martedì 21 febbraio 2023

Gli ex neocatecumenali sono quattro o 444 mila volte quattro gatti?

Frase di Kiko, presa integralmente dalla Convivenza di inizio corso 2019-2020 a Porto S. Giorgio 26-29 settembre 2019: “Abbiamo tante comunità: 21.000 comunità nel mondo.”

Facciamo qualche rapido calcolo.

Per definizione, il cammino neocatecumenale è un percorso di fede alla riscoperta del battesimo fatto in piccole comunità di massimo 50 persone.
Ora se moltiplichiamo in numero delle comunità, informazione data da Kiko in prima persona, per il numero dei partecipanti ipotetici di una comunità abbiamo:

21.000X50= 1.050.000 neocatecumenali in tutto il mondo.

Siamo ben lontani dal “…..qualche milione…..” sbandierati dal nostro “informatissimo” anonimo del 23 ottobre ore 10:46.

Il calcolo che ho fatto qui sopra è un calcolo puramente ipotetico che comprende il massimo di persone possibili per la formazione di una nuova comunità neocatecumenale.
Proviamo adesso a fare un calcolo un po’ meno “ipotetico” ed un po’ più reale.

Per esperienza personale di 17 anni di CN, avendo avuto a che fare con più di una parrocchia dove è presente il CN, le cose stanno un pochino diverse.

La media dei partecipanti di una comunità neocatecumenale è di circa 30 persone, le comunità in tutto il mondo sono sicuramente meno di 21.000, ma prendiamo per buono questo numero “vantato” dal fondatore.

21.000X30= 630.000 neocatecumenali in tutto il mondo.

Siamo molto ma molto ben lontani alla cifra dichiarata, anzi “sperata” dal nostro anonimo.

Altra affermazione del nostro “informatissimo” neocatecumeno: ”….noi siamo qualche milione ...voi....4!!!”

Prendo ad esempio una realtà che conosco molto bene perché l’ho vissuta in prima persona, la prima comunità della mia parrocchia.
Hanno iniziato in circa 30, hanno fatto 7 fusioni, sono rimasti in 40.
Rapida spiegazione, 7 fusioni significa che di 7 comunità ne è rimasta una sola.

Generalmente avviene questo quando la gente esce dal cammino neocatecumenale, in alcuni casi quando per motivi matrimoniali, logistici o di lavoro, decide di andare in un’altra comunità, ma sono i casi più rari, il caso più comune è decidere di uscire dal CN.

Per correttezza verso la stima precedente diciamo che ogni comunità è composta di 30 persone.

30X7=210 neocatecumeni totali ipotetici su 7 comunità.
210-40=170 persone che non stanno più in quella comunità.
Di queste 170 prendiamo un 10% che si sono “spostate” in un’altra comunità cioè 17 persone.
Ora 170-17= 153 persone che sono uscite dal CN

Quindi abbiamo una media di circa 1 su 4, che tradotto significa che 1 persona resta in comunità e 3 abbandonano.

Se lo applichiamo a tutte le comunità del mondo abbiamo un rapporto di 1 a 4, significa che 1 persona resta e 3 abbandonano.
Quindi sulla cifra ipotetica del nostro anonimo abbiamo 1.050.000 neocatecumenali e 3.150.000 fuoriusciti totali in tutto il mondo.

Se applichiamo la stima un po’ più reale che ho fatto io, abbiamo 630.000 neocatecumenali e 1.890.000 fuori usciti in tutto il mondo.

A me non sembrano davvero che i fuoriusciti, come noi, siano 4 come dici tu caro anonimo.
 

(da: LUCA)

70 commenti:

  1. Se poi consideriamo che quei due milioni circa di ex del Cammino secondo kiko sono tutti o quasi tutti fuori dalla Chiesa, con matrimoni distrutti, figli drogati, depressi se non addirittura suicidi , come spiega a pag.108 del mamotreto... possiamo renderci conto della sua dannosità.

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    1. E noi confermiamo di essere un milione, come nel fumetto del signor Bonaventura del Corriere dei Piccoli di decenni fa.

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    2. Sor Puntini è arcicontento del suo nuovo allevamento
      di somari: son milioni! E raglianti, che amiconi!

      Canti e balli a tutte l'ore, son milioni: che fragore!
      Ma le orecchie, poco a poco, brucian forte, come al foco

      e il Puntini, senza indugio, corre in cerca di un rifugio
      ben lontano dai milioni di raglianti ed impiccioni.

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  2. Luca è stato anche troppo generoso a stimare un massimo di 30 persone in ogni comunità.
    Questo forse vale per le prime comunità, che reggono per le fusioni, ma non regge per le nuove comunità, specialmente in parrocchie dove i figli sono pochi. Perché da un ventennio nel Cammino entrano solo figli e fidanzati. Stop.

    Io conosco personalmente realtà in cui dopo la seconda/terza comunità, lasciano sopravvivere le comunità successive anche con 10-20 persone per anni e anni.
    Conosco anche un caso limite in cui una comunità fu tenuta in vita con due sole persone, perché stimarono di non poterla aggiungere alla precedente, nella quale avevano ormai già aggiunto almeno 3 catechizzazioni e tutte le volte ricomiciava da capo. Ci avevano messo anche la coppia in appoggio, almeno erano 4...

    Nel gioco delle fusioni, però, per correttezza, voglio ricordare anche i deceduti.
    Le comunità più anziane non si decimano solo per i fuoriusciti, ma anche per i deceduti.
    Nella comunità dov'ero io, anch'essa reduce da 6 fusioni e un cambio parrocchia, le persone avrebbero dovuto essere circa 280, e adesso sono a stento 30.
    Molti se ne sono andati strada facendo, ma molti sono anche morti.

    Ma non è questo l'importante. L'importante è che i figli non bastano a rievocare i grandi numeri degli inizi, anche perché non tutti i figli continuano nel Cammino, anche se obbligatoriamente lo iniziano a 13-14 anni.
    E poi i figli rimangono studenti almeno per altri 6-7 se non di più, per cui non servono da sostentamento ma, anzi, sono le famiglie che devono provveredere per loro e quando i figli sono tanti la cosa diventa impossibile.

    Per la mia esperienza, se la parrocchia ha molte comunità ed è fortemente neocatecumenalizzata, inizialmente si riesce ancora a raccapezzare quella ventina-trentina di figli che, insieme alle coppie in appoggio, formano una comunità standard. Salvo la decrescita a causa di abbandoni che costringe alla fusione lo stesso dopo pochi anni. Visto coi miei occhi.
    Ma se le comunità sono poche e di conseguenza sono pochi anche i figli, ci vogliono più di 3 catechizzazioni per formare una comunità di nemmeno 20 persone, perché quando entrano gli ultimi, alcuni dei primi se ne sono già andati.
    Poi, ultimamente, data la tragicità della situazione, sono anche venuto a conoscenza del giochetto dei barattoli. Le parrocchie che hanno più figli mandano alcuni dei loro a prendere le catechesi nelle parrocchie dove ce ne sono di meno, sperando così di sostenerle.
    Roba da disperazione.

    Questo succede nella mia regione, dove il Cammino si è ridotto moltissimo negli ultimi 10-20 anni. Numero delle comunità in vertiginoso calo e diverse parrocchie che hanno chiuso al Cammino, costringendo alla migrazione di chi è voluto migrare. Non tutti sono emigrati.

    In ultimo, voglio ricordare che nel gioco dei barattoli ci sono persone che contano per due: quelli in missio ad gentes, che continuano ad essere contati nella comunità originaria e in quella che formano in terra di missione coi propri figli (?!), quelli che si spostano per lavoro, studio, ecc, quelli che vanno in appoggio alle comunità di soli giovani...
    Fatti i conti sono un bel po' di persone che contano per 2.

    Questo penso accada in tutta Europa. Ma anche in America Latina, dove sembra reggere un po' meglio, basta guardare le foto che pubblicano sui social e ovunque. Dalla conta delle singole comunità, i numeri sembrano comunque esigui. Vengono smascherati dallo loro voglia di esibizione. Basta contare.
    Marco

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    1. Lo scopo di far entrare dei quattordicenni nel Cammino è solo quello di aver membri che al compimento del diciottesimo anno di età sono tenuti a mollare la Decima. Col sottinteso che se a 18 anni non si mettono a lavorare, la Decima devono estrarla dalla paghetta di mammà. E che man mano che procedono con gli studi, diventa sempre più pesante l'assillo di trovar lavoro per poter pagare la Decima senza farla mollare da mammà. (Che poi tale assillo produca sempre pagatori di Decime, è tutt'altro che scontato)

      Anticipare gli ingressi a 12-13 anni è solo il sintomo che i capicosca stanno con l'acqua alla gola e hanno capito benissimo che appena i giovincelli raggiungono l'età adulta cominciano a considerare il Cammino un impegno fastidioso di cui sbarazzarsi volentieri.

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    2. Nel senso che a 14 anni si entra, a 16 anni il Primo Passaggio, a 18 anni il Secondo Passaggio, quello dell'imperioso «darete la Decima!»

      Il Cammino vuole i vostri soldi, non la salvezza delle vostre anime.

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    3. Lo scopo di fare entrare i 12/13/14enni in Cammino è quello di indottrinarli e spingerli a trovare un partner all'interno del CN da sposare il prima possibile. Come diceva sempre uno dei miei catechisti: "Se in una coppia in due fanno il CN, per abbaondare il CN devono mollare in due; se molla uno solo, prima o poi ritornerà in Cammino".
      Inoltre, essendo sempre circondati da altri coetanei del CN, si formerà una bolla e non andranno a cercare amicizie al di fuori del CN, con il rischio di prendere coscienza di quanto il CN sia settario.

      è un tentativo di mantenere il CN in piedi.

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    4. quindi secondo by Tripudio il Cammino vuole aderenti solo per far pagare la Decima, cioè vuole soldi............................................................................................................................................................

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    5. Non esiste altro motivo per "anticipare".
      In teoria avrebbero deciso a 18 anni se entrare o no.
      In pratica li costringete a entrare... guarda caso proprio in modo che a 18 anni debbano iniziare a versare la Decima.

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  3. E poi sarebbe interessante fare una rilevazione dei motivi di abbandono del Cammino e delle specifiche situazioni che determinano questa scelta.
    Certo è, dagli stessi nomignoli che vengono dati a chi se ne va, pecore perdute, rebotados (cioè spretati), che questa scelta, di andarsene, è vista come sempre negativa, come rinuncia ad una vocazione, come se il cammino neocatecumenale fosse un ordine religioso, se non qualcosa di ancora più esclusivo.
    Per esempio, don Cuppini disse, a proposito del prete spagnolo che aveva accompagnato Kiko e Carmen per un primissimo periodo e che lui aveva sostituito, "nessuno che mette mano all'aratro e si volge indietro è adatto al Regno dei Cieli"; non ha detto però altrettanto di don Pezzi, suo successore, che per fare il prete di scorta dei due spagnoli ha lasciato l'ordine dei comboniani.
    Quindi il Cammino neocatecumenale sarebbe una vocazione di categoria superiore.
    E l'accanimento nei confronti di chi se ne va è così grave da aver fruttato una delle tirate d'orecchio di papa Francesco: la libertà di scelta non deve essere forzata e deve essere rispettata la scelta di chi decide di cercare fuori dal Cammino altre forme di vita cristiana che lo aiutino a crescere nella risposta alla chiamata del Signore.

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    1. Fuori il nome e cognome del primissimo prete che ha accompagnato Kiko e Carmen nella formazione del Cammino, e poi è stato sostituito da don Cuppini, e per favore non fate come per l'eunuco di Kiko che dopo mesi non ci avete detto ancora chi è........................................................................................

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  4. I miei fratelli di comunità che hanno liberamente deciso di non frequentare più, sono in 15 anni una ventina sui 60 circa di quando abbiamo iniziato, solo una va a messa assiduamente ed è anche attiva con la San Vincenzo. Per gli altri il tema non era cammino si, cammino no, ma Chiesa si, Chiesa no,

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    1. Tutto può essere, ma la tua realtà è fuori standard. È da molti anni che non si vedono 60 persone in una comunità, a meno che non sia il prodotto di più fusioni e di tanti abbandoni pregressi. Poi, fossero pure entrate 60 persone da una sola catechesi, avrebbero creato due comunità. E dalle foto delle comunità di tutto il mondo, anche in altri paesi non si vedono più di 25 persone fotografate alle convivenze.
      Poi il fatto che chi se ne è andato non frequenti più proprio la Chiesa, come già detto molte volte, non depone a favore del Cammino ma a sfavore...e non vi entra in testa, continuate a dire che chi esce dal cammino esce anche dalla chiesa, dimostrando l'identità cammino=chiesa instillatavi fin dalle prime catechesi (e in famiglia, per i figli del cammino).

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    2. Se chi esce dalla comunità_setta, non va più in chiesa è colpa vostra, con i vostri giudizi, la vostra arroganza, il vostro modo errato di "tradurre" la bibbia per condizionare le persone. Ed a questo ha contribuito la chiesa non avendovi scomunicato, perciò molti siamo rimasti schifati da voi e dalla chiesa. Siete una sette, e ormai le persone vi conoscono perciò le nuove catechesi sono vuote. Poi come già detto da tanti, se chi esce dal cammino,non va più in chiesa non è qualcosa di cui vantarsi, vuol dire che non siete un cammino di fede, ma una setta per spillare soldi. Ex fratello.

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    3. Non è che ci instillano l'identità Cammino = Chiesa, è che il Cammino è proprio la Chiesa, nella sua espressione più fulgida......................................................................................................................

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    4. Gli ex-scout (cioè adulti che da giovani erano in associazione e poi hanno smesso di frequentare, causa sopraggiunti impegni della vita adulta) alla Messa ci vanno. Fatevi due domande.

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    5. Abbiamo un gruppo AGESCI, garantisco che al netto di un gruppo storico, delle centinaia che l'hanno frequentato qua sono diventati tutti atei liberal, si vede che viviamo realtà diverse

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    6. In gergo sociologico lo chiamano "fenomeno della porta girevole": tanti ne entrano, tanti ne escono.

      Solo che l'AGESCI, la GIFRA, ecc., non fanno ossessivamente vanto dei loro super mega numeroni (come invece fa il Cammino).

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    7. Sicuramente realtà diverse. Dalle mie parti, poco liberal e famiglie cattoliche e vocazioni sacerdotali dopo lo scoutismo. L'Agesci non è l'unica associazione di scoutismo cattolico, piuttosto, è infiltrata dai "democratici" mainstream.

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    8. Agesci è l'acronimo di :

      Ancora Gente Eretica Straordinariamente Catecumenalizzata Insomma

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  5. Per darvi l'idea di come tira l'aria vi riporto i commenti di una neo catechista che col marito sta facendo le catechesi nella mia diocesi: " tribolati da ogni parte ma non messi alle strette, perseguitati ma non abbattuti. Il Signore vince la nostra morte." A chi le chiede in quanti sono ad ascoltare alle catechesi risponde " per ora una decina ma da questa sera arriva anche la comunità di xxx. Ti saprò dire"
    Non mi pare stia andando a gonfie vele...
    Elena

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  6. @blog,
    Il Cammino Neocatecumenale si sa, è sempre proporzione del resto della Chiesa, ed essere contenti che il numero delle comunità stia diminuendo (non ovunque, qui da noi nasce una comunità ogni due anni circa), significa non aver ben chiaro la crisi di fede che ha colpito la nostra società di oggi. Abito in un quartiere molto popoloso di Roma, 15000 abitanti circa e una sola parrocchia. Qualche domenica fa sono andato alla messa di mezzogiorno visto che non ero potuto andare in celebrazione. Numero di fedeli presenti un'ottantina occhio e croce e dalle facce, che conosco benissimo, più della metà del cammino. La messa di mezzogiorno per tradizione è quella più frequentata: figuriamoci allora alle altre messe. Se proprio siamo in vena di numeri (avete cominciato voi...), in quella messa di un quartiere di 15000 abitanti, ci saranno state circa 35 persone (extra cammino), quanti siamo di solito nella mia comunità in celebrazione.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Già il fatto che fai la differenza tra voi e chiesa domenicale fa capire che siete una setta e che a voi interessa solo apparire per quello che non siete, migliori degli altri, alla faccia della parola di Dio di farvi ultimi e servire. Fate finta di dire che siete peccatori ma avete una arroganza ed una mancanza di amore e vi sentite gli eletti di cosa poi non si è capito. Siete un sepolcro vuoto, siete persone senza anima, infami e cattive. Anche per questo la gente non va più in chiesa, dio continua ad aiutare ed a proteggere gente come voi, e davvero le brave persone soffrono. La chiesa è espressione e quindi anche voi che vi dichiarate chiesa, dell' essere umano dove vige la regola del più forte, non esiste amore e rispetto per i più deboli. Quindi non sarei tanto fiero di fare parte di una setta e dichiararvi super cristiani, oggi che la gente non è più stupida, non vi crede e guarda ciò che fate non quello che dite.Siete feccia. Ex fratello

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    2. "qui da noi nasce una comunità ogni due anni circa" dice Vinicio.

      Molto lontano dai tempi in cui ne nasceva una ogni anno ed anche numerose.
      Alle prime catechesi nella mia parrocchia, volevano fare due comunità perché le persone erano troppe. Altri tempi.
      Poi optarono per una comunità sola, numerosissima.
      Nemmeno in sei mesi, per il calo fisiologico iniziale, diventò una comunità normale.

      Ora son contenti se riescono a fare una comunità ogni due anni "circa", il che vuol dire anche tre.
      Ed hanno i figli, che alla mia epoca non c'erano.

      Stanno lì a confrontare il numero delle persone presenti alla loro Eucarestia con quelli della Messa parrocchiale.
      Ma se alla Messa di mezzogiorno c'erano metà neocatecumenali, vuol dire che la parrocchia di Vinicio è neocatecumenalizzata.
      Chissà se le poche persone presenti non hanno cambiato parrocchia a causa proprio della neocatecumenalizzazione.
      Nella parrocchia che frequentavo io da neocatecumenale successe proprio così. Rimasero solo i neocatecumenali, ma i parrocchiani andavano nella parrocchia vicina, attivissima, pienissima e libera dal neocatecumenalesimo.
      Marco

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  7. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello di Zelensky

    Kiko ha letto giorni fa che Zelensky, durante la sua visita in Europa, aveva intenzione di partecipare al Festival di Sanremo per inviare un certo messaggio. Ritenendo la cosa ben poco adatta a una trasmissione di canzoni, ha implorato Carmen, e lei, da Lassù, è apparsa in sogno a Zelensky dicendogli di non andare a Sanremo o sarebbe andato, dopo morto, all'Inferno. Zelensky non vedeva il nesso tra Sanremo e l'Inferno ma, tra vedere e non vedere, ha preferito optare per l'invio di un messaggio a Sanremo in tarda serata, cosa che poi è avvenuta. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, l'interviento de Carmensita è por la salvezza dell'anima di Zelensky, quindi merita la beatificasion. Procedamos". Replicò Semeraro : "Scusi, Santo Padre, non vedo il nesso tra le due cose". Rispose il Papa : "Detto tra noi, hermano cardenal, neanch'io ci ho capito nada, ma se lo dice Carmensita es vero por definision: E poi Kiko non può dirci tutto, se no che movimiento degli arcanos è giammai el Cammino?". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un plico con la fotocopia di un articolo di Avvenire, dal titolo : "Come si può diventare beati senza dare spiegazioni".

    e la causa continua....

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  8. Nessuno nega che ci sia una crisi di fede, dovuta a molti fattori; in particolare dopo il lockdown delle chiese, molti fedeli non sono più tornati. Ma, per mia esperienza, devo dire che molto dipende dallo "stile" di ogni parrocchia e dei suoi sacerdoti, ci sono Messe e Chiese affollate, altre deserte. In particolare, molte chiese neocatecumenalizzate vengono abbandonate dai fedeli che non vedono il motivo di farsi catechizzare dai soliti quattro individui delle comunità. Molto più di quanto succedeva una volta, si segue il sacerdote che esercita con spirito di sacrificio e intima convinzione il proprio ministero. Un ex parroco di mia conoscenza, trasferito per far spazio ad un successore che definire modernista è dir poco, si è portato dietro (senza volerlo fare... è stata una migrazione spontanea) una buona metà dei fedeli abituali.
    Perché un pastore con i controfiocchi, soprattutto che prega, come il santo curato d'Ars, è attrattivo in modo irresistibile. Mentre delle comunità chiuse e autoreferenziali sono repulsive. Per questo kiko, che ha puntato tutto sul suo schema comunità di comunità, ha perso; se la Chiesa di oggi è in crisi, il cammino non dolo non è una soluzione ma è parte del problema, come dice giustamente aleCT.

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    1. @valentina, se le persone vanno in Chiesa per il pastore e lo seguono se viene spostato, vuol dire che c'è un grosso problema, vuol dire che quel pastore non ha portato Cristo ma se stesso. È molto grave quello che dici, soprattutto perché è anche mia esperienza in alcune chiese che ho conosciuto. Comunque, quello che dici rispetto al fatto che quello che ti ho raccontato dipende dal fatto che in parrocchia c'è il cammino non è vero, i numeri sono gli stessi se non più bassi anche in parrocchie dove non c'è il cammino e quello che dite che il cammino sarebbe la causa è solo un vostro alibi per continuare a non aprire gli occhi. Il cammino non solo non è la causa, ma come dice il Santo Padre è un baluardo contro la desertificazione spirituale e l'inverno demografico che sta vivendo l’Europa e la Chiesa.
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. quindi il Curato d'Ars è un nemico del Cammino........

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    3. E invece quando i catechisti trasferiscono di peso centinaia di persone dalla sera alla mattina ad un' altra parrocchia o diocesi per il loro capriccio, il problema non c"è, vero?

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    4. @valentina, stai parlando delle comunità in missione, che vengono richieste dai parroci e inviate dal vescovo.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. No Fav. Sto parlando di intere parrocchie smobilitate per capriccio dei catechisti. E ne abbiamo a bizzeffe di queste storie. Spero tu non voglia proprio parlarne.

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    6. Il Fallace Asino raglia fortissimo fingendo di credere ai dogmi neocatecumenali, tra cui per esempio:

      1) che i parroci chiedano comunità in missione - palesemente falso: un parroco tutto vuole fuorché nuovi piantagrane in parrocchia, di quelli della peggior specie, cioè quelli che si spacciano per "evangelizzatori"; gli unici a chiederlo sono i parroci kikizzati, e lo chiedono non spontaneamente, ma su comando dei propri cosiddetti "catechisti" del Cammino (è tutto un cantarsela e suonarsela, nel Cammino, facendo i finti tonti e fingendo di credere a simili favolette);

      2) che i vescovi inviino comunità in missione - palesemente falso: un vescovo tutto vuole fuorché consentire che dei laici si improvvisino "evangelizzatori" piantando grane nelle parrocchie e nella sua diocesi. Se proprio ha bisogno di aiuto in diocesi, chiederà sacerdoti che si impegnino a coprire parrocchie sguarnite (per esempio a società di vita apostolica e al Fidei Donum);

      3) che le comunità neocatecumenali siano sempre pronte ad andare in missione - palesemente falso anche di fronte alla presenza di alcuni facinorosi (bramosi di acquisire punteggio kikiano in classifica kikiana) e alla presenza di alcuni disperati che non trovano ancora coraggio di rinfacciare ai cosiddetti "catechisti" il fatto che questi ultimi davanti a Dio e alla Chiesa non hanno alcun diritto di "suggerire" missioni, tanto meno far ricatti morali, tanto meno comandare le "alzate" e quant'altro. La "comunità in missione", così come la "famiglia in missione", è un modo imbecillissimo di tentare Dio e di incasinare la vita ai più deboli e piccoli (specialmente i figli): da cui si capisce che non viene da Dio.

      Il ragliante Asino Fallace finge di credere veramente che i parroci "richiedano" e che i vescovi "inviino" e che le comunità allegramente partano.

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    7. @Fav
      Grave è quando un prete invece di portare la Parola di Dio e la tradizione della Chiesa, porta la parola di Kiko. Sono stato qualche mese fuori per lavoro e seguivo la Messa domenicale in una parrocchia in quella zona. Già dalla prima messa ho avuto il sospetto che il prete fosse neocatecumenale. Ogni omelia era un monotono ripetersi degli argomenti triti e ritriti che ho sentito e risentito in anni di Cammino: l'uomo non è capace di amare, tu non sei migliore del peggior mafioso, l'altro è tuo nemico, ecc. ecc. Un giorno poi ha detto tante e tali castronerie nell'omelia, sciorinando l'interpretazione kikiana del peccato, che sono uscito e da allora non ho più messo piede in quella parrocchia. E immagino che tante persone hanno lasciato quella parrocchia.
      Porto

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    8. Dice @porto: "E immagino che tante persone hanno lasciato quella parrocchia.". No, non credo. Penso che siano di più quelli che non giudicano il sacerdote e quello che dice e si vanno a cercare la messa dove dicono quello che gli piace. Se tu che odi la "monotonia" delle omelie, poi ti cerchi solo quelle che ti piacciono o che dicono quello che condividi mi sembra che ti contraddici. Quelli che cambiano parrocchia seguendo il prete quando viene spostato lo fanno solo per affettività.
      @valentina, non conosco il caso di cui parli. Se un catechista trasferisce il cammino da una parrocchia è perché o il parroco non lo vuole più, o perché il parroco cerca di snaturarlo o cambiarlo. Il cammino ora ha uno statuto e ci piaccia o no quello è. Se tu lo vuoi diverso dallo statuto non è più il cammino Neocatecumenale, è un'altra cosa.
      Fallacio Asino Vinicio

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    9. FAV e altri nc che seguono, ci fate un favore e tutti, vi assicuro che vi sentiremo: fateci una catechesi dei segni ebraici, seder, cena pasquale, l'uovo e le erbe amare al mattino di Pasqua, ecc.
      Così, ci voltiamo indietro verso le cipolle d'Egitto.
      Dai! Forza! Vi ascoltiamo!

      IPG

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    10. @Fav
      Io non ho parlato di montonia delle omelie, ma degli argomenti neocatecumenali, che sono sempre gli stessi. Se permetti, io sono cattolico e in una chiesa cattolica mi aspetto che celebri un prete cattolico che interpreti la Parola di Dio secondo l'interpretazione della chiesa cattolica e non di un sedicente pittore, musicista che si è inventato delle sue dottrine che spaccia per cattoliche, ma che tali non sono. Ti faccio notare che il verbo "piacere" lo hai usato solo tu, non io, e lo hai usato, come al solito, per travisare volutamente le mie parole e attribuirmi cose che non ho detto. Dovresti vergognarti.
      Porto

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  9. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più esorcistico

    Giorni fa padre Mario Pezzi è stato chiamato a effettuare un esorcismo su un signore di Porto San Giorgio, e in quell'occasione si è portato appresso Kiko e Ascension come testimoni. Padre Mario però non ha utilizzato il rituale solito, ma si è limitato a far vedere all'indemoniato una foto di Carmen, quella dove lei giovane prega con le mani giunte e gli occhi in alto. Il demonio dentro il corpo del tizio ha urlato : "ahhhh, nooo, non è possibile" ed è uscito fuori scappando a gambe levate. Kiko ha fatto in tempo a fotografarlo con lo smartphone e ha visto che era una figura nera con corna e tridente, ma la faccia era quella di Gennarini. Ha subito avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, es ovvio que Gennarini es l'antidoto contro Satana, anche padre Amorth faceva vedere agli indemoniati una foto con la sua faccia." Replicò Semeraro : "Scusi, Santo Padre, ma il demonio è Satana o Gennarini, mica l'ho capito". Rispose il Papa : "Non empuerta, l'importante è che l'esorcismo funzioni, poi...Quindi procedamos con la beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con un libro, inedito, scritto da padre Amorth nel 2015, un anno prima che morisse, dal titolo "Come effettuare un esorcismo efficace : rito usuale e sue varianti".

    e la causa continua...

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  10. Fallacio la fissa dei numeri è farina del sacco del vostro guru, fondatore, pittore,musicista e primo catechista.

    Quello che è riportato in questo post è un semplicissimo ragionamento sulla REALTÀ dei numeri sbandierati da sempre da voi neocatecumenali.

    A me dei numeri non interessa un fico secco, però mi da fastidio quando si affermano cose non vere a scopo di propaganda.

    E tu fav continui a scrivere di crisi della Chiesa per adattarla al meglio con la crisi nera del TUO movimento.

    Come qualcuno di ha già scritto innumerevoli volte ,voi non siete la soluzione al problema, voi siete una delle cause del problema.

    Io non posso aprirti gli occhi se tu non vuoi aprirli, quindi va bene così, continua a pensare che la soluzione ai problemi di fede della Chiesa, siete voi neocatecumenali e che senza di voi il cristianesimo è finito.

    A me non cambia niente, vi ho incontrari, vi ho seguiti, vi ho riconosciuti per quello che siete davvero e vi ho lasciati indietro senza alcun rimorso,come un incidente di percorso.

    Sento il bisogno di spiegare ,a chi non vi conosce, il vostro "modus operandi" tu sei libero di non credere a quello che scrivo io e gli altri ex neocatecumenali, a me importa poco , quello che mi interessa è magari evitare sofferenze inutili a chi si fida ciecamente di voi, fortunatamente sempre meno gente o almeno gente più informata di me quando ho deciso di seguirvi.

    LUCA

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  11. la solita paura di pubblicare i commenti insidiosi...aaa come vi piacciono i giochi sottobanco!
    PedroS

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    1. Ma che strano! Gli amministratori m dicono che non c"a nessun tuo commento in attesa, solo commenti fuori tema di un certo Gino, di un tal Armando e vari Anonimi. Tutti amici tuoi? O hai un problema di personalità multiple, Pedros leonardo ecc. ecc.?

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    2. Valentina, quello è sempre lo stesso anonimo che cambia firma ogni 5 minuti...

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    3. Non solo cambia firma ogni 5 minuti, ma raglia fortissimo perché deve anzitutto convincere sé stesso.

      Per questo il tipico cretineocatecumenale si collega al nostro blog per lasciare commenti "favorevoli al Cammino": al mattino appena si sveglia, la sera prima di andare a nanna, prima di pranzo, dopo colazione, prima di cena, dopo merenda, prima di spuntino, dopo pranzo, prima di colazione, dopo cena, prima di merenda, dopo spuntino...

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    4. voi lo sapete chi e cosa dovete pubblicare, non potete permettervi minimamente di sbagliare
      Gino,Armando,pedros,leonardo e gerardo1 che vi saluta affettuosamente

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    5. Noi sappiamo che qualunque sia la firma, se un commento è interessante (anche "in negativo", anche quando non fa una bella figura), lo pubblichiamo.

      Se invece un commento è il solito raglio d'asino, lo buttiamo nella cartella "spam", così come i commenti intesi ad infastidire o estenuare i lettori, disturbare o deviare le discussioni, ecc., come ad esempio le questioni che sono state trattate mille volte in questo blog e magari fino alle pagine più recenti.

      Il problema che gli asini raglianti non capiscono - ed anche per questo meritano di essere chiamati asini - è che l'eventuale pubblicazione delle loro elucubrazioni non cambia lo stato delle cose. Non cambia i madornali errori del Cammino, non cambia la destinazione delle Decime, non cambia il fatto che i «nuovi falsi profeti» hanno promosso strafalcioni liturgici e vere e proprie eresie... Non è che qualche asineria pubblicata in uno spazio commenti automaticamente salvi prestigio e soldi del Cammino.

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    6. Gino, Armando, PedroS, Leonardo, Gerardo 1, FAV, Martello, Giuseppe, Tizio, Caio, Sempronio, Pinco, che siate in tanti o uno solo che si firma con vari nomi, NON SCRIVETEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

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  12. FAV dice: se le persone vanno in Chiesa per il pastore e lo seguono se viene spostato, vuol dire che c'è un grosso problema, vuol dire che quel pastore non ha portato Cristo ma se stesso.

    Anche in cammino succede cosi, infatti chi per alcune ragioni non puo andare all'eucarestia il sabato, non va nemmeno la domenica. Perche voi non seguite Cristo ma kiko.
    Oppure, quei pochi che vanno la domenica, si assicurano di andare solo da presbiteri del cammino (perche dicono che la loro omelia e' meglio degli altri parroci). Quindi ancora una volta seguono kiko e non Cristo.

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  13. Io quando non vado alla celebrazione il sabato, vado a messa in parrocchia.

    Neocatecumenale della domenica

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    1. Ovviamente l'anonimo asino ragliante delle 21:11 crede due dogmi neocatecumenali:

      1) che mentire e ingannare sono azioni sante qualora servano a difendere il prestigio del Cammino

      2) che se non si finge più cristiano dei cristiani, il Cammino viene colpito a morte.

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    2. Andare a messa (santificare le feste) è quello che un cattolico deve fare. Mi spieghi però perché "quella del sabato" la chiami "celebrazione" e non messa? Non è una messa?
      Porto

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    3. Rispondo io: perché quella del sabato in saletta è una "con" celebrazione, in cui addirittura i celebranti laici "interagiscono tra loro" con monizioni, risonanze, preghiere spontanee, canti ad libitum e ricevendo un pane che perisce mangiato tutti assieme perché simbolo di unione tra fratelli e un calice dell'esultanza, annullando volutamente ogni dimensione sacrificale. In sintesi, non è una Messa cattolica.

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  14. Da quando esiste questo blog - e, per chi ha avuto a che fare coi kikos, anche da molti anni prima - nessun adepto della setta di Kiko e Carmen si è mai scomposto a negare che "mentire e ingannare sono azioni sante qualora adoperate per difendere prestigio e soldi del Cammino".

    Hanno tentato di "smentire" qualsiasi altra cosa, ma su quell'argomento hanno sempre taciuto. Anche se il fingersi contrari sarebbe stata solo l'ennesima menzogna detta né sforzo né scrupolo, a favore del Cammino. Lo sanno benissimo che sarebbero totalmente "sgamàti".

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    1. Un famoso madornale errore della mentalità neocatecumenale è il ridurre la fede a un elenco di attività da svolgere e un elenco di slogan da sciorinare.

      È come se dopo tutte le volte che hanno letto, meditato, "preparato" la Parola, ancora non avessero capito che Nostro Signore ci chiama personalmente, uno per uno, alla conversione, che è qualcosa che avviene nel cuore, non è un foglio Excel con l'elenco delle attività effettuate e del numero di slogan proclamati.

      Lo sforzarsi di agire per il bene, più lo sforzarsi di evitare il male (a cominciare dalle occasioni di peccato), nascono dal cuore. Le azioni conseguenti sono - appunto - conseguenti a quella disposizione del cuore. Per cui uno che voglia nutrire adeguatamente la propria anima, agirà di conseguenza cercandosi sacerdoti seri (un buon confessore, qualcuno che celebri Messa con sobrietà e dignità, ecc.), cercando di conoscere il più possibile (secondo quanto permettono le proprie capacità intellettuali) le verità di fede.

      Invece per la mentalità neocatecumenale è tutta una questione di numeri. Se un sacerdote celebra carnevalate e la gente si allontana dalla sua parrocchia, il tipico kikolatra, anziché notare che la gente va via perché ritiene che la fede non sia fatta di carnevalate, si mette pomposamente a dire che "le parrocchie sono in crisi ma il Cammino cresce". Come se Nostro Signore avesse un foglio Excel con i numeretti di gruppi, parrocchie, associazioni e comunità, e ordinasse le colonne in base al numero di membri.

      Il fedele cattolico sa di essere "da solo davanti a Dio", nel senso che le proprie azioni (buone e cattive) determinano la propria sorte. E sa anche che finché il proprio cuore ha quel fondamentale anelito alla salvezza, c'è sempre speranza, come ci ha fatto capire la parabola dell'amministratore disonesto.

      L'adepto di Kiko e Carmen, invece, crede che Dio valuti le cose come le valutano i cosiddetti "catechisti" neocatecumenali. Per cui, ad esempio, credono nel dogma neocatecumenale secondo cui il Signore salverebbe "a grappoli", come se davanti al Signore i pagamenti delle Decime a Kiko e il marcar presenza alle Convivenze Kikizzate costituirebbero materia più importante dei peccati personali. Neppure i farisei si spingevano a tanto.

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  15. Mi dicono dalla regia: oggi i neocatecumenali dovrebbeo far digiuno di eresie (sul cibo son tutti bravi, ma su eresie, menzogne, arroganza, ipocrisia...).

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    1. oggi i Neocatecumenali faranno digiuno, non leggeranno questo blog, quindi domani ritorneranno a leggerlo, ogni riferimento a FAV non è casuale, ma puramente voluto........

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    2. Ricordiamo ai gentili lettori che digiuni e penitenze non sono "odio verso sé stessi", ma sono un metodo "fisico" per richiamare il proprio cuore all'unione con Dio. Metodo che la Chiesa, da venti secoli, ha sempre considerato efficace (così come era considerato anche nell'antico Israele).

      Nella setta neocatecumenale, invece, nell'illusione kikolatrica di dover surclassare i "cristiani della domenica", fanno assurdi digiuni (e "lucernari" e altre bizzarrie che la Chiesa non comanda né raccomanda), e nottatacce che la Chiesa non impone (ma che fanno solo i monaci di più stretta osservanza).

      Il Cammino educa infatti ad essere molto superbi e molto ipocriti.

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    3. Sorge spontanea una domanda : se oggi è giorno di digiuno, Kiko che farà? Nella fattispecie non fumerà sigari, non berrà whisky e non mangerà aragoste? Chi lo sa ce lo dica, cosi lo sappiamo anche noi...............................................................................................................................................................

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    4. Il caro fratello che si firma FAV, facendo parte del club degli asini bramosi di ragliare, continuerà a scrivere per spaccare il capello in due, anzi, in quattro, convinto così di fare del bene alla setta che tanto gli piace, alle liturgie carnevalesche che così tanto gli piacciono, alle eresie e fandonie che gli piacciono al punto da illudersi che sarebbero quelle l'essenza della Chiesa, e che Kiko sarebbe davvero il Redentore.

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  16. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello delle Ceneri

    Oggi Mercoledi delle Ceneri inizia la Quaresima, e nella cappella del Centro Ufo di Porto San Giorgio p. Mario Pezzi ha somministrato le ceneri a Kiko, Ascension e ai pochi eletti presenti. Quando si è presentato Kiko, p. Mario gli ha detto : "Memento Kiko quia pulvis es et in pulverem reverteris". Kiko, che conosce il latino e anche la liturgia alla perfezione, gli ha risposto : "A padre Mario, tiè" accompagnato da un simpatico gesto dell'ombrello. Ascension, orrorizzata, ha invocato Carmen, e lei, da Lassù, ha modificato le parole di p. Mario, decisamente preconciliari, nel più moderno e conciliare "Kiko, convertiti e credi al Vangelo". Kiko, che è già convertito dal 1964, ha subito avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, Carmensita ha colpito in doppio : ha salvato l'immagine della messa e ha riconvertito Kiko, quindi, doppio intervento, doppio premio : beatificasion e canonisasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con un libro antico del 1789, dal titolo "Storia della liturgia dalle origini ai nostri giorni". Il Papa ha commentato : "Meno mal que non mi ha inviado l'ennesimo DVD di Arenzulla che modifica i video o le parole. Esto libro lo mettiamo in Pinacoteca Vaticana con un cartello : "Come un gestaccio a volte converte le persone".

    e la causa continua...

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  17. Quanti numeri inutili. Non ci vuole un matematico per accorgersi che il cn è in calo. Forse Roma di Vinicio è un caso a parte ma io che appartengo ad una regione fortemente neocatecumenale ho capito che in ogni parrocchia il numero delle comunità negli anni resta sempre lo stesso: solo i figli entrano e in molti lasciano. E bisogna fare fusioni. Contemporaneamente ci sono anche parrocchie che chiudono il cammino. Negli ultimi 20 anni magari il numero dei Camminanti non è diminuito ma non è nemmeno cresciuto tenendo però ben presente che è aumentato il numero dei figli. La filiazione prolifica ha salvato il cn. Ma certo l'ideale di evangelizzazione è evidentemente fallito (ho fatto 25 anni di cammino). Ma il numero è solo il più piccolo dei problemi che c'è nel CN.

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  18. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello più quaresimale

    Secondo i precetti della Chiesa, nel periodo di Quaresima tutti i venerdi si deve osservare il digiuno e la penitenza. Dipende però dall'età e dalla salute fisica. Kiko essendo del 1938 ha già 84 anni ed è esonerato, infatti oggi mangerà a pranzo aragoste, che non sono carne e quindi un precetto è osservato. Tuttavia rimane il caso del whisky e dell'avana. P. Mario e Ascension hanno invocato Carmen, e lei, da Lassù. ha trasformato con uno schiocco di dita il bicchierino di whisky in latte parzialmente scremato Uht, mentre l'Avana si trasformava in un innocuo grissino di pane integrale a basso contenuto calorico. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa che ha detto : "hermano cardenal, Carmensita es portentosa : se es reussita a non far fumare Kiko e a non bere whisky, es veramiente una sancta de categoria mucho superior, infatti solo ella può fare una cosa simile. Quindi?". Rispose Semeraro : "quindi beatificasion, presumo". Replicò il Papa : "Bueno, sei perspicace, procedi pure e ti garantisco altri 10 anni di Prefettura alla Causa dei Santi". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre Inviandogli un pacco contenente 5 kg di aragoste, 5 bottiglie di whisky Glenfiddich e 10 scatole di Avana, collezione privata di Fidel Castro, più un biglietto : "Naturalmiente, Sancto Padre, esta roba es da consumar dopo Quaresima. Saludos KIko"

    e la causa continua...

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  19. Intanto al carnevale di Porto San Giorgio hanno vinto le Canossiane, ma solo perché Kiko non si è presentato.

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  20. Fateci caso:

    - quando un kikolatra dice che il Cammino sta crescendo, non menziona mai statistiche ufficiali o dati verificabili. Gli basta averlo sentito dire in comunità da qualche cugino di qualche fratello durante una convivenza in un albergo, magari dopo generosa bevuta di vino;

    - quando a quello stesso kikolatra rispondete che il Cammino sta declinando, lui lamenta che non esistono statistiche ufficiali o dati verificabili (anche se il declino lo può constatare lui stesso con tutte le notizie di accorpamenti di comunità, di intere famiglie che lasciano il Cammino, di diminuzione del numero di fratelli anche nelle parrocchie "storiche" della sua regione, ecc.).

    Sono davvero amici della menzogna, questi neocatecumenali. La menzogna, infatti, è uno dei pilastri della "spiritualità" del Cammino.

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  21. menzogna è l'acronimo di :

    Mamotreti Eretici Neocatecumenalmente Zizzaniosi Originano Grandiose Neocatecumenali Abnormità

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  22. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più strepitoso

    Giorni fa p. Mario Pezzi è stato chiamato a casa di un neocatecumenale di Porto San Giorgio per somministrare l'estrema unzione al nonno di 98 anni che stava per andarsene. Fatto ciò, dopo 10 minuti il nonno mori. Padre Mario disse ai parenti presenti di pregare in silenzio per lui, perchè il Signore lo accogliesse nel suo Regno. Mentre pregava, p. Mario invocò Carmen, e lei, da Lassù, commossa, con uno schiocco di dita fece risuscitare il nonno. Era intanto venuto un medico legale per accertare la morte e trasnmetterla all'Anagrafe del Comune di Porto San Giorgio, e vista di persona la cosa, sorpreso avvisò il Sindaco che avvisò il Vescovo che avvisò Semeraro che avvisò il Papa che disse : "hermano cardenal, si avvicina ormai la Pasqua che è por definision la festa della resurresion de Nuestro Segnor, in esto caso Carmensita ha operato como Cristo con Lazzaro, cosa volere di più per la beatificasion? Procedamos".
    Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un pacco con un libro di Silvan del 1970, ed. Garzanti, ormai fuori commercio, dal titolo : "Manuale per prestigiatori dilettanti : trucchi per fare resuscitare uno vivo apparentemente morto".

    e la causa continua...

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  23. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Ricordiamoci anche la scena del film su Hitler, quando comanda di schierare una divisione che era stata già annientata, mentre gli eserciti nemici sono ormai alle porte di Berlino.

      Vien generalmente chiamata "mitomania" l'abitudine a credere alle frottole inventate da sé stessi. I neocatecumenali, anche quando non ne soffrissero, vengono addestrati comunque a farlo. Provateci voi a dire che dei millemila "fratelli del Cammino", la gran parte sono bambini, animali domestici, e arrotondamenti di numeri verso l'alto. Che una comunità di 17 persone si spacci per 20, è già disonesto; figurarsi quando si spaccia per 30, 40, 50.

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  24. Numeri! Numeri!
    Estrazioni del lotto!!
    Presenza CNC diocesi Catania e provincia in data 30-04-1998

    Parrocchie diocesi di Catania 11
    Parrocchie fuori diocesi in provincia 14
    Totale 25
    N. comunità parrocchie diocesi di Catania 66
    N. comunità parrocchie fuori diocesi in provincia 54
    Totale 120
    Fratelli n. 3900

    Estrazioni del lotto in data 17-12-2022

    Presenza CNC Parrocchie diocesi Catania e provincia fuori Diocesi 20
    Totale 20 (diff. -5 parrocchie)
    N. Comunità diocesi Catania e fuori Diocesi 118 (diff. - 2 comunità)
    Fratelli n. 4.200 (diff. +300 fratelli) (c)

    Note di redazione:
    a) Le fonti sono di pubblico dominio pertanto non di mia invenzione.
    b) Le cifre storiche tonde tonde provengono da fonti CNC, mentre le attuali sono state fornite da fonti CNC agli organi di stampa diocesani a scopo di propaganda, pertanto si chiede di non contestare la veridicità dei numeri,
    c) Incr. medio annuo (4200-3900)/3900 = 0,077 / 23 anni = 0,00333 ovvero 3,33%0 (x mille*anno):
    ovvero 3,333%0*3900 = 13,04 fratelli/anno ossia 13 ft, / 118 com. in tutta la prov, di CT
    Cordiali, Saluti LVdI

    P.S. La matematica non è un’opinione.
    P.P.S. Allo scopo di evitare magre figure si prega di non polemizzare sui numeri magari facendo il gioco delle tre carte, onde evitare di finire come l'immagine (a dire il vero molto carina) dei 444 gatti in fila per 33 e diviso per 22. Cordialità.

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    Risposte
    1. Ma i neocatecumenali non ci diranno mai: quanti fratelli entrati in comunità sono usciti, per trattenere quei 13 fratelli e un rene di guadagno annuo?

      FungKu. Fanno come quel tizio che si vantava di essere bigamo "io ho il doppio delle mogli che hai tu!" e poi si scopre che le altre sei lo avevano lasciato.

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    2. Ricordiamo ai lettori che il "numero di fratelli" è un dato pubblicato dal Cammino stesso, non verificabile da gente esterna, e probabilmente nemmeno dallo stesso Kiko. L'unico dato oggettivo e misurabile è la quantità di soldi che entra nelle casse del Cammino.

      Fra l'altro stiamo parlando proprio di quei tizi che quando pubblicano le foto ufficiali delle "alzate", scrivono "90 kikos" come didascalia ufficiale di una foto dove si vedono una quarantina di kikos (solita tecnica neocatecumenale del raddoppiare e poi arrotondare molto per eccesso). Parafrasando Voltaire, Kiko Argüello direbbe: mentite, mentite, a qualcosa prima o poi crederanno.

      Breve parentesi storica: il crollo dell'Unione Sovietica avvenne perché i suoi burocrati cominciarono a credere ai numeri da loro stessi inventati.

      Intanto raccomando la lettura di un articolo di 10 anni fa che commentava le 20.432 comunità NC nel mondo per un totale di 1.100.000 kikolatri:

      - ma quanto le sparano grosse! [link]

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