martedì 21 settembre 2021

I kikos sono una setta? Risponde un parroco di Madrid

Don Jesùs Silva Castignani è un sacerdote spagnolo, parroco a Madrid e molto versato nella comunicazione social, al punto d'essere diventato un punto di riferimento per l'evangelizzazione tramite web.
In particolare il suo canale YouTube è ricco di contributi sugli argomenti più disparati: ma quello che svetta come numero di visualizzazioni e di commenti (5 volte superiori al suo standard) è in assoluto il video intitolato: "I kikos sono una setta?"
Il titolo dice già tutto. Se avete la pazienza di seguirci, o di visualizzare il video di don Jesùs, vedrete che non è assolutamente casuale.

Il bravo sacerdote, pur essendo modernissimo per quanto riguarda l'uso dei mezzi di comunicazione oggi più efficaci e penetranti, utilizza una strategia retorica vecchia quanto il mondo, e cioè, sotto una patina apparente di benevola difesa del Cammino Neocatecumenale, muove a questa realtà  una serie di critiche pesanti e di sostanza.


Seguiamo il suo ragionamento.

1. In primo luogo: che il Cammino neocatecumenale sia una setta è un tema molto dibattuto.
Don Jesùs rassicura il proprio uditorio: è solo un movimento della Chiesa, da essa approvato e integrato in essa.
Eppure, dice "c'è molta gente che dubita, che pensa sia un'altra cosa...". Nel prosieguo del video sarà ben chiaro il motivo per cui tanti nutrano queste perplessità.

2. Il sacerdote ritiene d'essere un candidato ideale a parlare del Cammino senza pregiudizi: non vi appartiene, non lo segue, non ha seguito le catechesi né  nulla, ha solo celebrato Messa in qualche comunità quando gli è stato richiesto.
Si dimostra infatti a conoscenza di alcune particolarità della Eucarestia del Cammino: monizioni, risonanze, segno della pace prima dell'offertorio, comunione sotto le due specie al posto "quando ricevono il Sacramento dell'Eucaristia".
Nessun accenno alla comunione tutti insieme con il sacerdote: non avendo motivo di dubitare dell'onestà di don Silva Castignani, ipotizziamo che, in sua presenza o per sua esplicita richiesta, durante le sue Messe si rispetti quanto previsto dal Messale Romano.

3. Musica: si cantano una serie di canzoni "dello stesso stile e con lo stesso ritmo" facili da cantare, da accompagnare con la chitarra.

4. L'arcano. Don Jesùs fa intendere che questa regola del Cammino è molto criticata, ma la giustifica con la necessaria riservatezza nel non rivelare all'esterno le confidenze dei fratelli e l'effetto "sorpresa" quando l'arcano è applicato ai vari passaggi del Cammino. Ugualmente, pare che sia "mal intesa". Eppure, dice, caratterizza anche altri gruppi come Effatà, Emmaus e Cursillos. (Stranamente il fraintendimento riguarda solo i neocatecumenali, chissà perché?).

Piccolo appunto a padre Jesùs:  visto che riconosce l'uso dell'arcano in Cammino per mantenere la segretezza, dovrebbe dare più ascolto a ciò che dicono i 'rebotados', cioè gli 'spretati' ex del Cammino, visto che appunto sono gli unici a conoscere direttamente e dall'interno le pratiche occulte neocatecumenali, e non pensare che siano poco credibili o vendicativi. Ma, con un po' di esperienza, ci arriverà anche lui.

 

Della serie: 'Domande retoriche'

 

Qui finisce la difesa d'ufficio del Cammino Neocatecumenale ed iniziano le dolenti note.
Lo capiamo quando il buon sacerdote dichiara che "nessuna realtà nella Chiesa è perfetta, abbiamo tutti dei difetti e delle limitazioni ". Da questo punto in poi cominciano le bastonate.

1. Il Cammino neocatecumenale non è  IL Cammino ma UN Cammino.
Eh sì. Pare che ci sia gente che dice: "io sto NEL Cammino". Invece no: stanno "in uno dei tanti movimenti, congregazioni" eccetera.

2. La gente, nel Cammino, può essere pressante, spiacevole, molesta, può infastidire, ma stiamo attenti a non generalizzare: non sono tutti così! (Mai abbiamo sentito criticare un movimento cattolico per il brutto carattere dei suoi appartenenti: succede solo con il Cammino neocatecumenale).

3. Le persone che appartengono al Cammino neocatecumenale, inoltre, hanno un certo modo di agire che che ripetono per inerzia e tendono a dimenticare alcune cose che il Papa e il Vaticano ricordano loro.
In primo luogo gli Statuti, in forza dei quali sono stati approvati: molte persone del Cammino non li conoscono né li hanno letti.

4. In primo luogo, i neocatecumenali dimenticano l'articolo 13 degli Statuti che stabilisce che l'Eucarestia deve essere aperta a tutti.
Assicura don Jesùs che l'eucarestia delle comunità che lui conosce non è aperta e non figura sugli orari delle Messe. Insomma: alle Eucarestie neocatecumenali non si può accedere liberamente, mentre gli Statuti dicono che devono essere aperte a tutti.

5. I neocatecumenali non si inginocchiano alla consacrazione, mentre il loro Statuti scrivono che devono seguire tutte le norme del Messale romano. Ci sono le due eccezioni del segno della pace e della comunione al posto, spiega don Jesùs, ma il Messale è chiaro sul fatto che, a meno che non si sia in avanzata età o in un luogo molto ristretto, i cattolici devono inginocchiarsi al momento della consacrazione.
Infatti don Silva testimonia di non aver mai visto i neocatecumenali inginocchiarsi alla consacrazione.
La gente del Cammino dice "No, noi non facciamo così ": ma il Cammino deve seguire ciò che dice la Chiesa e ciò che non gli è permesso di cambiare non lo deve cambiare, tantomeno in un momento così importante in cui si adora il Corpo e il Sangue di nostro Signore.

6. Un altro aspetto che le comunità  "dimenticano" è  l'importanza della direzione spirituale: le persone che stanno nelle comunità dovrebbero cercare un sacerdote che le aiuti, le accompagni e dia loro la possibilità di fare dei confronti.
È  vero, ci sono i catechisti che  "aiutano" i neocatecumenali nel corso dei vari passaggi, ma le persone trascurano l'importanza di parlare con un sacerdote della vita di ogni giorno, dei problemi, insomma del "Tu a tu" senza che la comunità sia implicata.
È necessario l'apporto di una persona spirituale che le accompagni, cioè di una direzione spirituale di un sacerdote, perché è importante separare ciò che si vive  nel Cammino da ciò che si vive nella vita personale.

7. Inoltre chi sta in Cammino dimentica che nella Chiesa vi sono altre realtà e che un neocatecumenale può andare alla Adorazione Eucaristica in parrocchia o alla Caritas. Il Cammino neocatecumenale, invece, ha una identità  cosi forte che le persone sono incapaci di vedere tante cose buone che succedono fuori dalla comunità.
Sarebbe bello che partecipassero all'Adorazione del Santissimo. Invece vanno per compartimenti stagni. Perché se sei nel Cammino non puoi partecipare ad un gruppo carismatico? O a un gruppo di giovani in parrocchia?
Bisogna mantenere la libertà di spirito, non chiudersi nel proprio gruppo, ed avere una permeabilità verso altre realtà.

8. Un altro aspetto che don Jesùs ha osservato nel Cammino: i genitori che sono nel Cammino vogliono che anche i propri figli entrino in Cammino "costi quel che costi, succeda ciò succeda". Perciò li forzano, non vogliono che conoscano altre realtà della Chiesa, anche se non si adattano a fare il Cammino, finché a volte se ne vanno dalla Chiesa.
Ma che problema c'è se i figli stanno in un altro gruppo? Sono sempre nella Chiesa. Se si vede che un figlio non tollera la comunità perché  ci sono "cose che non accetta e non comprende", un genitore lo deve invitare a restare nella Chiesa, ad andare in altri gruppi e movimenti per trovare quello che fa per lui.
Che problema c'è se frequenta altri gruppi in parrocchia? Questo le persone del Cammino non lo devono dimenticare: non siamo obbligati tutti a stare sotto lo stesso padrone. Anche se un movimento ti ha cambiato la vita, per i tuoi figli devi fare un passo indietro, ricordando che il Cammino non è  che "un" cammino e che il tuo impegno nel Cammino non deve essere d'ostacolo ad un figlio al punto di alienarlo dalla Chiesa.

Figli forzati a stare nel Cammino

 Riassumendo quanto esposto da don Jesùs i neocatecumenali non sono una setta ma: 

  • credono di essere dei super cattolici che fanno non un'esperienza nella Chiesa ma LA esperienza per antonomasia, l'unica, la migliore;
  • sono persone sgradevoli e si rendono antipatiche;
  • hanno la strana tendenza a dimenticare le sollecitazioni del Papa e i loro stessi Statuti, che, anzi, proprio non conoscono per non averli mai letti;
  • le loro Messe sono chiuse, non aperte al pubblico e non figurano negli orari parrocchiali;
  • non si inginocchiano alla consacrazione . Invitati a farlo, si limitano a far spallucce e a dire "Noi facciamo così ";
  • non permettono ai propri aderenti di avere la guida di un sacerdote che permetta loro di sviluppare una vita spirituale individuale, indipendente da quella della comunità, che permetta loro di relativizzare  ciò che vivono nell'ambito del gruppo neocatecumenale;
  • non permettono ai propri aderenti di frequentare altre realtà ecclesiali, cosa che consentirebbe loro di comprendere che esistono altri modi altrettanto validi di vivere la fede, ed invece si rinchiudono nel proprio gruppo;
  • non permettono ai propri figli di frequentare altri gruppi nella Chiesa, li obbligano a frequentare il Cammino anche se questo può portarli al disgusto e all'allontanamento dalla Chiesa.

Don Jesùs Silva Castignani conclude la propria requisitoria  con la speranza di essere stato chiaro ed utile; e in effetti per noi, e speriamo per molti di coloro che lo hanno ascoltato, è stato di una chiarezza esemplare!

 



 

97 commenti:

  1. Nel suo video don Silva è quasi più interessante per ciò che fa intendere rispetto alle osservazioni critiche (benché ne faccia diverse, e tutte molto ben assestate) sul CN.
    A partire dal titolo! Chi si sognerebbe di scrivere lo stesso titolo per altre realtà della Chiesa? Gli scout sono una setta?
    È evidente che a Madrid, città che ribolle di kikos, un po' come Roma, gli anticorpi specializzati contro il Cammino sono agguerritissimi. E le voci e le denunce che girano sono così forti da apparire quasi 'incredibili' a chi il Cammino non lo conosce bene e dal di dentro.
    Separatismo, comportamenti umanamente insopportabili, segretezza: tutti elementi che denunciano il Cammino e le voci evidentemente sono tante, se viene etichettato come 'movimento controverso nella Chiesa Cattolica'.
    Al punto tale che don Silva, per giustificare il Cammino, non può che mettere in dubbio le parole di tutti i fuoriusciti (che sappiamo essere numericamente preponderanti rispetto a chi è ancora neocatecumenale), quindi le testimonianze unite e concordi di laici e sacerdoti che sanno ciò che dicono.
    Poi, come tutti i 'novellini' pensa di poter 'sistemare lui' il Cammino, con le sue osservazioni personali, da prete che conosce il Cammino solo per averlo osservato dall'esterno ma ancor più, probabilmente, per averne confessato molti, di neocatecumenali, sbandati senza direzione spirituale, incapaci di vivere una vita individuale di fede, convinti di essere l'unica realtà nella Chiesa, sprezzanti nei confronti di altri movimenti, prevaricatori con i figli.
    Non è l'unico prete che, in assoluta buona fede, senza dubbio, ha creduto di poter raddrizzare lui il Cammino, senza però tenere conto che persone con una visione alterata delle cose, standardizzata, soggetti dall'arcano, che non leggono nulla, neppure il proprio Statuto, che non ascoltano il Pontefice né i sacerdoti né da essi si fanno guidare, non sono un gregge sbandato a cui basta un cagnolino che abbaia per tornare nel recinto.

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    1. Come, come? I fuoriusciti superano quelli che sono ancora nel Cammino? Allora, se il Cammino ha un milione di aderenti, i fuoriusciti sono più di un milione, per es. un milione e mezzo o due milioni, ma allora il Cammino in origine aveva quasi tre milioni di aderenti? Non ci risulta per niente.C'è qualcosa che non quadra.................

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    2. cosa non quadra? che ci siano più fuoriusciti nell'ordine di 2/3 rispetto ai camminanti? per capirci se siete ( e siete molti di meno ) un milione di fuorisciti ne esistono almeno due.
      nessuno vi ha mai detto che siete stati tre milioni...ma semplicemente con il vostro meccanismo compulsivo in 50 anni di catechesi continue siete rimasti ottocentomila...e se ne stanno andando non solo gli ultimi arrivati ma anche i veterani...quelli che hanno finito tutte le tappe e hanno constatato che tutto quello che gli avevano promesso e detto è stato disatteso...i catechisti i responsabili quelli stanno andando via...resistono gli itineranti perché sono in trappola ormai se non restano dove sono muoiono di fame così come le famiglie in missione che non lavorano

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  2. Premessa: parlo di asini raglianti ma senza offesa per i quadrupedi, perché un asino (quadrupede) è capace di imparare dall'evidenza o dalle bastonature, mentre un asino ragliante (bipede) si rifiuta di imparare.

    Il tema "il Cammino è una setta" fa andare gli asini raglianti su tutte le furie perché sono convinti che si tratti di un insulto.

    No, in questo caso "setta" non è un insulto. Il termine "setta", per quanto possa apparire dispregiativo, indica delle caratteristiche precise, tra cui l'idolatria per i propri fondatori, il considerarsi "speciali" e "privilegiati" rispetto ai non appartenenti alla setta, il farsi spennare per bene (economicamente ma non solo), il considerare un'azione malvagia "buona e santa" qualora commessa da elementi della gerarchia della setta oppure per preservare il prestigio (e i soldi) della setta, l'essere addirittura contenti che ogni capobastone della setta faccia una vita da pascià a loro spese, eccetera.

    Ora, se gli asini raglianti avessero ancora un briciolo di cervello "non circonciso" (nel gergo neocatecumenale "circoncidere la ragione" significa credere nella bontà del Cammino e dei suoi capicosca anche quando il Cammino non è buono e i suoi capicosca sono dimostrabilmente malvagi), accetterebbero almeno come ipotesi di ragionamento l'idea che il Cammino possa essere una setta. Cioè si chiederebbero con onestà: "che cosa ha fatto il Cammino per essere accusato di essere una setta? che cosa hanno fatto i capibastone per dare l'impressione che siamo una setta? come si fa a fugare l'equivoco che siamo una setta?"

    Invece no. Nella loro kikolatria, ragliano sempre più forte, perché in cuor loro conoscono già la risposta esatta a quelle domande, e tale risposta è sgraditissima a Kiko e ai suoi scagnozzi e alla "propaganda kikiana".

    Il problema principale degli asini raglianti, infatti, è l'incapacità di ammettere di essersi sbagliati. Hanno - comprensibilmente, ma non giustificabilmente - il terrore nero di "accorgersi ufficialmente" di essere stati fregati per tutta la vita, dal momento in cui hanno accettato di seguire le cosiddette "catechesi iniziali" del Cammino fino ad oggi. Prevedono il terribile dolore del "rendersi conto ufficialmente" di aver bruciato sull'altare dell'idolo Kiko tutte le proprie sostanze, le proprie risorse, i propri migliori anni, i propri più grandi affetti, addirittura con la coscienza sporca dell'aver indotto tante altre persone a infognarsi nella stessa setta.

    Sono incapaci di perdonare sé stessi, che è un tipico frutto della mentalità neocatecumenale, che blatera di Vangelo ma non conosce il Vangelo - altrimenti ricorderebbe bene che il figliuol prodigo ebbe un briciolo di speranza (quella di essere assunto come un garzone) fu capace di tornare al padre (e recuperare la propria vita e la propria dignità anche se non ci sperava), mentre Giuda Iscariota fu incapace di avere speranza (decise da solo di essere imperdonabile) e si uccise. Gli zelanti neocatecumenali lavorano per tutta la vita per uccidere la speranza (oltre che la fede e la carità) ed infatti, di fronte alla realtà - di fronte al rendersi conto che il Cammino è una setta - rifiutano di voltar pagina.

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    1. questo è il commento di by Tripudio dove c'è il numero più alto di "asini raglianti". Ormai, se non lo leggiamo tutti i giorni, non stiamo bene. Adesso nelle salette uno di noi è incaricato di stampare i post dove c'è quest'epiteto e di mostrarlo agli altri, cosi si fanno quattro risate, oltre alle amenità di FungKu che sono anche meglio. Altro che andare su tutte le furie : è sganasciarsi dalle risate a leggere queste cose. E il riso fa buon sangue e buon sangue non mente, quindi i camminanti ridendo non mentono mai, infatti sono nell'assoluta Verità. Su, continuate, su, continuate................

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    2. Di solito si ride proprio se si riconosce la verità. Motivo per il quale il guru Kiko vi ha vietato spesso internet e i social.

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    3. Nelle salette???

      Avete incaricato un neocatecumenale di occuparsi del Blog???

      Allora lo ammettete!

      Non vi ritrovate in Chiesa, ma nelle salette con le icone kikiane, i tappeti simil persiani (per le comunità più povere), la croce astile, la madonna e Kiko, le sedie in plexiglass (per i più ricchi), il copri ambone designed by Kiko, la menorah per l'Eucarestia, la moquette blu (solo quelle degli Eletti)...

      Quello è il vostro luogo, non la Chiesa, dove andate sì e no una settimana all'anno.

      LE SALETTE!
      ESISTONOO!!

      Grazie per la conferma.

      I TdG hanno la Sala del Regno, voi avete le salette.
      Sono sempre luoghi di culto delle sette.
      Ma le vostre sono più piccole, sono "salette"... vuoi mettere con la Sala del Regno! (Regno di chi non si sa)

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    4. Quando gli asini raglianti si proclamano offesi dall'essere stati chiamati "asini raglianti", non è perché siano davvero offesi, ma è perché stasnno tentando di spostare altrove la discussione... ragliando sempre più forte.

      Ricordiamoci sempre che il loro problema principale è convincere sè stessi di aver ragione a idolatrare il tripode Kiko-Carmen-Cammino. In fondo in fondo lo sanno di aver sempre sbagliato, lo sanno benissimo di aver immolato sull'altare pagano kikiano le loro migliori risorse, i loro migliori affetti, il loro tempo prezioso, lo sanno benissimo, ma hanno il terrore di ammetterlo.

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  3. Molto interessante. Don Silva, infatti, va all'ESSENZA, che viene da Dio ed è affidata alla Chiesa, distinguendola dalle circostanze, soggette ai limiti umani e alla predisposizione all'errore conseguenza del peccato originale.

    Tutti i presunti innovatori demonizzano il passato.
    Non che non abbiano alcune ragioni riguardanti le circostanze, ma il fatto è che hanno dei TORTI che riguardano la SOSTANZA, cioè la dottrina e i Sacramenti.

    La critica di Kiko contro la Chiesa da Costantino fino a lui, infatti, è un attacco alle prerogative della Chiesa di amministrare la grazia e manifestare le sana dottrina perché, se non ha potuto per 1700 anni, significa che non è assistita dallo Spirito Santo (che per Kiko è lo spirito di Kiko).
    Di fatto le innovazioni del Cammino sono ideologiche e perciò riguardano il “secolo”, in quanto prevedono che il metodo del Cammino sostituisca il “mistero” della Chiesa.

    Il Cammino agisce come le ideologie attuali che attaccano le tradizioni sociali per cancellare la Tradizione cristiana, attaccano gli eventuali errori umani del passato, per cancellare i valori, sia cristiani, che umani.

    Di fatto, la società dei “selvaggi” del secolo scorso, imbevuta di cristianesimo, pur con tutte le sue ipocrisie, proponeva, magari servendosi di convenzioni sociali, dei VALORI "borghesi" che potevano essere realizzati solo attraverso l’impegno e il sacrificio: mettere su famiglia, fare figli, lavorare per essere utili alla società, ecc.
    Valori che avevano la capacità di REALIZZARE anche a livello personale.
    Le convenzioni sociali, infatti, pur con tutti i limiti e difetti che avevano, davano dei valori comuni al di là di tante convinzioni personali, Come la FAMIGLIA.

    Oggi, invece, la società inculca dei DISVALORI: per questo per tenere unita una famiglia non basta più trovare un equilibrio tra i coniugi che permetta sopportare i difetti e apprezzare i pregi dell’altro.
    Ad esempio: se i DOVERI verso i figli, che precedono le altre aspirazioni umane, comprese quelle di “servire il Cammino”, vengono visti come un OSTACOLO alla propria realizzazione, l’unità famigliare, che essenzialmente si realizza nella COMUNIONE, è minata. Anche nelle famiglie del Cammino.

    Faccio l’esempio della famiglia perché sembra che il Cammino la difenda, invece ne mina l’integrità, in quanto si propone come una super famiglia, relativizzando il ruolo dei genitori a favore di quello dei “catechisti”, come nelle sette.

    Di fatto il Cammino si propone come una gnosi: mentre la perfezione terrena che propone la Chiesa è data della carità, che si serve delle conquiste sociali e, a sua volta, le promuove, la perfezione che propone il cammino è dovuta alle pratiche che propone, come se queste producessero la grazia.
    E come se il Cammino fosse un sacramento.

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    1. A scanso di equivoci: tutto dipende dalla grazia, ma la grazia si incarna nella natura umana.
      E chiaro che gli errori del passato vanno superati, ma soprattutto per evidenziare i valori umani e cristiani, il mistero della grazia e dell'uomo chiamato a interagire con la grazia.
      Questa è la vera riforma, o, se vogliamo, la controriforma nei riguardi dei falsi riformatori.

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  4. @blog, la solita trita e ritrita polemica sul cammino come setta. Se vi fa piacere chiamatelo pure "setta", anche i pagani chiamavano i primi cristiani "setta", perché si riunivano insieme a pregare e a celebrare. Anche i farisei chiamavano la comunità degli apostoli "setta" per gli stessi motivi. Anche molti atei vedono i cattolici come una setta che tutte le domeniche si chiudono nelle chiese a pregare. È un discorso inutile e melenso che ormai non infastidisce più nessuno. Se la comunità degli apostoli si fossero fermati perché erano chiamati setta dai farisei oggi non ci sarebbe la Chiesa.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Voi che c'entrate con la CHiesa, scusa?

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    2. allora facciamo così...seguendo la definizione della Treccani siete una setta punto,sia per atteggiamento sia per i numeri.
      vai adesso achiedere di modificare anche la Treccani per non sentirti insultato
      n.b. i primi cristiani sono stati considerati setta ma sono diventati Chiesa...il cnc è più setta delle logge massoniche

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    3. @mav, @valentina, nella storia della chiesa, dalla comunità degli apostoli fino ai giorni nostri, passando per San Francesco e i suoi frati, tutti inizialmente sono stati "setta" o "eretico" per i religiosi del proprio tempo. Gesù per i farisei era eretico, i primi cristiani per i pagani, San Francesco lo era per i suoi contemporanei, un tempo lo è stato l'opus Dei e tanti altri. Il religioso ha sempre visto ciò che non comprende come "setta" o "eretico", ma grazie a Dio la Chiesa ha il discernimento giusto per giudicare.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. Un conto è essere chiamati setta dai pagani, altra cosa dai cattolici. E' come se una parte delle prime comunità dei cristiani dicessero di essere setta ad altri prii cristini. Ora che voi ci siate o meno LA CHIESA c'è, penso che prima o poi ritornerete alla CHIESA. Contate come la polvere sulla stadera.

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    5. Il fatto sta, caro Vinicio, che noi cristiani cattolici non chiamiamo "setta" la Chiesa.
      Nulla a che vedere coi primi cristiani visti dai pagani: la Chiesa allora stava nascendo.
      Prima, non c'era.

      Siccome però adesso la Chiesa c'è ed è già nata da più di 2000 anni, quelli che stanno nascendo siete solo voi.

      Sta per caso nascendo una Chiesa nuova che prima non c'era?
      Eh già, sì. La vostra, diversa dalla Chiesa Romana Cattolica e Apostolica.

      E se la Chiesa foste voi, cosa sarebbe allora la Chiesa bimillenaria?

      Siccome anche molti cristiani cattolici non vi gradiscono, chi sarebbero quelli?
      I nuovi pagani?

      San Pio, padre Zoffoli, don Conti, don Marighetto, padre Landucci, don Ariel, il vescovo Schneider, la Conferenza Episcopale giapponese... sarebbero tutti pagani?

      Mi sa che stai a fare un po' di confusione, Vinicio, paragonando la Chiesa alla sua nascita con voi neocatecumenali alla vostra nascita.

      Animo, su, non ti scoraggiare, capita a tutti di prendere fischi per fiaschi.
      Anche se voi neocatecumenali siete specializzati...

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    6. @Fallacio
      è inutile che ci giri intorno. Nel cammino si inculca l'ODIO verso la Chiesa. Vi fanno credere che la Chiese DEVE CAMBIARE e l'unica, sottolineo L'UNICA soluzione è il cammino e voi siete dei privilegiati a sapere questa cosa prima degli altri.
      Altrimenti mi spieghi il perchè OGNI SINGOLO ASPETTO della Chiesa deve essere emendato, cambiato dalle fondamenta ad uso e consumo vostro? Sai chi fa questo? Le sette.

      Non stare qui a cianciare di San Francesco perchè San Frnacesco non aveva nessuna intenzione di fondare nulla e quando è successo è stato OBBEDIENTISSIMO al Papa ed ai Vescovi. Cosa che non si può dire di voi neanche per scherzo.
      Quindi, evita di tirare in ballo certi nomi perchè fai fare una grandissima figura di tolla al cammino.

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    7. "grazie a Dio la Chiesa ha il discernimento giusto per giudicare".

      Vero, Vinicio.

      Infatti vi convoca con gli altri movimenti anche se dite di essere itinerario, vi chiede lo Statuto perché vi considera realtà ecclesiale e non itinerario, dispone che i dirigenti vengano cambiati a scadenza, istituisce il ministero di catechista da studiare su volumi propri, manda in cantina Apuron, Mc. Carrick, del Palacio e compagni...

      Eh sì, la Chiesa è di Gesù.
      E anche se gli uomini di chiesa (mi viene in mente particolarmente un certo Rylko) possono sbagliare, Gesù non permetterà mai che l'errore sia portato avanti fino in fondo.

      Solo voi non lo capite.

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    8. Fallacio, perchè scrivi?
      Fallacio, perchè scrivi?
      fallacio, perchè scrivi?
      Perchè, perchè, perchè....................

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  5. Vorrei fare una testimonianza.
    Io ad un certo punto della mia vita ho incontrato il Cammino e i Neocatecumenali (per chiarezza, per neocatecumenali intento tutti coloro che sono convinti della loro pancia, cioè tutti coloro che si adoperano con presunzione, cattiveria, giudizio cattivo, calunnia, pensieri tenebrosi, che si fanno padroni ma realmente sono dei miseri, ecc; non intendo di coloro che ho incontrato in quel ambito e che sono dei buoni cristiani, cioè delle buone persone) e ho fatto un tempo della mia vita con loro. Sono accadute delle cose, Dio ha permesso, e la situazione oggi è questa che potete intuire dal mio scrivere.
    Per cui mi sento di dire, con chiarezza: IO NON SONO UN FUORIUSCITO NEL SENSO CHE IL CAMMINO DI COSTORO FOSSE UN QUALCOSA DI FONDAMENTALE E PER CUI MI DEVO DEFINIRE UN FUORIUSCITO, OPPURE UN EX, NULLA DI TUTTO QUESTO, IO NON SO NEANCHE COSA SIA IL CAMMINO NEOCATECUMENALE E NE LO VOGLIO CONOSCERE. E QUINDI PER COMPLETEZZA AFFERMO QUESTO: IO SONO CRISTIANO DELLA DOMENICA ( NELLA VITA REALE MI CHIAMO...) E PER CUI HO POTUTO TOCCARE CON MANO LA CATTIVERIA DI ALCUNI INDIVIDUI, MESCHINI, E PER CUI COME DA BUON CRISTIANO, CIOE' DA FIGLIO DI DIO, CERCO DI RIPORTARE QUANTO DEVO.
    Questo mio commento non è contro qualcuno, ho una mia imposizione, è solamente un voler mettere un punto della situazione verso un fatto, ovviamente il punto è personale. Così è per me ( detto in parole povere).

    CDD

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    1. Sì, hai ragione. Anch'io mi considero una cattolica che ha fatto un'esperienza che in buona fede credeva cattolica.
      Nei fatti, lo stesso Cammino, statuendosi come Fondazione e non come Associazione, ha negato che possano esistere dei neocatecumenali.
      Quindi, non siamo dei "fuoriusciti" visto che mai abbiamo avuto una tessera o un qualsiasi riconoscimento di appartenenza, se non degli inutili costosissimi gadget kikiani.

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  6. Fallacio Vinicio, perché ti rivolgi al blog? Che i neocatecumenali siano una setta lo dicono a Madrid (e non solo). E un prete che sta dalla vostra parte dice: che non ricordate le ammonizioni del Papa nè avete mai letto o conoscete il vostro Statuto nè rispettate il Messale romano. Che vi ritenete superiori agli altri, vi fate subornare dalla comunità, obbligate i vostri figli, non vivete la realtà della Chiesa essendovi rinchiusi nella vostra enclave. Questo lo afferma uno che vi difende: pensa tu cosa dicono di voi quelli che vi attaccano! Secondo te loro sono 'pagani' e voi i 'cristiani perseguitati'?
    Quando vi fate le Messe chiuse senza neppure metterle sull'orario parrocchiale? Questo succede a Madrid. Vai a ingrossare i commenti al video di don Silva, tutti uguali ai tuoi.

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    1. Non ho avuto il tempo di leggere tutti i commenti, ma noto che molti di essi ringraziano l'autore del video dicendo quanto bene abbia fatto loro il cammino. Insomma, i soliti analfabeti funzionali che magari si sono ascoltati i primi minuti di video, hanno commentato e poi stop. Alcuni si vede che il lo hanno visto fino alla fine e puntualizzano sul fatto che il cammino non è un movimento (non facciamo confusione con "gli altri"), ma per esempio nessuno (almeno fino a dove ho letto io eh) che parla per esempio della costrizione dei figli o del fatto che le messe non sono aperte a tutti. Quello non interessa.

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    2. Una volta tanto siamo d'accordo con Valentina, quando chiede a FAV perchè si rivolge al blog. Dopo mesi, non lo abbiamo ancora capito, o forse si, o forse..............

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  7. Carissimi tutti, non vi fate buttare il fumo agli occhi da alcuni individui che usano la Bibbia per tornaconto, cioè la usano per incolpare il prossimo come se loro fossero i detentori della verità. Vi è una sola Verità, ed è Gesù Cristo. Se vedete davanti a voi la menzogna, e la menzogna usa la Bibbia per farsi passare per ciò che non è, ecco che non c'è la Verità, ma è menzogna.
    Vado nel concreto.
    Se vedete che alcuni scrivo delle cose, e riscontrate che sia la verità, in quanto alcuni NON SI INGINOCCHIANO DAVANTI A DIO MENTRE SI FA PRESENTE DURANTE LA SANTA MESSA, e invece la MENZOGNA si fa passare per perseguitata usando la Bibbia, ecco che lì non c'è la VERITA' CHE E' DIO.
    La Verità è davanti a tutti voi, vi invito a ragionarci e invito a chi non sapesse e conoscesse ad andare a vedere con i propri occhi.

    Ora facciamo due ragionamenti.

    Se voi avete riscontrato o riscontrerete che quanto si scrive è verità, e vi sono dei personaggi che scrivono di essere perseguitati, e questi personaggi sono parte integrante di ciò che si scrive, cioè, molto probabilmente, dei catechisti o simili, da costoro cosa mai potrebbe venire di buono? Vi parlo in senso spirituale.

    Infatti Gesù ha detto:

    “E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso”

    CDD

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  8. Ma si ,è la solita storiella neocatecumenale, loro sono approvati, loro solo Chiesa,anzi loro sono La Chiesa è tutti quelli che non sono d'accordo con loro sono nell'errore,sono ingannati, sono invidiosi, sono in mano al demonio o meglio ancora sono proprio indemoniati.

    Bene sottolinea questo sacerdote spagnolo, che non li conosce , spiegando che non rispettano e non conoscono il loro statuto, fanno Eucarestia a porte chiuse, costringono la gente del cammino a fare solo il cammino, rifiutano la la direzione spirituale dei sacerdoti della Chiesa, costringono i loro figli ad entrare e frequentare solo il CN.

    Penso che gia queste critiche, limitate alle sole cose visibili ad un qualsiasi esterno , bastano da sole a sollevare dubbi sulla bontà effettiva di questo movimento.

    Difficile credere alla storiella dell'arcano necessario per garantire la riservatezza del singolo che decide di raccontare cose personali in comunità o la necessità del segreto per non togliere la sorpresa dei passaggi.

    Noi ex sappiamo che il segreto serve a ben altro , tipo tenere nascosta la dottrina distorta del CN come l'obbedienza ai catechisti, la decima, le mille regole e regolette dettate da Kiko che vanno contro la tradizione, la dottrina ed il magistero della Chiesa.

    Ma va bene così, come scrive giustamente Valentina, questo sacerdote che vi difende perché non vi conosce, mette il dito su diverse tematiche sballate del CN, noi ex , che vi conosciamo molto meglio , mettiamo il dito su altre problematiche ben più scottanti e pericolose relative alla vostro evidente deriva settaria.

    La realtà è che siete sempre più fuori dal mondo ,sempre più chiusi in voi stessi, sempre più disperatamente autoreferenziali.

    Avete fatto terra bruciata intorno a voi e vi lamentate che chi vi conosce vi evita come la peste.

    Scrive bene Mav, chi può esce dal CN, chi non può, resiste ad oltranza per il semplice motivo che dipende dal CN è senza il CN si muore di fame.

    Giù la maschera mascherina, i giochi sono fatti , la fine è vicina, si salvi chi può e chi non può si faccia legare all'albero maestro ed affoghi con Kiko e soci.

    Forza fratellini del CN, non fate come i topi, restate a bordo e affrontate l'inevitabile, almeno voi duri e crudi, affondate con la nave cammino neocatecumenale, dimostrate la vostra fedeltà alla causa.

    Però vi consiglio ti tenere d'occhio la gerarchia neocatecumenale ,dubito che la troverete in fondo al mare insieme a VOI.

    LUCA

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  9. Castrignani è l'acronimo di :

    Catecumeni Ancora Straordinariamente Troppo Ridicoli Invero Generano Neocatecumeni Ancora Neocatecumenalmente Indecenti

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  10. Non si inginocchiano come dice il messale......MA CHI É STO IMBECILLE??????

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    1. Tu che dai dell'imbecille agli altri mentre TU SEI UN CRETINO CHE NON RIESCI A SPIEGARE PERCHÉ TU NON TI INGINOCCHI COME INVITA A FARE LA CHIESA DI DIO E NON DI DON KIKOLONE.
      RISPONDI CRETINO !!!

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    2. Sembra Campanini nei fratelli De Rege quando diceva a Walter Chiari : vieni avanti cretino

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  11. Mi chiedo, e spero che ve lo chiediate anche voi: qual è il problema a non inginocchiarsi davanti al Santissimo?
    Ripeto: qual è il problema?
    Anche se siamo risorti ( così mi pare di aver sentito alcuni affermare delle cose), o altro di qualsiasi, ecco che vi dico che Lui è Dio, noi siamo, e saremo sempre sue creature. E per cui, la creatura quando ha davanti l'Onnipotente e l'Eterno quale problema ha di inginocchiarsi?
    Anche se fossimo ora tutti in Paradiso con Dio, qual è il problema ad inginocchiarsi davanti a Lui? Anche in Paradiso Lui è sempre Dio.
    Anche in Paradiso noi non saremo mai alla pari con Dio. Lui rimane sempre Dio e noi sue creature.
    Voi che dite?

    CDD.

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    1. Noi ci inginocchiamo sempre davanti al Santissimo. Se non ci vedete è perchè siamo riservati e non ci piace farci notare, l'importante è che ci noti Lui. Vi abbiamo convinto? No, non vi abbiamo convinto.

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    2. Alle celebrazioni neocatecumenali io "vedo un popolo in piedi" e lo sapete pure voi perché ve lo urlano dall'altare (o dalla mensa, come volete chiamarla).

      A. Non.

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    3. Giusto A. Non.! Ecco un'altra frase 'tipica' che acquista il suo vero significato.

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    4. Non vi inginocchiate perchè il Cammino, a conti fatti, non è di ispirazione mariana, ma piuttosto diabolica. E il demonio non si inginocchia mai. Non può proprio. Per non correre rischi non trovate un inginocchiatoio nelle chiese neocatecumenalizzate neanche a pagarle e le adorazioni - che nel cammino, tanto per, si fanno, a mia memoria, in occasione del Corpus Domini - si fanno stando seduti intorno alla mensa sulla quale si espone il Santissimo in atteggiamento della preghiera silenziosa come viene consegnata alla tappa della Preghiera.
      Ma durante la messa mai, nelle salette inginocchiarsi alla consacrazione sarebbe uno scandalo.

      Pax

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  12. Fratelli, le osservazioni fatte sono fuorvianti. Non lasciatevi ingannare. Quello che manca è l'umiltà. Leggete la storia dei santi. Erano uomini e donne a cui interessava solo non perdere l'intimità con Gesù Cristo. I ragionamenti lunghi e contorti, dice il libro dei Proverbi, allontanano da Dio. Umiltà. Chi obbedisce non snaglia mai, dicevano i Padri. Dallobbedienza si capisce il grado della tua fede, poiché Cristo si è fatto obbediente, io e te, suo corpo, abbiamo ricevuto la vita immortale. Capito?LA VITA IMMORTALE. Chi ci separerà dall'amore di Dio? È vero, n Cammino ci sono alcune esagerazioni. Ma negli altri gruppi? Nelle nostre parrocchie? Nella storia della chiesa? Il giudizio spetta a Dio. UMILTÀ

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    1. Anche Satana voleva obbedienza da Cristo. Eppure Cristo non ha obbedito.
      Non è vero che obbedire non si sbaglia mai. Bisogna obbedire a Dio.
      Infatti hai detto bene: chi ci separerà dall'amore di Dio?
      Forse ci separerà da Dio il vostro giudizio di ipocriti e calunniatori?

      CDD.

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    2. Puoi dirci, se ci credi a quanto scrivi, a chi dovremmo obbedire tutti noi?
      Chiedo al blog, ma so che si farà, di pubblicare qualsiasi risposta.

      Se non dovesse arrivare la risposta capiamo sempre più chi abbiamo davanti.

      CDD.

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    3. Quale umiltà mancherebbe?
      Spieghi per favore?
      Quali sono i ragionamenti contorti?
      Solo quelli che vi fate voi, in quattro giorni di catechesi, dalla mattina alla sera sono lineari?
      Ovvero, voi straparlate dalla mattina alla sera, chiusi nel vostro"club privato", ma gli altri si fanno ragionamenti contorti. Non è che per caso siccome stanno scrivendo alcuni che odiate e non potete vedere e quindi scrivi solamente contro usando la Bibbia, cioè la Parola di Dio?
      Ma secondo te, la Parola di Dio è valida per tutti, o solo per chi ti è antipatico?
      Vediamo se risponde.
      Ma non ci credo che risponderà.

      CDD.

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    4. Ma che bello il comunismo dei meriti, quando gli altri ne hanno molti molti ma molti di più... e molte molte ma molte meno colpe.

      L'umiltà consiste innanzitutto nel riconoscere le proprie mancanze, in questo caso, del proprio movimento, prima di andare a zittire gli altri con la storiella dell'umiltà. Troppo comodo.

      Gli altri movimenti si possono forse confrontare tra loro ma il Cammino richiede un fascicolo a parte.

      A. Non.

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    5. In quello che hai scritto, Anonimo, riconosco i tratti della catechesi neocatecumenale sull'obbedienza.

      Hai condensato in poche frasi concetti molto più sviluppati: obbedienza ed umiltà.

      Nel farlo, però, ti sei fatto autogol, quando hai criticato i ragionamenti lunghi e contorti.
      Mi pare proprio che i primi a fare ragionamenti lunghi e contorti siano i catechisti neocatecumenali, che ti tediano ore ed ore, a volte a notte fonda, innamorati della propria voce e delle fantasticherie kikiane.
      Roba da sonnolenza acuta, e infatti molti se la dormivano della grossa.

      L'atteggiamento di catechistello che parla direttamente ai fratelli è piuttosto triste.
      Anche a te hanno detto di parlare usando il "tu", perché fa più presa e coinvolge meglio chi ascolta?
      A noi lo dicevano.
      Anche questo riconosco.
      "Abramo siamo tu ed io..."
      Attualizzareeee, usare il tuuu, far sentire le persone direttamente interpellateee.
      Tecniche di bassa psicologia.

      Allora ti dirò che "io e te" abbiamo ricevuto la vita immortale perché la vita immortale risiede nell'anima, che dopo la morte riceverà la retribuzione eterna.
      Gesù fu obbediente al Padre ed aprì le porte del paradiso, ma anche l'inferno è eterno, dice il Catechismo della Chiesa Cattolica.
      Perché la nostra anima è immortale.

      Quindi già ti sbagli, perché non è Gesù che ci ha dato la vita immortale.
      Gesù ci ha dato la possibilità di vivere la nostra vita immortale in paradiso.

      Capito? LA VITA IMMORTALE l'abbiamo in ragione dell'anima.
      Poi passeremo questa immortalità in paradiso, si spera, o all'inferno.

      Quanto all'obbedienza, ricorda Papa Francesco, che già Pietro diceva che "bisogna obbedire a Dio e non agli uomini" e obbedire a Dio è essere liberi.
      Liberi anche di non fare ciò che il catechista ti dice, se non lo senti giusto.

      Così anche l'umiltà non è come la raccontate voi, legata all'obbedienza cieca al catechista.
      Papa Francesco lo dice chiaro: "Cammina nella mia presenza e sii irreprensibile. Umile. Questa è umiltà. Il timore del Signore è l'umiltà... no all'umiltà di teatro".

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    6. Scusami fratello, ma leggo solo ora il tuo commento. Stavo partecipando ad un corso di esercizi spirituali sul tema della castità tenuto da Rocco Siffredi.

      Tomista EX nc

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    7. parlateci di questo corso di Rocco Siffredi, please..................

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    8. Umiltà è l'acronimo di :

      Uomini Mamotreticamente Ideologizzati Larvatamente Travisano Assurdità

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  13. Rispetto all' inginocchiarsi davanti al Signore vorrei fare un appunto.
    Ci si inginocchia per Umiltà, in quanto siamo sue creature, e si fa per Amore, in quanto abbiamo ricevuto amore e lo rimanifestiamo nel nostro piccolo.
    E quindi, ognuno è libero di volerlo fare o non volerlo fare, sono liberissimi.
    Ma il non volerlo fare è una scelta, libera, ma è scelta.
    Si parla di obbedienza, ma non si capisce a chi si dovrebbe obbedire, mi riferisco a quanto scrivono insensatamente. Realmente non si vuole obbedire, è solo un volersi riempire la bocca. Infatti noi obbediamo, cioè cerchiamo di obbedire a Dio, alla Chiesa, al Papa, e ad altri a quali la vogliamo dare. Ma alcuni usano tutto questo, cioè tirano fuori l'obbedienza ( vi ripeto non si sa a chi, secondo loro, dovremmo obbedire) per sottomettere il prossimo alle proprie voglie. Vi era una creatura nell'Eden che si fece obbedire con inganno e non permise una vita tranquilla in Dio. Sappiamo come andò la situazione.
    Un altro aspetto è questo: come mai si tira fuori l'obbedienza? Qual è il motivo? Per caso è un loro slogan lì dentro, cioè si riempiono la bocca di questa parola e la tirano fuori senza senso, cioè la usano al loro piacimento?

    CDD

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  14. L'obbedienza si dà con amore, non con costrizione. Chi è lì che giudica il prossimo di una presunta disobbedienza, e condanna, non viene da Dio. Vi è un altro spirito che sta agendo, lo spirito impuro.
    Dio non vuole schiavi e burattini, ma ci vuole liberi e liberi di amarLo. Nella libertà noi siamo chiamati nell'amore, non nella costruzione.
    Costoro hanno tradito loro stessi e si sono dati alla presunzione. Credevano che Dio gli avesse dato le sue creature per sottometterle alla loro volontà con costrizione. Nulla di tutto questo. Ovviamente sono liberi di voler agire in quel modo, ma la loro libertà, ricordatevi tutti, si ferma davanti alla libertà del prossimo. Cioè non hanno nessuna libertà di obbligare il prossimo.
    Hanno la presunzione di voler entrare nella vita del prossimo, come se fossero Dio in persona, senza che nessuno gli abbia dato il consenso. Prima ti invitano, poi iniziano a fare tutte le loro cose, di cui non hanno nessuna autorizzazione. Infatti, vi chiedo: cortesemente mi portate un documento scritto dove si riporta che costoro possono entrare nella tua vita intima, e farsi giudici e direttori spirituali?

    Attendo sempre la documentazione. Ma so già che non arriverà mai. E quindi....

    CDD.

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  15. Il commento del nostro anonimo camminante viaggia sulle note di 4 parole: inganno, obbedienza, umiltà, giudizio.

    Gesù Cristo si è fatto obbediente a Dio, non ad un altro uomo che si spaccia per delegato di Dio e ricco di Spirito Santo.

    Ecco l'inganno del cammino che pretende l'obbedienza cieca e totale confondendola con l'umiltà.

    Ecco l'inganno di un gruppo di persone che si sentono migliori degli altri e usano l'umiltà ed il giudizio, come una clava ed una mazza per piegare la gente all'obbedienza.

    Chi obbedisce sbaglia,eccome se sbaglia, specialmente se confonde l'obbedienza con l'umiltà verso chi comanda che porta con l'inganno del non giudicare a non seguire la propria coscienza.

    L'umiltà non si invoca, si pratica.

    E non è umile chi ammette di avere problemi in casa propria ma continua a sparare giudizi a raffica sugli altri gruppi , sulle parrocchie, sulla storia della Chiesa.

    Questo commento è un grande giudizio camuffato da falsa umiltà.
    È un incoraggiamento all'obbedienza cieca, spacciata, ingannevolmente, come unica soluzione per trovare la fede.

    Amico mio le tue parole sono ragionamenti lunghi e contorti, mettono ansia, sono false e mirano a confondere le persone.

    E poi lascia perdere i Santi, non sai quello che dici, i Santi non sono Santi perché sono umili, sono Santi perché hanno seguito le parole di Gesù si sono messi alla sequela di Cristo, non hanno messo la gente alla loro sequela come fanno Kiko e la sua cricca da 50 anni.

    Torna nelle tue salette ad adorare gli idoli del tuo guru, lascia perdere la fede, l'amore di Dio, la vita eterna ed il giudizio divino, tu non sai neanche di cosa parli.

    LUCA

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  16. ma a porto san.giorgio la convivenza d'inizio corso è stata fatta ? segreto e arCano regnano ancora....

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    1. devi avere pazienza...prima la convivenza dei rettori...poi quella dei seminaristi..infine l'inizio corso...
      ...gi itineranti stanno li per settimane

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    2. ... a spese dei fratelli del cammino....
      ma secondo me si sono scocciati proprio di cacciare tutti stì soldi. Prima o poi gli itineranti resteranno a lavare i piatti per settimane per saldare i debiti e poi... forse... la smetteranno per sempre.
      Credo sia ora!

      Pax

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  17. Anonimo delle 21 e 02:

    "A ubbidire non si sbaglia mai": ne sei proprio sicuro?
    Allora ubbidisci a me: ti ordino di uscire dal Cammino.

    Lo slogan che hai scritto viene usato per lavare cervelli come il tuo.
    I nazisti ubbidivano CIECAMENTE a Hitler e sbagliavano.

    Non si sbaglia mai a ubbidire alla CHIESA!
    Ubbidite, allora, ed ELEGGETEVI nuovi responsabili.

    Dove sta scritto negli statuti e nel direttorio che si deve obbedienza cieca ai "catechisti"?
    Da nessuna parte.
    I catechisti non hanno un mandato dalla Chiesa per essere ubbiditi ciecamente, e chi lo fa si comporta come un tonto. O, se preferisci, da cieco.
    Non c'entra la fede, perché l'ubbidienza ai "catechisti" non è materia di fede.
    L'ubbidienza cieca è solo fideismo e fanatismo.

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  18. Anonimo21 settembre 2021 21:02

    "Fratelli, le osservazioni fatte sono fuorvianti. Non lasciatevi ingannare. Quello che manca è l'umiltà. Leggete la storia dei santi. "

    Amico mio ci fai o ci sei?

    Nel tuo piccolo movimentino settario sono stati disprezzati da sempre i Santi della Chiesa.
    Pregare un Santo o chiedergli delle grazie è stato definito, dai fondatori del CN, religiosita naturale, paganesimo camuffato, oblazione agli idoli.
    E proprio tu, oggi, vieni qui a parlare di umiltà e di Santi?
    Tu che vuoi santificare Carmen Hernandez?

    Dimmi quando e dove hai riscontrato un minimo sindacale di umiltà in Carmen Hernandez?

    Se c'era una persona lontana mille miglia dal più elementare indizio di umiltà era propria la vostra Carmen Hernandez.

    Sei falso,bugiardo ed ipocrita , se hai il coraggio di affermare il contrario.

    Prima di scrivere stupidate pazzesche informati !

    Sei patetico.

    LUCA

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  19. Questi neocatecumenali si riempiono la bocca con la parolina magica:"umiltà ".

    Ma umiltà è inginocchiarsi davanti a Dio durante l'Eucarestia o inginocchiarsi davanti al loro guru Kiko Arguelo?

    LUCA

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  20. Toccando il tasto dell'obbedienza, Anonimo ha scoperchiato un pentolone che era meglio per lui se restava chiuso.

    Porto solo un esempio pratico dell'obbedienza intesa in senso neocatecumenale (cioè ai catechisti illuminati da dio):

    C'era un prete neocatecumenale in una parrocchia neocatecumenalizzata totalmente.
    Questo prete, insieme ad alcuni parrocchiani anche catecumenali, prese un'iniziativa e mise su un'attività parrocchiale che non risultò gradita ai catechisti.
    Dicevano che era perché sottraeva tempo alla comunità, ma in realtà era perché non l'avevano ordinata loro, era un'iniziativa del prete e dei parrocchiani e, tra l'altro, molto partecipata.

    Venne un giorno che i catechisti convocarono una convivenza e proibirono quell'attività espressamente, davanti a tutta la comunità.
    Cioè si intromisero in una faccenda che nemmeno li riguardava.

    Ah, i neocatecumenali che seguivano quell'iniziativa avevano finito il Cammino, quindi la direzione dei catechisti nemmeno avrebbe dovuto interessarli più. Erano "cristiani adulti nella fede", secondo le promesse neocatecumenali.

    Invece andò a finire che non solo i camminanti dovettero obbedire, ma anche il prete, e quell'iniziativa fu definitivamente chiusa.

    Da lì, naturalmente, partirono cattive conseguenze, ci fu dispersione, chiacchiericcio, malelingue e, ne sono certo, delazione e calunnie da parte di alcuni presso i catechisti.
    L'invidia è una brutta bestia.

    Questa è l'obbedienza neocatecumenale. L'obbedienza agli uomini che pretendono di imporsi in virtù di un'autorità fantomatica e da nessuno autorizzata.
    Un'obbedienza DISTRUTTIVA.
    Distruttiva per tutti, per il prete, per i neocatecumenali e per la parrocchia.

    Quello che ho fatto è solo un esempio tra mille dello stesso genere.

    Mettiamola così: chi obbedisce ai catechisti neocatecumenali di solito sbaglia sempre. Sono solo uomini e non detengono né l'illuminazione né il discernimento automatici.

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  21. Sempre in riferimento ad Anonimo 21:02: umiltà, obbedienza...tutto bene, tutto giusto! Ma sopra ad ogni cosa deve stare la verità: verità amorosa di Dio, verità della Scrittura e del magistero della Chiesa, ed anche le nostre piccole verità personali, che noi semplicemente chiamiamo onestà.
    Noi possiamo accettare ed essere obbedienti, però ai ministri della Chiesa, anche quando sono in errore, per disciplina, per rispetto della loro autorità che comunque viene da Dio, ed anche per acquisire meriti dinanzi al Signore, per noi e per gli altri.
    Ma la verità della fede, del vangelo, di ciò che ci è stato insegnato, vanno difese ad oltranza!
    Per esempio sul giornale Avvenire è stata pubblicata una lettera del Direttore Generale delle Entrate che, per chiedere obbedienza alle esazioni fiscali, si è permesso di entrare nell'ambito della morale e della dottrina sociale della Chiesa. Ha persino inventato una citazione ("la Chiesa non rinuncia a stigmatizzare la pratica dell'evasione fiscale") attribuendola all'Enciclica "Sollecitudo rei socialis" di san Giovanni Paolo II.
    Mentre invece ha omesso di dire che, in "Gaudium et spes", san Paolo VI dice: "Non pochi non si vergognano di evadere, con vari sotterfugi e frodi, le giuste imposte o altri obblighi sociali."
    Per me il signor Kiko Argüello vale come il Direttore Generale delle Entrate: temporaneamente qualcuno gli ha dato un ruolo di rilievo, ma non si può permettere di chiedermi di accettare ed addirittura di ossequiare le sue interpretazioni fallaci antitetiche a tutto ciò che trasmette ed insegna la Chiesa, da sempre.
    Ed altrettanto dovrebbe fare ogni neocatecumenale. Perchè se cominciamo a credere e a obbedire a chiunque solo perchè ha un nome altisonante o scrive nel giornale dei vescovi, o ha fondato un movimento qualsiasi fra i tanti, e disobbediamo alla verità ed alla giustizia, non acquisiamo alcun merito. Tutt'altro.

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    1. Quando dicono umiltà e obbedienza, è il nome in codice per mutismo e rassegnazzione!

      FungKu, fiero possessore di una rara copia del dizionario Neocat-Cattolico/Cattolico-Neocat. Edizioni Sgrugno, Anno 1969

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    2. ...eh ma se cominci a credere e obbedire poi devi anche da combattere e vedi che restano in pochi.

      Disertore FungKu, Alla macchia si sparacchia. Il resto del tempo si magna e si discute di politica.

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    3. Sì, anche perché sono più esperti nelle lotte intestine che in quelle contro dei veri avversari.

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    4. meno male che c'è FungKu

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  22. PER I KIKOS, IL MONDO È UNA SETTA E LA SALVEZZA È NELLA LORO SALETTA

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  23. Notizie gattopardesche da Guam: «tutto cambi affinché nulla cambi».

    Il giornale locale fa notare che da quando è iniziato il processo di bancarotta della diocesi (necessario a pagare risarcimenti alle vittime del vescovo pedofilo neocatecumenale e delle altre vittime del clero pedofilo protetto dal vescovo pedofilo neocatecumenale), gli unici soldi finora li han visti solo gli avvocati, non le vittime.

    Il problema è che nella curia sono ancora di stanza parecchi soggetti che avevano attivamente lavorato al fianco del vescovo pedofilo neocatecumenale, del presbitero pedofilo latitante neocatecumenale, e di altri pessimi soggetti. Questo problema nasce dal fatto che sia il vescovo Hon che il vescovo Byrnes hanno deciso (scientemente o meno, non importa ora) di fidarsi degli stessi soggetti che dovevano il loro posto e la loro carriera al vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron e alla cricca dei kikos.

    Il Cammino, anche quando viene estirpato, lascia sempre danni incalcolabili e a lungo termine. Tanto più quando a prendere le redini arriva qualcuno che crede di applicare qualche formula magica della pastorale - come il nuovo vicario di mons. Byrnes e la sua genialissima idea della «Comunità di Parrocchie», ideona che qui chiamano variamente "vicariati foranei" o "parrocchie in solido" o altro termine pomposo per indicare che i preti scarseggiano e che le parrocchie possono andare a farsi friggere. (Il problema di assegnare un totale di due parroci ad un totale di tre parrocchie sta nel fatto che i fedeli non capiscono più "chi è parroco di chi", e i sacerdoti - oberati di lavoro - riducono la loro presenza al minimo essenziale, finendo involontariamente per collaborare all'avanzata dei laici più arroganti... immaginate i rampanti mega-catechisti neocat come vedranno questa nuova opportunità di conquista).

    Eppure non ci voleva troppo buonsenso per capire che quando crolla un regime marcio (come quello del vescovo pedofilo neocatecumenale), occorre mettere almeno temporaneamente ai margini chiunque vi abbia collaborato. Chiunque abbia brevemente bazzicato - anche solo per un breve periodo di volontariato - curie e sagrestie, può confermare che tenersi in casa dei collaborazionisti del vecchio regime significa consentire al vecchio regime di continuare sé stesso sotto mentite spoglie.

    E nemmeno ci vuole troppo buonsenso per capire che di fronte alla scarsità dei sacerdoti, la soluzione non è "sfumare" le parrocchie ("solido!" "foranìe!" "vicariati!" ecc.) ma semplicemente nominare "amministratori" in attesa di risolvere la situazione ("parroco di X e amministratore parrocchiale di Y e Z" è molto meglio che "quest'anno avrete come parroci A e B a rotazione fra le parrocchie di X,Y,Z,Q,R,S,T").

    Ma questo buonsenso manca perché oggi troppi vescovi vedono sé stessi non come pastori del gregge e sucessori degli apostoli, ma come manager di un'azienda in attesa di essere promossi a manager di qualche azienda più grossa, e perciò adoperano soluzioni temporanee ma dai nomi altisonanti, comode da strombazzare anche perché i preti sfaticati (e quelli con diversa "agenda" come i presbikikos) approvano entusiasti.

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  24. @Blog

    Ricordate la superbia è il peccato di satana. Il diavolo è superbo, non accetta di ubbidire a Dio, come voi non volete accettare la volontà della Chiesa e per questo appartenete a satana.

    Barone Celestiale

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    1. Tièèèee (corna aglio e peperoncino), Barone Infernale e Iettatore! Fino a prova contraria siete voi che fate la danza del cerchio magico intorno all'altare!

      FungKu. Mai detta una M3Ss4 N3r4 in vita mia. La danza del cerchio magico è fuori da tutti i messali persino da quello che ho scritto da solo!

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    2. e allora non frequentaeci, ma neanche in lettura

      p.s. qui nessuno obbliga, come invece fai tu, a pensarla come noi, ci sono pareri, molti documenti, e notizie circostanziate, sulle quali MAI uma volta sei entrato nel merito, solo piccole perle come quella di oggi, argomenti pochi inversamente proporzionali alla rabbia se non all'odio ( perché satana si DEVE odiare )

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    3. poi tu che parli di obbedienza alla Chiesa...maestro nel trovsre cavilli per aggirare qualsiasi norma...ma nom ee colpa tua ee che "ti disegnano così"

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    4. Povero Barone... Un domani piangerai amaramente per aver scritto certe cose.
      CDD.

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    5. Vi ricordo a tutti, nella libertà e non nella costruzione, di non esitare a inginocchiarvi davanti a Dio durante la Santa Messa.
      È un piccolo nostro segno di amore, rispetto e umiltà. Infatti ci inginocchiamo perché riconosciamo si essere sue creature, ci inginocchiamo perché riconosciamo di avere davanti a noi, in quel momento, Lui, ci inginocchiamo perché crediamo che Lui sia realmente presente in quel momento, ci inginocchiamo anche per rispetto, ci inginocchiamo per chiederGli, in quel momento, di salvarci e accoglierci nel suo regno, ci inginocchiamo come segno di annullamento di noi stessi, e quindi mettiamo la Sua Volontà sopra la nostra, ci inginocchiamo perché riconosciamo di essere nulla senza di Lui. L' inginocchiarsi è importante, molto importante.

      CDD.

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    6. Grazie CDD,
      vorrei solo aggiungere, di inginocchiarsi anche quando si entra in chiesa e ci si segna, ed anche ogni volta che, camminando, si passa davanti al Santissimo. Anzi, meglio, di andare a salutare subito il Santissimo come prima cosa, appena si entra.

      Magari si incuriosiscono anche i turisti che pensano di stare in un museo o i laici indaffarati che, tra uno spostamento di panche e una distribuzione di libretti dei canti, si sono dimenticati che la chiesa è la casa di Dio, non dell'assemblea.

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    7. Per D.D.
      Vero, è bene farlo anche in altri momenti nei quali siamo in chiesa. E aggiungo anche a casa, o in altro luogo, davanti ad un'immagine santa.
      Infatti gira su facebook una foto di contadini che sono inginocchiati al passaggio del sacerdote, credo che il sacerdote stava portando la Santa Eucarestia. Altri tempi. In questi in cui viviamo non gli fanno neanche dire un Padre Nostro durante una funzione a scuola. Anche quest'ultimo fatto è riportato su facebook in questi giorni.

      CDD.

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    9. BARONE: nonostante i tuoi alti studi alla Pico de Paperiis anche questa volta non ci hai capito un'acca.
      Con Fallacio puoi mettere su un duo comico: tu che sei quello "intelligente" puoi fare un tipo alla "Gianni", mentre Fallacio uno alla "Pinotto". O alla Gaspare e Zuzzurro.
      Potreste farvi chiamare l'Asino e il Barone.

      Ti ricordo che Kiko ha detto testualmente che, a lui, NON PIACE UBBIDIRE.
      E l'ha detto riferendosi proprio all'ubbidienza alla Gerarchia della Chiesa.

      Ora, se uno non ubbidisce a nessuno, nemmeno alla Gerarchia della Chiesa, non fa un atto neutro, non si astiene, ma ubbidisce a se stesso.
      Kiko disubbidisce alla Chiesa ma ubbidisce a se stesso. E' qui che sta la superbia.
      Tu ubbidisci a Kiko, e questo è un atto di superbia.
      Non dico che tu sei superbo, perché forse pensi di fare bene, ma indirizzi male la tua disponibilità all'umiltà.
      E siccome il fine influenza gli atti che facciamo nel tempo, è un po' come se compissi ugualmente un atto di superbia.
      La buona fede è fondamentale, ma l'ostinazione nel male rischia di trasformare una decisione presa in buona fede in una in mala fede, che diventa uno stato di vita.

      L'ubbidienza è come l'amore: se non è finalizzato a Dio, è finalizzato al male.
      Si può infatti amare il male.
      O come la fede: se non si crede in Dio, non è che non si crede, ma si crede di non credere. Si compie un atto di non-fede in Dio.

      Tutto ciò che è SOLO umano, come l'amare con le SOLE proprie forze e passioni, o l'ubbidire ciecamente a chi non ha nessun mandato dalla Chiesa per essere ubbidito con fede soprannaturale, essendo SOLO umano, esclude la grazia (la grazia perfeziona la natura, ma la natura presuppone la grazia).

      Per questo l'ubbidire ai "catechisti" del Cammino non solo non da meriti soprannaturali, ma di per se è una colpa.

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    10. @pietro non del cammino, a nessuno piace obbedire perché non è nella natura dell'uomo. L'uomo, tutti, siamo fatti per fare ciò che vogliamo, ma sappiamo anche che l'obbedienza a Dio e alla Chiesa è importante e a volte torto collo lo facciamo. Riportare "kiko ha detto che non gli piace obbedire" non significa nulla. È la solita fallacia retorica con la quale cercate di inquinare la discussione. Ah comunque grazie della carità con la quale ci hai descritto, anche quella è una fallacia argomentativa e precisamente "ad personam"
      Fallacio Asino Vinicio

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    11. Mi dispiace Pietro, ma devo riprenderti.
      Uno che scrive quelle frasi, a quel modo, è superbo, oltre ad essere un fanatico e visionario.
      Costui è convinto che sta operando per mandato della Chiesa, in quanto chi va contro di lui è contro la Chiesa. Se non è superbia questa, cosa lo è?

      CDD

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    12. si dai nella tua setta non c'e' superbia ,invidia,,
      dom

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    13. Ed è una colpa sia per chi esercita una tale obbedienza e sia per chi la subisce.

      Non c'è davvero niente di soprannaturale ad esercitare od a piegarsi a subire tale forma di obbedienza.

      Anche San Paolo scrive di ciechi che guidano altri ciechi e li portano alla rovina.

      L'obbedienza espressa in questi termini pressupone la presenza attiva di Dio che ti fornisce l'infallibilità, infallibilità che non possiede neanche il Papa che è il suo Vicario.

      LUCA

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    14. Fallacio Vinicio, forse potresti indirizzare la frase "grazie della carità con cui ci hai descritto" a tuo fratello Barone, il quale dà dei superbi a coloro che non condividono il suo ed il tuo credo, aggiungendo addirittura "appartenete a satana".

      Se vedi carità in questa descrizione, ti invito a spiegarmela, altrimenti faresti meglio a tacere le accuse di mancanza di carità di chi al massimo vi paragona ad un duo comico.

      Classica vicenda della trave e della pagliuzza.

      Ma, di questo passo, non si arriva e nulla e sono solo argomentazioni vane.


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  25. nel cnc esiste il "dogma" non scritto dell'infallibilita di Kiko e di tutti i catechisti..provate a fare una obiezione a qialcuno di loro e sentite la risposta.

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    1. Consiste in questo: io catechista ordino una cosa, tu devi obbedire ( che significa nei loro termini devi fare senza pensare e fiatare), e se non lo fai sei: indemoniato, contro la Chiesa, contro il Papa, contro lo Spirito Santo.
      Questo da parte loro.
      Poi loro non obbediscono, e tutto fila liscio.
      Questo è il dogma. Ovviamente istituito da loro stessi. Hanno fatto un Concilio dentro le salette, loro, tra di loro, ed hanno emanato ad alcuni la regola. Ovviamente la regola è valida verso alcuni, come, faccio un esempio per capirci, ma reale, il fare pagare la convivenza ad altri. Loro si trattano da re, giustamente no, poi il conto da re lo paga un altro. Obbedienza e carità cristiana si chiama in alcune parti, in altre parti si chiama sfruttamento. Ma sai..., dipende sempre da chi mangia gratis e chi paga anche per gli altri. In base alla posizione occupata in quel momento esce il modo di vedere. Tutto qui.
      Questa è la loro obbedienza.
      Diversamente, io credo che "obbedire" significa ascoltare, e se la cosa è giusta e senti che Dio ti sta comunicando un qualcosa, ecco che cerchi di fare con tutte le difficoltà della situazione, aderisci in piena libertà.
      Ma sappiamo che sono loro che sono dio, e per cui ti indicano loro stessi dove devi fare per forza una cosa. Sono loro che ti indicano dove obbedire alla loro maniera.

      CDD.

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    2. Ma i catechisti sono bravi, infatti ti avvertono che anche se quello che ti ordinano loro sia sbagliato, Dio vedendo la tua obbedienza verso loro, fara in modo che tutto vada bene!
      Quindi Dio adesso lavora per i catechisti...

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    3. Provato più di una volta. La risposta era sempre la stessa, una non risposta, piuttosto un ricatto: "qui quello che si deve fare e come si deve fare lo dico io, se non vi sta bene quella è la porta", indicando con fare minaccioso, stando in piedi, la porta della saletta. La prima parte poteva variare, tipo "qui comando io", "qui parlo io", e simili, ma la seconda parte era sempre la stessa. E la minaccia sottintesa dal catechista capo era ovviamente quella della cacciata dei catecumeni "indisciplinati". Ringrazio Dio di avermi dato la forza di andarmene prima, da solo, lasciandolo con un palmo di naso (infatti gli sarebbe piaciuto un mondo cacciarmi davanti a tutti).

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    4. Condivido in pieno l'esperienza di Porto. Le nostre storie si vede che si somigliano molto. Questo il modo di fare. Ma è anche vero che fanno i fenomeni e usano questi sistemi stalinisti per intimidire gli adepti e rafforzare il loro controllo sull'assemblea attonita. In sostanza per tenerti più stretto e sottomesso.

      Certo che non è loro desiderio quello di indurti ad andar via! Che scherziamo?
      fanno finta, bluffano.
      A parte che se uno davvero, scocciato della loro prepotenza, si alza e se ne va infilando la porta ipso facto, questo senza dubbio li indebolisce anche agli occhi di tutti gli altri "fratelli di comunità"; e loro lo sanno. E non gli sta bene.

      Poi se proprio sei un irriducibile vogliono farti fuori loro, te strisciante e piangente magari!

      Ringrazio Iddio con Porto per averci dato la forza di andarcene noi, prima che loro potessero prendersi la soddisfazione di distruggerci davanti a tutti, come esempio per i dubbiosi e freno per gli inquieti (una esigua minoranza in verità, vedendo la solidarietà zero raccolta e la rapidità con cui si sono dimenticati di tutto e anche di noi senza rimpianto).

      Pax

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    5. Stessa esperienza per l'oblio repentino e la solidarietà zero. Però devo dirti che negli anni ho saputo che l'emorragia da quella comunità continua, tanto che è stata fusa più e più volte, ma i fratelli continuano ad abbandonare, alcuni in modo silente, chiedendo al catechista capo di essere spostati in un'altra parrocchia per ragioni di comodità, ma poi pian piano dileguandosi. Sono rimasti i più fanatici, i falsi, i servili, gli affaristi. Quelli che danno un pessimo esempio del Cammino neocatecumenale. Ma loro è questo quello che vogliono. Forse tanto meglio, finiranno di screditare del tutto il Cammino, mostrando quanto poco è cristiano.

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  26. FALLACIO:

    Quando si parla di ubbidienza nella Chiesa, un fondatore dice che nella Chiesa si deve ubbidire alla Gerarchia. Punto.
    Per rafforzare il concetto può anche dire: a me non piace ubbidire, ma ubbidisco perché so che è volontà di Dio.
    Ma Kiko non ha detto NULLA di tutto questo.
    Ha detto solo che non gli piace ubbidire. E, di fatto, non ubbidisce.

    Ti chiedo se tu hai mai sentito UNA SOLA VOLTA che Kiko abbia detto ai suoi adepti che devono sottomettersi e ubbidire ai Vescovi o ai parroci, senza se e senza ma.
    MAI avvenuto in 60 anni.
    Porta una sola citazione rintracciabile sui mamotreti "antichi", quelli originali in cui il suo pensiero appare chiaro e che possiamo verificare.

    Naturalmente dà per scontata l'ubbidienza alla Chiesa, ma la Chiesa, per lui, è il Cammino.
    Che altro non è che la Chiesa primitiva, quella autentica, che grazie a lui è "risuscitata".

    Parla di servizio ai Vescovi, ma da per scontato che il servizio è quello che dice lui, non quello che dicono i Vescovi.
    Come se un maggiordomo si rifiutasse di servire l'ammazzacaffé al suo datore di lavoro, catechizzandolo per un'ora sul dovere morale di mantenersi astemi, e alle 5 pm, invece del tè, gli servisse la camomilla.

    Kiko ha detto testualmente che il Cammino non è una Chiesa parallela, la Chiesa parallela sono gli altri.
    Questo vuol dire che considera il Cammino la vera Chiesa, per cui lui serve i Vescovi convertendoli alla "fede" del Cammino.
    Non ha forse sempre sognato che la Chiesa del futuro fosse un unico, gigantesco Cammino?

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  27. @pietro non del cammino "Ti chiedo se tu hai mai sentito UNA SOLA VOLTA che Kiko abbia detto ai suoi adepti che devono sottomettersi e ubbidire ai Vescovi o ai parroci, senza se e senza ma."
    Pietro, è scritto nello statuto approvato Art 2 che il cammino Neocatecumenale dipende e viene effettuato sotto la direzione del vescovo diocesano.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Ennesima dimostrazione del motivo per cui meritano di essere chiamati asini raglianti.

      Nel Cammino l'adorazione eucaristica è di fatto scoraggiata e ignorata? "Ma noi abbiamo la cappella dell'adorazione in Terrasanta!"

      Kiko ha detto che i vescovi devono ubbidire a lui? "Ma nello Statuto c'è scritto che si effettua sotto la direzione del vescovo!"

      Vedete? Tipiche rispostine da asino ragliante.

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    2. Fallacio:
      infatti in Giappone il Cammino procede in totale DISUBBIDIENZA ai Vescovi.
      I Vescovi Giapponesi hanno cacciato il Cammino, ma il Cammino continua a "camminare".
      Il Cammino "ubbidisce" ai Vescovi solo sei i Vescovi lo assecondano.

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    3. non hai risposto alla domanda, come al solito.
      Nello statuto non c'è neanche scritto di chiamare i Vedcovi "faraoni" eppure solo due anni fa nell'ultimo annuncio degno di tale nome hanno rispolverato Carmen con i suoi "faraoni" che potete ritrovare anche mei suoi diari, il tutto con il placet di Kiko e Mario.
      siete sepolcri imbiancati e la pietra bianca è il vs statuto.
      Veglie di nascosto dai Vescovi etc etc
      sei un illuso FAV la realtà non è proprio come la descrivi tu

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    4. Ma è sempre più chiaro che Fallacio è un bugiardo consapevole. Pur di smentirci le spara sempre più grosse. Ora cita l'articolo 2 dello Statuto nientemeno, per rimarcare che essendo il Cammino sottoposto ai Vescovi Diocesani è chiaro che nel cammino si obbedisce al... Vescovo.
      Ne ho sentite che ne ho sentite, ma questa è proprio sorprendente, surreale, paradossale.
      Fallacio, ma sei proprio sicuro di fare il cammino neocatecumenale? Non mi spiego proprio come sia possibile la tua sfacciataggine.

      Pietro ti ha incastrato:

      Il Cammino "ubbidisce" ai Vescovi solo sei i Vescovi lo assecondano.
      E questa è la sacrosanta verità.

      Altrimenti i Vescovi sono faraoni e si fa la guerra, contro di loro e contro i parroci.
      Da qui tanti disastri nelle parrocchie. Ma dove vivi?

      Ma che vogliamo da chi (Kiko) è capace di augurare al Papa la morte? Pur di sottrarsi al pericolo di dover allineare il SUO cammino alle puntuali disposizioni della Chiesa ormai incombenti?

      Pax

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    5. Grazie per l'asino ragliante. Se non lo leggiamo in tutti i post non stiamo bene. Al prossimo, che non mancherà...........................................

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    6. Non preoccuparti anonimo 13:21, non lo sai che il web è una zona franca? Si può anche mancare di carità ed offendere tanto non è peccato.
      Fallacio Asino Vinicio

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    7. Allora è proprio come nel Cammino! Anche lì si fa a gara a chi più offende i fratelli con la scusa che "si deve dire la verità". Ma quale verità??? I fratelli sono invitati a dare sfogo ai loro più bassi istinti, tanto, come disse beatamente una mia ex-"sorella" di comunità, "in comunità posso essere lo schifo che sono, e voi non dovete giudicarmi". Capito, Vinicio? Quindi mi sento di dirti: "da che pulpito viene la predica!".

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  28. L'obbedienza secondo Kiko:

    1° scrutinio 1972, pag. 1:

    "Io ho visto il miracolo che Dio obbedisce si suoi Vescovi: lo credete? Be', è così... Dio si sottomette ai suoi Vescovi. Io l'ho capito molto bene."

    Come invertire il cristianesimo e l'obbedienza.

    Da quando c'è Kiko, è Dio ad obbedire e sottomettersi ai vescovi, non i vescovi ad obbedire e sottomettersi a Dio.

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    1. Scrutino del 1972, praticamente 49 anni fa. Qualcosa di più recente non la tirate fuori?

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    2. Magari tu non sei proprio un catechista.

      Si tratta del mamotreto degli Orientamenti per il 1° scrutinio, valido fino al 2010.

      Poi, si dice, che sia stato approvato il Direttorio corretto.

      Quindi quel pensiero è valso per ben 38 anni e passa.

      Se si crede (io non lo credo) che le prime comunità siano nate nel 1964, quel pensiero scritto nel 1972 è stato pensato 8 anni prima ed è valso addirittura 46 anni.

      Siamo sicuri che un'affermazione così netta, appartenente al pensiero di Kiko e alla predicazione Kikiana per 46 anni, anche se corretta nel 2010, sia magicamente sparita dal cervello di Kiko e dei catechisti?

      Io non ne sono affatto sicuro.

      Solo un neocatecumenale molto medio poteva fare un'affermazione come la tua.

      Non sapere che si tratta del mamotreto del 1° scrutinio, scritto nel 1972 e addirittura "integrato" nel 1986, è proprio da neocatecumenale molto medio, che del suo Cammino ne sa meno che chi scrive qui.

      Complimenti per l'osservazione, comunque.
      Come volevasi dimostrare depone e conferma la vostra ignoranza su ciò a cui appartenete.

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  29. Invito tutti a considerare un aspetto, e non è di poco conto.
    Se alcuni non si inginocchiano davanti a Dio, e lo vedete con i vostri occhi, quale amore e rispetto potrà avere verso il suo prossimo?
    Se non si ha rispetto di Dio, come lo si potrà avere sul prossimo?
    Il fatto di non voler inginocchiarsi è grave, molto grave.
    Vi invito a rifletterci bene. Il linguaggio del corpo è importante, cioè dalle azioni esteriori si può intravedere cosa si muove dentro l'anima.
    Faccio un esempio.
    Se io esco di casa con un fucile, ecco che si intuisce che sto andando a caccia. Se esco di casa in tuta e scarpette sportive, ecco che si intuisce che sto andando a fare una corsa.
    E per cui: se un ambito dentro la Chiesa non si inginocchia davanti a Dio, cosa stanno facendo?

    CDD

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  30. Mi riferisco ancora al solito Vinicio Asino Fallacio, paladino di tutti gli Anonimi neocatecumenali per dire: piantatela di fare i perseguitati. Ma quando inizierete a riflettere un poco?
    Tieni conto che io più di te ero convinta che il Cammino Neocatecumenale fosse un dono grande per la Chiesa e nella Chiesa. Voi non siete una setta qualunque. Siete ancor più pericolosi. Siete una setta nella Chiesa. Camuffata per di più. Perchè mentite, falsificate. Perchè dite una cosa e ne fate un'altra.
    Vi ho vissuti, vi ho troppo a lungo frequentati. Chi credete di prendere in giro?
    La Chiesa vi ha indicato come stare nelle Parrocchie. Ma voi dei Vescovi e Parroci ve ne fregate altamente e li ascoltate poco o niente. Diciamo meglio che tentate sempre di strumentalizzarli.

    Obbedite ai vostri catechisti, voi. E ascoltate soltanto Kiko.
    State nella Chiesa ma non siete della Chiesa. Voi non sapete il perchè, Kiko e gli itineranti lo sanno. Siete solo dei poveri indottrinati a dovere e abusati vergognosamente.

    Pax

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