sabato 11 agosto 2018

"Siamo qui": i giovani neocatecumenali pellegrini verso Kiko

Riportiamo un commento che ci è giunto a firma Jaffino:
Un ultima cosa, un fatto concreto, spero non lo prendiate come giudizio contro chicchesia, e' una relta'. Il Papa incontra i giovani 11/ 12 agosto, avevamo in mente un pellegrinaggio a fine agosto in Austria ma di fronte a questo appuntamento abbiamo pensato di anticipare e cambiare programma. Sicuramente qualcuno di voi pensera' che andremo all'incontro perche' dopo ci sara' l'incontro con kiko, puo essere, pero' mi spiegate perche' nessuna iniziativa e' stata organizzata dalla mia diocesi per l'occasione.
Diamo qui una risposta all'utente Jaffino e a tutti i neocatecumenali che hanno la fissazione di essere unico "segno di salvezza" nella parrocchia, nella diocesi, nel mondo.

In preparazione al Sinodo dei giovani che si terrà nel mese di ottobre 2018, i giorni 11 e 12 agosto si terrà un incontro con papa Francesco sul tema "Siamo qui".

A questo incontro è previsto che i giovani possono convergere tramite un percorso, un pellegrinaggio a tappe, che già è in corso, la cui organizzazione è stata demandata alle singole Diocesi, e che, generalmente, è stata organizzata a livello regionale.

In coda all'articolo, il link del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile con i pellegrinaggi delle regioni e, di seguito, alcuni link diocesani e di movimenti e associazioni dedicati all'evento reperiti su web.

Naturalmente, i movimenti hanno strutturato alcune proposte secondo la propria spiritualità, oppure hanno raccomandato di aderire e partecipare alle iniziative diocesane.
Giovani in pellegrinaggio verso Roma

Il Cammino Neocatecumenale non sappiamo esattamente come si sia mosso, se ha aderito alle iniziative della propria diocesi o ne ha seguito di proprie: chissà perché "intuiamo", conoscendoli, che abbiano preferito andare per la loro strada.

Comunque, riteniamo ingiustificabile il vittimismo del "solo i nostri giovani vanno in pellegrinaggio dal Papa": forse si potrà dire che i vostri giovani, come sempre, vengono tenuti rigorosamente separati dai giovani delle parrocchie, delle diocesi o di altri movimenti, forse proprio per coltivare quel vittimismo e solipsismo di cui sopra.

Giovani della diocesi di Ischia in pellegrinaggio:
qui sono all'isola di Nisida e ascoltano
le esperienze dei carcerati
L'unico avviso che abbiamo potuto vedere è quello apparso su un sito del Cammino, che, saltando a piè pari il calendario degli incontri con il papa e di tutte le iniziative costituenti la manifestazione e ad essa collaterali, informano sul momento "clou" dell'evento per i giovani del Cammino: l'incontro con Kiko e le "alzate vocazionali" del pomeriggio del 12 agosto.

Quindi, nel corso di questi pellegrinaggi, che dovrebbero essere un percorso di crescita spirituale, fatto anche di apertura ad altre esperienze e modi di vivere la fede che culminerà con l'incontro con il papa, i giovani neocatecumenali continueranno, sotto la guida di padrini e catechisti, a seguire i noti format neocatecumenali, che chiuderanno loro le orecchie a tutto, e tutto riinterpreteranno a loro maniera, comprese le esortazioni papali per arrivare al culmine dell'incontro con Kiko.
In pellegrinaggio per mille strade verso Roma
i giovani siciliani fanno volontariato

Verranno tartassati, come già sappiamo avvenire nei pellegrinaggi verso le GMG, con le ormai note aperture a caso della Bibbia, i veri e propri scrutini con sconfinamento nel foro interno.

Non hai fidanzato/a? Ti ha lasciato/a? Non è del Cammino? Se non sei sposato o super fidanzato, cioè in accordo con i catechisti "hai fissato la data", se sei in crisi esistenziale, se hai problemi in famiglia, nella scuola, con i coetanei, se sei troppo brutto e "sfigato" se troppo bello e vincente, in sintesi se sei giovane, respiri e sei neocatecumenale, sei un più che probabile candidato ad "alzarti" per Kiko.

Pellegrinaggio nc in preparazione alla missione 2 a 2:
cantano "lalalalalailalai" e battono le mani
di fronte al catafalco di San Pio.

Come ha scritto Donna Carson in un suo recente commento:
Il frutto più osceno di questa metodologia del "Qui e ora": le chiamate vocazionali. All'apice di un pellegrinaggio con annesse catechesi e lavaggi di cervello sull'urgenza di scoprire la propria vocazione, ragazzi adolescenti prostrati da una pressione terribile spesso si lasciano suggestionare e "si buttano". Alcuni, i più sensibili, poi pagheranno caro e a lungo l'impulso del momento e in qualche caso non si affrancheranno mai del tutto da quel peso.
Un ultimo appello a Jaffino e ai suoi fratelli: sono ormai 34 anni, cioè dall'incontro con i giovani voluto da Papa Giovanni Paolo II nel 1984, che Kiko Argüello trasforma ogni iniziativa ecclesiale rivolta ai giovani, in un gulag pellegrinante per le nuove leve del Cammino. Per favore, almeno non vantatevene!
In preparazione dell'evento: Diocesi di Taranto

Qui sotto, alcuni link di riferimento, tanto per capire che non si trattava affatto una "esclusiva" del Cammino, e per ribadire che non è vero che diocesi e movimenti non avevano pensato a nulla:
Vanno dal Papa per l'incontro con Kiko

CEI - Servizio Nazionale per la Pastorale giovanile: Per mille strade









Movimenti ecclesiali:

Penso che come esempi possano bastare per far notare nuovamente il vittimismo neocatecumenale, il trionfalismo neocatecumenale, le panzane propagandistiche neocatecumenali, l'autoreferenzialità del Cammino.


Dal "Venerdì" di Repubblica di ieri:
la realtà "eccentrica" del Cammino
racimola un'altro spot pubblicitario

118 commenti:

  1. Intanto jaffino comincia a confrontare i costi che trovi sui vari siti con quello chiesto ai catecumeni....poi quale preparazione avete avuto in comunità in relazione al sinodo dei giovani ? Ne avete parlato mai ? Nelle comunità che conosco io (tante) zero ! ....nemmeno una parola.....Non andate in pellegrinaggio, VI PORTANO IN PELLEGRINAGGIO !

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  2. VI PORTANO IN PELLEGRINAGGIO!
    Eh, non sempre...mi risulta per esempio che, nonostante il Triveneto si sia organizzato in buon anticipo (vedi link), i giovani del Cn Mestre (Venezia) abbiano organizzato all'ultimo momento. Partivano stamattina in pullman per arrivare il pomeriggio dal Papa e poi domani da Kiko. Tornano domani notte dopo l'incontro con il guru.

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  3. Il problema di quelli come Jaffino è che anche quando fossero in buona fede sono talmente pronti a seguire la panzana neocatecumenale che non si sforzano minimamente di cercare su internet altre informazioni sull'evento di Kiko a cui "partecipa il Papa" e del quale "nessun'altra realtà ecclesiale fa qualcosa".

    Intanto, come evidenziato in un trafiletto pubblicato sul Venerdì di Repubblica di ieri, i neocatecumenali «amano andare per i fatti loro».

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    1. Il pretino autore di quel trafiletto, già noto per articoli tutto sommato favorevoli al Cammino e a Kiko, ha ripetuto (involontariamente?) uno dei capisaldi della propaganda kikiana: tutti i seminari sono in crisi tranne quelli del Cammino, tutti i preti hanno problemi morali tranne quelli sfornati dal Cammino...

      Come molte volte documentato anche dal nostro blog, la realtà è molto diversa da ciò che vantano i kikos. È vero che la crisi delle vocazioni c'è, ma riguarda gli ambienti progressisti e modernisti. I vescovi disponibili a ordinare seminaristi omosessuali ci sono, ma spesso sono solo disperatamente a caccia di preti per la propria diocesi (se "espulsi da altro seminario" significa che gli studi teologici li hanno fatti quasi per intero; ciò non scusa quei vescovi, ma ci fa capire meglio la situazione generale). I Legionari quest'anno non ordineranno nessuno, ma ciò è dovuto all'onda lunga dello scandalo del fondatore (intanto ringraziamo il Di Giacomo per aver involontariamente confermato la tremenda invidia che i capibastone del Cammino provavano contro i Legionari).

      Notate come l'autore sia tutto preso dal conteggiare il numero di seminari kikiani italiani distinguendo i sei italiani dagli altri cinquanta circa. Sì, dev'essere il solito presbikiko sotto mentite spoglie.

      Sul caso Palestrina posso dire che probabilmente l'articolista presbikiko ha mentito, visto che conoscevo un seminarista "mandato via da altre diocesi" ma non per problemi morali e approdato poi a Palestrina; non so come sia andata a finire, ma ritengo che quella generalizzazione sia stata del tutto gratuita. Riguardo alle cricche di "preti gay", ce ne sono anche in Italia (il caso più notevole nella diocesi di Albenga, con una "lobby" di addirittura una quarantina di preti gay di cui più d'uno ha avuto problemi con la giustizia): bisognerebbe però chiedergli come mai ciò andrebbe considerato un vantaggio per il Cammino...

      Infine, i favolosi presbikiki sfornati dai Redemkikos Mater sono a loro volta immorali, anche più immorali e omosessuali degli altri. Basti considerare solo le porcate avvenute a Guam, nelle quali abbiamo visto in azione anche la "mafia clericale neocat" a tarpare le ali alle vocazioni non kikiane (cioè quelle vere), a rilocare presso un vescovo kikizzato dall'altra parte del mondo il giovine presbikiko beccato dalla polizia a fare sesso con una minorenne neocatecumenale, a far di tutto per promuovere al sacerdozio quei porcelloni che dall'ambone durante la Messa "testimoniavano" (scandalizzando e senza neppure un briciolo di pentimento) di non sapere quanti figli avevano sparsi per l'isola a causa della loro condotta sessuale... senza contare poi i campioni di ignoranza teologica e liturgica sfornati dai Redemkikos Mater e puntualmente in partenza per le missioni di Kiko (altro che "al servizio del vescovo").

      Decisamente, non c'è di che rallegrarsi - e se le panzane neocatecumenali vi piovono addosso, ricordatevi che il Cammino è fondato sulla menzogna.

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  4. IL CAMMINO NEOCATECUMENALE AVVELENA ANCHE TE! DIGLI DI SMETTERE!

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  5. "mi spiegate perche' nessuna iniziativa e' stata organizzata dalla mia diocesi per l'occasione."
    ---
    Perché è ormai invalsa la moda, che i Papi incontrino i giovani in continuazione: la giornata di su, di giù, di sotto e di sopra.
    La preparazione alla giornata mondiale della gioventù e via dicendo.

    Ormai in Vaticano non si vive che di eventi, per quanto riguarda il Presule della tua diocesi, non è obbligato ad
    organizzare nulla in proposito.
    Ruben.
    ---

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    1. Condivido Ruben.
      E' un evento continuo, un perenne ammassarsi di folle.
      Nei Vangeli il vocabolo "folla" è un termine negativo. E' la folla ad ordinare al cieco di Gerico di fare silenzio.
      Mi auguro che Kiko, prima del rituale delle folle di ragazzini che si alzano, ripeta la sua squallida catechesi mistificata di Zaccheo. Ci conto, anche Kiko è un disco rotto inceppato. E' un ammassarsi di folle: in Lc 19 è la folla ad impedire a Zaccheo di vedere Gesù (ma questo Kiko non lo dirà).

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    2. È bella questa spiegazione che dai della "folla", la quale ha 1 connotazione negativa .. mi veniva da pensarci anche ieri sera mentre riportavo il brano di don Giussani:
      "chi ha potuto capire che di quell'uomo bisognava aver fiducia? Non la folla che andava a farsi guarire , ma chi gli andò dietro e condivise la Sua vita".

      Non l'avevo però compresa così bene, tramite gli altri passi evangelici che hai collegato.
      Grazie.

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    3. Un capo del governo italiano della prima metà del secolo scorso, che purtroppo mandò l'Italia allo sfacelo, ogni tanto qualcosa di pertinente lo diceva:

      "La folla è femmina e come tale vuole essere fottuta!"

      Stiamo assistendo, sia da parte degli ultimi Papi, ma soprattutto da parte di Kiko, un po' alla stessa cosa.
      Ruben
      ---

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  6. Condivido l'osservazione del primo commento sulla "mancata preparazione dei giovani" (non perché conosca ora delle comunità, ma perché ricordo com'era ai miei tempi per le GMG e voi mi confermate che nulla è cambiato).

    È interessante a questo proposito dare 1 lettura, anche veloce, ai link messi da Valentina sui tanti programmi organizzati, in particolare quelli in fondo dei movimenti.

    Si nota che non sono puramente "organizzativi", cioè 1 elenco di date e orari ecc. , ma coinvolgono i giovani, ogni gruppo con le sue modalità specifiche, in un cammino (questo sì, ha senso chiamarlo "cammino" ) di riflessione, crescita, educazione umana e di fede.

    • la comunità "Nuovi Orizzonti" ha proposto (già dal giorno 05) 1 pellegrinaggio a tappe sulla via francigena:
    " Vivremo un’esperienza forte di spiritualità e di condivisione, nella povertà di mezzi che caratterizza ogni pellegrinaggio.”

    • il RnS aveva organizzato un incontro "a Perugia .. dall’8 al 10 agosto .. ispirato al tema: “Maestro, dove abiti?” (Gv 1,39) insieme alla Lettera del Santo Padre Francesco ai giovani .. del 13 gennaio 2017: “Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità.."
    Nelle giornate si alterneranno Relazioni, Seminari e Simposi di approfondimento."

    • CL, già da 1 mese ha avuto modo di riflettere sull'incontro col Papa attraverso la lettera di don Carron
    che ha invitato i giovani a interrogarsi sulle "ragioni" di andare a fare qsto gesto, le ragioni per cui "fidarsi" del Papa come aiuto per "assecondare il rapporto con Gesù ".
    " La modalità attraverso cui il Mistero ti chiama è un fatto storico, una circostanza concretissima: .. il Papa, ci convoca a Roma. Questa estate il Mistero vi interpella attraverso questa modalità, e saprà Lui come aiutarvi a rispondere alle domande che avete sul vostro futuro".

    • Agesci:
    "Il titolo-guida scelto da Francesco per il XV sinodo dei vescovi è: i giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Prima di allora tutta la Chiesa è chiamata a un cammino di riflessione, opportunità e preghiera su due temi portanti:
    i giovani e la capacità di progettarsi e capire la propria vocazione;il rapporto tra i giovani e la Chiesa.
    La Chiesa italiana propone un cammino in 3 fasi:
    Ottobre 2017-gennaio 2018 …Febbraio-maggio 2018 ...
    2-12 agosto 2018.
    A livello nazionale si propone per le Comunità un cammino da percorrere con originalità e intenzionalità, scegliendo quelle di maggior valore per il gruppo."

    E il CN che ha pubblicato?

    Solo le date dell' 11 e 12 agosto evidenziando il 12 pomeriggio l' incontro "vocazionale" con Kiko.
    Le modalità di iscrizione e partecipazione, punto.

    Nei mesi scorsi, i ragazzi NC hanno partecipato a incontri specifici per loro, per comprendere il senso del "pelleginaggio" dal PAPA e successiva GMG?
    Se qsti incontri ci sono stati, perché gli organizzatori non li hanno resi pubblici come hanno fatto TUTTI gli altri movimenti?

    Non c'è stato niente di niente vero?

    Riguardo poi all' "incontro con Kiko" .. costante e vera meta per i NC , di ogni spostamento di Papa ..

    .. potrebbe avere un senso se fatto PRIMA di andare dal Papa, come abbiamo visto negli esempi sopra, che ogni fondatore o guida si rivolge ai giovani del proprio movimento per AIUTARLI a preparare la strada, a mettersi in condizione di ascolto delle parole che il Papa dirà.

    Ma nel CN è tutto all'incontrario .. é il Papa che diventa propedeutico all'ascolto dell'unico grande oracolo Kiko.

    Poveri i vostri figli.

    Roberta

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  7. Nel caso della mia parrocchia,l'incontro del 11 e 12 agosto è stato motivato come un pellegrinaggio per quelli che non andavano alla GMG di Panama...
    LUCA

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    1. Ricordo che lo stesso fu detto nel 1995, il Papa incontro' i giovani europei a Loreto perché la GMG era a Manila.

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    2. Che triste ricordo mi torna in mente a proposito del 1995 ..
      .. l'incontro col Papa era, mi sembra, a settembre e una mia amica si sposava in maggio e io avrei dovuto farle da testimone ma accadde che venne fissato un incontro, dei giovani che volevano andare a Loreto, con Kiko a Roma, proprio quel giorno. I catechisti mi dissero che se non andavo a Roma poi non sarei potuta andare neanche dal Papa a Loreto e che la mia amica si sarebbe sposata lo stesso, anche senza me come testimone.
      Io scelsi Roma e questo incrino' molto la nostra amicizia, ci volle molto tempo perché i rapporti tornassero buoni .. anzi, non tornarono mai veramente come prima.

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. Penso che tutti concorderanno, anche i camminanti, che il Cammino "cammina" SEPARATO dagli altri cattolici.
    Si rifanno a Kiko che, dice lui, si rifà al Papa.
    E' un DATO DI FATTO che nemmeno JAFFINO può negare.

    Il fatto è che l'UNITA' ecclesiale è come l'amore: richiede non solo il proposito di essere realizzata, ma anche dei gesti PRATICI. E la "vita concreta" DIMOSTRA che il Cammino va SEMPRE per conto suo, e se sta insieme agli altri, come nel caso dei raduni col Papa, allora lo fa così malvolentieri da fare in modo di farsi riconoscere come diverso.
    L'urlare dei camminanti, l'agitarsi in modo smodato, l'adulazione sfacciata verso il Papa (che spesso detestano nel cuore) è un modo CONCRETO per separarsi dagli altri cattolici. Gesti concreti che, però, corrispondono a un sentimento del cuore.

    Essi infatti sono DIVERSI, e non solo nello stile, ma anche nella SOSTANZA. E questo Kiko e i camminanti LO SANNO. E, quando sono tra loro, lo AMMETTONO pure.

    Nel maggio del 1981 uscì un documento dei Vescovi in cui venivano illustrati i seguenti criteri di ecclesialità delle realtà laicali nella Chiesa:
    1) Ortodossia dottrinale e coerenza dei metodi e dei comportamenti,
    2) Conformità alle finalità della Chiesa,
    3) Comunione con il Vescovo (anche in GIAPPONE!)
    4) Riconoscimento della legittima pluralità delle forme associate nella Chiesa e disponibilità alla COLLABORAZIONE con le altre associazioni.

    Nel dicembre 1988 Papa Giovanni Paolo II nella Christifideles laici stabilisce i criteri di ecclesialità in 5 punti, così riassunte da wikipedia (voce: criteri di ecclesialità):
    1) il primato della vocazione di ogni cristiano alla SANTITA' (no alla sapienza degli arcani!)
    2) la confessione di TUTTA la fede cattolica
    3) la COMUNIONE col Vescovo (anche in Giappone) e con TUTTE le altre realtà ecclesiali
    4) la conformità e la partecipazione al fine apostolico della Chiesa;
    5) l'impegno ad essere presenti, come "sale" e "lievito", nella REALTA' UMANA (chiaro?)

    Il Cammino perciò, anche se non (ancora) ufficialmente, è una setta DI FATTO.

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  10. Un tempo amavo gli incontri con Kiko, bighellonavo cercando belle ragazze nelle notti di veglia col Papa (lo dico a mia grande vergogna), ma chi si sarebbe mai azzardato a far casino alla catechesi di Kiko?
    Oggi risentendolo parlare nei vari incontri mi ha fatto capire quanto dice Lino: è un disco rotto inceppato.
    Farsi migliaia di chilometri per ascoltarlo è da imbecilli.
    Prima non c'era internet, non si potevano riascoltare le sue orrende catechesi, oggi invece viene smascherato facilmente.
    Anche solo l'atteggiamento schifosamente arrogante che tiene proprio agli incontri con i giovani, dove dimostra più che altro il suo vero pensiero: io ho capito tutto voi non capite una mazza.

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  11. Dalla mia parrocchia i giovani NC sono partiti nella notte tra sabato 11 e domenica 12 per trascorrere 4 gg a Roma: ovviamente nessun conto dell’incontro con il Papa. Arriveranno a Roma giusto in tempo per ascoltare Kiko. Ma la Chiesa dov’è? Come mai nessuno vede quello che vediamo noi? Sono così stanca di chiedermelo!
    Da tempo attendo che qualcosa accada, che qualcuno li fermi, che venga messa la parola fine agli abusi e alle frodi. Non cambia nulla, invece.
    A questo punto mi viene da pensare che alla Chiesa piace così. Perché la mia vita non cambia se i NC vanno dal Papa o da Kiko, certo. Ma per me questo fatto è una metafora dello strapotere e della autonomia NC che non riceve limitazioni e controlli.
    Claudia

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  12. Che brutta fine che hai fatto "don" Angelo de Donatis, già nostro amatissimo vice-Parroco, costretto(?) oggi a presiedere l'incontro vocazionale di Kiko!...
    È proprio vero, il peggio non è mai morto.
    Ruben.
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  13. BPS: hai riassunto bene il pensiero di Kiko: "io ho capito tutto voi non capite una mazza".
    E ogni suo adepto, in piccolo, pensa la stessa cosa verso chi non fa parte del Cammino. I camminanti, infatti, pensano che non hanno da IMPARARE da NESSUNO. Si creono autosufficienti.
    Anche questo è un sintomo del fatto che non sono in comunione con gli altri cattolici.

    Loro diranno "Siamo riconosciuti!".
    Ma il riconoscimento è come l'ASSOLUZIONE dei peccati. E' sempre CONDIZIONATA.
    C'è assoluzione SOLO se si sono accusati TUTTI i peccati mortali senza nasconderne volontariamente neppure uno, se si è pentiti e addolorati, e se si fa il proposito di non peccare più. Se manca una di queste condizioni, l'assoluzione è INVALIDA, come l'approvazione della Chiesa se manca una condizione necessaria che l'approvazione richiede. Come quella di essere, nel cuore come nei fatti, in comunione con gli altri cattolici.

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  14. Breve commento:chi paga i palchi papali ed il giorno dopo gli stessi che diventano di Kiko?
    Quei poveri sfruttati dei neocatecumenali naturalmente.
    Contropartita per la Chiesa?

    La presenza di Cardinali e Vescovi di livello, al fine avvalorare le cazzate sparate da Kiko durante il vocazionale di turno.
    Ruben.
    ---

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  15. Dopo aver ascoltato l'esegesi della "perla" di ieri, temo che l'aria romana non sia adatta con il caldo che c'è a fare catechesi. Figuriamoci quanto mi preoccupo per questa sera :-)
    A buoni intenditori (dei Vangeli) poche parole.

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    1. Non sono un buon intenditore, per cui ti chiedo, a quale perla ti riferisci??

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    2. Spiacente, di tanto in tanto gli anonimi si sforzino un poco. Ho dato indizi a sufficienza.

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    3. Ti ringrazio lo stesso caro Lino, andrò a cercare gli indizi allora.. Cmq facendo 2 conticini, se dal Papa sono accorsi ben 90 mila giovani e oggi kiko sparerà cifre da capogiro sul numero dei presenti, vorrà dire vergognosamente o che i neocatecumenali hanno snobbato il papa o che kiko mente.

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    4. Scusami, anonimo, ma devi sapere che c'è uno stalker NC che va copiando commenti miei dall'Osservatorio e da pagine FB e ne fa post mistificati. Addirittura va controllando sul mio profilo FB (che è un profilo letterario) i testi che mantengo o cancello. Preferisco allora, non dargli materia da trattare in questi giorni di caldo: sospetto - e non sono il solo - che non stia bene con la testa e non vorrei aggravarne lo stato di salute mentale.

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  16. Che bella catechesi sta facendo KIko,spero che acoltando il kerigma vi convertite.

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    1. Menomale che c'è Kiko che converte! Quel povero uomo vestito di bianco non serve a nulla! Chi si crede di essere? Anonimo vatti a nascondere, vergognati!

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    2. Devi invertire il tuo assunto, anonimo. Se ha fatto una bella catechesi, vuol dire che a convertirsi è stato lui.

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  17. Sto vedendo Kiko su TV2000 lo trovo veramente farneticante. Un fiume di parole,sempre le stesse,incomprensibili. Roberto

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  18. Intanto si sono alzati 2000 ragazzi e altrettante ragazze.Trovo commovente che delle famiglie si rendano disponibili.Per voi tutti frutti di satana?Se si fa prete la decima parte di questi sono già un miracolo.Lo stesso vale per le ragazze.

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    1. E se, se ne suicida anche solo uno, che non vede più che direzione prendere nella vita, per le indebite pressioni ricevute da GUIDE CIECHE, ti commuovi altrettanto?

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    2. E anche qui va invertita l'ipotesi, pasqualone. Se in 3.800 non prenderanno i voti, vorrà dire che è stata l'ennesima recita preparata dai catechisti. Voi scherzate con le cose del Cielo, come mi ha detto un mio amico teologo: state attenti con le vostre eresie sullo Spirito Santo.

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    3. Gli "alzati" del Cammino, sono come gli "aerei ed i carri armati di Mussolini", ovvero che si spostavano da un posto all'altro a seconda della bisogna.

      2000 ragazzi e 2000 ragazze, e chi PAGA?!!.....
      Ruben.
      ---

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  19. Due impressioni "a caldo".
    1) il CN sta cercando di cambiare immagine e curando molto la propria immagine di fronte all'opinione pubblica.
    Kiko, oltre che il solito showman è stato 1 perfetto direttore di scena, molto "pacato" rispetto ad altre occasioni precedenti.
    Intendo più che altro nel modo di parlare, perché quanto a contenuto è il medesimo .. addirittura il CN è la grande "onda gravitazionale" pensata da Dio per arrivare oggi a voi giovani. Ed addirittura non sono più "due" Kiko e Cristo ma è "uno solo, Cristo che vive in me".
    (A dir la verità 1 piccola défaillance l'ha avuta quando ha detto "quella che sta con noi adesso .. come si chiama .. Ascension").

    2) Il CN sta cercando di arginare le perdite dei propri giovani e di "educarli" ad una "storia romantica" del cammino, costruendo 1 storia e un'immagine altrettanto romantica di Carmen, la cui immagine (che per dimensioni uguaglia quella della Madonna) viene messa sempre in primo piano, con tutta la sua carica immaginifica di "gioventù". A tal scopo servono anche le "letture" delle sue parole fatte da Ascension.
    A tal scopo l'esortazione di padre Mario, che dice ai "figli prodighi", che Dio ha creato un cammino di ritorno , che puoi sempre tornare alla tua comunità e famiglia che ti accoglie.

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  20. Vorrei anche fare 1 osservazione su una delle varie cose dette da Kiko che, con tutta la buona volontà, non riesco proprio ad accettare.

    Quando dice che alla fine del mondo Dio giudicherà le nazioni (e il giudizio particolare che ci sta nel mezzo?) e dirà:

    "avevo fame e mi avete dato da mangiare ... Ogni volta che avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli l'avete fatto a me " (Mt 25,35s)

    Kiko ha detto che è FALSO intendere in ciò 1 aiuto sociale, verso chi è povero, malato ecc.

    e che invece i "fratelli più piccoli" sono quelli inviati senza borsa ne bisaccia ad annunziare il kerigma per salvare l'umanità.

    Quindi, vorrei capire, se io vado al banco alimentare ad aiutare un mussulmano che è nel bisogno e quando vengono a suonare a casa mia i NC in "missione" gli dico invece "no grazie" .. vado all'inferno?

    Inoltre, la solita affermazione sulla "stoltezza della predicazione" .. che ascoltare con le orecchie provoca IMMEDIATAMENTE la salvezza, che si porta la vita eterna con la bocca perché la fede viene dall' "udito", che se io sto qui a parlare con te è perché Dio vuole darti la fede .. non sarebbe ora di integrarla con un po' di "buon esempio" mettendo in pratica quello che si predica?

    Ah già, ma il suo compito si esaurisce con l'annuncio (tu quando fai colazione con uno devi dirgli "io sono cristiano" e annunciargli il vangelo) .. perché tutti gli uomini sono soggetti per tutta la vita alla schiavitù del demonio, per la paura che hanno della morte e della sofferenza .. e Cristo che li vuole salvare tutti come lo fa?
    Io vi annuncio e immediatamente dal cielo lo Spirito Santo vi dà la vita eterna.

    A questo punto il discorso diventa più intricato perché Kiko tira fuori un PRIMA (quando uno è schiavo del demonio per paura della morte) e un DOPO (quando le tue relazioni sono tutte cambiate, non ti fanno più soffrire i difetti di tua moglie, non hai più paura della morte) .. paragonandolo al Battesimo da ADULTO nella Chiesa primitiva: ti immergi nella piscina e quando esci hai la vita eterna.
    Va bene, ma in relazione a "noi" oggi che vorrebbe dire se non "prima" di ascoltare la predicazione NC e "dopo" averla ascoltata?
    Tutto qui? Basta essere dotato del dono dell' "udito"? E se uno ne è privo, che alternative prevede l'ispirato predicatore?

    Tragicomico quando dice .. se non fosse Cristo in me, che starei io qui
    con voi, che mi date voi a me (mi date 50.000€)? Dovrei stare a Parigi, New York, coi miei amici artisti .. ma io vivo la vita che Lui vuole e annuncio la sua notizia.

    Delle due, una: avesse davvero vissuto la vita che Dio vuole o almeno fosse stato solo un po' più bravo come artista e si fosse dedicato esclusivamente al mondo dell'arte .. la sua "onda gravitazionale" avrebbe fatto meno danni.

    Roberta

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    1. Io, mi sono rifiutato di ascoltarlo, Roberta, perché - come volevasi dimostrare - ha detto le medesime cose di sempre. Quella di Mt 25, per esempio, che già ho confutato, forse non qui. In ogni caso Kiko non si deve ascoltare, si deve leggere perché le sue balordaggini orali volant, mentre su carta si fissano :-)

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    2. Si, kiko quando parla dei piccoli del Vangelo si riferisce solo agli evangelizzatori, ed oggi mi ha diciamo scandalizzata con quella parola "FALSO" che ha usato, dicendo che chi traduce PICCOLI diversamente dice il falso! Poi .. proprio ieri sera Papa Francesco ha portato come esempio quel ragazzo che gli chiese cosa dovesse "dire" al suo amico ateo per farlo credere in Gesù e gli ha risposto che non doveva dire assolutamente niente, ma vivere testimoniando con la vita, invece oggi Kiko ha detto parole dure per chi non annuncia il kerigma a chi non crede, premetto che ho lasciato il cammino ma oltre all'insofferenza che adesso nutro nei loro confronti, faccio fatica a togliermi di dosso tutto quello con cui per anni sono cresciuta, mi ha consolato tanto ascoltare le parole di Papa Francesco ma ascoltare kiko in tv, era già scontato tutto, niente a che vedere con i volti sprizzanti di gioia di ieri sera.. Un saluto maria

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    3. Mi dilungo su Mt 25,35 e ss. un po' per dimostrare che quelle di Kiko non sono belle catechesi, sono uno schifo di catechesi tutte pro domo sua.
      Non è sbagliato dire che Cristo, nel testo specifico, si sia riferito ai piccoli intendendo i suoi discepoli. Una corrente esegetica interpreta così e il testo dà ragione. E' sbagliato generalizzare il concetto, riferendo che è falso intendere in ciò l'aiuto sociale, verso chi è povero, malato eccetera. Basta leggere, infatti, lo stesso Matteo, v. 7,12: "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro...". Occorrerebbe spiegare a Kiko che Gesù visitava ammalati che non erano suoi discepoli e diede da mangiare a 5.000 persone affamate, ben sapendo che in molti lo avrebbero cercato solo "per mangiare", non essendo né diventando mai suoi discepoli.
      A questi pasqualoni che scrivono "bella catechesi" andrebbero fatte lezioni approfondite di esegetica, se solo possedessero l'udito per ascoltare :-)

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    4. Volevo aggiungere: e fu così che Kiko dal suo vangelo personale strappò anche le pagine della parabola del buon samaritano.

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  21. Bellissima l'intervista di don fabio rosini subito dopo kiko a tv 2000..mi sono rigenerata!

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    1. IL Cammino Neocatecumenale avvelena anche te su tv 2000! DIGLI DI SMETTERE!

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  22. @ Maria
    Per inchiodare Kiko e i neocat, Maria, non bisogna confutare argomentazioni nelle quali hanno ragione. Nel Vangelo con "piccoli" si intendono i discepoli:
    Mt 10,42 "Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa".
    Mt 11,25: "In quel tempo Gesù disse: Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli".

    La falsità di Kiko sta nell'aggiunta, quando fa capire che è da escludersi l'aiuto sociale a chi è povero, malato, limitando l'annuncio al solo Mt 25,35 3 seguenti. In questo dà a intendere che il comandamento sull'amore al prossimo non va rispettato. Kiko considera il prossimo, allora, come lo consideravano gli ebrei: soltanto un ebreo, solo i cristiani. La parabola del buon samaritano dice tutt'altro.

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    1. E.C. "solo i neocatecumenali", naturalmente, che sono discepoli (di Kiko) e prossimo nello stesso tempo.

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    2. Quindi, se ho capito bene, l'affermazione di Kiko sarebbe stata corretta se si fosse riferito a Mt 10,42 ,
      ma il fatto è che lui ha proprio citato Mt 25,35 3 seguenti.

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    3. Forse, nella mente di Kiko, il samaritano aveva delle informazioni che non sono state scritte nel vangelo .. sapeva che l'uomo incappato nei briganti era discepolo di Gesù. :)
      È facile per i NC, che il "prossimo" sia NC .. vivendo in tribù ..

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    4. A proposito della differenza tra puramente "ascoltare" e invece anche "leggere" , anche secondo me è 1 cosa molto seria.

      Purtroppo i NC non hanno l'abitudine di scrivere appunti delle catechesi e poi rileggerli con calma per "capirli", gli basta la percezione che hanno dei contenuti nel momento dell'ascolto, percezione in cui il ruolo fondamentale lo gioca l'emotivita', il contesto, lo stato psicologico di aspettativa (per cui comprendi quello che ti piace comprendere) oppure di stanchezza per la lunghezza veramente eccessiva di ogni catechesi o incontro (basta immaginare la lucidità che si può avere per ascoltare la Parola di Dio, dopo 2 ore di "presentazioni" in 1 convivenza regionale) .
      Personalmente ho sempre avuto e ho l'abitudine, dopo aver ascoltato 1 discorso, 1 omelia ecc. di scrivere, una volta tornata a casa, ciò che ricordo di quanto ho ascoltato. E così feci anche durante le catechesi iniziali (dal momento che sul posto era vietato prendere appunti) .
      Quando 1 anno fa cominciai a leggere qsto blog, mi ricordai di quel quaderno e ci ritrovai tutte le cose che stavate dicendo, di cui avevo rimosso il ricordo .. praticamente avevo 1 mini-mamotreto scritto da me.
      Il mio grande dispiacere fu di rendermi conto che quelle cose le avevo Sì scritte come erano state dette, ma io, allora, le avevo
      re-interpretate a modo mio e sicuramente non ci avevo riflettuto bene; infatti, come detto altre volte, mi importava relativamente poco di "cosa" si diceva, quello che volevo era di restare lì perché pensavo di aver trovato finalmente una "buona" compagnia .. (se avessi approfondito troppo, mi sarei sentita moralmente obbligata ad andarmene) . Di questo non posso certo incolpare i "catechisti" e Kiko, la colpa è stata solo mia.

      Il problema della sussistenza del CN è, secondo me, che in molti fanno così.

      C'è da sperare che sempre qualcuno in più, almeno, legga qui su internet.

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    5. No, Roberta, tento di spiegarmi meglio.
      1) Nel "linguaggio speciale del gruppo", con il simbolo "piccoli" si intendono i discepoli. Quindi Kiko ha ragione che le opere di misericordia corporale di Mt 25,33 e ss. sono riferite ai discepoli. Che con "piccoli" si debbano intendere i cristiani lo si evince da molte altre pericopi, non solo matteane ma anche marciane e lucane.
      2) Di conseguenza, le opere di misericordia matteane vanno destinate solo ai discepoli, agli "evangelizzatori" di Kiko, come vuol dare a intendere attualizzando Kiko? Le raccolte di denari del CNC vanno soltanto agli esponenti della "tribù"? No, sbagliatissimo, perché Kiko restringe la sua attenzione (interessata) a Mt 25,33 e ss. e non tiene in conto il comandamento gesuano dell'amore per il prossimo. E nemmeno Kiko tiene presente Mt 7,12: "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro...". Quindi, se l'evangelizzatore kikiano vuole essere sfamato, se vuole essere visitato quando è ammalato, deve sfamare i poveri della parrocchia e... visitare la cognata ammalata, anche se non è del CNC.
      3) Allora Kiko un po' ha ragione e un po' ha torto? No, ha completamente torto dal punto di vista catechetico, perché non si può generalizzare un singolo passo evangelico buttando a mare ogni altro ammaestramento di Cristo.
      Spero di essermi spiegato meglio.

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    6. Semplicemente, strumentalizzando il vangelo, Kiko prevede un'unica opera di misericordia, cioè l'annuncio del proprio kerigma.
      Ma non solo: attivamente insegna a non praticarne altre se non specificamente su comando del catechista perché, oltre a non fare del bene ad altri, ostacolerebbero la crescita spirituale del neocatecumeno.
      Lo stesso vale per i sani propositi di miglioramento personale.
      Frase tipica del guru? "Perché toglierti questa sigaretta, questo pò di acqua, o dare questa elemosina a un povero per acquistare virtù, può fare di te l'uomo più fariseo del mondo."
      Questa non è che una delle tante.
      Si capisce molto bene quanto il messaggio evangelico venga distorto.

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  23. E vero Lino, Gesu' ha dato da mangiare ai 5000 pero' e' anche vero che ha sottolineato che e' piu' importante il pane che non perisce.....o no!!!!!!Jeffino

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    1. Caro Jeffino, mi fate sbellicare dalle risate: prima di inviare un commento, perché non ragionate mezzo minuto? Davvero ve le chiamate, le risposte!
      Il "pane che non perisce" non è materia teologica neocatecumenale. Lo disse Carmen, o no? "Io sempre dico ai Sacramentini, che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto l'Eucarestia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male".

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  24. Una volta una suora francescana in visita alla ns parrocchia, parte attiva della caritas regionale disse che lei preferiva dare una parola su Gesu' Cristo e non un panino. Jeffino

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    1. Il solo fatto che questa frase l'abbia detta una suora membro attivo della Charitas, cioè una persona impegnata personalmente e giornalmente a dare da mangiare, vestire, curare le necessità corporali dei bisognosi, avrebbe dovuto fartene capire il senso.
      Se Kiko lanciasse continuamente iniziative caritative, potrebbe pure lui dire frasi del genere e sarebbe compreso nel giusto modo. Fatto sta che dal suo borsellino (riempito da voi) escono solo soldi per alberghi, ristoranti, appartamenti o arredi di lusso per seminari, quindi per ciò che lui ritiene sia evangelizzazione, cioè pane per i suoi piccoli operai del kerigma.

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    2. Jaffino, invece di citare Kiko citi una suora della Caritas? Forse perché sembra dare ragione a Kiko?
      Strumentalizzi la caritas come strumentalizzi il Papa?
      Ti ha risposto bene Valentina.
      La suora voleva dire che il senso cristiano della carità non è semplice filantropia, ma è riconducibile a Gesù stesso. E che il bene dell'anima è sì ben maggiore del bene del corpo, ma poiché anima e corpo sono inseparabili, se fai del bene ai corpi in nome di Cristo lo fai anche alle anime, se lo fai alle anime, sei necessariamente chiamato a impegnarti anche concretamente.
      Ha ragione Lino: se del Vangelo ne prendi un pezzo ESCLUDENDO di fatto il resto, puoi giustificare qualunque scelleratezza. Satana ha fatto così quando nel deserto tentò Gesù arrivando perfino a citare un brano della Scrittura!
      Ma questa è una forma STRUMENTALIZZAZIONE. Che quando viene fatta in nome di Dio è la peggiore delle ipocrisie.

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    3. Jaffino,
      hanno ragione Valentina e Pietro,
      la suora si può permettere di dire così perché il panino lo dà!

      Ascolta anche quest'altro "parere":

      "Oggi infatti Giovanni ci mostra nuovamente Gesù attento ai bisogni primari delle persone. L’episodio scaturisce da un fatto concreto: la gente ha fame e Gesù coinvolge i suoi discepoli perché questa fame venga saziata. Questo è il fatto concreto. Alle folle, Gesù non si è limitato a donare questo – ha offerto la sua Parola, la sua consolazione, la sua salvezza, infine la sua vita –, ma certamente ha fatto anche questo: ha avuto cura del cibo per il corpo. E noi, suoi discepoli, non possiamo far finta di niente. Soltanto ascoltando le più semplici richieste della gente e ponendosi accanto alle loro concrete situazioni esistenziali si potrà essere ascoltati quando si parla di valori superiori.
      ..
      Di fronte al grido di fame – ogni sorta di “fame” – di tanti fratelli e sorelle in ogni parte del mondo, non possiamo restare spettatori distaccati e tranquilli. L’annuncio di Cristo, pane di vita eterna, richiede un generoso impegno di solidarietà per i poveri, i deboli, gli ultimi, gli indifesi. Questa azione di prossimità e di carità è la migliore verifica della qualità della nostra fede, tanto a livello personale, quanto a livello comunitario."
      (omelia Papa domenica 29/07/2018)
      ---------
      Ti sembra che il Papa la pensi come Kiko?

      Elimina
    4. "A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo?

      Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: 'Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi', ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve?
      Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.

      Al contrario uno potrebbe dire: 'Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede' .
      Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!
      Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore? "
      (lettera Giacomo 2,14-26)
      ------------
      Mi pare sia la Parola di Dio stessa a non pensarla come Kiko.

      Elimina
  25. È da tanto che vi leggo ma non sono intervenuto mai.Vorrei che parlaste un po' delle suore di clausura del cammino,so che lo avete già fatto ma l' argomento,secondo me va approfondito in quanto ci sono tante ragazze che vivono nei monasteri con vocazioni dubbie ma che,sono talmente tanto soggiogate dal cammino,in quanto anche in questi monasteri si fa il cammino neocatecumenale,che non riescono a fare vero discernimento e a capire se veramente è il Signore ad averle chiamate o è una forzatura da parte di qualche catechista.Vi prego se avete anche voi esperienze di questo tipo condividete

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  26. Non riesco a trovare il video del discorso di Kiko, volevo ascoltare la storia dell'immenso artista che, se non avesse fondato il Cammino, oggi sarebbe stato a Parigi e a New York.
    Questa la conoscete?
    "Kiko muore e viene spedito in Purgatorio per un paio di miliardi di anni. Dopo pochi mesi un'anima purificata, appena ammessa in Paradiso, chiede udienza a San Pietro e gli dice:
    "A quel pittore spagnolo dovete trovare un'altra sistemazione, altrimenti in Purgatorio scoppieranno proteste e sommosse!"
    "Perchè...", chiede San Pietro, "cos'altro sta combinando?".
    "Pretende di toglierci la poca luce che c'è in Purgatorio, rimuovendo dalle pareti alcuni quadri dipinti dall'anima purgante di Caravaggio, per sostituirli con le sue schifezze degli anni sessanta!".

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    1. Video del discorso di Kiko: https://www.youtube.com/watch?v=B9492y93VLQ

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  27. A proposito della magniloquenza del Cammino: sono gli unici in tutto il Web a scrivere frasi tipo "Il Cammino Neocatecumenale celebra a Roma un incontro vocazionale con migliaia di giovani da tutta Italia".
    Di solito tutti fanno incontri PER celebrare qualcosa, magari qualche ricorrenza se non sono eventi religiosi.
    Kiko no: i suoi incontri sono "celebrati"! Mi si spieghi cosa celebra esattamente il signor Kiko nei suoi incontri e a che titolo.

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    1. Dipende,in questo caso celebra la potenza dello Spirito Santo che chiama i giovani ad una vocazione particolare.

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    2. Quindi l'incontro di Kiko "è" di per sè un sacramento? In quanto tale viene "celebrato" da lui in qualità di Sommo Pontefice? Se l'incontro era una celebrazione, Kiko era l'officiante, le sue parole sconnesse un'omelia. E poi dicono di essere contro il clericalismo!

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  28. Io ho partecipato all'incontro di sabato al circo Massimo. Ho avuto la sensazione di assistere ad una recita. Domande già concordate, ragazzi di bell'aspetto, ecc... Nessuno che abbia chiesto nel concreto cosa la chiesa sta facendo per noi giovani. Anche il discorso del Papa è stato tutto fumo e niente arrosto. Niente in cui potermi sentire appartenente o che possa avvicinarsi minimamente al mio ideale di chiesa. Ma qualcuno di voi è mai stato in cammino per poter giudicare? È normale che come ogni movimento ha punti di forza e punti da migliorare.

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    1. Le domande già concordate significa che sono frutto di una precedente meditazione,riflessione, preparazione e che hanno cercato di sintetizzare le esigenze emerse dalla maggior parte dei giovani negli incontri fatti in PRECEDENZA, oppure ti sembrava più normale che ognuno andasse lì ad esporre il suo caso personale? Magari così come gli veniva sul momento?
      Non ti senti di avere in comune qualche tuo "caso personale" con altri giovani che sia stato almeno 1 po' rappresentato dalle testimonianze e domande rivolte al Papa?
      Il "bell'aspetto", cioè presentarsi davanti al Papa con 1 abbigliamento decoroso ad es. ,seppur giovanile, può anche essere segno di "rispetto" sai?

      Ma soprattutto, non ha nessuna importanza e nessuna utilità per la tua vita, caro giovane, il tuo "ideale di chiesa" .. La Chiesa, non la devi "inventare" tu o Kiko, la Chiesa esiste già, ed è la Chiesa "Corpo di Cristo", ed è questa la REALTÀ che ti può essere d'aiuto nelle esigenze più profonde della tua persona .. anche se spesso offuscata dai limiti e dagli errori degli "uomini di Chiesa".

      Un "grande evento" come l'incontro col Papa, potrà anche essere utile, purché però sia inserito in un percorso "quotidiano", ordinario di vita "nella" Chiesa; avere un "luogo" in cui poter esporre liberamente i propri problemi e aspirazioni, dubbi, confrontarsi con gli altri, con la Parola di Dio, con l'insegnamento della Chiesa .. Non per ricevere passivamente e apaticamente delle risposte già preconfezionate da "altri" ma per ricevere 1 aiuto a far emergere dal tuo cuore e dalla tua mente delle risposte, anzi delle "scoperte", scoperte di CORRISPONDENZA tra la proposta di Gesù e ciò che grida il tuo cuore. Hai vicino a te degli adulti che dimostrano questo rispetto e considerazione per la tua persona? Che col loro atteggiamento ti guardino come ti guarda Gesù, ti facciano percepire quello che Gesù stesso dice di te: che tu VALI, che sei PREZIOSO ai suoi occhi?

      Ti invito a giudicare tu, da dentro, ad essere leale con te stesso, perché è solo alla tua coscienza che devi rendere conto.

      Ti auguro un buon (VERO) cammino.

      Roberta

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    2. Concordo con quanto detto da Roberta.
      È aggiungo: certe cose le diciamo proprio perché siamo stati in cammino!
      La sottoscritta, quando partecipava agli incontri in diocesi o alle marce della pace, al momento delle esperienze dei coetanei se la rideva pensando che nessuno di loro avesse capito nulla di cristianesimo. Ovviamente, io ero in cammino ed ero convinta di aver compreso tutto. Solo, un piccolo dubbio mi assaliva, talvolta: possibile che lo Spirito Santo avesse aspettato l'avvento del Cammino per offrire un'esperienza di autentica fede cristiana? Dolorosamente, mi sono resa conto che mi sbagliavo sul Cammino e quel piccolo dubbio, paradossalmente, mi ha aiutato tantissimo a riprendere le redini della mia vita, non solo di quella spirituale. Te ne faccio dono, spero possa esserti utile farlo tuo, come lo è stato per me.

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  29. Lino (10:05),
    ti ringrazio, sono andata a rileggere quei brani dei vangeli e devo dire che non avevo capito che "piccoli" fossero SEMPRE i discepoli, pensavo fosse solo nel caso in cui Gesù lo dice esplicitamente
    ".. perchè è mio discepolo" (Mt10,42).
    Per il resto interpretavo "piccoli" come i semplici, gli umili, gli uomini di buona volontà, i bisognosi, anche se non cristiani.
    Come ha detto Maria (12/08;22:51),
    sono stata irritata quando Kiko ha pronunciato quel "FALSO" , perché l'ho sentito dispegiativo verso un atteggiamento di carità al prossimo, dove "prossimo" (e qui credo di aver capito bene :) ), è CHIUNQUE incontri sulla tua strada , che può avere diversi tipi di bisogno e quindi mi pare 1 cosa stupida, o per lo meno riduttiva, che l'unica cosa da fare sia dirgli: io sono cristiano e gli annunci Gesù Cristo.

    Sempre il commento di Maria, ha evidenziato 1 altra cosa importante :
    " proprio ieri sera Papa Francesco ha portato come esempio quel ragazzo che gli chiese cosa dovesse "dire" al suo amico ateo per farlo credere in Gesù e gli ha risposto che non doveva dire assolutamente niente ma vivere testimoniando con la vita"
    ------------
    Esattamente il contrario di quanto ha detto Kiko: quando parli con uno a colazione sei OBBLIGATO a dire "sono cristiano" e ad annunciare Gesù Cristo.
    Il Papa ribadisce sempre che la testimonianza è "di vita" , mentre Kiko continua a fondare tutto sulle "parole".

    Spero non sia 1 disturbo o andare fuori tema se ogni tanto faccio delle domande per capire meglio la Parola di Dio, così come la trasmette la Chiesa, lo sento come 1 necessità in questo mondo di "confusione".

    Grazie, a tutti

    Roberta

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  30. Dal sito del Vaticano, che riporta l'omelia del Santo Padre del 16 settembre 2016:

    Può anche capitare, ha proseguito Francesco, di incontrare «laici che dicono “io faccio questa scuola di catechesi, faccio questo, questo, questo…”». Riducendo così quello «che loro chiamano evangelizzare a una funzione». Magari vantandosi dicendo: «io faccio questa funzione, sono un funzionario catechista, sono funzionario di questo, di quello, di quello... e poi continuo la mia vita».
    Ma questo è proprio l’atteggiamento di chi si vanta, ha insistito il Papa, «è ridurre il Vangelo a una funzione o anche a un vanto: “io vado a evangelizzare e ho portato in Chiesa tanti”». Già, ha proseguito, «anche fare proselitismo è un vanto». Invece, «evangelizzare non è fare proselitismo». Di più: evangelizzare non è mai «fare la passeggiata; ridurre il Vangelo a una funzione; fare proselitismo».

    Esattamente il contrario del "funzionalismo" kikiano.
    P.S.: forse per questo il Papa ti è parso "tutto fumo e niente arrosto", Anonimo delle 13:01. In cammino vi hanno abituato a credere che annunciare Cristo sia fare il piazzista porta a porta, partecipando ogni tanto ad un incontro motivazionale in cui ci si batte le mani a vicenda sotto gli occhi soddisfatti del guru, che su ogni nuovo discepolo prende la percentuale. Chiediti ogni tanto se sta sbagliando tutta la Chiesa, Papa in testa, o se stai sbagliando tu, per seguire un falso profeta.

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  31. Ho finito di guardare l'incontro con Kiko.
    Sono rimasto parecchio perplesso, soprattutto quando ha detto che chi pensa che Dio castiga è un religioso naturale e che il Cristianesimo sarebbe un'altra cosa.
    Kiko afferma che nella Scrittura Dio non castiga, ma questo è palesemente falso.
    La Verità è l'esatto opposto.
    Dio è infinitamente misericordioso ed infinitamente giusto, perciò castiga eccome.
    Dio castiga tutti i peccati, anche il più piccolo peccato veniale, perché Dio odia il peccato.
    Il Sacramento della Penitenza ci rimette la COLPA, non la PENA.
    La pena dovuta al peccato rimane da scontare, in questa vita portando la Croce e nell'altra in Purgatorio.
    Nessuno può entrare in Paradiso se ha una minima traccia di peccato (veniale ovviamente. Chi muore in stato di peccato mortale va all'inferno, ed è Dio che castiga i cattivi con l'inferno).
    Sant'Alfonso Maria de Liguori era solito dire che ne manda più all'inferno la Misericordia di Dio che la sua Giustizia. Certo, perché pensare alla Giustizia perfetta di Dio ci fa temere di offenderlo con il peccato, mentre cullarsi nel peccato con la scusa che Dio perdona è la strada dritta per la dannazione eterna.
    Cristo, vero Dio e vero uomo, ha soddisfatto e placato la Giustizia divina mediante il Sacrificio della Croce che si rinnova incruentemente ad ogni Messa, ossia ha preso su di sé il castigo giusto che l'umanità ha meritato a causa del peccato.
    Così ha operato la nostra redenzione, offrendosi al Padre come Vittima, in un Sacrificio perfetto, espiatorio e propiziatorio.
    Grazie al Calvario noi possiamo ricevere, in Cristo, il perdono dei peccati, e meritare le grazie per la vita eterna, attaverso i Sacramenti, che sono i frutti della Redenzione.
    Ma bisogna stare attenti, l'uomo non è costretto a salvarsi, e possiede il libero arbitrio. L'uomo è assolutamente libero quando pecca, e va incontro ai castighi di Dio.
    Inoltre senza pentimento non può esistere perdono, non è vero che Dio perdona a prescindere. Dio perdonna chi si pente e chi abbandona il peccato e l'attaccamento al peccato.
    Essendo Dio il Creatore dell'Universo ha un dominio diretto e immediato anche sulla natura, perciò castiga anche attraverso di essa: le malattie, i terremoti, le catastrofi naturali, sono tutte conseguenze del peccato, non fanno parte del progetto divino originario.
    Il dogma del peccato originale e della comunione dei santi ci insegnano inoltre che esiste una misteriosa "solidarietà" nel bene e nel male.
    Nel Bene perché, noi battezzati, membri del Corpo Mistico di Cristo possiamo pregare per i vivi e per i morti, e meritare per noi e per gli altri.
    Nel male perché ogni singolo peccato non è mai privato, ma ha sempre ripercussioni sul mondo intero, ecco perché soffrono anche i bambini e gli innocenti.
    Ma in Cristo è possibile redimere la sofferenza fisica, espiare, ed offrirla a Dio, come segno della nostra offerta totale a Lui (anche questa si realizza perfettamente nella Messa, che è l'Offerta gradita a Dio, l'Offerta di Cristo a cui noi partecipiamo in quanto membra del suo corpo).
    Ci sarebbe altro da aggiungere.. Perché è un tema vastissimo, dico solo che la Chiesa ha sempre insegnato che l'unico modo per cancellare le pene dovute ai peccati è l'acquisto delle indulgenze (plenarie o parziali), che i protestanti rifiutano perché non credono nemmeno nell'esistenza del Purgatorio.
    Mi dispiace che Kiko si sia espresso così male su un tema di vitale importanza come questo.

    È errato anche pensare che Dio abbia "cambiato idea" con il Nuovo Testamento, come dimostrano parecchi episodi, ad esempio il caso di Anania e Saffira in Atti 5,1-11

    Occorre meditare sulla mistica della riparazione.
    Infatti molti gruppi, giustamente organizzano Rosari e preghiere in riparazione, ad esempio dopo un gay pride. Perché il peccato, che di per sé sovverte l'ordine naturale, quando è pubblico attira in modo speciale i castighi di Dio, pertanto NECESSITA di pubblica riparazione per scongiurarli

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    1. I cialtroni agnostici, dall'alto della loro orgogliosa ignoranza (un vero "agnostico" può infatti sussistere solo se si rifiuta di conoscere e di apprendere: e cioè è un pigrone oltre che un cialtrone), non capiranno mai che Dio trascende la storia, cioè è al di sopra del tempo, è padrone del tempo, è Signore del tempo, e che l'intera creazione è finalizzata all'uomo (sì, le stelle e l'universo possono essere stati creati solo perché li ammirassimo: chi sei tu per stabilire cosa può e non può fare Dio? forse che Dio sarebbe soggetto a delle "economie" durante la creazione?).

      Il termine "Dio ti castiga" non è esatto perché - almeno in lingua italiana - sottintende che Dio vorrebbe il tuo male (è lo stesso problema di quando si traduce dall'Antico Testamento che "l'ira di Dio si abbatté eccetera": in lingua italiana parrebbe di sentire che Dio avrebbe gli stessi vizi e gli stessi limiti degli uomini).

      Nonostante il patetico blaterare del solito Kiko, nel Cammino Neocatecumenale si professa esattamente questo errore: "Dio ti manda le disgrazie per convertirti". Allora, cari fratelli del Cammino, Kiko sabato scorso ha contraddetto cinquant'anni di cose che vi ha sempre insegnato: avete capito male, oppure siete stati ingannati?

      Dato che tutto il bene dell'uomo è originato dalla grazia di Dio, se l'uomo accanitamente rifiuta la grazia finisce per pagarne le amare conseguenze. Ma le "disgrazie" non sono conseguenze "automatiche". Cioè: non è che "Dio" ti manda la disgrazia del fegato rovinato: sei stato tu ad essere un alcolizzato per una vita intera. Ma d'altra parte non è che "Dio" ti manda l'incidente stradale quando non ne avevi alcuna colpa, ma sei tu che vivi in un mondo dove esistono sia persone colpevoli, sia una tecnologia e un'economia e circostanze della natura che non possono impedire al cento per cento gli incidenti stradali. Pertanto, se ti piove addosso una "disgrazia", devi sì interrogarti se sia un "castigo" (cioè una conseguenza delle tue cattive azioni), ma devi anche accettare l'idea che potrebbe non esserci stata tua colpa. Se qualcuno ha avuto la pazienza di meditare un attimo Lc 13,4 («O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?») o qualche altro passo del Vangelo dove il Signore fa capire che le conseguenze non sono "automatiche", certe uscitacce di Kiko e dei fratelli del Cammino verrebbero accolte esclusivamente con una sinfonia di pernacchi.

      Kiko ha cancella quella seconda ipotesi sui castighi, e poi va cianciando come se avesse invece cancellato solo la prima. Cioè prima vi ha ingannati per mezzo secolo, e poi vi inganna nuovamente con una tesi diametralmente opposta...

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    2. Condivido in toto, per me era sottintesa l'accezione cattolica del termine "castigo", come (spero ancora oggi) si insegna a catechismo con l'atto di dolore.
      Certamente bisogna evitare l'errore opposto del fatalismo.
      Ma, ahimè, al Cammino ripugna l'idea stessa di Espiazione, in quanto si nega la natura del peccato come offesa a Dio.
      Questi errori diventano gravissimi nella "teologia eucaristica" neocatecumenale, che considera l'aspetto sacrificale della Messa come retaggio del paganesimo in cui la Chiesa costantiniana si sarebbe intrappolata fino al Concilio Vaticano II.

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  32. E quale sarebbe stato il peccato di Anania e Saffira? Mi può spiegare come sono morti?

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    1. Atti 5,1-11
      1 Un uomo di nome Anania con la moglie Saffira vendette un suo podere 2 e, tenuta per sé una parte dell'importo d'accordo con la moglie, consegnò l'altra parte deponendola ai piedi degli apostoli. 3 Ma Pietro gli disse: «Anania, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? 4 Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest'azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio». 5 All'udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò. E un timore grande prese tutti quelli che ascoltavano. 6 Si alzarono allora i più giovani e, avvoltolo in un lenzuolo, lo portarono fuori e lo seppellirono.
      7 Avvenne poi che, circa tre ore più tardi, entrò anche sua moglie, ignara dell'accaduto. 8 Pietro le chiese: «Dimmi: avete venduto il campo a tal prezzo?». Ed essa: «Sì, a tanto». 9 Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta i passi di coloro che hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te». 10 D'improvviso cadde ai piedi di Pietro e spirò. Quando i giovani entrarono, la trovarono morta e, portatala fuori, la seppellirono accanto a suo marito. 11 E un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose.

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  33. E soprattutto perché dovevano morire?

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    1. Perché fosse manifesta a tutti la gravità della loro colpa e l'impossibilità di mentire al Signore.Tutto ciò è figura di ciò che avviene nella nostra anima quando disgraziatamente si trova in peccato mortale.
      Sarebbe lecito chiedersi "ma allora perché non fanno la stessa fine tutti gli avari e i bugiardi?". Infatti fanno la stessa identica fine: l'anima perde la Grazia e l'amicizia con Dio, che prima o poi perfa anche il corpo è una questione temporale.

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    2. I Vangeli sono stati scritti per riepilogare i fatti. Che poi in quei fatti riusciamo a vedere anche altri significati per la nostra fede (motivo per cui è ragionevolmente necessario che la Chiesa abbia ricevuto da Dio assistenza e autorità infallibile nell'interpretare i Vangeli), tanto meglio, perché significa che episodi apparentemente secondari ci illuminano da altri punti di vista.

      Per dannarsi l'anima è sufficiente un singolo peccato mortale (dunque anche solo il coltivare un singolo pensiero cattivo). Da questo punto di vista, le "disgrazie" (vedi commento delle 19:16) che ci piovono addosso durante questa vita terrena - che siano avvenute in conseguenza dei peccati personali o no - sono soltanto le circostanze attraverso le quali il Signore ci chiede di aderire a Lui.

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  34. Chi sgarrava pagava con la vita...metodi settari...e poi lo stesso Pietro indica nel diavolo l'autore dell'eventuale peccato

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  35. Nello spirito dell'Incontro con il Papa e al Circo Massimo Neocatecumenale si interviene per ristabilire il Vangelo. So di non essere nessuno, per cui indegno di scrivere, ma ho ascoltato e visto, per cui nel Signore intervengo, per quello che credo sia giusto e doveroso intervenire. Non si interviene in ciò che è buono, oppure in ciò ci sfugge, e verso cui non si sente il dovere d'intervenire. Per cui non tutto si definisce insano e non tutto è da chiarire. Sono pronto a spiegare ogni mio passaggio, qualora non fosse chiaro il mio pensiero, e pronto a ritirarlo in caso vi fosse un errore verso Nostro Signore e la Santa Dottrina. Prima di scrivere vi auguro Pace in Nostro Signore Gesù Cristo.

    Questi i punti.

    Kiko minuto 40:16 https://www.youtube.com/watch?v=B9492y93VLQ


    Gesù ha detto: Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
    Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

    Da un lato Kiko ha detto bene, Dio abita in noi, ma la condizione è quella di amarLo veramente. Per verificare se Lo amiamo, dobbiamo fare la Sua Volontà, cioè mettere in pratica la sua parola. Se una persona non osserva la parola di Gesù, non lo ama, per cui non è abitato dal Padre e dal Figlio e dallo Spirito Santo. Quando l'uomo sceglie l'idolatria, mette un qualcosa al posto di Dio, cioè non va ad amare Dio, ma lo odia, perchè si sottopone all'idolo e disprezza il Signore. Gli idoli nella nostra vita potrebbero essere diversi, vi farò degli esempi: Il Cammino quando questo lo si pone al di sopra del Bene e di Dio, rendendolo un idolo. Spesso capita che in nome del Cammino Neocatecumenale si faccia del male verso le persone che il Cammino di Dio dovrebbe difendere. In nome del Cammino si chiedono soldi indiscriminatamente, si chiede la decima a persone che non se la possono permettere, si giudica, si sottopongono le persone a scrutini non voluti da Dio, come quelli dove si chiedono i peccati davanti a tutti. In nome del Cammino non si salutano più le persone credendole delle traditrici, ecc, ecc, ecc. Un altro idolo è il Denaro, senza che scrivo fiumi di parole. Un altro idolo è dare valore ad un falso dio: Allah, Geova, Giove. Ogni cosa può diventare un idolo, in quanto a questa gli si va ad attribuire un valore che non ha, fino a renderlo un dio.
    Per cui la condizione per essere un con Gesù è quella di fare la sua Volontà, cioè di amarLo.
    Ora io chiedo a Kiko e ai catechisti e responsabili e ai catecumeni di ogni livello: quando vi mettete sotto i piedi un fratello, in quel preciso momento, siete uno con Cristo?
    Attendo le risposte di qualcuno che mi faccia capire.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    1. L'"obbligo" di amare è ben sintetizzato dall'espressione: sii spontaneo

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  36. MAMMA MIA!
    Ma come lo sopportano? Catechesi bellissima? Un disco rotto inceppato, per sorbirmelo ho dovuo farlo a piccole dosi di 10 minuti.
    Poche novità.
    1) Si è invaghito del concetto di "onda gravitazionale", l'ha ripetuto trenta volte. Naturalmente, siccome Kiko si identifica in tutto, lui si definisce un'onda gravitazionale, partita duemila anni, fa che diffonde il Kerygma.
    2) Pare che si stia rimangiando la teoria della retribuzione, che ora sarebbe religiosità popolare. NC, non date più uno per ricevere il centuplo.
    3) Naturalmente è ripetuta per la milionesima volta la storia delle baracche, degli zingari, del borghetto latino e dei Martiri canadesi. Non avevo mai sentito, però, che al borgetto latino lo avessero alloggiato in un pollaio. Lo chiedo agli ex del CNC: la conoscevate? In ogni caso, questo spiega perché riesce ad attrarre tanti polli :-)

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  37. Nello spirito dell'Incontro con il Papa e al Circo Massimo Neocatecumenale si interviene per ristabilire il Vangelo. So di non essere nessuno, per cui indegno di scrivere, ma ho ascoltato e visto, per cui nel Signore intervengo, per quello che credo sia giusto e doveroso intervenire. Non si interviene in ciò che è buono, oppure in ciò ci sfugge, e verso cui non si sente il dovere d'intervenire. Per cui non tutto si definisce insano e non tutto è da chiarire. Sono pronto a spiegare ogni mio passaggio, qualora non fosse chiaro il mio pensiero, e pronto a ritirarlo in caso vi fosse un errore verso Nostro Signore e la Santa Dottrina. Prima di scrivere vi auguro Pace in Nostro Signore Gesù Cristo.


    In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.

    Matteo 12,46-50
    46 Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. 47 Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». 48 Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 49 Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; 50 perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».
    Condizione per essere fratello di Gesù è fare la Volontà del Padre. Ma chi è colui il quale fa la Volontà del Padre? E' solo l'Apostolo?solo il Prete? solo Kiko e Catecumeni? No! Dio assegna il suo compito ad ognuno di noi, ci sono persone che non sono andate ad evangelizzare nel mondo, ma che hanno portato la loro croce, come gli ammalati, i poveri, i miseri, gli umili. Quanti padri e madri hanno fatto la Volontà di Dio? Moltissimi. Ne cito alcuni: Santa Monica, Grazio Forgione e Maria Giuseppa De Nunzio ; Sante Possenti ed Agnese Frisciotti ; Gianna Beretta Molla. L'elenco è infinito.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  38. 1) Si è invaghito del concetto di "onda gravitazionale", l'ha ripetuto trenta volte.
    ---
    Probabilmente gli piace dirlo, in quanto sente la locuzione "molto forte", mentre ignora, che le onde gravitazionali sono un qualcosa di estremamente debole.
    Ruben.

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    1. In ogni caso, in questa "celebrazione" la catechesi che merita una ola è stata quella di don Pezzi, oramai totalmente kikizzato. Invito ad ascoltare l'esegesi della parabola del Figliol prodogo, dal minuto 1 11' e 58". Kiko lo invidierà
      https://youtu.be/B9492y93VLQ?t=4318

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  39. Nello spirito dell'Incontro con il Papa e al Circo Massimo Neocatecumenale si interviene per ristabilire il Vangelo. So di non essere nessuno, per cui indegno di scrivere, ma ho ascoltato e visto, per cui nel Signore intervengo, per quello che credo sia giusto e doveroso intervenire. Non si interviene in ciò che è buono, oppure in ciò che ci sfugge o verso cui non si sente il dovere d'intervenire. Per cui non tutto si definisce insano e non tutto è da chiarire. Sono pronto a spiegare ogni mio passaggio, qualora non fosse chiaro il mio pensiero, e pronto a ritirarlo in caso vi fosse un errore verso Nostro Signore e la Santa Dottrina. Prima di scrivere vi auguro Pace in Nostro Signore Gesù Cristo.

    Rispetto Carmen perchè è deceduta. Per cui si deve sempre rispetto ad una persone deceduta, maggiormente se è una donna, per ovvi motivi. Ma nel rispetto assoluto di Carmen e nella sua stima, devo sottolineare un punto che per me è da chiarire.Auguro Pace a Carmen nel Signore Gesù, e prego per lei che stia nella Luce di Cristo.

    Video 1:21:34 https://www.youtube.com/watch?v=B9492y93VLQ

    Non credo che il Serpente attacchi solo la Donna, per cui non attacca l'uomo. Mi sa di femminismo comunista, in parte. Dico in parte perchè tutto il discorso non è sbagliato, ma vi è quella frase che necessita di chiarimenti. Non è solo la Donna ad essere attaccata, ma è anche l'Uomo. Infatti:


    1 Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. 2 Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. 3 Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; 4 la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. 5 Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. 6 La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.

    Maria porta Gesù nel grembo, per cui il Serpente attacca sia la Donna che l'Uomo.

    Eden: Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: "È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?".

    [2] Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,

    [3] ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete".

    [4] Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto!

    [5] Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male".

    [6] Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò.

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  40. Segue da precedente.

    In questo caso il Serpente ha portato un doppio attacco, cioè ha preso, per dirla in gergo, due piccioni con una fava. Il Serpente sapeva che se avesse fatto abboccare Eva, nello stesso tempo, sarebbe caduto anche Adamo. Infatti Dio non scacciò solo Eva, oppure solo ad Adamo. Ma scaccio entrambi, al 50%. Per cui avrebbe potuto dire: Eva tu hai meno colpa perchè hai subito l'attacco del Demonio. Invece ad Adamo tu hai più colpa perchè non hai subito l'attacco del Demonio, ma siccome hai ascoltato la voce di tua moglie sei più colpevole. Oppure Dio avrebbe potuto dire l'opposto, cioè dare più colpa ad Eva e meno ad Adamo. NO!


    Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.

    Infatti entrambi si nascosero, perchè erano caduti con la stessa colpa. Al 50%.
    Se Dio che è Giustizia e Misericordia ha dato la pari colpa, perchè si dovrebbe dire che il Serpente non attacca l'uomo, ma solo la Donna? Come se ci fosse una differenza di intensità, o di altro?

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  41. A proposito delle parole di don Pezzi sulla parabola del figliol prodigo,
    non me la sono sentita di rivedere lo spettacolo .. quindi vado con qllo che ricordo .. E ricordo di aver pensato, mentre ascoltavo don Pezzi, che stava facendo del terrorismo psicologico mascherato da buonismo. Ho trovato ignobile fare una trasposizione della parabola identificando nel figlio prodigo il giovane che abbandona la comunità e nel Padre il CN! La "tua comunità" (ancor prima della tua famiglia) che ti aspetta per accoglierti.
    Un bel discorso quello sulla libertà (politically correct), sul fatto che per diventare adulti, non basta più la fede dei genitori ma devi trovare la tua fede.
    (Peccato che la tua fede debba per forza essere NC. )
    Sembra tutto saggezza e pazienza di lasciare il giovane "libero" ma lo aspetta al varco: "quando si trovò a pascolare i porci .." ecc. allora RITORNA .. io sono piuttosto sensibile al linguaggio non verbale e ho avuto l'impressione che dicesse qsto con un certo "sadismo" .. a far intendere che senza il "cammino" non ce la fai.
    Bella libertà che il "padre" lascia al figlio! (oltre al "buon" gusto che ha avuto, di dire ai giovani che se i loro genitori non avessero ricevuto la "vita", intesa come vita nel CN, molti di loro non sarebbero nati. Vorrei a riguardo fare 1 parentesi nella parentesi, per dire a ogni giovane che, se è al mondo, è perché Dio lo ha voluto, anche se è il 14° di 17 figli .. "ma se i miei genitori non fossero stati in cammino .. avrebbero avuto solo 2 figli .. com'è possibile?" Non lo so , è un mistero, lo sa Dio, ma la realtà è che Lui ti ha voluto e infatti ci sei, non sei di proprietà dei tuoi genitori e tanto meno del CN, sei Suo figlio amato).

    Ma questi figli che se ne escono dal CN, che vanno poi tutti a traviarsi, con droga, sesso e compagnie di "senza Dio"?
    Non è che magari invece molti di loro conducono una "sana" vita, priva di fanatismi religiosi, dedita allo studio, sport .. e forse che qualcuno abbia semplicemente "cambiato contesto", restando dentro la Chiesa , attratto da realtà in cui si vive cristianamente e con meno ipocrisia il valore dell'amicizia in Cristo?
    E voi genitori, anziché essere felici di questo ve ne lamentate?
    E voi preti, che avete in don Pezzi il vostro prototipo, sbandierate "il guardiano di porci " per far paura (in alcuni casi magari anche minacciare che i genitori dovranno obbedire di non aiutarli piu coi soldi o addirittura cacciarli da casa) per scoraggiare le fuoriuscite?


    Spero mi perdonerete se riporto 1 brano che dà 1 interpretazione della parabola .. un po' diversa da qlla di don Pezzi.

    "È quindi un percorso quello che ciascuno di noi deve fare .. per raggiungere la certezza che Lui può compiere veramente i nostri desideri più profondi. Questa strada è un travaglio .. La possiamo trovare sintetizzata molto semplicemente dalla parabola del figliol prodigo.
    .. l'impulso di fuggire, di scappare, anche quando la realtà in cui siamo è positiva . Perché? ..
    l'educazione, la cultura, le relazioni in cui siamo cresciuti producono in noi, con il nostro concorso, una molteplicità di immagini . ..
    Noi confondiamo le immagini prodotte dalla nostra mente con le esigenze originali del cuore. ..
    Le esigenze originali del cuore non ce le siamo costruite da noi . Ma esse devono venire a galla come consapevolezza nostra ..
    Dobbiamo scoprire le nostre esigenze originali, perché non ne abbiamo consapevolezza .. e perciò ci confondiamo. ..
    Avendo identificato le nostre esigenze con certe immagini, quando queste si realizzano diciamo : 'non era questo!'. ..
    Ciò vuol dire che io posso camminare anche quando sbaglio , posso riconoscere l'errore è accorgermi del vero. Dio aspetta che noi facciamo il nostro cammino, non vuole imporsi, vuole che ciascuno di noi scopra le cose pian piano , in prima persona. ..

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  42. ☆Ogni nostra immagine, anche la più suggestiva e geniale deve essere verificata. Non è vera semplicemente perché l'abbiamo pensata, è vera se è vera. E questo devo scoprirlo. ..
    Cosa fa saltare le nostre immagini? Che cosa ci fa ritornare alla realtà? La realtà stessa. .. Il disagio. figlio si trova a vivere una vita di stenti ... in questo caso è un disagio materiale.
    Ma è un particolare, perché uno .. può addirittura realizzare il sogno più strepitoso .. e avvertire il disagio . E insieme al disagio la delusione.

    Proprio in quel momento di disagio e di sofferenza il figliol prodigo compie il secondo passo, come noi.
    "Allora ritornò in sé " .. È una lotta reale .. È una guerra che si gioca dentro di noi, che combatte ciascuno. ..
    Il problema del vivere non emerge solo quando la realtà non ci risponde, quando non possiamo realizzare i nostri desideri ; il problema sorge soprattutto quando li possiamo realizzare , eppure questo non ci basta... Il problema cioè, non viene a galla soltanto .. quando arriva la fame e uno deve finire con i porci ..
    Questa situazione ci provoca a ritornare in noi stessi, favorisce il ritorno a 'casa'. ..
    Siccome il desiderio si è adesso tutto svelato ai suoi occhi , quel disagio diviene il punto di partenza per ripartire..
    'Quanti salariati di mio padre hanno pane .. '

    Cominciano a venire a galla dei segni che il giovane riesce a intercettare. Figuratevi quante volte aveva visto i salariati nella casa di suo padre e se ne era assolutamente disinteressato. Ma adesso, con il bisogno sterminato che si è trovato addosso, inizia a percepire i segni di una risposta persino nei salariati; lui che era il figlio , comincia a vedere che nella casa di suo padre c'era una risposta più adeguata di tutte le immagini che lo avevano spinto a fuggire.
    Di colpo, tutto quello che era confuso comincia a chiarirsi dentro di lui. ..
    Proprio nel fondo del suo bisogno, comincia a rendersi conto di qual'è l'unica cosa che non viene meno.
    Di chi si ricorda? Di suo padre. Mi domando: ma non era lo stesso padre di prima, quello da cui era fuggito? Che cosa gli fa percepire adesso in un modo diverso, nuovo, desiderabile, quel padre da cui era voluto fuggire? Che cosa fa la differenza? La consapevolezza del bisogno. Quando .. siamo veramente consapevoli della natura del nostro bisogno, allora è come divenisse chiaro ai nostri occhi qual'è il valore concreto, reale di quel padre da cui siamo fuggiti...☆

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  43. ☆Il figlio comincia a vedere bene all'interno .. del rapporto che lo costituisce alla radice, quello con suo padre..
    È come se l'oggetto primo dell'attenzione sia questa Presenza: non il dovere da compiere.
    Il figlio prodigo non 'deve' tornare, innanzitutto.
    Il primo oggetto cui si volge è suo padre, l'oggetto primo dell'attenzione è quella presenza. E non come qualcosa che lo soffoca, che esige da lui, ma come una presenza che lo libera, lo rende lieto: è contento che suo padre ci sia , che ci sia una casa dove poter tornare, dove la sua vita può essere abbracciata. ..
    È come se la fonte prima cui s'attinge l'energia necessaria sia quella Presenza ..
    La chiarezza del giudizio, l'inclinazione affettiva al giusto, la forza della volontà, tutto ciò matura come conseguenza : infatti nel rapporto con quella Presenza la totalità della persona è attratta, è suscitata al bene. ..

    Da che cosa si vede che il rapporto col padre non appena se ne ricorda, suscita di nuovo l' io di quel figlio?
    Dal fatto che scatta in lui nuovamente il desiderio, un desiderio finalmente non ridotto. ..
    Che cosa gli ha fatto cambiare idea? Che cosa gli ha permesso di vedere finalmente nel modo giusto? La consapevolezza chiara di sé, il non fuggire più nelle sue immagini , l'essersi reso conto della profondità del suo desiderio .. per cui il padre non è più un ostacolo alla sua realizzazione - come gli appariva prima - ma .. é percepito finalmente come un bene per se".
    (Esercizi giovani del CLU 2016 - "A te si volge tutto il mio desiderio")

    Scusate la lunghezza, ma a riassumerlo temevo di non rendere bene il contenuto, che mi sembra meritevole di attenzione.

    Innanzitutto il figlio prodigo NON fa male ad andarsene perché cerca la sua "realizzazione" , che è lo stesso che vuole il Padre, ed anche se essa è lì, presso il Padre, lui ancora non lo sa. Perciò mi piace pensare che: Dio non lo lascia libero di fare il male, ma lo lascia libero di cercare il proprio bene.
    Quando alla fine capisce che ciò che veramente desidera è tornare, non lo fa banalmente per la mancanza di viveri (quella è solo la circostanza nella quale si accorge della Presenza da cui si sente attratto) , ma perché ha cercato, ha dato importanza ai segni della realtà e vede quello che prima non vedeva (perché impegnato a inseguire le proprie immaginazioni) , ma che c'era sempre stato: il Padre che è per lui realizzazione di tutto .. l'amore, non solo che il Padre ha per lui, ma anche lui per il Padre e non ritorna mortificato e avvilito, ma lieto, desideroso di chiedere perdono per poter raccontare al Padre la scoperta che ha fatto, sicuro di dargli gioia.

    Purtroppo questi significati diventano vani se al posto di Dio Padre misericordioso ci si mette il CN , che minaccioso sa solo spaventare, inculcare sensi di colpa e svilire le tue scelte, dicendoti: tornerai quando sarai costretto a badare i porci e avrai fame ..
    Così di fatto IMPEDENDO il ritorno alla VERA casa del Padre.

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  44. Grazie Roberta. A don Pezzi vengono lasciati solo questi argomenti da "cane da guardia" perché, con il suo abito talare, rappresenta la Chiesa, ed è purtroppo con la propria autorità che conferma ai giovani che fuori dal Cammino non c'è scampo, che sono nella "primizia" del cristianesimo, che là fuori c'è solo pianto e stridore di denti, droga, depressione, fallimento, suicidio (usa le stesse parole ad ogni occasione). Per questo le sue catechesi, chiamiamole così, sono ancor più dannose di quelle di Kiko, sono quelle che spingono i giovani, usciti dal Cammino, nell'ateismo, se non peggio, perché credono di aver conosciuto il meglio che la fede cristiana possa offrire e di aver fallito. Per questo le catechesi di questo chiamiamolo sacerdote sono detestabili, perché mette il suo abito e il suo sacramento al servizio del padrone dei porci, perché mai un giovane possa pensare che è meglio essere l'ultimo e il più debole dei credenti piuttosto che accettare le carrube del Cammino.
    Se un giovane mi sta leggendo, vorrei che capisse che tanta insistenza non può non essere sospetta: la Chiesa è una realtà così grande, perché sono convinti che i propri giovani siano così deboli da non essere in grado di vivere altre esperienze di fede? O comunque di affrontare la vita con le proprie forze? È evidente che c'è qualcosa che non va. Chi non lascia libero, chi terrorizza o ricatta, non si comporta davvero come il padre misericordioso.
    Amare vuol dire lasciare liberi!
    Kiko si è preso la propria libertà, ha rifiutato le facili scelte religiose che gli imponeva la sua famiglia e la società franchista di allora, è andato nei Cursillos, poi nelle baracche, Carmen è fuggita di casa per il convento e poi si è fatta escludere per seguire i propri impulsi: perché non credono che anche voi giovani possiate trovare la vostra strada verso Dio e verso la vostra realizzazione personale e vi vogliono imporre la propria, quando loro stessi mai hanno voluto sottomettersi all'autorità di nessuno?
    C'è da pensarci.

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  45. Io ho trovato estremamente interessante la catechesi di don Pezzi, perciò l'ho segnalata. Essa conferma il criterio esegetico del CNC - altro che ispirazione dello Spirito Santo! - che potremmo definire "epistemologia del taroccamento".
    A questo punto il metodo è definitivamente chiaro, semmai qualcuno ancora ne dubitasse: come per Gv 9, per Zaccheo, per la parabola delle vergini eccetera eccetera, nel Cammino prendono i racconti del Vangelo e li tirano a destra e a manca, pur di fargli riferire cose concernenti il Cammino, pur di farli calzare al CNC. Manco se - così come l'AT è prefigurazione del Nuovo - il NT fosse una prefigurazione del Cammino!
    E questi pasqualoni che pure si permettono di difendere simili balordaggini insensate ed eretiche!

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  46. Mi permetto di darvi un consiglio. Andatevene un po' in vacanza, non e' semplice "Occuparsi" degli affari degli altri per un anno intero. Avete bisogno di riposo e di ossigeno. Jeffino

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    1. Aanche noi rischiamo il burn-out, come chi assiste malati ed anziani. Per questo ci diamo il cambio. Grazie per il pensiero.

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    2. Per la verità, io mi sono occupato della Parola di Cristo. Credimi: mi dà ossigeno. Parlami del catechista padre del "figliol prodigo", piccolo Jeff.

      P.S.
      Io le ferie le divido in due tronconi: sette giorni a giugno, dieci dal 22 agosto. Mica vuoi farmi cambiare le abitudini? :-)

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    3. Mi permetto di darvi un consiglio. Andatevene un po' in vacanza, non e' semplice "Occuparsi" degli affari degli altri per un anno intero. Avete bisogno di riposo e di ossigeno. Jeffino

      Caro Jeffino vedo che sei sempre presuntuoso. Tu pensi che non ci dovremmo occupare degli affari degli altri, perchè pensi che il Cammino, che è nella Chiesa, sia un affare degli altri. In primo luogo non accetto il termine che tiri fuori, in quanto vorresti far pensare che noi ci stiamo occupando di cose che non ci competono, perchè appartenenti ad altri. Sei sempre lì, giudichi, incolpi, cerchi di deviare il discorso e di mettere a tacere il prossimo, e di mettere a credere agli altri che ci siano persone ingiuste che vogliono seminare discordia e il male.
      Niente di più falso, caro Jeffino!Ora ti spiegherò il perchè!
      Il Cammino è un affare, uso il tuo termine, di tutti noi, in quanto è dentro la Chiesa, ed io vi faccio parte, sia direttamente che indirettamente. Nel momento in cui il Cammino, cioè le persone che operano in esso, sono dentro nella Chiesa, che è la Casa del Padre e di mia Madre, ecco che è un affare mio, perchè non sono un figlio che fa finta di non vedere, oppure impaurito dalle prepotenze di alcuni che non vogliono cambiare i loro atteggiamenti. Per cui, è bene sapere, caro Jeffino, che in Casa ci sono anche io, ed in quanto figlio, controllo e intervengo se vedo che altri si comportano male e vorrebbero portare scompiglio. Noi tutti siamo chiamati a controllare ciò che avviene nella Casa del Padre, anche perchè dobbiamo seguire ciò che ci ha insegnato Nostro Signore, infatti Gesù agì così:
      15 Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe 16 e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. 17 Ed insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto:
      La mia casa sarà chiamata
      casa di preghiera per tutte le genti?
      Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!».
      18 L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. 19 Quando venne la sera uscirono dalla città.
      Caro Jeffino tu pensi che Gesù non mi abbia fatto capire i meccanismi? Caro Jeffino tu credi che io vi faccia fare quello che vi pare? Saresti un illuso, se pensi questo, lo sai?
      Dentro la Chiesa c'è la mia parte di eredità, ed io ti dico: io non sono ladro, per cui non voglio l'eredità di nessuno, ma la mia non voglio che qualcuno la tocchi, perchè nessuno si può permettersi di rubarla. E' questione di Giustizia.

      Pace ai figli dellaPace. Dio è la Pace.

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  47. Io credo che quello che è stato detto all'incontro neocatecumenale è l'esatto opposto di ciò che ha insegnato il Papa ai giovani. Papa Francesco ha ripetuto allo sfinimento citando Papa Giovanni XXIII "Non ho mai conosciuto un pessimista che abbia concluso qualcosa di buono" e se non è pessimismo sbandierare ad ogni piè sospinto di tumori, droga, fornicazione, che il bene è ghettizzato nelle quattro mura della saletta, cos'è ? Ma un altra cosa che mi ha colpito il Papa ha risposto ai giovani con parole e concetti semplici diretti e comprensibili, dopo 5 minuti di Kiko sbadigliavo io che ho 53 anni figuratevi un giovane. Il Papa ha più volte detto "Non lasciatevi rubare i vostri sogni", lo stupro più grande perpretato ai danni di questi poveri giovani sono state le chiamate vocazionali. Come si fa a giocare con la vita dei giovani così, non è rubare i loro sogni? Mi dispiace che tutto questo sia avvenuto e avallato da Mons. De Donatis che conosco e stimo e che fino ad un'anno fa curava il presbiterio romano e che quindi di vere vocazioni se ne intende. Forse a certi livelli si è costretti ob torto collo. Ai ragazzi neocatecumenali vorrei dire ragionate con il vostro cervello e se sbaglierete lo avrete fatto con la vostra testa e troverete un Padre che vi ama ed una Chiesa che vi sarà vicino. Roberto

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  48. Se posso portare la mia esperienza da neocatecumenale (non sono assolutamente qui per fare polemica, ma per avere un dialogo costruttivo e parlare un po' di come ho vissuto tutto questo), credo che come tutti gli ambienti il cammino abbia pregi e difetti. Io lo vedo come uno strumento per stare vicina alla Parola, per ricordarmi che Dio è con me, e, sia da prima che dopo che lo incotrassi, non mi lascia. Tendo a dimenticare le cose più essenziali, e vivere in modo così frequente la fede mi aiuta molto. Questo lo dico dopo un lucido esame di coscienza su me ed i miei limiti e su pro e contro del cammino. Vedo molte persone che centrano la loro vita sul CN e sul rapporto con i loro catechisti anziché sul loro rapporto con Dio, e mi rendo conto che per le più suggestionabili e fragili la cosa sia facile. Mi ricordo di quando al liceo, tra problemi adolescenziali e pressioni varie, incontrai Dio. Fu tramite un sacerdote, non Nc, che mi offrì un orecchio e una spalla su cui piangere. Purtroppo però confusi lo strumento (il sacerdote) con chi lo stava utilizzando, finendo per avere sempre bisogno di lui, anziché di Dio, essendo al tempo molto immatura nella fede. E credo che sia questo che succede a volte con molti nuovi NC. Poi tra i catechisti c'è chi se ne approfitta o non sa davvero dare buoni consigli, ma credo che essendo noi essere umani, lo sbagliare sia di routine. Ma è anche per questo che, nonostante i difetti non me ne allontano, né cedo nel fare di tutta l'erba un fascio. Credo anche io che le chiamate vocazionali siano un po' una mossa sleale e che molti giovani possano rimanerne suggestionati. Ma un'alzata non significa che si entrerà subito in convento o in seminario (tra l'altro divisione troppo restrittiva, considerando le miriadi di possibilità), ci sono anni di discernimento prima, e, se uno ha la lucidità di capire i suoi tempi e non lasciarsi influenzare da catechisti o altro (lo so, purtroppo è cosa molto difficile per chi è in cerca di una guida), potrebbe anche contemplare l'idea di aspettare e varare altre possibilità. Parlando per me, le alzate sono stata una conferma di una vocazione che sento da molto tempo prima di entrare nel cammino. Io vengo da una famiglia quasi atea e sono entrata da qualche mese, ma già da vari anni me ne ero accorta. Per questo quando ho sentito di volermi alzare, l'ho fatto nella consapevolezza che non fosse solo l'emozione del momento (sì, mi sono posta lo stesso la domanda la prima volta), ma un dire finalmente a voce alta di fronte a tutti che quella è la strada che voglio seguire, cercando di non confondere volontà dei catechisti con volonta di Dio. Ad ogni modo, capisco a pieno lo scetticismo che potete provare. Credo che per affrontare il cammino ci voglia veramente tanta maturità e abilità nel capire quando la gente attorno a te sbaglia. Per esempio credo che permettere ai figli del cammino di entrare sin dai 12 anni o prima, non so di certo, non sia così costruttivo. Semplicemente bisognerebbe prenderlo come strumento e evitare di finire per "idolatrarne" i fondatori, piuttosto che concentrarsi su Dio in sé. Sarei felice di sentire cosa ne pensate

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    1. L'idolatria dei fondatori è un problema secondario, nel Cammino, perché se le basi spirituali fossero solide o sante, un amore anche se smodato per chi le ha fondate, non sarebbe poi così negativo.
      No, il fatto è che le comunità vengono costituite non per essere un servizio a chi le compone, ma perché queste persone siano a servizio di altri e di altro.
      Che poi qualcuno, in comunità, legga la Bibbia e ne sia edificato nonostante le interpretazioni sballate e fuorvianti che riceve in cammino, è un suo effetto secondario, non precisamente richiesto.
      Qualsiasi organizzazione che si regga su frode e menzogna non può meritare d'essere frequentata, e le bugie che in Cammino vengono dette ai fini della propria auto conservazione e auto promozione non si contano: e non sono precisamente "bugie bianche", basti pensare agli abusi liturgici inveterati.
      Tutto ciò, e il fatto che, fortunatamente, non sia necessario frequentare il Cammino per essere cristiani,a anzi, che la sua frequentazione impedisca di cogliere molte altre opportunità di esperienze spirituali nella Chiesa, mi fanno consigliare a chiunque di metterlo da parte e di proseguire da soli. Se questa scelta fa perdere amicizia e sostegno da parte di alcuni, io la prenderei per un'ulteriore prova del fatto che non fossero sentimenti disinteressati.

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    3. "Io lo vedo come uno strumento per stare vicina alla Parola..."

      Io il Cammino lo conobbi perché fui invitato alle catechesi iniziali. Immaginai che davvero evangelizzassero, cioè diffondessero la Parola.
      Io, però, anche grazie a un buon maestro, già possedevo una discreta conoscenza dei Vangeli, più che discreta del Quarto Vangelo e perciò immediatamente li mandai a quel paese.
      Ora, assolutamente non per fare polemica con te "ma per avere un dialogo costruttivo", puoi affermare altrettanto? Perché, alla fine, sempre non per fare polemica, ti dico che come hai vissuto tu tutto questo è personale, non è Vox Dei. Perdonami, ma di "lontani", di persone che provengono dall'ateismo e mettono come base di ogni dialogo la loro esperienza, ne conosco a iosa: TdG, protestanti, evangelisti, neocatecumenali.
      Io, che anche provengo dall'ateismo - peggio, da un materialismo scientifico - dopo la mia conversione per prima cosa tentai di capire, studiando di tutto e di più della Parola e scegliendo come punti di riferimento la Tradizione della Chiesa. Hai tentato di fare qualcosa di simile, tu? Comincia a cercare di capire dove il Cammino sbaglia nelle letture che Kiko e i catechisti danno dei Vangeli, confronta con i Padri della Chiesa, con gli esegeti seri, con BXVI. Questo perché, se sbagliano come nel mio commento precedente concernente padre Pezzi, tu non sei vicina alla Parola, sei vicina alle chiacchiere di Kiko dalle quali deduci la tua esperienza.

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    4. Io penso che il tuo atteggiamento sia ottimo, ma ciò non toglie che il CN sia pessimo.

      Hai narrato della tua exp di fede, sulla quale sei riuscita a dare 1 giudizio che ti ha portato ad una maturazione: comprendere che non è all' "uomo" (prete, amico, "catechista") che che ci si deve affidare ma a Dio.
      Allora, non capisco come mai tu abbia scelto di entrare nel CN .. beh i bisogni che ti hanno spinto sono fatti tuoi, può darsi che ti sia semplicemente capitata la proposta e tu abbia scelto di aderire, ritenendolo (a torto, ma questo non è colpa tua e forse è ancora presto perché tu te ne renda conto) quello che hai detto: "uno strumento" per vivere in modo "frequente" la fede.
      Ma scusa, c'è forse 1 altro modo di vivere la fede che non sia "frequente"? Cioè quotidiano? Se non ti aiutasse nella tua vita concreta di ogni giorno, che fede sarebbe?
      Non c'è bisogno del CN per vivere la fede così, perché la fede si vive solo così, se no non è fede.

      Il fatto che tu viva "bene", cioè in modo equilibrato, lucido, corretto, il tuo rapporto con Dio e forse anche con i "fratelli", GIUSTIFICA forse il fatto che COLORO che guidano, è meglio dire "comandano" nel CN, NON lo vivano per niente così? E non parlo di come lo vivono per loro stessi (che ciò riguarda solo la loro coscienza) ma di come lo INCULCANO in coloro che guardano ad essi come delle guide (altro che il tuo appoggiarti al prete che ti consolava, quella è cosa umana e comprensibile .. parlo di vera e propria manipolazione delle coscienze, per cui uno non riesce a fare più la minima cosa senza sottomettersi all'IDOLO dell'obbedienza. Solo l'obbedienza a Dio è 1 virtù, l'obbedienza agli uomini è idolatria).

      Perché il tuo metodo "giusto" lo stai esercitando in un contesto che giusto NON è?

      - Ti sembra 1 contesto giusto quello dove alcune persone , laiche, pretendono obbedienza da altre persone, cristiani come loro, in virtù di NIENTE? Cioè della parola di uno qualunque (Kiko) che dice di essere ispirato direttamente da Dio?
      - Ti sembra 1 contesto giusto quello in cui non viene riconosciuta, se non di facciata, la dignità sacerdotale perché il prete è "1 fratello come gli altri"?
      - Ti sembra 1 contesto giusto quello che manca di rispetto a Gesù Eucaristia, svolgendo Messe che sono "abusi" in quanto il sacerdote non si comunica PRIMA dei fedeli, per cui non sta agendo nella persona di Cristo quando distribuisce la comunione?
      Ciò è in completa disobbedienza alle disposizioni della Chiesa (ad essa Sì che tutti voi e i "catechisti " dovreste obbedire) disposizioni riportate anche nei vostri Statuti.
      - Ti sembra 1 contesto giusto quello in cui la Parola di Dio viene interpretata in modo "fantasioso" senza tener conto dell'interpretazione tradizionale della Chiesa? (ti consiglio di leggere il libro di Lino Lista, ma è sufficiente anche solo che tu confronti l'omelia di 1 semplice sacerdote non NC con quanto è scritto nei mamotreti di Kiko e che "senti" dalla viva voce dei tuoi catechisti )

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    5. - Ti sembra 1 contesto giusto quello in cui si obbligano (con pressioni morali ovviamente, non certo con l'arma puntata!) le persone a pagare la "decima" (più innumerevoli collette) indipendentemente dalle loro situazioni economiche?
      - Ti sembra 1 contesto giusto quello in cui con veri e propri "interrogatori" davanti a tutta la comunità si viola il foro interno delle coscienze e ci si intromette nella vita intima di coniugi e rapporto coi figli?
      - Ti sembra 1 contesto giusto quello in cui si PRETENDE il "chiedere perdono" da parte di una VITTIMA di stupro al suo abusatore per averlo "giudicato" (e le si IMPONE di NON denunciare) , mentre lui, poverino, è l'esempio del peccatore che con il suo peccato "attira" la misericordia di Dio anche se non è pentito?
      -Ti sembra 1 contesto giusto quello in cui si fanno pressioni su un marito fino a indurlo a mandare via la moglie di casa, perché lei contesta i "catechisti"?☆
      Tu hai detto cose sagge e lodevoli, ma se davvero senti la chiamata a servire in modo speciale il Signore, non dovresti pensare solo a te stessa.
      Ti rendi conto che sei 1 mosca bianca a ragionare così nel CN (spero per te, qsto voglia dire che presto ne uscirai) ?

      Non tutti, anzi quasi nessuno riesce a fare come fai tu:
      "non lasciarsi influenzare dai catechisti" e avere la
      " maturità e abilità nel capire quando la gente attorno a te sbaglia".
      Non te ne accorgi?
      Quando te ne accorgerai spero che ti dispiacera' per loro e che cercherai di aiutarli con il tuo ESEMPIO: dicendo la VERITÀ in faccia ai catechisti e poi andandotene per la strada dove il Signore veramente ti chiama.

      Scusa la lunghezza, ma davanti a certe cose non riesco proprio a essere sintetica.

      Roberta

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    6. Aggiungo solo che, se avessi una vocazione alla vita religiosa, la perseguirei assolutamente "fuori" dal cammino. Il Cammino Neocatecumenale è nato in netto antagonismo alle vocazioni sacerdotali e religiose e continua ancora oggi a non comprenderle né a valorizzarle, nonostante vi indirizzi i propri ragazzi principalmente per avere i propri sacerdoti e, per quanto riguarda le ragazze, perché non sapeva come rispondere alle vocazioni femminili al proprio interno.
      Non solo: il cammino, con le sue metodologie, le sue obbedienze, i suoi catechisti, si va a sovrapporre al carisma originario dell'ordine religioso che si sceglie, creando comprensibili difficoltà e problemi di ogni genere.

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    7. Non si può sminuire in nessun modo l' influenza che i catechisti hanno sulla vita degli adepti, poiché il potere del cammino risiede proprio in questa peculiarità.
      Sin dalle prime catechesi l' ubbidienza ai capi neocatecumenali è l' argomento proposto con più enfasi e determinazione così, poi, per tutti gli anni avvenire. Quindi non raccontare baggianate!

      Non siete credibili quando sostenete di essere immuni dall' assoggettamento neocatecumenale; racconti una bugia o sei illusa? Non è un attacco personale, è per fare intendere che la sensazione di autonomia, all' interno dell' ambiente in questione, è solo un' illusione menzognera.

      Tu dici: "Fu tramite un sacerdote, non Nc, che mi offrì un orecchio e una spalla su cui piangere. Purtroppo però confusi lo strumento (il sacerdote) con chi lo stava utilizzando, finendo per avere sempre bisogno di lui, anziché di Dio" sottolineando il fattore del pastore non neocatecumenale per fare intendere che anche al di fuori del cammino vi è idolatria, a che pro se non per fare apparire "normale" ciò che in comunità avviene di consuetudine?
      Ma una cosa è la confusione personale ed un' altra la manipolazione mentale che rende succubi e schiavi dei catechisti e del sistema.

      Il cammino non avvicina alla Parola di Dio ma ad una parola contraffatta che, mi dispiace rivelarti, non vale come la vera.
      I Testi Sacri vengono deteriorati da interpretazioni personali e kikiane che commutano la Verità del Signore in inesattezze neocatecumenali, le quali conducono all' eresia in un millisecondo.

      Ti consiglio, per quanto può valere per te un mio pensiero, di confrontarti con un direttore spirituale non neocatecumenale.
      Proteggi la tua spiritualità, la tua vocazione e la tua vita.

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    8. Errata corrige: l'ordine non "si sceglie", lo scelgono loro per te sulla base della tolleranza alle loro intromissioni sulla vita del convento.

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    9. Concordo pienamente con il pensiero di Rebel in molti punti.

      Io non conosco fino in fondo il Cammino, cioè gli statuti e altro,perchè non mi sono messo a studiarli dalla mattina alla sera, ma vorrei capire una cosa: Questa obbedienza ai catechisti è dovuta in base a cosa? E' scritta su qualche parte? Si è fatto voto di obbedienza?
      E se dovesse essere un principio di sano costume, in quanto si è dentro una struttura per cui vi deve essere chi dirige, altrimenti sarebbe un pollaio, vorrei dire: ma quali sono gli ambiti nei quali un catechista può esercitare questo "potere"? Oppure fino a che punto sarei tenuto io a sottopormi all'obbedienza? E in che modo?
      Cioè mi spego con un esempio. Ascoltate!
      Se io ho davanti un catechista che so, per certo, che è una persona mondana, cioè non dice verità ed è ipocrita, a questo punto devo obbedienza? Cioè se vedo che un catechista parla di andare vestiti in un certo modo, non sconci, e dice agli altri di comportarsi in un certo modo, e poi ha i figli in cammino che si drogano,oppure bevono, hanno tatuaggi, vestono sconci, si credono migliori e tante altre cose. Davanti ad un uomo che non vede, oppure non riesce a contenere ciò che ha in casa propria, a questo punto mi chiedo: dovrei avere una certa fede a tal punto di assoggettarmi all'ipocrisia?
      Badate bene che io non ce l'ho con il catechista e la sua famiglia, ma sto sottolineando un aspetto, che si chiama IPOCRISIA. Cioè di una ersona che giudica gli altri e non fa ciò per cui giudica.
      Cioè io dovrei abbassarmi, facendo finta di nulla, sapendo che c'è ipocrisia in quei comandi?
      Non ha detto Gesù questa cosa:

      Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.

      Io in questa frase di Gesù ci vedo che non bisogna buttare le cose sante in situazioni che andrebbero a ledere l'opera buona. Cioè mi spiego meglio con un esempio.
      Se io so che una tale persona necessita di soldi per andarsi a bere vino, per ubriacarsi, e questa persona mi viene a chedere denaro, io credo che non gli debba dare nulla. Si potrebbe dire: tu fai la carità ugualmente, poi quella persona è responsabile davanti a Dio.
      Ma, ripeto, io so che quel denaro verrà usato male, non nel bene. Non è il valore del denaro che ha esternamente, in quanto sono pezzi di carta e metallo, ma è il valore che ha in base a quanto ho dovuto lavorare per ottenerlo. Per cui, io per procurarmi quel denaro, ho dovuto lavorare tot tempo e con volontà e accortezza.Poi, è da aggiungere che potrei impiegare il denaro meglio, cioè invece di darlo per ubriacarsi, lo potrei dare ad una persona che lo impiegherebbe bene.
      Vi ho fatto l'esempio sul denaro, ma gli ambiti potrebbero essere molteplici. Come chiedere consigli per i propri figli, per la moglie, per il marito, per il lavoro, vocazionali, e per altro. Oppure eseguire comandi, come dare decime, eseguire servizi, adoperarsi in opere.
      Altro esempio, non sul denaro. Se io sento che il Signore mi chiama ad un tale servizio, ad esempio alla Caritas, ma il catechista mi dice di non farlo, perchè dovrei stare a fare un'altra cosa dentro il Cammino, a quel punto è lecito obbedire o disobbedire?Si potrebbe dire: l'obbedienza la si vede se qualcuno ti dice una cosa. OK! Ma se io avessi un direttore spirituale che mi dovesse indirizzare su un ambito, e dovessi avere nello stesso tempo un catechista, in quanto sono dentro il CNC, che mi dovesse dire l'opposto, a questo punto a chi dovrei ascoltare?

      Cari tutti la situazione è molto intrigata, ma con la Speranza, La Fede, La Carità, riusciremo a sbrogliare la matassa annodata. Che Dio ci assista e che la Madonna ci aiuti. Auguri Mamma Celeste per la tua Assunzione al Cielo, ricordati di noi Santa Madre del Cielo.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    10. Isaia, le tue argomentazioni nel Cammino, per il Cammno, sono insensate. Per Kiko, per i neocatecumenali, per bocca dei catechisti parla lo Spirito Santo. Riascolta la ridicola catechesi di don Pezzi: esordisce riferendo che gli è stata ispirata. "Perché se non c'è obbedienza al catechista non c'è cammino catecumenale. E' come se qui
      nessuno vuol seguire il cammino che noi vi tracciamo..... non ci resta
      allora che andarcene" dice il mamotreto della fase di conversione.
      In ogni caso, si ammette che il catechista possa sbagliare. Nessun problema, però, perché sarà lo Spirito Santo a correggere l'ascolto nelle orecchie dela catechizzato, spiega Kiko.

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    11. Praticamente come se fosse la legge dell'abrogazione del Corano. Se Maometto dice un versetto, ed è errato, con un altro versetto si corrregge quello detto in precedenza. Il dio Allah. Ma qui staiamo trattando Alla?
      E poi, siccome non sono scemo, indirettamente Kiko è come se avesse detto: non ascoltate i catechisti, perchè se sbagliano c'è lo Spirito Santo che corregge e vi fa vedere cosa fare. Per cui sta ammettendo che c'è lo Spirito Santo che ci guida. Quindi: perchè chiedere obbedienza, in una certa situazione, quando c'è lo Spirito Santo che ci guida e corregge?
      Basta ascoltare lo Spirito Santo e siamo a posto.Non crededete?
      Il punto non è l'obbedienza, perchè si deve obbedire, e obbedire a Dio, Che opera anche attraverso le persone poste al tuo fianco con un preciso compito: i genitori, il Papa, il padre spirituale, superiori, maestri, politici ess. Ma il punto è quando sopraggiunge un' idolatria del fatto. Mi spiego meglio. Il Papa sa che deve essere obbedito, in quanto è capo della Chiesa, come lo sa il Magistrato, il Politico quando fa le leggi, il Capo di Stato, i genitori, l'imprenditore dagli oerai,ecc, ecc, ecc. Quello che mi preoccupa è il fatto che si debba ribadire l'obbedienza alle persone. Cioè, io so che devo seguire il Papa in quello che dice, e devo cercare di aderire alla sua parola, perchè parla come Vicario di Cristo, ma vedo che il Papa non si mette a fare le catechesi, ripetutamente, sull'obbedienza. Il Papa non si mette a fare passaggi sull'obbedienza. Per caso vedete il Papa che la domenica, quando si affaccia alla finestra, chiede di obbedire?
      Se il Papa, che è il Capo della Chiesa, non chiede queste cose, che sono scontate, perchè si sa che si deve obbedire, mi chiedo: perchè un qualcuno si deve mettere a chiedere obbedienza ripetutamente?
      Che per caso vuole manipolare la situazione per ottenere dei vantaggi? Per quale scopo?
      Ognuno ci rifletta e consideri il tutto.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    12. Aggiunta.

      Se il Papa, che è il Capo della Chiesa, non chiede queste cose, che sono scontate, perchè si sa che si deve obbedire, mi chiedo: perchè un qualcuno si deve mettere a chiedere obbedienza ripetutamente?
      Che per caso vuole manipolare la situazione per ottenere dei vantaggi? Per quale scopo?
      Ognuno ci rifletta e consideri il tutto.
      E sapendo che non c'è nessun VOTO D'OBBEDIENZA. Non mi risukta che io abbia aderito ad un voto di obbedienza, mentre facevole catechesi, oppure mi è stato detto. E'una cosa che è stata passata sottobanco. Perchè dico questo, perchè, sottolineo, che l'obbedienza di cui parlano loro è l'obbedienza che si da dentro ad un convento. Cioè è come se un datore di lavoro, al quale sono sottopsto, a da vincoli di lavoro, cioè i avoro e tu mi paghi, è come se questo datore di lavoro mi iniziasse a dire: dammi la casa tua, mandami tua figlia a comprarmi il pane, di a tua mogli che mi deve venire a pulire la casa, ecc, ecc, ecc. Son degli esempi, ma che hann lo scopo di farvi capire come potrebbe sconfinare una persona che si crede debba essere obbedita. Ci sono dei limiti, maggiormente nel CNC, e degli ambiti dove no è permesso entrare. Ricordatevi tutti una cosa: SOLO IL SOMMO SACERDOTE POTEVA ENTRARE NEL SANTO DEI SANTI. A nessun altro era permesso, che vorrei dirvi, che in alcune situazioni, in alcuni ambiti, nel mio cuore,nel mio intimo ecc, sono solo io con Dio, nessuno può entrarci,è vietato, altrimenti si incorre nel Peccato Grave, ripeto: NESSUNO, SOLO IO CON DIO!

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  50. Isaia, capisco che siete stati posti a baluardi e difensori della verita' e questo mi rassicura pero' ogni tanto andate ad indagare anche in qualche altra realta', cosi' tanto per diversificare, vi accorgerete che le problematiche ce le hanno tutti. Credo che anche voi non siate indenni. Non e' un giudizio, per questo vi ho invitato ha lasciare per qualche giorno, non per sempre, la tastiera ed andare in qualche posto di "MONTAGNA" per rilassarvi. Grazie per quello che fate per noi. Buon ferragosto. Jeffino

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    1. Purtroppo è il cammino a non andare in vacanza. Quando chiuderà i battenti, lo faremo anche noi o ci occuperemo di altro (ma forse ci stiamo già occupando di altro, che ne sai?).

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    2. Isaia, capisco che siete stati posti a baluardi e difensori della verita' e questo mi rassicura pero' ogni tanto andate ad indagare anche in qualche altra realta', cosi' tanto per diversificare, vi accorgerete che le problematiche ce le hanno tutti. Credo che anche voi non siate indenni. Non e' un giudizio, per questo vi ho invitato ha lasciare per qualche giorno, non per sempre, la tastiera ed andare in qualche posto di "MONTAGNA" per rilassarvi. Grazie per quello che fate per noi. Buon ferragosto. Jeffino

      Hai detto: ogni tanto andate a indagare...

      Caro Jeffino io non indago nulla, quelle cose che ti ho riportato sono vita vissuta dentro le cnc. Non ho bisogno di indagare, non faccio l'ispettore della polizia, sono un semplice figlio di Dio, amico di Gesù, che cerca di fare la Volontà di Dio, cioè di Gesù. Tutto qui.

      Hai detto: Credo che anche voi non siate indenni...

      Caro Jeffino, la più grande ipocrisia e per continuare a fare il Male, dopo essere stati scoperti, è nel dirsi: anche gli altri fanno così, per cui sono come voi. Ma caro Jeffino, ti risulta che io chiedo la decima a tutta la popolazioe che mi capita sotto mano? Credi che io vado in giro a chiedere i peccati che fanno, e li chiedo facendogli fare l'ammissione pubblica? Credi che io mi senta superiore e che imponga ciò che penso agli altri, facendogli fare la mia volontà.
      Caro Jeffino, io cerco di fare una vita mdesta, fatta di lavoro, casa, e Chiesa. Tutto qui. Per cui, il tuo dire, che è davant a tutti, purtroppo, dimostra il carico di menzogna e ipocrisia. Cerchi sempre di infangare il prossimo che ti sta sottolineando le mancanze. Per caso sei orgoglioso? Perchè non rispndi sugli argomenti, invece rispondi con giudizio negativo tendente ad infangare il tuo interlocutore?
      Si dice: non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare! E non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere.
      Jeffino buon ferragosto anche a te.


      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    3. effino, comunque ti ringrazio per il tuo grazie. Altrimenti non saremmo cristiani, vale anche per me cercare di essere in un certo modo e cercare di comportarmi bene.
      Caro Jeffino. Noi tutti dobbiamo sottometterci alla Volontà di Dio, perchè la nostra volontà, umana, purtroppo è malata ed non è in grado di sostenere la Grande Luce che ci viene dal Creatore.
      Caro Jeffino, noi tutti siamo figli di Dio, io, te, Kiko, Valentina,Tripudio, Pax, Lino, Pietro, Rebel, Luca, altri del Blog, Cristiani, Catecumeni, e anche quelli che non sanno di esserlo, come chi non è sotto l'ambito della Chiesa, ma, comunque sia, nella sua vita si comporta secondo la Volontà Santa di Dio, come: Musulmani, Buddisti, Atei, ecc, ecc, ecc.
      Ma, dobbiamo ammettere, che non sempre le cose tra di noi vanno bene. Perchè c'è il Peccato.E' inutile che scrivo fiumi di parole, se sei un buon cristiano e credente, cioè credi a ciò che ci riporta la Santa Dottrina, tu sai di cosa parlo. Per cui, noi tutti, potremmo deviare e cadere nei peccati. Il tuo dire "anche voi non siate indenni" se vuole interdersi come peccatori, ti dico di si, hai ragione, se invece vorresti intendere che facciamo le medesime cose, a questo punto ti dico di no. Tu potresti dire: ma vai anche tu in cnc, per cui sei colpevole di fare quelle cose. Io ti dico di no! Non è così! Ci sono, delle situazioni, molto particolari, dove la colpa non è personale, cioè attribuita in base alla tua sola volontà, ma deriva da altri, anche se tu vi partecipi, perchè sei costretto dalla situazione che altri dovrebbero mettere al suo posto, e non lo fanno. Ti faccio un esempio concreto. Parliamo del vincolo matrimoniale. Questo è l'esempio. Ascolta!

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    4. segue da precedente.
      Ti sposi con una donna, e questa diventa tua moglie, e ti sposi davanti a Dio. OK! Mettiamo caso che tua moglie non ti ha evidenziato alcuni aspetti, cioè che ha una relazione con un altro uomo. Tu scopri questa relazione, e ci soffri, e cerchi di capire cosa fare. La prima cosa che ti si evidenzia è che sei Vincolato Sacramentalmente a tua moglie, per cui non puoi fare il matto: cioè lasci tutto, scappi, litighi, ecc, ecc, ecc. Maggiormente se ci sono dei figli di mezzo. OK! Cosa fai? Davanti a te hai Dio è tua moglie. Se lasci tutto pensi di fare torto a Dio, ma se rientri ti senti un dolore immenso, perchè ti vai a vivere tanti sentimenti, che ti fanno tanto male. Sei in quella situazione, e cerchi di rimediare. Per cui inizi a fare tante cose: parli con tua moglie, cerchi di ragionare, ti calmi, ci sono alti e bassi, e tanto altro. E la situazione continua, fino a quando non si cambia, cioè avviene un fatto che la fa cambiare: tua moglie lascia l'amante, oppure viene sciolto il matrimonio dalla Sacra Rota, Lutto, o altro.
      Così sta accadeno nelle CNC, tutti siamo vincolati, in un qualche modo, perchè è Dio che ci ha posti lì, e ci vuole, per ora, lì dentro, ma ci viviamo tante situazioni spiacevoli: Profanazioni dell'Eucarestia, Ipocrisie, Invidie, Gelosie, Maldicenze, Sopraffazioni, Imposizioni, e tanto altro. Bada bene che ti ho fatto l'esempio del matrimonio, perchè se i due si comportano bene, secondo l'Amore, ecco che il matrimonio è un Paradiso sulla Terra. Così è nelle CNC, se si mettesse la Legge dell'Amore, ecco che andrebbe tutto bene. Ma ora non è così.

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    5. segue da precedente.

      Per cui stai assistendo a tutto ciò che vedi. Ovviamente, ti si fa presente, che chi parla ha i suoi peccati, non è uno senza. Ma i peccati li abbiamo tutti, e l' averli fatti non deve essere un motivo bloccante la Volontà di Dio. Cioè se io sono stato, oppure sono peccatore, ed il Signore mi da un compito bene preciso, il compito io lo devo portare a termine, altrimenti sarei doppio peccatore. Cioè aggiungerei un peccato ad altri peccati, per cui il peso aumenta. Ovviamente, mentre si fa l'azione nella Volontà di Dio, nello stesso tempo dobbiamo fare una doppia azione, una verso l'esterno, ed una verso l'interno. Cioè mentre andiamo a richiamare una persona per le proprie mancanze, ecco che dobbiamo correggere sempre noi stessi delle proprie. Altrimenti saremmo degli ipocriti. Ma se dovessimo basarci sul fatto del dirsi: anche io ho un certo peccato, per cui è bene non intervenire. Ecco che è sbagliato. Perchè? Perchè nessuno ha, su questa terra, la certificazione di essere senza peccato ( parlo degli uomini, no di Maria e Gesù), per cui nessuno ha il potere di correggere gli altri peccati. Se prendiamo la situazione secondo questo punto di vista, cioè dell'azione personale, è giusto così, cio se lo facessimo di propria iniziativa, perchè dentro di noi sappiamo di non avere le medesime colpe, ma comunque di avere le proprie. Per cui quando sai di essere colpevole anche tu, da un lato è giusto dire: ma chi sono io per riprendere il fratello dalle colpe?!
      Ma la cosa va vista da un'altra prsopettiva, cioè in quella che avviene nella Chiesa. La Chiesa, che è la Volontà di Dio su questa terra, opera in Cristo e la Madonna. La Madonna è la Madre, e Cristo è il Capo. Per cui è Cristo che opera in noi, per cui è Cristo che va a correggere i peccati del prossimo. Cioè, non sono più io con la mia volontà, che vado a correggere il prossimo, ma è Gesù che con la sua Volontà opera in me, e va a correggere il prossimo. In ultima analisi, se io sono inviato da Dio, perchè me l'ha fatto capire, mandandomi dei segni, ecco che io ho la piena autorizzaizione nel richiamare e correggere il prossimo, perchè è la Volontà di Dio che opera in me. Cioè, io nel mmento in cui mi sottometto al comando del Signore, vado ad azzerare la mia volontà umana e fallace, incapace e peccatrice, ed entro nella Volontà Divina, e questa Volontà opera in me. E' come il legno e il fuoco, se noi prendessimo un pezzo di legno, e lo buttassimo in un enorme fuoco, ecco che il legno si trasforma in fuoco. Del legno non ci rimane più nulla, ma è tutto fuoco. Così nella Volontà di Dio.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  51. Sai caro/a Isaia, stai parlando con uno che vive la parrocchia e di conseguenza non posso sputare nel piatto in cui mangio. Il mio parroco, credimi e' uno che non simpatizza per il cammino, mi vuole un sacco di bene perché sono in comunione con tutti. Da piccolo ho fatto le trafila nella parrocchia, gifra, ofs, poi sono entrato in cammino e ho fatto un'esperienza di Cristo che non avevo fatto mai in precedenza, sicuramente per colpa mia. Ora sono nel cammino, ma servo i fratelli in difficolta' con i francescani, faccio le convivenze e mia moglie fa catechismo. Quello che voglio dire che, sicuramente nessuno e' indenne da colpe e commette errori su errori ma tu e gli altri dite che il cammino e' una setta e questo non lo accetto. Il mio parroco, viene a celebrare, il mio Vescovo nelle occasioni importanti viene a celebrare, il Papa, Santo, ha celebrato con il pane e il vino etc.etc. Io dico se questi personaggi sopra menzionati avessero il minimo dubbio sulla bonta' del NC sicuramente ci avrebbero cacciato dalla parrocchia, dalla diocesi e dalla Chiesa, invece sabato sera eravamo insieme ad altri all'incontro con il Papa. Scusate preferisco non fare nomi perché nessuno dei soggetti di cui sopra mi ha autorizzato a farlo anche perché non glielo chiesto. Ciao Isaia. Jeffino

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    1. «Ha celebrato con il pane e il vino»?

      Perché? Prima celebrava con pizza e birra?

      «Viene a celebrare»?

      A celebrare la liturkikia esattamente come si svolge nel chiuso delle salette, oppure a celebrare la liturgia normale? (quella che i kikos comunque tentano ad ogni costo di inquinare "neaocatecumenalizzandola" a suon di canzonette e di pagliacciate antiliturgiche).

      Il fatto è che solo i chierici adoratori dell'idolo Kiko celebrano di propria volontà l'intero pastrocchio blasfemo inventato da Carmen e Kiko. Gli altri "vengono a celebrare", sopportando canti e "monizioni", ma ciò non autorizza a pensare che stiano avallando l'intera invenzione liturgica neocatecumenale.

      Vorrei però far notare un punto fondamentale di questo genere di commenti. Il tipico neocatekiko è disperatamente bisognoso di autoproclamarsi "approvato, tutto in regola, tutto normale".

      E lo fa perché in cuor suo sa benissimo che la carnevalata neocatecumenale non è approvata e non lo sarà mai. La liturgia è un dono di Dio alla Chiesa e solo l'autorità della Chiesa ha il diritto e il dovere di "aggiornarla" - e lo ha fatto molto raramente e con modifiche minime (tanto più che dal VI secolo fino al 1965 la liturgia romana è rimasta sostanzialmente la stessa, mentre le altre forme liturgiche - ambrosiano, ecc. - sono rimaste ancor più invariate).

      Vedete, il fatto è che il tipico neocatekiko lo sa bene che due laici (Kiko e Carmen) non hanno alcun diritto di inventarsi una liturgia (nemmeno se fossero stati santi e acculturati anziché due ignorantoni arroganti ed eretici).

      Seguire la liturgia dell'unica vera Chiesa significa desiderare far parte dell'unica vera Chiesa perché è quella istituita dal Signore in persona.

      Inventarsi una liturgia significa proclamare che il Signore ha sbagliato a fondare la Chiesa e che ognuno può inventarsi il suo culto a Dio.

      In poche parole, il modo in cui celebri la liturgia parla della tua fede, del tuo rapporto con l'Eucarestia, del tuo rapporto con la Chiesa.

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    2. Caro Jeffino. Vedo che scrivo, ma o non leggi, oppure leggi ma non vuoi capire.

      Hai detto: Quello che voglio dire che, sicuramente nessuno e' indenne da colpe e commette errori su errori ma tu e gli altri dite che il cammino e' una setta e questo non lo accetto.
      Punto primo non ho mai scritto che è una setta, e ti ho scritto poco sopra, con un esempio ben evidente a tutti ( tutti possono verificare il mio ensiero), la mia posizione nel Cammino. Qualcuno del blog ha scritto così, e ti dico che avrà le sue ragioni. Ma, per ora, parliamo di noi, caro Jeffino.
      Io non l'ho mai scritto, puoi leggere tutti i commenti miei, e ti invito a trovarne uno che dice esplicitamente che siete una setta. Per cui, è davanti a tutti la tua calunna nei miei confronti.
      Vedi Jeffino, hai appena fatto ciò che io incontro nel CNC tutti i giorni. E cioè, persone che sono dentro la Chiesa, operano dentro la Chiesa, le quali si permettono di innalzarsi sul prossimo, in base alle loro opere, e di calunniare il prossimo, e di sentirsi dalla parte della verità, realmente sono dei calunniatori. Tu pensi che se qualcuno scrive una cosa, quella cosa sia il pensiero di tutti. Cioè se uno va a lavorare, in un quartiere, tutto il quartiere stia lavorando? Tutto ciò l'ho visto nel CNC. Alcuni si arrogano il dirtto di calunniare il prossimo, buttando fango, perchè dietro c'è l'IPOCRISIA. Non fanno le loro opere per il Signore, ma le fanno per essere visti dagli altri, infatti suonano la tromba, e ricevono applausi dagli altri, infatti hai detto: Il mio parroco, credimi e' uno che non simpatizza per il cammino, mi vuole un sacco di bene perché sono in comunione con tutti.
      Caro Jeffino. Tu prima devi essere in Comunione con Dio, poi vengono gli altri. Aspetto una risposta su la tua calunnia. Vediamo se si fa come Rebel, una vostra sorella, alla quale prima hanno messo le mani addosso, le hanno procurato del male, e poi le hanno detto di chiedere scusa. Non c'è lerciume più grande d questa azione, peggio della precedente. Ma davanti a Dio, caro mio, quella persona, e poi le altre complici, non potrà fare così, in quel momento tremeranno, perchè il Signore lo brucierà con il suo sguardo Santo e Giusto.
      Caro Jeffino, anche io ho celebrato con il Papa alla sala Nervi e in altri posti. Anche io frequento la Chiesa, la Domenica, seguo il precetto ecc, ecc. Ma tutto ciò potrebbe non significare nulla. Perchè? Perchè se io vado la Domenica a Messa, e poi esco e mi comporto come nulla fosse, ecco che ci vado di facciatta a quella funzione religiosa. Il fatto di dire è venuto il Papa, potrebbe non significare nulla. Per diversi motivi, che adesso ti spiego.
      Punto primo. il Papa è venuto una sola volta a celebrare con voi, e poi mai più. Non ho mai visto un altro Papa celebrare al modo Neocatecumenale. Per cui, se il Papa è venuto una sola volta, che significa che io posso fare ciò che mi pare, senza sentirmi la responsabilità di ciò che faccio? Spiega questo punto, per cortesia, non langiare slogan, come : sono alla Caritas, è venuto il Papa, ecc.
      Caro Jeffino, gli slogan li potremmo lanciare tutti, anche io.

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    3. Caro Jeffino, forse non hai capito quello che ti si dice, cioè quello che io ti dico:

      24 Un'altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. 27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? 28 Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? 29 No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».
      Questo io ti dico. Caro Jeffino, Gesù conosce la situazione, è Lui il Creatore, vuoi che non conosce i meccanismi. Vedi, tu fai l'errore di pensare di parlare con uno sprovveduto, ma già ti ho spiegato prima tanto, ma se hai risposto a quel modo, evidentemente non hai capito ciò che uno ti dice, oppure non vuoi capire. Ma comunque non fa nulla. Tu vai per la tua strada, io per la mia.

      Vedi Jeffino, Dio semina ovunque, ma poi arriva, la notte, il nemico. Questo non riesci a capire, questo non vuoi vedere, questo non vuoi ascoltare. Ma dici di essere cristiano? E poi non conosci ciò che ha detto Gesù? AH!! Scusa!! Sei alla Caritas, per cui sei bravo e buono, a te non serve il Vangelo, hai capito che andare a fare servizio basta e avanza, sei a posto con la coscienza, per cui poi puoi fare così:

      Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: 10«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. 13Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. 14Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».



      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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