martedì 12 giugno 2018

"E voi, pregate per il vostro «catechista» neocatecumenale?"

Alla domanda posta sarcasticamente da un lettore neocatecumenale - «e voi Osservatori, che vi ritenete tanto cattolici, pregate per Kiko Argüello e per l'anima di Carmen? Pregate per i vostri catechisti neocatecumenali?» - ha risposto Dorothea:
  • Nonostante le grandissime *** che mi ha rivenduto chi doveva trasmettermi la fede, e che invece venivano direttamente dall'Argüello & Co., io prego per lui:
  • prego perché egli incontri presto una megera ultra-nevrotica, e che si sposino entro un anno, anche senza grandi sentimenti, che tanto non è importante.
  • Prego perché egli, crocifisso metaforicamente in quel matrimonio che non lo gratifica, scopra il senso dell'amore coniugale, quello di "morire all'altro", per vivere pienamente "la storia di salvezza che Dio ha fatto su di lui".
  • Prego perché la moglie lo sfinisca e lo amareggi fisicamente e psicologicamente, criticandolo in tutto e non rispondendo alle sue esigenze umane e quindi idolatriche, dandogli l'occasione di amare il nemico e di gustare, tramite fatti concreti, la gioia della salvezza di Dio. 
  • Incidentalmente, questa moglie deve anche russare e cucinare malissimo.
  • Prego perché egli si affidi con fiducia alla provvidenza, privandosi del necessario, restituendo tutti i danari ai camminanti, non chiedendo mai aiuto a nessuno ma confidando nel centuplo quaggiù, che tanto ci pensa il Signore.
(Poi io per la mia vita mi sono regolata diversamente, ma che cosa c'entra, non devo mica fare io quello che predico per gli altri.)
  • Scoprendosi peccatore egli troverà di conseguenza la forza di andare a chiedere perdono una ad una alle persone che ha offeso e danneggiato, direttamente ed indirettamente.
  • Quando verrà anche da me, sinceramente pentito, prima di tutto per le eresie e per le offese ai Sacramenti, ma anche per aver rifilato a tradimento una dottrina aberrante sulla natura dell'uomo e delle sue relazioni, inclusa quella con Dio, allora lo perdonerò.
"Guardate: siamo più speciali degli altri,
abbiamo seguito tutti i 613 precetti di Kiko
e stiamo pagando le «decime» da 30+ anni:
possiamo dunque fregiarci della prestigiosa
Vestina Bianca designed by Kiko".
...come? Non va bene parlare così?
E perché no?

Cosa c'è di strano nell'attenersi a ciò che si predica?
O forse non bisogna neppure desiderare il buon esempio da parte di chi predica?
E quindi i cosiddetti "fatti concreti" non sono importanti?

Forse che menare è peccato solo se si mena per secondi?
Dunque, "menare" qualcuno, di per sé non è peccato?!

Forse perché si vede che non credo neppure io alla bontà di questa preghiera?
Bella scoperta, certo che no.
Ma allora: perché dovrebbe andare bene per qualcun altro?!!

O forse perché "non osi sovvertire l'uomo l'ordine di importanza che Kiko ha dettato".
Ma se l'Argüello è intoccabile, chi è Dio allora, Kiko o Dio?!!
(da: Dorothea D.)

37 commenti:

  1. Notizie da Guam: come ricorderete, il neocatecumenalissimo presbitero Cristobal, che era stato cancelliere di Curia, dopo la tempesta Apuron era riuscito a svignarsela facendosi spedire a studiare Diritto Canonico nella diocesi americana di Phoenix (sarebbe come se un autista di autobus, dopo molti anni di carriera, si facesse spedire alla scuola guida).

    Dopo che è scoppiato anche lo scandalo Cristobal - con diverse persone che lo accusano di molestie sessuali sui chierichetti, uno dei casi proseguito poi per ben diciotto anni - il soggetto si è reso irreperibile. L'arcivescovo di Guam ha disposto come misura cautelativa il divieto per il Cristobal di celebrare Messa in pubblico e di ascoltare confessioni, almeno fino a che il procedimento nei suoi confronti è in corso.

    Dopo diversi vani tentativi di contattare il presbitero Cristobal latitante, l'arcivescovo ha stabilito che se questi non rientrerà a Guam entro venerdì 15 giugno scatteranno "sanzioni" (da parte mia penso che si tratti della sospensione a divinis, cioè cessazione di tutte le funzioni sacerdotali, ma penso che potrebbe avere in mente qualcosa di più consistente). E voi, ci credete che entro tre giorni il presbitero kikiano ubbidirà al "Faraone"?

    Intanto, sul "fuggitivo Cristobal" emergono altri dettagli sul suo ruolo fondamentale nella neocatecumenalizzazione dell'isola: fu lui a convincere Apuron di far inserire nel seminario neocatecumenale R.M. alcune "vocazioni" locali, cioè alcuni facinorosi membri del Cammino, fatti "alzare" sebbene avessero un background alquanto discutibile. Uno dei soggetti si distinse per aver detto dall'ambone della cattedrale, al termine di una celebrazione, di aver dimenticato il numero di donne con cui aveva avuto rapporti e di non sapere quanti figli avesse sparso per Guam: "confessione pubblica" non solo scandalosa, ma anche convincente riguardo alle cosiddette "vocazioni del Cammino" (Jungle Watch conserva ancora la registrazione audio di tale "confessione pubblica" neocatecumenale).

    Il sullodato Cristobal, inoltre, fu quello che azzerò tutte le vocazioni di Guam: famoso il caso in cui tentò di obbligare un giovane che voleva diventare semplicemente "prete diocesano", ad entrare nel Cammino e quindi nel seminario neocatecumenale. I kikos, una volta giunti al potere, si sentono obbligati a neocatecumenalizzare tutto, e non tollerano che possa sussistere una vocazione "non del Cammino". Prima al giovane venne detto che la diocesi aveva solo il seminario R.M. e non aveva soldi per mandare il giovane in un seminario altrove; quindi, quando il giovane disse di potersi pagare la retta da solo (grazie a diversi benefattori), il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron si rifiutò di scrivere una lettera di presentazione per il giovane (senza la quale non poteva essere accettato in nessun seminario): o entri nel Cammino, o niente sacerdozio. Infine, pochi giorni dopo, lo stesso pedovescovo disse che il seminario R.M. costava all'arcidiocesi un milione di dollari l'anno. Mentre di questi episodi è rimasta traccia, di molti altri sono state fatte sparire le prove (e il neocatekiko Cristobal, ex "responsabile delle vocazioni", ne sa qualcosa: il "cancelliere di curia" è colui che ha accesso a tutti i documenti diocesani).

    Questo è il Cammino Neocatecumenale, ragazzi! Ecco cosa significano quei paroloni "missione, vocazioni, evangelizzazione, Shekinà del Signore".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ricordo che verso i primi anni '90, un amico del Cammino mi descriveva GUAM come l'Eden dei camminanti, la profezia del Cammino e, penso, di quella che secondo lui avrebbe dovuto essere e diventare la Chiesa.
      Una sorta di ciò che il Parco del Ngorongoro rappresenta per gli animali selvaggi.
      Invece si è rivelato un covo di ladri e di pedofili. Più che Chiesa del futuro sembra SODOMA e GOMORRA

      Elimina
    2. Confermo anche un mio amico catechista Bla bla bla bla Guam.... È per la prima volta bla bla Nuova Estetica che avrebbe evangelizzato il mondo (anni 90)
      Oggi davanti ai fatti dell' isola dei "famosi"svicola sempre la discussione giustificandosi di non conoscerli ma sono sicuro che si è letta tutta la storia ultimamente mi ha detto che i miei discorsi lo confondono e vuole evitarli.
      P.s.
      È sempre lui quando stiamo insieme a cacciare il discorso sul cnc quasi a volersi informare su cose a lui sconosciute
      Ps dello Ps

      Non va su internet

      Elimina
    3. Anche se fosse solo a caccia di gossip da riportare ai suoi compagnoni, fai ugualmente bene a informarlo (per il Cammino non c'è niente di peggio del fatto che venga gettata luce sulle sue opere) e a fargli presente che certe cose sono uscite su tutti i giornali di Guam (come la foto in cui i cattolici all'aeroporto accolgono il sacro Gennarini esponendo cartelli «Gennarini go home», "Gennarini vattene a casa", proprio un mese prima che lo scandalo del pedofilo Apuron venisse alla luce).

      Pietro parla dei primi anni '90: ebbene, il vescovo pedofilo neocatecumenale tentò di stuprare suo nipote nel 1997 ("frutti del Cammino", visto che lo difendono così tanto).

      Intanto apprendiamo un'altra tragicomica notizia riguardante la patetica Wikipedia.

      Un volenteroso lettore del blog aveva creato la pagina Wikipedia in italiano su mons. Byrnes traducendo la pagina Wikipedia inglese. I moderatori di Wikipedia italiana hanno immediatamente provveduto a cancellarla poiché Byrnes, a detta loro, sarebbe tuttora "arcivescovo coadiutore", cioè soggetto secondario non meritevole di una pagina su Wikipedia, sebbene il sito ufficiale dell'arcidiocesi (che non ha motivo di mentire su un punto così delicato) lo indichi come arcivescovo effettivo, e sebbene il Byrnes stesso si firmi sui documenti ufficiali come arcivescovo (non più come mero "coadiutore"), cosa che conferma che lui stesso sa che l'eventuale "ricorso" contro la sentenza Apuron non è stato ancora accolto.

      Il punto è che un vescovo "coadiutore con diritto di successione" entra automaticamente in carica non appena decade il vescovo ufficiale, senza bisogno di aspettare un documento vaticano che lo confermi, e il pedofilo Apuron è decaduto dalla carica (la sentenza di condanna del tribunale vaticano lo ha privato del titolo di arcivescovo di Guam: più chiaro di così...). Inoltre, Byrnes sarà certamente il primo ad essere informato degli sviluppi della faccenda, poiché se ipoteticamente venisse accettato il ricorso di Apuron contro la sentenza, la pena gli verrebbe sospesa almeno sino al termine della procedura di ricorso e perciò Byrnes ridiventerebbe "coadiutore" e dovrebbe nuovamente firmarsi come tale e far aggiornare i documenti ufficiali (tra cui dire, sul sito web arcidiocesano, che l'arcivescovo sarebbe Apuron).

      La patetica diatriba sulla Wikipedia italiana (diatriba forse influenzata da qualche amico del Cammino) ha però il pregio di aver portato alla luce una magagna vaticana: nelle pubblicazioni ufficiali, in cui c'è tanta solerzia nel confermare nomine, pensionamenti, ecc., ancor oggi non si trova traccia della conferma della successione di mons. Byrnes. Per cui i siti web che si occupano di nomine di vescovi - tra cui il famoso Catholic Hierarchy ancora non hanno aggiornato le proprie pagine e fanno ancora risultare il pedofilo Apuron come arcivescovo di Agaña (Guam).

      La mattina dello scorso 16 marzo 2018, pochissime ore prima che venisse pubblicata dalla Sala Stampa della Santa Sede la notizia della condanna vaticana di Apuron, il "papa rosso" Filoni, super amicone del Cammino, riusciva in extremis a farsi ricevere da papa Francesco (tale udienza privata venne segnalata dalla stessa Sala Stampa), certamente per parlare del caso Apuron, e dandoci la conferma che sono proprio stakhanovisti e accaniti nel difendere il vescovo pedofilo neocatecumenale. Al punto da riuscire a sospendere la pubblicazione di una notizia in modo da far sembrare che per Apuron non tutto è perduto...

      Elimina
    4. Speriamo che questo caso sia l'inizio della fine per il cammino che in altre diocesi si estirpi questa radice del male...Roberto

      Elimina
  2. Io prego affinché a Kiko sia infuso un grande coraggio. Prego affinché il prossimo Annuncio nel quale citerà i trecentomila/trecentocinquantamila incestuosi della zona di Napoli voglia farlo in una conferenza aperta al pubblico anche non NC e al dibattito, in una zona di Napoli :-)

    RispondiElimina
  3. Dorothea D., complimenti, geniale!

    "Non io ti giudico le tue stesse parole ti giudicano"...

    Questo Kiko che predica bene (si fa per dire!) e razzola male!...o meglio: predica male e razzola peggio!...che non alza con un sol dito i pesi che mette sugli altri!
    Ma va! Che beffa! Proprio lui è dipinto dalla Parola solo come uno squallido fariseo.

    Vorrei proprio vederlo sottoposto al giogo, che non solo è pesante da trascinare ma, dal momento che ti lega ad un altro/altra che lo porta con te, ti costringe pure a sincronizzare i tempi, dovendo rispettare i ritmi altrui che non coincidono sempre con i propri.

    Pax

    RispondiElimina
  4. "prego perché egli incontri presto una megera ultra-nevrotica, e che si sposino entro un anno, anche senza grandi sentimenti, che tanto non è importante."
    ---
    L'esperienza con la megera che auguri a Kiko e' gia' avvenuta da oltre 50 anni,
    finche' morte non li ha separati, anche senza una ratifica matrimoniale.

    Un "punto di ragione", non si nega a nessuno, neanche a Kiko, che si e' dovuto sopportare per quasi tutta la vita, una "rompicoglioni alla enne"(*).


    Mi scuso sempre con chi mi legge: talvolta uso termini forti; ma ahime',
    per rendere bene le idee ed I rleativi concetti, forse e' necessario farlo.
    R.

    RispondiElimina
  5. Dorothea ha risposto splendidamente ad una domanda, non sarcastica come scritto nel thread, ma un po' tendenziosa certo sì...ma voi pregate per il vostro catechista neocatecumenale?
    Ebbene, il mio catechista è andato in cielo molti anni fa, ed era una persona buona, che sono sicura è ora con il Signore, e pregherà lui per me, anzi, in questo momento glielo sto chiedendo.
    A lui sono legati dei ricordi di grande tenerezza: ricordo la paura terribile che aveva nella catechesi iniziale di scordare la lezioncina imparata a memoria...la moglie dietro di lui a fare da suggeritrice.
    Ricordo quando disse che se Dio gli avesse tolto la mano dalla testa, lui sarebbe andato a prostitute...e credo che in vita sua non sia mai neppure andato a fare pipì senza avvisare la moglie.
    Insomma, lo ricordo con tenerezza infinita.
    Per quanto riguarda un altro, invece, mio catechista, effettivamente potrei augurargli ciò che ha suggerito Dorothea: a lui, celibe, figlio di buona famiglia, che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, a lui che, pur avendo studiato teologia, si è ridotto a fare la controfigura di un istrione come Kiko, augurerei davvero di subire tutte le traversie familiari che ha prescritto ad altri, perché forse solo così metterebbe un piede a terra, nella realtà vera della vita.
    Però no, non prego per lui, preferisco pregare per le vittime della sua insipienza.
    In fondo, come dice Qoelet, Dio ha creato l'uomo semplice, è stato lui poi a complicarsi l'esistenza ed io credo che il Cammino, con le sue strutture, le sue macchinose prescrizioni, sia un preclaro esempio di come noi uomini riusciamo a rendere difficile il semplice mediante l'inutile.
    E quindi... sì, di fronte a tanta assurdità viene quasi da ridere.
    E chi ride, perdona più facilmente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un intervento ricco di sapienza, umanità e molti spunti di riflessione.

      La legge di Dio ci viene data per essere liberi e quella della Chiesa per aiutarci a osservare la legge di Dio, e perciò per aiutarci a essere liberi, e noi ci complichiamo la vita.
      Il Cammino ha così tante leggi non scritte (almeno non scritte sugli Statuti) da restare impressionati.
      Anche in questo vedo un tentativo di Kiko di sostituirsi alla Chiesa, come se le leggi della Chiesa non bastassero.
      E' vero, ci sono gli ordini religiosi con le loro regole, tra l'altro molto più semplici delle regole del Cammino perché in linea con la Chiesa. Ma il Cammino non è un ordine religioso.
      Il Cammino è il Cammino, e basta. Appunto: un'altra Chiesa.
      Per questo molti camminanti in buona fede, che provano a conciliare la legge della Chiesa, a cui ancora credono, con quella umana del Cammino, a un certo punto scoppiano, soprattutto quando a fare da contrappeso non ci sono le gratificazioni umane che invece hanno i catechisti col loro delirio di onnipotenza

      Elimina
  6. ....aggiungo una frase ch mi disse un catechista quando gli dissi che non mi piaceva come parlava e cosa diceva. Mi disse: "Chi non ha stima per i propri catechisti....non va bene!!". Stima?? Sei lì per avere la mia stima? Ma se credi anche solo alla metà di quello che dici, la tua ricompensa ce l'hai già! Ma forse ormai non ci credi neanche tu, e ti accontenti della mia stima...

    M.A.

    RispondiElimina
  7. no, sinceramente non prego per i miei ex catechisti.
    Prego pero' per un altro catechista che ho avuto la fortuna di conoscere tantissimi anni fa. Purtroppo lui e la moglie furono destituiti dal loro ruolo perchè troppo umani.
    Ricordo ancora le loro dolci risposte alle domande dei fratelli di comunità, specie dei piu' giovani. Si, erano troppo umani per essere catechisti CNC.
    Uscirono dopo aver finito il cammino. Uscirono in silenzio senza nessuna spiegazione nè scandalo. Se ne andarono e con loro i loro figli oramai grandi perchè qualcosa di marcio c'era allora nell'aria nella mia parrocchia.
    Poi venne fuori e molte persone lasciarono le Comunità. Le rimaste si "fusero" e persero la loro identità.
    Prego per questa coppia di Catechisti che non hanno piegato il capo a Kiko & C. ..che tra l'altro continuo' a parlarne male dopo che la coppia usci' dal CNC.

    Per i miei ex catechisti gli ultimi che ho avuto,a dir la verità non ci penso proprio piu' per me ...
    "Siano come pula al vento e l'angelo dell'Eterno li scacci"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ricordo anche io un catechista molto umano.
      Ricordo di averlo trattato male alcune volte e mi pento di averlo fatto anche se avevo delle buone ragioni.
      Non meritava di essere trattato male in pubblico, nessuno lo merita per qualsiasi motivo.
      E' morto da qualche mese,sono andato al suo funerale anche se ero già fuori dal cammino e anche se non era più il mio catechista da quasi due anni.
      Ricordo che una volta un mio fratello di comunità era arrabbiato oltre ogni limite, eravamo ad una convivenza e aveva chiamato la moglie per andarsene subito.
      Ha parlato con il catechista, ed è rimasto fino alla fine.
      Mi ha detto che se non era per il catechista sarebbe andato via dalla convivenza e forse dal cammino.
      Ricordo ancora il suo sorriso e sono più che sicuro che era una persona buona e che oggi si trova in paradiso.
      Io avevo già i mie dubbi sul cammino, ma ero ancora indeciso perchè quando hai delle persone di riferimento pulite, serene, giuste e vere pensi che forse il cammino non è così male.
      Quel catechista non era in grado di fermare le schifezze del cammino che ho vissuto prima e dopo, ma almeno riusciva a dare un volto umano alle assurdità del cammino, riusciva a darti un minimo di sostegno morale e un esempio personale di rettitudine.
      Penso che ci siano catechisti così, ma penso che sia molto difficile spostare il cammino da alcune derive che vengono dettate dal vertice.
      Una rondine non fà primavera, posso dirlo perchè l'ho pagato sulla mia pelle.

      Luca

      Elimina
  8. Faccio una previsione audace…magari tra 5 o 10 anni scoppierà uno scandalo internazionale sul cammino neocatecumenale, ci saranno denunce, condanne, usciranno fuori delle cose che noi non avevamo neanche pensato che potessero avere a che fare con Kiko e compagni.
    Salteranno tutte le coperture, ecclesiastiche, economiche, giuridiche e ci diranno che per 50 anni una setta ha tentato di sostituirsi alla Chiesa Cristiana Cattolica.
    Qualcuno dirà che sapeva già tutto, che non si capisce come 600.000 persone si siano fatte prendere in giro da questo circo psedo-religioso del cammino neocatecumenale.
    Questo Blog sarà eclissato dalla potenza della verità che farà piazza pulita di tutto.
    Noi ex-catecumeni saremo indicati come quelli che dicevano di sapere ma che effettivamente non sapevano niente, perché quello che diventerà di dominio pubblico mondiale sarà una bomba atomica rispetto alle nostre chiacchiere da salotto.
    Ci faranno nomi importanti che da sempre abbiamo associato al cammino, personaggi in vista, itineranti e catechisti della prima ora, che saranno i primi a rivelare la vera natura del cammino.
    Assisteremo ad una gara a chi butta più fango sul cammino.
    Il web sarà invaso di “pentiti” neocatecumenali che affermeranno di avere sempre saputo la verità sul cammino, ma di avere fatto da anni gli infiltrati per portare a galla la verità.
    La tomba di Carmen sarà distrutta da un’orda di ex-catecumeni nudi e duri che si sentiranno traditi.
    Se Kiko e Don Mario saranno ancora in vita verranno collocati in un programma di protezione tipo i pentiti di mafia.
    Se succedesse tutto questo o anche di più, per me non farebbe differenza, il male che ho ricevuto dal cammino resterebbe comunque, non posso e non voglio eliminarlo dalla mia vita.
    Fa parte di me e dovrò comunque imparare a conviverci.
    Oggi mi rimane difficile, ma forse domani riuscirò a vedere il bene che ha suscitato questa esperienza negativa.
    Non mi interessa la vendetta, non voglio il riscatto, mi basta l’oblio e la serenità dello stare in pace con me stesso e con il mio prossimo.

    Luca

    RispondiElimina
  9. Pregare per un catechista? Cosa dovrei augurargli e per quale catechista dovrei pregare tra i tanti che ho avuto la disgrazia di incontrare?
    Bene, quindi ne scelgo uno, forse colui che più mi ha leso, quindi mi segno con un sano Segno della Croce recitando innanzitutto una meravigliosa Ave Maria, giusto per infondermi coraggio. Mi adagio sulla mia seggiola dinanzi al quadro raffigurante la Madonna di Fatima, stringendo fra le dita quel Santo Rosario tanto criticato dai componenti più alti e principali del cammino. A questo pensiero sgrano il mio Rosario con le dita perdendomi nei pensieri, riflettendo sulle intenzioni che hanno condotto le azioni del catechista in questione, che corrispondono unicamente al farmi del male.
    Quindi rifletto ulteriormente, osservando la Croce della Santa Corona raffigurante il Cristo crocifisso e penso alla mia di croce, quella che con dignità ho sempre portato mai accettando, però, che il male venisse per questo giustificato. Una croce adattata alla mia persona da gente che annunciava un Regno di Cristo conquistabile solo tramite la conoscenza delle proprie meschinità. Falso! Pronunciano balordaggini! Quelle meschinità ledono il prossimo, non possono condurre alla santità!
    Quindi scuoto un po' il capo per abbandonare queste considerazioni e provo nuovamente a pregare per il catechista, non ce la faccio, così ripercorro il tempo passato rimembrando il momento in cui ha ben pensato di approfittarsi della mia giovane età e del mio essere sola, senza famiglia al seguito, pensando bene (anzi male) di pronunciare in seguito alla balorda e schifosa violenza: "perdonami, mi faccio schifo da solo, esaudirò ogni tuo desiderio pur di togliermi questo peso. Non dire niente ti prego". Parole mai dimenticate per lo sdegno e la nausea che mi provocarono.
    Quindi nuovamente apro gli occhi, infilo al collo il mio Rosario, ripropongo un' Ave Maria rivolta a me e tutte le vittime di questi reietti e ricomincio a respirare aria pura.
    Ho provato a pregare ma è impossibile, la loro persona, quella dei catechisti immersi totalmente nel kikianesimo, non ammette Cristo, né le preghiere a loro rivolte.
    Troppa crudeltà e altrettanta riluttanza per il sacro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per un catechista kikiano non si può quasi neanche pregare, il male proveniente da loro prevalica ogni buona intenzione riducendo l' animo a rivivere una tortura. Meglio non inoltrarsi, sarà Dio a condizionare la preghiera a momento opportuno.
      Per ora suscita soltanto ansia generata dall' ovvio disgusto verso le loro inique azioni e intenzioni.

      Elimina
    2. So che si tratta di un post sarcastico ma è inevitabile si subentri nelle questioni nella loro essenza in todo, anche la più crudele.

      Elimina
    3. Rebel sei veramente grandiosa, ti voglio un gran bene e mi sei di esempio, per la dolcezza, la tenerezza, la saggezza e l'amore che dimostri nonostante quanto male hai ricevuto. Sei un sole, una stella radiosa, come potrebbero e dovrebbero essere tanti camminanti ma non sono perché la tenebrosa dottrina di Kiko e gli atteggiamenti pietosi dei catechisti, fedeli esecutori dei suoi ordini, offuscano ogni bene e uccidono la luce.
      Dio ti benedica!

      Elimina
    4. Colpisce come uno schiaffo quel "pur di togliermi questo peso" (non "perche' TU possa superare questo momento").
      Il bene altrui e' nulla, il proprio piacere-benessere e' tutto.
      La vittima viene calpestata due volte, rendendola anche responsabile della "ripulitura" della coscienza (quale coscienza???).
      Ribrezzo e ripugnanza sono sentimenti datici per riconoscere il male e mai come in questo caso sono appropriati.
      Un amichevole abbraccio,

      Simonetta

      Elimina
  10. Ciao Rebel,non mi sembra che Gesu' abbia accusato chi gli faceva del male anzi ha giustificato perche' non sapevano quello che facevano. Saverio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per me quello schifoso lo sapeva benissimo quello che stava facendo.

      Sei anche tu come lui?
      Ti auguro di avere la stessa "giustificazione" .

      Roberta

      Elimina
    2. Ma che cavolo dici! Stiamo parlando di violenza sessuale su una minorenne! Lei stessa sarà la condanna di questo catechista davanti a Dio. Saverio non sapeva quello che sapeva??? Questo tuo commento mi fa ribrezzo

      Elimina
    3. Toh, che strano: accusano noialtri di "infangare il Cammino" presupponendo che non solo sappiamo quello che stiamo facendo, ma che lo faremmo con odio... e invece giustificano un cosiddetto "catechista" qualunque cosa abbia fatto.

      Idolatria pura.

      Elimina
    4. Oh beh, immagina che questa violenza la subisca tua figlia o una tua nipote, minorenne, da un catechista.
      Bello vero?
      Adesso pensa di dire a tua figlia che "Gesù non ha accusato chi gli faceva del male, anzi ha giustificato".
      Naturalmente questa citazione deriva solo dalla vostra arroganza di volervi sentire uguali a Gesù e credete di esserlo a chiacchiere.
      Nemmeno vi passa per la testa vuota che l'accettazione della ingiustizia patita da Cristo ha un valore redentivo che la nostra non può avere?
      E se dovessimo giustificare ogni male e non denunciare mai a che servirebbe l'Autorità terrena che "non a caso porta la spada" e che da Dio stesso trae il proprio essere?
      Gesù avrebbe parlato invano e vana sarebbe tutta la fede se essere cristiani consistesse nell'accettare passivamente ogni cosa?
      È giusto lasciare un violentatore pedofilo a piede libero, così che possa distruggere la vita di tante altre persone?
      Dunque ho ragione, il cammino spegne ogni luce, ogni compassione e pietà

      Elimina
  11. Ieri ho avuto la possibilità di parlare del cammino NC a un vescovo e alcuni sacerdoti tra cui un esorcista. Nel poco tempo a mia disposizione ho parlato delle liturgie ballerine, del cardinal Poletti che attiva i seminari RM senza nemmeno concludere il triennio di experimentum, del cardinal Bugnini che lodava la minuscola realtà NC. Ho anche citato le parole di monsignor Schneider. Conoscevano la figura di padre Zoffoli. La mia impressione è che fino a quel momento avevano considerato il CNC una realtà problematica ma meno importante di altre questioni come il gender, i gay pride (il vescovo di Pompei ancora non si è espresso contro il gay pride che il 30 giugno gli passerà davanti al santuario), e altri problemi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il solo fatto di poterne parlare a preti e vescovi è già positivo. Sia perché toglie ai codardi l'alibi del "non sapevo", sia perché "rinfresca" l'argomento, sia perché stimola i ritardatari a informarsi... In parole povere, il Cammino viene danneggiato dal gettar luce sulle sue opere, sulle sue liturgie, sui suoi insegnamenti.

      Elimina
  12. Prima di tutto un abbraccio infinito a Rebel.
    E vergogna infinita ricada su questa persona, che sicuramente è un catechista che parla di amore al nemico, si commuove ipocritamente per la sofferenza degli innocenti e, a tutt'oggi, ha la coscienza odiosamente sporca che non potrà che condurlo a dannazione.
    Un Saverio che ha fatto un commento come abbiamo letto sopra, si rende moralmente responsabile insieme a questo catechista e a tutti coloro che delinquono sfruttando la protezione che il Cammino da sempre offre loro.
    Saverio, sei un protettore e fiancheggiatore di pederasti e violentatori, non vorrei essere nei tuoi panni stasera per tutto l'oro del mondo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il commento di Saverio non solo è disgustoso, ma anche è significativo di una noncuranza assoluta per i Vangeli. Gesù non dice soltanto "Padre perdona loro", ma porta per discolpa l'ignoranza dei crocifissori.

      Hai capito, Saverio? Il lurido individuo in questione non sapeva quello che faceva? E se non sapeva, addirittura lo hanno messo a fare il catechista?

      Elimina
  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  14. SAVERIO:

    tu giustifichi il catechista, e Rebel? La accusi. Chi chiama male il bene e bene il male è ispirato da satana.
    Dici che Gesù non accusa i romani che lo crocifiggevano. Non li accusa perché, come dice Giovanni, sapeva benissimo quello che c'è nel cuore di ogni uomo e sapeva che loro non sapevano.
    Ma Gesù più volte ha lanciato invettive. Ad esempio contro chi SCANDALIZZA i piccoli! E contro i farisei.
    E poi, cosa ti fa credere che il catechista non sapesse? Dalle parole che ha detto sapeva benissimo.

    L'ipocrisia è manifesta: strumentalizzi il perdono di Gesù perché la verità venga ridotta e distorta. Come se il principio del non giudicare comportasse il tacere la verità.
    Il problema del Cammino è che il violentatore è un buon camminante. Non è un buon cristiano, ma un buon camminate sì. Perché per essere tali basta credere alla predicazione di Kiko. Puro luteranesimo.

    Io perciò accuso non solo il catechista violentatore e pedofilo, ma anche te. Anzi, anche il Cammino.
    Perché il peccato del catechista è di tutti voi attraverso l'omertà.
    Chi sa e tace, chi sa e non denuncia, è colpevole. E poiché il sapere e tacere è un'espressione COMUNITARIA, colpevole è anche il Cammino come tale.
    In questo sembrate un'organizzazione malavitosa.

    Possibile che non capisci che il catechista doveva finire in GALERA? Una comunità seria lo avrebbe immediatamente cacciato e denunciato.
    Del resto questa è la posizione della Chiesa

    REBEL: grazie per la tua testimonianza. Ti sarà costata, ma è preziosa. Spero che molti la possano leggere e leggano anche le parole di cinismo di Saverio. Che, spero, non sapia quello che fa.
    Ti assicuro la mia preghiera

    RispondiElimina
  15. Ciao Rebel,non mi sembra che Gesu' abbia accusato chi gli faceva del male anzi ha giustificato perche' non sapevano quello che facevano. Saverio

    Questa è una perla kikiana offerta a noi su un piatto d'argento.
    Saverio, meriti la medaglia del migliore di tutti, tributata da noi del Blog "Osservatorio", al più disobbediente a Kiko - poiché stai qui a curiosare, cosa si racconta di male sul c.n. in rete - che non solo leggi con avidità le critiche al cammino, ma non riesci neanche a resistere alla tentazione di rispondere come se stessimo nelle vostre appestate salette a farci scrutinare da voi.
    Così dalla tua bocca è uscita la più sorprendente conferma che qui non inventiamo niente, che è proprio vero che irretite le vittime di violenza, non solo scoraggiando ogni iniziativa di denunciare violenze e misfatti di ogni genere, anche se perpetrate ai danni di minori, ma addirittura invertendo le parti:
    ossia, per essere cristiana la vittima deve perdonare e giustificare il carnefice.
    Per raggiungere questo scopo perverso, gli mettete davanti ad esempio il comportamento stesso di Gesù di fronte al male che lo ha condotto a subire una orribile morte.

    Tornerò su questo, forse e se il Signore nella mia debolezza mi dà forza approfondirò l'argomento, certo tu meriti un post.

    Per ora ti dico solo che il cammino riesce in un capolavoro ineguagliabile con questa perla di discernimento che tu Saverio, lo ripeto, ci offri su un piatto d'argento.

    1. Annienta la vittima, distrutta dalla violenza la annienta assestando le il colpo di grazia.
    2. Priva, stronca per il carnefice ogni possibilità o prospettiva di pentimento, di conversione di vero dolore per i propri peccati, presupposto indispensabile per desiderare di emendarsi con una adeguata penitenza...
    Il Cammino riesce a compiere due opere deprecabili con una unica azione, con un solo discernimento che tu sei riuscito, Saverio, a sintetizzare mirabilmente in due sole righe.

    Devo proprio ringraziarti.
    Hai inoltre dimostrato che quello che raccontiamo in tanti sul Blog è tutto vero, hai chiuso la bocca, in un solo colpo, ai tuoi amici, ai tuoi sodali, con cui condividi un itinerario di perdizione.

    Quando vengono qui i tuoi fratelli camminanti dicendo: "Quando mai!" "Voi mentite! Vi inventate le cose" "Sara un caso, un'eccezione!"

    In due sole righe, guarda quanti regali ci hai fatto oggi.

    Riesci solo a immaginare il coraggio che ha dovuto avere Rebel per raccontare quello che ha raccontato?
    Sappi che tante come lei, noi siamo testimoni, si sono fatte seppellire dalla nefanda gestione delle violenze perpetrate nel cammino portata a compimento dai kikatechisti, tutti sulla linea da te tanto limpidamente tracciata!
    Tu osi chiamarla per nome, Rebel.
    Non possiamo tollerare che si venga qui a mancarle ancora di rispetto, dopo che è stata emarginata, abbandonata al suo destino, ma il Signore la ha raccolta, le ha dato forza per essere testimone scomoda, una spina nel fianco, fino ad oggi.
    Gesù fu tolto di mezzo perché scomodissimo era, richiamava i peccatori sulla via di Dio, ma chi non ha voluto cambiare strada lo ha messo in croce.

    Ti auguro almeno di provare vergogna.
    A presto.
    Pax

    RispondiElimina
  16. Cara Rebel, ti esprimo il mio più profondo rispetto, ed anche ammirazione per la devozione con cui ti avvicini al Rosario. Hai ragione sulla crudeltà delle idee del Cammino, che si incarna perfettamente in alcuni camminanti. Non tutti, conosco persone buonissime che sono in Cammino, persone che reputo migliori di me, e che proprio per la loro bontà sono state incantate.
    Resta il fatto che i predatori sono lasciati a scorrazzare, coperti dal sistema, vedi il soldatino Saverio che scatta come uno scudo umano appena gli toccano Caino. È un esempio abbastanza tipico, vengono proprio allenati ad annullarsi e prendersi il fuoco nemico, per proteggere la setta e le sue idee.

    Molte idee del CNC poi secondo me non sono altro che vere e proprie parafilie (e indoviniamo un po’di chi) sublimate malamente in una spiritualità completamente corrotta: ibristofilia, voyeurismo, sadismo, masochismo, ...
    Penso per esempio a quei confessori NC che cercano di convincere le vittime di abusi sessuali, o i loro amici tra i quali io stessa, a “perdonare” (tradotto: “lasciarsi fare”, "lasciar correre"), con la scusa che siamo tutti peccatori e nessuno è migliore di un altro, per poterlo giudicare. Misogini vendicativi (e secondo me anche segretamente omosessuali) che se la prendono in particolare con le donne.
    S'io fossi Papa, ad anfibiate li spreterei, altro che "perdono". Serviam, non pravis subserviam.

    Scusate la veemenza ma non è vero che siamo tutti uguali e, se ho un grande rispetto per chi ha dovuto affrontare le malizie e le nequizie del Cammino, non nutro alcuna tenerezza verso i criminali (fisici o morali) imperterriti ed ipocriti né per i loro protettori, né alcuna stima per un sistema sedicente cristiano che pretende di piegare le persone buone al male invece di raddrizzare le storture nelle anime dei fedeli.

    RispondiElimina
  17. Come in tutte le sette di tutti i tipi, il sistema di riferimento (non oso chiamarlo morale) è molto semplice, anche se assume a volte forme molto raffinate e complesse. Unsistema di giochi di specchi, scenografie e quinte sceniche in cui è facile rimanere confusi e perdersi.

    Ciò che favorisce la setta e il diffondersi della stessa viene chiamato bene.
    Ciò che lo impedisce (come lo scandalo di una denuncia, una condanna, ciò che impedisce in qualsiasi modo il diffondersi della stessa setta e l'assoggettamento dei suoi adepti) viene chiamato male.

    Potrà sembrare banale (la banalità del male), ma è così.

    Simonetta

    RispondiElimina
  18. PAX: ottimo intervento.Hai centrato il punto. Allora non siamo esagerati, non abbiamo preconcetti, ce l'ha confermato SAVERIO. Che invito a continuare a scriverci sempre cose così interessanti.

    DOROTHEA: il tuo post ironico è però riuscito a toccare l'anima. Ha evocato ricordi e testimonianze, sempre molto preziose. Chissà quanti camminanti che hanno letto vi si sono riconosciuti. Perché le esperienze che si fanno nel Cammino sono le stesse per tutti. Magari mitigate da catechisti umani, brave persone ingannate ma che cercano di coniugare le dure leggi del Cammino con la misericordia della tradizione cattolica.
    Misericordia che è tale solo per chi RICONOSCE di aver peccato, si pente ed è disposto a ESPIARE il male commesso. Ma che non si applica a chi nega il male e continua a vivere nel peccato perché tanto crede nella PREDICAZIONE che giustifica a prescindere.

    Sul fatto che ci sono dei buoni camminanti buoni sono d'accordo. A volte sono davvero persone eccezionali come raramente se ne trovano. Solo che sono ingannati e, proprio come nel mondo, sono sfruttati e magari derisi. Essi se ne fanno una ragione e offrono a Dio senza giudicare, dimenticando però che il non giudicare non significa affatto tacere e non denunciare

    RispondiElimina
  19. Il non giudicare non significa affatto tacere e non denunciare.

    Questo è un ottimo spunto di riflessione, offerto a chi è in buona fede nel cammino e, per questo, sta cercando di coniugare ciò che fa ribrezzo alla sua coscienza con il sottostare - perchè comunque devi sottostare rimanendo dentro il neocatecumenato, peggio se hai il ruolo di catechista a tua volta - alle regole imposte dal sistema.

    Ritorno a un espediente usato da Kiko e itineranti nei confronti di chi tenta dall'interno di cambiare le cose. Vieni a conoscenza di un qualcosa che ti supera, che turba la tua coscienza? Se riferisci ai tuoi catechisti e magari a Kiko stesso (a cui arrivano i casi più gravi), Essi ti diranno di metterti in pace: Ora è lui che ha preso in mano la situazione! Tu non devi fare più nulla, la tua coscienza è a posto.

    Queste "brave persone", questi "catechisti umani", per riuscire ad andare avanti, sono costretti a tentare di coniugare le "dure leggi del cammino" con la vera Misericordia della Chiesa, che ha a cuore, prima di tutto, la SALVEZZA DELLE ANIME. Che chiama "male" il male e "bene" il bene e questo insegna ai suoi figli.
    Ti assicuro che non è possibile, con retta coscienza, continuare in eterno in questo gioco di equilibrismi. Prima o poi - proprio perchè dentro mai niente cambia - sei costretto a fare lo strappo finale e uscire senza voltarti indietro, mai più. Altrimenti, prima o poi ti distruggeranno loro, ti faranno precipitare dall'alto, senza alcuna rete.

    Pax

    RispondiElimina
  20. ...E neanche un camminante che si dissocia dalla oscena posizione di Saverio...

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo essere stati approvati da uno dei moderatori.

È necessario firmarsi (nome o pseudonimo; non indicare mai il cognome).

I commenti totalmente anonimi verranno cestinati.