giovedì 1 novembre 2018

Ma quali vocazioni a Dio? Tutte chiacchiere: Kiko ama solo se stesso, non la Chiesa

Kiko, "lontano dai fotografi", mentre
medita le proprie Anotaciones
Kiko Argüello e Carmen Hernández hanno da sempre sbandierato fra i loro frutti le "copiose vocazioni" maschili e femminili che porterebbero alla Chiesa; ricordo in particolare con dispiacere come i due eretici vantassero di aver riempito monasteri rimasti "con due o tre vecchiette", e prossimi alla chiusura comportandosi come sciacalli che godessero della crisi della Chiesa contemporanea, dello smarrimento che si vive in tanti ambienti clericali e del rilassamento dei costumi, come tutti i grandi eretici che hanno approfittato di tali momenti per fare scempio della Sposa di Gesù, della Sua vigna, come gli evangelici cinghiali.

Nell'immancabile annuale show delle «alzate» potevamo vedere torme di ragazzine lanciarsi correndo verso il palco, trascinate dalla foga del momento - prive, nella maggioranza dei casi, di qualsiasi maturazione interiore di una vocazione che, ben lungi dall'essere uno spettacolo rappresenta una delle più importanti scelte di vita di un'anima cristiana (la vita consacrata, che nel caso delle donne si tramuta in sposalizio divino con Cristo-sposo) - per inchinarsi al Kiko-redentore. Abbiamo la testimonianza diretta di decine di queste ragazzine che entrate senza coscienza nella difficoltà di una vita di obbedienza, povertà e castità sono poi dovute tornare indietro con la coda fra le gambe, alcune dopo aver perso anni e anni nell'errata convinzione di essere prescelte solo per aver "sentito" un'emozione in uno spettacolo appositamente predisposto dai due criminali spagnoli per ingenerarla ad hoc.

La verità, come al solito quando si ha a che fare con la trimurti kikiana, è ben diversa dietro la coltre di inganni e menzogne, di omertà e di segretezza che permea il cammino neocatecumenale.
Una interessante testimonianza giunta alla nostra redazione ci manifesta la realtà.

Parliamo del caso di un monastero "famoso" nel Cammino, il Monastero delle Rose di Sant'Angelo in Pontano, nelle Marche. Chiunque sia stato nel Cammino ne ha sentito parlare (al pari del monastero delle clarisse di Spello, in Umbria e di altre strutture colonizzate da Kiko) come di uno dei fiori all'occhiello del movimento, uno dei punti di approdo delle ragazze vittime delle alzate di Kiko, vantato come un riuscitissimo tentativo di recupero, a dimostrazione che il Cammino produce buoni frutti e fa bene alla vita della Chiesa.

"Liturgia" neocatecumenale
con retrogusto "vocazionale"
Quasi tutte le ragazze presenti nel Monastero, affluite fin dal 1994, provenivano dal Cammino Neocatecumenale, formando in esso nel tempo una sorta di piccola comunità neocatecumenale governata, almeno a parole, dalla Madre Superiora.
Negli anni, con pazienza, l'abile Kiko e i suoi scagnozzi hanno provveduto a soppiantare le abitudini liturgiche delle religiose benedettine con le orride invenzioni dei due spagnoli - canti kikiani grattugiati a chitarrelle, convivenze con giri d'esperienze, liturgia delle ore à-la-Kiko - coadiuvati in ciò dai preti che svolgevano servizio all'interno del Monastero (tutti provenienti anche loro dal Cammino, Seminari Redemkikis Mater) e da Vescovi da decenni al servizio indefesso di Kiko (presuli di Fermo e Macerata).

Il Kiko conquistador sfruttando la particolare organizzazione statutaria dell'ordine delle benedettine era riuscito a trasformare lo storico monastero in una colonia kika e a farlo uscire dalla Federazione dei Monasteri Benedettini per mutarlo in un monastero di semplice ispirazione alla regola del Santo di Norcia.
Mai sazio, forte della sua presenza all'interno del monastero, era anche riuscito a convincere la Madre Superiora ad aprire una seconda casa in Olanda, ad Aalsmeer nella diocesi di Haarlem e spedire là tredici sorelle, che per quattro anni hanno patito povertà e problemi di ogni genere, non ricevendo nessun genere di aiuto a parte le solite (scarse) donazioni dalla Fondazione Famiglia di Nazareth e dalle famiglie delle suore.
Ufficialmente, come sempre, le sorelle erano in Olanda per "evangelizzare" - in una terra di missione dove purtroppo la scarsità di vocazioni cattoliche è endemica - mentre nella realtà erano diventate una comunità neocatecumenale a disposizione di Kiko e degli itineranti di Germania e Olanda.
In almeno una occasione, ci è stato riferito, furono costrette persino a inventarsi un modo per partecipare alla delirante "missione in piazza" secondo Kiko, aggirando con qualche diabolico stratagemma la regola della clausura. Vita claustrale peraltro impossibile da svolgere in una casetta rimediata e integralmente da ristrutturare, in un quartiere cittadino ostile e privo del necessario isolamento che serve a una vita di preghiera e di contemplazione.

Kiko, che odia tutto quello che è veramente cattolico, era quasi riuscito a far perdere alle sorelle benedettine - che ricordiamolo, hanno pronunciato un solenne voto di obbedienza alla regola - le proprie sacre prerogative, immolandole alla propria fame insaziabile di potere e successo e alla sua megalomania.
Nel mentre, in un crescente smarrimento che le avrebbe portate probabilmente a perdere la vocazione, la ristrutturazione della casetta olandese era stata progettata non per ricostruire un degno monastero ma per trasformarla in un "mini-catechumenium", con tanto di "cappella" addobbata con orridi sgorbi kikiani, sedie Plia trasparenti e tappeti, un luogo dove, ovviamente, avevano cominciato ad affluire i soliti catechisti itineranti di passaggio, le famiglie in missione di passaggio e altri neocatekiki in vacanza.

Serve, forse, aggiungere che le suore erano costrette a fare il cammino, con tanto di passaggi e convivenze?
Glissiamo con eleganza.
In sostanza, alla faccia del bene della Chiesa, Kiko aveva preso il completo controllo della comunità benedettina. Inutile negare: sappiamo che la medesima situazione si è verificata anche in diversi altri posti, ne abbiamo le testimonianze.

Vocazioni non neocatecumenali
Inutile dire che il demonio - quello vero - sarà stato grandemente contento di vedere un plotone di soldatesse di Gesù, sue acerrime nemiche, venire private delle armi che teme di più!
La storia, comunque, finisce bene, perché Iddio anche se permette a volte il male, pone ad esso anche dei limiti: grazie all'intervento dello Spirito Santo, quando c'è stata l'ennesima richiesta di Kiko di allentare le maglie della regola per adattarla ai suoi personali bisogni - non sappiamo a quali sottintesi, quali alzate di sopracciglia, quali minacce palesi o velati sia potuto ricorrere, ma conoscendolo lo possiamo immaginare! - e persino di disobbedire alla propria Superiora che era contraria alle loro richieste, le sorelle si sono rivoltate in blocco, uscendo dal Cammino Neocatecumenale.

Pensate lo smacco per il falso profeta eretico gnostico e giudeo-protestante, vedersi beffato da un gruppo di ragazzette allevate a pane e neocatecumenalismo! Chi sa quali sfuriate i suoi capicosca avranno dovuto sopportare per questo fallimento, le reprimende, i travasi di bile!
Finalmente, almeno una volta, possiamo dire che qualche neocatecumenale ha preferito obbedire a Dio anziché a un gruppo di sedicenti catechisti laici assetati di potere, volendo fare il bene, rispettando il voto offerto solennemente a Dio: queste sorelle non hanno voluto dispiacere alla Madre del Redentore - loro modello di santità - e al Signore violando il patto che le lega a Lui, alla regola e alla Madre Superiora.
Giovani neocatekikos alla GMG
(notare le magliette autocelebrative)
durante un'«Eucarestia» neocat
e in attesa di "alzarsi" davanti a Kiko
Del resto, da uno cacciato dai Cursillos de Cristianidad, da una cacciata dalle Misioneras de Cristo Jesus per disobbedienza e da uno buttato fuori a pedate dai Comboniani che cosa ci si poteva aspettare? Forse che promuovessero e amassero veramente la vita consacrata? Ma per piacere!

Le sorelle hanno dovuto abbandonare la "missione" in Olanda verso cui erano state molto incautamente spedite, e far ritorno in Italia: peccato che nel frattempo il Monastero delle Rose era stato seriamente danneggiato dal terremoto di Amatrice, diventando inagibile. Kiko: cosa avrà voluto dirti il Signore con questo fatto?
Il monastero di Sant'Angelo ora è disperso per l'Italia. Le poverelle hanno persino faticato parecchio per trovare collocazione, dovendo elemosinare ospitalità in altre case benedettine. L'Ordine di San Benedetto pare che non abbia affatto gradito il "tradimento" del monastero che si è fatto colonizzare da Kiko e soci!
Grazie a Dio, dopo diverse porte sbattute in faccia ora la maggior parte delle consorelle vivono a Pienza, in una bella villa settecentesca, ospiti del Vescovo Stefano Manelli.

Preghiamo per loro, che siano preservate dal Cammino e dagli attacchi del demonio, che possano vivere autenticamente il carisma e che Dio doni loro salute e forza spirituale!

45 commenti:

  1. Grazie per questo racconto così significativo e per il fatto che definisci i tre dell'apocalisse, vivi e morti, senza mezzi termini. Si vede che li conosci bene, solo chi li ha conosciuti può descriverli così bene, senza le maschere che indossano nelle pubbliche apparizioni.

    Per misericordia di Dio sono sfuggite ad una triste sorte, aver avuto ammaestramenti sani ed estranei al cammino, restare unite e la protezione dal cielo per. Intercessione di San Benedetto, patrono degli esorcisti, con la sua potente croce contro i "veleni" del demonio che, di certo, portavano sul petto, le ha salvate.

    Il finale che ci hai narrato mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo.
    Ora mi domando: cosa sarebbe stato di loro se, come tanti, avessero continuato a lasciare la loro vita nelle mani di un idolatra megalomane mai sazio di celebrità?
    Non oso immaginare. La distruzione sicuro. Il peggio poi arriva quando Kiko si trova davanti coloro che ha disintegrato e li abbandona letteralmente al loro destino. Da quel momento bisogna solo sperare e pregare che incontrino in tempo un "buon samaritano" che li raccolga.
    (Vedi l'esperienza di tanti presbiteri con cui Kiko ha fatto "usa e getta")

    Pax

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  2. A causa del mio impegno a favore della Chiesa ho avuto a che fare con vocazioni di tutti i tipi.

    Se mi permetto di parlare di "falsa vocazione" di certi soggetti è perché le vere vocazioni, anche squinternate e traballanti, a lungo andare lasciano traccia di ciò che vivono.

    Tra queste vere vocazioni mi tornano in mente due esempi, entrambi di parroci di minuscoli paesetti sperduti. Il primo dei due aveva una pessima nomea e un carattere antipatico: in confessionale, invece, era un vero padre, era uno di quelli che parlano poco ma dicono molto, uno di quelli che ti fa sperimentare la misericordia di Dio senza alcuna traccia di buonismo. Per questo solo indizio - il fatto di essere un ottimo confessore - dicevo agli amici che si poteva e doveva chiudere un occhio su tutte le sue pessime attitudini umane. Essere un buon confessore deriva non dall'esercitarsi o dalle ore di studio o dall'appartenenza qualche club di "alzati", ma dalla divina chiamata.

    L'altro aveva la parvenza del tipico don Abbondio intimorito dai bravi - cioè proprio il genere di figura sacerdotale più disprezzabile. Anche lui ottimo confessore e per di più molto attento al modo di celebrare Messa. Un prete che non riesci mai a scovarlo "recitare" la Messa è un prete che ogni giorno si rende conto che sta celebrando il Sacrificio. Anche questo è un indiscutibile sintomo di vocazione (riconoscibile senza richiedere di scrutare nei cuori).

    Ho visto gente tradire la propria vocazione e poi, anche a distanza di anni, star lì ancora col magone perché non potevano più tornare indietro. Ho visto gente per la quale la vita consacrata era il proprio mestiere, con quei loro sguardi freddi, vuoti, offesi perché avevo osato chiedere qualcosina che non era previsto dal loro programma o non era perfettamente compatibile coi loro orari di servizio immaginari. Ho visto vocazioni alla burocrazia. Ho visto ragazzotti - tra cui neocatecumenali - arrancare verso il sacerdozio solo per assecondare i genitori (o tenerli comodamente lontani).

    Chi ha quel "fuoco dentro" del donarsi a Dio, pur con tutti i propri limiti, finisce involontariamente per manifestarlo. Ed è vero anche il viceversa.

    Ricordo un pieghevole vocazionale di un ordine di suore in cui le prime due foto erano un'anziana suora a bordo di un ciclomotore e una di mezza età che in parrocchia battezzava un bambino. Un ordine di suore che una volta era glorioso e ora deve far sembrare che l'ingresso nell'ordine costituisca un'arrampicata "ecclesiale" e una disponibilità di beni materiali, specialmente di quelli di cui le suore normalmente fanno a meno. Per non parlare di quegli ordini di suore che bramano di esibirne una capace di "bucare lo schermo" ed essere mediaticamente "importante" per attirare le giovani e soprattutto i soldi.

    E sullo sfondo abbiamo le vocazioni a Kiko, quelle certificate dalle immancabili "alzate". Senza la pubblica "alzata" davanti a Kiko, i neocatecumenali non la considerano in un percorso vocazionale. Devono per forza esibirsi nella cerimonia idolatrica delle "alzate". Kiko fa la sua personalissima chiamata, e i kikos si "alzano" per farsi vagliare dai cosiddetti "catechisti" laici fedelissimi di Kiko, che magari avevano "suggerito" (cioè comandato) tale "alzata" da molto tempo.

    Si tratta innegabilmente di false vocazioni, poiché si "alzano" per Kiko, si offrono a Kiko, si "alzano" solo davanti a Kiko. Certo, può capitare - con grave sdegno dei neocatecumenali - che qualcuno cominci ad accorgersi di essere chiamato da Cristo anziché da Kiko: ed infatti i neocat giudicano con furiosa severità chiunque ripudi la vocazione a Kiko. Se Kiko amasse almeno un pochino la Chiesa, non avrebbe mai approvato la messinscena delle "alzate", che dà a chiunque - interni ed esterni al Cammino - l'impressione che si tratti di vocazioni esclusivamente di Kiko e per Kiko.

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  3. O magari le chiamate vocazionali rappresentano un tempo finito che un giovane può darsi per riflettere sulla possibilità di una chiamata e discernere. Magari. Credo siano molto pochi quelli che si alzano sull'impulso del momento

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    1. A beneficio dei cattolici perplessi ricordiamo che:

      1) nella Chiesa Cattolica il discernimento vocazionale esige discrezione, almeno fino all'entrata in seminario/postulantato; il Cammino invece esige un gesto pubblico davanti a Kiko (le cosiddette "alzate");

      2) le "alzate" sono d'impulso solo in parte; per gran parte sono programmate dai cosiddetti "catechisti", perché nessun kikos può proseguire verso il seminario/convento senza aver eseguito lo show;

      3) come testimoniato dagli stessi kikos, ad "alzarsi" sono anche molti bambini e gente che con tutta evidenza non fa sul serio; essendo uno show, l'importante è far numero - ed infatti è ben noto che Kiko stesso gonfia il numero di "alzate", prestabilite in una percentuale variabile tra l'1,5% e il 3% degli ufficialmente presenti ("ufficialmente" sono sempre almeno il doppio di quanti ne può contenere al massimo il luogo dello show);

      4) lo show delle "alzate" viene descritto dai kikos come "chiamata vocazionale" da parte dell'onnipotente e divin Kiko Kiko e relativa "risposta" dei giovani lì presenti. Insomma, sono i kikos a dire che si tratta di vocazioni a Kiko, anche se nel discorso infilano cento volte il tre volte santo nome di Nostro Signore;

      5) il discernimento, nel Cammino, è per grandissima parte affidato a dei laici ignoranti, arroganti e incompetenti, a cominciare dallo stesso Kiko. Vengono i brividi a pensare quanti farlocchi hanno potuto accedere al sacerdozio o alla vita consacrata perché un arrogante laico li considerava utilizzabili dal Cammino e sufficientemente programmabili. Nessun discorsino può cambiare il fatto che si tratta di vocazioni false e, nel migliore dei casi, eretiche.

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    2. Amicone, se ho la chiamata vocazionale, per riflettere, come dici tu, vado a parlarne a chi di dovere. Non mi alzo in pubblica piazza. Io devo dialogare con Dio, e se è Dio che mi chiama, stai sicuro che, se ho buona volontà, si adempierà. Piazza o non piazza. Per cui, " La Piazzate" lasciale perdere.
      Hai mai visto un San Francesco con chitarra in mano nelle piazze a dire chi sente di farsi sacerdote? Hai mai sentito dire di un San Pietro a Gerusalemme, sempre con la chitarra in mano, dire ai Gerosolimitani di alzarsi per diventare Sacerdoti. NO!
      OH! Scusa! Eì vero! Gesù è andato a chiamare gli Apostoli. Dimenticavo. Per cui il Papa che è il Vicario di Cristo non la fa questa cosa. I Santi non l'hanno fatta. Nel Cammino la si fa.
      A dimenticavo! Voi siete i veri cristiani, non quelli della domenica, quelli del sabato sera. Scusa Shandyx, non ricordavo questo enorme fatto.

      Per cui, carissimi, riepiloghiamo.

      Se volete essere dei veri cristiani, non quelli falsi che si inginocchiano davanti a Dio, dovete munirvi di chitarra, andare in piazza, e chiamare al sacerdozio, urlando e intonando canti.
      Grazie Shandyx di tanta luce, ne siamo abbagliati. Mandaci l'iban della fondazione cosicchè mandiamo i nostri euri, almeno riuscite a sostenervi dentro le baracche in Galilea sul Lago.
      Ehi! Shandyx, per cortesia, mi dici quanti baraccati ci sono sul Lago di Tiberiade, lì su quel terreno dove avete fatto il campo ROM, pieno di baraccati. Perchè saremmo un pò di persone che si stanno preccopando del vostro stato di salute, sappimo che vivete dentro baracche di metallo, container e altro, tutto donato dall'UNCHR. I miei amici vorrebbero mandare viveri, cibi, medicine, tutto per la prima necessità.
      Per cui, caro Shandyx, facci sapere il numero dei baraccati,il loro stato di salute ( le malattie, la denutrizione, e altro), e l'indirizzo del luogo, organizzeremo un volo di soccorso. Così hanno deciso, perchè è il modo più rapido, visto l'urgenza della situazione. E di a quelle povere persone, che quando sentiranno l'elicottero, di non impaurirsi, anzi di lasciare spazio per l'invio dei viveri, li lanceranno dall'elicottero.
      Mi raccomando Shandyx, si scrupoloso, è importante essere precisi in questo compito, ne vale la vita delle persone accampate. Speriamo bene.
      Un saluto caro fratello Shandyx che so che ami la verità e sei sempre veritiero e scrupoloso. Attendo la tua risposta sul compito a te assegnato.

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    3. "Magari. Credo siano molto pochi quelli che si alzano sull'impulso del momento"

      Esattamente il contrario invece!

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    4. Nella mia comunità c'era un tempo.(eravamo giovani) che si alzavano fratellini e sorelline ad ogni chiamata di kiko.
      Per finire non abbiamo mai avuto l'onore di regalare a Kiko né un sacerdote né una suora.
      Ci si alzava presi dall'impulso del momento "vocazionale", ma poi, dopo le partecipazioni alle convivenze o periodi estivi passati in convento..tutto è scemato come una bolla di sapone. Il nulla delle alzate vocazionali.

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  4. Mi spiego meglio.. Se io che sto maturando la decisione di entrare in seminario e sono nel cammino so già che ci sarà un momento in cui ci saranno le chiamate vocazionali. Allora che faccio, sfrutto questo tempo per pregare, per discernere su questa chiamata che sento ecc. So che è un tempo finito, quindi mi costringo a riflettere seriamente in questo tempo. Ecco cosa volevo intendere insomma.

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    1. Shadyx,
      buon onomastico a te!

      Ti ingarbugli sempre di più.

      Che logica ha il tuo discorso?

      Come fa una "chiamata" ad essere un "tempo finito che un giovane si dà per riflettere"?

      Quello se mai verrà dopo, presso 1 convento o con una direzione spirituale, con discrezione, come è stato detto.

      Oppure prima, come hai detto tu, se già stai maturando 1 certa decisione;
      non lo decidi tu e tanto meno persone estranee il tempo di questa maturazione .. se maturazione deve essere e non forzatura.

      Ma se già stai maturando tale decisione, vuol dire che la Chiamata (vera, quella di Dio) è GIÀ avvenuta ..

      .. allora a che serve la chiamata-sceneggiata di Kiko?

      La "chiamata" NC è 1 momento pubblico, estemporaneo, che avviene in mezzo al frastuono .. e coincide con l'esatto momento in cui Kiko pronuncia le 'sacre' parole: "chi sente che il Signore lo chiama si metta in piedi e venga sul palco" ..
      poi anche, l'ho sempre sentito aggiungere di far "veloce" ..
      si sa che per la buona riuscita di uno spettacolo, rispettare i tempi di programmazione è fondamentale.

      Ma cosa è più importante, la chiamata pubblica o il tempo che il giovane "si dà" per riflettere?

      Può esistere questo tempo senza "chiamata" ? Direi proprio di sì, visto che in monastero ci si va senza passare necessariamente per il palco di Kiko ..
      Allora, di nuovo, a che serve questa "chiamata"?
      A NIENTE di buono.

      L'unica chiamata vera, la fa il Signore .. nel cuore, nei fatti quotidiani, nel silenzio, nella preghiera, nei Sacramenti, nelle opere buone, nell'esempio di chi già è impegnato in una certa strada ..

      E mille possono essere le strade su cui il Signore chiama, non solo AUT - AUT (monastero o matrimonio).

      Di cosa ha bisogno il Signore per "chiamare"? Forse di Kiko che gli faccia da portavoce?
      Credi non sappia farSi sentire quando e come vuole?

      Se uno crede che il Signore voglia chiamarlo attraverso la bocca di Kiko, quando quest'ultimo dice "adesso!" allora è segno che la vocazione non ce l'ha.

      Ciò non toglie che uno possa sapere già di averla la vocazione e decida di "alzarsi" per motivi "famigliari" diciamo così (sto pensando a un giovane che ho conosciuto) ma in tal caso, si capisce dalle scelte successive che la sua era vera vocazione .. quando resiste alle indebite pressioni, rifiutandosi di entrare in 1 RM e chiedendo invece di andare nel seminario diocesano ; o come le suore del post, che si sono consegnate alla Regola di San Benedetto e sganciate dal CN.

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    2. Shandyx, caro fratello, ti chiedo scusa se oggi ti devo infastidire mentre sei occupato nelle tue profondità, ma sai che alcune cose vengono prima di tutto, perchè, coe hai detto tu, bisogna aderire al cammino per essere dei buoni soldati. Per cui, mettiamo al primo posto il Cammino.

      Ti ringrazio anticipatamente del lavoro che hai fatto e di tutto quello che farai in futuro.

      L'elicotterista, e il suo assitente mi hanno chiamato, hanno già caricato i viveri ( medicine, vivande, coperte, acqua, vestiti e altro, abbiamo messo anche un pò di legna per scaldarsi, perchè abbiamo saputo che il luogo non ha foreste nelle vicinanze) e mi chiedono chiarimenti. Vorrebbero sapere qual è il punto esatto dell'accampamento dei baraccati in Galilea, perchè hanno provato su Google Maps, ma sono un pò confusi, non riescono a capire dove lanciare di preciso. Se puoi dire loro se è quello il luogo, ti lascio i numeri e i nomi, l'elicotterista si chiama...
      Oro, loro, dicono che forse è questo il luogo:

      https://www.google.it/maps/place/Domus+Galilaeae/@32.9021651,35.5516613,40m/data=!3m1!1e3!4m5!3m4!1s0x151c22b0ffae1beb:0xc5a588dfcaff7c29!8m2!3d32.902209!4d35.5518008

      https://www.youtube.com/watch?v=QzspSXDU8oI&t=80s

      Ma non riescono a credere ai loro occhi, mi hanno detto: ma come fanno a vivere in quelle condizioni, così, vivono di stenti, di freddo, senza luce, senza acqua, metallo che diveta ghiaccio al freddo, e umidità. Mi hanno detto che gli pare impossibile che degli uomini riescano a vivere in quelle condizioni. Io gli ho detto di essere due uomini di poca fede, perchè dubitano dei veri cristiani, gli ho detto che è arrivato il periodo del vero cristianesimo ( gli ho raccontato che da Costantino in avanti la Chiesa era un inganno, poi Dio ha fatto sorgere la vera Chiesa, con l'avvento ...) perchè sono stato testimone, che lì, in quel luogo di martirio, ci siano dei grandi santi, e fanno tutto per il Signore, loro sono contenti di privarsi di ogni cosa per il Signore. Anzi, gli ho detto di mettere dentro all'elicottero della roba di poco valore, altrimenti la prenderanno e la butteranno nel lago.

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    3. +

      Caro Shandyx non so come ringraziarti per avermi data l'opportunità di poter svolgere questo immenso compito, di poter soccorrere dei bisognosi.
      E' proprio vero, si è avverata la Parola del Nostro Profeta:
      http://kairosterzomillennio.blogspot.com/2018/08/kiko-arguello-il-vangelo-dei-miserabili.html
      Guai a voi, perché accanto alla vostra decenza hanno gemito poveri uomini, oppressi dai pesi che erano di tutti.
      Guai a voi, perché cercando il vostro piacere avete condannato il giusto.
      Guai a voi sacerdoti ipocriti, che non siete entrati né lasciate entrare.
      Guai a voi sacerdoti e religiosi, ipocriti, che mangiate e ingrassate comodamente mentre due terzi dell’umanità soffre la fame.
      Guai a voi che avete reso tanto complicato il Vangelo che nessuno lo comprende.
      Guai a voi, teologi e sacerdoti, ipocriti, che elevate agli altari i santi che i vostri padri hanno ucciso, così testimoniate l’opera dei vostri padri.
      Guai a voi teologi e sacerdoti ipocriti che vivete in case buone e andate in macchina mentre il giusto che dite di imitare è caricato delle ingiustizie della società della quale siete i primi; in questo modo acconsentite alla sua ingiustizia essendo i primi a condannare il giusto.
      Guai a voi che divorate le case dei ricchi e quasi mai entrate nelle grotte dei poveri.
      Guai a voi che avete fatto voto di povertà per non mancare mai di nulla, mentre masse e masse di uomini sono sfruttati al vostro fianco non avendo neppure lo stretto necessario.
      Guai a voi che avete riempito la Chiesa di riti e prescrizioni dimenticandovi della lealtà e della giustizia. Ipocriti! Non entrate voi né lasciate entrare; dove sono i poveri, dove sono i miserabili, dove sono i miei fratelli più piccoli?
      Dedicato a tutti i disgraziati della terra; a tutti quelli che si sentono senza cammino e senza speranza; per loro questi poveri righi con tutto l’amore di un cuore che si sente debole.
      Alla maggiore Gloria di nostro Signore Gesù che Risuscitato in carne mortale intercede per tutti gli uomini. A Lui la Benedizione, l’onore e la Gloria. AMEN.

      Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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    4. Shadyx,
      tu prete?
      Morirei molto piu', volentieri ed in pace con Dio, piuttosto che rivolgermi ad un presbitero neocatecumenale, per I conforti religiosi del caso.
      Ruben.
      ---

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    5. Ma quale prete. Sono sposato e ho due figli.

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  5. Infatti, sono pochi quelli che si alzano sull'impulso del momento. Prima c'è una lunga preparazione. Già fin da piccolissimi vengono a sapere che il matrimonio dei loro genitori è stato salvato dal cammino e che loro stessi sono nati grazie ad esso. Continuamente i loro genitori denunciano come croce il proprio coniuge ed i figli, dichiarano di aver maledetto Dio e la propria vita. Hanno madri che hanno dovuto fare molti figli senza essere in grado di sostenere la vita come casalinghe e l'educazione di tanti ragazzini. Quando vengono portati in comunità, vengono a sapere che è Dio a volere questo che, fra l'altro, è il modo migliore di vivere, essendo tutte le famiglie dei loro compagni di scuola a rischio delle peggiori disavventure per il fatto di non essere in cammino.
    Anche tutti gli altri adulti della comunità dicono di vivere eroicamente l'essere sposati ed avere famiglia come una croce insostenibile.
    Così pure ripetono loro i padrini del dopocresima in sei anni di "educazione" Neocatecumenale, nel caso i loro genitori non fossero stati abbastanza espliciti, presentando se stessi come schiavi Delle proprie pulsioni e potenziali traditori e abbandonatori della famiglia senza il cammino. Entrano in comunità e vedendo loro coetanei fidanzarsi con ragazze/i del cammino e sposarsi giovanissimi, senza un lavoro, senza autonomia, e subito cominciare ad avere figli e a prendere sulle spalle la croce che un Dio crudele ha previsto per loro, fra difficoltà materiali e spirituali enormi.
    Durante i pellegrinaggi, se loro stessi non sono fidanzati e in procinto di sposarsi, vengono adocchiati da catechisti talent scout che aprono parole per loro e gli spiegano cosa Dio vuole da loro... perché se non si sposano prematuramente, l'unica altra possibilità è il sacerdozio e/o il monastero. Dovendo continuare a stare in cammino per tutta la vita, alla fine optano per queste soluzioni e, alla prima chiamata, si alzano, la maggior parte di loro per perdere anni di vita senza poter capire mai la propria "vera" vocazione.
    Sì, c'è una lunga preparazione prima delle alzate.

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  6. @Shadyx

    purtroppo non è così. nei cosiddetti pellegrinaggi per giovani che il CN organizza, durante tutto il viaggio ti viene fatto un mezzo lavaggio del cervello affinchè o tu, entro la fine del pellegrinaggio trovi ragazza/o, esclusivamente del cammino ovviamente, oppure veda tutto ciò come dio che ti chiama ad "altro". Ti assicuro che la libertà del singolo non c'è, perché, proprio per la mancanza di discrezione, ci si sente costretti a non deludere chi ti sta accanto, i tuoi "fratelli" o genitori o il responsabile del pullman che "spezza la parola", il quale a sua volta non può deludere i responsabili della regione, che a loro volta non possono delude i responsabili delle nazioni, che a loro volta non possono deludere Kiko, che, in ultima istanza, non può deludere se stesso.

    Se è vero ciò che dici e la chiamata è autentica e soprattutto da parte di Dio, prova a chiedere a uno di questi giovani se accetterebbe di entrare in un seminario non RM. In pochissimi casi otterrai una risposta affermativa.

    Samuel Beckett

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  7. Ehi!Shandyx! Ehi! Shhh!shh! Non ti far sentire da quelli del Blog, poveretti, che illusi, calunniano, ma secondo me non lo fanno apposta, sono proprio degli illusi. Siccome dobbiamo operare la carità, specialmente verso il nostro nemico, ti ricordi il passaggi di Nabucodonosor, che si fa 1500 anni dopo il passaggio di Caino, ti ricordi di questo passaggio. Per cui se ricordi, dobbiamo voler bene al nemico, e se questi vengono a sapere questa cosa, poveretti rimangono traumatizzati.

    Ora te la facio vedere.

    Questo è l'indirizzo, guarda attentamente, specialmente mentre avviene il martirio totale a 7.04 circa ( è una strage, sangue a tutte le parti, urla, pianti, dolore)( oh! Se sei sensibile non le vedere le immagini, potresti non dormire per un mese):

    https://www.youtube.com/watch?v=AnfFkNIHpiI

    Shandyx! Shandyx! Cosa è in confronto il martirio di San Policarpo, l'attentato a Giovanni Paolo II, il martirio di Santa Lucia, il martirio di Sal Gennaro e tanti altri. Cosa sono questi in confronto a quel martirio che puoi vedere in quel video. E' nulla! Infatti ricordi le parole dette, che puntualmente si son avverate, ora te le rimetto:

    https://www.youtube.com/watch?v=msBWVYzTHVI&t=4544s

    minuto 1.15.21 fino a 1.15.46.

    Shandyx non far sapere questa cosa a sti poveracci, altrimenti potrebbero fare gesti insensati per la delusione. Poi, piano piano lo dicia1mo, ma un pò alla volta, le loro menti sono sono preparate a tanta luce.

    Ti saluto con affetto e riconoscenza per la tua cara amicizia nella verità.

    Pace ai figli della Pace. Dio è la Pace.

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  8. Vorrei dire che quella immagine delle Suore Francescane dell'Immacolata è una meraviglia di dolcezza, santità, splendore in Gesù, fede... sono veramente commosso, da piccolo peccatore, mi si gonfia il cuore. Magari ce ne fossero di queste sorelle! Grazie a Dio per colore che SUL SERIO rispondono alla VERA vocazione!

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  9. Grazie Isaia per i filmati che ci fanno capire la profondità del martirio subito dai nostri ingiustamente perseguitati fratelli neocat!
    Non vorrei però che perdessimo di vista la storia del thread di oggi. Stiamo parlando delle famose vocazioni neocat, in particolare di suore che venivano allontanate dalla regola del proprio fondatore (San Benedetto, non Kiko) per diventare delle servitorelle degli itineranti kikiani in Olanda.
    Pur essendo nate e cresciute in cammino, queste suore si sono ribellate ed hanno vissuto la dispersione, trovando per fortuna, questo è il lieto fine, accoglienza nella Chiesa.
    Questa vicenda è emblematica del rispetto che Kiko nutre per i veri carismi della Chiesa: cioè NESSUNO, anzi, odio, disprezzo, desiderio di distruzione ed annullamento per far prevalere il proprio falso carisma.

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  10. Negli anni, con pazienza, l'abile Kiko e i suoi scagnozzi hanno provveduto a soppiantare le abitudini liturgiche delle religiose benedettine con le orride invenzioni dei due spagnoli - canti kikiani grattugiati a chitarrelle, convivenze con giri d'esperienze, liturgia delle ore à-la-Kiko - coadiuvati in ciò dai preti che svolgevano servizio all'interno del Monastero (tutti provenienti anche loro dal Cammino, Seminari Redemkikis Mater) e da Vescovi da decenni al servizio indefesso di Kiko (presuli di Fermo e Macerata).

    Non so ma questa storia raccontata mi ricorda il Cuculo, non so se sapete come cresce i suoi piccoli.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Cuculus_canorus

    Ma, siccome, sotto sotto, le sorelle sono figlie di Dio, ecco che è accaduta la cosa contraria, il Cuculo è stato buttato fuori dal nido. Praticamente la madre dell'altro nido si è accorta dell'intruso.

    In poche parole, pensava di inserire un suo uovo, ma ha inserito le uova di altri nei rispetivi nidi. Non si dice, specialmente nel lor ambito, Dio ha il potere di scrivere sulle righe storte.

    Pace ai figli della Pace.

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  11. È un po' fuori argomento, forse, ma a dimostrazione dei mille atti ipocriti attraverso i quali, fingendo devozione, la si corrompe e deforma, ho notato che , in una Eucaristia solenne alla Domus nel 2004, presbitero e altri concelebranti vanno a riporre la pisside nel Tabernacolo.
    Mi chiedevo: cosa hanno risposto? I pezzettini di pane azzimo sbriciolato rimasto, che già il giorno dopo è immangiabile? Normali particole benedette e non consumate?
    In secondo luogo: si prevede che il sacerdote riponga le particole avanzate nel Tabernacolo: perché i Neocatecumenali hanno orchestrato una processione in cui prima di tutto nel Tabernacolo a due piazze hanno riposto il Vangelo?
    E, dato non secondario: durante questa solenne processione Kiko canta: "Le tue parole Signore sono Spirito e vita".
    Che cosa stava onorando con il canto? La riposizione di Gesù o di un libro?
    Chi non ha mai visto il video, può verificare a questo indirizzo.
    Per tornare in tema, chi stravolge in questo modo l'onore dovuto a Cristo presente realmente nelle Sacre Specie, non si ferma dinanzi a nulla.
    Il video è tutto interessante, anche quando Kiko racconta che sul terreno della Domus avrebbero voluto costruire qualcosa di più piccolo, ma il "sensum fidei" dei fratelli del Cammino con le loro offerte ha permesso la costruzione dei quel mausoleo, che, alla loro morte, avrebbe ricordato coloro che, prima della creazione del mondo, erano stati scelti per avviare il cammino Neocatecumenale.
    Insomma, un mausoleo ai santi fondatori costruito a suon di "spremiture" e debiti imposti alle comunità del Cammino.

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. @ Samuel Beckett delle 16:19

    Hai colto un punto molto importante che esprime l'uso delle vocazioni nel cammino che comporta l'abuso della "libera" scelta dei giovani, la sua strumentalizzazione ai propri fini.

    I giovani si alzano perché sentono una chiamata che è per loro, in libertà? Questa la teoria.

    Come tu spieghi bene - mi riaggancio al commento di Valentina che ci spiega come la predisposizione vocazionale indotta nasce con i "figli del cammino" che hanno già nella culla in dono la "predestinazione" - ultimo atto di pressione psicologica, risolutivo direi, è che il giovane sente di NON POTER DELUDERE i genitori neocatecumeni, i responsabili, i catechisti...su su fino al sommo Kiko. Destino già segnato, insomma.

    Kiko non ha agito partendo dalle vocazioni che maturavano "spontaneamente" nel cammino.
    Mi viene da pensare alle storie dei santi. San Francesco, non ha mai fatto proselitismo, mai ha pressato nessuno, neanche Chiara. Anzi, quando si vide circondato da tanti che volevano seguirlo sempre più numerosi esclamò con sgomento: "Cosa faccio ora con questi!"
    Prima di morire li lascio liberi di elaborare la Regola, per se scelse la solitudine e il ritiro all'Averna, dove tutto era nato (tipo Kiko che se ne torna bel bello alle baracche).

    No, nel cammino non è così!
    Ho sentito io Kiko, con le mie orecchie, dire ai suoi luogotenenti: "Per la prossima convivenza mi aspetto da voi 300 ragazzi pronti per entrare in Seminario".
    Poi pressava gli itineranti uno ad uno: "Dalla tua zona mi aspetto almeno 20 giovani"
    Ovviamente ognuno si attivava come poteva. Potevano mai presentarsi in convivenza con uno o due soltanto?
    Gli ultimi incontri nel Centro Vocazionale erano un autentico strazio. Le forzature erano palesi. Gli argomenti che si portavano per convincere infine inascoltabili (ve li risparmio).

    La verità era una sola.
    Non si partiva dalla storia che il Signore rimarcava.
    Si partiva dal progetto che si teneva già in mente.
    I Seminari nascevano dovunque come funghi e bisognava abitarli di ragazzi, se no a che servivano mai?
    Un mondo a rovescio.
    Poi Kiko continua a ripetere:
    " io non so nulla, cosa Dio vuole da noi, tutto sorprendente! Dio ci mostra il cammino, ci stupisce ogni volta....ma come, Signore! Davvero questo tu vuoi da noi? Siamo increduli, davanti ai miracoli, alle meraviglie, ogni giorno....chi siamo noi? Signore? Chi siamo noi? Che Tu fai tutto questo con noi!"
    Un attore nato, senza dubbio!

    Pax

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  14. Un attore nato, com'è vero, sopratutto un mitomane bugiardo matricolato.
    Conosco un pochino la storia di Spello, terra di Giorgio Filippucci, e poi di Pino e Beatrice Manzari.
    Anche là, uno dei monasteri più famosi e antico delle clarisse è stato gradatamente occupato dai Kikos. Nel 1994 vi andai in pellegrinaggio insieme a coetanei del cammino.
    Là è stata la severa regola francescana a impedire a Kiko di mettere la sua bandierina, il terremoto del 1997 ha fatto il resto.

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  15. Non capisco....ancora questo soggetto viene ospitato nel blog, ha il solo scopo di far deviare da tematiche troppo brucianti su discorsi inutili, in altri blog il moderatore blocca chi è fuori tema.....qui si sta parlando di un monastero depredato, distrutto, sfregiato, snaturato, usato per propri scopi e abbandonato......quindi ? Bravo Kilo ?

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  16. La storia di queste suore sembra l'archetipo di tante storie che si ripetono per il mondo tra i fratelli del Cammino. In tanti hanno messo e continuano a mettere, con sincera vocazione e sincero amore, la loro vita o il loro tempo a disposizione della Chiesa, come sacerdoti, diaconi, ministri staordinari, lettori... con scelte di vita consacrata o di semplice servizio alla pastorale della parrocchia.
    Poi scoprono che quel Cammino che inizialmente il Signore aveva usato come leva per la loro "chiamata", pian piano diventa un fardello di ostruzionismo, intromissioni, ingerenze, disubbidienze alla Chiesa.
    La cosa può andare avanti anche per anni, fin quando c'è un momento che con molto clamore - o più frequentemente nel silenzio - girino i tacchi e come per queste suore scelgano di seguire la Chiesa.

    Etneo

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  17. ..qui si sta parlando di un monastero depredato, distrutto, sfregiato, snaturato, usato per propri scopi e abbandonato......quindi ? Bravo Kilo ?

    Sono d'accordo. Il post di B.P.S. va riletto con attenzione. Ognuno di noi fuorusciti può poi scrivere e confermare con la propria esperienza perché, mutatis mutandis, le dinamiche Made in Kiko sono sempre noiosamente, ma purtroppo dolorosamente, SEMPRE LE STESSE a tutti i livelli del cammino.

    Dice bene Etneo che la cosa può andare avanti anche per anni - confermo tanti! - fino a che, alla fine, non c'è scelta. Se scegli di seguire la Chiesa devi lasciare per sempre loro.
    Tante volte con clamore e ricadute varie poiché questa gente, per limitare la ricaduta negativa per loro, ricorrono al ricatto, alla calunnia, alle minacce ai blandimenti...
    Quando riescono preferiscono farti scivolare nell'oblio in modo indolore PER LORO....e ti avvolgono nel silenzio.
    L'esempio di queste suore ci dice che se si è vissuto a lungo in strutture consolidate da secoli nella Chiesa e ci si è nutriti alla Fonte sana della dottrina non ci sono dubbi su quale sarà la scelta finale.
    Consiglio a chi si è formato solo nel Cammino di leggere il Magistero della Chiesa, i documenti dei Papi soprattutto sulla liturgia e la dottrina e il Culto alla Vergine Maria, vite di Santi e cercarsi un santo padre confessore. Facendo riferimento magari a qualche Monastero o Convento dove assistere di tanto in tanto almeno a Luturgie ben fatte.

    Pax

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    1. Scusate ma devo aggiungere una cosa importante.
      Anche se risaputa.
      Fabio Rosini fu messo da loro di fronte al bivio, forte del suo peso Kiko, che al giovane Fabio "lo aveva cresciuto", impose una scelta, mise l'aut aut e Carmen urlava: "insomma! Vuoi obbedire al Vescovo o a noi!"
      PERCHÉ QUESTE DUE OBBEDIENZE CONFLIGGONO IRRIMEDIABILMENTE? Tanto da mettere le coscienze in questi drammi? Posso assicurare che Rosini soffrì molto queste aggressioni violente e gratuite da parte di Kiko e Carmen a cui era legato sinceramente essendo cresciuto nel cammino e a cui voleva bene. Aggressioni che subì in pubblica assemblea, esposto al ludibrio degli itineranti. Certo Kiko e Carmen, per la visibilità che aveva Fabio, poi a Roma con Ruini..come nascondere? Non avevano altra scelta e dovevano anche dare una linea chiara a tutti i presbiteri nc. specie se giovani e ordinati nei R.M.. Vitale tenerli SOTTO saldamente: tante risorse economiche e umane investite per poi donarli così - gratis - alla Chiesa che ne facesse quello che voleva, lasciando all'itineranza le briciole?
      Di Fabio si è saputo tutto. Era inevitabile!
      Ma quanti presbiteri sono finiti nel buco nero? Nel dimenticatoio, dopo aver tentato di distruggerne anche la memoria. Che bastardi!

      Passando al posto odierno:
      Ricordo tanti anni fa nelle convivenze itineranti si parlava di questi progetti portati avanti con i Monasteri.
      Il titolo di questo intrigante capitolo poteva essere
      PIANO PIANO ME NE VADO!

      Ma vi risulta che Kiko abbia poi raccontato in pubblica assemblea com'è andata a finire? Facendo magari autocritica? Analisi di settore, per capire dove si è sbagliato? ma dimenticavo, scusate!, questi non sbagliano mai.
      Di quello che li riguarda
      Tutto attribuiscono al Signore
      Miracoli impressionanti!!! Sempre e solo in loro favore. Che Dio strano il loro dio!

      Come fanno a raccontare queste verità?
      queste storie di ordinarie caz...te neocatecumenali portate a compimento da loro - il Signore non c'entra niente - senza nessuna ispirazione dall'alto, farina del loro sacco, senza alcun tentennamento.
      Ma forse si sentono infallibili? Sono loro stessi dio?

      Prima si vantano dei loro arditi progetti, poi all'improvviso NON NE PARLANO PIÙ.
      Dopo che per convivenze e convivenze ti hanno rotto la testa, il progetto Monasteri/rinnovati/dal cammino sparisce nel nulla trascinandosi dietro suore e vocazioni risucchiate dal gorgo infernale.

      Finisce sempre così quando le cose vanno a finire male secondo il loro punto di vista.

      Non ne parlano MAI PIÙ.
      Nessuno dei partecipanti osa chiedere notizie.
      Tutto è sempre così NELLE CONVIVENZE ITINERANTI (tanto costose e tanto inutili PURA PROPAGANDA)

      Kiko, per impedirti di pensare e connettere il cervello, scende in assemblea e appena al microfono alzando le braccia grida.
      Benvenuti fratelli! Animo, corajo, il Signore viene con noi, cominciamo, andiamo a raccontarvi i miracoli impressionanti...pronti ad andare dietro al Signore da ogni parte!!!
      Corajo siamo sul carro di fuoco dell'evangelizzazione, una vita impressionante, meravigliosa, dietro al Signore.....

      E vai Kiko! Tutto con te, tutto in tuo favore! Tutto in tua funzione. Per tutti gli altri un destino doloroso e pieno di fatica e infine l'oblio.

      Pax

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    2. Coraggio Pax, sta franando tutto, non dovremo aspettare ancora molto.
      Mi impressionava il discorso dello "schema Ponzi" inserito nell'altro Post, cavolo se calza a pennello sulla "contabilità" cnc. LAcosa interessante è che praticamente è scientificamente provato che quello schema collassa sistematicamente, è solo questione di tempo, e nel cnc il tempo mi sembra agli sgoccioli.
      Rimane lo sgomento di tanti anni "buttati" tante energie "sprecate", e anche di tante scelte "scellerate" di cui oggi paghiamo le conseguenze.

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  18. "Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto miracoli nel tuo nome? Io però dichiarero' loro: Non vi ho mai conosciuti: allontanatevi da me, voi operatori di iniquità " (Mt 7, 21-23).
    Quello che sconcerta per noi cristiani di quarta fascia è che gli effetti di questi operatori di iniquità siano gli stessi di chi iniquo non è

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  19. Posso comunque dire che... io sono stato a pienza, nel monastero di suore di calusura, dove penso si trovino oggi queste sorelle e tutte quante mi han parlato bene del cammino! veramente! non sono a favore o contro, dico solo quello che ho sentito recentemente di persona.

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    1. Come Rosini... e' solo per non essere perseguitate ancora di piu' dal cammino....

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    2. E sono ben felice che si siano comportate in questo modo, con prudenza. Sono suore, il loro compito è pregare, confortare, servire Dio. In fondo sono felice che abbiano recuperato la loro dimensione sospesa fra terra e cielo, invece dell'attivismo neocat. Quanto bene fanno alla Chiesa le suore di clausura! Ciò di cui avrebbe bisogno il mondo ferito e anche io, personalmente.
      Dio le aiuti! La loro battaglia non è contro le creature di sangue e di carne ma contro gli spiriti del male che abitano le regioni celesti!
      Cosa che Kiko non ha capito.

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  20. Un altra cosa.. fuori tema. sto seguendo questo blog da pochi giorni quando riesco, e noto un certo "disprezzo" verso questo cammino neocatecumenale.. mi domando perchè. voi ne avete fatto parte tutti quanti, per parlare in un modo così, a mio parere, crudele...
    ma poi, più importante e che mi interroga di più: Il cammino è stato riconosciuto anche da papa francesco e da altri papi prima di lui. immagino voi siate fratelli all'interno della chiesa, detto questo, non capisco perchè, se lo ha accettato il papa, che ricordiamo, è il primo discepolo di dio, e che ha di sicuro più discernimento di tutti noi, se ha trovato un motivo per apprezzarlo allora forse un motivo e un qualcosa di vero c'è.. no?

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    1. ....Il papa ha accettato il cammino ma non gli abusi del cammino....

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    2. Parlo per me e non per gli altri, da parte mia il "disprezzo" è TOTALE, se vuoi sapere il perché, continua a fare quello che dici di aver iniziato da pochi giorni, continua a LEGGERE gli articoli e anche continua pure a INTERROGARTI .. è così che si capisce la verità, se uno è interessato a capirla.

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    3. Pensa nei secoli a quante poverette sono andate mei conventi murate vive senza vocazione. ma qui internate per le ragioni piuù varie.
      Dove ha eserciato il famoso discernimento il loro direttore spirituale al fine di impedire che si realizzase questa crudele "ergastolazione" di bambine?
      Anche qui il mio disprezzo è totale, tu sei libera, loro no.
      Sono morte prigioniere disperate con le loro nevrosi e psicosi.

      Pecorella scappata (non smarrita)

      PS Se vai al museo Canonica trovo un'efficace rappresentazione della gioia di una novizia che prende i voti

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    4. Questo succede quando una realtà che dovrebbe portarti a Cristo, ti porta dappertutto meno che verso Cristo.
      Anche io come Roberta sono contro il cammino neocatecumenale perché ha tentato in tutti modi di rovinarmi la vita a me è alla mia famiglia.
      LUCA

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    5. ma poi, più importante e che mi interroga di più: Il cammino è stato riconosciuto anche da papa francesco e da altri papi prima di lui. immagino voi siate fratelli all'interno della chiesa, detto questo, non capisco perchè, se lo ha accettato il papa, che ricordiamo, è il primo discepolo di dio, e che ha di sicuro più discernimento di tutti noi, se ha trovato un motivo per apprezzarlo allora forse un motivo e un qualcosa di vero c'è.. no?

      Anche noi siamo stati riconociuti dal Papa, e in particolare da Dio, cioè Gesù Cristo, perchè andiamo a Messa e ci dona la Sua Vita con il Suo Santissimo Corpo. Ci siamo chiesti anche noi, mentre eravamo lì dentro, il perchè di quell'odio. Eppure siamo riconosciuti e approvati.
      Potresti risponderci tu, e dirci il perchè. Forse sai più di noi.

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    6. maximilian54 ti metto un fatto, di grandissimo amore al prossimo, così ci spieghi a tutti, del blog, e non, il perchè di tanto amore:

      [...quel che è particolarmente grave, è il fatto che quel prete (uno dei Dodici Cefa di Kiko) mi ha "espulso" anche dalla Chiesa Cattolica, urlandomi - di fronte ai fratelli e le sorelle del Cammino - «nel nome di Gesù, figlio di Davide, io ti espello! Demonio, esci da questa santa assemblea!»


      Drammatico! In quel momento riuscii a rispondere solo che avrei fatto visita al mio vescovo - allora era il cardinale Rouco Varela - ma quel prete cominciò a ridere rumorosamente: «vai… va' pure… tanto sono stato appena a pranzo con Rouco oggi, vai, corri a cercare Rouco per dirgli tutto!»]

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    7. Il Cammino è stato sgridato da papa Francesco (vedi discorso del 1° febbraio 2014, passato alla storia come "Tre tirate d'orecchie a Kiko e Carmen").

      Quando vai dal medico e il medico ti dice: "a parte il grave peggioramento del grosso tumore, stai benone", cosa fai? Gioisci per quello "stai benone" ignorando il resto? Rispondi al medico che sta parlando in modo "crudele"?

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  21. SHADYX:

    stai descrivendo l'UTOPIA che ti sei costruito.
    E' bello essere idealisti, purché si mantengano i piedi per terra.
    Il cammino che tu immagini non esiste nella realtà, Se i progenitori non avesse peccato, forse sarebbe esistito nell'Eden.

    La realtà è diversa: te lo confermano i tanti ex che scrivono qui e te lo confermo anche io che ho conoscenti nel Cammino.
    Le alzate vocazionali non sono affatto frutto di meditazione. Non dico che sono tutte improvvise. Molte sì, ma alcune no.
    Non sono però meditate, come non sono meditati i matrimoni e la genitorialità.
    Non c'è discernimento, ma solo l'esigenza di essere approvati. Parlo naturalmente in generale, perché casi singoli particolari sono ammessi.

    Kiko non lo devi interpretare. E' un uomo certamente ignorante, ma tutt'altro che stupido. E' furbo e ha un'istinto incredibile, animalesco. Ma non ha un pensiero così raffinato da poter essere interpretato.
    Quando dice che il peccato è necessario, ritengo che voglia dire esattamente questo: che il peccato, per lui, è NECESSARIO.

    Ma alla fine se uno vuole credere quello che più gli piace, può farlo.
    Proprio ieri ho seguito su you tube un documentario di protestanti americani fondamentalisti che tentavano di dimostrare scientificamente che la Terra è piatta. All'inizio ho pensato che fosse uno scherzo...
    Per cui continua a credere in Kiko in modo "critico"... tanto domani sera ti comunicherai seduto e forse qualche frammento del Pane consacrato ti cadrà a terra...

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  22. Maximillian:

    non ce l'abbiamo col Cammino perché è approvato, ma perché non si attiene a ciò che è stato approvato.
    Non rispettano le regole ecclesiastiche, ad esempio nelle loro liturgie il sacerdote consacra una pagnotta invece delle ostie, cosa PROIBITA.

    Kiko dice molte eresie e quando la Santa Sede ha corretto i suoi errori, ha fatto buon viso a cattivo gioco, ma ha continuato a fare le catechesi sui suoi vecchi appunti zeppi di errori.

    Nelle loro confessioni pubbliche sono fissati sul sesso e FORZANO LE COSCIENZE (cosa proibita) a rivelare i loro peccati davanti a centinaia di persone, dando scandalo anche ai più giovani.

    Hanno distrutto famiglie mettendo le esigenze della comunità davanti a quelle della famiglia, hanno distrutto psicologicamente persone, tutt'ora stanno proteggendo dei pedofili e stupratori.

    Dicono che la Chiesa li approva lasciando intendere che li approva anche quando disubbidiscono e dicono eresie.
    Sono dei protestanti di fatto (male minore) che, però, si ostinano a dirsi cattolici (male peggiore), e questo ci fa "imbestialire". Siamo un po' come gli ex internati dei lager o chi ha visto cosa accadeva anche senza essere un internato, e non possiamo non far sapere al mondo.

    Che ci siano anche cose buone non può farci tacere su quelle cattive che, cosa peggiore, vengono accuratamente e sapientemente nascoste.

    Spero di essere stato chiaro.

    RispondiElimina
  23. Maximilian
    aggiungo la mia riflessione (ex nc dopo 33 anni di cammino, arrivata alla tappa del rinnovo delle promesse battesimali con consegna della veste bianca):
    il cammino si pone come chiesa parallela senza nessuna possibilità e volontà di confluire nella vera Chiesa Cattolica Apostolica. Magari si applica ssero gli statuti!! Il Papa è prudente quando parla perché ha davanti migliaia di piccoli camminanti in buona fede. Usa invece parole chiaramente comprensibili e di correzione paterna per gli "iniziatori" che vengono disattese sistematicamente. Esempio è il giubileo dei 50 anni del cammino di questo maggio a Tor Vergata. Se leggi il discorso di Papa Francesco neppure una volta ha nominato i fondatori Kiko e Carmen, si rivolge sempre ai piccoli camminanti. Ora, il chiamare qualcuno per nome è segno di riconoscimento e di voler entrare in relazione con chi viene chiamato. Nella storia della salvezza, antico e nuovo testamento, è pieno di esempi di questa relazione nominale, la stessa che Dio ha con ciascuno di noi: ci chiama per nome.
    Lascio questo spunto di riflessione sul "riconoscimento" del cammino e dei suoi fondatori.
    Aggiungo un'ultima cosa riguardo l'assoluta impossibilità di congiunzione con la Chiesa: tutte le iniziative diocesane di formazione per laici, catechisti, famiglie, fidanzati (ce ne sono davvero tantissime) non vengono riportate all'interno della comunità. Sei lasciato volutamente nell'ignoranza, ti deve bastare quello che ti portano i catechisti e partecipare solamente alle attività del cammino.
    Ultimissimi esempio, che può far luce sulla volontà di mantenere "ignoranti" i camminanti, è questo fatto del quale sono testimone diretta. Nella mia parrocchia, una comunità avanti nel cammino, autonomamente organizzava un piccolo pellegrinaggio, di un paio di giorni, in luoghi della penisola ricchi di spunti artistico-storici-religiosi unendo così cultura-convivialità-spiritualita' a beneficio di tutti.
    E'durato pochi anni perché quando i catechisti lo hanno saputo (ed immagino il rincorrersi di chiarimenti fino al vertice a Roma) lo hanno proibito. Ulteriore spunto di riflessione...

    Alice de'

    RispondiElimina
  24. Grazie Alice della tua preziosa testimonianza!

    RispondiElimina

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