sabato 23 ottobre 2021

Quando Mosè diventa Faraone (bis). Dal libro di Antonio Lombardi

Riallacciandoci al precedente post sul libro-testimonianza dell'ex-catechista del Cammino Neocatecumenale, Antonio Lombardi ("Quando Mosè diventa Faraone " di A.Lombardi - Edizioni Segno), proseguiamo con la lettura di alcuni stralci.


Motivi di tanto successo (del Cammino neocatecumenale, ndr).

Oggi il Cammino, strutturato in modo piramidale, guidato da Kiko e dalla sua equipe, conta migliaia di seguaci, ben motivati e indottrinati, in ogni parte del mondo. Viene spontaneo chiedersi il motivo di tanto successo.

Esso è dovuto soprattutto al grande fascino che tutto il movimento nel suo insieme svolge nell'immaginario collettivo di essere la vera Chiesa di Gesù Cristo.

Ad avallare questa convinzione è l'acquiescenza al Cammino e il silenzio operato della gerarchia ecclesiastica in tutti questi anni ignara di quanto realmente avviene all'interno di questo movimento. Il punto nevralgico di questo successo parte proprio da questa convinzione che gradualmente prende quota negli itinerari del neofita: di essere la chiesa che Gesù ha scelto in questo tempo per salvare l'umanità dal peccato
Non dicono chi sono... perché sono la Vera Chiesa inviata dal Vescovo.
Il fatto che dei semplici laici, perlopiù cattolici non praticanti, si trovino un giorno da soli, riuniti insieme da un sentire comune, senza l'oppressione dell'autorità preposta a gestire ogni parte della loro vita religiosa, come ad esempio la liturgia della parola e quelle eucaristica, dove persino il celebrante occupa un posto marginale, di per sé, è già per molti un motivo di novità e di incoraggiamento a procedere su una strada che sembrerebbe avere del miracoloso.

Il cammino neocatecumenale offre conoscenza della parola di Dio, gioia di vita comunitaria, suggestive liturgie. Nei primi due anni non viene chiesto alcun impegno, se non la partecipazione alle catechesi e all'eucaristia, e ciò rende tutti illusoriamente felici. Poi a partire dal primo passaggio improvvisamente il registro cambia, si richiedono atti eroici e le mete spirituali più alte non vengono proposte, ma imposte.

Ma si arriva a questa fase quando ormai l'individualità e la coscienza personale hanno subito un lento processo di sopimento. Il ricorso all'analisi razionale e al pensiero critico autonomo sono etichettati in modo negativo come tentazione demoniaca, quasi fosse l'irrazionalità e il continuo a gettarsi nel buio la caratteristica del vero credente.

Infatti sono frequenti gli inviti a calpestare la coscienza personale per obbedire senza porre domande ai catechisti, che rappresentano Gesù Cristo! Per oltre 40 anni Kiko ha tenuti nascosti i contenuti delle sue catechesi e da sempre ostenta una forte religiosità ed un apparente ossequio alla Chiesa.

Soprattutto ha saputo imporre una struttura piramidale in cima alla quale c'è la sua figura carismatica di Capo assoluto meritevole d'essere creduto, venerato, seguito e obbedito. Anche per i sacerdoti del cammino Kiko gode di una credibilità maggiore di quella dovuta ai rispettivi Vescovi e persino al Papa.

A lui fanno capo le equipe nazionali degli itineranti ed i super catechisti interregionali che trasmettono ordini e messaggi ai capi catechisti delle singole comunità rette da norme ferree e indiscutibili e e guidate una per una da fidati responsabili. Le persone deboli ed emarginate si sentono circondate dall'affetto dei fratelli e seguiti dai catechisti come padri, anche economicamente se bisognosi.

in marcia sul cammino di Kiko
Perché è difficile uscire dal cammino neocatecumenale.

All'interno delle comunità nulla si sa di quanto avviene nella Chiesa. Talvolta trapelano certe critiche rivolte al Cammino da parte dei sacerdoti ed i vescovi, ma tali critiche diventano sempre motivo di grande orgoglio come per una persecuzione scaturita dal fatto che il Cammino è la vera Chiesa dov'è possibile essere cristiani fino in fondo.

Quando non possono nascondere qualche critica i catechisti dicono sempre: il Cammino e osteggiato perché è radicale, chi non lo accetta è perché rifiuta il Concilio.

Pertanto la critica di assomigliare ad una setta non preoccupa le persone che fanno il Cammino in quanto una volta che se ne fa parte sono continuamente ribadite l'appartenenza alla Chiesa Cattolica e la simpatia personale che il Papa e il Vaticano nutrono per il Cammino.

Quando si è dentro la comunità sembra che di settario non ci sia niente: cose che prima sembravano strane diventano familiari. Il linguaggio e gli atteggiamenti individuali cambiano gradualmente e senza che uno se ne renda conto finisce per assomigliare sempre più agli altri.

Solo dopo un lungo distacco si può notare l'omologazione che era avvenuta con un lento processo di assimilazione frequentando la comunità. L'omologazione è così forte che sono sufficienti poche battute per riconoscere immediatamente uno del Cammino.

Il fideismo ed il senso di impotenza della persona che si acquisiscono gradualmente nel cammino rendono tutti estremamente fragili ed incapaci di lasciare questa realtà e di fare esperienze libere alternative. Nel corso del Cammino inoltre è posta una grande enfasi su ciò che era la propria vita prima e su ciò che è stata dopo l'ingresso in comunità. Tutto era vissuto nel modo sbagliato, niente aveva senso.

L'incontro con il cammino diventa l'evento per eccellenza della propria vita al punto che le persone si convincono a disprezzare la loro vita precedente, convinte che solo adesso hanno trovato la vera vita.

In raccoglimento davanti alla famosa kikona della Madonna di Kiko
C'è ironia e diffidenza nei confronti di sacerdoti, religiosi e credenti che non fanno parte del Cammino, come se fossero sacerdoti religiosi di serie B o cristiani della domenica che non vedono i loro peccati e vivono nell'inganno e nell'ipocrisia.

Questa convinzione è un grande deterrente per i membri delle comunità in crisi. Essi infatti, difficilmente si rivolgono sacerdoti diocesani o ad altri religiosi, dato che anno dopo anno è stata loro comunicata una sorta di sfiducia nei loro confronti oltre alla convinzione che l'unica Chiesa si è quella neocatecumenale.

Per tanto chi pensa di lasciare la comunità ha l'impressione di abbandonare Dio e la Verità. Chi arriva a ripudiare Il Cammino dopo averlo seguito per anni anche se con motivazioni ben precise e oggettivamente condivisibili, è considerato un apostata e un Giuda. Con tali persone viene di colpo interrotto qualunque contatto.

Terrorismo psicologico e minacce per chi lascia il Cammino.

In tutte le comunità neocatecumenali i catechisti ripetono spesso quanto predicato da Kiko e riportato nel testo delle catechesi.

"Fratello mio tu puoi tornare indietro però attento attenti fratelli, perché Dio vi ho inviato dei catechisti concreti, che vi hanno detto che hanno visto Gesù Cristo! Dove andrai? Diventerai un uomo disgraziato, non servirai a niente, già sei stato marcato fuoco e questo non te lo può togliere nessuno! Se andate via il Sangue di Gesù Cristo per la nostra testimonianza ricadrà su di voi"(Orientamenti alle equipes dei catechisti per l'iniziazione alla preghiera pagina 412)

Il potere di queste affermazioni, lanciate ora con stile profetico e vagamente minaccioso, ora con tono paterno, hanno il potere lentamente di plagiare le persone! Le conseguenze sono gravissime. Così Kiko mantiene i suoi seguaci nel dubbio di salvarsi e fa credere loro che chi lascia il Cammino lascia anche la Chiesa e si allontana da Dio.

E poi dove andare?

Siccome il Cammino monopolizza la vita delle persone per decenni, si constata che chi lascia il Cammino difficilmente riesce a reinserirsi in parrocchia e si sente come un pesce fuori dall'acqua.

23 commenti:

  1. In modo semplice ed efficace il prof. Antonio Lombardi risponde ad una domanda che molti, dall'esterno, si fanno, e cioè quale sia il motivo del successo del Cammino neocatecumenale.
    Una fascino particolare lo esercita il sentire, nell'ambito della piccola comunità, di avere un ruolo quasi fondante in una Chiesa novella (o rinovellata): in Cammino ti senti come un pioniere nel nuovo mondo.
    Pioniere non è un termine casuale, perchè così vengono definiti tra i TdG i fratelli che vanno a propagare il verbo di Geova.
    Come dice Lombardi, trovarsi da soli, fra laici, a 'fare' liturgie e celebrazioni, senza l'oppressione di un'autorità religiosa, quella del sacerdote, che viene vissuto come un fratello allo stesso livello degli altri, e sicuramente con un'autorità morale inferiore a quella dell'ultimo dei catechisti, è uno dei motivi principali per cui il Cammino attira a sè i cattolici insoddisfatti, o in crisi con una Chiesa avvertita come distante, autoritaria, gerarchica.
    Per questo, i messaggi dati soprattutto nei primi tempi di Cammino, vanno nel senso di una libertà acquisita: libertà anche dalle pastoie dottrinali, visto che, con un pratico kit di 30-40 parole e qualche concetto troppo semplificato se non addirittura erroneo, si ha l'illusione di saperne di più di san Tommaso d'Aquino (non per nulla la teologia, si ripete più volte, è inutile ed addirittura dannosa ed antitetica alla fede.
    Solo dopo un certo periodo di luna di miele, questa ebbrezza diventa consuetudine e ciò che fa rimanere in Cammino è la convinzione che la Chiesa alla fin fine non può offrire di meglio, che uscire dalla comunità sarebbe un tradimento e una rinuncia all'elezione divina; inoltre, dopo anni di continue ripetizioni dei medesimi ritornelli, si è persa la capacità di vedersi e di vedere gli altri dall'esterno, come anche ci si è convinti, a forza di ripeterlo ossessivamente, che davvero nella propria vita ed esperienza tante Cammino non c'è proprio nulla da salvare. A ingenerare questa convinzione sono indirizzate tutte le prime convivenze di passaggio: primo scrutinio, Shemà e secondo scrutinio in particolare.
    Oltre che a creare dipendenza dal Cammino e dai catechisti, particolare attenzione viene dedicata a convincere ciascuno che tutti coloro che non sono in comunità "non possono capire" l'importanza che essa riveste e la sua autentica realtà.
    Va da sè che anche chi è uscito dal Cammino, lo ha fatto perchè allontanato dal demonio, schiavo di Mammona, tiepido, rigettato da Dio.
    Al punto tale che ci si aspetta il suo fallimento umano e spirituale. È esperienza comune infatti incontrare ex fratelli del Cammino che si aspettano che il fuoriuscito abbia perso la fede, o sia infelice. Spesso lo guardano come impietositi, quando invece chi è proprio chi èrimasto incastrato nel Cammino senza riuscire ad affrancarsene ad essere assai più degno di pietà.

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  2. Faraone è l'acronimo di :

    Forse Adesso Ridiamo Ancora Osservando Neocatecumenali Eresie

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    1. Nel Vangelo di oggi (XX domenica dopo Pentecoste) c'è l'ennesimo episodio in cui i Farisei tentano un trucchetto per "estrarre" una contraddizione dal Signore, cioè per fabbricarsi una scusa per gridare a tutti: "vedete? il Signore si sbaglia, noi abbiamo ragione".

      Nel nostro piccolo, anche noialtri di questo blog riceviamo lo stesso trattamento dagli asini raglianti, bramosi di trovare una scusa per dire a sé stessi: avevamo ragione a idolatrare Kiko-Carmen-Cammino, il triplice itello d'Oro di Categoria Superiore.

      Essendo asini raglianti non capiscono che noialtri siamo solo "messaggeri". Denigrare e aggredire il "messaggero" non significa rendere falso il "messaggio". Tanto più che tale "messaggio" è costituito, oltre che dalle testimonianze di chi ha fatto esperienza del Cammino (credete davvero di poterle smentire tutte? se anche solo una di quelle testimonianze fosse vera, significa che il Cammino è veramente marcio come abbiamo sempre saputo tutti, voi compresi!), è costituito anche da documenti e fatti ineludibili: documenti della Chiesa (provateci voi a "smentire" o "debunkare" la Chiesa, avanti, asini raglianti, chi di voi vuol essere il primo?), fatti documentati dagli stessi fratelli delle comunità del Cammino (persino dai kikolatri più facinorosi di voi).

      Ricordatevi sempre del paragone con gli scacchi (che hanno le stesse "regole" da millenni): se al vostro club di scacchi si iscrive un asino ragliante che pretende il diritto di modificare le regole tutte le volte che vuol vincere una partita, già merita le pedate di tutti gli altri iscritti (oltre che l'espulsione); figuratevi se durante i tornei si mette davvero a giocare contro le regole. Per questo, quando si dice che "l'eresia va sradicata", si intende soltanto un ripristino della giustizia e della verità. Chi scende a compromessi con la menzogna finisce sempre per compiere le peggiori ingiustizie (per questo è impossibile creare una setta "cattolica" che abbia il solo scopo di foraggiare a vita i suoi fondatori).

      E no, il "buuh buuh siamo approvati" non significa niente. Lo Statuto del Cammino non è un certificato di santità per qualsiasi pensiero, parola, opera, omissione, che hanno fatto o che faranno i camminanti e i capicosca del Cammino.

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  3. "Se andate via il Sangue di Gesù Cristo per la nostra testimonianza ricadrà su di voi"
    E NO CARO "FRATELLO" IL SANGUE DI CRISTO *RICADRÀ SU DI TE* PER LE TUE ERESIE PROFUSE CHE PER MERO MERCIMONIO HANNO INGANNATO E SVIATO TANTE ANIME CHE SÌ SONO COSTATE IL SANGUE DI CRISTO.
    SONO IO CHE ATTENDO IL GIUDIZIO DI DIO SU DI VOI PER CIÒ CHE GRIDA VENDETTA AL SUO COSPETTO.

    OGNI PECCATO HA LA SUA RETRIBUZIONE,

    OGNI INFAMIA LA SUA SEVERA CONDANNA.

    FOSSI IN TE "FRATELLO CATECHISTA", SE NON VUOI FERMARTI E CONVERTIRTI ALLORA MEGLIO PER TE SE TI PROCURI UNA MACINA DA MULINO E UNA FUNE PER APPENDERTELA ATTORNO AL COLLO È POI BUTTARTI NEL MARE 👋

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  4. Rifacciamoci due ripassi su quanto sta emergendo.
    Premetto prima di riportare ciò che emerge, per ogni chiarimento ed in aiuto a chi avesse pensieri tenebrosi, di non provare nessun odio per Kiko, Carmen, don Mario, i catechisti NC e affiliati, e per il Cammino. Ma, vi ripeto, sono qui per dare la mia testimonianza. Se sbaglio in qualcosa, sono pronto a chiedere scusa e perdono sia verso chi ho sbagliato e sia verso Dio.
    Ma non posso tacere.
    Iniziamo.

    E' stato detto, non da me, da Kiko stesso, e sappiamo che è stato detto durante una loro convivenza, dove nessuno ha detto, faccio un esempio: Kiko, scusa, non è così, ti voglio bene,ma forse stai dicendo cose un pò errate... ( qualcosa di simile);
    e per cui se nessuno ha fiatato, e siccome siamo davanti a cristiani adulti, nel senso che sono oramai grandicelli e navigati, ovvero persone che fanno catechesi, che evangelizzano, che dicono di conoscere le Sacre Scritture e il Papa e il Cristianesimo, ecc, ecc, ecco ch se nessuno ha fiatato, si presuppone che, secondo egli, ciò che è stato detto da Kiko è verità e va accolto e divulgato tranquillamente nei cuori dei fedeli, nelle parrocchie, ovunque.
    Bene!
    E per cui, sappiamo con certezza assoluta che sono state dette queste cose davanti a tutti:
    «Chi può guarire [...]? Lo Spirito Santo scendendo su di lui [...]» «Chi ti ha fatto credere che quello che dice Kiko è vero? Che cosa ti può far credere veramente che quello che dice questo catechista è vero, che questa è la verità? Che cosa, la ragione? No, dice S. Paolo: "Lo Spirito Santo dà testimonianza al nostro spirito (". S. Giovanni dice ancora un'altra cosa: "è lo Spirito che ti dona la certezza intima, nel profondo del cuore, che quello che dicono esteriormente gli apostoli è la verità ". Ossia la prova che hai ricevuto lo Spirito e che hai creduto nel kerygma...
    «non è tanto importante quello che io dica quanto che lo Spirito Santo vi dia la certezza interiore, ascoltando, che quello che stiamo dicendo è la verità. È lo spirito Santo l'autore dell'evangelizzazione.»
    segue 2a parte.

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  5. Le parole sono chiare, sono davanti a tutti, proprio tutti quanti.
    Nel post dei giorni indietro ho già dimostrato la "Menzogna detta sul palco in MONDOVISIONE E DAVANTI AI VESCOVI E SACERDOTI E ALTRI in cui si affermava l'innocenza di Apuron e la sua persecuzione. Sappiamo che vi è stato il VERDETTO DEL VATICANO che ha " PERSEGUITATO APURON", cioè IL PAPA STESSO E' IL PERSECUTORE DI APURON, in quanto ha confermato il verdetto e non ha concesso appello. ( si scrive così perché, secondo me, molti saranno ancora convinti che Kiko ha detto la pura verità e per cui il Papa e il Vaticano sono in errore, e sappiamo che, forse, Apuron si definisce ancora innocente, e per cui vi è un margine di dubbio, ovvero alcuni potrebbero pensare: hai visto Apuron fare quelle cose? Chi ci dice che il Papa abbia ragione? Kiko parla per opera dello Spirito! Noi sappiamo che Kiko dice la verità!... e tanti ragionamenti che vanno in questo senso).
    Ma ora arriviamo ad un altro punto ben definito e delineato davanti a tutti noi, cioè quanto viene riportato su questo post.
    Infatti, mi pare di capire ( vi ripeto sono prontissimo a correzioni) che Kiko abbia affermato questa cosa:

    "Fratello mio tu puoi tornare indietro però attento attenti fratelli, perché Dio vi ho inviato dei catechisti concreti, che vi hanno detto che hanno visto Gesù Cristo! Dove andrai? Diventerai un uomo disgraziato, non servirai a niente, già sei stato marcato fuoco e questo non te lo può togliere nessuno! Se andate via il Sangue di Gesù Cristo per la nostra testimonianza ricadrà su di voi"(Orientamenti alle equipes dei catechisti per l'iniziazione alla preghiera pagina 412).
    Bene, ora analizziamo a fatti ciò che accade ad una persona che lascia il Cammino, o viene espulsa per vari motivi, o viene allontanata o si allontana, o altro di simile, e per cui non ha più relazione con i suoi angeli catechisti del Cammino Neocatecumenale.
    Vi è una persona che posso portare come esempio e che molti conoscono. Ovviamente i casi della vita sono molteplici e diversi, ma in grandi linee ciò che è stato scritto è abbastanza chiaro, detto in poche parole sa di questo: Se tu lasci il Cammino, cioè i tuoi catechisti ( che sono sottoposti ad obbedienza a me, per cui lasci me), sarai un disgraziato, e il Sangue di Gesù ricadrà su di te, cioè andrai all'inferno, vivrai una vita misera, ecc, ecc. ( suona grosso modo così).
    Bene!
    Ora vi metto un esempio di chi ha lasciato il Cammino e no è più sotto i catechisti, cioè di Kiko:

    https://www.youtube.com/watch?v=gqDQQb8DOdQ&t=4s

    Questo è solo un esempio, diciamo, tangibile, cioè è davanti a tutti come lampada per illuminare dove sia la VERITA'.

    Quindi vi domando a tutti voi: LO SPIRITO SANTO CHE ABITA IN VOI, COSA VI STA DICENDO?


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  6. Certo che, quando si liquida la critica aprioristicamente con una motivazione simile, si consegue l'effetto che ogni dubbio sul cammino, ogni eccezione diventa addirittura conferma ulteriore della sua bontà e verità.

    Si dice: E' perchè siamo radicali e autentici che siamo tanto perseguitati, chiamati eretici, invisi ai "vescovi faraoni".

    Dall'altro lato i catechisti neocatecumenali, Kiko e itineranti in primis, sono "coloro che hanno visto Gesù", parlano nel suo nome, ti dicono la verità, in generale e sulla tua vita.
    Se loro ti assicurano che Dio ha un progetto per te, che Dio ti ha voluto lì... Così sarà per forza.
    E dunque, se vai in crisi è perchè sei nelle mani del demonio, se poni domande...

    Non ascoltare loro equivale tout court a rifiutare la salvezza. Ed ecco che se ne escono con il loro "Attenti fratelli! Siete marcati a fuoco!" "Ora avete conosciuto la verità, non potete più tornare indietro!".
    E giù vere e proprie maledizioni più o meno velate e oscuri presagi.

    Ma chiediamoci, una buona volta, anche molto laicamente: in mano a chi si è messa la propria vita?

    In mano a chi l'ho messa anche io per anni, tanti anni? Troppi!

    Sono prova io stessa che in questa trappola si cade, eccome se si cade, fino a restare legati mani e piedi. E neanche te ne rendi conto. Il Cammino del "Dio ti ama così come sei" si trasforma nella peggiore delle gabbie, inibisce a priori ogni senso critico, priva totalmente della libertà.

    Ma sono prova anche del fatto che si può uscire, anche dopo tanti anni SI PUO'.

    E' difficile riabituarsi alla libertà. Ogni tanto ti guardi alle spalle e ti meravigli che nessuno sia lì, a tampinarti (che sollievo!):
    Nè i catechisti coi loro toni imperiosi e le loro minacce,
    nè i fratelli, tuoi controllori quotidiani,
    nè i "fidati responsabili" messi dai kikatekisti a fare da cani da guardia dei pecoroni loro affidati, comunità per comunità; ognuna con la sua saletta, ognuna col suo recinto dorato (d'oro vestito, oro vero, tanto lo paghi tu, come tutto il resto, e poi è più bello... d'oro! Almeno ti rifai gli occhi...).

    Pax

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  7. @blog

    Cari "osservatori" vi dicevamo che ci sarebbe stato il rimbalzo? Così è stato stiamo facendo le catechesi in parrocchia, non si è mai vista tanta gente, anche le convivenze di inizio corso a tutta forza, ma il Cammino non era finito? E' finito questo blog, non il Cammino, che rimbalzo ragazzi.Avanti con le catechesi formermo una due comunità all'anno.

    Barone Celestiale

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    1. E poi si lamentano di essere definiti asini raglianti: notate come confondono la fede con l'attivismo del proprio club.

      Ora, riassumiamo un attimo.

      Nostro Signore chiama alla fede il singolo, personalmente. Perfino nei momenti più importanti della storia della Chiesa, è una chiamata al singolo, il singolo davanti a Dio: Pietro, «mi ami tu?» Il Signore ti dà del «tu» perché ama te come persona: come persona, non come elemento di un club-comunità-associazione.

      La Chiesa, in quanto "comunità di credenti", è l'insieme di coloro che hanno preso sul serio tutto ciò (ed è garantita dal Signore, che l'ha istituita e dotata di una gerarchia sacerdotale affinché ci fosse sempre un interprete autorevole che non consenta ambiguità), è l'insieme di coloro che si sono sentiti chiamare «tu», anche coloro che magari erano persino distratti quando venivano chiamati col «tu» ma che si stanno rendendo conto di quanto fondamentale è rispondere a quella chiamata con la propria vita, "la vita è vocazione" ("vocazione" deriva dal verbo latino vocare, "chiamare", che ha la sua radice in "voce", la voce del Signore che chiama te, personalmente, indipendentemente dalle sovrastrutture - associazioni o cos'altro - che al massimo possono servire solo a farti appartenere di più a Dio, cioè a renderti felice in eterno, e magari anche un po' di "centuplo" quaggiù).

      Chiarito questo, l'asino ragliante vanta le attività della sua associazione, come se ciò riguardasse la propria crescita spirituale (se il Cammino cresce numericamente e finanziariamente, la tua anima non ne trae giovamento ma solo il tuo stupido orgoglio asinino ragliante), e nella sua superbia vanta come una quantità abnorme di "catechesi" neocatecumenali, il "rimbalzo", come se stesse parlando del goal in contropiede della sua squadra, come se la salvezza sua personale equivalesse al punteggio del suo club in qualche immaginaria classifica.

      Noi cattolici ci rallegriamo della crescita numerica della Chiesa solo perché abbiamo talmente a cuore la nostra salvezza che proviamo gioia alla sola idea che statisticamente è possibile che si siano salvate più anime. Solo attraverso la Chiesa si giunge alla salvezza - il Signore può degnarsi di salvare anche in altri modi, ma solo la Chiesa è la via maestra chiaramente garantita per tutti (al punto che si diceva sempre: extra Ecclesiam nulla salus, "fuori dalla Chiesa nessuna salvezza", nessuna certezza, nessuna alternativa).

      La crescita numerica della setta neocatecumenale non implica una bontà del Cammino. Altre religioni sono più numerose dell'unica vera fede cattolica: dunque per motivi numerici-sociologici la fede cattolica sarebbe falsa? Ci risponde Nostro Signore [cfr. Lc 12,32]: «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno».

      Il moltiplicarsi delle cosiddette "catechesi" del Cammino in parrocchia (cioè il disperato tentativo di cancellare nei fedeli la fede cattolica e sostituirla con la fede nel Vitello d'Oro di Categoria Superiore: Kiko-Carmen-Cammino) non implica nulla per l'anima del singolo neocatekiko (al quale, per salvarsi, basta e avanza la Chiesa; il Cammino è solo una sovrastruttura che peraltro fallisce miseramente nel compito che si era data - quello di portare gli aderenti ad una "fede adulta": li porta infatti all'eresia, agli strafalcioni liturgici, all'ipocrisia, e nel frattempo li imbottisce di inganni e menzogne e li salassa economicamente).

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    2. Altre religioni sono più numerose perché a chi molla gli spaccano letteralmente la faccia. E sono i familiari a farlo. Vedano un po' i neocat, tra una maledizione dei catechisti ed una profezia di sventura, se il numero è sempre un criterio valido per misurare il successo.

      A. Non.

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    3. Persino Kiko si lamenta delle defezioni, nel mamotreto di inizio corso:

      "Io vedevo in questo anno, anche quando ascoltavamo qualcosa delle comunità, vedevo che ci sono tanti peccati di omissione. Tanti fratelli nostri, con cui abbiamo vissuto tanti momenti di vita eterna nelle tappe, nella comunità, cose meravigliose che abbiamo vissuto insieme, adesso qualche fratello per paura ha lasciato il cammino e noi restiamo tranquilli, indifferenti. "

      Tanti? Qualche? Buona la prima e riacchiappata la seconda? Ad ogni modo, son due anni che fanno cazziatoni pandemici a chi ne approfitta per svignarsela. Per chi ha avuto modo di visionare i video di Pasqua, sono più "tanti" che "qualche", gli scappati.

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    4. Sì, anche i suonatori dell'orchestra sul Titanic continuavano a suonare tranquilli e indifferenti mentre la nave affondava.

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    5. Purtroppo Barone il blog ê uno strumento di discussione. So che ne vorreste vedere la fine perché amate fare i discorsi a senso unico, e a nessuno è permesso confutarvi quando sparate menzogne, e per cui vi state dimenando. Tant'è che state qui a leggere e poi per rimediare riportate cose contrarie nelle vostre convivenze, riunioni, salette. Ma che ci vuoi fare?! È da quando c'è l'uomo sulla terra che accadono certe cose. Evidentemente c'è Qualcuno che ha creato l'uomo e gli ha inserito dentro come degli allarmi, come delle reazioni. Infatti sono migliaia di anni che scoppiano guerre e discussioni e attriti su alcune prese di posizioni di alcuni. La storia insegna. Evidentemente vi è un qualcosa dentro ogni creatura che non permette che qualcun'altro faccia cose spiacevoli.
      Per i numeri, cioè per il rimbalzo, non so. Ma se parli di rimbalzo ecco che hai affermato che vi è stato un crollo. È evidente la tua affermazione. E per cui quando siete venuti a scrivere in precedenza che i numeri non erano in calo, ecco che venivate disonesti. Siete liberi, ma la libertà ha un prezzo, non passa inosservata, specialmente da te stesso. Ricordati che il primo accusatore verso di te sei te stesso, cioè sarà la tua coscienza che ti sottolinerà la tua disonestà. Io al posto tuo mi sentirei molto a disagio nel scrivere bugie e farle passare per verità. Dici che sei un cristiano, meglio dei cristiani della domenica, e poi si scopre che fai queste cose.
      Ma ti ripeto: sei liberissimo di voler agire in questo modo.
      Poi, in aggiunta, i numeri non contano, ti rammento che Noè era solo contro tutto il mondo, Gesù contro tutto il popolo, tanti martiri contro un Impero, Regno, Paese, Città ecc
      Ti rammento che vi è un profeta che ha quasi due miliardi di seguaci, ma che ha scritto che la Trinità non esiste.
      Vedi tu se ti conviene parlare di numeri!?
      Ma secondo me il tuo è il solito gioco di non rispondere alle discussioni, di fare finta di nulla, di mettere a tacere il prossimo, di fare credere che gli altri siano nell'errore.
      Ma l'evidenza dei fatti è davanti a tutti noi.
      Ora, di fronte a tutto ciò, è palese, io mi chiedo: come può uno come voi essere guida al prossimo! Come può uno che si definisce cristiano, e poi si comporta così? Come può uno definirsi migliore, se poi dice menzogne ed è peggiore?


      CDD

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    6. @Barone
      se lo dici tu...
      ...io ho notizie completamente diverse in parecchie realtà dove si stanno tenendo catechesi...
      ...ai posteri l'onere del conteggio..
      senza contare i commenti dei cnc a questa "meravigliosa" convivenza di I.C...un inizio veramente "scoppiettante"...la gente è stufa di sentre sempre le stesse cose da anni...
      ...stufa di autocelebrarsi...i giovani di cammino iniziano a mandare segnali inequivocabili verso gli itineranti addirittura già in convivenza...
      lascia perdere i proclami Barone..non ti crede nessuno

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    7. Burlone Imperiale,
      "Non si è mai vista tanta gente" nel senso che ne avete vista sempre poca?

      Del rimbalzo che avete avuto, qualcuno ha fatto un video e l'ha messo su Twitter:
      https://twitter.com/Rainmaker1973/status/1451870432177659904

      Irene

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  8. L'ultima domanda è importante. Le persone uscite o scacciate dal cammino si possono ritrovare spaesate in un mondo cattolico che non sentono proprio.
    Chi lascia il cammino dopo tanti anni ha, o può aver, assorbito, un modo erroneo di concepire la Chiesa Cattolica e rischia di non riconoscere come validi gli insegnamenti della sana dottrina.
    Cosa fare?

    Se non subentrano sintomi psichiatrici (depersonalizzazioni, derealizzazioni, panico..) la prima soluzione è tornare in Chiesa e pregare. Se ci sono le cosiddette ''vecchiette da Rosario'', ottimo! Pregare Maria Santissima, nemica delle eresie, aiuterà sicuramente.

    Tornare a frequentare la Santa Messa, e perché no, frequentare ove possibile pure la Messa tridentina che restituisce quel senso di sacro tanto bistrattato dal e nel cammino.

    Se ci sono ancora amici disponibili, appoggiarsi alla loro amicizia e confidare nella Divina Provvidenza che non ci abbandona mai.

    E' importante anche studiare i testi ufficiali della Chiesa Cattolica e le vite dei santi, per avere dei buoni esempi da seguire, dopo anni di cattivi esempi.

    Se ci sono sintomi psichiatrici è bene rivolgersi ad uno specialista, non foss'altro per far presente qual è il risultato di una vita passata in una comunità neocatecumenale ed aiutare anche altri a venirne fuori. E' importante che lo specialista consultato non appartenga al cammino o ne sia simpatizzante.

    E last but not the least, tornare in confessionale per liberarsi da tutti gli effetti di ritorno delle maledizioni che avrete lanciato contro kiko i catechisti e tutti i servi cattivi del cammino.
    Anche in questo caso, è bene sincerarsi che il confessore non appartenga al cammino neocatecumenale e non ne sia simpatizzante.

    Irene

    PS malgrado il sistema giudiziario italiano, nell'eventualità di una futura class action, conservare prova e memoria precisa di tutte le angherie subite nel cammino

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  9. Rimbalzo? come si dice a Roma, le sue argomentazioni "m'arimbarzano".

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    1. E a noi "arimbarzano" le argomentazioni del blog............................................

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  10. Preghiera a Gesù.

    Signore siamo davanti a Te con cuore umile e pieno di fiducia i Te, infatti noi non poggiamo sulle nostre insicurezze e sui nostri errori, ne ci gratifichiamo più di tanto per le nostre riuscite, infatti sappiamo che nel momento in cui ci dovessimo gratificare più di tanto per le cose che abbiamo fatto, ecco che in quel momento potremmo entrare nella vanità. Signore mantienici umili e sottomessi con amore alla tua volontà. Signore ti ringraziamo del dono della vita e costodiscila tu per noi, sicuramente Tu nei sei capace e sicuramente sai come fare. Infatti senza di Te non possiamo fare nulla, infatti senza di Te tutto ci appare oscuro e senza senso, senza di Te non riusciamo a comprendere la vita e non sappiamo come affrontarla. Signore ti doniamo il cuore e la volontà, custodisci e presenta il tutto al Padre, ti chiediamo questo per tua grazia e per tua bontà, sapendo che solamente in Te siamo in mani sicure.

    Cristiano Della Domenica.

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    1. solamente in Te siamo in mani sicure. In sostanza, state dicendo che i camminanti non sono in mano sicure dei catechisti?

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  11. Antonio Lombardi? Un altro nemico del Cammino, da aggiungere a Lino Lista, p. Zoffoli, Ariel, Lifschitz, p. Pio, don Dolindo e i santi dei secoli passati che sfornate ogni tanto per screditare il Cammino. Ma, come diceva quel tale, molti nemici molto onore, e siccome per noi l'onore è tutto, via, sfornateci altri nemici, alè!!!!!!

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  12. Con la presente, vi facciamo l'elenco dei 1500 miracoli di Carmen Hernandez Barrera. Per non appesantire il blog, ne riporteremo uno al giorno, numerandolo. Siccome 1500 : 365 = 4,1 ci vorranno 4 anni e un mese per completare l'elenco ma, visti i tempi che si prende il Vaticano, la beatificazione di Carmen non avverrà prima di 4 anni, cioè nel 2025 dovrebbe essere tutto a posto. Dovrebbe..................

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  13. Miracolo di Carmen n. 1

    Nel 2017 una famigliola di Livigno, neocatecumenale, composta da padre, madre e nove figli (di cui due in cielo) si avviava a una convivenza a Vimercate in macchina. A un certo punto incapparono in una strada piena di chiodi che mise a terra tutte e quattro le gomme. Avendo una sola ruota di scorta, il capofamiglia, un certo Alfredo Devilla, commercialista, pregò con fervore la futura beata Carmen. Carnen, da Lassù, scioccò le dita e fece rigonfiare all'istante tutte le gomme e fece sparire i chiodi. Devilla ne parlò al capo-convivenza, Giuliano Meresti, che avvertì il vescovo, che avverti il Vaticano. Il prefetto Semeraro, della Congregazione della Causa dei Santi, avvertì il Papa che commentò : muy bien, hermano cardenal, metti agli atti cotesto episodio mas hermoso. Semeraro avverti Kiko che ringraziò il Santo Padre, facendogli pervenire una bottiglia di whisky Glenfiddich del 1956 da 2500 euro. Il Papa commentò : esto Kiko è un poquito avaro, avrei preferito un buen bonifico di corpose pesetas sul conto Ior por le spesucce correnti della Santa Sede. Sarà per la proxima vuerta.

    continua....................

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