venerdì 2 giugno 2006

La porta è la Chiesa

"In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce" (Gv 10,1-4).

446 commenti:

  1. Gesù è il pastore al quale il guardiano apre la porta del "recinto" o è la "porta stessa"? La riflessione esegetica di p.I.de la Potterie ci introduce a comprendere come Gesù, nel vangelo di Giovanni, ci parli in realtà di due differenti "ovili", dal primo dei quali trae fuori e nel secondo dei quali fa entrare, perché sia possibile "entrare, uscire e trovare pascolo". Gesù non è solo il "bel pastore" che muore per salvare le pecore che vengono aggredite dal male, ma è, prima ancora, colui che le "fa uscire fuori" perché entrino "in suo potere", nella sua salvezza. L’iconografia cristiana ci mostra spesso il Cristo che rompe il recinto degli Inferi, della morte, che apre la porta per farne sortire fuori Adamo, Eva e tutti gli uomini.

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  2. La Chiesa è la Sposa senza macchia dell'Agnello immacolato, che Cristo ha amato e per la quale ha dato se stesso, « per renderla santa » (Ef 5,26), che ha unito a sé con una Alleanza eterna e di cui non cessa di prendersi cura come del suo proprio corpo e nella quale possiamo fare esperienza del Risorto perché ce ne trasmette la 'autentica' esperienza.

    « Quod est spiritus noster, id est anima nostra, ad membra nostra, hoc est Spiritus Sanctus ad membra Christi, ad corpus Christi, quod est Ecclesia – Quello che il nostro spirito, ossia la nostra anima, è per le nostre membra, lo stesso è lo Spirito Santo per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo, che è la Chiesa ».

    Chi 'vi sale da un'altra parte' è un ladro e un brigante.

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  3. Questi tali sono falsi apostoli,
    operai fraudolenti,
    che si mascherano da apostoli di Cristo.
    Ciò non fa meraviglia,
    perché anche satana
    si maschera da angelo di luce.
    Infatti voi, che pur siete saggi,
    sopportate facilmente gli stolti.
    In realtà sopportate chi vi riduce in servitù,
    chi vi divora, chi vi sfrutta,
    chi è arrogante, chi vi colpisce in faccia.
    Lo dico con vergogna;
    come siamo stati deboli!
    (2Cor 11,13-15.19-21)

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  4. La mia esperienza in ambito neocatecumenale, molto breve perché ne ho preso subito le distanze sia per i contenuti della predicazione, che stridevano con gli insegnamenti da me ricevuti nella Chiesa, che per i metodi rigidi e dittatoriali, mi fa concordare con tutto quanto detto nei post che ho letto fin qui e con i documenti che ho consultato dai link.

    Sento molto forti e significativi i due brani citati e vi ringrazio

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  5. Molto sconcertante e preoccupanto il tono e il contenuto del discorso di Arguello oggi pomeriggio in piazza San Pietro davanti al Santo Padre.Due almeno i punti rivelatori del suo credo e del suo programma:

    - la Chiesa è in macerie,dobbiamo ricostruirla e i ricostruttori saranno un laico e una sacerdote,come i biblici Giosuè e Zorobabele(rivelatori della presunzione del neocatecumenato di essere i ricostruttore del tempio);

    -occorre dare a tutte le parrocchie un cammino di "iniziazione cristiana"(leggasi neocatecumenato) per superare le "incomprensioni" delle gerarchie ecclesiali(si suppone che egli con questo termine voglia indicare anche l'atteggiamento di Arinze e delle stesso papa nei confronti del neocatecumenato).


    Ogni commento è superfluo.

    Da rilevare il tono arrogante e impositivo del sig.Arguello da un lato e l'impassibilità del Sommo Pontefice nell'ascoltarlo,dall'altro.

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  6. Sarà la Chiesa a dover ricostruire le macerie provocate da questo falso apostolo

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  7. Mi colpisce che Kiko afferma davanti al Papa che la Chiesa è in macerie e sono arrivati lui e Dona Carmenita (novello Giosuè e Zorobabele) per ricostruirla.
    Vi ricordate, quando al solenne funerale di Giovanni Paolo II il Papa affermò con grande vigore "La Chiesa é viva!!!"

    Che la nostra epoca stia vivendo una crisi seria è un fatto; ma quante ricchezze ci sono nella Chiesa e quanti fermenti dello Spirito!

    Se non fossero pericolosi, questi 'veri ricostruttori', li troverei perfino patetici e forse anche presi da qualche mania d'onnipotenza!

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  8. E c'è anche molto da fare e da pregare, per la Chiesa, ma quanto ai 'ricostruttori'... siamo seri...

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  9. ULTIME DA ROMA

    Dopo l'incontro di ieri pomeriggio con il Papa,el senor kirikus e Dona Carmenita sono rientrati in fretta nel loro quartier generale della capitale e qui,alla presenza di tutto lo stato maggiore,kirikus ha dichiarato non essere oltre tollerabile che El Camino sia confuso con gli altri movimenti qualsiasi,com'è accaduto ieri pomeriggio nella sacra piazza.
    Occerre più che mai - ha proseguito Kirikus - che si dia luogo a un grande,grandissimo muzzito neocat,affinchè il mondo sappia di più e meglio,affinchè nelle parrocchie di tutto il mondo si apra al Camino senza tentemnnamenti stupidi.Come al solito,el Kirikus ha parlato in un crescendo di tono e di agitazione.Al suo fianco una Dona Carmenita inizialmente semiassopita con mezzo cigarillo ciondolante fra le labbra,ma via via sempre più sveglia e incavolata,tanto che ha ritenuto sottolineare l'ultima espressione del kirikus picchiando un sonoro pugno sul tavolo.
    El kirikus dopo il lunghissimo fragoroso applauso di tutti i barbuti come lui che lo contornavano ,ha dato disposizione che per organizzare 'il grande muzzito neocat' siano costruiti da alcuni artigiani di Korazym,in ciò aiutati da uno stuolo di cimici neocat volontarie, ben sette shofar della lunghezza di 15 metri ciascuno,con congegno musicale elettronico interno,per evitare gli insuccessi già registrati nelle settimane scorse durante i tentativi di muggito effettuati sul sacro colle romano.
    I dettagli tecnici sono stati illustrati da Dona Carmenita,che ha tirato fuori dalla sua borsetta il suo piccolo shofar da viaggio e lo ha opportunamente spiegato ai convenuiti.

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  10. Dal discorso del Card. Stafford ai dirigenti del Cammino, il 30 giugno 2002 a Porto S. Giorgio:
    "I primi catechisti della Chiesa sono i Vescovi, successori degli Apostoli, consacrati da Dio e assistiti dallo Spirito Santo: per essere buoni pastori del loro gregge, a capo delle diverse Chiese locali, incaricati quindi della delicata e pressante responsabilità di annunciare il Vangelo di Cristo, di essere i dispensatori dei divini misteri, di insegnare la verità della fede e della sicura dottrina e di presiedere su tutti i fedeli, radunati nell'unità della carità. Ai Vescovi quindi, uniti al Santo Padre nel Collegio apostolico, dovete fare sempre rispettoso e ubbidiente riferimento. Nulla senza il Vescovo!"

    Che dire del fatto che nella parrocchia i catechisti hanno il 'mandato' dal Parroco, mentre i catechisti del Cammino sono 'mandati' da Kiko ed hanno come unica formazione le sue catechesi? La formazione dei catechisti che operano nella Chiesa, invece, è curata dalla Parrocchia secondo le direttive ed i corsi organizzati dalla diocesi.

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  11. Che Kiko Arguello abbia detto che la Chiesa è destinata ad andare in frantumi più di quanto non lo sia già se non ricorre ai movimenti ,e in particolare all'iniziazione cristina deil cammino neocatecumenale, è forse comprensibile.
    Molto meno comprensibile e condivisibile l'analoga analisi fatta da Mons.Rylko all'inizio della cerimonia di ieri in piazza San Pietro.
    Un uomo di Chiesa come lui sa bene che gridare al catastrofismo non significa aiutare la Chiesa,ma darne un ritratto aberrante e falso.
    La Chiesa di Cristo non ha bisogno di tante geremiadi perchè comunque "Le porte degli Inferi non prevarranno"!

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  12. Sai, Francesco, che Mons. Rylko se ne torna in Polonia?

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  13. Grazie della notizia,mic.E' ufficiale?

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  14. ULTIME DA ROMA

    E' ufficiale:Dona Carmenita,al termine del Vespro di Pentecoste a San Pietro,oltre ai doni già preventivati,decisi nella riunione dei movimenti a Rocca di Papa,ha fatto consegnare al Papa un piccolo shofar,intarsiato di madreperla,recante impresse a fuoco le insegne pontificie.
    Insieme con lo shofar il seguente biglietto:
    "Possa,Santità, questo semplize strumento biblico,salutare l'alba del grande muzzito neocat che zi azzinziamo a organizzare.
    Sappia,Santità,che tutto il popolo delle zimizi neocat è pronto a osannare alla Santità Vostra se la Santità Vostra è pronta a osannare le zimizi neocat.
    Il Signore sia con Lei e l'umiltà di Gesù Cristo sia con Lei".

    Pare anche che insieme allo strumento musicale e al biglietto ,Dona Carmenita,oltre agli altri doni,abbia fatto pervenire anche una confezione personalizzata di sigari avana,ma la notizia è ancora priva di conferma.

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  15. ULTIMISSIME DA ROMA

    Grande eco ha suscitato l'annotazione di un giornalista su un quotidiano della capitale,secondo cui el senor kirikus quando ha fatto rilevare al grande Benedetto che le istituzioni ecclesiali non comprendono la necessità dei carismi,è riuscito a strappare un sorriso al Sommo pont.
    In proposito è stato fatto rilevare che quello che al giornalista di cui trattasi è parso un sorriso in realtà è stata una lieve smorfia di dolore per un improvviso crampo allo stomaco accusato dal grande Benedetto.

    Dona Carmenita,presente alla scena,sia pure seduta a qualche metro di distanza è riuscita a immortalare il viso del Sommo pont. col teleobiettivo nel preciso movimento dei muscoli facciali.Ne ha ricavato una foto che ha inviato via mail a tutti i resp. delle cimici neocat nel mondo con la seguente didascalia:' El Sommo pont sorride compiaciuto a las palabras del senor Kirikus a Roma'.

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  16. Per Francesco,

    la notizia su Rylko l'ho lette su palazzoapostolico.it

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  17. Cari amici ho inserito tra i link la trascrizione dell'intervento di Kiko in Piazza S. Pietro (Lo spot del 3 giugno)

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  18. con alcune annotazioni

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  19. Notate il contrasto con la 'meditazione' di Andrea Riccardi, che pure ho inserito perché possa servire da eloquente raffronto

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  20. ULTIMISSIME DALLA GALILEA

    Fervono già i preparativi nella valle di Korazym,a poche ore di distanza dall'annuncio dato dal senor Kirikus a Roma,per la costruzione dei 7 grandi shofar che serviranno a diffondere ai quattro angoli del mondo il grande muggito neocat.

    Uno stuolo di cimici neocat/ingegneri ha giò portato agli artigiani del luogo i progetti dei grandi strumenti musicali a forma di corno,che dovranno avere una lunghezza minima di 15 metri ciascuno.Le decorazioni sono state studiate direttamente da Dona Carmenita nella notte tra domenica ,4 e lunedi,5 giugno.Pare che richiamino in modo stilizzato l'asso di coppe,l'asso di bastoni,l'asso di spade,l'asso di cuori,l'asso di picchel'asso di quadri e l'asso fi fiori.
    Rigorosamente bandito,come si può notare,l'asso di denari,in analogia con la nota allergia delle cimici neocat al denaro,inteso come spazzatura,da cui stare lontani.
    Dona Carmenita ha altresì studiato di decorare l'apertura-trombone di ogni shofar(che sarà di almeno 4 metri di diametro) con delle greche stilizzate,che richiamano gli stilemi iconici del senor kirikus.
    L'imboccatura di ognuno di questi enormi shofar culminerà in uno pseudofischietto laminato d'oro,con ancia in legno di cedro di Korazym.
    I trespoli sui quali gli enormi shofar sono stati invece direttamemnte studiati dal senor kirikus.Trattasi di trespoli muniti di ruote e freni,in modo tale da alleviare le fatiche del trasporto e del posizionamento di essi nei luoghi prestabiliti.
    A Roma l'eco dei lavori che fervono giunge lontana,ma chiara e forte. Funes,che sta attendendo con impazienza di appoggiare le sue sacre posteriora sulla poltrona di pylko,sta gongolando di ansia e di gioia.
    In un comunicato stampa a tutto il popolo delle cimici neocat,el senor kirikus ha detto stasera:
    "Corazzio,zimizi neocat: si avvizina finalmente l'ora del più grande muzzito neocat finora ascoltato. Siate saldi e pronti tutti quanti,aprite fin d'ora les oreillas per entiendre bien el muzzito del nostro pueblo.Tambien io mi son fatto levar stamane el grande zerume che si era depositato entro mes padilliones auricolares. Tutti,dico tutti, debemo essere pronti ed accompagnare il muzzito con le nostre chitarre,coi nostri bongos,coi nostri zembali.Hasta luego,pueblo di zimizi neocat".

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  21. È attraverso la compagnia di coloro che si sono imbattuti in Lui, sinceramente L'hanno riconosciuto e, qualunque sia il loro stato d'animo, Lo accettano, cercano di seguirLo e restano in qualche modo cambiati da Lui, che la gloria di Cristo si dilata nel mondo. Noi rendiamo presente Cristo attraverso il cambiamento che Egli realizza nella nostra umanità: il cambiamento che Egli opera in noi è il miracolo che Gli dà gloria. La Sua presenza si dilata attraverso le persone, ma soprattutto i gruppi di amici, le comunità, cioè attraverso l'unità delle persone (l'altrimenti impossibile unità, miracolo supremo) che credono in Lui, cui è già accaduto l'incontro con Lui, Lo riconoscono e fanno quel che possono. Soprattutto Lo pregano.

    Questo è quanto ci insegna la Chiesa: è una frase di don Giussani, che rispecchia in pieno l'insegnamento ecclesiale. Del resto la parola 'trasformazione' insiene ad 'adorazione' è una di quelle più ricorrenti negli insegnamenti di Papa Ratzinger. Ogni volta che ho tentato di obiettare in questi termini allo schiacciante e inesorabile senso del peccato mi sentivo rispondere che a parlare era la mia superbia.

    La parola 'trasfomazione' è sconosciuta nel vocabolario neocat, fino a qualche tempo fa lo era anche l'adorazione; ma ora con l'adorazione si stanno adeguando, in base ai richiami avuti (la fannoostentatamente una volta al mese) quindi in modo soltanto sporadico... non è certo l'habitus del cristiano che intende il nostro Papa!

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  22. La trasformazione richiede impegno e anche responsabilità, che è risposta alla particolare chiamata che ognuno di noi ha ricevuto dal Signore. Se è solo la comunità che salva e non c'è bisogno di nessun impegno da parte nostra, nessun 'prendere su di noi' come ha fatto Gesù, in Lui con Lui e per Lui, quella porzione di 'mondo' che corrisponde alla nostra situazione, nulla si trasforma né in noi né attraverso di noi...

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  23. E' proprio questo il grande inganno...

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  24. Trascrivo uno dei post sul vecchio blog, pertinente con quello che è stato appena detto e importante perche commenta la lettera di Kiko al S. Padre in rapporto all'Eucaristia, lo trovo valido e potrebbe aiutarci ad approfondire la nostra analisi.
    (Ricordo che il testo della lettera è inserito tra i link)

    ""Indicare la mensa eucaristica come segno e simbolo dell'accoglienza ai più piccoli: non è quantomeno riduttivo pensare che essa sia soltanto questo?
    La citazione biblica "offerta" al papa da Arguello ha un suono almeno offensivo per le orecchie di un pontefice che di lezioni può darne e molte. Anche a Kiko!
    Infine: quale segno di continuità tra la presunta accoglienza amorevole dei "più piccoli" intorno alla mensa eucarisica e il modo in cui i neocatecumenali poi trattano chi osa mettere in dubbio il verbo dei catechisti? Io ne so qualcosa!
    Il punto è che, vedendo l'eucarestia come il 'banchetto escatologico' stanno seduti a mensa e attendono di essere serviti dal Signore che viene (il che è vero e citano il versetto di Luca). Ma purtroppo si fermano qui e dimenticano (anzi contestano) che l'Eucaristia è un 'sacrificio'. Dimenticano l'altra citazione del Vangelo "..come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti» (Mt 20,20-28).
    Avevo già ampiamente espresso in un messaggio precedente, come questo aspetto dell' 'offerta' della nostra vita al Padre in Cristo non sia preso in considerazione. Oltre che sacrificio di ringraziamento l'Eucarestia è questo: se la viviamo come Gesù ce l'ha trasmessa, diventiamo anche noi "Pane vivo disceso dal cielo" che è pane di vita per gli altri. E' questo quello che succede quando ci nutriamo del corpo e del sangue del Signore.
    Altro che stare a tavola per essere serviti! Per questo ho detto che quel passo della lettera è inquietante!!
    Questo non significa, come nella loro predicazione ho sentito dire, che ci si ferma alla croce (è la ragione per cui predicano un malinteso rifiuto del 'sacrificio') perché nell'Eucaristia riceviamo lo Spirito del Signore Risorto che ci da' la gioia e la libertà dei figli, guarendoci da ogni peccato e trasformandoci in persone nuove: è un processo che dura tutta la vita; ma non ha bisogno di momenti parcellizzati per uscire ogni volta dalle tenebre, "e ritrovare l'allegria". Dalle tenebre siamo già usciti una volta per tutte già col battesimo che va poi vissuto consapevolmente e poi con la prima conversione che ognuno di noi ha sperimentato altrimenti non starebbe qui a discutere (e con i nostri quotidiani 'sì')
    E non è un cavillo! Siccome sono convinta che la liturgia opera secondo come la si vive e trasforma in quel modo il nostro vissuto, non mi sembra ininfluente fermarsi al Cenacolo e non immergersi nell'intera opera di Redenzione di Gesù, che prosegue per il Calvario e oltre una tomba vuota...

    Il Papa riafferma che "la centralità del mistero di Cristo celebrato nei riti liturgici costituisce una via privilegiata e indispensabile per costruire comunità cristiane vive e perseveranti." E proprio per questo corregge coloro i quali anzichè porre il sacrificio Eucaristico al centro della loro evangelizzazione stavano rischiando - e forse rischiano ancora - di porre tutt'altra cosa o persona o prassi nata da uomo essendo il NC basato evidentemente - almeno per quanto concerne l'Eucarestia - sull'arbitrio fantasioso dei suoi fondatori.

    La liturgia, la prassi sacramentale operano in noi quello che significano; ma se li viviamo in maniera distorta, cosa operano? Non 'conformano' a Cristo Gesù (come ci insegna l'Apostolo Paolo) ma 'deformano' la Sua immagine in noi nel vostro caso, a immagine di Kiko!!!""

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  25. Cari amici,

    ho appena trovato su google, molto vicino al nostro blog, anche quello di Andrea, intitolato "Umiltà", che pubblica la lettera del 1990 "Ogniqualvolta" (il loro pezzo forte!) e gli ho lasciato la nostra URL.
    Chissà se lo rincontreremo?

    Il suo blog ha come URL
    http://umilmenteumile.blogspot.com

    (scusate, ma mi fa un po' ridere questa dichiarazione di grande 'umiltà')

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  26. Ciao mic

    sono andato a vedere: è uno spot pubblicitario per potenziali aderenti al cammino.

    Andrea è tenace e convinto, mi spiace di non essere riuscito a dialogare con lui che non riesce a mettere in discussione nulla del cammino...

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  27. Mi sembra che finora siamo completamente autoreferenziali, non abbiamo avuto nessun riscontro dai NC; ma se loro pubblicano i soliti 'panegirici' è giusto che ci siamo anche noi e che portiamo avanti il discorso per fare chiarezza. Ho incontrato anche un altro blog - il blogger si chiama Neocatecumeno - che riporta l'articolo di Rodari (ora non più presente sul Web come tutte le altre pagine) che diceva che i NC stanno studiando le istruzioni di Benedetto XVI.
    Intanto più che istruzioni sono NORME, e forse più che studiarle dovrebbero applicarle!!!

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  28. Cari amici,
    ho visitato l'umilissimo (si fa per dire)blog neucatecumenale e, dopo aver letto l'esaltante esposizione del Cammino fatta da Debora Donnini, ho tentato, inutilmente di postare quanto segue:

    "Cara Debora, tu sei la figlia di G.P.Donnini, nata e vissuta in comunità dove tuo padre e tua madre si sono conosciuti e si sono sposati. Questa è l'unica realtà ecclesiale che tu conosci! Non sai niente di vita di parrocchia. Per prima cosa, i tuoi genitori e tu stessa, appartenete ad una parrocchia che, non essendo neocatecumenale, vi guardate bene dal frequentare! Ma non certo dal criticare! Tu conosci solo le sale dei MC che frequenti soprattutto di notte.Nonostante adesso tu sia una giornalista, ti guardi bene da scrivere un articolo su come la Comunità guidata da tuo padre (uno dei due Cefa!)abbia completamente distrutto la parrocchia dei MC! Posta pure i tuoi Spot osannanti al Cammino, ma cerca almeno di informarti sul disastro che il Cammino ha fatto attorno a sé. Se non altro, fallo per serietà professionale!".

    Spero che Debora, o chi per lei, possa leggere queste mie righe nel vostro blog, mentre il "loro" resta "chiuso" agli interventi indesiderati.Naturalmente, tutto ciò è secondo lo stile consolidato del Cammino Kikiano! Grazie per l'ospitalità.

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  29. Caro Sandro

    a quale blog ti riferisci?

    Non conosco La Donnini se non per aver letto di lei qualcosa.
    Concordo con te:chi è nato nel neocatecumenato e vi è cresciuto può avere soltanto un'idea fortemente distorta della Chiesa.

    Il cammino ecclesiale propriamente detto non è la liturgia chiassosa(come dice la pulce) del sabato sera,non sono i "passaggi" cervelloticamente inventati e pretesi da Kiko, non è lòe convivenze stereotipate.
    Più che un cammino di fede esso è uno schema(riduttivo e fuorviante) di percorso di maturazione nella fede.

    Apprezzo infine la tua sottolineatura circa lo sfascio creato nelle parrocchie:a fronte di tanta apologia del cammino neocatecumenale che avrebbe attratto tante persone, quante sono le persone che si sono forzatamente allontanate dalole parrocchie in cui è stato introdotto il Cammino?

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  30. Penso, Francesco, alle tante persone che non si sono lasciate fagocitare e si sono allontanate dopo aver sentito insegnamenti fuorvianti ed eretici ed aver avuto un'esperienza di Chiesa (perché purtroppo è come Chiesa che si presentano) a dir poco terribile!!!

    Preghiamo il Signore che le illumini e le custodisca e anche le possa guarire dagli effetti delle menzogne attraverso incontri col cristianesimo VERO!

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  31. Ho appena inserito questo post nel blog dell'"umiltà", dove viene pubblicata una pagina del Papa, con breve citazione, per l'apologia del noecatecumenato

    ""E' vero che il neocatecumenato possiede un proprio modello, ma per fortuna in Vaticano se ne stanno accorgendo!

    Nel documento pubblicato, che non riguarda solo i neocatecumenali, tra le altre cose il Papa dice anche:

    "Dobbiamo prendere atto dell'assottigliarsi delle nostre fila, ma dobbiamo parimenti rimanere una Chiesa aperta. La Chiesa non può essere un gruppo chiuso, autosufficiente."

    Credete che il vostro "modello" vi corrisponda? ""

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  32. Caro Francesco, il blog è il seguente:
    http://umilmenteumile.blogspot.com
    ed è stato citato qui sopra.

    Come vedi, l'umiltà in questo caso sovrabbonda. E' forse per questo che Kiko nella sua lettera al Santo Padre gli augurato la santa umiltà del Signore Gesù. Forse il Papa non è abbastanza umile per loro!

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  33. Caro Sandro,

    generalmente chi è veramente umile non ha bisogfno di proclamarsi tale.
    Un blog così chiamato olezza di falso e di artefatto.
    Ho dato un'occhiata e francamente non mi interessa affatto.

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  34. Vorrei aggiungere che...

    ...dopo aver visto e ascoltato l'arringa di Kiko verso il Papa il 3 giugno scorso in piazza San Pietro se ancora nutrivo qualche incertezza nei confronti della legittimità e della dirittura del cammino neocatecumenale,adesso nutro la certezza che esso non ha nè l'una nè l'altra.

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  35. Un neocatecumenale o figlio di neocatecumenali o comunque gravitante nell'orbita neocatecumenale dovrebbe avere il buon gusto di lasciar giudicare agli altri la bontaà di questo cammino.Facendo diversamente,come fa la Donnini, si cerca di fare solo apologia o imbrodamento.

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  36. L'articolo della Donnini riportato nel blog di cui parlate è inoltre assolutamente privo di serietà giornalistica perchè si limita ad alimentare la leggenda neocatecumenale secondo schemi ripetitivi e contraddittori.
    Un particolare balza agli occhi con ogni evidenza:si parla della nascita del cammino tra i baraccati di Palomeras,quasi a dare ad esso un carisma di umiltà e povertà, quando in effetti è sotto gli occhi di tutti che si tratta di un cammino che raggruppa sostanzialmente e peculiarmente solo dei medio borghesi incravattati dal piglio reazionario e tradizionalista che nulla ha a che vedere con l'identità vera dei nuovi movimenti ecclesiali popolari nati dal Concilio.

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  37. Definire poi Kiko "Il Picasso del Papa" è soltanto ridicolo,merce di qualità molto scadente che può essere venduta(a caro prezzo) agli ingenui che entrano nel Cammino.Senza contare poi che le qualità artistiche di Kiko sono molto,ma molto discutibili.

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  38. Concordo con Francesco:non vale la pena frequentare il blog di cui parlate.C'è solo aria fritta.

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  39. In un sito che fa riferimento al cammino neocatecumenale, viene riportata parte dell’omelia del Papa ai giovani a Colonia e precisamente il passaggio in cui si riferisce alle nuove comunità sorte in dopo il Concilio. La frase riportata è la seguente: "Costruite comunità basate sulla fede! Negli ultimi decenni sono nati movimenti e nuove comunità nelle quali la forza del vangelo si lascia sentire con vivacità! Cercate la comunione nella fede come compagni di cammino che insieme seguono l'itinerario del grande pellegrinaggio che per primi i Magi d'Oriente ci indicarono."

    La citazione viene chiusa qui, tralasciando queste parole :

    “La spontaneità delle nuove comunità è importante, ma è pure importante conservare la comunione col Papa e con i Vescovi. Sono essi a garantire che non si sta cercando dei sentieri privati, ma invece si sta vivendo in quella grande famiglia di Dio che il Signore ha fondato con i dodici Apostoli."

    Se si arriva a censurare il Papa pur di farsi propaganda e facendo orecchie da mercante a quel che non fa comodo, siamo messi male.

    Per verificare, questa è la URL
    http://caminayven.com/modules.php?name=News&file=article&sid=230

    Saluti a tutti

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  40. Inoltre, come ha testimoniato Mirella in un altro articolo,
    danno più importanza all'incontro con Kiko e Carmen che hanno programmato per il giorno successivo a quello con il Papa!!!

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  41. In realtà, quello è il vero clou della festa!!!

    Se non è questo, culto della personalità coniugato con fanatismo!

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  42. Ho letto i post di Miriam con la bellissima riflessione sulla 'trasformazione' collegata ad impegno e responsabilità e penso con raccapriccio a quanto viene stravolto l'insegnamento della Chiesa.

    Sulla penitenza è ormai noto come i neocatecumenali pongano l'accento essenzialmente sulla confessione comunitaria e pubblica dei peccati, piuttosto che sulla confessione resa al sacerdote. In più nella confessione comunitaria è il catechista, e non il presbitero, ad interrogare ed a guidare spiritualmente i membri del Cammino. Ho letto testi in cui un sacerdone, Don Elio Marighetto afferma che per Carmen "il peccato ha solo una dimensione sociale e, quindi, anche la conversione dovrà riguardare la società. Secondo lei, l'offeso non è Dio ma la Comunità, e quindi sarà la Comunità a perdonare e ad assolvere. La cosa, però, non è poi importante perché in Gesù siamo già stati perdonati". Per i fondatori del Movimento, spiega più avanti Marighetto, la dimensione reale del peccato è quella sociale e mai quella individuale; inoltre, prosegue, "per Kiko l'uomo sarebbe costretto a peccare: la sua natura non gli permetterebbe di compiere il bene. Sarebbe quindi vano ogni suo sforzo di correggersi". Tra l'altro i fondatori del Cammino hanno una concezione radicalmente pessimista sulla possibilità dell'uomo di evitare il male e di poter scegliere liberamente nella loro vita, per cui, dice Marighetto "secondo Kiko e Carmen, la conversione non consiste tanto nel dispiacere d'aver offeso Dio e nel proposito d'emendarsi, ma semplicemente nel riconoscimento (anche pubblico) delle colpe commesse e nella totale fiducia nella potenza salvifica di Gesù Risorto. Di conseguenza non avrebbe senso insistere sulla Penitenza perché la Santità non è possibile".

    E, allora, come la mettiamo?

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  43. Ho letto il post di Pinkus su "Kiko, Picasso del Papa".

    A parte le riserve sulle sue doti artistiche - copiatura naif di soggetti bizantineggianti - è proprio quel "del Papa" a colpire di più perché innazitutto è "millantato credito" e poi "ipocrisia", perché sappiamo che se ne fa Kiko delle Parole del Papa: se sono di incoraggiamneto le sbandiera ai quattro venti per farsi pubblicità, ergo le strumentalizza; se per caso sono contrarie al suo pensiero, le contesta e poi le ignora

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  44. ULTIME DA ROMA

    El senor kirikus si è riproposto di far avere al più presto al sommo pontefice un'icono composita di mt 3 x 2 rappresentante tale Mr Arinz in basso mentre digrigna i denti,al centro il papa ieratico e con le mani giunte in segno di rammarico(non si capisce bene per cosa) e in alto una non meglio definita figura con baffi e pizzetto nell'atto di suonare una chitarra dalle cui corde si diramano innumerevoli quanto confsi rimandi a versetti biblici.

    Essendo venuta a conoscenza della cosa,Dona Carmenita ha subito chiamato al cellulare el senor kirikus e soavemente gli ha fatto sapere di pretendere che nell'icona ci sia un posticino anche per lei,magari in alto,alla destra della figura con chitarra.

    Appena el kirikus ha obiettato che tale spazio non esiste,Dona Carmenita,dopo aver fatto schizzare a due metri di distanza il mozzicone di sigaro che teneva in bocca,si è abbandonata ad una serie di veementi proteste,che non è il caso di riportare qui.

    Si è quindi giunti a ssapere che,per ragioni squisitamente tecniche,per il momento il progetto della grande icona da regalare al Papa è accantonato.Molto probabilmente si ripiegherà,come dono,a una riproduzione in vetroresina della grande statua in plexiglass del medesimo kirikus che al momento domina l'altura a ridosso della Domus Aurea Galileae,con relativa piccola chitarra culminante in una piccola K istoriata d'oro e d'argento.

    Non c'è stato verso di dissuadere Dona Carmenita dal suo personalissimo progetto di accompagnare tale dono al Papa con una scatola di sigari Avana d'annata,quando è risaputo che il sommo pontefice non ama affatto il fumo.Di nessuna natura.

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  45. ULTIMISSIME DALLA DOMUS AUREA GALILEAE

    Riceviamo in questo momento dalla nostra pulce corrispondente sul posto che nei pressi della Domus Aurea Galileae i lavori per l'alòlestimento dei 7 mastodontici sfofar sono stati intensificati nelle ultime ore.

    Adesso si fanno anche i turni di notte alla luce delle fotoelettriche.Sciami di cimici trasportano freneticamente i materiali mentre altri sciami provvedono a tenere alto il morale cantando e danzando "Dajenu" e "Che belle sono le tue tende".

    Ogni sei ore le porte del ristorante interno della Domus Aurea,l'ormai celeberrimo "Venite e mangiate" si aprono per far entrare gli operai affaticati e assetati e vengono servite in continuazione porzioni abbondanti di paella,rigorosamente preparata secondo la ricetta segreta che Dona Carmenita ha affidato allo chef in tutta riservatezza.
    Poichè quest'ultimo per rendere commestibile la cosa ha apportato delle leggere modifiche e la cosa è giunta al finissimo orecchio di Dona Carmenita,quest'ultima è attesa per le prossime ore alla Domus Aurea.Lo chef ha chiesto pertanto proprio stasera le ferie anticipate,mentre un rigoroso riserbo vige all'interno delle cucine.

    Intanto è stata provata l'acustica del primo shofar quasi ultimato e ne è derivato un rumore che ha fatto scomparire in due secondi tutta la fauna locale.

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  46. Troppo forte, pulce!

    La tua corrispondenza dalla Domus Aurea Galileae è un capolavoro.
    Mi è molto piaciuto "... è risaputo che il sommo pontefice non ama affatto il fumo. Di nessuna natura."

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  47. Sul web, in un contesto neocat, ho sentito commenti ammirati dell'intervento definito forte e coraggioso di Kiko in S. Pietro il 3 giugno che - dicono - ha strappato al Papa un sorriso 'bonario'!!!
    Sono davvero incorregibili!
    Kiko è un mitooo!!!!

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  48. Cari amici,

    ho appena inserito, tra i link, un nuovo documento che riguarda l'inquietante simbolo della "croce rovesciata" disegnato da Kiko e usato anche durante la visita del Papa in Terra Santa. C'è anche la foto e il commento di don Gino Conti

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  49. AGGIORNAMENTI DALLA DOMUS AUREA GALILEAE

    Ad un intagliatore di avorio della Galilea è stato assegnato il compito di cesellare in avorio e argento sette croci che andranno ad ornare ognuno dei sette shofar in allestimento. Ciascuna croce(latina) sarà inserita sul dorso dello shofar con il braccio lungo dalla parte del piffero cui si accosteranno le labbra di ogni suonatore,sicchè coloro che osserveranno lo shofar vi vedranno una croce rovesciata.Se,però,qualcuno si permetterà di osservare che il simbolo per eccellenza della cristianità è rovesciato,si potrà subito affermare che ciò non è vero in quanto il punto di vista giusto è quello del pifferaio che darà fiato allo shofar.

    A parte tale dettaglio tecnico occorre osservare che i lavori procedono alacremente nel loro insieme,malgrado un'insperata pioggia di manna sul cantiere che ha eliminato il dubbio che dall'alto non si provveda ai lavoranti e che ,almeno per due giorni ha evitato agli operai e agli artigiani la necessità di ricorrere all'ormai abusata paella per sfamarsi.

    La pioggtia di manna è stata creata adoperando un comune cannone sparaneve posizionato sulle terrazze più alte della domus Galileae e la sua prima esplosione è stata salutata dalle cimici neocat come un segno del cielo.

    Vivo compiacimento è stato espresso dal senor Kirikus e da Dona Carmenita che in questo periodo sta trascorrendo un momento di riposo spirituale presso un albergo di una nota località termale a poca distanza da Roma. Da qui ella ha fatto sapere con una lettera che presto si avrenno i risultati delle attente indaginidi laboratorio in corso su alcuni pizzini residui della lettera di Mr.Arinz.

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  50. Ringrazio la pulce per le "Ultimissime"!
    Dimmi,per favore,se hai frequentato i sacri saloni e la ex Cripta dei MC.
    Mi piacerebbe anche sapere se, pure quest'anno, il Corpus Domini si celebrerà nel giardino di Villa M., se verrà allestita la solita mensa gigantesca e se la comunione si farà da seduti, attorno alla tavolata.

    Seguirà la sagra paesana, con l'agape per gli eletti?

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  51. La recente esperienza sinodale di Roma ha messo in luce una realtà molto diffusa nella nostra città. A parlare di pastorale e di attività delle Parrocche nei lavori comuni - quest'anno sul tema della famiglia e della pastorale per i giovani - erano presenti molto numerosi proprio i neocatecumenali, perché in realtà rappresentano le numerose parrocchie, non di appartenenza, ma che usano - e di cui abusano - come luoghi di incontro.
    Come fa una parrocchia completamente 'invasa' dai neocatecumenali, che non lascia spazio ad altre attività, a promuovere e organizzare quanto auspicato nei lavori sinodali, che non converge con le finalità e con i contenuti del Cammino?

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  52. Luca ha lanciato quasi un grido di dolore. Da chi sarà raccolto?

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  53. Non avete fiducia nel discernimento della Chiesa?

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  54. ULTIMISSIME DA ROMA

    Al recente sinodo convocato automnomamente dalle cimici neocat a Roma in località rigorosamente segreta Dona Carmenita ha avuto ad affermare con estrema chiarezza che il momento è grave.I risultati delle indagini compiute sulla lettera di Mr Arinz (vale a dire sui pezzettini di essa ripescati tra la spazzatura)hanno chiarito una volta per tutte che la missiva non proviene da Roma.La carta su cui è stata scritta infatti proviene dalle Cartiere di Fabriano:ergo trattasi di una non meglio precisata fonte marchigiana che evidentemente è molto invidiosa.
    Dunque non è da prendere in considerazione.
    Inoltre l'inchiostro usato non è protocollare.

    Non si dimentichi inoltre - ha continuato Dona Carmenita - che la lettera uccide,lo Spirito guarisce e consola.
    Non occorre andare dietro tali lettere omicide,ma discernere se tra i vari pezzettini recuperati della fu lettera di Mr Arinz esistono parole di vita.Cosa non facile in quanto gli stessi,secondo le indagini e le analisi compiute,fanno intendere che il foglio usato è stato prima destinato ad altri usi e poi riciclato.

    Un boato si è levato dalle cimici neocat sinodali appena ascoltate queste parole,pronunciate da Dona Carmenita con foga e grande rossore sul viso,da lei attribuito ad un'improvvisa irruzione dello Spirito dentro le sue gote.

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  55. ULTIMISSIME DALLA GALILEA

    Finalmente il primo shofar di sette metri è pronto.Grandi festeggiamenti in questo momento hanno luogo nella spianata accanto alla Domus Aurea e pare che gli stessi si protrarranno fino a tarda notte.
    Alle prove di suono il muggito scaturito dallo strumento luccicante d'avorio e d'argento è stato non molto alto,ma potente,tanto da commuovere tutti gli astanti,che hanno versato calde lacrime di soddisfazione.

    Immediatamente informatiti del buon esito della prima prova el senor kirikus e Dona Carmenita hanno fatto sentire in collegamento webcam il loro compiacimento ed hanno invitato alcuni tacchini e pavoni bordati di rosso a collegarsi anche loro coi dintorni della Domus Aurea per compiacersi a loro volta.

    Un comunicato stampa è stato recapitato subito al Monitore Romano con preghiera di darne immediata notizia.

    Da New York Je Naro ha telefonato subito,proponendo di inviare subito a Mr Arinz una foto del grande evento allo scopo di incentivare i suoi succhi biliari.

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  56. AGGIORNAMENTI SULLE ULTIMISSIME DA ROMA

    Un drappello di cimici neocat di riguardo avendo saputo del buon esito della prova dello shofar in Galilea non ha resistito e ha inscenato nei sotterranei dei MC un prolungato muggito neocat adoperando tutti gli shofar trovati in giro.Le note roce e altisonanti degli strumenti si sono diffuse subito in tutto il quartiere facendo intasare il traffico in tutti i quartieri attigui alla zona dei sotterranei:ogni crepitio di shofar infatti ha dato l'esca a migliaia di clacson impazziti provocando panico e confusione oltre ogni misura.Non si registrano per fortuna incidenti.
    Informato dell'accaduto,el senor kirikus intento a dipingere un bozzetto della grande icona da regalare al Papa,ha pensato bene di riprodurre stilizzato uno shofar doppio attaccato alla bocca del personaggio che campeggia sulla scena rappresentata dall'icona e che come si ricorderà imbraccia eternamente una chitarra.

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  57. Cara pulce, ce ne hai messo del tempo a farti viva/o!
    Però non mi hai detto se sei della parrocchia dei MC! e se la frequenti ancora!In quest'ultimo caso gradirei un tuo resoconto della festa di Corpus Domini nel giardino di Villa M. Io non posso esserci per motivi faraonici.
    Ciao.Ciao.

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  58. Uno dei principali temi sull'evangelizzazione riguarda i metodi da utilizzare. Molte sono le conversioni che avvengono all'interno di un gruppo, come per esempio nell'ambito del Cammino neocatecumenale. Senza dubbio i gruppi propendono ad essere il centro delle persone, e facilmente divengono idoli. Naturalmente il Signore può operare sulle anime in questo contesto come in altri, però la finalità evangelizzatrice non deve primariamente cercare frutti di integrazione nel gruppo, considerando che per forza di cose ogni struttura di per sé è limitata: può essere un'aiuto, uno strumento, ma non deve diventare il fine, come è avvenuto e avviene nel cammino neocatecumenale

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  59. Esiste inevitabilmente la idolatria dei fini organizzativi e dei ruoli rivestiti nel cammino, con conseguenze di oppressione e deformazione psichica e spirituale, che non vengono tenute sufficientemente presenti nei dettami delle approvazioni ufficiali, limitate alle questioni sulla pratica liturgica, che potrebbero addirittura risultare irrilevanti rispetto ai problemi di fondo.
    I movimenti - e il cammino non fa eccezione - si arrogano una ispirazione divina in quanto si considerano strumenti del contatto con lo "Spirito". E' del tutto evidente come, di conseguenza, si produce l'autopercezione di chiesa come eletti , specialmente come avviene nel cammino Neocatecumenale che intende ricostruire l'intera Chiesa a sua immagine e somiglianza, con appoggi numerosi e potenti tra la gerarchia cattolica.
    Tutta la patologia incessantemente richiamata, pone in risalto, soprattutto, la caduta nello spirito di giudizio e di condanna. Questa caduta è conseguenza inevitabile dell'assenza dell'altro spirito, quello di Maria, che porterebbe umanità e sentimenti di misericordia, senza il quale è vano ogni modello di militanza, ascesi o impegno.

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  60. Chiediamo l'intervento di Maria in questo momento in cui la voce di tanti sacerdoti si chiude all'annuncio della Verità, perché imprigionata all'interno di strutture soltanto umane. E per questo quante creature oggi soffrono una carestia spirituale della Parola di Dio. Le verità più importanti per ognuno oggi non si annunciano: il Paradiso sperato, la Croce del Signore che ci salva, il peccato che riceve il perdono del Cuore Misericordioso di Gesù e la tenerezza e l'intercesssione di quello Immacolato di Maria, l'inferno in cui ogni giorno tanti cadono, l'urgente necessità di preghiera e di penitenza, ma nella gioia della Resurrezione

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  61. Preocupados por el espesor del silencio y de lo eclesialmente correcto. Aquí sí está pasando algo muy serio, que no quiere dejar penetrar la Luz en las almas y que les da a beber aguas contaminadas.

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  62. Vincent ha detto cose molto importanti e richiedono la nostra riflessione. Volgere i nostri cuori verso l'Amore misericordioso di Gesù, guidati dalla tenezza della Madre sua e nostra,è quanto ci è indispensabile per una vita cristiana autentica e gioiosa.
    Solo così si potranno allontanare da noi le ombre della superbia e quel malinteso senso di appartenza a questo o quel gruppo che ci separa duramente gli uni dagli altri.

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  63. Caro Vincent,

    la tua riflessione mi riempie di gioia:hai messo il dito nella piaga e hai saputo rendere bene l'idea del limite grande e forse anche grossolano in cui incappano i movimenti quando(magari anche senza volerlo) diventano fini a se stessi e si ripropongono in altre salse come idoli immani pur scagliandosi apparentemente contro ogni tipologia di idoli.

    Un cammino di crescita spirituale,qualunque esso sia,che si propone inevitabilmente come gnosi e che addita punti di arrivo elevatissimi(se mai si potranno raggiungere) non è di per sè scimmiottatura delle cose e della mente di Dio?
    E se tale cammino prescinde dal cuore di Dio,dalla Sua misericordia,se non è supportato dal modello della nostra madre,la Vergine Maria, a quali lontani ed eaabondi approdi potrà tendere?

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  64. ULTIMISSIME DA ROMA

    La parola d'ordine che Dona Carmenita e el kirikus stanno facendo insistentemente circolare da tempo è omai solo una:occorre allevare polli sempre più numerosi.
    Incuranti dei pericoli dell'aviaria,le cimici neocat stanno prendendo alla lettera le disposizioni ricevute e nella Capitale stanno fiorendo molti pollai nuovi.I polli vengono invitati a raggiungere le gabbie con una locandina affissa dappertutto"Venite e vedrete" e dopo un ciclo di riunioni serali si parte tutti per una localitàù fuori città,dove viene fondato il nuovo pollaio.

    Dona Carmenita,da parte sua,sta dedicando molta attenzione ai tacchini bordati di rosso.Da fonti bene informate si sa che ella ha già messo su un personale allevamento,dal quale sono già nati alcuni tacchini che fanno la loro figura.Collateralmente ella sta cercando di cooptare alcuni tracchini molto influenti per migliorare le varietà presenti nel suo personale allevamento.
    Nell'ultima trasferta alla Domus Aurea Galilaeae nella quale ella ha portato un bel numero di tacchini a trascorrervi un'intensa settimana di ingrasso ,ha però contratto una strana allergia alle piume che la induce sovente ad un tic nervoso dell'occhio destro,tale da farle assumere la fisionomia di colei che ammicca nei luoghi e nei momenti più impensati. Ieri ad esempio,trovandosi a discutere con il vecchio chef della Domus,essendo improvvisamente sopraggiunto nelle cucine un tacchino curioso,l'occhio destro di Dona Carmenita ha iniziato a muoversi autonomamente ,in un gioco equivoco di palpebre. Giunge notizia che lo chef,avendo male interpretato la cosa, se la sia data a gambe per la discesa di Korazym,facendo perdere le proprie tracce.

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  65. Ho trovato questa citazione che incredibilemnte, si attaglia esattamente alla nostra sitauzione e al nostro impegno...

    " Ed a rompere senza piu' gl'indugi Ci spinge
    anzitutto il fatto, che i fautori dell'errore gia' non sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati;
    ma, cio' che da' somma pena e timore, si celano nel seno stesso della Chiesa, tanto piu' perniciosi quanto meno sono in vista. (Papa San Pio X)

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  66. Solo che noi facciamo in modo che siano in vista e ben evidenziate le loro storture!

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  67. Devo dedurre che tu non ti fidi della Madre Chiesa??? Non puoi non sapere che il cammino è stato approvato dal papa e gli sono stati dati degli statuti anche
    loro approvati. Da ciò se tu attacchi il cammino è come se attaccassi il giudizio del Papa che è Cristo in terra. Ma è proprio grazie alle persecuzioni che si raggiunge la santità!

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  68. Non gloriarti claudio di quell'approvazione. Finora riguarda solo gli statuti e per di più solo "ad experimentum" per cinque anni; statuti che più che approvati sono stati "dati" dal Vaticano, dal momento che non si riusciva a farli venir fuori in maniera decente da parte dei responsabili del cammino... e l'anomalia, protrattasi per troppo tempo, andava sanata.

    Peraltro oltre allo statuto c'è il "Direttorio", messo insieme alla bell'e meglio per corrispondere ai pressanti inviti vaticani di modificare le problematiche e fino allora segretissime catechesi, note solo ai catechisti di Kiko, formati esclusivamente da quelle, senza alcun mandato da parte della Chiesa.

    Ad ogni modo, le ombre tenebrose dottrinarie sul "Cammino" sono gigantesche, fino a farci dire che questo indrottinamento (?!) neocatecumenale è, forse, la più grande sintesi di eresie del nostro secolo. E questo illumina, tra l'altro, anche il perché non sia stato chiarito quale sia il giudizio reale, definitivo, della "Congregazione per la Dottrina della Fede", né di quello per la "Disciplina dei Sacramenti" né di quella del "Clero", sulla "catechesi neoatecumenale", rimasta finora ancora segretissima per la massa degli itineranti. Per ora abbia soltanto la pronuncia del "Culto Divino", con le confutazione della lettera di Arinze.

    Infatti, i materiali di questa "catechesi kikiana", - in 12 volumi - sono ancora allo studio (?!) di quelle suddette Congregazioni, le quali, finora non hanno saputo emettere un pronunciamento ufficiale!

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  69. È un altro modo di pensare, quindi, anche a una nuova forma di Chiesa del futuro. Difatti, la sua religiosità è libera, svincolata da ogni autorità, perché soggettiva e a carattere piuttosto trasgressivo. È un Movimento, cioè, che sta modificando, lentamente, la dissoluzione di una Tradizione di due mila anni, fatta credere statica, compiendo attraversamenti e sconfinamenti che lo fa debordare e uscire da tutti gli argini della Tradizione cattolica. Di conseguenza, sta rendendo usuale e familiare tutte le sue arbitrarie costruzioni dottrinali e comportamentali dettate dall'arbitrio degli iniziatori, con una aggressività e una infiltrazione che, purtroppo, nessuno, dall'alto riesce (o non vuole?) controllare e fermare.

    Ma credo che siamo finalmente arrivati a un punto di svolta...

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  70. Io dico che la Gerarchia avrebbe dovuto rendersi conto dei numerosi e gravi punti di coincidenza della presunta "dottrina" (?!) di Kiko con quella protestante, tutta in antitesi col Concilio di Trento e con tutta la Tradizione cattolica, mostrandosi parallela se non addirittura superiore a quella cattolica, e mostrando, con cerimonie spettacolari e con l'interesse della stampa, della radio, della TV e del Clero, che non esistevano altre istituzioni con forme e metodi di vita apostolica così benemerite nella propagazione del messaggio evangelico, come quella del "Cammino neocatecumenale.

    E così pure la Gerarchia poteva benissimo conoscere la "dottrina" (?) del "Cammino", la sua singolare prassi liturgica, la legge del suo "segreto", la dura disciplina imposta ai loro fedeli!.. Né poteva ignorare l'accentuato proselitismo e le forme intimidatorie dei "Catechisti" per non abbandonare più il "Cammino", proclamato da loro come "unica possibile via di salvezza"!.. E come potevano sottovalutare il livellamento del sacerdozio dei "presbiteri" con quello dei fedeli semplicemente battezzati?..

    E come non vedere l'autorità attribuita ai loro "catechisti", superiore persino a quella della Gerarchia?.. E come potevano non sapere della pratica neo-catecumenale della "pubblica accusa" dei peccati, anche gravi, contraria al naturale istinto del pudore e al diritto della propria dignità, oltre ad essere anche causa di disgregazione delle famiglie e di subbugli nelle varie comunità parrocchiali?.. E come non sapere dell'obbligo che i neo-catecumenali hanno di vendere i propri beni, per versarne, poi, la "decima", la cui gestione veniva affidata, in modo incontrollabile, ai "Catechisti"?

    E come ignorare che la loro "Messa" è declassata a semplice "banchetto", così che il Santissimo subisce inevitabili profanazioni?

    Ed è possibile che la Gerarchia non si sia resa conto che i "neo-catecumenali itineranti" non sono affatto da equiparare all'opera dei missionari cattolici, che hanno rinunciato a tutto - parenti, averi, comodi, ecc., fino al martirio! - per dedicarsi all'evangelizzazione del mondo, come voluta da Cristo ("... euntes docete... evangelizzantes omnes populi"...), mentre i mandati da Kiko vanno all'estero ben equipaggiati e foraggiati dalle comunità d'origine, assieme alle loro rispettive famiglie?...

    E per chiudere, possibile che i Vescovi non si siano mai domandati quali garanzie di validità possono avere le ordinazioni sacerdotali che avvengono nei Seminari di Kiko, addottrinati con tutti quegli "errori" dottrinali che contiene la sua "presunta dottrina", che costituisce, sicuramente, una delle peggiori minacce per la Chiesa cattolica di oggi e di domani, perché è una delle più temibili insidie per la Fede, anche per la potenza organizzativa ed economica del Movimento?..

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  71. RECENTISSIME DA ROMA

    Sui pollaai impiantati dalle cimici neocat un autorevole portavoce di queste ultime ha diffuso il seguente bollettino:

    " Tutte le critiche che ci vengono mosse circa il rischio di aviaria nei nostri pollai non esistono affatto in quanto il Ministero della salute ha approvato già ad experimentum lo Statuto dei nostri polli,riservandosi di venire a controllare a tempo debito i nostri pollai.A questo proposito invitiamo gli ispettori ministeriali che verranno(se verranno) ad effettuare questi controlli ad avvisarci in anticipo.
    Péer il momento lo stesso organo responsabile ci ha fatto pervenire solo una lettera in cui ci invita a evitare di dar da mangiare ai nostri polli facendoli restare seduti.Ciò,evidentemente,per motivi di tipo igienico-sanitario onde evitare problemi digestivi ai nostri pennuti.

    Sono dunque da rigettare le illazioni che vengono fatte sui nostri pollai,illazioni che evidentemente nascono dalla rabbia di qualche pollo fuggito proditoriamente dai nostri pollai,chge vuole metterci in difficoltà"

    Questa lapidaria smentita è stata suffragata da una conferenza stampa indetta da Dona Carmenita,la quale ha ribadito con forza che i pollai seguono tutti,proprio tutti i dettami della normativa vigente e per dimostrarlo ha portato dinanzi ai giornalisti alcuni esemplari del suo allevamento. La vicinanza dei pennuti però ha dato luogo ad un attacco di allergia per Dona Carmenita che , quando un giornalista le ha chiesto a bruciapelo quale sia la gestione di tutte le uova depositate dai polli dell'allevamento neocat,ha iniziato a manifestare segni di apparente vnervosismo abbandonandosi ad una serie di incontrollati tic facciali ed evitando di rispondere.

    Indi la stessa Dona Carmenita,per evitare il codazzo di giornalisti che l'assediavano fuori dal locale in cui si svolgeva la conferenza stampa,è uscita da una porticina laterale ed ha fatto perdere le sue tracce.

    Pare si sia rifugiata nella sacrestia di una modernissima chiesa neocat dove,per rilassarsi,si sta dedicando a un idromassaggio ai polpacci.

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  72. Caro don Lino,
    Lei ha ragione quando dice che in alto non potevano non sapere. Ci sono sempre stati troppi interessi intrecciatisi a tutti i livelli; troppi silenzi! troppe paure anche da parte degli stessi parroci che,pur riconoscendo che le cose così non potevano più andare avanti nella loro parrocchia, tacevano di fronte agli attestati "pro Kiko" provenienti da una certa gerarchia sempre più prona di fronte alla "magnificenza" del Cammino neocatecumenale!

    Ci resta però la speranza che , come Lei dice, si sia "finalmente arrivati a un punto di svolta...".

    E che così sia, per il bene di tutti! Anche di chi fa parte del Cammino!

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  73. AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE ROMANA

    Inseguita e alla fine scovata dai giornalisti nella sacrestia della chiesa modernissima di Roma in stile neocat,intenta a idromassaggiarsi i polpacci,Dona Carmenita,non potendo ulteriormente negarsi,si è affacciata all'uscio rossissima in viso e con le gambe in fiamme.
    Alle domande incalzanti che le sono state scaraventate addosso circa la fine che fanno le migliaia di uova deposte nei pollai neocat,Dona Carmenita ha dapprima abbozzato un sorrisetto sussiegoso,partendo da lontano.Indi,visto che si parlava di pennuti,ha iniziato con un crescendo di tic facciali che hanno lasciato sorpresi gli intervistanti. Poi ha chiesto scusa accampando un dolorino alla gamba e ha richiuso la porta.

    Gli articoli pubblicati sui quotidiani romani dopo poche ore recavano vistove foto di una Dona Carmenita sorridente e ammiccante.

    Il commento di tutte le cimici neocat nel vedere le foto è stato unanime:"Trattasi di un gesto di soddisfazione espresso da Dona Carmenita per la piena approvazione che l'opinione pubblica ha sulla qualità genuina delle uova neocat e delle relative frittate".

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  74. Non capisco come i catechisti neocat non si accorgano delle grandi confusioni teologiche cui vanno incontro e come i presbiteri possano ancora fingere di non accorgersene a loro volta

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  75. la maggior parte dei catechisti, Francesco, non ha alcuna formazione nell'ambito della Chiesa e conosce solo le catechesi 'sensazionali' di Kiko. Per me è quindi comprensibile come possano non accorgersi delle confusioni e anche delle difformità sia teologiche che dottrinali. Lo stesso dicasi per i presbiteri, se si tratta di quelli - e credo che ormai siano molti - formati nei seminari neocat Redemptoris Mater.

    Quanto agli altri precbiteri che restano invischiati, penso che all'inizio non tutte le storture siano evidenti, ma si scoprano strada facendo.
    Per quanto mi riguarda, pur avendo dubbi, tante cose mi si sono chiarite solo dopo un certo tempo. Anche perché lo stile è accattivante e si servono di metodi convincenti e coinvolgenti!
    Comunque quello di cui non riesco a capacitarmi è come, arrivati ai passaggi succesivi a quelli iniziali (penso ad esempio alle confessioni pubbliche estorte dai catechisti) non sappiano riconoscere che la Chiesa non ha mai chiesto né tanto meno preteso cose del genere! E per ora la chiudo qui, perché le difformità sono davvero tante!

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  76. Vorrei condividere con voi una riflessione e verdere insieme il problema che ne scaturisce.

    Secondo la prassi ecclesiale che deriva direttamente dal cristianesimo delle origini, i 'catechisti' - cioè coloro che hannno la funzione di annunciare e istruire sulla Parola e sulla verità della fede - sono i 'mandati' traduzione letterale di Apostoli (dal greco apostello = mando). 'Mandati', significa che è la chiesa ad attibuire loro la funzione, riconoscendone la fede e la maturità. (Ogni anno in ogni Parrocchia il Parroco rinnova e assegna i nuovi mandati all'inizio dell'anno pastorale).

    Quello che vi chiedo e mi chiedo CHI, nella Chiesa, ha mai dato un 'mandato' del genere ai catechisti di Kiko, che come più d'uno di noi ha più volte sottolineato, nella maggior parte se non nella totalità dei casi, non hanno ricevuto alcuna formazione nella Chiesa e sono invece nutriti esclusivamente dal 'verbo' - abbiamo visto quanto eretico - di Kiko?

    Come è potuto accadere tutto questo nella Chiesa cattolica, apostolica romana?

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  77. Cara Primiana, dal momento in cui sono stati approvati gli Statuti e, ancor prima, a partire dalla lettera di Giovanni Paolo II del 30 agosto 1990 all'allora vicepresidente del Pontificio Consiglio per i Laici Paul Josef Cordes - che riconosce il cammino neocat come "itinerario di formazione cattolica" - è evidente che i neocatecumenali, con i loro fondatori in testa, si sentono autorizzati ad avere la patente di 'realtà ecclesiale', a gloriarsene ed a servirsene con l'aggressività che li contraddistingue per occupare il maggior numero di Parrocchie possibile e sottrarle così alla Pastorale comune ad ogni diocesi.

    Tuttavia non bisogna ignorare che se nella lettera del '90 il papa scrisse: "riconosco il Cammino NC come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni", il testo non fu preparato dalla Segreteria di Stato vaticana (delegata a preparare i documenti ufficiali), ma fu redatto in fretta in uno stile difforme dai Documenti Vaticani. La lettera non fu letta dalla Radio Vaticana, né pubblicata dall'"Osservatore Romano". Venne riprodotta solo negli Acta Apostolicae Saedis (che raccolgono gli atti ufficiali della Santa Sede) ma, caso stranissimo, con questa precisazione: "La Mente del Santo Padre, nel riconoscere il CN (Cammino neocatecumenale, ndr) come valido itinerario di formazione cattolica, non è di dare indicazioni vincolanti agli Ordinari del luogo, ma soltanto di incoraggiarli e considerare con attenzione le Comunità neocatecumenali, lasciando tuttavia al giudizio degli stessi ordinari di agire secondo le esigenze pastorali delle singole diocesi". Un riconoscimento quindi fatto senza passare per gli organi competenti, senza aver verificato i contenuti delle catechesi, senza aver approvato uno Statuto, non pubblicata sull'organo della Santa Sede e per di più in qualche modo "sconfessata" negli Acta. Tra l'altro non vi può essere approvazione ufficiale di un movimento di laici che prescinda dall'assenso della Congregazione per la dottrina della fede e dal Pontificio Consiglio per i laici, previa analisi dei catechismi e degli statuti.

    Ora gli statuti sono approvati, ma solo ad experimentum per cinque anni, mentre i catechismi non hanno ricevuto alcuna approvazione.

    Ma intanto le catechesi continuano, l'attività Nc nelle Parrocchie ferve mentre la Chiesa tutta, e ci siamo anche noi, è in attesa di chiarimenti e di soluzioni che speriamo non tardino a venire

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  78. Caro Luca,

    la tua puntualizzazione è molto chiara;altrettanto quella di Primiana,quando osserva che il mandato in ambito NC non arriva dalla Chiesa ,ma dallo stesso Cammino(Sono soltanto ridicole le affermazioni dei catechisti quando apertis verbis si gloriano di essere"mandati" dalla Chiesa sol perchè magari il vescovo o il parroco hanno previamente dato il loro assenso per il ciclo di catechesi usuale che precede la nascita di una nuova comunità.

    Leggere queste cose e riflettere su di esse mi crea grande rammarico per i ritardi con cui i dicasteri competenti si pronunciano,lasciando nell'incertezza e nella confusione i fedeli,ivi compresi coloro i quali "entrano" nel Cammino Neocatecumenale.

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  79. Caro Francesco, mi sembra ci sia ancora da precisare che effettivamente la Chiesa si è pronunciata col Decreto d’approvazione dello Statuto NC da parte del Pontificio Consiglio per i Laici ma anche con le puntualizzazioni fatte dal suo Presidente, il Card. Stafford, il 28 giugno alla consegna e, due giorni dopo, nel Discorso agli ‘itineranti’:
    “Oggi inizia una nuova tappa nella storia del CN, in cui i vostri rapporti con la Sede di Pietro si fanno più stretti. Gli Statuti che reggeranno la vita del Cammino sono approvati per un periodo iniziale ad experimentum di 5 anni.
    Trascorso questo periodo, con l’esperienza acquisita, ricorrerete al Dicastero per una ulteriore conferma. L’atto di oggi non è un punto di arrivo bensì un punto di partenza per il Cammino, da questa che è la vostra casa. Il prossimo passo da fare, sapete bene, è l’approvazione del Direttorio catechetico… Essendo strumento giuridico non può costituire un orientamento sistematico e approfondito in materia dottrinale, liturgica e catechetica. Non a caso, infatti, gli Statuti del Cammino rimandano esplicitamente al Direttorio catechistico ("Cammino Neocatecumenale. Orientamenti alle équipes di catechisti") i cui diversi volumi avete presentato alle competenti Congregazioni e che aspetta l'esame e l'approvazione congiunta della Congregazione per la Dottrina della Fede, della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e della Congregazione per il Clero”.
    Dette puntualizzazioni, hanno avuto l’autorevole conferma nel Discorso del Santo Padre in occasione dell’Udienza che ha concesso loro il 21 settembre 2002:
    “Spetta ora ai Dicasteri competenti della Santa Sede esaminare il Direttorio catechetico e tutta la prassi catechetica nonché liturgica del Cammino stesso. Sono certo che i suoi membri non mancheranno di assecondare con generosa disponibilità le indicazioni che loro verranno da tali autorevoli Fonti”.

    E’ doveroso, quindi, che si conoscano anche questi risvolti che i neocatecumenali si guardano bene dal mettere in risalto (probabilmente saranno solo i catechisti - forse nemmeno tutti - a conoscerli!) e che si chiariscano gli equivoci che si sono venuti a creare in questi anni. Infatti per effetto dell'approvazione dello Statuto molti avranno creduto anche alle voci (sparse a bella posta) che fanno credere siano state approvate (o siano per essere approvate) anche le catechesi e la prassi catechetica e liturgica. I Responsabili internazionali del Cammino hanno subito dato alle stampe lo Statuto, unitamente alle lettere e ai discorsi di Giovanni Paolo II riguardanti il Cammino NC allo scopo di far credere d’essere approvati dalla Chiesa. Ed è per questo che continuano a procedere col vento in poppa...

    Quanto vorrei che intervenisse una bella 'bonaccia' e frenassero una buona volta!

    Per amore di verità e soprattutto perché non continui ad essere sfigurato il Volto del Signore da questi falsi apostoli!

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  80. Ha ragione Francesco a preoccuparsi 'anche' per tutti coloro che continuano a entrare nel cammino e vengono addottrinati con menzogne e incantati da prassi prefabbricate dai fondatori, piene di simboli e momenti estremamente coinvolgenti e subdolamente accattivanti.

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  81. Citazione dallo Statuto e osservazione:

    "" Art. 1 [Natura del Cammino Neocatecumenale]
    § 1. La natura del Cammino Neocatecumenale viene definita da S.S. Giovanni Paolo Il quando scrive: "Riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni.""

    E’ riportato l’errore grammaticale ‘valida’ anziché ‘valido’ che tradisce l’origine non curiale del documento fatto firmare dal Papa il 30.08.90 (la famosa lettera citata qualche post fa da Luca) durante le ferie estive della Curia Vaticana.

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  82. Primiana, Mic, Francesco, Luca,
    ma avete idea voi di quanto possano prolungarsi i cinque anni per il Cammino Neocat.?
    In altre parole, Kiko e C. se ne infischiano dei tempi stabiliti dal Vaticano! Loro, continueranno, imperterriti, a fare ciò che hanno sempre fatto| Così è stato e così sarà, siatene certi!
    Anche per i due anni dati dal Papa tramite il card. Arinze per la liturgia, Kiko ha subito dato ordine di non toccare niente per tutta la durata del tempo concesso dal Santo Padre! In altre parole, loro dicono: lasciamo che il tempo scorra e, alla fine, l'avremo vinta noi!
    Questa è la verità che si evince dalla collaudata prassi neocatecumenale. Nel frattempo, cercano di portare dalla loro parte nuovi alti prelati,soprattutto cardinali e vescovi, così da gabbare il santo, come suol dirsi, e continuare la festa come da copione!

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  83. Altra citazione dallo Statuto (e commento)

    "" Art. 2 [Attuazione del Cammino Neocatecumenale]
    Il Cammino NC si attua nelle diocesi in conformità al desiderio di Giovanni Paolo II che lascia al giudizio degli Ordinari di agire secondo le esigenze pastorali delle singole Diocesi.
    1° Sotto la direzione del Vescovo diocesano e con la guida dell’équìpe Responsabile internazionale del Cammino, o dell’équipe responsabile delegata.
    2° Secondo "le linee proposte dagli iniziatori", contenute nel presente Statuto e nel Direttorio catechistico del Cammino Neocatecumenale, che raccolgono la tradizione orale e la prassi ultra trentennale del Cammino; detto Direttorio è costituito dal testo dei volumi: "Cammino Neocatecumenale. Orientamenti alle équipes di catechisti". ""

    Lo Statuto avrebbe dovuto essere approvato contestualmente al ‘Direttorio catechetico’, perché esso non era dato ad un Movimento, un’Associazione, un Istituto... ma ad “una modalità di attuazione diocesana dell’iniziazione cristiana e dell’educazione permanente della fede” i cui contenuti sono ancora all’esame della Congregazione per la Dottrina della Fede, del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e di quella per il Clero che hanno fatto pressanti inviti a correggere le numerose e significative affermazioni, ripetutamente sottolineate come eretiche.

    Molte altre osservazioni sono state fatte sulla ‘tradizione orale’ e sulla prassi ultratrentennale che ora viene inserita in blocco in questi Statuti. Le critiche riguardavano errori dottrinali di fondamentale importanza e comportamenti al limite della legalità. Che quelle osservazioni non fossero infondate ne è prova il fatto che i responsabili internazionali del Camino hanno dovuto consegnare ben tredici volumi di quelle catechesi, che dicevano di non avere e che, invece, tutti i catechisti dovevano ripetere pedissequamente. Non a caso sono passati inutilmente tanti anni senza che la Congregazione per la Dottrina della Fede abbia dato la sua approvazione.

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  84. Se non sbaglio l' "experimentum" di 5 anni scade a giugno 2007. Credo che per allora qualche chiarimento dovrà venir fuori per forza!

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  85. Non avevo letto il post di g. moroni, che purtroppo mostra di conoscere i suoi polli e mi preoccupa non poco.

    Ma non pensate che il nostro papa Benedetto, anche se mal circondato - non da tutti, naturalmente - oltre al discernimento, che certo non gli manca, possa mettere in campo soluzioni adeguate, tanto prudenti per i 'piccoli') quanto ferme (per i 'falsi apostoli')?

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  86. Caro/a g.moroni,
    avresti qualche suggerimento, oltre a quello che ci viene spontaneo della preghiera?

    Abbiamo fiducia che loro, come altre minacce per la Chiesa e per il mondo "non prevalebunt", ma io mi chiedo: a che prezzo?

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  87. ULTIMISSIME DALLA DOMUS AUREA GALILAEAE

    Sono ormai pronti i sette grandissimi shofar che,a un anno dal fatidico giugno 2007 avranno il compito di eseguire il grande muggito,evento lungamente atteso e invocato dal popolo delle cimici neocat.

    Uno dei sette mastodontici esemplari è stato già posizionato sulla collina accanto alla Domus Aurea,accanto alla luminosissima statua in plexiglass del senor Kirikus,che ha manifestato grande compiacimiento.

    Gli altri sei esemplari,già caricati sui trespoli mobili progettati direttamente dallo stesso senor kirikus,hanno preso la via del vicino aeroporto dove saranno a giorni imbarcati sugli appositi gargo che hanno il compito di trasferirli alle mete definitive,e precisamente:

    - sommità del Sacro Colle a Roma;
    -sommità della gru posta sulle baracche di Palomeras Altas in Spagna;
    -sommità del Kilimandjaro;
    -sommità della moschea di Santa Sofia a Instanbul;
    -sommità dell'Empire State Building a New York;
    sommità dell' Opera House a Sidney.

    In tal modo in tutti i continenti si udrà il prolungato muggito neocat,che sarà attivato azionando un radiocomando posto accanto allo sfhofar che sarà ubicato sul sacro colle romano.

    Messaggi di plauso e di benedizione sono arrivati da Roma da molti tacchini e pavoni bordati di rosso,ai quali el senor Kirikus ha già promesso una sonata in re bemolle previa al grande muggito.

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  88. ULTIMISSIME DA ROMA

    Intenta da tre giorni a riordinare il secondo cassetto della sua scrivania nel quartier generale neocat CIMIC 2,Dona Carmenita,alla notizia della fine dei lavori di costruzione dei grandi shofar ha esultato,dando libero sfogo a numerosi tic facciali ,che a stento è riuscita a controllare.

    Di poi,malgrado il lavoro già effettuato per il riordino del secondo cassetto,ha deciso di svuotare tutto il contenuto di quest'ultimo sul pavimento,onde selezionarne meglio il contenuto.Ne sono caduti nell'ordine:

    . sette forme di pecorino sardo,di cui una ammuffita,graziosamente inviate dalle cimici neocat della Chiesa di Bonaria a Cagliari unitamente a mezzo ettolitro di vino da dessert(già consumato);

    .il progetto segretissimo per la costruzione di una statua in vetroresina che dovrebbe rappresentare Dona Carmenita nell'atto di azionare quattro paia di nacchere e che dovrebbe essere posizionata direttamente sulla facciata della grande basilica che sorge sul sacro colle romano;

    .dodici paia di guanti;

    .26 scatole di cipria semivuote e invase dalle formiche;

    .due pelliccette di volpe comprensive di testine e zampette(grazioso dono delle comunità di cimici neocat della Val Brembana);

    .700 grammi di residui di tabacchi vari;

    .un pannolone non usato;

    .tre copie tutte diverse tra loro dell'opera kirikiana intitolata "Orientamenti",dissimulatre in copertine recanti impresse a lettere d'oro"Bibbia di Gerusalemme";

    .un abbozzo della seconda enciclica del kirikus,zeppa di annotazioni;

    .mezza forma di parmigiano.

    I lavori di riordino del cassetto si protrarranno,secondo quanto comunicano fonti bene informate,per tutta la settimana corrente.

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  89. Leggendo i commenti
    qui rilasciati vedo che il problema neocatecumenale e' ancora purtroppo fonte di molte sofferenze. La simpatica comunicazione della pulce,
    che si manifesta solo con i suoi racconti dalla sferzante ironia, si rivela anch'essa pero' come chiara reazione ad una dolorosa esperienza del CN.
    Anch'io ne ho fatto esperienza per 3 anni e ne sono uscito molto provato.
    Ormai tanti anni sono passati e si nota qualche
    reazione tardiva della Chiesa (vedi card. Arinze).
    Il problema purtroppo rimane
    perche' Kiko e gli altri non si adegueranno mai ai cambiamenti imposti, mentre nuove persone continuano ad
    essere attirate (spesso con l'inganno, anch'io quando iniziai a frequentare le catechesi non sapevo nemmeno che Kiko e il cammino esistessero!)
    e se poi si pensa ai
    preti che il Cammino sforna..

    Devo dire che dal punto di vista della fede ne sono uscito sconvolto, gli insegnamenti che avevo ricevuto in precedenza completamente violentati
    mi riesce tuttora difficile avvicinarmi ai sacramenti come facevo prima.
    Solo la parte pragmatica di me e' riuscita a salvarmi
    ed e' tuttora il mio timone principale.
    Ho visto che il termine "setta" non e' stato prodotto negli altri post.
    Io ho studiato molto i metodi e gli effetti prodotti sugli affiliati di altre sette (reverendo moon , scientology etc.)
    letto le testimonianze dei fuoriusciti. Le somiglianze
    con alcune di esse sono molte, i metodi simili,
    insomma c'e' gia' una letteratura che secondo me andrebbe applicata anche al CN.
    Luca chiede cosa fare?
    Io a suo tempo provai a scrivere a vescovi e cardinali senza riscontro,
    piu' modestamente ora avanzerei l'idea di aprire un sito ufficiale dei fuoriusciti dal Cammino Neocatecumenale. Potrebbe servire almeno a quantificare l'entita' di tale numero che secondo me e' molto maggiore del numero
    degli attuali membri.
    Sarebbe una piccola cosa
    ma sarebbe un inizio.
    Il Cammino si nutre del mistero, fin quando non si sa nulla delle catechesi, non si sa nulla di quello che succede nei passaggi ecc., possono far passare l'immagine che vogliono nella mente delle persone e delle gerarchie.
    Cominciamo col quantificare per davvero il fenomeno (al di la della propaganda), sarebbe un piccolo passo...
    ma forse vale la pena, altre cose potrebbero seguire.

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  90. Parole del card Tonini a Korazym.org, 3 giungno 2006:

    "Non è affatto detto che un gruppo che si riunisca con qualche particolare obiettivo o con qualche specifica ispirazione abbia per ciò stesso diritto alla legittimazione da parte della Chiesa. Di movimenti eretici ne sono nati tanti, creando guai infiniti. Proprio perché il gran fiorire dei movimenti è opera dello Spirito Santo, la Chiesa ha la responsabilità di garantire ai fedeli tutti il rispetto delle regole, e di garantire poi a quanti vi entrano la sicurezza di essere pienamente inseriti nella Chiesa. La Chiesa deve proteggere il fedele: il papa e i singoli vescovi hanno il diritto e il sacrosanto dovere di controllare per davvero le attività di questi gruppi e – se necessario – di porre condizioni e limiti, e di suggerire correzioni. Si pensi – è storia di appena qualche mese fa - alle correzioni date dal papa ai neocatecumenali riguardo al loro modo di celebrare l’Eucaristia. Vedete, l’entusiasmo dei singoli, l’entusiasmo dei fondatori, per quanto positivo non può prevalere sul resto. I fondatori, gli iniziatori, possono anche essere dei santi, ma devono attenersi a quanto stabilito dalla Chiesa. Lo hanno fatto anche i grandi santi, uno su tutti San Francesco. Se la Chiesa non avesse impedito a Francesco di realizzare il suo programma in modo totale, il francescanesimo sarebbe scomparso, perché immerso in una rigidità che alla lunga lo avrebbe reso insopportabile. La Chiesa ha salvato il francescanesimo ponendo dei limiti al suo rigore, e di questo – fatte le debite proporzioni – devono essere consapevoli anche i movimenti.

    Il fenomeno delle parrocchie date - come dire – “in mano” a questo o a quel movimento è pericoloso. Parrocchie che sono etichettate come appartenenti ad un gruppo specifico, dove si dà risalto sempre agli stessi aspetti, dove i canti sono sempre e solo quelli di quel tale gruppo... insomma, non è una realtà buona, questa. Occorre dire forte – ad ogni appartenente ai movimenti, ad ogni fedele - che pur conservando ognuno il suo specifico carisma, c’è una Chiesa tutta unita e tutta intera, ed è a questa che apparteniamo. Anche se sei legato a quel particolare stile, a quel particolare modo di espressione, vivi ugualmente con gioia quegli incontri che non seguono le modalità espressive che preferisci! La parrocchia deve essere il luogo di tutti, il luogo della moderazione. Alla fine, è il Signore, è il Signore che cerchiamo. E Lui è sempre lo stesso!"

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  91. Grazie mic!

    Queste parole del card Tonini dovrebbero essere dette e ripetute a Kiko, Carmen e a tanti vescovi: "La parrocchia deve essere il luogo di tutti, il luogo della moderazione (non del monopolio, con estraniazione e disprezzo degli altri -ndr). Alla fine, è il Signore, è il Signore che cerchiamo. E Lui è sempre lo stesso!"

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  92. Ho letto adesso il post di Gherardo.
    Intanto grazie per la tua testimonianza, della quale se ricordo bene ci avevi già dato un accenno.

    Condivido quello che dici e apprezzo la tua esigenza di approfondire la tua documentazione in molte direzioni, anche per inquadrare e dare un senso alla tua esperienza.

    Condivido anche che è necessario continuare a parlarne, non tacere, un po' come stiamo facendo qui; ma corriamo il rischio di rimanere una realtà di nicchia. Però, forse, attraverso i motori di ricerca possiamo avere la stessa visibilità di un sito e, in luogo della staticità del sito, possiamo offrire la freschezza e lo 'spessore' umano dei nostri interventi, di volta in volta suscitati e stimolati da quel che dicono gli altri. Comunque continuiamo a pensarci e vedremo...
    Continua a intervenire, Gherardo, dicci qualcosa di più sull'aspetto di 'setta' che, come hai osservato, abbiamo trascurato. Tutto è utile per far emergere la verità, mettere in quardia chi rischierebbe di caderci e toccare il cuore e la mente di chi ha responsabilità nella Chiesa e ha difficoltà a riconoscere questa aberrazione.

    Non vorrei nemmeno nominare chi è in mala fade; ma a quelli penserà il Signore!!

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  93. Mi fa pensare che sia Gherardo, che G.Moroni, esprimano la convinzione che Kiko non si adeguerà mai alle correzioni. Ricordo anche un post che ne dava addirittura testimonianza diretta. Del resto riesce difficile ipotizzare che chi è andato così avanti e ha costruito una 'struttura' così potente, incentivata anche da mezzi non indifferenti, che sta mettendo radici anche in Terra Santa (pensiamo alla megastruttura ormai famosa come Domus Aurea Galileae!)... possa avere l'umiltà di riconoscere i suoi errori e in fondo rinunciare al suo 'idolo'...

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  94. Anch'io ringrazio Mic per aver postato il testo del card. Tonini.
    Sono parole importanti e chiare, quelle del cardinale; parole che sento il dovere di diffondere soprattutto nella mia parrocchia e in quella vicina (M.C.!)il cui parroco è un ex itinerante del Cammino, refrattario a tutto ciò che non viene da Kiko!
    Ancora grazie,Mi!

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  95. L'anonimo sono io. Grazie Mic!

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  96. Caro g.Moroni, ho inserito tra i link il testo dell'intera intervista del card. Tonini. Te lo puoi prelevare, può esserti utile per il tuo parroco!
    A presto

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  97. Il 'refrattario a tutto quello che non viene da Kiko' può essere indice solo di fanatismo. Mala tempora...

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  98. Volevo dire a Gherado che esiste già un sito ricco di documenti e testimonianze di 'fuorusciti' dal cammino, a questa URL
    http://www.geocities.com/Athens/Delphi/6919/index.html

    Intanto continuiamo a portare avanti la nostra riflessione personale, poi strada facendo ci verranno in mente altre possibilità...

    E poi, Gherardo, un abbraccio nel Signore e coraggio!!!

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  99. L'errore secondo me più grosso che viene commesso dal militante e che vorrei portare a conoscenza è quello di mettere il movimento al primo posto nella scala dei valori. Venire a contatto con un movimento ecclesiale, può essere per molte persone una bella esperienza, dove poter ritrovare la fede in Dio che si era persa. Ci si può innamorare del movimento, del suo leader carismatico, del tipo di vita che si porta avanti e decidere di partecipare con un maggiore impegno e coinvolgimento personale all'organizzazione stessa del movimento. Non c'è niente di male in tutto questo e, per molte persone, è una occasione per approfondire la propria spiritualità e maturare nella fede, vivendola.
    Il guaio è quando il coinvolgimento della persona nella vita del movimento è talmente forte e intenso fino ad arrivare a mettere il leader carismatico e il movimento stesso al primo posto nella scala dei valori, credendo, in buona fede, che ciò sia il "tutto" della vita, innamorandosi del movimento, attratti dal carisma del leader, scalzando in questo modo Gesù dal suo ruolo di pastore e di guida spirituale. Può succedere poi, con il tempo, che la persona coinvolta cambi o non senta più come propri i valori portati avanti dal movimento e decida di abbandonare il campo perché delusa da qualche cosa o demotivata, accorgendosi in questo modo di ritovarsi sola e svuotata della propria spiritualità.
    C'è quindi il rischio, in questo caso, di sviluppare la sindrome dell'innamorato deluso, con gravi disturbi e disagi sul piano psicologico che possono sfociare anche nella depressione, tanto più grave quanto maggiore è stato il coinvolgimento e il tempo dedicato al movimento. Questo può succedere dappertutto, non solo nei movimenti ecclesiali, ma in qualsiasi gruppo come anche nei partiti o associazioni varie.
    L'errore, secondo me, è anche quello di non sapere mantenere un certo distacco psicologico ed emotivo nei confronti del gruppo e del leader carismatico con il quale si viene a contatto e con il quale si decide di condividere una certa spiritualità.
    Attenzione quindi. I movimenti hanno sì una grossa importanza e utilità nella formazione spirituale di una persona, ma non devono prendere il primo posto nella vita e negli ideali della persona stessa.
    Al primo posto nella scala dei valori, secondo me, deve restare Gesù e il suo insegnamento. Inoltre sono dell'idea che è nella Chiesa che una persona intenzionata a "seguire" Gesù, aderendo ad un certo movimento, deve sentirsi partecipe, più che nel movimento stesso e deve essere Gesù il leader nel quale questa persona dovrebbe identificarsi e non il leader carismatico del movimento. Altrimenti, veramente si rischia di ritrovarsi svuotati e delusi nel caso i rapporti con il movimento e il suo leader carismatico dovessero compromettersi e interrompersi.

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  100. Gherado scrive:

    "Il Cammino si nutre del mistero, fin quando non si sa nulla delle catechesi, non si sa nulla di quello che succede nei passaggi ecc., possono far passare l'immagine che vogliono nella mente delle persone e delle gerarchie. Cominciamo col quantificare per davvero il fenomeno (al di la della propaganda), sarebbe un piccolo passo... ma forse vale la pena, altre cose potrebbero seguire. "

    Mi ha colpito, nella sua testimonianza sull'altra pagina (Cerchiamo insieme) proprio la sottolineatura dell'inganno rappresentato dall'inizio della predicazione, quando tutto fa pensare di essere nella Chiesa, c'è un'accoglienza calorosa, che solo successivamente si trasforma in rigore e controllo delle persone, mentre la figura dell'iniziatore emerge più tardi con atteggiamenti direttivi e che generano fanatismo.

    Mi sembra che il mistero ora si vada diradando, almeno per quanto riguarda e anche grazie a quei moltissimi che Gherardo chiama 'fuorusciti'. E anche nella Chiesa non mancano le voci critiche e spiriti vigili e non suggestionabili. Ma quanto incideranno, sul futuro andamento delle cose, le gerarchie 'deviate'?

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  101. Penso, Giacomo, che 'deviate' non siano solo le gerarchie, se per esse intendi quelle Vaticane, ma purtroppo ci sono molti, troppi sacerdoti. Non posso meravigliarmi di quelli che si sono formati direttamente nel cammino (il che è già molto grave: davvero una chiesa nella Chiesa!) ma degli altri...

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  102. E penso che davvero il nostro Papa Benedetto è una garanzia!

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  103. ULTIMISSIME DAL QUARTIER GEN.CIMIC3

    Ha suscitato profonda impressione e vibranti discussioni la fuga di parecchi polli da aluni pollai guardati a vista dalle cimici neocat.
    I fuorusciti hanno giustificato la loro fuga lamentando che all’interno dei pollai neocat non vige alcuna forma di tolleranza e di democrazia e che le uova non si sa che fine fanno,a parte qualche frittata che non sempre basta a sfamare tutti.

    I gestori dei pollai hanno dichiarato che i polli fuggiaschi sono stati indotti ad abbandonare i pollai in quanto affetti da una rara forma invasiva di allergia ai pollai,che automaticamente li fa allontanare,preservando così il resto di ogni pollaio da analoghe forme di contagio.Ben venga dunque – hanno ribadito i gestori – questo genere di fughe che protegge i polli puri.

    I transfughi dal canto loro hanno obiettato che l’allergia di cui parlano i gestori dei pollai neocat in questi giorni ha ragione d’essere più che mai:si pretende infatti che i polli neocat si attrezzino a cantare a squarciagola in preparazione del grande muggito neocat da realizzarsi con il suono dei sette shofar e da accompagnare dai versi striduli di galline e capponi,essendo tutti i galli originari ridotti a tale umile stato all’interno dei pollai. Inoltre – a dire di alcune galline particolarmente scaltre – pare che Dona Carmenita sti allevando uno stuolo di polli da ingrasso che andranno a fornire le dispense del ristorante “Venite e mangiate” interno alla Domus Aurea Galilaeae.

    Da parte sua el senor kirikus si è chiuso in un ostinato silenzio,mentre Dona Carmenita ,sfoderando uno dei suoi più ampi sorrisi,pare abbia osservato:”Scappino pure i polli,ormai sono segnati.Che lo vogliano o no,ormai sono segnati per sempre.Consiglio a tutti di levarsi le piume,almeno per due ragioni fondamentali.La prima è che fa molto caldo;la seconda,non meno importante,è che io sono notoriamente allergica alle piume!”

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  104. ULTIMISSIME DAL QUARTIER GEN.CIMIC2

    Procedono alacremente i lavori di riordino del secondo cassetto della scrivania di Dona Carmenita,che oggi ha dedicato alcune ore al progetto della sua statua in vetroresina.Ha deciso di cambiare anzitutto i colori previsti,che spaziavano dai toni grigio-azzurri al bianco dell'abbigliamento,decidendosi per il rosso acceso del vestito sormontato da una mantilla rigorosamente bianca.
    Circa le nacchere ha previsto siano fatte di madreperla e collegate a un congegno che ogni sabato sera all'imbrunire le aziona ,producendo un ritmico rumore destinato a ricordare a tutte le cimicici neocat del mondo che è l'ora del banchetto escatologico.
    Quanto alla nicchia nella quale la statua verrà deposto Dona Carmenita è incerta tra quella di destra e quella di sinistra dall'entrata principale della basilica.Su questo punto però ella con l'abituale umiltà ha deciso di rimettersi alle decisioni del governatorato della basilica.Fonti bene informate hanno aggiunto che non è lontana però la speranza di Dona Carmenita che la sua statua possa essere posta proprio sopra la grande loggia centrale del grande prospetto.Si attendono però conferme.

    Un piccolo equivoco ha reso nervosa la mattinata di Dona Carmenita,quando si è accorta che le forme di pecorino contenute nel cassetto erano sei anzichè le sette contate ieri.Ha proceduto ad alcune indagini non proprio silenziose,ma alla fine per fortuna si è accorta che la settima forma,quella ammuffita,era stata data ai gatti del Celio proprio ieri sera.
    Ai MC è già iniziata la grande raccolta di "spazzatura" dentro grandi bidoni neri che servirà a finanziare la realizzazione della statua,che, pare,sarà commissionata a un gruppo di cimici neocat del Trentino Alto Adige.

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  105. Ringrazio Miriam per il suo
    sostegno,
    il sito che lei cita lo conosco bene e mi ha aiutato
    nei momenti di debolezza
    seguiti alla mia decisione
    di uscire dal CN (di questo magari parlero' dopo).
    Il sito, pur riportando testimonianze di fuoriusciti, ha motivazioni importanti ma diverse da quelle che ho in mente.
    Io pensavo proprio ad un sito che rappresentasse chiaramente i fuoriusciti del movimento, un sito in cui tutti gli ex NC possano direttamente vedersi rappresentati, in cui si possano registrare
    (conservando, volendo, l'anonimato). Un sito del genere primo servirebbe a quantificare il numero di ex, secondo potrebbe fornire servizi di supporto alle persone che incontrano il CN
    e ne escono chiaramente turbate (alcune testimonianze nel sito alterinfo parlano anche di qualche suicidio in seno alle comunita', la cosa se vera non mi meraviglierebbe affatto).
    Il fatto fondamentale secondo me e' che se la Chiesa, intesa come gerarchie, e' troppo lenta a reagire (e moltissime persone ne pagano le conseguenze), allora
    bisogna che gli ex membri si prendano la responsabilita' di agire.
    Il sito alterinfo e' importantissimo, pero' essendo gestito da sacerdoti ,che io stimo moltissimo, non puo' avere un approccio piu' pragmatico e laico.
    Tutto questo si ricollega agli aspetti di vera setta
    con manipolazione psicologica delle persone, che il Cammino ha.
    Non si tratta tanto come dice Prisma di carisma del
    fondatore, nel mio caso anzi e' stato proprio il fanatismo verso il suddetto
    il primo campanello di allarme a suonare nella mia mente. Del resto la figura del fondatore emerge solo in un secondo tempo.
    Il fatto ovvio e' che
    nessuno, originariamente sano di mente, entrerebbe in una setta, ecco perche' le sette
    per fare proseliti seguono approcci indiretti. C'e' chi fa corsi di yoga o meditazione, chi propone corsi di miglioramento lettura visiva, ecc. Le tecniche sono le piu' svariate ma hanno tutte un comune denominatore. Avvicinare la persona, farla pian piano sentire parte di una situazione speciale, si fa capire all'individuo "target" che in qualche modo viene prescelto fra tanti proprio lui, che viene messo a parte di un "cammino" speciale.
    In molti casi viene praticato quello che nel gergo degli studiosi del fenomeno "sette" e' denominato "love bombing"
    la persona viene fatta sentire speciale, nel posto giusto al momento giusto..
    E' questa la rete che viene intessuta attorno al malcapitato. La disponibilita' o refrattarieta' di una persona dipendono spesso dall'eta', estrazione sociale, periodo particolare
    della vita (cambiamenti, recenti abbandoni ecc.).
    Il Cammino Neocatecumenale
    usa la parrocchia come esca,
    e come tutte le "sette" non si rivela da subito per quel che e'. Appaiono solo come semplici "catechesi per adulti", una iniziativa della parrocchia con approvazione del parroco. La dicitura "Cammino Neocatecumenale" o il nome del fondatore non compare da nessuna parte.
    A posteriori si vede gia' in questo inganno iniziale che c'e' qualcosa di subdolo nel
    movimento (e' questo che mi ha fatto molto male , dover ammettere che proprio nella "mia" Chiesa cattolica questo inganno fosse stato perpetrato)
    . Ma e' solo la prima fase. Come in molte sette l'iniziato deve passare attraverso vari stadi, e anche qui nel Cammino l'iniziato viene tenuto all'oscuro di ogni tappa successiva. Lo si invita pian piano ad affidarsi totalmente,ciecamente al movimento, abbandonando ogni resistenza, la razionalita' e il pensiero logico in questo quadro vengono (a volte anche esplicitamente)
    condannate come idoli. La rete si fa sempre piu' stretta...
    Potrei continuar ancora sulle analogie dinamiche che rendono l'equazione CN=setta
    quasi matematica,
    potrei parlare degli stati psicologici indotti in vario modo e degli stati "floating" che seguono se il rapporto con la setta-movimento viene interrotto, ma mi sono
    forse dilungato troppo e sinceramente sono argomenti
    che so possono un po' turbare e non risuonare con la sensibilita' di alcuni. Preferisco quindi leggere i vostri post e rimando casomai a un prossimo intervento.

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  106. Carissimo Gherardo,
    ho recepito in pieno quello che provi, quello che hai sofferto e anche la tua proposta, che trovo non solo interessante, ma anche di necessaria attualizzazione proprio in virtù di tutto quello che hai detto e di tutto quello che io stessa, insieme ad altri ho scoperto recentemente sul cammino.
    Vedi, provvidenzialmente il sito potrei metterlo a disposizione io, grazie alle risorse già in rete. Se sei e siete d'accordo, lo spazio web lo avremmo già: potremmo cominciare creando una sezione ben strutturata, articolata e documentata (e partire da questa) sul mio sito http://www.internetica.it
    Naturalmente io mi metto a disposizione per il lavoro di impianto (con i vostri suggerimenti) ed i successivi aggiornamenti; ma successivamente ognuno di noi potrà contribuire con i propri contenuti (potremmo contestualmente attivare dalle stesse pagine anche un Forum, ad esempio).
    Mi rendo conto che Gherardo parla di qualcosa di molto mirato e che richiederebbe anche la collaborazione di psicologi, sacerdoti, porsi anche come 'servizio', ma soprattutto essere, come lui dice il 'luogo' di incontro e di confronto di ex come noi e di persone nel dubbio.
    Che ne dite di partire così? Il resto ci si mostrerà e ci si aprirà strada facendo, con l'aiuto del Signore!

    Se l'iniziativa si sviluppa, nulla ci vieterà di attivare un apposito dominio ex novo.
    Credo che questa iniziativa possa avere la sua efficacia, perché se, come dice Gherardo, viene fuori l'alto numero dei 'dissidenti' e le denunce cominciano a fioccare e se ne parla apertamente e con la dovuta 'parresia' (come dice l'Apostolo Paolo) dovranno pur accorgersene anche le parti più circospette dei 'sacri palazzi'! Mi viene in mente anche Matteo: "Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti."

    Vi abbraccio tutti, in particolare Gherado e attendo suggerimenti

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  107. Per piacere, Gherardo, puoi dirci qualcosa di più sugli stati "floating" che seguono l'interruzione della partecipazione al movimento?
    Credo comunque che i problemi siano molteplici e complessi. Ma non bisogna sottovalutarli né ignorarli e occorre cercare di fare del proprio meglio, ognuno in base alle proprie possibilità.

    Sono con voi, Miriam e Gherardo!! Ci rifletto un po' su e poi vedrò di sfornare qualche idea per le pagine web...

    RispondiElimina
  108. La tua idea,Gherardo,è decisamente innovativa,seria e chiara.Un nuovo sito che consenta a tutti gli ex neocatecumenali(aggiungerei:a tutti gli ex dei movimenti) di descrivere la loro esperienza,possibilmente documentata,non potrebbe che arricchire il dialogo e soprattutto contribuire a far luce su un fenomeno dei nostri tempi che malfrado tutto appare sommerso.
    In quanti siamo ad aver assaggiato una situazione fuorviante e ad averne preso le distanze in silenzio?

    Cara Miriam,ottimo il sito di cui tu parli,già esistente.Opterei però per un sito completamente nuovo e molto visibile su internet,che desse la possibilità a tutti di esprimersi.Magari,come anche tu osservi,corredato da apposito forum.

    Via abbraccio.

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  109. Caro Mic,

    quale fondatore di questo blog,hai tutta la nostra amicizia e la nostra collaborazione.

    Mi auguro,come dicevo a Gherardo e a Miriam,presto si possa disporre di un nuovo sito aperto a tutti e dotato di un forum(che consenta tuttavia un minimo di controllo degli interventi,affinchè non vi si immettano provocazioni ad arte).
    L'idea di Gherardo in tal senso è sicuramente ottima.
    Grazie.

    RispondiElimina
  110. Grazie Francesco,
    intanto buona giornata e buon lavoro!
    Sono felice che la nostra esigenza di chiarezza e di senso e la nostra avventura di ricerca e anche di serrato confronto partita dal blog Palazzoapostolico sia arrivata fin qui.

    Io suggerirei di inserire tra le pagine del sito che creeremo i brani più significativi di quel lungo snodarsi di tentativi di dialogo, che ora sono stati rimossi dal Web e che ho salvati integralmente. Anche perché li ritengo molto significativi per documentare la realtà di cui stiamo parlando.

    Vi faccio notare che questa nostra idea, partita ieri con la proposta di Gherardo, sta muovendo i primi passi attraverso le nostre buone volontà, oggi che è la festa del Sacratissimo Cuore di Gesù, a cui la affidiamo...

    Cechiamo di non far mancare suggerimenti e partecipazione!

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  111. OPERAZIONE UOVA NEOCAT

    E' partita in gran segreto la grande promozione delle uova neocat in preparazione al grande muggito che si annuncia per i prossimi giorni.

    Dona Carmenita ha selezionato personalmente le uova in vari pollai neocat(aiutata da uno stuolo di cimici ostiarie) con cui ha riempito 23 cesti a forma di chitarra e li ha fatti recapitare ad altrettanti personaggi chiave della guria romana,accompagnandoli ciascuno con un grazioso biglietto sul quale sono scritte in sintesi le credenziali del cammino delle cimici neocat "OGNIQUALVOLTA CONSUMATE UN UOVO COME QUESTO,SAPPIATE CHE ESSO E' STATO DEPOSTO "VOLONTARIAMENTE" DA UN POLLO NEOCAT"

    Collateralmente Dona Carmenita ha chiesto in alto loco se il sommo pontefice gradisce un maxicesto di uova,confezionato ad hoc.ma dalla nuova segreteria di stato è stato fatto sapere a Dona Carmenita che il Sommo Pontefice non ama nessun genere di frittate.

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  112. ULTIMISSIME DALLA GALILEA

    I sei maxishofar sono stati nottetempo imbarcati sui cargo che li attendevano all'aeroporto più vicino alla Domus Aurea. I viaggio dal cortile della Domus ,dove sono stati costruiti,fino all'aeroporto è stato molto fortunoso e più volte i trespoli ruotati sui quali sono stati caricati hanno minacciato di cedere con grande concorso di cimici volontarie che li hanno sorretti al canto"Che belle sono le tue tende" riferito evidentemente ai grandissimi teloni in plastica con cui i sei strumenti sono stati coperti per difenderli durante il viaggio dalla polvere e...da occhi indiscreti.
    Con sforzi immani i sei mostruosi strumenti sono stati issati nelle stive di altrettanti aerei,sui quali c'erano ad attenderli drappelli di cimici neocat in canto.

    Ora sono in volo per le rispettive destinazioni.

    El kirikus,a bordo di uno degli aerei,dopo aver suonato un inno sulla propria chitarra,ha rilasciato una breve intervista ad una nota agenzia di stampa,dicendosi soddisfatto del lavoro fin qui ha fatto che tanti frutti ha donato e darà al mondo.Al contempo ha lanciato un appello al mondo intero pregando tutti gli uomini di buona volontà a iniziare a sturarsi le orecchie.

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  113. Cara pulce, se va in porto il progetto di Kiko, ci prepariamo ad avere una generazione di sordi!

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  114. Per qunato riguarda il floating, e' un termine tecnico che riassume un po' la serie di sintomi che accompagna le persone fuoriuscite da una setta. Questi sintomi variano in grado a seconda della setta
    e della persona, sono in parte riconducibili al fatto che le sette producono negli adepti stati alterati (leggermente o pesantemente) della coscienza e sono nel complesso riassumibili in: sentimento
    di dissociazione, attacchi di panico, sentimenti di tristezza o rabbia per l'esperienza subita , difficolta' di concentrazione e ci inserirei anche crisi da astinenza di quello "stato di coscienza" con desiderio di riprodurlo (ritornando nella setta).
    Queste sintomi inducono spesso i fuoriusciti a pensare che ci sia qualcosa che non va in loro, che stanno diventando pazzi.
    Ma per maggiori informazioni
    ti posso dare qualche link o referenza piu' specifica.
    Per quanto riguarda il sito
    mi sembra di cogliere una buona convergenza. Pero' credo che per raggiungere lo scopo il sito deve essere un richiamo esplicito agli "ex"
    del tipo
    www.exneocatecumenali.qualcosa
    o www.vivifuoridelCammino.qcosa
    Comunque si puo' anche partire dal sito di Miriam
    per sondare il terreno.
    Io non ho esperienza tecnica in proposito pero' posso sicuramente apportare il mio contributo sui contenuti.

    RispondiElimina
  115. Grazie, Gherardo!
    Sei stato molto chiaro e hai dato l'idea di quel che succede. Ringrazio il Signore di non essere rimasta dentro abbastanza da subire conseguenze così pesanti; ma anche il mio travaglio interiore, a suo tempo agevolato provvidenzialmente da colloqui con Padre Zoffoli, non è stato da poco!

    Grazie anche a Mic per i suggerimenti

    Penso che comincerò presto a buttar giù la pagina d'inizio e tutto quel che mi viene in mente. Appena pronta, vi trascrivo la URL, così potrete darmi tutte le indicazioni e i suggerimenti e inviarmi via mail anche i testi e le immagini che volete inserire.
    Lunedì vedrò di contattare i miei interlocutori tecnici per sondare il terreno sul dominio, che attiverei tra quelli .eu (es. exneocatecumenali.eu o fuoridalcammino.eu, o altro).
    Nel frattempo, possiamo farci le ossa su internEtica e, appena sarà tutto meglio definito, potremo attivare il dominio.
    Che ne dite?

    Sacro Cuore di Gesù, confidiamo in Te...

    RispondiElimina
  116. E' significativo il tuo "vivifuoridelcammino", Gherardo!
    Io punterei su questo. Che ne dite?

    RispondiElimina
  117. Gesù, tempio santo di Dio, distrutto dagli uomini e riedificato dal Padre,
    - fa' che la tua Chiesa sia il santuario vivente della tua gloria.

    RispondiElimina
  118. Quello che gli uomini hanno distrutto (mi ha molto colpito la tua testimonianza, Gherardo), il Pade, in Cristo, lo riedificherà...
    Contate sul mio contributo!

    RispondiElimina
  119. Nell'altra pagina (quella sulla situazione oggi) ho letto un'altra testimonianza molto significativa, di Patrizia. E altrettanto (nella pagina cerchiamo inseme) quella di Mirella. Andatevele a guardare!

    Penso che per il sito comincerò anche a raccogliere le testimonianze, prendendole anche dall'altro blog, di cui anch'io mi sono salvata le kilometriche pagine. Che ne dite?

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  120. Che ne dite di queste parole, pronunicate nel 2001 dall'allora Card. Ratzinger?

    La Chiesa di massa può essere qualcosa di molto bello, ma non è necessariamente l'unica modalità di essere della Chiesa. La Chiesa dei primi tre secoli era una Chiesa piccola senza per questo essere una comunità settaria. Al contrario, non era chiusa in sé stessa, ma sentiva di avere una responsabilità nei confronti dei poveri, dei malati, di tutti. Nel suo grembo trovavano posto tutti coloro che da una fede monoteista traevano alimento nella loro ricerca di una promessa.
    Già le sinagoghe, le comunità ebraiche presenti nelle città dell'Impero Romano avevano costituito una cerchia di simpatizzanti esterni, i cosiddetti timorati di Dio, che si erano avvicinati alla fede ebraica e che ne testimoniavano la grande apertura all'esterno. Il catecumenato della Chiesa antica aveva una funzione simile. Persone che non si sentivano ancora pronte a un'identificazione totale con la Chiesa, potevano in un certa misura avvicinarvisi per poi valutare se compiere il passo definitivo. Questa consapevolezza di non essere un club chiuso ma di essere sempre aperti alla comunità nel suo complesso è sempre stata una componente ineliminabile nella Chiesa.

    RispondiElimina
  121. Le parole del nostro Papa trasmettono il vero cristianesimo e fanno a pugni con la megastruttura immaginifica, rutilante e schiavizzante del neocatecumenato di Kiko

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  122. Cari Mic,Luca,Miriam,Gherardo.Come dicevo ieri,condivido in pieno l'ideadi un nuovo sito.Penso però che ridurlo come angolino in cui si sfogano i fuorusciti di un movimento(Esempio: www.exneocatecumenali) sia riduttivo e ghettizzante.Non pensate occorra piuttosto disporre di uno spazio di testimonianza e di discussione più ampio e aperto(Es: "Oltreimovimentiecclesiali" oppure "Cattolicisenzaschemi" oppure "movimentiecclesiali e vita cristina" o qualcosa del genere)?

    Un appunto di lavoro per te,MIRIAM: hai notato che nel canto "Maria,piccola Maria",Kiko definisce la Madonna "santuario della sua Shekinah"?Non ti pare un altro pseudoebraismo strisciante (al pari dell'uso dellHannukiah)carico di significati aberranti ed avulso da ogni forma pura di mariologia?

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  123. Cari Mic,Luca,Miriam,Gherardo,

    ritornando al discorso del sito di cui parlavamo prima,io lo dividerei almeno nei seguenti link interni:

    - Asettica descrizione degli attuali,maggiori movimenti;

    - Una pagina di discussione per ogni movimento

    - La parola agli ex;

    - Cronache e apporti di novità in progress;

    -I documenti della Chiesa per ogni movimento.

    -La parola agli studiosi laici;

    -La parola agli uomini di Chiesa.

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  124. Affidiamo al Sacro Cuore di Gesù l'idea del nuovo sito e invochiamo l'intercessione di San Giovanni Battista,il precursore,affinchè il Signore ci conceda di non andare oltre il bene comune della Comunità Ecclesiale.

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  125. ULTIMISSIME DA RADIO SHOFAR

    I sei grandi shofar sono finalmente giunti tutti a destinazione.

    Degli elicargos appositi hanno provveduto a depositare delicatamente i mastodontici strumenti rispettivamente:sulle pendici del Kilimandjaro,in Africa(destando la sorpresa e le danze tribali di alcune popolazioni delle locali forsete),sulla sommità dell'Empire State Building a New York(le operazioni sono state curate direttamente da Je Narino,che ha sudato sette camicie per far capire alla Security che non si tratta di materiale terroristico);su una terrazza dell'Opera House nella baia di Sidney; su una cupola di Santa Sofia a Instanbul.
    Alcune difficoltà sono sorte per issare lo shofar destinato alla gru che sovrasta l'abitato di Palomeras Altas in Spagna,ma alla fine l'operazione è riuscita,anche sela gru ondeggia vistosamente.
    Il senso shofar è stato trasportato a spalla da un esercito di cimici neocat sulla sommità del sacro colle romano,alle spalle di Borgo Santo Spirito,operazione effettuata nottetempo.

    Adesso tutto sembra pronto per il grande muggito neocat.Agenzie di stampa e troupes televisive di tutto il mondo sono allertate.

    El senor kirikus ha fatto sapere che il via al grande muggito sarà dato da roma,in collegamento telefonico con le altre sei postazioni sparse per il mondo,di modo che il muggito abbia inizio in contemporanea in tutti i continenti.

    Dona Carmenita col morale alle stelle ha scelto di indossare per l'occasione una larga tunica che reca impresso un planisfero sovrastato dal nuovo logo prescelnto:una grande N,cui si intreccia una K,circondate da tanti piccoli shofar,ciascuno dei quali reca impresso a lettere d'oro il simbolo di ogni redemptoris mater.

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  126. Caro Francesco,
    grazie per i tuoi suggerimenti. Ho solo un'osservazione sul fatto che personalmente trovo troppo impegnativo estendere il discorso a tutti i movimenti, anche se il sito potrà contenere una pagina con documenti e informazioni riguardanti i movimenti in genere.

    Infatti, anche se il cammino rifiuta la connotazione di movimento (per assoluta modestia...!) fregiandosi della definizione "iniziazione", la sua nascita e diffusione trae origine dal fenomeno prodottosi dopo il concilio che ha visto il 'fiorire' (non per tutti è il termine più adatto) dei famosi Movimenti.

    Quindi è giusto che lo inquadriamo nella realtà più generale; ma riterrei opportuno limitare il nostro impegno e le risorse di conoscenza e esperienza di ognuno di noi per l'elaborazione di documenti informazioni e comunicazioni riguardanti il cammino neocatecumenale.

    Nulla toglie che, se il discorso tenderà da sé ad allargarsi, cercheremo di adeguarci di conseguenza.

    Aspetto con interesse le osservazione degli altri, specialmente Tacito, g.Moroni, Antonio... scusate se dimentico qualcuno; ma fatevi vivi!

    Buona giornata a tutti!

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  127. Stracio da un discorso di Giovanni Paolo II ai NC nel 1997. Insieme ai soliti incoraggiamenti, dice anche le seguenti Parole:

    "Nel mondo di oggi, profondamente secolarizzato, la nuova evangelizzazione si pone come una delle sfide fondamentali. I movimenti ecclesiali, che si caratterizzano appunto per il loro slancio missionario, sono chiamati ad un impegno speciale in spirito di comunione e di collaborazione. Nell’Enciclica Redemptoris missio ho scritto a questo proposito: “Quando si inseriscono con umiltà nella vita delle Chiese locali e sono accolti cordialmente da vescovi e sacerdoti nelle strutture diocesane e parrocchiali, i movimenti rappresentano un vero dono di Dio per la nuova evangelizzazione e per l’attività missionaria propriamente detta."

    Forse i neocat pensavano non si riferisse a loro, quando esortava ad uno 'spirito di comunione e collaborazione' e all'inserirsi 'con umiltà', dato che loro, appunto, non sono un movimento...

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  128. Mi dispiace ma non sono
    d'accordo con Francesco,
    siti che accolgono discussioni ampie e anche con piu' competenza sui nuovi movimenti religiosi
    ce ne sono molti. Il mio discorso era mirato e nasceva dalla mia esperienza di completo isolamento (quando decisi io di uscirne molti sacerdoti non conoscevano nemmeno il fenomeno e non ho
    avuto nessun aiuto o supporto) vissuta in seguito alla mia decisione di uscirne (e non tutti hanno la fortuna di poter parlare con padre Zoffoli). Se questo si unisce
    alla difficolta' a parlarne
    derivante dal messaggio che passa nel cammino che quello e' l'unico "vero" cammino e che chi esce e' una sorta di "Giuda" , allora si capisce
    come il momento di uscita sia molto delicato.
    Un sito in cui una persona che decide di lasciare il Cammino possa identificarsi
    trovare appoggio ha secondo me una funzione mirata e positiva.
    E' ovvio che stara' a noi
    gestirne l'evoluzione in modo bilanciato, non dobbiamo proporci in maniera
    aggressiva "contro"
    ma dandoci visibilita' potremo alleviare il senso di isolamento che alcune persone indecise se uscire possono provare.
    Del resto non facciamo finta di niente,
    in qualche modo bisogna dar conto del gran numero di ex!
    (Fate il conto, da ogni comunita' quante persone in media fuoriescono?)
    Non si possono mettere sotto il tappeto, a me sembra che le gerarchie non si occupino abbastanza di questo problema.
    Francesco ha ragione da un certo punto di vista ecclesiale, ma secondo me
    e' un po' troppo presentuoso agire in virtu' del massimo bene per la Chiesa (forse solo il Papa e qualche santo riescono a vederlo).
    Cerchiamo di fare un piccolo passo che possa aiutare a quantificare il fenomeno CN
    e ad aiutare qualcuno in difficolta'. Tutto qui.
    Secondo me se si puo' aiutare qualcuno in difficolta' a causa del Cammino, vale la pena farlo.
    Un sito non e' "la" soluzione ma puo' aiutare piu' di qualcuno e servire da stimolo
    per affrontare il problema.

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  129. OK, Gherardo, ricevuto!
    Che ne pensi Francesco?

    RispondiElimina
  130. Gherado, nel suo ultimo post, ha tirato fuori un altro degli aspetti problematici, e cioè che nella Chiesa c'è ignoranza sulla verità del cammino.
    Spero che le connivenze dipendano più da ingoranza che da mala fede; ma è già grave perché un sacerdote, un vescovo, sono responsabili e non possono e non devono ignorare. In realtà del cammino si conoscono - e per sommi capi - solo gli aspetti esteriori, più eclatanti e persone come noi, che hanno smascherato sulla loro pelle la realtà effettiva possono davvero dare un contributo di grande utilità per chi ha bisogno di capire, confrontarsi, trovare le ragioni del suo disagio che sono il primo passo per uscirne, ritrovare una identità e quant'altro intuibile...
    Ma non solo, pensiamo alla non conoscenza che c'è nella Chiesa. Per questo bisogna parlarne con chiarezza e senza reticenze né falsi buonismi, perché bisogna che si sappia, per il bene delle persone, per il bene della Chiesa...

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  131. Perché la verità, quando è necessario - come in questo caso - va gridata anche "dai tetti". Insieme a voi, con semplicità, farò quello che posso.

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  132. Ok Gherardo,Ok Miriam.Va bewne quello che dite.Lasciamoci comunque una possibilità,un settore,per far spaziare il discorso dal particolare al generale.Ok?

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  133. OK Francesco. Una pagina con notizie e documenti sui movimenti in genere (ma senza addentrarci per ognuno) possiamo senz'altro metterla (potrebbe essere quella delle 'note storiche' in cui si evidenziano anche i cambiamenti e le aperture portati dal Concilio).

    Metterei una Sezione dedicata ai documenti principali e non limitandomi alla classificazione, ma facendone l'ermeneutica, sullo stile e con l'aiuto dei testi di Don Elio Marighetto e della nostra esperienza. Per documenti intendo i discorsi dei Papi, gli Statuti, le varie lettere ("ogniqualvolta", con le osservazioni che abbiamo già fatte adeguatamente integrate e sviluppate; Lettera Arinze e sua intervista a Radio Vaticana; Intervista Gennarini; Kiko al Papa; Lettera di Ruini ai Parroci - di cui ancora non ho il testo - ecc.)

    Un grande spazio va dato alle news, ma soprattutto ad un Forum per favorire l'interattività e la partecipazione, ad una raccolta di testimonianze documentate, a relazioni di psicologi e di sacerdoti non 'deviati'...

    Chi di voi ha materiale può madarmelo, via mail, sulla casella neshama@tiscali.it.

    Recentemente, su Zenit, sono apparse note significative su tutti i principali movimenti. Mi è parso strano che non abbiano parlato dei neocatecumenali!

    Comunque la motivazione e il taglio indicati da Gherardo mi sembrano molto corrispondenti ai bisogni principali del momento.

    Appena completato l'abbozzo iniziale, cioè tra non molti giorni, partiremo. Comunque è un lavoro aperto, suscettibile di cambiamenti e miglioramenti in base a quel che verrà e al contributo di ognuno!

    Che ne dite?

    RispondiElimina
  134. Comunque nella presentazione di base che faremo del cammino sarà bene mettere subito in evidenza lo stile subdolo messo in risalto da Gherardo (per di più avallato dai sacerdoti) e anche invasivo (occupazione delle Parrocchie sbandierando documenti vaticani) distruzione delle pastorale diocaesana o di ogni pastorale nelle parrocchie. Inoltre l'inganno di catechesi definite improvvisate (come ispirate direttamente dall Spirito e che quindi suscitano rispetto e 'presa' sugli ascoltatori) mentre invece ripetono pedissequamente i famosi testi della predicazione base di Kiko trascritti negli "Orientamenti", tra l'altro rimasta immutata nonostante i molti rilievi del Vaticano. Non mi risulta infatti che sia stato ultimato il famoso "Direttorio" - che doveva accompagnare, se non addirittura precedere, lo Statuto - e che dovrebbe contenere la riscrittura degli "Orientamenti" secondo le indicazioni vaticane.
    Ed ancora i passaggi, gli scrutini, le confessioni, pubbliche, l'Eucaristia, il senso del peccato, i metodi rigidi e settari... le coercizioni, la richiesta di denaro e valori, le maledizioni...
    Ricordate quelle piovute anche sull'altro blog? E la forma di 'terrorismo pisocologico' di peccare contro lo Spirto Santo formulata da un sacerdote, solo perché stavamo difendendo gli insegnamenti della Chiesa mettendo in risalto le stroture e le difformità! Quella pagine sono molto eloquenti, dovrò trovare il modo di inserirne degli stralci significativi, presentandole in modo che la lettura sia agevole...
    Bisognerà farlo diventare un discorso organico, chiaro e coerente...

    Inizio di piano di lavoro che sto condividendo con voi semplicemente seguendo il filo dei miei pensieri e riflessioni e in attesa delle vostre...

    Piuttosto, che ne diresti, Gherardo di buttar giù la tua testimonianza con tutto quel che hai già espresso ed altro che sicuramente vorrai indicare?

    Io farò lo stesso e altrettanto attenderei da ognuno di voi. Questo materiale potrebbe entrare a far parte della presentazione del sito e delle sue motivazioni... e magari incoraggiare chi vi si riconoscesse...

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  135. Ci sarà almeno un piccolo spazio per le cronache semiserie?

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  136. Ciao Pulce!
    Perché no?
    lo vedi che ci mancavi?
    Penso che questo spazio dovremo inventarcelo! Cominciamo a pensare a un titolo!

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  137. ULTIMISSIME DA ROMA

    Pare che il grande muggito neocat sia vicinissimo.Uno strano movimento di pulci alle spalle di Borgo Santo Spirito fa pensare che l'evento sia imminente.

    El Kirikus è impaziente e non si sa se si stia accingendo a una prova generale o al grande muggito vero e proprio.

    Dona Carmenita,con la scusa di fare un po' di jogging sulle pendici del sacro colle, si sta affannando a dare disposizioni a destra e a manca.E' in un lago di sudore e non si acconge nemmeno del mezzo sigaro che le ciondola tra le labbra.

    Dalle terrazze i tacchini e i pavoni bordati di rosso,in pantaloncini e maglietta e occhiali da sole si alzano spesso dalle loro sdraio per affacciarsi,incuriositi dal tramestio che proviene dalle viuzze attigue al sacro colle.

    Radio shofar e molte emittenti hanno già piazzato i loro strumenti nelle adiacenze del sacro colle.

    Ai MC una prova di shofar ha prodotto nel pomeriggio un crepitio violento che ha fatto pensare allo scoppio di un incendio di fascine e i vigili del fuoco sono arrivati in un baleno.

    Ma a parte tale contrattempo tutto sembra procedere nel migliore dei modi.

    Stasera è stata data disposizione affinchè al termine di tutti i banchetti escatologici celebrati nella capitale e nel mondo si stappino diverse bottiglie di spumante.

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  138. Cara Miriam,scegli tu:

    - Cronache della pulce pellegrina;

    - Cronace dal cammino;

    - Bloc/not/neocat

    - Neocronistoria

    - Neonews

    -Neocatnews

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  139. ULTIMISSIME!!!!!!

    Goiunge notizia che significativamente tutte le bocche dei sette grandi shofar(dell'ambiezza di tre metri di diametro circa) sono state coperte da altrettanti grandissimi poster di leggerissima cartavelina,che basta un soffio a lacerare.Su ognuno di essi è raffigurato Mr Arinz recante in bocca un non meglio dettagliato foglio di carta(presumibilmente una lettera)arrotolato e legato con un nastrino.

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  140. Cara Miriam,

    se ti capita e non hai difficoltà,cerca di salvare tutte le mie cronache,da riversare poi,in modo ragionato,sul nuovo sito.
    Appena quest'ultimo decollerà brinderemo anche noi!!!!!

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  141. Cara pulce
    saltellando saltellando sei e siamo arrivati ad un punto nodale del nostro impegno.
    Chi varebbe mai detto che la lettera di Arinze e l'abominevole intervista di Gennarini (scusa Je Naro!) avrebbero prodotto tutto il lungo appassionato percorso sull'altro blog, questa piccola deviazione per continuare ad avere un 'luogo' in cui proseguire a incontrarci, confrontare le nostre idee, magari con la speranza che qualcuno che ne ha bisogno possa scoprirle e trarne giovamento!

    Adesso, al lavoro per il sito...

    Avete preso nota della mail cui mandarmi vostro materiale da elaborare o già pronto? Rieccola:
    neshama@tiscali.it

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  142. Dimenticavo, pulce, le tue cronache sono già salvate, anche quelle dell'altro blog!
    Un saltino insieme a te e buona 'grattatio' a chi le trova un po' indigeste!

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  143. ATTENZIONE!!!!!

    E' partita la grande operazione muggito neocat!!!!

    El senor kirikus già dall 23,50 era in contaytto telefonico da Roma con le altre sei postazioni.Alle 23,59 ha iniziato il conro alla rovescia(essendo maestro in questo) e alle 24,00 precise ha dato il via.
    Dalla nostra postazione romana abbiamo udito una mastodontica pernacchia.Il poster di cartavelina che occludeva la bocca del grande shofar si è polverizzato,ma l'effigie di Mr Arinz pare sia rimasta miracolosamente integra.

    Giungono intanto notizie dalle altre sei postazioni:

    - sul monte delle beatitudini vicino alla Domus Aurea lo schianto roboante ha divelto dal suo piedistallo l'antistante statua in plexiglass dello stesso Kirikus,facendola volare e cadere miracolosamente da un lucernario in vetro dentro la Domus stessa,dove si è radunata immediatamente una folla di cimici neocat,gridando al miracolo;

    - il grande muggito emanato dallo shofar collocato su una cupola di Santa Sofia a Instanbul ha divelto interamente un piccolo minareto e ,confondendo,le sirene delle imbarcazioni sul bosforo,ha creato un intasamento indescrivibile;

    -sul Kilimandjaro il boato provocato dallo shofar ha fatto schizzare letteralmente via per un raggio di alcuni chilometri antilopi e gazzelle nonchè varie tribu di indigeni;

    -A palomeras altas la gru sulla quale era collocato lo shofar si è inclinata di colpo formando un grande triangolo e la bocca dello strumento si è appoggiata a terra,sicchè al momento del muggito si è alzato un enorme polverone che ha coperto di una nuvola tutte le baracche;

    -a New York appena dalla cima dell'Empire State Building si è alzato il grande muggito,tutti i radar sono impazziti alla ricerca dell'Ufo che si pensava lo provocasse,con grande gioia di Je Narino che,intervistato subito,si è detto felicissimo dell'esito del muggito,affermando"Grande gioia...e per il futuro vedremo"e imboccando subito il primo ascensore a portata di mano per eclissarsi.

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  144. Discorso aparte merita l'esito del muggito a Sidney,da dove giungono notizie ancora confuse.
    Pare che il grande shofar posizionato sul tetto dell'Opera House abbia stentato un po' a emettere suoni,poi all'improvviso è esploso con un rumore assordante che ha fatto tremale la sottostante sala in cui era in corso la rappresentazione di "Un ballo in maschera".Le centinaia di spettatori sono balzati subito fuori urlando all'impazzata,mentre l'eco della granfde pernacchia rimbalzava da una costa all'altra della grande baia.

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  145. QUI ROMA

    Le sirene dei vigili del fuoco e della polizia stanno impazzendo a individuare il luogo da cui è partito il grande rumore.El kirikus e Dona Carmenita stanno brindando finalmente al loro personale successo su una celebre terrazza romana dalla quale in lontananza con un binocolo a raggi infrarossi si può osservare la mastodontica sagoma del grande shofar ora silente.
    Una troupe del film "Il grande chiasso" sta registrando tutto il finimondo di rumori che si è scatenato.Alcune riprese vengono direttamente effettuate ai MC dove il culmine del banchetto escatologico ha coinciso con il grande muggito.Lo champagne sta scorrendo a fiumi.

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  146. ECHI DI STAMPA SUL GRANDE MUGGITO NEOCAT

    Controverse le notizie pubblicate stamane dalla stampa internazionale sull'esito del grande muggito neocat di stanotte.

    I giornali madrileni parlano sinteticamente del"solito polveron del Kirikus".

    La stampa turca dà notizia del crollo di un minareto su Santa Sofia ad Instanbul,addebitandolo al suono "di un grande piffero suonato da un piccolo pifferaio":l'allusione al Kirikus è più che evidente.

    La stampa africana ha attribuito il rumore a "un grande peto della Savana",comunicando che il controesodo di fauna e indigeni sta iniziando.

    La stampa australiana reca in prima pagina dei grandi punti interrogativi,non sapendo a cosa attribuire il grande rumore che ha scosso dalle fondamenta l'Opera House.Si contano i danni.

    Il quotidiano di Korazim in Galilea propone una veduta della statua di plexiglass del kirikus in volo con la seguente didascalia:"Ma è veramente un santo?".

    I giornali newyorkesi riportano tutti in prima pagina brani di intervista a un Je Narino sorridente eil titolo"Grande gioia e per il futuro vedremo".Pare però che la polizia della grande mela si stia già cautelando per il futuro.

    A Roma i quotidiani nazionali parlano tutti di "Grande pernacchia indirizzata al Faticano".Il giornale della G.E.I. invece titola "IL GRANDE CHIASSO:concluse stanotte le riprese del film destinato a sconvolgere il mondo della fede cattolica".

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  147. QUI ROMA

    El Kirikus e Dona Carmenita sono partiti per una località segreta,dove hanno convocato lo stato maggiore delle cimici neocat per un briefing di valutazione sulla riuscita del grande muggito neocat di stanotte.
    Da fonte certa si sa che el senor Kirikus ha portato con sè gli appunti ormai numerosissimi sul suo prossimo libro "Gli atti del Kirikus" che,secondo lui,costituirà non un'appendice,ma la parte mancante dell'attuale Bibbia.

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  148. ANCORA DA ROMA

    Intervistato da alcune agenzie di stampa,Mr Arinz ha rifiutato di credere a quanto è accaduto stanotte,ma le foto dei poster che lo ritraevano in dimensioni gigantesche sia pure su cartavelina lo hanno fatto ricredere.Ad una precisa domanda di alcuni giornalisti egli ha così risposto:"Se una piccola piccola lettera ha provocato una grande grande pernacchia come questa...cosa succederà quando manderemo al Kirikus un intero paragrafo?"
    L'espresdsione di Arinz non è stata capita ed appare onestamente molto sibillina.

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  149. ULTIME DAL "CIELO"

    In volo sull'aereo che insieme al Kirikus la porterà nella località segreta dove è convocato lostato maggiore delle cimici neocat,Dona Carmenita sta ingannando il tempo giocando a briscola con alcuni membri dell'equipaggio. A ogni mano che vince(è imbattibile dicono) suona il suo piccolo shofar da borsetta ed emette delle grandi risate.

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  150. Una sezione del futuro sito è bene che concerna la simbologia usata dai neocatecumenali: l'Hannukiah; il concetto di Shekinah;le raffigurazioni del volto di Kiko su alcune delle sue icone,ecc.

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  151. E' anche opportuno che un'altra sezione riporti una bibliografia ragionata sul Cammino Neocatecumenale e che il sito sia opportunamente registrato sui vari motori di ricerca di Internet.

    per quanto concerne la bibliografia posso iniziare a prepararla io.

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  152. OK Francesco!
    Puoi dirci qualcosa di più sul concetto neocat di Shekinah?
    Per i nostri fratelli ebrei designa la Presenza... io non l'ho mai sentita in ambito NC.

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  153. Sul concetto di Shekinah(Cantata da Kiko nel brano "Maria piccola Maria",nel quale la Madonna è intesa come "Santuario della Shekinah" di Dio) aspettavo da te qualche chiarimento,Miriam.

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  154. Per quanto ne so io,il concetto rabbinico della Shekinah, l’immanenza divina, sboccia nella parte femminile di Dio, bilanciando così la concezione patriarcale che domina la Bibbia e il Talmud.
    Sul sito nostreradici trovo un'altra definizione della Shekinah,intesa come"maestà di Dio presente in mezzo agli uomini e alla natura; l'immanenza".

    Definire la Madonna in ambito neocatecumenale come espressione della Shekinah,qualunque sia l'accezione che vogliamo dare al termine,mi sembra oltre che riduttivo anche fuorviante:Maria è corredentrice,è la piena di grazia e la madre del Signore.

    Mi piacerebbe comunque approfondire.

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  155. A Francesco,
    In ebraico: Shekinah, significa "dimora del Signore", presenza di Adonaj.
    Nella Kabbalah si parla della restaurazione (tiqqùn)dell'unità primordiale, allorché lo stesso Dio trascendente si unirà alla sua Shekhinah o Matrona, presenza divina, immanente ed esule con Israele (con il quale talvolta è identificata).
    Questa riparazione cosmica ed umana, preparata attraverso il pentimento e una condotta moralmente rigeneratrice, dovrebbe completarsi con la fine dell'esilio e l'avvento del Messia.

    Questo, in breve, è il significato della Shekhinah.

    Sai, Francesco, che da qualche anno a questa parte, anch'io avevo notato che Kiko (novello Michelangelo)risproduceva le sue sembianze nelle immagini del Cristo. E non ti dico che effetto produceva in me! Tu confermi la mia impressione. Lo strano è che Kiko mette il suo volto di uomo maturo per raffigurare Gesù che aveva dai trenta ai quarant'anni!

    Ma quanta umiltà circola da quelle parti!

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  156. Ricordate il viaggio del Papa in Terra Santa e la famosa sedia con la croce rovesciata su cui l'hanno fatto sedere nella Domus Galileae? Poiché per i neocat l'unico Cristo che si può adorare è quello dipinto nelle opere di Kiko Arguello, ecco allora che un gigantesco Cristo Gesù kikiano viene a togliere totalmente spazio alla presenza del Papa come inviato di quel Gesù Cristo che infatti viene completamente rifatto ad immagine e somiglianza di Kiko nelle catechesi che plasmano il pensiero dei neocatecumenali...

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  157. Dopo aver notato questo, non ho potuto far a meno di cogliere la stessa somiglianza nelle altre immagini di Cristo dipinte da Kiko Arguello. Sul web si può trovare il ciclo pittorico della Parrocchia della SS. Trinità a Piacenza. Non vi sembra inquietante?

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  158. Ma per rendersene conto basta andare a vedere le icone del cammino a questa URL.

    http://www.iconosdelcamino.tk/

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  159. ho inserito il vostro blog su google perché ho controllato e non era registrato. Continuerò a leggervi con interesse, ma voi continuate ad approfondire. C'è molto ancora, che non avete toccato o appena sfiorato...

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  160. Per l'amico del post precedente.

    Ti saremmo grati se accennassi a ciò che abbiamo appena sfiorato o al molto che ancora c'è da rilevare.

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  161. Ciao a tutti!

    Vorrei chiedere a Gherado di farmi avere un breve presentazione del forum (forum o blog? ma il blog già potrebbe essere questo) da attivare insieme alle nuove pagine. Credo che lui sia il più adatto a formulare una comunicazione mirata ai "fuoriusiti". Che ne dici Gherardo?
    Naturalmente quando avrò pronte le pagine iniziali, le renderò linkabili e resterò in attesa di tutti i vostri suggerimenti, comunicazioni, ossewrvazioni, contenuti.

    Ti ricordo e vi ricordo la mail
    neshama@tiscali.it

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  162. Per Francesco,

    Daniel è stato più pronto e bravo di me. In effetti sulla Shekinah non avrei saputo dirti molto di più del fatto che designa appunto la "Presenza"...

    Di per sé, l'attributo dato da Kiko alla Madre di Dio non contrasta poi molto, mi sembra, con "Arca dell'Alleanza" o altri analoghi che le vengono rivolti anche come invocazioni nelle litanie Lauretane, ad esempio. L'unica cosa che noto è l'assoluta irrilevanza ed inutilità di usare un termine ebraico, che credo per lui sia davvero uno sfoggio, un richiamo strumentale, un 'vezzo' direi, insieme a tutto l'altro simbolismo mutuato dagli ebrei e secondo me strumentalmente introdotto nella Domus Galileae, di cui un po' abbiamo già parlato.
    Davvero la ricchezza di simboli e di espressioni della fede di 2000 anni di storia della Chiesa non avevano bisogno di questi apporti.

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  163. Ho visitato la URL sulle iconoe del cammino e ho scoperto una cosa che non conoscevo.
    Davvero si nota - e la definirei ossessiva - l' insistenza dell'artista (se così lo vogliamo chiamare) a raffigurarsi in tutte le icone dove c'è l'immagine di Cristo.
    Anche i pittori del passato sceglievano modelli umani per le loro opere di ispirazione religiosa, ma non mi sembra questo il caso.

    Io vi denoto una patologica autoesaltazione che purtroppo sfugge a quanti, plagiati, pendono dalle sue labbra e dalle sue direttive... E ancora una volta mi meraviglio dei sacertoti e mi scopro un po' "iconoclasta".

    Non vi sembra anche un messaggio subliminale questo presentare la sua immagine al posto di quella di Cristo? A me ha fatto un effetto davvero inquietante l'immagine del Cristo che si trova nella Parrocchia di S. Francesca Cabrini in Roma: reca una grande scritta nel libro che regge "andate ed avangelizzate io sono con voi". Essendoci l'immagine di Kiko, al posto di quella di Cristo, l'ambiguità, se non vogliamo chiamarla proprio profanazione che poi provoca il 'culto della personalità' in animi fragili e plagiati, mi sembra più che evidente oltre che preoccupante e non più ignorabile dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

    Kiko non è un apostolo, se mai è un falso apostolo (come detto in 2 Cor, 11), e quindi non lo ha 'mandato' nessuno, tanto meno Il Signore Gesù

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  164. Una delle cose di cui non avevate parlato è quanto ha detto Miriam.
    Io vogli farvi notare che i due fondatori, Kiko e Carmen, continuano ancora oggi ad arricchire la loro 'costruzione' del cammino: una realtà soltanto umana che definiscono come la "vera Chiesa"!!!
    Tutti i riferimenti ebraici di cui avete solo accennato, sui quali si potrebbe fare uno studio complesso, sono il loro pallino per un ritorno alle cosiddette "origini", insieme alla riscoperta delle cosiddette catechesi battesimali.

    Il ritorno alle origini è solo una scusa per soppiantare la Chiesa e costruire "ex novo" una realtà che ha le sue gerarchie, le sue regole non scritte, per di più segrete perché note solo a quelli che contano e comunque a chi arriva a superare le varie tappe del cammino...
    E' anche una costruzione immaginifica e affascinante, come affascinante è il senso del mistero e delle rivelazioni consegnate in maniera solenne e coinvolgente, che trasmettono agli "iniziati" facendoli sentire speciali. Anche per questo è difficile venire fuori...

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  165. Ho guardato tutte le icone del Cammino e, oltre al volto di Kiko (sull'immagine di Gesù, compresa quella della SS.Trinità scopiazzata da Rubliev), ho visto il volto di Carmen in Maria dell'Annunciazione, ed in altre (sempre Maria!) più stilizzate.

    Anche questo lo avevo già notato in precedenza, conoscendo la Carmencita da un bel po' d'anni!

    Nel sito delle icone, alle NEWS, ho appreso che i membri del Cammino, in Spagna, vengono chiamati "los Kikos", dal nome del loro fondatore.

    Comunque, mi pare giusto. Il Papa ha i Papa boys e, dall'altra parte, ci sono i kikiani, "los Kikos"!

    E noi, stupidi, che continuiamo a chiamarci cristiani!

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  166. Da qualche parte ho letto che si fanno chiamare i "carmenkiki" e ne sono orgogliosi!
    Cos'ha a che fare tutto questo con i cristiani e con la Chiesa, se non che si tratta di un'immane inganno e di un danno enorme per tante povere anime?

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  167. Tipiche espressioni da discorsi di Kiko: «Forse vi immaginavate chissà chi fosse Kiko... ed invece avete trovato un povero uomo...»
    questa frase cerca di velare la superbia spirituale = io sono migliore perchè sono umile; inoltre psicologicamente tende a disarmare, uno che dice "sono un pover'uomo" già ti mette nella situazione di non difenderti di non usare il senso critico, la ragione, riuscendo così a far passare il suo messaggio, la sua predicazione.
    I catechisti usano dire "Dì fatti concreti": di fatto (concretamente) Kiko ha formato una piramide di cui il tripode Kiko Carmen e Pezzi sono il vertice (la SS Trinità, riprodotti anche nell'Icona al posto degli Angeli di Rublev) poi c'è la storia dei Dodici ma qui non ho elementi sufficienti per affrontarla, vige la disciplina dell'arcano...

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  168. Nell'altro blog, un nostro interlocutore, Agostino, parlava anche di Mosè e Aronne che guidano il popolo nel deserto... Ma, con tutto il rispetto per Mosè e per il suo ruolo nella storia della solvezza, se è già venuto il Signore e ci ha dato la Chiesa, i Sacramenti e i tesori dei suoi insegnamenti, perché ripercorrere questi schemi in maniera così assolutizzante? Lo potrei eventualmente immaginare in un breve percorso di 'esercizi spirituali' mirato alla sottolineatura di un certo tipo di esperienza - spirituale ed esistenziale insieme -, ma non già nella struttura portante del cosiddetto Cammino...

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  169. Cara Miriam,
    mi offri lo spunto per inserire, dall'altro blog:

    "" # 275
    Pe Agostino e il suo post 265, che dice:

    "Sapete perché si chiama Cammino.
    Perché è una realtà celeste/terrestre. Simbolo di Israele liberato da Dio dall'Egitto mediante Mosè ed Aronne e postosi in marcia cerca di purificare il cuore con la vita dura del deserto. Dove Dio provvede con la manna che è il Corpo del Signore."

    mi viene in mente che Maometto, nel Corano ha fatto una cosa simile: ha messo insieme tanti elementi un po' dall'ebraismo e un po' dal cristianesimo e ne ha fatto una realtà 'altra'... e tanti gli sono andati dietro...
    Ma vi rendete conto della baggianata? Se c'è un cristiano su questo blog, Corpo del Signore come 'manna'? Lo dicevano anche i Padri e lasciamo stare la teologia, ma non la vedete la costruzione arbitraria, 'altra'? Ma vi sembra la VERA CHIESA, questa simbologia da incantatori di serpenti, sacrosantamente vera, ma sapientemente non tanto usata quanto abusata?
    Inoltre ci tenevo a precisarti che, se è vero che la manna è simbolo del Corpo di Cristo, i Cristiani non si nutrono più della manna come gli ebrei nel deserto e non hanno bisogno di un simbolo, perché si nutrono del "Pane vivo disceso dal cielo" che è il Corpo di Cristo Risorto realmente presente nella Chiesa e nei suoi altari, che sono anche 'mense', nelle 'mense e basta' intorno a cui celebrate voi non lo so... spero di sì

    Di Mic (inviato il 12/05/2006 @ 17:58:23) ""

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  170. Non sono ancora riuscito a leggere completamente questa lunga discussione che ho trovato molto interessante e, appena ho tempo, approfondirò.
    Intanto credo che qualcuno di voi possa darmi una risposta.

    Perchè l'iniziatore dei neocatecumenali afferma testualmente "La Bibbia si spiega da sè", senza intermediazione della chiesa?
    Ovviamente io sono convinto del contrario. Premetto che non ho nulla contro i neocatecumenali, ma avendo letto questa espressione di Kiko Arguello, mi ci sono fermato per cercare di capire.
    Insomma, per i neocatecumenali leggere e scoprire i significati della Parola è un fatto individuale o di gruppo, comunque non sorretto e guidato dagli insegnamenti della chiesa (Mi domando in proposito quanto possa essere poi fondata la conseguente predicazione).
    Per un comune cattolico invece, come me di A.C., la Bibbia non si spiega affatto da sè o in modo privato o secondo rimandi e parallelismi.
    Lo dice S.Pietro nella sua II lettera(1,20-21) "Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poichè non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio".

    Non so su altri aspetti, ma su questo il neocatecumenato di Arguello è in grave errore.
    Ho chiuso e vi saluto.

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  171. Ma non è quel che pensano i protestanti? Qualcosa che ha a che fare col "sola Scriptura" e esclude la "Tradizione" della Chiesa?

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  172. Per Aldo,
    intanto ti trascrivo questa sintesi dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Poi, appena posso ricollegarmi, ti dirò il mio pensiero per quanto riguarda i NC, che da questo sono decisamente lontani.

    81 " La Sacra Scrittura è la Parola di Dio in quanto è messa per iscritto sotto l'ispirazione dello Spirito divino". Quanto alla Sacra Tradizione, essa conserva "la Parola di Dio, affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli Apostoli", e la trasmette "integralmente ai loro successori, affinché questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano".

    82 Accade così che la Chiesa, alla quale è affidata la trasmissione e l'interpretazione della Rivelazione, "attinga la sua certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Sacra Scrittura. Perciò l'una e l'altra devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e di rispetto" [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 9].

    84 Il "deposito" ( 1Tm 6,20 ) [Cf 2Tm 1,12-14 ] della fede ("depositum fidei"), contenuto nella Sacra Tradizione e nella Sacra Scrittura, è stato affidato dagli Apostoli alla totalità della Chiesa. [...].

    85 "L'ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio scritta o trasmessa è stato affidato al solo Magistero vivente della Chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo", [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 10] cioè ai vescovi in comunione con il successore di Pietro, il vescovo di Roma.

    95 "E' chiaro dunque che la Sacra Tradizione, la Sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi e congiunti che non possono indipendentemente sussistere e che tutti insieme, ciascuno secondo il proprio modo, sotto l'azione di un solo Spirito Santo, contribuiscono efficacemente alla salvezza delle anime" [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 10].

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  173. Propongo ad Aldo una mia riflessione che naturalmente non esaurisce l'argomento.

    Innanzitutto faccio notare che nessuna delle affermazioni che si riscontrano in ambito neocat, se presa a sé, può definirsi falsa.
    Anche questa che riguarda il fatto che la Bibbia si commenta da sé. Ad esempio anche i Rabbini dicevano che la Bibbia si commenta e si spiega da sola. Questo lo riscontra qualunque 'frequentatore' della Scrittura, cui spesso, in risposta, o come 'risonanza' di un certo passo, torna alla mente qualcosa si corrispondente in altre parti dei Sacri Testi.

    L' anomalia sta nel fatto di assolutizzare questo discorso (è uno dei tanti 'inganni sottili' della predicazione neocat) e di credere e far credere di poter fare a meno del Magistero o di una esegesi illuminata della Chiesa che sconfini dall'alveo esclusivo della costruzione kikiana.

    Anche perché, se non c'è un 'ascolto' nello Spirito della Parola, che è enormemente aiutato da una solita formazione all'esegesi e da una frequentazione degli insegnamenti e dei Sacramenti nella Chiesa, che certo non si trova nelle catechesi del cammino, si corre il rischio di far dire alla Parola quello che vogliamo noi e non quello con cui ci vuole interpellare!

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  174. L'interpretazione (del tutto umana) delle sacre scritture che ripudia o ignora quanto dice il magistero della chiesa consente di costruire una storia della chiesa del tutto artificiosa, su cui innestare un'ALTRA CHIESA

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  175. Leggete questo stralcio da una intervista al card Ratzinger sul problema del "sola scriptura". Lui qui parla dello "strappo" operato da Lutero, che sosteneva lo stesso principio espresso dall'iniziatore del cammino NC

    Card. Ratzinger:
    "In effetti credo che quello fu il momento decisivo, perché in questo modo si abbandonava l'idea cattolica di una Chiesa interprete autentica del vero senso della Rivelazione. Lutero non poteva più condividere quella certezza che nella Chiesa riconosce una coscienza comune superiore all'intelligenza e alle interpretazioni private. Così la relazione fra la Chiesa ed il singolo, fra la Chiesa e la Bibbia era radicalmente mutata. [...] Del resto questo problema sta in modo considerevole al fondo anche dei nostri colloqui con teologi cattolici: la teologia cattolica deve interpretare la fede della Chiesa; ma là dove essa passa direttamente dall'esegesi biblica ad una ricostruzione autonoma del teologo (o di Kiko, e gli facciamo un complimento -ndr), si fa qualcosa di diverso".

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  176. Grazie, mi avete dato l'occasione di approfondire la riflessione e direi questo: se ci si nutre solo dell'interpretazione personale si corre il rischio, anzi si incorre con certezza nell'errore di un confronto con la Parola estremamente individualista o narcisista, esposto a pericoli enormi di fraintendimento. E se la predicazione si fonda su questa abitudine rischia a sua volta di vendere fumo.
    Inoltre, se il discorso è riferito al comune credente, la situazione può essere pericolosa (perchè sganciata dall'insegnamento della chiesa), ma i 'danni' per cosi dire sono limitati al singolo individuo.
    Se invece tale metodologia è seguita dal predicatore laico (mi pare si usi la definizione di Catechista) allora la metodologia diventa assolutamente più pericolosa perchè la predicazione fondata su convinzioni personali maturate su uno studio soltanto "umano" della Scrittura, può sicuramente deviare dal solco entro cui fa stare la chiesa.
    Altra cosa, infatti, è nutrirsi di Lectio Divina, che è pratica ecclesiale specifica e sicura e sana, non esposta a fraintendimenti, specialmente se corroborata da un'altrettanto sana adesione all'insegnamento della Chiesa.

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  177. Forse è opportuno stringere i tempi per l'apertura del nuovo sito di cui parlavate ieri Mic e Gherardo.

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  178. A proposito del sito, sto preparando la struttura; aspetto anche i vostri contributi.

    Gherardo, la mia richiesta di una breve presentazione per il forum, diretta al cuore di chi accede e con cui vogliamo comunicare, forse si è persa nel mare magnum dei messaggi che sono piovuti oggi.

    La discussione si fa sempre più interessante, comunque.

    RispondiElimina
  179. Voglio parlare di un'altra delle aberrazioni del cammino, alla quale sarà bene allargare lo sguardo per proseguire nell'analisi che avete iniziata e che ritengo sia il caso di approfondire per il bene di molti, ma soprattutto per fare verità nella Chiesa...

    Non si è ancora evidenziato il fatto che nelle comunità neocatecumenali al presbitero viene di solito riconosciuta o quasi "concessa" solo la dimensione cultuale e funzionale dell'ordine sacro, mortificandolo se non addirittura privandolo della sua connaturale dimensione giurisdizionale che - come ben sappiamo - è parte integrante e costitutiva dell'ordine stesso. Spesso, infatti, è il catechista che si appropria indebitamente della potestà giurisdizionale propria del sacerdozio ministeriale.

    Avete presenti le 'confessioni pubbliche' estorte dai catechisti, alle quali il presbitero assiste, ma non nella sua funzione di amministrare il sacramento della riconciliazione, anzi deve assoggettarvisi anche lui?

    C'è da chiedersi: quale consonanza c'è con la "Lumen Gentium", la quale precisa che i sacerdoti "nelle singole comunità locali di fedeli rendono, per così dire, presente il vescovo, (...) santificano e governano la porzione di gregge del Signore loro affidata" (n. 28; Ev 1/355)?

    RispondiElimina
  180. Salve a tutti,
    io non ho avuto una grande esperienza del cammino, ma ho letto con attenzione tutte le pagine, partendo dall'ultima che è quella in cui sono entrata. Mi interessa molto quello che avete detto. Non lo immaginavo nemmeno lontanamente.
    Pensate che io ne sono uscita senza neanche entrarvi, dopo aver ascoltato tre mesi di catechesi ma aver colto qua e là nella mia Parrocchia segnali che mi hanno lasciata perplessa. A parte certe preparazioni di notte... avevo i bambini piccoli e pretendevano li portassi con me... a parte il disagio per loro, ma dopo l'intera faticosa giornata con loro, portarmeli appresso non mi sembrava nemmeno logico... e poi mi sono detta più riprese e, per il mio carattere, è stata la cosa che mi ha allontanata: Ma questi "Annunciano" e non discutono mai, ogni dialogo con loro è assolutamente impossibile! Che razza di esperienza è mai questa?

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  181. Ho letto il post di incammino...
    Grazie per aver aperto questo discorso, domani lo continueremo.
    Intanto ho ritrovato questo testo, molto eloquente e significativo di Giovanni Paolo II. Ma chi l'ha ascoltato? e chi l'ascolta?

    ""La prima esigenza che vi s’impone è di sapere mantener fede, all’interno delle Comunità, alla vostra identità sacerdotale. In virtù della sacra Ordinazione voi siete stati segnati con uno speciale carattere che vi configura a Cristo Sacerdote, in modo da poter agire in suo nome (cf. Presbyterorum ordinis, 2). Il ministro sacro quindi dovrà essere accolto non solo come fratello che condivide il cammino della Comunità stessa, ma soprattutto come colui che, agendo "in persona Christi", porta in sé la responsabilità insostituibile di Maestro, Santificatore e Guida delle anime, responsabilità a cui non può in nessun modo rinunciare. I laici devono poter cogliere queste realtà dal comportamento responsabile che voi mantenete. Sarebbe un’illusione credere di servire il Vangelo, diluendo il vostro carisma in un falso senso di umiltà o in una malintesa manifestazione di fraternità. Ripeterò quanto già ebbi occasione di dire agli assistenti ecclesiastici delle associazioni internazionali cattoliche: "Non lasciatevi ingannare! La Chiesa vi vuole sacerdoti, e i laici che incontrate vi vogliono sacerdoti e niente altro che sacerdoti. La confusione dei carismi impoverisce la Chiesa, non la arricchisce" (Giovanni Paolo II, Allocutio, 4, 13 dicembre 1979: Insegnamenti di Giovanni Paolo II, II/2 [1979] 1391). ""

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  182. Per Gabry
    grazie per la tua testimonianza!

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  183. A proposito del sacerdozio, mi riferisco a quanto viene già annunciato nelle prime catechesi (anche con schemi e lavagne), e cioè il considerare la gerarchia ecclesiale, – e in particolare il sacerdozio ordinato – come non indispensabili, illustrando la nuova idea di chiesa, nella quale la parrocchia ormai alla deriva va sostituita da non meglio chiarite cellule comunitarie

    C'è ancora molto da dire sul sacerdozio ordinato e sul sacerdozio dei fedeli come traspare dal resto della predicazione e come è inteso nella Chesa, ma per ora mi fermo qui.

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  184. Salve a tutti, eccomi di nuovo, sul Sacerdozio. Questo è il post n.1 di 3

    La visione della Chiesa sul sacerdozio appare molto chiara ed esplicita in questo:
    Estratto da: CEI Lettera ai Laici 27.3.2005

    ""Il Signore Gesù è presente nella sua Chiesa, che ne è come il sacramento, segno visibile e rivelatore. In quanto tale – ci ricorda il Concilio Vaticano II – «la Chiesa prega e insieme lavora perché la pienezza del mondo intero sia trasformata in popolo di Dio, in corpo del Signore e in tempio dello Spirito Santo». Ci ricorda pertanto la prima lettera di Pietro: «Stringendovi a lui [il Signore], pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impegnati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo» (1Pt 2,4-5)
    Per realizzare tale grandioso progetto, Cristo ha fatto del nuovo popolo di Dio “un regno di sacerdoti”: ha rivestito di “sacerdozio ministeriale” i pastori, ai quali ha affidato il compito di formare e dirigere tale popolo, e ha partecipato il “sacerdozio regale”, o comune, a tutti i battezzati, affinché esercitino il culto spirituale e operino per la salvezza degli uomini. «Sono elementi propri dell’originaria struttura inalienabile della Chiesa l’apostolo e la comunità dei fedeli, che si corrispondono tra loro in mutua connessione sotto il Cristo capo e l’influsso del suo Spirito».
    Si può dire pertanto che il sacerdozio ordinato dei pastori è finalizzato a far emergere e rendere operante il sacerdozio regale di tutti i fedeli; e il sacerdozio regale dei fedeli sussiste ed è autentico in quanto è congiunto al sacerdozio gerarchico, la cui pienezza risiede nel Vescovo «dispensatore della grazia del supremo sacerdozio». «Mancando la presenza e l’azione di quel ministero che si riceve mediante l’imposizione delle mani e con la preghiera, la Chiesa non può avere la piena certezza della propria fedeltà e della propria continuità visibile».
    La distinzione di grado e di funzione, quindi, non significa che nella Chiesa vi sia una zona riservata all’opera dei pastori e una riservata all’opera dei laici. L’azione pastorale è affidata alla Chiesa particolare; «ad essa, nella comunione dei suoi membri sotto la guida del Vescovo, è dato il mandato di annunciare il Vangelo», con compiti e responsabilità distinte e complementari per pastori e laici. Così pure l’azione pastorale nell’ambito secolare è altrettanto condivisa fra tutti i membri della Chiesa, anche se questa è ambito peculiare dei laici. ""

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  185. E, ancora, la visione delle Chiesa in questo estratto da: Giovanni Paolo II (Plenaria della Congregazione per il Clero, 15 ottobre 1998)

    ""Il presbitero è anzitutto guida del popolo a lui affidato. La struttura della Chiesa trascende sia il modello democratico che quello autocratico, perché si fonda sull'invio del Figlio da parte del Padre e sul conferimento della missione attraverso il dono dello Spirito Santo ai Dodici e ai loro successori (cfr. Gv 20, 21). , questo l'insegnamento già presente in Presbyterorum Ordinis, là dove il Decreto conciliare tratta "dell'autorità con cui Cristo fa crescere, santifica e governa il suo popolo" (cfr. 2). E questa un'Autorità che non ha origine dal basso e che non può, quindi, essere autonomamente definita nella sua estensione ed esercizio da nessun consesso di base.
    Il presbitero è, poi, m unione con il suo Vescovo maestro della Parola. Ne è maestro, essendone prima servo (cfr. PO 4). Tutti i fedeli, in forza dei sacramenti dell'iniziazione cristiana, sono chiamati ad evangelizzare, secondo il proprio stato di vita, ma il ministro ordinato compie tale missione con un’autorevolezza e una grazia che gli pervengono non dalla pur necessaria scienza e competenza, ma dall'ordinazione (cfr. PDV 35).
    Il presbitero è, infine, ministro dei sacramenti. Infatti non si può dare autentica evangelizzazione che non tenda a sfociare nella celebrazione dei sacramenti. Non può, dunque, esserci evangelizzazione che non sia orientata verso tale celebrazione (cfr. PO 5).""(

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  186. Non è una strategia saggia quindi quella di adottare, come nel cammino NC, piani che assumono come normale, ritenendola la più valida, una comunità senza un sacerdote pastore (ogni comunità NC ha invece come guide i 'catechisti', ai quali anche il sacerdote, utilizzato solo per la consacrazione, deve essere sottoposto).
    Il sacerdozio regale dei laici non deve venir incoraggiato oscurando il sacerdozio ministeriale degli ordinati, grazie al quale i sacerdoti non solo celebrano l’Eucaristia, ma sono anche padri spirituali, guide e maestri dei fedeli che sono stati loro affidati.
    Lo sviluppo di quello che anche nella Chiesa viene comunemente definito "ministero dei laici" è certamente un risultato positivo e fecondo del rinnovamento avviato dal Concilio Vaticano II. Particolare attenzione La Chiesa accorda alla formazione spirituale e dottrinale di tutti i ministri laici. In ogni caso essi devono essere uomini e donne di fede, esemplari nella vita personale e familiare, che con amore abbracciano "il pieno e integrale annuncio della Buona Novella" (Reconciliatio et paenitentia, n. 9) trasmessa dalla Chiesa.
    Ci sono chiare direttive anche diocesane per la formazione iniziale e permanente dei laici, che sono ufficialmente coinvolti nella vita parrocchiale e diocesana e non agiscono nell'ambito ristretto e 'chiuso' di una comunità parcellizzata all'estremo comme nel cammnio NC. Ma le direttive devono essere correttamente applicate, e questo costituisce, oggi, una sfida, laddove le parrocchie sono contrassegnate dalla presenza di comunità neocatecumenali.
    Non basta infatti aver ascoltato le catechesi di Kiko e aver avuto da lui (che non è un Vescovo di Santa Romana Chiesa!) mandato di trasmetterle come catechisti neocatecumenali, per svolgere il compito dell'annuncio e dell'evangelizzazione, che nel cammino assume tra l'altro modalità e accentuazioni del tutto avulse dagli insegnamenti della Chiesa e di evidente carattere 'settario'.

    Di questo soprattutto i Dicasteri Vaticani interessati dovrebbero prendere consapevolezza, oggi!!!

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  187. Grazie, in cammino... per il tuo valido contributo. Hai (avete) letto come è forte e chiaro anche l'altro messaggio di Giovanni Paolo II (dicembre 1979) virgolettato nel mio post di ieri 27 giugno, 0re 00,11 ?

    Come già promesso, appena riuscirò a collegarmi più a lungo (sono molto preso dal lavoro), dirò qualche mia osservazione. Intanto aspetto le vostre!

    A presto.

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  188. Mamma mia, ho letto i belloissimi (chiari e documentati) post di incammino. Grazie!
    Sarà un gran lavoro raccogliere e riorganizzare tutte le testimonianze, le riflessioni, le segnalazioni di questo blog, comprese queste ultime, davvero preziose.
    Penso che, nel sito, l'analisi del cammino dovrà apparire per aree tematiche: Eucaristia, senso del peccato (penitenza), Sacerdozio, settarismo, simbolismo (compreso l'uso di immagini e oggettistica cultuale - molto commercializzate, mi risulta - e canti), ecc.

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  189. Cara Miriam leggo solo ora il
    tuo post. Tu mi chiedi di buttare giu' una introduzione
    ad un forum o blog per il sito. Ebbene ci penso su e te lo mando, cerco di farlo al piu' presto. Un forum credo sia meglio del blog, e' importante credo fare un filtro per cercare di dare un indirizzo chiaro agli intenti e alle finalita'
    del sito. Interessanti i molti commenti che sono apparsi negli ultimi due giorni. Una riflessione che vorrei aggiungere e che troverebbe posto nel sito-forum riguarda l'impatto che l'esperienza del CN soprattutto sulla partecipazione ai sacramenti
    negli "ex" quando ritornano
    alla "normale" vita della parrocchia. Io personalmente ho avuto problemi nel tornare nel confessionale e nel modo di accostarmi alla comunione.
    Questo poi non facilitato dal fatto che dovendo spostarmi spesso per motivi di lavoro non ho avuto modo di rielaborare l'esperienza
    CN in seno ad un ambiente parrochiale stabile. Comunque mi piacerebbe
    sentire anche altre esperienze relative a questo argomento. Il sito potrebbe essere una occasione.

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  190. Caro Gherardo,

    anch'io sono d'accordo sulla necessità del forum e del filtro che ne garantisca un'essenziale controllo e dignità.

    Leggere la tua esperienza mi riapre ferite sopite da tempo.Anche io,appena allontanatomi dai neocatecumenali,in preda ad una sorda ribellione,non riuscivo a gustare la messa "normale" a lungo nè i sacramenti della confessione e dell'eucarestia.
    A distanza di anni mi accorgo quanto rimasi a lungo plagiato dai NC dopo essermi allontanato.Ci vollero anni.E'ncredibile,ma è cosi.

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  191. La cosa più difficile è riuscire a scoprire la bellezza e lo 'spessore' autentico nella semplicità.
    Il cammino ti fa sentire e vivere tutto come 'eccezionale'; la stessa esaltazione che si produce attraverso i canti e le 'atmosfere' create, producono stati d'animo di 'allegria' (come dice Kiko nella lettera al Papa a proposito dell'Eucrestia; il che è abbastanza riduttivo, direi!) o piuttosto di 'euforia'...
    Se ci pensate bene non sono cose che trasformano e si radicano nell'essere, ma restano in superficie: per questo c'è bisogno di riprodurle per 'credere' di star bene; ma in realtà si tratta di stati d'animo 'indotti', non spontanei.
    Diverso è il senso di 'gioia' e di 'pace' (che più che stato d'animo è un sentimento intimo, delicato, che viene dal profondo) che si produce nella 'preghiera del cuore' (intima e profonda, non sguaiata e altisonante) o vivendo la celebrazione eucaristica, lasciandosi 'toccare' dalla profondità dei segni - e dei significati che veicolano - molto eloquenti pur nella loro sobrietà.
    Sobrietà, essenzialità, equilibrio, che aiutano a 'rimanere' nella verità di noi stessi e di quello che ci circonda e non ci 'drogano', facendoci credere di essere speciali, ma ci 'costruiscono' dandoci la capacità di un 'ascolto' e di una 'risposta' autentici.
    Per questo ci vuole del tempo prima di perdere la dipendenza dallo 'straordinario' e riuscire a cogliere lo straordinario autentito nell''essenziale'

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  192. Cara Miriam,

    hai dato una spiegazione esauriente e con l'immdiatezza di chi ha provato questa esperienza e,in seguito,ha riflettuto a lungo su di essa.

    Chissà quante altre esperienze simili potremo leggere nel futuro forum,che mi auguro arrivi al più presto.

    Sono pronto a collaborare con ogni mezzo possibile.

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  193. Il Papa boccia la strana liturgia dei neocatecumenali



    Un libro autorizzato dai fondatori Kiko e Carmen fa l’apologia del Cammino, dottrinale e liturgica. Ma sul modo con cui celebrano la messa le critiche del Papa restano intatte.

    ROMA, 24 gennaio 2005 – Tra i nuovi movimenti sorti nella Chiesa cattolica negli ultimi decenni – sui cui “pericoli” ha messo in guardia un editoriale della “Civiltà Cattolica” del 19 agosto 2004 – ce n’è uno che più di altri è sotto osservazione: il Cammino Neocatecumenale.
    Iniziato nel 1964 in Spagna da Francisco “Kiko” Argüello e da Carmen Hernández (nella foto), il Cammino ha avuto uno sviluppo impressionante in tutto il mondo. Il 29 giugno 2002 la Santa Sede ne ha approvato lo statuto. Ma con ciò gli esami non sono finiti. Quello stesso anno, il 21 settembre, Giovanni Paolo II ha ricordato ai capi del Cammino: “Spetta ora ai dicasteri competenti della Santa Sede esaminare il direttorio catechetico e tutta la prassi catechetica nonché liturgica del Cammino stesso”.
    In effetti, i catechismi scritti da Kiko e Carmen, che modellano l’intero Cammino, non sono stati mai resi pubblici, e sono tutt’ora sotto l’esame della congregazione vaticana per la dottrina della fede.
    Scritti “in modo un po’ caotico, con formulazioni teoriche non nitide, con il ricorso a paradossi, più per immagini che per concetti” (così in una valutazione della loro stesura iniziale, da parte della congregazione vaticana del clero), essi si sono prestati negli anni ad accuse di errori dottrinali, che la loro pubblicazione riveduta e corretta dovrebbe fugare.
    Ma tale pubblicazione appare ancora lontana. Di nota c’è finora soltanto una sintesi delle prime quindici catechesi e dei successivi due giorni di convivenza, cioè della fase di nascita di ogni nuova comunità: due mesi su un arco di quindici anni che è la durata minima della catechesi del Cammino.
    La sintesi è stata resa pubblica – evidentemente per volontà di Kiko e Carmen e con l’utilizzo di loro testi inediti – alla fine del 2004, in Italia, da un sacerdote del Cammino, Piergiovanni Devoto, in un libro dal titolo: “Il neocatecumenato. Un’iniziazione cristiana per adulti”, stampato dall’editrice Chirico, di Napoli.
    Il libro è un’aperta apologia del Cammino Neocatecumenale, in risposta alle critiche fin qui avanzate anche da vescovi e cardinali autorevoli, prima e dopo l’approvazione dello statuto.
    Avvalorano tale apologia la calorosa prefazione scritta dall’arcivescovo Paul Josef Cordes, presidente del pontificio consiglio “Cor Unum”, e più ancora le innumerevoli attestazioni di stima da parte di Giovanni Paolo II, raccolte nella seconda parte del libro.

    * * *
    C’è però un punto sul quale l’apologia resta debole. E riguarda la prassi liturgica del Cammino.
    I neocatecumenali usano celebrare la messa domenicale il sabato sera, separatamente dalla comunità parrocchiale alla quale appartengono. Non solo. Dato che ciascuna comunità neocatecumenale corrisponde a un preciso stadio del Cammino, ciascuna comunità di venti, trenta persone ha la sua messa. Se in una parrocchia vi sono dieci comunità, il sabato sera vi saranno dieci messe a sé stanti, in locali separati. Dal 2002 lo statuto approvato dalla Santa Sede obbliga tali messe ad essere “aperte anche ad altri fedeli” (art. 13, 3), ma nei fatti niente è cambiato.
    E poi, soprattutto, è il modo con cui le messe sono celebrate a sollevare forti riserve, in Vaticano e fuori.
    Il 7 ottobre 2004 Giovanni Paolo II ha indetto per tutta la Chiesa “l’anno dell’eucaristia”, con la finalità di ravvivare la celebrazione della messa. A tale scopo ha scritto la lettera apostolica “Mane Nobiscum Domine”, dopo aver già pubblicato nel 2003 l’enciclica “Ecclesia de Eucharistia”, seguita il 25 marzo 2004 dall’istruzione “Redemptionis Sacramentum” della congregazione per il culto divino, “su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la santissima eucaristia”.

    Tra l’enciclica, l’istruzione, le indicazioni per l’anno eucaristico da un lato, e la prassi liturgica del Cammino Neocatecumenale dall’altro, il confronto è stridente. Il libro “autorizzato” di don Devoto cerca di difendere il Cammino da alcune delle accuse ricorrenti: in particolare di oscurare la natura sacrificale della messa e di minimizzare la permanente presenza reale di Cristo nel pane consacrato. E per giustificare la prassi liturgica del Cammino l’autore si rifà a testi inediti di Kiko e di Carmen, nei quali essi dettano ai discepoli una loro particolarissima storia della messa, stando alla quale il grande merito del Cammino sarebbe di riportare la celebrazione della messa alla purezza delle origini. Ma è proprio questa ricostruzione storica – con la prassi che ne vien fatta derivare – il punto più criticabile dell’apologia.
    Eccone qui di seguito alcuni passaggi esemplificativi, tratti dalle pagine 71-77:

    “Nel corso dei secoli l’eucaristia è stata spezzettata e ricoperta, rivestita fino al punto che noi non vedevamo nella nostra messa da nessuna parte la risurrezione di Gesù Cristo”...

    “Nel IV secolo, con la conversione di Costantino e con l’ingresso nella Chiesa di masse pagane che non capiscono né vivono la Pasqua, il cristianesimo diventa religione ufficiale dell’impero e, pertanto, protetto. Va in chiesa per celebrare l’eucaristia anche l’imperatore col suo corteo: nascono così liturgie di ingresso, rese solenni da canti e da salmi, che perdurano nel tempo e, quando questi vengono poi eliminati, rimane solo l’antifona, senza più il salmo, costituendo un vero e proprio assurdo”...

    “Analogamente prendono campo le processioni offertoriali, nelle quali emerge la concezione propria della religiosità naturale che tende a placare la divinità mediante doni e offerte”...

    “Col passare dei secoli le orazioni private che si inseriscono in notevole quantità nella messa. L’assemblea non c’è più, la messa ha preso un tono penitenziale, in netto contrasto con l’esultanza pasquale da cui è sorta”...

    “E mentre il popolo vive la privatizzazione della messa, da parte dei dotti vengono elaborate teologie razionali, che, se contengono ‘in nuce’ l’essenziale della Rivelazione, sono ammantate di abiti filosofici estranei a Cristo e agli apostoli”...

    “Allora si capisce perché sorse Lutero, che fece piazza pulita di tutto ciò che credeva fosse aggiunta o tradizione puramente umana”...

    “Quando si perde di vista che cosa è il sacramento, che cosa è il memoriale, allora si passa a dare definizioni filosofiche che non solo non possono esaurire la realtà che contengono, ma sono necessariamente legate alla filosofia che le esprime. Così Lutero, che non ha mai dubitato della presenza reale di Cristo nell’eucaristia, ha rifiutato la ‘transustanziazione’, perché legata al concetto di sostanza aristotelico-tomistico, estraneo alla Chiesa degli apostoli e dei Padri”...

    “La rigidità e il fissismo del Concilio di Trento generarono una mentalità statica in liturgia, arrivata fino ai nostri giorni, pronta a scandalizzarsi di qualsisasi mutamento o trasformazione. E questo è un errore, perché la liturgia è vita, una realtà che è lo Spirito vivente tra gli uomini. Perciò non lo si può mai imbottigliare”...

    “Usciti fuori da una mentalità legalista e fissista, abbiamo assistito col Vaticano II a un profondo rinnovamento della liturgia. Sono stati tolti dall’eucaristia tutti quei paludamenti che la ricoprivano. È interessante vedere che in origine l’anafora [cioè la preghiera della consacrazione] non era scritta ma improvvisata dal presidente”...

    “La Chiesa ha tollerato per secoli forme non genuine. Così si è visto che il ‘Gloria’, che faceva parte della liturgia delle ore recitate dai monaci, è entrato nella messa quando delle due azioni liturgiche si è fatta un unica celebrazione, e che il ‘Credo’ è comparso all’apparire di eresie e di apostasie. Anche l’’Orate Fratres’ è esempio culminante delle preghiere con cui si infarciva la messa”...

    “La celebrazione dell’eucaristia il sabato sera non è per facilitare l’esodo domenicale, ma per andare alle radici: il giorno di riposo per gli ebrei parte dalle prime tre stelle del venerdì e i primi vespri della domenica per tutta la Chiesa sono da sempre il sabato sera”...

    “Il sabato si tratta di entrare nella festa con tutto l’essere, per sedersi alla mensa del Gran Re e gustare già ora il banchetto della vita eterna. Dopo la cena, un po’ di festa cordiale e amichevole concluderà questa giornata”...

    * * *
    I frutti di questa discutibile lezione di storia sono visibili nelle liturgie celebrate dalle comunità neocatecumenali in tutto il mondo. Le messe sono celebrate quasi sempre, comunità per comunità, non nelle chiese, ma in locali di parrocchia. Secoli di architettura e di arte sacra sono così azzerati. E sostituiti da una nuova ambientazione tipica del Cammino, dominata da una grande tavola da pranzo quadrata al centro della stanza. Le immagini in uso sono nello stile del fondatore, Kiko, che è pittore bizantineggiante. E così i canti. L’accompagnamento musicale è alla chitarra, definito lo strumento “che più si avvicina all’antico salterio ebraico”. La celebrazione è formalmente aperta a chiunque. In realtà il momento d'ingresso è uno scambio di saluti, di presentazioni, di applausi, che fanno da sbarramento agli estranei alla comunità.
    Nella liturgia della Parola le letture sono precedute e seguite ciascuna da lunghe “ammonizioni” da parte dei catechisti, e seguite da “risonanze” da parte di numerosi presenti. L’omelia del sacerdote poco si distingue dall’insieme dei commenti.
    La liturgia eucaristica si distacca anch’essa dalla norma per riproporre invece i presunti gesti fisici della primitiva comunità apostolica: col pane che è una grossa pagnotta impastata e cotta dalla comunità secondo le precise istruzioni di Kiko, col vino che circola di mano in mano in boccali, con la comunione che è un mangiare e bere tra commensali seduti, attorno alla tavola da pranzo...
    * * *

    Lo statuto del Cammino Neocatecumenale è stato approvato nel 2002 dalla Santa Sede “ad experimentum” per cinque anni. Ai vescovi è affidato il compito di vigilare sulla sua applicazione.
    Diversi vescovi hanno avanzato riserve, anche recentemente. Ad esempio quello di Brescia, Giulio Sanguineti. Nel 2004, in una lettera, ha scritto che "bisogna evitare che l'eucaristia celebrata nelle comunità neocatecumenali venga percepita come la 'vera' eucaristia rispetto a quella celebrata per tutti i fedeli".
    Altri vescovi, invece, e in numero crescente, sono entusiasti del Cammino. Ne ammirano la forza di propagazione e la fioritura di vocazioni.
    Giovanni Paolo II è uno dei loro più convinti sostenitori. In Vaticano, li appoggia con forza il cardinale Crescenzio Sepe, prefetto della congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.

    Ma anche fuori della Chiesa i neocatecumenali fanno qua e là fortuna. Da quando hanno costruito una loro cittadella mondiale sul monte di Korazym, sopra il Mare di Galilea, inaugurata nel 2000 dal papa in persona e frequentatissima da loro pellegrini, godono in Israele di grande favore, specie in alcuni settori dell’ebraismo osservante.
    Nel 2004 il Cammino Neocatecumenale stava addirittura per avere in concessione dal governo israeliano l’uso permanente dell’aula del Cenacolo, a Gerusalemme. La concessione è stata bloccata in extremis. Il progetto allo studio del governo israeliano è di donare l’uso del Cenacolo al papa.

    La risposta Neocatecumenale

    ROMA, 19 gennaio 2006 – Le prime parole della prima lettera enciclica di Benedetto XVI, quasi un’insegna del suo pontificato, sono “Deus Caritas Est”, Dio è amore. Ma ai gradi alti della Chiesa non tutti sono amorevoli e solidali, con questo papa. Le resistenze ai suoi indirizzi sono tenaci e diffuse, qua e là in crescendo. E si tengono quasi tutte al riparo dell’anonimato. L’unica resistenza aperta, firmata, è quella che il Cammino Neocatecumenale ha opposto a una normativa papale dello scorso dicembre che ha colpito in pieno uno dei suoi capisaldi.

    Il Cammino, fondato e diretto dagli spagnoli Kiko Argüello e Carmen Hernández, è oggi il più rigoglioso dei nuovi movimenti cattolici sbocciati nell’ultimo mezzo secolo. È presente in 900 diocesi di tutti i continenti ed è forte di un milione di seguaci raggruppati in più di 20.000 comunità, con 3.000 preti e 5.000 religiose. Ha una rete internazionale di 63 seminari “Redemptoris Mater” che fanno il pieno delle vocazioni, in controtendenza col vuoto di tanti seminari diocesani.
    A contribuire alla sua espansione numerica è anche l’alto numero di figli che le sue famiglie mettono al mondo, fino a dieci, dodici o persino di più. Ogni anno molte dozzine di queste famiglie partono in missione per terre lontane. Lo scorso 12 gennaio ne sono partite d’un sol colpo da Roma 200, con la benedizione personale di Benedetto XVI sceso a incontrarle in un’aula Nervi gremita e vibrante d’entusiasmo: con meta la Patagonia o il Giappone, ma anche le zone più scristianizzate d’Europa, la Francia, l’Olanda, l’ex Germania dell’Est.
    Con un simile patrimonio di successi, è naturale che i neocatecumenali raccolgano l’appoggio di vescovi e cardinali in gran numero. Due di questi patroni, il cardinale Crescenzio Sepe, prefetto della congregazione vaticana “de Propaganda Fide”, e il cardinale Theodore McCarrick, arcivescovo di Washington, erano al loro fianco nell’aula Nervi il 12 gennaio. Sui neocatecumenali sono anche piovute negli anni delle critiche, specie contro il loro ritagliarsi uno spazio separato nella Chiesa, con un proprio catechismo segreto, con propri rituali, con una propria gerarchia parallela. Ma tali critiche sono sempre state soverchiate dal sostegno senza riserve loro concesso da Giovanni Paolo II.

    Con Ratzinger papa, però, non è più così. C’è una cosa dei neocatecumenali che il nuovo papa non accetta, e che tocca il cuore della vita cristiana: è il modo atipico con cui essi celebrano la messa (1). In effetti, la messa che ogni sabato sera ognuna delle 20.000 comunità del Cammino celebra, separatamente dalla parrocchia e dalle altre comunità sorelle, segue molto più i dettami del fondatore Kiko Argüello che non i canoni liturgici validi universalmente per la Chiesa cattolica.
    Invece dell’altare nell’abside c’è al centro dell’aula una grande tavola da pranzo quadrata, attorno a cui i neocatecumenali fanno la comunione seduti. Invece delle ostie, si dividono e mangiano un grosso pane azimo di farina di frumento, per due terzi bianca e per un terzo integrale, preparato e cotto per un quarto d’ora con le regole minuziose stabilite da Kiko.
    Il vino lo bevono da coppe, sempre stando seduti.
    L’omelia è surrogata dai commenti spontanei dei presenti, prima e dopo ciascuna delle letture del Vangelo, di San Paolo e dell’Antico Testamento.

    Ebbene, a tutto questo Benedetto XVI ha ordinato di mettere fine. L’ha fatto con una lettera consegnata a metà dicembre ai tre responsabili supremi del Cammino, Kiko, Carmen e il sacerdote italiano Mario Pezzi. La lettera è firmata dal cardinale Francis Arinze, prefetto della congregazione vaticana per la liturgia, ma fin dalle prime righe dice chiaro che queste sono “le decisioni del Santo Padre”. Seguono sei comandi inequivocabili.
    Ad esempio, per quanto riguarda la comunione, le diposizioni della lettera sono testualmente queste:

    “Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo” (2).

    Ma invece che obbedire e basta, i neocatecumenali hanno disobbedito asserendo d’essere obbedientissimi.

    Quando il vaticanista Andrea Tornielli ha dato per primo la notizia dei richiami del papa, subito il portavoce ufficiale del Cammino e suo responsabile negli Stati Uniti, Giuseppe Gennarini, ha protestato che quegli ordini erano in realtà un’approvazione (3).
    Quando il 27 dicembre www.chiesa.espressonline.it ha pubblicato la lettera di Arinze integrale, lo stesso Gennarini ne ha messo in forse addirittura l’autenticità. Ha aggiunto che, se anche la lettera fosse autentica, “questo non cambia la sua natura di instrumentum laboris confidenziale ed interno”, privo di forza normativa. Ha ribadito che l’unica norma valida “è la conferma della prassi liturgica del Cammino da parte del Santo Padre”. E a riprova ha citato la benedizione che il papa avrebbe concesso di lì a pochi giorni alle famiglie neocatecumenali in partenza per le missioni, nell’udienza del 12 gennaio (4). L’udienza infatti c’è stata. E anche la benedizione. Ma c’è stato anche un secondo, sonoro richiamo di Benedetto XVI ad obbedire:

    “Di recente la congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il servo di Dio Giovanni Paolo II. Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgicic approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate” (5).

    Nessun commento è venuto dai dirigenti del Cammino, dopo questo secondo richiamo del papa.
    Risulta però che nelle 20.000 comunità sia passata la consegna di continuare come prima.

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  194. Carissimi,

    leggendo il post inserito da amanuense, ho rivissuto il mio disagio nell'ascoltare quella predicazione aberrante e anche nel vivere il momento della 'comunione' nel 'grande chiasso' o quello finale del ringraziamento nella sguaiatezza (le cosiddette esaltanti danze davidiche) invece che nella intimità col Signore, che ero solita 'gustare' nelle celebrazioni cosiddette 'normali', quelle dei cristiani di serie B senza chitarre, canti ritmici dallo stile gitano - capaci di esaltare e proiettarci fuori di noi stessi più che di raccogliere le potenze del nostro animo per rivolgerle al Signore.

    Questa è solo l'espressione del mio 'sentire'. Più tardi, appena posso, parlerò, invece della sostanziale differenza non solo tra lo stile, ma anche nei contenuti degli insegnamenti che introducono alla celebrazione eucaristica.

    Un abbraccio a tutti

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  195. A proposito della mia conclusione, mi sono accorta che su questa pagina è stato già detto molto di fondamentale sull'Eucaristia: potete cercarvi il messaggio di Luca del 10 giugno... e altri successivi

    Alla prossima!

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  196. Ringrazio Amanuense per il suo scritto dettagliato, chiaro e ben documentato. Questo è un testo da copiare e diffondere.

    Per quanto mi risulta, confermo inoltre le sue ultime parole perché nulla è cambiato, né per ora si intende cambiare, nella celebrazione delle liturgie neocat.

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