martedì 15 gennaio 2008

Il Papa annulla la visita a "La Sapienza"

Sconcerto dolore indignazione: Roma, il Papa costretto ad annullare la visita all'Università "La Sapienza"

In quanto “vittoria degli intolleranti l’epsodio di oggi ci spinge ancora di più a continuare la battaglia della fede amica della ragione, portata avanti in prima linea dal Papa”.

Oremus pro Pontifice nostro Benedicto
Dominus conservet eum et vivificet eum et
beatum faciat eum in terra et non tradat eum in animam inimicorum eius

Preghiamo per il Papa Benedetto.
Il Signore Lo conservi, Gli doni vita e salute,
Lo renda felice sulla terra
e Lo preservi da ogni male. Amen.

24 commenti:

  1. ...la buffonata della Sapienza mi sa tanto di revanchismo contro il Papa per aver osato,tra l'altro, qualche giorno fa mettere il naso nel caos urbano di Roma.
    Nulla avviene a caso e la forzatura nel "montaggio" dell'affaire Sapienza è stata ed è fin troppo evidente.
    Ci prepariamo a tempi trucidi,come si dice a Roma.

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  2. Riuniamo qui in un unico post tutti i commenti spontaneamente arrivati sull'altra pagina

    livio ha detto...
    Una piccola parentesi rispetto al tema, a proposito della visita di Benedetto XVI all'università La Sapienza.
    Come primo impulso, viene da pensare che è stato un azzardo accettare l'invito di portare il Papa nella tana del lupo, cioè in una roccaforte del laicismo scientista ed anticattolico, per il possibile innesco di contestazioni irriverenti e sacrileghe alla persona stessa del Papa.
    Poi, apprendiamo che la dirigenza dell'ateneo ha cambiato atteggiamento, salutando l'arrivo del Pontefice come confronto con una persona di pace e, si suppone, predisponendo l'ambiente ad una maggiore calma.
    Da dove arriva tanto improvviso buonismo? Da dove scaturisce tanta improvvisa apertura dopo le prese di posizione furiose dei giorni scorsi - basta guardare le scritte sui muri - ad eccezione del solito gruppetto irriducibile di docenti e studenti ?

    Forse da un paio di motivazioni.
    La prima, che il Papa attuale gode di un prestigio popolare superiore a quel che si potesse prevedere, per cui chiunque si metta apertamente contro di lui va incontro inesorabilmente ad uno scadimento di prestigio e all'impopolarità, con ovvie conseguenze dirette ed indirette.
    La seconda, derivata dalla prima, che ormai si nota una strategia duplice negli avversari del Pontefice:
    osteggiarlo nel sommerso ed accoglierlo nell'ufficialità.
    E, si badi, ciò avviene sia dentro che fuori della Chiesa.
    La vicenda neocatecumenale ne è forse l'esempio più eclatante sul piano interno, così come la vicenda della Sapienza lo è su quello esterno.
    Il personaggio Ratzinger ha spiazzato tutti da quando è diventato Papa : i progressisti, perchè si è rivelato un Papa lucido ed illuminato e non il panzerkardinal della reazione retriva che si auspicavano per poterlo combattere a spada tratta; i tradizionalisti, perchè pur non comportandosi da reazionario, ha pian piano riscoperto e rivitalizzato alcuni aspetti fondanti della fede e della tradizione cattolica messi in ombra nei trascorsi decenni.
    Dunque, è presumibile che alla Sapienza staranno al gioco, accoglieranno il Pontefice con sussiego e sorrisi di circostanza, perchè ciò gli impone il cambio di strategia ed il calcolo diplomatico.
    Per parte sua, il Papa non si è tirato indietro, nonostante alcuni rischi, probabilmente per alcuni validi motivi: perchè fa parte della sua missione confrontarsi con il mondo inclusi gli antagonisti, perchè per temperamento non rifugge le sfide intellettuali, perchè alla Sapienza vi sono anche cattolici e non solo laici mangiapreti e portare la sua testimonianza non può che rafforzare lo spirito e la posizione di questa minoranza surclassata. E, non ultima, per la sommessa speranza di spostare sul versante della tolleranza e della ragionevolezza qualche coscienza oggi piattamente intruppata nella mentalità laicista ed ateista.

    15 gennaio, 2008 12:11

    Lucio ha detto...
    Caro Livio, come vedi il Papa si è dimostrato più coraggioso dei prof della Sapienza e alla fine se ha rinunciato alla visita è stato per non fomentare disordini nelle fazioni a lui avverse.
    Ora, l'ostracismo l'hanno fatto gli atei e superlaici dell'ateneo.
    Immaginiamo se fosse accaduto il contrario, cioè se il Papa avesse negato di ricevere rappresentanti dell'ateneo: si sarebbe scatenata una campagna nazionale contro il reazionario 'capo del Vaticano'.
    E dire che questi soggetti si definiscono i campioni della democrazia e del pensiero libero...

    15 gennaio, 2008 17:54

    stephanos78 ha detto...
    Volevo aprire una dolorosa parentesi.

    Santo Padre! Dolce Gesù in terra!

    Gli attacchi verggnosi, le persecuzioni, le vomitevoli "posizioni" della "società cvile" mostrano una cosa chiara: Lei, Santità E' NEL GIUSTO! Il Signore è con Lei! Dio la precede! Lei, Santo Padre, è la NOSTRA COLONNA PORTANTE! La nostra Pietra "scartata dai costruttori" che è divenuta "testata angolare"!

    Non tema i lupi! Noi siamo con Lei, Santità! La seguiremo anche in capo al mondo! Dove Lei Vorrà e dove Dio La Porterà!

    Sempre di più è evidente il disgustoso "stato" Oligarchico-Massonico-Plutocrate in cui ci troviamo! Negatore di ogni diritto umano! Da quelli basilari, come la Vita, a quelli meno basilari!

    Ma Santo Padre! NON CURIAMOCI DI QUESTO STATO! La Sua Testimonianza è preziosa come l'oro! Il suo Apostolato è la nostra Linfa Vitale!
    Continui! Continui SEMPRE! Non ci abbandoni mai! Noi siamo suoi!

    VIVA BENEDETTO XVI! VIVA IL SANTO PADRE! VIVA IL NOSTRO PIETRO!

    Dio la Benedica, Santo Padre! La Beata Madre nostra la protegga sempre!

    15 gennaio, 2008 18:35

    Miriam ha detto...
    L'annullamento della visita del Papa alla Sapienza è una notizia sconcertante e grave ed è una sconfitta della Ragione, perché significa che ci si può permettere di bloccare la voce della Chiesa e di far perdere un'opportunità di crescita per tutti, compresi i cattolici che, sia pure in minoranza, avevano il diritto di ascoltare il Papa.
    E comunque

    15 gennaio, 2008 18:46

    Francesco ha detto...
    La vergognosa pagina della storia italiana che stiamo vivendo oggi, ci trovi tutti solidali(e non solo per convenienza,come fanno alcuni) con il nostro Sommo Pontefice.
    In lui un esempio di coraggio e di fermezza,anche davanti al non definibile gesto dei 67 pseudoprofessori della Sapienza.

    15 gennaio, 2008 19:02

    Lino ha detto...
    E così, dopo l'immondizia campana, adesso finiremo nelle cronache di tutto il mondo per aver impedito al Pastore della Chiesa cattolica mondiale, nello stesso Paese che lo ospita, non in una repubblica delle banane sudamericana, di visitare un ateneo ed incontrare docenti e studenti.
    Come notava qualcuno, questi si atteggiano a liberi pensatori e difensori della democrazia ma sono il peggio del pensiero e della democrazia.
    Per grazia di Dio, sono minoranza politica altrimenti oggi, in conseguenza di quel libero pensiero, le chiese in Italia sarebbero chiuse, profanate e trasformate in centri di aggregazione giovanile (leggi baldorie) ed i sacerdoti in carcere, come avviene negli stati in cui l'ideologia che ispira quei liberi pensatori della Sapienza è giunta al governo.
    E per favore, si cambi il nome all'ateneo: da oggi in poi si dovrà chiamare università dell'Arroganza Ignorante.

    15 gennaio, 2008 19:08

    Anonimo ha detto...
    Io suggerirei Università dell'Insipienza: è più coerente con quanto lì perpetrato.

    15 gennaio, 2008 19:19

    Gert ha detto...
    Non sarebbe nemmeno fuori luogo "La scemenza"

    15 gennaio, 2008 19:28

    Emilio ha detto...
    Cari fratelli, come italiano mi vergogno di quanto accaduto alla Sapienza e, inginocchiato simbolicamente davanti al Santo Padre, gli chiedo umilmente insieme a tantissimi credenti a lui fedeli di non avvilirsi per questo ignobile e vile rifiuto.
    Noi siamo tutti con lui e questi pochi lestofanti e fanatici che oggi esultano alla notizia della rinuncia alla sua visita sono condannati alla pubblica e perpetua esecrazione.
    Dio li perdoni per il terribile sacrilegio e l'offesa gravissima al suo Vicario sulla Terra.

    15 gennaio, 2008 20:21

    Paco ha detto...
    Cattivi maestri e seminatori di odio, i nemici della Chiesa che allignano nella Sapienza porteranno solo danno all'ateneo.
    Io spero che tutti i genitori che hanno figli lì iscritti li facciano iscrivere ad un'altra università: quali insegnamenti possono mai apprendere in un luogo di odio e di intolleranza?

    15 gennaio, 2008 20:32

    Anonimo ha detto...
    ormai la follia e la volgarita' dilagano

    la smania di visibilita' mediatica
    ottenebra le menti
    anche quelle dotate

    15 gennaio, 2008 21:04

    felice ha detto...
    non mi meraviglia + di tanto sta storia de La Sapienza... considerando certi elementi ke frequentano la mia Università... se ci fossero ankora gli ideali... adesso si kiamano mode, perkè gli ideali veri sono scomparsi... concediamo la laurea a ki ha fatto DELLA cannabis una ragione di vitaaaaa.... APPLAUSI SIGNOR MINISTRO

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  3. caro Francesco piuttosto credo che la cosa venga da più lontano e sia a più ampio raggio...

    Il Papa ha fatto bene a non andare.

    Coloro che chiedono libertà per tutto e per tutti come giustificano di aver impedito alla Suprema Autorità Religiosa del mondo occidentale la visita all'Università, la stessa Università che ha aperto le porte alla massima autorità teologica dell'islam sunnita, lo sheikh di Al Azhar, Mohamed Sayed Tantawi?

    Così infatti scrive su Libero Renato Farina:

    "C'è una specie di cristofobia dominante in certi ambiti intellettuali italiani: un odio quasi neroniano, che si trasforma in amore sollecito e pastorale verso gli islamici purchè siano estremisti. L'Università La Sapienza di Roma ha siglato il 15 giugno del 2006 un accordo per la creazione di un Comitato accademico italo-egiziano di «studi comparati per il progresso delle scienze umane nel Mediterraneo» (Oscum), tra la celebre università islamica di Al Azhar, considerata una sorta di Vaticano sunnita, e un cartello di cinque università italiane tra cui primeggia appunto La Sapienza di Roma. L'accordo è stato firmato alla presenza dello sheikh di Al Azhar, Mohamed Sayed Tantawi, ritenuto la massima autorità teologica dell'islam sunnita."

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  4. Anche questo è in tema.

    Ho letto una dichiarazione del Ministro Turco, riferita alla celebrazione del 13 gennaio, sul fatto che il Papa avrebbe celebrato poco "democraticamente" dando le spalle al popolo.

    A parte l'ignoranza crassa della dichiarante, possibile che non ci sia uno straccio di giornalista in grado di pubblicare tre righe di precisazione: "Il Papa non dà le spalle al popolo, ma celebra orientato verso il Signore insieme al popolo"???
    :((

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  5. I nostri sempre in agguato oggi latitano:l'argomento non li riguarda

    Credo restino valide queste parole di Zichichi: "i laicisti, dominano il mondo mediatico con autentiche sciocchezze mandate per televisione e noi cattolici non siamo capaci di contrastare efficacemente queste bufale. Esiste un deficit di comunicazione cattolico, questo è vero".

    Oltre alle sciocchezze in TV,la stampa nazionale fa pena per come sta facendo informazione su questa storia

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  6. C'è una capacità mediatica nel dare il massimo risalto a iniziative di persone più o meno qualificate quando
    queste rispecchiano l'ideale ateo materialista e nel tacitare un resto
    che magari resta in silenzio o è
    indifferente. Toccando le leve giuste
    si può ottenere un risultato come
    quello di oggi, se di risultato si può parlare...

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  7. "La Sapienza" ha dimostrato di non essere in grado di confrontarsi, come ogni perdente ha rifiutato anche il dialogo.
    Chi rifiuta il dialogo, perde in partenza ed il suo avversario non ha bisogno di dimostrare altro...

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  8. "Chi rifiuta il dialogo, perde in partenza ed il suo avversario non ha bisogno di dimostrare altro..."

    il problema è che non sono neppure in grado di capirlo, magari ritengono di aver ottenuto una vittoria

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  9. Quod differtur non aufertur

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  10. Il mondo scientifico ha perso la capacità e sopratutto la volontà di riflettere su se stesso.

    Inoltre la sinistra italiana sta premendo per avere i pacs e il testamento biologico ( = eutanasia), l'aborto c'è già e non si tocca, e hanno paura che il papa possa chiedere una riflessione etica su questi argomenti a tutti gli italiani, non solo ai cattolici.

    che bell'esempio di laicità questa censura da parte dell'università, che dorebbe essere il luogo del col confronto, della circolazione delle idee.
    evidentemente di emuli di Odifreddi , che non è di Roma, ma è sempre un maestro del pensiero vuoto, ce ne sono dappertutto.

    Io spero che i giornali adesso daranno un maggior risalto al discorso del papa, che verrà consegnato comunque.

    Non avrei mai pensato che saremmo arrivati, in Italia, ad aver paura del papa, ad aver paura della verità.
    Se questi sono i segni dei tempi... ci dobbiamo preparare a nuove derive ideologiche, portatrici di violenza come 30 anni fa?

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  11. Sto ascoltando la Turco in Tv:
    siamo tornati agli anni '70 quando la sinistra a parole si dissociava dalla violenza degli studenti, e poi di fatto se li teneva sulle ginocchia?

    Adesso sta dicendo che non approva gli studenti ma li comprende, perchè questa Chiesa è troppo chiusa, incapace di dimostrare amore.

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  12. SENZA PAROLE, non posso esprimere il mio dolore.

    Ciò che si è visto è la sapienza di una università che si è dimostrata ignorante! Lo stesso paese accoglie la sede del Papa ed è la propria città che lo respinge, sento grande vergogna di essere italiana.

    Respinto in casa propria ... così come vediamo accadere tra le autorità ecclesiali.
    Anche quella parte del clero che sta contestando questo pontefice, contribuisce a che accadano cose come queste. Spero almeno sia servito a tanti di loro a capire quanto i tempi sono duri e si ravvedano prima di cadere nella fossa da loro stessi cavata.

    Santo Padre, purtroppo i lupi sono in tanti, dentro e fuori!
    Sappiamo che stiamo attraversando uno dei tempi più difficile per la nostra Chiesa, e a Lei il duro compito di condurLa, una durissima misione. NOI CONTIAMO CON LEI, CON LA SUA GUIDA.

    Che Dio la Benedica e dia il coraggio e la fermezza necessaria per affrontare ogni tipo di attacco.

    NOI CI NUTRIAMO CON LE SUE PAROLE E ABBIAMO BISOGNO DI ASCOLTARLA!
    SIA FORTE E NON CI ABBANDONI MAI!

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  13. Profonda, profondissima tristezza, anche perchè tutto questo è avvenuto nell'università dove sono iscritto.

    Una vergogna vera.

    Giovedì avrei partecipato e anche molto volentieri. Non riesco a capire come sia possibile che la volontà di pochi riesca ad imporsi in questo modo sulla massa.

    Mi sembra si sia arrivati ad un livello di pazzia assurdo. Non ho parole.

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  14. Dice Michela: Non avrei mai pensato che saremmo arrivati, in Italia, ad aver paura del papa, ad aver paura della verità.


    Concordo. Questa opposizione verso il Papa ha alla fine una sola radice: la paura.

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  15. No, m, non si tratta di paura ( e di chi, del Papa?),di chi va ad accogliere e a manifestare il suo amore a tutti,nel più puro stile cristiano e nel segno della Croce?

    Se fosse stata paura,nessuno avrebbe alzato il coltello contro l'immagine stessa della Chiesa, come è stato fatto,nessuno avrebbe visto nel Papa un antagonista.

    Come diceva Mic ieri sera, la Sapienza non ha avuto paura di Al Azhar, Mohamed Sayed Tantawi; perchè avrebbe dovuto aver paura del Papa?

    C'è una grande frattura tra i cattolici chiusi e ripiegati su se stessi e i manipolatori delle menti e delle ideologie. E in tutto ciò movimenti come il vostro che predicano anacronistiche fughe dal Mondo,rinnegano il Mondo, hanno grosse responsabilità.

    E' venuta meno la gioia(non l'orgoglio) di essere e di professarsi cattolici, di apparire ciò che si è senza timori.

    E Papa Ratzinger è comunque mal visto dalle frange impazzite dell'ideologismo sinistrorso anche grazie alla fronda roboante che viene fatta al Papa dall'interno della Chiesa stessa, non condividendo o ostacolando pesantemente il suo sforzo di ripristinare la correttezza dottrinaria e liturgica, inquinata da tante fantasie pseudoecclesiali negli ultimi 50 anni.

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  16. Io personalmente sono sconcertato e sono d'accordo con quanto detto da Casini ovvero che la nostra civilta' (o incivilta') e' destinata a morire.
    Scandaloso che in un posto come l'universita', che dovrebbe essere luogo di dibattito e confronto, si rifiuti la visita di un uomo che, comunque, porta un messaggio di pace!
    Non mi vengano a dire che e' una questione di laicita', e' una questione, piuttosto, di anticlericalismo diffuso! Se fosse venuto il dalai lama avrebbe parlato tranquillamente! Scusate, ma mi vergogno di questa societa' che stiamo costruendo!
    Dio abbia pieta' di noi!

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  17. Quello che c'è davvero dietro questa brutta, inqualificabile storia è la cristofobia, come dice Farina...

    - Chi contesta il Papa in maniera eclatante teme Cristo perché lo mette di fronte alle proprie responsabilità e alle proprie prometeiche illusioni: questo vale sia per gli scienziati, che per i laicisti (schiavi della loro ideologia) che per i vescovi modernisti, anch'essi intestarditi nelle loro arbitrarie posizioni, ideologiche anch'esse

    - Chi non lo contesta apertamente ma non lo obbedisce teme il VERO Volto di Cristo che il Papa mostra e non coincide con quello della diversa religione che professa...
    Basta pensare a come si comportava Il Signore con i suoi discepoli: non solo non impediva loro di fare domande, ma il suo insegnamento era tale, di puro stile rabbinico, da suscitare altre domande fondamentali alle quali, con amorevole cura e Sapienza infinita, guidava a trovare risposta, rispettando la loro libertà... E non aveva e non ha risposte prefabbricate, ma Lui che fa nuove tutte le cose, ad ognuno di noi fa trovare la risposta giusta per la sua vita e per la sua storia personale e collettiva...

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  18. Noi siamo vicini al nostro dolce Cristo in terra con il cuore e la preghiera...

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  19. I TG ieri sera, oltre a mandare le immagini dei manifestanti, hanno mandato anche quelle dei ragazzi della cappella universitaria. Che hanno avuto la stessa idea che molti di noi si sono detti per telefono: si sono riuniti in preghiera tutta la notte.

    Questa è la forza dei cristiani, la nostra forza:

    Non virtus, non arma, non duces, sed Maria Rosarii victores nos fecit

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  20. Purtroppo, quanto accaduto alla Sapienza non è un incidente temporaneo ma un disastro che ha radici lontane.
    Rientra in quella cultura dell'anticlericalismo alimentato da una certa sinistra radicale nel nostro Paese e si nutre direttamente di tutto un sistema di pensiero 'contro': contro il Papa, contro la Chiesa, contro la tradizione, contro la famiglia, contro la normalità del vivere, in nome dell'autocoscienza, dell'autoaffermazione, dell'osare e dello 'sballo'.
    Si nutre della deriva che oggi caratterizza la stessa Europa, la quale è stata capace di rinnegare le proprie radici cristiane con la scusa dell'allargamento, dell'apertura ad altri Paesi e del dialogo.
    La prima vittima di quel dialogo e quell'ecumenismo spinto promosso dal Concilio Vaticano II è stata la Chiesa stessa, la quale oggi deve lottare non per espandersi ma per mantenere la propria integrità ed identità storica.
    Come è stato già evidenziato da altri interventi su questo forum, il cattolicesimo occidentale a differenza delle altre religioni si mette ciclicamente in discussione, si straccia le vesti in pubblico e rinnega il suo stesso sangue.
    Una cosa impensabile per i mussulmani, gli induisti, i buddisti, ecc.

    Ora, il fatto che l'università La Sapienza, nello stesso momento in cui contesta la visita del Santo Padre, abbia adoperato tutt'altra misura nei confronti della religione islamica siglando addirittura un accordo con quelle autorità conferma l'anticattolicesimo irriducibile e a senso unico di cui soffre una parte del mondo intellettuale e culturale nostrano: vanno bene tutti tranne i cattolici.
    Inutile sottolineare che l'humus in cui si coagula il fronte di questo anticattolicesimo è lo stesso che produce, via via degradando, radicalismo politico, no global fino al terrorismo armato vero e proprio.
    Chi finge di non capire tutto questo è complice e corresponsabile sul piano intellettuale, civile e morale, a cominciare da certi rappresentanti del popolo che oggi siedono in Parlamento, sempre pronti al garantismo e ai distinguo quando si tratta di difendere le ragioni di quell'anticattolicesimo, di quel laicismo ed ateismo.

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  21. "Non virtus, non arma, non duces, sed Maria Rosarii victores nos fecit"

    AMEN!

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  22. Questi sono momenti drammatici, cruciali (nel vero senso del termine!).

    Momenti che fanno riflettere! Fanno riflettere sulla menzogna diffusa in questo Mondo donatoci dal Signore, e la Verità che è Cristo! Che il Papa porta!

    Devo ammettere che ho avuto un moto di indignazione profonda nel vedere vomitare calunnie, cattiverie gratuite, falsità patentate, nei confronti di una persona così mite e dolce, che porta fulgidamente il segno dell'Amore di Cristo, quale è il nostro AMATO Papa!

    Chi ha operato questo gesto così disgustoso, spesso sventola la "libertà" come una bandiera assoluta, distorcendola pure! Perchè fa credere che essere "Liberi" vuol dire voler e poter fare tutto in ogni modo!

    Certa gente, che da del Fascista a "ogni piè sospinto", anche se si è solo ei Credenti (!!!!) dovrebbe riflettere su quanto tirannica, oligarchica, plutocratica e persecutoria sia la condotta DEI Governi di questa nostra povera Patria! Anche noi: svegliamoci! Non diamo più nessuna fidicia in nessun modo a NESSUNO dei politicanti di mestiere di questa indegna oligarchia!

    E pensare che manco il Governo Fascista storico, che appunto viene tanto sbandierato come un pugnale addosso a chiunque non la pensi come loro (!!!), si è permesso di arrivare a tanto! Eppure quella era una dittatura dichiarata, e per almeno 18 anni condivisa da quasi tutti gli italiani del tempo!

    Questi presuntuosi, falsi, disgustosi "araldi delle libertà", hanno "ottenuto" di far realizzare un dramma!

    Il Pontefice, il PAPA DI ROMA, a ROMA, è stato volgarmente CACCIATO, impedito nella sua libertà di potere SPIRITUALE, impedito nella sua libertà di parola (come si impedisce sempre da molto ormai), impedito nella sua dignità umana!

    Invece di chiederci come i "pochi" abbiano ottenuto questo, chiediamoci PERCHE'!
    Evidentemente questi "pochi" non sono tali! E, peggio: sono talmente potenti da far "obbedire" tutti!
    E non mi si venga a dire che è fantapolitica! Questa è realtà! Basta vedere quello che ottengono!
    VERGOGNA!

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  23. Non posso che essere d'accordo con voi, Stef e Daniele...

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  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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