Anche dopo le correzioni del 2005, gli abusi liturgici del CNC sono continuati |
Continua a correre voce che la Congregazione per la Dottrina della Fede stia finalmente per emettere un serio provvedimento contro gli strafalcioni liturgici del Cammino Neocatecumenale (e possibilmente anche per dare un colpo di freni a sacerdoti e vescovi un po' troppo "vicini" al Cammino).
Il 1° dicembre 2005 ci fu la cosiddetta «lettera di Arinze» contenente le «decisioni del Santo Padre» contro le liturgie neocatecumenali, decisioni confermate personalmente dal Santo Padre e che sono poi integralmente confluite nello Statuto del Cammino (all'articolo 13, comma 3, nota 49).
«Papà a che aspetti? Dai, mangia!» |
Ora sarà la volta di una «lettera di Müller»?
Alla luce del fatto che i neocatecumenali hanno sempre disobbedito alle «decisioni del Santo Padre» evitando accuratamente di «seguire fedelmente i libri liturgici» e addirittura affermando falsamente che le loro bizzarrie liturgiche sarebbero "approvate", ci chiediamo: come verranno recepite le nuove decisioni?
Finale della "messa neocatecumenale" |
Fa bene ricordare che papa Benedetto XVI non si è mai rimangiato quelle sue «decisioni» (in breve, il Cammino deve seguire il Messale Romano «senza aggiunte né omissioni»); ricordiamocelo anche qualora avvenisse che "la montagna partorisce il topolino", cioè nell'ormai improbabile ipotesi che le nuove disposizioni siano di basso profilo o siano facilmente aggirabili.
Gli "iniziatori" danno il cattivo esempio |
Frammenti di Eucarestia ritrovati nell'aspirapolvere dopo la liturgia kika del sabato sera |
1) i neocatecumenali e i loro "potenti appoggi" avevano tentato di autoapprovarsi le loro stravaganze liturgiche «all'insaputa del Papa»
2) da metà aprile 2012 eravamo in attesa delle conclusioni della Congregazione per la Dottrina della Fede, in quella fatidica «feria quarta» (ibidem)
3) qualche vescovo, temendo sacrilegi eucaristici (purtroppo frequenti nel Cammino a causa dell'uso delle "pagnotte-focaccia"), si era già mosso secondo la mens del Santo Padre, in qualche caso anche con notevole chiarezza (come ad esempio mons. Socrates Villegas o mons. Benigno Papa)
Tavolone-mensa neocatecumenale con tutte le suppellettili "design by Kiko" |
4) Kiko Argüello continua a vantarsi pubblicamente della disubbidienza alle disposizioni di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, dicendo: «alla Comunione stiamo tutti seduti»
5) Kiko va dicendo che «il Santo Padre dice che i vescovi devono ubbidire a un laico e una donna» (cioè a lui e a Carmen Hernàndez), mentre la Carmen è famosa non solo per aver interrotto Giovanni Paolo II mentre parlava, ma anche per aver promesso «un futuro immenso» ad un Pontificio Consiglio se questo avesse appoggiato il Cammino (ci sarà mica qualche «futuro immenso» anche per la CDF?)
Kiko all'ambone con crocifero e candelieri foto © cammino.info |
7) naturalmente ci aspettiamo che gli attivisti neocatecumenali canteranno vittoria in qualsiasi caso, per esempio distorcendo la realtà a costo di azzeccare figuracce internazionali (come fece l'ineffabile Gennarini dicendo che la «lettera di Arinze», «se è autentica», è da considerarsi privata e non normativa: smentito pochi giorni dopo dal discorso di Benedetto XVI)
Contro chi continua a difendere le liturgie fai-da-te, ricordiamo il principio del lex orandi, lex credendi: la liturgia è specchio di ciò in cui si crede, per cui il voler accanitamente perseverare negli abusi liturgici (magari anche nella segretezza) non può non denotare gravi problemi nella fede (quei "problemi" che un tempo si usava chiamare eresie).
Penso che più che parlare degli attivisti neocat e delle furbate mediatiche di Gennarini e compagnia, si debba sottolineare con forza il fatto che l'unico vero responsabile degli abusi liturgici e della disobbedienza al Papa E' SEMPRE E COMUNQUE IL CELEBRANTE. Sia un Redemptoris Mater, sia un qualunque sacerdote di altra formazione, tutto dipende da lui. Tra i voti fatti al momento dell'ordinazione c'è l'obbedienza, e se disobbedisce lui come si può pretendere che la massa obbedisca?
RispondiEliminaForse la gerarchia dovrebbe farci un pensierino su questo consistente numero di preti per i quali l'obbedienza è un optional...
Contrariamente a quanto gridano i neocatecumenali, ricordiamo che per la Chiesa cattolica «Comunione sotto le due specie» non significa "pagnotte sbriciolose e boccali-beveroni", ma significa soltanto «sotto le due specie», tipicamente "per intinzione" (il sacerdote prende l'ostia consacrata, ne intinge leggermente nel calice un bordo, e la amministra "alla bocca" del fedele).
RispondiEliminaTutte le disposizioni riguardanti la ricezione del Sacramento hanno sempre una vasta serie di raccomandazioni per evitare sacrilegi e profanazioni.
Aggiungo pure che anche se la responsabilità della liturgia è del celebrante, va pure detto che quella dei fedeli non è mica zero. Per esempio, ricordando che gli attivisti neocatecumenali sono esperti del proverbio "fatta la legge, trovato l'inganno", sappiamo bene che giocando con la disposizione delle sedie possono materialmente impedire a tutti i fedeli di inginocchiarsi e di andare a ricevere la Comunione nel modo normale di tutta la Chiesa (cioè "processionalmente"). È realistico aspettarsi che un sacerdote si rifiuti di celebrare a causa della disposizione delle sedie? (tutto questo senza ancora aver considerato lo strapotere dei cosiddetti "catechisti" laici sugli stessi sacerdoti...)
Sempre in materia di disposizioni liturgiche, ricordiamo che perfino lo spostamento del segno della pace a prima dell'offertorio è «ad experimentum» revocabile in qualsiasi momento e non una vera e propria concessione.
Come hanno stabilito Giovanni Paolo II (fin dal 1983) e Benedetto XVI (ripetutamente, confermandolo anche nel 2012), il Cammino Neocatecumenale deve «seguire fedelmente i libri liturgici».
Quale parte del «fedelmente» non vi è ancora chiara?
Forse sarebbe stato meglio attendere la conferma pubblica di questa affermazione, se no si va a finire che si rimane in mano con un nulla di fatto.
RispondiEliminaGv
Non è forse troppo presto per andare dietro un rumore forse diffuso ad arte per fini solo provocatori ma anche forse più subdoli?
RispondiEliminaMi ricordo quando uscì la notizia che il Papa aveva affidato ad una Commissione il compito di riformare la Liturgia per mettere un termine ad abusi e manipolazioni arbitrarie, era il miglior mezzo per mettere in moto la macchina progressista, che di quegli abusi aveva fatto la norma, ebbene di quella Commissione e di quelle misure correttive non se ne parla più!
Non stento a immaginare le pressioni, le manovre e anche le minaccie, senza dimenticare chi dirige la Congregazione per il Culto Divino che dopo aver confermato a Tornielli la notizia l`anno seguente ebbe da dire che non bisogna parlare di riforma della riforma smentendo il Papa stesso...
Dunque, e riassumendo, conoscendo la potenza tentacolare della macchina-bulldozer neocatecumenale, sarei molto prudente prima di dar voce a quelli che sono solo rumori forse diffusi ad arte.
Un eventuale "nulla di fatto" non tramuterebbe le disobbedienze in ubbidienza e le menzogne in verità, e nemmeno annullerebbe le «decisioni del Santo Padre» che i fratelli del Cammino Neocatecumenale continuano a disubbidire.
RispondiEliminaSalve, scusate se vado OT, qualcuno si saprebbe dire dove posso leggere il testo dell'annuncio di Avvento di Kiko?
RispondiEliminaGrazie mille
30anni
RispondiEliminaPersonalmente, da persona che è in cammino da più di 30 anni, che ha finito da 8 anni e che vi partecipa attivamente (e sicuramente frequenta molto di più di tanti fratelli che "a chiacchiere" sono perfettamente allineati e coperti), spero che venga un provvedimento di questo tipo che ponga dei paletti precisi su come possiamo celebrare. Non è pensabile che venga sempre richiesta obbedienza incondizionata verso i catechisti quando al vertice le parole chiare del Papa (da quel famoso 20 gennaio 2005) vengono disattese.
Mi ricollego dopo qualche tempo e leggo questa notizia, invito alla cautela, non vorrei che si tratti in realta' del compimento di quanto non andato a segno lo scorso anno.
RispondiEliminaLa messa riservata (ma senza abusi) e' prevista dai loro statuti, che poi, dopo appena 4-5 anni vengano revocati non mi pare credibile, soprattutto per i tempi vaticani, che vanno a secoli e non ad anni.
Credo che la materia del contendere sia piu' sottile, legata a qualche aspetto della loro liturgia (monizioni, risonanze etc.), sarebbe stato meglio secondo me non alzare il polverone, evitare di drammatizzare la questione che porta vantaggio al CNC, che in questo modo puo' stimolare i propri protettori ad intervenire.
Sia chiaro cercare la censura "brutale" non aiuta a risolvere la questione, perché in vaticano MAI "umilieranno" il cnc.
Se si vuole risolvere questo "problema" bisogna spegnere i riflettori e stimolare chi di dovere. saluti
Lexcredendi
RispondiEliminaScusate il fuori OT ma che ne pensate delle esequie ecclesiastiche celebrate per il povero Riccardo Schicchi noto personaggio pubblico? E soprattutto che pensate del fatto che è stata data la comunione eucaristica ad altrettanti noti personaggi in quella messa?
Se dopo decenni di abusi liturgici e di disobbedienza, FINALMENTE, la prassi liturgica neocatecumenale sarà soppressa, o rigorosamente corretta, per far posto alla Liturgia ordinaria della Chiesa e comune a tutti i cattolici, non potrei essere più lieta, non per me ma per, in primis, i neocatecumenali stessi, e poi per la Chiesa che non può insegnare che la Liturgia è la fonte e il culmine della nostra Fede e poi tollerare e lasciar diffondere una prassi immaginata e realizzata da due laici dopo aver rigettato quella della Chiesa.
RispondiEliminaMa, appunto perchè è importante e necessario per il Tesoro della Fede che sono chiamati a salvaguardare, proteggere e diffondere, che i Custodi della Dottrina e della Liturgia FINALMENTE intervengano, che noi, che non ci stanchiamo mai di denunciare quegli abusi e siamo consapevoli di tutti i potenti appoggi di cui dispone il cnc, dobbiamo far prova di prudenza, sopratutto quando quella "fuga di notizia" proviene da una fonte anonima, fosse stato Magister potrei capire, ma dar peso ad un anonimo i cui fini possono essere tutto salvo che "onesti", mi ripeto, non mi sembra opportuno.
Il CNC è enormemente potente, e lo dimostra ogni giono. Ci andrei molto cauto con le aspettative, seppur auspicabili e legittime.
RispondiEliminaPoi: hanno disobbedito ad Arize, non ascoltano il Santo Padre, faranno lo stesso con Müller.
Perdonatemi la battuta ma, con la conoscenza che hanno delle cose di Chiesa nel CNC, penseranno che Müller sia uno ...yogurt
Sono anch'io del parere che la comunicazione, che parte da una "voce" non verificabile, è intempestiva.
RispondiEliminaIn ogni caso, sono convinta che qualunque cosa si dica o si faccia sia del tutto ininfluente per la Curia che di sicuro sarà fatta oggetto, come già ripetutamente nel passato, delle spinte degli iniziatori e dei loro potenti promoter: Filoni, Rylko in testa e quant'altri si abbeverano di soggiorni e convivenze alla Domus Galileae...
Con l'aria che tira non c'è molto da sperare, salvo che effettivamente ed obiettivamente la loro celebrazione (che non riesco a definire messa) è un abominio...
@Lexcredendi
RispondiEliminaNon so delle esequie, non le ho viste, ma se uno è cattolico, per quanto peccatore mi pare abbia diritto ad aver un funerale, non siamo noi i giudici, per la comunione, un prete non può mai rifiutare di darla ad un credente per il semplice fatto che non può sapere se si è appena confessato e convertito, è buona norma che se ha qualche sospetto investighi e riferisca alla persona delle conseguenze dei suoi atti. Poi se la vedranno i fedeli con il Signore quando sarà ora. Comunque non mi sembra che con questo OT andiamo troppo fuori argomento.
Gv
Conoscendo la mentalità, una simile notizia verrebbe presa come un semplice cambio di rotta, ma non come una bocciatura. Mi spiego. Chi pensa che il modo di celebrare attuale sia coerente con la liturgia cattolica, difficilmente ammetterà di aver sbagliato per tutti questi anni. Piuttosto dirà (in primis a se stesso) che semplicemente ci sono delle nuove direttive da seguire, il che non vuol dire che prima si sbagliava.
RispondiEliminaTutto questo ammesso che, come immagino, non ci sarà un'esplicita condanna di disobbedienza.
@Trip
RispondiElimina"Sempre in materia di disposizioni liturgiche, ricordiamo che perfino lo spostamento del segno della pace a prima dell'offertorio è «ad experimentum» revocabile in qualsiasi momento e non una vera e propria concessione."
Attualmente codificata solo per il rito Ambrosiano ma allo studio allo studio per una estensione al rito Romano.
Non so delle esequie, non le ho viste, ma se uno è cattolico, per quanto peccatore mi pare abbia diritto ad aver un funerale, non siamo noi i giudici, per la comunione, un prete non può mai rifiutare di darla ad un credente per il semplice fatto che non può sapere se si è appena confessato e convertito
RispondiEliminaSono d'accordo sul funerale e sulla santa Messa. Tuttavia, conoscendo l'ambiente, una normale prudenza di un sacerdote che crede alla Presenza Reale del Signore, per non correre il rischio di dare una comunione sacrilega, avrebbe richiesto la necessità di avvertire all'inizio della celebrazione che alla comunione avrebbero dovuto accostarsi solo le persone in grazia di Dio...
"..legata a qualche aspetto della loro liturgia.."
RispondiEliminaNon si tratta di qualche aspetto è quella prassi in sè che è anomala, è uscita dalla mente di due laici che hanno poi potuto concretizzarla e diffonderla "grazie" al colpevole e irresponsabile permissivismo che si è impadronito anche dei Custodi della Dottrina e della Liturgia.
Un uomo che definisce una CATASTROFE per le sue catechesi la Liturgia cattolica e ne inventa una ad hoc per le sue comunità ha potuto agire indisturbato durante decenni, ha disobbedito, ha trascinato nella disobbdienza al Papa e al Magistero della Chiesa i suoi seguaci, in primis, ed è molto grave, i suoi presbiteri.
Se allora è vero che quella prassi sarà soppressa e che finalmente i neocatecumenali celebreranno il Culto al Signore come la Chiesa lo comanda, non potrà che essere un segno che chi ci guida ha deciso di far prova di coerenza e non teme più di far prova di autorità, di usare il bastone quando e se necessario.
luisa, hanno gli statuti che sono recenti, credi veramente che li casseranno dopo così poco tempo, con un oggettivo scontro tra dicasteri?
RispondiElimina@Luisa
RispondiEliminaI problemi che poni sono molto più complessi.
Il caos ancora regnante nella Chiesa rigurado il "rinnovamento" liturgico del CV II che ha raccolto un fermento che preesisteva nella Chiesa fatto di prassi e interpretazioni.
La liturgia CNC non è stata inventata da un laico o una laica ma è stata inventata dal Padre Farnes.
Quindi siamo davanti ad un problema ben più complesso che ha portato dopo circa 50 anni a dover ribadire l'ermeneutica della continuità contro l'eremeneutica della discontinuità.
Il problema è dentro la Chiesa e purtroppo non è solo il cnc per il quale sarebbe bastata la esplicita non approvazione.
Sono convinto che anche fra 1000 anni, sempre esista ancora, il cnc sarà una minoranza che non potrà causare i danni che voi gli addebitate.
Per tutti gli abusi "personali" purtroppo sono personali e come tali vanno valutati e perseguiti. Per capirci non ho smesso di credere nei sacerdoti nonostante la pedofilia e tanti altri abusi.
Arri-scusate..la ripropongo
RispondiElimina@Sebastian
Sebastian ha detto...
@Rio
Scusate ma vado un po "OT"
Mi somn letto il Can. 908 del diritto canonico e stabilisce che è vietato ai sacerdoti cattolici concelebrare l'Eucaristia con i sacerdoti o i ministri delle Chiese o delle comunità ecclesiali che non hanno la piena comunione con la Chiesa cattolica ect.ect
Ora mi spiegate perchè ci son molti Vescovi\Preti\Presbiteri che seguono questo cammino?
Ufficialmente il cammino è in piena comunione con la Chiesa Cattolica... Se non lo fosse sarebbe tutto molto più semplice.
-----------------------------------
Sebastian...Mio modesto parere il Cammino è difforme in tantissimi aspetti dai dogmi e dal magistero della Chiesa, il Cammino non è in perfetta comunione con la Chiesa. Tu te la sentiresti di affermare in tutta coscienza e davanti a Dio che il Cammino è in perfetta comunione con la Chiesa, alla luce di tutto quanto in esso si predica e si attua?
N.B anche altri fratelli NC
Sebastian...Mio modesto parere il Cammino è difforme in tantissimi aspetti dai dogmi e dal magistero della Chiesa, il Cammino non è in perfetta comunione con la Chiesa. Tu te la sentiresti di affermare in tutta coscienza e davanti a Dio che il Cammino è in perfetta comunione con la Chiesa, alla luce di tutto quanto in esso si predica e si attua?
RispondiEliminaProbabilmente no, ma ufficialmente è così, altrimenti ci sarebbe la scomunica per chi diffonde il cammino e per chi vi partecipa.
Le questioni riguardanti le "liturgie" del Cammino Neocatecumenale sono tutte ancora attualissime a causa del Cammino stesso, che da quasi mezzo secolo insiste a perpetrare gli stessi strafalcioni liturgici.
RispondiEliminaAttenzione: quegli strafalcioni liturgici sono costitutivi del Cammino. È proprio qui che comincia il problema.
Se si trattasse di abusi perpetrati dai singoli sacerdoti legati al Cammino (anche se fossero la maggioranza assoluta) ma fermamente condannati dagli iniziatori, qui nessuno si permetterebbe di criticare "le liturgie del Cammino".
Invece quegli abusi (cioè "la liturgia di Carmen e Kiko") sono costitutivi del Cammino.
Le «decisioni del Santo Padre» non sono altro che la più autorevole conferma che la liturgia è un dono di Dio, non è un "fai-da-te", tanto meno per chi vi vuole inventare «significati» nuovi (cfr. ad esempio la bizzarra fissazione di Kiko con la «quarta coppa»: starà mica giocando a briscola?)
Il Santo Padre non si è inventato nulla: ha solo ricordato al Cammino le norme che valgono per tutta la Chiesa. Nessuno può essere autorizzato a modificare una liturgia con i "significati" che più gli garbano.
Questo è valido sempre, con o senza pronunciamenti dei dicasteri vaticani (e sarebbe valido persino se Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non avessero mai comandato al Cammino di ritornare «fedelmente» al Messale Romano).
Sebastian ha detto...
RispondiEliminaSebastian...Mio modesto parere il Cammino è difforme in tantissimi aspetti dai dogmi e dal magistero della Chiesa, il Cammino non è in perfetta comunione con la Chiesa. Tu te la sentiresti di affermare in tutta coscienza e davanti a Dio che il Cammino è in perfetta comunione con la Chiesa, alla luce di tutto quanto in esso si predica e si attua?
Probabilmente no, ma ufficialmente è così, altrimenti ci sarebbe la scomunica per chi diffonde il cammino e per chi vi partecipa.
------------------------------
Ora chi mi dice la differenza con la scomunica di Milingo?
@Trip
RispondiElimina"ad esempio la bizzarra fissazione di Kiko con la «quarta coppa»"
Mic sarà felice di spiegarti la quarta coppa.
La pseudoliturgia neocatecumenale non è stata inventata da padre Farnès, al limite è stato lui a teorizzarla, è vero, ha dato il suo aiuto nel senso della ROTTURA con la Tradizione, ma gli autori di quella invenzione emblematica della ROTTURA e del RIGETTO della Liturgia della Chiesa e del suo Magistero, sono due laici spagnoli.
RispondiEliminaSe dopo il Vaticano II tanti sono stati gli abusi, se la Liturgia è stata manipolata e ferita da troppi animatori liturgici, ognuno agendo secondo la fantasia del momento, la prassi inventata da Arguello e Hernandez è un SISTEMA RIGIDAMENTE CODIFICATO che nessuno nel cnc può modificare.
SE la sacra Liturgia è ancora la FONTE E IL CULMINE DELLA NOSTRA FEDE,
se LEX ORANDI,LEX CREDENDI è ancora un principio valido,
se il MAGISTERO SULL`EUCARISTIA ha ancora corso e autorità,
allora possiamo renderci conto dei dsanni gravi e in profondità che quella prassi liturgica sta causando da decenni, in primis nelle anime di chi la vive obbedendo ciecamente agli iniziatori e disobbedendo al Papa e al Magistero della Chiesa.
È vero che tanti sono gli abusi, è vero che Kiko Arguello non è solo in quel movimento che sta distruggendo i capisaldi della nostra fede prendendo innumerevoli forme, ma se i ribelli non nascondono di esserlo, anzi ne vanno fieri e rivendicano la loro libertà e la loro oppsizione, Kiko Arguello si pone come il ricostruttore della Chiesa.
RispondiEliminaÈ da decenni che Arguello predica che solo la sua nuova estetica salverà la Chiesa, va in giro per il mondo pretendendo che parla a nome della Chiesa, sventola con superbia i suoi numeri e fa i nomi dei suoi potenti amici che gli "vogliono bene", non teme di strumentalizzare il Papa, anzi i Papi, chiede ai suoi kikos di gridare Viva il Papa ma li obbliga nei fatti a disobbedirgli, ha tessuto una fitta tela di relazioni influenti, intra e extra muros e in tutti i campi, è sempre in giro per il mondo per predicare la sua parola, anche se quella parola va contro l`insegnamento della Chiesa, del Papa.
Insomma se i ribelli sono fieri di esserlo e lo rivendicano, Kiko Arguello, con un`immensa ipocrisia e mentendo, grida "viva il Papa" ma del Papa, del suo Magistero, delle sue Norme se ne infischia, quel che conta è unicamente portare in avanti il suo progetto per la Chiesa.
Così vanno le cose in questa Chiesa in cui l`autorità teme di esercitarsi.
Se dunque verrà un provvedimento in favore della Sacra Liturgia non possiamo che rallegrarcene.
@ Mic ha detto
RispondiElimina"Sono anch'io del parere che la comunicazione, che parte da una "voce" non verificabile, è intempestiva"
Il problema, cara Mic, è che tutto ciò che riguarda il Cammino è (quando pur sia verificabile) ambiguo. La chiarezza è ciò che manca in tutto l'affaire neocatecumenali, i cui vertici sono esperti tanto nel marketing che nella disinformazione.
Faccio un esempio sulla storia dei cimiteri neocatecumenali, definita una bufala dai baccalà di guardia all'osservatorio. Ebbene: il buon Aldo mi ha inviato una scansione del testo della Convivenza di inizio corso 2007-2008 (P.S. Giorgio, 20-23 settembre 2007). A pag. 26, nel contesto di un ennesimo discorso funereo, si legge la seguente affermazione di Kiko:
"A parte il fatto che voglio fare cimiteri, in Gerusalemme e a Madrid, e anche nelle parrocchie..."
Il progetto Kiko-cimitero:
http://neocatecumenali.blogspot.it/2012/12/cimiteri-neocatecumenali-addirittura.html
presentato nella Repubblica Dominicana, quindi, è stato annunciato dallo stesso Kiko in una convivenza.
I neocatecumenali, naturalmente, diranno che Aldo ha falsificato la pagina 26 del testo. E' questo il metodo col quale difendono le loro assurdità.
@Lino
RispondiEliminaTi prego non ci cascare anche tu, avevo già confermato la cosa il problema e che comunque, come fai notare anche tu, è una notizia di cinque anni or sono.
La non notizia semmai sono tutte le illazioni riguardo i notai e quant'altro è stato aggiunto.
Per quanto conta il mio parere, sono stufo più di voi dell'ambiguità riguardo al cammino.
Sempre per quanto conti il mio parere sarei favorevole alla pubblicazione del direttorio pur sapendo che potrebbe essere, nonostante approvato, oggetto di speculazioni.
Non ho le conoscenze per capire perché ogni pronunciamento non sia accompagnato anche dalla corretta interpretazione ufficiale. Come per le leggi.
Per il resto aspetto, sperando nel mentre di non mettere troppo in discussione il discernimento della Chiesa che mi porterebbe su vie pericolose.
La Chiesa Santa e meritrice.
Purtroppo sempre meno Santa a vederla dall'esterno.
@Luisa
RispondiElimina"La pseudoliturgia neocatecumenale non è stata inventata da padre Farnès"
Se fosse vero basterebbe sospendere a divinis tutti i sacerdoti che acconsentono a modifiche "laiche".
O i sacerdoti sono garanzia di ortodossia oppure al posto del catechismo forse dovremmo tutti studiare liturgia e teologia ( ma quale? ) per poter capire se chi presiede è ortodosso.
I piccoli, quelli che per ignoranza, guardano chi celebra come espressione e garante della fede cattolica come possono difendersi da tutte le storture?
La talare purtroppo non è garazia di ortodossia più di un clergymen o di un abito civile.
Eppure esiste una disciplina dell'abito ribadita anche da GP II.
Credo che sia stato troppo tempestivo parlare di qualcosa che non si conosce ancora nulla, ci si da la zappa sui piedi se San Kiko tratta da buon menager e a suon di sacchi neri l'approvazione della sua liturgia, magari accettando anche qualche modifica per poi continuare indisturbato quello che ha sempre fatto, per il Cammino, la messa che si è inventa è quella che maggiormente rende i partecipanti diversi, orgogliosi di essere fuori dagli schemi, fino a paragonare i fedeli della Chiesa guidata dal Papa "quelli della domenica", è proprio nel sabato sera che loro esprimono l'essere parte di un gruppo d'elitè, ed è da quella messa che parte le divisione, i contrasti con il resto della comunità parrocchiale. Se la Chiesa avesse il coraggio di annullare e far rientra i camminanti nella unica Messa Cattolica allora si che le creste comincerebbero ad abbassarsi, e forse anche il CN comincerebbe ad esprimersi con un po più di umiltà, e la nuova estetica prenderebbe un'altro verso. Ma se continueranno a dare ancora forza a questa piovra neocatecumenale anche nella prassi liturgica sarà nel futuro un vero disastro per la Chiesa intera.
RispondiEliminaPer Lino:
Ieri un'amico mi ha dato una triste notizia, Padre Lino del Santuario che conosciamo non c'è più, un male inguaribile ha stroncato la sua missione su questa terra, già da qualche mese. Non sapevo che aveva progettato il Santuario, per me era un simbolo, perché era sempre lì nel suo confessionale, con una immensa umiltà, era tutt'uno con quella costruzione celeste, dopo che hai scritto in questo blog che ne era l'ideatore, mi è sembrato quasi impossibile crederci, ma subito dopo mi è sembrato molto naturale.
Voglio credere che ora sia seduto ai piedi della Madre di Dio a confabulare sulla sua opera e della nuova estetica che la Madre Celeste ispira a Kiko.....chissà!!!
Rosy
30anni
RispondiEliminaPersonalmente, da persona che è in cammino da più di 30 anni, che ha finito da 8 anni e che vi partecipa attivamente (e sicuramente frequenta molto di più di tanti fratelli che "a chiacchiere" sono perfettamente allineati e coperti), spero che venga un provvedimento di questo tipo che ponga dei paletti precisi su come possiamo celebrare. Non è pensabile che venga sempre richiesta obbedienza incondizionata verso i catechisti quando al vertice le parole chiare del Papa (da quel famoso 20 gennaio 2005) vengono disattese.
se tu pensi che nel cammino si faccia l'eucarestia in modo anomalo, sbagliato perche ci vai da 30 anni?!?!
La non notizia semmai sono tutte le illazioni riguardo i notai e quant'altro è stato aggiunto
RispondiEliminaDentro ogni anche apparente riflessione corretta, c'è il 'guasto'...
Riguardo ai notai non sono illazioni, come non lo è tutto quanto è stato aggiunto!
avete preso in considerazione solo due aspetti:
RispondiElimina- che la commissione vieti di fatto la liturgia neocatecumenale in modo talmente chiaro da non poter essere in alcun modo aggirata e con ciò la fine di quelli che secondo voi sono abusi
- che la commissione vieti la liturgia neocatecumenale in modo velato cosi che kiko possa raggirare le disposizioni
mi sembra che non abbiate tenuto conto però di una terza ipotesi:
- se la commissione invece approvasse in toto la prassi liturgica in uso del cammino??
Il denaro è la vera potenza del Cammino. Con il denaro comprano di tutto, comprese le alte cariche ecclesiastiche. Chi indaga sui versamenti ingenti che affluiscono dalle convivenze ecc? Penso che forse la Finanza dovrebbe iniziare a verificare le movimentazioni di denaro che avvengono attraverso contanti e donazioni... meditate gente meditate..
RispondiElimina- se la commissione invece approvasse in toto la prassi liturgica in uso del cammino??
RispondiEliminaSarebbe interessante vedere le motivazioni.
Gv
e fosse vero basterebbe sospendere a divinis tutti i sacerdoti che acconsentono a modifiche "laiche".
RispondiEliminaO i sacerdoti sono garanzia di ortodossia oppure al posto del catechismo forse dovremmo tutti studiare liturgia e teologia ( ma quale? ) per poter capire se chi presiede è ortodosso.
È questo il dramma o, meglio, uno dei drammi(in primis per i piccoli del cnc) ma è particolarmente significativo perchè nel cnc abbiamo dei sacerdoti che sono agli ordini di un laico, SANNO che quel che fanno e fanno fare ai neocatecumenali NON è autorizzato, SANNO che vanno contro i libri liturgici, SANNO che disobbediscono al Magistero della Chiesa e alle Norme del Papa, EPPURE scelgono di OBBEDIRE ad un laico e DISOBBEDIRE alla Chiesa, al suo Magistero, al Papa.
Il fatto di essere già condizionati durante la "formazione" nei RM, di essere sottonessi all`autorità dei catechisti, se "spiega" la loro disobbedienza, non la scusa e non la giustifica, perchè grande e grave è la loro responsabilità nei confronti dei piccoli, anche se nel cnc il loro ruolo è secondario,chi ha l`autorità nel cnc sono i catechisti, sono loro i sacerdoti, sono loro ad aver ricevuto il Sacramento dell`Ordine, sono loro ad aver detto "volo", lo voglio, e ad aver promesso fedeltà e obbedienza al Successore di Pietro, dovrebebro essere loro i garanti dell`ortodossia.
È forse nel vedere dei sacerdoti obbedire ad un laico PUR SAPENDO che vanno contro le norme della Chiesa e contro le loro stesse promesse che si evidenzia maggiormente il dramma che costituisce il potere esercitato sulle coscienze da un`équipe di laici al servizio del progetto di un uomo.
Il fatto di essere già condizionati durante la "formazione" nei RM, di essere sottonessi all`autorità dei catechisti
RispondiEliminaSe è per questo, nel RM di Roma sono sottomessi direttamente a Kiko, che fa da catechista ai giovani seminaristi, compresi scrutini e obbedienza e tutto il resto...
Grazie per l`informazione, Sebastian, non lo sapevo.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@Luisa
RispondiEliminaMi riferivo in particolare a tutti quei presbiteri estranei ai RM e quindoi indenni da alcun condizionamento formativo.
30anni
RispondiElimina"se tu pensi che nel cammino si faccia l'eucarestia in modo anomalo, sbagliato perche ci vai da 30 anni?!?!"
Prima di tutto perchè prima dei richiami ufficiali dal 2005 i Papi non si erano espressi i modo negativo. E' solo dopo che l'obbedienza avrebbe dovuto spingere ad un cambio. In secondo luogo se ci vado da 30 anni non è certo per la forma esteriore della liturgia ma per il buono che c'era e che c'è.
Lo so che vi brucia, ma non cambierà nulla, perché tutto è stato approvato. Il Papa, i cardinali, i vescovi e preti a migliaia celebrano l'Eucaristia approvata per le Comunità, e grazie a Dio nessuno, a parte voi, ha nulla da ridire. Anzi, in molte Parrocchie già si fanno ammonizioni alle letture della Messa festiva, e si fanno preghiere spontanee. Elio
RispondiEliminaVisto che qualcuno ha nominato "scomuniche", facciamo un po' di chiarezza.
RispondiEliminaEscludiamo dal discorso la scomunica «latae sententiae», cioè "sentenza già data" (ossia quei particolari casi che sono così gravi che non c'è bisogno di istruire procedimenti di verifica: la scomunica è automatica, riconoscibile da chiunque).
Sarebbe bello se la Chiesa comminasse una scomunica ogni volta che è notoriamente meritata.
Invece viviamo in un'epoca in cui c'è un garantismo così esagerato, che viene comminata solo in casi veramente inevitabili.
Ecco perché Milingo è stato scomunicato, Lefebvre è stato scomunicato, e Kiko non è stato ancora scomunicato.
Milingo e Lefebvre hanno commesso azioni che qualsiasi tribunale (perfino "loro amico", ma con un minimo di onestà) avrebbe riconosciuto senza fatica essere meritevoli di scomunica.
Kiko invece, pur insegnando fandonie, pur comandando strafalcioni, pur opponendosi frontalmente al Papa e ai vescovi, ha quella sufficiente ambiguità da evitare sicure condanne. Senza contare i "potenti appoggi", naturalmente.
Tutti sappiamo che Kiko e Carmen insegnano corbellerie, eppure in un tribunale diventerebbe complicato dimostrarlo perché fin dagli inizi si sono difesi dicendo: «non siamo stati capiti» oppure: «era solo qualche testa calda, non c'entriamo». Risibili scuse che -guarda caso!- sono esattamente quelle dietro cui si sono sempre nascosti i cosiddetti "catechisti".
Questo è il paradosso della «verità processuale», cioè ciò che è dimostrabile in un tribunale.
È il motivo per cui tutti sanno che Gambadilegno è un ladro, tutti sanno che Gambadilegno voleva rubare i lingotti d'oro, tutti sanno che era da quelle parti proprio la notte del furto, eppure in tribunale Gambadilegno può difendersi chiedendo con sguardo minaccioso: «ma perché? qualcuno di voi mi ha visto rubare i lingotti?». Viene assolto, torna a casa, e accarezza contento i "suoi" lingotti appena rubati.
Il lato più tragico di questa riduzione della «verità» alla «verità processuale» è che favorisce i don Abbondio e i Ponzio Pilato.
"I neocatecumenali sono approvati": così dicono preti e vescovi intimiditi mentre se ne lavano le mani. Hanno paura di dover fare una fatica immane per dimostrare eresie e strafalcioni non riducibili a «teste calde» o a «non siamo stati capiti». Oltre a temere rappresaglie, naturalmente (non solo la perdita dell'«oliatura»).
"Siamo approvati", gridano gli attivisti delle corbellerie neocatecumenali, proprio allo scopo di intimidire coloro che alle fandonie preferiscono la verità trasmessa dalla Chiesa e che agli strafalcioni preferiscono la liturgia garantita dalla Chiesa.
E infine, c'è il fatto che la scomunica ha effetto solo su chi la teme. Tanti sedicenti teologi sembrano fare di tutto per guadagnarsene una (che infatti fa vendere più libri, darebbe loro l'aura di "perseguitati dal potere ecclesiastico", e il mondo non aspetta altro).
Facile dunque immaginare come mai il Papa non scomunica gli iniziatori del Cammino: a parte il fatto che se ne farebbero un baffo, trascinerebbero con loro fuori dalla Chiesa i poveri neocatecumenali che sono abituati ad obbedire più a loro che al Papa.
Questo spiega anche il motivo per cui il Papa insiste a far leva sul buon cuore dei neocatecumenali più semplici. La buona disposizione del cuore viene certamente dallo Spirito, la disponibilità a partire in missione viene certamente dallo Spirito, ma... gli strafalcioni liturgici da chi vengono? le fandonie, le ambiguità, le eresie, da chi vengono?
ciò che non si riesce "ancora" a comprendere del cn e che tutte queste norme...leggi e/o leggine... ai camminanti non interessano... 20 anni fà si celebrava così ed ancora oggi è così.. sono pretestuose le "difese" sui mamotreti... 300 pagine pittosto che 400, il 2° passaggio si è sempre fatto... si fà e si farà sempre nello stesso modo... ma davvero credete che le note a pié pagina del CCC o di altro interessino ai "piccoli catechisti"?... prima di fare il 2° passaggio come equipe sono andato a fare da "Uditore" per ben 3 volte... quindi oltre alla formazione "pappagallesca".. c'è il "metodo" che si impara...
RispondiEliminaio non ho "bisogno" di sapere se sono "vere" le cose "che si dicono" sul cammino io "LO SO" che sono vere perchè le ho "provate" sulla mia pelle...sulla mia vita..
E se questi fratelli più piccoli e più semplici che ancora non si sono votati totalmente all'idolo Kiko cominciassero a combattere dall'interno gli strafalcioni e le ambiguità, come cambierebbe il Cammino?
RispondiEliminaAl commento delle 16:51 bisogna rispondere che:
1) non c'è bisogno di aspettare che il Papa ti comandi di seguire «fedelmente» il Messale Romano, poiché il Messale stabilisce cosa si "deve" fare, cosa si "può" fare o non fare, e tutto ciò che non è menzionato è esplicitamente proibito
2) Giovanni Paolo II nel 1983, parlando ai neocatecumenali, già ne condannava gli abusi liturgici (se non lo sapevi, clicca su questo [link] per un po' di citazioni).
Elio,
RispondiEliminaa noi non "brucia" il successo del Cammino Neocatecumenale; a noi cattolici dà fastidio che un'esperienza inquinata come quella del Cammino venga invece spacciata per cattolica, con grande danno per le anime, danno spirituale e umano (e te lo possono testimoniare tutti quelli che sono usciti dal Cammino perché non ne potevano più).
Quando dici "tutto è stato approvato", stai parlando di un tuo sogno. Rileggiti lo Statuto del Cammino e scoprirai che il Cammino deve seguire il Messale Romano, «senza aggiunte né omissioni», come vi comandano gli ultimi Pontefici.
Poi, ti prego di non confondere gli strafalcioni inventati da Kiko con gli altri abusi diffusi nelle parrocchie.
Nelle parrocchie si può condannare qualche abuso sui ceri, ma la menorà a nove fuochi la troviamo sistematicamente solo nelle celebrazioni kikiane-carmeniane.
In certe parrocchie si può lamentare lo sproloquio di qualche laico o le noiose "preghiere spontanee", ma non il fiume di parole tipico delle celebrazioni neocatecumenali, sistematico, onnipresente, obbligatorio.
Nelle parrocchie troviamo anche abusi sulla Comunione, ma solo nelle comunità kikiste-carmeniste troviamo la "comunione seduti" e "tutti insieme contemporaneamente" e seguita dal "balletto-girotondo".
Non esiste una "Eucarestia approvata per le comunità neocatecumenali". Le uniche concessioni sono lo spostamento ad experimentum del segno della pace a prima dell'offertorio (come avviene nella liturgia ambrosiana) e la possibilità di fare ordinariamente la Comunione sotto le due specie (cosa che normalmente non dovrebbe essere ordinaria a causa dei maggiori rischi di sacrilegio).
Senza contare che il dire "due specie" non implica automaticamente le "pagnotte sbriciolose" e i boccali-insalatiera.
Infine, ti invito caldamente a non "personalizzare" le questioni: le cose che trovi su questo blog sono indipendenti da questo blog.
Sono vere indipendentemente dal fatto che le abbiamo dette noi: è stato Kiko a progettare cimiteri neocatecumenali, è stato Kiko a parlare di cefale neocat che devono adescare cefali cinesi, è stato Benedetto XVI a decidere che il Cammino deve seguire «fedelmente» il Messale Romano...
Ora, tu sei disposto ad accettare di tutto cuore le correzioni che stanno per arrivarvi sulla liturgia?
E se sei disposto ad accettarle, ci spieghi come mai fino ad ora le avevi rifiutate? Visto che dal 1983 ad oggi avevate la parola del Papa (non la nostra, ma la chiara indicazione del Papa) ed avete clamorosamente disubbidito.
Facile dunque immaginare come mai il Papa non scomunica gli iniziatori del Cammino: a parte il fatto che se ne farebbero un baffo, trascinerebbero con loro fuori dalla Chiesa i poveri neocatecumenali che sono abituati ad obbedire più a loro che al Papa.
RispondiEliminaE' qui che ti sbagli. Non sarebbero in molti a seguirlo.
@Trip
RispondiEliminaPur dissentendo su alcuni punti, mi premeva però esprimere apprezzamento per il tuo intervento sulle "scomuniche".
Personalmente non sono convinto che "trascinerebbero con loro fuori dalla Chiesa i poveri neocatecumenali".
Chi ha fatto il cnc per quanto a te possa sembrare impossibile si è avicinato alla Chiesa e la riconosce come Madre.
Per questo l'ambiguità dei pronunciamenti mi pesa più di quanto pesi a voi.
Per capirci la più volte citata norma sulla comunione venne poi "spiegata" da Mons. Canizares e da qui la prassi odierna.
Adesso per un nanosecondo prova ad immaginare Kiko in buona fede se un cardinale ti dice cosa fare ti fideresti?
http://it.radiovaticana.va/news/2012/01/22/cammino_neocatecumenale:_messa_del_cardinale_canizares_al_centro_inter/it1-556736
Ed adesso facciamo un attimo di fanta chiesa e se qualcuno dall'interno stesse usando il cnc?
"...perché tutto è stato approvato."
RispondiEliminaElio, Elio, perchè mente sapendo di mentire?
Ha paura?
Certo che quando si pretende che quel che non è proibito è autorizzato ...
Ma, dolente per lei, NIENTE di ciò che fate in modo abusivo è autorizzato e stato approvato, non penso che sia necessario che ricordi nei dettagli quel che fate che non autorizzano i libri liturgici, monizioni e risonanze abituali e non eventuali e fatte eccezionalmente, o Comunione presa seduti e al proprio posto ( quest`ultima modalità entrata nello statuto CONTRO le NORME del Papa e più semplicemente contro quelle della Chiesa).
Elio, lei mente sapendo di mentire, come sanno di mentire i responsabili che nel cnc dicono ai piccoli che tutto è in ordine.
Così non è e spero che decenni di abusi e disobbedienze prenderanno, al più presto, fine.
Per il bene dei seguaci di Kiko Arguello in primis, per la Chiesa tutta in seguito.
@Trip
RispondiElimina"Senza contare che il dire "due specie" non implica automaticamente le "pagnotte sbriciolose" e i boccali-insalatiera"
Ma neanche quello che sostieni tu e cioé: Intinzione
Ti avevo già suggerito di rileggerti le norme a te tanto care.
Ma come si fa a dire che la Chiesa sarebbe "madre" e poi inventarsi una liturgia e disubbidire al Papa e far guerra ai vescovi poco compiacenti?
RispondiEliminaChe il cardinale Canizares sostenga il Cammino non significa che "la Chiesa approva gli strafalcioni".
Oh, sì che sarebbe facile trascinare fuori i fratelli dalla Chiesa: basta agitare lo spettro di una bocciatura al prossimo "passaggio"...
Quanto all'intinzione, il commentatore delle 17:48 vada a rileggere il commento dove ne parlavo: ho scritto normalmente, non ho scritto esclusivamente (e comunque stai giocando con il Sacramento come una faccenda di regolette da osservare o aggirare... stai parlando del Corpo e Sangue di Nostro Signore, non di uno snack).
@Trip
RispondiElimina"tipicamente" in italiano e nel contesto del tuo post vuol dire tutt'altro che normalmente.
Altrimenti quel post non avrebbe avuto neanche senso.
Ho letto il link a Radio Vaticana, a parte che l`autore dell`articolo è il neocatecumenale Piermarini, l`articolo contiene quel grave errore, volutamente diffuso presso le comunità neocatecumenali, che vorrebbe che le celebrazioni liturgiche del cnc sarebbero state approvate dal Papa.
RispondiEliminaSi tronca il discorso del Papa, si censura quel che non fa comodo, non si tiene conto di quel che il Papa ha detto e-o lo si modifica ad usum cammini.
L`approvazione non c`è stata e lo sappiamo, sappiamo come Arguello, con l`aiuto dei suoi amici, ha agito alle spalle del Papa per strappargli l`approvazione della sua "liturgia", sappiamo che i cartoncini di invito per festeggiare l`approvazione erano già sulle scrivanie degli invitati, Arguello ha creduto di poter riprodurre quel che era riuscito a fare con la consegna dello statuto e mettere il Papa davanti al fatto compiuto, ma questa volta non gli è andata bene, il Papa ha stoppato tutto e ha fatto al cnc quel discorso del 20 gennaio molto mal accolto dai responsabili del cnc.
@Trip
RispondiEliminaHo riletto tutto e forse ho capito il perché di tanta ambiguità nei pronunciamenti.
La Chiesa, che è espressione di Gesù Cristo, non vuol perdere nessuno e perderebbe certamente te in caso di approvazione esplicita.
@Tripudio
RispondiEliminae se un sacerdote è consapevole di tutto cio', cioè di far parte di un'associazione in discomunione teoretica e pratica dalla Chiesa, può celebrare validamente il sacramento eucaristico?
Leggendo i canoni 916 e 1379 richiamano chiaramente ad una coscienza peccaminosa e alla simulazione di sacramento in un tale contesto?
@Tr "1) non c'è bisogno di aspettare che il Papa ti comandi di seguire «fedelmente» il Messale Romano, poiché il Messale stabilisce cosa si "deve" fare, cosa si "può" fare o non fare, e tutto ciò che non è menzionato è esplicitamente proibito"
RispondiEliminaMa forse non vi rendete conto che il vero problema così come è percepito dal NC medio non è l'osservanza stretta di norme (in fondo la Chiesa degli ultimi decenni è piena di cose di questo genere); il vero problema che sta mandando in crisi molti è proprio la mancata obbedienza al Papa da parte di chi si è sempre appellato a questa
2) Giovanni Paolo II nel 1983, parlando ai neocatecumenali, già ne condannava gli abusi liturgici (se non lo sapevi, clicca su questo [link] per un po' di citazioni).
8/01/2012...........news grossa....hahaha|
RispondiElimina"Lo so che vi brucia, ma non cambierà nulla, perché tutto è stato approvato. Il Papa, i cardinali, i vescovi e preti a migliaia celebrano l'Eucaristia approvata per le Comunità, e grazie a Dio nessuno, a parte voi, ha nulla da ridire. Anzi, in molte Parrocchie già si fanno ammonizioni alle letture della Messa festiva, e si fanno preghiere spontanee. Elio"
RispondiEliminaPiù che di "approvato" direi quindi che qui c' è qualcosa di "ampiamente provato". .. l'ottusità e la malafede di certa gente.
Varie risposte...
RispondiElimina1) La "simulazione di sacramento" è tale solo se c'è l'intenzione di simularlo. Quanto ai preti in stato di peccato grave che comunque continuano a celebrare, beh, abbiamo solo l'imbarazzo della scelta...
2) Qualcuno istruisca le comunità del Cammino Neocatecumenale su cosa significa l'avverbio "tipicamente".
3) "8 gennaio 2012"? Beh, ogni volta che un neocatecumenale arriva qui tutto trionfante e tronfio, poi si scopre che Kiko e Carmen lo avevano ingannato...
4) Qualche neocatecumenale ancora spera che il Papa dichiari che gli strafalcioni inventati da Kiko e Carmen sarebbero "liturgia". Eppure anche i bambini sanno che la liturgia della Chiesa non è un gioco di fantasia (almeno fino a quando dei "catechisti" non instillano loro un'idea falsa sulla liturgia).
5) "La Chiesa non vuole perdere nessuno": esatto, il Papa ancora rischia le 99 pecore nel deserto per salvare quella recalcitrante che vuole per forza perdersi. Ma la pazienza del Papa non è infinita, e le 99 pecore non possono essere abbandonate per sempre.
6) Sì, sono anni che considero anche l'ipotesi che si riesca a ricattare in qualche modo il Papa. Il quale, il primissimo giorno del suo pontificato, chiese preghiera contro i "lupi" che lo circondavano. Ripeto: chiese preghiera il primissimo giorno del suo pontificato, dunque immaginate un po' a che pressioni è stato sempre sottoposto Benedetto XVI.
Noi cattolici sappiamo bene che anche se si riuscisse ad obbligare questo Papa a fare qualcosa contro la Chiesa, lo Spirito Santo provvederà. Certo, nel frattempo invito tutti i fratelli del Cammino a ragionare su come mai c'è bisogno di "lavorarsi" il Papa e la gerarchia ecclesiale per far qualificare come cattoliche le invenzioni di Kiko e Carmen.
Per esempio: se all'improvviso si smette di fare «oliatura» ad un vescovo, questi continuerà sempre ad appoggiare il Cammino con la stessa solerzia?
condivido pienamete il pensiero di Aldo.
RispondiEliminaAnche con i mamotreti pubblicati SE agli scrutini NON sarà resa OBBLIGATORIA la presenza del Vescovo, nulla cambierà.
NON parlo del RITO che avviene a "interrogatorio fatto e subito" parlo delle settimane durante c'è l'interrogatorio persnale e la confessione pubblica.
Alla domanda:
"se questi fratelli più piccoli e più semplici che ancora non si sono votati totalmente all'idolo Kiko cominciassero a combattere dall'interno gli strafalcioni e le ambiguità, come cambierebbe il Cammino?"
Puo' darsi, ma dobbiamo tenere in considerazione che all'inizio, quando non sei ancora schiavo dell'imbonitore e dei suoi precetti, credi nell'amore e nelle parole 'Dio ti ama cosi' come sei' e quindi non ti viene nemmeno l'idea di uscire da questa favola del volemose tutti bene.
Poi invece, quando cominci a renderti veramente conto che c'è molto di malato (e di marcio) nel CNC sei oramai invischiato con gli affetti (tua moglie/marito è nel cammino, i tuoi figli sono nel cammino ecc ecc) allora la forza per alzare al testa non c'è.
A meno che avvenga un "fatto concreto" e devastante che ti aiuterà a prendere la decisione di uscirne.
come per scacciare un vescovo, lo si promuove, in questo caso dietro ad un possibile bastoncino ci sarà una cesta di carote belle grosse.
RispondiEliminaE come la fuga di notizie di gennaio comportò la frenata del Papa, questa fuga di notizie comporterà l'esatto contrario, perché sicuramente ha messo in moto i vari Canizares, Filoni, Rylko, che non accetterebbero mai di essere ridicolizzati da Muller, poichè tutti loro hanno celebrato in quel modo.
@DG
RispondiEliminaLa presenza del Vescovo è sempre richiesta ai passaggi, solo che non sempre decidono di parteciparvi. il mio Vescovo ha presieduto il mio secondo passaggio, e proprio da quel momento si è reso conto dell'importanza del CNC per la sua diocesi.
Se riesci a portare tutti i Vescovi ai passaggi, ti do un premio, perché sarebbe un'autentica benedizione per il CNC.
Comunque le altre volte ha sempre inviato il Vicario Generale della diocesi, figura ecclesiale non da poco per la diocesi.
Per scandalizzare a morte i neocatecumenali basta proporre loro di rinunciare ad uno qualsiasi dei loro abusi liturgici.
RispondiEliminaRingrazio il commentatore delle 21:00 che ha tentato di lusingarci dicendo che degli esimi cardinali si informano più su questo blog che nei sacri palazzi. Ed io che avevo sempre pensato che le visite a queste pagine giungessero da semplici fedeli preoccupati dagli strafalcioni del Cammino...
(sì, in quanto cattolico, preoccupano anche me gli strafalcioni liturgici e dottrinali del Cammino. Ciò che aggredisce la Chiesa, lo considero come un'aggressione fatta anche a me. I nuovi farisei che impongono pesanti fardelli sulle spalle dei fedeli più piccoli e lontani, in fin dei conti danneggiano anche me)
Proporrei di inviare tantissimi Tweet al Papa chiedendo se è a conoscenza di quanto accade nel CNC, visto che è stato detto che saranno letti dai suoi collaboratori... magari qualcosa si muove!, se siamo in tanti.
RispondiElimina
RispondiElimina"E come la fuga di notizie di gennaio comportò la frenata del Papa"
Ovvero se non ci fosse stata quella "fuga di notizie" che lo ha allertato, il Papa, una volta ancora, sarebbe stato ingannato, sarebbe stato vittima di un malvagio complotto ordito alle sue spalle e voi sareste fieri del comportamento a dir poco vergognoso e ignobile del vostro leader?
Ma, vedete, non stiamo parlando di bazzecole sulle quali si può giocare sporco indefinitamente, stiamo parlando del cuore della nostra Fede e anche se vescovi e cardinali, e perfino il Prefetto della Congregazione per il Culto, sembrano ogni tanto... dimenticare o trascurare le loro responsabilità di Custodi della retta Dottrina e della Sacra Liturgia, il compito e le responsabilità del Papa sono ben altri.
Non fosse che ascoltandolo e guardandolo mentre celebra il Sacrificio Eucaristico, al quale vuole ridare sacralità, dignità e bellezza, e sapendo che da subito ha voluto intervenire sulla prassi liturgica kikiana, possiamo confidare che interverrà non "contro" ma PER la difesa della Liturgia cattolica e, in definitiva, dei neocatecumenali stessi.
anonimo
RispondiEliminanon credo nella presenza del Vescovo allo scrutinio del 2° passaggio della tua comunità.
Specifichiamo:
un conto è la partecipazione al RITO dove c'è un eucarestia, e il famoso cesto della rinunzia a mammona, e che dura una serata (2 ore circa) dove la presenza del Vescovo o di un suo incaricato è obbligatoria visto che c'è un esorcismo ben preciso, un'altra è la presenza agli interrogatori
scrutini quelli, per intenderci, che coinvolgono la comunità intera (un fratello per volta) e durano dalle 2 alle 4 settimane per 3 sere a settimana circa.
Ho molti anni di cammino, ho fatto il 2° passaggio due volte in due comunità differenti, ho cambiato per motivi di lavoro 3 comunità in 3 Parrocchie differenti, due delle quali sono "famose " per essere le chiese dove il cammino è molto presente, ma il Vescovo non è MAI venuto né nella mia né nelle altre comunità della Parrocchia.
Il Vescovo NON ha presieduto né il 1°passaggio, durante le catechesi e il rito, né il 2° durante le catechesi e le sere/scrutinio, né alla Redditio.
A parte al rito del 2° scrutinio in cui ha partecipato l'incaricato del Vescovo (e dove noi abbiamo celebrato l'eucarestia in processione e presa l'ostia consacrata dalle mani stesse sue) NON abbiamo MAI visto il Vescovo partecipare ai riti.
Ho una proposta: dal momento che molti credono che abreve la santa sede si esprimerà sulle liturgie neocat, e visto che continuo a sentire I soliti discorsi infarcito di retorica e accuse più o meno fondate, propongo che si faccia un thread in cui ciascuno possa scrivere una specie di lettera aperta al papa in cui si elenchino nei dettagli le cose che vorreste cambiare delle liturgie neocat, considerando alcuni presupposti essenziali: che scrivendo al papa non si può usare troppa retorica, del tipo: I neocat usano focacce...si deve scrivere le cose come si conviene e si deve spiegare nei dettagli le ragioni per cui tali cose sarebbero di scandali pet la chiesa universale, cioè non basta dire " io la vedo diversamente" ma si deve spiegare perché non può essere così. l'altro presupposto importante è che la santa sede è realisticamente ben lontana dal voler chiudere il cnc e pertanto si deve scrivere al papa proponendo cambiamenti realistici e non utopie del tipo niente più messe il sabato sera. che ve ne pare?
RispondiEliminaVescovo? Mai visto in vent'anni.
RispondiEliminaAgli scrutini parecchie volte nemmeno il sacerdote, che solitamente quando c'era taceva.
Nelle mega celebrazioni, poi, quando c'è un vescovo o un cardinale stranamente l'Eucaristia si fa in processione.
Chissà perché...
L’uomo non può fare a meno di Dio. L’appello del cardinale Scola a superare un’ambigua laicità
RispondiEliminahttp://www.linkiesta.it/blogs/opportune-et-importune/l-uomo-non-puo-fare-meno-di-dio-l-appello-del-cardinale-scola-superare-
Ma quello che mi ha colpito e la frase di Papa Ratzinger nel libro "Luce del mondo"
Un rischio, questo, su cui da tempo mette in guardia anche Papa Benedetto XVI come quando, nel libro Luce del mondo, ha scritto: «C’è il pericolo che la ragione, la cosiddetta ragione occidentale, sostenga di avere finalmente riconosciuto ciò che è giusto e avanzi una pretesa di totalità che è nemica della libertà. Credo necessario denunciare con forza questa minaccia. Nessuno è costretto a essere cristiano. Ma nessuno deve essere costretto a vivere secondo la nuova religione come fosse l’unica vera, vincolante per tutta l’umanità».
La notizia della "feria quarta" risale comunque ad un articolo di Sandro Magister della scorsa primavera.
RispondiEliminaPer jp: le correzioni al Cammino Neocatecumenale non sono questioni di gusti. Il thread di cui parli tu finirebbe per contenere solo il Messale Romano e il Catechismo della Chiesa Cattolica, così magari ti diventerà più chiaro che non siamo "noi" a chiedere modifiche al Cammino, ma è il Cammino che deve correggersi perché si è allontanato dall'unica strada garantita dalla Chiesa.
Ci vorrebbe piuttosto un thread pubblico per i soli fratelli del Cammino, con le solite domande a cui non hanno mai risposto concretamente, per esempio: perché non ti sei mai adeguato al Messale Romano, neppure di fronte a chiare e reiterate «decisioni del Santo Padre»?
Il Cammino "si è allontanato" fin dalla sua fondazione. Mentre il resto del mondo celebrava la liturgia "in latino", con la Comunione "in ginocchio", Kiko e Carmen cosa celebravano?
RispondiEliminaCe li vedete voi i giovani Kiko e Carmen, insieme ai primi neocatecumenali e muniti di Bibbia e chitarrella, andare ad inginocchiarsi e fare la Comunione senza usare le mani e con le "ostie piccole"?
Magari dopo adeguata confessione "non pubblica", inginocchiati in un normalissimo confessionale con la grata?
Il "Novus Ordo Missae" è infatti entrato in vigore nel 1970, due anni dopo che il Cammino si era incistato nella parrocchia romana dei Martiri Canadesi...
Quanto alle affermazioni del Papa, basta confrontarle con la questione: «può uno essere veramente cristiano se fosse costretto (con la forza o l'intimidazione) ad esserlo?»
RispondiEliminaQuindi, si può capire il Papa solo se non si prendono sul serio le emerite vaccate sparate da chi professa una gran fede nel relativismo.
Quanto alla "ragione occidentale", non dimentichiamolo, è l'errore estremo opposto, rifiutandosi di credere a ciò che non è dimostrabile scientificamente (per cui, seguendo con logica il loro metodo, per esempio i Pellerossa d'America non avrebbero dovuto credere all'esistenza dell'elettricità).
RispondiEliminaAnche tenendo conto dell`ammirazione che rasenta l`idolatria per Kiko Arguello e del condizionamento più o meno forte non capisco come i neocatecumenali possano restare indifferenti vedendolo riprodurre per la liturgia quel che ha già fatto per ottenere la consegna dello statuto, e cioè combattere una battaglia occulta e vergognosa per mettere alla fine il Papa davanti al fatto compiuto che non potrebbe poi che ratificare o in ogni caso non annullare, come ha dovuto fare per lo statuto nel quale figura appunto quella prassi liturgica che ha voluto modificare ma priva delle sue correzioni.
La sua ultima battaglia, Kiko Arguello, l`ha persa ma non resta per questo meno deprecabile e per lo scopo che mirava e per i mezzi usati per raggiungerlo.
È l`uomo capace di disobbedire al Papa, di tradire la sua fiducia, di non essere degno del suo affetto, di combattere battaglie indegne contro le sue prescrizioni e la sua volontà, e ciò malgrado di incitare i suoi a dire "viva il Papa", che i neocatecumenali seguono e ammirano ciecamente, possible che non si rendano conto dell`inganno, della menzogna, dell`ipocrisia?
a jp
RispondiEliminaVedi, non è questione di cambiamenti, il problema, come dovresti sapere, è la reiterata disobbedienza al Papa e alla Chiesa, nonché i documentati strafalcioni e eresie, senza dimenticare la disobbedienza al proprio statuto.
Ci vuole tanto? No, il punto è che non si vuole cambiare, e ferma la responsabilità in primis dei sacerdoti, la triade e i supercatechisti da questo orecchio non ci sentono.
Rifletti anche sulle costrizioni di natura economica. Immagina una cosiddetta famiglia in missione: dipende in tutto e per tutto dai finanziamenti del cammino. Se dovessero non credere più in quello che fanno, cosa succederebbe? Due le strade, continuare ipocritamente a fare qualcosa in cui non credono per non perdere finanziamenti e supporto, oppure tornare nel proprio paese isolati e senza più nulla. Chi lascia il cammino sai bene come viene trattato, da apostata e nemico, qualunque sia stato il motivo. Anche a me è successo, ed ora c'è gente che dopo vent'anni se mi incontra fa finta di non vedermi. Questo la dice lunga sul condizionamento.
jp, piuttosto mi sembra che tu stia iniziando a dialogare, dopo precedenti più aggressivi. Questo manca nel cosiddetto cammino, il confronto; tutto deve essere accettato aprioristicamente, guai ad aprire bocca.
Non è questione di "vincere" in una discussione, di "sconfiggere" un nemico. Se in questo blog ci professiamo cristiani, penso che non sia intenzione di nessuno umiliare i neocat, qualora la CDF adotti provvedimenti stringenti per riportare nell'ortodossia la celebrazione neocat del sabato.
La massa degli aderenti, i "piccoli", è in buona fede, convinta di essere nella Chiesa. E' per questo che mi auguro che le tante documentate deviazioni di cui si è parlato spesso vengano corrette definitivamente e il cammino divenga veramente cattolico.
"Che ve ne pare? "
RispondiEliminaScrive, prendendoci in giro, jp.
Ebbene quel che ci pare, conta poco o niente, perchè la sacra Liturgia non è una questione di gusti personali!
La sacra Liturgia è al cuore della nostra fede ( legga il Magistero della Chiesa), segue norme precise dettate dalla Chiesa e sono quelle NORME che il Papa vi ha ricordato già con le sue PRESCRIZIONI del 2005.
Limitatevi dunque ad OBBEDIRE finalemente al Papa, al Magistero della Chiesa.
Sarà difficile per chi è nel cnc da molto tempo, ma son certa che sempre più numerosi sono i neocatecumenali consapevoli della loro disobbedienza al Papa e alla Chiesa e per questo stanno male.
La sopravvivenza del cnc, nella Chiesa, dipende dalla sua capacità di obbedire non ad un laico o ad un`équipe di laici, ma alla Chiesa, al suo Magistero e al Papa.
Se facendolo il cnc si dissolverà, o se gli iniziatori e i loro successori rifiuteranno di farlo, minacciando un eventuale scisma, vorrà dire che il cnc era, ed è, solo e unicamente l`opera di un uomo e di una donna che nulla deve allo Spirito Santo.
Buongiorno a tutti.
RispondiEliminaTorno a scrivervi dopo quasi due giorni, perché gli eventi si stanno susseguendo con grande rapidità. Ed è bene usare una certa prudenza nel divulgare le notizie, per non creare allarmismi o false aspettative.
I fondatori sono stati convocati e verrà loro comunicato quanto vi avevo anticipato. Ma la cosa interessante sta certo nei contenuti, ma anche nel modus operandi. Nello specifico oltre a comunicare la cosa ai fondatori, verrà inviata una lettera a tutti gli Ordinari "ricordando" loro che, come prevede lo stesso Statuto del Cammino, devono farsi carico di far osservare "con fedeltà" le indicazioni.
@Trip
RispondiElimina"Il Cammino "si è allontanato" fin dalla sua fondazione. Mentre il resto del mondo celebrava la liturgia "in latino", con la Comunione "in ginocchio", Kiko e Carmen cosa celebravano?"
Ma in che mondo vivi? Lo sai benissimo anche tu che la riforma liturgica nella Chiesa è partita molto prima del concilio ed è nata da sacerdoti e vescovi oltre che da teologi.
Continui a sopravvalutare Kiko.
Coraggio ci sono voluti solo 50 anni perché per non perdervi definitivamente vi sia stato concesso il rito straordinario.
p.s.
"Se vuoi anche tu possedere Cristo, cercalo incessantemente e non temere la sofferenza. E' più facile spesso trovarlo tra i supplizi del corpo, tra le mani dei persecutori."
Questo per quanto riguarda la sofferenza.
Anche se lo scandalo del modo neocatecumenale di celebrare l`Eucaristia dovesse prendere fine ufficialmente, chi poi andrà a controllare?
RispondiEliminaChi verificherà che i neocatecumenali obbediscono?
Siamo sicuri che i capi del cammino neocatecumenale accetteranno di sottomettersi?
Non diranno piuttosto, ci fa male ma obbediamo, per poi, dietro la facciata, continuare a fare come prima, come sempre?
Oseranno i neocatecumenali rifiutare di disobbedire al Papa e rivoltarsi contro la parola dei loro catechisti?
Se la Santa Sede non accompagna le sue decisioni ad un controllo fatto da persone serie e non suggestionabili, se pensa di poter fidarsi dei responsabili neocatecumenali, commetterà un grave errore, perchè sanno di che cosa è capace Kiko Arguello pur di non modificare la sua creatura.
P.
Adesso abbiamo anche una data:
RispondiEliminail 17 Dicembre p.v. verrà comunicato agli iniziatori del cnc il risultato della Feria IV.
E come la fuga di notizie di gennaio comportò la frenata del Papa, questa fuga di notizie comporterà l'esatto contrario, perché sicuramente ha messo in moto i vari Canizares, Filoni, Rylko, che non accetterebbero mai di essere ridicolizzati da Muller, poichè tutti loro hanno celebrato in quel modo
RispondiEliminaSono completamente d'accordo. Ci sono anticipazioni e anticipazioni. Sono sempre stato dell'avviso che le "anticipazioni" debbano essere fatte solo in casi particolari. I mezzi di comunicazione sono come la polvere da sparo... Se la usi bene vedi dei bei fuochi d'artificio...Ma se non fai attenzione ti scoppia in mano!
Chi verificherà che i neocatecumenali obbediscono?
Anche qui sono d'accordo. Ma il problema non è l'obbedienza in sè. Non ci sarebbe bisgno di chiedere nulla al CnC, perchè le basi perchè operi cattolicamente ci sono tutte! Non servivano le richieste degli ultimi 2 Papi, non servivano i discorsi, non servivano le norme... Serviva solo il "sentire cum ecclesia" del CnC.
Se questo "sentire" non c'è, come pare evidente, non c'è modo di "imporlo"! E da qui il metodo del Papa, che cerca di far ricircolare la VERA FEDE nella Chiesa, aiutato da...pochi! Da qui anche la volontà di far leva sui sentimenti BUONI degli associati del "basso" CnC. Per GUADAGNARLI. E per questo tutti dovrebbero conformarsi a questo metodo del Papa. Per una questione di realtà di fatti.
Purtroppo se il CnC non si riformerà nella DOTTRINA, potranno anche celebrare la Messa Tradizionale nei RM, ma nulla cambierà! Se la DOTTRINA rimane quella della "Pasqua ebraica", il CnC rimmarrà quello che è. Se il SEGRETO non verrà spezzato, il CnC rimarrà come è! Sono questi due, i pilastri del CnC.
Quindi ogni atto verso l'emersione del CnC e la sua correzione è sicuramente benvenuto, perchè almeno cerca di tutelare il foro esterno dei fedeli e le forme della fede...Ma se il CnC non si "rieducherà", i problemi permarranno, anche se verranno in parte fatti emergere. Il che non è poco.
Caro Stefano, condivido il tuo commento, con forse solo il bemol che non credo che ci siano le basi perchè il cnc operi cattolicamente, a mio avviso, sono appunto le basi su cui poggia il sistema creato dai suoi iniziatori che impediscono il sentire cum Ecclesia, perchè quelle basi sono tutte orientate, mattone dopo mattone, alla costruzione di qualcosa di diverso, d`altro, che non è la Chiesa cattolica, e che va in parallelo con la distruzione di ciò che è la base della Chiesa, della sua Tradizione, della sua Liturgia, della sua Dottrina.
RispondiEliminaCosì come mattone dopo mattone purtroppo l`assenza di interventi correttori e purificatori ha permesso l`edificazione della struttura parallela neocatecumenale, così oggi ci vuole un lavoro fatto in profondità e con estrema serietà e sensibilità per decostruire e togliere da quella costruzione ciò che appunto ne fa un qualcosa d`altro che non può inserirsi nella Chiesa, che non può vivere in comunione con la Chiesa.
Insegnamento segreto, liturgia sincretista, violazioni del foro interno, onnipotenza del fondatore e dei suoi catechisti, disobbedienza al Magistero della Chiesa e al Papa, sono solo alcunui dei mattoni da togliere,ma sono i più importanti.
"Adesso abbiamo anche una data:
RispondiEliminail 17 Dicembre p.v. verrà comunicato agli iniziatori del cnc il risultato della Feria IV."
Fermo restando che preferisco dare le mie impresioni quando la notizia sarà divulgata e pubblica...la domanda sorge spontanea:
sarà divulgata e resa pubblica?
Considerati i precedenti (tipo Lettera di Arinze che doveva "rimanere segreta") e considerando l'incredibile arrampicata sugli specchi che è seguita agli avvenimenti del 20 gennaio io avrei un pò di timore.
Considerato con chi abbiamo a che fare
(e mi dispiace per gli NC, ma di fronte a certi comportamenti qualche dubbio è più che lecito)
non mi stupirei affatto che Kiko dicesse che la liturgia è "stata approvata" contando sul fatto che all'interno del cammino L'UNICA VERSIONE che può circolare E' LA SUA.
D'altronde non è la prima volta che sentiamo dire di "approvazioni a voce e in privato" fatte direttamente dal Papa a Kiko (il quale notoriamente è interpellato dal Santo Padre sul da farsi...;-)
Non prendo in giro nessuno, la mia è una proposta seria: non è realistico auspicare un cambiamento drastico per ciò che va avanti da molti anni ormai. la si può pensare come si vuole, ma la Chiesa sempre agisce con una certa prudenza e sensibilità. il Papa realisticamente potrebbe chiedere una serie di cose. quali esattamente? Questo è il senso della proposta, quali cose precisamente e pet quali motivi sarebbero talmente in contrasto con il credo cattolico, da richiedere una correzione pontificia. le dimensioni del pane? O Dell'altare. io non dico che non ce ne siano,a che la maggior parte delle pruderies dei cari amici di questo blog, altro non sono che obiezioni con scarso fondamento.
RispondiEliminavorrei proprio sentire da voi di che cosa un Papa si dovrebbe occupare, fermo restando che un Papa sempre agirà con realismo, tatto e carità.
Io non ho problemi a dire che la fractio panis fatta da laici dovrebbe essere corretta. e voi che altro dite di preciso, e con realismo?
Il CNC non è emendabile, anche per la sua metodologia catechetica. Ho incontrato ieri un amico dei tempi della mia gioventù, il quale ha intrapreso strade spirituali e di studi molto diverse dalla mia, diventando un noto studioso di riti iniziatici nell'ambito della massoneria esoterica detta "Antico e Primitivo rito di Menphis e Misrain". Mi ha segnalato un suo scritto concernente le caratteristiche fondamentali e comuni dei riti iniziatici esoterici. E' interessante confrontarli con le caratteristiche del Cammino.
RispondiElimina1) Tutte le scuole iniziatiche ricercano una tradizione antica alla quale riferirsi. La scuola kikiana lo fa riconducendo le proprie pratiche a quelle dell'ebraismo e del cristianesimo primitivo, delegittimando la Tradizione successiva.
2) Le scuole iniziatiche rivendicano autorità e legittimazione considerandosi frutto di rivelazioni divine o di esperienze metafisiche. Kiko e Carmen riferiscono di aver fondato il Cammino su indicazione della Madonna; per bocca dei catechisti a parlare è lo Spirito Santo.
3) Le scuole iniziatiche si fondano sul carattere iniziatico e graduale dell'insegnamento, basato su riti propri della scuola. E' questa la logica del Cammino, nella quale non si possono conoscere gli insegnamenti prima del tempo perché "non si capirebbero".
4)Tutte elaborano un linguaggio simbolico proprio della scuola, comprensibile soltanto agli iniziati
5)Gli adepti delle scuole iniziatiche hanno l'obbligo di mantenere il segreto su tutte le pratiche e le informazioni di cui vengono a conoscenza. Il nume del silenzio nelle antiche scuole è Arpocrate, raffigurato con un dito sulla bocca. Immagini di Arpocrate, nel Cammino, sono i tanti bacccalà che invitano al silenzio e al segreto.
Credo, in tutta onestà, come scrive Stefano, che ci siano fondamenti del Cammino che non si possono smantellare, pena il crollo dell'edificio neocatecumenale.
@aleCT
RispondiEliminaLa lettera del Card. Arinze fu inviata a tutti i vescovi i quali la inoltrarono a tutti i parroci delle parrocchie nelle quali era presente il cnc e che ovviamente la consegnarono ai responsabili.
Non mi sembra sia stata così tanto segreta.
Questo è quanto sucesso dalle mie parti.
...."Ma la cosa interessante sta certo nei contenuti, ma anche nel modus operandi. Nello specifico oltre a comunicare la cosa ai fondatori, verrà inviata una lettera a tutti gli Ordinari "ricordando" loro che, come prevede lo stesso Statuto del Cammino, devono farsi carico di far osservare "con fedeltà" le indicazioni."...
RispondiEliminaE non cambierà nulla, in quanto, gli "Ordinari",hanno già a disposizione sufficienti strumenti e poteri per fare rispettare le regole ma,chissà com'è,tranne qualche rarissima eccezione non se ne avvalgono.
La notizia che avete dato sembra essere più che attendibile. Da fratelli della nostra prima comunità è appena arrivata la richiesta di pregare (con recita del rosario) per le decisioni attese sulla liturgia.
RispondiEliminaMa appunto, non dovrebbe e non deve esistere un "edificio neocatecumenale"!
RispondiEliminaSolo il PERMISSIVISMO, drammatico nelle sue conseguenze, che purtroppo ha segnato il cammino della Chiesa negli ultimi decenni, l`ASSENZA di interventi concreti seguiti dal controllo della loro applicazione, la CONNIVENZA di chi voleva seppellire tutto ciò che era vivo e vero fino al Vaticano II e costruire una nuova e altra Chiesa, hanno permesso la realizzazione di quell`edificio parallelo alla Chiesa che MAI sarebbe stato approvato prima del Vaticano II.
Effettivamente non serve a niente togliere qua e là un mattone se la "filosofia" che è all`origine di quel progetto continua a produrre i suoi effetti deleteri e fare in modo che sempre e comunque quell`edificio continui a restare parallelo alla Chiesa, con la superbia delirante di voler sostituirsi alla Chiesa.
Ho detto prima che bisogna togliere dalla costruzione neocat i mattoni più importanti ma in fondo mi sbagliavo perchè se togli quelli tutto l`edificio crolla, sono quei mattoni ad essere alla base del progetto kikocarmeniano e di chi li protegge e forse li ispira....
È tutto l`edificio, la cui costruzione è stata tollerata e anche incoraggiata, non dimentichiamolo, che deve essere smantellato, cioè bisogna togliere ciò che fa del cnc una struttura a parte della Chiesa e conservare quel che di positivo c`è, cioè lo zelo dei piccoli, è in effetti molto triste vedere quello zelo messo al servizio di un cattivo maestro.
Raddrizzare il cnc è la quadratura del cerchio.
L'anonimo delle 12:28 sta confondendo la "segretezza" con l'"interpretazione" (ad usum Cammini) della lettera.
RispondiEliminaLa strategia del Cammino è stata chiaramente interpretata dall'ineffabile Gennarini fin dall'inizio (e non solo Kiko non ha mai smentito Gennarini, ma si è sempre comportato allo stesso modo), con gli spiegoni neocatecumenali che di volta in volta si "adeguano" all'inevitabile concedendo qualcosina ma senza mai però ubbidire al Papa. Ecco la scaletta per la cosiddetta "lettera di Arinze" del 1° dicembre 2005:
1) dichiarare che la lettera non esiste (Gennarini ne mise in dubbio l'esistenza persino qualche giorno dopo che era circolato il testo completo)
2) dichiarare che se esiste, allora sarebbe una lettera "privata" per il Tripode Neocat Kiko-Carmen-Pezzi
3) dichiarare che se proprio non è "privata", allora non è normativa (Benedetto XVI in persona, parlando ai neocatecumenali il 12 gennaio 2006, disse invece che quelle «norme» vanno «attentamente osservate» dai neocatecumenali)
4) dichiarare che se proprio è normativa, allora "concede" al Cammino le "variazioni liturgiche" che il Cammino già fa abusivamente da quarant'anni e più (ossia dichiarare il falso, apertamente e spudoratamente)
5) dichiarare che se proprio ci sono dei divieti, allora c'è il bonus di due anni (la lettera comanda di eliminare gli abusi "entro due anni", cioè entro il 1° dicembre 2007, e Kiko commentandola dice a febbraio 2006: "il Papa ci dà due anni"; e ad oggi, a fine 2012, gli abusi ancora sussistono)
6) e a chi ha ancora da obiettare qualcosa, rispondere: «quando il Papa ci comanderà qualcosa, ubbidiremo senz'altro». Cioè fingere che la lettera di Arinze, confluita nello Statuto del Cammino insieme al discorso di Benedetto XVI del 12 gennaio 2006, non esisterebbe...
Resta da capire quali «decisioni» prenderà il Papa alla luce del fatto che le sue «decisioni» del 2005, comunicate prima personalmente al Tripode Neocat e poi per iscritto, sono state sempre disubbidite.
Come sospettavo: il fatto di non essere in grado di raccogliere la sfida che ho lanciato dimostra chiaramente che chi scrive su questo blog non riconosce nel cnc alcun Bene e ne auspica la fine pressoché immediata. sono convinto che il Papa non vuole questo è, purtroppo per voi, qualunque decisione prenda, restrittiva, ma non distruttiva, finirà per lasciarvi a bocca asciutta. dire che raddrizzare il cnc è come la quadratura del cerchio denota una evidente cattiva volontà.
RispondiElimina@ Rosy ha detto:
RispondiElimina"Non sapevo che aveva progettato il Santuario... era sempre lì nel suo confessionale, con una immensa umiltà, era tutt'uno con quella costruzione celeste..."
Perdonatemi l'OT, non saprei come comunicare a Rosy la notizia.
Mi ha telefonato don Maurizio, che mi ha riferito: "Lino è volato in cielo, il suo corpo è stato sepolto nella cripta del Tempio". Il sacerdote-ingegnere resta "un tutt'uno con quella costruzione celeste", cara Rosy. Con la sua intelligenza, bellezza e dolcezza, adesso pensiamolo tra le schiere degli Angeli di Dio. Ciao.
"Non mi sembra sia stata così tanto segreta"
RispondiEliminaChe la lettera di Arinze dovesse rimanere"segreta" non l'ho detto certamente io, ma Gennarini in persona lamentandosi con Tornielli per il fatto che l'aveva divulgata.
http://www.ilgiornale.it/news/messa-neocatecumenale-e-stravaganze-liturgiche.html
Il problema è che puoi darla a tutti i vescovi e parroci, ma se poi non viene rispettata siamo punto e daccapo.
Ed è per questo che Gennarini non voleva che venisse "divulgata". Pwerchè in questo modo si poteva dare l'interpretazione che più conveniva.
Il buon Pasquale ebbe il coraggio di dire (e nessuno lo ha mai smentito): nella mia comunità la lettera non è mai stata presa in considerazione perchè SAPEVAMO CHE SI LAVORAVA PER UN RISULTATO DIVERSO.
E questo è un fatto.
Fatto che si è ripetuto dopo gli eventi del 20 gennaio. Nonostante il decreto parli chiarissimo si è assistito ad una serie di contorcimenti (il)logici degli della "supercazzola".
Se finalmente il 17 si farà ulteriore chiarezza ne sarò felice,ma (proprio per quanto detto sopra) mi aspetto che la notizia abbia il massimo risalto.
Salve, prendetela con le pinze ma gli "insider" riportati da qualcuno, sembrano piu' dei desiderata che non degli elementi certi. A parte il fatto che il cnc non e' un istituto di vita religiosa, quindi non esistono "gli ordinari", ma gli unici ordinari sono i Vescovi ed eventuali loro delegati.
RispondiEliminaDetto questo, non sembra ci sia un particolare phatos a palazzo Sant'Uffizio, la questione sembra essere ignota anche a chi ci bazzica.
Credo che la ricerca di clamore sia uno dei motivi di questa improvvisa "velinata", insomma i Richelieu nc la sanno lunga.....abbassate i toni, magare chiudere proprio il 3d.
@aleCT
RispondiEliminaLa lettera del Card. Arinze riportava il famoso richiamo ai libri liturgici, a ricevere la comunione in piedi, oltre la richiesta di partecipare comunitariamente almeno una volta al mese alla celebrazione eucaristica parrocchiale.
Nelle celebrazioni del cnc da quel momento sono stati reinseriti il Gloria ( che altrimenti si cantava solo nelle solennità ), il Credo ( che altrimenti veniva cantato solo dalle comunità che avevano fatto la Redditio Symboli ) il lavabo ( per norma facoltativo ) l'Agnello di Dio ( si cantava un canto del Servo [ Isaia ] durante la frazione del Pane ) e "Beati gli invitati... O Signore non sono degno..." La comunione si è ricevuta e consumata in piedi al proprio posto.
Per quanto riguarda la partecipazione alla celebrazione domenicale si sono concordate con il parroco. Fermo restando che i residenti all'interno del territorio della parrocchia già frequentavano insieme alle famiglie dei bambini del catechismo anche se residenti fuori parrocchia. Il valore aggiunto era di poter celebrare tutti insieme in altre occasioni che non fossero solo il Natale ed il Triduo Pasquale e qualche altra solennità.
Questo è quanto sucesso nella mia parrocchia.
Credo che la ricerca di clamore sia uno dei motivi di questa improvvisa "velinata", insomma i Richelieu nc la sanno lunga.....abbassate i toni, magare chiudere proprio il 3d.
RispondiEliminaE' probabile; ma in fondo cosa cambia nella sostanza, che è e resta quella ormai ben nota?
Lei si riferisce a:
verrà inviata una lettera a tutti gli Ordinari "ricordando" loro che, come prevede lo stesso Statuto del Cammino, devono farsi carico di far osservare "con fedeltà" le indicazioni.
Appunto, gli "Ordinari" sono i vescovi - molti ormai neocatecumenizzati - i quali dovrebbero curare il rispetto non solo delle indicazioni dello statuto, ma anche quelle del Santo Padre...
Sul fatto dei toni che usiamo - alti o bassi che siano - non credo che la cosa sia influente per nessuno, tranne che per qualche NC in grado ancora di ascolto usando le sue capacità critiche o per chi, non conoscendo il cammino, almeno sa di che si tratta prima eventualmente di imbarcarvisi.
Quello che il fratello jp chiama "cambiamento drastico", è il semplice fare le cose che comanda la Chiesa.
RispondiEliminaSe con l'aggettivo «drastico» il fratello jp intende invece «inaccettabile», allora già sta dichiarando di essersi posto fuori dalla Chiesa.
Il bello è che i fratelli attivisti del Cammino sono proprio abituati a pensare che il Papa non deve chiedere "troppo" al Cammino, quando in realtà il Papa non ha mai chiesto nulla al Cammino: infatti il «seguire fedelmente il Messale Romano» non è un provvedimento contro il Cammino, ma la normalissima vita liturgica della Chiesa.
Allora, caro fratello jp, se il Papa non si occupa della dottrina e della liturgia, se non si occupa di fede e di morale, di cosa si deve occupare? Di Twitter e della Papamobile?
Ti ringrazio poi per averci dato ancora una dimostrazione delle astuzie neocatecumenali: far passare la questione delle pagnotte sbriciolose come una banale faccenda di "dimensioni" dell'ostia, e la questione del tavolone-mensa posto al centro della chiesa (ignorando l'altare stesso della chiesa) come una faccenda di centimetri in più o in meno.
Tu astutamente tenti di presentarla come una questione di "dimensioni", eppure sai benissimo che non c'entrano le dimensioni ma il significato teologico. Se fosse questione di "dimensioni" come dici tu, per te e i tuoi fratelli non ci sarebbe alcuna difficoltà ad usare le ostie "piccole" [sic] e l'altare "normale/piccolo" [sic] così come si fa in tutto il resto della Chiesa cattolica.
Poi, sempre con quelle sottigliezze da provetto attivista neocatecumenale, dici che il Papa "agirà con realismo, tatto e carità".
Cioè ti stai augurando che il Papa si rimangi le reali decisioni contro il Cammino, abbia il tatto di non toccare gli strafalcioni del Cammino, e finga una carità consistente nel non modificare gli strafalcioni del Cammino.
Vedi, i discorsi neocatecumenali battono sempre sullo stesso chiodo: i vostri discorsi sembrano costruiti tutti sullo stesso stampo: "il Papa «non deve» toccare gli strafalcioni di Carmen e Kiko, e se proprio ci prova, allora con qualche scusa e qualche parolina dolce tentiamo di far dimenticare la faccenda e comunque andiamo avanti per conto nostro".
Kiko, 2006: "il Papa ci dà due anni".
Kiko, 2011: "vede, cardinal Cañizares? facciamo la comunione seduti".
JP, 2012: "il Papa agirà con realismo, tatto e carità (e noi sabato 15 faremo la comunione seduti, perché Kiko così comanda, e Kiko per noi è più importante del Papa".
Provo a riformulare, facendo una piccola analogia:
- padrone di casa: "sono quattro mesi che non paghi l'affitto"
- JP: "il padrone di casa dovrà agire con realismo [dimenticare gli affitti non pagati], con tatto [non deve permettersi di ricordarmi che non sto pagando] e con carità [deve farmi uno sconto sull'affitto, possibilmente del 100%]... qualunque decisione restrittiva [che cioè implichi che io paghi il dovuto] è una quadratura del cerchio che denota una cattiva volontà".
RispondiElimina"La lettera del Card. Arinze riportava il famoso richiamo ai libri liturgici, a ricevere la comunione in piedi"
Non è la lettera del card. Arinze ma sono le NORME del Papa che il card. Arinze non ha fatto che trasmettere, NORME che il Papa stesso vi ha ricordato oralmente nel febbraio seguente, in modo chiaro e inequivocabile, aggiungendo che si diceva certo che le avreste rispettate, così non è stato, lo sappiamo e lo sapete.
Le Norme del Papa non prevedono affatto che possiate restare al vostro posto e seduti alla Comunione, perchè è quello che fate, non vi comunicate in piedi ma seduti tutti insieme e insieme al sacerdote.
Quelle norme vi domandano di comunicarvi nel modo usuale della Chiesa cattolica, nella Chiesa al momento della Comunione ci mettiamo in processione e riceviamo l`Ostia consacrata in bocca o sulle mani, in piedi o in ginocchio.
È questo il cammino che dovrete imboccare, perchè questo è ciò che domanda e comanda la Chiesa.
Il modo di comunicarsi neocatecumenale è il frutto della ribellione alle norme della Chiesa, e sappiamo anche come è finito nello statuto del cnc.
I catechisti faranno quello che si è sempre fatto : Il Papa parla, e noi facciamo quello che dice...niente di più niente di meno... ;)
RispondiEliminaCome al solito per sparare uno slogan ci vogliono due parole (due paroloni), e per smentirlo ci vogliono almeno venti righe.
RispondiEliminaParliamo ora del neocatecumenale delle 9:34 di stamattina che pomposamente agita i paroloni "riforma liturgica" per elogiare astutamente le disobbedienze liturgiche precedenti e successive all'approvazione del Novus Ordo Missae del 1969.
Se proprio dobbiamo essere precisi, per "riforma liturgica" si può intendere solo quella che porta la firma di papa Paolo VI. Un conto è proporre e aspettare che la Chiesa riconosca l'eventuale fondatezza (tutt'altro che scontata), altra storia è celebrare a proprio gusto (cioè imporre il fatto compiuto) e aspettare (o addirittura pretendere) che qualche autorità della Chiesa lo "autorizzi" in qualche modo.
Non c'è bisogno di essere esperti teologi e canonisti per capire che qualsiasi sperimentazione liturgica che "aggiunga" oppure "ometta" qualcosa al di fuori di ciò che prevedono i libri liturgici vigenti, è di per sé disobbedienza, è "come minimo" disobbedienza.
Tutto quel ciarlare di "riforme liturgiche" non ci deve far dimenticare che la bislacca "liturgia neocatecumenale" è drammaticamente estranea anche dal Novus Ordo Missae di Paolo VI.
I due iniziatori del Cammino, fin dal 1964-1967 (fin da quando hanno inventato i loro strafalcioni) sono dunque stati "fuori norma" persino per il Novus Ordo che ancora non era stato né approvato né completato.
Un cattolico normale rabbrividirebbe a sentire un Kiko qualsiasi che dice che nella liturgia "portiamo avanti questo significato, quest'altro significato, la quarta coppa, il tre di bastoni e il sei di denari".
Rispondo poi al caro Guerino delle 15:12, chiedendogli come mai ha tutta questa fretta di consigliarci di "chiudere questo thread". Anche lui ci vuole lusingare dicendoci che gli alti papaveri clericali danno più retta a questo sperduto blog che alle notizie che girano nei sacri palazzi?
Chissà poi se Guerino ha letto l'intera pagina o soltanto il titolo. Se avesse letto l'intera pagina, avrebbe scoperto che con o senza "provvedimenti" vaticani, i neocatecumenali devono comunque eliminare tutti gli strafalcioni liturgici e devono cominciare ad ubbidire alle disposizioni del Santo Padre, che sono state già date e ribadite più volte.
Quanto alle comunità neocatecumenali incaricate di "pregare" per le imminenti disposizioni in materia di liturgia, per cosa stanno pregando? Pregano che il Signore conceda loro di proseguire gli strafalcioni liturgici?
Pregano per conservare la fede in Kiko loro signore (cArMEN!) anche qualora l'autorità della Chiesa dimostri (ancora una volta) che gli "iniziatori" hanno sbagliato e indotto tantissime anime a sbagliare?
Anonimo Anonimo ha detto...
RispondiElimina" I catechisti faranno quello che si è sempre fatto : Il Papa parla, e noi facciamo quello che dice...niente di più niente di meno... ;)
Immagino che i puntini stanno per "kiko"!
In effetti il Papa parla e i catechisti fanno quello che dice Arguello, i presbiteri fanno quello che dicono i catechisti e i "camminanti" fanno quel che viene detto loro di fare, cioè non quel che dice il Papa ma ciò che dice la gerarchia neocatecumenale!
Come dicevo ieri, o ci sarà una bacchettata clamorosa (cosa improbabile), oppure verrà fatto passare il messaggio che ci sono delle cose da correggere che prima non erano state notate, oppure, paradossalmente, che ci hanno ripensato. Certo non ammetteranno la disobbedienza... questa sì sarebbe una catastrofe!
RispondiElimina@Luisa
RispondiEliminaTi quoto in pieno!!
13 dicembre, 2012 13:07
RispondiEliminaAnonimo jp ha detto...
Come sospettavo: il fatto di non essere in grado di raccogliere la sfida che ho lanciato dimostra chiaramente che chi scrive su questo blog non riconosce nel cnc alcun Bene e ne auspica la fine pressoché immediata. sono convinto che il Papa non vuole questo è, purtroppo per voi, qualunque decisione prenda, restrittiva, ma non distruttiva, finirà per lasciarvi a bocca asciutta. dire che raddrizzare il cnc è come la quadratura del cerchio denota una evidente cattiva volontà.
non si tratta di raccogliere una sfida: se leggi alcuni post ti è già chiaro cosa c'è che non va nell'Eucarestia.
Ma tu risponderesti che le gerarchie hanno approvato tutto.
Ma come posso parlarti del senso di estraneità che provo in una Messa ncn?
Perchè, se ci sono de non-ncn , qualcuno deve spiegare le cose 'strane' che si fanno nel cammino?
Perchè tra ammonizioni e risonanze ho l'impressione che tutto ruoti attorno alla comunità, e le persone parlano dei loro piccoli problemi, come se fossimo al mercato?
perchè devo alzarmi e sedermi con l'Eucarestia in mano, e devo poi distogliere l'attenzione dall'Eucarestia per sedermi decentemente?
Perchè sembra tutto pilotato per cui se voglio stare in silenzio, dopo la Comunione, devo per forza sorbirmi canti urlati per dimostrare che siamo nella gioia?
Perchè se voglio meditare un pochino sul Mistero, devo invece dimostrare la mia felicità ballando intorno all'altare?
Perchè ho sentito tante volte nominare Gesù Cristo, ma non lo vedo onorato, celebrato?
Non nella figura del sacerdote che diventa un semplice 'presidente',
non nelle risonanze in cui si parla di se stessi
non nell'Eucarestia, che è diventata un 'mangiare insieme'
non dopo l'Eucarestia, perchè bisogna lasciarsi andare in atteggiamenti paganizzanti, carattarizzati dal ritmo e dal movimento del corpo ( battiti di mani e balletti)
Non era meglio fare lo Zumba in palestra, e il silenzio ed l'adorazione in comunità?
Ammettere la disobbedienza non sarebbe una catastrofe, sarebbe il riconoscere la realtà dei fatti.
RispondiEliminaPoi avrebbe conseguenze difficili da immaginare; perchè tutti i fedeli appartenenti al CNC, che capirebbero che il CNC li ha traditi perchè ha tradito Cristo, il Papa, la Chiesa e la Verità, cosa farebbero? Questo mi spaventa e mi fa male. Però non ci si può sottrarre dal riconoscere la verità dei fatti.
Comunque la situazione è insostenibile. Il fatto che il Sommo Pontefice abbia disposto una commissione di verifica dimostra che al Sommo Pontefice stesso il modo di celebrare la liturgia (se non addirittura la liturgia stessa, nel senso che è una cosa totalmente diversa da quella cattolica) non lo ritiene conforme. Questo stride dolorosamente con quanto ripetutamente affermato da Arguello e soci. Il Papa indaga laddove vede, sente, sa, che le cose non vanno.
Qualora anche stavolta il documento della CDF venisse disattesso o mistificato, cosa potremmo sperare? Un motu proprio del Papa? Mi sembra tutto così surreale.
•IL PADRE NOSTRO – Dura almeno quatto anni.
RispondiElimina•Inizia con una ‘Convivenza di tre giorni.
•Viene consegnato un questionario che poi il catechista verificherà incontrando singolarmente i “Catecumeni” prodigandosi in suggerimenti.
•Si formano dei gruppi di cinque/sei persone, con un “garante” che possa accertare e testimoniare che ognuno
•abbia fatto il Cammino,
•si sia convertito e
•abbia fatto gesti concreti di elemosina, ecc.
PER FAVORE, QUALCUNO MI SA DIRE QUALCOSINA IN PIU' SUI GARANTI OPPURE DOVE POSSO TROVARE QUALCHE SCRITTO VOSTRO? GRAZIE
@Michela
RispondiEliminaMi rendo conto che sia difficile sentirsi estraneo in un contesto dove in fondo non si conosce nessuno e per quanto si possano riconoscere i visi non ne si conosce la storia.
Il problema del "mangiare" mi sembra insito nel canone.
Ancora l'Eucarestia jp???
RispondiEliminaBasta questo ...
Ci permettiamo ricordare che sul sacrificio della messa si insegna che il concetto di sacrificio è stato introdotto per compiacerere i pagani al tempo di Costantino. In realtà la messa è solo una presenza-passaggio del Cristo che, ovviamente, dopo il passaggio, non rimane più dentro il pane, ecc. Tuttavia, dice Kiko, questo non ditelo agli altri cristiani, perché non sarebbero ancora in grado di capirlo
N.B >> Kiko Arguello pronunciate in Spagna, durante l'annuncio della quaresima 2008
Non era meglio fare lo Zumba in palestra, e il silenzio ed l'adorazione in comunità?
RispondiEliminaio in tutte le messe in cui vado durante la processione per ricevere l'eucarestia e dopo aver assunto l'eucarestia si canta (canti non del cammino per carità, pero si canta) e non si sta in silenzio ad adorare. in tutte le messe in cui vado quando il sacerdote conclude la messa ed esce le persone si alzano e se ne vanno nessuno medita
io in tutte le messe in cui vado durante la processione per ricevere l'eucarestia e dopo aver assunto l'eucarestia si canta (canti non del cammino per carità, pero si canta) e non si sta in silenzio ad adorare.
RispondiEliminaSì, si canta. Ma in genere sono canti di comunione che favoriscono l'adorazione e innalzano l'anima. Si canta anche nelle Messe Vetus Ordo; ma il gregoriano è sublime e incomparabilmente spirituale.
in tutte le messe in cui vado quando il sacerdote conclude la messa ed esce le persone si alzano e se ne vanno nessuno medita
E te pareva! Dove vado io, noto persone intente a continuare la loro meditazione-ringraziamento anche quando mi alzo per andarmene dopo aver fatto il mio...
In ogni caso qualunque cosa succeda altrove (e anche se non sono tutte rose e fiori) non giustifica i vostri abusi!
A me più volte è capitato di stare dopo messa in chiesa a meditare, la messa in chiesa te lo permette, o per lo meno da, a chi volesse l'opportunità di farlo, quella nc non lo permette, i canti di comunione nc sono spessissimo casinisti e non favoriscono per nulla la meditazione, quelli che di solito si fanno in Chiesa invece la aiutano, è molto più meditativa, senza contare che magari mentre fai la consacrazione, la comunità affianco stà gridando a squarcia gola con tanto di rullo di tamburi, che certo non favoriscono la meditazione e la contemplazione del miracolo che avviene.
RispondiEliminaGv
Mi rendo conto che sia difficile sentirsi estraneo in un contesto dove in fondo non si conosce nessuno e per quanto si possano riconoscere i visi non ne si conosce la storia.
RispondiEliminaIl problema del "mangiare" mi sembra insito nel canone
Chissà perché io mi sento estranea nella comunità neocatecumenale anche quando conosco tutti? E' perché mi sono estranei e stridono nel mio spirito certi insegnamenti e certi comportamenti...
Invece, non ci si sente 'estranei' solo perché non si conosce nessuno in una celebrazione Eucaristica, perché le persone che si sono riunite in quel dato momento e in quella data Chiesa per partecipare alla Santa Messa, non sono lì per caso e, anche se non si conoscono, sono tutte lì per lo stesso motivo e in questo sono più unite di quanto non lo siano in una comunità dove si sbatte in faccia la concretezza, come se fosse l'unico valore! La concretezza ha la sua importanza, ma non quando diventa superficialità e banalizzazione e anche massificazione e disprezzo per tutto il resto.
Se è concreta la Presenza Reale di Cristo, come non pensare concreta anche la sua azione e quanto succede all'anima e alla vita di chi vi si fa presente e accoglie i frutti del Suo Sacrificio ri-presentato al Padre e si nutre di Lui, Vivo e Vero?
Vorrei dire a chi ancora non lo sapesse, e ricordarlo a chi forse lo ha dimenticato, che sono stati molti i neocatecumenali che sono usciti dal cnc negli anni seguenti il 2005, ovvero dopo le norme di Benedetto XVI sulla "liturgia" neocatecumenale.
RispondiEliminaVedendo che Kiko Arguello ordinava a presbiteri e catechisti di non modificare nulla e che costoro,come sempre, gli obbedivano, hanno rifiutato di disobbedire al Papa e hanno lasciato il cnc.
Possiamo facilmente immaginare la loro reazione quando, nel 2008, hanno visto la consegna dello statuto che materializzava quella disobbedienza alla quale hanno rifiutato di sottomettersi per obbedienza al Papa.
Possiamo non solo immaginare ma capire il loro sconcerto e la loro amarezza, quando hanno assistito( via tv) all`entrata trionfale e rumorosa dei neocatecumenali in San Pietro con a capo un trionfante Kiko Arguello(con la pietosa prestazione di Carmen Hernandez), dopo lunghi mesi il Papa, rompendo il suo silenzio, accoglieva i nc con un discorso fatto di lodi e richiami.
Ma come, Santo Padre, noi abbiamo lasciato il "cammino" per obbedienza nei suoi confronti e lei loda chi le ha disobbedito in modo vergognoso?
Come è possibile che venga premiata la disobbedienza?
Certo ha potuto "consolarli" il sapere in quali condizioni anomale quello statuto è stato consegnato, che il Papa è stato messo davanti al fatto compiuto e che il suo lungo silenzio ha parlato più forte di mille parole, certo sapevano che il Papa non avrebbe detto una sola parola su chi aveva tramato alle sue spalle e tradito la sua fiducia, ma l`amarezza di constatare il potere anomalo del cnc e di chi lo sostiene non può sparire così facilmente.
Avranno senza dubbio visto lo stesso Arguello tentare di rifare lo stesso gioco sporco per fare approvare la sua "liturgia", questa volta gli è andata male, forse qualcosa sta veramente cambiando, forse finalmente tira un`altra aria, forse anche la pazienza del Papa ha un limite, forse quel limite è stato raggiunto.
I "garanti" sono quei fratelli designati che "garantiranno" che tu sia "idoneo" al passaggio... e "relazionano" i catechisti...
RispondiElimina"gesti concreti di elemosina"?..vuoi dire la decima...
e se siete una coppia ti chiederanno se sei "aperto alla vita"..(se hai rapporti sessuali..)
Invito tutti a mettere nelle nostre intenzioni una preghiera affinché il Signore, attraverso la Madonna, Madre del Santissimo Sacramento, ci liberi da tutti gli innumerevoli abusi liturgici che avvengono.
RispondiEliminaMario
E se decidi di sposarti in quella chiesa, non ti chiederanno dei soldi/offerta.. ma di frare il cammino.. questa è l'ultima bestialità..
RispondiEliminaN.b Scusate lo sfogo °^°
Si Luisa...io sono uno di quelli che ha lasciato il cnc alla scadenza delle norme di adeguamento della lettera del 2005. Vedendo disattesi quegli adeguamenti, anche da parte del parroco, capii che non ci si può fidare di persone che ti dicono di ubbidire a loro ma che, a loro volta, non ubbidiscono al Papa. Ma soprattutto: che cosa avevo celebrato fino a quel momento...quindi nel futuro avrei celebrato nel modo cnc senza che più nessuno mi potesse assicurare di essere in una corretta liturgia.
RispondiEliminaNo, non ho dubbi quando vedo e sento la propaganda di kiko. Il Papa vuole altro, sicuramente.
Luisa non voglio scoraggiarti ma qua secondo me non ci possiamo aspettare cambiamente drastici, tutt'al piu' l'ennesima messa a punto su cosa si puo' e non si puo' fare - una cosa che va avanti non dal 2005 ma dall'inizio del CNC. I NC non avranno mai carta bianca sulla liturgia, e noi non vedremo mai il CNC messo ai margini o completamente normalizzato. Tutto fa pensare che questa gerarchia creda molto nel CNC e cammini con i piedi di piombo per evitare di rompere il giocattolo che viene visto da molti vescovi come uno dei (pochi) segni del successo del CV2.
RispondiEliminaMi sembra abbastanza chiaro che nella Santa Sede non ci sono piu', anche a causa dei cambiamenti fatti dal Santo Padre negli ultimi anni, cardinali che dimostrino una chiara diffidenza nei confronti del CNC, e non riesco a immaginare che un cambiamento drastico della liturgia passi il vaglio di Canizares. Ricordiamoci che la Chiesa non e' piu' quella di Pio XII e neanche un Papa potrebbe imporre unilateralmente dei cambiamenti che fossero invisi a Canizares o a Rylko (e viceversa). E sinceramente vedo in questo Papa il desiderio di correggere ma non di "rivoluzionare" il CNC.
Alla fine quello che otterremo sara' certamente un po' di chiarezza sui dettagli sugli "usi liturgici" (come vogliamo chiamarli?), una sorta di modellino di liturgia che i CNC dovranno seguire nelle loro celebrazioni. Ma mi aspetto che si trattera' di istruzioni sul tipo "spostate questo da qua a qua", "il pane va preparato cosi'", "il candelabro va tolto", ecc... Sono sicuro che ci saranno delle differenze su quanto i NC fanno ora, ma e' anche vero che questo potrebbe avere anche l'effetto opposto a quello sperato: chiarendo esattamente cosa deve succedere nelle celebrazioni, i vescovi avranno meno mano libera nell'assicurare che i NC nella loro diocesi siano coerenti con gli usi liturgici della diocesi stessa. Una volta deciso l'acquisto del pacchetto, questo arrivera' completo di liturgia intoccabile perche' "approvata".
Cosa ne pensate? Sono troppo cinico?
Roberto
Aldo ha detto: "gesti concreti di elemosina"?..vuoi dire la decima...
RispondiEliminaE nessuno insista a dire, caro Aldo, che si tratta di opere di carità perché nella parabola del "miliardario prodigo" di Kiko (vedi Orientamenti) l'industriale faceva molta carità. Però fu bocciato agli scrutini e costretto ad andare altrove :-)
Anonimo ha detto...
RispondiElimina@Michela
Mi rendo conto che sia difficile sentirsi estraneo in un contesto dove in fondo non si conosce nessuno e per quanto si possano riconoscere i visi non ne si conosce la storia.
ci arrampichiamo sugli specchi eh!
ci deve essere per forza un motivo materiale per spiegare perchè l'Eucarestia ncn mi è estranea.
Però..... si dà il caso che conosco tutti e loro conoscono me.
E poi perchè è così importante conoscersi? si va all'incontro con il Signore o a sentire cosa mi racconteranno oggi i fratelli?
Avranno perdonato?
saranno tornati insieme quei due fidanzati?
quel padre continua a non sopportare il figlio?
o dovrò ancora stare a sentire tutti i peccati del capo del mio fratello di comunità e di come lui si sforzi di amarlo nonostante tutto
o dovrò ascoltare il mio esaltato fratello che mi racconta a quante persone ha annunciato il kerygma?
Perchè queste cose si dicono nelle risonanze,
IO ho fatto...
IO ho detto...
IO non sono capace di amare...ecc.ecc.
allora ripeto la domanda di sempre: dov'è Gesù Cristo in tutto questo?
tu, anonimo, mi rispondi che è nella comunità, e che la Messa ha senso solo se fai parte e conosci la comunità.
Io so che non è nella comunità , che lo Spirito Santo è presente anche se nessuno facesse risonanze, e che è il vostro protagonismo esagerato che rende insopportabili le vostre celebrazioni.
Cara michela tu ti sbaglia non c'è eucarestia senza comunità !!
RispondiEliminaE.
Scusa preciso, non necessariamente comunità neocumenale !!
RispondiEliminaE.
Cara michela tu ti sbaglia non c'è eucarestia senza comunità !!
RispondiEliminaAh sì? E' quello che dice kiko!
E ne sa più di tutti i Papi, compreso Giovanni Paolo II?
"Ecclesia De Eucharistia " (2003), al n. 31: "Si capisce, dunque, quanto sia importante per la vita spirituale del Sacerdote, oltre che per il bene della Chiesa e del mondo, che egli attui la raccomandazione conciliare di celebrare quotidianamente l’Eucaristia, "la quale è sempre un atto di Cristo e della Sua Chiesa, anche quando non è possibile che vi assistano fedeli".
Ecco fatto! Millenovecento e rotti anni di storia gloriosa della Chiesa, di Santi Sacrifici dell'Altare, di Messe private, buttate alle spine e perchè? perchè non c'era la comunità!
RispondiEliminaChe tonti i cattolici e i Papi fino ad oggi che credono che è il sacerdote che celebra la Messa (termine che guarda caso vi irrita non poco).
Ecco perchè mettete secoli di storia tra parentesi.
Che vergogna.
Cara michela tu ti sbaglia non c'è eucarestia senza comunità !!
RispondiEliminaE.
Mic ti ha già risposto
d'altra parte è impensabile ridurre il Mistero per eccellenza, limitandolo alla presenza della comunità.
Questa è una delle menzogne tipiche di Kiko, il quale prende un argomento, che ha la sua ragionevolezza, e lo trasforma in un assoluto, ve lo spaccia come verità assoluta, e voi ci cascate.
@Mic
RispondiElimina"anche quando non è possibile che vi assistano fedeli".
Esattamente e non è in contrasto con quanto riportato nel Messale quando ribadisce che "la celebrazione della Messa, per sua natura, ha carattere comunitario".
Quanto da te citato fa riferimento alla mancanza di assemblea come eccezione ed è rivolta particolarmente ai Sacerdoti i quali sono invitati a celebrare ogni giorno.
Cara MIC -- prova a capire e non ad interpretare quello che hai riportato : "..per la vita spirituale del Sacerdote.."
RispondiEliminanon per la vita spiritualòe del fedele !!!
E.
Bravo E. Continua a fermarti "alla prima taverna" e alla lettera di quello che ti spara kiko!
RispondiEliminase l'Ecclesia de Eucharistia dice (e lo riscrivo TUTTO):
"Si capisce, dunque, quanto sia importante per la vita spirituale del Sacerdote, oltre che per il bene della Chiesa e del mondo, che egli attui la raccomandazione conciliare di celebrare quotidianamente l’Eucaristia, "la quale è sempre un atto di Cristo e della Sua Chiesa, anche quando non è possibile che vi assistano fedeli".
Ti pare parli solo della vita spirituale del sacerdote o anche del bene della Chiesa e del mondo? I fedeli sono o non sono nella Chiesa, quindi mi pare che c'entrano, eccome!
E che ne dici della Messa come atto di Cristo (e della Sua Chiesa) e non dell'assemblea (cioè della comunità) assolutizzata da kiko?
Sono io che devo capire e non interpretare o sei tu che non capisci quel che dice Giovanni Paolo II e che la Chiesa insegna perché hai un condizionamento pesante che te lo impedisce?
@Mic
RispondiElimina"anche quando non è possibile che vi assistano fedeli".
Esattamente e non è in contrasto con quanto riportato nel Messale quando ribadisce che "la celebrazione della Messa, per sua natura, ha carattere comunitario".
Ah, ma allora è una fissazione! "Comunitario" non si riferisce necessariamente all'assemblea né alla comunità neocatecumenale (!?): : è la Chiesa (Ek-klesìa, hai presente?) che per sua natura è comunitaria e di conseguenza tutte le sue funzioni lo sono, compresa la Messa, i cui effetti si dispiegano non solo sui presenti ma in primis nella comunità dei credenti e poi nel mondo intero e poi oltre persino al di là del tempo e dello spazio (altro che saletta e mensa del sabato sera) !
Quanto da te citato fa riferimento alla mancanza di assemblea come eccezione ed è rivolta particolarmente ai Sacerdoti i quali sono invitati a celebrare ogni giorno.
Certo, ma anche la mancanza di assemblea come eccezione non ha la proprietà di assolutizzare senso e funzioni dell'assemblea normale, o di quella specifica a cui tu ti riferisci!
Non vi accorgete di quanto siete banali e superficiali e di quanto non riuscite a vedere le mirabilia Dei oltre il vostro squallido recinto
@Roberto
RispondiElimina..."giocattolo che viene visto da molti vescovi come uno dei (pochi) segni del successo del CV2."
Solo i vescovi progressisti fautori di un`ermeneutica della rottura possono vedere nel cnc un "segno di successo" del CVII.
"Alla fine quello che otterremo sara' certamente un po' di chiarezza sui dettagli sugli "usi liturgici" (come vogliamo chiamarli?)"
Li chiamiamo ABUSI LITURGICI, questo è il solo qualificativo che meritano e devono avere, Roberto.
Purtroppo il SILENZIO dei nostri responsabili religiosi è stato ASSORDANTE su tutti gli abusi liturgici del cnc, sulle disobbedienze, sul segreto tipico di un gruppo settario, sulle violazioni del foro interno, sugli scrutini=confessioni pubbliche, sulle decime e le continue richieste di denaro, sull`onnipotenza dei catechisti anche sui presbiteri, non solo SAPEVANO E SANNO ma hanno TACIUTO E TACCIONO, non solo hanno taciuto su tutte le gravi ANOMALIE ma hanno lodato, incoraggiato, legittimato. Questo è un fatto innegabile.
Dunque è vero che non possiamo aspettarci, dopo decenni di tolleranza, connivenza e silenzi, che dalla più alta cattedra vengano delle misure drastiche, significherebbe sconfessare ciò che è stato detto e fatto, per di più da chi è ancora la potere nella Chiesa.
Se però il Santo Padre riuscirà ad imporre, non dei piccoli cambiamenti su alcuni dettagli( che dettagli in realtà non sono), ma delle modifiche su quel rituale, che NON DOVREBBE NEMMENO ESISTERE, per fare in modo che i neocatecumenali FINALMENTE celebrino l`Eucaristia come la Chiesa lo comanda, senza fantasie, senza aggiunte, senza nessuno di quegli elementi che sono altrettanti abusi, allora potremo dire che è già stato raggiunto un grande risultato.
Ricordo che Kiko Arguello aveva definito la Santa Messa, una CATASTROFE per le sue catechesi!
siccome tanti aspetti de questa vicenda non trapeleranno (come è giusto che sia )
RispondiEliminavorei togliermi un sassolino dalla scarpe.
a un accusatore del camino che portava a testimonianza anche questo blog, è stato risposto:
se le accuse sono quelle che provengono dall'osservatorio per il cammino, no c'è neanche discussione, perchè sono estremistiche e artefatte.
no potete sapere che soddisfazione per una affermazione che vi viene repetuta da anni.
ai fratelli che scrivono sul blog, ripeto che nessuno è autorizzato a dare chiarimenti sul cammino, tranne chi è stato autorizzato dallo statuto, e se no risponde chi autorizzato, vuole dire che non c'è discussione con questo blog.
@ anonimo del sassolino nelle scarpe
RispondiEliminaNon è un sassolino, è un sasso. E lei, parafrasando il titolo di un famoso film, lo ha tolto dalla scarpa per metterselo in bocca.
La rinvio al punto 5) del mio commento 13 dicembre, 2012 12:24. Anche la rinvio al seguente documento, nel quale potrà riconoscere la giustezza del suo intervento di Sorvegliante in relazione alle discussioni tra i "fratelli":
http://www.granloggia.it/GLDI/default.aspx/1269-doveri_prioritari.htm
se le accuse sono quelle che provengono dall'osservatorio per il cammino, no c'è neanche discussione, perchè sono estremistiche e artefatte.
RispondiEliminaCaro signor no (è una vecchia conoscenza riconoscibile dal vezzo di omettere la n del non),
poteva fare a meno di scomodarsi. Credo che in ogni persona, per grazia di Dio, ci sono anticorpi che gli permettono di cercare di chiarire dubbi e disagi e di saper distinguere da sé ciò che è artefatto e ciò che non lo è.
appunto segnora mic. chi doveva capire in vaticano ha ben capito chi siete
RispondiEliminaai fratelli che scrivono sul blog, ripeto che nessuno è autorizzato a dare chiarimenti sul cammino, tranne chi è stato autorizzato dallo statuto, ....
RispondiEliminaè chiaro, fratelli,
non siete autorizzati a parlare!
alla faccia della libertà dei figli di Dio tanto sbandierata.
Liberi, ma solo di fare quello che vi comandano!
se qualcuno aveva dei dubbi che il cammino fosse una setta, direi che il post del nostro amico anonimo, ci toglie ogni dubbio e ci dà molte certezze.
a parte che la norma dello statuto che autorizza solo alcuni a parlare non esiste,
ma tra le tante bugie che vi dicono, questa forse non è la più grossa.
Elio, tu sei autorizzato a parlare?
"nessuno è autorizzato"
RispondiEliminaE di che cosa stiamo parlando? Di un percorso ecclesiale o di una S.p.a?
Da un lato interventi come questi, dall'altro il fatto che "siamo osservatori osservati"...
Mapperpiacere...
appunto segnora mic. chi doveva capire in vaticano ha ben capito chi siete
RispondiEliminaSono/siamo quelli che siamo, senza finzioni né inganni. E dunque?
@Anonimo
RispondiElimina"appunto segnora mic. chi doveva capire in vaticano ha ben capito chi siete..."
L'autore di questo post evidentemente ha contati molto in alto...
Che dite, la smettiamo di renderci ridicoli?
Segnora mic!
RispondiEliminaChe cosa è? Italspagnolo? Spagnitaliano?
E le nacchere?
Il tema del thread è serio e grave, lo spagnoleggiante kikos, senza volerlo, ci ha mostrato e dimostrato quanto, ahinoi, siano nel vero coloro che descrivono gli effetti devastanti sull`equilibrio di certi seguaci.
Potremmo ridere se questo non succedesse nella Chiesa cattolica.
E poi, no, c`è ben poco da ridere, ovunque gli effetti di certi metodi che inducono condizionamento e dipendenza, spesso legati all`idolatria per un leader, si facciano sentire, che sia nella Chiesa cattolica o altrove, perchè è della libertà e della dignità di figli di Dio che si tratta, certo che ciò succeda nella Chiesa cattolica, in un gruppo che il PCL ha approvato, è una circostanza aggravante.
RispondiEliminaNota:
RispondiEliminaQueridos hermanos:
El próximo lunes día 17, será notificado el resultado del estudio de la Feria IV.Kiko, Carmen y P. Mario nos ruegan que las comunidades que han terminado el Camino se reunan, por comunidad, para rezar el rosario ante el sagrario los próximos días jueves, viernes y sábado. También pedir a los conventos de las zonas y otros conocidos, que recen por esta intención.
La paz.
CNC Madrid - Secretaría
http://cruxsancta.blogspot.com.es/2012/12/se-habria-decido-la-prohibicion-de-la.html#.UMuOdqxMfIc
Mic ha detto: "Caro signor no (è una vecchia conoscenza riconoscibile dal vezzo di omettere la n del non)"
RispondiEliminaNe sei sicura, Mic? Io "de questa vicenda" ho percepito un'impressione simile a quella di Luisa. Non di vezzo potrebbe trattarsi, bensì di mutazione kikiforme che si manifesta con crescita anomala di una barbetta caprina, con la chitarra tenuta verso l'alto che emette sempre lo stesso suono drung-drung-drung (cfr. Tripudio), con la ripetizione "mamotretica" di centinaia di pagine segrete ("beato colui che ne ricorda 400 e non 373, di essi è il regno di Kiko"). Una mutazione sincretica che, nell'ultimo stadio della "nueva estetica", impatta sul linguaggio come nella biblica Babele.
Señor, intervenga più spesso in questo blog. Il suo divieto ha esaltato il commento del 13 dicembre, 2012 12:24.
RispondiEliminaSpero di tutto cuore che il Santo Padre Benedetto XVI avrà avuto, o avrà, il CORAGGIO di non fuggire davanti ai lupi che lo circondano, che abbia avuto, o avrà, la forza di affrontarli malgrado il numero e la potenza dei loro oscuri tentacoli.
Spero che, malgrado duri da decenni, avrà fatto, o farà, tutto ciò che è in suo POTERE per porre fine allo scandalo di un uomo che ha osato, con una superbia tutta umana, violentare il cuore della nostra Fede, la sacra Liturgia.
Per esattezza e correttezza avrei dovuto dire : spero che il Santo Padre avrà DI NUOVO il coraggio di affrontare e risolvere i problemi posti dallo scandalo di quella prassi liturgica, opera della superbia umana, avrei dovuto dirlo perchè non dimentico che molto rapidamente, Benedetto XVI ha usato la sua autorità e dato le sue PRESCRIZIONI per rimettere i neocatecumenali sui binari dell`ortodossia liturgica.
RispondiEliminaSappiamo come i tentacoli del potere neocatecumanale hanno subito dispiegato tutta la loro forza oscura e hanno finito per mettere il Papa davanti al fatto compiuto.
Spero che se ci sarà di nuovo un suo intervento, sarà fatto in forma ufficiale in modo che sia conosciuto da tutti e disponibile per tutti, e che sarà seguito poi da controlli a tappeto eseguiti da persone fidate.
"Queridos hermanos:
RispondiEliminaEl próximo lunes día 17, será notificado el resultado del estudio de la Feria IV.Kiko, Carmen y P. Mario nos ruegan que las comunidades que han terminado el Camino se reunan, por comunidad, para rezar el rosario ante el sagrario los próximos días jueves, viernes y sábado. También pedir a los conventos de las zonas y otros conocidos, que recen por esta intención.
La paz.
CNC Madrid - Secretaría"
E quindi abbiamo una conferma ufficiale da parte NC.
Se ripenso a quando Magister fece l'articolo su questa commissione mi ricordo il buon Pasquale che sbraitava: "MA SU CHE COSA DEVE DECIDERE QUESTA COMMISSIONE? e' GIA' TUTTO APPROVATO"
Oppure mi ricordo la fulminea e tempestiva dichiarazione di Monsignor Leonard che ancora campeggia nello scroll di Cammino.info
"'Arcivescovo di Bruxelles è intervenuto sulla Liturgia Eucaristica in uso al cammino: "non sono d'accordo sui pettegolezzi tradizionalisti pubblicati da Magister sulla Liturgia Eucaristica del Cammino Neocatecumenale. Da parte mia, auguro che tutte le Messe celebrate nel nostro paese siano cattolica come quelli delle comunità neocatecumenali."
Oggi vediamo che non erano "pettegolezzi tradizionalisti!"
A questo punto vediamo cosa spunta lunedì.
Kiko chiede alle comunità che hanno finito il cammino di pregare il rosario... per cosa? Perché quelli delle comunità più giovani non aprano gli occhi? Se devono pregare perché le decisioni del Papa non siano troppo drastiche, evidentemente, loro che si presentano come inviati dalla Chiesa, se non come la Chiesa stessa, non hanno fiducia nella vera Chiesa.
RispondiEliminaForse dovrebbe pregare lui e chiedere un po' di sana umiltà per accettare le giuste correzioni.
Per la cronaca è parecchio divertente leggere i commenti dei "disertori"(lo so, non si dovrebbe fare, ma volevo vedere se era arrivato qualche commento su questa nota "ufficiale")
RispondiEliminaDa un lato si dicono di stare tutti zitti, poi si lasciano andare sicuri che stavolta è la volta buona che "gli approvano la liturgia"
Addirittura c'è chi sta prenotando gli antidepressivi per chi scrive qua.
Per finire c'è il buon Pasquale che dice che "non cambiera assolutamente nulla"dato che altrimenti si metterebbe in dubbio il "discernimento di GPII sul Cammino"
Personalmente aspetto lunedì. Una cosa è sicura:chi metteva in dubbio l'esistenza della commissione è stato smentito con i fatti....
"appunto segnora mic. chi doveva capire in vaticano ha ben capito chi siete"
RispondiEliminaCaspita non immaginavo tanto interesse in vaticano per un piccolo Blog.
Gv
Ancora una volta dopo aver messo in dubbio l'esistenza di una commissione si scopre che era tutto vero: esiste una commissione che valuta la liturgia ncn.
RispondiEliminaCome può essere credibile un cammino di fede che nasconde spudoratamente ogni informazione ? Qualsiasi cosa viene da una struttura del genere sarà sempre viziata. Ad un certo punto ci si sveglia (accettando finalmente il disegno del Padre) e si capisce che ti hanno sempre mentito.
"Arcivescovo di Bruxelles...: "non sono d'accordo sui pettegolezzi tradizionalisti pubblicati da Magister sulla Liturgia Eucaristica del Cammino Neocatecumenale. Da parte mia, auguro che tutte le Messe celebrate nel nostro paese siano cattolica come quelli delle comunità neocatecumenali."
RispondiEliminaMons Leonard è stato rettore del RM di Namur
quindi,potrebbe mai parlare male di se stesso?
Vorrei domandare a Mons. Leonard se ha mai assistito AGLI SCRUTINI NC, quelli nelle salette e NON IL RITO e che durano serate intere e NON solamente alla Eucarestia Neocatecumenale.
@Sebastian
RispondiEliminaChissà, forse è convinto (come qualcuno dei disertori) che lo stiano chiamando per avere l'approvazione definitiva (quella che già ha sbandierato più e più volte)...
Conoscendo determinati comportamenti precedenti, se davvero ci fosse stata una approvazione completa
(tipo quello che Kiko lo scorso anno dava per sicura già a gennaio...poi si è visto come è finita)
a quest'ora si sarebbero stati i fuochi d'artificio...
quantomeno all'annuncio di Avvento o alla convivenza di inizio corso qualcosa avrebbero detto.
Invece nulla.
Tanto so per certo che la cosa passerà in sordina. Magari verrà fuori che le modifiche sono proprio un'idea di Kiko, o qualcosa del genere. Oppure che gli hanno dato solo dei consigli. Oppure che in Vaticano hanno cambiato idea: non ammetterà mai di aver fatto di testa propria per anni e anni.
RispondiEliminaE da dove il buon card. Leonard era intervenuto mettendo il suo casco di zelante pompiere per tentare di spegnere il fuoco che aveva provocato l`articolo di Magister?
RispondiEliminaMa dalla Galilea, bien entendu!
Un piccolo soffietto di Kiko e il cardinale si esegue anche se è per screditarsi e ridicolizzare la sua missione di Custode della Dottrina e della Liturgia.
"Tanto so per certo che la cosa passerà in sordina."
RispondiEliminaÈ possibile, se non probabile, che Arguello farà quel che dici, Sebastian, dirà forse anche che obbedirà anche se fa male, ma questa volta, sta pur certo, che i provvedimenti, decisioni, prescrizioni, comunque vogliasi chiamarli, saranno pubblici e pubblicati, non potranno essere ignorati o banalizzati, o nascosti, o tradotti con il decoder kikiano, e poi c`è internet e la notizia, con relativi documenti, farà il giro del mondo in pochi istanti.
Sarà del resto molto interessante osservare quali medi, quali vaticanisti la riprenderanno.
La menzogna e l`inganno hanno dei limiti, sono come una palla di neve che rotola e rotola e rotolando si ingrossa sempre più, anche se è da anni che Arguello mente e disobbedisce, prima poi le sue menzogne finiranno per infrangersi contro il muro della verità e della Verità.
Comunque aspettiamo e confidiamo, per il bene della Chiesa e per quello dei piccoli del cnc, che finalmente la superbia di un uomo che ha creduto di potere toccare e violare il cuore della Fede, si misurerà con l`autorità di chi saprà mettergli un freno.
4 le ipotesi:
RispondiElimina1) bocciatura secca di tutto quanto senza ulteriori spiegazioni perché la forma del rito è quella ordinaria punto e basta e qualunque adattamento crea differenziazione e quindi non unità;
2) ok sostanzialmente a tutto senza spiegazioni in quanto nella sostanza la prassi neocatecumenale è solo un adattamento del rito ordinario senza conseguenza dottrinali;
3) interpretazione punto per punto, ma davvero punto per punto, secondo la dottrina cattolica, e quindi soluzioni concordate per ottemperare a quanto ritengono eventualmente ambiguo (magari anche tutto), nei fatti istituendo una ulteriore forma del rito latino;
4) solita letterina postconciliare in cui non si capisce niente.
Chiedervi quale secondo voi sarebbe auspicabile, sarebbe inutile, perché già lo sanno tutti.
Quale invece è più probabile? Perché tutte queste opzioni nel post-concilio sono probabili, perché tutto è frutto di interpretazione, chiamiamola sarcasticamente "ermeneutica".
faccio il CNC: Dio non voglia che si verifichi la 4, o sarà un disastro per tutti.
Che dite, forse oggi siamo tutti uniti, pro o contro, in una semplice richiesta: CHIAREZZA E CERTEZZA. La parola fine della vicenda.
Che dite, forse oggi siamo tutti uniti, pro o contro, in una semplice richiesta: CHIAREZZA E CERTEZZA. La parola fine della vicenda.
RispondiEliminaDi sicuro chiarezza e certezza non hanno a che vedere con le sue ipotesi, specialmente questa: da fantateologia, con punte di delirio:
3) interpretazione punto per punto, ma davvero punto per punto, secondo la dottrina cattolica, e quindi soluzioni concordate per ottemperare a quanto ritengono eventualmente ambiguo (magari anche tutto), nei fatti istituendo una ulteriore forma del rito latino;
Questa che segue non ha il delirio, ma manca di logica e di realismo:
2) ok sostanzialmente a tutto senza spiegazioni in quanto nella sostanza la prassi neocatecumenale è solo un adattamento del rito ordinario senza conseguenza dottrinali;
Questa ancora non è probabile per il tiro alla fune dei potenti sponsor:
1) bocciatura secca di tutto quanto senza ulteriori spiegazioni perché la forma del rito è quella ordinaria punto e basta e qualunque adattamento crea differenziazione e quindi non unità;
Questa, infine, farebbe comodo ai soliti mestatori:
4) solita letterina postconciliare in cui non si capisce niente.
Dunque? Staremo a vedere.
RispondiEliminaLa prima ipotesi è la sola che dovrebbe realizzarsi perché dalla più alta autorità della Chiesa verrebbe il messaggio FORTE E CHIARO che nessuno ha il diritto di togliere, aggiungere, modificare, la sacra Liturgia, non sarebbe che la conferma di ciò che dice il Magistero.
Finalmente ci sarebbe coerenza fra parole e atti, fra il Magistero e la sua applicazione, finalmente l`autorità competente della Chiesa assumerebbe la sua responsabilità di difendere la Dottrina e la Liturgia, dandoci la riconferma che in virtù del principio LEX ORANDI LEX CREDENDI non può essere autorizzata una prassi diversa, creata da menti umane, nel rigetto della Liturgia della Chiesa, del suo Magistero.
Ma non sarebbe una bocciatura senza spiegazioni, e perché mai lo sarebbe?
Dopo decenni in cui è stato permesso ad un laico di portare i suo seguaci su una falsa via, l`autorità deve ai piccoli del cnc una spiegazione chiara, pedagogica, paterna, perché quel`atto, se dovesse arrivare sarebbe non solo un atto responsabile ma un atto d`amore.
Questo è ciò che dovrebbe accadere, questo è ciò che normalmente, logicamente, dovrebbe accadere, ma possiamo illuderci che, dopo decenni di lasciar fare, di tolleranza e anche di sconcertante e frequente partecipazione di vescovi e cardinali a quel rituale dissacratorio, e senza dimenticare l`opera militante e aggressiva, intra e extra muros, dei vari influenti amici del cnc, con un colpo di bastone il Papa decida di cancellare quella prassi?
Sperando che in questo nuovo braccio di ferro, vergognoso, fra un laico che difende la sua creazione e l`autorità della Chiesa che difende la Sacra Liturgia non si sia arrivati ad un pessimo compromesso che permetterà a chi è in malafede di continuare a vanificare le decisioni del Successore di Pietro.
ieri assisto ad un colloquio tra un sacerdote diocesano e un ragazzo di cica 30 anni che voleva spacciare come "simbolo di unità" un'eucarestia fatta con il pane per la veglia di Natale ai ragazzi del catechismo.
RispondiEliminaIl sacredote domanda: "un pane all'Eucarestia? Vuoi dire consacrato?"
Il ragazzo risponde di si
Il sacerdote dice: "nun ze po ffà!"
(non si puo' fare)
Chiaro
Le conferme da parte neocat sollevano gli angoli del tappeto sotto il quale nascondono tutto il male che fanno.
RispondiEliminaSe la liturgia neocat (che esiste ed è una cosa diversa e non serve essere teologi o liturgisti per capirlo) fosse una cosa normale non sarebbe servita questa commissione (che molti hanno tentato di negarne l'esistenza).
Se la liturgia neocat fosse stata approvata lo scorso 20 gennaio come il signor Arguello e soci esultanti vollero far credere prima e, mestamente, tentarono di convincere poi, oltre a dover gridare all'abominio, il Papa non avrebbe istituito questa commissione.
A questo punto (e probabilmente anche questa sera nelle loro liturgie segrete e segregate) i neocat stanno pregando e pregheranno il buon Dio di rimbambire a sufficienza il Papa e i vescovi da lui incaricati, per non fare quello che dovrebbero: difendere la Santa Chiesa cattolica.
La situazione è grottesca e mi sforzo di non illudermi di sperare in una svolta definitiva il prossimo 17 dicembre. L'ennesima delusione sarebbe per me insopportabile.
Non dimentichiamoci comunque, che Muller è anche il diretto responsabile di una Catechesi segreta che pesa come un macigno.
RispondiEliminaQualcuno dovrebbe ricordarsi che tutto ciò parti dall'arcivescovo di Berlino il quale si rivolse al papa e al cdf per il fatto che non vedeva le eucaristie il sabato sera come segno di unità. non credo che ci saranno aggiustamenti liturgici, ma eventualmente pastorali, cioè riguardanti forse una maggior partecipazione in parrocchia.
RispondiEliminaGeronimo, guardi al suo di male che fa, non sia così superbo da decidere chi fa che cosa e come.
RispondiEliminaKiko urlò un'approvazione che in quella fase non ci fu come gli avevano detto, e gli era stato sottoposto un decreto di approvazione diverso, che parlava di punti precisi.
Gli stessi punti che quindi adesso sono stati indagati.
Certo ritenere ciò che non si auspica, come delirio altrui è quanto meno scortese.
Mi viene da porre però un dubbio: se vi fosse una bocciatura tale per cui si ritenesse non cattolica la prassi del CNC, perché così tanta attesa dalla feria quarta? non sarebbe stata una questione da risolvere e chiarire con urgenza? Mi sa che l'opzione che si prefigura è la numero 3, per questo il tempo occorsovi.
E se Kiko avesse saputo di un'eventuale bocciatura, perchè avrebbe chiesto di pregare? Ho l'impressione che non ci siano ancora i presupposti per chiudere la questione.
Geronimo, guardi al suo di male che fa, non sia così superbo da decidere chi fa che cosa e come
RispondiEliminaQuesto tono lo usi con i suoi adepti.
Anche noi pensiamo che è probabile a causa del vergognoso "tiro alla fune" in corso da quando il Papa ha nominato la commissione (ci dicevate falsi e adesso ci state riempiendo di dettagli...) non ci siano i presupposti per chiudere la questione.
Ma al Signore possiamo dire: fino a quando? Ed è Lui a mettere i confini al male...
RispondiElimina"Certo ritenere ciò che non si auspica, come delirio altrui è quanto meno scortese."
!?!
Noi non auspichiamo qualcosa di speciale, che sarebbe un nostro desiderio, ma solo e sempre il rispetto delle norme della Chiesa, il rispetto della Sacra Liturgia, quel che il suo maestro ha inventato contro la Liturgia della Chiesa, le battaglie vergognose che ha combattuto e sta senza dubbio ancora combattendo per impedire che la sua creatura venga modificata, sono abusi liturgici, non portono un altro nome, che essi siano il frutto dell`immensa superbia di un uomo, del suo delirio di onnipotenza, di un narcisismo egotico, erano e sono degli ABUSI liturgici e tali resteranno se non verranno corretti.
E questo non siamo noi a dirlo ma il Magistero della Chiesa.
Anche se la presunzione e la superbia sono talvolta contagiose, e l`ignoranza abissale, come possiamo qualificare chi si spinge fino a considerare che possa finire per essere considerata "un`ulteriore forma del rito latino" quel che un uomo e una donna hanno inventato, dopo aver schernito e rigettato la Liturgia cattolica, aiutati da alcuni consiglieri, tutti immersi fino al midollo nel rifiuto della Tradizione e in un`applicazione di rottura del Vaticano II?
RispondiEliminaDelirio?
Per quanto mi riguarda, credo purtroppo alla quarta ipotesi paventata.
RispondiEliminaNon è credibile, davvero non è credibile, che possa di fatto istituirsi una presunta "Nuova Forma" del Rito Latino! E' invece molto credibile, per non dire certo, che QUESTA sia la richiesta di Kiko alla Chiesa e che PER QUESTA richiesta abbia sollecitato le preghiere. Preghiere che hanno del grottesco, perchè si chiede di pregare affinchè un gruppo, che si dice interno alla Chiesa, possa invece DISTINGUERSI da Essa, possa SEPARARSI di fatto da Essa! Questo perchè non si tratta di una TRADIZIONE APOSTOLICA che chiede eventualmente di essere integrata nel Rito LATINO. NO! Il Rito di KIKO è DI KIKO! Sarebbe ASSURDO, ripeto, ASSURDO che un Rito inventato di sana pianta da un Laico, che non ha nessun riscontro in nessuna Tradizione Ecclesiale possa essere "integrato", per quanto ci possano essere "spiegazioni" che cercano di quadrare un cerchio impossibile!
Di questo atto la Chiesa dovrebbe rendere conto, soprattutto nel clima di "correzione generale" e di rispetto per la Liturgia e la Fede della Chiesa che giustamente si è instaurato. Ebbene, con quale faccia la Chiesa chiedrebbe a tutti i fedeli e a tutti i gruppi di non costruirsi un proprio Cristo e una propria Liturgia, per poi dare l'esempio opposto con il CnC?
Invece è molto probabile la quarta ipotesi. E' molto probabile che tutto cambi perchè tutto resti come prima. Così si salva la "capra" della Dottrina e i "Cavoli" del Cammino. Ognuno vedrà in questa ulteriore lettera quello che vorrà vederci, potendo farlo. Bisognerà usare una "ermeneutica della continuità" anche in questo caso. E così la soluzione sarà rimandata.
E' più credibile uno scenario del genere, anche perchè sarà l'ennesimo documento che un CATTOLICO potrà leggere agevolmente, senza trovare nessun ostacolo per applicarlo. Uno invece che lo vorrà leggere "pro domo sua", potrà ugualmente farlo. Ovvero: non sarà giustificato in questo dal Documento, ma sarà giustificato dal proprio "sentire", visto che la "definitività" mancherà.
Questo è quello che penso.
CHIAREZZA E CERTEZZA. La parola fine della vicenda.
RispondiEliminaLa chiarezza e la certezza ci sarebbero già! Non ci sarebbe bisogno di NULLA DI PIU' di quanto già previsto nella Chiesa e universalmente creduto e praticato!
Non ci sarebbe bisogno di farsi "adeguare"! Da quando questa tristissima parola è entrata nel gergo ecclesiale, c'è una rincorsa agli "adeguamenti", quando poi questi "adeguamenti" risultano rifondazioni! Da questa parola si è fatta leva per "rifondare". Adeguare per rifondare. Perchè non si fa attenzione alle CONDIZIONI E AI LIMITI, in quanto esse non vengono prese in considerazione e nemmeno disciplinate.
Di fatto l' "adeguamento" è una separazione in casa. E in questa situazione siamo da 50 anni! IN un crescendo. La Chiesa Cattolica, da Corpo Organico unito dall'Unica Fede e dall'UNICA TRADIZIONE LITURGICA (che da essa deriva e ad essa rimanda), è diventata una FEDERAZIONE di "famiglie" con proprie tradizioni!
Non ci sarebbe bisogno di nessuna chiarezza se si volesse "sentire cum ecclesia". Se si volesse applicare e valorizzare quello che C'E' e non ri-creare quello che non c'è!
Non ci sarebbe bisogno di "pregare" per farsi approvare un "rito nuovo", ci sarebbe da valorizzare e dischiudere i tesori di quello che già c'è...Ed è la forma TRADIZIONALE della Liturgia!
Quanto hai ragione, Stefano!
RispondiEliminaE quanto condivido le tue apprensioni!
Di fatto se il testo vaticano che riguarda il "modus celebrandi", anzi, la "lex celebrandi" inventata da un laico, sarà redatto con il solito linguaggio ESORTATIVO e non direttivo, se comporterà quelle terribili frasi che tanto male hanno già fatto alla Liturgia, come "è anche possibile di", "tuttavia", "ma anche", "ma...", " in casi eccezionali..", frasi che hanno aperto la porta a tutte le derive e interpretazioni abusive, se non dovesse essere di una chiarezza cristallina che impedisce ogni seppur minimo tentativo di interpretazione, allora gli abusi liturgici del cnc continueranno come prima e peggio di prima.
In effetti, conoscendo l`astuzia, l`arrogante disobbedienza, la facilità nel mentire e travestire la verità, di Kiko Arguello e dei suoi catechisti, quel testo sarà tradotto e applicato AD USUM CAMMINI, e lo sarà ancor più facilmente che i dirigenti del cnc sanno che hanno dalla loro parte numerosi vescovi che non andranno di certo a controllare se quel che ha deciso il Papa è applicato, non lo hanno mai fatto prima, l`obbedienza al Papa non è una loro priorità, e non saranno inclini a rinunciare a certi vantaggi....che procura l`amicizia del cnc.
Ma, in fondo, il Papa non potrà decidere null`altro che già esiste nella Chiesa, non potrà far altro che FAR APPLICARE LE NORME DELLA CHIESA, non saranno sue decisioni ma CONFERME della legge del Chiesa.
Se, invece, quel rituale, fatto da mante e mano umane, dovesse essere in qualche modo ratificato, e anche codificato, e poco importa se con termini chiari o ambigui, sarebbe, non temo di dirlo, una pagina nera scritta nel libro della storia della Chiesa, sarebbe uno scandalo per i cattolici, sarebbe la NEGAZIONE del Magistero della Chiesa sull`Eucaristia, sarebbe un terribile e terrificante messaggio lanciato ai cattolici: la Liturgia non è più sacra, non è più un dono di Dio, potete ormai manipolarla a piacimento.
Qualcuno dovrebbe ricordarsi che tutto ciò parti dall'arcivescovo di Berlino il quale si rivolse al papa e al cdf per il fatto che non vedeva le eucaristie il sabato sera come segno di unità. non credo che ci saranno aggiustamenti liturgici, ma eventualmente pastorali, cioè riguardanti forse una maggior partecipazione in parrocchia.
RispondiEliminaMa guarda! Adesso conoscono perfino questo! (e ci dicevano che dicevamo falsità!)
E notate come, nel riconoscerlo, citano un elemento marginale: l'aggiustamento pastorale per una maggior comunione... ma ancora non hanno capito la cosa essenziale e cioè che, se non c'è comunione, (a prescindere dall'elitarietà e dalla blindatura del segreto delle salette), è perché c'è una dottrina e una teologia diverse dietro la forma bislacca di quella celebrazione arbitraria!
Ma, in fondo, il Papa non potrà decidere null`altro che già esiste nella Chiesa, non potrà far altro che FAR APPLICARE LE NORME DELLA CHIESA, non saranno sue decisioni ma CONFERME della legge del Chiesa.
RispondiEliminaEsatto Luisa.
E' quello che ha fatto fino ad oggi. E' quello che sta facendo a 360 gradi nella Chiesa Cattolica. Insegnare e normare quello che è TRADIZIONALMENTE creduto e praticato nella Chiesa cattolica da sempre.
Lo fa, Luisa, con quello che io, dal mio punto di vista, ritengo sia l'unico metodo possibile oggi.
Infatti, è vero che il linguaggio non diretto e definitivo è una piaga. Ma è anche vero, purtroppo, che il linguaggio diretto e definitivo, oggi, chi lo comprenderebbe e chi lo metterebbe in pratica capendo a cosa si rifà?
Se non si dà CONTENUTI a quel linguaggio (e lo si può fare solo ISTRUENDO e ri-educando alla fede!), quel linguaggio sarà comunque non compreso!
Ovvero: non darà il risultato sperato!
Ti facico un esempio. I
Io sono un giudice Italiano, chiamato a far rispettare una Norma civile; ma davanti ho un cittadino che non capisce la mia lingua, non conosce (anzi, disconosce) le mie tradizioni e la mia cultura, non comprende i fondamenti di quella legge e non ha interesse ad applicarla.Come farò ad IMPORGLIELO? E soprattutto: questa imposizione, non adeguatamente "formata", otterrà il risultato?
Certamente occorre IMPORRE delle decisioni, quando sono gravi (ad esempio il divieto del Burka in Stati di cultura diversa, o peggio dell'Infibulazione, ecc). Ma come si fa, nello stesso tempo, a superare il problema che ha determinato la Legge? Come si fa a distogliere dal problema?
Anche giuridicamente occorre la formazione del cittadino...
E nella Chiesa, che si fonda sulla Fede? E anche nel caso di un "rifiuto" della "legge", come si può recuperare il "renitente"?
RispondiEliminaSe non si dà CONTENUTI a quel linguaggio (e lo si può fare solo ISTRUENDO e ri-educando alla fede!), quel linguaggio sarà comunque non compreso!"
Hai ragione, Stefano, ma chi istruisce nel cnc?
Quali sono i contenuti della fede dati nel cnc e chi li dà?
Lo sai, e lo sappiamo tutti, nel cnc intruisce il leader massimo e chi ripete a memoria, senza modificarne una virgola, il suo "insegnamento", quali saranno dunque i CONTENUTI che saranno dati nel cnc alla fede?
Quali se non quelli che da quando è nato il cnc vengono dati da chi dirige il cnc?
Chi ha voluto seguire l`insegnamento della Chiesa e del Papa, e non quello distorto e contorto di due laici che si son messi in testa che dovevano ricostruire, se non rifondare la Chiesa, ha lasciato il "cammino" , se ne è andato dopo aver visto che la disobbedienza non cessava nemmeno di fronte alla pazienza e alla benevolenza del Papa.
Se il linguaggio di quel documento, per il momento ipotetico, non è più che chiaro e inequivocabile, se non lascerà nessuno spazio ad un`interpretazione ad usum cammini, allora tutto continuerà come prima.
Se sei nel cnc ascolti Kiko Arguello, il Papa può parlare, può scrivere lettere e documenti, ma i catechisti e i presbiteri continueranno a dire e fare ciò che impone Kiko Arguello, i piccoli saranno, come sempre, sottomessi all`onnipotenza del leader e dei suoi catechisti.
È per questo, per la Chiesa tutta, per la sua Sacra Liturgia, per i neocatecumenali stessi, che le decisioni della Santa Sede devono essere di una chiarezza cristallina.
Ciò permetterà anche ai neocatecumenali della base, a coloro che vogliono, sinceramente e in buona fede, essere cattolici e obbedire alla Chiesa e al Papa, a coloro che possono ancora ascoltare la loro coscienza, di almeno tentare di far notare a presbiteri e responsabili che così facendo si sta disobbedendo alla Chiesa.
Non potranno più quei responsabili dire" tutto va bene, siamo approvati".
Ma questo sarà possibile solo se il testo lo permetterà grazie alla sua precisione e chiarezza.
Un tempo pensavo che lo studio della dottrina cristiana avrebbe aperto gli occhi ai neocat.
RispondiEliminaoggi vedo laici neocat che studiano, restando convinti della bontà del cammino, rettori RM che scrivono libri di teologia, diffondendo quindi l'impostazione kikiana.
credo lo stesso che basterebbe poco per scardinare tutto: proibendo le Eucarestie separate si evita di personalizzare troppo le risonanze, perchè non si può parlare di tutto se ci sono fratelli di altre comunità che ascoltano.
Se la partecipazione all'Eucarestia diventa numerosa, vanno proibiti i pani fatti in casa per il rischio di eccessivi sbriciolamenti e caduta di frammenti, e il calice deve essere più piccolo per evitare che sgoccioli ai lati della bocca.
Basterebbe poi chiedere ai vescovi di controllare che le Messe neocat siano veramente aperte a tutti.
A questo punto la Messa neocat perderebbe la sua specificità, cioè il suo essere modellata sulla comunità e per la comunità che celebra, e le persone piano piano comprenderebbero che non c'è tanta differenza con la Messa tradizionale.
Non si toccherebbero neanche gli statuti.
Siccome, come dice Kiko, i segni sono più importanti delle parole, basterebbe cambiare anche poco, per cominciare a scardinare tutta la struttura.
Stefano, se un cittadino straniero compie un atto illegale e finisce davanti ad un giudice, il giudice gli dirà la legge, aiutandosi di interpreti..., non è perchè una legge straniera è basata su altri valori e insegnamenti, che quello straniero può imporla al Paese che l`accoglie.
RispondiEliminaÈ il giudice che basandosi sulle leggi IMPORRÀ la punizione, prenderà i provvedimenti necessari, anche se sembreranno ingiusti al colpevole del reato, perchè da lui ad esempio è normale tagliare la mano ad un ladro, o lapidare una donna...,la formazione non può precedere la punizione, può accompagnarla, sempre che il colpevole ne abbia voglia, se è sottomesso ai valori e alle leggi che lo hanno "formato", ricomincerà i suoi misfatti appena lasciato in libertà.
Per quel di cui stiamo discutendo, le autorità della Chiesa DEVONO non solo DIRE la legge, INSEGNARLA, ma devono APPLICARLA dando l`esempio, è quel che sta facendo il nostro Papa Benedetto, la formazione della loro coscienza i cattolici la attingono nella TRADIZIONE, nella SACRA SCRITTURA, e nel MAGISTERO, purtroppo i cattivi maestri si sono moltiplicati come i funghi velenosi, non sono stati corretti, non sono stati puniti, gli errori e gli erranti si sono moltiplicati.
So bene che è difficile e duro intervenire dopo decenni di assenteismo.
Nel cnc si beve, come se venisse direttamente da Dio, ogni parola del guru Kiko, è quella la legge a cui sono sottomessi i suoi seguaci, è quella che scruta e giudica i loro pensieri, sentimenti e atti, che quella parola-legge sia conforme alla legge della Chiesa non interessa e poi tanto sono stati convinti che la Chiesa approva tutto quello che fanno.
La "formazione" ce l`hanno, è quella del loro idolo, è segreta, è a tappe, non possono porre domande, possono solo recepirla senza "se" e senza "ma", la formazione della Chiesa potrebbero averla, è a loro disposizione, è limpida, è alla luce del sole, è trasparente, è UNIVERSALE, non è che la Chiesa sia una terra straniera della quale non conoscono e non capiscono la lingua.
Ammetto che l`ignoranza dei cattolici è abissale, anche sui fondamenti della nostra Fede, so che il Papa sta facendo un immenso lavoro di rieducazione, o, educazione tout court, ma i neocatecumenali, loro, sono fieri di recepire e vivere la legge interna al cnc e seguire ciecamente le"predicazioni ispirate" del loro leader, sono stati convinti di essere l`élite della Chiesa, che sono missionati per salvarla.
Per questo la parola del Papa deve essere ancor più chiara di ciò che ha detto nel febbraio 2006, ormai sa che non può fidarsi, sa che se resta nel vago sarà disobbedito senza scrupoli, se di nuovo il Papa metterà i suoi provvedimenti fra due strati di lodi e ringraziamenti, sappiamo già che cosa succederà.
Vi ricordate forse del padre passionista Maurizio Buioni membro del cnc, nonchè professore..., che non ebbe problemi a censurare il discorso del Papa, del febbraio 2006, omettendo il passaggio in cui il Papa parlava delle norme che aveva dato per la Liturgia e della sua fiducia che sarebbero prontamente rispettate, di quel discorso ritenne solo le lodi!
Se non si stesse parlando delle fondamenta della Chiesa, ci sarebbe da ridere a crepapelle: ora i neocatecumenali sperano nell'istituzione di un'ulteriore forma del rito latino. Quindi riconoscete che la vostra liturgia non è quella cattolica, quella che segue fedelmente i libri liturgici, ma è piuttosto un'altra cosa, diversa, se non addirittura opposta?
RispondiEliminaFino al 20 gennaio scorso il sig. Arguello e soci erano festanti, oggi si radunano e sollecitano preghiere: che l'aria sia cambiata e dalla Congregazione per la Dottrina della Fede esca qualcosa di cattolico, cioè di irritante e distruttivo per il CNC?
Continuo a sperare in un intervento di questo tipo.
Confermo anche io tutta la vicenda. Ho sentito dire da un catechista che stanno tutti pregando per l'approvazione della liturgia... Non so perché, ma temo che potremo avere brutte sorprese...
RispondiElimina@ Michela delle 12:31
RispondiEliminacon le frasi "se ci sono tante persone...." di fatto legittimi quando ce ne sono poche e non fissi alcun limite: perché chi stabilisce che sono pochi o tanti?
E non scardineresti proprio niente, perché già adesso quando ad esempio ci sono battesimi o matrimoni, per l'elevato numero di persone si opta per le particole. e la cosa non crea il minimo stravolgimento.
Comunque comincio ad avere un dubbio: in effetti anche rivedendo l'incontro del 20 gennaio scorso, ciò che fu festeggiato con un sonoro applauso, fu proprio la possibilità di celebrare in piccole comunità, e quindi come se ci fossero delle avvisaglie che questo non fosse più concesso. Ho l'impressione che la questione di oggi in effetti riguardi ancora questa cosa, sempre nel segno dell'unità, un'unità però solo di facciata.
Mah... è certo che se le cose andranno bene per il cnc, la notizia sarà diffusa con una grancassa mediatica immediata. Stessa cosa se ci sarà una bocciatura totale. Se invece per un po' di tempo dalle 2 parti (CDF e CNC) non si saprà niente, vorrà dire che il risultato sarà interlocutorio, e quindi la soluzione 3).
Il CNC non ha mai chiesto una forma diversa del rito latino, perchè ritiene che ciò che fa sia solo una variante della forma ordinaria.
ma accadrebbe nei fatti, perché se consenti tante varianti e concessioni, difficilmente la puoi ancora chiamare forma ordinaria.
Vi dirò, mi auguro un intervento secco e deciso, così finalmente il tutto sarà chiaro e limpido. E io pregherò per questo. Quanto alla "commissione" nessuno di noi sapeva, cari mic, Luisa, Tripudio & Co., che la commissione era chiamata a pronunciarsi sulla liturgia, ma solo sui dubbi del Vescovo di Berlino. E anche questa voce del vescovo di Berlino l'abbiamo saputa di straforo, solo perché alcuni amici ci vivono e studiano, perciò piano a parlare di essere "falsi", "mentire" e poi invece "inserire dettagli" perché i dettagli stanno venendo fuori solo ora per molti, e come edulcorati.
RispondiEliminaRegistro questa dichiarazione di ieri di Mons. Muller:
RispondiElimina"Il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) ha biasimato la mancanza di unità nella Chiesa tedesca e ha invocato l'interruzione delle lotte intestine tra l'ala tradizionalista e quella progressista.
In un'intervista alla rivista Focus di Monaco, l'arcivescovo Gerhard Müller ha affermato che entrambe le parti stanno andando alla deriva allontanandosi sempre di più l'una dall'altra. È giunto il momento per la Congregazione di invocare con insistenza l'interruzione di questo conflitto che sta solo danneggiando la chiesa. La faziosità è un segno di crisi, ha sottolineato.
I cattolici si devono chiedere se per caso la loro lealtà a un gruppo particolare è più grande del loro desiderio di unità, ha poi affermato. La Fraternità conservatrice FSSPX è una « [libera] sciolta associazione di sacerdoti che non può pretendere di rappresentare la Chiesa cattolica », ha aggiunto. "
Non vedo perché l'ultima affermazione, compreso quanto dichiara a proposito della FSSPX non debba valere anche per il Cnc...
Quanto alla "commissione" nessuno di noi sapeva
RispondiEliminaStrano che però quando lo abbiamo riferito documentato da uno scritto del card. Burke, cui ha fatto seguito un'ordine vergato di suo pugno dal Santo Padre, con i retroscena spiegati in un articolo di Magister, i falsi eravamo noi, solo perché queste comunicazioni all'interno non 'passano' (per lo meno non alla base).
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@Sebastian
RispondiElimina" Ho sentito dire da un catechista che stanno tutti pregando per l'approvazione della liturgia... Non so perché, ma temo che potremo avere brutte sorprese..."
Perdonami, ma non ho capito bene. C'è il sentore in ambiente CNC che domani arrivi "una bastonata secca"?
Ma in questo caso perchè si prega? Perchè il Papa cambi idea seduta stante?
Non ci sarebbe bisogno di farsi "adeguare"! Da quando questa tristissima parola è entrata nel gergo ecclesiale, c'è una rincorsa agli "adeguamenti", quando poi questi "adeguamenti" risultano rifondazioni! Da questa parola si è fatta leva per "rifondare". Adeguare per rifondare. Perchè non si fa attenzione alle CONDIZIONI E AI LIMITI, in quanto esse non vengono prese in considerazione e nemmeno disciplinate.
RispondiEliminaStefano, dai... La parola adeguamento l'ha introdotta San Tommaso D'Aquino seguendo, guarda un po', un filosofo ebreo Isaac ben Israeli, formulando il noto principio che "la verità è l'adeguazione della cosa all'intelletto".
"Una cosa naturale, posta tra due intelletti, è detta vera secondo l'adeguazione ad entrambi". In particolare "è detta vera secondo l'adeguazione all'intelletto divino nella misura in cui relizza ciò cui è ordinata dall'intelletto divino".
Chissà quanto ha investito Kiko per il 17 Dicembre...? Sai le raccolte straordinarie che verranno fuori da martedì?
RispondiElimina"Una cosa naturale, posta tra due intelletti, è detta vera secondo l'adeguazione ad entrambi". In particolare "è detta vera secondo l'adeguazione all'intelletto divino nella misura in cui relizza ciò cui è ordinata dall'intelletto divino".
RispondiEliminaIl problema caro sofista da quattro soldi, è che le 'cose' del cammino NC, discostandosi dalla Rivelazione Apostolica, non sono ordinare all'intelletto divino ma a quello (se di intelletto si può parlare) di kiko!
Perciò, di quale adeguamento sta parlando?
"solo perché alcuni amici ci vivono e studiano, perciò piano a parlare di essere "falsi", "mentire" e poi invece "inserire dettagli" perché i dettagli stanno venendo fuori solo ora per molti, e come edulcorati."
RispondiEliminaE che veniate tenuti all`oscuro di ciò che non sono dettagli ma elementi fondamentali non vi sconcerta?
Non vi preoccupa? Non vi fa aprire gli occhi?
Che i vostri leader vi abbiano nascosto le prescrizioni del Papa sulla Liturgia e che vi abbiano consapevolmente trascinati nella disobbedienza, ora che lo sapete, non vi fa riflettere su chi state seguendo, a chi state obbedendo?
Infine, abbiamo sempre fatto la distinzione fra la gerarchia neocatecumenale e quelli che io chiamo "i piccoli" del cnc, abbiamo sovente parlato del condizionamento che subiscono, della dipendenza mentale e psichica che i metodi in uso nel cnc inducono.
Abbiamo anche osservato come e quanto questo spazio sia sempre più animato da persone che sono uscite dal cnc o sono ancora dentro ma si pongono molte domande che hanno bisogno di condividere.
Sono le prassi e i metodi in uso nel cnc che ci preoccupano e sui quali informiamo e diamo testimonianza, è anche pensando a chi in buona fede segue un cattivo maestro e i suoi fedeli e obbedienti servitori che pensiamo utile continuare ad investirci in questo impegno di informazione.
Ma è anche vero che un neocatecumenale che usa internet, e che osa disobbedire au diktat di Arguello, se e quando ha voluto trovare informazioni sul cnc, poteva averle, da anni, su questo blog e sul sito Internetica.
Che, pur avendo le informazioni, pur sapendo che Kiko Arguello e i catechisti stavano mentendo e disobbedendo al Papa, i piccoli abbiano continuato a fidarsi di lui, ad obbedire a lui piuttosto che al Papa, indica in modo palese e inquietante il potere che quell`uomo e i suoi catechisti hanno sulle coscienze dei "camminanti".
Perdonami, ma non ho capito bene. C'è il sentore in ambiente CNC che domani arrivi "una bastonata secca"?
RispondiEliminaMa in questo caso perchè si prega? Perchè il Papa cambi idea seduta stante?
Al contrario, da come ho sentito di sfuggita, sembra che al limite ci si potrà aspettare una mancata approvazione, ma non una bocciatura esplicita. Cioè rimarremo con un nulla di fatto.
L'altra sensazione è che nemmeno i catechisti sappiano esattamente come stanno le cose. Come se questa commissione anziché essere un qualcosa di straordinario, rientri nell'ordinario iter di approvazione di un movimento. Così nessuno si scandalizzerà se da un sabato a un altro cambierà modo di celebrare.
Se invece ci dovesse essere un chiaro rimando, ad esempio, alle volontà del Papa del 2005, sarebbe molto più palese l'inganno...