismo.
Non facemmo la classica festa al ristorante... festeggiamo lì con i parenti e con la parrocchia e i bambini del catechismo... con coloro che ci avevano accolti…
“PER ME A TOR SAPIENZA NON ESISTE UNA CHIESA....e da allora non li accolgo per la benedizione Pasquale.
Nella mia casa l'ipocrisia resta fuori dalla porta!
Mi dispiace, ma dovete imporvi. La chiesa è la casa di Dio il parroco è il suo vice e deve dirigere la Chiesa, NON FARLA DIRIGERE DALLE COMUNITÀ [neocatecumenali]. Purtroppo vi lamentate in tanti ma le cose da anni non cambiano...
Ti capisco... se tuo figlio fosse stato della comunità gli avrebbero messo un gruppo solo per lui... e parlo per esperienza perché ERO CATECHISTA... ma una volta lasciata la comunità, quando ho cominciato a capire le "stupidaggini" di Kiko, sono stata messa in SITUAZIONI DI MOBBING PERCHÉ MI DIMETTESSI... e ci sono riusciti quando hanno mandato a fare i vestiti in un negozio che faceva da copertura per lo spaccio di droga! ma PRIMA DI ME HANNO LASCIATO ALTRE BRAVE CATECHISTE, CON LO STESSO SISTEMA, SOLO PERCHÉ NON ADERIVANO ALLE IPOCRISIE NEO-CATECUMENALI! Non a caso molti di loro sono della Rustica, dove la chiesa non gli da' spazio e comandano qui.... molti altri invece vengono da altre parti di Roma! ALMENO LA METÀ NON SONO DEL POSTO! Pazienza lasciamo a Dio di fare la Sua Giustizia! per noi non dovrebbe essere un problema, Dio arriva ovunque!
Sono stata in amicizia col Parroco... od almeno mi ritenevo tale, sia con lui che con un altro sacerdote... e spesso ho cercato di farli riflettere!... Speravo che con questa pandemia avrebbero cambiato rotta e che se andavano in streeming avrebbero fatto messe per tutta la borgata... INVECE LO HANNO USATO PER FARE MESSE PER LA COMUNITÀ! Alla via Crucis prima della domenica delle Palme... hanno fatto una pagliacciata senza neanche la Croce... non parliamo della messa delle Palme e di Pasqua... vengono inquadrate solo le immagini prese da Kiko, che ormai infestano tutta la parrocchia, od il suo crocifisso... mai il vero Crocifisso sul muro, che da anni hanno messo a metà navata pronto ad essere buttato fuori! e non parliamo delle omelie... non conoscono neanche il Vangelo! L'unico che si salva e parla di un Dio d'amore è don Stefano, ma è da poco che è qui... e non so' quanto si renda conto di ciò che ha intorno! SONO ANNI CHE TUTTA TOR SAPIENZA PROTESTA... QUANDO ANDAVO PER LE CASE NE HO SENTITE TANTE ED ANCHE DOPO... MA COSA SI PUÒ FARE SE VIGONO LE LORO REGOLE!
Mettete il Crocifisso... non le immagini create da Kiko! la nostra parrocchia dovrebbe essere cattolica e cristiana! Perfino Papa Francesco ha messo il Crocifisso di San Marcello al centro dell'altare, ed anche a Santa Marta... e lui si è posto alla sua sinistra in servizio e non nel ruolo principale... voi invece continuate a tenerlo fuori vista ed onorate i segni di Kiko... non sapete chi seguiva Cori (?) con il vitello d'oro la fine che hanno fatto... Ho apprezzato come al solito l'omelia di don Stefano... ma non è possibile che in questa situazione non abbiate paura delle conseguenze!
… sapendo che la Parrocchia non si prende poi responsabilità contro i "bulli", i delinquenti e gli spacciatori... che oltre ad invadere la borgata si spingono ben dentro l'oratorio e i campi... Chi si prenderà questa responsabilità... e poi (invece di farlo fare a chi viene aggredito mentre vi presta servizio) denunciate o chiamate i servizi sociali per coloro che non si comportano regolarmente! Non credo che troverete aiuto da persone fra l'altro impreparate, quando voi che dovreste proteggere i più deboli vi girate dall'altra parte anche quando basterebbe chiamare il genitore e chiedere un migliore comportamento o l'allontanamento del bullo o del delinquente! ACCOGLIERE IL PECCATORE È UN CONTO, FARLO DELINQUERE IN PARROCCHIA È UN ALTRO!
NELLA NOSTRA PARROCCHIA PURTROPPO VANNO TUTTI A SERVIZIO DA KIKO, invece che appresso alla parola di Cristo e delle sue pecore... per cui spero che arrivino più vocazioni, sacerdoti che ancora amano Cristo e vogliono servire i cattolici cristiani della nostra borgata... CHE SI RICORDINO DELLE MESSE NORMALI, E NON PERDANO TUTTO IL LORO TEMPO PER LE MESSE DI KIKO, LE SUE CELEBRAZIONI, RITI, CONVIVENZE, E SPECIALMENTE CHE RIMANGANO NELLA NOSTRA PARROCCHIA LE DONAZIONI O LE RACCOLTE! Che Dio ci aiuti ad ottenere buoni pastori per la nostra parrocchia è per il bene della nostra borgata.
Bellissima riflessione... ma nella nostra parrocchia, in quanti sacerdoti la seguiranno??? ... in una parrocchia dove CHI VUOL SEGUIRE LE REGOLE DI CRISTO È COSTRETTO AD ANDARE ALTROVE... dove I CARISMI VENGONO BLOCCATI SE NON CI SI INCHINA AD UN "UOMO"... dove I POVERI NON VENGONO ACCOLTI, I PROBLEMI SI FA' FINTA DI NON VEDERLI (tanto ci pensa Dio)... dove I SACERDOTI INCONTRANO E SERVONO SOLO UN GRUPPO, E NON I VERI PARROCCHIANI... dove non si soccorre il povero, ma solo quelli di un gruppo... DOVE IL DENARO RACCOLTO NON VA' PER IL BENE DELLA PARROCCHIA E DEI PARROCCHIANI, MA FINISCE PER LE FINALITÀ DI UN GRUPPO... dove SI PORTA AVANTI RAZZISMO, OMOFOBIA, MASCHILISMO E DIVISIONE... dov'è San Vincenzo??? ma in special modo dov'è Cristo???... Giusta la prefazione... I nostri corpi sono nati dalla polvere, e finito il miracolo della vita terrena quello ritorneranno. Quel che conta è la nostra parte spirituale... dove andrà?.... appresso ad un uomo, probabilmente nel fuoco eterno, od appresso a Cristo nel suo Regno???... CHE DIO VENGA PRESTO A LIBERARCI DA QUESTA SCHIAVITÙ.
Belle parole e propositi... ma DOVE REGNA IL GIUDIZIO, LA DIVISIONE, CRISTO NON PIÙ SULL'ALTARE... LA CARITÀ NON ESISTE!... Il digiuno per qualcuno è solo un’apparenza, e l'elemosina è solo per chi fa parte del gruppo e LA CHIESA VIENE SPOGLIATA DALL'ELEMOSINA CHE VIENE DAI CATTOLICI, PER INDIRIZZARLA AD UN UOMO!!! e rimane senza ristrutturazione e aiuto per i veri bisognosi!!! Perché TUTTI I GRUPPI DI SOSTEGNO O CATTOLICI, SONO STATI COSTRETTI AD ANDARE ALTROVE... e chi fa catechismo, ma non vuole seguire le "idiozie" di un certo gruppo, ma l'amore di Dio, viene messo nelle condizioni di dover andarsene, lasciando il proprio mandato???... SPERIAMO CHE LA NOSTRA PARROCCHIA RITORNI AL VANGELO ED A CRISTO, e sulla strada di San Vincenzo!
Anche nella nostra parrocchia in passato (molto passato purtroppo) si sono fatte molte opere di aiuto ad altri, o di accoglienza... MA POI È DIVENTATA "PROPRIETÀ" DI UN GRUPPO E SI È ASSERVITA AL GRUPPO INVECE DEL CONTRARIO, PER CUI TUTTI GLI ALTRI SONO STATI COSTRETTI AD ALLONTANARSI... E TUTTE LE POSSIBILITÀ ANCHE FINANZIARIE, SONO FINITE IN QUEL GRUPPO INVECE CHE NELLA PARROCCHIA! Ho ascoltato con le mie orecchie, più volte parlare di donare al povero, o anche riguardo la ' pedofilia' di stare attenti ai bambini... o riguardo all'oratorio stare attenti che non si facessero male... ma di fatto i soldi sono andati altrove, il nostro caro parroco sa' bene che da sola ho dovuto provvedere per far smettere un ragazzo con problemi di picchiare gli altri o di aggredire le persone, e che le parole detteci sulla pedofilia erano solo un apparenza, perché qual'ora ci fosse stato un caso, non si sarebbe fatto niente... Le parole non servono, bisogna fare i fatti, altrimenti si è complici di chi fa' il male! Nella nostra parrocchia in passato si è fatto molto bene... ma NEGLI ULTIMI VENT'ANNI, QUESTA STRADA NON SI CONOSCE PIÙ!"
Molto bello!!! ☦️ PECCATO CHE A TOR SAPIENZA SI VENERI UN UOMO INVECE DI SEGUIRE I SUOI INSEGNAMENTI [di Gesù]... CHE I SUOI SACERDOTI SERVANO QUELL'UOMO, I SUOI PREGIUDIZI, IL VECCHIO TESTAMENTO, LE SUE DIVISIONI E ZIZZANIE, INVECE DI SERVIRE CRISTO in imitazione di San Vincenzo!
Nella (parrocchia) mia ci sono si le catechesi comunione e cresima ed anche gli scaut, ma purtroppo chi non fa' parte di un certo gruppo, viene allontanato, e solo quel gruppo occupa la chiesa, per non parlare che i sacerdoti se escono lo fanno con quel gruppo e trascurano del tutto gli altri, considerandoli come non cristiani, alla messa di Natale o Pasqua si fa' solo un tipo di cerimonia, legata a quel gruppo, e la mattina la messa solenne è fatta solo dal sacerdote più anziano, senza canti, e di solito senza aiuto... TUTTI GLI ALTRI GRUPPI O SE NE SONO ANDATI, O SONO 2 GATTI... Il crocifisso invece che sull'altare è a metà navata pronto ad uscire... ed il quadro di San Vincenzo è talmente nero che ormai quasi non si vede più... oltre che I SOLDI RACCOLTI DAL GRUPPO INVECE CHE IN CHIESA FINISCONO AL FONDATORE... Naturalmente sia per messa che per catechismo, chi non condivide (TANTISSIMI) vanno altrove... Io stessa ho dovuto lasciare, il catechismo sia per mobbing, che perché chi ha fornito i vestiti per le comunioni erano persone poco per bene, ed alla mia richiesta di prendere informazioni mi è stato risposto che lui non faceva il poliziotto... Se bambini od adulti vengono aggrediti ci si gira dall'altra parte... se qualcuno protesta non è cristiano... Se parli di Trinità è un mistero! Se parli di nuova creazione fatta dallo Spirito Santo nel grembo di Maria, bestemmi! Qualche problemino ci sarà, No! Però non credo che tutte le parrocchie stiano così... od almeno me lo auguro!”In quella parrocchia sono rimasti solo loro, il “lievito”.
Gli altri sono scappati tutti o li hanno fatti scappare, come abbiamo sentito dalle testimonianze su facebook.
L'affezione particolare a "quel gruppo", di cui nel 1982 Giovanni Paolo II era sicuro che avrebbe portato l'amore del parroco alla parrocchia intera, ha invece distrutto la parrocchia per metterci i neocatecumenali.
Nonostante così chiare evidenze, sfratti ed esodi di parrocchiani, nel vicino 2018 il vicario di Roma, monsignor Angelo De Donatis, ha fatto un incontro con i 1000 (!?!?) neocatecumenali di Tor Sapienza.
Mille? 21 comunità, per fare 1000 persone dovrebbero essere composte ciascuna da 47-48 camminanti.
Sarà, ma in tutte le realtà che conosco io (e non sono poche), è una vittoria se esiste qualche comunità di 35 persone, altrimenti possono arrivare anche a meno di 10.
Quando si parla del Movimento Neocatecumenale si ha sempre timore dell’inganno: non sarà mica, per caso, che il numerone si è raggiunto convocando anche altri “fratellini” da altrove?
Possibilissimo.
Ma le vocazioni, che sono esattamente rintracciabili perché c’è l’evidenza dell’ordinazione presbiterale, sono solo 4 e chissà se di parrocchiani territoriali… 3 famiglie in missione... in 50 anni!
L’incredibile, dopo che sappiamo della “sparizione” dei parrocchiani esiliati in altre parrocchie “dove il prete ha voce in capitolo e non i neocatecumenali”, sono le parole del vicario:
Vi auguro di avere sempre un cuore traboccante di Spirito Santo. La Sua bellezza è la comunità e voi siete la testimonianza che in questa città c’è un numeroso popolo di credenti il cui “io” spirituale cede il posto al “noi”. La vostra vita e tutto il quartiere senza questo Cammino sarebbero stati più poveri.
Magari, se queste parole le avesse rivolte ai parrocchiani
di Tor Sapienza, invece che ai neocatecumenali, glielo avrebbero potuto
spiegare che “SONO ANNI CHE TUTTA TOR SAPIENZA PROTESTA”, invece che sentirsi
impoverita dall' assenza del loro “noi”.
(fine terza parte -- segue)