venerdì 31 agosto 2018

C'è del marcio in Kikolandia!

Da molto tempo in questo blog cerchiamo di mettere in guardia i camminanti in buona fede, tra le altre cose, sulle possibili connivenze del cammino neocatecumenale nell'ambito degli scandali sessuali della Chiesa, e non lo facciamo certo per gratuita malizia (sapeste quanto fa soffrire noi ex, in primis pensare tanto male del mondo in cui siamo vissuti per decenni senza renderci conto). Il fatto è che, avendo a un certo punto aperto definitivamente gli occhi sulle storture vigenti in "Kikolandia", non possiamo non constatare che:
  • Abbiamo testimonianze dirette e indirette di scandali e abusi avvenuti all'interno del cammino neocatecumenale, ad opera di catechisti e personalità alte in gerarchia, ma soprattutto abbiamo testimonianze di quella che purtroppo è la prassi vigente in questi casi, come da peggior tradizione: silenzio, omertà e colpevolizzazione della vittima.
  • Sappiamo che tutto il sistema catechetico neocatecumenale, ribadito da Kiko stesso ad ogni occasione utile, verte sul principio che “l’uomo non può non peccare”, “di base facciamo tutti schifo e non possiamo giudicare nessuno” e “a Dio va bene così come sei”, concetti distorti che facilmente portano a una deformazione delle coscienze verso l’autoassoluzione perenne e la superficializzazione del senso di colpa (perenne anch’esso nei camminanti ma banalizzato).
  • Ai piani alti del cammino è tipico fare carte false e brigare con chiunque possa essere utile e influente al punto giusto per i fini del cammino stesso e di conseguenza personaggi potenti in Vaticano eventualmente ricattabili sono ben accolti da Kiko & co.
Con queste premesse, difficile stupirsi ancora delle coincidenze che continuano a fioccare mettendo in relazione il cammino neocatecumenale con gli scandali sessuali che stanno martoriando la Chiesa.

Le ultime di queste “coincidenze” risultano particolarmente curiose e vogliamo metterle ben in evidenza:

Su McCarrick, proprio il Cardinale al centro delle ultime notizie, oggetto del dossier Viganò, quello che conclude chiedendo addirittura le dimissioni di Papa Francesco tanta la gravità del caso, apprendiamo da Vatican Insider (nell’articolo "Ecco i fatti e gli omissis del dossier viganò contro Francesco"  del 29 agosto 2018, a firma Andrea Tornielli) quanto segue:
Dunque, se Viganò afferma il vero - e dobbiamo presumere che lo faccia - «nel 2009 o nel 2010», Benedetto XVI sarebbe intervenuto ordinando a McCarrick di fare vita ritirata, di preghiera e di non abitare più nel seminario neocatecumenale Redemptoris Mater da lui aperto a Washington. *   
I neocatecumenali in buona fede prendano perciò atto una volta per tutte che un personaggio del genere, accertato molestatore di seminaristi e sacerdoti, non solo è stato legato al cammino, non solo è stato colui grazie al quale si potuto aprire un seminario R.M., ma ha scelto addirittura di viverci. Diciamola in altri termini, nel migliore dei migliori dei casi stiamo parlando di un cardinale sul quale sin dal 2000 gravavano sospetti molto gravi; ora, anche rispettando un principio di prudenza per il quale nessuno considera colpevole nessuno in mancanza di prove certe, per lo stesso principio di prudenza non risulta quantomeno avventato permettere a un personaggio su cui pesano questi sospetti di vivere addirittura in un seminario? La storia della volpe nel pollaio si ripete... 

GMG Philadelphia 2015
McCarrick presente all'incontro con Kiko

Sul caso Apuron si è già parlato moltissimo, ma è interessante ricapitolare gli ultimissimi sviluppi.

Nella cerimonia del Cinquantenario del Cammino, Kiko non ha ritenuto inopportuno far sedere proprio Apuron (per il quale aveva persino pubblicamente chiesto di pregare definendo nient’altro che persecuzioni tutte le accuse a lui rivolte), già condannato dalla stessa Santa Sede, sul palco con tutti gli onori, alle spalle di Papa Francesco, in un intento sfrontato e stomachevole di legittimare un personaggio che andrebbe solo ripudiato. Il Papa, come abbiamo fatto notare più volte, in quell'occasione, non ha potuto far altro che buon viso (neanche troppo convinto, per la verità) a cattivo (diabolico direi) gioco.

50esimo del Cammino Neocatecumenale:
Apuron - barbetta e occhialini - presente
Ebbene, all'occasione opportuna, papa Francesco, noto paziente stratega, ha avuto modo di chiarire una volta per tutte qual è la sua posizione e la posizione ufficiale della Chiesa a tal proposito, sul volo di ritorno da Dublino il 27 agosto quando afferma:
“Sono stati giudicati parecchi vescovi: l’ultimo è quello di Guam, l’arcivescovo di Guam, che è ricorso in appello e io ho deciso – perché era un caso molto, molto complesso – di usare un diritto che ho io, di prendere su di me l’appello e non mandarlo al tribunale d’appello che fa il suo lavoro con tutti i preti, ma l’ho preso su di me. Ho fatto una commissione di canonisti che mi aiuti e mi hanno detto che, in breve, un mese al massimo, sarà fatta la ‘raccomandazione’ perché io faccia il giudizio. È un caso complicato, da una parte, ma non difficile, perché le evidenze sono chiarissime; dal lato delle evidenze, sono chiare. Ma non posso pre-giudicare. Aspetto il rapporto e poi giudicherò. Dico che le evidenze sono chiare perché sono quelle che hanno portato il primo tribunale alla condanna. Questo è stato l’ultimo caso. Adesso ce n’è un altro in corso, vediamo come finirà”.
Insomma, Kiko parla di persecuzioni, il Papa di evidenze chiarissime. Kiko fa sedere in pompa magna il vescovo pedofilo, il Papa si assume la responsabilità diretta di condannare Apuron.

Continua a sembrarvi così idilliaco il rapporto tra i due? E in coscienza, qualcuno si sente di affermare che il cammino stia agendo correttamente in relazione a questi temi?

Come si dice "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi sono una prova". 

I tre "prelatini" amiconi del cammino
coinvolti nello scandalo pedofilia:
card. Pell, vescovo Apuron, e vescovo McCarrick
(ELENCO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO)

* NOTA: il dettaglio che si trattava di un seminario neocatecumenale Redemptoris Mater l'ho trovato esplicitato solo su quell’articolo, su tutto il resto del materiale consultato in rete, e dal testo stesso del Viganò questo particolare sembra sempre accuratamente evitato. 

67 commenti:

  1. IL CAMMINO NEOCATECUMENALE CREA DIPENDENZA. NON INIZIARE.

    Frilù

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  2. La domanda è molto semplice e la rivolgo a tutti i camminanti in buona fede. Chi ha ragione? Kiko o Papa Francesco?
    Vi ricordo che Kiko ha difeso APURON dal primo momento. Era sul palco al vostro cinquantennale. Non potete dire che era là per caso. Rileggete i commenti del vostri fratelli di Guam che sono arrivati a dire che a 10 anni si può essere consenzienti. E questo solo perché Apuron era uno dei vostri. Hanno fatto di tutto e Stanno facendo di tutto per salvarlo ed è servito e Riverito.
    Rifletteteci: avete messo la vostra anima in mano a tipi come Kiko Arguello e Gennarini che si sono messi dalla parte del carnefice.
    Come giustamente ha detto Papa Francesco: Dio sa da che parte stare. E non sta con voi.

    Riflettete e datevi una risposta.

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    1. Il papa dico il papa sapeva perfettamente della lista degli invitati e, per ragioni di opportunità evidenti, poteva consigliare (ovvero "imporre" vistoil dovere d'obbedienza che hanno tutti i vescovi nei suoi confronti) al "colpevole" Apuron di mettersi quatomeno in malattia diplomatica.
      Lo sforzo di separare le "colpe" di kiko da quelle del papa è davvero penoso vista la nota spegiudicatezza del pontefice che già in altra occasione aveva difeso un "pedofilo" conclamato per poi tornare meschinamente sui suoi passi.
      la verità non è quella che fa comodo e quindi cara Ale CT è inutilr che rovi a separare il grano dal loglio con risibli argomenti pervchè chi legge non è privo del dono della ragione.
      pensa piuttosto a tutte le schifezze commesse negli orfanotrofi irlandesi , canadesi e australiani dove kiko non c'entra e avrai perfettamente evidente il livello di depravazione e di indifferenza umana raggiunte di propalatori dell'amore cristico.
      Purtroppo con i giacobini esagitati questi sono discorsi inutili: hanno trovato dove canalizzare il marcio e a questo loro basta, c'è una tragica rassomiglianza con i kiko fans alzano il volume della musica per non sentire le vosi dissonanti.
      Voi non cercate la verità ma la vendetta

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    2. Dopo questa disamina così ben fatta (il Papa aveva la lista? E come lo sai? Gliela hanno fatta leggere in anticipo? E che era, il menù di un ristorante? ) non ti metti neanche un nick? Che delusione. Carissimo, al contrario di te, ho io dono della fede e della ragione. Tu hai perso la prima ed hai deciso di non utilizzare neanche la seconda

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    3. Anonimo,
      partiamo dal presupposto che qui su questo blog nessuno deve necessariamente rendere conto a nessuno su cosa pensa del Papa e della Chiesa, qui si parla del cammino neocatecumenale e c'è abbastanza marcio su cui riflettere.
      Se il Papa aveva visto la lista è tutto da dimostrare, quello che è un fatto è quello che ha detto pubblicamente su Apuron, quella è la sua posizione ufficiale e le altre chiacchierette da bar non ci interessano. Per cui, se vuoi rispondere nel merito, accomodati, ma se il concetto che vuoi esprimere è "Siccome ci sono molte altre schifezze smettetela di occuparvi del cammino e di Kiko Arguello" puoi risparmiare il fiato. E non perchè siamo in cerca di vendetta, ma perchè qui il cammino lo conosciamo bene e sempre meglio e questo è il tipo di servizio alla verità che possiamo permetterci di fare in questo blog. Personalmente se fossi nata in un orfanotrofio irlandese anzichè in una famiglia del cammino, probabilmente mi dedicherei a quello che dici (con questo non voglio dire che non mi riguarda e quindi non mi interessa, ma che non mi sento attualmente titolata a parlarne in un blog, come invece sull'argomento cammino su cui ho una discreta esperienza). Il fatto è che purtroppo io le schifezze peggiori nella mia vita le ho conosciute nel cammino. E tu?

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    4. P.s. che poi pensi davvero che, ammesso e non concesso che il Papa abbia visto la lista prima (perchè mai?) nel caso in cui si fosse opposto alla presenza di Apuron, sarebbe stato obbedito? Ma non lo sai che è la regola n.1 del cammino mettere la Chiesa davanti al fatto compiuto, fin dalle sue origini?
      Leggici più spesso, forse imparerai qualcosa sul cammino neocatecumenale, se è un argomento che ti interessa...

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    5. Questa della LISTA è davvero esilarante.
      Evidenzia lo stile del Cammino: buttare là una notizia INVENTATA e darla per scontata, come se nessuno si potesse accorgere che non è affatto ovvio che il Papa debba leggere, ad ogni incontro, la lista degli ospiti. Ci mancherebbe che si informasse anche sul servizio d'ordine...

      Non so se tu ANONIMO sei un catechista. Se lo sei questi trucchi ti riescono bene con dei subalterni resettati, ma qui, tra i cristiani della domenica, non ci devi provare. Noi con le tue bufale ti ridicolizziamo.
      Tanto più che hai cambiato tema. Il tema è che Kiko difende Apuron, mentre il Papa ha GIA' detto che è colpevole. Si riserva solo il tipo di condanna.

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    6. Ah, ecco, quindi il Papa possedeva la lista degli ospiti, certo, come no. Da quando in quà kiko è così efficiente da garantire un corretto processo d' azioni che agevoli il prossimo rendendolo consapevole? L' unica lista che argüello è capace di realizzare corrisponde all' elenco dei suoi bisogni.

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  3. Dimenticavo: non crediate di uscirvene con un "ma io nel cammino sto bene, ho fatto esperienza di Dio e poi fuori è tutto uno schifo.."

    Lo sapete perché? Perché la prossima vittima potreste essere voi, i vostri figli o i vostri nipoti. Perché quella di Apuron non è una eccezione ed i preti usciti dagli RM non sono degli esempi di castità.
    Pensate se uno di questi finisse nella vostra comunità. Pensate se insidiasse qlc a voi caro.. Vi vengono già i brividi, vero? Ecco.. Ora immaginate che, a fatto avvenuto, i vostri catechisti vi dicano che "è tutto un progetto di Dio e se denunciate vi mettete contro di Lui e ve ne succederà di peggio". E' GIA' SUCCESSO!
    Ora ripensate alle parole di Papa Francesco: "Dio sa da che parte stare"
    Ora decidete voi.

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    1. http://www.sanpietroapostolo.org/seminari/Washington.htm

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    2. Mi vien da riprendere il passaggio di un testo:"Quando è presente un habitus maligno l'anima è molto malata, una volta che si è degradata nella pronitas ad malum la vita dell'anima diventa un orrore, un'esperienza di sofferenza completa, nella quale ogni sua tendenza al Bene si è sfinita e la volizione virtuosa viene annullata completamente dalla RADICALE LUSSURIA"
      Allora, uno si domanda: ma la "carriera ecclesiastica" (espressione già orribile in sè), come si esplica, come si attua se poi ai vertici si trovano sovente i peggiori?
      Gli ingenui come me ritenevano, fino a quando sono stato smentito dalla crudezza dei fatti, che la progressione indicasse una simmetrica progressione spirituale, ormai neanche più gli statali fanno carriera per anzianità, ma questa idea appare come una semplice fola, perchè la gerarchia è tutt'altro che un coro pre angelico
      Constato infatti che è proprio l'attaccamento corporeo più radicale, che è quello lussurioso (oltre a quelli altrettando mondani e ben noti) che investe troppi appartenenti alle alte gerarchie ecclesiastiche,come se l'appartenenza a una "formazione" spirituale agisse da stimolazione dei vizi anzichè delle virtù, come se l'anima, invece di scrollarsi dall'imperio della sottomissione corporale propria dei bruti, ma in essi in qualche modo"giustificabile, si lordasse nell'ascesa puramente carrieristica ai vertici e, in luogo dell'esperienza dell'anabasi, essa sperimentasse la catabasi in una forma talmente sorda da non saper neanche più distinguere il bene dal male.
      La "medicina" del Cristo medico delle anime sta proprio nel sottrarre l'anima dalle fascinazioni del corpo, non nel reprimere le "passioni" facendole ingigantire perchè le passioni in sè sono indomabili.
      Per conseguenza, umilmente,ritengo che tale medicina o non sia stata applicata o sia stata applicata male.
      Assai male

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  4. Anonimo, hai sicuramente ragione nel deplorare ciò che scandalizza tutti noi, e cioè il vizio più elevato nelle gerarchie ecclesiastiche più alte.
    Però, riflettendoci, non è la posizione elevata che accresce i loro abominii: semplicemente si tratta di depravati, tali fin dal loro ingresso in Seminario, generalmente con brillanti doti umane, capaci di comunicare e di ispirare fiducia, carismatici, simpatici (come spesso i pedofili sanno essere), che in forza di queste qualità si sono accreditati ai più alti livelli.
    In più, hanno questa innata capacità di riconoscersi tra loro e di fare rete, incistandosi nelle realtà che sono a loro più favorevoli perché già prone a leader carismatici non proprio puliti (infatti McCarrick si era appoggiato, oltre che ai neocatecumenali, a un'altro movimento, anch'esso con seminari e vocazioni discutibili che il cardinale provvedeva ad ordinare sacerdoti), con un fondatore e leader indiscusso, guarda caso, pedofilo.
    Quando si comincia a tirare un filo, tutta la rete viene a galla. Questo papa ha tirato il filo, altrimenti non avrebbe mandato Burke a Guam, e ora i risultati si cominciano a vedere.

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    1. Valentina garbatamente hai risposto, garbatamente dissento.
      Dissento in primo luogo per l'uso improprio e "disinfettante" del termine pedofilo. la pedofilia riguarda lo 0,2% degli ecclesiastici e quindi, come già detto, si tratta semmai di efebofilia (per un'analiso dettagliata vedi Ariel Levi) ma non di pedofilia.
      Imbarazzante poi il rilievo che si da alla piacioneria dei soggetti coinvolti. Tutte espressioni legate all'istrionismo umano che nulla hanno a che vedere con lo stato fattuale dell'anima dei soggetti coinvolti.
      Queste caratteristiche ruffiane non sono indicative di nessuna inclinazione spirituale ma sottendono solo la propensione a compiacere, fascinare, coinvolgere, accattare fiducia.
      "Una volta che l'anima discende nel corpo e si protende verso la vita corporea ricercando il piacere del corpo nelle più nelle più basse esperienze radicalmente bestiali, si rende sempre più pronta al male, alla bruttura, alla deformità mostruosa, perciò le sue stesse facoltà vengono deturpate ed essa perde la POSSIBILTÀ DI CONVERTIRSI AL BENE".
      Se fosse vero quello che tu affermi, queste persone avrebbero dovuto rivelare al direttore spirituale la loro vera natura. Si suppone che attraverso l'invesigazione spirituale l'elemento inferino si rilevi senza potersi nascondere a lungo.
      Mi domando: come mai uno psicanalista inchioda subito il soggetto che ha di fronte, nonostante i trucchi che questi impiega per nascondere la sua vera natura e le sue inclinazioni (che tra l'altro il professionista deontologicamente non giudica) e, contrariamente, un direttore spirituale, che deve per forza di cose giudicare l'idoneità del soggetto al compito, si beve tutto e accetta la finzione?
      O è incapace, o è connivente o il sistema di scrutinio interiore non "funziona".
      Qui non si parla di psiche, si parla di anima e la chiesa da sempre si è assunta il compito di curare le anime, senza medici adeguati questo è palesemente impossibile.
      Stendo un velo pietoso sui risultati che "si cominciano a vedere", quello che si vede è una piaga purulenta le cui metastasi non si sa dove sono giunte (anzi si sa e tutto ciò deborda di molto il limitato orizzonte del neocatecumenalismo).
      A me sembra che tutto ciò abbia aperto un vaso di Pandora, anche se continuo a dire tali temi non sono solo attuali. I quadri Di Boch e Breugel ci mostrano un apparato ecclesiastico immerso negli stessi vizi di quello contemporaneo.
      Se pensi che basti chiudere il cammino per contenere il fenomeno mi sembri un poco illusa e, permettimi, esageratamente faziosa-
      Comunque, giustamente, ogni credente, proprio perchè aspira al bene, vorrebbe separare questo dal male e per te il male assoluto è identificato con il cammino.
      Su ciò ognuno ha le sue rispettabili opinioni

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    2. Abbiamo già fatto, tu ed io, questo discorso. Non ho tempo in questo momento per risalire ai testi di psicologia che lo affermano, ma la personalità di chi "adesca" i più piccoli (deviazione spero ancora riconosciuta come tale e non ancora considerata, come altre, normalità) ha delle caratteristiche comuni: si tratta di persone espansive, affettuose, carismatiche, persone che sanno attirare e carpire la fiducia dei più giovani e ingenui.
      L'ho affermato anche in questo caso perché ho letto che McCarrick era proprio così, e si faceva chiamare amichevolmente Tom dai seminaristi, e ricordo che anche Apuron usava la stessa tecnica, era per chi lo conosceva personalmente, il fratello Tony. Si tratta di perversioni che influiscono su tutta la personalità. E in cammino vengono facilitati proprio perché questo genere di approccio è considerato normale e fraterno, come pure normale è considerato da parte di chi ha autorità, imporre delle obbedienze particolari, cioè trattarti amichevolmente, dire di amarti e poi farti del male, chiederti di dimenticare e perdonare, dirti addirittura che è colpa tua.
      Il Cammino in sé è l'immagine di una personalità pedofila e abusante, questo è il problema.
      Naturalmente e purtroppo non è solo e sempre il cammino ad essere deviato, ma qui parliamo di questa specifica realtà.

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    3. Purtroppo nella vulgata televisiva attualmente in vigore il termine "pedofilia" è diventato onnicomprensivo - non solo per pigrizia mentale, ma perché i "padroni del discorso" cercano di sdoganarla.

      Per sdoganare qualcosa di profondamente immorale, bisogna prima ossessionare tutto il popolo, quindi presentare qualche caso eclatante - scelto magari tra coloro che prima se ne infischiavano e poi hanno ceduto alla curiosità - e infine dichiarare che una percentuale di casi è accettabile e tollerabile. E la percentuale crescerà da sé. Per chi ci avesse fatto caso, è la stessa tecnica usata per l'aborto (ricordate la senatrice Agnelli? ancor prima che scendesse in campo la Bonino, già aveva suggerito aborti selettivi alle mamme di Seveso... una volta lanciata l'idea che esistono casi in cui "pietosamente" si può abortire, il resto viene da sé).

      Dunque, sì, bisognerebbe distinguere fra pedofilia ed efebofilia. Ma in realtà, oggi, serve davvero tutto questo amor di precisione?

      L'efebofilia non è una cosa "poco grave". Davanti a Dio è pur sempre un gravissimo abuso, uno scandalo ai danni di minori. Certo c'è differenza tra abusare di un 17enne smaliziato che si prostituisce rispetto ad un chierichetto di 10 anni che ancora non ha perso l'innocenza. Ma credete che ci sia veramente tanta differenza fra un ladro che ruba solo Mercedes nuove e uno che ruba solo le Skoda immatricolate prima del 2010? La "grande differenza", in tal caso, la faranno solo gli avvocati della difesa in tribunale quando si tratterà di risarcimenti. Sì, la distinzione "pedofilia/efebofilia" serve soprattutto in vista dei risarcimenti da pagare. Quando un alto ecclesiastico discetta finemente della differenza pedo/efebo, sta in realtà pensando anzitutto a quanti soldi inevitabilmente andranno risarciti a fronte di peccati già largamente commessi.

      In tutto questo non bisogna mai dimenticare un punto fondamentale: l'omosessualità di quegli "efebofili". La maggioranza assoluta di loro ha cercato rapporti omosessuali con minori. Il vescovo (non più cardinale) McCarrick, grande amicone del Cammino con diritto di residenza nei seminari Redemkikos Mater, si portava a letto seminaristi e preti, cioè maschi. Il vescovo pedofilo neocatecumenale Apuron, fin da quando era diciannovenne, insidiava, molestava e stuprava chierichetti anche di 10 anni - dunque anche prepubescenti, dunque pedofilo a tutti gli effetti, oltre che efebofilo -, cioè maschi.

      Allora, di fronte allo scandalo degli abusi sessuali da parte di vescovi e preti, dobbiamo investire più tempo in finissime disquisizioni sulla nomenclatura "efebofilia", oppure chiederci perché diavolo quei chierici omosessuali sono giunti regolarmente al sacerdozio e quindi addirittura all'episcopato e al cardinalato? Dobbiamo investire più tempo in discussioni praticamente solo teoriche sulla "possibilità di convertirsi al bene" da parte di questi soggetti, oppure notare che statisticamente nessuno di quegli abusatori sessuali (a cominciare da Apuron) si è veramente pentito di ciò che ha fatto? Ricordatevi che quanto più si scende nel vizio, tanto più è improbabile riuscire a pentirsi prima di morire.

      Per finire, il commento delle 9:57 nel penultimo paragrafo svela il motivo di tutte le sue lenzuolate su questo blog: «se pensi che basti chiudere il cammino per contenere il fenomeno...»

      No, caro fratello anonimo neocatecumenale. Il Cammino va chiuso perché è eretico. Punto. Che poi da tali eresie discendano inevitabilmente strafalcioni liturgici, oppressione dei fratelli, vita comoda per i pretonzoli abusatori sessuali (abbiamo discusso tante volte di Lickin' Louie, oltre che McCarrick e Apuron), ecc., è un fatto che davanti a Dio non si può negare.

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    4. Naturalmente mi aspetto la solita lenzuolata supplementare di slogan neocatecumenali e trucchetti kikiani, per esempio:

      - fare i finti tonti, cioè controbattere all'accusa di eresia (deliberata distorsione di verità di fede, ciò che hanno sempre fatto Kiko e Carmen) con l'approvazione dello Statuto (cioè contrapporre un documento normativo ad un problema teologico, come se il ricevere la patente di guida fosse la garanzia che non compirai mai azioni contrarie al codice della strada);

      - fare di tutta l'erba un fascio, cioè controbattere che tanti ecclesiastici non kikiani si sono macchiati di peccati gravi (tipico del ladro che mentre viene arrestato si lamenta che "oggidì tutti rubano", come se ciò lo rendesse automagicamente innocente);

      - estenuare gli interlocutori in ogni modo, per esempio chiedendo per la milionesima volta quali sarebbero le eresie e le ingiustizie del Cammino (questo blog dal 2006 ad oggi ha pubblicato quasi duemila pagine per spiegarle: dobbiamo riscriverle tutte qui sotto? il neocatekiko di turno le leggerà e mediterà onestamente cercando solo la giustizia di Dio e la salvezza della propria anima?), blaterando di Vaticano II, di improbabili "esperienze di Cristo", insinuando di sentirsi già "salvati" e a posto con la coscienza, insomma qualsiasi cosa pur di continuare ad adorare l'idolo Tripode Kiko-Carmen-Cammino.

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  5. Carissimi.Spero di farmi capire, ma non sarà facile. Voi vedete questo Cammino/Kiko/Catechisti/Capibastoni/Camminanti/e altri, e vi chiederete il perchè Dio li tiene dentro la Chiesa e altro. Vedete che costoro hanno un carattere diverso dagli altri cristiani, quelli che chiamano della "Domenica". Vedete che sono aggressivi. Vedete che fanno strafalcioni. Vedete che abusano dell'Eucarestia. Vedete che sono Ipocriti. Vedete tante cose. Tempo fa ebbi come un'intuizione, dentro di me, cercate di capire. Vi metterò degli spunti. Voi rapportate tutto dentro la Chiesa, con Dio, con la Madonna, ecc. Vi do delle tracce: la Madonna potrebbe rappresentare Rebecca. La Gerarchia simpatizzante per il, Camminno/Kiko/... tutti i Vescovi, Cardinali e Prelati a favore, potrebbero rappresentare Isacco che è attaccato a livello carnale al figlio, per via dei gusti carnali: soldi epotere. Ma prendete il tutto a livello spirituale. Cioè cercate di assorbirne gli spunti. Da ciò, credo, e spero di essere stato utile, capirete chi avete davanti.

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  6. Questo è il materiale:

    [20] Isacco aveva quarant'anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl l'Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano l'Arameo.

    [21] Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché essa era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie Rebecca divenne incinta.

    [22] Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: "Se è così, perché questo?". Andò a consultare il Signore.

    [23] Il Signore le rispose:
    "Due nazioni sono nel tuo seno
    e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;
    un popolo sarà più forte dell'altro
    e il maggiore servirà il più piccolo".

    [24] Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco due gemelli erano nel suo grembo.

    [25] Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù.

    [26] Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.

    [27] I fanciulli crebbero ed Esaù divenne abile nella caccia, un uomo della steppa, mentre Giacobbe era un uomo tranquillo, che dimorava sotto le tende.

    [28] Isacco prediligeva Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto, mentre Rebecca prediligeva Giacobbe.

    [29] Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito.

    [30] Disse a Giacobbe: "Lasciami mangiare un pò di questa minestra rossa, perché io sono sfinito" - Per questo fu chiamato Edom -.

    [31] Giacobbe disse: "Vendimi subito la tua primogenitura".

    [32] Rispose Esaù: "Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?".

    [33] Giacobbe allora disse: "Giuramelo subito". Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe.

    [34] Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.

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  7. Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figlio maggiore, Esaù, e gli disse: "Figlio mio". Gli rispose: "Eccomi".

    [2] Riprese: "Vedi, io sono vecchio e ignoro il giorno della mia morte.

    [3] Ebbene, prendi le tue armi, la tua farètra e il tuo arco, esci in campagna e prendi per me della selvaggina.

    [4] Poi preparami un piatto di mio gusto e portami da mangiare, perché io ti benedica prima di morire".

    [5] Ora Rebecca ascoltava, mentre Isacco parlava al figlio Esaù. Andò dunque Esaù in campagna a caccia di selvaggina da portare a casa.

    [6] Rebecca disse al figlio Giacobbe: "Ecco, ho sentito tuo padre dire a tuo fratello Esaù:

    [7] Portami la selvaggina e preparami un piatto, così mangerò e poi ti benedirò davanti al Signore prima della morte.

    [8] Ora, figlio mio, obbedisci al mio ordine:

    [9] Và subito al gregge e prendimi di là due bei capretti; io ne farò un piatto per tuo padre, secondo il suo gusto.

    [10] Così tu lo porterai a tuo padre che ne mangerà, perché ti benedica prima della sua morte".

    [11] Rispose Giacobbe a Rebecca sua madre: "Sai che mio fratello Esaù è peloso, mentre io ho la pelle liscia.

    [12] Forse mio padre mi palperà e si accorgerà che mi prendo gioco di lui e attirerò sopra di me una maledizione invece di una benedizione".

    [13] Ma sua madre gli disse: "Ricada su di me la tua maledizione, figlio mio! Tu obbedisci soltanto e vammi a prendere i capretti".

    [14] Allora egli andò a prenderli e li portò alla madre, così la madre ne fece un piatto secondo il gusto di suo padre.

    [15] Rebecca prese i vestiti migliori del suo figlio maggiore, Esaù, che erano in casa presso di lei, e li fece indossare al figlio minore, Giacobbe;

    [16] con le pelli dei capretti rivestì le sue braccia e la parte liscia del collo.

    [17] Poi mise in mano al suo figlio Giacobbe il piatto e il pane che aveva preparato.

    [18] Così egli venne dal padre e disse: "Padre mio". Rispose: "Eccomi; chi sei tu, figlio mio?".

    [19] Giacobbe rispose al padre: "Io sono Esaù, il tuo primogento. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Alzati dunque, siediti e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica".

    [20] Isacco disse al figlio: "Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!". Rispose: "Il Signore me l'ha fatta capitare davanti".

    [21] Ma Isacco gli disse: "Avvicinati e lascia che ti palpi, figlio mio, per sapere se tu sei proprio il mio figlio Esaù o no".

    [22] Giacobbe si avvicinò ad Isacco suo padre, il quale lo tastò e disse: "La voce è la voce di Giacobbe, ma le braccia sono le braccia di Esaù".

    [23] Così non lo riconobbe, perché le sue braccia erano pelose come le braccia di suo fratello Esaù, e perciò lo benedisse.

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  8. 24] Gli disse ancora: "Tu sei proprio il mio figlio Esaù?". Rispose: "Lo sono".

    [25] Allora disse: "Porgimi da mangiare della selvaggina del mio figlio, perché io ti benedica". Gliene servì ed egli mangiò, gli portò il vino ed egli bevve.

    [26] Poi suo padre Isacco gli disse: "Avvicinati e baciami, figlio mio!".

    [27] Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l'odore degli abiti di lui e lo benedisse:
    "Ecco l'odore del mio figlio
    come l'odore di un campo
    che il Signore ha benedetto.

    [28] Dio ti conceda rugiada del cielo
    e terre grasse
    e abbondanza di frumento e di mosto.

    [29] Ti servano i popoli
    e si prostrino davanti a te le genti.
    Sii il signore dei tuoi fratelli
    e si prostrino davanti a te i figli di tua madre.
    Chi ti maledice sia maledetto
    e chi ti benedice sia benedetto!".

    [30] Isacco aveva appena finito di benedire Giacobbe e Giacobbe si era allontanato dal padre Isacco, quando arrivò dalla caccia Esaù suo fratello.

    [31] Anch'egli aveva preparato un piatto, poi lo aveva portato al padre e gli aveva detto: "Si alzi mio padre e mangi la selvaggina di suo figlio, perché tu mi benedica".

    [32] Gli disse suo padre Isacco: "Chi sei tu?". Rispose: "Io sono il tuo figlio primogenito Esaù".

    [33] Allora Isacco fu colto da un fortissimo tremito e disse: "Chi era dunque colui che ha preso la selvaggina e me l'ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, poi l'ho benedetto e benedetto resterà".
    [34] Quando Esaù sentì le parole di suo padre, scoppiò in alte, amarissime grida. Egli disse a suo padre: "Benedici anche me, padre mio!".

    [35] Rispose: "È venuto tuo fratello con inganno e ha carpito la tua benedizione".

    [36] Riprese: "Forse perché si chiama Giacobbe mi ha soppiantato già due volte? già ha carpito la mia primogenitura ed ecco ora ha carpito la mia benedizione!". Poi soggiunse: "Non hai forse riservato qualche benedizione per me?".

    [37] Isacco rispose e disse a Esaù: "Ecco, io l'ho costituito tuo signore e gli ho dato come servi tutti i suoi fratelli; l'ho provveduto di frumento e di mosto; per te che cosa mai potrò fare, figlio mio?".

    [38] Esaù disse al padre: "Hai una sola benedizione padre mio? Benedici anche me, padre mio!". Ma Isacco taceva ed Esaù alzò la voce e pianse.

    [39] Allora suo padre Isacco prese la parola e gli disse:
    "Ecco, lungi dalle terre grasse
    sarà la tua sede
    e lungi dalla rugiada del cielo dall'alto.

    [40] Vivrai della tua spada
    e servirai tuo fratello;
    ma poi, quando ti riscuoterai,
    spezzerai il suo giogo dal tuo collo".

    [41] Esaù perseguitò Giacobbe per la benedizione che suo padre gli aveva dato. Pensò Esaù: "Si avvicinano i giorni del lutto per mio padre; allora ucciderò mio fratello Giacobbe".

    [42] Ma furono riferite a Rebecca le parole di Esaù, suo figlio maggiore, ed essa mandò a chiamare il figlio minore Giacobbe e gli disse: "Esaù tuo fratello vuol vendicarsi di te uccidendoti.

    [43] Ebbene, figlio mio, obbedisci alla mia voce: su, fuggi a Carran da mio fratello Làbano.

    [44] Rimarrai con lui qualche tempo, finché l'ira di tuo fratello si sarà placata;

    [45] finché si sarà palcata contro di te la collera di tuo fratello e si sarà dimenticato di quello che gli hai fatto. Allora io manderò a prenderti di là. Perché dovrei venir privata di voi due in un sol giorno?".

    [46] Poi Rebecca disse a Isacco: "Ho disgusto della mia vita a causa di queste donne hittite: se Giacobbe prende moglie tra le hittite come queste, tra le figlie del paese, a che mi giova la vita?".

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  9. 1 Allora cambiammo direzione e partimmo per il deserto verso il Mare Rosso, come il Signore mi aveva detto, e girammo intorno al monte Seir per lungo tempo. 2 Il Signore mi disse: 3 Avete girato abbastanza intorno a questa montagna; volgetevi verso settentrione. 4 Da' quest'ordine al popolo: Voi state per passare i confini dei figli di Esaù, vostri fratelli, che dimorano in Seir; essi avranno paura di voi; state bene in guardia: 5 non muovete loro guerra, perché del loro paese io non vi darò neppure quanto ne può calcare la pianta di un piede; infatti ho dato il monte di Seir in proprietà a Esaù. 6 Comprerete da loro con denaro le vettovaglie che mangerete e comprerete da loro con denaro anche l'acqua da bere. 7 Perché il Signore tuo Dio ti ha benedetto in ogni lavoro delle tue mani, ti ha seguito nel tuo viaggio attraverso questo grande deserto; il Signore tuo Dio è stato con te in questi quaranta anni e non ti è mancato nulla.
    8 Allora passammo oltre i nostri fratelli, i figli di Esaù, che abitano in Seir, lungo la via dell'Araba, per Elat ed Ezion-Gheber. Poi ci voltammo e avanzammo in direzione del deserto di Moab.

    Isaia 63,1
    Chi è costui che viene da Edom,
    da Bozra con le vesti tinte di rosso?
    Costui, splendido nella sua veste,
    che avanza nella pienezza della sua forza?
    - «Io, che parlo con giustizia,
    sono grande nel soccorrere».

    2Samuele 8,14
    Stabilì guarnigioni in Idumea; ne mise per tutta l'Idumea e tutti gli Idumei divennero sudditi di Davide; il Signore rendeva vittorioso Davide dovunque egli andava.

    2Re 14,7
    Egli sconfisse gli Idumei nella Valle del sale, uccidendone diecimila. In tale guerra occupò Sela e la chiamò Iokteèl, come è chiamata fino ad oggi.
    2Cronache 25,11-12
    11 Amazia, fattosi animo, andò a capo del suo esercito nella Valle del sale, ove sconfisse diecimila figli di Seir. 12 Quelli di Giuda ne catturarono diecimila vivi e, condottili sulla cima della Roccia, li precipitarono giù; tutti si sfracellarono.
    Abdia 11-14
    11 Poiché tu eri presente
    quando gli stranieri ne deportavano le ricchezze,
    quando i forestieri entravano per le sue porte
    e gettavano le sorti su Gerusalemme,
    anzi ti sei comportato come uno di loro.
    12 Non guardare con gioia al giorno di tuo fratello,
    al giorno della sua sventura.
    Non gioire dei figli di Giuda
    nel giorno della loro rovina.
    Non spalancare la bocca
    nel giorno della loro angoscia.
    13 Non varcare la soglia del mio popolo
    nel giorno della sua sventura,
    non guardare con compiacenza la sua calamità;
    non stendere la mano sui suoi beni
    nel giorno della sua sventura.
    14 Non appostarti ai crocicchi delle strade,
    per massacrare i suoi fuggiaschi;
    non far mercato dei suoi superstiti,
    nel giorno dell'angoscia.

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    1. Isaia Paolo Geremia, sarà la stanchezza, ma non ho capito nulla! Potresti spiegare cosa intendi?

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    2. Cerca di capire a livello spirituale. Loro sono battezzati, come tutti. Ma non tutti i battezzati scelgono di comportarsi bene. Perchè disprezzano il battessimo. Attenzione, non parlo di condanna eterna, ma parlo di vita vissuta carnalmente. Vedi il caso di oggi: Apuron. Cioè si vendono per le opere carnali. Vedi anche Giacobbe, anche lui stava mangiando, cioè si stava preparando la minestra. Ma Esaù disprezzo la primogenitura, perchè doveva soddisfare il suo appetito. Giacobbe, al contrario, ha usato la minestra per acquisire la primogenitura. Esaù rappresenta tutti quelli che si danno al Peccato, disprezzando il Signore. Così gli uomini carnali danno sfogo alle opere della carne, disprezzando il Signore. OK! Per carnale non si intende solamente il mafioso che scioglie nell'acido il nemico, ma è carnale anche l'uomo di Chesa che non segue la Voce del Signore completamente. Esempio: uno che il sabato sera celebra, e poi va al night, oppure va in discoteca, ecc, ecc. La cosa è sottile. La devi vedere sottilmente. Costoro, i carnali, sono dentro la Chiesa, e per cui la Madonna è la Madre della Chiesa.OK! La Madonna non riggetta suo figlio, anche se è un carnale, ma è causa di amarezza per Lei, perchè non si comporta secondo come dovrebbe. Giacobbe, uomo tranquillo e di preghiera e di pace. cioè uomo che segue l'Eucarestia in pace e in silenzio, e ben voluto dalla Madona. Infatti gli fa più Grazie, cioè lo coccola. Anche perchè Giacobbe ascolta la Voce della Madre ( La Chiesa). Per cui Giacobbe è ubbidiente e calmo. Ma sono fratelli, per cui abitano sotto lo stesso tetto, per cui si confrontano e si vedono, e quando Esau ha capito di aver dispezzato la sua primogenitura: schitarrate, urla, calunnie, sesso, non prega, non segue la Messale Romano, non segue la Dottrina pienamente, ecc, ecc, ecc ( tutto quello che dite sul Blog), per cui sapendo che Giacobbe, suo fratello riceve le Grazie da Dio, cioè tramite la Madonna, che fa? Crepa d'invidia ed inizia a perseguitarlo. Ecco i fratelli perseguitati dentro le CN e fuori. Ecco tutti gli scandali, tutti gli attacchi ai cristiani della Domenica, ecco altro. Ma la Madonna ad un certo punto fa uscire Giacobbe, cioè lo fa fuoriuscire, per non farlo uccidere da Esaù. Ecco tutti fratelli fuoriusciti che dicono di aver ritrovato se stessi e la serenità usciti dal Cammino. Poi il resto cerca di capirlo.

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    3. segue da precedente.

      Ti faccio un piccolo esempio sul Monte Seir. Gli Edomiti, figli di Esaù, abitavano il Monte Seir. Son sempre figli di Giacobbe, per cui figli di Rebecca, cioè figli della Chiesa. Dio ha dato a questi una porzione dentro la Chiesa, perchè son sempre dei suoi figli. Per cui, Dio non vuole che i figli litighino tra di loro, cioè si facciano la guerra aperta. Cioè Dio non ti dice di vendicarti e odiarli, perchè ti hanno fatto del male, ma ti dice di passare oltre, cioè di non occupare il loro spazio per dominarli e soggiogarli. Sarà Dio a determinarli. Il Signore non vuole che i fratelli si facciano la guerra. Per cui, questa cosa è un'ammonizione anche per noi. Non si deve attaccare con odio ( non dico che lo state facendo, ma è un capire la linea del Signore), ma si deve denunciare per portare alla Luce le nefandezze. Tant'è che Dio fece passare il Popolo intorno al Monte Seir.
      E, in fine, il pezzo finale, non vi ricorda quando dite a loro che sono felici di vedere un pezzo di Chiesa della Domenica che cade in rovina, in quanto si sentono superiori. Non dite che si istallano dentro le Parrocchie con arroganza e prepotenza, distruggendo i Simboli, i fedeli della Domenica, e tanto altro. Il pezzo finale parla del saccheggio. Gerusalemme cadde nelle mani del nemico, perchè votò le spalle al Signore. Similmente le Parrocchie, sono vuote, ma perchè molti hanno voltato le spalle al Signore, per cui c'è la desolazione. E cosa accade, il saccheggio della Parrocchia, cioè arrivano i prepotenti che distorcono tutto: levano il Crocifisso, cambiano la Messa con le chitarre, ecc, ecc. Saccheggiano. Ecco cosa si intende nel pezzo finale. Ma questa è la mia piccola interpretazione, ad altri potrebbe significare altro. Ognuno ci rifletta, io vi ho dato lo spunto.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    4. Grazie, ora ho capito cosa intendevi.

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  10. Ho sempre ritenuto che il cammino sarebbe decaduto a causa delle sue stesse azioni, le quali sono così avverse da non poter far altro che provocare la distruzione dello stesso.
    La vera condanna a morte deriva dalla concezione eretica riguardante la Santa Eucarestia e la messa in pratica di sacrilegi mirati a deteriorare e mutare la dottrina. Un affronto di non poco conto, anzi assai grave, che induce a donarsi ad una spiritualità degenere che conduce ad azioni funeste come quelle inerenti gli abusi sessuali.
    Ciò che scandalizza degli spropositi teologici di kiko è la superficialità e l' irriverenza con cui tratta la materia riguardante il Santissimo Sacramento;Tanta irriverenza, invero, è indice di una non minor mancanza di rispetto verso l'augusto Sacramento, cuore della Chiesa e sua stessa ragione d'essere. Quindi il cammino, contrapponendosi alla Chiesa, mostra la sua reale essenza anche se non vorrebbe, da questo si evince il costante bisogno di segretezza.
    Legittimato il calpestìo del Corpo di Cristo nessuna azione malvagia è esonerata dal trovare compimento.
    Si tratta di un collegamento logico e inevitabile.
    La Chiesa d' un tratto pare svegliarsi e Francesco comprendere quanto argüello sia fautore di situazioni luride e inconcepibili, parliamo ad esempio della presenza di Apuron sul palco del 50esimo. Che scandalo immane per il Pontefice, seduto nelle vicinanze di un "arcivescovo" pedofilo, oltretutto riconosciuto tale. Mezzo secolo di storia neocatecumenale all' interno della Chiesa rappresentato da personaggi disdicevoli e situazioni ostili - ovvio, il contesto richiama l' orrido - che salgono alla ribalta per azione divina, la quale permette che il marcio si espliciti per divenire evidente e far sì che il bene prevalga.
    Grazie Donna Carson per questo articolo interessantissimo.

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  11. Troppe volte abbiamo denunciato le azioni perverse dei neocatecumenali a discapito dei più deboli. Io stessa ho riportato quanto male il cammino mi ha fatto, non tanto perché mi aspettassi che la Gerarchia prendesse provvedimenti, poiché mi pareva che anche essa li condividesse e ne fosse promotrice (consapevolmente oppure no, chissà...) ma per mettere sull' avviso i fedeli cattolici. L' ambiente neocatecumenale prolifera di comportamenti empi, incentivati da un loro personalissimo catechismo che esalta il peccato, quindi le cattive azioni, le violenze e gli abusi sessuali a discapito dei più indifesi.
    Torno a riproporre il collegamento tra la bestemmia dei ncn nei confronti della Santissima Eucarestia ed il peccato (che ne deriva).
    A discapito di ciò che pensano i neocatecumeni, nel Santissimo Sacramento non veneriamo una reliquia, né un simbolo evocativo, ma adoriamo invece la divina presenza di Nostro Signore perpetuantesi nella Messa, una divina presenza che è reale, e non meramente simbolica. Il pane eucaristico non rappresenta il Corpo di Cristo, lo è, sia durante che dopo la Messa. Ahimè, date le loro convinzioni non stupisce che i seguaci di tale eresia non ritengano di doversi genuflettere dinanzi all'augusto Sacramento. È come se la presenza di Cristo si realizzi in virtù dell'approvazione dei fedeli, e non per le parole stesse del sacerdote.
    kiko ha mutato il Santo Sacrificio ad una versione eretica ed annacquata, egli ha cambiato il rito della Messa a proprio uso e consumo inventando a tavolino una liturgia in chiarissima e deliberata antitesi al venerando rito romano di origine apostolica.
    Dio è da loro concepito come un servitore, il quale assolve a prescindere da quei peccati degni piuttosto della dannazione. Quindi ecco il collegamento inevitabile che conduce alla morte piuttosto che alla salvezza; che origina azioni deplorevoli. Se non rispettano Cristo figuriamoci un uomo qualunque.

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  13. Suggerisco ai fratelli del Cammino di leggere e meditare a questo [link] i sessanta motivi per cui l'amministrazione apostolica di Campos (Brasile), pur riconoscendo la validità della Messa Novus Ordo (quella introdotta nel 1969 e che si celebra nelle parrocchie).

    In estrema sintesi, la Messa tradizionale in latino (il cui ultimo aggiornamento del Messale risale al 1962, pochi anni prima dell'introduzione della nuova) è teologicamente più adatta e spiritualmente più ricca.

    Ora, di fronte a quelle 60 osservazioni, chiedetevi se la carnevalata liturgica che celebrate nel chiuso delle salette il sabato sera abbia problemi molto peggiori di quelli identificati per la liturgia introdotta nel 1969.

    Per esempio, nel punto 11: «...non manifesta la Presenza Reale...» si applica benissimo alla pagliacciata neocatecumenale, dove non ci si inginocchia, dove ci si siede alla Comunione trattando l'Eucarestia come una specie di "sacro snack" di unità fraterna, dove il silenzio è abolito e sostituito dalle omelie dei laici (furbescamente chiamate "monizioni" e "risonanze")...

    Oppure al punto 13, «...la confusione fra il sacerdozio gerarchico e il sacerdozio comune dei fedeli...», confusione che regna fortissima nel Cammino, dove la figura del presbitero anziché essere di guida, di insegnamento e di santificazione, è di fatto solo ornamentale perché quelle prerogative sono state di fatto usurpate dalla gerarchia dei cosiddetti "catechisti" (e quando il pretonzolo neocatecumenale tiene un'omelia o "insegna", non fa altro che ripetere le vaccate dei cosiddetti "catechisti" laici e soprattuto di Don Kikolone, le vere figure guida del Cammino), per non parlare di quanto sono invadenti i kikos in altri gesti liturgici (esempio: chi è che spezza il pane?), ecc.

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  14. A proposito di pedofilia e omosessualita'. In primis vi consiglierei di farvi un giro nei seminari diocesani e nelle parrocchie dove i vs figli fanno catechismo. Sinceramente e' da un po' di anni che faccio il cammino e non ho mai conosciuto sacerdoti provenienti da rm omosessuali ne pedofili. Nella parrocchia di mia nonna non piu' tardi di un mese fa un giovane sacerdote e' stato bloccato dal vescovo per problemi di omosessualita'. Jeffino

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    1. Sei duro di comprendonio vedo. In che lingua te lo devo spiegare? Il cammino HA DIFESO APURON. Il punto principale Jon è che chi sono sacerdoti o vescovi indegni. Questo li sappiamo tutti perché non siamo nati ieri. Il punto è che il cammino LI DIFENDE, LI PROTEGGE. LI GIUSTIFICA. Hai fatto bene a dirci del giovane sacerdote bloccato. Appunto, è stato BLOCCATO. Nel cammino invece si cerca di preservare la struttura ovvero il cammino stesso.
      La capisci la differenza Jeffini, o ti devo fare un disegno. Me ne frega poco che tu "non li hai mai conosciuti" Kiko Arguello ne ha difeso pubblicamente 1 avendo il coraggio di metterlo persino sul palco a Roma. DI CHE COSA STIAMO PARLANDO??

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    2. Riecco la tattica neocatecumenale del rispondere a obiezioni che nessuno aveva posto.

      Nel commento delle 8:14 il fratello Jeff fa di tutta l'erba un fascio e controbatte all'accusa che «tutti» i seminaristi e preti sarebbero omosessuali. Accusa ridicola che nessuno aveva posto. Ma l'attitudine a mentire e ingannare qualifica i neocatecumenali continuamente.

      Infatti ci sono diversi fatti che tale furbetto finge di ignorare:

      1) la distinzione tra orientamento omosessuale e comportamento omosessuale (è solo il secondo ad essere condannato dalla Chiesa in quanto peccato, ma il primo non è certo un aiuto a vivere il sacerdozio);

      2) l'esistenza di una lobby gay nel clero e nell'episcopato, contro la quale tuonò anche papa Francesco;

      3) la difficoltà nel capire se un omosessuale è tale solo per orientamento o anche per comportamento (è facile capirlo solo quando ci sono esagerazioni, vittime di abusi e pubblici scandali, dunque non è una notizia bomba il vedere un vescovo che rifiuta un seminarista a causa di omosessualità);

      4) il fatto che nei seminari, prima del Concilio, erano proibite persino le "amicizie particolari" (due seminaristi non potevano restare da soli o appartati, in nessun caso), mentre dopo il Concilio nei seminari diocesani e religiosi sono tollerati anche i soggetti con orientamento omosessuale;

      5) il fatto che per una varietà di ragioni (lobby gay, scarsità di preti, ecc.), oggi un prete omosessuale resta prete e generalmente resta a contatto col pubblico, aggravando il problema presente, laddove nel periodo preconciliare veniva indirizzato verso altre istituzioni religiose (ordini penitenziali, ecc.) dove vivere la propria vocazione senza stare a contatto col pubblico o con le tentazioni contro la castità;

      6) il fatto che nei seminari kikiani Redemkikos Mater approdano giovani che si vantano di aver avuto una vita sessuale sregolata (cosa che già da sola basta a capire che il discernimento vocazionale neocatecumenale è una barzelletta che non fa nemmeno ridere);

      7) il fatto che l'orientamento omosessuale implica uno squilibrio dal punto di vista affettivo e sessuale, squilibrio che va combattuto con intensa preghiera e vita di castità, cioè è una seria difficoltà in più per chi intende vivere il sacerdozio;

      8) il fatto che Kiko Argüello, riguardo ai peccati sessuali (gli unici che lui considera mortali), insegna che «il Signore ti ha già perdonato; domani, se vuoi, sigillerai [in confessione]...» Immaginatevi dunque un omosessuale che si sente già perdonato da Kiko.

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    3. Ah ah ah jeffino sei veramente comico ti ringrazio per la risata....Ma in paio di mesi fa non ti dice niente lo scandalo in provincia di Pescara? Qua to do sta con te non

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    4. Jeffino! Ora ti parlo apertamente, a te e a tutti gli amici tuoi. Se capisci è bene, altrimenti se non riesci a capire, non fa nulla. Vai per la tua strada.

      Ormai Gesù è Risorto! E' tutto accaduto! Non potete fermare più nulla!

      Pace ai figli della Pace. Dio è la ace.

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    5. Rispondo ad AleCT. Non lo capiscono. Perchè?
      Guardati questi video, e cerca di capire cosa è per loro il Cammino.

      https://www.youtube.com/watch?v=cATJCXJfvis

      https://www.youtube.com/watch?v=Gu-4TUHv_mg

      https://www.youtube.com/watch?v=AldGpcADEHc

      Si pensano che Dio possa convivere con il Peccato, cioè definendo il Peccato dal punto di vista del Cammino.Se sei del Cammino nulla è peccato, s enon lo sei, diventa tutto peccato. Dai video puoi capire. Ovviamente definendo il Cammino un Essere Onnipotente. Un Arcano. Un Percorso Divino che Immutabile, Intangibile,Eterno, Incorrutibile, ecc, ecc, ecc. Dal video potrai prendere degli spunti. Ho voluto mettere il terzo video, perchè ha un collegamento con quanto detto da Jeffino: A proposito di pedofilia e omosessualita'. In primis vi consiglierei di farvi un giro nei seminari diocesani e nelle parrocchie dove i vs figli fanno catechismo.Odia la Chiesa, pur di difendere il Cammino.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    6. Jeffino la risposta da IPG per te e per tutti i tuoi amici, da San Paolo:

      per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    7. Anonimo, ti riferisci a don Vito Cantò? Unica notizia che compare per quella diocesi. Non si evince sia neocatecumenale, ma se sai qualcosa puoi essere più specifico?

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  15. IL CAMMINO NEOCATECUMENALE AVVELENA ANCHE TE! DIGLI DI SMETTERE!

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  16. Carissimi. Ascoltate a: 1:32 in avanti, cioè la colonna.

    https://www.youtube.com/watch?v=E_meLYv40u0&t=8851s

    Non conosco lo spagnolo, ma penso di averlo capito, cioè Kiko parla dell'uomo legato alla colonna, che è l'uomo che lavora, che ha famiglia, che prende lo stipendio. Ora vi farò capire perchè, secondo me, dice quelle cose. Lui non ha famiglia, lui non lavora, lui non prende lo stipendio. Per cui, tutto ciò che fa lui, è giusto ed è secondo Dio, quello che non fa lui è sbagliato, ed non è secondo il Signore. Non so se conoscete Maometto che tirava fuori i versetti in base alla sua condizione, cioè Maometto si doveva sposare, ecco che a quel punto usciva il versetto di Allah che lo autorizzava a sposarsi, doveva fare guerra, ecco che Allah diceva di fare guerra, e così via. In Kiko ci sono delle similitudini. Perchè? Perchè è lui stesso a fornircele. Chiedetevi tutti, per capire, Gesù non stava in famiglia? Giuseppe e Maria non formavano una famiglia? Giuseppe non si faceva pagare il lavoro, per poi campare la famiglia? Sono solo degli spunti, che ho voluto fare verso la Sacra Famiglia, che Kiko dovrebbe difendere. Kiko, usa quei termini, perchè si sta apprestando a fare le chiamate vocazionali, per cui sta cercando di staccare le coscienze dalla famiglia, dal lavoro, da altro. Questo è il motivo del suo dire e fare. Io non starò lì a dire che è tutto sbagliato, perchè Dio ha la capacità di riscrivere le note storte, per poi rimettere tutto in ordine. Infatti Kiko, dovrà ammettere che c'è un Centro Vocazionale, che seguirà la vocazione. Per cui, sarà Dio che sistemerà la situazione, oppure se fuoriesce una vocazione errata, saranno dolori per il malcapitato e per i fedeli che dovranno convivere con uno pseudo sacerdote. Ma tutto ciò, lo sa Dio, per cui è bene non soffermarsi più di tanto. Il punto è la manipolazione e l'uso e consumo delle cose di Dio al momento, mettendo a credere delle "buffonate", cioè mettendo a credere che l'uomo alla colonna è un padre di famiglia ( per esempio). Potrebbero rispondere che Gesù ha detto chi ama il padre, la madre... non è degno di me. OK! Ma lì non si sta dicendo la stessa cosa, Kiko a generalizzato, Cristo ha detto chi ama il padre e la madre più di me. "PIU' DI ME" è qui la chiave di tutto il discorso. Se si è veri Apostoli, cioè se si sa cosa si dice, ecco che si deve sottolieare la situazione, anche perchè il futuro sacerdote deve sapere che si deve amare la famiglia, ma sopra ogni cosa si deve amare Dio, cioè Gesù Cristo. Questo è il punto. Non è reale dire che chi campa una famiglia è attaccato alla colonna.
    Osservate al : 2:23:50 e oltre, Kiko da disposizioni ai sacerdoti di stendere le mani per la benedizione, due o tre, se non erro, eseguiranno ciò che invita a fare. Sono due riflessioni che ho voluto condividere.

    Pace ai figli della Pace.Dio è la Pace.

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  17. Il Papa nella recente conferenza stampa
    aerea ha detto a proposito di Apuron:

    "È un caso complicato, da una parte, ma non difficile, perché le evidenze sono chiarissime; dal lato delle evidenze, sono chiare. Ma non posso pre-giudicare. Aspetto il rapporto e poi giudicherò. Dico che le evidenze sono chiare perché sono quelle che hanno portato il primo tribunale alla
    condanna"

    Queste concetti sono ambigui ed in antitesi tra loro: di il Papa afferma la certezza delle prove contro Apuron,
    avoca l'appello a sé però prima di agire, attende il parere di una commissione di canonisti.

    Sento un frte cattivo odore di ricatto.
    Ruben.

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    1. Non condivido, Ruben. Il parere della commissione di canonisti concerne, a mio modo di vedere, le sanzioni per il crimine. La certezza delle prove contro Apuron il Papa l'ha dichiarata.

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    2. Grazie Lino, per avermi ancora una volta chiarito il pensiero.

      E' un po' come se si attendessero pene e motivazioni correlate.

      Un abbraccio,
      Ruben.
      ---

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  20. IPG, ti ringrazio per la rilettura della vicenda di Giacobbe ed Esaù, molto acuta e calzante!
    Esaù, il Cammino, procacciatore di carne (soldi, vocazioni) si guadagna la predilezione di Isacco, cieco e morente come un certo tipo di gerarchia ecclesiastica che ama la carne. È anch'egli un figlio e resta nella casa del padre, ricevendone pure dei privilegi, pur essendo violento e, in fondo al suo cuore, disprezzando la primogenitura (la Santa Eucaristia).
    Giacobbe, il tranquillo uomo delle tende, è il cristiano della Domenica, che la madre Rebecca aiuta a contrastare il fratello Esaù, il quale ogni volta che riceve una benedizione dalla gerarchia diventa sempre peggiore, non si ravvede, al contrario!, e che a un certo punto lo allontana di casa, mandandolo da Labano, per evitare le ire del fratello: questa strategia di allontanarci uscendo dall'Esaù-cammino l'abbiamo adottata in molti, con l'assistenza materna di Maria.

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    1. Brava Valentina! La Parola di Dio penetra lo Spazio e il Tempo, è Eterna. Vale in ogni momento,in ogni luogo,in ogni situazione. Per cui ti parla sempre.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  21. Per quanto riguarda l'uomo legato alla colonna del Giudizio Universale di Kiko, plagio deformato ad hoc di una celebre icona russa, la più seguita interpretazione in Russia, quindi più probabile, sostiene che sia il "sodomita misericordioso", cioè un uomo pio, ricco e misericordioso, che però in vecchiaia cadde nel peccato di sodomia. Il patriarca di Costantinopoli radunò i vescovi e con loro discusse della sorte di quest'uomo, se cioè fosse salvato o meno e, non avendo risposta, fece pregare per lui in tutte le chiese e i monasteri.
    Un eremita infine ebbe una visione di quell'uomo incatenato fra paradiso e inferno, non ammesso alla beatitudine celeste a causa del suo peccato ma preservato dalle fiamme dell'inferno per la sua carità.
    Quindi l'uomo legato alla colonna non rappresenta l'uomo comune, lavoratore eccetera che Kiko mette, lui sì, alla colonna nel suo Cammino, mentre il sodomita misericordioso credo che per Kiko starebbe fra i giusti che giudicano le nazioni, perché, pur peccatore, aveva fede e dava la decima.

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  22. La mentalità neocatecumenale è tutta in quella frase (commento delle 9:57): «Se pensi che basti chiudere il cammino per contenere il fenomeno mi sembri un poco illusa e, permettimi, esageratamente faziosa...»

    - vittimismo
    - tentativo di estenuare gli interlocutori
    - difesa da obiezioni che nessuno aveva mosso
    - insulto agli interlocutori
    - sottinteso che il Cammino è un dogma intoccabile
    - insinuazione che chiunque non lodi il Cammino sarebbe disonesto, ingiusto, "esageratamente fazioso"...

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  23. Dicono: siete i nemici del Cammino e ci calunniate. Risposta: la colpa è di Esaù che ha disprezzato la primogenitura. Non sono io che urlo e schitarro dalla mattina alla sera, in particolare davanti al Sacrificio Eucaristico e in ogni momento, anche durante la settimana, cioè nella celebrazione della Parola.Non credo che in Paradiso si entri con lachitarra. Si! E' uno strumento, ok un canto, due canti, tre canti. Ma dopo basta co sta chitarra!Che vogliamo fare? Ci facciamo la ninna nanna con la chitarra? Questo è lo scopo del Cristianesimo?
    Dicono: siete i nemici del Cammino e ci calunniate. Risposta: la colpa è di Esaù che ha disprezzato la primogenitura. Non sono io che faccio profanazioni della Santissima Eucarestia.
    Dicono: i Cristiani della Domenica non valgono nulla. Risposta: mi dispiace che ti senti staccato dalla Domenica, ovvero il Giorno del Signore. Per caso hai dispezzato il battesimo, per cui ti nascondi dentro delle salette il sabato sera, cioè fai solo quella celebrazione, e disprezzi altro, ma la fai con millantamento e manipolazione? E' colpa mia se La Chiesa ( la Madonna) mi ha fatto capire che è più importante celebrare la Domenica, che il Sabato sera? Ricordate Esaù.
    Dicono: siamo perseguitati. Mentre dicono questo, vanno a caccia di soldi, di coscienze, di persone. Si mettono sotto i piedi i figli di Dio, acusandoli dalla mattina alla sera. Si mangiano gli stessi loro fratelli, abusandoli, incolpandoli, sottomettendoli. A cosa? Alla sete carnale che hanno: potere, soldi, spiritualità. Si fanno profeti da se stessi, si mettono a comandare gli altri, si mettono a dirigere le anime. Come? IPG calunni! AH! Calunnio! OK! Ditemi una cosa? Ma se uno ha un Sacerdote Consacrato come Padre Spirituale, pèerchè dovrebbe scegliere un uomo, ( pur rispettabile, parlo dei catechisti) che non ha nessuna vocazione, preso dalla faccende materiali ( qui dovreste vedere la lettera di Paolo sul Sacerdozio, spiega i motivi per cui non si devono sposare. Dai motivi capirete) E a costui dovrei obbedienza, e dovrebbe essere lui a guidarmi spiritualmente. Poi, come? Per forza! Perchè se non ci vai da loro, parlo dei catechisti, loro lo capiscono che non ti fidi, per cui ti perseguitano. Ti tengono sott'occhio, ti iniziano a puntare, incominciano a farti le catechesi contrarie ( iniziano a diffondere odio e calunnia), perchè hanno capito che non ti fidi di loro, per cui hanno capito che sai delle loro posizioni, ovvero che non sono nessuno. Si ricordano dei loro peccati, ma poi si dicono: Dio mi ama anche così come sono! Caso strano? Dio ama te così come sei, ma odia il fratello che non si fida di te! Che strano? Ed iniziano a perseguitarti perchè non ti sottometti a loro, manipolando tutti, diffondendo calunnie ecatechesi diffamatorie. Tutto perchè? Perchè hanno voluto vivere così, disprezzando l'amore, cioè la primogenitura.Ricordate Esaù? OK! Vedete siamo sempre lì! Esaù!

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    1. Sempre due risate fanno bene. Si sdrammatizza. Vedetevi questi video:

      https://www.youtube.com/watch?v=VyCbPfRMzWQ

      https://www.youtube.com/watch?v=HTuOw7lH_VE

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    2. Questo è quello che intendo su una guida spirituale, cioè la differenza tra un sacerdote ed un catechista sposato.

      1Corinzi 7

      29 Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; 30 coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; 31 quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo! 32 Io vorrei vedervi senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; 33 chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, 34 e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. 35 Questo poi lo dico per il vostro bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.
      36 Se però qualcuno ritiene di non regolarsi convenientemente nei riguardi della sua vergine, qualora essa sia oltre il fiore dell'età, e conviene che accada così, faccia ciò che vuole: non pecca. Si sposino pure! 37 Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non avendo nessuna necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. 38 In conclusione, colui che sposa la sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio.
      39 La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore. 40 Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch'io lo Spirito di Dio.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  24. OT Sapete niente sullo stato di raccolta del milione di euro perché "l'evangelizzazione non si fermi" ...? Ce l'ha fatta oppure i fratelli del cammino l'hanno mandato a quel paese e Kiko siede sconsolato a meditare sulla cifra rimasta un miraggio?

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    1. Come tutti quelli che sfruttano la propria posizione per bussare a denari, chiedono cento per essere certi di incassare almeno venti.

      E magari hanno già messo a budget le parcelle degli avvocati per difendersi dalle vittime dei loro abusi sessuali.

      Intanto su Jungle Watch sono convinti che lo scisma nella Chiesa sia imminente, facendo notare che se Viganò avesse detto il falso, allora sia Benedetto XVI che Francesco avrebbero potuto contemporaneamente chiarire e chiudere la questione. Dopotutto i nodi stanno inesorabilmente venendo al pettine, e presto papa Francesco - se ancora vivente - dovrà prendere le decisioni più difficili della sua vita, molto più difficili di quelle che abbia mai immaginato.

      Ora, su questo blog ci occupiamo del Cammino Neocatecumenale, e in qualità di fedeli cattolici facciamo anche notare come le più grandi storture della Chiesa abbiano sempre un corrispettivo neocatecumenale anche peggiore. Abbiamo il ragionevole timore che ci siano altri "McCarrick" e "Apuron" (e se ci sono, sicuramente sono già da tempo intenti a prepararsi vie di fuga e "piano B") ma qui, il discutere sui casi Apuron e McCarrick, in queste pagine, serve a riflettere su:

      1) la mentalità neocatecumenale è così idolatra da esser disponibile a proteggere pedofili, stupratori, abusatori sessuali pur di non criticare il triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino;

      2) i fratelli del Cammino, di conseguenza, tentano di menare il can per l'aia convinti che ingannando noialtri ingannerebbero Dio, convinti che mettendo a tacere noi avrebbero ingannato Dio.

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  25. Anche Don Roberto Berti faceva parte del Cammino Neocatecumenale
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/11/molestava-ragazzini-cacciato-il-prete.html

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  27. ANONIMO delle 9 e 57:

    I direttori spirituali non sono psichiatri per cui non possono avere le stesse abilità nel riconoscere certe patologie che hanno gli psichiatri. Inoltre il rapporto col penitente non è come quello col paziente. Il dottore è allenato a scoprire non solo le cose inconsce, ma anche le bugie, mentre il confessore, o il direttore spirituale, normalmente presuppone la sincerità.

    Boch e Breugel dimostrano come certi peccati in passato erano visti in modo diverso rispetto a oggi. Oggi certi peccati non vengono più considerati perversioni, mentre una volte ne avevano orrore.
    Per questo una volta erano in percentuale molto più rari di oggi. E' chiaro che certi peccati non sono un'invenzione di oggi, ma oggi sono considerati "normali".

    Mi posso sbagliare, ma credo che lo scandalo che riguarda McCarrick sia dovuto proprio a questo.
    Il Papa è sicuramente nemico giurato della pedifilia e dei pedofili, ma McCarrick ha abusato solo di maggiorenni, che si presume consenzienti.
    McCarrick perciò è da considerarsi non un pedofilo, ma un omosessuale. Per questo, forse, il Papa, forse piuttosto tollerante con gli omosessuali (chi è lui per giudicare?), non ha ritenuto opportuno intervenire.
    Difficile che il Papa potesse non sapere di McCarrick, visto che è da presumere che Papa Benedetto gli ha lasciato tutte le carte che aveva sul tavolo.
    Il Papa forse pensava che McCarrick si fosse emendato dei suoi peccati, e che, forse, era troppo utile per portare avanti certe riforme progressiste che aveva in mente. Non so, ma è possibile.
    Se il Papa fosse stato intollerante con l'omosessualità (sempre distinguendo tra peccato e peccatore, e patologia e malato), probabilmente non ci sarebbe stato questo scandalo.

    Tornando a Kiko e al Cammino: la cosa che mi impressiona è la totale insensibilità che Kiko e i suoi adepti hanno riguardo alla pedofilia, omosessualità e quant'altro.
    Teoricamente il Cammino difende la famiglia, e fa bene, per cui è assolutamente contro al riconoscimento delle coppie omosessuali.
    Poi difende Apuron, e questo è sconcertante.

    Le persone che non capiscono l'enormità della perversione di chi difende o copre un pedofilo mi sconcertano.
    Istintivamente verso di loro ho la stessa reazione che avrei se incontrassi degli alieni (alla cui esistenza, peraltro, non credo, anche se la Rivelazione non ne parla e in teoria potrebbero esistere).
    Epidermicamente mi fanno lo stesso effetto che mi fanno quelli che sono totalmente coperti di tatuaggi osceni.
    Mi sembrano mostri, che solo la fede me fa vedere come persone carissime al Signore, che è morto anche per loro.

    Ma misericordia verso di loro non consiste nel nasconderne il peccato. Magari nel dargli attenuanti, ma mai nel nascondere.
    Dio dimostra la sua misericordia verso il figlio prodigo prima ATTENDENDO il suo ritorno e poi, quando è tornato, ABBRACCIANDOLO.
    E nella parabola della pecorella smarrita la misericordia si dimostra prima nel Pastore che CERCA la pecora smarrita e poi, quando l'ha trovata, se si fa prendere, la misericordia si dimostra con il trasposto sulle spalle e il RITORNO all'ovile.
    C'è infinita condiscendenza (non so se è il termine più appropriato) ma nessuno sconto morale!

    Il coprire e il nascondere il peccato è l'esatto contrario è la "misericordia" del diavolo, è egoismo travestito da altruismo.

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    1. Non è proprio così, Pietro: http://www.ansa.it/oltretevere/notizie/2018/07/28/pedofilia-mccarrick-non-e-piu-cardinale_e6f6be63-4cb8-417c-a679-952a19ef97b7.html

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    2. Tornando a Kiko e al Cammino: la cosa che mi impressiona è la totale insensibilità che Kiko e i suoi adepti hanno riguardo alla pedofilia, omosessualità e quant'altro.
      Teoricamente il Cammino difende la famiglia, e fa bene, per cui è assolutamente contro al riconoscimento delle coppie omosessuali.
      Poi difende Apuron, e questo è sconcertante.
      Poi hai aggiunto altre cose.
      Ti do il mio punto di vista.
      Secondo me loro difendono se stessi, quando vedono questi casi in mezzo a loro. Cioè mi spiego meglio. Uno di loro fa un atto infame ( omosessuale, ruberia, calunnia, stupro, menzogna, ipocrisia ecc, ecc, ecc), viene visto, e viene giustamente accusato dal fratello. Il fratello che lo vede, o che subisce l'atto infame, che fa? Questo fratello è dentro la Chiesa, credendo a tutto ciò che è la Chiesa ( Immagine di Cristo e la Madonna), riflette, e si adopera per denunciare il fatto. Perchè sa che quella persona è un pericolo, come un lupo dentro il recinto delle pecore. Quando va a denunciare, dovrebbe trovarsi la Giustizia. Dovrebbe trovarsi il Pastore che scaccia il lupo ( vedasi parabola) Non dico la punizione in pubblica piazza, ma dovrebbe trovare e vedere il cambiamento, e cioè che si mette in ordine ogni cosa. Faccio degli esempi: un prete pedofilo viene scoperto, viene allontanato e sanzionato, non coperto, un catechista calunniatore e perverso, viene rimosso, ecc, ecc. Ma dall'altra parte, cioè dentro la mente perversa del colpevole, cosa avviene?: Dio mi ama così come sono! Questo si dice, questo crede, e per cui si va a vedere il fratello che denuncia come uno che va contro la Carità e la Misericordia. All'apparenza, e nell'ipocrisia, sembrerebbe così. Perchè si va a vedere Gesù Cristo, che è Dio, Il Quale ha perdonato sulla Croce i suoi carnefici. Chi ha subito più di Cristo l'infamia? Nessuno. Per cui dentro la mente del perverso si attuano certi ragionamenti ( a convenienza). Ma il punto è diverso. Gesù è Dio, noi siamo sue creature a sua immagine, si è vero, dobbiamo seguire l'esempio, ma i tempi e le reazioni sono diverse. Noi non siamo Dio. OK! Per cui pretendere il Perdono è una buffonata enorme e si sta manpolando la situazione a proprio tornaconto. E poi la cosa che conta e che smaschera questi infami ora ve la dico. Se loro ti dicono di Perdonare, perchè si rifanno al Vangelo ( ripeto ad uso e consumo in quel momento), perchè non vedono lo stesso Vangelo sull'infame? Il catechista o il sacerdote, dell'esempio precedente, si è comportato come Cristo, cioè ha seguito l'esempio di Cristo? NO! Cristo era pedofilo, era omosessuale, era ladro, era stupratore, era... ecc, ecc, ecc. Vedete l'ipocrisia!? Da una parte si scruta tutto, con la lente, e si ingigantiscono le cose, dall'altra parte si è ciechi. Secondo voi, il sacerdote/catechita/qualsiasi persona, che ha fatto il gesto infame, merita di rimanere al suo posto? Fate attenzione alla Parabola del Figliol Prodigo, il figlio che si è allontanato, non era stupratore e pedofilo, ma festaiolo, scialacquatore e altro. Ma si allontanò dalla casa del Padre, non fece quelle cose dentro la casa del Padre. Il figlio, nel suo smarrimento, comunque sia, rispettò la Casa del Padre. Altra cosa è chi abusa dentro la Casa del Padre, tipo il servo infedele, il figlio della Perdizione. Questi sono degli spunti, poi è Dio che valuta, non sono io, ma è bene evidenziare la differenza.
      Ora vengo al dunque. Siccome ci troviamo davanti a persone che hanno fatto quelle cose, ognuno in forma diversa, ma comunque infami e colpevoli, ecco che avviene ciò che hai detto:
      Teoricamente il Cammino difende la famiglia, e fa bene, per cui è assolutamente contro al riconoscimento delle coppie omosessuali.
      Poi difende Apuron, e questo è sconcertante.

      Costoro, stanno difendendo se stessi in quel momento, cioè si immedesimano nel carneficie, ed essendo anche loro carnefici, a loro modo, ecco che coprono l'infamia e colpevolizzano la vittima. L'IPOCRISIA/ESAU'. Siamo sempre lì!

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    3. La mia ricostruzione ipotetica ha preso spunto dalla storia di Mons. Ricca, noto omosessuale che girava il mondo con l'amante e a cui il Papa, da poco eletto, diede un importante incarico allo IOR.
      Forse al Papa fu tenuta nascosta la storia di Mons. Ricca, ma quando un giornalista in aereo gli chiese conto della nomina di Ricca egli rispose (così mi pare di ricordare) che se uno è omosessuale ma è pentito, il passato non conta.
      Che si sia ripetuta la storia con McCarrick solo che l'americano non ha poi perseverato nel pentimento e così il Papa 5 anni dopo lo ha estromesso dal Collegio cardinalizio? Non lo so.
      Ma è anche possibile che potenti amici di McCarrick avessero fatto in modo che il Papa non sapesse: la lobby omosessuale in Vaticano pare fortissima e potrebbe aver nascosto le carte...
      Cero se Viganò avesse parlato prima... E se il Papa avesse smentito subito Viganò...

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    4. Pietro io avrei sempre fiducia del Papa. Si è vero, anche il Papa può sbagliare, in un certo modo, vedasi l'esempio di San Paolo e su Gesù: via da me Satana, mi sei di scandalo... ecc. Ma dopo Pietro si è ravveduto. OK! Per cui, secondo me, il Papa non può perseverare nell'errore, perchè poggia su quanto gli ha detto Gesù:

      13 Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». 14 Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

      Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci i miei agnelli".

      [16] Gli disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle".

      [17] Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle.

      [18] In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi".

      [19] Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: "Seguimi".

      [20] Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: "Signore, chi è che ti tradisce?".

      [21] Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: "Signore, e lui?".

      [22] Gesù gli rispose: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi".

      Il Papa è uomo, Gesù è Dio, per cui Dio non si sbaglia. Il Papa non può precipitare nell'errore più di tanto. Parlo di un vero Papa. Poi se si riesce a manipolare il Conclave, questo non lo so. Ma se non erro i passato è accaduta una cosa del genere, e cioè vi erano dei falsi Papi, se no erro in Francia.Ma, sicuramente, non è il caso di questo periodo che stiamo vivendo noi. Per cui, io avrei fiducia nel Papa, e se ha commesso qualche errore, si ravvederà, perchè Gesù gli farà capire dove sta sbagliando, per cui rimetterà tutto in ordine. Dobbiamo avere pazienza e fiducia nella Chiesa e nel Papa. Poi se sfuggirà qualcosa, state sicuri che ci penserà Gesù, a Lui non sfugge nulla.

      Pace ai figli della Pace. Dio è a Pace.

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    5. Io credo a questo.Cioè in conclusione a quanto ho detto ( non perchè l'ho detto io, per cui sono io la verità, io non son nessuno, ma sono cose che mi ha fatto capire il Signore nel tempo) che ha Gesù non sfugge nulla, vedetevi questa Parola e poi confrontate con lo scandalo mondiale di Apuron, Theodore Edgar McCarrick e altri. Ma anche noi se dovessimo fare le stesse cose, la Parola di Dio vale per tutti quanti noi, ad ogni livello:

      [33] Ad ogni prostituta si dà un compenso, ma tu hai dato il compenso a tutti i tuoi amanti e hai distruibuito loro doni perché da ogni parte venissero da te per le tue prostituzioni.

      [34] Tu hai fatto il contrario delle altre donne, quando ti prostituivi: nessuno è corso dietro a te, mentre tu hai distribuito doni e non ne hai ricevuti, tanto eri pervertita.

      [35] Perciò, o prostituta, ascolta la parola del Signore.

      [36] Così dice il Signore Dio: Per le tue ricchezze sperperate, per la tua nudità scoperta nelle prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli, per il sangue dei tuoi figli che hai offerto a loro,

      [37] ecco, io adunerò da ogni parte tutti i tuoi amanti con i quali sei stata compiacente, coloro che hai amati insieme con coloro che hai odiati, e scoprirò di fronte a loro la tua nudità perché essi la vedano tutta.

      [38] Ti infliggerò la condanna delle adultere e delle sanguinarie e riverserò su di te furore e gelosia.

      [39] Ti abbandonerò nelle loro mani e distruggeranno i tuoi postriboli, demoliranno le tue alture; ti spoglieranno delle tue vesti e ti toglieranno i tuoi splendidi ornamenti: ti lasceranno scoperta e nuda.

      [40] Poi ecciteranno contro di te la folla, ti lapideranno e ti trafiggeranno con la spada.

      [41] Incendieranno le tue case e sarà fatta giustizia di te sotto gli occhi di numerose donne: ti farò smettere di prostituirti e non distribuirai più doni.

      [42] Quando avrò saziato il mio sdegno su di te, la mia gelosia si allontanerà da te; mi calmerò e non mi adirerò più.

      Pace ai figli della Pace. Dio è a Pace.

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  28. IPG:

    non metto in discussione le prerogative del Papa né che, alla alla fine della storia, tutti i conti torneranno, né che la Parola di Dio vale per tutti. Dico solo che le prerogative del Papa si realizzano a determinate condizioni che sono messe in luce dal CONCILIO DOGMATICO VATICANO PRIMO.
    Il Papa come uomo può peccare e può sbagliare, mentre è infallibile quando parla attraverso il Magistero ordinario o, ufficialmente, quando parla come Pastore supremo della Chiesa.
    Per il resto è sostenuto dalla grazia di stato che però non garantisce l'infallibilità, se non viene corrisposta.
    Anche i genitori verso i figli sono sorretti dalla grazia di stato, ma se non se ne avvalgono combinano spesso dei disastri.

    Con ciò non intendo attaccare questo Papa, ma sto cercando di interpretarlo. A volte mi ha entusiasmato, come quando ha fatto sì che le dichiarazioni di nullità dei matrimoni siano a costo zero, altre volte mi ha lasciato molto perplesso, come quando non ha smentito Scalfari che ha scritto che aveva detto che l'inferno non esiste. Dal Vaticano ci si è limitati a dire che ciò che Scalfari aveva virgolettato non era da virgolettare, ma questa non è una smentita.
    L'inferno è in pratica un dogma, in quanto fa parte del Magistero ordinario, e neanche il Papa ha il potere di cambiarlo, così come non ha il potere di cambiare le leggi di diritto divino e i comandamenti.

    Non dico che il Papa abbia INSEGNATO che l'inferno non esiste: ufficialmente non l'ha insegnato, ma forse personalmente non ci crede. Questo però non lo so, e sono fatti suoi. Ma intorno a questa storia si è creato un polverone che non penso abbia giovato.

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  29. In tutto questo ancora non si è trovato UN neocatecumenale (e dico UNO) che abbia avuto il coraggio di scrivere con nome e cognome (o nick) : Kiko Arguello con Apuron ha preso una cantonata colossale.

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    1. Maometto non può sbagliare. Lui è il Profeta. I sottomessi, se dicono che Maometto ha sbagliato, vengono accusati di apostasia, e poi c'è l'inferno che li attende.
      Però Maometto, su permesso di Allah, ha: violentato, ucciso, decapitato ebrei, stuprato una bambina di nove anni, ecc, ecc. Similmente con Kiko. Lui, o Carmen, è stato ripreso, corretto dal Vaticano,e tanto altro. Guardate questo video, ed osservate gli atteggiamenti, in particolare dal 14:22 in poi. Da osservare come il Papa alza le mani, come per dire: basta. OK!
      Se l'avesse fatto qualcuno sul palco loro, durante i loro incontri, secondo me sarebbe stato cacciato e accusato subito di apostasia. Tra gli amministratori, credo, che conscano questo che sto dicendo, perchè, se non erro, li hanno conosciuti da vicino. Ma, io non conosco Kiko e Carmen, da vicino, però conosco i neocatecumenali. Loro si prendono la libertà di fare ogni cosa in Parrocchia,e dentro le salette.Accusano,calunnano, pretendono soldi e obbedienza, e tanto altro, li conoscete. E poi se uno dice mezza, ripeto mezza, parola, che a loro non quadra, ecco che partono accuse e condanne. Sempre lì, la pagliuzza e la Trave. Gira e gira, andiamo sempre lì. Che caso? Mi chiedo sempre?! Perchè? Gira e gira siamo sempre lì? Credo che abbiate capito.IPOCRISIA.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    2. Isaia Paolo Geremia2 settembre 2018 13:24

      scusate non ho messo il video da guardare. E' questo:

      https://www.youtube.com/watch?v=uj1sYfIL3dE

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  30. Forse al Papa fu tenuta nascosta la storia di Mons. Ricca, ma quando un giornalista in aereo gli chiese conto della nomina di Ricca egli rispose (così mi pare di ricordare) che se uno è omosessuale ma è pentito, il passato non conta.

    Scusa, che significa? L'ecclesiastico è tenuto a rispettare il votò di castità, se lo infrange si confessa, se si confessa recita l'atto di dolore e quindi il pentimento non è un'opzione ma un obbligo prescindendo dall'inclinazione sessuale o cosidetta.
    Appunto sarebbe opportuno uno scrutinio dell'anima per non incorrere in errori pedestri che rendono risibili le affermazioni papali davanti agli "occhi della scienza", come se essa potesse contradire se stessa e affermare che l'omosessualità è normale ma non per i preti o aspiranti tali che possono essere "curati".
    Il mio intervento però non è piaciuto è quindi è stato cassato.
    Peccato, me ne farò una ragione.

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    1. Fattene una ragione: questo blog tratta del Cammino Neocatecumenale, e se spesso e volentieri ci occupiamo di altri temi relativi alla Chiesa cattolica e alla fede cattolica, è perché siamo "cristiani della domenica" (cioè che non abbiamo sostituito la fede con un elenco di attività e di discorsetti preconfezionati), fedeli che hanno a cuore quella fede e hanno a cuore quella Chiesa, e continuamente dimostriamo che il neocatecumenalismo inquina entrambe.

      Gli interventi fuori tema possono anche meritare spazio su queste pagine, ma quelli che tentano di deviare il discorso altrove utilizzando terminologie, metodi e fonti ostili alla Chiesa quando non esplicitamente propugnatori di eresie, qui non ci servono. Uno più uno fa due, e chiunque affermi qualcosa di diverso fa perdere tempo a tutti coloro che si affaticano a rispondere. Questo è uno spazio commenti, non il muro da far imbrattare ad ogni vandalo di passaggio. I punti di vista diversi ci stanno anche bene, quello che non ci sta bene è il troll che è ossessionato dall'idea di dover mettere a tacere coloro che non lodano il triplice idolo Kiko-Carmen-Cammino.

      Riguardo al caso sopra citato, il normale fedele cattolico sa bene che ci possono essere occasioni in cui il Papa si ritrova a dover proteggere dei loschi figuri perché teme che correggere subito e alla luce del sole creerebbe un'escalation di vendette che coinvolgerebbe anime innocenti.

      Perciò c'è una netta differenza tra il fedele cattolico che "critica il Papa" sapendo che ci può essere un motivo comprensibile ma non giustificabile a certe decisioni tuttora non ancora prese, e il subdolo anticattolico che pretenderebbe di purificare la Chiesa "criticando il Papa" partendo dal gratuito presupposto che tali decisioni non verrebbero "mai prese".

      Chiara la differenza? Il cattolico "critica" perché soffre per la Chiesa e per le anime, l'anticattolico "critica a prescindere". Il cattolico "critica" perché ricorda bene quelle parole del Signore: «e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli». L'anticattolico ha voluto dimenticare quelle parole. Il cattolico "critica" sulla base della chiarezza delle cose della fede, l'anticattolico "critica" perché vuole colpire duro. (E l'aspetto tragicomico della faccenda è che per contrastare i secondi, i semplicioni finiscono per aggredire i primi).

      Il cattolico può "criticare" il Papa fermo restando che lo riconosce Papa. L'anticattolico, nel "criticare" il Papa, finisce senza accorgersene a poco a poco per disconoscerlo come Papa e a rifugiarsi in una mentalità scismatica (kikisti e sedevacantisti sono infatti concettualmente sullo stesso piano, e sono accomunati anche dall'ipocrisia quando parlano del Papa).

      Infine, il cattolico, avendo una grande preoccupazione per la salute delle anime, sa che ognuno è responsabile delle sue azioni: Ricca, Bergoglio, Kiko, tutti pagheranno molto cari i propri peccati, pubblici o nascosti che siano (l'unico modo per evitare la dannazione eterna è pentirsi dei propri peccati tutte le volte, per evitare di consolidare l'abitudine al peccato e dunque di trovarsi impreparati nell'ora della morte: uno che non si pente mai, è improbabile che in fin di vita trovi comodamente e rapidamente il desiderio di pentirsi in modo sincero).

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