venerdì 21 ottobre 2022

Molti giovani "figli della montagna" sono in realtà vittime di "abbandono, abuso, trascuratezza"

In riferimento al pellegrinaggio in Israele dei giovani neocatecumenali statunitensi del luglio 2022, organizzato da Giuseppe Gennarini, di cui abbiamo parlato in questo articolo, riportiamo una interessante riflessione di Porto.
 
 

«Volevo segnalare un video su questo pellegrinaggio, pubblicato su YouTube da Christian Media Center. C’è un catechista degli Stati Uniti, tale Jacob Suazo, che parla del pellegrinaggio e del suo significato e scopo, diciamo così. Questo è il link.

Dopo le solite tiritere neocat., che le potrebbe ripetere anche un bambino di due anni ad occhi chiusi, tipo "Dio ti ama come sei, tu sei peccatore, incapace di perdonare, nel Cammino ti si annuncia il kerygma", ecc., ecc., ecc., quello che mi ha colpito particolarmente sono queste parole del catechista Jacob Suazo: 

“Molti di questi giovani sono venuti con grandi sofferenze: abbandono, abuso, trascuratezza”.

Se consideriamo che la stragrande maggioranza dei partecipanti a questo pellegrinaggio sono giovani figli del Cammino (cosa che è confermata anche da quanto riferito dal Gennarini, sulla richiesta dei genitori di questi ragazzi di organizzare un pellegrinaggio), c’è qualcosa che non torna. 

Si sente sempre dire che il Cammino ricostruisce le famiglie, porta avanti i matrimoni, forma famiglie cristiane. Allora mi chiedo: che tipo di famiglie cristiane forma il Cammino perché molti dei loro giovani figli subiscano abbandono, abuso, trascuratezza? 

A me questi sembrano frutti di famiglie disfunzionali, per non dire altro. 

Com’è possibile? È questa la famiglia cristiana? 

Famiglie che sfornano un figlio dopo l’altro perché devono essere aperte alla vita, famiglie che antepongono sistematicamente gli impegni del Cammino allo stare coi figli, perché stare con i figli è faticoso, molto meglio una bella catechesi… . 

Di quanto il Cammino mini il benessere della famiglia ho già scritto in passato. Adesso mi viene da pensare anche un’altra cosa: forse tutto questo è un piano diabolico dei due sterili, diabolici iniziatori. Potrebbero aver pensato: se noi creiamo famiglie disfunzionali in cui i figli non sono seguiti, ma trascurati e pertanto sofferenti, creeremo tanti nuovi infelici a cui inculcare che solo nel Cammino troveranno la felicità. 

In più diciamo loro che la fonte della loro sofferenza non è stato l’essere trascurati dai genitori, ai quali devono chiedere scusa per averli giudicati (ma i genitori per non essersene curati no, ovviamente!), ma il loro peccato, la loro superbia, il non accettare la croce. In questo modo creeremo tanti nuovi adepti pronti a seguirci. È solo un’ipotesi, ma forse non lontana dal vero.»

(da: Porto)

La trasmissione della fede: da Kiko ai catechisti
dai catechisti agli adepti,
dagli adepti ai "figli del cammino"

A conferma del fatto che i giovani partecipanti fossero per la maggior parte "figli del Cammino", con genitori neocatecumenali (e probabilmente anche nonni neocatecumenali), riportiamo il seguente paragrafo dell'articolo di Vatican News, di D.Donnini.

«La trasmissione della fede.
Molti di questi pellegrini sono figli di quei giovani che nel marzo del Duemila si riunirono in questo stesso posto, sul Monte delle Beatitudini, per la storica visita di San Papa Giovanni Paolo II che lì celebrò l’Eucaristia. Seguì un incontro vocazionale con ragazzi di tutto il mondo. 

Da qui anche l’importanza per questi ragazzi che sono tornati in qualche modo anche sulle orme dei loro genitori. 

Proprio grazie all’incontro con Gesù Cristo Risorto, anche tramite questi pellegrinaggi, tanti dei loro genitori si sono aperti alla vita, mettendo al mondo figli. Perché, ricorda padre Rino Rossi, la Parola di Dio genera una vittoria su tutte le nostre paure. 

“Voi siete figli di questa Montagna”, ha quindi detto il sacerdote in riferimento agli incontri sul Monte delle Beatitudini, ai gruppi di giovani che sono andati in visita in questi giorni.»
 

Concludiamo l'articolo con l'appello di un parroco che ben conosce il Cammino e i problemi dei "figli della Montagna".

«Per mia esperienza di sacerdote, i figli di chi fa il cammino hanno un forte respingimento a proseguire il cammino, lo iniziano forse, perché costretti ma appena possono scappano con un senso di rabbia e disprezzo, mentre quei pochi che entrano si portano profonde ferite.
Io ho visto figli di catechisti piangere come bambini per la forte anaffettività dei genitori sempre impegnati con il cammino e lasciati crescere da soli o con sorelle di comunità, privandoli di ciò che più conta per un bambino, la dimensione di famiglia.
Anche in questo è un grosso fallimento: tutte teorie che non danno frutti, anche la liturgia domestica privando i figli di una dimensione comunitaria in parrocchia. 
Fermiamolo!!!! 
Quanto male deve fare ancora per capirlo? Vi prego: fermiamo questa mostruosità di Cammino, che brucia i cervelli della gente, che non li fa più ragionare e li manipola gravemente rendendoli spenti. Solo cammino. 
Forse solo la pandemia ha dato la possibilità ad alcuni di aprire gli occhi e vedere, si sono dimezzate le comunità. 
Vescovi aprite gli occhi, non guardate solo la colletta che vi portano dopo il secondo scrutinio; finirà presto anche quella perché non ci sarà più chi farà passaggi.
Ne siete responsabili perché non avete vigilato attentamente il vostro gregge, noi parroci possiamo fare poco o niente
 (da: un Parroco)

67 commenti:

  1. Tra le panzane spacciate dal malefico ciarlatano, di cui farei un catalogo a cui mettere un link apposito sul menu di sx nella pagina, io metterei per prima quella che segue, e la metterei per prima sia perché è la più facilmente smascherabile, ma ancor più per il grave danno che arreca alle persone:
    “I tuoi figli sono il tuo faraone”.
    In questo enunciato si rivela tutta la ciarlataneria, l’imbroglioneria nonché la cattiveria e la rapacità del malefico imbroglione.
    Paragonare un figlio bisognoso di attenzione e di senso di sicurezza, perché possa affrontare la vita serenamente, a uno che ti tiene prigioniero, è la truffa più atroce di cui possano restare vittima i poveri caduti nelle grinfie del malvagio.
    La vera affettività malata (di cui tanto straparla l'ignorantazzo malefico dall'abisso della sua malvagità e di ignoranza di psicologo da due soldi) è quella che impedisce all’oggetto dell’ “amore” di crescere in serenità e sicurezza perché possa assumere indipendenza e responsabilità nel momento in cui è pronto (e questo voler tenere schiavi legati a sé le povere vittime, piuttosto, è proprio il marchio del ciarlatano). Se un figlio chiede aiuto, bisogna esserci e fare il possibile per insegnargli a stare in piedi. Ma non lo si aiuta lasciandolo a sé stesso, come fanno i tanti genitori neocat andandosene alla comunità. I poveri neocat tarlati dal marcio insegnamento del malefico imbroglione credono in questo modo di fare un piacere a Dio, ma si dimenticano che sta scritto “non ho mai chiesto che mi sacrificaste la vita dei vostri figli” (come facevano invece gli adoratori di Baal Zebub) e, ancor più severamente, “tutto quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avrete fatto a me”.

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  2. Un anziano giornalista se la prende con certi politici «privi di cultura generale, adoratori di una modernità che non hanno i mezzi intellettuali per capire nelle sue insidie e nelle sue falle e imposture: per questo la adorano come un idolo, i “Mercati”, la Scienzah, i Diritti….. Una classe dirigente che crede alla propria propaganda…»

    Sembra la descrizione dei facinorosi kikolatri:

    - "privi di una cultura generale" sulle cose della fede. È inaccettabile che un qualsiasi "itinerario" di formazione cattolica non faccia conoscere gli elementi fondamentali della fede. Sul serio, Kiko va blaterando che la confessione dei peccati mortali sarebbe facoltativa e rinviabile a piacere («il Signore ti ha già perdonato... domani, se vuoi, sigillerai in confessione...») e nessuno dei kikolatri riconosce il madornale errore;

    - "adoratori di una modernità che non hanno i mezzi intellettuali per capire nelle sue insidie e nelle sue falle e imposture": i kikolatri sono convinti che ciò che era di grandissimo valore per i santi fino a ieri, oggi sarebbe da buttare perché "preconciliare". La Messa tridentina - quella celebrata da padre Pio da Pietrelcina - per loro è fumo negli occhi, è qualcosa da dimenticare e da abolire. Nella propaganda neocatecumenalizia le carnevalate kikiste-carmeniste del sabato sera sarebbero "adatte ai tempi odierni", ma non sanno spiegare perché - non hanno i "mezzi intellettuali" per capirlo, dunque non hanno alcuna intenzione di ascoltare chi dimostra che il Cammino ha ridotto la liturgia a uno spettacolino autogestito, ha ridotto la dottrina a fastidioso orpello, le devozioni a esteriorità per vecchiette "cristiane della domenica" (tranne nel caso in cui c'è da fingere devozione per la defunta cofondatrice del Cammino)...

    - "adorano come un idolo la modernità": ve lo ricordate Kiko che nella primavera 2013 si leccava i baffi gasatissimo dall'aver visto che il neoeletto Bergoglio aveva comandato di togliere gli inginocchiatoi dalla cappella Sistina? «Questo vuol dire qualcosa! Questo vuol dire qualcosa!» gridava, senza avere il coraggio di dire a chiare lettere il suo sogno: il divieto di inginocchiarsi davanti al Santissimo. (E infatti se parlate con qualche kikos vi dirà che l'adorazione eucaristica è tenuta talmente in gran conto nel Cammino che... è stata -nientemeno!- allestita una cosiddetta "cappella dell'adorazione" nella Domus kikiana, e quindi l'adorazione si può fare lì e solo lì; non sia mai che un kikolatra tradisca il proprio divin Kiko e si metta ad adorare il Signore Dio dell'Universo presente nel Santissimo Sacramento);

    - «"Mercati", "Scienzah", "Diritti"...»: anche i kikolatri hanno i loro dogmi, "piccola comunità", "evangelizzazione", "testimonianza"... Notare la grande somiglianza concettuale: la critica non era ai mercati, alla scienza, ecc., ma alla loro perversione. Così, noi qui critichiamo non l'evangelizzazione (quale cristiano la criticherebbe mai?) ma il fatto che i kikolatri chiamano abusivamente "evangelizzazione" la propaganda della loro setta; qui critichiamo non la possibilità di vivere in modo comunitario la fede (che può avvenire in tantissimi modi) ma il fatto che i kikolatri chiamano abusivamente "comunità" solo l'attivismo kikolatrico (come se l'intera Chiesa avesse sbagliato per venti interi secoli e fosse rinata solo grazie al comunitarismo kikiano-carmeniano);

    - «una classe dirigente che crede alla propria propaganda»: esattamente come quella del Cammino Neocatecumenale, esattamente come quella dell'Unione Sovietica. Notare che l'URSS collassò all'improvviso proprio perché credette troppo ai numeroni inventati dalla propria stessa propaganda.

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    1. Ricordatevi sempre che il concetto di "modernità" è grosso modo riassumibile così: «riconoscere alla verità e all'errore gli stessi diritti».

      Applicatelo alla liturgia: "la liturgia cattolica è quella del Messale ma noi del Cammino celebriamo Variazioni Liturgiche che son molto belle, oh come sono belle, son proprio sentitissime".

      Applicatelo alla dottrina: "la dottrina cattolica è quella del Catechismo ma noi del Cammino facciamo «esperienza», mica ci mettiamo sui libri (a proposito, avete comprato i libri di Kiko? e i libri di Carmen?), mica facciamo come i «cristiani della domenica»".

      Applicatelo all'ubbidienza al Papa e alla Chiesa: "noi del Cammino siamo ubbidientissimissimi al Papa e alla Chiesa, che però certe volte «non capiscono il Cammino» e allora facciamo di testa nostra, cioè testa di Kiko, per esempio la Lettera di Arinze non esiste, però è stata anche superata da qualcosa ma non ricordo cosa, ma comunque era privata ma è stata subito abolita, e poi nessuno deve intromettersi sul modo in cui celebriamo, poiché la liturkikia ci è stata consegnata da Kiko".

      Se l'errore ha gli stessi diritti della verità, uno smette di seguire la verità e l'autorità che la garantisce, e comincia a seguire le proprie paturnie. "Comunione seduti"? Autoreferenzialità esasperata? Liturgie carnevalesche con diluvio di omelie laicali? "Decime" obbligatorie e con ricatti morali? I cosiddetti "catechisti" arroganti e ignoranti che impongono scelte di vita ai poveri adepti, fanno nefandezze di ogni genere, e devi continuare a incensarli? "Ma Kiko ha il carisma, chi sei tu per giudicarlo?"

      Se l'errore ha gli stessi diritti della verità si finisce immediatamente nell'idolatria, nella menzogna, nell'arroganza. "Kiko ha il carisma, chi sei tu per giudicarlo?" "Il Cammino mi ha salvato! Ha salvato il mio matrimonio da ubriachezze, risse, divorzi, discoteche! Noi facciamo evangelizzazione! E voi invece?"

      Ricordatevene, specialmente quando i kikolatri blaterano di "ventimila preti per la Cina" (a proposito, a che punto siamo? nel corso di tutta la loro esistenza i seminari neocatecumenali Redemkikos Mater hanno "prodotto" neanche 1800 presbikikos - includendo nel novero quelli poi spretati, quelli poi morti, quelli che poi hanno abbandonato il Cammino -, quanto manca per arrivare a 20.000?), o vi mostrano foto degli "alzati" che stanno in ginocchio davanti a Kiko (e vi dicono "90 ragazzi" quando nella foto super-panoramica non sono neanche 40), "trecento neocatecumenali a cantare sotto la finestra del Papa" (in realtà erano mezza dozzina di cui uno con la chitarrella e uno coi tamburelli, e il monsignore che si affacciò non lo fece per ringraziarli ma per dire di fare silenzio che il Papa era ammalato e doveva riposare), o gli stessi presbikikos e cosiddetti "catechisti" vi dicono ereticamente che "Gesù era un peccatore che ha fatto esperienza del perdono del Padre"...

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  3. "hic stantibus rebus";
    Il Papa, la Curia ed il Vaticano, per non reagire a tanto scempio, secondo me sono, come in effetti sono, ricattabili o
    già ricattati dal Cammino; altrimenti questo schifo, sarebbe già finito da un pezzo.
    E' ora di dire "pane al pane e vino al vino!"
    Ruben.
    ---

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    1. @ruben, oppure questo famigerato "schifo" è solo frutto della vostra ossessione che viene da anni di odio del cammino Neocatecumenale. Tu per esempio hai cominciato nel 2003, sono quasi 20 anni e dopo tanti anni con il chiodo fisso, il cervello si convince e vede schifo dappertutto. Anche nella Chiesa, chiaro segno che quello che fate non viene da Dio se vi porta a giudicare la Chiesa come corrotta.
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. Ma vuoi mettere in fila i vostri giudizi sulla Chiesa?
      FAV dammi retta non vi conviene

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    3. Fallacio
      Invece dei girotondini scemi da festa di compleanno di minorenni ci si aspetterebbe che una comunità che si rifà al "cristianesimo primitivo" condivida le stesse o similari esperienze spirituali qui sotto brevemente descritte:
      “Nell’Ufficio divino della comunità giovannea, il momento centrale era la visio Christi ...si tratta piuttosto di un tipo di evento che comunità giovannea sperimentava spiritualmente (pneumaticamente) nel contesto di una comunità in adorazione. Nel contesto della liturgia carismatica le frontiere temporali tra presente e futuro sono abolite, la gloria dello stato escatologico futuro, concepito come una RESTAURAZIONE DELLA CONDIZIONE PARADISIACA PRIMITIVA VIENE CONCEPITO COME UNA REALTA’ AL PRESENTE...la comunità giovannea sperimentava la visio Christi nella celebrazione del MISTERO LITURGICO: la teofania qui non poteva essere che una cristofania’
      Domanda retorica: Vi ci riconoscete?

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    4. Fav,
      lo schifo è schifo incontrovertibile e dimostrabile.
      Io non ho parlato di Chiesa corrotta, ma di Chiesa ricattata e/o ricattabile.
      Come fai poi a "dimostrare" che ciò che facciamo viene o non viene da Dio?
      Ruben.
      ---

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    5. @fav
      invece di attaccare Ruben, prova a dire la rua sulle parole del catechista Suazo. Com'è che dice che questi ragazzi provengono da storie di "abbandono, abuso, trascuratezza". E sono ragazzi del cammino eh! Mi spieghi le sue parole? Com'è che, se lo diciamo noi che avete gli stessi problemi delle altre famiglie (se non peggio) dite che non è vero e poi spuntano fuori queste cose?
      Tu stesso mi hai detto che "Dio viene al primo posto" anche quando tuo figlio avrebbe bisogno di te e solo di TE.
      Secondo te il catechista quando parla di "trascuratezza" di che sta parlando?
      E per piacere non mi tirare fuori la storia del "siamo tutti così" perchè è semplicemente FALSO. Quello che per voi è ordinaria amministrazione (tipo spaccare le suppellettili negli alberghi della convivenza) per i normali cristianucci della domenica non lo è...anzi.

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  4. Una volta parlavo con la figlia diciottenne di una famiglia neocatecumenale,le raccontavo del mio percorso di Fede fatto in parrocchia,fino alla professione di Fede,e allora lei stupita ha chiesto "ah... perché si può fare un cammino di Fede anche in parrocchia?"
    Propaganda oscurantista di adulti kikiani

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    1. mi assomiglia tanto a quel ragazzo, sempre neocatecumenale, che mi disse: "ah, perchè alla GMG ci vanno anche ragazzi non neocatecumenali"?

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  5. Comunque mi è venuta un'idea: perché non organizziamo una cena del blog,così ci vediamo di persona 😀
    Ovviamente sono invitati anche Fallacio,Martello e gli altri,in quanto fedeli affezionati dell'osservatorio

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    1. Marco, sarebbe poco attuabile i
      camminanti non parteciperebbero
      affatto, proprio in quanto nel loro
      "io" perverso, non possono prestarsi
      ad un contraddittorio, sia pure nell'
      ambito di un "agape".
      Ruben.
      ---

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  6. Se parliamo di luoghi comuni e di cliché, voi somigliare invece a quel ragazzo della mia parrocchia, che mi ha visto all'adorazione eucaristica in parrocchia ed ha chiesto :"Ma tu sei del Cammino Neocatecumenale?". Che volete dire con questi esempi? I cliché, le etichette sono sempre sbagliate, ma blog come voi le alimentano, come alimentano il sospetto, la diffidenza che non favorisce la comunione.

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    1. @anonimo
      Voi non fate niente per sconfessarle. Potreste dire che mentiamo portando "fatti concreti". Ma non lo fate.
      Tu stesso alimenti lo stereotipo del neocatecumenale vigliacco che non mette neppure un nick per identificarsi.

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  7. Concordo con aleCT. I commentatori neocatecumenali si concentrino piuttosto sull'articolo e ci spieghino come mai i figli dei neocatecumenali hanno storie familiari di abbandono, abuso, trascuratezza. Tenendo presente che non sono cose che diciamo noi, ma le dite VOI. Grazie.

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  8. “Molti di questi giovani sono venuti con grandi sofferenze: abbandono, abuso, trascuratezza”.

    Per me hanno imparato il discorso a memoria e non sono minimamente in grado di discostarsi dagli schemi mentali insegnati da Kiko. Incapaci anche di adattarli un minimo al contesto. Kiko dice che i giovani senza il cammino sono in sostanza delle anime perse, e questo ripetono. Pazienza che siano affermazioni "un tanto al chilo". Paolo

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  9. "San Francesco è un eretico" (citazione di una trentenne figlia del cammino).

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    1. In sostanza : san Francesco è un eretico, il Cammino è eretico, quindi il Cammino è san Francesco. Sillogistico, dott. Watson.......................................................................................................................

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  10. Mi viene in mente quello che ho sentito qualche tempo fa da don Ciotti: "giovani, diffidate sempre di chi parla di voi, ma non parla con voi". Paolo

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    1. don Ciotti, eh??????????????????????????????????????????????????????????????????????

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  11. @Alect

    Nemmeno voi fate nulla per sconfessare i clichè e luoghi comuni, su di voi e sulla parrocchia, mentre alimentate la discomunione, la fazione, la contrapposizione nelle comunità parrocchiali. Riguardo le GMG, sono testimone oculare del fatto che, i giovani della parrocchia, almeno nella mia, quei pochi che ci sono, non hanno mai partecipato alle GMG, nè si sono mostrati interessati, ci sono sempre andati solo quelli del Cammino Neocatecumenale. I giovani nella mia parrocchia sono pochissimi, ma, sia in passato come nel presente, quelli che partecipano alle GMG erano e sono unicamente del Cammino Neocatecumenale, i giovani della parrocchia, non neocatecumenali, non hanno mai partecipato alle GMG, lo ribadisco, non sono mai stati interessati nemmeno quando c'era G.P.II, questo qualcosa vorrà dire? Quindi la domanda del giovane della tua parrocchia forse qualche fondamento lo aveva. E' vero che la struttura catecumenale esiste anche in alcuni percorsi parrocchiali, ma volendo essere obiettivi e concreti, il risultato quale è? Che fine fanno poi questi catecumeni parrocchiali? Ve lo dico io, spariscono come tutti gli altri, lasciando la parrocchia, quindi anche la seconda domanda del secondo giovane aveva qualche fondamento, non ti pare Alect?Te lo dice uno che la sa lunga ed ha lunga esperienza in parrocchia.

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    1. Ma quale fondamento?
      Fatti due conti:
      Santiago 1991 600.000 partecipanti, incontro con Kiko 10.000
      Roma Tor Vergata 2.500.000 partecipanti, incontro con Kiko 100.000
      Due esempi ma se ti prendi il gusto di verificare ti accorgerai che i giovani del UNW sono MINORANZA.
      Neanche la matematica di terza media riuscite ad utilizzare.

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    2. @anonimo senza nick (fa troppa fatica essere riconoscibili vero?)
      Io ho partecipato a 3 GMG e ho visto chi c'era. Erano tutti neocatecumenali? Ti assicuro di no. Tu dici: "i ragazzi della mia parrocchia non hanno mai partecipato". Ti faccio una domanda seria? Li avresti riconosciuti? No, perchè siete voi che fate messa nelle salette chiuse e meno state con il resto della parrocchia e meglio è.
      Nella tua solenne ignoranza non sai neppure come sono organizzate le GMG. Sono le DIOCESI che si muovono, non le parrocchie in sè. Tu parti CON LA TUA DIOCESI.
      La domanda del ragazzo non aveva fondamento e sai perchè? Perchè quando gli ho raccontato come funziona l'iscrizione l'unica cosa che ha saputo dire è stata: "è che noi siamo talmente tanti che non saprebbero come gestirci". Emerita stupidaggine che faceva il paio con "noi facciamo cose serie" quando gli ho detto che nei giorni precedenti alla veglia si facevano le catechesi con i vescovi e si fraternizzava con chiunque. Chi è che fa "discomunione"? Chi è che guarda tutti dall'alto in basso? Tu sei il classico neocatecumenale fariseo che ringrazia Dio di non essere il cristianuccio che "scompare".
      "Te lo dice uno che la sa lunga ed ha lunga esperienza in parrocchia" . Secondo me tu della tua parrocchia conosci a malapena la saletta dove c'è la celebrazione

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    3. @neo
      Ma come? Non sai che 1 neocatecumenale vale 10-15 cristianucci? D'altronde loro hanno la celebrazione "che vale 100" e gli altri la Messa che "vale 20" (Kiko dixit)

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    4. Ale, a Roma addirittura 25, che stupido che sono.
      ...però siccome ne faceva una questione di numeri...i numeri lo sotterrano.
      Ma come fanno a dire queste scemenze

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    5. L'abbiamo sempre detto : il Cammino non è per tutti, molti sono i chiamati e pochi gli eletti. Pochi ma buoni. Ci dobbiamo ritornare??????????????????????????????????????????????????????????

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    6. Per un progetto nato per trasformare la Parrocchia in comunità di comunità ( neocatecumenali ), mi sembra un misero fallimento affermare che non è per tutti.

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  12. @Valentina oggi ore 11,55
    Vogliamo ancora illuderci, che i Neocatecumenali facciano un bel "temino" sul post riguardante i loro
    figli maltrattati?
    Io non ci credo.
    Sugli eventuali miei post da voi del blog implicitamente considerati fuori tema,
    non ho fatto altro che dire la verità delle cose.
    Qui non stiamo a scuola.
    Ruben.
    ---

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  13. Anonimo22 ottobre 2022 11:24
    "Se parliamo di luoghi comuni e di cliché, voi somigliare invece a quel ragazzo della mia parrocchia, che mi ha visto all'adorazione eucaristica in parrocchia ed ha chiesto :"Ma tu sei del Cammino Neocatecumenale?". Che volete dire con questi esempi? I cliché, le etichette sono sempre sbagliate, ma blog come voi le alimentano, come alimentano il sospetto, la diffidenza che non favorisce la comunione."

    Anonimo neocatecumenale, quel ragazzo che si è meravigliato di vederti alla adorazione eucaristica in parrocchia,penso che conosca meglio di quanto tu credi, il tuo cammino neocatecumenale.

    Sappiamo tutti cosa pensano kiko e carmen della Eucarestia e del tabernacolo:
    DALL'ORIENTAMENTO ALLE EQUIPE DI CATECHISTI DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE: "Il pane e il vino non sono fatti per essere esposti, perché vanno a male. Il pane e il vino sono fatti per essere mangiati e bevuti. Io dico sempre ai sacramentini che hanno costruito un tabernacolo immenso: se Gesù Cristo avesse voluto l’Eucaristia per stare lì, si sarebbe fatto presente in una pietra che non va a male."

    Con questi presupposti e questa predicazione, ti sembra ancora strano che quel ragazzo sia rimasto sorpreso?

    Ti faccio un esempio più chiaro, perché tanto il vostro Direttorio catechetico neocatecumenale è SEGRETO e Segregato, quindi non essendo un documento pubblico tu puoi anche arrampicarti sugli specchi ed affermare senza vergogna che quello che ti ho citato me lo sono inventato per screditare il tuo movimento laico.

    Segui il mio discorso:
    Se il CN fosse presente in tutte le parrocchie del mondo e di fatto la vostra celebrazione Eucaristica ,diventasse la celebrazione Eucaristica ufficiale della Chiesa Cristiana Cattolica , automaticamente finirebbe l'adorazione Eucaristica perché le vostre "pagnottelle sbriciolose" vanno consumate subito e completamente ad ogni Eucarestia.

    Nella vostra liturgia Eucaristica non è previsto che rimanga nulla del pane consacrato.

    Niente pane/ostia consacrato = niente adorazione eucaristica.

    Ti rendi conto, ora un po' di più , del sacrosanto stupore del giovane a vederti alla adorazione eucaristica in parrocchia ?

    Ed hai anche il coraggio di venire qui a scrivere di cliché, etichette, sospetti, diffidenza che che non favorisce la comunione?

    LUCA

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  14. @blog,
    voi partite dall'assunto sbagliato che tutti i giovani del cammino sono solo "figli del cammino", ed è una fallacia logica e lo sapete bene. Una buona percentuale dei giovani nel cammino negli ultimi anni, vengono dal dopo cresima (esperienza personale) e molti di loro non hanno mai avuto a che fare con il cammino se non per i padrini. Sono attratti dalle iniziative del cammino proprio perché trovano in esse la fede e una Chiesa vicina che non li giudica, come invece trovano altrove, e voi ne siete una prova.
    Quello che a voi fa imbufalire è vedere tanti giovani pregare e non potete sopportare che siano del cammino, e allora l'unico vostro appiglio è il giudizio sulla loro vita passata. Con questo non voglio dire che quelli che voi chiamate "figli del cammino" sono tutti santi e perfetti, perché a differenza di quello che divulgate, sono liberi di fare ciò che vogliono e seguire le loro aspirazioni. C'è chi entra in cammino e chi non entra mai, chi esce e chi ci rientra dopo qualche anno, ma vi ricordo che il Signore è venuto proprio per i malati e i lontani e se voi vi sentite giusti, probabilmente la Chiesa cattolica non è il vostro posto.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. @Fallacio
      Tu la Chiesa Cattolica neanche sai dove sta di casa.
      Per il resto: "molti di loro non hanno mai avuto a che fare con il cammino se non per i padrini".
      Questo vallo a dire a Donnini:
      "Molti di questi pellegrini sono figli di quei giovani che nel marzo del Duemila si riunirono in questo stesso posto
      Da qui anche l’importanza per questi ragazzi che sono tornati in qualche modo anche sulle orme dei loro genitori. "

      Lui dice che sono FIGLI di camminanti. Mi stai dicendo che loro il cammino "non lo conoscono"? E la tanto esaltata "trasmissione della fede" in famiglia per la quale fate le Lodi la mattina di domenica? Dove sta?
      Le cose sono due: o Donnini mente oppure menti tu. Scegli.

      "Quello che a voi fa imbufalire è vedere tanti giovani pregare e non potete sopportare che siano del cammino"
      Ciccio, io di giovani che pregano ne ho visti a centinaia. E me ne frego se sono neocatecumenali o ciellini o dell'RnS.
      Io non attacco "la vita passata" di questi ragazzi. Attacco l'ipocrisia di chi li sta educando e la crudeltà di chi ha educato i loro genitori.

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    2. FAV
      Anche tu comprati un pallottoliere.
      La tua affermazione valeva negli anni 80, oggi gli unici giovani nelle comunità sono i "figli del cammino" più qualche mosca bianca.
      Mi dispiace per te ma io ne vedo tantissimi di giovani che pregano anche senza essere in cammino.
      E sulla santità del "figli del cammino" siete stati VOI, Kiko in testa a sbandierare che erano diversi, santi. Così come i presbiteri e le famiglie.
      Bastava un po' di umiltà precedente e qui non vi avremmo rinfacciato la vostra prosopopea e dimostrato che state mentendo sapendo di mentire.
      Conosci Amway? Ecco siete come loro ai bordi della legalità ma sostanzialmente uno schema piramidale modello Ponzi.
      Il ricambio è finito e state collassando.

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  15. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello delle sedie volanti

    Kiko ha saputo che spesso, nelle riunioni delle salette, qualcuno litiga arrivando anche a far volare le sedie. Orrorizzato, ha chiesto l'intervento di Carmen e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha trasformato le sedie in materiale di gommapiuma, pur mantenendo l'aspetto originario, ed evitando danno alle sedie e alla testa dei presenti. Kiko ha avvertito Semeraro che ha avvertito il Papa che ha detto : "ermano cardenal, esto episodio demonstra que Carmensita vuol bene al pueblo de los camminantes e pure all'arredamiento delle salette, quindi es una sancta di categoria superior e merita un premio di categoria superior : beatificasion e canonisasion. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con un libro di Silvan, ed. Garzanti 1978, dal titolo : "Manuale per prestigiatori dilettanti : trucco per trasformare una sedia in legno in una sedia in gommapiuma lasciando l'aspetto tal quale".

    e la causa continua....

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  16. Chi c'è di turno oggi come moderatore?
    È da mezzogiorno che non passa un post.
    Cerchiamo di limitare le frizioni tra di noi,
    in quanto, eventuali nostri disaccordi andrebbero a vantaggio di "altri".
    Se non sto bene a qualcuno, "chiudo"
    e me ne vado; tanto il Cammino con
    o senza il mio contributo, collassera' in
    ogni caso su se stesso.
    Ruben
    ---

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    1. Per quanto mi riguarda, apprezzo moltissimo i tuoi interventi, caro Ruben, sempre molto centrati e acuti, e credo di poterlo affermare da parte di tutti. Oltre al fatto che sei una delle colonne del blog. E lo sanno bene anche i commentatori neocatecumenali, che criticano infatti soprattutto chi fa delle critiche particolarmente azzeccate.

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  17. I figli del Cammino crescono spesso o insicuri o arroganti come i catechisti.
    Adesso, dopo decenni, i vescovi possono osservare i risultati.
    Spesso i figli si dividono in 2 categorie : quelli che restano in comunità (e imitano i propri genitori, facendo forza sul fatto di poter appoggiarsi a un clan numeroso) oppure escono e abbandonano sia il Cammino che la fede cattolica.
    Mi viene in mente un sacerdote che ha avuto a che fare con una comunità formata da figli del Cammino e mi diceva che è rimasto talmente scandalizzato dai problemi di questi ragazzi che ha addirittura protestato con il suo vescovo dicendosi scandalizzato che nella chiesa cattolica avvengano certe cose....
    UNA ragazza di 18 anni è stata costretta a lasciare il fidanzato dai catechisti, un 'altra è uscita dal Cammino e è rimasta incinta a 20 anni, mentre suo fratello (che invece in comunità è rimasto) dice che è inutile cercare di migliorarsi perché bisogna accettarsi così come si è, eccetera..... E potrei continuare.

    Savonarola

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    1. Niente di nuovo sotto il sole...io mi rifiutavo di andare alle catechesi iniziali,e la mia fidanzata dopo qualche giorno mi ha lasciato... chissà chi ci avrà messo il becco 😂

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  18. Fallacio vedo che sei silente! Rifacendomi a questo:

    Concordo con aleCT. I commentatori neocatecumenali si concentrino piuttosto sull'articolo e ci spieghino come mai i figli dei neocatecumenali hanno storie familiari di abbandono, abuso, trascuratezza. Tenendo presente che non sono cose che diciamo noi, ma le dite VOI. Grazie.

    ti ridomando come mai nella vostra “comunità giovannea” di primi cristiani dediti ai riti del cristianesimo integrale delle origini accadono questi “fattacci”?

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    1. Infatti dovremmo parlare di come è cresciuta la seconda generazione, non degli errori del Cammino

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    2. Ma come è cresciuta la seconda generazione e gli errori del cammino sono un tutt'uno!

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  19. @Neo

    Dici che gli unici giovani del Cammino sarebbero i figli del Cammino, ma hai fatto una ricerca su ciò? Hai dati o è quello che pensi tu o l' ennesima fake news di questo blog? Nelle parrocchie di giovani c'è ne sono sempre di meno sia per il calo demografico, i giovani sono materialmente di meno dei vecchi,ma anche perché i giovani di oggi se ne fregano della Chiesa, della parrocchia, della religione. Non è che le parrocchie abbondino di giovani, nella parrocchia non vanno nemmeno i figli di quelli che vengono alla messa la domenica o sono cattolici praticanti, quindi voi vi siete costruiti una visione della realtà artefatta, falsa, frutto delle vostre idee, ma la realtà vera e diversa. La verità è che i giovani sono fuori dalle parrocchie e dai valori cristiani perché non vedono adulti che testimonino veramente il Vangelo, questo è il problema. Partite già da un punto d'inizio sbagliato perché fazioso, tendenzioso, non obiettivo, per questo on convincere nessuno del Cammino, solo chi è già convinto delle vostre idee.

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    1. @anonimo
      Lo vedi che non ragionate neppure quando parlate?
      Dici che "di giovani non ce ne sono più in parrocchia", però accusi Neo di fake news quando dice che le uniche new entry sono i figli del cammino. Scusa, ma voi i vostri proseliti dove li avete presi DA SEMPRE? Dalle parrocchie, no? Quindi quali giovani che non sono figli del cammino avete? I compagni di scuola? O forse quelli del postcresima (e quindi della parrrocchia) di cui parla Fallacio?
      Mettetevi d'accordo almeno perchè così ci fate solo la figura dei mentecatti che, per avere ragione, vi contraddicete tra di voi e neppure ve ne accorgete.
      Finitela di nascondervi dietro ad un dito: gli unici giovani che avete da anni sono quelli del postcresima, i i figli di famiglia neocatecumenale (che vengono da "storie di abuso e abbandono" cit. DONNINI) e i/le fidanzati/e di giovani neocatecumenali che ricattate.
      Detto questo non è neppure vero che giovani in parrocchia non ce ne sono. Vai sul profilo di Don Alberto Ravagnani. Guarda i ragazzi del suo oratorio. Vedrai una gioia positiva e costruttiva che voi non sapete neppure che cosa sia.

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    2. Anonimo,
      aleCT, ti già detto tutto.
      Ti faccio una domanda io:
      a quale età i vostri figli, possono
      partecipare alla vostra "eucarestia"?
      Ruben.
      ---

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    3. dai 13 anni in su, ormai si sà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    4. don Alberto Ravagnani, eh ???????????????????????????????????????????????????????????

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    5. Conoscenza DIRETTA di quattro regioni italiane e di un paio di realtà europee e non.
      Caro mio se dico una cosa è perché l'ho vista con i miei occhi, non pretendo che tu mi creda.

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    6. E visto che ti interroghi, perché non ti chiedi perché non attirate più nessuno e non solo i giovani? Non sarà che alla fine la vostra testimonianza è diventata una contro testimonianza?
      I figli del cammino stanno lasciando il cammino in massa attirati non dal mondo ma da percorsi diversi ( vedi i frati con le 10 parole ).
      E questa cosa vi sta infastidendo, a sentire i commenti dei genitori sentiti con le mie orecchie, anche perché accusati dai catechisti di fallimento.
      Continuate a cercare i problemi fuori di voi, quando inizierete a capire che i problemi sono interni sarà tardi. ( per me è già tardi avete perso il treno e non siete più in grado di invertire la tendenza ).

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    7. Già, puntinatore delle 16.03, perché no? Nel momento che potrai abbandonare i tuoi pregiudizi, ti potrai rendere conto del fatto che fuori dal cammino ci sono tantissime realtà, che al contrario della tua congrega sono edificanti, salvano veramente le persone e senza, o forse anche per quello, ricorrere a tutti i ritarelli, gli addobbi, le formule trite e ritrite, che rendono il tutto un vano teatrino. Ti potresti imbattere in quello cha ha fatto e fa quotidianamente Chiara Amirante tra i giovani preda della droga e lì veramente ti si aprirebbe un mondo sconosciuto: infatti si trova spesso al cospetto del Papa e non si è mai sentito che si metta a starnazzare per interromperlo o per riformare la Chiesa, e puoi giocarci tutte le tue fiumane di risonanze che mai lo farà. Lei è persona di sostanza e non di fumo come voi, di carità e non crudeltà farisaica come voi.

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    8. Dai 13 anni in su? ma de che.
      Alla Eucarestia da neonati li portano, con esclusione di qualche "bischero" che "non si sa comportare" e pertanto disturba i genirori che vengono caldamente invitati a servirsi di baby sitter a casa o in una saletta adhoc limitrofa

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  20. Scusatemi per il mio sfogo di un paio
    di giorni fa, ma i"cinque minuti" possono
    capitare a tutti.

    Tornando al tema del post, i figli del Cammino, mi fanno tanto pensare ai figli
    degli "zingari"(*) i quali però, sia pur nel
    degrado in cui vivono, stanno psicologicamente molto meglio, in quanto hanno famiglie affettivamente molto unite e coese.
    Ruben.
    ---
    (*)ho dovuto usare il termine, ma lungi da
    l'essere razzista nei confronti dei nomadi.
    R.

















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    1. Concordo con la tua impressione Ruben! Infatti Kiko prendeva come esempio proprio le famiglie dei nomadi stanziali conosciuti alle Palomeras, con tanti figli, solidali tra loro, con un rapporto più "libero" con il denaro e con il tempo. La sua idea di precarietà con cui ha sostituito quella della parsimonia, cioè usa i soldi finché ce li hai, poi ci penserà la provvidenza, dice di averla mutuata proprio da loro (vedi il famoso racconto del ragazzo che doveva partire militare e della festa di tre giorni data nel campo nomadi per salutarlo, con relativa colletta per pagargli il biglietto aereo). Per questo Gennarini magnificava i genitori che hanno ipotecato la casa per mandare i figli al pellegrinaggio da lui organizzato in Israele. Il fatto è che questi discorsi vengono sempre dai famosi e tanto vituperati da Kiko "borghesi" (quelli con casa al mare e in montagna in cui lui e Carmen erano ospiti fissi) per i quali trovarsi senza soldi è un'esperienza eccitante, tanto poi ci pensa sempre papino...

      Elimina
    2. Concordo con te Ruben.
      Del resto molti figli di zingari vivono spesso l'abbandono non perché zingari o perché nomadi, ma perché emarginati (che si siano auto emarginati o che siano oggetto di emarginazione, poco importa riguardo all'esempio fatto).

      Il Cammino ha qualcosa di zingaresco anche nelle canzoni, solo che le canzoni zingare sono belle e quelle di Kiko no. Inoltre le canzoni zingare non sono fatte per essere catante a Messa, mentre quelle del Cammino hanno questa pretesa.

      La "musica" di Kiko ricorda un po' quella dei Gipsy Kings, con la differenza che i Gispy Kings hanno un talento musicale sopraffino, mentre Kiko è negato per la musica, come lo sono io nello scrivere poesie, cosa infatti che mi guardo bene dal fare.
      Kiko invece sforna obbrobri senza vergognarsene.

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  21. Bambini figli di NC, che suonano i "bonghi"; già gli si da, fin da piccoli, un senso di appartenenza "diverso" dai coetanei
    non NC.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
  22. Fallacio delle 15 e 36 di ieri:

    i giovani che oggi entrano nel Cammino sono TUTTI figli di camminati, anche quelli che vengono dal dopocresima. Se c'è qualche eccezione è quella che conferma, nel senso che non contraddice, la regola generale.

    Figurati se mi fa "imbufalire" se i giovani del Cammino pregano! Sono anzi contento, purché non pregano con un senso di superiorità verso gli altri, che sarebbe un pregare mascherati, quasi per far credere a se stessi e a Dio di essere quello che non si è. Ma spero di no ed anzi vi esorto a farli pregare, che la pèreghiera, al contrario del lavaggio del cervello, può illuminare.

    Ma ancora una volta sei fuori tema.
    Il problema evidenziato dal post, infatti, non è che i giovani del Cammino non sono perfetti, questo nessuno lo pretende. Personalmente, poi, sono portato a tollerare i giovani molto più che gli adulti, sarà forse perché da giovane di sale in zucca ne avevo molto poco.
    Il problema è che i giovani che hanno fatto il pellegrinaggio in Terra Santa sono ad un tempo tutti camminanti e tutti con "grandi sofferenze" dovute all'ABBANDONO, all'ABUSO, alla TRASCURATEZZA! Parola d'onore del "catechista" del Cammino Jacob Suazo!

    Abbandono e trascuratezza da parte di chi, se non dei genitori?
    Gli abusi, che voglio sperare si limitino a offese e prepotenze, potrebbero anche venire da fuori della famiglia, ma sono senz'altro dovute all'abbandono e alla trascuratezza delle famiglie del Cammino, proprio in quanto fasmiglie appartenenti al Cammino.

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  23. Ho sempre pensato che questa cosa di venire da situazioni di abuso, o di difficoltà familiari fosse una specie di vanteria senza un vero fondamento, fatta per aderire allo stereotipo neocatecumenale che ricostruisce la storia passata prima dell'ingresso in Cammino sempre come negativa, anche se non lo è per nulla.
    Quindi, anche se figli del Cammino, non si sottraessero a questo vezzo, senza pensare al fatto che essere ragazzi a cui è stata trasmessa la fede in uno dei modi migliori e più autentici (secondo loro) cioè quello della famiglia neocatecumenale, secondo Kiko ammirato pure dai rabbini ebrei.
    Ma con il tempo mi è venuto il dubbio che invece nelle famiglie del Cammino (non in tutte per fortuna) ci fossero effettivamente situazioni di deprivazione affettiva, come dice il parroco dell'articolo, che influissero sui figli rendendoli a volte degli sbandati.
    Abbiamo infatti pubblicato numerose testimonianze di seminaristi RM futuri presbiteri con storie di ribellione e di abuso di sostanze. Lo stesso don Pezzi ha recentemente ammesso che ci sono dei problemi di questo genere con molti figli del Cammino; problemi a cui evidentemente cercano di ovviare facendo seguire i figli, nell'età dell'adolescenza, ai padrini del dopo cresima, una specie di sostituti dei genitori.
    Evidentemente il sistema educativo neocatecumenale non funziona, o comunque produce conflittualità e sofferenze che invece potrebbero essere evitate. Ma, invece di ammetterlo, e di cercare di cambiare qualcosa alla radice, continuano a creare strutture che chiudano sempre più i figli all'interno del Cammino, come il catechismo neocatecumenale per la cresima.

    RispondiElimina
  24. Valentina,
    hai giustamente citato i padrini del post-cresima del Cammino; più o meno come in un regime totalitiaro, si affidano i
    ragazzi arrivati ad una determinata età,
    ad un "superiore" della milizia della situazione.
    No!
    Nella Chiesa Cattolica esistono i VERI padrini di Battesimo e Cresima scelti nell'ambito di una famiglia "Cattolicamente" normale e senza imposizioni da parte dei"goleiter"di Kiko.
    Ruben.
    ---

    RispondiElimina
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    1. Sembra impossibile che non si rendano conto di quanto giustamente richiami, e cioè che il padrino non è altro che un funzionario della milizia, incaricato, attraverso il figlio, di controllare pure la famiglia. Perché io non credo assolutamente che le confidenze fatte dal figlio sui propri genitori e in generale sull'andamento familiare nel piccolo gruppetto a casa dei padrini restino lì...

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  25. Fallacio fallace
    è come Starace
    dal cuore rapace
    l'aspetto fugace
    lo sguardo merdace
    requiescat in pace

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  26. Se solo ci fosse qualcuno che desse retta a questo sacerdote... Quante inutili ferite risparmiate!

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  27. @Fallacio
    Il fatto che molti giovani ma anche molti adulti al giorno d'oggi hanno perso i valori cristiani e non pensino alla fede è un dato di fatto, ma non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio né demonizzare le parrocchie. Per quanto mi riguarda, nella mia parrocchia della mia città natale ci sono molti giovani perché è gestita dai salesiani, e persone giovani cresciute in parrocchia le vedo ancora a messa dopo anni. Ora che vivo in un'altra città ho notato dei giovani anche nella nuova parrocchia. Alla GMG a cui ho partecipato nel 2011 a Madrid c'erano molti parrocchiani, non c'era solo il Cammino, stessa cosa per il pellegrinaggio del 2018. Se pensi che ai giovani non importi della fede ti invito ad andare a Medjugorje la prima settimana di agosto durante il Mladifest, il festival della gioventù così ti ricrederai! E a proposito di GMG, a chi può interessare si sono appena aperte le iscrizioni per Lisbona 2023 :)
    Gloria

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  28. Nei miei anni di Cammino ho visto molte famiglie. Generalmente quelle più disfunzionali sono quelle più numerose, ma non è detto. In realtà quelle disfunzionali sono quelle in cui uno o entrambi i genitori erano/sono persone con grossi problemi irrisolti, affettivi o di altro genere. Persone che non sono state aiutate dal Cammino a risolvere i propri problemi o almeno a provarci, ma semplicemente alle quali è stato detto che bastava fare il Cammino. Chiaramente queste persone generalmente sono quelle che hanno seguito il dettato della apertura alla vita letteralmente e che quindi hanno avuto parecchi figli. Queste persone poi, incapaci di crescere/educare i figli e sovraffatte dalla fatica, alla quale si sommano gli impegni del Cammino, li ha sbolognati di qua e di là senza di fatto prendersene cura. Sostanzialmente quindi credo che il Cammino favorisca la disfunzionalità potenziale delle persone come genitori. Cioè se una famiglia in Cammino è disfunzionale, tale rimarrà nel Cammino e i figli ne subiranno tutte le conseguenze.
    Porto

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    1. Analisi impeccabile Porto. Ti leggo e sembra di vedere la mia famiglia.
      "Ai quali è stato detto che bastava fare il cammino". Questa frase concentra tutta l'ignoranza su qualsiasi fronte delle persone poste a guida delle comunità, sacerdoti neocat in testa, con grandissimo menefreghismo di buona parte della Chiesa.
      Si fa fatica a vedere la maternità della Chiesa, te lo assicuro. È una lotta feroce e senza nome. I figli del cammino sono le reali vittime sacrificali di questa folle idolatria satanica.
      Si fa fatica a vedere una giustizia in questo. Un giorno un sacerdote mi ha detto "Ricorda la strage degli innocenti al tempo di Erode". Forse nell'economia della salvezza tutto questo avrà anche un senso, e forse il vero atto di fede per una come me, con la vita devastata da due genitori neocat ottusi ed esaltati, totalmente indifferenti ai figli perché altrimenti li distolgono dal CNC e letteralmente "sbolognati qua e là", oggi come ieri, è semplicemente questo: credere nonostante e al di là di tutto, sapendo che ognuno prima o poi dovrà rispondere. Poi però rimane la vita quotidiana e i drammi che il CNC ha causato e causa, e l'indifferenza con cui la Chiesa lo lascia stuprare la vita delle persone sinceramente fa salire parecchia rabbia.

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    2. @Autore della lettera
      Posso solo immaginare la sofferenza che ti ha causato crescere con due genitori ottusi seguaci del Cammino. Soprattutto penso che ci si senta deprivati della propria infanzia, dei propri spazi. sempre col Cammino di mezzo. E il sabato sera sempre all'eucarestia con gli occhi che ti si chiudono per la stanchezza, ma devi stare sveglio e magari anche rispondere al didascalo che ti interroga, e la domenica mattina le lodi obbligate, e poi convivenze, passaggi, cento piazze, ecc. ecc. Ho cominciato a capire "dal vivo" come il Cammino entra a gamba tesa nella famiglia, Avanti con i miei figli piccoli... Con mia moglie ci siamo resi conto che ci stava mangiando la vita, che tutto ormai ruotava attorno al Cammino. Volevamo incontrare qualcuno, no, c'era la convivenza; una cena con i colleghi, no, c'era la preparazione. Per ogni piccolo impegno o svago extra Cammino era sempre una corsa a ostacoli ... E anche per i figli il tempo era sempre poco... . Quando ho appena cominciato a pensare che potevo avere il sabato sera libero, e anche gli altri giorni, non mi sembrava nemmeno vero,! È stato come uscire da una lunga prigiona.

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    3. Dimenticato di firmare:Porto

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  29. niente canto nuovo quest'anno che shock !

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