venerdì 19 agosto 2022

I Vescovi polacchi chiedono ai nuovi movimenti di non anteporre i loro carismi e pratiche particolari alla fedeltà alla Chiesa, alla sua dottrina, alla sua morale e alla sua liturgia

Il documento "Criteri per l'ecclesialità delle comunità cattoliche" è stato approvato nella riunione del Comitato per la Dottrina della Fede dell'Episcopato polacco il 14 maggio 2022 ed è stato presentato nella prima settimana di giugno. 

In questo documento, i vescovi polacchi esortano i nuovi movimenti ecclesiali ad essere fedeli alla fede, alla morale e alla liturgia della Chiesa e chiedono ai nuovi movimenti di non anteporre i loro carismi e pratiche particolari alla fedeltà alla Chiesa, alla sua dottrina, alla sua morale e alla sua liturgia.

Per chi volesse approfondire le tematiche affrontate, mettiamo a disposizione la nostra traduzione del documento completo "Criteri per l'ecclesialità  delle comunità  cattoliche" tratto dall'originale pubblicato dalla Conferenza Episcopale Polacca.

Il documento preparato dal Comitato per la Dottrina della Fede della CEP, presieduto da Mons. Stanisław Budzik, Arcivescovo di Lublino, spiega che la Chiesa fin dall'inizio della sua esistenza ha cercato di indicare i criteri che permetterebbe di distinguere ciò che nelle attività di determinate comunità viene dallo Spirito di Dio e ciò che viene dallo spirito di questo mondo . E lo fa anche oggi. Da qui la necessità di sviluppare questo documento, tenendo conto delle tendenze attuali nella Chiesa.

I vescovi polacchi avvertono che “il dinamismo della vita spirituale, così chiaramente visibile nell'esistenza e nell'attività delle comunità o dei movimenti di formazione ed evangelizzazione, non è esente dal rischio di distorsioni ”. Questo perché " lo spirito di questo mondo ha avuto un'influenza deformante e di conseguenza distruttiva sul dinamismo di alcuni gruppi o comunità fin dai tempi apostolici".

Il documento - si legge nell'introduzione - non stabilisce nuove regole per il buon funzionamento delle comunità o dei movimenti di formazione ed evangelizzazione. Né ha valore giuridico.  Si rivolge a tutti i membri, dirigenti, fondatori e superiori delle comunità come strumento utile per discernere la comunione di una data comunità con la Chiesa universale e il suo sano funzionamento e sviluppo adeguato. 

Lo scopo del testo è preservare, proteggere e sostenere il grande bene che le comunità e i movimenti di formazione ed evangelizzazione rappresentano nella vita della Chiesa cattolica, assicurando al tempo stesso che conservino il pieno deposito della fede e il modo di operare della Chiesa in piena comunione con lei e con i suoi pastori.

Il documento è radicato nello spirito e nell'insegnamento del Concilio Vaticano II, che ha parlato del valore speciale dell'apostolato dei laici . San Giovanni Paolo II, alla vigilia della solennità di Pentecoste del 1996, ha spiegato che «uno dei doni dello Spirito Santo per il nostro tempo è certamente il fiorire dei movimenti ecclesiali (…). Sono una testimonianza della molteplicità dei modi in cui l'unica Chiesa si esprime e costituiscono una novità indiscutibile, del cui significato positivo e della cui utilità per il Regno di Dio nel mondo di oggi dobbiamo essere pienamente consapevoli.

Struttura del documento

La prima parte del documento è dedicata alla formulazione e spiegazione dei criteri dottrinali in base ai quali una determinata comunità o movimento di formazione ed evangelizzazione può essere considerata cattolica , cioè in comunione con la Chiesa universale.
La seconda parte individua e discute i criteri teologici e pastorali per il buon funzionamento delle comunità in comunione con la Chiesa universale. 

Questi criteri si basano sugli attributi della Chiesa come una, santa, cattolica e apostolica, come definita nella professione di fede del Credo niceno-costantinopolitano e si riferiscono ai frutti dello Spirito Santo menzionati da san Paolo nella Lettera a i Galati.

Criteri dottrinali di base del cattolicesimo

Il primo criterio che prova l'unità di un determinato movimento con la Chiesa universale è «la piena accettazione della fede che la Chiesa professa». Spiega anche che "il rifiuto di una qualsiasi delle verità di fede rompe la comunione con la Chiesa universale".

 Inoltre, la fede deve essere integrale affinché «una verità di fede non possa mai essere proclamata a costo di minare o indebolire altre».
Un criterio importante è anche “il rispetto del culto, specialmente delle sue forme , che sono state confermate nella tradizione secolare della Chiesa”. 

Si ricorda che nessuna comunità o movimento può «rifiutare, modificare o interpretare liberamente - oltre i limiti consentiti dalla corrispondente autorità spirituale - le forme liturgiche che definiscono le modalità della celebrazione liturgica, soprattutto quando si tratta della celebrazione dell'Eucaristia e di altre sacramenti. Per questo «può essere preoccupante promuovere nelle comunità e nei movimenti nuove forme di preghiera e di pietà che siano chiaramente contrarie a quelle tradizionali , liturgiche o non liturgiche».

Un altro criterio del cattolicesimo è la questione del rispetto dell'insegnamento morale della Chiesa. Il documento ricorda che “il rifiuto dell'insegnamento morale della Chiesa da parte di una comunità o di un movimento rende impossibile riconoscere quel gruppo come comunità cattolica”. Criticano anche l'idea che l'incontro personale con Dio possa essere separato proprio dalle esigenze morali del Decalogo, del Vangelo e, più specificamente, da quelle segnate da Cristo nel Discorso della Montagna.

Il criterio della cattolicità di una determinata comunità o movimento è anche la corretta trasmissione del deposito della fede della Chiesa . Si sottolinea che «rifiutando uno qualsiasi dei libri della Sacra Scrittura (...) separando o contrapponendo la Sacra Scrittura alla Tradizione come unico sacro deposito della fede affidato alla Chiesa, e ledendo la competenza esclusiva del Magistero della Chiesa ad autenticare spiegare la parola di Dio, hanno come conseguenza l'esclusione dalla comunità in cui si verificano tali situazioni, dalla comunione con la Chiesa cattolica». Inoltre, «modalità e modalità di lettura e interpretazione della Sacra Scrittura che si basano più su associazioni individuali o intuizioni di membri o dirigenti comunitari che nella Tradizione interpretativa della Chiesa devono essere considerati come evidenti e pericolosi abusi»

I sacramenti sono una priorità

Il criterio per la cattolicità di un determinato movimento è il suo stesso atteggiamento verso i sacramenti. Il documento ricorda che “nessuna comunità e nessun movimento appartenente alla Chiesa cattolica può, nella predicazione o nella pratica, anteporre all'azione sacramentale qualsiasi altro segno, forma, preghiera o azione paraliturgica”. 

Per questo le comunità che danno «maggiore importanza ai carismi e ai doni straordinari (come, ad esempio, il dono della guarigione, il dono delle lingue, il dono dell'interpretare le lingue) rispetto all'amministrazione dei sacramenti e alla celebrazione del liturgia sacramentale, si situano (...) al di fuori della fede della Chiesa cattolica».

Inoltre, il documento richiama l'organizzazione gerarchica della Chiesa, che è legata al trasferimento della successione apostolica. Pertanto, qualsiasi servizio al Popolo di Dio può essere svolto solo in unione con il Vescovo e il suo presbiterio. Pertanto, «ogni opposizione alla struttura sacramentale, apostolica e gerarchica della Chiesa istituita da Cristo con carismi o doni straordinari deve essere considerata essenzialmente incompatibile con la fede della Chiesa».

Il criterio del cattolicesimo - come ricorda il documento - è anche l'accettazione della verità che «sono i vescovi ad amministrare le Chiese loro affidate come sostituti e lasciti di Cristo». 

Così, «la missione pedagogica affidata a vescovi e presbiteri non può essere trascurata in una comunità o movimento sano, né sostituita o posta al di sotto dell'insegnamento del capo comunità»

Si ricorda inoltre che «l'ordinamento interno delle norme e delle leggi applicabili in una determinata comunità non può essere in contraddizione con il Codice di diritto canonico e con le decisioni emanate con effetti canonici e giuridici dalla competente autorità spirituale».

Criteri teologici e pastorali

Oltre ai criteri dottrinali, il documento della Commissione per la Dottrina della Fede della KEP cita anche criteri teologici e pastorali, che consentono di definire il corretto funzionamento e lo sviluppo di comunità o movimenti. Più precisamente, i criteri derivano dalle quattro caratteristiche della Chiesa e si riferiscono ai frutti dello Spirito Santo. Questi sono:

  • Sforzarsi di costruire unità.  Il documento sottolinea che “l'unità sul modello della Santissima Trinità significa che la Chiesa non solo non elimina le differenze tra i singoli membri e le comunità, ma costruisce anche la propria identità e consente la vera diversità”.
  • Rispetto della diversità, perché «la diversità esprime la ricchezza dell'azione dello Spirito Santo che costruisce l'unità della Chiesa a partire dai vari doni che essa offre, e non attraverso l'unificazione delle forze umane».
  • La ricerca della santità, perché «ciascuna delle comunità appartenenti alla Chiesa universale è chiamata a percorrere la via della santità, consapevole che è proprio su questa via che il mistero del già e dell'ancora» dell'azione salvifica di Cristo.
  • La consapevolezza di essere in cammino che «è in relazione con la virtù teologale della speranza che fa del cristiano un pellegrino, cioè un uomo in cammino (homo viator) verso la casa del Padre».
  • Consapevolezza dello stadio attuale della storia della salvezza.
  • Il rispetto dell'universalità e apostolicità della Chiesa.
  • I frutti dello Spirito Santo, come l'amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benevolenza, la bontà, la fedeltà, la mitezza, la temperanza. 

Il documento afferma che:

«sebbene l'elenco di cui sopra non possa essere trattato come un catalogo rigorosamente definito delle caratteristiche di una buona comunità, la costante mancanza dei suddetti frutti dello Spirito di Dio nelle relazioni mostra che lo stato della comunità richiede una seria riflessione e attento esame.»


Membri del Comitato Dottrinale

Il presidente del Comitato CEP per la Dottrina della Fede è l'arcivescovo Stanisław Budzik, ei membri sono: monsignor Andrzej Czaja, monsignor Jacek Kiciński, monsignor Marek Marczak, monsignor Piotr Turzyński. Il segretario della commissione è P. Antoni Nadbrzeżny, ei suoi consulenti sono: fr. Krzysztof Bardski, P. Marek Chmielewski, P. Bogdan Czestochowa, P. Tadeusz Dola, P. Bogdan Ferdek, P. Marek Gilski, P. Krzysztof Góźdź, P. Krystian Kałuża, P. Jacek Kempa, p. Jan Perszon, P. Mateusz Przanowski OP, P. Maciej Roszkowski OP, P. Kazimierz Wolsza e P. Mirosław Wróbel. 

Rappresentano 9 diocesi e 8 università e l'Istituto Tomista Domenicano di Varsavia.

154 commenti:

  1. I vescovi polacchi sono nemici del Cammino sigh, sigh

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    1. In qualità di fedeli cattolici ci siamo spesso lamentati (anche elevando critiche) verso quella gerarchia ecclesiale che lascia che il cancro neocatecumenale (e in misura minore, degli altri movimenti ecclesiali) continui a crescere.

      Oggi invece abbiamo un graditissimo controesempio - vescovi che ci ricordano le condizioni minime indispensabili per qualificarsi come movimento (o associazione, o "itinerario", ecc.) all'interno della Chiesa: dottrina cattolica, liturgia cattolica, comunione coi legittimi pastori della Chiesa.

      I vescovi polacchi non dicono niente di eclatante e non minacciano nemmeno provvedimenti precisi, e comunque gli ipocriti kikos avrebbero ugualmente ignorato, criticato, beffato, qualsiasi loro intervento (lo sappiamo benissimo che nonostante si riempiano la bocca del nome del Signore, i kikos in realtà fanno di tutto per compiacere le opere del demonio).

      Ma se anche qualcuno chiamasse "operazione di marketing ecclesiale" questo intervento dei vescovi polacchi, a noi cattolici dà comunque speranza perché più si ribadiscono certe cose e meglio è per tutta la Chiesa. In tempi in cui su dottrina e liturgia tantissimi credono di avere il diritto di modificare a piacere, è bene che i vescovi, in qualità di vescovi, con l'autorità da vescovi, insistano a ripetere che è un'esperienza falsa, ipocrita, anticattolica quella che poggia su liturgie deliberatamente alterate, su dottrine ambigue quando non addirittura sbagliate, o sulla presunzione di infischiarsene dell'autorità dei vescovi.

      Un vescovo che insegna scemenze va giustamente criticato. Ma un vescovo che ci richiama alla fede - come gli autori polacchi del documento citato - è un graditissimo segnale di speranza per noi cattolici, e un "Faraone" per i neocatecumenali.

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    2. e questo conferma che i vescovi polacchi sono nemici del Cammino.....................................................

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  2. si comprerrano pure i vescovi polacchini

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  3. Ma questo documento non c'entra cniente con il Cammino, volete capire che il Cammino non è un movimento, ma un itinerario di formazione cattolica??E' così difficile capirlo? Non è un movimento quindi questo thread è sbagliato.

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    1. Ti serve un ricovero urgente al reparto neurodeliri. Tanto più che quando un Papa dice che i movimenti sono linfa vitale per la Chiesa, subito vi galvanizzate dicendo che sta parlando di voi. Quando invece i vescovi strigliano i movimenti, subito dite che non stanno parlando di voi. Siete fondamentalmente ipocriti.

      Il termine "movimento" definisce cosa succede. Il termine "itinerario" indica solo il modo con cui vuole strutturarsi.

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    2. Quindi Comunione e Liberazione (CL) sono la Santa Comunine e Gesù che li libera dal male. I Passionisti sono la Passione di Cristo; i Focolarini sono dei fuochi che vanno in giro; i Pentecostali sono la Pentecoste incarnata negli uomini; i Francescani sono san Francesco; la Compagnia di Gesù sono compagni di Gesù e non sacerdoti e altro; e potrei continuare.
      Ma vi rendete conto di cosa formulate con quella testa? O Movimento, o associazione, o gruppo, o altro, ci sono delle persone che aderiscono? Si o no?
      Per cui è l'itinerario che tira fuori le decime, che fa i raduni, che parla durante le vostre celebrazioni? Oppure site radunati in più persone sotto la Chiesa, e quindi dovete rispettare le Norme della Chiesa?
      Che significa non siamo un Movimento, che nessuno vi deve dire qualcosa? Per cui vi fate le leggi voi, dentro le quattro mura e dentro quella testa che avete, a fantasie, e nello stesso tempo, mentre non obbedite e dissimulate, andate dicendo : noi siamo la Chiesa, per cui se disobbedisci vai contro la Chiesa, contro il Papa e contro Dio?
      Capite chi avete davanti? avete personaggi doppi di cuore, non amano obbedire ( tutto documentato non a parole dal video di ieri, e gli altri ridevano, per cui non stiamo parlando di uno, ma di tutta la cerchia), non si definiscono così deviano gli obblighi ( siamo un intinerario! Certo! Anch'io che scrivo sono il Lampo di Plutone Che Brilla Ai Confini Del Sistema Solare), ma nello stesso tempo si presentano a voi con obblighi, regole, obbedienze cieche e esborsi di denaro a vita e altro.
      Diteci voi che dobbiamo fare con voi! Basta che lo dite in onestà, perché di menzogne ne abbiamo sentite tante, è ora di finirla. Voi che dite, è arrivata l'ora di finirla?

      CDD.

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    3. x Tripudio.
      Ti serve un ricovero urgente al reparto neurodeliri.
      Faccio un appunto: se li ricoverano, secondo me, i dottori, che li avranno in cura, vanno a finire al manicomio.

      CDD

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    4. Quando si tratta di fare catechismo per adulti, coppie, ragazzini della Cresima o dopo Cresima sono gli unici preparati e in grado di farlo in modo "stupendissimo"; quando il Pontefice chiede che stilino delle linee guida contro gli abusi, improvvisamente non hanno più nulla a che fare con i minori o le persone fragili, sono una struttura incorporea, una fondazione di beni spirituali, un ectoplasma.

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    5. Facciamoci due ragionamenti, seguendo il loro ragionamento.
      Si chiamano Cammino Neocatecumenale, e si scrisse Itinerario di formazione cattolica ( sapendo che se mi danno la patente a quel punto, quando vado in giro, devo rispettare il Codice della Strada altrimenti multa e revoca della patente. OK?).
      Per cui loro affermano, o cercano di far capire, che non sono sottoposti ad alcune regole, in quanto sono un Cammino Neocat e un Itinerario di formaz....
      A quel punto, sul Vangelo e non solo, Gesù ha detto che noi siamo le sue pecore. Infatti il ponteficie, è scritto nero su bianco, ha detto ai sacerdoti di avere l'odore delle pecore, cioè di stare vicini al popolo di Dio.
      Quindi, seguendo il loro ragionamento, il Ponteficie ha detto che saomo delle pecorelle.
      OK?
      Vi chiedo: le pecorelle possono pagare le decime? Avete mai visto una pecora pagare le tasse o altro? NO! Quando ve le chiedono, rispondete: voi non capite, le pecore non hanno soldi!
      Le pecore possono pagare le tasse? Quando lo Stato vi chiede di fare il 730 non lo fate: dite al funzionario dell'Ag. Entrate: le pecore non pagano le tasse! Papa Francesco, è scritto, ci ha definiti pecore. Gli tirate3 fuori il documento dal sito del Vaticano, e non pagate le tasse.
      Secondo voi, il funzionario cosa vi fa?
      Riuscite a capire chi avete come guide spirituali?
      Io non credo che sia tutta follia, io credo che sono rotti dalla cupidigia e si sono autogonfiati la testa per dissimulazione e ipocrisia. Sono dei grandissimi ipocriti, dicono agli altri fai questo, fai quello, cioè danno obblighi, e loro si buttano sul prossimo per campare, così pascolano sulle sue spalle:
      Siracide 13,19: Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto;così pascolo dei ricchi sono i poveri.
      Attenzione ad un aspetto, non esiste solamente il campare sugli altri sottraendo loro i soldi, esiste anche come una certa soddisfazione nel comandare, nel sentirsi qualcuno, nel sentirsi importanti e cose simili. Il lussurioso cercherà il sesso, l'avaro i soldi, il pigro il non lavoro, il superbo la sottomissione e il disprezzo, l'egoista il proprio tornaconto, il diffamatore il giudizio iniquo e calunnioso, l'ipocrita la dissimulazione, e così via.

      CDD

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    6. Siamo alle solite:
      Non ce l'hanno con noi....
      Noi siamo....
      Noi non siamo....
      A seconda di quello che vi fa comodo al momento.
      Per una volta andate alla sostanza.

      Io aspetti sempre che la Chiesa si decida a chiamarvi col nome e cognome.
      Quando, Signore! Fino a quando?
      Dovremo gridare violenza, abuso?

      Pax

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    7. * Io aspetto sempre....
      Pardon.

      E ora cercherò di rinfrescarti un poco la memoria e risvegliarti il senso critico andando nel concreto.

      Te lo do io ....

      .... Il Cammino non è un movimovimento ma un itinerario di formazione cattolica....

      Pax

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  4. In risposta ad Anonimo: dall'incipit del documento dei Vescovi:
    "Nel mistero della sua maternità, la Chiesa accoglie le comunità sempre emergenti ed i movimenti di formazione ed evangelizzazione e li considera un frutto dell'azione feconda dello Spirito Santo e dono della Divina Provvidenza. Il Concilio Vaticano II ha ricordato il valore speciale dell'apostolato dei laici, sottolineando al tempo stesso quelle forme che, attraverso il loro carattere comunitario, esprimono la verità che l'uomo per natura è un essere sociale e che è piaciuto a Dio unire i credenti in Cristo in un solo Popolo di Dio e in un solo corpo.
    San Giovanni Paolo II, seguendo l'intenzione dei Padri conciliari, alla vigilia della Pentecoste del 1996, disse che uno dei doni dello Spirito Santo al nostro tempo è certamente il fiorire dei movimenti nella Chiesa"

    eccetera eccetera...
    In effetti hai ragione, non sembra proprio che parli del Cammino neocatecumenale! Parla di comunità cattoliche di laici che fanno apostolato, dono dello Spirito Santo per il nostro tempo.

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  5. Questo documento è come una ventata di aria fresca, perché, al di là di tutti i discorsi, i tecnicismi e le polemiche varie, ci riporta alle basi, alle semplicissime basi.
    Un gruppo o comunità o cammino o movimento cattolico può dirsi tale e va riconosciuto ed apprezzato come tale, non tanto perché approvato dal vescovo o con statuto approvato o con personalità giuridica o perché è diffuso e ha tot aderenti o si autocertifica come il migliore, ma se rispetta delle semplici regole di carattere dogmatico, morale, pastorale.
    Il primo criterio che prova l'unità di un determinato movimento con la Chiesa universale è «la piena accettazione della fede che la Chiesa professa» e «una verità di fede non può mai essere proclamata a costo di minare o indebolire altre». Su questo vi sarebbe moltissimo da dire, abbiamo la lista degli insegnamenti del Cammino che contraddicono le verità di fede!
    In particolare sono specialisti appunto nel dare la prevalenza ad alcune verità rispetto ad altre, per esempio alla misericordia di Dio che accetterebbe tutti corredati dei peccati (anzi pretenderebbe tutti peccatori, al punto di infangare con il peccato) rispetto alla Sua giustizia: idea questa che ha portato a mille ingiustizie, abusi, incoerenze, addirittura illegalità tollerate in nome di quella suddetta misericordia. Al momento opportuno però emerge anche la giustizia, amministrata dai catechisti e presbiteri delle alte gerarchie del Cammino: e in quel momento diventa quella la necessità prevalente, chi ricorda che Dio è misericordioso è un bigotto.
    Un criterio importante è anche “il rispetto del culto, specialmente delle sue forme , che sono state confermate nella tradizione secolare della Chiesa”.
    Si ricorda che nessuna comunità o movimento può «rifiutare, modificare o interpretare liberamente - oltre i limiti consentiti dalla corrispondente autorità spirituale - le forme liturgiche che definiscono le modalità della celebrazione liturgica, soprattutto quando si tratta della celebrazione dell'Eucaristia e di altre sacramenti.
    Ed anche qui non abbiamo che da scorrere l'elenco di tutti gli abusi liturgici ed eucaristici neocatecumenali, ne abbiamo parlato anche ieri.
    Poi l'interpretazione personale della Scrittura ad avallo delle proprie pratiche è un altro elemento che esclude dalla comunione con la Chiesa, ed infatti ecco che Kiko riesuma dall'antico testamento la decima e la impone ai suoi seguaci. Il poco rispetto per Scrittura e Magistero emerge dall'importanza preponderante che viene data alla catechesi (imposte) o alle riflessioni personali rispetto allo studio e alla conoscenza puntuale del deposito della fede.
    Consiglio la lettura dell'intero documento per ritrovare i molti punti che permettono di discernere la non cattolicità di moltissime prassi neocatecumenali, per esempio nel ruolo di leader formativo dato a laici oscurando e accantonando quello dei sacerdoti.
    Infatti «la missione pedagogica affidata a vescovi e presbiteri non può essere trascurata in una comunità o movimento sano, né sostituita o posta al di sotto dell'insegnamento del capo comunità».

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  6. Questo documento non si riferisce al Cammino
    1) perché il cammino non è un movimento.
    2) perché il cammino è uno strumento a disposizione dei vescovi che in qualsiasi momento possono rifiutare e mandare via senza bisogno di raccomandazioni.
    3) se nella vostra parrocchia c'è il cammino è perché il vescovo lo vuole.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Mi pare che il documento l'ha fatto il vescovo.
      E' scritto: Comitato per la Dottrina della Fede dell'Episcopato polacco il 14 maggio 2022.
      Quindi se dovesse arrivare un vescovo e vi dicesse di rispettare il documento, tu che faresti?

      Siamo sempre lì, usate qualsiasi cosa, Bibbia, Vangelo, e altro, a tornaconto, per pascervi sul prossimo.
      Mi pare che quando esce una legge, qualsiasi, vale per tutti.
      Poi, sappiamo che le leggi sono usate per alcuni, mentre altri le evadono. Non siamo nati ieri.
      Quindi, il giochetto che ci tiri fuori lo Statuto, il Direttorio, e altro, non funziona, devi portare i FATTI.

      CDD
      CDD

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    2. Quando si tratta di fare sofismi sulle parole allo scopo di creare confusione, siete veri maestri.

      Se il Cammino fosse un itinerario consisterebbe soltanto in un programma scritto, non in una aggregazione di persone. Un programma che le diocesi potrebbero adottare organizzandolo come meglio credono.

      Quando ti rivolgi ad un'agenzia di viaggio, ti presentano un itinerario, che è una descrizione del viaggio che vuoi fare. Se nessuno decide di fare quel viaggio, la proposta dell'agenzia rimane sempre un itinerario, ma è inconcludente.

      Il fatto che il vostro itinerario sia organizzato e vi partecipino persone, vi rende una aggregazione di persone. Sono le persone che danno corpo all'itinerario.

      Se alcune parrocchie accolgono la vostra aggregazione, non è necessariamente perché il vescovo la vuole. Se la può anche essere ritrovata e la tollera soltanto, come in diverse diocesi che conosco.

      E poi, in soldoni, siete sempre convocati insieme ai movimenti, associazioni e nuove comunità, per cui è chiarissimo come vi vede la Chiesa, nonostante vi affanniate a contraddirla.

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    3. FAV
      La Polonia è un paese nel quale il cammino è molto diffuso, ed è anche un paese dove la Fede è ben radicata a tutti i livelli.
      Posto questo, anzi, proprio per questo il documento dei Vescovi Polacchi ha una valenza enorme anche per il cnc, perché richiama ( guarda un po' ) alcune indicazioni già rivolte dal Papa nei vostri confronti in udienze private.
      Si tratta di essere in comunione, quella vera, non di facciata.
      Poi tu puoi pensare che il cnc è escluso da questo documento, devi solo augurarti che in Polonia non la pensino come te fregandosene altamente, perché ho paura che dopo un documento del genere certi atteggiamenti del cnc non saranno tollerati ulteriormente, con tutte le conseguenze che puoi immagginare.
      p.s.
      "il vescovo lo vuole" è tutto da dimostrare

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    4. @valentina, non a caso il Papa parlò di "realtà laicali", per comprendere oltre ai movimenti anche il cammino Neocatecumenale.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. Mi piace Fav perché cade sempre nei miei benevoli tranelli. "Realtà" è un termine che ho usato io, Giovanni Paolo II, nel Discorso che citavo risalente alla Pentecoste 1996, parlava di fioritura di "movimenti".
      Ecco l'estratto:
      "Uno dei doni dello Spirito al nostro tempo è certamente la fioritura dei movimenti ecclesiali, che sin dall’inizio del mio Pontificato continuo a indicare come motivo di speranza per la Chiesa e per gli uomini. Essi "sono un segno della libertà di forme, in cui si realizza l’unica Chiesa, e rappresentano una sicura novità, che ancora attende di essere adeguatamente compresa in tutta la sua positiva efficacia per il Regno di Dio all’opera nell’oggi della storia" (Insegnamenti, VII 2[1984], p. 696). Nel quadro delle celebrazioni del Grande Giubileo, soprattutto quelle dell’anno 1998, dedicato in modo particolare allo Spirito Santo e alla sua presenza santificatrice all’interno della Comunità dei discepoli di Cristo (cf. Tertio millennio adveniente, n. 44), conto sulla comune testimonianza e sulla collaborazione dei movimenti. Confido che essi, in comunione con i Pastori ed in collegamento con le iniziative diocesane, vorranno portare nel cuore della Chiesa la loro ricchezza spirituale, educativa e missionaria, quale preziosa esperienza e proposta di vita cristiana. "
      In effetti no, non parlava del Cammino neocatecumenale...

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    6. @Fallacio
      Parliamo di FATTI CONCRETI:
      1) Quando i vescovi giapponesi non vi hanno più voluto e non volevano neppure il vostro seminario voi che avete fatto? Te lo ricordo io: avete protestato vivacemente perchè senza di voi "l'evangelizzazione non esiste" e tanto avete fatto, smuovendo amicizie che grazie a Dio NON AVETE PIU', che il seminario lo avete "spostato" a Roma. Peccato che i vescovi giapponesi dei vostri seminaristi non ne vogliano sapere, quindi alla fine è stata una operazione per salvarvi la faccia e sentirvi martiri e perseguitati.
      2)quando l'arcivescovo di Palermo aveva VIETATO celebrazioni della Veglia Pasquale separate che cosa avete fatto? Avete preso armi e bagagli e vi siete spostati nella diocesi di Monreale (limitrofa) senza avvertire NESSUNO.
      3) Quando l'INTERA conferenza episcopale ITALIANA aveva vietato riunioni ed assembramenti causa pandemia voi che avete fatto? Avete fatto convivenze spostandovi di diocesi anche qui SENZA AVVERTIRE NESSUNO e quando ci sono state le CONSEGUENZE delle vostre azioni con focolai epidemici e morti voi che avete fatto? Da bravi cattolici dalla fede adulta avete dato la colpa ad un morto (tanto non si può difendere) e avete minacciato querele e denunce (quando voi insegnate che "non bisogna resistere al male"). Quindi siete nell'ordine: disubbedienti, vigliacchi ed ipocriti.
      Eccoli qua i vostri FATTI CONCRETI.

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    7. No Fav,
      se vai a sbirciare il Sito del Dicastero dei Laici della Famiglia e Vita, troverai che il Cammino è un associazione
      internazionale di fedeli e, come tutte le altre, dovrebbe rispettare le leggi e le norme della Chiesa.
      Al di là dei singoli Vescovi e/o Conferenze Episcopali, dipendete, fino a prova contraria, dal sopracitato Dicastero.
      Il lavoro di ricerca se vuoi te lo fai da solo! La traccia te l'ho data!
      Vi siete salvati dalla IV feira Gennaio 2013, non ci sarà una seconda occasione!
      Ruben.
      ---

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    8. Puntualizzo che il Cammino nel sito del Dicastero sta nel repertorio che comprende le Associazioni Internazionali di fedeli e le altre realtà ecclesiali formalmente riconosciute o erette dal Dicastero. Quindi visto il loro particolare Statuto, diciamo che si tratta di una altra realtà ecclesiale, comunque compresa fra le "aggregazioni laicali" di cui il Dicastero, per proprio Statuto, si occupa.
      In sintesi, la Chiesa ha detto loro: vuoi chiamarti Ugo e non Mario? Mi sta bene...tanto ti dovrai adeguare alle regole a cui si attengono tutti i Mario. E infatti a giugno del 2021 con un semplice motu proprio il Pontefice ha modificato lo Statuto di tutti i movimenti, realtà ecclesiali, aggregazioni laicali, associazioni internazionali... ed anche l'intoccabile Statuto del Cammino. Questo è il semplicissimo concetto da cogliere.

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    9. @valentina, a parte i tranelli, che per propria natura non sono mai "benevoli", la natura del cammino Neocatecumenale è descritta nello statuto art. 1 comma: § 1. La natura del Cammino Neocatecumenale viene definita da S.S. Giovanni Paolo II quando scrive: «Riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni». Il comma 2 poi, stabilisce che il cammino oltre ad essere a servizio del Vescovo è una delle modalità di attuazione diocesana dell’iniziazione cristiana e dell’educazione permanente della fede. Quella che per te è "una gabbia", in realtà è la gioia di essere "permanentemente educati alla fede" mediante la parola di Dio e i sacramenti.
      Fallacio Asino Vinicio

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    10. Hai visto Fav,
      La ricerca sul Dicastero dal quale
      direttamente dipendente, te l'ha fatta Valentina!
      Come vedi Fav, la Gerarchia e le leggi ci sono ed uguali per tutti.
      Manca solo la volontà di farle rispettare.
      Ai tempi di Pio XII in Vaticano comandavano in due: Lui è Suor Pascalina, con l'assistenza di Mons.
      Montini(Paolo VI) e tutto, funzionava come un orologio svizzero, con tanto di conflitto mondiale durante il Pontificato.
      L'unico mezzo moderno di comunicazione era la Radio Vaticana con la quale hanno fatto
      miracoli.
      Ciò che vedo di errato nella Chiesa
      attuale è il fatto di voler accontentare tutti, anche quelli che hanno torto.
      Chi vivrà vedrà.
      Ruben.
      ---

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  7. Un assaggio concreto di chi abbiamo davanti, cioè come operano queste persone:

    Anonimo18 agosto 2022 16:52 Ne parliamo? E perchè? Per dirci per la milionesima volta che abbiamo completamente, assolutamente e definitivamente torto?
    No, non ne parliamo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Anonimo19 agosto 2022 09:26 Ma questo documento non c'entra cniente con il Cammino, volete capire che il Cammino non è un movimento, ma un itinerario di formazione cattolica??E' così difficile capirlo? Non è un movimento quindi questo thread è sbagliato.

    Cioè vi spiego.
    E' stato scritto che loro non rispondono perché noi, chiamati da loro blog, gli diamo sempre torto.
    OK!?
    Ora leggete cosa ha scritto Anonimo19 agosto 2022 09:26: E' così difficile capirlo? Non è un movimento quindi questo thread è sbagliato.

    Traduzione: vi scrivo che dicono agli altri ciò che fanno loro il doppio? Cioè: discono indemoniati, e loro sono il doppio indemoniati. Dicono sei attaccato al denoro e loro sono il doppio attaccati al denaro.
    Ora dicono agli altri: ci date sempre torto, e loro scrivono in continuazione che noi abbiamo sempre torto.
    Vi ripeto fino allo sfinimento, li conosco: queste sono le persone che avete davanti.
    E' tutto davanti a voi: video, commenti, documenti e altro.

    CDD

    RispondiElimina
  8. Inizio con una considerazione che mi pare fondamentale porre subito come premessa. E che traggo dalle considerazioni finali dell'articolo magnifico di oggi.

    È proprio la finale conclusione che taglia la testa al toro.
    Per questo subito voglio evidenziarla.

    Le mie considerazioni sono fondate sul dato esperienziale - quello a me più proprio, essendo una testimone oculare di lungo corso, che ha avuto modo di conoscere sulla sua pelle da dove parte il Cammino e dove purtroppo arriva, deragliando - e per questo di indiscutibile valore.
    Non sono nessuno, soltanto una persona che faceva la sua vita e un giorno, anche per colpa mia che mi son fatta abbindolare, è caduta dalla testa ai piedi dritta nella loro trappola, studiata sapientemente.

    Vado alla parte del Documento riportato e che fa riferimento ai "frutti dello Spirito Santo" come criterio di discernimento sul corretto funzionamento delle realtà ecclesiali laicali e, impietosamente per Kiko, li elenca per benino, riandando alla Parola di Dio:

    " I frutti dello Spirito Santo, come l'amore, la gioia, la pace, la pazienza, la benevolenza, la bontà, la fedeltà, la mitezza, la temperanza. "

    Beh, dovrebbero andare a nascondersi!

    Per me, come per i tanti fuorusciti che scrivono sul Blog e i più numerosi che leggono soltanto, appare stridente la contraddizione in termini...

    Quanti fatti e misfatti a negare questi frutti meravigliosi nella triste prassi neocatecumenale potremmo scrivere!
    E quanti già ne abbiamo scritti e rendicontati in queste pagine!

    Fino a chiederci chi è il loro padre a cui danno culto? Insieme alla idolatria kiko/carmeniana fedelmente praticata nelle salette neocatecumenali?

    Sì, per una volta hanno ragione. Quando alla Tappa finale del Padre Nostro, dopo decine di anni di cammino, fanno la mirabolante scoperta di essere "figli del demonio".
    Ineluttabilmente. Ohiloro!
    Solo dovrebbero mostrare una grande umiltà confacente, invece son superbi e presuntuosi oltre ogni immaginazione.

    Sì bravi attori. Bravi a fare i finti umili, i finti peccatori, tutti dimessi. Gli artigli li nascondono bene, li tirano fuori contro i deboli, al momento opportuno.

    Pax

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  9. Carissimo, ti faccio notare che nella Chiesa Cattolica non esistono catechismi "segreti": Il CCC è liberamente consultabile e scaricabile da internet e tutti i sussidi della CEI (parlando per l'Italia) sono acquistabili senza che nessuno ti chieda se sei cattolico o meno. Se il cammino è una "iniziazione cattolica" i suoi testi formativi (ovvero i mamotreti) dovrebbero essere quindi liberamente consultabili. Lo stesso Benedetto XVI aveva detto chiaro e tondo che DOVEVANO essere pubblicati. Questo NON E' AVVENUTO. Sempre a riprova della grandissima obbedienza del cammino e del fatto che "kiko alla fine non è importante". PEccato che lui disse (parole testuali) "per NOI sarebbe un danno". E infatti a chi hanno obbedito? Al Papa forse? Ovviamente no.

    RispondiElimina
  10. Martello degli eretici, come sempre non si capisce se ci sei o ci fai. Comunque vi vogliate chiamare, movimento, associazione, comunità, gruppo, itinerario, cammino, siete di fatto una aggregazione laicale con relativo statuto. Che vi siate chiamati fondazione, con abili giravolte da legulei, non modifica la realtà dei fatti. Inoltre che vi siate in qualche modo attribuiti come bene spirituale il catecumenato non vuol dire che ne siete i detentori, perché la formazione è una azione della Chiesa, nessun gruppo o fondazione o altro se ne può appropriare. Sarebbe come se i pueri cantores si considerassero proprietari e detentori del canto liturgico. Il Cammino neocatecumenale non si identifica con il catecumenato per gli adulti, che infatti viene svolto molto proficuamente senza di voi, visto che voi lo usate semplicemente per ingabbiare le persone per tutta la vita, non certo per formarle alla fede.

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  11. C'entra, c'entra eccome. Quando un Papa elogia i movimenti, il Cammino parla come se il Papa si riferisse solo a Kiko e ai kikolatri.

    La lettera Ogniqualvolta fu scritta non da GP2 ma da gente del Cammino (contiene infatti gergo kikiano, debolezze sintattiche e perfino errori di grammatica), fu passata paro paro a Cordes che il 30 agosto 1990 dopo un luculliano pranzo dove il vino scorreva a fiumi, la diede a GP2 per farla firmare. Al punto che l'Osservatore Romano si rifiutò di pubblicarla, nel dubbio - legittimo - che il Papa potesse non essere stato nel pieno delle sue facoltà mentre la firmava.

    La lettera fu poi riportata dagli Acta Apostolicae Sedis (in quanto la firma del Papa era autentica) ma con la precisazione (proveniente certamente da GP2 stesso) che la mens del Santo Padre era solo quella di incoraggiare i vescovi a considerare il caso, non quella di dare indicazioni "vincolanti" ai vescovi e al clero. (Notiamo che il definire "itinerario bla bla bla" sarebbe stato anch'esso un'indicazione vincolante).

    E comunque il Cammino è giuridicamente un'associazione privata di fedeli. Chiamarlo "itinerario", come fa pomposamente lo Statuto approvato da Rylko (approvato all'insaputa del Papa sia nel 2002 che nel 2008, e anche contro la volontà di Benedetto XVI, come i kikolatri stessi sanno bene), non cambia i fatti (cioè che la realtà neocat è una realtà associativa, guidata da "iniziatori" e "itineranti" e "catechisti", organizzata, con Fondazioni, Decime, e tutto il resto; a proposito, lo Statuto non menziona le Decime, e nemmeno gli scatafasci liturgici... le porcate peggiori del Cammino non sono affatto previste - né potrebbero esserlo - dallo Statuto).

    Promemoria:

    Da un punto di vista pastorale, il Cammino Neocatecumenale può essere definito come si vuole. Cammino, movimento, gruppo, carisma, ogni definizione può descriverlo in modo più o meno splendido. Da un punto di vista giuridico – l'unica cosa che lo Statuto deve regolamentare – il Cammino è una associazione privata di fedeli. Infatti esistono due forme di associazioni di fedeli, nella Chiesa, secondo l'attuale codice (quello del 1983; prima era diverso): le associazioni pubbliche, che sono quelle istituite dalla Santa Sede per tutta la Chiesa o da un ordinario per la sua Diocesi, e le associazioni private, che sono costituite dai fedeli stessi (con o senza partecipazione del clero), e che possono essere o non essere riconosciute in un secondo tempo dall'autorità. Il Cammino Neocatecumenale, dal punto di vista giuridico, è precisamente un'associazione privata, essendo stato fondato da due fedeli, negli anni '60...
    È bene scindere le definizioni emotive e pastorali, da quelle giuridiche. Uno Statuto non può far diventare bianco quello che è nero o nero quello che è bianco.


    Il resto delle puntualizzazioni le trovate a questo [link].

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  12. Amici neocatecumenali: tutta questa schermaglia solo per dire che voi non fate parte delle aggregazioni laicali nate dopo il Concilio Vaticano II considerate da Giovanni Paolo II un dono dello Spirito Santo?
    Vi conviene starci, in questa denominazione, perché è solo per questo motivo che la Chiesa vi tollera e spera contro ogni speranza di vedere in voi i segni della cattolicità e i frutti dello Spirito che non sono i numeri gonfiati, i seminari, le Domus e i Catecumenium eccetera a cui tanto tenete.
    Dal documento dei vescovi:
    "L'ultimo dei criteri di salute e di corretto sviluppo delle comunità e dei movimenti di formazione ed evangelizzazione, da non trascurare o omettere nel processo di discernimento, è il criterio della presenza dei frutti dello Spirito Santo nella vita e nell'attività di una data comunità. Questi frutti sono già elencati da S. Paolo, e sono: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, padronanza di sé (Gal 5,22-23). Benché l'elenco di cui sopra non possa essere trattato come un catalogo rigorosamente definito ed esaustivo delle caratteristiche di una buona comunità, la costante mancanza dei summenzionati frutti dello Spirito di Dio nei rapporti tra i membri dimostra che la condizione della comunità richiede una seria riflessione e un'attenta esame. A volte, i problemi delle comunità o dei movimenti di formazione ed evangelizzazione non derivano dal fatto di agire contro la fede o la moralità chiaramente definita della Chiesa universale, ma dalla peccaminosità, dalla debolezza o dall'incapacità di costruire buone relazioni interpersonali all'interno della comunità e dal torto modo di svolgere i compiti da parte del leader. L'atteggiamento di ascolto dello Spirito Santo, ma anche dei fratelli e delle sorelle, è estremamente importante nella vita comunitaria. Tale atteggiamento deve condurre ogni comunità alla realizzazione della dimensione della Chiesa indicata da Papa Francesco quando ha parlato della "Chiesa dell'ascolto". Quando la pratica della fede e della vita religiosa di una comunità non è rivolta a Dio, ma diventa uno strumento per realizzare le ambizioni puramente umane dei leader o dei singoli membri, allora la comunità si trasforma facilmente in un ambiente pieno di relazioni dolorose e malsane. La mancanza di libertà, amore o perdono all'interno di una comunità sono di solito segni che nel plasmare e guidare la comunità hanno preso condizioni puramente umane e spesso peccaminose."

    RispondiElimina
  13. Tralasciando il fatto che quelli che tu chiami "tranelli" in realtà sono dati di fatto che ovviamente voi negate perchè non vi convengono...vogliamo parlare del fatto che GPII sapeva (perchè glielo avevate detto VOI) che il cammin durava 7 anni? Già solo questo vi squalifica. Poi se vuoi possiamo parlare del tranello della "celebrazione" con voi...guarda caso uscita fuori quando GPII era morto. Amico mio, quale "gioia" ci può essere nell'ingannare voi stessi e gli altri? "A servizio del Vescovo"? FATTI CONCRETI, caro Fallacio, alla MANO tu MENTI SAPENDO DI MENTIRE.

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    1. Quindi, egregio FAV, ti conviene non scrivere su questo blog. Ma tu non ci ascolti e continui a scrivere. E allora scrivi, si vede che ti piace farti criticare cosi...............................................................................

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  14. In tutto questo vorrei rilevare un punto di questo documento:

    "La ricerca della santità, perché «ciascuna delle comunità appartenenti alla Chiesa universale è chiamata a percorrere la via della santità, consapevole che è proprio su questa via che il mistero del già e dell'ancora» dell'azione salvifica di Cristo."

    Ricordiamoci le parole di Carmen (la presunta santa di categoria superiore come dice Kiko): "Tu pensi di fare il cammino per diventare santa"? Eppure è stato il CVII a proclamare chiaramente "la chiamata universale alla santità" e il santo è l'amico di Dio, colui che ha in sè gli stessi sentimenti di Cristo.
    Eppure Kiko dice chiaramente che Gesù "non è un esempio per nessuno" e chi si sforza per migliorarsi con la Grazia di Dio e crescere nei sentimenti di Cristo viene preso per bigotto ed ipocrita.
    Infatti nel cammino chi è che ha ruoli preminenti? Forse le persone che possono essere di esempio? O non sono forse quelli più crudeli e anaffettivi?
    Fatevele due domande, cari neocatecumenali in buona fede...se ne cammino non ci si aiuta a diventare santi allora A COSA SERVE?

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    Risposte
    1. la risposta sarebbe : il Cammino serve a farci santi, ma siccome voi non ci crederete mai, questa risposta non ve la diamo. L'importante è che ne siamo convinti noi...............................................

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    2. Anche i TdG (dai quali Kiko dice che "bisogna imparare"...chissà perchè) sono convinti di essere gli eletti. Però non sono neppure cristiani. Vedi te..

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    3. @Anonimo 20 agosto 2022 11:11
      la risposta sarebbe : il Cammino serve a farci santi, ma siccome voi non ci crederete mai, questa risposta non ve la diamo. L'importante è che ne siamo convinti noi...............................................
      ---
      Vedi Anonimo,
      personalmente a diventare ufficialmente Santo non ci tengo affatto, in quanto, appartenendo come tutti i Cattolici alla Comunione dei Santi, ovvero il Corpo Mistico della Chiesa, già lo sono.
      Voi invece, siete convinti di una santità di categoria superiore; magari parlatene col Papa, invitatelo a fare un "motu proprio" sulla santità di serie A e quella di serie B.
      Inoltre poi ,siete incoerenti: prima consideravate la devozione ai Santi come "religiosità naturale", da quando è
      morta Carmen(neanche Serva di Dio), la defunta può essere oggetto di preci e conseguenti miracoli.
      Non ho parole.
      Ruben.
      ---

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    4. Anonimo,
      voi credete che LA COMUNITÀ diventerà Santa, non i singoli, anelare alla santità personale viene da sempre osteggiata nel cnc.
      Per farti capire, al "Matrimonio Spirituale" il contratto lo si fa verso la comunità, capisci? Ti sposi la comunità e non Dio.
      Contenti voi contenti tutti.

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  15. La cura maniacale nel non voler confondersi con gli altri, è semplicemente perché si sentono parte di una realtà superiore. Non vedo altro motivo.

    Il problema, però, è che, a parte la Chiesa gerarchica, nulla è indispensabile in senso assoluto.
    Anche se la Chiesa fosse composta solo dalla Gerarchia e dai fedeli, la grazia divina sarebbe efficace lo stesso. I camminanti se ne facciano una ragione, che vivranno meglio e più sereni.
    Se lo Spirito Santo ha permesso realtà diverse è un aiuto alle anime, per rendere più facile rispondere alla grazia.
    Le realtà ecclesiali non "aumentano" la potenza della grazia, che è infinita anche senza di esse, ma possono stimolare e aiutare i fedeli a rispondere meglio alla grazia.

    Il fatto che quando la Gerarchia elogia i movimenti i camminanti pensano che si riferisca soprattutto a loro, mentre quando li richiama non si sentono coinvolti perché non sarebbero un movimento, non solo ipocrisia (non giudico le anime, ma la dinamica interna del Cammino), ma è anche una grande manifestazione di superbia.

    Se, per assurdo, fossi un camminante, sapendo che non esiste nessuna realtà ecclesiale che non sbaglia mai (altrimenti a cosa servirebbe la Gerarchia?), sarei contento sia quando il Cammino fosse elogiato, sia quando fosse richiamato e ripreso.

    Dire che il Papa li elogia sempre e mai li richiama è un'ammissione che considerano il Cammino infallibile.
    Se per assurdo fossi un camminante e la Chiesa non riprendesse mai il Cammino, mi preoccuperei molto.
    Significherebbe che i Pastori lo ritengono irrilevante ai fini pastorali, sicuri che presto si estinguerà, per cui chi glielo fa fare di mettersi contro il Cammino, che è ricchissimo e può essere usato come un bancomat?
    Oppure i Pastori vengono ingannati dal Cammino che si finge ubbidiente.

    Pretendere di avere sempre elogi è come pretendere che il proprio direttore spirituale dicesse sempre che tutto va bene: ci sarebbe da preoccuparsi.

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    1. Il fatto è che "confondersi con gli altri" significherebbe professare la fede cattolica, mentre loro non sono cattolici, bensì credenti nel Vitello d'Oro di Categoria Superiore, il tripode Kiko-Carmen-Cammino.

      "Confondersi con gli altri" significa andare in un santuario mariano per pregare la Beatissima Vergine insieme agli altri che più o meno sono lì con le stesse intenzioni. Cioè significa andarci per la propria fede, andarci per il Signore, andarci per la Tutta Pura, al di là di etichette ecclesiali o di appartenenza.

      Invece il tipico kikolatra deve assolutamente far presente la propria appartenenza senza "confondersi con gli altri", anche se si tratta soltanto di evitare di inginocchiarsi davanti al Santissimo (uno dei tipici segni che i neocatekikos non credono nella Presenza Reale di Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento); se in compagnia di altri kikos, azzarderanno il possibile per "neocatecumenalizzare" la propria presenza - ricordo eventi ecclesiali in cui dovevano per forza esibirsi a nacchere e tamburelli e kikone, non sia mai che qualcuno di loro potesse accidentalmente "confondersi con gli altri", non sia mai che un kikolatra venisse erroneamente preso per cattolico che partecipa insieme ad altri cattolici ad una processione cattolica, una Messa cattolica, un'iniziativa ecclesiale cattolica, non sia mai! Il kikolatra deve tassativamente distinguersi, star da parte rispetto ai "cristiani della domenica", mettersi in mostra, affermare la kikolatria sempre e dovunque, mettere Kiko al centro di tutto e farlo in ogni modo, secondo quanto le circostanze consentono.

      Come quell'increscioso episodio della Pellicciari al Meeting di Rimini una ventina d'anni fa, in cui la gentile signora dopo una buona ora di pacata e puntuale discussione sulle aggressioni massoniche alla Chiesa, sbottò a sorpresa in una intempestiva "testimonianza" su come il Cammino l'avesse salvata (testimonianza che nessuno le aveva chiesto, e che neppure le circostanze del momento potevano suggerire), che pareva stesse sputacchiando dappertutto tanta era la foga da ossessa con cui aveva preso a urlare scompostamente (ci sarà stato in prima fila qualche suo "catechistone"?). Certamente qualche squilibrio sul piano spirituale non le mancava (e, temo, sia ancora presente: il Cammino quegli squilibri non li guarisce ma li peggiora e li aggiunge): com'è possibile che una donna di notevole cultura sugli attacchi risorgimentali all'unica vera fede non si accorgesse di come il Cammino da lei tanto elogiato sia estremamente gradito ai programmi massonici antichi e moderni? Anche se fosse soltanto per la "comunione sulla mano", lo sfascio liturgico, il rapporto ipocrita e disubbidiente con la gerarchia, la quantità di becere eresie circolanti nel Cammino... Eppure no, era spettacolarmente preparata sui nefasti influssi massonici contro la Chiesa ottocentesca e altrettanto spettacolarmente incapace di notare che il Cammino sembra nato da un qualche progetto massonico e che il giovin Kiko nel '67 dipingeva senza alcuna vergogna simboli massonici nei suoi sgorbi a tema sacro e nel suo libercolo sull'Evangelo dei Miserabili.

      Fatevi avanti, asini raglianti, orsù, ragliate ancora più forte di prima, che l'unico ad essere contento del vostro ragliare - a parte Kiko, s'intende - è il demonio, quello vero, quello a cui fa comodo che vi affanniate a "circoncidere la ragione", a fare i vittimisti perseguitati poverin poverelli "tutti ci insultano tutti ci offendono (e noi invece di resistere al male minacceremo denunceremo aggrediremo ci vendicheremo), nessuno riconosce che Kiko è un santo, eppure il vescovo della Dominicana sotto la pioggia ha detto che il Papa ha detto che Kiko è un santo e che avrebbe pure l'aureola se l'aureola non fosse una roba così preconciliare".

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    2. sempre le stesse cose.......

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  16. .Forse che il catechismo dei fanciulli per la prima comunione o la cresima sono movimenti ecclesiali?
    ---------
    Infatti sono cicli di catechesi in preparazione dei sacramenti.

    Se il Cammino finisse per sciogliersi nella Parrocchia sarebbe un servizio catechetico alla Chiesa.
    Ma il Cammino non finisce mai e produce piccole comunità per sempre.
    Quante concessioni son state fatte al Cammino con la giustificazione della fase pedagogica?
    Poi la pedagogia si è consolidata. Senza i kikatekisti e Kiko il Cammino NON ESISTE.

    Allora. Il Cammino è.
    Si struttura quindi come movimento.
    Parlare di Iniziazione cristiana eterna non ha senso.

    Pax

    P.S.
    Alla faccia del "siamo servi inutili"... blablabla....

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    1. @pax: "Ma il Cammino non finisce mai e produce piccole comunità per sempre.". Mi sorprende che proprio tu che dici di conoscere il Cammino benissimo dici queste sciocchezze. Il cammino finisce eccome, con il rinnovamento solenne delle promesse Battesimali e con esso finiscono gli scrutini e tutte le tappe. Quella che continua è l'educazione permanente della fede secondo l'art 22 dello statuto.
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. Finisce? Davvero? E in nome di che permane l'obbedienza a vita ai catechisti? L'obbedienza assoluta a Kiko?

      Pax

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    3. @pax, durante l'educazione permanente della fede i catechisti li vedi ogni morte di Papa, ma cosa dici. Ma lo avete fatto il cammino?
      Fallacio Asino Vinicio

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    4. @Fallacio
      citare uno Statuto (che non rispettate) il quale vi mette a tutti gli effetti allo stesso livello di TUTTE le realtà ecclesiali che disprezzate e dalle quali cercate di stare il più lontano possibile è il segno del fatto che ti arrampichi sugli specchi. Ma per cosa esattamente? Per continuare a stare nel vostro mondo fatato nel cui interno va tutto bene e fuori invece è l'inferno?
      E voi sareste quelli che "educano alla fede"? Quelli che, quando sono uscite le nuove disposizioni per il servizio di catechista, sono venuti qui a dire: "SOLO NOI siamo capaci di farlo" senza rendervi conto dell'enorme peccato di SUPERBIA (lo stesso peccato di Satana) che vi portate d'appresso.
      Neanche ve ne rendete conto, ma siete già MORTI. Siete morti perchè RIFIUTATE la Grazia della correzione e dell'esempio altrui. Perchè voi, caro Fallacio non solo rifiutate le materne correzioni della Chiesa gerarchica, ma vi rifiutate di vedere persino le buone opere degli altri cattolici. E senza di queste le vostre opere sono AUTOREFERENZIALI e si pongono, per definizione, FUORI dalla Chiesa. E fuori dalla Chiesa "nulla salus".

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    5. Io ricordo semplicemente l'iniziativa di Kiko a Roma delle "Communitates in missionem" con cui estirpava intere comunità e le mandava in altre parrocchie dall'altra parte della città. Non so con quale successo. Come ha potuto permettersi, a cammino concluso, di prendere iniziative del genere? Con che autorità? Non mi si dica che faceva parte dell'educazione permanente alla fede.

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    6. FAV
      alla fine del cammino si continuano a fare le alleanze ( che sono riti veri e propri )...
      ...non mi sembra che si possano catalogare come educazione permanente.

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    7. Bisogna stare attenti quando si risponde pensando di dire una cosa intelligente solo perché si richiama uno Statuto che non vi rappresenta.
      Non esiste un prima e un dopo.
      Del passaggio dalla iniziazione neocatecumenale alla formazione permanente nessuno se ne accorge.
      Provate a chiedere a un camminante.

      L'invenzione della formazione permanente è strumentale. È servita a Kiko per non lasciare il ponte di comando.

      A null'altro.

      Infatti - e Neo può confermare - il C.N. continua dopo stancamente, sempre uguale.

      Una volta esaurite le tappe più o meno sovrapponibili all'OICA (con molta fantasia) girano e rigirano tra alleanze, cantico dei cantici, matrimoni spirituali che col battesimo non hanno nulla a che fare MA hanno un solo senso:

      "Oh Kiko, senza te non siam nessuno!"

      Pax

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    8. Terminato il Cammino, non dimentichiamoci che si fa pure il cosiddetto Matrimonio spirituale, con ulteriore dispendioso soggiorno alla Domus e firma di un contratto matrimoniale a vita con la comunità neocatecumenale.

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    9. Come ha già detto molto bene Pax nel commento precedente.

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    10. @valentina: "ulteriore dispendioso soggiorno alla Domus", "dispendiosa" non è la domus, ma semmai il volo, l'hotel e il vitto e comunque... dimenticavo il vostro grande problema.
      Fallacio Asino Vinicio

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    11. Invece io non dimentico il vostro grande problema: che a cammino finito, la vostra "formazione permanente" preveda pellegrinaggi obbligatori con firma di contratti matrimoniali con la comunità, trasferimenti di parrocchia per la missione decretata dal leader ecc ecc.

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    12. Il Cammino non finisce perché, essendo di origine divina, è eterno per definizione quindi....

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    13. FAV,
      tu non capisci proprio, ma chi se ne frega dei soldi.
      Il probblema semmai è che sei obbligato a fare quei viaggi.

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    14. Per fede è eterno il Paradiso e l' Inferno.
      Non credo che Dio lassù vi farà disprezzare i cristiani della domenica, come tanti fedeli cattolici che sono andati a Messa la domenica, dopo una settimana di lavoro.
      Al posto vostro rifletterei. Meglio andare preparati.
      Poi se Kiko e padre Mario dicono che il Cammino è eterno, a quel punto chiedete loro dove è stato svelato questo da Gesù?
      Ci indicassero dove Dio ha detto questo. I punti della Rivelazione dove troviamo ciò che affermano.
      Posso capire un'anima che ha fatto il cammino, si è comportata da meritare il Paradiso. Ma non credo che lassù, faccio un esempio, un vostro catechista possa pretendere obbedienza o fare scrutini o altro.
      Tu che dici?

      CDD

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    15. @anonimo 20 agosto 2022 15:27, il Cammino finisce, ma la formazione alla fede è permanente perché il Cristiano non è a tempo "determinato", o per un "tot" di tempo, ma a tempo indeterminato.
      Fallacio Asino Vinicio

      Elimina
    16. Si FAV. La scoperta dell'acqua calda.
      Infatti ogni giorno si fa la Santa Messa, e se si vuole si prega, si dialoga con Dio, si ascolta il Papa, si cerca di essere bravi cristiani.
      Quindi?
      Dobbiamo essere obbligati?
      Perché dai l'impressione che vorresti obbligare le persone nel fare il Cammino.
      I tuoi interventi sono in questo senso.
      Non mi pare che Gesù nel Vangelo abbia detto di fare il Cammino?
      Tu che dici?
      E se Gesù non l'ha detto, tu è kiko siete più di Gesù?

      CDD

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    17. Siccome il criterio di formazione permanente del CN è l'adesione piena alle iniziative del Cammino neocatecumenale per tutta la vita e il matrimonio con la comunità neocatecumenale "finché morte non vi separi", è più corretto dire che si tratta di una formazione permanente ad essere e rimanere associato al CN. Ed è comprensibile, dal loro punto di vista, che lo facciano, perché se lasciassero libertà ai propri aderenti, ne resterebbero un decimo (forse), con grave danno d'immagine ed economico.
      Quindi semplicemente il Cammino non finisce mai, come ha detto correttamente Pax.
      Invece la formazione permanente ad essere cattolico può essere attuata e viene attuata di fatto partecipando alla vita della parrocchia, a una o più delle sue molteplici associazioni e gruppi, facendo attività caritativa, partecipando alla Santa Messa quotidianamente, facendo di frequente la confessione, vivendo una vita di orazione personale costante, essendo fedele ai propri doveri di stato, leggendo le vite dei santi, partecipando all'adorazione eucaristica, facendosi seguire da un direttore spirituale; chi è malato e non può muoversi addirittura stando sul divano e con l'aiuto di un PC.

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    18. In piena libertà e senza legami di sorta.

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    19. FAV
      e dai...
      Chiamiamola da ora in poi
      Deformazione permanente
      E facciamola finita!

      Pax

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    20. Ecco la deform..., ehm volevo dire "la definizione" giusta. Sono d'accordissimo.

      Elimina
  17. la gioia di essere "permanentemente educati alla fede"

    FAV, ma fammi il piacere!
    La gioia di essere trattati a vita come infanti che mai diventano adulti.

    E meno male che era un Cammino PER gli adulti!

    Caro, hai le idee un poco confuse, mi pare.

    Pax

    RispondiElimina
  18. Io (che non sono nessuno), l'ho sempre detto: il Cammino Neocatecumenale, è una congrega di gente affetta da una "psicosi collettiva" a cominciare da Kiko, per finire all'ultima povera vedova, che spazza per terra nei seminari RM .
    Seminari dove vengono formati sacerdoti eretici, che la Chiesa, non ne capisco i motivi, continua ad ordinare.
    Non se ne può più!....
    I Papi, anziché girare in continuazione il mondo a costo zero, pensassero a far rispettare la Vera Fede!
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
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    1. cioè sciogliessero il Cammino...

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    2. se fate danno e non volete correggervi la colpa sarebbe solo vostra.

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  19. @Ruben

    Bel giudizio sprezzante!! Ma la carità' non dovrebbe essere aldisopra di tutto?

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    1. Infatti un Papa che non vi piaceva,
      diceva che la verità è prima forma di carità ed io, nel giudizio sprezzante non ho certo detto il
      falso.
      Ruben.
      ---

      Elimina
    2. Certo che la carità dovrebbe venire prima di tutto!, e quindi la mancanza di carità dovrebbe essere rifuggita, e magari anche esposta, condannata e magari ostacolata. E dimmi un po', alla luce di tutto quello che succede nel cammino (chiamare "faraoni" i figli che anelano a un po' di compagnia dei genitori, dichiarare loro apertamente che sono nati per ordine di altri ma che non sono voluti dai genitori; i casi in cui le vittime di violenza sono obbligate a chiedere perdono; tutti i casi di stravolgimento psichico causati dal cammino; alla vittima di una disgrazia fargli capire che "ben gli sta" e chiamarla "grazia"; non rispettare un minimo di libertà dei fratelli, etc.etc.): secondo te, nel cammino viene esercitata la carità?

      Elimina
  20. Il Catechista non Neocat. (ARDVSFN)

    Cari fratelli in Nostro Signore, ascoltate!

    Dio non ci chiama ad andare dietro a fantasie e altro di simile, per cui se siamo un qualcosa o non siamo un qualcosa, che sembrerebbe darci come un requisito in più, a noi non interessa, ciò che ci deve interessare è stare nella Chiesa, per cui avere la Fede in Dio, e rispettare le Norme della Chiesa e altro, come il voler bene al Pontefice.
    Per noi conta, e deve contare, la concretezza, e cioè essere veri cristiani. Non è facile essere un cristiano, parlo nel vero senso della parola, in quanto si dovrebbe essere un altro Cristo. Sappiamo che il peccato ci spinge ad operare contro Dio, e il demonio ci tenta, per cui cadiamo e siamo deboli.
    Ma, permettetemi di affermare un mio, altra cosa è gonfiarsi mentalmente con presunzione e credersi qualcuno, fino ad arrivare a gioire se al Papa accade qualcosa di spiacevole, come il muorire o il dimettersi.
    Questo atteggiamento non lo dovrebbe avere nessuno, ed è sicuramente da rigettare con tanta forza lontano da noi. E' da meschini.
    Nessuno di noi si permetta a diffamare il Santo Padre, si può capire un punto di vista non in accordo con quanto dice, ma avere compiacimento che gli capiti del male:MAI!
    Discostiamoci da quelle persone che hanno questi atteggiamenti, su internet ne è pieno, ma, mi permetto di sottolineare un aspetto non di poco conto, e cioè di fuggire da quelle persone che si fanno delle guide del prossimo e odiano il Papa.
    Spiego meglio.
    Se una persona è un singolo, ed è su internet, e scrive e si compiace del male al Papa ( vi ricordo il messaggio di Fatima, per capire dove ci troviamo spiritualmente) è grave, e non va bene, ma se una persona è un capopopolo, politico, presidente, e specialmente se è dentro l’ambito cattolico, è molto grave. Egli semina zizzania verso numerose persone, dentro la Chiesa, per cui la zizzania viene seminata internamente, dentro la stessa Chiesa, contro il Pontefice, e quelle persone che lo seguono, cioè ne seguono l'esempio, a loro volta semineranno sempre dall’interno la zizzania contro il Pontefice.
    Costoro vi si presentano con lo Statuto, le lettere di GPII, e cose simili, ma realmente hanno il cuore corrotto. Molto probabilmente hanno dissimulato obbedienza e sottomissione, cioè fedeltà e amicizia al Pontefice, per ottenere, ma le loro reali intenzioni erano diverse, infatti alla prima occasione si mostrano per ciò che sono realmente.

    ---

    RispondiElimina
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    1. Il Vangelo dice che la zizzania cresce insieme al grano buono e al momento opportuno verrà estirpata, perciò......


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    2. @anonimo
      perciò fate attenzione a chi scegliete di ascoltare, è sempre meglio seguire il Papa che altri

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    3. Mah! Che te devo di? Ovviamente Chi giudica non sono io, ci mancherebbe. Però io non prenderei con tanta leggerezza la situazione.
      Kiko ha parlato, il video è davanti a tutti, nessuno lo può negare.
      Io per fede so che la zizzania cresce insieme al grano, e poi verrà estirpata e buttata nel fuoco 🔥.
      E , credo, anche i seminatori di zizzania, cioè coloro che hanno creato grandi scandali.
      Con ciò non sto affermando che Kiko andrà all'inferno. Assolutamente no! Dio sa ed è Dio che vaglia.
      Ma, avendo un video visibile e che non lascia dubbi, ecco che mi farei delle domande, e prenderei delle distanze.
      Tutto qui.

      CDD

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  21. Vi ricordo l’Apparizione della Madonna a Fatima, dove il Papa veniva colpito con frecce. Per cui, come una sorta di similitudine, Kiko Arguello ha gioito che il Papa regnante a quel tempo veniva colpito e veniva ucciso. Da questo capite da che parte realmente stanno, cioè da quali sentimenti sono mossi internamente.
    Vi ricordo una cosa, e cioè di stare attenti a degli aspetti, vi rifaccio un piccolo esempio: sono ipocriti, li prendete con le mani nella marmellata, cioè li scoprite, a quel punto dissimulano, e vi tirano fuori lo Statuto e altro, per coprirsi con la menzogna. Infatti, se si va a prendere lo Statuto ecco che troviamo il contrario di ciò che vanno facendo. Per cui ritorniamo sempre lì, all’ipocrisia.

    Che fare?

    Chi ha ricevuto ferite, non si vendichi con altro male, ma fate vendetta in Dio facendo il bene, cioè mostrando a tutti chi sono realmente e combattendoli con la verità. Diffondete in giro il video dove il loro capo si augurava la morte del Papa, fate vedere a tutti chi sono realmente, mostrate a tutti le loro menzogne, che prendono decime e non sono autorizzati, che violano le coscienze e lo fanno con cattiveria e ipocrisia, fate volantini dove mostrate le loro nefandezze e l’odio che hanno ai sacerdoti e ai fedeli cattolici. Una goccia alla volta, ecco che esce il mare. Guardiamo la Madonna sono duemila anni che appare, una volta in luogo, un’altra volta ad un pastore, altra a Fatima, altra a Lourdes ecc, ecc. Così noi, similmente, oggi o domani mettiamo dei volantini in parrocchia, poi facciamo un’operazione su internet, poi parliamo ai sacerdoti e raccontiamo cosa abbiamo visto e vissuto, e mostriamo a tutti l’odio che hanno verso il Papa e i fedeli cattolici. Ovviamente, non dobbiamo cadere noi nel fare altro male, cioè sapendo che non tutti sono così, e che le persone possono convertirsi e cambiare. Per cui, il tutto va fatto con moderazione e saggezza.

    Pace

    CDD

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  22. Leggere il documento dei Vescovi polacchi aiuta moltissimo ad inquadrare quale origine e quale motivazione abbiano alcune prassi ritenute essenziali all'interno del Cammino neocatecumenale per la sua stessa prosecuzione da parte dell'adepto ed aiuta a comprendere il motivo per il quale debbano essere rigettate.

    "In varie comunità e movimenti è talvolta possibile notare un inconscio ma reale spostamento di enfasi nella percezione dell'atto di fede dai quattro elementi costituzionali sopra citati all'esperienza interna, intesa piuttosto in termini emotivi piuttosto che razionali e volitivi.
    L'atto di fede viene quindi inteso più come un'esperienza emotiva che come un atto libero e razionale di accettazione personale della verità rivelata. La fede così intesa è spesso equiparata a un'esperienza che, sebbene molto intensa emotivamente, è tuttavia impermanente e dipendente da fattori esterni.
    L'irrazionalismo sentimentale chiude la comunità e i suoi singoli membri alla dimensione soprannaturale della fede, riducendo l'esperienza della fede a un'esperienza puramente naturale.
    Succede anche che nell'atto di fede volontà e ragione si oppongono, mentre l'atto stesso è trattato come la vittoria della decisione della volontà sulla ragione.
    Ciò si manifesta solitamente nell'annuncio della necessità di compiere un cosiddetto atto di fede, che viene erroneamente visto come una decisione della volontà presa in contrasto con la ragione.
    Qualsiasi tentativo di considerare la razionalità di un atto di fede è quindi considerato segno di incredulità o sfiducia nella guida di Dio. Questo tipo di pensiero espone la comunità e i suoi singoli membri alla sottomissione a vari tipi di manipolazioni e abusi.
    Il fideismo nella vita delle comunità e dei movimenti può risultare nella dipendenza da individui influenti che sono in grado di imporre ai restanti membri della comunità la loro comprensione soggettiva della necessità di intraprendere azioni e pratiche specifiche."

    Il Cammino si può dire sia costituito principalmente da questi atti di fede che individui influenti come i catechisti impongono ai singoli e alla comunità semplicemente perché sono previsti dal mamotreto o richiesti dal livello gerarchicamente superiore. Sto parlando di atti come la vendita dei beni, la partecipazione stessa alle convivenze di passaggio, l'obbedienza alle prescrizioni personali o di gruppo dei catechisti. Azioni che vengono proposte come atti di volontà, sulle quali è impedito di ragionare, perché l uso della ragione viene visto come un atto di incredulità e di sfiducia in Dio.
    Il Cammino stesso è un continuo fare appello a questi atti di fede, l'uno concatenato all'altro, che erroneamente vengono scambiati per fede autentica, al punto tale che chi esce dal Cammino si dica abbia "perso la fede"; al punto tale che, anche se Cammino concluso, dopo trent'anni, si ha ancora bisogno che il decrepito catechista venga a dirti cosa devi fare e come devi farlo.
    Questa non è fede ma fideismo, e il Cammino è semplicemente una scuola di fideismo.

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    1. scuola di fideismo,eh?????????????????????????????????????????????????????????????

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    2. il documento dei vescovi polacchi nuoce alla tua salute, o camminante , non leggerlo e non osservarlo...




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    3. Il documento dei vescovi è la vendetta postuma del santo papa polacco.

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    4. Già, puntini delle 10.54, per quanto di difficile comprensione ti riesca. Ma con un po' di sforzo e qualche consiglio con chi ci capisce un po' di più, magari riesce a farsi strada in te un po' di luce e chissà che non riesca anche tu a diventare una persona libera dalla schiavitù. Nel frattempo, ovviamente, continua a pagare il pizzo per i capricci inconsulti di quelli che, con gran sacrificio, se la spassano alle tue spalle (ovviamente per il tuo bene).

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  23. Dopo tutte queste sciocchezze che avete scritto sul Cammino, vogliamo ricordare una cosa molto importante, cioè che nel deserto parrocchiale del mese di agosto le comunità sono le uniche a celebrare con partecipazione, gioia.Il resto della parrocchia è in stand by si vedrà a settembre.Comunque avete scritto un cumulo di scemenze.

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    1. Ecco, martello degli eretici è l'odiatore di parrocchie, per chi non lo aveva ancora capito...
      Veramente eravate voi ad agosto ad "andare al mare" e a non partecipare più per nulla alla Messa visto che la vostra non c'era.
      Le Messe in parrocchia ci sono sempre, nella mia in più fanno un incontro aggiuntivo settimanale per chi è rimasto solo a casa. Altro che stand by.

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    2. Carlo Martello,
      in estate le comunità si aggregano perché non si sono i numeri per celebrare singolarmente sia la parola che l'eucarestia., si sospendono i "temi" e si fanno solo "paroline".
      Andate in stanby anche voi e in più in molte parrocchie ( su disposizione del parroco ) si sospendono le celebrazioni per tutto agosto.
      Quello che tu affermi sono le "consegne" la realtà caro mio è ben diversa. I fratelli si stancano e si fanno di nebbia e vanno al mare come tutti.

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    3. @martello
      il cumulo di scemenze come lo chiami tu intanto è un documento ufficiale della Chiesa che noi stiamo commentando in relazione al Cammino; per quanto riguarda le parrocchie, quando ero in Cammino ad agosto si sospendevano le celebrazioni,e lo sai anche tu, infatti tanti fratelli li incontravo a messa in parrocchia, una cosa che a Kiko da quanto dice in pubblico fa orrore (pregate per lui per favore). Ogni volta che vado a messa d'estate c'è sempre gente; ti racconto anche questa cosa: un'estate di un anno che ero uscita dalla comunità per vari impegni (ma senza litigi) ho incontrato gli ex fratelli a messa in parrocchia ed hanno fatto finta di non vedermi anche se provavo a salutarli. Dopo un pò seppi che qualcuno li istruiva a fare così con i fuoriusciti. Questo atto va contro il Vangelo che dice "se saluto solo i miei fratelli, non fanno così anche i pagani?", ancora più grave il fatto che lo abbiano compiuto nella casa di Dio.

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  24. FAV insiste.

    Anonimo19 agosto 2022 23:14
    @pax, durante l'educazione permanente della fede i catechisti li vedi ogni morte di Papa, ma cosa dici. Ma lo avete fatto il cammino?
    Fallacio Asino Vinicio

    Ogni morte di Papa???

    Magari!

    Si fanno vivi eccome e con tutte le scuse:

    - una visita annuale è garantita;

    - la convivenza di Inizio Corso continua ad essere obbligatoria (anzi le comunità che hanno finito il cammino devono andare per intero a quella tenuta dai loro catechisti. Con la scusa che "ormai li vedono poco".

    - come catechisti che conducono il Cammino di altre comunità dipendono in tutto e per tutto dall'equipe responsabile di zona (sempre i loro catechisti) che organizzano incontri e tanto altro (come ripetere, rivivere, appresso a loro i passaggi che devono fare a loro volta alle comunità... devono fare esperienza, anche più di una volta. Come al solito sono trattati come ciucci che mai smettono di imparare!). Senza togliere che a loro volta saranno "catechisti per sempre ".

    No, il Cammino è una grande organizzazione ben strutturata.

    Di iniziazione, servizio, non ha nulla.
    Solo un paravento per fare tutto quello che vogliono.

    Grazie FAV. Ci dai occasione di entrare nel dettaglio ogni volta.
    Sei impareggiabile.

    Pax
    -

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    1. @pax, hai descritto la fase di educazione permanente della fede, durante la quale si resta attaccati a Gesù Cristo grazie alla comunità, la parola di Dio, i sacramenti e la preghiera. Forse preferisci la solitudine, il divano e il pc?
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. impareggiabile, eh??????

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    3. FAV
      sai che c'è....alle volte...meglio soli che male accompagnati...e non nel senso della compagnia...ma propeioe nel senso della guida.

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    4. @Fav
      ancora con questo pregiudizio che chi non fa il Cammino è un pantofolaio? Ma sei serio? Per risponderti: la solitudine è una cosa che chiunque deve saper affrontare, per quanti amici tu possa avere, per quanti figli tu possa fare, ci saranno dei momenti in cui sarai solo. Quante persone, sposate da una vita, poi rimangono vedove? Quante persone, anche se hanno molti figli e nipoti, poi muoiono sole? Una persona deve saper stare bene con sè stessa prima che con gli altri, così saprà affrontare meglio la solitudine quando arriva.

      Lo stesso Gesù si isolava per pregare, e ha passato 40 giorni nel deserto in solitudine. I padri del deserto non vedevano anima viva, eppure sono santi. Non è la compagnia che determina la tua fede, anzi a volte Dio lo trovi nella solitudine e nel silenzio. Il divano? E' ottimo per il riposo, e il riposo è sacro, Dio stesso il settimo giorno si è riposato. Il Pc? se usato bene può essere un ottimo strumento di evangelizzazione, lo dice anche il Papa, ma ho il sospetto che ti sia fatto ingannare dalle parole di Kiko che dice che internet è il male...per tua informazione, lo dicono anche nelle sette, per cui fai attenzione, lo dico per te

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    5. Fav, non hai del tutto torto, basterebbe riordinare ciò che hai detto. La concezione neocatecumenale di formazione permanente è rimanere attaccati alla comunità con il pretesto di Gesù Cristo, i sacramenti, la preghiera. Se dopo 30 anni di apprendistato infatti la vostra formazione avviene sempre e solo attingendo alle medesime anguste e ripetitivissime fonti, senza ampliarle e liberamente poter attingere a tutti gli strumenti formativi, infiniti come estensione e qualità, che la Chiesa cattolica offre, è evidente che qualcosa non va, è chiaro che ciò che interessa prima di tutto è mantenere il cordone ombelicale con il cammino.
      Per quanto riguarda il divano e il PC, mi chiedo se nelle case dei neocatecumenali li hanno rimossi, ma mi dicono di no. La solitudine poi è tipica di chi si è richiuso in un piccolo ambito asfittico, non di chi ne è uscito.

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    6. FAV, se sei un uomo ( nel senso di essere capace di dire la verità), cortesemente, ci dici come stai scrivendo ora su quel PC o cellulare?
      Sei attorniato dalla tua comunità? Tutte le ore del giorno sei con la comunità neocatecumenale?
      Guarda che il cammino, anche per poco, l'abbiamo fatto. Tutta questa compagnia ci spieghi dove sia?

      CDD

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    7. FAV

      Ti ho spiegato la dipendenza kikiana.

      Tu svii come sempre il discorso e te ne vai per campi pur di perorare cause perse.

      Io ti descrivo cosa si fa nel Cammino dopo che è finito. Tu fai pure astrazioni e menti spudoratamente.

      Nel Cammino si fanno le cose che elenco con scrupolo e fedeltà al capo supremo.
      Tutto ruota intorno a Kiko e senza di lui nulla ha senso.

      Meglio il divano, si fanno meno danni!

      Pax

      Pax

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  25. O.T.
    Mi domando se Kiko e Padre Pezzi, in quanto "fondatori", in base alle vigenti
    disposizioni, abbiano o meno fatto domanda presso il Dicastero di competenza, per la dispensa e quindi la "prorogatio" oltre il limite dei dieci anni in carica.
    Penso proprio di no.
    Ruben.
    Fine O.T.
    ---

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo può fare solo Kiko da statuto, il Pezzi NON è findatore.

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    2. @Neo
      Grazie per la precisazione, anche
      se dove leggi , il Cammino considera come co-fondatore anche don Mario Pezzi.
      Di conseguenza, per le leggi Canoniche vigenti, Don Mario Pezzi
      è decaduto dalla carica.
      Ascencion Romero è in carica;
      Arguello è decaduto dalla carica,
      a meno che non abbia ottenuto la prevista dispensa per i fondatori.
      Ruben.
      ---

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  26. Amici di questo cosiddetto osservatorio, anzitutto spero mi pubblichiate, perchè non sempre lo fate, in questo somigliate a quello spot che dice:Ti piace vincere facile?Se fate le domande e poi non permettete di rispondere è troppo facile, ma ci temete così tanto? Non censurate per cortesia è un atto sleale, scorretto, incivile, che mostra un bassissimo livello intellettuale. Il vostro problema è che non avete ancora capito la vera natura del Cammino neocatecumenale pertanto continuate a ragionare sull'equivoco. Non volete capire un punto centrale di tutta questa questione, ve lo spiegherò per l'ennesima volta, vediamo se capite. Dunque il Cammino neocatecumenale non è una associazione, nè un movimento, nè un gruppo, nè una aggregazione, è un metodo attraverso il quale si vuole iniziare alla fede cattolica, persone già battezzate ed adulte, anche se può fungere da catecumenato battesimale, si legga lo Statuto. La Chiesa Cattolica non ha approvato un aggregazione di fedeli, nè un movimento, nè un gruppo, ma il metodo. Dire il contrario equivarrebbe a dire che la Chiesa approva il catechismo dei fanciulli o quello degli adulti, come movimento, gruppo o associazione, sarebbe assurdo, perchè il Cammino, ha la stessa natura dell'iniziazione cristiana dei fanciulli con le debite differenze. Infatti nel Cammino, non esiste tessera associativa, non esiste la struttura tipica del movimenti cattolici, perchè quello che la Chiesa ha approvato, lo ripeto, è un metodo attraverso il quale, impartire l'iniziazione cristiana a fedeli già sacramentalizzati che però vivono una fede non cresciuta, non maturata.
    Quindi tutta questa discussione è sbagliata, perchè parte da un presupposto sbagliato, spero mi abbiate compreso e che mi pubblichiate, il Cammino, con questa lettera c'entra come i cavoli a merenda.

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    1. @martello
      a me su questo blog è capitato due volte di non essere pubblicata, una volta parlavo dell'idolatria verso Kiko e una volta di una cosa che aveva detto sempre Kiko riguardo al posto libero da lasciare in macchina per il Signore. Per il resto sono stata sempre pubblicata. Invece su gruppi Facebook di propaganda al Cammino, su Instagram e Youtube (a proposito, Kiko non aveva vietato i social, proprio come fanno i gruppi settari e le dittature?), i miei commenti di critica al Cammino sono sempre stati cancellati, al punto che ormai prima di pubblicarli faccio gli screenshots per sicurezza.

      Qui molti di noi hanno fatto il Cammino, abbiamo anche gli Statuti, io stessa ce li ho dal 2013 e li ho letti. Lo statuto afferma che ci si ispira ai riti dell' OICA per il catecumenato, anche negli scrutini, ma la realtà è ben diversa; lo Statuto dice che gli scrutini non devono violare la dignità della persona, ma in realtà io stessa ho sentito i catechisti fare domande sulla vita personale e privata delle persone, comprese le coppie sposate. La Chiesa ha approvato un direttorio catechetico che voi tenete segreto alle persone; chiunque nella Chiesa può approfondire il significato del proprio battesimo, e la missione affidata al battesimo viene confermata dalla Cresima. Inoltre, chiunque può rinnovare le proprie promesse battesimali con la formula che si recita in parrocchia, e chiunque può farlo anche nel Giordano, se va in pellegrinaggio in Terra Santa. Conosco persone che l'hanno fatto e non sono nel Cammino. Leggi bene questa lettera, con il Cammino c'entra molto secondo me

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    2. Carlo Martello,
      voi vi dibattete da sempre nel dire quello che non siete, ma poi vi perdete ( nel senso che non lo sapete neanche voi ) nel cercare di dire quello che siete, qualsiasi definizione a voi sta sempre stretta.
      Salvo poi, ed è quì che vi dovete mettere d'accordo con voi stessi, prendere qualsiasi elogio riferito ai movimenti come un elogio per voi, se non siete un movimento non sta parlando a voi né nel bene e né nel male.
      Poi per incasellarvi basta poco, chi decide per il cammino? Il Vescovo o Kiko?
      Dal momento che decide Kiko ecco che siete una associazione con una propria gerarchia, il Vescovo non può cambiare uno jota del cnc, è solo un controllore, sempre che gliene diate la possibilità, visto che ne fate a piedi e a cavallo senza informare nessuno.
      Attento che quello che ti dicono "nessuno può dirti come pregare" vale solo fino a quando non si fanno celebrazioni ben codificate e normate e per le quali non si può aggiungere o rogliere niente e inoltre hanno bisogno di luoghi degni.
      n.b
      si può celebrare in emergenza in qualsiasi luogo ( con le dovute accortezze ), ma non può essere la norma.

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    3. quindi anche in un materassino al mare........

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    4. Neo, hai colto perfettamente il punto e messo una pietra tombale alla polemica artefatta di parte neocatecumenale! Si devono mettere d'accordo con se stessi: se vogliono essere accomunati nelle lodi devono accettare anche i distinguo e le critiche. Se si presentano come educatori, devono prendersi degli impegni per intercettare ed evitare gli abusi. Altrimenti che se ne stiano nel loro angolino, senza lode e senza biasimo, fino a completo esaurimento.

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    5. Anonimo,
      cosa non ti è chiaro delle "dovute accortezze"? Non sviare perdi tempo, acqua e pure il sapone.

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    6. Caro Martello,
      ancora non hai risposto ad una semplice domanda. Nella Chiesa Cattolica esistono catechismi segreti? A me risulta di no. Quindi, se il cammino è un "itinerario di formazione" i suoi testi di formazione (che quindi equivalgono a catechismi) dovrebbero essere PUBBLICI. Invece non lo sono. E questo nonostante Papa Benedetto lo abbia detto.
      Come la spieghi questa cosa?

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    7. In attesa di una loro (improbabile) risposta, si potrebbe fare qualche ipotesi: "ipocriti" o anche "menzogneri" - o anche "poveri schiavi di kiko".

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  27. Martello, fai una gran confusione. Il metodo cosiddetto neocatecumenale, nella sua completezza, non è mai stato approvato dalla Chiesa, la Chiesa non dà bollini di garanzia ai metodi, sa anche troppo bene che dietro i metodi si può nascondere l'arbitro e l'eresia, come infatti succede proprio nel vostro caso.
    La Chiesa semplicemente accetta che la cosiddetta Fondazione neocatecumenale si presenti pubblicamente come cattolica, e verifica nello Statuto che tra le sue caratteristiche non ci sia l'uso di sostanze psicotrope, il traffico d'armi oppure l'adozione della Santa cena di Lutero.
    Per il resto, il Pontefice non parla mai a un metodo, sia che parli con CL che con i Focolori o con Nuovi Orizzonti o altri: si rivolge alle persone che fanno parte di quella aggregazione laicale, e che prima di tutto sono dei cattolici, che hanno trovato in quel gruppo e in quella spiritualità un modo per vivere la propria fede.
    Se ne frega se il CN non dà tessere associative, sa che il CN ci tiene così tanto ai propri numeri da non concedere alle persone la libertà di andarsene, e per questo l'ha pure ripreso.
    Certo, la Chiesa dovrebbe a nostro parere riaprire una feria IV e seriamente impedire al Cammino neocatecumenale di opprimere i fedeli cattolici e di portarli fuori dalla Chiesa invece di avvicinarli, di mistificare la liturgia spacciandosi per cattolica, di fare in sintesi tutto ciò che non trapela dagli atti ufficiali del Cammino ma che ne costituisce la realtà.
    Ma siamo certi che presto o tardi arriverà il rende rationem.

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  28. il metodo catecumenale finale i soldi comprano tutto & tutti !

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  29. L'impressione, suffragata dai commenti di provenienza neocatecumenale, è che si voglia negare che il documento dei Vescovi polacchi sia rivolto anche al Cammino neocatecumenale.
    È un po' la stessa tattica per cui gli amici del Cammino sostengono che, visto che sul Messale non si proibisce di mettere sull'altare un cesto di calzini sporchi, allora loro sono abilitati a metterci, in posizione centrale, il loro candelabro simil-ebraico.
    Si tratta di schermaglie speciose, ma non inutili, perché deviano l'interesse di chi legge l'articolo dal suo oggetto, cioè dal documento dei Vescovi polacchi; il quale riveste invece un'importanza del tutto eccezionale visto che dà gli strumenti per valutare l'ecclesialità dei gruppi laicali, di tutti, anche degli oggetti camminanti non identificati, che si sono presentati sulla scena di questo mondo con il Concilio Vaticano II, ed anche prima, visto che i vescovi polacchi spiegano che il discernimento sulla ecclesialità è stato utilizzato da sempre per l'identificazione delle eresie.

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    1. eresie, eh ???????

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    2. ...quasi quasi coniamo un nuovo acronimo per definirli...
      UNW

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    3. Unw, cioè??????????????????

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    4. un-catechumenal way? cioè il cammino de-catecumenale o non-catecumenale?

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    5. un minimo di inglese e comprensione del post al quale si riferiva

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  30. Alle pagine Pagine 28 e 29 si legge, a proposito di missione dell'insegnamento:

    "Nella pratica di alcune comunità o movimenti di formazione ed evangelizzazione, vi è talvolta una tendenza inappropriata a offuscare o ignorare le differenze tra il sacerdozio comune e il sacerdozio ministeriale.

    (Ciò) si manifesta più spesso durante la celebrazione della liturgia eucaristica.

    L'eventuale emarginazione del ruolo del presbitero o la sua limitazione al solo momento della consacrazione della materia sacramentale è da considerarsi manifestazione di tale tendenza.

    Delegare il ministero dell'annuncio della Parola di Dio durante la liturgia eucaristica (nell'ambito di un'omelia o di un sermone) alle persone senza ordinazione almeno fino al grado diaconale costituisce una grave violazione dei principi e della prassi liturgica della Chiesa.

    Si spezza così il rapporto tra la Parola annunciata durante la liturgia della Parola e il Verbo incarnato e offerto durante la liturgia eucaristica: il rapporto tra la mensa della Parola e la mensa del Sacrificio del Corpo e del Sangue di Cristo Signore è rotto.

    Per lo stesso motivo, è inaccettabile sostituire le omelie o le prediche predicate dal vescovo, sacerdote o diacono nella liturgia eucaristica con forme comunitarie di “condivisione della parola”.

    Sebbene sia l'annuncio diretto della Parola da parte dei laici sia le forme comunitarie di meditazione della Parola di Dio - come la "condivisione della Parola" - siano da ritenersi estremamente preziosi e pienamente conformi alla prassi della Chiesa universale, va ricordato che hanno il loro posto e il loro tempo giusto, che non comprende il luogo e il tempo della celebrazione della liturgia eucaristica, nell'ambito della quale il cui annuncio deve rimanere di competenza esclusiva del Vescovo o dei sacerdoti o dei diaconi in comunione con il Vescovo.

    Perché questo annuncio non è solo la trasmissione della conoscenza delle verità di fede o la loro spiegazione. Essendo integralmente connesso con l'Eucaristia, appartiene alla missione di santificazione affidata agli Apostoli e ai loro successori"

    Qualcuno dovrebbe quindi spiegarci in che senso questo documento non riguarderebbe il Cammino, con le sue risonanze a cuore aperto, durante celebrazioni che non finiscono mai.

    Altro che "spezzare la parola" come se fosse "pane di vita del banchetto del Signore", alla Carmen Hernandez: i vescovi polacchi ribadiscono il concetto che, con le "conferenze" (ammonizioni, risonanze) dei laici durante la Messa, è la relazione tra la Parola annunciata ed il Verbo Incarnato a spezzarsi, nel senso di interrompere.

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    1. D.D.: È perfetto il parallelismo di quanto hai riportato dal documento dei Vescovi sulla voluta confusione tra sacerdozio comune e ministeriale e i calici sull'altare per i fedeli concelebranti il rito neocatecumenale. L'ingerenza dei laici nella liturgia della Parola che fa parte integrante della liturgia eucaristica è veramente sfacciata, basti pensare alla lunghissima monizione ambientale, a quella ad ogni lettura, alle risonanze e pure alle preghiere spontanee che sono a volte dei lunghi monologhi, ai canti lunghissimi. Anche nella preghiera eucaristica cantata ci sono delle parti che devono essere dette solo dal celebrante e che vengono ripetute più volte come ritornelli di una canzone. Insomma, la Messa cattolica diventa, nelle loro mani, un culto domenicale evangelico, in cui non manca la presenza preponderante dei canti, le testimonianze, il sermone del pastore inframmezzato dagli Amen e dagli alleluja dei fratelli. Ci si avvicina cioè alla concezione del culto luterano, per la quale il vero sacramento è il Verbo orale, della testimonianza e della predica affidata al pastore, laico tra i laici.

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    2. D.D.
      Ho assistito a quattro Eucarestie
      NC negli ultimi anni; in modo
      inequivocabile, ciò che riporti in
      neretto, è la "fotocopia" di ciò che
      ho visto.
      Ruben.
      ---

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  31. Pietro non del Cammino20 agosto 2022 alle ore 21:50

    MARTELLO, proprio non capisci.

    Se non siete una "aggregazione", allora perché vi aggregate?
    Se siete solo un metodo, allora perché fate comunità stabili?
    Un metodo non va confuso con una comunità, così come nel calcio un metodo (442, 352, ecc.) non va confuso con una squadra, sia perché una squadra può sempre cambiare metodo e sia perché più squadre possono adottare lo stesso metodo.

    Tu dici che non siete strutturati, e invece lo siete ben più dei movimenti.
    E se non siete un movimento, perché quando il Papa convoca i movimenti ci andate? Semplice: perché vi arriva l'invito. Cioè la Chiesa vi considera come un movimento.
    Siete voi che considerandovi altro di come vi considera la Chiesa vi mettete in contrasto con la Gerarchia.

    Infine, il direttorio del Cammino non è affatto approvato: è approvata solo la sua pubblicazione e non il contenuto. Perché? Semplice: perché il contenuto andava approvato dalla Congregazione per la dottina della fede, il cui prefetto era il Card. Ratzinger, che NON ha voluto approvarlo.
    Il Pontificio consiglio dei laici ha approvato solo la pubblicazione del Direttorio, senza assumersi nessuna responsabilità riguardo ai contenuti, il cui giudizio non era di sua competenza.

    RispondiElimina
  32. Il martello continua a martellare.
    Sei stato pubblicato e ti rispondiamo.

    Il paragone con le catechesi parrocchiali in preparazione ai sacramenti non regge.
    Esse sono un servizio ALLA PARROCCHIA e dipendono dal Parroco il quale ne è unico responsabile.

    Non fare lo gnorri.
    Perché Kiko stesso lo sa talmente bene che quando dopo la Tappa della Redditio inaugura nelle comunità la cd. Pastorale di mediazione è molto preciso nella consegna:

    Ci si mette a disposizione del Parroco per tutta la pastorale sacramentale alla quale si parteciperà COME, SE e QUANDO il Parroco lo ritenga opportuno.

    Questo a parole ...che poi Kiko trova anche in questa cosa il modo di far fare la Pastorale di mediazione a suo uso e consumo.
    Come tutto. Come sempre.
    E sempre sottobanco e con tanta ipocrisia. ( Ma questa è un'altra storia, che abbiamo anche questa raccontata abbondantemente).

    Il Cammino è Kikocentrico.
    Gesù Cristo non c'entra. Men che meno la Chiesa.
    Al posto del Signore si è messo lui, Kiko.
    Come devo dirtelo ancora?
    E alla Chiesa ha sostituito la sua Gerarchia neocatecumenale.
    Tutto marcia ai suoi ordini.
    Senza obbedienza ai catechisti il Cammino semplicemente NON ESISTE.
    Questo è sempre lui che lo dice.
    Di che catechesi parrocchiali parli?
    Ma quale METODO???

    Kiko ha solo trovato il modo di mettere la Chiesa in ginocchio, ai suoi piedi.

    L'ho visto e sentito PRETENDERE l'obbedienza dai preti con minacce e sanzioni, pretendere anche dai Vescovi che "facevano il Cammino per la loro vita".
    Sai, ne ho conosciuti e visto come si relazionano con lui.
    Per gli altri Vescovi che non facevano il Cammino per la gran parte la frase era (rivolta ai presbiteri in cammino)
    "TU OBBEDISCI AL VESCOVO O A ME?"

    MA che domande son queste da fare???

    Se ti rispondo, martello ambiguo che sei, è solo perché le spari grosse. Non posso consentirtelo.

    Te lo ripeto ancora.
    Con me non attacca. Questi falsi li ho conosciuti. Fossero solo falsi! Sono pericolosissimi.

    Pax

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  33. Ma torniamo al Documento dei Vescovi polacchi il cui valore, come evidenziato da Valentina è precisamente questo delineato:

    "Si rivolge a tutti i membri, dirigenti, fondatori e superiori delle comunità come strumento utile per discernere la comunione di una data comunità con la Chiesa universale e il suo sano funzionamento e sviluppo adeguato."

    Pensate voi se è prezioso per quel che ci riguarda: portare alla luce quel che il CN veramente è, al di là dei suoi traffici occulti.
    ........

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. ...... e quel che è il Cammino è la Chiesa stessa a dircelo. Com'è giusto che sia.

      Mi colpisce
      (per usare il loro stesso linguaggio)
      che interlocutori privilegiati siano - in primis - i singoli membri delle comunità. Chiamati a discernere con criteri dati dai Vescovi stessi.

      Alla faccia dell' "a tutto pensiamo noi. Tu DEVI SOLO OBBEDIRE".

      Ordunque, carissimi camminanti, connettete due neuroni e iniziate a ragionare...

      Si tratta di mettere a fuoco questioni davvero cruciali e tocca proprio a voi farlo, ecco i criteri:

      - la comunione con la Chiesa universale

      - il suo (del Cn) SANO funzionamento

      - lo sviluppo adeguato.

      Ci credo che depistate!

      Ritengo sia un servizio a tutta la Chiesa evidenziare questo Documento prezioso non per la Polonia soltanto, ma per tutta la Chiesa.

      Già vedo Kiko tutto contrariato e livido ripetere
      "Ma cosa vogliono dire?"

      Quante volte ho assistito a questo suo atteggiamento, sempre lo stesso, di fronte a cose indigeste. Dimostrazione di un profondo indurimento.
      E i suoi che intorno cercano di interpretare e partorire soluzioni che sollevino l'animo affranto del loro tormentato povero incompreso Iniziatore.

      Pax

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    3. il documento dei vescovi polacchi lo respingiamo al 100 %..........................

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    4. tormentato povero incompreso iniziatore.............

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    5. Questo appello ai singoli membri è davvero rimarchevole. Il richiamo alla loro personale responsabilità di vigilanza, di controllo, di discernimento.

      Mi ha riportato alla memoria la consegna degli Statuti fatta da Stafford a Porto San Giorgio a tutti gli itineranti tanti anni fa.
      Venne di persona. Nel suo discorso espressamente fece appello alla responsabilità di ogni singolo membro del cammino per il fedele adempimento degli Statuti e delle cinque raccomandazioni che ci rivolse accorato.
      Basta prendere il Discorso di Stafford disponibile in rete e di cui abbiamo ampiamente trattato sul Blog per comprendere anche le assonanze col Documento polacco.
      Niente di nuovo mai sotto il sole...con questa gente.
      Disobbedienti seriali.

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    6. @
      Anonimo21 agosto 2022 07:48
      il documento dei vescovi polacchi lo respingiamo al 100 %..........................

      Sembri un bimbo che pesta i piedi.
      Inutile ricalcitrare contro il pungolo. (San Paolo)

      Pax

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    7. Respingere la determinazione di un'importante Conferenza Episcopale, per me è già un
      disubidire alla Chiesa Gerarchica
      ed altro...
      Ruben.
      ---

      Elimina
    8. La Chiesa polacca non ci rappresenta nulla. Ce lo dica quella italiana e poi ne riparliamo.......................................................................................................................................................

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    9. Anonimo 21 agosto 2022 16:13
      La Chiesa polacca non ci rappresenta nulla. Ce lo dica quella italiana e poi ne riparliamo.......................................................................................................................................................
      ---
      No puntini,
      le norme della Gerarchia Ecclesiastica sono implicitamente
      univoche; non è che se un Neocatecumenale polacco si trasferisce in Italia è esentato dalle
      norme della sua Conferenza Episcopale e viceversa; in tal caso
      la Chiesa sarebbe una Babele!...
      Comunque vedo che fai progressi,
      oltre al puntini, adesso riesci ad esprimere
      frasi a senso compiuto.
      Ruben.
      ---

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    10. @anonimo
      La Chiesa Cattolica è universale, i suoi insegnamenti e documenti ufficiali sono a beneficio di tutti i cattolici

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    11. Lo sappiamo,
      così come quella Giapponese

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    12. comunque le stesse cose ve le ha dette il Papa in privato e mi sembra che neanche lui vi ha spostato un pelo

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  34. Secondo me. Da come si sono svolti i fatti, e come li conosciamo.
    È meglio non considerarsi un movimento, perché se non lo sono, sono la Chiesa. Infatti come si comportano e cosa dicono?
    Carmen contestò pubblicamente il Papa, e GPII si turbò quel giorno. Hanno sempre avuto il vizio di comandare e dire agli altri cosa devono fare e dire. Kiko faceva il paciere accanto a Carmen, cioè dissimulava, cioè metteva a credere che era lei a mostrarsi così, realmente lui manovrava dietro le quinte, come Carmen o ne era il maestro occulto, lui sa. Il video dimostra palesemente che anche lui al vezzo di comandare il Papa, o chi ne fa le veci, addirittura ne vuole la morte se osa dirgli qualcosa. È visibile nessuno lo può negare.
    Benedetto quel video, mi ha spalancato tutto uno scenario, ora molte cose si stanno delineando, e ritornano i conti, e molte menzogne sono cadute come, per fare un paragone , come le stelle descritte nell'Apocalisse.
    Conviene non essere un movimento, e i sottoposti l'hanno capito e ne seguono le orme.
    Infatti , per capirci, ai vertici si fa la guerra al Papa e vescovi, sotto, cioè alle parrocchie, ai parroci e fedeli.
    Questi elementi che scrivono sono i soldatini affiliati, tipo Cosa Nosta, ma sempre mafiosi sono. È un esempio per capirci.
    CDD

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    1. Piccolo esempio di come cadono le stelle.

      Obbedienza.

      Premetto che io non sto sotto i nc, per cui non devo nulla a nessuno, nel senso di obbedienza, e premetto che se ho bisogno di qualcosa vado a chi so io dentro la Chiesa, ed ho il Vangelo e la Parola di Dio.
      Ma, è bene puntualizzare un aspetto.
      San Francesco, ma non solamente lui, scrisse, o disse, una cosa sull'obbedienza ( vado a memoria senza la fonte davanti, similmente così): obbedite in tutto ai vostri superiori, eccetto nel peccato.
      Considerazione: uno che odia il Papa e gli augura la morte, perché ha osato correggerlo, è nel peccato. Per cui non si deve proprio obbedire a questa persona e a chi ne è associato.

      CDD

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    2. Sagge e condivisibili conclusioni, CDD.

      Pax

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    3. Kiko e Carmen hanno fatto sempre il gioco delle due parti in commedia. I due compari. Perfettamente assortiti.

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    4. Quel giorno che telefonò Papa Francesco a Kiko mentre erano a Porto San Giorgio, e di colpo cadde la linea, vi ricordate?
      Quando il Papa iniziò a dire: mi raccomando seguite Gesù! E ripeteva: Capito!Capito!
      Cioè il modo di fare del Pontefice era come un dire: non fate di testa vostra ma seguite la Chiesa, e quindi il Signore. Era come dire a loro, voi credete di fare sempre le cose in Dio, ma state attenti che potreste sbagliarvi, o vi sbagliate delle volte, per cui attenzione e rimaniamo sempre sotto ciò che ci viene detto dalla Chiesa.
      Ecco che cadde la linea, e ci furono risate nell'assemblea. Anche nel video di Porto Rico ci furono, anche lì, le risate. Due collegamenti, due indizi, può essere che siano azioni volute, fatte con intenzione voluta, o inconscie, cioè che una forza li domina e li fa muovere, come il peccato, o/e come l'azione del nemico. Questo lo dovrebbe scoprire un esorcista. Ma siamo sempre lì, similmente, cioè al contrasto dell'azione del Pontefice.

      CDD

      Elimina
  35. @blog, ma ammesso e non concesso (e vi abbiamo ampiamente spiegato i motivi per cui questo documento non c'entra nulla col Cammino) che i vescovi polacchi con questa esortazione: "i vescovi polacchi esortano i nuovi movimenti ecclesiali..." si fossero riferiti al Cammino, ma, vi sembra... CHE IL CAMMINO SIA NUOVO??
    Io credo che questo vostro sforzo di infilare il cammino in ogni situazione, costi quel che costi, a parte ingannare qualche povero sprovveduto che vi crede e che per causa vostra magari non si converte (il Signore mi ha convertito attraverso il Cammino e lo fa con moltissima altre persone e questo tipo di inganni non li dimentica facilmente), vi faccia prendere una cantonata dopo l'altra.
    Fallacio Asino Vinicio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere che tu abbia cominciato a leggere se non altro il titolo.
      Nel documento ci si riferisce generalmente ai movimenti e alle comunità post CVII. Per la Chiesa bimillenaria si tratta pur sempre di qualcosa di nuovo, di cui ancora non si conosce l'evoluzione, che potrebbe diventare un elemento organico e stabile oppure cambiare, evolvere in sintonia con il cambiamento dei tempi e con la vita della Chiesa, come è successo con altre forme di associazionismo come le confraternite laiche.
      E comunque il CN è ancora in "fase fondazionale", come gli ha riconosciuto il papa, quindi, non solo è considerato neonato, ma pure prematuro.

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    2. da come stanno emergendo i fatti nel documento, per quanto ne sto capendo io, ecco che conviene non associare il documento a loro, in quanto vi sono tanti punti di collegamento su quello che fanno, su quello che affermano, su altro.
      E' un documento che fa cadere tante loro menzogne, li ridimensiona ( ed un bene ma non lo vogliono capire), ma siccome molti sono gonfi di se stessi, e molto probabimente li va a scoprire, perché nel tempo hanno predicato altro ( noi siamo la Chiesa, il Papa è con noi nel senso solamente con noi se non obbedisci o critichi, ecc, ecc) ecco che lo rifiutano .
      Ora, se vi ricordate, io vi scrissi tempo indietro, che alcune volte che ho scritto sul blog, questo veniva come confermato in chiesa, cioè sentivo la Parola di Dio che andava a confermare, in un qualche modo, quanto scrivevo ( con ciò non mi reputo un santo, ma sono come tutti voi, Dio opera in tutti).
      Ora, devo affermare per essere sincero, non è stato confermato un mio messaggio, ma il post, infatti:
      Dalla lettera agli Ebrei
      Eb 12,5-7.11-13

      Fratelli, avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli:
      «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
      e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;
      perché il Signore corregge colui che egli ama
      e percuote chiunque riconosce come figlio».
      È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
      Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

      Parola di Dio.

      E' tutto davanti a voi, come potete vedere con i vostro occhi. Dio, ricordatevi, è Onnipotente, e vi parla, ma vi parla come Lui parla, non soddisfacendo i nostri desideri mondani.

      CDD

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    3. @Fallacio
      Continui ad arrampicarti sugli specchi. Ti dico solo una cosa: ci si converte anche senza il cammino. Ah, scusa, mi sono scordata che senza di voi l'evangelizzazione non esiste. SUPERBI...questo siete.

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    4. Non avete spiegato un bel niente, Fav, è inutile che urli. Vi siete arrampicati sugli specchi come sempre.

      Chi si è convertito al cammino è eretico di fatto, i vescovi polacchi lo spiegano molto bene nel documento che non avete letto.

      (E anche se lo aveste letto, siccome non dice le stesse cose che i catechisti vi hanno comandato di credere e pensare, allora deve essere falso)

      Voi invece decidetevi: che cosa vuol dire "nueva estetica"? E che cosa vuol dire "nuova evangelizzazione"?

      Se nuovo vuol dire nuovo, allora siete nuovi. Se nuovo vuol dire vecchio, allora il cammino è da spazzare via con infamia e damnatio memoriae, insieme a tutta la roba vecchia - esattamente come il cammino ha preteso di fare con la Tradizione della Chiesa Cattolica, per darsi al protestantesimo, per inciso.

      A. Non.

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    5. L'unico motivo per cui siete "vecchi" è il fatto che siete gestiti da un vecchiaccio che non schioda manco con le tenaglie e che non ha formato né decretato un successore, perché spera che con la sua morte arriverà la fine del mondo, e lo dice ad ogni Pasqua.
      A che serve il mondo senza di lui? Perché il mondo deve continuare a divertirsi e lui no? In questo senso siamo d'accordo, il cammino è decrepito, marcio e putrido. Ma lo si sarebbe anche potuto constatare dai bei risultati che ha conseguito da subito, non c'era bisogno di aspettare tutti questi anni.

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    6. Da un lato, credo, piacerà loro sapere che Dio li corregge come figli, ma dall'altro lato gli brucia che, in un qualche modo, il Signore mostra di essere Padre anche di coloro che chiamano il blog. Cioè, tradotto, in termini nc: gli indemoniati del blog.
      Quindi, secondo voi? Vincerà la parte saggia, o l'orgoglio?

      CDD

      Elimina
    7. FAV
      Per noi il "povero sprovveduto " si è scansato un fosso.
      Vedi come la pensiamo diversamente?

      Il nostro scopo è proprio questo:
      Far conoscere a tutti
      Chi son costoro
      Che così mal si camuffano"

      Quindi, se qualcuno leggendoci evita le catechesi facciamo festa.

      Pax

      Elimina
    8. FAV
      "la donna taccia" ti ricorda niente?
      Fu GPII a definirvi movimento e a nulla valsero le continue interruzioni di Carmen.
      In ogni caso voi UNW potete definirvi come vi pare, la Chiesa vi considera e vi tratta come un movimento e questo è un fatto.
      È in fondo la risposta alla lamentela ( stizzita ) di Kiko in sala Nervi, perché non siamo in ogni parrocchia! Perché siete SOLO un movimento ecco perche.

      Elimina
    9. per i pigri
      Unidentified Neocatechumenal Way

      Elimina
    10. per i pigri, eh????????????????

      Elimina
  36. Pax 21 agosto 2022 09:56
    Kiko e Carmen hanno fatto sempre il gioco delle due parti in commedia. I due compari. Perfettamente assortiti.
    ---
    Come il GATTO e la VOLPE,
    con uno stuolo infinito di PINOCCHI, che
    pagano in ZECCHINI D'ORO!
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
  37. @Neo ha detto:
    "È in fondo la risposta alla lamentela ( stizzita ) di Kiko in sala Nervi, perché non siamo in ogni parrocchia! Perché siete SOLO un movimento ecco perche."
    ---
    Non solo; Kiko in quella occasione, a poco
    meno di un anno dall 'elezione di Papa
    Francesco, gli disse in faccia che le Parrocchie DOVEVANO essere "Comunità di Comunità", e lo fece in modo risentito!
    Implicitamente dicendo "Caro Papa, togliti dalle scatole perché la Chiesa siamo noi".
    Se ancora non li hanno tolti, ci sono I video in data 1 febbraio 2014.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in quella occasione davanti a tanta sfrontatezza neanche partì l'applauso

      Elimina
  38. In ogni caso, Neocatateumenali; il Redde Rationem sta arrivando, proprio dalla Patria del Pomtefice che tanto avete amato ed oggi è Santo.
    Il buon giorno si vede dl mattino!
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
  39. Loro non c'entrano mai quando si tratta di maturare qualche riflessione utile e fruttuosa.
    Ma come non pensare al C.N. quando si legge:

    " Inoltre, «modalità e modalità di lettura e interpretazione della Sacra Scrittura che si basano più su associazioni individuali o intuizioni di membri o dirigenti comunitari che nella Tradizione interpretativa della Chiesa devono essere considerati come evidenti e pericolosi abusi» "

    Forse è opportuno chiedersi perché i Vescovi polacchi sottolineano questo aspetto. Noi lo sappiamo che riguarda il Cammino eccome!

    Il Cammino si regge su tre piedi. Uno è la Parola. Proclamata, kerigmatizzata dai kikatekisti secondo le "intuizioni" (ecco qui le intuizioni) ispirate di Kiko e di Carmen.

    Ebbene qui si parla di evidenti abusi e pure pericolosi.
    La predicazione che segue la proclamazione dei Vangeli nei passaggi soprattutto (ma di tutta la Sacra Scrittura) ha nel Cammino sempre qualcosa di sensazionale che parte da un asserto:
    SENZA UN CATECUMENATO NON SI CAPISCE LA PAROLA DI DIO
    Nel senso che non si incarna, non si attualizza...

    Questo Kiko afferma come premessa sempre.
    Così tanti Vangeli
    Dal
    Chi non "odia"....
    Le vergini stolte e sagge....
    La Samaritana
    Il cieco nato

    E non sto a fare tutto l'elenco

    Potrei iniziare con il Vecchio Testamento e non finire più.

    Un vestito che gli si cuce addosso alla perfezione.

    Pax

    RispondiElimina
  40. Così, «la missione pedagogica affidata a vescovi e presbiteri non può essere trascurata in una comunità o movimento sano, né sostituita o posta al di sotto dell'insegnamento del capo comunità»
    ------------
    Quest'ultima cosa è da rileggere.

    Essa qualifica il C.N. tra le
    comunità o movimenti NON sani.

    La missione pedagogica e non solo propria dei Vescovi e Sacerdoti è sì
    "trascurata" come minimo.
    Essa è addirittura
    "sostituita e posta al di sotto dell'insegnamento del capo comunità":
    ossia di Kiko e di un qualunque kikatekistucolo da lui dipendente.
    Questa la realtà che abbiamo sperimentato.

    Questo il discernimento dei Vescovi polacchi.
    Pochi principi chiari e netti.

    Kiko si mette in competizione con l'ordine gerarchico della Chiesa e dilania le coscienze degli adepti quando li sfida:
    "Tu obbedisci a me o al Vescovo?".

    Cosa dovrebbero mai rispondere?

    Pax

    RispondiElimina

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