lunedì 24 ottobre 2022

Fuentes del Carbonero: una nuova tappa alla riscoperta delle sacre origini del sacro Cammino

Nel libro "Note biografiche" di Aquilino Cayuela dedicate a Carmen Hernández, co-iniziatrice del Cammino neocatecumenale, a pagina 213, si parla di una prima convivenza della prima comunità delle Palomeras, borgo popolare di Madrid, dal 17 al 22 settembre 1965 «in un luogo abbandonato della provincia di Segovia, vicino al distretto di Carbonero el Mayor, dove c'è una chiesa in rovina, Nostra Signora dell'Assunzione, che Kiko, come San Francesco, aveva l'aspirazione di ricostruire.»

Nel marzo del 1967 Kiko e Carmen tornarono con i fratelli delle Palomeras alla chiesetta abbandonata per celebrare la Pasqua.

Nel 1969, ricorda don Francesco Cuppini nel libro "Intervista a Francesco Cuppini", erano di nuovo a Fuentes. 

«Celebrammo la Pasqua in Sagrestia. Con noi c'erano due seminaristi di Siviglia. Avevamo un braciere per scaldarci. A un certo punto qualcuno avvertì un malessere: la colpa era del braciere. Uscimmo immediatamente.  Rientrato per finire la celebrazione. In seguito dormimmo un po' alla meglio, sdraiati sulla predella in Sagrestia. In mattinata prendemmo il treno per Madrid.»

Infatti fra Madrid e Fuentes del Carbonero la distanza è di più di 90 chilometri.

In quello stesso luogo si celebreranno , negli anni successivi, alcune tra le prime convivenze di catechisti e di itineranti del Cammino.
 
Nel Cammino di Kiko rimase e si consolidò questa consuetudine di fare i ritiri spirituali "fuori sede"; ma, dopo l'esperienza  del braciere fumigante e della notte sulla predella della sacrestia, predilesse piuttosto gli alberghi in comode località  balneari.

Come nasce il legame particolare di Kiko Argüello con il rudere della chiesa intitolata alla Madonna dell'Ascensione del paesino abbandonato di Fuentes del Carbonaio, in provincia di  Segovia, nella comunità  autonoma di Castiglia e Leòn?
Il rapporto tra questa chiesa e il fondatore del Camino nasce in modo fortuito, in quanto  Kiko è venuto la prima volta a Fuentes su consiglio di una donna che lavorava come collaboratrice domestica e che veniva da Fuentes.
Ci chiediamo se fosse la stessa collaboratrice domestica che veniva picchiata dal marito alcolizzato che fu uno dei motivi per cui Kiko disse di aver cominciato sua missione nelle baracche del rione popolare delle Palomeras.

Passano gli anni, i decenni, il Cammino di Kiko diventa un movimento esteso e dalle grandi capacità  economiche, al punto tale da costruire un edificio in Israele, con vista sul lago di Genezareth, la Domus Galilaeae, una specie di lussuoso albergo e di sito religioso ove realizzare le grandiose idee "artistiche" del suo poliedrico iniziatore.

Ma, nonostante tutto, rimane l'idea fissa di mettere le mani sulla chiesetta di Fuentes, per 30 anni sotto la giurisdizione del comune limitrofo di Carbonero el Mayor che avrebbe dovuto restaurarla ma che non aveva reperito i fondi necessari.
 
Nel 2009 deve essere sopraggiunta all'orecchio di Kiko la notizia che l'immobile sarebbe stato ceduto dal Comune alla diocesi di Segovia: ed infatti eccolo a fare visita, con l'autorevole supporto di mons. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio pro laicis e suo amico e sostenitore, al vescovo di Segovia, ufficialmente per "scambiarsi opinioni sui lavori di ristrutturazione delle parrocchie", in realtà molto probabilmente per sondare la possibilità di acquisire "quella" particolare struttura; ma evidentemente il vescovo non ha ritenuto fosse il caso di alienare a favore del potente spagnolo, pur con tutte le sue influenti amicizie in Vaticano, la chiesetta di Fuentes che era sotto la sua giurisdizione diocesana.
 
Il momento opportuno viene molto tempo dopo, nel 2020, quando finalmente il Cammino neocatecumenale riesce a farsi cedere dall'attuale vescovo la chiesetta di Fuentes con un comodato  di 99 anni per ristrutturarla e farla diventare un centro neocatecumenale.

Ed è  così  che, leggiamo sulla stampa locale: «con l'emozione visibile in molte persone, tra cui gli ex residenti di Fuentes, nucleo ormai spopolato di Carbonero el Mayor, questo giovedì (13 ottobre 2022) dopo 57 anni, la campana ha suonato di nuovo –sebbene presa in prestito– nella chiesa di Nostra Signora di l'Assunta, restaurata dal Movimento Neocatecumenale con un budget globale di 492.000 euro, da donazioni.

Per questa organizzazione cattolica, i cui membri sono conosciuti come 'kikos', dal nome del suo iniziatore Kiko Argüello, insieme a Carmen Hernández – la cui candidatura sarà aperta il 4 dicembre all'Università Francisco de Vitoria –, questo tempio è l'unico testimonianza fisica dei suoi inizi perché entrambi vi celebrarono la prima Veglia pasquale, nel 1968, con altri 'fratelli' delle baraccopoli di Palomeras, oggi zona urbanizzata di Madrid (...)

Oltre al suo valore spirituale, come luogo di pellegrinaggio, dovrebbe essere un punto di interesse turistico, poiché, solo questa estate, ancora in costruzione, la chiesa è stata visitata da circa 5.500 persone, provenienti da paesi latinoamericani ed europei , come Brasile, Colombia, Costa Rica, Francia, Italia o Spagna, secondo il membro del Cammino di Segovia, Miguel Ángel Conde, che sottolinea che nella zona ci sono ristoranti che hanno menu speciali per i pellegrini. Predice inoltre che, il prossimo anno, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg) a Lisbona, "migliaia e migliaia di persone" parteciperanno

Su questo aspetto, il presidente del Consiglio provinciale, Miguel Ángel de Vicente, ha ritenuto che "sarà un polo di attrazione verso la provincia, questi movimenti provocano un'adesione fortissima dei suoi fedeli e grande mobilità».

È evidente come la chiesetta restaurata secondo la nueva estetica neocatecumenale, con le sedie di metacrilato trasparente, i tappeti, l'enorme tavolone posto dell'altare e l'immancabile Madonna di Kiko nella navata destra, è  già diventata una delle mete dei pellegrinaggi neocatecumenali "alla riscoperta delle sacre origini del sacro Cammino".

Sono queste le uniche prospettive di sviluppo turistico della chiesetta dedicata alla Madonna dell'Assunzione (un dogma che a Kiko non va né  su né  giù): l'essere visitata nell'ambito dei pellegrinaggi neocatecumenali con tappe obbligatorie a Madrid, presso la cameretta "degli orrori" di Kiko in cui dice di aver visto la Madonna, il mausoleo di Carmen nel giardino del Seminario RM, e forse il Museo delle opere di Kiko Argüello, di prossima apertura.

Sappiamo che, il 12 ottobre 2022, nel corso della cerimonia di inaugurazione  della chiesetta dove furono celebrate le prime liturgie atipiche volute dai due riformatori Carmen e Kiko, il responsabile dell'equipe del Cammino Neocatecumenale per il nordest della Spagna, «ha letto un messaggio di Argüello, che non ha potuto partecipare per malattia.
Argüello ha affermato nella lettera che "il Signore si è servito di me e di Carmen per il rinnovamento della Chiesa nata sulla scia del Vaticano II".»

La solita neocatecumenalizzazione

Ecco in sintesi ciò che vogliono far credere: che i due laici spagnoli abbiano in qualche modo rinnovato la Chiesa. Per loro il rinnovamento passa attraverso la mistificazione, come per la antica chiesetta di Fuentes del Carbonaio: una mano di bianco, sedie trasparenti, magari una bella moquette blu e le "opere" di Kiko.

Non così per San Francesco, inopinatamente tirato in ballo come fosse un antecedente del più  celebre e versatile Francisco Kiko Gomez Argüello Wirtz.

Leggiamo infatti un brano della Leggenda dei tre compagni (VI-VII-VIII):


Francesco ripara la sua Chiesa:
Kiko la trasforma in un suo museo
 «Mentre passava vicino alla chiesa di San Damiano, fu ispirato a entrarvi. Andatoci prese a fare orazione fervidamente davanti all’immagine del Crocifisso, che gli parlò con commovente bontà: “Francesco, non vedi che la mia casa sta crollando? Va’ dunque e restauramela”. Tremante e stupefatto, il giovane rispose: “Lo farò volentieri, Signore”. Egli aveva però frainteso: pensava si trattasse di quella chiesa che, per la sua antichità, minacciava prossima rovina. Per quelle parole del Cristo egli si fece immensamente lieto e raggiante; sentì nell’anima ch’era stato veramente il Crocifisso a rivolgergli il messaggio.
Uscito dalla chiesa, trovò il sacerdote seduto lì accanto, e mettendo mano alla borsa, gli offrì del denaro dicendo: “Messere, ti prego di comprare l’olio per fare ardere una lampada dinanzi a quel Crocifisso. Finiti questi soldi, te ne porterò degli altri, secondo il bisogno”.
In seguito a questa visione, il suo cuore si struggeva, come ferito, al ricordo della passione del Signore. Finché visse ebbe sempre nel cuore le stigmate di Gesù il che si manifestò mirabilmente più tardi, quando le piaghe del Crocifisso si riprodussero in modo visibile nel suo corpo…
Gioioso per la visione e le parole del Crocifisso, Francesco si alzò, si fece il segno della croce, poi, salito a cavallo, andò alla città di Foligno portando un pacco di stoffe di diversi colori. Qui vendette cavallo e merce e tornò subito a San Damiano.
Ritrovò qui il prete, che era molto povero, e dopo avergli baciato le mani con fede e devozione, gli consegnò il denaro… (qui la Leggenda racconta che, in un primo momento, il prete rifiutò di credergli e solo poi cominciò a fidarsi, cominciando infine a cucinare per Francesco che voleva solo fare penitenza).
Di ritorno alla chiesa di San Damiano, tutto felice e fervente, si confezionò un abito da eremita e confortò il prete di quella chiesa con le stesse parole d’incoraggiamento rivolte a lui dal vescovo. Indi, rientrando in città, incominciò ad attraversare piazze e strade, elevando lodi al Signore con l’anima inebriata. Come finiva le lodi, si dava da fare per ottenere le pietre necessarie al restauro della chiesa. Diceva: “Chi mi dà una pietra, avrà una ricompensa; chi due pietre, due ricompense; chi tre, altrettante ricompense!”…
C’erano anche altre persone ad aiutarlo nei restauri. Francesco, luminoso di gioia, diceva a voce alta, in francese, ai vicini e a quanti transitavano di là: “Venite, aiutatemi in questi lavori! Sappiate che qui sorgerà un monastero di signore, e per la fama della loro santa vita, sarà glorificato in tutta la chiesa il nostro Padre celeste”.
Era animato da spirito profetico, e preannunciò quello che sarebbe accaduto in realtà. Fu appunto nel sacro luogo di San Damiano che prese felicemente avvio, ad iniziativa di Francesco, a circa sei anni dalla sua conversione, l’Ordine glorioso e ammirabile delle povere donne e sacre vergini.»

82 commenti:

  1. Il Cammino Neocatecumenale è un percorso di fideiussione bancaria...

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  2. Che il gruppetto iniziale delle Palomeras sia stato a Fuentes de Carbonero sembra pacifico.
    Sulle date invece c'è incertezza, come sempre.
    Cayuela dice che la prima Pasqua fu celebrata nel 1967, mentre l'articolo di giornale dice nel 1968, ossia 2 mesi prima della calata in Italia dei due spagnoli.
    Non c'è da stupirsi, anche Bugnini nella sua nota laudatoria disse che il Cammino era nato nel 1962.
    Si vede come li conosceva bene...

    Da questo interessante articolo si possono rilevare informazioni e porre alcune domande:

    - La "prima comunità" di Palomeras andò a Fuentes nel settembre 1965, ossia solo 10 mesi dopo che Kiko era arrivato a Palomeras (novembre 1964).
    Cioè Kiko aveva radunato intorno sé un gruppetto di persone, grazie soprattutto alla sua chitarra, e in seguito lo chiamò "comunità".
    Nell'ottobre-novembre dello stesso anno fece la mostra in Olanda nella galleria Nouvelles Images dell'Aia col gruppo di artisti di cui fece parte per 3 anni.
    Ancora non aveva abbandonato tutto, evidentemente

    - Questo gruppetto di persone celebrò la Pasqua in incognita, lontano da tutto e da tutti, in un paesino sperduto ormai disabitato completamente ed in rovina.
    Non avevano una parrocchia attiva in cui poter celebrare?
    Evidentemente no.
    Nemmeno nelle due o tre parrocchie che avevano catechizzato nel 1967, o nelle 6-7 che avevano totalizzato nel 1968.
    Celebrarono lì addirittura nel 1969, quando avevano già a disposizione anche le prime parrocchie di Roma.
    La scelta di questo paesino vuoto e sperduto sembra proprio dettata dall'esigenza di non mostrare la loro Pasqua. Fuggiaschi.

    - Chi era il prete che celebrò questa Pasqua prima di Cuppini? Non lo rammentano mai. C'era? Oppure fecero due Pasque "domestiche" come quelle del capo famiglia durante la pandemia?
    Si dice che c'erano due seminaristi. Come mai non si dice mai chi era il prete celebrante?

    - Come mai Morcillo, il grande sostenitore dei due inventori, non li "invitò" in una bella parrocchia a celebrare la Pasqua "rinnovata", visto che dicono che li appoggiava così fortemente?

    - Dopo quasi sessant'anni di Movimento Neocatecumenale (come definito nell'articolo), a Segovia il Cammino c'è solo in due chiese con sole 6 comunità.
    Notare che nella diocesi di Segovia ci sono 339 parrocchie. Il Cammino è una realtà infinitesimale.

    Però, alla fine della fiera, come sempre, quattro gatti riescono sempre a spacciare le loro verità e a disporre dei soldi necessari per erigere presidi al loro faraone.

    Un sito in più per i pellegrinaggi neocatecumenali.
    La Chiesa i pellegrinaggi li fa altrove.

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  3. "Argüello ha affermato nella lettera che "il Signore si è servito di me e di Carmen per il rinnovamento della Chiesa nata sulla scia del Vaticano II".
    Palesemente, l'umiltà non è il suo forte...

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  4. Va bene che erano altri tempi. Ma Kiko già da prima del 1965 aveva, secondo il biografo di Carmen, concepito il progetto di "ricostruire" quella chiesetta. Si badi bene, ricostruire, non restaurare, come faceva san Francesco a gloria di Dio.
    Quante volte sono tornati in quel sito Kiko e gli itineranti? In quante occasioni avranno contribuito ad annerire le pareti della chiesa con bracieri fumiganti? Ci andavano per celebrare la loro Pasqua, di notte...si può solo immaginare l'ambientazione.
    Ebbene in tutti questi anni non sembra che abbiano fatto nulla, riparato o pulito (altrimenti, se ne sarebbero vantati). La Chiesa infatti era ricoperta di graffiti e piena di spazzatura.
    Questo perché non è loro costume fare qualcosa per gli altri, cioè riparare, a beneficio di tutti, come fece San Francesco.
    Solo una volta ottenuta la proprietà della chiesetta, ne hanno "ricostruito" l'immagine con una ristrutturazione esterna, una buona imbiancatura interna, i soliti tappeti, il tavolone, tutto secondo la nueva estetica kikiana, tutto perché il Cammino ha bisogno di "santuari" per celebrare la sua storia, che siano meta di pellegrinaggio nostalgico per i figli e i nipoti degli adepti di allora.
    Ad appena meni di 60 anni dalla nascita del Cammino hanno bisogno di "riscoprire" le origini, e di creare dei luoghi da santificare.
    E Kiko nel suo messaggio è più che esplicito sul ruolo che riserva al suo Cammino, sulla scia di un Concilio in realtà da loro misconosciuto e tradito, per una Chiesa secondo lui "nata di nuovo" solo negli anni 60 dello scorso secolo.

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  5. Quello che dovrebbe indurre dubbi sulle origini di questo movimento è che è nato "fuori dalla Chiesa".
    Facevano le loro cose o nelle baracche (finché Morcillo non li obbligò ad andare in una chiesa di Palomeras), oppure in un paese fantasma.
    Non è nato "nella Chiesa", in una parrocchia o in una congregazione, questo perché Kiko non aveva legami con alcuna parrocchia né congregazione.
    Era un free-lancer autodidatta laico, che poi incontrò un parroco teologo, Farnes, che lo istruì sul Concilio per come lo vedeva lui.
    Eppure di parrocchie ce n'erano in Spagna, non era una terra senza riferimenti cattolici.
    Ma Kiko non apparteneva ad alcuna parrocchia. Nelle sue milionate di autobiografie non ce n'è mai menzionata alcuna precedente al suo esordio come "catechista mandato da Dio per voi".
    Era un laico sradicato dal contesto cattolico parrocchiale, uno che faceva per conto suo, prendendo un po' qua e un po' là.
    Anche le Pasque le faceva fuori parrocchia.
    Così è nato il Cammino, e lo sappiamo bene tutti.
    Fuori dalla Chiesa.

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    1. Dimenticate che Kiko era ateo, prima????????????????????????????????????????????????????

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    2. La questione di Kiko Ateo Depresso che improvvisamente ritrova la fede meriterebbe di essere approfondita.

      Infatti un ateo, quando si converte in modo genuino alla fede, cerca di sapere tutto sulla fede, capire tutto della dottrina della fede, andare a fondo in ogni questione relativa alla fede, insomma, vuole imparare, vuole apprendere, vuole essere discepolo, vuol vivere la fede così come la vivono i santi.

      Invece Kiko appena "trovata" la fede cosa fa? Pretende di essere considerato maestro. (E infatti lo scacciano a pedate dai Cursillos de Cristiandad)...

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    3. Mi associo a Tripudio.
      Non so se Anonimo ha ricordato che Kiko prima di essere maestro era ateo perché lo vuole giustificare, oppure perché vuole rincarare la dose di inverosimiglianza che un ateo d'improvviso diventi maestro.
      In ogni caso, uno che ha fatto le scuole cattoliche e poi diventa ateo, dichiarando di non aver mai incontrato un cristiano in vita sua, non ha le idee molto chiare se d'improvviso "sente" un fervorino come quelli tanto deprecabili che sentono i cristianucci parrocchiosi, che ha molto del sentimentale.
      L'aver avuto una crisi adolescenziale non autorizza il novello maestro venticinquenne appena convertito ad inventarsi una religione sulla falsariga di quella cattolica e divenirne il maestro.
      Questo spiega senza dubbio molte disfunzioni del Cammino Neocatecumenale, che tanto male ha arrecato alla gente.
      É una cosa imparaticcia per l'occorrenza, nonostante si tenti di dimostrare che invece è corroborata dall'esperienza. Ricalca anche vissuti dittatoriali: o così o banditi dal consesso.
      Kiko ha rimesso insieme un po' di nozioni captate qua e là e poi, incontrando Carmen, si è sovvenzionato rendendo allo stesso tempo un favore a lei che, finalmente a quasi quarant'anni, aveva trovato chi l'avrebbe seguita e accondiscesa.
      Il resto l'hanno fatto le conoscenze e i soldi.
      Nulla a che spartire con la fede.
      Forse è anche per questo che il povero Kiko ripete sempre ossessivamente di essere stato "scelto", come se dovesse sopperire con le parole alla vacuità della sua reale storia.
      In questo io ho trovato la radice di tanto cinismo e durezza che si incontrano tra i camminanti: utilizzano parole cattoliche, ma hanno ricevuto un indottrinamento bacato volto solo a sentirsi bene e non a cercare la fede. Sei fratello finché gli vai bene, ma non ci mettono un attimo a distruggerti avvolti nei loro peccati capitali incontrastati, quando gli pesti un callo.
      Per colpa del maestro hanno scambiato la fede con le formule per risolvere i problemi, attirati da miraggi di felicità e problemi risolti.

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  6. Piccolo promemoria: a Kiko e Carmen è sempre piaciuto troppo viaggiare a gratis, mangiare a gratis, dormire a gratis.

    Pertanto il racconto di tali primissime "convivenze" va inquadrato nel contesto: ehi, noi siamo gli "iniziatori", dove ci portate di bello? e cosa c'è nel menu? ("Ehi, la donna delle pulizie non ha pulito qui! muoviti, pelandrona! e consigliami un bel posto lussuoso e ameno dove fare qualche bella vacanz...convivenza").

    Condoglianze alla chiesetta di Fuentes: tutto ciò che Kiko toccò, è destinato ad essere "kikizzato", cioè avvelenato. Senza dubbio la ricostruiranno totalmente snaturata (cioè totalmente "kikizzata"). Kiko è smanioso di creare luoghi di pellegrinaggio dedicati a sé stesso e i suoi colonnelli non vedono l'ora di realizzare tale desiderio - anche perché gireranno fin da subito molti schei, ci sarà da grattarsi molte palanche nei mille rivoli della costruzione, manutenzione, gestione: ¡animo hermanos!, mano al portafoglio!

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  7. Dunque la Chiesa, secondo voi, non deve essere rinnovata, va bene così? Ammettiamo solo per un momento, che sia come voi dite, vi pongo però la seguente domanda: Come pensate di debba rispondere alla secolarizzazione, all'abbandono della vita cristiana di molti fedeli? Perchè questo è quello che sta accadendo, la gente sta abbandonando la Chiesa, le parrocchie, che infatti si desertificano e svuotano, potete negarlo, far finta di nulla, nasconderlo, ma la realtà è questa, che vi piaccia o meno. Quale è l'alternativa, restare alla finestra, rassegnati, attendendo che molte parrocchie chiudano definitivamente? Pochi giorni fa parlavo con un parroco, mi illustrava la situazione della sua parrocchia, diceva che i suoi fedeli sono così pochi, che, non riesce, con le collette alle messe domenicali, nemmeno pagare la bolletta della luce, infatti la parrocchia apre solo il pomeriggio, poi al massimo chiude per le 19,30, non ha altre attività, solo la messa, niente catechismo, oratorio, etc. Badate che quello di cui parlo è un' esempio di parrocchia di città, non tra le più piccole, nella quale non c'è Cammino Neocatecumenale, non parlo di un remoto paesino sulle montagne, ma di una città medio grande. Ora io vi chiedo: Se la pastorale sacramentale è tutta ok, se le parrocchie vanno benissimo, se non c'è nulla da cambiare, come spiegate tutto questo? Perchè potete mettervi i paraocchi come volete, ma questa è la realtà. Se la pastorale sacramentale è tutto ok, ma dove sono i giovani? Questa fuga dalla vita cristiana e dalle parrocchie di giovani e meno giovani, come la spiegate? Inutile che negate in modo infantile, per cortesia non rispondete rimbalzando la domanda, oppure facendo un' altra domanda, non siate puerili. E' notizia di questi giorni che un seminario in Sardegna, un tempo fiorentissimo, ha il record negativo di vocazioni, non erano così poche da 300 anni, come spiegate tutto ciò, se tutto va bene? Lo ripeto, se volete rispondere, siete pregati di non farlo rimbalzando la domanda, o rispondendo con un'altra domanda o insultando, aggredendo o saltando ad un' altro argomento o bannando, questo è un blog, non un diario personale. Per cortesia rispondete concretamente, se ne siete capaci.

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    1. Intanto, anche se non ne viene fatta troppa pubblicità, nei seminari tradizionalisti le vocazioni aumentano, così come anche le presenze alla Messa.
      E questo, indipendentemente da come la si pensa, è un dato di fatto.

      Per cui non prendiamo i singoli casi di parrocchie vuote con zero attività (mi pare impossibile, che la tengono aperta a fare?) o il seminario sardo col record negativo di vocazioni.

      Se è vero che la Chiesa è in un momento difficile, è altrettanto vero che non si può accettare di tutto pur di far numero.
      L'evangelizzazione ha lo scopo di far conoscere Cristo a chi non lo conosce, primariamente. Non è tesa a catturare persone per aumentare i numeri come se fosse una premiata ditta.

      Che poi col Concilio Vaticano II si sia puntato sull'evangelizzazione, non vuol dire che per forza lo si faccia per i numeri.
      Una parrocchia, anche piccola, che rende visibile Cristo al mondo, non è da disprezzare.

      Anche Kiko, nel mamotreto delle catechesi iniziali dice:

      "mi ricordo di una piccola sorella di Foucauld in un quartiere di baracche del Portogallo. Passava di
      lì tutti i giorni senza dire una parola. Allora capii come viene salata la gente che non è chiamata ad appartenere alla Chiesa. Questa piccola sorella non pretendeva che la gente andasse a messa la domenica, ma solamente passando di lì faceva presente Dio nella storia."

      Si evangelizza anche e soprattutto con la testimonianza di vita, tante volte non servono molte parole.

      Nella Chiesa non esiste solo il Cammino Neocatecumenale, oltre le parrocchie ci sono più di cento altri movimenti. Voi siete una parte piccolissima della Chiesa, peraltro in calo numerico come ovunque.
      Eppure vi siete sbracciati fin dall'inizio. Cosa avete ottenuto? State diminuendo anche voi, nonostante il daffare che vi siete dati.
      Questo per dire che non serve sbracciarsi e strepitare.
      Serve la fede.

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    2. Nessuna. Ma se ci fai caso, ripetono sempre la stessa omelia kikiana.

      Per capire il concetto di Ecclesia semper reformanda ("la Chiesa è sempre da rinnovare") occorre ricordare che "rinnovare" non significa "inserire cose nuove sopprimendo cose vecchie". Altrimenti sarebbe una fregatura: quel che credevano i santi ieri non sarebbe più valido oggi? Allora hanno sacrificato la loro vita in nome di una cosa che poco tempo dopo sarebbe stata abolita? Allora l'intera fede sarebbe una fregatura, anziché verità eterne e immutabili?

      Se consideriamo il concetto di secolarizzazione (dove in latino saeculum significa non solo il secolo, ma anche la vita nel mondo; il "secolo" è il tempo degli uomini; l'eternità è il tempo di Dio; per cui entrare in convento significava abbandonare il "secolo" per abbracciare l'eternità) ci accorgiamo che il Cammino è secolarizzatore e secolarizzatissimo, in quanto il Cammino cerca di azzerare il più possibile ciò che era dell'eternità (dunque il Sacerdozio, il Santissimo Sacramento, la devozione personale...) e cerca di esagerare il più possibile ciò che è del secolo (cosiddetti "catechisti" laici, sminuire il Sacerdozio, ridurre la liturgia a uno spettacolino carnevalesco autogestito e parolaio, pretonzoli che si fanno "benedire" dal laico Kiko e si inginocchiano davanti a lui...).

      Inoltre, fateci caso alla solita truffa neocatecumenale dell'insinuare che per rinnovare la Chiesa basterebbe organizzarsi in comunità neocatecumenali. Questo è il tipico ragionamento dei parassiti, che vi accusano di essere "malati" di qualcosa di inesistente, per poi proporsi come "cura", quando sono in realtà proprio loro i parassiti che ti vogliono far "ammalare".

      La crisi in cui versa la Chiesa è una crisi di fede. Le parrocchie si svuotano perché i preti e i vescovi hanno smesso di insegnare le cose della fede. I fedeli arrivano spesso al punto di non sapere quali sono le condizioni per fare una buona confessione e comunione, e addirittura a non sapere nemmeno con quale mano ci si fa il segno della croce.

      Ma tanto la pasqualoneria internazionale queste cose le sa. Lo sanno benissimo che la kikolatria, in fin dei conti, serve a far girare il "fiume carsico di soldi", fiume al quale attingono tutti i capicosca del Cammino, proporzionalmente alla loro vicinanza al Kikolone. La "spiritualità" neocatecumenale serve solo a spremere soldi dagli adepti.

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    3. Le vocazioni nei seminari tradizionalisti aumentano così tanto e con tanti problemi che il Vaticano ha dovuto sospendere le ordinazioni in diverse diocesi in Francia e negare l'uso della sottana ai seminaristi. Hai ragione

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  8. Brutte notizie per i già troppo rovinati fegati della pasqualoneria internazionale: Tim è tornato.

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  9. Pietro non del Cammino24 ottobre 2022 alle ore 16:30

    Anonimo delle 13 e 20:
    la Chiesa l'ha istituita Gesù, per cui va bene così.
    È vero che deve essere rinnovata sempre, ma l'errore che molti fanno è pensare che occorre partire dai metodi invece che dalla conversione personale.

    La pastorale sacramentale è garanzia di crescita spirituale perché i Sacramenti sono la fonte più importante, anche se non l'unica, di grazia santificante.

    I cambiamenti perciò non possono riguardare né i Sacramenti, né la dottrina e devono passare per la Chiesa.

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  10. Pietro non del Cammino24 ottobre 2022 alle ore 16:42

    Perché Kiko possa essere considerato il rinnovatore della Chiesa un po' come Francesco, occorre che il rinnovamento riguardi i costumi, sia universale, cioè influenzi tutta la Chiesa, e abbia il riconoscimento del Papa.

    Mi spiego: l'approvazione della regola francescana non basta: il Papa attraverso un sogno ha riconosciuto il Francesco come uno dei più importanti restauratori spirituali della Chiesa.
    A Kiko è stata solo riconosciuta la leadership di una esigua minoranza nella Chiesa, che non deve affatto riguardare tutti

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  11. Non capisco perché Anonimo si preoccupi di come salvare la struttura attuale della Chiesa, che appare sovradimensionata rispetto al numero dei praticanti, quando il suo movimento da tempo sta predicando la necessità di ridursi ad un piccolo resto di "autentici" cristiani. Il Cammino neocatecumenale da tempo ha abdicato all'idea di "salvare" la Chiesa, almeno da quando Kiko ha "dimenticato" d'aver detto che le comunità si sarebbero sciolte nelle parrocchie. E mai il Cammino neocatecumenale ha investito nelle parrocchie, anzi, al contrario, ha colonizzato le strutture che erano di tutti.
    Naturalmente non so vedere nel futuro, anche se credo che presto ci saranno grandi sconvolgimenti e un grande ritorno alla fede. È qualcosa che ci supera, la crisi della Chiesa cattolica in Europa; è il frutto di una società invecchiata male, cinica, divenuta indifferente non solo alla fede, ma anche ai valori della vita. La controprova viene dal fatto che tutte le confessioni sono in grande crisi: protestanti, evangelici, persino i pervicaci Testimoni di Geova: anche chi pretendeva di espandersi geometricamente trattenendo forzatamente le persone nel proprio alveo, come il Cammino, ha dovuto demordere.
    Siamo in mezzo a forze più grandi di noi, ed è puerile pensare di risolvere qualcosa con iniziative auto referenziali.
    Però, se in ogni parrocchia ci fosse un sacerdote come il santo Curato d'Ars, e nelle gerarchie ci fosse meno paura del futuro e più fede in Dio, la Chiesa recupererebbe in credibilità e in consensi. Lo so, forse pretendo troppo...

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    2. Concordo. Il rinnovamento della Chiesa verrà non da chi si mette in mostra con la scusa di evangelizzare, ma da chi evangelizza a cominciare da se stesso. Da chi ama e non da chi fa, perché chi ama fa di conseguenza opere di carità, mentre chi comincia dal fare, fa di testa sua.

      Il rinnovamento verrà attraverso il Cuore Immacolato di Maria, non attraverso il Cammino: la Chiesa infatti ha approvato le apparizioni di Fatima, mentre l'apparizione avuta da Kiko non solo non è approvata, ma non è nemmeno stata sottoposta alla Chiesa, probabilmente per paura di una cocente disapprovazione, cosa che Kiko non potrebbe che disapprovare, rivelando così il suo pensiero riguardo alla Chiesa.

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  12. Vi informo di un'altra cosa, una parrocchia non molto lontana, dalla mia, in una città medio grande, e' rimasta senza prete, il prete va solo la domenica. La porta avanti un diacono permanente, sarà sempre di più così, una Chiesa di laici, con pochi preti. Dimenticatevi delle parrocchie di una volta non ci saranno più, finish, quindi ma di cosa state parlando? Vivete nel mondo delle favole, svegliatevi, e' stupido continuare a criticare il Cammino, e' una delle poche realtà vive, nella generale moria. Fate una polemica stupida e puerile.

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    1. Oh, ma come sei perspicace! Corri subito a dirlo al vescovo, lui sì che ti capirà e prenderà subito provvedimenti e ti ringhrazierà pure!

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    2. Mi dispiace per te ma il cammino finirà molto prima delle parrocchie.
      E i diconi permanenti ci saranno lo stesso anche senza UNW.
      Continui tu a fare una polemica inutile, tra l'altro fuori contesto. NESSUNA delle vistre iniziative esiste senza Presbitero, per cui di che parli di laici?

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    3. Scommetto che non sopportate
      neanche quella trentina di "vecchiette", che in Parrocchia
      la sera, recitano devotamente il
      Rosario, prima della Messa Vespertina.
      Ruben.
      ---

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    4. Per attirare i giovani in Parrocchia, ci vogliono
      iniziative concrete, come si faceva
      e si fa tutt'ora in molte Parrocchie:
      Circolo culturale, gruppo universitari, Caritas, Cineforum, ed
      altro; ovvero bisogna parlare di vita e non incentrarsi sul bigottismo NC.
      Ruben.
      --

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    5. Arrivate a questo punto, sorge spontanea una domanda : perchè certi camminanti continuano a scrivere su questo blog, vedi FAV, Martello et similia ? Boh.......................................................................................

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    6. @anonimo 24 ott 23:44 ( "e' una delle poche realtà vive"... )
      _________________
      HHmmm, sento che urge puntinare alla grande.........????????????? Sicuro che non siano un branco di zombie fabbricatori di altri zombie nella persona dei loro figli? Fossi in te guarderei e rifletterei, e terrei a mente quanto detto da Padre Pio a proposito dei due falsi profeti: "meglio una chiesa vuota che profanata" (danzine, balletti, riti del miele e latte, monizioni a fiumi come di chi vuol convincere Dio a parole ovvero... "come fanno i pagani ..." (se ti ricordi chi l'ha detto...), lo capisci cosa siete, caro il mio "realtà vive"?

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    7. Tu perchè scrivi scusa?

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    8. Le tue parole dimostrano che non ti fidi né di Dio, né della Chiesa.
      Gesù ha detto di pregare per le vocazioni, e, se voi camminanti invece di sperare che non ve ne siano più in modo da entrare indisturbati nelle parrocchie, pregaste secondo le intenzioni di Gesù, e tutti facessero così, allora le vocazioni ci sarebbero eccome.
      O pensi che Gesù sia un bugiardo?

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  13. @Pietro non del Cammino

    Se la pastorale sacramentale è garanzia di crescita spirituale come spieghi questa situazione? Dove vedi questa crescita spirituale? Chiudono parrocchie in continuazione.

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    1. Ma te l'ho già spiegato! Per rinnovare la Chiesa occorre cominciare dalla conversione e non dai metodi.
      I Sacramenti li ha iostituiti Gesù e puntare su di essi per la santificazione personale e della Chiesa è la cosa principale. Non l'unica, ma la principale.
      Il rinnovamento pastorale, se è secondo lo Spirito di Dio, deve centrarsi sui Sacramenti e soprattutto sull'Eucaristia.
      Voi invece pensate che tutto dipende dal "metodo".
      Kiko è come un allenatore che mette in panchina talenti come era una volta Baggio, perché vanno fuori dai suoi schemi.
      Confondete la grazia con le opere: per voi la grazia non viene dai Sacramenti e dalla carità, ma dal "camminare" nel Cammino.

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    2. Non mi risulta affatto che chiudano Parrocchie in continuazione; "la mia parola, contro la tua. Se sei coerente con
      te stesso citatimi anche a livello mondiale, le Parrocchie che hanno
      chiuso; altrimenti il tuo, non è altro
      che becero "qualunquismo".
      Ruben.
      ---

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    3. Preciso meglio il paragone che ho fatto: come un saggio allenatore costruisce i suoi schemi sui talenti e i fantasisti, così un buona pastorale costruisce i suoi metodi attorno ai Sacramenti.
      Mettere in contrasto la catechesi alla "pastorale sacramentale" danneggia proprio la catechesi e l'annuncio, che perde forza, o, per poter entusiasmare, perde in ortodossia.

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    4. Le parrocchie chiudono OGGI perché non hanno preti, perché IERI sono mancate le vocazioni.
      Quindi IERI nascevano i vs RM ( il primo nel 1988 ) e OGGI chiudono le parrocchie, qualcosa nella vs prosopopea tocca.
      Neanche questo vedete?
      Dovevate essere voi la soluzione, così l'avete venduta a suo tempo, i fatti dimostrano il contrario, pertanto permetteteci di dubitare delle vs "soluzioni" , che tra l'altro sono le stesse, e se hanno fallito ieri lo faranno anche oggi.
      È perfettamente inutile ostinarsi nello sperare che le cose cambino facendo sempre le stesse identiche cose.
      A questo vi siete ridotti.

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    5. Per capirci le Parrocchie mon chiudono per mancanza di fedeli.
      Le comunità invece lo stanno facendo per mancanza di "fratelli".
      La cogli la differenza?

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    6. E per evitare fraintendimenti il termine "chiuso" ( come fa notare Ruben ) non è corretto, l'unica cosa che sta capitando è che un presbitero abbia più parrocchie e non che ne sopprimano.

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  14. Scrivono su questo blog solo per poter dire a sé stessi, davanti allo specchio, "gliene ho cantate quattro! li ho sbufalati! li ho smentiti! Kiko è un santo, l'ha detto il vescovo della repubblica dominicana che sotto la pioggia l'ha udito dal Papa!"

    Per la cronaca, a proposito del sopracitato Tim: chi segue questo blog ricorderà che a suo tempo abbiamo seguito con attenzione l'escalation del caso Guam, piccola isola del Pacifico con 180.000 cattolici e 500 neocatecumenali. La diocesi era retta da un vescovo pedofilo neocatecumenale. Tim era quello che qui comunemente definiremmo "cattolico impegnato". Prendeva le difese del vescovo contro i media laicisti, pur non condividendone certe porcate liturgiche, prendeva le difese dei preti martellati dalle istituzioni laiche, cose così.

    Un bel dì il vescovo pedofilo neocatecumenale, evidentemente ubbidendo a ordini neocatecumenali superiori (poiché il soggetto non sembra dotato di tanta intelligenza strategica), decide di silurare un parroco molto amato e di rovinargli la reputazione, perché sarebbe stato probabilmente candidanto all'episcopato e suo successore. Tim pubblica sul proprio blog qualche articolo e viene bersagliato dai neocatecumenali. Non appena combatti un'ingiustizia i neocatecumenali si ribellano contro di te.

    L'escalation provocata dai neocat - che si illudevano di azzittire mafiosamente Tim - incontra un osso duro, molto più duro di quel che prevedevano. Tim non ha avuto paura di andare fino in fondo alle questioni, arrivando a far emergere diversi scandali neocatecumenali, a farli giungere anche sui giornali locali, a scoperchiare il calderone del seminario Redemkikos Mater e delle porcherie del clan Gennarini.

    I neocatecumenali dalla "fede adultissima" gli hanno reso la vita impossibile, riuscendo diabolicamente a mettergli contro addirittura i suoi stessi familiari (Tim aveva una famiglia numerosa e anche adottato bambini; il Cammino a quanto pare "salva il tuo matrimonio e la tua famiglia" ma distrugge le famiglie e i matrimoni non del Cammino). Per circa cinque anni Tim è "sparito" dalle scene e la pasqualoneria internazionale aveva perfidamente gioito.

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    1. Con sto Tim e Guam ce lo hai fatto a peperini!!

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  15. La conversione come si riceve, senza un cammino di conversione? Senza un catecumenato? Come ci si converte, con un atto di volontà? Oppure con una bacchetta magica? Cosa è la conversione per te? Nella Chiesa ci si è sempre convertiti attraverso il catecumenato, che era un metodo, i sacramenti presuppongono la fede, ma per chi non ha fede? Chi non crede all'eucarestia? Chi non crede alla confessione? Ma poi è evidente che non basta solo accostarsi ai sacramenti, alcuni prendono i sacramenti ma non sono cristiani, non fanno una vita cristiana, scappano dalla Chiesa. Non vi rendete conto che siete in un corto circuito? Continuate ad offrire una cosa che non interessa più , la gente nemmeno lì capisce più i sacramenti perché essi presuppongono la fede. La vostra soluzione è superata, bisogna evangelizzare di nuovo la Chiesa non ostinarsi in metodi ormai caduchi e atrofizzati.

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    1. @anonimo
      Santa Edith Stein si convertì al cattolicesimo dopo aver letto un libro cattolico, tempo prima era rimasta colpita nel vedere una signora con le buste della spesa entrare un attimo in parrocchia a pregare..non ha avuto bisogno di nessun Cammino, di nessun discorso kerygmatico, di nessuna convivenza o pellegrinaggio costoso per convertirsi. Quando ha chiesto al parroco di ricevere il Battesimo lui le ha risposto che prima doveva verificare la sua conoscenza della fede cattolica; quando vide che lei sapeva molto del cattolicesimo, anche senza aver fatto un corso, la ammise al Battesimo senza esitazione. Ora è Dottore della Chiesa e compatrona d'Europa. Ti basta come esempio? Perchè ce ne sono molti altri.. lo stesso Papa dice che per evangelizzare non è necessario andare in giro a dire che Gesù è risorto, ma conta la testimonianza della propria vita
      Gloria

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    2. Il vostro metodo è palesemente attrofizzato e lo è diventato in soli 50 anni.
      Continuate a credere che non si evangelizzi se non lo fate voi o come voi.
      Pazienza.

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    3. @anonimo
      Per caso hai il desiderio di essere catechista, ma non te lo fanno fare e quindi vieni qui ad esercitarti?
      NO, perchè il tono inquisitorio sembra quello. Peccato che qui si risponda per le rime.
      "Continuate ad offrire una cosa che non interessa più"
      Grazie per averci fatto capire per l'ennesima volta la concezione mercantilistica della Chiesa che vige nel cammino. Per voi è questione di marketing. Pensate di avere un prodotto migliore e lo promuovete in particolari canali di vendita. Peccato che siate sull'orlo del fallimento perchè il vostro prodotto non lo compra più nessuno e l'unica soluzione che trovate è dire che, all'infuori del vostro, tutto il resto è cacca.
      Su una cosa però hai ragione: "è una questione di fede". Peccato che non stiamo parlando della STESSA fede.
      "Non credono nell'Eucarestia". Perchè, voi ci credete per caso? Se ci credeste non fareste le buffonate che fate.
      Parli tanto della società scristianizzata ma, a ben guardare, per caso siete dei modelli per chi vi sta vicino? Oppure fate la figura dei fanatici (quando va bene) o degli ipocriti (quando va male)
      Voi non siete la soluzione...siete parte del problema

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    4. Vedo che hai studiato bene il mamotreto delle catechesi iniziali, recitando quasi a memoria le stesse parole di Kiko.
      Quel mamotreto lo conosco bene anch'io (ahimé!), per cui ci terrei a sottolineare delle sottili distorsioni in esso contenute, non facilmente estrapolabili solo con l'ascolto.
      Scusate, ma il punto per me è cruciale, perché anch'io ho subito per anni questo inganno.

      In quel mamotreto, Kiko riprende il discorso dalla Sacrosanctum Concilium, ma lo distorce per inventare le due nuove "presenze" di Gesù: amore e unità.
      Kiko parla in modo tendenzioso quando introduce il discorso di queste "presenze".
      Per la maggiore gli serve per dare addosso alla Chiesa e ai fedeli.

      Infatti in tutto il discorso non parla dei lontani, ma si riferisce a " tutti quelli che hanno lasciato la parrocchia e non vengono più in Chiesa".
      Dice un'enorme eresia: dice che Gesù presente nei sacramenti "non è servito" agli stessi cristiani.

      Cioè, prima dice che per credere ai sacramenti ci vuole la fede, e poi dice che I SACRAMENTI NON SONO SERVITI a tutti quelli che hanno lasciato la parrocchia e non vanno più in Chiesa.
      Gesù presente nei sacramenti NON È SERVITO.
      Per questo i parrocchiani non hanno fede.

      Poi rincara pure la dose:

      "quelli che non vengono più in chiesa, quelli che se ne sono andati via da essa, non hanno fede, e pertanto questa pastorale NON SERVE più per loro."

      Ancora sta denigrando i fedeli della Chiesa e ancora non parla dei lontani.

      Sempre denigra:

      "questo tipo di pastorale servirà soltanto a quelle persone che hanno questo MINIMO di fede"

      Ma il punto, che Kiko non dice, è che la missionarietà della Chiesa si deve basare su Gesù, e Gesù è presente proprio nei sacramenti, come diceva anche Pietro (NON del Cammino).
      E questo di sicuro.

      Kiko si chiede come fare a portare la gente che non crede al tabernacolo, ma Kiko non porterà MAI la gente al tabernacolo, lo sappiamo per esperienza.
      Kiko si chiede come fare a portare la gente che non crede al "Tempio" (nemmeno alla parrocchia), ma dopo aver incettato le persone dalle parrocchie, Kiko non porterà MAI la gente alle parrocchie, ma nelle case, nelle salette e negli alberghi. Oppure alle sue Domus.

      Kiko dice addirittura che la Chiesa francese chiama i fedeli "consumatori di culto".
      Non so se l'ha detto la Chiesa francese (mi pare strano, l'avrà detto qualche isolato pseudo Farnes), ma se non è denigratorio questo...

      Poi, dopo aver denigrato ben bene le parrocchie e i parrocchiani, senza curarsi minimamente dei lontani, in ultimo cambia registro e dice che "Non si tratta di arrivare solamente all'uomo che frequenta la chiesa, al quale si può arrivare ancora con la pastorale sacramentale, ma anche a quello che è fuori dalla parrocchia".

      Ma allora, questa pastorale sacramentale, serve o non serve?
      Prima dice che nemmeno ai parrocchiani serve, poi dice che invece a loro serve.

      Tutto questo dimostra che Kiko vuole solo attaccare le parrocchie, in ogni modo possibile. Vuole instillare quell'idea che i neocatecumenali diligenti assimilano, che si debba "prescindere" dalla parrocchia e non lavorare all'interno di essa, riservandole solo critiche.

      ./.

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    5. Ma qual'è il problema di Kiko?

      Che non vede la Chiesa come luogo per rendere culto a Dio, all'Altissimo, ma come luogo dove "bisogna incontrarlo perchè ci aiuti, ci salvi e ci tragga dalle nostre situazioni di sofferenza e di morte."

      Vede la Chiesa in modo utilitaristico, egoistico, così come ha poi improntato il suo Cammino.
      Si va al Cammino per cercare aiuto, soluzione alle nostre situazioni di sofferenza.
      Kiko parte dal soddisfacimento dei bisogni dell'uomo e crede che la fede consista nell'andare in cerca di soluzioni per sé.

      Non ha letto, evidentemente, la Sacrosanctum Concilium, che dice l'esatto contrario:

      "Cristo É SEMPRE PRESENTE nella sua Chiesa, e in modo speciale nelle azioni liturgiche. È presente nel SACRIFICIO della MESSA, sia nella persona del ministro... sia soprattutto sotto le specie eucaristiche. È presente con la sua virtù nei SACRAMENTI, al punto che quando uno battezza è Cristo stesso che battezza. È presente nella sua PAROLA, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura. È presente infine quando la Chiesa PREGA E LODA...
      Effettivamente per il compimento di quest'opera così grande, con la quale VIENE RESA A DIO UNA GLORIA PERFETTA e gli uomini vengono santificati, Cristo associa sempre a sé la Chiesa, sua sposa amatissima, la quale l'invoca come suo Signore e per mezzo di lui RENDE IL CULTO all'eterno Padre."

      Anche la Sacrosanctum Concilium si fa le stesse domande che si è fatto Kiko, ma dà una risposta differente parlando dei lontani:

      "prima che gli uomini possano accostarsi alla liturgia, bisogna che siano chiamati alla fede e alla conversione: «Come potrebbero invocare colui nel quale non hanno creduto? E come potrebbero credere in colui che non hanno udito? E come lo potrebbero udire senza chi predichi? E come predicherebbero senza essere stati mandati?». Per questo motivo la Chiesa annunzia il messaggio della salvezza A COLORO CHE ANCORA NON CREDONO, affinché tutti gli uomini conoscano l'unico vero Dio e il suo inviato, Gesù Cristo, e CAMBINO LA LORO CONDOTTA FACENDO PENITENZA...
      Nondimeno la liturgia è il CULMINE verso cui tende l'azione della Chiesa e, al tempo stesso, la FONTE da cui promana tutta la sua energia. Il lavoro apostolico, infatti, è ordinato a che tutti, diventati figli di Dio mediante la fede e il battesimo, si riuniscano in assemblea, LODINO DIO nella Chiesa, PRENDANO PARTE AL SACRIFICIO e alla mensa del Signore."

      Poi la Sacrosanctum Concilium parla delle "presenze" a cui si riferisce anche Kiko (amore e unità).
      Ma non le considera ulteriori "presenze" alla pari dei sacramenti, le considera CONSEGUENZE della partecipazione ai sacramenti, Eucarestia in primis:

      "A sua volta, la liturgia spinge i fedeli, nutriti dei « SACRAMENTI pasquali », a vivere « in perfetta UNIONE»...; la rinnovazione poi dell'alleanza di Dio con gli uomini nell'eucaristia introduce i fedeli nella pressante CARITÀ DI CRISTO e li infiamma con essa.
      Dalla liturgia, dunque, e particolarmente dall'eucaristia, deriva in noi, come da sorgente, la grazia, e si ottiene con la massima efficacia quella SANTIFICAZIONE degli uomini nel Cristo e quella GLORIFICAZIONE DI DIO, alla quale tendono, come a loro fine, tutte le altre attività della Chiesa."

      ./.

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    6. A cosa tendono tutte le attività della Chiesa, quindi?

      Alla SANTIFICAZIONE e alla GLORIFICAZIONE DI DIO.

      Non alla risoluzione dei problemi, delle sofferenze, delle morti e dei matrimoni.

      Proprio questo passaggio del mamotreto kikiano mostra benissimo che a Kiko frega niente della santificazione, che significa penitenza e abbandono del peccato, ma frega molto del soddisfacimento dei bisogni umani.

      Ecco perché si è inventato le "presenze" dell'amore e dell'unità che darebbero solo le sue comunità:

      "dice Gesù (Gesù?), se nella parrocchia c'è un gruppo di uomini che si amano oltre la morte (il che vuol dire che hanno vinto la morte) e sono perfettamente uno, quest'uomo che mai viene a messa vedendoli dovrà dire: questi sono discepoli di Gesù (perchè si amano); e se sono perfettamente uno (tra sé), dirà: questo Gesù è l'inviato di Dio al mondo."

      Il "gruppo di uomini nella parrocchia", non tutta la parrocchia. Cioè le sue comunità.

      Partendo dal presupposto che nella parrocchia non ci siano queste "presenze", Kiko si incarica di crearle lui:

      "Che cosa vogliamo quindi fare nella parrocchia? Formare questi segni della fede".
      "vogliamo formare nella parrocchia una comunità che sia segno. Questa comunità alla lunga cambierà la pastorale e la struttura della parrocchia."

      Malvagiamente spaccia a chi lo ascolta che LORO formeranno questi segni della fede e NON I SACRAMENTI, da cui questi segni discendono.

      È Cristo che forma questi segni della fede attraverso i SUOI SACRAMENTI.
      Di certo non Kiko.

      E così, come diceva Anonimo, "i sacramenti presuppongono la fede".
      Non gli è stato detto che il nuovo sacramento kikiano, la "presenza" dell'amore e dell'unità, è solo una conseguenza dei sacramenti veri e che, se non si parte da quelli, col cavolo che si può realizzare la voglia di Kiko di "formare i segni della fede".

      Il resto del discorso non fa altro che magnificare questi "fratelli" che "INIZIERANNO ad amarsi perché Cristo è con loro", per concludere che "se uno di voi sta dando un segno contro la comunità, sappia che sta distruggendo la Chiesa."

      Eh no, Kiketto bello, se uno dà un segno contro la comunità, al massimo distrugge la comunità, non la Chiesa.

      La Chiesa rimarrà fino alla fine del mondo. Nessuno mai potrà distruggerla.

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  16. "Continuate ad offrire una cosa che non interessa più , la gente nemmeno lì capisce più i sacramenti perché essi presuppongono la fede. La vostra soluzione è superata, bisogna evangelizzare di nuovo la Chiesa non ostinarsi in metodi ormai caduchi e atrofizzati."

    Ecco allora a cosa serve il vostro cammino neocatecumenale :" bisogna evangelizzare di nuovo la Chiesa ".

    Finalmente lo ammettete che il CN serve ad evangelizzare la Chiesa.

    Non serve ad avvicinare i lontani, non serve come preparazione al battesimo, non serve come approfondimento del Battesimo.

    No , serve proprio ad evangelizzare la Chiesa, Chiesa che vi ha approvato uno statuto e che vi considera un semplice movimento laico.

    Finalmente un neocatecumenale che scrive a chiare lettere il VERO compito del cammino neocatecumenale.

    Evangelizzare la Chiesa, non la gente,ma proprio la Chiesa che lo ha accolto al suo interno.

    L'ho sempre pensato che il VOSTRO sentirsi cristiani fosse un modo per appropiarvi di ciò che non vi compete.

    Ed il tuo commento lo conferma in pieno.

    La stizza e la rabbia rivelano le vostre intenzioni reali.

    Grazie anonimo neocatecumenale.

    LUCA

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  17. @Gloria

    Il problema è che di Edit Stein c'è ne stata una sola, se è così facile perchè si convertono cosi in pochi? I casi come Edith Stein sono l'eccezione che conferma la regola, ma la gran parte non si converte così. Perchè fate questi discorsi così puerili e stupidi? Proprio non sapete che pesci pigliare? Il Kerigma è scritto negli Atti degli Apostoli, il primo che lo ha annunciato è stato Gesù stesso, ma anche Pietro nel giorno di Pentecoste, non è una cosetta da nulla alla quale si può rinunciare. La ricetta non è tornare a pratiche vecchie, superate, che oggi farebbero ridere, non siamo ai tempi del Curato D'ars, o di Edith Stein, siamo in una società post cristiana, secolarizzata. Non potete pensare che la soluzione sia tornare al passato o conservare a tutti costi dei modelli non più idonei.La Chiesa non è un museo che deve conservare le antichità.

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    1. No, non è stata la sola. TI potrei citare Alexis Carrel. Io stessa conosco qlc che ha iniziato la conversione vedendo Gesù Eucarestia. Poi ti posso raccontare le conversioni che sono avvenute senza il kerigma così come lo concepite. Tu parli di pratiche vecchie (e parli dell'Eucarestia eh)...e non ti accorgi che SIETE NATI VECCHI e state morendo ANCORA PIU' VECCHI. Siete più pagani dei pagani. Almeno loro hanno la buonafede, voi neppure quella. Quindi la vostra colpa è più grande.

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    2. Sveglia!
      Guarda che il kerigma la Chiesa non ha smesso MAI di annunciarlo!
      E infatti la Chiesa non si è fermata e guarda avanti, siete voi che invece volete tornare indietro ( tutto da dimostrare ) agli USI dei primi cristiani, non alla sostanza per andare avanti.
      Siete fermi al 1969 dal 1969.
      Il mondo è cambiato e non siete riusciti ad adeguarvi.
      Il vostro metodo miracoloso non funziona più ( ammesso che lo abbia mai fatto )

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    3. Perle "pagane"
      Il nostro apprendere non è che un ricordare.
      (Platone, Fedone, 72e)

      È necessario che noi abbiamo appreso in un tempo anteriore ciò che al presente non ricordiamo. Ora, questo sarebbe impossibile, se la nostra anima non fosse esistita in un altro luogo, prima che si generasse in questa forma umana. Pertanto, anche per questo motivo, l’anima risulta essere qualcosa di immortale.
      (Platone, Fedone, 72e-73a)

      Un uomo che sa, può rendere ragione di ciò che sa.
      (Platone, Fedone, 76b)

      L’ignoranza è un male, e lo è anche quella che chiamiamo stoltezza…. Il suo nocciolo è una certa malvagità, che prende nome da una determinata disposizione della malvagità nel suo complesso, a sua volta, è la parte che ha la disposizione contraria a quella dell’iscrizione di Delfi: «Conosci te stesso».
      (Platone, Filebo, 48b-d)

      Coloro che sbagliano, non sono sicuramente quelli che sanno. E poiché non sono né quelli che sanno, né, tra gli ignoranti, quelli che sanno di non sapere, quali altri potranno rimanere se non coloro che non sanno, ma credono di sapere? Pertanto, questa ignoranza è causa di mali ed è una biasimevole insipienza. E quando riguarda i valori più alti è ancora più dannosa e turpe.
      (Platone, Alcibiade Maggiore, 117e-118a)

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    4. Se un giorno facessero "Meteore" sul cristianesimo il UNW sarebbe la prima.

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    5. Anonimo 20:37
      La concezione dell'anima cristiana si differenzia da quella platonica. Non è preesistente al corpo, è creata da Dio dal nulla, quindi non può avere ricordi prenatali.

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    6. @anonimo
      non credo, di Santi che si sono convertiti da una vita di lontananza dalla fede è pieno il calendario, inoltre se guardi nell'Antico Testamento molte figure bibliche prima della conversione erano dei peccatori, e anche nel Vangelo abbiamo san Paolo, che da persecutore dei cristiani poi si è convertito. Il Signore offre a tutti la conversione, sta a noi decidere cosa fare poi. Il fatto che molte persone al giorno d'oggi non vogliano sentire parlare di fede e non si convertono è per via della secolarizzazione, ma in tutte le epoche comunque c'è stata una decadenza della morale. Io comunque per annuncio kerigmatico intendevo un tipo di annuncio che si fa nel Cammino
      Gloria

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  18. Anonimo neocatecumenale del :"nuovo modo di evangelizzare ".

    Forse non ti sei accorto che avete fallito.

    Il VOSTRO piccolo resto , sta diventando il vostro piccolo NIENTE.

    Come scrive Alect voi non siete la soluzione di niente, voi siete parte dei problema ,anzi siete una delle cause del problema.

    Esatto , se la Chiesa non và bene è anche colpa VOSTRA, ma state tranquilli perché dietro la Chiesa c'è Dio.

    E dietro il CN cosa c'è?


    LUCA

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    1. Qualche anima buona ci può spiegare a noi poveri ignorantoni la battuta su Meteore, please?????????

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  19. Pietro non del Cammino25 ottobre 2022 alle ore 20:29

    Anonimo delle 14 e 22:
    non confondere le opere con la grazia, l'annuncio con le chiacchiere.
    Se separi la catechesi dall'Eucaristia non evangelizzi ma fai propaganda. Puoi convincere qualcuno ma non è opera dello Spirito ma della carne e la fede non c'entra.
    l'Eucaristia è la fonte della grazia che rende efficace la predicazione

    RispondiElimina
  20. Quest'anno se non tenevi la stationvagon da 30.000 euro non eri nessuno alla convivenza d'inizio corso

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    Risposte
    1. Nelle lobbies affaristico - religiose, l'apparenza è tutto.

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  21. A proposito di perle pagane (e non solo)
    Fosse solo Platone. Tutto l’esperienza spirituale del mondo antico si fonda sulla preesistenza della componete spirituale all’individuo carnale e alla sua possibile volontaria disgiunzione dal corpo
    Il modello è questo:

    “Nella prima si compie la disgiunzione dell’identità tra l’Io psichico dall’io corporeo e dalla esistenza carnale.
    Nella seconda si compie la disgiunzione dell’identità dall’Io pneumatico dall’io psichico e dal piano dell’esistenza immaginale riflessa al quale esso è confinato, in tal modo è superato il dominio in cui si arresterebbero “gli psichici” della Grande Chiesa.
    Infine nella terza tappa si compie la reintegrazione dell’identità pneumatica nel suo Principio.
    Il soggetto quindi oltrepassa il dominio escatologico e soteriologico condizionato dalla Grazia, dominio propriamente psichico per collocarsi stabilmente nel piano della pura gnosi ontologica per identità e quindi non sussiste più il piano relazionare tra “chi salva e che è salvato”, l’essenza pneumatica una volta liberata si svela della stessa natura del Pleroma (L.M.A. Viola:2008, 93).
    Per inciso Questo autore considera l’insegnamento di Cristo, consegnato al suo fretello pneumatico, Giacomo, come quello proprio del giudeo cristianesimo della chiesa madre. Su ciò si veda il corposissimo volume Israele Cristo e Roma

    Comunque per restare nell’Ellade ma in quella arcaica (preplatonica) e in tema di “Ricordo”
    1. A Mnemosyne è sacro questo (dettato): (per il mystes) quando sia sul punto di morire.
    2. Andrai alle case ben costrutte di Ade: v'è sulla destra una fonte,
    3. accanto ad essa si erge un bianco cipresso;
    4. lì discendono le anime dei morti per avere refrigerio.
    5. A questa fonte non accostarti neppure;
    6. ma più avanti troverai la fredda acqua che scorre
    7. dal lago di Mnemosyne: vi stanno innanzi custodi,
    8. ed essi ti chiederanno, in sicuro discernimento,
    9. perché mai esplori la tenebra dell'Ade caliginoso.
    10. Dì: "(Son) figlio della Greve e del Cielo stellato;
    11. di sete son arso e vengo meno: ma datemi presto
    12. da bere la fredda acqua che viene dal Lago di Mnemosyne".
    13. Ed essi son misericordiosi per volere del sovrano degli Inferi,
    14. e ti daranno da bere (l'acqua) del Lago di Mnemosyne;
    15. e tu quando avrai bevuto percorrerai la sacra via su cui anche gli altri
    16. mystai e bacchoi procedono gloriosi".

    Traduzione di Giovanni Pugliese Carratelli (in Le Lamine d'oro orfiche, Milano, Adelphi, 2001, p.40-1)

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    1. Dopo questo sfoggio di alta cultura, ci dici in parole povere cos'hai scritto?

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    2. Perle pagane è l'acronimo di :

      Possono Esserci Ridicole Larvate Esternazioni Portanti Assurdità Generalmente Abnormi Neocatecumenalmente Eretiche

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    3. Pietro non del Cammino26 ottobre 2022 alle ore 15:24

      I testi più antichi di Platone e di tutti i greci antichi sono tradotti da pergamene del medio evo, trascritti da trascrittori di Platone, mentre sono innumerevoli testi e frammenti di Vangeli e opere cristiane fin dal PRIMO SECOLO dell'era cristiana.
      In breve tutti i sapienti greci diventarono cristiani anche perché favoriti dalla chiarezza con cui il pensiero che si sviluppa dalla fede risponde pienamente alle questioni da loro poste.
      Dillo a Giovanni Pugliese Carratelli.

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    4. Pleroma.............

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  22. stationvagon eh?????????

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    1. ...per una volta hai ragione..
      ......trattasi infatti di monovolume..minimo 7 posti

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  23. @Gloria

    Ma perché vi ostinate a arrampicarsi sugli specchi? Citate esempi di fatti straordinari, ma Dio agisce nell'ordinario e con la mediazione della Chiesa, nella comunità.Il problema non è che la gente rifiuti la conversione ma che tu non evangelizzi, non annunci e te ne stai in parrocchia a fare cosa? Secondo te perché Papa Francesco insiste tanto nel parlare di Chiesa chiusa? Perché insiste tanto nel invitare la Chiesa ad uscire? Perché si è costruito un modello di chiesa e di parrocchia chiuso, che fa dei riti, di religiosità individualista, autoreferenziale, senza senso missionario, comunitario, un mondo chiuso autoreferenziale, fine a se stesso. Grazie a Dio questo tipo di Chiesa sta finendo. La Chiesa è missionaria esiste per annunciare il kerigma, non per chiudersi nelle sagrestie, per vivere i propri riti da soli, ma in una comunità. La verità e'che fate un ragionamento ipocrita perché non volete vivere la fede, ma una forma di religiosità fatta di riti, di esteriorita', non volete entrare in comunione con nessuno. In tutte le epoche c'è stata la decadenza della fede ma adesso non è una semplice decadenza siamo in un epoca post cristiana, cioè il cristianesimo nella società non c'è più,dunque non puoi stare alle finestra attendendo che Dio converta miracolosamente, la Chiesa ha il dovere di annunciare il kerigma, San Paolo dice guai a me se non annunciassi il Vangelo, non è che attendeva la conversione miracolosa degli altri, annunciava il kerigma e questo debbono fare tutti, Papa, Vescovo, preti, Diaconi e laici, altrimenti la Chiesa non ha senso più di esistere e sparirà.

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    1. Ma sul serio vuoi parlare di autoreferenzialità?

      Siete un disco rotto con tanti bei pensieri di Kiko ripetuti alla nausea,
      ma purtroppo per voi cintano i fatti

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    2. @anonimo
      Voi sparirete molto presto. Lo vedete in maniera chiara, per questo siete più incattiviti del solito.
      Non potete ammettere di aver sbagliato quindi dovete puntate tutto sul fatto che, a parte voi, non esista nulla.

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    3. @anonimo
      guarda parlando in modo distorto della parrocchia hai fatto un quadro molto realistico del Cammino, una della realtà più autoreferenziali della Chiesa post Concilio. Siete voi neocatecumenali che non uscite ma state nel chiuso delle vostre salette, con riti propri e spesso neanche autorizzati dalla Chiesa, a cui disobbedite platealmente. Quello che voi chiamate evangelizzazione poi a me sembra molto più proselitismo che altro. La parrocchia invece, anche se con tante difficoltà, è un faro di luce, soprattutto nelle periferie delle grandi città. Non mi sembra che la Chiesa sia chiusa in sè stessa ad evangelizzare, di missioni cattoliche sono pieni tutti i paesi del terzo mondo, ma non solo ai missionari è dato il compito di evangelizzare, ogni persona può farlo principalmente con l'esempio e nella semplicità, a seconda della propria situazione e stato di vita. Una madre di famiglia che cucina con amore e nel silenzio della sua casa la cena per i suoi figli anche se magari è stanca e vorrebbe riposarsi, agli occhi di Dio ha molto più merito di chi magari lascia i figli a casa per l'ennesimo incontro in comunità, o di chi spende molte parole a predicare invece di aiutare. La patrona delle missioni è Santa Teresa di Lisiuex, che è morta a 24 anni senza mai andare in missione infatti.

      Nel Cammino passa sempre il concetto pericoloso che i il coniuge e i figli siano una croce, e che non bisogna essere nevrotici ed affettivi, ed è sbagliatissimo e pericoloso. La stessa moglie di Gennarini ha ripetuto questo concetto dei mamotreti di Kiko al pellegrinaggio in Terra Santa, dicendo che una madre che non vuole che i suoi figli soffrano è nevrotica...Io stessa ho sentito le preghiere di una famiglia in missione in un paese molto difficile, dove i figli avevano difficoltà ad ambientarsi, la madre diceva: "Signore aiutami ad accettare che i miei figli soffrano", riferendosi alla situazione della missione dove loro li avevano portati...

      Non è un caso che la Chiesa mandi in missione o accolga alla vita consacrata solo persone libere da legami affettivi, perchè la tua prima missione se hai famiglia e sei sposato sono il tuo coniuge e i tuoi figli. Ci sono suore che sono madri, ma per entrare in convento la condizione primaria, oltre alla vocazione ovviamente, è che i figli siano indipendenti anche economicamente. Santa Rita si è fatta suora dopo la morte dei figli e del marito, e anzi all'inizio non la volevano in convento proprio perchè pensavano che volesse trovare un ripiego alla sua situazione. Nel Cammino invece devi partecipare a tutti gli incontri anche se i tuoi figli sono in punto di morte (ci sono testimonianze a riguardo). Tutto questo è sbagliatissimo e fuorviante, non lo chiamerei evangelizzazione

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    4. @alect, @neo, quello che ha detto @anonimo è di importanza fondamentale e voi lo state trattando come fosse una barzelletta. La secolarizzazione è un problema molto serio e il modo come lo affrontate dimostra che non lo avete capito bene. Se i cristiani non riprenderanno ad annunciare Gesù Cristo risorto, non finirà solo il cammino, ma la Chiesa intera, anzi per come è strutturato forse il cammino Neocatecumenale sarà una delle poche realtà a sopravvivere. Il Papa proprio oggi, ad un incontro con seminaristi di Roma (non redemptoris mater), ha detto che la pornografia è un vizio anche di molti preti e suore ed è una porta di accesso privilegiata per Il diavolo. Preti e suore capite? Purtroppo la decadenza della Chiesa è una realtà sotto gli occhi di tutti e far finta di nulla non aiuta nessuno. Che le chiese chiudono e vengono accorpate per mancanza di preti, preti che la domenica la passano in macchina a correre tra una chiesa e l'altra per celebrare messe con dieci persone, non è la solita nenia "di kiko", come vi piace credere, ma è una realtà. È vero il Signore può fare miracoli e far nascere la fede dal nulla, così come può far nascere un fiore nel deserto, ma è una eccezione e se ha dato Lui stesso il compito di annunciare il vangelo ai cristiani ci sarà un motivo no? E perché i cristiani non lo fanno più?
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. @Fallacio
      Il Papa parla di preti e suore che guardano i porno? E di cosa ti scandalizzi? I vostri lo fanno da un pezzo. Lo ha detto chiaramente una vostra catechista. Ma non vi vantavate di essere la soluzione? "la decadenza della Chiesa è sotto gli occhi di tutti". E voi ci mettete il carico! Finitela di denigrare la Chiesa tutta per sentirvi meglio. Non lo siete. Voi peggiorate la situazione e ve ne vantate.

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    6. A cosa soppravviverà il cammino di grazia? Alla Chiesa?
      Comunque stai in pace FAV e vivi pure nella tua illusione, il problema resta tuo

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    7. Fav,
      non credo neanche un po,' che i Seminaristi RM non siano stati
      presenti all'incontro con il Papa;
      il vostro seminario è formalmente
      Diocesano ed il Papa in quanto
      Vescovo di Roma, non poteva non
      invitare i Seminaristi RM.
      Ruben.
      ---

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    8. La Chiesa guarda il porno
      il Cammino guarda il porno
      quindi la Chiesa è il Cammino
      Sillogistico, dottor Watson

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    9. Ha ragione Ruben: a quell'incontro c'erano per forza anche i seminaristi degli RM, perché nel sito vaticano si legge chiaramente: "Udienza ai Seminaristi e ai Sacerdoti che studiano a Roma".
      Tutti.

      Oppure i vostri seminaristi RM non studiano a Roma?

      Perché affermi il falso?

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  24. La cosa che più fa ridere è che Kiko ,per motivare la Messa in piccole comunità separate dal resto della parrocchia disse che i lontani non avrebbero capito la celebrazione ordinaria(eh sì poverini, come se fossero tutti mentecatti), quindi serviva loro partecipare ad una celebrazione a piccoli gruppi per un certo periodo...Peccato che non mi risulta che poi i catecumeni ad un certo punto vengano inseriti nelle celebrazioni della domenica,anzi l'unico risultato è che i Nc col tempo diventano allergici ai riti ordinari....dei disadattati liturgici...

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    1. E allora ti fa ridere il Vaticano II, mi dispiace per te.

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    2. Voi dei documento del CVII non avete letto neppure una riga. Lo sai che nella Lumen Gentium si parla di "chiamata universale alla santità"? Lo sapete cosa è la santità di vita? Ne avete mai parlato in comunità per caso? Avete mai fatto una catechesi al riguardo? Se no, mi dispiace, ma quelli che ridono sul CVII siete voi.

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  25. Anonimo 13.19
    Hai perfettamente ragione ma per capire quello che ho scritto era necessario leggere la prima parte dello scritto che si è ritenuto di non pubblicare e che voleva puntualizzare il seguente passaggio di Ale Ct

    “Siete più pagani dei pagani. Almeno loro hanno la buonafede, voi neppure quella. Quindi la vostra colpa è più grande”

    Ho voluto dire che nel gran calderone dei “pagani” ci sono una serie di “religioni” (chiamiamole così) per le quali le porte celesti del Cancro e del Capricorno erano comunque aperte alle anime per “salire” e per “scendere” e quindi i “pagani” non abbisognano di alcuna commiserazione le loro teologie OPERATIVE sono assolutamente esaustive.

    Successivamente è intervenuta sul tema Valentina Giusti per puntualizzare che:
    " La concezione dell'anima cristiana si differenzia da quella platonica. Non è preesistente al corpo, è creata da Dio dal nulla, quindi non può avere ricordi prenatali".
    A mia volta ho voluto controprecisare che la struttura mistico-iniziatica del mondo antico si centrava sull’anamnesi, anamnesi che soddisfaceva la celebre esigenza antropologica del conoscere “chi sono” (che coincide con l’invito delfico) e quindi sulla nostalgia dell’esule (vedasi lo straordinario canto della Perla) che arde dal desiderio di tornare dal luogo da dove è venuto e che “ricorda”. Anche tra gli Ebrei si ritiene che il feto conosca tutta la Torah nel ventre materno e poi, alla nascita, un “angelo” isola questo ricordo rendendolo normalmente inaccessibile, senza annullarlo, per cui il nascituro ha come scopo della vita l’anamnesi della Torah. Gli esempi potrebbero moltiplicarsi all’indefinito e mi sono ovviamente limitato a riportarne alcuni.

    Morale: per parlare di "pagani" occorre comprenderli è la letteratura di controcanto sul tema ormai è assai cospicua, non farlo è come studiare ancora Dante sul buon Sapegno.
    ---

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  26. Mi ero dimenticata di firmare, il commento dell'anonimo del 26 ottobre 15:11 era il mio
    Gloria

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  27. "Se i cristiani non riprenderanno ad annunciare Gesù Cristo risorto, non finirà solo il cammino, ma la Chiesa intera, anzi per come è strutturato forse il cammino Neocatecumenale sarà una delle poche realtà a sopravvivere."

    Dai chi ti dice che i cristiani non annunciano il Vangelo ?

    Che li conosci tutti,uno per uno ,oppure te lo ha detto il tuo catechista?

    Ma smettila di scrivere minchiate.

    E poi sul fatto che la Chiesa intera finirà e resterà, forse, solo il tuo CN proprio per come è strutturato cosa significa esattamente?

    Dovresti spiegarlo bene a chi non vi conosce.

    Magari facendogli leggere qualche vostro documento che riguarda la vostra struttura.

    Di pubblico c'è solo lo statuto, ma non è sufficiente per capire come siete strutturati.

    Hai altre letture utili per approfondire l'argomento o basi tutto sulla tua esperienza personale?

    LUCA

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