venerdì 9 settembre 2022

Tutto bello e fecondo, poi pugnalano il sacerdote alle spalle... e chi si scandalizza, è un moralista

Nelle pagine social del Cammino neocatecumenale ormai è una costante, leggere le esperienze di "fratelli" o ex-fratelli, delusi e amareggiati per una brutta esperienza maturata nelle salette della propria comunità.

Spesso, come nel caso che vi presentiamo, sono desolati, non si capacitano di quanto successo, lo credono un caso unico, o comunque isolato, e lo addebitano a singoli catechisti, o altri responsabili, insensibili, avidi, o disobbedienti alla Chiesa.

Continuano a professare fiducia e ammirazione per il Cammino, per tutte le belle qualità che hanno creduto di scorgervi negli anni di frequentazione, e proprio non capiscono come possa essere successo, in quell'ambiente così apparentemente "fraterno", di imbattersi in tanta cattiveria da parte di alcuni, e in tanta ignavia ed insensibilità da parte di altri.

Ci pensano i "fratelli" del social (riconoscibili per gli interventi sentenziosi e accusatorii) a completare la doccia gelata ricevuta dai malcapitati nelle salette: infatti quelli che osano esternare una esperienza non del tutto positiva, vengono accusati di voler perpetrare delle miserabili "piccole vendette", i loro commenti vengono censurati anche se non contengono nomi o elementi di riconoscimento, gli si dà degli egoisti, dei moralisti, perché "nel Cammino ognuno prima o dopo mostra la sua vera faccia mostra la sua vera identità di peccatore" e "chi si scandalizza dei peccati degli altri è solo perché è un moralista e mostra apertamente di non conoscere se stesso".

Questa, nelle salette neocatecumenali come nei post delle loro pagine sui social, è la carità e l'accoglienza del Cammino, non appena qualcuno dimostra di aver aperto gli occhi e di non tollerare i loro errori, soprattutto, come in questo caso, la disobbedienza alla Chiesa nella persona dei suoi Ministri a cui ipocritamente assicurano sottomissione e fedeltà.

 
Tratto da una chat di un social, e precisamente dai commenti a una pagina neocatecumenale.

Pietro C.: Tutto bello e fecondo, fino a quando i fratelli che credevi tali, e i catechisti che ti hanno sempre detto di essere obbediente alla madre Chiesa attraverso il prete, non ti tradiscono venendo meno a tutto ciò.

Amministratore: Pietro C., cioè se qualcuno non è come pensavi tu il cammino non è più bello e fecondo? Questa è una tua idea, in realtà la debolezza umana è in ogni realtà.

Pietro C.: io amo il cammino, ho tantissime esperienze positive, non parlo male del cammino in se stesso, purtroppo ci sono fratelli e catechisti che non sono in obbedienza al prete, tanto da pugnalarlo alle spalle.
Il cammino mi ha dato tantissimo, con mia moglie e i 4 figli che Dio ci ha donato, abbiano tantissime esperienze.
Mi sarò espresso male...

Amministratore: Pietro C., i suoi giudizi personali verso  persone che non possono dare la loro versione non sono ammessi. Le chiedo gentilmente di rimuovere l'ultimo commento, altrimenti lo farò io. (la conversazione manca infatti del commento con il racconto dei fatti postato da Pietro C., eliminata dall'Amministratore della pagina).

Pietro C.: Faccia pure, io conosco la verità e malgrado la sua imposizione da esse esse, non la cambio.

Utente x: giusto per capire: non viene nominato nessuno personalmente, il sig Pietro C. non ha fatto nomi. La sua presa di posizione puzza di censura tesa ad evitare qualsiasi critica al cammino...

Utente y: credo sia giusto dare voce a tutti, non ha mica fatto nomi, ho raccontato fatti... Non censurate che così mi fate paura

Amministratore: Utente y, questa pagina grazie a Dio è letta da tantissime persone e i fratelli e i catechisti del sig. Pietro C. sono riconoscibili a chi lo conosce anche senza fare i nomi. Utilizzare questa pagina, anche involontariamente, per piccole vendette personali, non sarà più consentito.

Utente w: (rivolto a Pietro C.) Allora non è giusto far credere che sono tutti fratelli e poi tutti coltelli attraverso la loro testimonianza esterna , piena di grande egoismo.....ne ho conosciuti molti

Utente z: Nel Cammino ognuno prima o dopo mostra la sua vera faccia mostra la sua vera identità di peccatore, questo è un buon preambolo per il Cammino di conversione, chi si scandalizza dei peccati degli altri è solo perché è un moralista e mostra apertamente di non conoscere se stesso, questi distruggono tutto e tutti, persino loro stessi.


 

L'umile Kiko scende dall'umile jet privato
che utilizza per i suoi umili viaggi

Abbiamo visto che in questo caso chi ha subito una vessazione o un'ingiustizia all'interno della comunità  neocatecumenale viene definito un "moralista "; riportiamo da Cruxsancta, ora, un'altra chicca della benevolenza fraterna dei kikos: il fratello che osa lamentarsi di "venire messo nell'umiltà" da fratelli prepotenti e superbi, è in questo caso, secondo l'amministratore che fa le veci del catechista neocatecumenale sul social, un masochista ed una persona senza discernimento.

Utente: Bene, vedo che molti sappiamo cosa sia l'umiltà, però il problema è  che non la mettono in pratica. Io devo sopportare  in nome dell'umiltà maltrattamenti dai miei stessi fratelli che mi dicono delle "verità" su me stesso secondo loro per portarmi all'umiltà. E io obbediente ci ho creduto, però  mi sono accorto che questi stessi fratelli non entravano a loro volta nella umiltà...

Amministratore: Tu non fai altro che assumere una posizione masochista e accumulare rancore, sufficiente per giudicare tutti e per non convertirti. Devi chiedere il discernimento, così potrai camminare tutta la tua vita senza soffrire per nulla di ciò  che gli altri fanno e dicono...

Insomma, un totale inversione della logica e dell'etica cristiana: questi neocatecumenali installano ancor più i prepotenti sui troni e rovesciano gli umili... accusati, per soprammercato, d'essere moralisti, masochisti, egoisti... e chi più  ne ha, più  ne metta!

Si capisce anche il perché il sacerdote, pur neocatecumenale,  che voglia stabilire un minimo di ordine e di autentico spirito fraterno, finisca  necessariamente per essere pugnalato alle spalle per essere ridotto a più miti consigli.

Questi episodi, riflessi nei post sui social, non sono patologia del Cammino neocatecumenale, ma sua normale fisiologia.


88 commenti:

  1. Che bello quando i social erano proibiti e "Chi è su Facebook è fuori dal Cammino".

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    1. Eh sì, i social vi scoprono.
      Per questo Kiko li aveva proibiti.
      Però, stante la cronica disobbedienza neocatecumenale che passa di padre in figlio, ve ne siete fregati senza comprendere le vere motivazioni del divieto.
      Non era per proteggere voi da internet, ma per proteggere il Cammino da internet.
      Internet, infatti, ha procurato molti mali al Cammino. Ha fatto uscire tante verità prima nascoste solo all'interno.
      Inutile che cancelliate i commenti scomodi: quando la veste è rotta le toppe non servono, lo dice anche Kiko. Ci vuole un abito nuovo.
      Quell'abito che non avete ricevuto.
      Per questo continuate a rappezzare e a mettere toppe ovunque, ma la verità fuoriesce lo stesso.

      Anch'io all'inizio pensavo che il problema fossero i catechisti e certi fratelli di comunità.
      Poi ho scoperto, anche grazie a questo blog, che si trattava di una mentalità radicata e diffusa: nel neocatecumenalesimo accadono le stesse cose ovunque e questo l'ho potuto verificare confrontando la mia esperienza con quella di tanti altri. Sempre gli stessi errori, sempre le stesse modalità.
      Era questo che Kiko temeva, che potessero venire a galla.

      Gli stessi commentatori neocatecumenali su questo blog lo confermano con le loro affermazioni.
      Anche per loro chi denuncia la sporcizia è un giudicatore, un odiatore, uno che si scandalizza dei peccati, un moralista.

      Ma ve lo siete mai letto il Catechismo della Chiesa Cattolica riguardo al peccato?
      Sembra proprio di no.
      Dice cose esattamente contrarie a quelle che sostenete voi, compreso il fatto che cooperare al peccato non denunciandolo e proteggendo coloro che commettono il male, rende responsabili e complici.
      Non solo: questa attitudine "fa regnare tra di loro (gli uomini) la concupiscenza, la violenza e l'ingiustizia".
      Si definiscono "strutture di peccato" e sono effetto dei peccati personali lasciati incorretti.

      Il Cammino, per l'omertà e la mentalità che vi regna, è una "struttura di peccato".
      Al suo interno il peccatore è un poveraccio che non poteva fare altrimenti, mentre la vittima è un giudicatore moralista che non tollera i peccatori.
      Il peccato del carnefice va compreso, taciuto e dato per scontato, mentre il "peccato" della vittima, che sarebbe di giudizio e "odio", non va compreso o dato per scontato, ma viene stigmatizzato e comporta conseguenze.

      Vi è mai venuto in mente di applicare anche alla vittima la stessa filosofia che applicate al carnefice?
      E se anche la vittima non potesse fare a meno di quello che chiamate suo peccato?
      Perché col "peccato" della vittima non siete altrettanto indulgenti e tolleranti?

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    2. Sono l'anonimo di cui sopra.
      Se non si fosse capito ero ironico.

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    3. @anonimo
      scusaci tu, a volte purtroppo da qui passano molti troll che più che ironici sono provocatori, per cui a volte ci confondiamo. Non è il tuo caso, naturalmente, anzi hai fatto ben capire la critica verso il divieto dei social, che condivido pienamente

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    4. Quindi il Cammino é una struttura di peccato, eh??????

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  2. Kiko & Company potrebbero creare un social network apposito, per raccogliere tutti i loro cloni maschi e femmine

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  3. Sarà sempre troppo tardi quando inizieranno ad utilizzare l'espressione "sicuramente gli hai dato occasione interrogati" , utilizzata negli scrutini "contro" i camminanti, al loro interno per interrogarsi sul mare di "critiche" che gli piovono da ogni dove.
    Ma invece il cammino è infallibile, i catechisti sono infallibili, Kiko è infallibile.
    E intanto piagniucolano perché hanno una pessima reputazione.

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  4. @blog, credo che a forza di passare il tempo con il dito puntato, avete perso di vista la missione di ogni Cristiano. Noi tutti (non solo chi fa parte del Cammino Neocatecumenale...), in forza del nostro Battesimo, siamo chiamati ad essere "un altro Cristo". Durante la messa il presbitero dice dopo la consacrazione: "fate questo in memoria di me", cioè tutti dobbiamo compiere nella nostra vita il sacrificio di Cristo, che ha preso su di sé i peccati di tutti e che si è fatto pane per tutti. Questo deve essere il nostro obiettivo, prendere su noi stessi i peccati degli altri, ma se invece andiamo a cercare i peccati degli altri per giudicarli e rinfacciarli, vuol dire che abbiamo sbagliato strada, non stiamo facendo la volontà di Dio, ma quella di qualcun altro.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. "Se ho fatto il male dimmi dov'è il male, se non ho fatto il male perche mi percuoti?"

      Ancora sei fuori strada, qui non "perdiamo" tempo dietro ai peccati di nessuno, ma piuttosto dietro le prassi consolidate del UNW, e delle sue derive settarie.

      È il sistema che si sta rivelando marcio

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    2. @Fallacio
      Ti ricordo che Gesù Cristo chiese conto e ragione alla guardia del tempio per il fatto di avergli dato uno schiaffone. Secondo te, perchè? Nella vostra logica perversa avreste detto che, in fondo, gli aveva dato un motivo. Invece Gesù lo fa per farlo ragionare, per aiutarlo ad interrogarsi sulle MOTIVAZIONI DELLE PROPRIE AZIONI ed, in definitiva, sulle proprie DECISIONI. Voi invece cosa fate? Giustificate il male e le sue conseguenze. Incoraggiate chi pecca a continuare a fare altrettanto e accusate la vittima di cose che non ha mai fatto.
      Perchè un conto, caro Fallacio, è la TENDENZA al peccato ed un conto è COMMETTERE questi peccati.
      Voi mettete le due cose sullo stesso piano quando in realtà (e lo dicono le Sacre Scritture) esiste una volontà nostra che, se RETTAMENTE FORMATA, INSIEME CON LA GRAZIA DI DIO, può evitarci di commetterli.
      D'altronde voi non sapete la differenza tra peccato mortale e veniale. Una delle caratteristiche del primo è proprio LA VOLONTA' di fare qlc che tu sai è sbagliato.
      E se tu insegni che, alla fine della fiera, la colpa è di Dio che "ti leva la mano dalla testa", e che cmq Lui ti ama lo stesso e se qlc ha da ridire è un moralista, uno cosa può pensare? Che può peccare anche gravemente tanto non è colpa sua.
      Poi quando dico che fate danno vi incavolate, ma questo come lo vuoi chiamare?

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    3. @neo, quello che dici c'entra come i cavoli a merenda. Gesù ha chiesto conto del male ricevuto, ma ha continuato ad amare i suoi carnefici ed è il compito di chiunque si professi cristiano, l'amore al nemico. Poi parli di pessima reputazione, a me non sembra, casomai la pessima reputazione è da parte dei pagani, così come i romani l'avevano verso i cristiani, ai quali hanno affibbiato qualsiasi nefandezza, un po' come fate voi con alcuni cristiani "rei di non pensarla allo stesso modo" (Papa Francesco)
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. @Fav
      l'amore ai fratelli si esprime anche nella correzione, che in Cammino invece chiamate giudizio e persecuzione, perfino quando le correzioni vengono dalla Chiesa. Chi esce poi continua ad amare i suoi ex fratelli avvisandoli di quello che ha scoperto e che in comunità non dicono. Ti racconto un episodio, qualche anno fa ad una gita fuori porta c'era un'amica comune, molto credente e praticante, che quando seppe che io e un'altra ragazza eravamo del Cammino fece un'espressione strana, poi mi disse: "scusa, non è per te è che alcuni neocat non si sono comportati bene con me". Io ero ancora convinta della bontà del Cammino per cui le inviai un link con i canti. Ricordo anche un commento su questo blog di un signore neocat che si lamentava di come ad un raduno di gruppi parrocchiali disse di essere del Cammino e fu guardato male. Oltre ai commenti che ci sono sotto i video di youtube sul Cammino e in altri blog, non tutti sono positivi, alcuni parlano proprio di "setta pericolosa", ma ovviamente per voi sono solo persecuzioni

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    5. @Fallacio
      La pessima reputazione sapete di averla da tempo. Infatti quando fate le catechesi non dite che sono catechesi del cammino e che si formerà una comunità neocatecumenale.

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    6. @alect, se è per questo anche i preti e le suore hanno una pessima reputazione per i pagani. Ai miei tempi, ma credo non sia tanto cambiato, se passava un prete o una suora si "grattavano" tutti, a me dava un fastidio incredibile ma tutti facevano così. I preti erano tutti pedofili o fr... e le suore neanche ve lo dico... L'importante è avere una buona reputazione davanti a Dio.
      Fallacio Asino Vinicio

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    7. @alect, se è per questo anche i preti e le suore hanno una pessima reputazione per i pagani. Ai miei tempi, ma credo non sia tanto cambiato, se passava un prete o una suora si "grattavano" tutti, a me dava un fastidio incredibile ma tutti facevano così. I preti erano tutti pedofili o fr... e le suore neanche ve lo dico... L'importante è avere una buona reputazione davanti a Dio.
      Fallacio Asino Vinicio

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    8. @Fallacio
      E quando siete voi stessi che calunniate i sacerdoti ed i parroci che "vi hanno messo i bastoni tra le ruote" dicendo che hanno relazioni con donne o sono pedofili siete meglio o peggio dei pagani? Secondo me siete peggio.

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    9. @fav
      vogliamo parlare del trattamento che aveve riservato a sacerdoti come Padre Zoffoli o Don Fabio Rosini?

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    10. @Fav
      inoltre, gli stessi vertici del Cammino hanno detto che i presbiteri e i seminaristi dei RM durante la pandemia senza le celebrazioni in presenza potevano trasformarsi in persone che passano il tempo davanti alla televisione e a bere, mi sembra che certi pregiudizi li abbiate ancora

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    11. Oh, Fallacio!

      Vorresti per caso catalogare come pagani i cristiani cattolici che "perseguitano" il Cammino?

      Cioè: voi sareste i veri cristiani e chi vi contraddice è pagano?

      Dopo duemila anni di Chiesa, arriva Kiko e convince i suoi seguaci che solo loro sono i veri cristiani alla scoperta della chiesa primitiva.
      Tutto il resto ha da convertirsi, o peggio, è pagano.

      Se non sbaglio è stato proprio Kiko a condannare per primo quei cristiani che non la pensavano come lui, dicendo le peggiori cose sui parrocchiani, sulle parrocchie e sulla Chiesa.
      Le sue catechesi sono piene di giudizi temerari in tal senso.

      É arrivato lui a salvare la Chiesa ed ha messo su una cosiddetta riscoperta del battesimo piena di giudizi ed istigazioni al giudizio.
      Dietro il paravento della riscoperta del battesimo ha inanellato le peggiori eresie, tutte cose che sapeva in grado di attirare gente in cerca di "felicità".

      Così ha servito le sue promesse di felicità come l'uomo di oggi le vede: socialità, continue mangiate, alberghi, viaggi, ruoli, musica e balletti. Non ultimo, un elevato senso di superiorità, che vi induce sempre ad insegnare e mai ad imparare.
      Ed eccolo l'uomo nuovo kikiano: sbruffone, giudicatore, dedito ai piaceri della felicità umana, per niente disposto a mettere in pratica quello che predica, tanto meno l'amore al nemico.

      Parlando in termini generali, ed escludendo le persone di buon cuore, il Cammino è il primo giudicatore della Chiesa ed un tempo Kiko si credeva l'incaricato a cambiarla.
      Col tempo è stato chiaro che non era così, ma gli irriducibili ancora sognano una parrocchia di comunità di comunità (tutte neocatecumenali in cui da una prima ne nascono altre), dove non c'è posto per la diversità.

      Se non foste una potenza economica intrallazzata con mille mila poteri pagani ed ecclesiali, sareste finiti da un pezzo.
      Alla faccia della menzogna del "senza patrimonio proprio".

      Sono i soldi che vi tengono ancora in piedi.
      Le vostre iniziative economiche prosperano, mentre la gente vi scansa o vi abbandona.

      Mai che l'abbiate ammesso e vi siate chiesti il perché.

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    12. FAV
      ai tuoi tempi si grattavano, ora non lo fanno più, era una moda come la Prinz verde, "portavano sfiga", non c'era nient'altro... una moda appunto.
      E oggi come allora non è vero che la gente pensa che tuttti i preti sono pedofili e/o omossessuali.

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  5. Forse vi manca solo un po' di chiarezza: chi deve essere umile e sottomesso e non deve rinfacciare nulla? Solo il piccolo/medio camminante, o chi comunque, nel vostro eterno gioco delle parti, in quel momento non rappresenta "lL CAMMINO". Gli alti in grado (in questo casi pure un miserrimo amministratore di una paginetta su un social) possono essere prepotenti, giudicanti e persino aggressivi nei confronti di tutti gli altri, presbitero compreso. Anzi, devono esserlo, per mettere al suo posto chi si permette di fare qualche osservazione o si permette di difendere il sacerdote che questi ipocriti hanno giurato di obbedire e rispettare. La vostra umiltà è pelosa, e il vostro esempio negativo per tutti coloro che vi vedono, non solo per i cattolici. Bastano poche frasette sui social per far emergere in tutta la loro bruttezza, la superbia e l'intolleranza che vi vengono insegnate. Non avete poi così una brutta fama? Fate paura, come dice un commento che abbiamo riportato.

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  6. Era questa la conversazione di cui parlavo in altri commenti, anche a me hanno cancellato i 3 commenti che avevo lasciato, di cui due a favore di quel signor Pietro, ma ora mi hanno proprio tolto la possibilità anche di commentare su tutti gli altri post. Ho fatto in tempo a conservare gli screenshot dei commenti, e ho segnalato la pagina per bullismo, il cyberbullismo è anche quello che fanno questi amministratori. E' proprio vero che i social li mostrano per quello che sono realmente nelle salette! Mi era successo anche quando ero in Cammino, quando sul gruppo whatsapp ad esempio ci davano dei pigri per non essere andati alle celebrazioni in estate, quelle collettive della parola per capirci, ed alcune persone dicevano che riuscivano ad andare nonostante i figli da gestire, io scrissi che non c'è niente di male a riposarsi e che non è detto che chi non ha figli sia uno sfaticato. Avevo notato da tempo dei giudizi e degli atteggiamenti di superiorità da parte di chi ha tanti figli verso chi ne aveva di meno e non poteva frequentare per motivi che poi si erano rivelati seri e giustificabili. Alla fine fu deciso che il gruppo whatsapp sarebbe servito solo per le comunicazioni...lo stesso stile!

    E' vero anche che ti accusano di essere uscito solo perchè non accetti i difetti degli altri, me ne accusò su messenger uno degli amministratori della stessa pagina facebook, una persona di cui anche questo blog e la pagina facebook dei fuoriusciti si sono occupati, ed è la stessa accusa che mi ha rivolto @martello degli eretici sotto il post della mia testimonianza. Purtroppo una mentalità inconsapevolmente plagiata è difficile da cambiare, e lo dico con dispiacere pensando a miei ex fratelli di comunità

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    1. Gloria, l'amministratore della pagina dice di aver cancellato un commento del signor Pietro. Sei per caso riuscita a leggerlo prima della sua eliminazione e quindi puoi dirci qualcosa in più sui particolari della vicenda di cui avrebbe voluto parlare (se solo glielo avessero consentito?)

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    2. @Valentina
      purtroppo no, ma non credo che avesse scritto altro sulla sua vicenda. C'era una signora che dubitava che quel signore fosse stato in comunità e io ho risposto solo che da come parlava invece sembrava proprio di sì. I commenti cancellati credo che siano quelli della chat che avete pubblicato; ora comunque non mi appare più la pagina su Facebook, forse mi avranno bloccata

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    3. Ok, grazie. Siccome diceva che dal racconto del signor Pietro i catechisti avrebbero potuto essere riconosciuti, pensavo ci fossero altri particolari, oltre alla questione del coltello nella schiena del sacerdote che è pratica in verità assai diffusa, se solo questo si permette di cercare di svolgere il proprio ruolo.

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    4. penso che volesse dire che aveva paura di essere riconosciuto, nel senso che magari qualcuno che conosce poteva leggere quello che aveva scritto lì e riportarlo eventualmente, non per il nome e cognome comunque. Però non so cosa dire, se non che tutto questo è molto triste

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  7. Vi inventereste qualsiasi fesseria pur di non vivere il Vangelo, Gesù ha risposto a chi lo schiaffeggiava, ma poi si è immolato sulla croce , non ha ripagato con un altro schiaffo, si è fatto mettere in croce, se tu non vuoi essere come Gesù cambia religione. Non sei cristiana anche se ti riempi la bocca di dottrina o compi i tuoi riti, il tuo culto. Un discepolo non è superiore al maestro, se ami il nemico, non sei cristiana, come io vado dicendo da tempo.

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    1. @martello
      Gesù per spostarsi non usava mezzi privati come il jet di Kiko, si spostava a piedi, a dorso di mulo o su una barca di pescatori che neanche era sua. E con il seguito che aveva avrebbe anche potuto pretendere privilegi ma non lo hai fatto. Gesù si è immolato anche per quelli che lo applaudivano, Kiko farebbe lo stesso per uno sconosciuto qualunque che assiste ai suoi raduni? Lo può sapere solo la sua coscienza, ma gli atteggiamenti esteriori e i suoi discorsi pubblici sono davanti a tutti. A me poi sembra che chi celebra un culto con un rito diverso da quello della Chiesa siate proprio voi. Di quello che puoi pensare su di noi poi a me personalmente non interessa nulla, l'unico giudizio che dobbiamo tenere in considerazione è quello di Dio

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    2. Martello,
      meno male che ci sei tu che vivi il Vangelo e "salvi" la popolazione di questo blog che altrimenti sarebbe una "tana" di pagani della peggior specie.

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  8. Te lo hanno mai detto che la prima forma di amore è raccontare le cose come stanno? Amico mio, la verità è che voi utilizzate le Sacre Scritture per giustificare le vostre cattive azioni. Ti vuoi "immolare" come Gesù? E allora lo devi fare sul serio quindi devi far notare dove sta il male. Per voi la vittima di uno stupro non è cristiana se denuncia. Eppure Gesù su questa gente ha detto cose pesantine mi pare. E quindi come funziona la cosa? "Amare il nemico" significa volere il Bene che Dio vuole per lui. E qual è questo bene? "Che si converta e viva"!

    Vuoi che ti faccia qlc esempio? Maria Goretti ha perdonato chi l'ha uccisa, ma non lo ha coperto. Ha detto nome e cognome e quello che le aveva fatto. Lo ha giustificato? NO. Ha forse detto che avrebbe fatto di peggio? NEPPURE.
    Almeno poi foste coerenti con questo atteggiamento. Per caso ti risulta che Kiko si sia mai IMMOLATO e si sia fatto fare qualche torto? A me risulta che, quando riteneva di aver ricevuto una ingiustizia, abbia lottato con le unghie e con i denti.
    La vostra "immolazione" è GERARCHICA. I più piccoli si devono immolare ai più grandi. MAI VICEVERSA.
    Quindi, per favore, finiscila con questa cosa dell'"essere come Gesù". Essere come Gesù vuol dire avere i suoi stessi sentimenti. Entrare nel Suo Cuore. Non seguire le regolette che vi siete dati per sentirvi più "cristiani degli altri".
    Pensa solo alla suora uccisa in Mozambico pochi giorni fa. QUELLA e' una immolazione. Non le vostre blasfemie.

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  9. Io penso che sia tutto collegato all'idea del "Giuda necessario" di cui ci parlava Lino Lista.
    Il sacrificio di Gesù, che pur essendo unico si ripropone incruentemente in ogni Eucarestia, loro ritengono di doverlo mettere in scena all'interno della Comunità, e quindi è normale che allevino dei Giuda al proprio interno, perché Giuda per loro è il personaggio senza il quale non sarebbe entrata nel mondo la salvezza. Per cui esaltano il tradimento, l'atto di violenza e di aggressività, senza il quale non credono si possano sviluppare qualità di mitezza e di umiltà. Per questo poi vengono a ripetere, con grande convinzione, che il cristiano non è colui che vince la morte, ma è il resiliente, colui che si piega sotto l'aribitrario potere altrui.
    Tutto bene, per modo di dire, se non esagerassero accusando il resiliente, il poveretto che nonostante tutto ancora è convinto che il Cammino sia il non plus ultra, di essere pure masochista. Questa è la ciliegina sulla torta, sul serio. Quella che ti fa pensare "sogno o son desto?"
    Tutto il mio rispetto per il signor Pietro C.; se legge le nostre pagine si accorgerà che anche anche qui i suoi "fratelli" cercano di fare le SS, e poi vorrebbero pure essere amati ed apprezzati! Follia pura.

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    1. se sentiamo nominare Lino Lista ci viene l'orticaria......

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    2. e allora grattati forte contro un albero come Balù

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  10. Cara Alect ti dispiacerebbe mostrarci in quali pagine del Vangelo c'è scritto quanto riporti? Chi ti ha detto che la prima forma di amore è dire le cose come stanno? Non credo che sia una frase del Vangelo, perchè Gesù non ha detto questo. Cosa ha detto Gesù è chiaro, apri il Vangelo e leggilo. L'amore del cristiano è incondizionato, aperto a tutti, anche ai nemici, a coloro che ci fanno del male, non è subordinato alla verità. La legge più grande per un cristiano, non è la verità, ma la carità, perchè Dio è amore e questo conta molto di più della verità. Dio è amore, più che verità, inoltre c'è sempre da dimostrare che la tua visione sia quella vera. Chi ti garantisce che tu dica la verità? Gesù comunque non si è vendicato del male che ha subito, ha risposto al soldato che lo aveva schiaffeggiato, restituendogli lo schiaffo, poteva incenerirlo con la sua potenza divina, ma si è immolato per amore dei peccatori, si è lasciato mettere in croce, oltre che fustigare, sputacchiare, umiliare. Non ha fatto occhio, per occhio, dente per dente, tanti santi hanno imitato il Signore in questo. Poi il resto delle cose sono solo stupidaggini di una persona che non capisce nulla, parla a vanvera, di argomenti che non conosce, chissà per quale oscura ragione? Non mi sembra il caso di replicare alle sciocchezze che hai scritto, ma hai le idee parecchio confuse. Per me, quello che scrivi, non rientra nelle categorie del cristianesimo, non ti giudico come persona, non ti conosco, ma anche perchè il giudizio appartiene a Dio, ma quello che scrivi, fa a pugni con il Vangelo. Ti consiglio una rilettura del sermone della montagna di Gesù e poi ne riparliamo.

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    1. @martello
      la dottrina della Chiesa elenca le sette opere di misericordia spirituale:
      1) consigliare i dubbiosi
      2) insegnare a chi non sa
      3) ammonire i peccatori
      4) consolare gli afflitti
      5) perdonare le offese
      6) sopportare pazientemente le persone moleste
      7) pregare Dio per i vivi e per i morti.

      Dire le cose come stanno credo che possa rientrare in tutte e tre le prime categorie, come credo anche che nell'Antico Testamento ci siano passi riguardanti la correzione fraterna. La frase "sono il custode di mio fratello" credo che riguardi proprio Caino e Abele. Nel Vangelo invece si dice proprio "se il tuo fratello ti fa un torto, correggilo in privato, se non ti ascolta correggilo davanti a due testimoni, se non ti ascolta neanche davanti a loro correggilo davanti all'assemblea; se ti ascolta e si ravvede avrai guadagnato un anima, altrimenti se non ti ascolta ma tu lo hai ammonito, Dio non ti riterrà responsabile".
      Più chiaro di così...

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    2. @martello
      il discorso della montagna parla anche di come chi ha fame e sete di giustizia sia un beato perchè la otterrà, e di come solo gli operatori di pace saranno chiamati figli di Dio. Lo stesso Kiko minaccia lo scisma, di quale pace si parla in Cammino se è il primo a creare divisioni?

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    3. Sìsì, tu non mi giudichi però poi ti chiedi "quale oscure ragioni ho" per parlare.
      Dici che parlo a vanvera, ma ti chiedo: quando i vescovi giapponesi vi hanno detto che non servivate in quel paese per caso Kiko si è "fatto fustigare, sputacchiare ed umiliare"? E quando avete fatto scoppiare il focolaio di Covid in Campania avete fatto lo stesso? A me non risulta. Quindi ribadisco che avete due pesi e due misure. Il fatto che tu glissi dimostra che semplicemente non puoi negare. E chi ha ancora un minimo di buon senso lo capisce.
      E questo ti fa paura.

      Detto questo: volevi qualche citazione?
      Matteo 18,15-17
      Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello; 16 ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. Se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d'ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano.

      Per caso c'è scritto: "lascialo stare perchè tu sei peggio"?

      Luca 17,3-4
      State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo; e se si ravvede, perdonalo.
      Capito? Riprendilo! E perdonalo SE SI RAVVEDE.

      Poi se vuoi ti cito anche San Paolo
      1Corinzi 5. 11-13
      ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare. Tocca forse a me giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? Ora è Dio che giudica quelli di fuori. Perciò togliete il malvagio di mezzo a voi.

      Hai capito Martello? San Paolo dice di NON giudicare chi è pagano perchè quelli li giudica Dio, ma chi SI FA CHIAMARE FRATELLO. Chi, IPOCRITAMENTE si dice cristiano (magari adulto) continua a vivere come un pagano e si autogiustifica dicendo che è cristiano e quindi Dio lo perdona.
      Ancora
      2Tessalonicesi 3:6
      Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi.

      Addirittura qui si parla persino di "tradizione" degli apostoli. E, alla luce di quello che hai letto sopra, secondo te di che cosa sta parlando? E per giunta dopo dice al versetto 14:
      "Se qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per lettera, prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni". SI VERGOGNI! Vergogna che a voi manca del tutto.


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    4. @alect, il Vangelo che spesso usate per giustificare quello che fate, (Mt 18, 15-17) in realtà andrebbe interpretato bene e situato correttamente. Gesù si riferisce a situazioni all'interno di una comunità e la sua preoccupazione era che non si facesse clamore e si innescassero pettegolezzi sui peccati del fratello. Non intendeva certo internet, che non è una comunità e non assicura certo la riservatezza. Il vangelo che hai postato e tutti i suoi paralleli, non sono assolutamente un'autorizzazione al giudizio da parte di Gesù e per l'occasione ti metto un commento di Papa Francesco a questo passo: Commento di Papa Francesco del 7 Settembre 2014
      “Le tappe di questo itinerario indicano lo sforzo che il Signore chiede alla sua comunità per accompagnare chi sbaglia, affinché non si perda. Occorre anzitutto evitare il clamore della cronaca e il pettegolezzo della comunità – questa è la prima cosa, evitare questo -. «Va’ e ammoniscilo fra te e lui solo» (v. 15).
      L’atteggiamento è di delicatezza, prudenza, umiltà, attenzione nei confronti di chi ha commesso una colpa, evitando che le parole possano ferire e uccidere il fratello. Perché, voi sapete, anche le parole uccidono!”.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. @Fallacio
      Non menare il can per l'aia. Nel caso in questione nel thread il problema era forse il fatto di Internet? Per caso nel cammino si parla di "prudenza, delicatezza, umiltà e attenzione" in questi casi? NO. Si dice semplicemente che la vittima si deve immolare come Gesù e che è peggiore del colpevole perchè è moralista e in definitiva più peccatrice di lei.
      Caro Fallacio, mi puoi trovare nella Sacra Scrittura un passo che MI GIUSTIFICHI quanto sopra? Mi dici dove c'è scritto che la vittima è peggiore del colpevole se denuncia? Che se l'è andata a cercare?
      In definitiva, caro Fallacio, chi è che ha più protezione nel cammino? I piccoli che vengono bullizzati, o i bulli che vengono giustificati?

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    6. @Fav
      ma da quando nel Cammino c'è prudenza o delicatezza? basta pensare agli scrutini o al linguaggio volgare che hanno alcuni, il pettegolezzo invece è molto comune

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    7. FAV
      Cerchiamo di non chiamare "delicatezza" quello che in realtà è omertà e collusione.

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    8. Aggiungiamoci pure: "L’atteggiamento DOVREBBE ESSERE di delicatezza, prudenza, umiltà, attenzione nei confronti di chi ha SUBITO una colpa, evitando che le parole possano ferire e uccidere il fratello. Perché, voi sapete, anche le parole uccidono!”.

      Ma questo a voi non viene mai in mente.
      Quell'atteggiamento lo riservate solo al colpevole, poverino.
      Non sia mai che non si senta coccolato nel suo peccato.

      Alla vittima, invece, riservate solo atteggiamenti di durezza, temerarietà e arroganza, se solo denuncia il fatto e chiede che la comunità si faccia carico di correggere il colpevole.
      Invece le parole che riservate alle vittime feriscono e uccidono.

      Molti lo sanno proprio per esperienza diretta, perché sono rimasti uccisi più dalla vostra accoglienza al colpevole e dalla aridità verso la vittima, che dal fatto in sé.

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  11. Gli unici deputati a mettere gli altri nella verità, per martello, sono gli illuminati. Gli altri, muti e rassegnati (chi diceva questo sul nostro blog? Credo una sua precedente incarnazione). I neocatecumenali ci tengono tanto all'obbedienza e al sacrificio (degli altri) che quando non ci sono screzi nel gruppo, si danno tanto da fare per crearli. Questo è cristianesimo? Fa parte delle raccomandazioni di San Paolo alle prime comunità? O è una emerita porcata?

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  12. Apprezzando moltissimo il dibattito svoltosi negli ultimi post, ovvero per gli NC, pretesa di amore incondizionato verso chi ti fa del male e divieto di denuncie per rivalse sia penali che economiche; penso che, se tutti si comportassero in tal modo
    la Società Civile, che poi è ciò che regola
    la nostra vita umana e materiale, collasserebbe su
    su se stessa!
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
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    1. noi il dibattito lo apprezziamo pochissimo, anzi nulla..

      .

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    2. @Mario
      Allora cosa vivete a fare?
      Ruben.
      ---

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    3. Lo sappiamo. Voi apprezzate soprattutto l'ascolto, ascolto e ascolto delle panzane contenute a iosa nei mamotreti. Sempre a bocca chiusa finché non interrogati dai catechisti... Vi hanno detto fino allo sfinimento che la fede viene dall'ascolto. Ma vi hanno mai detto ascolto di chi o di cosa? Perché posso ascoltare per ore un matto che ripete le stesse cose e non avrò certo più fede. Similmente a forza di ascoltare le catechesi neocat più che crescere la mia fede in Dio, crescerà il mio convincimento negli insegnamenti eretici da esse propugnati (vedi "dottrina" sul peccato, sui cristiani della domenica, sul decadimento della Chiesa da Costantino a kiko, sul Rinascimento pagano e senza Dio, ecc. ecc. ecc.)
      Porto

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  13. Gloria ti stai confondendo con le beatitudini.

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    1. @anonimo
      forse ricordo male le frasi esatte, comunque il senso che volevo trasmettere è che Gesù non dice affatto che la ricerca della giustizia sia sbagliata, che non è ricerca della vendetta ;)

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    2. e anche se fosse che si e confusa?
      Il contenuto non cambia, o il Vangelo alla fine dice cose contraddittorie a seconda della citazione?

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    3. @neo, si ma la "fame e sete di giustizia", di cui parla il vangelo non ha a che fare né con la vendetta per un torto subito, né con la giustizia sociale, ma la giustizia di Gesù passa sempre per la Croce. Infatti poco più avanti dice: «Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 5,20). Anche questo vangelo lo usate spesso per giustificare quello che fate su questo blog, ma credo che usare la parola di Dio per giustificare uno spirito vendicativo, o una crociata contro una realtà ecclesiale è quanto più blasfemo ci possa essere. Penso che prima di improvvisarvi teologi per fare le gaffe che state facendo, dovreste leggerla veramente la parola di Dio ed approfondirla.
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. Al martello molesto (e ignorante e petulante) delle 16:51

      https://it.wikipedia.org/wiki/Opere_di_misericordia#Le_sette_opere_di_misericordia_spirituale

      E tu in questo senso sei una palestra intera (ma per olimpionici), sappilo.

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    5. @Fav
      ma è quello che ho scritto anche io, la giustizia non è vendetta! Mi sembra che hai descritto la prassi del Cammino, quando usate le parole del Vangelo per costringere le persone a farvi dare soldi e beni, quando succedono violenze del peggiore genere a delle ragazzine e i vertici insabbiano tutto usando il nome di Dio (ricordo il caso del sud Italia dove un catechista voleva costringere la famiglia di una bambina abusata a non denunciare perchè quello che era successo era un progetto di Dio...), o ancora quando costringete le persone a chiedere scusa in ginocchio a chi vi ha fatto del male solo per "averlo giudicato". E non ho neanche parlato delle varie vendette che fate verso chi secondo voi "vi perseguita". Credo che voi dovreste ascoltare di più i teologi e leggere più il Vangelo che i mamotreti di Kiko

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    6. Ma la Chiesa cattolica non è protestante, Vinicio, e non adotta il principio della sola scriptura.

      Esiste una dottrina ed una Tradizione bimillenaria che interpreta la Scrittura e solo quella ha valore per noi cattolici.
      Non si può dire: "Il Vangelo dice quello e poi questo e quindi voi siete in torto".
      Non sta né a te ne a me interpretare cosa dice il Vangelo, il suo senso più profondo collegato all'intera Scrittura.
      Quello lo fa la Chiesa. La Chiesa e basta.

      E la Chiesa, guarda caso, si è molto espressa sul significato di "giustizia" e non l'ha liquidato come istinto di vendetta o non amore.

      Sai che c'è?
      Che noi leggiamo la Parola di Dio e la approfondiamo, ma leggiamo anche la dottrina della Chiesa (e non quella di Kiko).

      La dottrina della Chiesa, quanto alla giustizia, così si esprime nel Catechismo della Chiesa Cattolica:

      "Quattro virtù hanno funzione di «cardine». Per questo sono dette «cardinali»; tutte le altre si raggruppano attorno ad esse. Sono: la prudenza, la GIUSTIZIA, la fortezza e la temperanza. «SE UNO AMA LA GIUSTIZIA, LE VIRTÙ SONO IL FRUTTO DELLE SUE FATICHE. Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza» (Sap 8,7). Sotto altri nomi, queste virtù sono lodate in molti passi della Scrittura."

      "La GIUSTIZIA É LA VIRTÙ MORALE che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è loro dovuto. La giustizia verso Dio è chiamata «virtù di religione». La giustizia verso gli uomini dispone a rispettare i diritti di ciascuno e a stabilire nelle relazioni umane l'armonia che promuove l'equità nei confronti delle persone e del bene comune. L'UOMO GIUSTO, di cui spesso si fa parola nei Libri Sacri, SI DISTINGUE PER L'ABITUALE DIRITTURA DEI PROPRI PENSIERI E PER LA RETTITUDINE DELLA PROPRIA CONDOTTA VERSO IL PROSSIMO. «Non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia"

      "Noi dobbiamo «vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo» (Tt 2,12)"

      "Il rispetto della persona umana: La giustizia sociale non si può ottenere se non nel rispetto della dignità trascendente dell'uomo. La persona rappresenta il fine ultimo della società, la quale è ad essa ordinata"

      "Per GIUSTIZIA, un uomo deve onestamente manifestare a un altro la verità"

      "I DISCEPOLI DI CRISTO hanno rivestito « l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella GIUSTIZIA e nella santità vera » (Ef 4,24). « DEPOSTA LA MENZOGNA» (Ef 4,25), essi devono respingere « ogni malizia e ogni frode e ipocrisia, le gelosie e ogni maldicenza » (1 Pt 2,1)"

      "Maldicenze e calunnie distruggono la reputazione e l'onore del prossimo. Ora, l'onore è la testimonianza sociale resa alla dignità umana, e ognuno gode di un diritto naturale all'onore del proprio nome, alla propria reputazione e al rispetto. Perciò la maldicenza e la calunnia offendono le virtù della GIUSTIZIA e della carità"

      "La gravità della menzogna si commisura alla natura della verità che essa deforma, alle circostanze, alle intenzioni del mentitore, ai danni subiti da coloro che ne sono vittime. Se la menzogna, in sé, non costituisce che un peccato veniale, diventa mortale quando lede in modo grave le VIRTÙ DELLA GIUSTIZIA e della carità"

      "OGNI COLPA COMMESSA CONTRO LA GIUSTIZIA E LA VERITÀ IMPONE IL DOVERE DI RIPARAZIONE, ANCHE SE IL COLPEVOLE È STATO PERDONATO. Quando è impossibile riparare un torto pubblicamente, bisogna farlo in privato; a colui che ha subito un danno, qualora non possa essere risarcito direttamente, va data soddisfazione moralmente, in nome della carità. Tale dovere di riparazione riguarda anche le colpe commesse contro la reputazione altrui. La riparazione, morale e talvolta materiale, deve essere commisurata al danno che è stato arrecato. Essa obbliga in coscienza"

      Qui mi fermo, risparmiando il magistero dei Papi sulla questione della giustizia, e molto altro.

      ./.

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    7. Smettetela quindi di considerare come vendetta le richieste di giustizia, perché se c'è una richiesta di giustizia vuol dire che qualcuno non ha agito da discepolo di Cristo e come minimo ha mancato una delle 4 virtù cardinali, cioè LA GIUSTIZIA.

      Tra l'altro, si parla anche di riparazione del danno arrecato, nonostante il perdono.
      Voi fate l'esatto contrario: condonate il colpevole, poveretto, e siete ingiusti con le vittime.
      La riparazione del danno non è concetto previsto dal vostro vocabolario.
      Anzi, aggiungete danno al danno.

      Leggetevi un po' di dottrina della Chiesa, invece che la sola scriptura interpretata alla maniera di Kiko o personalmente da voi.

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  14. Cara Gloria la giustizia più grande e' l'amore, l'amore giustifica tutto.

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    1. Scusa, ma l'amore del Cammino,
      essendo ipocrita, fa letteralmente
      schifo!
      Ruben.
      ---

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    2. ... disse il "catechista" neocat, scandendo le sillabe con magniloquenza.

      - "Ma cos'è l'amore?" Aggiunse poi, guardando la sala con sguardo minaccioso.

      - "Morireh all'altroh!" ripeterono con voce ipnotica i neocat presenti.

      - "E chevvordì "morire a", che non lo trovo nel mio libro?" chiese una voce fuori dal coro

      - "BUUUUUUUUUUUUMM", fece il catechista mentre esplodeva, urlando di tutto ma dando, perlomeno, una dimostrazione pratica di quanto da lui appena enunciato.

      Fine dell'aneddoto.

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    3. @anonimo
      infatti se ami una persona le dici la verità

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  15. A porto san.giorgio le bollette per far decollare l'ufo quest'anno si troveranno secondo voi ??? non hanno venduto i beni nel secondo passaggio ,il signore vi maledirà perchè nessuno che ha per padre il diavolo terminerà il cammino !

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    1. E mannaggia, un'altra Pasqua a terra... questo viaggio ascensionale interstellare è rimandato di anno in anno! Al Cammino sarebbe veramente convenuto aggregarsi esplicitamente alla Federazione Pentecostale, magari avrebbe beneficiato del diritto di prelazione sulle ascensioni pasquali...

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  16. Il carisma non si discute perche' frutto dello Spirito, possiamo cercare di aiutare i fratelli a capire quando sono in errore. Uno degli errori di alcuni e' quello di idolatrare il cammino e il suo fondatore e si ritrovano, inconsciamente, a denigrare quelli che non la pe sano come loro il ramo (cammino) diventa piu' importante dell'albero (la Chiesa). Non so, se papa Francesco decidesse di chiudere il camino e Kiko si mettesse di traverso, gli amici neocatecumeni che frequentano il blog cosa farebbero? Carmine

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    1. Non si meraviglierebbero della disobbedienza del superbo Kiko più di tanto.

      Pax

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  17. A proposito della falsa accusa di endogamia, che rivolgete al Cammino la smentisco nettamente, proprio ieri si è celebrato un matrimonio tra una ragazza del Cammino ed un giovane della Gifra. La ragazza ha scelto liberamente chi sposare, ed ha scelto un ragazzo non del Cammino, non è stata fatta alcuna pressione su di lei, perché scegliesse ragazzi del Cammino, pertanto voi siete solo dei bugiardi, dei menzogneri,questa è l'ennesima menzogna che diffondete. Invito i lettori a non credere a questo blog.

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    1. Ma dai? Una ragazza del Cammino ha sposato uno non del Cammino? Questa sì che è una notizia! 👏👏👏 Auguri alla nuova coppia.

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    2. i lettori sono invitati a valutare con la loro testa....possono credere o non credere

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    3. @anonimo
      riparliamone quando la ragazza in questione arriverà alla tappa della Traditio, comunque auguri alla coppia ;)

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    4. e poi....quello che hai riportato rappresenta una eccezione che conferma la regola....
      ...sarebbe divertente poi seguirne gli sviluppi

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    5. Nessuno può impedire a qualcuno di sposare chi vuole, sia nel Cammino che fuori. Conosco anche io coppie in cui uno dei due non fa parte del Cammino. Sono però caso rari, sostanzialmente eccezioni. Negli ultimi anni, stante l'emorragia di fratelli e sorelle che lasciano il movimento neocatecumenale, probabilmente il veto a matrimoni esogamici si è un po' allentato, anche se l'insistenza dei catechisti per portare il/la fidanzato/alla catechesi è rimasta, come anche è rimasta l'opzione ricatto (o entri nel Cammino o non ti sposo), sentita con i miei orecchi da più di un catechista.
      Porto

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    6. sei il suo catechista per affermare che non è stata fatta alcuna pressione? perché altrimenti le tue parole valgono zero.

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    7. Uno dei due ha un fracasso di soldi
      ma tanti!.....
      Ruben.
      ---

      Elimina
    8. Come ti è stato detto, ne riparliamo alla Traditio: mentre tutti i fratelli verranno mandati a suonare campanelli come i TdG, la ragazza verrà mandata in missione a casa per convertire il coniuge (non importa se è già cattolico,deve essere in cammino. Per due o tre anni non potrà partecipare alle Eucarestie, nè alle convivenze, al massimo alle celebrazioni di Pasqua.

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  18. I social, come si chiamano, svolgono un grande servizio. È indubbio.
    Per quanto io sia parecchio ignorante in materia e non ami frequentarli. Partecipo solo a questo Blog per dare il mio contributo al disvelamenento dell'ipocrisia e dell'inganno neocatecumenale.
    Lasciatemelo dire. Ho vissuto una vita nel Cammino e ho collezionato innumerevoli conferme.
    Scrivo qui per dovere.

    Pax

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  19. La forza del Cammino in buona parte è nel suo nascere e svilupparsi in segregazione.
    Non si entra se non passando per le catechesi. Neanche si può partecipare alle sue celebrazioni o Riti o ritiri, detti convivenze.
    Tanto che è stato imposto dalla Chiesa che le Eucarestie dovessero essere aperte a tutti: che bella scoperta!

    È per questo che i fan del Cammino, I suoi paladini, i neocatecumenali convinti, duri e puri, che hanno giurato fedeltà non alla Chiesa e a Cristo, ma a Kiko/Carmen/Cammino, detestano e deprecano vedersi messi alla berlina sui cd. social. Accidenti ai social, vero?

    Ossia: tirati fuori così dalle salette e sottoposti al giudizio delle persone normali.
    Perché non v'è chi, dotato di un minimo di buon senso e di equilibrio, non resti raccapricciato ad assistere alle pratiche di sopruso e abuso messe STRUTTURALMENTE in atto in comunità ai danni dei comuni camminanti DAPPERTUTTO.

    Perché il Cammino dappertutto riproduce le sue aberrazioni di cui in tanti ancor oggi portiamo nella nostra carne le conseguenze.
    Un sistema di soggiogamento violento e incondizionato.

    Devi accettare tutto senza possibilità di esprimere né dubbi né perplessità MAI.

    È facile mettere in campo luoghi comuni del tipo:

    Se non obbedisci sei superbo

    Se esprimi un tuo pensiero onestamente è perché credi di essere più intelligente di Kiko.

    E infine:

    Se non subisci docile tutto quello che ti infliggendo PER IL TUO BENE a livello psicologico soprattutto non sei umile, non sai farti ultimo.
    Non ami il nemico, che alla fine sarebbero loro stessi - guarda un poco - Kiko e compagnia.
    Dai tuoi catechisti fino ai fratelli della tua comunità schierati compatti dalla loro parte, anche se più di uno nutre i tuoi stessi dubbi.
    Ma.... quando uno il coraggio non ce l'ha, non se lo può dare.

    Pax

    RispondiElimina
  20. Da piccolo mi chiedevo perché certi sedicenti cristiani fossero così propensi a peccati vergognosi - come quel "pugnalare alle spalle" il parroco. Non avevo ancora capito che i falsi cristiani - quelli che "prostitute e peccatori" passeranno davanti al loro verso il regno dei Cieli - hanno trasformato la liturgia in uno spettacolino, la vita morale in un non farsi beccare con le mani nella marmellata, e la vita di fede in un ripetere formulette di cui non gliene importa niente.

    Sono esattamente le dinamiche interne del Cammino, dove ciò che conta non è la crescita personale nella fede, ma il mettersi in mostra coi VIP neocatecumenali, siano essi i cosiddetti "catechisti", o il "responsabile", o qualche parente di qualche pezzettone grosso del Cammino (a livello locale, regionale, nazionale, mondiale), recitando a seconda dei casi la parte degli agnellini mansueti, dei perseguitati senza motivo, dei peccatori appena convertiti (o in via di conversione: dopotutto nel Cammino vige una sorta di "autoassoluzione": eh, sapete, quando il Signore mi toglie la mano dalla testa, ne combino di ogni!), ecc.

    RispondiElimina
  21. Testa di Martello:
    il primo a dire davvero le cose come stanno, cioè a dire "la verità tutta intera", è stato Gesù, che ci offre la salvezza, che è la forma di amore più grande. Senza la verità, perciò, non c'è la carità.
    Non a caso il demonio è associato alla menzogna.

    Papa Giovanni Paolo II diceva che non bisogna avere paura della verità, anche se fa male.
    E la verità, ad esempio, è che il Vescovo pedofilo, nonché neocatecumenale, Apuron, dichiarato colpevole dalla Santa Sede e da Papa Francesco in prima persona, è ancora difeso dal Cammino.
    Dire le cose come stanno, perciò, non può essere mai in contrasto col Vangelo, che è la verità stessa.

    Tranquillizza Fallacio: nessuno perseguita i camminanti, nessuno li odia, anzi, il blog, operando secondo verità, compie un'opera di carità prima di tutto verso di voi camminanti.
    Voi avete paura che ci rimetta il Cammino, noi invece vogliamo che non perdiate l'anima, perché, se anche conquistate il mondo ma perdete l'anima, che vale?

    L'inganno, nel caso del Cammino, è che si dice cattolico senza rinnegare tutte le eresie dei mamotreti, specie dei primi, perché, evidentemente, potrebbe essere messa in dubbio l'ispirazione ricevuta da Kiko e Carmen.

    RispondiElimina
  22. Anche se è difficile si dovrebbe riconoscere a molti camminanti la buona fede.
    Il guaio é che il percorso di crescita a nella fede che viene proposto è rigido, inflessibile, incurante della storia e dei momenti speciali in cui uno può trovarsi.
    Lì si diventa truppa di Kiko, tutti eguali, tutti allo stesso passo.
    Ma le persone son tutte speciali e il Signore sa trovarci ognuno di noi quando e dove e come Lui sa che saremo pronti a seguirlo dove ci vuol condurre.
    Non aver fiducia nelle capacità di discernimento personali e autonome, bollare come "peccatore senza speranza" (e così deresponsabilizzare dalle proprie scelte morali) è una pedagogia spirituale autoritaria e soffocante.

    RispondiElimina
  23. Il Cammino neocatecumenale non è per tutti e' una chiamata, nella chiamata, che non tutti hanno. Quindi se non vi piace il Cammino, non lo fate, ma perché volete a tutti costi che non lo facciano nemmeno gli altri?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché Nostro Signore ci chiama a essere adulti e liberi. Autori, nell'obbedienza alla sua volontà, della nostra storia. Nella preghiera, nell'ascolto della Parola e del Magistero apostolico riceviamo il dono dello Spirito di figli che sanno discernere quali strade prendere senza che ce le imponga un altro che mai potrà conoscere cosa c'è nel segreto del nostro cuore.
      Ubbidire a uno schema rigido di "passi spirituali" e delegare le scelte più intime al discernimento di catechisti formatisi su brutte trascrizioni di discorsi improvvisati e spesso pieni di strafalcioni psicologici, storici, morali e spirituali del kapo Kiko... non è la miglior condizione di vita per un battezzato.
      Per questo suggerisco a chi si sente stretto nel CNC di non indugiare e, con l'aiuto di Dio, abbandonarlo per essere cristiano adulto e libero.

      Elimina
    2. Una chiamata?

      Ma che stai dicendo?
      Questo è come la conta Kiko, ma non esiste una chiamata ad un movimento della Chiesa.

      Esiste invece l'elezione col battesimo, che ci fa cristiani e figli di Dio inserendoci nella Chiesa (e non in una Fondazione autonoma)..

      La frase nel Vangelo di Giovanni "Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato" , riguarda la Chiesa. Non il Cammino.

      Te lo immagini se il Signore, che ha istituito la Chiesa, "chiamasse" alcuni e non tutti i cristiani a far parte di un movimento?

      Al Cammino non si è chiamati, il Cammino si sceglie, ci si capita inconsapevolmente oppure, come per i figli del Cammino che rimangono nel Cammino, si eredita.

      Non esiste "essere chiamati al Cammino". E poi addirittura "non tutti"!
      Dio chiamerebbe gli eletti alla Chiesa e poi farebbe una chiamata speciale per alcuni?
      Ma che vi passa per la testa?
      Chi credete di essere?

      La riprova della falsità della vostra affermazione sta nel fatto che se una persona lascia la Chiesa si gioca la salvezza, mentre se lascia il Cammino e rimane nella Chiesa questo non succede, perché è alla Chiesa che appartengono i figli di Dio.

      Così voi sareste "I chiamati al Cammino, eh?"
      "Non tutti hanno la chiamata al Cammino, eh?"

      Beh, allora sappi che siete chiamati al nulla, perché la chiamata al Cammino non esiste, è una delle tante invenzioni di Kiko per legarvi al suo movimento e farvi sentire speciali.

      In poche parole, è un'ennesima menzogna.

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    3. Vai a dirlo ai 14enni mandati a forza dai genitori a seguire le catechesi o ai fidanzati a cui viene detto "se non entri in comunità non ti sposo"

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    4. @anonimo
      capisco il tuo punto di vista, ma il Cammino non è una vocazione. C'è la chiamata della Chiesa universale alla santità, ed è qualcosa a cui tutti i cristiani siamo chiamati, ma il Cammino semmai, se rispettasse le correzioni della Chiesa e osservasse i suoi stessi Statuti, sarebbe solo un mezzo per approfondire e condividere la fede che ognuno però deve alimentare già personalmente. Che poi "non è per tutti" dipende da come lo dici, se lo dici per dire che è solo per alcuni eletti che si salveranno a discapito degli altri "cristiani della domenica", allora è un ragionamento da gruppo settario, se lo dici perchè nella Chiesa ci sono molti gruppi e ognuno può scegliere quello che sente più vicino alla propria spiritualità allora va bene. Noi non vogliamo obbligatoriamente che usciste dal Cammino, ma, lo confesso, sarebbe un sollievo vedere tante persone ingabbiate lì dentro da anni (tra cui anche molti amici ed ex fratelli a cui hai imparato a volere bene) che aprono gli occhi e finalmente vivano da cristiani liberi. Se parliamo delle nostre esperienze lo facciamo soprattutto per loro, almeno io. Poi, chiaramente, se queste persone nel Cammino si autoconvincono di trovarsi bene, oppure si trovano bene veramente, tanto meglio per loro. Ma questo però non toglie che nel Cammino ci siano molte incongruenze ed ingiustizie, e noi siamo liberi di discuterne tranquillamente.

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  24. Se non fai quello che dicono loro (i catechisti), ti cacciano. A me è successo così. Ma adesso vivo libero

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    1. @nome di fantasia
      purtroppo nella mia vecchia comunità c'è ancora chi pensa che dal Cammino non venga cacciato nessuno...mi dispiace per quello che hai subito, spero ora vada tutto bene

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