giovedì 16 maggio 2024

Nel Cammino sono fissati col demonio

Nella predicazione dei laici Kiko e Carmen,
sei sempre "in braccio al demonio"...

Quei genitori ossessivi che dicevano al bambino: "non tocare quello! è cacca! non toccare quell'altro, è cacca! non assaggiare quello! è cacca...", alla fine hanno ottenuto che il bambino, ogni volta che gli si chiedesse di identificare un oggetto o una persona, rispondesse invariabilmente "cacca!"

A noi cattolici, consci delle realtà soprannaturali, la Chiesa comunque insegna che è sbagliato sia il sottovalutare l'opera del demonio, sia il sopravvalutarla. Nel Cammino - come in tanti ambienti protestanti - si sopravvaluta. Nel Cammino il termine "demonio" compare un po' troppo spesso, è letteralmente l'intercalare delle cosiddette "catechesi" ripetute a pappagallo fin dagli anni '60, lo sentite nominare dappertutto. Perfino come mascotte porta-sfortuna. Il capoufficio non vuol concederti il pomeriggio libero per andare alla convivenza? "Il demonio non vuole che io vada alla convivenza". Trovi traffico in autostrada mentre vai alla convivenza? "Il demonio voleva impedirmi di partecipare". C'era la coda al casello di uscita? "Il demonio ha fatto di tutto, ma io ho resistito!" Un parrocchiano ti chiede se stai già pagando la Decima? "Il demonio voleva impedirmi di evangelizzare!"

Sul serio:


- Catechesi iniziali:

"Studia, figlio, studia! Così avrai una buona posizione e una buona macchina. E vendiamo
l'anima al demonio, se è necessario, per raggiungere tutto questo".

"L'UOMO NON PUO' FARE IL BENE PERCHE' SI E' SEPARATO DA DIO, PERCHE' HA PECCATO ED E' RIMASTO RADICALMENTE IMPOTENTE E INCAPACE IN BALIA DEI DEMONI. E' RIMASTO SCHIAVO DEL MALIGNO. IL MALIGNO E' IL SUO SIGNORE."

"L'uomo è dominato dal serpente, dal demonio, dalla morte, dal peccato".

- I° Scrutinio:

"finché non tiri fuori il demonio e non dici che c'è un'idolatria profonda non ti ascoltano!"

"stai parlando ad altri demoni che non sono quelli che hanno".

"Ma appena tocchi il punto in cui in questo momento sono schiavizzati, li hai bloccati, perché la Parola di Dio immobilizza i demoni che hanno lì".

"io benedico il Signore che manda guai durante il catecumenato, demoni".

"Siamo idolatri, venduti al potere del demonio e degli idoli".

"E' che ancora siete alla mercé del demonio".

"Il demonio, approfittando della paura che abbiamo della morte, ci ha condannati alla schiavitù".

"Una croce è non avere soldi per finire il mese: allora il demonio ti obbliga a rubare".

"non ti sei sposata e ne sei distrutta: ed ecco che il demonio ti obbliga a ribellarti contro Dio"

"Chi non conosce questo segreto, è ancora alla mercé del demonio e non può passare al catecumenato".

"Gesù è nella sua Chiesa come Signore dei tuoi demoni"

"appena tu uscirai da questa convivenza il demonio tornerà come sempre a servirsi della croce per perderti".

"Quando il demonio vedrà che avete la croce gloriosa vi lascerà".

"Grazie a Dio il Signore ti lascerà sempre un demonio o 17 demoni o un'apparizione come a S. Paolo, per distruggerti e farti vedere che veramente sei un peccatore".

- II° Scrutinio:

"Ci sono molti demoni qua dentro, moltissimi".

"i demoni vi odiano, i demoni fanno della vostra vita una miseria, un inferno".

"abbiamo dentro di noi molte tane con molti demoni accovacciati, che stanno nascosti".

"Noi vogliamo arrivare a quelle tane e a buttarle via, vogliamo stanare i demoni".

"Ricorda S. Paolo. Dicono che avesse l'angelo di satana".

"mediante la rinuncia sarete esorcizzati dal demonio, non avrà più potere su di voi se voi lo rinnegate".

"In questo tempo dovreste aver sperimentato che in voi ci sono delle zone, dei demoni più forti di voi".

"Abbiamo più potere che i vostri demoni".

"in ogni luogo ci sono "demoni locali". Per esempio a Roma ci sono demoni locali".

"Per esempio ora tutti i vostri demoni in questa convivenza stanno tutti calmi, hanno panico che li mandiamo via".

"Nelle convivenze i demoni si nascondono, perché non vogliono andarsene via".

"Allora tutti voi state qui molto umili con noi, molto buoni, perché se vediamo il tuo orgoglio peschiamo questo demonio".

"Noi siamo qui con il potere di Gesù Cristo, inviati da Lui per scacciare i demoni".

"siamo qui inviati da Gesù Cristo per aiutarvi a liberarvi dai vostri demoni".

"5 anni gli é costato a Gesù Cristo dimostrarti questo. Operando, mandandoti demoni..".

"Adesso ho capito, Nel fondo della mia vita che cosa mi stava accadendo sempre? Chi era? Io credevo che fosse il demonio. No... Era Dio che mi attaccava perché mi sta perseguitando".

"Questa rinuncia a Satana è importante che la facciate bene, con fermezza, rivolgendovi realmente al demonio".

"Il Vangelo dice che al demonio non piace uscire da voi perché dentro di voi si trova molto bene;
per questo, quando viene cacciato, vaga per luogo tenebrosi dove incontra sempre demoni peggiori. Ma lui non si trova a suo agio e sempre cercherà di ritornare al luogo dal quale è uscito: alla vostra casa".

"Fate attenzione: la Chiesa nel cacciare il demonio dalla vostra casa, la vuota".

"dopo che saranno stati cacciati i vostri demoni".

"siamo tutti armati per questo combattimento contro i vostri demoni".

"Gesù Cristo è presente qui oggi per liberarvi dai vostri demoni".

"Il Signore combatterà contro i tuoi demoni".

"Il demonio ti dice: "Tu sei un porco, non sei buono a nulla, tu sei un peccatore"

"Che cosa vuole Dio mandando alle persone questi avvenimenti di morte? Con questi avvenimenti di morte pretende, in definitiva, che l'uomo scopra che chi sta lottando con lui non è l’avversità,
non è il demonio solamente. E' Dio stesso che sta lottando con lui, è Dio stesso che lo vuole abbattere".

E queste sono solo citazioni dai primi tre mamotreti...

Nella predicazione orale, poi, è ancora peggio.

Ricordiamoci che queste parole sono rivolte ai credenti, ai parrocchiani, non al "mondo".
Sono i credenti pieni di demoni e sottomessi al demonio...

Marco

48 commenti:

  1. Se tu, per caso, non te la senti di fare qualcosa, qualsiasi cosa, è il demonio che te lo sta impedendo. Provato sulla mia pelle.

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    1. Ci permettiamo di far notare agli altri gentili lettori alcuni semplici punti.

      1) i due principali errori che si possono commettere riguardo al demonio sono:
      - o sottovalutarlo (come in chi dice "non ho mai visto il diavolo ma solo tanti poveri diavoli")
      - o sopravvalutarlo (come quelli che "vedono il demonio dappertutto")

      2) una famosa citazione della scrittrice cattolica Flannery O' Connor:
      - "per ottenere una conoscenza adeguata del diavolo, è sufficiente resistergli".
      Cioè chi fugge le tentazioni, capirà più facilmente come "funzionano".
      Chi si sforza di non peccare, capirà meglio cos'è il peccato e perché è così velenoso per la vita spirituale.

      3) le citazioni sopra riportate provengono dalle cosiddette "catechesi" degli autoeletti "iniziatori" del Cammino.
      Sono i kikolatri ad avere contemporaneamente la fissazione che tutto è "demonio" (inclusi i limiti personali, le coincidenze casualmente sfortunate, ecc.) e la fissazione di banalizzarlo (come il tipico kikolatra, addestrato a gonfiarsi di sé, che parla delle sue figuracce da ignorante dicendo: "iddemonio novvoleva che io evaggelizavo").

      4) il demonio (quello vero) non ha bisogno di indurre ai super-mega-peccatoni super giganti.
      Basta un singolo peccato mortale di cui non ci si è sinceramente pentiti, a procurare la dannazione.

      Per esempio il demonio (quello vero) induce i kikolatri a credere che la virtù della carità consista nel "fare la Decima", cioè nel pagare al Cammino la tangente del 10% a Kiko. Chi crede a questa panzana finirà per trascurare qualsiasi altro gesto di carità ("tanto ho già Fatto La Decima"). È tipico del demonio indurre talmente a concentrarsi su un punto secondario e poco importante da dimenticare il quadro generale e l'essenziale.

      Al demonio (quello vero) conviene molto che la liturgia venga vissuta come uno spettacolino autogestito da "abbellire"; conviene molto che si dia un peso assurdamente alto al fare "comunità" a scapito dei propri doveri di stato, dei propri figli, del buonsenso; conviene moltissimo che la speranza venga stroncata da un pessimismo cupo e funereo ("l'uomo non può non peccare"); conviene ancor di più che le anime si convincano di dover "conoscere il proprio peccato" cioè di crogiolarvisi dentro, di "autoassolversi" dicendo che il Signore "perdona sempre", che sei "già perdonato" automaticamente...

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    2. E ti chiami uomo libero? Bel modo di liberarsi dalle responsabilità... Quindi niente "... per mia colpa, mia grandissima colpa..."? E quindi è inutile che "qualcuno" o meglio QUELL'UNO ti dica "non peccare più"? Bravi, bravi, continuate a sguazzare nell'idea di avere "licenza di peccare".... "che la vostra festa, anco tardi a venir, non vi sia grave". Ma già adesso, prima che la festa finale vi precipiti addosso, I frutti che raccogliete della vostra eresia son ben amari, e ancora più amari per i vostri figli, poveri sfortunati.

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    3. Non capisco il senso di certe affermazioni. Non ti è chiaro il concetto di "legge naturale"? Nessuno ha bisogno di spiegare all'uomo che uccidere è sbagliato. L'uomo già lo sa, anche se non gli è stato ancora annunciato il Vangelo.

      Inoltre, cerchiamo di non scambiare la fede con la morale. La seconda discende dalla prima: è ovvio che chi riconosce Nostro Signore presente si ritroverà con un nuovo orizzonte di vita, come Zaccheo, al quale nessuno aveva imposto di "provarsi coi beni". Zaccheo ha fede, e a causa di quella fede sceglie di vivere in modo diverso. Quell'incontro col Signore è talmente eclatante che Zaccheo addirittura dice - senza che nessuno l'avesse richiesto - cosa farà in futuro riguardo alle persone che ha frodato. La morale cristiana è frutto della fede. Sforzarsi di vivere moralmente è lodevole (Nostro Signore apprezzò il giovane che già osservava "tutte queste cose", cfr. Mc 10,20-21), ma quello sforzarsi non "produce" la fede (fermo restando che il peccato ti inquina anche la fede e dunque, anche se fosse solo per questo motivo, ti conviene sforzarti di non peccare).

      Erano i farisei ad essere convinti che la morale generasse la fede. Per cui si erano inventati tutta una lista di cose da fare e da vietare. E a lungo andare si stufavano (si stufavano di star ingabbiati in uno schema da loro stessi inventato), e quindi avvertivano il bisogno di "mostrare" al pubblico di aver fede, e ovviamente il bisogno di "nascondere" le proprie magagne. E così si sfiguravano il volto per far vedere di star digiunando, e usavano trucchetti come quello del "korbàn" per sottrarsi al dovere della carità. Chi si illude che la morale generi la fede, approda immediatamente nell'ipocrisia e nell'ingiustizia. Mi restò molto impresso notare che i Padri Pellegrini della Mayflower, i primi protestanti che colonizzarono il nord America, che di giorno lavoravano i campi e di notte scrivevano trattati di teologia, giunsero alla conclusione che l'ipocrisia fosse un peccato "socialmente necessario" - per far stare in piedi una società protestante è necessario essere ipocriti, perché tutto il loro rigore morale, tutto quel loro lavorare nei campi e scrivere trattati teologici, tutto quel loro rispettare regole, non bastava a creare "l'uomo nuovo", non produceva frutti di fede. Ed erano partiti con le migliori intenzioni!

      La mentalità neocatecumenale è la brutta copia di quella dei farisei (ed anche di quella dei protestanti), solo molto più ipocrita e idolatrica. Nel Cammino hai mille regole e regolette da seguire, e te le cambiano continuamente; devi farti vedere a seguirle; e ti conviene non far notare le tue magagne, ed essere ipocrita (o finto tonto) riguardo alle magagne dei capicosca (e soprattutto mettere mano al portafoglio e "mollare il malloppo"): solo così potrai sembrare di star facendo "bene" il Cammino. Regole e regolette: «la dai la Decima? sei aperto alla vita? le fai le lodi? sei sempre presente alle convivenze? ti sei accusato di mille nefandezze e della "tua croce"? hai esposto le Palme Alte sul balcone a Pasqua? hai comprato la fascetta reggichitarra col logo di Kiko? hai piazzato il manifestino delle "catechesi" nella bacheca aziendale? hai ripetuto un milione di volte al giorno di essere un peccatore, una Caina, "mi faccio schifo", "quando il Signore mi toglie la mano dalla testa ne combino di ogni"?...» Il Cammino dei Nuovi Farisei.

      Per noi cattolici è tutto incredibilmente più semplice. Sappiamo di essere peccatori ma non ci viene chiesto di fare lo show del "mi faccio schifo". Anzi, dei nostri peccati ne parliamo solo nel segreto della confessione. Abbiamo "regole" ma non regolette asfissianti: ad esempio, la Chiesa ci consiglia caldamente di partecipare alla Messa domenicale e festiva e di confessarsi spesso quanto il confessore consiglia, ma comanda di partecipare "almeno a Natale e Pasqua" perché sa che ci sono circostanze di vita che rendono troppo complicato il riuscire a parteciparvi.

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    4. Purtroppo nel commento precedente mi sono espresso male. Preso dalla voglia di scrivere e di raccontare un pizzico della mia esperienza nel cammino. Ho scritto questo commento "Se tu, per caso, non te la senti di fare qualcosa, qualsiasi cosa, è il demonio che te lo sta impedendo. Provato sulla mia pelle." Mi spiego meglio. Quando nel cammino ti rifiuti di fare qualcosa (esempio, non vuoi fare lo scrutinio perché non te la senti) danno la colpa al demonio, di conseguenza, spinto dal senso di colpa, sei quasi costretto a farlo. Perdonatemi, non mi sono spiegato bene. Sono uscito dal cammino dopo 14 anni.

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    5. E purtroppo è partito il commento con un altro nickname. Uomo libero.

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  2. Il cammino è un'organizzazione maledetta.

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  3. Demoni è l'acronimo di :

    Demenziali Eresie Mamotreticamente Orride Neocatecumenalmente Ignobili

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  4. Demoni & Denaro fanno una confusione dal 2"scrutinio in poi senza fine...un mercimonio che la simonia è uno scherzetto .

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  5. O.T
    Su Crux Santa ho trovato questa notizia.

    https://www.google.com/amp/s/www.religiondigital.org/espana/Francisco-actualizar-Redemptoris-Mater-Espana-seminarios_0_2669433040.amp.html

    Frilù

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    1. A quanto pare i seminari kikolatri spagnoli devono adeguarsi alla Ratio Fundamentalis già valida per tutti i seminari della Chiesa cattolica (l'ultima edizione è del 2016). Quel che è peggio, per i kikolatri, è che non possono più appellarsi alla loro "specificità". Cioè devono diventare dei seminari normali, non ad uso e consumo del Cammino, neppure con la scusa delle "missioni". La Ratio spiega le linee essenziali di ciò che i seminari devono prevedere come formazione umana, spirituale, liturgica, ecc.

      Mi permetto di ipotizzare che ci sia dietro anche una questione economica, e che il Vaticano voglia trasparenza e correttezza anziché strani giri di soldi, anziché "volontari" kikolatri che lavorano a gratis, "itineranti di servizio" che fungono da sguattere gratuite e che devono persino portare le sigarette ai seminaristi, ecc. Mentre può essere facile fingersi "normali" sulla formazione (i kikos sono bravissimi a fingere e mentire), è molto più complicato falsificare bilanci e pagamenti (affitti, bollette, beni e servizi, stipendi, ecc.).

      La data di scadenza per l'adeguamento degli statuti di tali seminari kikisti-carmenisti è per il 30 giugno 2026, cioè due anni di tempo, passati i quali, se i seminari kikolatri non saranno diventati normali seminari cattolici, la "formazione" che faranno dopo giugno 2026 sarà considerata non valida per l'ordinazione sacerdotale.

      Sono sicuro che i kikolatri avranno già messo in movimento tutti gli alibi e tutte le furbate per evitare di ubbidire, e che conteranno sul fatto che Bergoglio non avrà vita ancora lunga (corre voce che in Vaticano abbiano già completato tutti i preparativi per il suofunerale). Ma nemmeno Kiko è perpetuo. E comunque più costruiscono alto il castello di menzogne e più rovinosamente crollerà da un momento all'altro. Hanno ragione i kikos - dal loro punto di vista - ad essere "sconfortati" da quest'ordine perentorio bergogliano.

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  6. Forse può sembrare un po' azzardato dirlo, ma per mia esperienza credo proprio che il continuo e troppo puntuale ricorso alla figura del maligno discenda dal fatto che dietro a tutto c'è proprio lui.

    Motivo il mio pensiero per punti:

    1) Se ne parla troppo e si fanno troppi esempi puntuali che invece di elevare lo spirito, lo suggestionano a credere che sia molto facile anche compiere atti orribili. Nelle orecchie sempre esempi su esempi di peccati.
    Un esempio per tutti, dice Kiketto nel II° scrutinio: "Quando leggete sul giornale che un uomo ha infilato il coltello ad un altro, credete che lo volesse uccidere? No, fratelli, non se ne era reso conto. E quante volte sei stato nel tuo matrimonio tentato di prendere il coltello? Forse non c'era la mano. Ti può capitare che una frase detta ti faccia uscire fuori dai gangheri e quando ti sei reso conto là davanti a te c'è il sangue. Allora andate alla polizia".
    Magari nessuno ha mai pensato di prendere il coltello contro la moglie o il marito durante una discussione, fare del male, ma questo esempio può creare una suggestione nel male. Intanto, se "non ci se ne rende conto"...
    E così i continui esempi di come l'uomo sia un mostro.

    2) Il Cammino, anche se esternamente può non sembrare, tira fuori il peggio delle persone.
    Se la comunità è in pace non va bene, devono volare le sedie.
    I giudizi temerari vengono fatti passare per "dirsi la verità". Con la scusa della "verità" si ammazzano volontariamente le persone.
    "Stare nella verità" non significa mai raccontare cose positive e vittorie del Signore, ma sempre peccati su peccati (se si parla di vittorie si dice sempre: "nonostante io sia così, abbia fatto questo e quello..." come se la vittoria non fosse sul peccato, ma sull'aver ottenuto qualcosa rimanendo sempre nello stesso peccato).
    Le competizioni, gli arrivismi, le lotte intestine per i ruoli, menzogne, delazioni, calunnie, pettegolezzi, invidie...
    Le ingiustizie perpetrate e difese accusando falsamente le vittime di "volersi fare giustizia", quando invece chiedono soltanto che vengano riconosciuti determinati mali.
    La difesa dei carnefici ed il cinismo verso le vittime.

    3) viene riconosciuto troppo potere al maligno, tanto che l'uomo "non può non peccare" e se tenta di combattere il peccato ricorrendo alla Grazia di Dio, è un superbo e un moralista.
    Niente combattimento, quindi. MAI.
    Uno diventerà "uomo nuovo" solo facendo bene il Cammino e presenziando sempre. Un bel giorno arriva lo spirito santo che passa...

    4) Anche agli "Eletti" vengono dette le stesse cose dei "principianti". Nulla cambia MAI. Nemmeno loro sono "uomini nuovi".
    Il Signore "ti ama così come sei", quindi perché sforzarsi di combattere il peccato? Sei "Eletto", ma sei lo stesso porco, peccatore incallito e recidivo e guai a te se non lo dichiari in ogni occasione.

    5) Disobbedienza alla Chiesa Cattolica, anche nei confronti dei propri vescovi. Sentito con i mei orecchi infamare il vescovo perché aveva puntualizzato delle cose sgradite.

    6) Se esci dalla comunità per motivi di contrasto col sistema, potresti anche morire ma nessuno di quelli che prima ti chiamavano "fratello" avrà più a che fare con te. L'"amore" finisce...

    Tutto ciò che ho detto l'ho vissuto e sperimentato nel Cammino e a causa del Cammino.
    È per questo che una volta "Eletto", visto che la fine era peggio dell'inizio (perché vengono imparati i sistemi per "sembrare" e non "essere"), ho lasciato BARACCA e BURATTINI.
    Marco

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    1. Mi familia aprendió más de pornografía con las predicaciones de los catequistas

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    2. Analisi lucidissima. Anch'io ho sempre notato queste dinamiche ma a causa della fortissima pressione psicologica sono rimasto. Ora dopo 14 anni ho lasciato perché il cammino mi stava divorando mentalmente ma anche fisicamente. Sto letteralmente rinascendo. Chiedo ancora scusa per il commento precedente dove non mi sono spiegato bene. Scusatemi.

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  7. @By Tripudio

    Sei un ignorante, vai al catechismo di prima comunione, ti mancano i rudimenti del cattolicesimo.

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    1. Il sottoscritto è un emerito signor nessuno che non vede l'ora di dedicarsi ad altri temi di fede e di Chiesa.

      La questione Cammino non è "Tripudio scrive che".
      La questione Cammino è che Kiko e Carmen sono sempre stati ispirati dal demonio (quello vero).
      La questione Cammino è che ai "camminanti" è stata sempre trasmessa una dottrina inquinata da strafalcioni, ambiguità, fandonie, vere e proprie eresie, e fatta sempre celebrare una carnevalata liturgica autoreferenziale e idolatrica, il tutto dietro una facciata borghesotta, bigottona, legalistica, settaria.
      La questione Cammino è che a nessuna delle Piccole Comunità Neocatecumenali è concesso di celebrare Messa così come la celebra la Chiesa; a nessuna è concesso di utilizzare le "Decime" per un'opera di carità che riguardi gente che non è del Cammino; addirittura, a nessuna è concesso di usare canti che non siano quelli di Kiko...

      Tutte queste cose, che ve le dica un emerito signor nessuno o che ve le dica il Papa, non cambia: restano vere, e restano la vostra condanna, perché davanti a Dio avete sempre preferito ubbidire ai vostri idoli Kiko e Carmen
      (esempio: Giovanni Paolo II: «Celebrate l’Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli», discorso ai kikolatri del 10 febbraio 1983).

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    3. Oggi è sabato, e i neocatecumenali - 41 anni dopo quelle parole di Giovanni Paolo II - stasera celebreranno:

      - senza vera pietà ma con totale kikolatria
      - celebreranno con grande indegnità perché nel Cammino è del tutto inusuale evitare di fare la Comunione e perciò la fanno anche se in stato di peccato mortale (mangiando e bevendo la propria condanna) perché hanno paura di essere giudicati dai fratelli di comunità e dai cosiddetti "catechisti" (il Cammino è tutto un giudicare)
      - celebreranno con disprezzo per i liti liturgici della Chiesa (perché hanno sempre preferito le carnevalate kikolatriche)
      - celebreranno con totale disubbidienza alle norme liturgiche dell'autorità della Chiesa,
      - celebreranno senza volontà di comunione con i fratelli cattolici (e specialmente contro quelli che hanno lasciato il Cammino) (infatti considerano i non-neocatecumenali come gente da disprezzare, gente di cui sentirsi superiori, gente che bisogna urgentemente far convertire al kikismo-carmenismo).

      Vedete, non basta riempirsi continuamente la bocca di "ilsignore-ilsignore": ci riescono anche gli eretici protestanti, che però restano eretici anche quando compiono tante buone opere. Se quella "dottrina nuova insegnata con autorità" non fosse stata fondamentale per la salvezza, Nostro Signore non avrebbe investito grandissima parte del suo ministero a insegnarla.

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    4. @anonimo
      Considerando che voi non sapete la differenza tra un peccato veniale ed uno mortale credo non abbiate la facoltà di dare dell'ignorante a nessuno. A catechismo ci dovreste tornare voi. E di corsa pure.

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  8. Si impara piu pornografia con la predicazione dei catechisti del cammino neocatecumenale che nel mondo

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  9. @By Tripudio

    Quello che tu non capisci e' che la liturgia, non è solo una serie di cerimonie esterne, ma un mezzo attraverso il quale i fedeli ricevono la grazia di Dio che li purifica e li rinnova interiormente. In questo modo, la liturgia contribuisce alla crescita spirituale e morale dei cristiani, aiutandoli a riflettere meglio l’immagine di Cristo nel mondo.

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    1. Oh, che bella predica.
      Predica che purtroppo non spiega perché diavolo i neocatecumenali alterano la liturgia, rovinando "la crescita spirituale e morale dei cristiani aiutandoli bla bla bla".

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    2. Ma mio caro Anonimo, proprio perché la liturgia è quello che dici tu va osservata fedelmente e non inventata da personaggi ripescati come Kiketto e Carmencita.
      Solo Chiesa ha l'autorità per stabilirla e difenderla. Nessun altro.

      Ti contraddici in modo evidente.

      Una liturgia alterata arbitrariamente e non corretta nemmeno quando a deciderlo è un Papa come Benedetto XVI nel 2005, non può dare quello che anche tu sostieni essere il suo scopo.

      Qui non siamo a disquisire se la liturgia è importante o no.
      Lo sappiamo che lo è.

      Qui sosteniamo per esperienza e per conoscenza che la "vostra" liturgia eucaristica è inquinata e non fedele a quella della Chiesa Cattolica nemmeno dopo che un Papa ve l'ha imposto.

      Liturgia inquinata, fede inquinata.
      Fede inquinata, liturgia inquinata.

      Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
      E voi avete perseverato con la vostra liturgia eucaristica inquinata e non autorizzata.

      Sant'Agostino, quando citava questa frase, aveva ben chiaro che "il perseverare è diabolico", tanto per rimanere in tema con l'articolo attuale.
      Anzi, Sant'Agostino aggiungeva anche che è "diabolico" perseverare PER SUPERBIA. La superbia dei due spagnoli calati dal nulla, impreparati e inventori.
      Non hanno obbedito a Benedetto XVI per SUPERBIA, proprio quella che attribuiscono a voi borricos per soggiogarvi e tenervi obbedienti agli improvvisati maestri.
      Credono di poter fare meglio della Chiesa Cattolica.
      Marco

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    3. Sinceramente, vorrei prendere a pedate tutti quelli che senza alcuna ironia utilizzano il termine "rubricista", e ci costruiscono sopra infinite e inutili prediche il cui sottinteso è che bisogna strafregarsene del Messale, proprio come fanno i neocatecumenali.

      Ora, nel gergo liturgico, "rubriche" (da rŭber/rŭbra/rŭbrum, che in latino significa rosso) sono le parti del Messale scritte in colore rosso che indicano ciò che c'è da fare, mentre il testo di formule e preghiere è scritto in colore nero. Il "rubricista", dunque, preso alla lettera, è uno che segue il Messale anche nelle cose da "fare", non solo nelle formule da "dire". Cioè è cattolico, si fida dell'autorità della Chiesa, intende celebrare la liturgia così come la Chiesa l'ha garantita per valida, efficace, santificante, vuol proprio appartenere alla Chiesa celebrando i divini misteri come tutto il resto della Chiesa.

      Invece nella parlantina postconciliare il termine "rubricista" è dispregiativo: nasce dall'idea sbagliata che la liturgia sarebbe una specie di spettacolino da abbellire, e che dunque il Messale sarebbe solo un suggerimento, e che dunque Nostro Signore si sarebbe sbagliato a dire a Pietro e agli Apostoli: «fate questo in memoria di me».

      In realtà il Messale e i libri liturgici della Chiesa indicano esattamente come va celebrata la liturgia (incluse le variazioni ammesse: "si può omettere... si può anche dire..."). Nessun direttore d'orchestra si sognerebbe mai di stravolgere una sinfonia, eppure ogni direttore d'orchestra ha il suo "stile" nel dirigere. È sempre la stessa sinfonia, sono sempre le stesse note. Eppure può essere suonata in tanti modi nuovi, senza variare neppure una nota. Così pure gli scacchi, con quelle regole ferree, e le partite che iniziano sempre con la stessa disposizione di pezzi.

      Dunque è in grande errore chi si illude che la liturgia non debba fedelmente seguire il Messale e i libri liturgici. L'autorità della Chiesa ha promulgato il Messale proprio per garantire che "così si celebra", proprio per fugare dubbi ed equivoci, proprio per evitare che qualcuno - persino in buona fede - vada avanti di testa sua anziché in comunione con tutta la Chiesa. Bisogna davvero disprezzarla, la liturgia cattolica, per volerla "adattare" tagliuzzando parti, spostandone altre, inserendovi degli strafalcioni tanto assurdi quanto ridicoli: la "comunione seduti", il girotondino col "passetto", la serqua di battimani, le omelie laicali...

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  10. Aggiungo anche che ai comuni camminanti le cose non vengono mai spiegate, sempre per superbia.

    Ammettere che una cosa era sbagliata e si è stati obbligati a modificarla, non è nello stile neocatecumenale.

    Io c'ero quando ad un certo punto introdussero il Credo all'Eucarestia, come anche l'Agnus Dei e mi pare anche il Gloria.
    Prima non venivano mai recitati (o cantati), ma per "sembrare" di essersi adeguati alle decisioni del Papa furono introdotti senza dare spiegazioni.

    Ad un certo punto dissero che "da ora in poi faremo anche questo e quello", ma non dissero "perché" si doveva incominciare a farlo.

    Certo, l'adeguamento era minimale, non sicuramente al "modo normale di tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione" come obbligava a fare Benedetto XVI "entro due anni", togliendo la mensa centrale e non rimanendo al posto per "adeguarsi in tutto ai Libri Liturgici" che SOLO la Chiesa può stabilire.

    Come quando fu proibito di cantare a Jahwé.
    Tutti a modificare il canto allora in voga "Grazie a Jahwé" con "Grazie al Signor", salvo poi ricominciare ad inneggiare a Jahwé dopo pochi mesi.
    Ciò che promana da Kiketto va sempre salvaguardato, ma ciò che promana dalle decisioni della Chiesa si può anche ignorare, oppure si può "fingere" di obbedire e poi tornare al proprio vomito.
    È un impulso che i neocatecumenali non sanno controllare nemmeno nelle piccole cose.
    Marco

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  11. Ricordiamo ai fratelli del Cammino "amate i vostri nemici": dunque se ci considerate "nemici", dovete amarci!
    Ricordiamo pure ai fratelli del Cammino: "benedite e non maledite": dunque ci dovete benedire, non maledire!

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  12. Ricordiamo ai fratelli del Cammino "amate i vostri nemici": dunque se ci considerate "nemici", dovete amarci!
    Ricordiamo pure ai fratelli del Cammino: "benedite e non maledite": dunque ci dovete benedire, non maledire! TOCCALI NEI LORO INTERESSI ....SONO 'PIENI DI AVVOCATI IN KIKOLAND !

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  13. Riprendendo dal titolo dell’articolo, consta dire che non solo sono fissati col demonio ma poi, quando ti hanno convinto che il demonio permea ogni aspetto della tua vita, NON OFFRONO SOLUZIONI VALIDE per contrastarlo e ti lasciano, come si suol dire, col cerino in mano.
    I loro sono solo discorsi, nulla mai di concreto, non viene mai mostrata nessuna via sicura da seguire, solo parole ed immagini.

    Mi resta più facile esemplificare con le parole del Pbro ambulante (definizione migliore di itinerante), che condensano mirabilmente l'inganno neocatecumenale:

    "Gesù si consegna alla morte, all'assenza di Dio, alla patria del peccato di cui tutti facciamo dolorosa esperienza... La morte di Gesù ci parla dunque di noi, dei nostri peccati..."
    SOLUZIONE: E lì, nel freddo silenzio del terrore, oggi possiamo incontrarlo per mezzo dello Spirito Santo" (COME? LO SPIRITO SANTO ARRIVA DI BOTTO OGGI? SIAMO TUTTI COME I PRIMI APOSTOLI E SAN PAOLO?)

    "Non possiamo accettare di essere smascherati come peccatori, empi che hanno ucciso davvero Cristo..." SOLUZIONE: Ecco il segreto: l'amore si fa bambino perché noi si diventi bambini: indifeso perché smettiamo di difenderci, piccolo perché abbandoniamo i miseri sogni di grandezza. La storia che oggi ci crocifigge, che ci fa paura, è il suo amore che si fa fanciullo, che dal Cielo discende sulla terra, e si fa vita nostra... Accogliere la storia in ogni suo aspetto, perché in essa Gesù si fa bambino, da abbracciare, come si abbraccia la Croce. E così scoprirsi figli del Padre che lo ha inviato..."
    (COME? COME SI FA "VITA NOSTRA L'AMORE DI DIO"? COME SI ARRIVA AD "ACCOGLIERE LA STORIA"? VIOLENTANDOSI? FINGENDO? IMMAGINANDOSELO?)

    "Fin dall'infanzia il demonio ha tenuto schiavo ciascuno di noi (CREDENTI)..."
    SOLUZIONE: all'infanzia ci riconduce il Signore; laddove l'abbiamo perduta... Il suo amore che ci fa servi, gli ultimi di tutti..."
    (COME? COME SI PUÒ ARRIVARE A DESIDERARE DI ESSERE SERVI ED ULTIMI? MAGICAMENTE? ATTRAVERSO DISCORSI CONVINCENTI?)

    "Tutti noi, a causa della menzogna originale, abbiamo perso il discernimento. Il demonio ci ha accecati sull'amore di Dio per noi. Non riusciamo a vederlo, in noi stessi, in chi ci è accanto, negli eventi della nostra vita... Come dice il salmo, stiamo di fronte a Dio "come una bestia", priva di intelletto, cioè di discernimento... La morte ci accerchia, ne abbiamo paura e viviamo schiavi di essa perché non riusciamo a discernere l'amore di Dio..."
    SOLUZIONE: Abbiamo una Madre che ci accoglie nel suo seno di misericordia; una Madre che possiamo accogliere nelle nostre cose, nella familiare quotidianità della nostra esistenza... Maria Madre che genera figli capaci di discernere come Lei, di vedere in tutto l'amore di Dio. E quindi di entrare nella sua volontà, e rivelare a tutti la verità che il demonio occulta al mondo"
    (COME? INTANTO LA MENZOGNA ORIGINALE DI ADAMO ED EVA NON CI HA FATTO PERDERE AFFATTO IL DISCERNIMENTO, CI MANCHEREBBE... COME POSSIAMO RIUSCIRE A VEDERE L'AMORE DI DIO? SAPPIATE CHE C'È UNA MADRE! NON IMPORTA DIRE IL ROSARIO A QUESTA MADRE E PREGARLA, BASTA SAPERE CHE C'È)"

    "Anche oggi è pronto a scendere sulle nostre comunità lo Spirito Santo. Esso rinnoverà i prodigi di “Shavuot”, la Pentecoste ebraica celebrata dagli Apostoli mentre scendeva su di essi lo Spirito Santo... (COME?)
    SOLUZIONE: oggi, dunque, laddove siamo e COSÌ COME SIAMO, lo Spirito Santo scenderà su di noi, perché attraverso di noi risuoni nel mondo la “sua” voce. Nelle nostre parole e nei nostri gesti risplenderanno “i lampi” del suo amore e del suo perdono..."
    (COME? BASTA ANDARE ALLA MESSA DI PENTECOSTE E RICEVEREMO LO SPIRITO SANTO "COSÌ COME SIAMO", BESTIE E FIGLI DEL DEMONIO? AH, BENE, ALLORA TUTTI I FEDELI CATTOLICI POTRANNO DIVENTARE "LAMPI")

    Continua...

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  14. "Nessuno deve cambiare, non tuo marito, non tua moglie, non i tuoi figli; non le persone alle quali siamo mandati. Non è per questo che siamo inviati..."
    SOLUZIONE: "il cambio morale è frutto dello Spirito Santo"
    (COME? COME RICEVERE ED INCARNARE QUESTO SPIRITO SANTO?)

    "Tutto, infatti, dipende dall’avere o meno una risposta al dramma della vita: c’è vita oltre la morte? Come fare ad oltrepassare queste porte “sprangate” dove mi ha rinchiuso la paura della morte?... E’ possibile sperimentare qui ed ora che Cristo è risorto?"
    SOLUZIONE: "Sì, è possibile, perché tutto il Mistero di Gesù conduce alla “sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei”. Oggi."
    (E QUINDI, COME FARE?)...
    MA... "Ma tu ed io lo crediamo vero oggi?..."
    SOLUZIONE: Pentecoste, infatti, è il dono che si fa perdono. E’ lo Spirito Santo che si impadronisce della vita di un uomo e di una comunità e la spinge oltre la morte, a oltrepassare le porte sprangate che la chiudono nell’egoismo... E’ lo Spirito Santo che fa di te e di me una creatura nuova, che, semplicemente, può perdonare..."
    (AH, ALLORA IL GIOCO È FATTO. BASTA ANDARE ALLA MESSA DI PENTECOSTE)

    "Non so se stiamo capendo che cosa significhi essere cristiani..."
    SOLUZIONE: "siamo chiamati a ricevere giorno dopo giorno lo Spirito di Dio, che ricrea in noi l’immagine e la somiglianza con il Padre, che risplende concretamente nel perdono..."
    (MA COME? COME SI RICEVE OGNI GIORNO LO SPIRITO DI DIO? FORSE PREGANDO, ADORANDO?)

    "Lo vediamo Dio nella storia o no? Certo non è facile..."
    SOLUZIONE 1: per questo è necessario imparare a "contemplare la Gloria" che il Padre "ha dato a Cristo" nella comunità cristiana, "dove Cristo è in noi"
    (COME SI FA A CONTEMPLARE LA GLORIA?)
    AH, ECCO COME: "L'amore eterno del Padre per suo Figlio, la loro relazione d'amore che esisteva "prima della creazione del mondo" ha varcato l'infinito per farcene partecipi proprio nella comunità (NON NELLA CHIESA?)"
    E TUTTO QUESTO, ATTRAVERSO LITURGIE E SACRAMENTI? NO: "E tutto questo è avvenuto grazie alla predicazione degli Apostoli (CATECHISTI NEOCATECUMENALI) che è giunta sino a noi: "per la loro parola", infatti, abbiamo "creduto in Cristo" e questo ha fatto che, nella comunità, "tutti siano una sola cosa" in un anticipo del Paradiso... (AH, ALLORA BASTA CREDERE ALLA PREDICAZIONE).
    SOLUZIONE 2: La comunione nasce dunque dall'ascolto che accoglie la Parola. Senza la predicazione e l'annuncio l'unità non è neppure immaginabile, perché la carne rende impotenti anche i desideri e i progetti più nobili. (BASTA ASCOLTARE LORO PER VINCERE I DESIDERI DELLA CARNE).
    COS'È IMPORTANTE, QUINDI?: Coraggio fratelli, anche in questo momento Gesù sta intercedendo presso il Padre mostrando le sue piaghe gloriose affinché nella comunità i discepoli possano accogliere la Parola, essere custoditi in essa, sperimentarne il potere, incarnarne la Verità e divenire così testimoni autentici della sua vittoria sulla morte...
    (MA IL SACRAMENTO DELLA SANTA COMUNIONE? AH, NON SERVE, BASTA ACCOGLIERE LA PAROLA PREDICATA DA LORO E SAREMO TESTIMONI)”

    Potrei continuare all'infinito.
    Non c'è mai un richiamo ai sacramenti, alla preghiera, alla confessione, al combattimento, all'elevazione spirituale, alla strada delle virtù, all’ascesi (bisogna guardare sempre il mostro dentro di noi, “Cammino di discesa”...)... le rare volte che c'è, è sempre en passant.
    Arriva lo spirito santo... tutti i giorni... c'è una Madre... non bisogna cambiare... Pentecoste ti cambia la vita... la predicazione dei catechisti neocatecumenali...

    Continua...

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  15. Uno ascolta tutte queste cose, sempre partendo dall'assunto che è una bestia a causa del peccato originale, le trova desiderabili, ma NON SA COME FARE PER RICEVERLE.
    Molti discorsi, belle parole, ma nessun esercizio spirituale, nessun accenno alla via delle virtù, al combattimento contro il peccato, nessuna strada da seguire.
    Così, a sentimento e all’impronta. Alla cieca. L’importante è ascoltare la LORO predicazione.
    Solo discorsi, immagini, idee, suggestioni, liriche romantiche e sentimentali, ma nulla di più.

    E così, il lasciarti indifeso, per di più con la fissazione che sei sempre preda del demonio, non fa il gioco del maligno?
    Marco

    PS.
    Questo spiega come mai è così facile nel Cammino passare dal chiamarsi “fratelli” e il giorno dopo cinicamente ed anaffettivamente cancellare le persone dalle proprie vite.
    Spiega perché si possono commettere i peggiori peccati capitali (deresponsabilizzandosi perché l’uomo non può non peccare) e contemporaneamente pensare di poter ricevere lo Spirito Santo.
    Lì sono solo fiumi di parole, non c’è alcuna sostanza, nessuna progressione, nessuna santificazione.

    Ascolti una catechesi di due o tre ore consecutive, pensi che ti abbia edificato, e invece ha solo confuso il tuo spirito, condannandoti al prevalere dell’analisi del tuo sempiterno marciume invece che insegnarti la via per la perfezione richiesta dallo stesso Gesù e dagli Apostoli:
    “siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”;
    “Che dunque? Dobbiamo commettere peccati perché non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia? È assurdo!”;
    “E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto CONDANNATELE APERTAMENTE, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto È VERGOGNOSO PERFINO PARLARE”;
    “PURIFICATE le vostre mani, o peccatori, e SANTIFICATE i vostri cuori, o irresoluti”;
    “Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, NEPPURE SE NE PARLI TRA VOI, come si addice a santi”;
    “Pentitevi dunque e CAMBIATE VITA, perché siano cancellati i vostri peccati”;
    “Ritornate in voi, come conviene, e NON PECCATE! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna”;
    “Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l'ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione e perché ciascuno si converta DALLE SUE INIQUITÀ”;
    “Ora invece, LIBERATI DAL PECCATO e (POI) fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla SANTIFICAZIONE e come destino avete la vita eterna”

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  16. Pietro (NON del Cammino)22 maggio 2024 alle ore 00:55

    Credo che nel Cammino ci sia molta confusione riguardo alla grazia.
    La Chiesa non riconosce solo la grazia santificante, che apre le porte del Paradiso, ma riconosce la grazia anche sotto altre forme: la grazia preveniente, la grazia attuale...

    Il peccato originale ci ha fatto perdere, con la grazia santificante, anche la vita eterna. Inoltre ci ha indebolito cosicché siamo più facilmente preda del demonio, ma non ci ha tolto la totale possibilità di resistere alle tentazioni.
    Infatti, se non vi fosse stata la Redenzione di Cristo, chi moriva senza aver commesso peccati agravi, anche se non andava in Paradiso, non sarebbe certo andato all'inferno, ma in un luogo di beatitudine conforme alla natura umana e che non è soprannaturale.
    Un luogo di beatitudine conforme alla natura dell'anima umana, ma non soprannaturale, come è la vita eterna.
    L'uomo, perciò, avrebbe avuto comunque bisogno dell'aiuto di Dio per salvarsi dall'inferno e ottenere una vita beata secondo la propria natura.
    Per cui non è vero che l'uomo dopo il peccato originale è diventato lo zimbello del demonio, un essere totalmente nelle sue mani del demonio.
    Lo dice la Chiesa, ma anche la Bibbia.
    Nella Genesi è infatti scritto che Dio dice a Caino: "se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai".
    Caino perciò, se voleva, poteva vincere la tentazione.

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  17. Da quando sono uscito dal CN i miei ex fratelli, quando mi incontrano e non possono fare finta di non vedermi, iniziano a parlarmi e quando sentono la mia testimonianza mi dicono sempre la stessa frase: "stai attento che il demonio si sta prendendo gioco di te".
    Le prime volte ho provato a rispondere la verità, ossia che la mia vita da quando sono fuori dalla "comunità" è decisamente migliorata sia nel rapporto con Dio, sia nelle relazioni familiari, sociali, affettive.
    NO, non ci credono, mi sto "ingannando", il demonio mi sta ingannando. Allora insisto nel raccontare la mia esperienza da "risorto" dopo 25 anni di inganni nel CN, ma a nulla serve, non mi ascoltano e mi dicono che ormai sono in preda del demonio.
    Oddio, questa cosa mi mette un pò paura e allora quando li incontro e non li posso evitare comincio a parlare del tempo, della politica, dello sport e poi mi ricordo di avere un appuntamento urgentissimo e li congedo.
    Dico questo perchè la figura del demonio (per carità, erroneamente spesso trascurato) rappresenta una delle modalità di "plagio" nelle comunità, dove ti incutono la paura e la convinzione che fuori dal cammino si va in mano al demonio; sicchè, anche se tante cose del CN non piacciono, ci si resta dentro per paura di cosa trovare al di fuori.
    E invece, fuori dal CN, si scopre al di sopra di tutto una sola sensazione: la libertà.
    Ma, secondo loro, anche questo è un frutto del demonio.
    Meglio cambiare strada.

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    1. Vengono addestrati a chiamare "demonio" tutto ciò che non aumenta il prestigio e i soldi del Cammino e dei suoi autoproclamati "iniziatori".

      Ma quando ti parlano in quel modo, stanno cercando anzitutto di convincere sé stessi di stare ancora dalla parte del giusto. Parlano a te, ma le destinatarie del loro discorsetto sono... le loro stesse orecchie. Lo riconoscono benissimo che la tua vita spirituale, sociale, familiare, ecc., è migliorata. Per questo devono convincere sé stessi di essere ancora nel giusto, e l'unica cosa che possono fare è mentire (mentire a sé stessi, che è il modo per continuare a restare nel Cammino), insinuando che tutto il bene che vivi deve per forza essere falso e ingannevole (perché vorrebbero anche loro riprendersi la propria vita che il Cammino tiene sotto sequestro), insinuando che un qualche "demonio" stia facendo gli straordinari per danneggiare il prestigio e i soldi e il numero di adepti del Cammino.

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    2. Nome di fantasia, quanto ti capisco. Anch'io, da quando sono uscito dal cammino, la mia vita è migliorata. Pace, serenità, preghiera, messa la domenica mattina. È cambiato tutto. Nel cammino stavo diventando davvero un automa. Tripudio come sempre ha fatto un'analisi perfetta, soprattutto quando ha detto "mentire a sé stessi".

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    3. Invece i miei ex fratelli, dopo essere stati TUTTI per tre anni senza farsi sentire né vedere (ho avuto la netta sensazione che fosse un dictat dei catechisti), poi si sono ripresentati a scaglioni (anche questo un nuovo dictat dei catechisti). Non tutti, alcuni ancora oggi stentano a salutarmi o non mi salutano proprio, ma una buona parte.

      Si sono ripresentati come nulla fosse, pietra sul passato e via, niente scuse, niente richieste di perdono, amiconi come prima (da parte loro).
      Hanno avuto anche la faccia tosta di dirmi che ci volevano bene, che avevano "sofferto" tanto per la nostra uscita, tutti sorridenti, accoglienti e carini.
      Hanno creduto che il tempo cancellasse il passato, un passato che modificano ogni volta che fa loro gioco.

      Cosa ho risposto?
      Innanzitutto li lo accolti, non li ho rifiutati, perché i nemici vanno amati, no?
      Poi ho detto loro che hanno uno strano concetto di "amore", dato che per tre anni nessuno ha sentito mai il bisogno di vederci né sentirci, anche se eravamo a portata di mano. Nemmeno un messaggio o una telefonata, MAI, da nessuno di quelli che ci volevano "così tanto bene" (alcuni dei quali però ci avevano fatto "tanto male" col benestare dei catechisti).

      Con quella gente è impossibile confrontarsi. Negano, modificano, dimenticano...

      Eppure, se si fossero ripresentati più umili, riconoscendo tutto il male che ci hanno fatto (catechisti compresi), penso che sarebbe stato diverso, pur non ritornando mai più nella setta.

      Dice San Luca: "Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; MA SE SI PENTE, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: MI PENTO, tu gli perdonerai"

      Questi invece, lungi dal pentirsi, hanno pure voluto "fare i buoni" mettendo macigni su un dolorosissimo passato.
      Allora no.
      L'ipocrisia e la negazione non meritano che vengano date le perle ai porci.
      Se mi parlano o mi visitano, li accolgo, ma tutto finisce il minuto dopo che se ne sono andati, come con le conoscenze occasionali. Nulla di più.
      Nessuno mi obbliga a frequentarli ancora, anche se al di fuori della comunità. Gentilezza, misura, ma poi ognuno per la sua strada.
      Sarebbe come se un reduce dei lager (con le dovute proporzioni, ma il Cammino è un lager psicologico) dovesse per forza tornare ad avere a che fare con i suoi carnefici.
      Anche no.
      Marco

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    4. Grazie Marco, hai fatto un quadro assolutamente preciso e puntuale del tipico atteggiamento neocatecumenale verso i fuoriusciti, ma anche verso i fratelli. Fare del male agli altri da loro è considerato normale (siamo tutti peccatori...), chiedere perdono per il male compiuto invece non è contemplato. I catechisti, poi, si sentono assolutamente su un piano superiore. Loro chiedere perdono? Mai e poi mai! Loro sono sempre ispirati dallo spirito santo, h 24.... . Loro non sbagliano mai per definizione. Un capovolgimento totale della dottrina cristiana.
      Porto

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  18. All'inizio i soldi sono lo sterco del diavolo, dopo il secondo passaggio sè sei povero in canna o funzionale alla bolla di kikoland sei out...................

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  19. Io non vorrei provocare ai neocatecumenali l'ennesimo torcimento di fegato, però mi preme segnalare questa conferenza di Carlo Manetti sul Cammino e i suoi errori [link youtube] (poco più di un'ora la conferenza, con dibattito a seguire dopo). Manetti è direttore di Europa Cristiana, e fin dall'inizio mette l'accento sulla truffa già contenuta nel termine "iniziazione", nelle presunte approvazioni, ecc.

    Ricordiamo ai non addetti ai lavori che la nostra fede è "tradizione" - dal latino tràdere, "consegnare": tutto ciò che abbiamo ci è stato "consegnato" dai nostri predecessori nella fede, ai quali è stato "consegnato" a loro volta, via via fino a Pietro e gli Apostoli che hanno ricevuto tutto da Nostro Signore personalmente. Ciò che è vero per noi oggi, lo era anche per i nostri padri, nonni, bisnonni, fino a Pietro e gli Apostoli, testimoni oculari di tutti quei miracoli, destinatari non solo dell'insegnamento pubblico di Nostro Signore ma anche delle spiegazioni in privato e addirittura del Paràclito che fece loro comprendere ogni cosa.

    Dunque è da considerare irrimediabilmente dannosa qualsiasi alterazione dei contenuti della fede, qualsiasi tentativo di introdurre "novità", qualsiasi "variazione" o iniziativa che calpesti la Tradizione.

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    1. Conferenza bellissima, vista praticamente tre volte.

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  20. buonasera, dove si possono recuperare questi mamotreti? grazie

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    1. Te lo dico onestamente: è un'opera improba e che non ti darà soddisfazioni, poiché Kiko e Carmen nascondono l'eresia fra le ambiguità.

      Questo significa, ad esempio, che quando dicono "il Signore perdona sempre", devi prima esaminare il contesto e poi decifrare se stanno dicendo "quando uno è sinceramente pentito, il Signore perdona sempre, ma il perdono non è automatico e non esclude la necessità del sacramento" secondo quanto ha sempre insegnato la Chiesa, oppure se stanno dicendo "il Signore perdona sempre, poi domani, se vuoi, sigillerai in confessione" che è un'espressione sbagliata, equivoca, e col sottinteso eretico che la confessione è rinviabile a piacere.

      Insomma, gli errori nei mamotreti (e in tutti gli interventi in pubblico), anche quando sono piuttosto ben riconoscibili perfino da un bambino della prima Comunione (per esempio quando i presbikikos dicono che "Gesù era un peccatore", un'eresia così grossa devono necessariamente averla udita da Kiko e Carmen, è impossibile che qualcuno nel Cammino dica cose del genere senza che siano approvatissime dai due eretici spagnoli), non sono del tipo "ehi, due più due fa cinque".

      Non vale la pena cimentarsi a ripetere la mastodontica opera (lettura, spiegazione, confronti con la dottrina cattolica, riferimenti alla patristica, al Magistero, ecc.) già fatta -pur parzialmente- da altri prima di noi e meglio di noi (padre Enrico Zoffoli, don Elio Marighetto, don Gino Conti, ecc., sacerdoti di provata fede e di valido spessore teologico).

      Sono ovviamente molti gli ex "catechisti" a detenere almeno buona parte dei "mamotreti" che dovevano imparare a memoria e recitare fingendo di essere "ispirati". Ma nel corso degli anni i mamotreti hanno subìto qualche modifichina (non sostanziale), per cui il confronto dei testi può risultare ulteriormente disagevole (come quando appiopparono riferimenti al Catechismo nelle note a pié di pagina, ma i riferimenti erano o del tutto slegati dal contesto o contraddicevano ciò che diceva il testo: c'erano lì solo per bellezza, solo come furbata da quattro soldi).

      Dato che una copia dei mamotreti (presumibilmente in quattordici volumi) è stata depositata presso il dicastero vaticano per i laici, è lì che occorrerebbe chiedere di visionarla. Il problema è che gli amiconi del Cammino in Vaticano sono particolarmente restii a mostrarla, pur avendone approvata la pubblicazione (dunque in teoria non avrebbero alcun problema a mostrarla... almeno in teoria). A proposito, Kiko proclamò che quei testi non rispecchiavano la propria predicazione (comodissimo alibi, nevvero?).

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    2. Grazie anche a te by Tripudio. Ci sto dentro da pochi anni e ci sono degli elementi che mi lasciano moooolto perplesso, in particolar modo sulla santa messa che ha molti elementi, segni aggiunti per "migliorarla"... Che non sono conformi al rito che si celebra nella Chiesa (l'indulto se non erro è solamente sulla distribuzione di entrambe le specie). anche lo stesso ricevere la comunione solo ed esclusivamente in mano... Il non inginocchiarsi, la mensa al posto dell'altare, il non celebrare in Chiesa, l'assenza dell'adorazione eucaristica. Gli scrutini in cui vengono fuori cose intime. Il fatto che ci siano questi testi che non si possono consultare.
      Grazie ancora per il tuo tempo e informazioni.
      Buona serata

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    3. Fai molta attenzione agli scrutini. Te li fanno passare come se fosse un aiuto alla tua vita. Stai molto attento perché ti "invogliano" a dire cose personali che non andrebbero dette davanti a tutte quelle persone.

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  21. buonasera, riscrivo il commento, dove si possono trovare i mamotreti? sto cercando di capire le cose che non vanno leggendole dalle fonti. Grazie
    by ERRE

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    Risposte
    1. I mamotreti non si possono trovare perché non sono mai stati pubblicati.
      Vengono centellinati solo per i catechisti attivi, e anche uno per volta, ogni volta che c'è da fare un passaggio.

      Qualcuno però ha pubblicato i primi 3 mamotreti online e li puoi trovare a questi indirizzi:

      https://thoughtfulcatholic.com/wp-content/uploads/2016/08/Orientations-for-the-Team-of-Catechists-for-the-Conversion-Phase-Old-Vol.-1.pdf

      http://www.internetica.it/neocatecumenali/OR-IScr86.pdf

      http://www.internetica.it/neocatecumenali/OR-IIScr.pdf

      Sono le versioni originali e non "corrette".

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    2. Ho letto il file del secondo scrutinio. Mi sono venuti i brividi. Tutte parole volte a mettere paura e terrore. Correggetemi se sto sbagliando, ma è assurdo tutto questo. Pensare che ho ascoltato quelle parole diversi anni fa.

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