giovedì 25 gennaio 2024

Ciò che "CHICO ARGUELO" non ha mai detto...

A volte ci si imbatte in informazioni senza volere, per serendipità, ma se ne può fare tesoro per capire meglio l’Argüello delle origini.

Per puro caso ci siamo imbattuti in un libro che di tutto parla tranne che dell’Argüello: è l’autobiografia di un ex appartenente alla congregazione dei Servi della Chiesa di don Dino Torreggiani.
Però un intero capitolo è dedicato ad un certo CHICO ARGUELO, un predicatore che arrivò nel 1967 a predicare durante gli esercizi spirituali che alla fine dell’anno scolastico si tenevano a Ventoso, frazione di Scandiano, in Emilia Romagna.

Il libro si intitola "He Called Me by My Name" ed è scritto da un certo Nadir Martello.
Siccome è protetto da copyright, ne dovremo fare un riassunto, senza riportare frasi intere, ma chi fosse interessato può leggere la versione (non completa) online al link indicato.

A tutti è stato detto che l’Argüello è arrivato in Italia a luglio del 1968.
E INVECE NO.

C’era già stato quasi un anno prima ma, evidentemente, la modalità ristretta e poco ricettiva che incontrò all’interno dei Servi della Chiesa non ebbe fortuna e dovette ripiegare ad altra soluzione più in grande l’anno dopo.
Da questo emerge però che i rapporti con Torreggiani, chissà come mai ad Avila proprio mentre Kiko dava una delle sue primissime (due) catechesi in parrocchia, si erano già intrecciati.

Le informazioni che ha avuto questo Martello sono un po’ parziali, come evidentemente risultavano prima che si “aggiustasse” la biografia dell’Argüello per il grande pubblico.

Lo definiva un “artista e scrittore di canti spirituali”, proprio come lo definì mons.Morcillo, arcivescovo di Madrid dell'epoca, nella lettera inviata al cardinal vicario di Roma, Dell’Acqua.
Doveva aver continuato ad avere sue notizie anche successivamente, perché afferma che aveva formato piccole comunità in Spagna (due all’epoca, per l’appunto) e che poi ne aprì altre in Sud America, dato che nel 1967 non ci pare proprio che il Movimento Neocatecumenale fosse arrivato in Sud America.

Interno del disco dello
"scrittore di canti spirituali" - 1967
Oppure sì? L’Argüello si era già spinto in Sud America, terra con molte connessioni con la Spagna, prima ancora di arrivare in Italia ed ottenere il permesso dalla Santa Sede?
Mah, non lo sapremo mai…

Il sig. Martello conferma che Kiko fu invitato da don Dino Torreggiani che lo incontrò in Spagna, dove i Servi della Chiesa avevano delle case, per parlare con loro agli esercizi spirituali ed, EVENTUALMENTE, FARE LA STESSA COSA IN ITALIA.

Deve allora essere intervenuto qualcosa che ha posto un freno, perché in Italia l’Argüello arrivò ben un anno dopo, a quel che si sa.

Bypassando tutte le vicende di Palomeras tra i baraccati, Martello afferma che le comunità costituite dall’Argüello erano formate da PERSONE DELLA CLASSE MEDIO-ALTA, ALLA RICERCA DI ESPRIMERE IL LORO CREDO “IN TERMINI BIBLICI”.

Cosa voglia dire "esprimere il credo in termini biblici" ci sfugge totalmente, ma quel che non ci sfugge è che l’ARGÜELLO SI PRESENTÒ DICHIARANDO CHE LE SUE COMUNITÀ ERANO COSTITUITE DA PERSONE DI CETO MEDIO-ALTO, COSA CHE POI NEI RACCONTI AUTOBIOGRAFICI PUBBLICI FU TRASFORMATA RADICALMENTE NELLE “ESPERIENZE TRA I POVERI”, CON L’INIZIO DELLA PRIMA “COMUNITÀ” A PALOMERAS ALTAS.
Anche a Zamora, seconda comunità catechizzata (non la prima, la prima fu Cristo Rey, parrocchia dei suoi genitori, dalla quale fu espulso dopo brevissimo tempo e tante polemiche), non ci risulta che ci fossero tanti ricconi della classe medio-alta.
Ma forse all’epoca pensava fosse meglio presentarsi come uno che arriva direttamente a convertire gli altolocati, fu dopo che cambiò.

Dice che il suo programma si chiamava NEO-CATECUMENATO.
Ma questa definizione non fu decisa a Majadahonda nel 1970?

Comunque, il nostro parvenu spagnolo, digiuno di ogni conoscenza e studio biblico teologico, DIEDE UN CORSO BIBLICO DI 3 MESI AD UN GRUPPO SELEZIONATO DI 25-30 PERSONE.

Ma ci rendiamo conto?
Chiunque allora può “dare corsi biblici”, chi se ne frega se ha o non ha studiato alla facoltà di Teologia o in seminario.

Ascoltiamo poi come proseguì l’”istruzione biblica di Chico Arguelo”.

Il gruppo originario fu ulteriormente selezionato e i “fortunati vincitori” CONTINUARONO CON UN’ULTERIORE ISTRUZIONE DI BEN 3 ANNI!

Scopriamo quindi che quando l’Argüello arrivò in Italia nel 1968, data ufficiale da tutti conosciuta, stava già impartendo corsi ed istruzioni bibliche tra i Servi della Chiesa e continuò anche mentre se ne andava nelle baracche del Borghetto Latino e mentre “istruiva” ai Martiri Canadesi e seguito.

Ma l’avranno mai saputo, ai Martiri Canadesi, che NON FURONO I PRIMI ITALIANI AD ESSERE ISTRUITI DALL’ARGÜELLO, avendo egli già iniziato in Emilia-Romagna, da perfetto sconosciuto e senza autorizzazione ecclesiale alcuna?

L’avranno mai saputo che mentre se ne stava bel bello nel Borghetto Latino a fare il povero, contemporaneamente ed anche successivamente si recava in Emilia-Romagna ad “istruire” un GRUPPO SELEZIONATO dei Servi della Chiesa?

Povero Martello, chissà cosa credeva quando afferma che “alla fine dei 3 anni di STUDI BIBLICI un membro fu selezionato per LA GUIDA”.

Guida di cosa? Di un manipolo di meno di 20 alunni che avevano fatto scuola ai suoi STUDI BIBLICI nell’arco di 3 anni?
Sicuramente sarà stata anche quella una “comunità” nella comunità dei Servi della Chiesa.

Ma che faceva questa GUIDA?

A turni formava un altro gruppo ed il nuovo responsabile del nuovo gruppo li GUIDAVA allo stesso modo.

Capito?
Quelli che poi chiameranno responsabili erano all'epoca chiamate GUIDE e quelle che poi chiameranno comunità all'epoca erano chiamati GRUPPI.
Comunque sia però, si STUDIAVA LA DOTTRINA BIBLICA DEL PROF. ARGUELO, laureato si vede all’Università Teologica del Nulla.

Ogni “gruppo” aveva la sua paraliturgia domestica (!!) il giovedì e l’Eucarestia il sabato nella chiesa parrocchiale.

C’era anche chi prestava una chiesa all’Argüello in Italia già nel 1967. Roma un corno.
KIKO ARGÜELLO ARRIVÒ IN ITALIA NEL 1967 
e precisamente in EMILIA ROMAGNA.

Il giovane Martello era impaziente che arrivasse "Chico" e la sua AMICA, "CARMENCITA".

Sì, ho trascritto bene, CARMENCITA E CHICO!!!

Chico Arguelo e l'amica Carmencita
Arrivarono a Venoso a settembre 1967, dove incontrarono tutti i Servi della Chiesa ed il sacerdote Mario Prandi.

Com’era CARMENCITA? Era una donna ben piazzata DALLO SGUARDO SEVERO. Già severo all’epoca. Era già laureata in Teologia. 

Purtroppo né CHICOCARMENCITA parlavano una parola d’italiano, MA LE LORO PERSONALITÀ PARLAVANO PER LORO. Già affascinavano la gente con il fascino dello straniero, perché evidentemente di ciò che dicevano si capiva poco e nulla. Forse c’era anche il rischio concreto che si capisse male, fischi per fiaschi.

Dato il fascino dello straniero dalla lingua incomprensibile, tranne uno o due, tutti andarono d’accordo con loro.

Di solito gli esercizi spirituali li guidava don Mario Prandi, parroco di Fontanaluccia e fondatore delle Congregazione delle Piccole Sorelle del Carmelo, non l’ultimo arrivato, insomma.

Quella volta però furono “istruiti” da quel certo Chico, e Martello pensò che don Mario Prandi si sentisse minacciato per la sottrazione del ruolo. Molto probabilmente invece si fidava poco.

Martello credette che don Mario, essendo un pretemesso da una parte da un laico”, iniziasse a fare rimproveri per gelosia, perché dal secondo giorno di “istruzione arguelliana”, alla presenza di una cinquantina di appartenenti ai Servi della Chiesa, obiettò che il parlare totalmente in spagnolo non aiutava a comprendere.

Aveva forse torto?
Anche don Dino, a Roma, si offrì come traduttore simultaneo. Normale.

Don Mario arrivò addirittura a dire che, dal momento che non si capiva nulla, forse Chico stava perdendo tempo.
Ma siccome quella mattina don Mario era arrivato tardi, il provocatore Chico chiese proprio all’autore del libro in esame che facesse un riassunto di quello che era stato detto nella prima ora.
Volete saperlo? Miracolo! Il ragazzo ripeté tutto, senza omettere una virgola.
Sarebbe interessante sapere se il resoconto del ragazzo era davvero ciò che aveva detto l’Argüello: per ottenere di far fare una figuraccia a don Mario, Chico certamente avrebbe avallato il riassunto, per dimostrare che “parlava le lingue”.
Magari il riassunto era sballato, ascoltato secondo una formazione ecclesiale pregressa, che induceva a prendere per buone certe affermazioni meno comprensibili.

L’istruzione di Chico era una “catechesi” centrata sulla Resurrezione che, come si premura di specificare Martello, non è da confondersi col Catechismo (l’abbiamo sempre pensato anche noi: che c’entrano le catechesi dell’Argüello col Catechismo?). 
La differenza, secondo Martello sta nel fatto che le catechesi di Chico, per “induzione” (che vuol dire?) sono UN’ESPOSIZIONE BIBLICA SULLA REDENZIONE CRISTIANA BASATA SULLA BIBBIA, mentre il Catechismo sarebbe un insieme di brevi domande e risposte. Ma che definizione sarebbe? Chico, lo spagnolo, deve aver passato bene questo strano concetto.

Il perno dell’istruzione trimestrale di Chico era il mistero Pasquale: il nostro autore scrisse tutto quello che usciva dalla bocca del fascinoso spagnolo e “ne fece tesoro”.
Chissà che sforzo, per un italiano, scrivere tutto quello che esce dalla bocca di uno che parla spagnolo!
Speriamo per lui che abbia scritto bene…

Martello gradì molto l’esperienza con Chico nella SETTIMANA degli esercizi spirituali.

Arriva Kiko a predicare
e in meno di un anno i Servi della Chiesa
perdono cinque vocazioni
Capì la forza di una personacarismatica”. Anche se parlava spagnolo, era carismatico, come tutte le persone affette da disturbo istrionico della personalità.
Se non ci affascina quello che dicono, ci affascina la loro personalità carismatica, che induce a credere alle loro parole, anche se pronunciate in una lingua non conosciuta dall’ascoltatore, quindi piuttosto incomprensibili.

Che il fascino risiedesse nel personaggio più che nella predicazione, lo si evince benissimo dal fatto che Martello si riproponeva di predicare NEL MODO in cui aveva sentito predicare l’”Arguelo”, NON COI SUOI CONTENUTI. Perché l’Argüello, con la sua personalità carismatica ed il fascino dello straniero, aveva “messo il fuoco” dentro di lui.

Martello non aveva dubbi sul “COME” lo avrebbe fatto, ribadisce.

È un po’ come quando i catechisti imitano “Chico” negli atteggiamenti e nell’accento spagnolo: stanno riproducendo il “COME”, del contenuto non importa.
Imitano, come si riproponeva anche Martello di imitare Chico.

L’avvento di Chico nei Servi della Chiesa pose molte VOLUTE e TENDENZIOSE domande:
"È necessario vivere in un istituto secolare per essere un vero cristiano – e se sì, perché? Se no, a che serve? Cosa vuol dire essere un prete o un laico? Quelli fuori dalla Chiesa non sono migliori di quelli dentro?"
Risultato?

Alla fine dell’anno 5 membri dei Servi della Chiesa lasciarono l’Istituto.
Li aveva messi in confusione davvero.
E bravo Chico. Congratulaciones.

Martello imputa quell’abbandono al “NUOVO PROCESSO CHE RUPPE LO SCUDO PROTETTIVO DELLA VECCHIA FEDE”. Credeva che ciò non accadesse solo nel suo Istituto, MA NELL’INTERA CHIESA.

Capito cosa passava in lingua spagnola il prof. Chico Arguelo?
Alcuni credettero che LO SCUDO PROTETTIVO DELLA VECCHIA FEDE andasse rotto e credevano che ciò avvenisse nell’intera Chiesa, che non ci fosse chi quello “SCUDO PROTETTIVO DELLA VECCHIA FEDE” lo voleva salvaguardare.

Il povero Martello, frastornato dalla personalità di Chico, afferma che don Dino Torreggiani e don Mario Prandi NON HANNO MAI CAPITO IN COSA CONSISTESSE QUESTO “DOLOROSO” CAMBIAMENTO, O LA RAGIONE DI ESSO.

Meno male, così si comprende che quel “cambiamento doloroso” che voleva “rompere con la vecchia fede”, è stato rifiutato dai due preti presenti, anche dal tanto decantato don Dino Torreggiani, che è poi sparito dalla scena Kikiana per sempre.
Infatti mi chiedevo perché don Dino fosse completamente sparito: l’ho capito adesso, attraverso questo libro.

Sentire predicare a lungo l’Argüello è stato differente che ascoltarlo ad Avila, quando parlava dei poveri, che don Dino amava. In Italia, questo Chico, voleva rompere con la vecchia fede ed apportare CAMBIAMENTI dolorosi. Cosa che don Dino rifiutò, grazie a Dio. Nel 2004 si è iniziato il processo di beatificazione di don Dino Torreggiani, quello che non volle credere a Chico.

C’era anche un altro prete agli esercizi spirituali: don Alberto Altana, che secondo Martello non si espresse perché durante gli esercizi DORMIVA MOLTO a causa di certi medicinali che assumeva.
Avendo esperienza delle catechesi kikiane, tendo a pensare che questo don Altana dormisse perché in primis non le capiva, essendo in spagnolo, ed in secundis perché gli risultavano poco interessanti e molto soporifere. Durante le catechesi, garantisco, c’è un’infinità di persone che dorme.
Molti potranno confermare.

C’era anche un laico, Ugolini.
Anche lui non badava a questo Chico e se ne stava per conto suo a pregare il rosario.
Infatti nel 1973 fu ordinato prete e non lasciò l’Istituto come altri fecero, essendo entrati in confusione dall’ascolto della dottrina kikiana del prof. Chico Arguelo materializzato dal nulla.

Online la biografia di Nadir Martello è scarna.
Si dice soltanto che emigrò in Australia più di 37 anni fa, avendo sposato un’australiana, e che ci vive tutt’oggi. 
Anche lui quindi lasciò l’Istituto, si sposò ed ebbe 3 figli. 
Si dichiara cattolico per nascita, ma molto vicino e simpatizzante alla fede Ortodossa Orientale.

Nella stesura del libro, nemmeno si ricordava o nemmeno sapeva l'esatto nome di Kiko Argüello, per dire che segno ha lasciato colui che lì per lì gli mise "il fuoco dentro".
Per dire anche quanto ne poteva capire o conoscere della lingua spagnola. Chissà che avrà capito delle catechesi kikiane...

C’è riuscito, Chico Arguelo, alla fine, a strappare i cattolici dalla loro fede.
Molti se ne sono andati, c’è chi s’è volto alla Chiesa Ortodossa…
Hanno resistito soltanto quelli della VECCHIA FEDE, che non gli hanno prestato ascolto e che non hanno accettato il NUOVO PROCESSO DI ROTTURA. Tanto che don Dino Torreggiani potrà essere dichiarato BEATO.

46 commenti:

  1. Serendipità è l'acronimo di :

    Solo Eresie Ridicolmente Evanescenti Neocatecumenalmente Demenziali Inducono Portentose Idee Tragicamente Assurde

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  2. Dalla sua pagina Facebook, don Ariel ci segnala l'ennesima testimonianza di barbarie liturgica neocat, nella fattispecie di un patetico "la-la-lalla-la-la-laaaa" cantato col solito tono depresso e calante, e alternato ai battimani da curva da stadio (e hanno il barbaro fegato di chiamarla "liturgia", e sarebbe roba che a detta di Kiko porta i fratelli di comunità "dalla tristezza all'allegria").
    Era stato originariamente postato su Instagram in tono sarcastico e in pochi giorni ha raccolto oltre 50mila "Like" tra i seguaci di quella pagina. Cioè, per quanto riguarda quel solo post, ci sono almeno 51mila persone che si stanno facendo beffe del Cammino, con o senza il nostro blog, con o senza don Ariel.

    (Ora ci manca solo un pasqualone Scemo Numero Due che vada lì a commentare: "href="per me don Ariel potrebbe benissimo essere Tripudio, anzi, è proprio Tripudio!").

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  3. Dopo essermi letto i contenuti di due discorsi-manifesto di celebri nativi, il secondo più che letto “sciroppato” visto che il testo occupa quasi un migliaio di pagine, apprendere che la massima espressione della civiltà “occidentale”- comprendente in essa i più preparati esponenti della cultura religiosa -, abbia occupato terre non sue, scacciato i suoi abitanti, utilizzato i beni di questi per concludere tale glorioso percorso di civilizzazione-evangelizzazione (entrambe non richieste ma subite) per riunirsi infine a cantare, tutti insieme appassionatamente, più deficienti di quei deficienti che vanno a vedere qualche pop star abbondantemente svestita per l’occasione (sennò come egli scatrami 100 euri se vai vestita?) la-la-lalla-la-la-laaaa", come atto supremo di devozione, mi getta nel più più sconforto e al contempo nell’indignazione più totale.
    C’è gente che è morta o è stata ridotta all’infelicità (lo dicono loro non lo dico io) solo perché dei cerebrolesi potessero galloriare sulle loro ossa invendicate una così totale idiozia!
    Se le cose rimangono in questo modo direi che questa è una delle prove principali della non-esistenza di dio (minuscolo per necessità)

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    1. Come disse il vescovo Schneider, "il Cammino è una setta protestante-ebraica che di cattolico ha solo la decorazione".

      La "decorazione" non è certo in quelle liturgie, quegli orridi (e costosi) orpelli, quelle canzonette, quell'atteggiamento settario... la "decorazione" è solo negli elogi dei prelati "oliati" o minacciati, nelle nomine di Kiko a "consultore" (che non è un titolo nobiliare ma solo l'incarico di trasmettere al Cammino ciò che la Santa Sede ordina a tutti i fedeli), ecc.

      E naturalmente il "dio" di cui tanto si riempiono la bocca i neocatecumenali, non è il vero Dio annunciato dalla Chiesa, ma è solo un termine per indicare i soldi e il prestigio della setta kikolatrica.

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    2. E poi pensavo ai "frutti", risposta sempre pronta da parte dei neocatecumenali ad obiezioni di ogni tipo.

      Intanto bisogna vedere se i frutti sono buoni o geneticamente modificati per apparire sani e belli.
      Ma, soprattutto, se i frutti rimangono circoscritti alla sola ed unica Fondazione Cammino Neocatecumenale, alla Chiesa Cattoliche cosa ne viene?

      Se il Cammino riversasse i frutti che produce (ben minori di quanto decanta) nella Chiesa Cattolica, allora se ne potrebbe parlare.
      Ma sono frutti che rimangono solo all'interno della Premiata Ditta, proprio come un'impresa che produce utili per sé stessa.
      Seminari del CAMMINO
      Salette esclusive solo per chi ha finito il CAMMINO
      Pasqua del CAMMINO
      Lavanda dei piedi del CAMMINO (mai in Coena Domini)
      Messe al sabato del CAMMINO
      Post-cresima del CAMMINO
      Arredamento, dipinti e ammenicoli vari del CAMMINO
      Itineranti che portano solo il CAMMINO e le sue catechesi
      Missionari e famiglie che portano solo il CAMMINO e le sue catechesi
      Figli obbligati a fare il CAMMINO
      Canti del CAMMINO indisponibili al di fuori, tranne pochissimi
      Incontro vocazionale del CAMMINO sfruttando la GMG del Papa e spesso gli spazi allestiti
      Collette, decime ed esborsi vari che rimangono nel CAMMINO...

      E poi, i nuovi adepti (quei pochissimi che ancora abboccano), vanno a rifinire in questo puzzle intitolato "IL CAMMINO", abbandonando la Messa domenicale, la Pasqua parrocchiale, la Coena Domini parrocchiale, l'Adorazione della Croce parrocchiale...
      Molti figli più giovani del Cammino nemmeno sanno com'è la vita parrocchiale, credono che le parrocchie siano tutte come il Cammino, che la Chiesa sia tutta come il Cammino.

      I frutti, quindi, che sarebbero un po' di preti, itineranti e missionari, lavorano per la Ditta "IL CAMMINO" e chi viene precettato da loro, specialmente in paesi dove il cattolicesimo è quasi assente, mai saprà cosa sono e come vivono le parrocchie, dato che si ritrovano in case, alberghie o sedi neocatecumenali.

      Se quindi la Chiesa è il campo, che se ne fa al suo interno di una piccola serra privata che produce frutti propri solo per sé stessa?
      Marco

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  4. Io mi domando come uno che nessuno conosceva (ma Carmen sì, molti, aveva anche uno zio vescovo mi pare), abbia ottenuto credibilità nella Chiesa raccontando un'autobiografia mai verificata e portando con sé a Roma solo una letterina estorta a Morcillo in cui si diceva molto chiaro che era un musicante capace di catalizzare intorno a sé le persone. Niente sulla preparazione dottrinale o teologica. Niente sulle dottrine predicate. Magari Morcillo nemmeno sapeva bene se predicava o quello che predicava. Sapeva solo che all'inizio si era mostrato "obbediente" alle limitazioni liturgiche operate da Morcillo stesso.
    All'inizio...

    Uno qualsiasi, sbarcato in Italia con all'attivo solo meno di dieci "comunità" in Spagna, alcune delle quali svanite dopo pochi anni di contrasti (vedi Argüelles e Avila).
    Uno che ha raccontato amplificando e inventando situazioni ed eventi mai verificati, primo fra tutti l'apparizione della Vergine Maria (col bambino = Gesù), che sarebbe l'ispiratrice delle sue comunità.
    E se poi l'apparizione non fosse stata vera?
    Non sarebbe vera neanche l'ispirazione.
    E se non è vera l'ispirazione, chi ha "ispirato" le piccole, chiuse e autoreferenziali "comunità neocatecumenali", che portano divisione ovunque vanno?

    Lo spagnolo è stato accettato a pacco chiuso, senza nemmeno chiedersi perché Torreggiani sia per sempre sparito dalla scena.
    Strano, no?

    Ora sappiamo che nel 1967, ben un anno prima dello sbarco a Roma, faceva pratica in Emilia Romagna.
    Mai detta questa cosa.
    Perché?
    Non dava lustro come credenziale?
    Non c'era ancora nessuna lettera di Morcillo, ma solo la buona fede dell'utile Torreggiani.
    Nessun futuro nei Servi della Chiesa?

    Ma chi era Argüello davvero?
    Nessuno lo sa tranne Carmen, che in una delle sue dichiarazioni degli ultimi tempi raccontò che l'aveva conosciuto PRIMA delle baracche, proprio a casa sua, dove flirtava con una svedese, mangiava pollo e suonava la chitarra (l'hobby dilettantistico con cui ha continuato a divertirsi per 60 anni nel privato delle sue stanze, musicando motivetti con ritmo sempre uguale).
    Carmen pensò: "Questo è un bambino!", racconta.

    Siccome nella Chiesa non è mai stato uso accettare predicatori sconosciuti e non comprovati, che non avessero almeno una certa solida fama, mi viene da pensare che l'iniziale successo di questo istrione sia stato ben pilotato da certi burattinai dell'epoca che gli avevano promesso che avrebbe rivoluzionato la Chiesa.
    Dal mamotreto delle catechesi iniziali si capisce bene questo. Credeva e predicava che le parrocchie sarebbero diventate "comunità di comunità neocatecumenali".
    O era pazzo, o qualcuno glielo aveva fatto credere...

    Chi non si presenta per quello che è fin dall'inizio, pompando, inventando e lodandosi, non è credibile in quanto menzognero.
    E chi è il padre della menzogna, che conosce a menadito le Scritture, ma le stravolge dando loro significati diversi?
    Marco

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  5. Notate quali sono gli antidoti contro il cammino:
    L'amore vero verso il prossimo e i poveri (don Dino)
    e il Santo Rosario,
    Infatti ne Don Dino che amava i poveri ne Ugolini che stava li a pregare il Rosario si sono fatti confondere dalle catechesi.

    Queste sono 2 armi che tutt'oggi I catechisti disprezzano...
    Ed io ho adottato l'arma del Rosario e sta funzionando anche nella mia vita, piu di mille tappe e catechesi....

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  6. Signori, credevo di andare ad assistere ad una normale catechesi ma poi mi sono reso conto di essermi trovato ad una catechesi neocatecumenale, non sapevo neanche chi fossero, cose da matti ! Penso a tutta quella gente ignara che ho trovato all'incontro, che fare ?

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  7. Stavolta ho fatto lo screenshot così se sparsce come l'altra volta ho le prove.

    Il Santo Padre Francesco ha ricevuto questa mattina in Udienza:

    - Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

    - S.E. il Signor Faustin-Archange Touadéra, Presidente della Repubblica Centrafricana, e Seguito;

    - Il Signor Kiko Argüello, Iniziatore del Cammino Neocatecumenale;

    Kiko in udienza da Papa Francesco

    Frilù

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    1. Stavo per farlo io.
      Avevo infatti già anticipato tempo fa' , che il Cammino, con l' attuale Chiesa, capitanata da Papa Francesco e da
      S.E. il Card. Victor Manuel Fernandez, avrebbe potuto continuare a fare i propri comodi.
      Tranquilli, anche la megera Serva di Dio verrà canonizzata, magari in modo farlocco, ma sarà Santa.
      di più su:

      https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-01/papa-francesco-udienza-kiko-arguello-cammino-neocatecumenale.html

      Ruben.
      ---

      Elimina
    2. Nella redazione di Vatican News imperversano diversi kikolatri e l'articolo è ovviamente il più fumoso possibile. Un laico non viene convocato dal Papa per sentirsi "incoraggiare alla missione". E nemmeno succede che un laico ottenga udienza per dirgli "ehi, io faccio missione", e il Papa "il tempo del Papa è prezioso e non va sprecato per la vanità di un laico" (e poi i titolisti kikolatri "ehi il papa ci incoraggia alla missione 157 seminari in 249 nazioni del mondo con 7693 comunità ciascuna!"). È più probabile che quest'ultimo caso veda annullata l'udienza all'ultimo momento (e sparire l'indicazione già data sul sito del Vaticano)...

      Quindi non c'è da aspettarsi che sia stata un'udienza di cortesia, né che il Novello Tripode abbia qualcosa da festeggiare.

      Infine, direi che più i kikolatri spingono per beatificare la megera Carmen, e più ottengono l'effetto opposto (è come se dimenticassero che Bergoglio è un gesuita, cioè particolarmente allergico a chi ha fretta...).

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    3. Sempre grato a by Tripudio, per il suo prezioso ottimismo; nonostante i "mala tempora", riesce sempre infatti, a vedere un po' più in là.
      Grazie,
      Ruben.
      ---

      Elimina
    4. Sono perfettamente d'accordo.
      Il Papa non concede udienze private per sapere com'è andata la Convivenza degli itineranti e poi incoraggiare solo alla missione.

      Le testate online che hanno dato la notizia sono state solo 4: Vatican News (naturalmente), Avvenire, Faro di Roma e le Suore del Preziosissimo Sangue. Più il sito del Cammino Neocatecumenale.
      Tutte hanno riportato lo stesso discorso prefatto: letta una, lette tutte.

      Praticamente sembra abbiano parlato solo i neocatecumenali, come sempre vantandosi dei numeri.
      Francesco avrebbe solo rammentato la co-fondatrice della Fondazione Cammino Neocatecumenale (cosa ovvia), nulla dicendo a proposito della causa di beatificazione in corso, e li avrebbe incoraggiati a proseguire l'evangelizzazione anche con i seminari RM.

      E qui il tasto è dolente e poco credibile, perché proprio Francesco ha recentemente inviato una visita apostolica ai seminari di Spagna affinché riducano i numeri e accorpino.
      Ha inoltre dichiarato in diversa sede che i seminari al di sotto dei 25/30 seminaristi non sono ammissibili e quindi dovrebbero sparire o venire accorpati quasi tutti gli RM di Spagna.
      Come risultato della visita apostolica, tra le altre, è stato consegnato ai vescovi spagnoli un documento da parte del Dicastero per il Clero in cui si parla di "unità della formazione in modo che ci sia un unico processo di formazione" e risulta che Francesco abbia insistito sul fatto che i sacerdoti devono essere capaci di "generare comunione" (aspetto in cui la prevalenza dei preti neocatecumenali difetta).
      Magari è proprio di questo che ha parlato Francesco?

      Il più onesto dei comunicati è quello del Faro di Roma, il quale ammette che il copia-incolla della notizia apparsa sulle 4 testate è stata ripresa dal "comunicato del Cammino" (quello sul loro sito).
      E infatti è proprio così.
      Tutto quel poco che è stato reso noto è avvenuto SOLO ad opera del Cammino.

      Naturalmente, sappiamo bene che il Cammino (ma anche altri eh) rende noto solo ciò che va a suo favore e quindi capiamo altrettanto bene che il non-detto è sfavorevole e di gran lunga superiore al "detto".

      Tanto fumo (ora meno anche di quello) e niente arrosto.
      Marco

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    5. A seguito di quanto sopra detto nei commenti, ovvero che nel Cammino va sempre tutto bene, nonostante le contrarietà,
      mi piace riportare le seguente lettera ;

      "Fratelli:
      stamattina abbiamo avuto un primo incontro col prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, mons. Gerhard Ludwig Müller, in un clima disteso e dialogante. Abbiamo deciso insieme di proseguire il dialogo ai primi di gennaio.

      Grazie per le vostre preghiere, ma vogliamo anche pregare in questo tempo di Natale. Confidando nella Vergine Maria, speriamo che tutto vada bene.

      Kiko, Carmen e don Mario

      Roma, 17 dicembre 2012"

      Il "primo incontro" era una seduta "Feria IV"(inquisitoria).
      Se ne tenne un'altra, come annunciato nelle lettera, nel gennaio
      2013, da dove scaturì una sentenza molto grave nei confronti
      del Cammino, mai resa operativa, per il cambio ai vertici della Chiesa, con grande sollievo di Kiko(esistono filmati a proposito).

      La sentenza quindi esiste; non è stata mai cassata, solo sospesa e si sa che in Vaticano non si butta mai nulla.

      Ruben.
      ---


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  8. Cmq in tutti questi anni non avete parlato della privazione del sonno per indebolire il cervello degli adepti quando si fà la prima ,seconda,terza iniziazione alla preghiera invitando di alzarsi alle 03:00 di mattina, cosa che manco tra poco i religiosi fanno !

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    1. Anche questo aspetto descrive come il Cammino Neocatecumenale sia solo uno scimmiottamento pure delle regole degli ordini religiosi, che hanno tentato di applicare a persone che non hanno fatto alcun voto e che continuano a svolgere attività e vita liberamente, senza discipline da osservare.

      È naturale che se uno non è obbligato da una regola che volontariamente ha assunto, normalmente si senta libero di non osservarla e i neocatecumenali, nella grandissima parte, non osservano quasi nulla di ciò che pesa.
      Ricordo i periodi delle lodi alle 6 del mattino in parrocchia: su oltre una sessantina di precettati, eravamo sempre meno di dieci.
      Ricordo la veglia notturna del Corpus Domini, stessa cosa. Dopo i primi due/tre anni in cui si riuscivano a fare almeno tre gruppi, alla fine c'era a stento un unico gruppo malnutrito.
      Ricordo le preparazioni per la Pasqua al sabato mattina: era impossibile formare più di un piccolo gruppuscolo e partivano telefonate a tutti perché venissero anche all'ultimo minuto.
      Ricordo che molti (compreso me) confessavano di non alzarsi la notte perché poi non riuscivano ad affrontare una giornata di lavoro, famiglia, figli, comunità, catechesi, convivenze...

      Tutto parte dalla libera interpretazione dello spagnolo che predica che i consigli evangelici devono essere osservati da tutti (tranne che da lui), come se fosse possibile e compatibile per gente che lavora 8 ore al giorno, con famiglia e figli, fare le stesse cose che fanno i religiosi tutti i giorni.

      Lo spagnolo ci ha provato a dare "regole" pseudo religiose a persone con lavoro e famiglie spesso numerose, credendo di far fare bella figura alla sua Fondazione.
      In realtà la percentuale di quelli che le osservano tutte, o in parte, è veramente irrisoria.
      Magari la gente lo fa all'inizio, presa dalla novità, ma abbandona molto presto o lo fa a proprio comodo, una volta sì e 10 no.

      Questo non perché i consigli evangelici di castità, povertà ed obbedienza non debbano in qualche misura applicarsi anche ai laici sposati, lavoratori e con figli, ma bisogna intenderli in un'accezione relativa che sia compatibile con le esigenze di chi, se vuole sopravvivere e campare una famiglia anche numerosa, non può disporre di tempo, energie e situazioni uguali a quelle di chi non le ha.

      Per far credere che i suoi neocatecumenali siano più cristiani degli altri, lo spagnolo ha dispensato regolette a destra e a manca. Regole che pochissimi rispettano.

      Stai tranquillo che la deprivazione del sonno dura per poco tempo, una volta finito il passaggio dedicato.
      I neocatecumenali sono gente a cui piace apparire e scomodarsi poco, quindi le cose che "non si vedono" e comportano sacrifici le abbandonano per prime.
      Ultimamente, dopo l'era covid e guerra, so che questo accade anche per la decima.
      Non siamo più nel boom economico come negli anni '70. Ora la gente ha mille difficoltà anche sul piano economico e "obbedisce" meno.
      Già, comunque, anche la decima era molto meno praticata quando ancora c'ero io dentro a quella palude. Lo so perché ero responsabile e contavo "il malloppo".

      Ora il Cammino è fatto da quelli del "quando posso e quando voglio", i talebani sono diminuiti a vista d'occhio e diminuiranno sempre più, una volta che tutti i sessantottini saranno passati a miglior vita.
      Il Cammino sarà allora un guscio vuoto più che nel passato, fatto solo delle 613 mitzvòt che nessuno pratica più.
      Marco

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  9. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più musicale

    Kiko era a Roma ed è andato ad ascoltare la messa nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove un bellissimo coro eseguiva canti gregoriani. Orrorizzato ha implorato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha trasformato quei canti negli ottimi canti del Cammino, con questo stratagemma : i fedeli del Cammino li presenti sentivano i canti di Kiko, quelli non del Cammino i canti gregoriani. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "eccelso, hermano cardenal. Carmensita ha fatto una Pentecoste 2.0. dove ognuno sentiva parlare nella sua lingua. Solo una sancta de categoria superior può fare esta cosa, quindi va premiada con la beatificasion. Procedamos".
    Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente due cofanetti di CD : il primo con 400 canti gregoriani, eseguiti dal Coro della Cappella Sistina, il secondo con 400 canti del Cammino eseguiti da Filippucci, e un biglietto : "Sancto Padre, cosa es melio , el primo o il secondo CD? Scelga lei. Saludos Kiko".

    e la causa continua...

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  10. Nadir Martello
    fa rima con Kiko Arguello

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  11. Ragazzi stanno succedendo cose incredibili, il Signore esiste e lo sto sperimentando sulla mia pelle.. credo di starmi avvicinando ad una sorta di Conversione ma quella vera stavolta.. andare a Medjugorje probabilmente mi potrebbe aver cambiato la vita come anche senz'altro scrivere qua sogni tanto quando ne sento la necessità.. ora sono a Pregare in un Convento in Colle Val d'Elsa sempre con il gruppo con il quale sono a andato a Medjugorje.. oggi avevo anche la convivenza e pensavo di andare lì per chiudere i conti e salutarli definitivamente ma non me la sono sentita, ho avuto una paura e angoscia enormi.. ne ho dovuto parlare con 5/6 amici diversi prima di decidere, l'altra mattina ho pianto con il mi collega e poi con il mio responsabile al quale gli ho detto che se mi vuole vedere ancora sorridere e lavorare bisogna mi trovi una stanza per conto mio alla svelta.. ho l'appoggio morale di molti miei colleghi in questa lotta ed anche per risolvere tanti questioni della mia vita, per trovare stabilità e serenità.. oltre al supporto degli amici storici ed una ragazza che forse diventerà la mia chi lo sà.. per ora è stata una carissima amica da 15 anni.. sono davvero emozionato e felice di essere qui invece che in convivenza.. mi hanno telefonato stamani e non gli ho risposto poi li ho richiamati io e lo sento che c'è troppa distanza, mi dicono che posso andare lì a dirgli tutti i miei dubbi e le mie sofferenze ma io non ho più nessuna voglia di espormi in questo modo.. in famiglia son diventato un leone se insistono con questo atteggiamento intimidatorio ho diverse persone che andrebbero a parlare per farli smettere prima che li porti tutti in tribunale.. tanto ritornano sempre sugli stessi punti e non posso più sprecare energie per loro ne ho talmente tanto bisogno per me che non ho altro da offrire.. non so che dire, vi ringrazio e spero alla svelta di stare per conto mio e di valorizzare al massimo la libertà che avresti conseguenza.. grazie di tutto, continuerò a leggervi e non mollerò mai, son più forte di loro ed ho il Signore con me ma quello vero.. il vostro Simich

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    1. Mi permetto di citare.

      Questo post è tratto dalla pagina facebook di Silere non possum:

      IT - Le udienze che Papa Francesco concede al signor Francisco José Gómez Argüello Wirtz sono motivo di preoccupazione per la Chiesa Cattolica intera.
      In questi anni il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha perseguitato moltissimi fondatori (a volte ingiustamente). Quest'uomo, invece, pur essendo certe alcune sue gravi condotte, viene accolto ed incoraggiato.
      Gli abusi spirituali e psicologici che avvengono all'interno del Cammino Neocatecumenale sono acclarati e le vittime sono molteplici.
      Un'altra realtà preoccupante sono i seminari del Cammino Neocatecumenale. I seminaristi vengono formati senza alcun contatto con la realtà diocesana, in un clima psicologicamente malsano e con nessuna attenzione all'aspetto umano ed affettivo.
      Questi gravi segnali d'allarme devono essere motivo di preoccupazione e devono far si che il Dicastero competente inizi un processo di riforma di questo movimento laicale.
      www.silerenonpossum.com

      EN - The audiences Pope Francis grants to Mr Francisco José Gómez Argüello Wirtz are a cause for concern for the entire Catholic Church.
      In recent years, the Dicastery for the Laity, Family and Life has persecuted many founders (sometimes unjustly). This man, on the other hand, although some of his serious conduct is certain, is welcomed and encouraged.
      The spiritual and psychological abuses that take place within the Neocatechumenal Way are well known and the victims are many.
      Another worrying reality is the seminaries of the Neocatechumenal Way. Seminarians are trained without any contact with the diocesan reality, in a psychologically unhealthy climate and with no attention to the human and affective aspect.
      These serious alarm signals must be cause for concern and must make the competent Dicastery begin a process of reform of this lay movement.
      www.silerenonpossum.com

      ES - Las audiencias que el Papa Francisco concede a Francisco José Gómez Argüello Wirtz son motivo de preocupación para toda la Iglesia católica.
      En los últimos años, el Dicasterio para los Laicos, la Familia y la Vida ha perseguido a muchos fundadores (a veces injustamente). A éste, en cambio, aunque es cierta su grave conducta, se le da la bienvenida y se le alienta.
      Los abusos espirituales y psicológicos que se producen dentro del Camino Neocatecumenal son bien conocidos y las víctimas son muchas.
      Otra realidad preocupante son los seminarios del Camino Neocatecumenal. Los seminaristas se forman sin ningún contacto con la realidad diocesana, en un clima psicológicamente insano y sin ninguna atención al aspecto humano y afectivo.
      Estas graves señales de alarma deben ser motivo de preocupación y deben hacer que el Dicasterio competente inicie un proceso de reforma de este movimiento laical.
      www.silerenonpossum.com

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    2. Il Papa - perfino uno come Bergoglio - ha "i minuti contati". Ha la responsabilità dell'intero gregge (un miliardo di cattolici), ma le sue giornate durano ventiquattro ore proprio come le nostre. E in quelle ventiquattro ore devono trovar posto anche riposo, preghiera, meditazione, sacramenti...

      Dunque mi permetto di pensare che ogni minuto del Papa, anzi, ogni minuto secondo, sia prezioso per tutta la Chiesa, che non meriti di essere sprecato. Perché se il Papa concede un'udienza a Tizio e Caio, non avrà tempo per ascoltar Sempronio e tanti altri: la giornata, anche quella del Papa, dura solo ventiquattro ore. (Ed infatti un Papa delega ai suoi collaboratori tutto ciò che non richiede assolutamente l'attenzione del Papa)

      In particolare, se Tizio è non solo eretico ma anche disubbidiente, l'udienza sarà tempo perso. Far perdere tempo al Papa, anche solo un minuto, anche solo un minuto secondo, equivale a fare un danno a tutti i cattolici. Che si tratti di Wojtyła, Ratzinger o Bergoglio, quando Kiko va in udienza fa danno a tutta la Chiesa, semplicemente perché non ha alcuna intenzione di ubbidire, perché ha già pronte tutte le scappatoie e tutti gli alibi per far di testa sua. E lo sanno tutti, anche quelli che organizzano l'udienza. Figuratevi se non lo sa il Signore, al quale tanti pastori - anche Pontefici - saranno severamente chiamati a rispondere riguardo all'aver lasciato che il Cammino devastasse tantissime anime.

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    3. Caro Simich, sono contento per te. Che il Signore ti accompagni sempre in questa rinascita. Non ti sentire obbligato a spiegare nulla di tuoi ex-fratelli. Dio ci ha creati liberi, tu non hai nessun "obbligo" verso di loro. Il Signore continuerà a guidare i tuoi passi e ti accompagnerà nelle tue scelte.
      Porto

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    4. "Tripudio ha rotto i coglioni" si può scrivere o mi censurano?

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    5. Non si può scrivere, poiché:

      1) non cambia il valore dei contenuti di questo blog
      2) non si capisce chi è il rotto, visto che non sa neppure firmarsi
      3) la grande notizia della rottura non contribuisce alla discussione
      4) il sottoscritto è un emerito signor nessuno che non vede l'ora di dedicarsi ad altro (c'è tanto lavoro da fare per il blog Chiesa e Postconcilio), ma finché il Cammino continua a propagare inganni, menzogne, vere e proprie eresie, e calpestare letteralmente e figurativamente il Santissimo Sacramento, questo blog avrà motivo di esistere

      Queste oltre 2600 pagine di blog aiutano i fratelli del Cammino non totalmente votati alla kikolatria, e anche i cattolici che per caso si soffermino a leggere, a riflettere sulla realtà del Cammino, e a capire che il vero ispiratore del Cammino è il demonio, perché praticamente tutto ciò che fa e che dice il Cammino (e i suoi esponenti, e soprattutto i suoi capi), è contro la carità cristiana, è contro la speranza cristiana, è contro la fede cristiana, anche se menziona mille volte il nome di Nostro Signore.

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  12. O.T. : Monache di Pienza e Cammino Neocatecumenale, interessante da Mons. Viganò:

    https://www.youtube.com/watch?v=U64Ax0xWkxg&t=1230s

    Ruben.
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    1. dispiace dirlo ma tutta questa storia di Viganò ha molto di torbido, non basta che spari da sempre a zero sui NC per convincermi della sua bontà, il primo che si sta facendo una Chiesa parallela è proprio lui e tutto ciò non va bene.

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    2. Ha "molto di torbido" solo se ti limiti a leggere le notizie dei giornali. Che hanno molto di torbido e anche molto interesse a infangarlo.

      Mons. Viganò ha ormai 83 anni. In condizioni ordinarie sarebbe rimasto uno dei tanti sconosciuti prelati spostati qua e là (era nunzio pontificio, aveva avuto incarichi a Roma) e avrebbe concluso i suoi giorni senza apparire sui notiziari ecclesiali tranne che per qualche nuova nomina.

      Era già inviso a diversi alti papaveri vaticani perché quando lavorò al Governatorato sanò il deficit imponendo la verificabilità dei costi. L'anno dopo, nel 2011, gli voltò le spalle anche il potente e oscuro Bertone (quello che nel frattempo, pur non avendo competenza sul caso, aveva tentato di evitare la chiusura del seminario neocatecumenale di Takamatsu).

      Un giorno si imbatté nel caso di due prelati piuttosto scandalosi, e come suo dovere fece una segnalazione alla Santa Sede. Solo che dalla Santa Sede, anziché pervenire almeno uno straccio di provvedimento, arrivano silenzi e complicità, e i prelati omosessuali scandalosi lì nell'Honduras continuano a dar pubblico scandalo. Viganò, come suo dovere, fa "escalation" fino al Papa, e per tutta risposta viene trasferito, umiliato, azzittito, rimproverato. Si ritrova a dover difendere addirittura la tesi (già poco credibile all'epoca, e successivamente smentita dai fatti e -pare- da una menzogna dello stesso Bergoglio) che il Papa non sapesse niente, o che fosse stato male informato, e nel frattempo parte una campagna stampa contro Viganò (incredibile che anziché sguazzare nel caso dei prelati scandalosi - argomento ghiottissimo per i giornalisti -, i giornali si dedichino a infangare Viganò affermando che volesse una promozione di prestigio, e altre fandonie del genere). Avvenne la stessa cosa - ma di dimensioni ancor maggiori - sul caso McCarrick, che era ospite d'onore al seminario neocatecumenale di Newark. Da notare che le prime documentate denunce Viganò le scrisse già nel 2007 a Benedetto XVI, e che Bertone e altri segretari di Stato (Sodano prima e Parolin poi) erano stati messi puntualmente al corrente da Viganò delle porcate di McCarrick.

      Dunque non è strano che Viganò, perseguitato, cominci a farsi qualche domanda seria sulla fede, sul Vaticano II, sulla responsabilità dei singoli pastori di anime. Già dal 2010 un conoscente gli aveva allestito un blog su cui occasionalmente pubblicava articoli di riflessione teologica e sulla situazione ecclesiale, specialmente da quando la Chiesa è stata inquinata dal bergoglismo (ricordatevi dei danni fatti dal Bergoglio, incluso il firmare quel Fiducia Supplicans). In tempi di persecuzione, le nebbie del "ma dai, ma sì, ma pazienza" si diradano. E si comincia a capire che un vero pastore offre la vita per le pecore, mentre ad un mercenario non importa niente delle pecore, per il mercenario le pecore sono solo un problema da gestire, una massa da spostare. Ed in tutto questo, Viganò non è stato cooptato da lefebvriani e simili, sebbene i suoi interventi vengano ormai riproposti da tanti cattolici mentre vengono ignorati (o mistificati) dai media cattolici "ufficiali" (a volte anche solo per motivi di convenienza "politica").

      Insomma, se su Viganò vi informate solo dai giornali, vi sembrerà una figura controversa; se invece da anni ne leggete i suoi interventi, scoprite che è un pastore che ha davvero a cuore il gregge del Signore, e che subendo un'ingiusta persecuzione è arrivato a capire le radici del problema della Chiesa di oggi. Quando parla, dice ciò che noi cattolici ci aspetteremmo sentir dire da un Papa. E in un suo tweet di pochi giorni fa si chiedeva addolorato che fine abbiano fatto la "primavera conciliare" e la "natura missionaria" della Chiesa vaticansecondista, evidenziando che il tanto vantato "pluralismo" è invece un "fuoco amico", è un "servire due padroni".

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  13. Iniziano a comparire link a questo blog su Twitter sul profilo del pontefice avete notato anche voi?

    Lorenzo

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  14. probabilmente se Dio vorrà farò un libro e tutta questa storia uscirà fuori, costi quello che costi.. sono abituato a lottare.. non mi compra nessuno, il Tempio è Sacro perché Non è in Vendita.. non gli permetterò più a nessuno di usare altra violenza psicologica/fisica verso di me, ovviamente parlo anche fuori dalle comunità perché i miei problemi sono molto maggiori rispetto ad una setta che si approfitta delle debolezze della gente.. ora non voglio aprire come quello con maniera di protagonismo eh, non lo sono in genere però certamente la verità uscirà fuori, magari no con il nome cognome ecc perché devo stare molto attento, ho due guardie del corpo (colleghi di lavoro) che mi difendono in caso servisse.. siamo a questi livelli anche se tra una risata e l'altra c'è chi ci sarebbe rimasto secco ed io invece sono sempre qua.. ora ho ricevuto una proposta di lavoro riguardo la passione più grande della mia vita, tra l'altro sicché vediamo che strada prenderò, in alternativa sono in contatto con la comunità Nuovi Orizzonti e magari potrei andare in un loro villaggio a Medjugorje per recuperare psicologicamente da 30 anni di abusi psicologici con una violenza inaudita, ed ho imparato che chi usa violenza è Lontano, molto lontano da Cristo, l'unico che può purificare le nostre malattie e sofferenze.. credo che la mia vita potrebbe diventare un capolavoro come diceva Madre Teresa o Giovanni Paolo 2 non ricordo bene.. ora vi lascio in pace, tanto ogni tanto leggo e scriverò non aspetto neanche più con ansia e paura i commenti di chi invece è ancora lì dentro e mi vede come uno fuori di testa, perché probabilmente è anche vero ma è proprio questo che mi ha permesso di salvarmi la vita.. non ho paura di nessuno, solo del male perché a forza di tentazioni poi risalire la china è dura ma io quando vo a marcia indietro è per prendere la rincorsa.. ora vado a letto che ho lavorato stamani.. pregherò tanto sia per voi che per me!
    il vostro Simich

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    1. Siamo tutti con te Simich.
      Il signore è con te.

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    2. Il peggior "sgarro" che si può fare al Cammino è ritrovare la serenità e la fede.

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    3. Grazie, by Tripudio, grazie.. non t'immagini neanche che valore abbia questo blog :) è una lotta durissima, colpo su colpo ma resisterò fino alla fine e quando mi sarò tolto dai coglioni anche da casa allora festeggerò e mi vorrò maggiormente bene, a lavoro mi trattano in un modo pazzesco, sembra di avere un team di supporters.. porterò in fondo il lavoro con la psicologa ed ogni Domenica mattina andrò alla Messa a Colle val d'Elsa perché è straordinaria oltre al gruppo con cui sono in contatto.. Gesù Cristo è vivo e lo sento molto vicino

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  15. Che l’agire delle monache di Pienza non mi convincesse, l'avevo già detto da subito.
    Temevo che anche mons. Viganò risultasse manipolato, ed in fondo è quello che dice nel video sopra segnalato.

    Si appellarono a lui come ora si sono appellate al sodale di Minutella, Cionci.

    Dopo aver ottenuto vari benefici da mons. Viganò, come l'assistenza burocratica ed economica nonché la prospettiva di una nuova sede, si sono mostrate ostili e irrispettose, come dice lo stesso arcivescovo.

    A ottobre, di ritorno dalle vacanze in montagna, la badessa ha iniziato ad accusare mons. Viganò di voler speculare utilizzandole come paravento. Chissà quali e quante riflessioni è stata indotta a fare durante questo tempo di pausa. Soprattutto "da chi" è stata indotta a farle.

    Singolare che mons. Viganò dica che le monache erano "riluttanti ad accogliere verità di fede misconosciute o adulterate dal Cammino Neocatecumenale", il che fa pensare che non abbiano mai del tutto abbandonato la formazione neocatecumenale, rifiutandosi di accettare una corretta formazione successiva.

    Addirittura la madre della badessa, suor Diletta Forti (proveniente dalle Marche, luogo privilegiato del Cammino Neocatecumenale) pare abiti nel convento e venga considerata membro della comunità religiosa, ingerendosi addirittura nelle questioni di governo.
    Anche la madre della badessa sarà diventata una ex neocatecumenale?
    Hanno addirittura rifiutato il comodato d'uso gratuito e perpetuo delle strutture convenutali offerte de Viganò, rivendicandone la proprietà. Volevano in regalo il convento...

    Ora anche Viganò parla di "ostinato rifiuto" "ostilità sempre più aggressiva", "accuse false e offensive", "invettive, insulti, parole scomposte, menzogne della badessa verso Viganò e gli altri sacerdoti", "calunnie e voci diffamatorie".
    Le monache si sono infine mostrate riluttanti ad accettare una struttura tradizionale e nessuna di loro ha mostrato titubanza o predisposizione alla riflessione.

    Mi spiace dirlo, ma queste monache presentano all'elevata potenza tutti i difetti del Cammino Neocatecumenale: verità di fede misconosciute o alterate, disobbedienza, aggressività, spargimento di menzogne e calunnie, invettive, insulti...
    Si saranno anche staccate dal Cammino, ma l'imprinting è rimasto tale e quale.
    Marco

    Il mio umile e modesto pensiero?
    Lì il problema sono la badessa e sua madre, proprio come già identificato dalle autorità religiose.
    Non sappiamo se le monache sono state manipolate, ricattate o hanno aderito volontariamente a seguire questa sbandata in combutta familiare.

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  16. Piccolo promemoria: «un Papa neocatecumenale? ...che celebri nel loro sacrilego rito?»: articolo pubblicato pochi prima del conclave che elesse Bergoglio.

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  17. Un ricordo di Carmen
    Da parte del Papa non è mancato il ricordo della co-iniziatrice Carmen Hernández, Serva di Dio, scomparsa nel 2016. Ancora Papa Francesco, informa il comunicato del Cammino, “ha ringraziato e incoraggiato l’Equipe a proseguire l’opera di evangelizzazione che stanno portando avanti in tutto il mondo e con i Seminari Redemptoris Mater”. Free Blogger

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    1. Ovviamente è un narratore neocatecumenale che racconta la favoletta kikiana. Mai fidarsi troppo dei topi kikiani in redazione.

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    2. Free blogger, hai riportato pari pari le frasi diramate dal comunicato del Cammino Neocatecumenale e poi ricopiate nelle uniche 4 testate che hanno parlato dell'udienza del Papa con i tre moschettieri.

      Quale sarebbe il tuo scopo?

      Evidenziare che il Papa ha ricevuto tre persone per dire solo questo?

      Ammazza che gradimento ha mostrato!

      Ora il Papa riceverebbe 3 persone in udienza privata per intrattenersi in amabili conversazioni da salotto...
      Beato chi ci crede...
      Marco

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    3. Generalmente, essendo un'udienza privata, non ci dovrebbero essere comunicati stampa a meno che non siano fatti congiuntamente da entrambe le parti. Ovviamente visto che conosciamo il CNC si sono guardati bene dal rispettare questa semplice regola, violando il segreto dell'udienza, facendo dire al papà quello che vogliono. Il Papa è il Papa, se vuole dire qualche cosa lo fa pubblicamente, non per mezzo di altri. Conosciamo bene la strategia del CNC, manipolano. I contenuti delle udienze private pontificie sono segreti e non devono essere divulgati.
      Ex

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    4. Con tutto che non stimo affatto Bergoglio, credere che nell' incontro, abbia avuto delle parole di considerezione per Carmen, mi sembra un'offesa alla Sua presunta intelligenza.
      Ruben.
      ---

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  18. Avete notato che su Twitter compaiono link al nostro blog sul account del papà

    Lorenzo

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    1. Sembra una bella trovata di marketing. Quante piu persone conoscono questo blog, meglio sara per tutti!

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  19. Sto parlando di questo blog al mio gruppo di Medjugorje ed a qualche collega.. la Verità verrà gridata dai tetti e sarà devastante.. il Cammino imploderà su se stesso come la torre di Babilonia.. il vostro Simich

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  20. Piccolo off-topic: consiglio di leggere la risposta su perché è così prezioso il latino nella liturgia.
    Mi permetto di evidenziare alcuni punti e di ricordare cose che in tanti anni qui sul blog ci siamo spesso ripetuti, notando i madornali errori liturgici del Cammino:

    - la liturgia cattolica non è un discorsetto (né una lezione o un fervorino) ma è un'azione sacra, è qualcosa operato da Nostro Signore stesso attraverso il sacerdote che celebra («fate questo in memoria di me»), ed è efficace anche se il sacerdote celebra da solo (questo vuol dire che l'assemblea "partecipa" nel senso di "venirne beneficiata", non nel senso di essere "attrice" protagonista della liturgia)

    - mentre gli eretici rifiutavano il latino (poiché era uno degli strumenti con cui si è consolidata la Tradizione: infatti abbiamo "ricevuto", non abbiamo "reinventato", né "reinterpretato") la Chiesa lo riconfermava, a tutela di ciò che era stato sempre trasmesso ai fedeli;

    - il linguaggio "rituale" non è composto solo da parole, ma anche da gesti, simboli, ecc., e il voler "reinterpretare" (o addirittura eliminare o sostituire) è indice di voler allontanarsi da ciò che la Chiesa ha sempre celebrato, sempre creduto, sempre insegnato;

    - la liturgia Novus Ordo promulgata nel 1969 non è una traduzione della liturgia tradizionale, e dunque non è del tutto onesto dire che "aiuta a comprendere", visto che ha cambiato formulari e organizzazione (dunque "aiuta a comprendere" qualche novità introdotta nel 1969...).

    E comunque, quando nelle messe parrocchiali notate che le vecchiette "concelebrano" (a furia di udire ad alta voce quelle formule in italiano, e a furia di sentirsi ripetere che l'assemblea "celebra", e tutti i voli pindarici sul "sacerdozio comune dei fedeli"...), o peggio che i preti acconsentono (se non organizzano) abusi liturgici, capite che aveva proprio ragione l'allora cardinal Ratzinger, nel 1991, quando disse a Messori che la crisi della Chiesa di oggi «è dovuta per gran parte al crollo della liturgia».

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  21. Prima o poi, con tutta calma.. mi farebbe molto piace conoscerti di persona Tripudio, intanto mi godo la rinascita personale e la Conversione dopo essere andato a Medjugorje.. il vostro Simich

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  22. Noi invece non vogliamo conoscere by Tripudio, ci basta quello che scrive sul blog.

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