"Il Cammino è costituito da un milione di aderenti o simpatizzanti o come li volete chiamate. Secondo voi sono tutti da spedire all'inferno? Nessuno si salverà?"
Hai scritto, e mi permetto di rispondere.
Molti di voi si prendono la leggerezza di voler inculcare al prossimo di voler fargli fare delle azioni che andrebbero a togliergli quell'Amore che è dovuto al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo e a Nostra Madre la Madonna, Madre di tutti i cristiani.
Infatti, noi tutti sappiamo che la Madonna ci spinge all'Amore verso suo Figlio, e per cui ci chiede di Donare questo Amore senza paure, senza ostacoli, e via dicendo.
E per cui noi figli di Dio, ecco che cerchiamo di manifestare questo Amore verso Colui che è la Nostra Vita, e cerchiamo di farlo con alcuni modi.
Venendo a voi, ho notato che avete come una ripugnanza nel fare queste cose.
Vi ripeto che è un grave errore nel voler insegnare al prossimo alcune cose che non vanno a rispettare Dio, Nostro Padre.
Dovete sapere che dentro la famiglia il rispetto è dovuto, e siccome non stiamo trattando con Tizio o Caio, ma con Dio, ecco che anche se è Padre, Lui è Dio, Padre e Dio, e per cui non stiamo trattando alla pari.
Per spiegarvi, un tempo, ma credo che si usi anche ora, alcune persone davanti ad altre persone importanti, come Re o Principi e via dicendo, si dovevano inginocchiare per segno di educazione. Figuriamoci davanti a Dio cosa dovremmo fare!.
Voi che dite?
Un saluto.
«Trascorso un po’ di tempo» continua don Konrad, «all’altezza della Pontificia Università Antonianum, Giovanni Paolo II ha ripetuto di nuovo: “Voglio inginocchiarmi!”, e io, con grande difficoltà nel dover ripetere il rifiuto, ho ripetuto che sarebbe stato più prudente tentare di farlo nelle vicinanze di Santa Maria Maggiore; e di nuovo ho sentito quel mormorio. Tuttavia, dopo qualche istante, giunti alla curia dei padri redentoristi, il Papa ha esclamato con determinazione, e quasi gridando, in polacco:
“Qui c’è Gesù! Per favore… ”. Poche parole, quasi un grido di aiuto».
«Non era più possibile contraddirlo. Il Maestro delle cerimonie è stato testimone di quei momenti. I nostri sguardi si sono incontrati, e, senza dire nulla, abbiamo cominciato ad aiutarlo ad inginocchiarsi. Lo abbiamo fatto con grande difficoltà, e quasi lo abbiamo messo di peso nell’inginocchiatoio e cercava di sorreggersi; tuttavia le ginocchia non lo reggevano più, e abbiamo dovuto subito rimetterlo sulla sedia, tra difficoltà che non erano solo fisiche, ma erano dovute anche all’ingombro dei paramenti liturgici».
Formalità nient'altro che formalità.
RispondiEliminaEffettivamente GPII si voleva inginocchiare pur avendo le gambe che non lo reggevano per pura formalità...
EliminaAndare a messa per pura formalità la vedo davvero dura.
Elimina@Anonimo 15 ottobre 2022 08:12
EliminaFormalità nient'altro che formalità
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Bene,
allora era anche una formalità ipocrita, quando fino a poco tempo
fa ossannavate i Papi all' Angelus
con gli striscioni "Tu es Petrus"!
Ruben.
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Cosa fa una persona quando s'inorgoglisce? Si drizza, alza il capo, irrigidisce le spalle e l'intera figura. Tutto in essa dice: «Io sono più grande di te! Io sono da più di te!».
RispondiEliminaQuando uno invece è di umile sentimento e si sente piccolo, china il capo, la sua persona si rattrappisce: egli «si abbassa». Tanto più profondamente, quanto più grande è colui che gli sta dinanzi; quanto meno egli sente di valere agli stessi propri occhi.
Ma quando mai percepiamo noi più chiaramente la nostra pochezza di quando stiamo dinanzi a Dio? Al grande Iddio che era ieri come è oggi, tra secoli e millenni! Al grande Iddio che riempie questa stanza e l'intera città ed il vasto mondo e l'incommensurabile cielo stellato, dinanzi a cui tutto è come un granello di sabbia! Al Dio santo, puro, giusto, infinitamente sublime...
Come è grande Lui... e come son piccolo io! Così piccolo che non posso neppure mettermi a confronto con Lui, che dinanzi a Lui sono un nulla!
Non è vero - e vien con tutta evidenza da sé - che non si può stare da superbi dinanzi a Lui? Ci si «fa piccoli»; si vorrebbe impicciolire la propria persona, perché essa non si presenti così, con tanta presunzione: l'uomo s'inginocchia.
E se al suo cuore questo non basta ancora, egli può inoltre prostrarsi.
E la persona profondamente chinata dice: «Tu sei il Dio grande, mentre io sono un nulla!». Quando pieghi il ginocchio, non farlo né frettolosamente né sbadatamente. Dà all'atto tuo un'anima!
Ma l'anima del tuo inginocchiarti sia che anche interiormente il cuore si pieghi dinanzi a Dio in profonda reverenza. Quando entri in chiesa o ne esci, oppure passi davanti all'altare, piega il tuo ginocchio profondamente, lentamente; ché questo ha da significare: «Mio grande Iddio!...».
Ciò infatti è umiltà ed è verità ed ogni volta farà bene all'anima tua.
- Don Romano Guardini -
Da: “I santi segni” (originale 1927), in Romano Guardini, Lo spirito della liturgia, Morcelliana, Brescia, 1980, pp. 140-141
Figuriamoci : Guardini in uno scritto del 1927, quasi di 100 anni fa. e poi, cosa state insinuando : che il Cammino è cosi tronfio da non inchinarsi davanti a Dio, eh??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
EliminaQuindi altri venti - trent' anni e finalmente potremo buttare tutti quei brutti mamotreti scaduti nel buttatoio della carta straccia! Grazie delle buone notizie, Puntini, non vediamo l'ora.
EliminaPurtroppo il Cammino non ha eliminato solo la genuflessione ma ha anche SOPPRESSO TOTALMENTE LA ADORAZIONE EUCARISTICA!
RispondiEliminaKiko dice che se Cristo avesse voluto essere adorato si sarebbe messo in un sasso invece che in un pezzo di pane.
Se penso che la parrocchia dei SS, Martiri canadesi a Roma è retta proprio dai padri Sacramentini (che hanno come carisma specifico proprio la adorazione eucaristica) mi metto le mani nei capelli
@anonimo 15 ottobre 2022 11:23, non è vero, è una fake news, informatevi da fonti serie non dal blog, se no parlerete sempre di cose che non conoscete.
RispondiEliminaFallacio Asino Vinicio
Fav,
EliminaStai mentendo
sapendo di farlo, ricorrendo in continuazione al termine "fake news".
In venti anni che mi occupo del problema Cammino, ho constatato
di persona quanto ha detto l'anonimo delle 11,23.
Non sapete quanto siete vulnerabili
sulla "segretezza"
Ruben.
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FAV
Eliminafacciamo il punto:
nella struttura del UNW l'adorazione ( potremo anche discuterne tra l'altro ) è prevista una volta all'anno da dopo un anno che si finisce il cammino ( dopo 30 anni )
Il giovedì santo mentre tutta la Chiesa prevede l'adorazione i camminanti si riuniscono nelle case per la lavanda dei piedi.
L'adorazione nelle scrutatio dei giovani NON è il cammino.
Fino a quando il cammino potrà corrompere, con i soldi della povera gente la quale pensa di rubare a Dio se non da la decima o non da soldi nei vari passaggi di sacchi neri, chi ha il potere, riuscirà a far loro, ai corrotti, chiudere un occhio e anche tutti e due.
RispondiEliminaMa in questo tempo di difficoltà economiche il fatturato sta precipitando e questa è un'ottima notizia perché continuare ad oliare e a sostenere una macchina costosissima sarà sempre più difficile e senza soldi non diranno più messe e questa sarà un aiuto che Nostro Signore darà a coloro che vorranno riacquistare la libertà dei figli di Dio.
Coraggio fratelli il vostro Dio viene a salvarvi ... dalla bestia.
Ricordo una volta che ho portato la mia fidanzata neocatecumenale ad un Adorazione Eucaristica... subito ho preso posto in ginocchio e lei è rimasta in piedi....ci ha messo un po' a mettersi in ginocchio pure lei,con un sospiro di rassegnazione
RispondiEliminaIn verità talvolta, anche con foto
Eliminaincontrovertibili, li ho visti inginocchiati di fronte a Kiko,
l'unico vero loro Dio vivente, assieme alla sostituta della Madonna, ovvero
Carmen.
Ruben.
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ma come siete pii.....hi hi hi...bigotti!!
RispondiEliminaEssere considerato bigotto da chi al sentire il nome di Kiko si mette in posizione supina e scodinzola, e lecca incondizionatamente i "catechisti" superiori, è un onore immeritato, perché ogni tanto mi scopro un po' bigotto.
EliminaIn ogni caso è assurdo non essere bigotti verso il Signore per esserlo verso una persona umana come Kiko che, al contrario del Signore, pare apprezzare molto l'adulazione.
@Anonimo15 ottobre 2022 15:29
RispondiEliminama come siete pii.....hi hi hi...bigotti!!
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Essere pii, non è un difetto bensì un
pregio.
Per quanto riguarda la definizione di
bigotti, quelli siete senz'altro "voi" che,
oltre a nascondervi dietro l' apertura progressista del CVII, altro non siete che dei conservatori reazionari mimetizzati
da far schifo.
Ruben.
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P.S. A voi NC, del Concilio Vaticano II
non è mai importato un bel nulla: lo avete soltanto usato per creare proseliti un
po' annoiati in cerca di qualcosa di alternativa e, di conseguenza conquistare
un certo potere all'interno della Curia Romana.
R.
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Come per il rosario, i due iniziatori Kiko e Carmen hanno dovuto piegare il capo e reintrodurre l'Adorazione Eucaristica, trasformandola in un happening comunitario e quindi contravvenendo al proprio stesso nome "adorazione"... impossibile adorare quando si è completamente distratti da canti, batter di mani, interpretazioni personali delle letture eccetera.
RispondiEliminaD'altra parte era chiaro fin dalle catechesi iniziali la pretesa dei due laci con il pallino di riformare la Chiesa di dover mangiare il Corpo di Cristo e di non poterlo adorare.
Preso atto che, per la dottrina cattolica , la conservazione nel Tabernacolo e l'ostensione del Corpo di Cristo non è altro che la naturale continuazione della celebrazione del Sacrificio, e ciò viene insegnato in modo reiterato e costante ormai da un millennio, l'uso (e abuso) invalso nelle comunità neocatecumenali di preparare per la Consacrazione un pane che non può essere conservato nel Tabernacolo, non può essere portato in processione o esposto nell'ostensorio per essere adorato, rompe questa necessaria unità e artificialmente crea una cesura tra Cristo Eucarestia - con il quale si comunicano nel corso del proprio rito esclusivo e separato - e Cristo Eucarestia adorato e realmente presente, in corpo, anima, spirito e divinità, nella sua Chiesa.
Riocordo che quando ero giovane quasi nessuno si inginocchiava durante la consacrazione, evidentemente a causa di una cattiva interpretazione del Concilio Vaticano II ad opera del modernismo liturgico.
RispondiEliminaOra molti si inginocchiano, ma non tutti, mentre nel Cammino tutti stanno in piedi.
Eppure inginocchiarsi davanti al Signore è la cosa più giusta, semplicemente perché è la cosa che viene più naturale.
Quando sono TUTTI a fare la stessa cosa, che poi è la meno giusta da fare, è segno che qualcosa non quadra.
E' come quando si votava in Bulgaria, dove il vincitore catalizzava il 99,99% dei voti.
O come quando i Paesi dell'UE, che hanno interessi diversi, maggioranze di governo diverse, culture diverse, sono "compatti": è segno che la sovranità non sta in mano ai popoli, ma alla massoneria.
Di fatto, in qualunque aggregazione ecclesiale alla consacrazione si sta prevalentemente in ginocchio, ma se qualcuno decisesse di rimanere in piedi, nessuno avrebbe da ridire.
Ma nel Cammino non è così. Nel Cammino, al contrario che nella Chiesa, non c'è libertà: rimanere in piedi davanti al Signore è un obbligo morale, perché, evidentemente, ha un significato teologico rispetto a quello della Chiesa.
EC all'ultima riga:
Elimina"perché, evidentemente, ha un significato teologico DIVERSO rispèetto a quello della Chiesa"
Te la spacciano come "la posizione del risorto"...."ho visto un popolo in piedi" etc.
Eliminame la ricordo questa cosa del "ho visto un popolo in piedi" con tanto di citazione biblica che ovviamente non ci azzeccava nulla con soggetto e complemento oggetto cambiato. E fu lì che iniziai a capire che il cammino era come i TdG: cambiavano la Bibbia a seconda della loro convenienza
EliminaE ti sbagli siete una massa d'ignoranti, perché l'inginocchiarsi alla messa e una prassi moderna, inizialmente non ci si inginocchiava mai. Anzi era addirittura proibito, ma inutile spegare a degli ignoranti, ottusi, abbiamo spiegato mille vile e documentato, ma quando si ha a che fare con degli ignoranti ottusi, tutto è inutile.
Elimina@anonimo
EliminaE un bel chissenefrega non ce lo metti? Se sono secoli e sottolineo SECOLI che la Chiesa ci invita ad inginocchiarci davanti a Gesù Sacramentato e durante la Messa lascia LA LIBERTA' di farlo o meno, voi chi siete per dire "no così non si fa?" GPII era ignorante e ottuso forse? Per voi sicuramente sì. Siete dei presuntuosi e superbi!
Anonimo delle 11 e 04:
Eliminatu c'eri per dire che nella Chiesa primitiva non ci si inginocchiava?
Certo non sei l'Apostolo Giovanni di cui si diceva sarebbe vissuto fino alla fine dei tempi.
San Giovanni, infatti, nel libro dell'Apocalisse scrive il contrario di quanto dici tu che hai "studiato" sui "testi" di Kiko;
"E l'angelo mi disse: «Scrivi: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio». Io mi PROSTRAI AI SUOI PIEDI per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: ADORA DIO!»" (Ap 19,9-10).
All'ammasso di Cafonaggini Imperiali Quelle Vere delle 11:04:
Eliminabene. Buttiamo via tutto ciò è moderno, ad iniziare da quell'accozzaglia deforme e maleodorante di esperimenti liturgici malriusciti che è il kikismo.
@Valentina
RispondiEliminaAspetta com'era la frase? "Ottimo teologo e pessimo liturgista". Ecco l'idea che nel cammino si ha di Benedetto XVI.
Sì certo! E se lo dicono loro, c'è da crederci proprio...
RispondiEliminaPersino Papa Francesco, che non può essere accusato di formalismo, ha detto al termine del congresso eucaristico a Matera: "Una Chiesa che si inginocchia davanti all’Eucaristia e adora con stupore il Signore presente nel pane".
Riprendo la citazione dell'Apocalisse che ho dato in risposta all'anonimo che ci assicura che nella Chiesa primitiva non ci si inginocchiava.
RispondiElimina"E l'angelo mi disse: «Scrivi: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio». Io mi PROSTRAI AI SUOI PIEDI per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: ADORA DIO!»" (Ap 19,9-10).
Ma ci sono altri esempi. Ad esempio la peccatrice che, pentita, bagnava i piedi di Gesù con le lacrime e li asciugava: impossibile ipotizzare che stesse in piedi.
E gli Apostoli che si prostrano davanti a Gesù: "Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!»" (Mt 14,33).
Ma ci sono anche altri esempi.
Di fatto il Cammino si è potuto affermare solo rompendo con la Sacra Tradizione e facendo leva sulle insofferenze verso la Chiesa di quei primi anni sessanta.
La nascita del Cammino si attua con uno strappo nei riguardi della Tradizione, come il luteranesimo, e, di fatto, la sua presenza rompe l'unità dei fedeli a cominciare nelle parrocchie.
Invece di rinnovare attraverso l'esempio, il Cammino afferma che quello che c'era prima era tutto sbagliato.
Come tutte le sette e tutte le ideologie, rompendo l'unità, il Cammino vuole imporre l'uniformità.
I principi dell'unità ecclersiale sono la fede e la carità: con esse ci possono essere tante lecite differenze che non solo non minano l'unità, ma la rafforzano attraverso la comunione.
Nelle sette, invece, vige l'uniformità, cioe il fare tutti le stesse cose, anche ciò che è secondario e non riguarda la fede, come un esercito che "cammina" col passo dell'oca.
Per questo nel Cammino il rompere con la Tradizione comporta necessariamente la mancanza di amore e il disprezzo verso i cattolici.
Non parlo dei camminanti, che molti sono brave persone, ma della struttura del Cammino, che rappresenta una "scuola di formazione cattolica anticattolica", una specie di servizio segreto che infiltra tra i fedeli la propria ideologia.
Piccolo OT:
RispondiEliminaa quando il link della convivenza di inizio corso 2022 / 23 che sono curioso di vedere dove vanno a parare quest'anno.
In sostanza papa Francesco è contro il Cammino...................................................................................
RispondiEliminaIl Pontefice emerito è sicuramente un luminare in teologia e liturgia ma sembra scarso in paganologia (henologia). I pagani (semmai) non s’inginocchiano per quanto qui scrive L.M.A. Viola “Sia i teologi cappadoci, specialmente Gregorio di Nissa, sia quelli latini, specialmente Agostino d’Ippona, si opposero a ogni visione gnostica, AD OGNI DOTTRINA CHE AFFERMAVA LA SOSTANZIALE DIVINITà DELL’ANIMA E LA SUA NATURA ETERNA E INCREATA. Con Agostino, ‘colonna’ della teologia occidentale, la questione è chiara, l’anima non può essere eterna, solo Dio è eterno perciò essa è creata da Dio nel tempo. L’anima “non est igitur pars dei”,perciò è creata e temporale, ad essa sono prospettate però la beatitudine e la vita ‘eterna’”* (L.M.A. Viola: Israele Cristo e Roma 2008,547)
RispondiElimina* che poi eterna non è, semmai sarà perpetua
Anonimo16 ottobre 2022 17:31
RispondiEliminaIn sostanza papa Francesco è contro il Cammino...................................................................................
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Ogni volta fai delle affermazioni come se il Cammino fosse il centro dell'universo; ma non lo è affatto!
Ruben.
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I neocatecumenali sono arrivati nelle parrocchie ed hanno incominciato ad insegnare ai fedeli cattolici cose diverse da quelle che facevano normalmente in Chiesa:
RispondiElimina- Non inginocchiarti! Stai nella posizione eretta del risorto!
- Non recitare il Credo! Non sei ancora pronto (anche se poi l'hanno dovuto introdurre)
- Non recitare il Gloria! Non sei ancora pronto (anche se poi l'hanno dovuto introdurre)
- Non recitare l'agnus Dei! Alla frazione del Pane, canta un canto di Kiko! (anche se poi l'hanno dovuto introdurre)
- Non recitare il Rosario! Non sei ancora pronto! (ci vorranno più di 10 anni per essere "pronti")
- Consuma il Corpo di Cristo insieme al sacerdote! Siamo tutti comunità!
- costruisci tabernacoli con la Parola e il Corpo di Cristo! Tanto sono la stessa cosa...
- Cambiamo le parole alla preghiera eucaristica! Tanto il Messale si può modificare...
- Mettiamo la hannukkiah sulla mensa (altare)! Tanto un simbolo vale l'altro!
- Introduciamo latte e miele durante l'Eucarestia! Siamo gli Eletti dalle bianche vesti!
Sono andati addirittura a pescare gli apocrifi delle Odi di Salomone, per introdurre il latte e il miele nell'Eucarestia e cantano pure il canto tratto da quelle Odi.
E via dicendo...
Messe tutte insieme, queste arbitrarie modificazioni rendono la Santa Messa una cosa diversa, dove l'uomo può fare come crede e come gli piace, perché non è più al centro il sacrificio di Gesù, ma l'assemblea, cioè gli uomini.
Questo è il modo più subdolo per allontanare dalla fede in Dio e dirottarla sull'uomo, diventato ormai il protagonista per la preminenza dell'assemblea.
E così, i fedeli cattolici che osservavano la liturgia della Chiesa, si sono ritrovati ad abbandonarla per seguire la liturgia di un uomo laico.
La posizione del risorto, infine, la può assumere solo Gesù, perché fino a prova contraria noi non siamo ancora risorti. Nemmeno interiormente, perché rimane comunque sempre la nostra umanità.
Anche nella preghiera eucaristica II, che cantano pure i neocatecumenali (sebbene modificata), si dice: "proclamiamo la TUA resurrezione".
Certo, il CCC dice che "per un certo aspetto, siamo già risuscitati con Cristo", ma intende la partecipazione alla morte e resurrezione di Gesù attraverso il Battesimo.
Seguendo gli insegnamenti dell'uomo laico Kiko, molti fedeli hanno perso il senso dell'adorazione che avevano verso Dio, per assumere il senso del "com'è bello stare con i fratelli".
RispondiEliminaConcilio di Nicea
Canone XX. Che non si debba, nei giorni di domenica e di Pentecoste, pregare in ginocchio.
Poiché vi sono alcuni che di domenica e nei giorni della Pentecoste si inginocchiano, per una completa uniformità è sembrato bene a questo santo sinodo che le preghiere a Dio si facciano in piedi.
Asini!
@Anonimo
EliminaIl Concilio di Nicea NON PARLA DELLA SANTA MESSA. Lo avessero voluto fare lo avrebbero detto chiaramente. Non erano neocatecumenali come te quindi parlavano chiaro. Detto questo ti faccio notare che quindi sei contrario anche alla messa di Paolo VI uscita dal CVII dato che è prevista la genuflessione.
Mi sa che l'asino sei tu.
Ordinamento Generale del Messale Romano:
Eliminacan. 42:
"I fedeli... S’inginocchino poi alla consacrazione, a meno che lo impediscano lo stato di salute, la ristrettezza del luogo, o il gran numero dei presenti, o altri ragionevoli motivi. Quelli che non si inginocchiano alla consacrazione, facciano un profondo inchino mentre il sacerdote genuflette dopo la consacrazione."
Quelli che non si inginocchiano sono quelli che "per ragionevoli motivi" non possono farlo.
Stare in piedi perché ci è stato predicato che bisogna stare "nella posizione del risorto" non è un ragionevole motivo, ma un'invenzione di Kiko.
Tu in che epoca vivi?
Se sei un contemporaneo fidati del discernimento della Chiesa e osserva le sue prescrizioni attuali.
Altrimenti osserva le tue regole e fatti una chiesa a libera interpretazione.
Lucio Calpurnio delle 20:26
Eliminaintanto, metti un link quando citi qualcosa, in modo che la gente abbia voglia di sforzarsi di leggere i tuoi commenti, invece di tirare dritto.
Poi beccati questo, dallo stesso Concilio di Nicea:
XVIII. Che i diaconi non debbano dare l'eucarestia ai presbiteri; e che non devono prender posto avanti a questi.
E cosa ti ricorda? Quale piaga moderna? Vediamo un po'.
A. Non.
Io credo che non arriverà a capire la sottile allusione del nick con cui lo hai chiamato, ma io (che ho letto Gianburrasca) l'ho capita senza neppure cliccare. Applausi
EliminaAnonimo delle 20 e 26:
EliminaRagiona: se è vero quello che hai scritto, fino al concilio di Nicea, cioè fino a COSTANTINO, i cristiani pregavano così tanto in ginocchio che il Concilio ha detto che almeno la domenica non lo facessero, per non dare un senso penitenziale anche al giorno del Signore (escluso, naturalmente, alla Consacrazione durante la Messa).
L'Editto di Milano è del 313 mentre il Concilio di Nicea è del 325. Per cui il grande Concilio di Nicea è il Concilio "di" COSTANTINO! Alla faccia di chi dice che da Costantino in poi la Chiesa è diventata pagana!
il termine asino si sta inflazionando, ricordo che è proprietà intellettuale di by Tripudio, perciò...in campana...
EliminaPuntinibus de zio!
EliminaMa gli asini raglianti stanno in tutti i movimenti laicali del post CVII!
Eccoti le prove video:
non solo i Neocatecumenali, che qui provano un nuovo canto di Kiko , appena consegnato. Qui invece c'è un catechista che ti avvista mentre passi vicino alle salette, dopo quattro mesi che non paghi la decima.
Eccoti anche una bella immagine della GiFra mentre a modo suo rende lode all'Altissimo nel campo del Signore.
Ecco anche Cièlle qui in uno scambio di opinioni a Scuola di Comunità, in cui nessuno dei due vuole mollare. Si dice che siano ancora lì.
E per finire, gli Scout, qui ripresi all'ultimo raduno mondiale, che al ritorno ti racconteranno tutte le loro imprese nella natura e nonostante essa. Ma per settimane. Mesi, anni. Fino al prossimo raduno.
Come vedi, Puntini, come si fa a mettere un copiràit sugli asini e sui loro ragli?
Puntinibus de zio. Formidabile questo FungKu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
EliminaQuando sento parlare di "posizione del risorto"mi viene in mente per contro quello che fecero le donne quando il giorno di Pasqua incontrarono il Signore, "si prostrarono ai suoi piedi"(MT 28)
RispondiEliminaTragicomicamente la "posizione dei risorti" (a volte anche detta "posizione dei salvati") è una moda imbecille che circola da decenni anche in altri ambienti clericali, perfino diocesani. Rabbrividii quando sentii usare questo termine da un esimio rettore di seminario diocesano, che aveva tutta l'intenzione far perdere ai seminaristi l'abitudine di inginocchiarsi davanti al Santissimo. Non mi meraviglia che anche nel Cammino abbiano tanto a cuore la "posizione degli idolatri", pardon, la "posizione dei [sedicenti] risorti".
EliminaAsini, ignoranti, il messale non obbliga ad inginocchiarsi, e' solo un invito, animali, poveri imbecilli. Inutile che citate i documenti a casaccio, dovete solo vergognarvi siete dei poveri idioti.La posizione originaria dei cristiani e quella in piedi, in ginocchio e venuta dopo il Concilio di Trento, asini, studiate. Tanto padri della Chiesa insegnano che non ci si doveva inginocchiato la domenica, poveri idioti.
RispondiEliminaContinuiamo con gli insulti........................................................................................................................
EliminaAsino è l'acronimo di :
EliminaAncora Scocciatori Inverecondi Neocatecumenalmente Osceni
@Anonimo17 ottobre 2022 08:22
EliminaHa detto:
"il messale non obbliga ad inginocchiarsi, e' solo un invito,"
a parte che l'affermazione andrebbe opportunamente verificata, anche se fosse un "invito", mi inginocchio molto
volentieri.
Tra il vasto assortimento di epiteti
che ci hai inviato nel post, si evince
un forte sentimento di rabbia, di
invidia e d forte risentimento, sentimenti che personalmente,
non mi toccano proprio.
Ruben.
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SIORE E SIORI, GUARRRRRDAAATE COME SI AAAAMANOOOO!!!!
EliminaLettori di passaggio che per un fortuito caso non sapete niente dei neocatecumenali!
Pensavate di andare alle loro catechesi iniziali, quelle per cognoscereh qualcugno che ti amah così come seih?
E ci trovate il pasqualone delle 8:22! Cave canem! Ce n'è almeno uno in ogni comunitàh. E se non c'è, i catechisti glielo appioppano, per movimentare.
@Anonimo 17 ottobre 2022 11:40 ha detto: Cave canem!
EliminaIo piuttosto direi "Cave Carmen!"
Ruben.
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Wow, come si è rivelato violaceo il caro Anonimo neocatecumenale!
EliminaSe per lui citare il Messale Romano è citare documenti a casaccio, è proprio vero che fa parte di un'altra religione.
Comunque sia, per Cristo e per la Sua Chiesa si può accettare di buon grado l'aggressione verbale di questo violaceo Anonimo.
Difendere la fede a volte comporta anche accollarsi le ingiurie di chi considera il Messale Romano un "documento a casaccio" ma, allo stesso tempo, chissà perché vuole professarsi cattolico.
Sai che ti dico?
Se non si "doveva inginocchiato" la domenica, prova a inginocchiarti ad un'Eucarestia infrasettimanale, tanto capita che le facciate.
Se sei un Eletto che ha rinnovato le promesse battesimali, potresti farlo alle Eucarestie della cinquantina.
O no?
Ancora con questo pasqualone. E prima cretineocatecumenali, poi pasqualoni, poi asini raglianti. Suvvia, signori, altri epiteti nuovi, please, il piatto piange.........................................................................................
Eliminavabbè tolti gli insulti del tuo commento cosa rimane? il nulla..ti hanno già postato le norme...
Elimina...voi vi illudete di poter vivere il cristianesimo delle origini ( tutto da dimostrare )...
...provate a vivere il presente..non siete forse il popolo che legge la storia..che sta nella storia...
..mi da che neanche più wiello sapete fare...VOLETE vivere in un'epoca che non esiste...padroni per carità...
...ma almeno abbiate il coraggio di chiamare le cose con il loro nome
Gli insulti fanno capire la povertà di pensiero dell'interlocutore e soprattutto la sua rabbia nel ritrovarsi senza argomenti per poter celebrare l'ultracattolicità del suo Cammino. Nelle nostre chiese, per "merito" non solo di Kiko ma anche di altri che ritengono più "moderno" e più "ecumenico" stare in piedi, c'è il caos più totale al momento della consacrazione.
RispondiEliminaMa il nostro neocatecumenale-tipo non ammette di poter essere in difetto, neppure solo formalmente. Soprattutto, se anche fosse vero che inginocchiarsi è opzionale (ma l'imperativo-esortativo "si inginocchino" del Messale (a meno che non ci siano impedimenti) è più che chiaro, nelle Eucarestia del Cammino questa opzione non è ammessa, tutti devono rimanere rigorosamente in piedi.
Se il problema fosse la ristrettezza delle salette, allora non si riesce a capire come, scapicollandosi fra le sedie dell'Auditorium dedicato a Paolo VI, il popolo neocatecumenale recentemente si sia inginocchiato al momento della benedizione papale...
Certo, lì c'era da fare la bella figura con il Papa...come i seminaristi RM si inginocchiano quando celebra il vescovo. Questa, non è ipocrisia e mala fede?
Propongo di non pubblicare più questo personaggio: fa fare troppa brutta figura al Cammino, qualcuno potrebbe pensare che sia un fake, tanto è imbarazzante.
Come, come, come? Il Cammino è ultracattolico? Ma se avete sempre detto che è ebreo protestante eretico....
Elimina"Ultracattolico" è il termine dispregiativo con cui certi laicisti indicano qualsiasi realtà (anche pseudocristiana come il Cammino).
EliminaE comunque i kikos si inginocchiano solo davanti a Kiko, non davanti al Santissimo Sacramento.
Miracoli di Carmen Hernandez Barrera
RispondiEliminaMiracolo n. il più astronautico
Kiko ha letto su Focus che l'astronave di Samantha Cristoforetti, in fase di atterraggio, per un guasto improvviso dei computer di bordo, stava deviando la traiettoria, con il rischio di finire dentro lo Stromboli, che in questo periodo è più nervosetto che mai. Orrorizzato ha invocato Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita, ha rimesso la navicella nella traiettoria originaria, per cui l'ammaraggio è stato perfetto. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, Carmensita ha demonstrado la sua magna sanctitad preservando la vita degli astronauti e anche della navicella, que costa mucho dinero, quindi doppio regalo : beatificasion e poi canonisasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco contenente un modellino della navicella in oro zecchino, pezzo unico eseguito da un noto orafo svizzero, del modico valore di 400.000 euro, con un biglietto : "Sancto Padre, in attesa di riveder le stelle, come dice el sommo Dante. Saludos Kiko".
e la causa continua....
Meno male che nel cammino il tratto distintivo è l'amore al nemico (per quanto noi non ci consideriamo nemici).... bella roba....fate pena! Ringrazio Dio di non essere entrato in comunità,pensa te a che andavo incontro!
RispondiEliminaCarmen ha fatto il miracolo, quest'anno nessuno sa' niente della convivenza d'inizio corso ! La depressione o La recessione kikiana?
RispondiEliminaChi lo sa? Veramente la depressione viene a leggerle, quelle cosiddette "catechesi"...
EliminaA noi tutto l'opposto, quelle catechesi ci esaltano e ci sublimano in sommo grado. hai visto mai...............
EliminaO forse hanno timore, che qualcuno un po' più su di noi possa leggerle?
EliminaRuben.
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Lungi da me ogni intento polemico ma mi sembra che fra tutte le dispute sia assente un modo di preghiera comune nel cristianesimo delle origini (comune ma non esclusivo!), ovvero quello di pregare in piedi con le braccia levate e le palme delle mani aperte.
RispondiEliminaEs
Cosi Paolo esorta i credenti a pregare” dovunque si trovino ALZANDO [al cielo] mani pure senza ira e senza contese” 1Tm 2,8
Tutto sull’esaustivo libro di Gabriel Bunge “Vasi di argilla” (in copertina la preghiera nella “scomodissima” posizione di Elia)
Si può pregare in piedi e in ginocchio e penso che i primi cristiani pregavano in entrambi i modi, ma il fatto è che i camminanti non si inginocchiano alla consacrazione durante la Messa per principio, un principio che la Chiesa non riconosce.
EliminaEppure alla presenza reale di Dio è la stessa natura umana che spinge a inginocchiarsi, come hanno fatto tutti i santi che si inginocchiavano alla consacrazione.
Ma non nego che la Chiesa concede anche la facoltà di non inginocchiarsi. Ma non riconosce il principio con cui i camminanti giustificano il fatto che per loro è più cristiano il rimanere in piedi.
E' come con la Comunione ricevuta sulle mani o sulla bocca: la Chiesa, oggi, concede la facoltà di ricevere la Comunione anche sulle mani, ma non nega quella sulla bocca, che, anzi, rimane la prima scelta (a parte il periodo di covid).
Ma per i camminanti è obbligatorio riceverla sulle mani.
La convivenza è stata fatta sia in Italia che in Spagna
RispondiEliminaAnonimo delle 8 e 22:
RispondiEliminaquello che mi diverte di voi camminati è che più scemenze dite, più sembrate come Pippo della vecchia canzone, che crede che tutti lo ammirano, ma è tanto ridicolo che fa ridere tutta la città.
Sei totalmente fuori strada: il punto non è che "non è obbligatorio inginocchiarsi", che nessuno ha mai detto perché sappiamo benissimo che non lo è, ma che non è obbligatorio stare in piedi alla Consacrazione, come voi fate credere con l'INGANNO, cioè dicendo che nella Chiesa primitiva non ci si inginocchiava.
Nella Chiesa primitiva ci si inginocchiava eccome, e comunque il Concilio di Trento aveva l'autorità, proveniente da Gesù stesso, di cambiare le regole (purtroppo voi avete anche il difetto di scambiare le regole con la fede).
Il Vaticano II non dice affatto che bisogna stare in piedi e, anzi, anche oggi la Chiesa INVITA a inginocchiarsi, che è la cosa migliore.
Tu citi il Messale senza averlo letto, e questa è una grave imprudenza, ma è anche sintomo di supponenza, che come tutte le volte che uno suppone di sapere qualcosa che non sa, fa rimediare delle figure cretine e ridicole.
Dice il Messale Romano al punto 43:
I fedeli "S’inginocchino poi alla consacrazione, a meno che lo impediscano lo stato di salute, la ristrettezza del luogo, o il gran numero dei presenti, o altri ragionevoli motivi. Quelli che non si inginocchiano alla consacrazione, facciano un profondo inchino mentre il sacerdote genuflette dopo la consacrazione".
"SI INGINOCCHINO" ha il valore di una calda esortazione, anche se poi non si obbliga nessuno a farlo.
Per voi invece è obbligatorio rimanere in piedi.
Se il Messale Romano contenesse solo "inviti", chiunque potrebbe fare come gli pare in ogni parte della Messa, originando confusione.
RispondiEliminaInvece, il can. 43 dice:
"Si dovrà prestare attenzione affinché le NORME stabilite da questa Introduzione generale e dalla prassi secolare del Rito romano, contribuiscano al bene spirituale comune del popolo di Dio, più che al GUSTO PERSONALE o all’ARBITRIO".
Mi pare chiarissimo.
Sono NORME.
Ma riguardo al Cammino Neocatecumenale non si è prestata molta attenzione affinché seguissero queste NORME.
Poi, siccome sono fissati con l'"essere comunità" (alla loro maniera), il Messale aggiunge una cosa interessante, quanto all'essere comunità:
"L’atteggiamento comune del corpo, da osservarsi da tutti i partecipanti, è segno dell’unità dei membri della comunità cristiana riuniti per la sacra Liturgia: manifesta infatti e favorisce l’intenzione e i sentimenti dell’animo di coloro che partecipano"
La comunità cristiana (lo dico per i neocatecumenali) è l'intera Chiesa e non vale che i neocatecumenali tengano TUTTI lo stesso atteggiamento del corpo, diverso da quello degli altri fedeli.
Inoltre, "l'atteggiamento comune del corpo... manifesta e favorisce l’intenzione e i sentimenti dell’animo di coloro che partecipano"
Evidentemente, coloro che partecipano alle Eucarestie neocatecumenali manifestano l'intenzione dell'animo a cui li ha indirizzati il loro profeta (molti lo considerano tale e così lo nominano).
Parlano di rinnovamento, ma ovviamente stanno ancora fermi al Concilio di Nicea.
Piccolo promemoria: un aspetto secondo me sottovalutato dell'episodio del cieco nato (all'inizio del capitolo 9 del Vangelo di Giovanni) è il fatto che Nostro Signore compie certi gesti («...fece fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco...») che erano i tipici gesti dei maghi e "curatori" dell'epoca. Gesti che però non funzionarono mai, per ovvie ragioni. E che invece "funzionano" - guarendo inconfutabilmente il cieco nato - solo quando li compie Gesù. (Quasi come se Gesù si facesse beffe di maghi e stregoni, frustratissimi dal fatto che Gesù aveva un potere che poteva venire solo da Dio, mentre loro avevano solo le belle invenzioni scenografiche inventate e aggiustate e non funzionanti).
RispondiEliminaSì, quell'episodio sta parlando anche della liturgia. Gesti e parole che normalmente non avrebbero alcun effetto (ripetere formule, muovere mani...), ma che essendo compiuti dal Signore (nella persona dei sacerdoti che Lui ha istituito) hanno efficacia. Uno che ti guarisce all'improvviso un "cieco nato" con quelle tue stesse formule, ha necessariamente un "potere" divino, totalmente estraneo a quelle formule e a quei gesti.
Dunque i santoni del tempo ripetevano "gesti e formule" ma senza altro risultato che produrre rumori e spostare aria. Quando invece quegli stessi gesti li compie Gesù, si assiste al miracolo. Miracolo talmente importante che Giovanni gli dedica un intero capitolo del suo Vangelo, a cominciare dal nervoso e furente interrogatorio che fecero all'ex cieco, che alla fine si stufa e conclude di sapere solo un fatto: «...prima ero cieco e ora ci vedo». Un fatto che i presenti non potevano contestare, perché il cieco nato era conosciuto da tanti anni in zona, da troppa gente, letteralmente impossibile fare tutta 'sta montatura pluridecennale.
Insomma, "gesti e formule" hanno senso solo se garantiti come efficaci dal Signore stesso, e dall'autorità della Sua Chiesa che in due millenni si è guardata bene dal fare voli pindarici e aggiunte spettacolaristiche. Quello che c'è nel Messale va bene; tutto il resto non va bene. Se la Chiesa ha consentito certe aggiunte ("il manipolo", "l'antifona"...) è solo perché confermano il carattere sacro di quei gesti e quelle parole. I cosiddetti "rubricisti" (termine dispregiativo con cui si indica chi segue fedelmente tutte le indicazioni - "rubriche" - del Messale) sono quelli più fedeli alla liturgia.
Quando i neocatecumenali aggiungono fiumi di parole (e stupidi gesti come il girotondino finale) alla liturgia, la stanno letteralmente inquinando. Stanno tornando a far rivivere quei maghi e fattucchiere che inventavano "belle" formulette, "sentitissimi" gesti, che non ottenevano altro che di produrre rumore e spostare aria. La liturgia non è uno spettacolino; è solo il seguire fedelmente il comando del Signore «fate questo in memoria di Me» e chi aggiunge, modifica, toglie qualcosa alla liturgia valida per tutta la Chiesa, la sta inquinando, sta mettendo la propria vanità e il proprio "estro" (borioso) al di sopra di ciò che ha comandato il Signore.
L'eresia neocatecumenale, come tutte le altre eresie, si riconosce proprio dal suo manifestarsi in un "inquinamento liturgico", in una "spettacolarizzazione". Ricordo con dolore quell'amica che mi disse che aveva smesso di frequentare la parrocchia per andare ad una chiesuola protestante, "perché lì fanno tanti bei canti, molto sentiti". Voleva lo spettacolino ben riuscito, qualcosa da guardare come in TV o su Youtube, non le interessava "l'azione sacra" ed efficace. (Successivamente abbandonerà anche i protestanti, perché se proprio ti interessa qualche buona esecuzione canora ti basta cliccare su Youtube e affini).
Infatti in Efesini 5,26 San Paolo scrive che Cristo ci purifica "per mezzo del lavacro con la parola"; ed è figura del Battesimo, che con l'infusione dell'acqua e la formula battesimale ci rende figli di Dio e ci libera dal peccato originale. Pochi semplici gesti, un elemento come l'acqua che si può trovare ovunque, una formula facile da ricordare, operano il miracolo più grande che un essere umano possa mai ricevere.
EliminaTripudio
RispondiEliminai Santuari “pagani” per centinaia, anzi migliaia di anni, sono stati riempiti di ex voto di malati evidentemente guaritim tanto che per fabbricare i predetti ex voto c’erano delle officine il loco. Fattene una ragione e ricordati che; “Se i giusti lo desiderano possono creare un mondo"
I giusti, se lo desiderano, anche fuori dalla fede cattolica (pensiamo ai tanti che non hanno conosciuto Gesù), possono comunque essere ispirati da Lui, unico creatore di tutti, nella vita e nelle opere. E il Signore è stato sempre presente anche in modo straordinario nella storia dei popoli e nella vita delle persone.
RispondiEliminaDiceva Paolo ai pagani nell'Areopago:
"Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l'iscrizione: "A un dio ignoto". Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo né dalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: "Perché di lui anche noi siamo stirpe".