venerdì 14 maggio 2021

Istituzione del ministero laicale di Catechista. Solo noi kikatekisti abbiamo le carte in regola. “Chi come noi?”. Da Motu Proprio a Motu Loro.

Il giorno 10 maggio dell’anno 2021 «MOTU PROPRIO» di Papa Francesco "ANTIQUUM MINISTERIUM" di Istituzione del ministero laicale di Catechista.

Con questo atto Papa Francesco ha istituito il ministero laicale di Catechista:

- A breve la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti provvederà a pubblicarne il Rito.  

- Alle Conferenze Episcopali il compito di “rendere fattivo il ministero di Catechista, stabilendo l’iter formativo necessario e i criteri normativi per potervi accedere, trovando le forme più coerenti per il servizio che costoro saranno chiamati a svolgere conformemente a quanto espresso da questa Lettera apostolica”.

 - I Pastori riconoscano ai fedeli “i ministeri e i carismi propri, in maniera tale che tutti concordemente cooperino, nella loro misura, al bene comune ”.

- “Il discernimento dei doni che lo Spirito Santo non fa mai mancare alla sua Chiesa sia per loro il sostegno dovuto per rendere fattivo il ministero di Catechista per la crescita della propria comunità”.

 

La Chiesa invia, i katekisti hanno fatto discernimento



Si palesano vari elementi che potrebbero aprirci alla speranza.

Alcune semplici considerazioni si impongono: Il Papa ha lasciato, potremmo dire, la patata bollente ai Vescovi, ma ha anche dato un'arma a chi la voglia usare.

“Invito, dunque, le Conferenze Episcopali a rendere fattivo il ministero di Catechista stabilendo l’iter formativo necessario ”

Il termine "iter formativo" fa capire che la gerarchia ecclesiale si è accorta che troppi catechisti sono ignoranti o addirittura eretici e pertanto, per "potervi accedere" (sottinteso: non si diventerà catechisti di propria volontà, non è mica un passatempo per chi ha tempo da perdere) occorrerà una formazione.

Formazione che i cosiddetti "catechisti" del Cammino non hanno: infatti, non appena un cosiddetto "catechista" kikiano comincia a prendere coscienza di qualche verità di fede, a volte anche soltanto l'eco di un versetto biblico, ha già un piede fuori dal Cammino. I cosiddetti "catechisti" che abbandonano il Cammino sono proprio quelli che erano convinti di dover compiere l'opera di Dio e perciò, quando il Cammino cozza contro l'opera di Dio, abbandonano il primo pur di poter continuare a promuovere la seconda. (by Tripudio)

Queste le parole del Papa:

“Questo ministero possiede una forte valenza vocazionale che richiede il dovuto discernimento da parte del Vescovo e si evidenzia con il Rito di istituzione. Esso, infatti, è un servizio stabile reso alla Chiesa locale secondo le esigenze pastorali individuate dall’Ordinario del luogo, ma svolto in maniera laicale come richiesto dalla natura stessa del ministero.”


In un certo senso questa chiara investitura papale potrebbe inchiodare i Vescovi alle loro responsabilità. 

Fino ad ora la Chiesa è intervenuta ben poco sulle “dinamiche” del Cammino, non avendo potere gerarchico sui laici. Invece ministerializzando i laici, i Vescovi possono avere il reale controllo sulla loro attività. 

Se non lo faranno ancora una volta, sarà un'occasione persa. L’ennesima!

Già fissare delle regole comuni per tutti i Catechisti Laici della Chiesa Cattolica è di per sé un argine a libere interpretazioni e autoinvestiture. Le varie Conferenze dei Vescovi devono stabilire corsi di formazione adeguati e fissare norme che regolino l’accesso al ministero neoistituito.

Kiko designa, il Vescovo invia

Molte volte abbiamo parlato dell’ampio margine di arbitrio di cui godono i catechisti del Cammino che vengono inviati (e dunque legittimati) unicamente dagli Iniziatori (acronimo: Kiko/Carmen/Cammino) nel rispetto della scala gerarchica da essi stabilita, che contempla gli Itineranti di Regioni e di Nazioni, i Responsabili di zona (una o più Diocesi, Città, sezioni di Città, N numero di Parrocchie). Questa la “successione (o catena...) apostolica neocatecumenale”.
Il Catechista del Cammino è inviato da Kiko, risponde del suo operato a Kiko, deve fedeltà a Kiko e obbedienza cieca a Kiko. Questo l’assioma non contestabile. (1)

In costanza di questa prassi tollerata, metabolizzata e digerita dalla Chiesa ormai da decenni di che “corsi” vogliamo parlare? Di quali regole o norme? E i neocatecumenali lo sanno meglio di noi. E ne approfittano.

Ad onta degli spiragli di speranza profilati e per essere onesti fino in fondo è più facile prevedere che, come sempre fino ad oggi, i neocatecumenali se la rideranno alla grande anche questa volta.

Voglio fare una simulazione, mettendomi dalla loro parte, avendo frequentato per 30 anni il C.N.. Mi par di vederli e sentirli. Sono abbastanza scontati. E’ facile leggere con i loro occhi. Basta riprodurre quello che hanno sempre fatto mettendosi a confronto con la parola della Chiesa. Quando la parola della Chiesa riguarda in particolare il loro “carisma”. E cosa li tocca di più che la decisione di promuovere, accanto ai ministeri del Lettore e dell’Accolito anche quello di Catechista?

Mi par di vederli! Di certo faranno come sempre hanno fatto anche con questo Motu Proprio. Rassicurati dai loro trascorsi, fiduciosi nel presente e speranzosi in un radioso futuro.

Essi ripeteranno a loro discolpa: “Ci ha sempre inviato il Vescovo!”. E anche questo è vero. Kiko è stato attento sempre a organizzare una “Eucarestia di invio” ogni anno sociale di evangelizzazione, ogni partenza di famiglia in missione, ogni missio ad gentes o nelle piazze. Perfino singole equipe di catechisti, ogni volta che si recano ad “aprire il Cammino" in una nuova Parrocchia, vanno ad inginocchiarsi davanti al Vescovo per essere “inviati”.

Ma l’equipe chi le compone? Chi fa “discernimento” sulla idoneità dei singoli catechisti che le compongono? Quali sono gli “esami” che devono superare a dimostrazione di aver seguito quali “iter di formazione”? Ed ora i Vescovi, di punto in bianco, metterebbero il becco nelle loro faccende? Metterebbero un punto a tutto questo per esaminarli loro stessi? Per prendere in mano – cosa che avrebbero dovuto fare da tempo - una volta per tutte la situazione? Si preoccuperebbero personalmente della loro formazione? Per esaminarli ben bene, alla luce del Catechismo e della Dottrina della Chiesa Cattolica? E valutare cosa e come predicano?
Ma se le Congregazioni in venti anni non sono venute a capo neanche dei testi (mamotreti) prodotti dal Cammino!

Certo, se il Papa nel Motu Proprio avesse fatto esplicito riferimento al Catechismo della Chiesa Cattolica come base del percorso di formazione sarebbe stata cosa buona. 

Ma anche su questo la banda kikiana ha la risposta bell’e pronta: “il Direttorio catechetico del Cammino è tutto corredato dagli articoli del Catechismo”. È vero che sul blog abbiamo dimostrato che gli articoli del Catechismo sono stati inseriti nei mamotreti non a corredo degli stessi, ma piuttosto a correzione e rettifica di un testo così aggrovigliato ed esperienziale da risultare non emendabile.

Così i loro mamotreti sono rimasti nella buona sostanza inalterati, le note non le legge nessuno e loro mai hanno invogliato i catechisti a leggerle per prepararsi a riportare la predicazione di Kiko e Carmen secondo Direttorio secretato in Vaticano. Non rinunciano certo alla loro “ispirazione”!

Nel Motu Proprio tutto questo c’è, ci sarebbe eccome. 

Ma aspettiamo di vedere quale Vescovo avrà la forza di riappropriarsi del suo ruolo, piuttosto che continuare a fare il figurante di un copione scritto da altri. Un arredo liturgico di pregio, sì, ma pur sempre un puro, innocuo arredo. E intanto questi vanno in giro col suo beneplacito, finti “catechisti della Chiesa Cattolica” che vanno fondando solo la chiesuola di Kiko, distorcendo la Dottrina, stravolgendo la Parola, corrompendo la Liturgia.

Il Papa dice che i Vescovi sono tenuti a fare “discernimento dei doni che lo Spirito Santo non fa mai mancare alla sua Chiesa”, lo chiama “sostegno dovuto per rendere fattivo il ministero di Catechista per la crescita della propria comunità”. Parole impegnative! Ma come applicarle al Cammino e ai kikatekisti?

La fa da padrone in Casa degli altri e ostenta

Patron del discernimento è Kiko e Kiko soltanto. Questa una delle cose che più profondamente vengono inculcate nei camminanti ancora in fasce! Egli non ha disdegnato di asserire che a lui compete discernere su tutto: sulla storia, sul mondo e sulla Chiesa. Sui suoi catecumeni, su tutti gli itineranti, sui presbiteri che sono del Cammino (1). E per finire anche sui Parroci e sui Vescovi. Criterio di quest’ultimo risolutivo “discernimento” è questo:
Se i Pastori riconoscono il Cammino hanno lo Spirito Santo, se non lo riconoscono sono Faraone o Giuda; in entrambi i casi strumento del demonio “per distruggere il Cammino”.
Dei Cardinali e del Papa che dire a proposito di kikiano discernimento? Facile immaginare, senza margini di errore. Di alcuni si è augurata la morte.

E dunque il Papa lascia tutto in mano ai Vescovi e adesso loro brigheranno coi Vescovi. Che è il loro sport preferito. Le basi le hanno già, perché la cura dei Vescovi è una priorità per i kikatechisti. Li coltivano da sempre e passeranno ora a raccogliere i frutti. Almeno lo tenteranno, anche in questa circostanza che atrimenti potrebbe rivelarsi altamente pericolosa per loro.

Alcune risposte scontate a quesiti che potrebbero sorgere dal Motu Proprio:

Iter formativo? Non ci riguarda! Più iter formativo del nostro che è riconosciuto come “Itinerario Cattolico” da sempre?

Criteri normativi? Noi già siamo approvati! Normati e approvati. Catechisti ed Equipe (sul modello apostolico) sono previsti già negli Statuti! Noi consideriamo ”Il ministero laicale di Catechista” un quid in più.
Ora siamo anche un ministero: “Ministero Laicale”. L’“Apostolato laicale” riconosciuto in forza del battesimo l’abbiamo sempre rivendicato. Scusate, voi che criticate il C.N., l’abbiamo detto sempre “in forza del nostro battesimo” siamo legittimati a predicare...

E giù ad evidenziare frasi come questa tratta dal Motu Proprio:

“Ne consegue che ricevere un ministero laicale come quello di Catechista imprime un’accentuazione maggiore all’impegno missionario tipico di ciascun battezzato che si deve svolgere comunque in forma pienamente secolare senza cadere in alcuna espressione di clericalizzazione." … E vai!!!


Kiko ha impresso anche sulla croce la sua impronta

 

 

 

Vedete come funziona? Basta solo che le ripetano loro queste parole e, come per incanto, dalla loro bocca usciranno già strumentalizzate, saldamente agganciate ai loro stereotipi.

E sarà tutto un dire: Lo dicevamo noi! La Chiesa finalmente ha capito, la Chiesa è arrivata al nostro punto.

Nel delineare la peculiarità della “funzione” catechetica in premessa si legge:

“Il Catechista è chiamato in primo luogo a esprimere la sua competenza nel servizio pastorale della trasmissione della fede che si sviluppa nelle sue diverse tappe: dal primo annuncio che introduce al kerygma, all’istruzione che rende consapevoli della vita nuova in Cristo e prepara in particolare ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, fino alla formazione permanente…”

- Ma queste cose stavano scritte anche nel Direttorio generale della catechesi.

“Il Catechista è nello stesso tempo testimone della fede, maestro e mistagogo, accompagnatore e pedagogo che istruisce a nome della Chiesa.”

- Il ritratto del katekista!

“Un’identità che solo mediante la preghiera, lo studio e la partecipazione diretta alla vita della comunità può svilupparsi con coerenza e responsabilità.”

- Eccoli che gridano: comunità, comunità, la nostra piccola comunità!

Ma che fede trasmettono? Che kerigma annunciano? A cosa riducono i Sacramenti dell’iniziazione cristiana?
Istruiscono a nome di... Kiko (non della Chiesa), fanno parte della sua conventicola (nessuna partecipazione diretta alla vita della comunità ecclesiale e parrocchiale, da entrambe rifuggono), coerenza e responsabilità, ma verso chi?

Il ritratto del katekista, così, sembrerebbe perfetto.

Non lo faranno da soli il lavoro di appropriarsi del Motu Proprio interpretandolo a modo loro, ma si faranno supportare da qualche amicone storico del Cammino, qualche grosso Cardinale dei loro o più d'uno, e strombazzeranno ai quattro venti.
Lo trasformeranno in Motu Loro?

Il Papa, la Chiesa, ha fatto la loro fotografia. Perché solo loro sono “Catechisti”!

 

Il Papa ai catechisti:
"Per favore, nessuna concessione a coloro che cercano di presentare una catechesi che non sia concorde al magistero della Chiesa"

Ma, nello stesso tempo, la Chiesa che, con questo documento di Papa Francesco, si riappropria fortemente del controllo delle attività di formazione svolte dai laici in affiancamento e, a volte, in sostituzione al compito precipuo di Vescovi e sacerdoti, può finalmente interferire con la nomina e la formazione  dei Catechisti (2) e, perché  no, con la sospensione o la revoca del ministero a chi se ne fosse dimostrato indegno (3). 

                          (da Valentina Giusti e Pax)

______

(1) Ancor più se si considera che questa sorta di dipendenza/obbedienza e fedeltà è richiesta in egual misura a tutti gli “ex” sacerdoti diocesani o religiosi di qualsivoglia congregazione trasmigrati nel C.N., così come ai presbiteri ordinati nei R.M..
Parliamo di “ex” perché il termine sacerdote nel Cammino non significa niente. Di fatto non sono più “sacerdoti” nel vero senso della parola. Scarnificando colui che definiamo “ex” sarà solo e soltanto un “presbitero” (ministro = minus, ossia che nella comunità vale meno degli altri fratelli. Carmen dixit).
Abbiamo due categorie: il presbitero “di nascita” se R.M. e quello “imbastardito” presbitero se già in precedenza Sacerdote di Santa Madre Chiesa. Tutt'e due hanno rinnegato il sacerdozio quando hanno posto l’obbedienza al Vescovo - assunta come obbligo il giorno della loro ordinazione (N.B. I Seminari R.M. sono anch'essi, per Statuto, Seminari Diocesani!) - in secondo piano rispetto all’obbedienza a Kiko (“Tu obbedisci a me o al Vescovo?”; Kiko dixit). Nel 90% dei casi esclaustrati dal loro Ordine, quando i preti trasfughi siano anche religiosi, per poter donare la vita a Kiko e a lui giurare obbedienza.
Si sa che su questo non si transige. Chi ha opposto resistenza è dovuto andare via o è stato cacciato dal Cammino.

 (2) da Pinco:  A Roma per essere un Accolito laico si deve fare il corso di studi di Filosofia due anni e tre di Teologia nelle Università Pontificie per lo più la PUL pontificia università lateranense. Sostenendo esami, come fanno i seminaristi, non solo devono fare delle riunioni settimanali, con moglie seguiti da dei sacerdoti responsabili di valutare nel tempo l'idoneità dei candidati. A Roma sono Sua Eccellenza Palmieri (che non ama il cammino), e Don Fabio Rosini. Se li conoscete o questi nomi vi dicono qualche cosa, secondo voi verranno scelti kikatechisti? Ma proprio no. Non solo, per essere lettori, accoliti, diaconi permanenti laici o preti diocesani, è necessario, in tutte le diocesi, lasciare il percorso spirituale che si stava facendo, appunto per far presente l' universalità della Chiesa. Infatti fu per questo che nacquero i seminari RM, solo per far continuare il cammino, altro che missione. Staremo a vedere, come ogni vescovo attuerà la cosa ma non credo che i kikatechisti avranno vita facile, né nelle Università teologiche, né nei percorsi diocesani anche perché non sarà un percorso breve essere catechista vero. Ma staremo a vedere.

(3) da Frilù

Mons.Fisichella in conferenza stampa

"Non ci si improvvisa catechisti, perché l’impegno di trasmettere la fede, oltre alla conoscenza dei contenuti, richiede il prioritario incontro personale con il Signore. Chi svolge il ministero di catechista sa che parla a nome della Chiesa e trasmette la fede della Chiesa."

Capito anonimi? Trasmettere la fede della Chiesa, non quella di Kiko

"È ovvio che non tutti coloro che oggi sono catechisti e catechiste potranno accedere al ministero di catechista. Questo ministero è riservato a quanti corrisponderanno ad alcuni requisiti che il Motu proprio elenca."

Altro problema. Non è automatico che i catechisti del Cammino continuino a essere catechisti, ma bisognerà avere i requisiti indicati nel Motu proprio.
 "Le Diocesi dovranno provvedere, perché i futuri catechisti e catechiste abbiano una solida preparazione “biblica, teologica, pastorale e pedagogica per essere comunicatori attenti della verità della fede."

Capito? Preparazione, studio e non il vostro direttorio ma il Catechismo della Chiesa Cattolica

"È auspicabile, pertanto, che l’istituzione del ministero porti anche alla formazione di una comunità di catechisti che cresce con la comunità cristiana nel servizio a tutta la Chiesa locale senza tentazione alcuna di restringersi negli stretti confini della propria realtà ecclesiale, e scevra da ogni forma autoreferenziale."

 Altro punto dolente. Catechisti a disposizione di tutta la Chiesa e non solo del Cammino. Tanto una volta che avete studiato l'unico Catechismo magari riuscite pure a non fare danni.


Infine, ecco come Rebel immagina la reazione dei fratelli neocatecumenali e dei loro leader ed iniziatori alla lettura del Motu Proprio di Papa Francesco:


Chiacchiere neocatecumenali:

- Gioacchina: oh, ma davvero gli illuminati nostri catechisti dovranno frequentare un corso istruttivo per poter catechizzare? Non è concepibile! La Chiesa va a rotoli!

- Misaele: che eresia! Un affronto!

- Nabucodonosor: Ahahah volete scommettere che saranno i nostri sapienti e fulgidi catechisti a salire In cattedra? Mica siamo gli ultimi arrivati, noi siamo la vera chiesa!

- Efraim: siamo perseguitati!

- Corinzio: aspè, che sta a dì? I nostri catechisti sono già istituzionalizzati da Kiko. Ma il Papà s'è bevuto il cervello? Che gli dice la capoccia?

- Tiberiade: "venghino signori, venghino!", vi sfidiamo! Noi non temiamo l'occhio scrutatore della Chiesa. Chi credete di essere? Noi abbiamo dalla nostra uno spirito santo piegato al servigio dei catechisti!

- Ascensión: la notizia mi turba alquanto, mi ritiro nelle mie stanze a compiere della salubre bibliomanzia con i libri di Carmen, sicuramente mi suggerirà il da farsi.

- Mario il presbitero: ....

- Kiko il guru: mi tocca augurare la morte anche a Papa Francesco, proprio come la richiesi per Benedetto XVI che, modestamente, abdicò grazie a me.

150 commenti:

  1. Dice il Papa:
    "Questo ministero possiede una forte valenza vocazionale che richiede il dovuto discernimento da parte del Vescovo e si evidenzia con il Rito di istituzione..."

    Per cui i catechisti sono solo e soltanto quelli scelti da VESCOVO in conformità con le esigenze della Chiesa.
    Kiko non ha voce in capitolo e i "catechisti" scelti da lui NON sono affatto "mandati" dalla Chiesa! Non hanno nessun mandato ufficiale da parte della Chiesa.
    Non dicono che i non catechisti non potranno testimoniare la fede, ma dire che sono stati mandati dalla Chiesa sarà da considerarsi una TRUFFA. Un inganno.

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  2. Direi di più....NON DOVREBBERO neanche essere più appellati "catechisti"!!

    La testimonianza della fade è patrimonio/responsabilità di ogni battezzato, così come l'annuncio del Vangelo ( inteso come primo annuncio ), ma "guidare"...catechizzare è altro e non è per tutti ( anche nel cnc se volete ), non lo è mai stato ( leggete gli Atti )...

    Nell'articolo 29 degli statuti è esplicitata la formazione dei catechisti cnc, niente di ciò che è riportato è compatibile con il MP.

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  3. I kikos come al solito fingeranno di aver capito di essere stati "approvatissimi" e che i mega-catechistoni neocatecumenali sono stati "super approvatissimi" dal Papa. I tonti ci cadranno, i fratelli del Cammino più intelligenti si accorgeranno del trucchetto furbetto, qualche vescovo dichiarerà che gli unici catechisti autorizzati sono quelli dell'elenco XYZ e i "catechisti" (sedicenti e abusivi) del Cammino fingeranno di essere stati approvati "verbalmente"...

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  4. Immaginiamo l'affollamento ai corsi per catechista.
    Nel Cammino quello di catechista veniva considerato ministero anche quando non lo era, adesso che lo è diventato faranno la corsa per accaparrarsi il titolo, se ci riescono.
    Tra catechisti attivi e catechisti inattivi, nella mia diocesi sono molti quelli neocatecumenali. Il vescovo non ne ha mai conosciuto uno e non ne ha mai inviato nessuno. L'invio lo faceva il parroco in parrocchia. Il vescovo conosce personalmente solo quelli responsabili nella diocesi, poi nessun altro.
    Il mio timore è che, una volta ottenuto il ministero, poi continuino col catechismo di Kiko invece che con quello che hanno imparato ai corsi, ancora più forti della qualifica ottenuta. "Ci manda il vescovo" da ora in poi lo possono dire legittimamente.
    Non sarebbero nuovi a questo tipo di scherzetti.
    Tra l'altro, nella mia diocesi, il vescovo non piace ai neocatecumenali. Prevedo trambusto.

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  5. C'è anche il fatto che noi cattolici vediamo in quel motu proprio il suo aspetto buono, cioè il voler dare ai vescovi l'opportunità di sbarazzarsi di tanti sedicenti "catechisti" dannosi. E sì che il sottoscritto, da giovane, ebbe come catechista parrocchiale un emerito cretino che appena possibile denunciai al vescovo riferendogliene le vaccate. Il vescovo evitò di rispondere, anche se si lasciò sfuggire un'esclamazione da cui dedussi che non era la prima volta che qualcuno parlava di quel soggetto, e che per il momento non poteva farci nulla ma che al momento opportuno avrebbe agito.

    Ora, con quel motu proprio, i vescovi - anche quelli più pavidi - hanno un punto d'appoggio per rifiutare cosiddetti "catechisti" che abbiano ricevuto l'incarico da altrove (da Kiko, per esempio), e anche di revocare l'incarico a quelli che pur avendo guadagnato "ufficialmente" l'incarico dal vescovo si comportano come se contassero più le bislacche dottrine kikiste-carmeniste che l'immutabile insegnamento della Chiesa.

    Che poi quel motu proprio possa avere anche dei punti criticabili (primo fra tutti l'aggiungere ulteriore "burocrazia" ecclesiale a quella che già c'è), è un'altra storia. Per noi cattolici - che amiamo la Chiesa, sapendola "santa e peccatrice", santa perché istituita da Nostro Signore per completare la Sua divina opera, peccatrice perché composta da peccatori, specialmente nella parte alta della gerarchia - è importante che i vescovi abbiano l'opportunità di scacciare via i lupi travestiti da agnelli (se poi non lo fanno abbastanza, renderanno gravemente conto a Dio).

    Ci sono un paio di princìpi fondamentali che gli zelanti kikolatri furbescamente fingeranno di ignorare.

    Il primo è che la Chiesa è stata affidata a Pietro e agli Apostoli uniti con lui, e dunque ai loro successori. Piaccia o non piaccia, anche quando il vescovo è un cretino, non si possono prendere decisioni sulla vita della Chiesa (dunque anche sui gruppi di fedeli, come le "piccole comunità" del Cammino) che vadano contro quanto stabilisce il vescovo (tranne nel caso in cui il vescovo cretino comandi di peccare, s'intende).

    Quindi, nella dolorosa circostanza in cui il vescovo impedisse un'opera che ritengo buona, volente o nolente andrò in altra diocesi dove quella stessa opera viene incoraggiata o almeno tollerata. Esempio: se il vescovo rifiuta il Cammino, il Cammino deve abbandonare la diocesi e trovarne un'altra più "accogliente". (E invece lo sapete bene che il Cammino, con la scusa di essere "ispirato" da un imprecisato "spirito" e con la scusa di essere "approvato" da un Pontificio Consiglio per i Laici, rimane a tutti i costi, facendo opposizione al vescovo, disubbidienza al vescovo, guerra al vescovo; che questa guerra implichi mormorazioni, vendette trasversali, mancette dei trenta denari, è del tutto normale e addirittura necessario, per i capicosca della setta neocatecumenale).

    Il secondo, è che la Chiesa non è banalmente una federazione di movimenti e gruppi quotati secondo il numero di membri e di iniziative e di soldi. La Chiesa, in realtà, è la comunità dei credenti. La guida della Chiesa è affidata a Pietro e agli Apostoli uniti con lui - e dunque ai legittimi successori. In quanto comunità di persone (i credenti), la Chiesa ha anche una personalità giuridica (addirittura uno Stato sovrano, Città del Vaticano, che può scambiare ambasciatori, partecipare a organizzazioni intergovernative, eccetera, rappresentando i fedeli cattolici nei consessi internazionali).

    Dunque qualsiasi iniziativa di gruppi di fedeli non può scavalcare l'autorità del Papa e dei vescovi uniti con lui, né sul piano materiale, né sul piano spirituale. Il Cammino è una setta proprio perché in ogni momento presume che debba essere la Chiesa ad adeguarsi ai kikolatri e non viceversa.

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  6. Sono talmente spocchiosi che penseranno pure che I loro catechisti andranno ad INSEGNARE. Insegnare COSA, BUFFONI CHE NON SIETE ALTRO? Che si può peccare quanto si vuole, tanto Dio ti perdona lo stesso? Che la tua fede si misura dal numero dei figli, anche se poi con lui sei anaffettivo e te ne freghi?

    Una cosa è sicura: il cammino non partecipa a NESSUNA iniziativa della CHIESA se non può avere un ruolo di PREDOMINANZA. Loro non hanno niente da imparare da nessuno. Figuriamoci se possono accettare di "imparare" la dottrina da un qls cristianuccio della domenica. NON SIA MAI!

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  7. Seguendo il suggerimento di Mav mi sono andata a riguardare l'articolo 29 degli Statuti sulla formazione dei catechisti e devo dire che, pur essendosi ispirati al Direttorio Generale per la Catechesi, che riecheggia anche nella formulazione del Motu proprio, con la formazione didattica proprio non ci siamo!
    In particolare riporto il comma 5 in cui c'è qualche problemino sulla priorità delle fonti da cui i 'catechisti' neocatecumenali attingono:
    "Infine, preparano ogni catechesi e passaggio del Neocatecumenato, per
    quanto possibile insieme al presbitero, leggendo in ambiente di preghiera i brani corrispondenti della Sacra Scrittura, del Catechismo della Chiesa Cattolica e degli Orientamenti alle Èquipes di Catechisti, che ravvivano in loro la «parola di salvezza» (At 13,26) che essi stessi hanno ricevuto oralmente dai propri catechisti".
    Naturalmente noi sappiamo che semplicemente mandano a memoria il Sacro Mamotreto e del CCC non si curano per nulla.
    D'ora in poi, non potranno nemmeno più definirsi 'catechisti' della Chiesa se non conoscono e predicano il Magistero della Chiesa in primo luogo e eventualmente dal proprio Direttorio quando fosse ad esso congruente. E ciò che hanno ricevuto 'oralmente' cerchino pure di dimenticarlo, se non segue questi stessi parametri.
    Come già lo Statuto prevedeva, solo che naturalmente avevano invertito la scaletta: prima la predicazione orale di Kiko, poi i mamotreti (che sono la trascrizionedella predicazione orale di Kiko), poi la Scrittura così come interpretata da Kiko, poi, giusto per mettere qualche altro libro sul tavolo, il Catechismo cattolico (ma dubito lo mettano neppure sul tavolo).


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    1. Si inventeranno un "cammino di riscoperta del ministero del catechismo" ma stavolta se lo scordano, di scippare l'approvazione al Papa! A meno che non "riscoprono" anche il ministero petrino.

      FungKu, Preveggente e Indovino. Superenalotto, Totocalcio e Quotazioni in Borsa. Anche Meteorologia.

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    2. Sarà il caso che comprino quelle coperte molto utili con le zip laterali, così non si riscoprono più!

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    3. coperte molto utili con le zip laterali. Se qualcuno ha capito cosa vuol dire faccia un fischio

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    4. Per questo fate tante riscoperte, non vi rimboccate bene le coperte la sera! Un piccolo accorgimento che ci avrebbe risparmiato tanti guai.

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  8. PUBBLICITÀ!

    Alla libreria FungKu, vasto assortimento di ABCdari approvati (verbalmente eh) per l'uso dedicato ai Catechisti Neocatecumenali! A come Apuron. B come balletto. C come confessioni pubbliche. D come decima. E come eresie. F come Family Day. G come Guam. E via discorrendo.
    Una volta imparate tutte le lettere, il Catechismo non avrà più segreti neppure per voi!

    Libreria FungKu (Ma Si Può Fare Pubblicità Sul Blog?) Sconti Famigilie Numerose.

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    1. Continuiamo con le lettere dell'alfabeto : F forza Cammino, G grandioso Cammino, H humus per coltivare giovani menti al Kiko-pensiero, I immenso ideale, L Lunga vita a Kiko, M mamotreto versione moderna del Vangelo, N neocatecumenali e chi se no?, O Ora e sempre nel Cammino, P potere di guidare la Chiesa alle più alte vette, Q quanto basta per farlo, R Raccogliamo i frutti imperituri del Cammino, S soddisfatti di queste spiegazioni? T troppo forti questi Camminanti, U uniti per il sommo bene del Cammino, V Vai che ce n'è per tutti , Z Zelanti nel frequentare le salette

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    2. Anonimo, non c'è bisogno dell'alfabeto, per il cammino bastano solo 5 lettere.

      G come genitorialità alienante
      I come istigazione a delinquere
      U come umiltà irreperibile
      D come dannosità pervicace
      A come avidità incurabile

      Irene

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    3. Ottimo campionario, acronimo eccellente per designarli.
      Complimenti Irene!
      In sole cinque mosse

      Pax

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  9. @blog, mi sembra che questo motu proprio sia il primo passo con cui la Chiesa si voglia "neocatecumenizzare". Catechista come "ministero", la Catechesi deve essere "kerigmatica", il catechista deve essere un missionario, basta con il clericalismo (le catechesi le deve fare solo il prete!...cit) Ecc.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Tutti questi concetti li trovi già ben spiegati nei diversi Direttori Generali per la Catechesi per cui non è neppure necessario chiarire che il Cammino non ha inventato nulla.
      Inoltre nel CN il ruolo del Catechista non è considerato un ministero perché il catechista neocatecumenale non viene scelto dal parroco né dal Vescovo ma eletto dalla comunità e soprattutto non viene formato dal parroco (come previsto dal Codice di Diritto Canonico): a meno che tu come 'ministero' non intenda proprio il mandato ricevuto da Kiko o dalla comunità, quasi fossero una autorità in grado di conferirlo.
      Inoltre la Chiesa non sta istituendo una 'gerarchia' di catechisti come quella neocatecumenale: i catechisti devono rispondere direttamente a parroci e Vescovi. Ma è sempre stato così: solo che ora lo comprenderete pure voi.

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    2. Infatti @valentina, come ti ho già detto altrove, so benissimo che il cammino non ha inventato nulla, siete voi del blog che vi affannate a dire che cammino e Chiesa sono cose diverse e che il cammino non c'entra nulla con la chiesa. Lo diciamo sempre che il cammino ha solo applicato, da oltre 50 anni, concetti che nella Chiesa erano sopiti.
      Fallacio Asino Vinicio

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    3. Nel Motu proprio il papa dice che i catechisti devono agire in concerto con il clero, aiutanolo nella sua missione (del clero in ordine gerarchico, e cioè Episcopato (papa, cardinali, vescovi), sacerdoti, diaconi transeunte e permanenti), ed esserne sottomesso. Pertanto quelle sceneggiate ridicole a cui si assisteva nel Cnc del tipo tu sei clericale, varie guerre e diffamazioni, con calunnie ecc dovrebbero essere un requisito per NON fare istituire catechisti quelli del cnc. Inoltre ricordo al fallacio che è fallace volutamente poiché il kerygma è stato annunciato da Nostro Signore, dagli Apostoli e da San Paolo e che non è un'invenzione del cnc.
      Infine il Santo Padre non ha dato norme precise sul "come" deve essere questo ministero del catechista, e cioè quali sono i titoli di studio né se ce ne devono essere, si presume di si visto che il ministero del catechista è stato posto al terzo posto dei ministeri istituiti della Chiesa. L'ordine per gerarchia è:"Accolitato, Lettorato, Catechista.
      Come dicevo staremo a vedere come e quali di fatto saranno i requisiti oltre quelli che si vincono dal Motu proprio per logica e l'applicazione che faranno gli Ordinari del luogo, e cioè i vescovi.
      Vedremo nei dettagli quando la Congregazione preposta dal Santo padre farà il documento.
      Penso che al cnc comunque queste nuove norme staranno molto strette e che dovranno rivedere molto alcune terminologie se vorranno essere dei VERI ministri Catechisti. Ma come dicevo vedremo.
      Pinco

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    4. Eh no: il Cammino non può aver applicato nessun 'ministero' del Catechista, perché non ha alcuna autorità per conferirlo.
      Il fatto che il catechista viene 'eletto' dalla comunità o nominato da altri catechisti eletti da comunità o nominati da altri su su nella piramide fino a Kiko, è una prassi neocatecumenale che nella Chiesa mai c'è stata e mai ci sarà.
      I carismi nella Chiesa, anche se suggeriti dalla pietà popolare, sono stati sempre conferiti e benedetti dagli apostoli, dai vescovi, dai sacerdoti, mai dei laici hanno conferito ministeri ad altri laici!
      Quindi il Cammino non ha riscoperto nulla, non ha applicato nulla, sta solo usando fraudolentemente il linguaggio della Chiesa snaturandolo e attribuendo ai suoi termini un significato del tutto diverso e suo proprio.
      Ma stiamo finalmente arrivando, con i tempi lunghi della Chiesa, al redde rationem.

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    5. Mentre invece sono le comunità protestanti che eleggono i pastori, che sono laici tra i laici; sono i protestanti che non riconoscono più nei sacerdoti la guida della Chiesa. Il Cammino Neocatecumenale ha riscoperto il protestantesimo. Ma questo, già lo sapevamo.

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    6. @Pinco

      Si il libro delle favole!Ma tu veramente pensi che i cristianucci della parrocchiella, fanno il corso per diventare catechista?Parole, parole, parole diceva Mina.Ma dove vi presentate?

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    7. @Valentina Giusti

      Rassegnati lo Statuto è stato approvato nel 2008, la Chiesa non fa documenti contro il Cammino.Smettetela di distorcere i documenti della Chiesa.

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    8. Art. 29
      [Formazione dei catechisti]


      Perché i catechisti acquistino – come richiede il Direttorio generale per la Catechesi – «gli
      atteggiamenti evangelici che Gesù suggerì ai suoi discepoli, quando li iniziò alla missione…:
      andare in cerca della pecora smarrita; annunciare e sanare nello stesso tempo; presentarsi po veri, senza oro né bisaccia; saper assumere il rifiuto e la persecuzione; porre la propria fiducia
      nel Padre e nel sostegno dello Spirito Santo; non attendersi altro premio che la gioia di lavorre per il Regno»,124 essi sono adeguatamente preparati:

      1°. base della loro formazione è la partecipazione al Neocatecumenato, che garantisce
      la loro graduale maturazione nella fede e nella testimonianza,125 con il corrispondente appro fondimento biblico, patristico e teologico, con particolare riferimento ai documenti del Magi stero della Chiesa;
      2°. si preparano a trasmettere la parola come a loro volta l’hanno ricevuta126 e vissuta:
      fanno pratica accompagnando più volte i propri catechisti nelle catechesi iniziali e nei diversi
      passaggi del Neocatecumenato;
      3°. completano la loro formazione partecipando ad apposite convivenze e incontri per
      catechisti, indetti dall’Équipe Responsabile internazionale del Cammino o dall’Équipe da essa
      delegata, in cui si trattano temi fondamentali del Magistero della Chiesa;
      4°. assistono agli incontri del Centro neocatecumenale diocesano, di cui all’articolo
      seguente, per la formazione dei catechisti;
      5°. infine, preparano ogni catechesi e passaggio del Neocatecumenato, per quanto
      possibile insieme al presbitero, leggendo in ambiente di preghiera i brani corrispondenti della
      Sacra Scrittura, del Catechismo della Chiesa Cattolica e del Direttorio catechetico del Cam mino Neocatecumenale, che ravvivano in loro la «parola di salvezza» (At 13,26) che essi stes si hanno ricevuto oralmente dai propri catechisti.

      MUTI E RASSEGNATI!

      I catechisti quelli veri ci sono solo nel Cammino.E quelli insegnaranno ad altri ad esserlo anche in parrocchia.MUTI!

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    9. Dove nello Statuto del CN c'è scritto che il catechista deve imparare a memoria il mamotreto di Kiko? Qual è la prima cosa che va studiata e riportata? La Sacra Scrittura e poi il Catechismo della Chiesa Cattolica.
      Poi viene, come terzo, il Direttorio neocatecumenale. Ma il Direttorio corretto, quello che non è mai stato pubblicato, non quello che usano veramente.
      Quindi i catechisti neocatecumenali, che ripetono pappagallo il mamotreto di Kiko, infrangono le norme del proprio stesso Statuto.
      Forse potrebbero essere chiamati ad insegnare nelle conventicole protestanti, ma neppure lì, quella è gente seria!

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    10. Leggili, ogni tanto, i tuoi Statuti, e rispettali! Ma già tu sei quello a cui non hanno neppure dato un mamotreto.

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    11. Anonimo 14,53. Certo che lo penso, le università pontificie sono piene di giovani studenti di Filosofia e teologia, e le parrocchie sono piene di persone desiderose di mettersi al servizio della Chiesa. Come del resto ci sono diaconi permanenti non del cammino, accoliti, lettori non del cammino. Sempre ammesso che tu sai cosa siano. Ne dubito. Tu che farai se ti proporrai come catechista? Se il vescovo o il parroco ti daranno ordini gli dirai parole? Fanteria Mina? Nelle facoltà teologiche dir i ai professori MUTI? Dici :state MUTI ai tuoi catecumeni? TU RAPPRESENTI IN TOTO IL CAMMINO. e detto da ex fratello MI FAI SCHIFO! Sei scandaloso tu e quell'altro di fallace. Degni rappresentanti di quella SETTA chiamata cnc. Ringrazio Il Signore di essere uscito e di non avervi MAI conosciuto siete di SCANDALO e nemmeno degni di essere chiamati Cristiani. Altro che, un pazzo furioso sei. Vai dal Vescovo a dire :"cristianucci parrocchiali, ecc". Fortuna che scrivi in anonimato sennò era da segnalarti al tuo vescovo per prendere SERI PROVVEDIMENTI NEI vostri confronti. È la gente come voi che deve essere fermata. Ignoranti, cafoni. E le persone dovrebbero credere che in voi agisce lo Spirito Santo?. Si quello di vino.
      Pinco

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    12. I neocat. fanatici: non ci puoi parlare che esplodono subito. Poi devi trovarne un altro per parlare ma esplode pure quello. Se vi piacciono le esplosioni parlateci all'aperto e da lontano.

      Maresciallo FungKu, Decimo Guastatori. Pluridecorato a Natale e a carnevale.

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    13. @pinco, nel ringraziarti delle gentilezze proferite nei miei confronti, penso che oltre ad essere usciti dal cammino non frequentate neanche la parrocchia. In parrocchia da me i catechisti delle comunioni e cresime sono solo del cammino. Nessuno degli altri gruppi si è reso disponibile. E così è nella parrocchia dove fanno il cammino i miei figli (mio figlio fa il catechismo delle comunioni) e in un'altra parrocchia che conosco. Poi saremmo noi a vivere in un altro mondo? Quando parlo dei cristiani pantofolai lo dico a ragion veduta.
      Fallacio Asino Vinicio

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    14. @Fallacio
      Scusami se rispondo sempre ai tuoi commenti, non voglio disturbarti solo che le tue risposte non corrispondono a verità. Sono 23 anni che conosco la mia parrocchia, i catechisti del Cammino non fanno catechismo da noi, ci sono altre persone molto attive in parrocchia a farlo; alcuni neocat tra cui anche alcuni ex fratelli li vedo anche a Messa la domenica, altri li ho visti lì in parrocchia. Di sacerdoti amici del Cammino me ne vengono in mente due (uno dei quali è deceduto da pochi mesi anzi vi chiedo una preghiera per lui); il mio ex parroco più volte mi ha messo in guardia dal Cammino pur lasciandomi libera (fu il primo a parlarmi della Decima ad esempio). Non credo proprio che i parrocchiani si possano definire pantofolai visto che tra catechismo, AGESCI,oratorio, campi estivi, servizio civile, coro, scuole paritarie, preparazione al matrimonio, compagnia dell'Immacolata, ex allievi, accoliti,cooperatori salesiani e attività ricreative varie c'è solo l'imbarazzo della scelta, oltre che tanto impegno. E in 23 anni che la frequento il Cammino non si è mai installato e la parrocchia è viva ed attiva, e le Messe erano frequentate anche la scorsa estate in giardino sotto il sole, per via del covid.

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    15. Vinicio, il problema di molte parrocchie è che quando arriva il cammino i fedeli scappano, talvolta dopo aver discusso animatamente col parroco, che, avendoli accettati, puntualmente li difende a spada tratta e non vuole sentire ragioni.

      Perché il Cammino è tanto latente quanto prepotente quando riaffiora: ti cambia la disposizione delle panche, appende le sue icone dappertutto, impone i suoi canti, fa le redditio durante la Messa, le ammonizioni kikiane, a volte le risonanze, si propongono come catechisti e ripetono i concetti del cammino, come per esempio l'eresia della kenosis, quella che non si può non peccare, la parola come sacramento, il Signore che passa in questo momento e che ti parla tramite me eccetera. È un aut-aut.

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    16. Effettivamente nelle parrocchie neocatecumenalizzate, quelle in cui il parroco non ha saputo tenere a bada i catechisti e i responsabili rampanti del Cammino, gli altri gruppi vengono soffocati, i fedeli più attivi non del Cammino cambiano parrocchia perché, come diceva DD, non ne possono più e quindi alla fine sono i neocatecumenali ad occuparsi di tutto, perché la loro presenza assai poco discreta ha un effetto repulsivo, se appunto il parroco non sa o non vuole mettere loro un argine.
      Questo è uno dei motivi principali per cui il CN non piace: perché stravolge la parrocchia, imponendo con fare padronale, le sue idee e i suoi schemi, a differenza di altri movimenti laici che, pur se ospitati in parrocchia, sanno rispettare anche gli altri.

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    17. Carissimo appartenente alla setta nc. Ci sono chiese dove il tuo movimento non esiste. Perché? Discernami.... (passami il verbo grazie. Dom)

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    18. @fallacio
      Se è una parrocchia dove il cammino la fa da padrone non ho nessun dubbio che gli altri non facciano nulla. Ma grazie a Dio il cammino non sta dovunque e le parrocchie vive ci sono. URCA SE CI SONO. Solo che tu non lo ammetterai mai perchè è molto più semplice pensare che oltre il cammino non ci sia nulla. Sennò come puoi giustificare tutti gli INUTILI sacrifici che tu e gli altri camminanti siete costretti a fare.

      "voi non frequentate la parrocchia"
      MA tu, con tutto il rispetto, che ne sai? Sai che penso^ Che stai facendo quello che hanno fatto altri tuoi fratelli camminanti che sono andati a spulciare il profilo FB mio e di altri per trovare qlc su cui attaccarmi. PEZZENTI CHE NON SIETE ALTRO! Questi sono i frutti dello scrutare la Parola? COMPLIMENTONI! Poi però mi raccomando venite qui a dire che "i cristianucci della domenica" sono persone brutte sporche e cattive.

      Siete in pieno transfert: mettete agli altri i difetti vostri. Esattamente come fa Kiko nei mamotreti.

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    19. ti sembra il primo passo con cui la Chiesa si voglia "neocatecumenizzare"...?

      Oramai siete in pieno delirio di onnipotenza e la fine è vicina.

      Pax

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  10. Anche i catechisti per la preparazione alla Prima Comunione sono "tali", penso quindi che dovranno sottostare anche loro alle regole del Motu Proprio; voi che ne pensate?
    ---
    Ruben.

    RispondiElimina
  11. @valentina: "Eh no: il Cammino non può aver applicato nessun 'ministero' del Catechista, perché non ha alcuna autorità per conferirlo". Brava, hai scoperto l'acqua calda, infatti nel cammino il catechista è un carisma. @pinco:"Nel Motu proprio il papa dice che i catechisti devono agire in concerto con il clero, aiutanolo nella sua missione (del clero in ordine gerarchico,", guarda caso, in ogni equipe di catechisti (a tutti i livelli... Equipe internazionale c'è padre Mario ecc) c'è sempre un presbitero. Non c'è niente da fare, comunque la girate secondo me la chiesa si sta "neocatecumenizzando". È solo una mia impressione, ma secondo me avrete sempre di più la sensazione che state combattendo contro la chiesa.
    Fallacio Asino Vinicio

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    1. Ti lascio alle tue impressioni personali, ognuno ha diritto alle proprie.
      Per quanto riguarda il carisma, esso è suscitato dallo Spirito Santo come un dono fatto a chi Egli vuole, non è il frutto di una votazione con i bigliettini o della scelta autoritativa di alcuni. Come la giri, come la volti, il Cammino sempre meno ha qualcosa da insegnare alla Chiesa e sempre più ha da imparare. Ma per imparare ci vuole umiltà.

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    2. @fallacio
      sìsì il presbitero come no...Gente che ha sempre contato come il due di coppe con la briscola a bastoni. Basti vedere come si è comportato Padre MArio in questi decenni. Un pesce rosso ha più personalità di lui.

      Infatti, appena un presbitero decide di comportarsi secondo la sua vocazione che gli è stata donata da Dio scoppia la guerra. Ti faccio solo un nome: ROSINI.

      "infatti nel cammino il catechista è un carisma." Sìsì, un carisma che si nutre solo ed esclusivamente dei mamotreti. Me l'immagino le equipe itineranti andare dai vescovi e dire "nono, noi abbiamo il carisma, non abbiamo bisogno di fare i vostri corsi, anzi piuttosto fateci insegnare agli altri che noi siamo meglio..."

      @valentina
      Come osi dire che hanno qualcosa da imparare! Loro hanno il CARISMA!

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    3. CARISMA è l'acronimo di :

      Camminante Ancora Ridicolmente Ideologizzato Sproloquia Mamotreti Allucinanti

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    4. Carino questo, riferito al cammino calza proprio a pennello.

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    5. Asino Vinicio Fallacio, mi riferisco a te che sottostimi la realtà del carisma.

      Tu sai che carisma ha la stessa radice del termine carità?
      E sai che la carità è prima di tutto una caratteristica di Dio stesso? Tanto è vero che gli antichi affermavano con lodevole e saggia costanza: Ubi caritas et amor, Deus ibi est (dov'è carità e amore lì c'è Dio).

      E sai che parlare di carità significa, al contempo, parlare di grazia (leggo che charis è una traslitterazione, essa è la radice della parola greca che significa grazia)?

      E sai che la grazia è lo Spirito Santo che agisce dentro di te e non senza di te (quindi non è una forza a favore dei kikisti che opera secondo loro approvazione)?

      E sai che lo Spirito Santo è presente dalla genesi, ancor prima che "la luce fu", sino all'ultimo versetto dell'Apocalisse, e che quindi non è sorto appresso al sopraggiungere dei katechisti?
      - "lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque"
      - "Maranatha, vieni Signore Gesù."

      E sai che, di conseguenza, i catechisti debbono serbare una profonda adorazione per lo Spirito Santo perché esso è Dio? Sicchè non debbono intenderlo come un servo, né sfruttarlo a proprio piacimento, né bestemmiarlo, né separarlo da Dio come fanno i catechisti kikiani?

      E sai che se Dio si è fatto Parola, i catechisti non possono giocare con le parole? I catechisti neocatecumenali mistificano i Testi Sacri e generano gravi equivoci che confondono le anime ascoltatrici. Questo succede perché utilizzano il vocabolario e le catechesi di Kiko, accettando una connotazione di linguaggio indegna e volgare improntata sulla falsità.
      Un catechista che non sente dentro di sé l'imperativo di conoscere in profondità cosa sta dicendo e non si domanda se ciò che proferisce è verità, che razza di guida può mai essere? Deviante certamente.

      E sai che il catechista della chiesa cattolica è persona generosa, capace di amare e donare se stessa senza riserve, cosa che non è riscontrabile tra i Nc?
      Perché amarsi non significa tollerarsi tra compagni di saletta ma ritrovarsi in una spiacevole condizione conflittuale in casa, con un coniuge fuori dal cammino che viene ritenuto un nemico infesto degno d'esser gravemente ingiuriato durante gli scrutini:

      - "vuole passare il sabato sera in mia compagnia, quindi vuole allontanarmi da Dio!";
      - "non accetta che effettui la decima, è un tirchio!";
      - "vorrebbe che trascorressi il fine settimana in famiglia piuttosto che in convivenza con i fratelli e gli illuminati catechisti, è un egoista!"
      - "si permette di chiedermi con insistenza cosa effettuiamo durante gli incontri, è una minaccia per la mia integrità spirituale!"
      - "non vuole unirsi alle lodi, è un ostile!"
      - "insiste perché vada a Messa la domenica con lui, è un tentatore!".

      Amarsi non significa cantare con esaltazione: "per amore dei miei fratelli, per amore dei miei amici..." per poi sputare su quegli stessi fratelli nel momento in cui lasciano il cammino.
      Amarsi non significa divenire omertosi o menzogneri nel momento in cui c'è da difendere, per amore della giustizia e della verità, quell'amico con il quale si è danzato mano nella mano...ah, quante questioni disprezzabili ci sarebbero ancora da elencare!
      Amare veramente è un'altra cosa, ma per conoscerne il senso bisogna tuffarsi con cuore e anima nella Parola di Dio amandola: "Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici" (dal Vangelo di Giovanni).

      Il carisma è un dono dello Spirito Santo che i fedeli laici sono chiamati ad accogliere con responsabilità. Un dono che il catechista è chiamato a mettere al servizio degli altri e per l'edificazione di tutto il Corpo nella carità (Ef 4,16).

      Tu entiendes eso ¿verdad burro?

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  12. @Ruben

    Per quanto riguarda i catechisti parrocchiali, non credo proprio che se ne troveranno molti disponibili a fare anni di scuola di formazione per prendere il ministero di catechista.Quindi io ritengo che tutto resterà uguale ad adesso.Il catechismo dei fanciulli viene fatto prevalentemente da donne di mezza età, vi immagginate che facciano anni di scuola per fare le catechiste?Non ci credo proprio ci sarà un abbandono o come credo tutto resterà uguale.Già sono pochi quelli disponibili ad impegnarsi perchè il parroco li metta in fuga propronendogli cinque anni di scuola, tutte sciocchezze quelle che dite.Non canbierà nulla, rasegnatevi

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    1. È molto più difficile che i catechisti del cammino accettino di studiare qlc che esuli dai mamotreti. La Chiesa è sorretta da Gesù Cristo in persona e Lui non la abbandona.

      Invece gente come te auspica che nulla cambi perché voi ci sguazzate nell'ambiguità. Questi fa vedere quanto amiate la Chiesa.

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  13. Il ministero di catechista autorizzerà chiunque a ricorrere alla debita autorità qualora vengano predicate cose contrarie al Catechismo, facendo nome, cognome e occasione. Prima questo non era così semplice.
    Mi sembra un po' come per l'insegnante di religione, che se non opera correttamente può essere segnalato al Vescovo.
    Questo me lo disse il mio parroco quando mi lamentavo che l'insegnante di religione di mio figlio portava avanti un programma allucinante. Mi esortò a segnalare quell'insegnante al Vescovo, perché gli insegnanti di religione sono selezionati dalla Curia.
    Non lo feci, tolsi solo mio figlio dalla scelta dell'insegnamento della religione.

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  14. @ANONIMO

    "tu veramente pensi che i cristianucci della parrocchiella, fanno il corso per diventare catechista?"
    SI'. PERCHE' AMANO LA CHIESA MOLTO PIU' DI VOI.

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  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  16. FALLACIO delle 12 e 14:

    ma in che mondo vivi? Le catechesi non le fanno quasi mai i preti e forse anche per questo occorrono dei catechisti ufficiali.

    Per te la Chiesa si sta neocatecumenalizzando?
    Allora sei daccordo con Kiko che la Chiesa cattolica e romana è solo una Chiesa parallela al Cammino e che forse un giorno potrà riconoscere i suoi errori e riunirsi al Cammino!

    So che l'hai detto senza pensarci, ma è proprio questo che dimostra una forma mentale che condiziona il liguaggio e i comportamenti, e perciò la fede.
    Una forma mentale che, anche se ancora non sei un eretico conclamato, ti fa comportare come un eretico.
    Un eretico di fatto.

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    1. @pietro non del cammino, che le catechesi le dovrebbero fare solo i preti è una fissa di qualcuno del blog, infatti tra parentesi avevo scritto cit. Ormai a kiko attribuite di tutto, tra poco lo incolperete di aver costruito il covid. Non ha mai detto quello che tu dici.
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. @Fallacio
      In questo blog veramente si è parlato di come un sacerdote nel momento in cui i catechisti si sono presentati nella sua parrocchia per poter far le catechesi abbia chiesto di vedere i libri delle catechesi e di poterle fare lui, richieste che sono state entrambe negate. Non potete lamentarvi e atteggiarvi a vittime se poi i parroci non vi vogliono, visto che gli disobbedite così sfacciatamente, o peggio li aggredite anche.

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    3. Caro Pietro, l'ho scritto sicuramente io che vorrei che catechismo o catechesi, per tutte le età, le tenessero solo i Sacerdoti - e neanche tutti: gli appassionati di kikate no, ivi compresi i presbiteri RMS.

      Ne ho avuto oltremodo più che abbastanza di catechisti parrocchiali neocatecumenali, di catechisti presbiteri neocatecumenali, delle kikate di certi sacerdoti innamorati del Cammino, come anche di certi catechisti improvvisati di vario tipo provenienti da "carismi" diversi e purtroppo, di fanatismi vari: movimento o associazione che vai, fede che trovi.
      Poi viene l'allergia e si ritorna sui libri. Di grazia che non si diventa atei.

      Adesso vedremo in che direzione va questo Motu Proprio.

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  17. Se i Vescovi non controlleranno, i camminanti potranno avere uno strumento in più per dirsi inviati dalla Chiesa e diffondere le loro eresie.
    Ma se i Vescovi controllano e cominciano finalmente a comandare e a dire, oltre a quello che si può fare, anche ciò che non si deve fare, allora per il Cammino non c'è trippa per gatti.
    Non potranno fare i catechisti, che li impegna in una preparazione articolata fuori dal controllo del Cammino insieme agli altri e non potranno dire quello che è scritto sui mamotreti.

    So per esperienza diretta che i camminanti detestano gli incontri ecclesiali, come, ad esempio, un convegno diocesano.
    Non ci vanno e, se ci vanno, sono pochissimi, più che altro per fare presenza, e si fanno notare per la loro saccenza e assoluta ignoranza.
    Non ci vanno perché si trovano male con gli altri, sono asociali e soprattutto perché non ci credono.E non ci credono proprio perché lo organizza il Vescovo e non Kiko, la Chiesa e non il Cammino.

    I fatti dicono questo e fare altre ipotesi di certi comportamenti non mi sembra ragionevole.

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  18. Per parlare con il proprio catechista i settari devono prendere appuntamento.. Dom

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  19. Ma se diventare catechisti e vi fanno fare le catechesi del Cammino che fate? Ah ah ah!

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    1. Buona idea minare dall'interno... Dom

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    2. @Paco 14 maggio 2021 20:56
      Ma se diventare catechisti e vi fanno fare le catechesi del Cammino che fate? Ah ah ah!
      ---
      Non mi risulta che esistano "catechesi del cammino", bensì solo quelle della Chiesa Cattolica Apostolica e Romana;
      Ah ah ah!

      Ruben.

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  20. X fallaccio. DI NULLA ma ne ho viste e sentite troppe, parrocchie distrutta dal post cammino, comunità sciolte dai catechisti, o rimandate al 1 passaggio dopo che avevano finito il cammino. Per frasi fatte e giudizi spari a caso che ne sai se frequento o meno la mia parrocchia, non ti conosco non sai chi sono, ne dove abito, ne chi è il parroco. Mica devo giustificarmi con te, appioppi giudizi pesanti così... perché è scritto sui mamotreti? Mi viene il voltastomaco, chi ti conosce? Ti vedo li con le manine sudaticcie che ti scervelli per capire chi sono, come hai fatto con altri del blog. Per sentirti superiore e giudicare. Non mi conosci. E dovete essere fermati voi del cammino a tutti i costi. Non uso pantofole ma zoccoli, e anfibi.E non credo al tuo buonismo e vittimismo viscido. Personalmente per le tue affermazioni ti ritengo pericoloso, di quei fratelli da evitare anni luce ai quali non dire mai nulla. Saluti.
    Per la cronaca porto gli zoccoli e anfibi.
    Pinco

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  21. Sempre per fallaccio Vinicio. Mi sembra inoltre che il tuo atteggiamento sia da stalker se noi siamo usciti dalle comunità a te che te frega? Perché scrivi sempre qua facendoti ricoprire di ... DI cosa ci vuoi convincere mica siamo ragazzini? Siamo, sono uscito e quindi? Vi allontanano come si fa con la peste bubbonica. E con ciò, sono libero, se anche avessi le pantofole a te che te ne frega. Vedi che sei importuno?
    Pinco

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    1. @Pinco
      Io credo che il problema di queste persone sia quello di non riuscire ad accettare che si può vivere una vita spirituale fervida anche senza il Cammino ma frequentando semplicemente la parrocchia o altri gruppi, quando lo stesso Papa li ha raccomandato di non escludere né giudicare la scelta di chi decide di approfondire la fede in altre realtà di Chiesa. Spero che si rendano conto che ognuno ha il diritto di vivere la fede nel modo che discerne essere il migliore per sé, e che non si può imporre il Cammino a tutti, semplicemente perché la spiritualità del Cammino può non essere la migliore per alcune persone, ma questo non vuol dire che quelle persone non abbiano fede. La fede innanzitutto è una relazione con Dio, il seguire delle regole e delle disposizioni fa parte della religione, che è diverso. Inoltre la fede matura non ti dà risposte (come fa il Cammino), piuttosto ti fa porre delle domande.

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  22. FALLACIO: "quelle cose", come tu le chiami, Kiko le ha dette, e lo sai bene.
    E' cosa nota che per i camminanti doc la Chiesa cattolica è la Chiesa parallela al Cammino.

    Se vuoi un riferimento: il libro "Quando Mosè diventa faraone" (Ed. Segno) di Antonio Lombardi, un ex pezzo grosso del Cammino.

    Scrive nel suo libro che nella predicazione di Kiko e di altri "catechisti" si potevano sentire frasi come questa:

    «Ci sono vescovi e sacerdoti che ci accusano di essere una chiesa parallela. Siamo noi la "vera Chiesa" perchè prendiamo il Vangelo sul serio. Se c'è una chiesa parallela è la loro, non la nostra»

    Il blog ne ha parlato nel post del 31 marzo scorso.

    Tu dovresti saperlo bene e il fatto che lo neghi mette forti dubbi sulla tua onestà.

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  23. Paco:
    anche tu hai la deformazione mentale da eresia che ha Fallacio.
    Pensare che la Chiesa possa adottare le catechesi del Cammino, non solo è chiaramente un desiderio che rimarrà frustrato, e perciò è indice della frustrazione che tu vivi, ma evidenzia che per te la vera chiesa è il Cammino e che la Chiesa cattolica è solo una chiesa parallela.

    Forse pensi che non è così, ma lo vivi.
    Il tuo inconscio ne è talmente condizionato che traspare in come ti esprimi.
    Se ti interrogano dici che no, la Chiesa non è parallela al Cammino, ma partecipi alle eucaristie, vai alle catechesi, ti comporti e parli, come se lo fosse.

    E se non ti ribelli a questo stato di cose, forse tra un po' non solo vivrai il Cammino come la Chiesa e la Chiesa cattolica come parallela al Cammino, ma ti convincerai che è così.

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    1. @pietro non del cammino "Paco:
      anche tu hai la deformazione mentale da eresia che ha Fallacio.", ormai siete così dediti alla caccia alle streghe di medievale memoria che non distinguete più una cosa che non vi piace da una eresia. Il cammino anche se non vi piace è approvato dalla chiesa con tutte le sue catechesi e chi dà dell'eretico al Cammino lo da alla chiesa.
      Fallacio Asino Vinicio

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    2. @Fallacio
      Di eresie intese come errori nella dottrina che sono presenti nel Cammino ne hanno parlato molti uomini di Chiesa, noi non essendo teologi ci limitiamo a riportare le loro parole e i documenti della Chiesa. Se le catechesi sono state approvate e quindi non c'erano problemi, perché per anni ne avete tenuto nascosti i testi? Ripetete sempre che si deve envangelizzare sempre ("guai a me se non evangelizzassi" lo ripetete alla Traditio per convincere le persone ad andare nelle case) ma poi non fornite i testi per l'evangelizzazione? Gli Statuti approvati siete i primi voi a non rispettarli. Inoltre ti vorrei fare notare che la caccia alle streghe la fate voi, ad esempio su YouTube sotto il video di quel ragazzo Daniele che invitava a non seguire il blog; lì cercavate in tutti i modi di scoprire le identità di chi scrive nel blog minacciando anche di denuncia (quindi ora potete denunciare anche se Kiko ve lo ha proibito? A me fa solo che piacere, vuol dire che ragionate con la vostra testa) solo perché hanno osato criticare il Cammino. Potrei anche ricordarti i commenti di chi viene qui a commentare chiedendo chi siamo, cosa facciamo nella vita e altri domande private di cui non so proprio cosa possa interessarvi.

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    3. Fallacio:
      sbagli: la Chiesa ha approvato lo statuto del Cammino, NON le eresie del Cammino.
      La prova che il Cammino insegna eresie è data dal fatto che tu neghi affermazioni di cui io ti porto i RIFERIMENTI

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    4. @pietro non del cammino, la Chiesa ha studiato e approvato ANCHE IL DIRETTORIO CATECHETICO, CIOÈ I MAMOTRETI, CIOÈ LE CATECHESI (scusate il maiuscolo, ma quando ce vò, ce vò) nel 2012. Quando dici che il cammino insegna eresie, AFFERMI CHE LA CHIESA AVALLA ERESIE E QUINDI È ERETICA (scusate il maiuscolo non lo faccio più). Un consiglio, attenzione a scambiare ciò che non vi piace per una eresia.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. Ed io ti ribadisco il fatto che NON SI SA quali catechesi voi utilizziate. Questo perchè i mamotreti sono SEGRETI (e non mi sparare il fatto che "ce li ha il vescovo" ). Voi nell'ambiguità ci sguazzate. Per questo fate le cose di nascosto.

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    6. FALLACIO: dici ancora un inesattezza, ma la tua è un'inesattezza che sembra VOLUTA.

      Infatti non puoi non sapere che i mamotreti NON sono stati affatto approvati, ma sono stati CORRETTI anche con aggiunte di note del Catechismo della Chiesa Cattolica.
      Il Direttorio approvato perciò non corrisponde esattamente ai mamotreti di Kiko, con cui ti hanno "catechizzato".

      E poi ha ragione AleCT: anche dopo il 2012 le vostre catechesi non fanno riferimento al direttorio approvato ma sono fatte sui mamotreti NON corretti.
      Non mi risulta, infatti, che nelle vostre catechesi si metta in evidenza una "corrispondenza biunivoca" col Catechismo della Chiesa. Mi risulta il contrario.

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    7. Una rettifica al mio commento precedente. Il direttorio catechetico è stato approvato dal pontificio consiglio per i laici il 26 dicembre 2010. Nel 2012 sono state approvate le celebrazioni extra liturgiche contenute nel suddetto direttorio. @alect, è stata approvata la pubblicazione del direttorio catechetico (non obbligata, ordinata). Scrisse il pcl: "Pertanto visti gli articoli 131 e 133 comma 1 e 2 della Costituzione Apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana e l'art.2,2°dello Statuto del Cammino Neocatecumenale,il Pontificio Consiglio per i Laici,dopo aver debitamente consultato la Congregazione per la Dottrina della Fede,approva la pubblicazione del Direttorio Catechetico come sussidio valido e vincolante per la catechesi del Cammino Neocatecumenale.I volumi del Direttorio Catechetico sono debitamente autenticati dal Pontificio Consiglio per i Laici e depositati in copia presso i suoi archivi".
      Il direttorio catechetico è depositato in copia presso i suoi archivi. Non potete dire che è "segreto" perché la chiesa ce l'ha.
      Fallacio Asino Vinicio

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    8. Il così detto "orientamento per le équipe itineranti", in volgare mamotreto, fu messo sotto osservazione dalla CDF dal 1995, cioè prima degli Statuti, nel 2001 era sotto osservazione quello del 2 scrutinio. I revisori del cnc misero i riferimenti del CCC. Da notare che i mamotreti depositati nella CDF (congregazione dottrina fede), non sono quelli "ad uso interno" che hanno i catechisti. Altro punto, è palese che quando i catechisti del cnc vengono contradetti non esitano senza alcun ritengo a zittire chicchessia con ogni tipo di strumento, contravvenendo non solo agli insegnamenti cristiani, ma anche commettendo reati civili, come diffamazione, calunnia, mobbing, stalking, vessazioni varie. Con l'istituzionalizzazione dei catechisti del Motu proprio, il Santo padre già istituzionalizza i catechisti ponendolo già al loro posto nella gerarchia ecclesiastica. Nel cnc la figura dei catechisti, è oltremodo esaltata ponendolo di fatto al di sopra di tutto e tutti. Con il Motu proprio chi è il catechista? Un ministro cioè servo, posto all'Ultimo gradino dei ministeri istituiti. Ben al di sotto della gerarchia del Sacramento dell'Ordine. Il fatto che nel cnc provochi sgomento testimonia il fatto che sono in mala fede, non sono trasparenti, né cristallini tutti frutti della vera fede e dell'essere Cristiano. Non solo, evidenzia il loro appartenere ad una SETTA, che ha fatto approvare dei documenti, come i mamotreti e gli Statuti, ma che di fatto, non solo NON li applica, ma "internamente", li deforma. Il cnc approvato sta nei Dicasteri si. Gli appartenenti del cnc ne sono ben al di fuori con i loro atteggiamenti. Per cui è manifesta la dicotomia di chi appartiene al cnc che dice di essere approvato, ma non attenendosi ai testi approvati di fatto è fuori dalla Chiesa. Con il Motu proprio si rimettono le cose a posto e verranno ridimensionati tutti i kikatechisti, che diranno essere del cnc ma nei fatti non si attengono ai loro testi approvati. Permettendovi a vescovi e fedeli di essere denunciati all'autorità ecclesiastica con le pene previste dal CDC (code iuris canonici), che anche se snobbato dai kikatechisti esiste eccome.
      Pinco

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    9. @Fallacio
      Ma è questo il punto, è stato approvato nel 2010 dopo 42 anni che veniva usato senza approvazione!

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    10. Si dice segreto ciò che viene secretato, e questo è esattamente il destino che hanno subito i Direttori approvati del CN.
      Finché permarrà questa situazione, purtroppo non potremo chiamarli che con questo termine. Un po' come i manuali su cui si formano gli anziani dei Testimoni di Geova: sono considerati segreti non perché non vengono stampati, ma perché vengono consegnati solo a loro, agli anziani.
      Nel caso dei Direttori, essi vengono consegnati solo ai catechisti nc e non ai parroci a cui loro dovrebbero stare a 'servizio'. Questa situazione sarebbe incomprensibile, se non fosse che probabilmente i testi consegnati ai catechisti attualmente NON corrispondono ai testi approvati, ed è per questo che non solo non divengono di pubblico dominio, ma neppure coloro che hanno l'obbligo di formare i catechisti e la responsabilità della catechesi, cioè i parroci, possono consultarli.
      Purtroppo non è colpa tua Vinicio se le cose stanno in questo modo, ma ti consiglio di non insistere sull'argomento, perché più ti agiti, più affondi.

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    11. @valentina, "Questa situazione sarebbe incomprensibile, se non fosse che PROBABILMENTE i testi consegnati ai catechisti attualmente NON corrispondono ai testi approvati" Quindi le vostre convinzioni si basano su queste illazioni? E io starei "affondando"? Se davanti a riferimenti oggettivi portate illazioni mi sembra che ad affondare siate voi
      Fallacio Asino Vinicio

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    12. L'avverbio probabilmente riguarda solo i testi secretati e quelli consegnati ai catechisti. Invece posso dire che sicuramente le catechesi neocatecumenali (se ancora dopo questo Motu proprio possono essere chiamate così) come vengono fatte non corrispondono a ciò che la Chiesa ha approvato.
      Perché semplicemente ciò che la chiesa ha spprovato è un Direttorio, cioè un testo base che dalà direttive su come attuare la catechesi. Non ha approvato i contenuti, perché essi devono essere quelli del Catechismo della Chiesa Cattolica e del Magistero per tutta la Chiesa.
      Quindi basta ascoltare o leggere i vostri 'contenuti' per avere la prova provata che essi non sono stati approvati dalla Chiesa. Almeno, non dalla Chiesa Cattolica.

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    13. @valentina, mi dispiace contraddirti. Col tempo mi sto affezionando a voi, ma sono costretto a ricordarti che il direttorio catechetico che si trova sugli scaffali del pontificio consiglio per i laici è la raccolta dei 14 volumi contenenti i Mamotreti, cioè le catechesi relative a tutti i passaggi del cammino Neocatecumenale e non un generico testo base. Gli stessi Mamotreti che hanno i catechisti che si accingono alle catechesi.
      Fallacio Asino Vinicio

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    14. Anonimo 15 maggio 2021 10:25
      Il direttorio catechetico è depositato in copia presso i suoi archivi. Non potete dire che è "segreto" perché la chiesa ce l'ha.
      Fallacio Asino Vinicio
      ---
      Ammesso e non concesso che sia stato realmente depositato; non ci sono prove; sarebbe comunque segreto in quanto il pubblico(Popolo di Dio), non vi ha accesso.
      Ti ricordo che il sostantivo "Chiesa", ammesso e non concesso che tu ne faccia ancore parte, vuole l'iniziale
      maiuscola.

      Ahi! Pio XII! A quando qualcuno che ti potrà validamente sostituire?!

      Ruben.

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    15. Il mio era un ragionamento diverso. Se tu mi dai un libro sulle ricette italiane ed io te lo approvo denominandolo Introduzione alle ricette Italiane, vuol dire che io ho approvato la tua metodologia di presentazione delle ricette, non le dosi e gli ingredienti. E questo avrebbe una sua logica. Il contenuto vero è il Catechismo della Chiesa Cattolica.
      Per il resto, nonostante i contenuti a questo punto non siano stati l'oggetto della approvazione, ma solo la metodologia formativa, anch'essi sono stati corretti in modo massivo. In primo luogo dai 'teologi' del Cammino (ne abbiamo le prove provate perché abbiamo le diverse versioni) e poi sicuramente dalle Congregazioni Pontificie.
      Grazie comunque Vinicio per gli spunti forniti.

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    16. @valentina, sento un gran stridio di specchi nel tuo discorso. Comunque lo rispetto e ti saluto.
      Fallacio Asino Vinicio

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  24. Anonimo delle 14 e 55:

    la Chiesa non fa documenti contro il Cammino, ma fa comunque dei "documenti" che vanno presi in considerazione.
    Se il Messale obbliga, essendo prescrittivo, che il sacerdote si deve comunicare prima dei fedeli, così va fatto.
    Il Cammino non lo fa.
    Il problema perciò non è che la Chiesa non fa documenti contro il Cammino, ma che il cammino FA contro i documenti della Chiesa.

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    1. Davvero? E allora quando mettono la croce al centro dell'altare, non prescritta? Che fanno contro la Chiesa? Perché la croce al centro dell'altare non è mica prescritta eppure si mette, sarà il vostro modo di ragionare pretestuoso o polemico e anche un poco ipocrita?

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    2. Anonimo 23.35: è fin troppo chiaro che quando vi si fanno presente i vostri palesi abusi e i delitti contro la santa Eucarestia, invece che dolervene e correggervi, vi inventate ciò che non esiste (come il fatto che la croce non sia prescritta sull'altare mentre invece lo è: ciò che proprio non è prescritto né concesso è il candelabro ebraico non biblico della festa di Hannukiah che ci mettete voi). Questo è sintomo di grave mala fede.

      *“308.Inoltre vi sia sopra l’altare, o accanto ad esso, una croce, con l’immagine di Cristo crocifisso, ben visibile allo sguardo del popolo radunato. Conviene che questa croce rimanga vicino all’altare anche al di fuori delle celebrazioni liturgiche, per ricordare alla mente dei fedeli la salvifica Passione del Signore”.*

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    3. ANONIMO: come ti ha mostrato Valentina, l'ipocrisia è tutta tua.
      Tu butti là affermazioni sperando che nessuno controlli. Cioè IMBROGLIANDO.
      Quando parli a nome della Chiesa, porta i RIFERIMENTI.
      Noi possiamo portare riferimenti che ti sbugiardano.
      Sei cascato male, ma la trappola te la sei scavata da solo.

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    4. Anonimo 14 maggio 2021 23:35
      Davvero? E allora quando mettono la croce al centro dell'altare, non prescritta? Che fanno contro la Chiesa? Perché la croce al centro dell'altare non è mica prescritta eppure si mette, sarà il vostro modo di ragionare pretestuoso o polemico e anche un poco ipocrita?
      ---
      E dove sta scritto che "non è prescritta"; e dove "sta scritto" che voi al centro dell'altare(si fa per dire...) ci mettete uno pseudo simbolo di Israele?

      Ruben.

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  25. Abbiamo voluto fare quella che ho chiamato una simulazione. Simulare la tipica strategia neocatecumenale attivata in questa circostanza particolare per disinnescare il Motu Proprio, per quello che di pericoloso a loro avviso presenta e per volgere sempre tutto a loro favore soltanto.
    Il loro problema è che sono scontati per chi li ha conosciuti o per chi un poco si è applicato ad osservarli con attenzione, con occhio limpido e mente sgombra.
    Le loro trombonate funzionano solo con i soggiogati che gli hanno svenduto il cervello, ceduto tutto e che si sono impoveriti per arricchirli.
    Per questo abbiamo voluto precederli.
    Un seguito avrà questo Motu Proprio, senza alcun dubbio. Influirà su tutta l'attività di catechesi della Chiesa, inevitabilmente anche su di loro che sulla catechizzazione hanno fondato tutto.
    I Vescovi dovranno interferire a questo punto - e per mandato papale - sulla designazione e la formazione dei Catechisti laici e, ovviamente, potranno anche revocare il ministero, per inadeguatezza o indegnità. Non potranno esimersi nè delegare altri al loro posto.

    E allora se i vescovi disporranno che i catechisti kikiani, già nominati nel cammino, facciano un corso diocesano per esercitare il loro ministero dentro l'esperienza, essi dovranno recarsi a farlo e dovranno sostenere anche gli esami, come tutti gli altri. Neanche il catechismo in parrocchia potranno fare più così, alla chetichella.

    Pax

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  26. Valutavamo anche altre ipotesi che potrebbero tranquillamente concretizzarsi, finalmente:

    Se io ascolto una catechesi iniziale dove non è permesso fare domande e vado dal Vescovo a protestare ora il Vescovo può toglier loro il permesso di catechizzare, perché sicuramente non è formativamente adeguato. Poi dovranno venire a dimostrarmi che le catechesi vanno fatte in quel modo e che alle domande non si risponde per via del fatto che “va dato solo latte ai neonati”, eccetera.

    Domani se un catechista che ha il ministero del Vescovo mi fa il terzo grado allo scrutinio io vado dal Vescovo a denunciarlo. Il Vescovo dovrà rispondere per quel catechista scheggia impazzita. Non potrà dire: colpa di Kiko. Eh no! Sei stato tu Vescovo a dargli il ministero. E tu puoi toglierglielo. Non i catechisti regionali o altri.

    E così via...

    Pax

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    1. In teoria dovrebbe andare come dici tu. Speriamo anche nella pratica. Stiamo a vedere, sono davvero curioso di vedere come andrà a finire.

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  27. Quello che non riuscite a capire è che per la stragrande maggioranza dei parroci il solo fatto di fare il cammino è garanzia di inserimento nei vari ambiti della catechesi parrocchiale. Se sei una coppia neocatecumenale, basta che hai molti figli e il parroco ti mette a fare la pastorale familiare, se fai il cammino, basta questo per fare catechismo ai bambini, anche se non hai preparazione, basta il cammino, mentre per quelli che frequentano solo la parrocchia ci vuole il corso al puf e gli incontri. In tutto questo i parroci, non controllano come viene fatto il catechismo, dove i bambini ricevono l'impronta neocatecumenale, soprattutto per quanto riguarda la Pasqua e le parti della messa, per non parlare della confessione, dove non esiste più Gesù che si nasconde dietro il sacerdote, ma è la comunità dei fedeli che li accoglie... I parroci in silenzio.. Vergogna.

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  28. Anzi vi dirò di più... I neocatecumenali si autopropongono anche per il catechismo... pur di non far finire nelle grinfie dei catechisti parrocchiali i loro figli, si offrono di farlo e portano avanti il loro gruppo dove la maggior parte è formata da piccoli neocatecumenali che sono in tutto copie dei grandi

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  29. State già gettando le basi per un nuovo blog, osservatorio sui catechisti?

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  30. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  31. Sono così tante le menzogne del Cammino che, da sole, dimostrano le sue eresie.
    Anche l'imbroglio di ricevere la Comunione in piedi, come dice la Chiesa, per poi consumarla in un secondo momento da seduti, ne è la dimostrazione.

    E' chiaro che per la Chiesa la Comunione va consumata in piedi (o in ginocchio), e non da seduti, sia perché per la Chiesa ricevere la Comunione vuol dire anche consumarla, tanto che è obbligarorio che si debba consumare SUBITO dopo averla ricevuta, e sia perché è più importante il consumarla che riceverla sulle mani per cui, paradossalmente, sarebbe più logico, se fosse ammesso, riceverla da seduti e consumarla in piedi.

    Aveva ragione padre Zoffoli: nel Cammino tutto è inganno e falsità. Si guarda solo alla forma cercando di aggirare le regole della Chiesa. Ma questo, oltre a essere peccato, è sintomo di un'attitudine alla disonestà.

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  32. Se volessimo compensare in una sola parola tutta la dottrina kiko/carmeniana, questa sarebbe "eresia". 
    L'eresia è la regina del contesto e la principale alleata dei catechisti. 

    Senza il fulcro del movimento che equivale alla sua catechesi eretica, la quale dà carattere all'intero - interminabile - percorso e 'logicità' ad ogni cosiddetta tappa, il cammino non esisterebbe più. È infatti palese che senza le distorte catechesi, volutamente dissociate da quelle della Chiesa Cattolica, il cammino chiuderebbe l'intera baraccopoli all'istante.

    Pertanto è lecito e facile ipotizzare che l'obbligarietà per i catechisti di affrontare un iter formativo, e la necessità di attenersi agli insegnamenti acquisiti, comporterá l'inesorabile morte del sistema neocatecumenale. Però questa sintesi estrema mi sembra fin troppo propositiva. Infatti mi domando: ma chi si occuperà dell'iter formativo? Perché se l'iter formativo passa comunque da sacerdoti a carattere kikiano, qualcosa potrebbe non funzionare a dovere. 
    Comunque sia, trattandosi di una questione istituzionalizzata, i catechisti kikiani non possono fare a meno di adeguarsi. 

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    1. Sarà difficile. A meno che non lo dica Kiko esplicitamente, ma sarà difficile anche questo.

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  33. Chiacchiere neocatecumenali:

    - Gioacchina: oh, ma davvero gli illuminati nostri catechisti dovranno frequentare un corso istruttivo per poter catechizzare? Non è concepibile! La Chiesa va a rotoli! 

    - Misaele: che eresia! Un affronto! 

    - Nabucodonosor: Ahahah volete scommettere che saranno i nostri sapienti e fulgidi catechisti a salire In cattedra? Mica siamo gli ultimi arrivati, noi siamo la vera chiesa! 

    - Efraim: siamo perseguitati! 

    - Corinzio: aspè, che sta a dì? I nostri catechisti sono già istituzionalizzati da Kiko. Ma il Papà s'è bevuto il cervello? Che gli dice la capoccia? 

    - Tiberiade: "venghino signori, venghino!", vi sfidiamo! Noi non temiamo l'occhio scrutatore della Chiesa. Chi credete di essere? Noi abbiamo dalla nostra uno spirito santo piegato al servigio dei catechisti!

    - Ascensión: la notizia mi turba alquanto, mi ritiro nelle mie stanze a compiere della salubre bibliomanzia con i libri di Carmen, sicuramente mi suggerirà il da farsi. 

    - Mario il presbitero: ....

    - Kiko il guru: mi tocca augurare la morte anche a Papa Francesco, proprio come la richiesi per Benedetto XVI che, modestamente, abdicò grazie a me.

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    1. Grande Rebel 😄🤣

      Frilù

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    2. Rebel, sei impareggiabile!
      Grazie per il buonumore che trasmetti. Mentre fai amaramente considerare lo stato penoso in cui sono ridotti. Li hai riprodotti con grande fedeltà. Chi potrebbe contestarti? E' palese che li conosci troppo bene.
      Un ottimo agrodolce ci hai porto su un "piatto d'argento"!

      Buona giornata a tutti e aspettiamo, dopo le nostre simulazioni, le reazioni ufficiali del "potente cammino", nella persona dei suoi Iniziatori e dei suoi accreditati Rappresentanti a tutti i livelli.
      Devono tutelare il BUON NOME DEL CAMMINO e tenerlo in piedi così com'è. Se viene toccato nelle sue parti nevralgiche: la sua struttura di comando e di gestione autonoma di beni (soldi, tanti soldi, immobili e quant'altro) e di persone, rischia di implodere ed evaporare nel nulla in un attimo.

      Se la Chiesa ficca il naso e decide di esercitare la sua autorità sacrosanta, come ben dice Rebel, "l'inesorabile morte del sistema neocatecumenale" è inevitabile e incombente!

      AMEN

      Pax

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    3. Per don Mario sono stati scritti dei puntini. Cosa volete insinuare, che don Mario non parla? Che è muto? Che non si esprime? Che è un pesce rosso? Che....che....che!!!!

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    4. Per quanto riguarda l'intervento di don Mario, lo spirito traduce quei puntini in una meravigliosa ed edificante catechesi (come sempre) nell'orecchio dei neocatecumenali. Se vedi solo puntini, vuol dire che chiudi l'occhio e l'orecchio allo spirito e devi tornare al secondo passaggio, vendere i beni eccetera per poterne comprendere ricchezza spirituale e complessità.

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    5. No,Padre Mario non è un pesce rosso. Un pesce rosso ha più personalità di lui. Voi i sacerdoti che hanno una personalità o semplicemente comprendono appieno la loro vocazione li schifìate.
      Diciamoci la verità...potreste fare senza anche per la messa (tanto è la comunità che conta no?) per voi sarebbe una liberazione

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    6. Hahahaha Rebel! Sei fenomenale! Ti ho letto proprio con piacere. Al signore del pesce rosso dico solo che è ottimista.

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    7. Ho riso fino all'ultimo addominale!! Aiuto!!

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    8. @Anonimo15 maggio 2021 11:41
      Per don Mario sono stati scritti dei puntini. Cosa volete insinuare, che don Mario non parla? Che è muto? Che non si esprime? Che è un pesce rosso? Che....che....che!!!!
      ---
      Che come, Carmen è stata cacciata dalle monache, anche lui è stato cacciato dai Comboniani; dal punto di vista umano e spirituale, è come se fosse morto, senza neanche che se ne sia accorto.

      Ruben

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    9. Povero don Mario. Alla fine è il più simpatico della Triade

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    10. XD sei forte!!!! Ironica e vera. Padre Mario non è un pesce rosso ma potrebbe essere un baccalà. Io non mi capacito che un prete si fa mettere i piedi in testa come lui.

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    11. Rebel grazie. Ti leggerò sempre con grande entusiasmo per il buonumore che mi procuri. Hai mille ragioni. S.R.

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  34. Io credo che i catechisti neocatecumenali sono validi solo per il loro catechismo, nulla di più.
    E credo che anche se conoscessero il C.C.C. a memoria, continuerebbero a insegnare il loro catechismo

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    1. C.C.C. è l'acronimo di :

      Catechismo Catecumenale Corposo

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    2. Ahaha Cordatus non c'è allora speranza per i katechisti NCN. Hanno un imprinting funesto. S.R.

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  35. @ Fallacio Asino Vinicio, 15 maggio 2021 10:25

    Metti date ed elenchi cose. Che conosciamo meglio di te.

    Io una cosa sola voglio dirti. E' chiaro che la Chiesa ha corretto molte cose della predicazione di Kiko e Carmen. Alcune sono state proprio eliminate DA LORO STESSI dai mamotreti, già al momento di sottoporli alla Chiesa; perchè già lo sapevano da soli che erano improponibili.

    MA QUESTO NON LO HANNO MAI CONFESSATO AI FRATELLI DEL CAMMINO.

    Io le ho scoperte una volta uscita.

    Quando La Chiesa ha fatto le sue correzioni e richiami, questi non sono mai stati riportati alla base dagli Iniziatori e dagli Itineranti. Io, finchè son stata dentro e ho partecipato alle convivenze, ho sempre sentito dalla loro bocca che il Cammino veniva confermato in tutto, ricoperto di elogi dalla Chiesa e benedetto e che gli articoli del CCC messi in nota erano solo una ratifica di tutto il bene della ispirazione kikiana.
    Punto. Mai hanno detto altro.

    TUTTO QUESTO NON LO HANNO MAI CONFESSATO AI FRATELLI DEL CAMMINO.

    Come ripeteva spesso Apostata nei suoi commenti MAI e poi MAI si sono preoccupati, dopo il 2010 o il 2012 di fare una stramaledetta Convivenza di Inizio Corso sull'argomento approvazioni in cui raccontare la verità, dire che i vecchi mamotreti andavano sostituiti dai nuovi e che bisognava imparare bene tutte le modifiche apportate dalle note al testo originario.
    Ossia per riportare ai fratelli del Cammino LA VERA PAROLA DELLA CHIESA sul Cammino stesso. Nel bene e nel male. In quello che poteva far piacere e in quello che no.

    Questo cosa significa?

    Significa che sono in mala fede e lo sono sempre stati.
    Non considerano la Chiesa o se ne fregano.
    Vogliono essere approvati e basta.
    Se vengono corretti lo ignorano. Tanto continueranno sempre a fare come gli pare. Su questo non ci piove.

    E dunque tutte le tue argomentazioni cadono a pezzi. Asino di un Vinicio, Fallacio pure.

    Pax

    RispondiElimina
  36. In tutto questo io continuo a farmi una domanda: ma come mai Kiko non nomina più Papa Francesco neppure per sbaglio? Eppure all'inizio del pontificato era così entusiasta...ma non è che agli ultimi incontri in privato ( di cui non si sa assolutamente nulla) gli ha fatto qlc cazziatone d'antologia?

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    1. Sicuramente si! Da quello che so kiko era molto entusiasta di papa Francesco perché l'itinerante dell'Argentina, una certa Pili, che diceva molto bene del card. Bergoglio, assieme ad una famiglia argentina della prima ora (di cui non faccio nome, ovviamente). Anche per l'elezione di Benedetto XVI, kiko era molto contento, perché tale Stefano Gennaro mi aveva studiato teologia a Tubinga quanto Ratzinger era professore li, non solo il G. Affermava di essere suo fedele discepolo. Che vuoi che succeda alect, che il kiko pensa che una volta eletti i papi facciano quello che dice lui, aspettandosi che neocatecumenalizzino la Chiesa. Ovviamente questo non avviene, e quindi diventano nemici del cnc.
      Pinco

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  37. Chiedo un TSO per Rebel.

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    1. @anonimo
      È così che si ama il prossimo?

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    2. ...è che sta in infermeria tutto solo ad aspettare il suo TSO, sperando che arrivi qualcun altro così poi chiacchierano.

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    3. Chiedo per Anonimo un Trattamento Spirituale Obbligatorio. È un caso grave di intossicazione severa da prione kikiano: esso entra dall'orecchio ed arriva all'encefalo in men che non si dica. Poi cosa fa negli altri quarant'anni, vi chiederete? Nulla, va alla ricerca del cervello, un po' come Israele nel deserto.

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    4. XAnonimo delle 13:18
      Brutto segno. Ti stai innamorando perdutamente. S.R.

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  38. Dall'Avvenire

    Il Papa ha istituito il ministero laicale di catechista. L’ha fatto con il Motu Proprio “Antiquum misterium” in cui si annuncia che la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti pubblicherà a breve il rito istitutivo. Spetterà poi alle Conferenze episcopali stabilire «l’iter formativo necessario e i criteri normativi per potervi accedere»(CRETINI AVETE LETTO?ndr). I pastori, recita in proposito il Motu proprio «non cessino di fare propria l’esortazione dei Padri conciliari quando ricordavano: «Sanno di non essere stati istituiti da Cristo per assumersi da soli tutto il peso della missione salvifica della Chiesa verso il mondo, ma che il loro eccelso ufficio consiste nel comprendere la loro missione di pastori nei confronti dei fedeli e nel riconoscere i ministeri e i carismi propri a questi, in maniera tale che tutti concordemente cooperino, nella loro misura, al bene comune» (Lumen Gentium, 30). Il discernimento dei doni che lo Spirito Santo non fa mai mancare alla sua Chiesa sia per loro il sostegno dovuto per rendere fattivo il ministero di catechista per la crescita della propria comunità».

    Quante cazzate scrivete mamma mia!

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    1. Si vede che non hai letto l'articolo, che evidenzia più volte il ruolo delle Conferenze Episcopali nello stabilire i criteri e l'itinerario formativo.
      Per fortuna almeno hai letto Avvenire. Ma potresti pure sbilanciarti a leggere il Motu Proprio, sono due paginette: non è come per il 'sacro' mamotreto che devi ascoltare perché lo spirito di vino ti ispiri, la Chiesa il proprio insegnamento lo scrive a chiare lettere e può essere letto e compreso anche da te (che è tutto dire!).


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    2. Infatti! Il problema per i fedeli "praticanti" del Cammino neocatecumenale è che proprio la loro capacità di intendere viene deformata dal fatto di aver prestato ascolto da una vita solo ai loro falsi "maestri".
      Per il resto guardano e non vedono (per cui anche leggere è inutile), odono ma non intendono (che è lo stesso di sentono ma non ascoltano). Sono diventati duri di comprendonio, ottusi, chiusi nell'orizzonte stretto in cui Kiko li ha relegati, ingabbiati.

      Se non si liberano e spiccano il volo, mai più capiranno un accidenti.
      E' per questo che quando si esprimono sono così assurdi e dicono bestialità una dietro l'altra senza neanche rendersene conto. Sono eco, riflesso, copia, clone, non hanno più nessuna identità e autonomia personale, non sono più esseri pensanti, ma robot programmati con reazione univoca incorporata, o una roba del genere.

      Dicevamo nell'articolo (dopo aver un poco esemplificato il loro schema di base):

      " Vedete come funziona? Basta solo che le ripetano loro queste parole e, come per incanto, dalla loro bocca usciranno già strumentalizzate, saldamente agganciate ai loro stereotipi. E sarà tutto un dire: Lo dicevamo noi! La Chiesa finalmente ha capito, la Chiesa è arrivata al nostro punto. "

      (Perchè bisogna riandare sempre al significato kikiano di tanti termini ricorrenti nel linguaggio della Chiesa. Mentre la Chiesa ha inteso dire altro da ciò che essi veramente intendono).

      Ordunque, Kiko ha neocatecumenalizzato tutto: le Parrocchie, i Seminari, il Battesimo, l'Eucarestia, i canti, l'arte, il Kerigma, la istruzione e la formazione permanente e anche il linguaggio.
      Li ha costretti in quello che lui stesso chiama con orgoglio il "linguaggio unico" neocatecumenale (che non è frutto della Pentecoste, quanto piuttosto foriero di una novella Torre di Babele destinata alla distruzione!)

      Un tale caos e baraonda che diventa impossibile intendersi con i propri simili che non siano plagiati come loro.

      Vi è mai capitato di fermarvi (per sventura) a parlare con qualche fratello della vostra ex comunità, dopo anni e anni che voi ne siete usciti?

      Ecco, voi potete comprendere!

      Pax

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    3. ×Anonimo delle 14:42
      A NOI TOCCA LEGGERE LE TUE. RISPARMIATI UN PO' Prenditi una vacanza. S.R.

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  39. Asino Vinicio Fallacio, mi riferisco a te che sottostimi la realtà del carisma.

    Tu sai che carisma ha la stessa radice del termine carità?
    E sai che la carità è prima di tutto una caratteristica di Dio stesso? Tanto è vero che gli antichi affermavano con lodevole e saggia costanza: Ubi caritas et amor, Deus ibi est (dov'è carità e amore lì c'è Dio).

    E sai che parlare di carità significa, al contempo, parlare di grazia (leggo che charis è una traslitterazione, essa è la radice della parola greca che significa grazia)?

    E sai che la grazia è lo Spirito Santo che agisce dentro di te e non senza di te (quindi non è una forza a favore dei kikisti che opera secondo loro approvazione)?

    E sai che lo Spirito Santo è presente dalla genesi, ancor prima che "la luce fu", sino all'ultimo versetto dell'Apocalisse, e che quindi non è sorto appresso al sopraggiungere dei katechisti?
    - "lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque"
    - "Maranatha, vieni Signore Gesù."

    E sai che, di conseguenza, i catechisti debbono serbare una profonda adorazione per lo Spirito Santo perché esso è Dio? Sicchè non debbono intenderlo come un servo, né sfruttarlo a proprio piacimento, né bestemmiarlo, né separarlo da Dio come fanno i catechisti kikiani?

    E sai che se Dio si è fatto Parola, i catechisti non possono giocare con le parole? I catechisti neocatecumenali mistificano i Testi Sacri e generano gravi equivoci che confondono le anime ascoltatrici. Questo succede perché utilizzano il vocabolario e le catechesi di Kiko, accettando una connotazione di linguaggio indegna e volgare improntata sulla falsità.
    Un catechista che non sente dentro di sé l'imperativo di conoscere in profondità cosa sta dicendo e non si domanda se ciò che proferisce è verità, che razza di guida può mai essere? Deviante certamente.

    E sai che il catechista della chiesa cattolica è persona generosa, capace di amare e donare se stessa senza riserve, cosa che non è riscontrabile tra i Nc?
    Perché amarsi non significa tollerarsi tra compagni di saletta ma ritrovarsi in una spiacevole condizione conflittuale in casa, con un coniuge fuori dal cammino che viene ritenuto un nemico infesto degno d'esser gravemente ingiuriato durante gli scrutini:

    - "vuole passare il sabato sera in mia compagnia, quindi vuole allontanarmi da Dio!";
    - "non accetta che effettui la decima, è un tirchio!";
    - "vorrebbe che trascorressi il fine settimana in famiglia piuttosto che in convivenza con i fratelli e gli illuminati catechisti, è un egoista!"
    - "si permette di chiedermi con insistenza cosa effettuiamo durante gli incontri, è una minaccia per la mia integrità spirituale!"
    - "non vuole unirsi alle lodi, è un ostile!"
    - "insiste perché vada a Messa la domenica con lui, è un tentatore!".

    Amarsi non significa cantare con esaltazione: "per amore dei miei fratelli, per amore dei miei amici..." per poi sputare su quegli stessi fratelli nel momento in cui lasciano il cammino.
    Amarsi non significa divenire omertosi o menzogneri nel momento in cui c'è da difendere, per amore della giustizia e della verità, quell'amico con il quale si è danzato mano nella mano...ah, quante questioni disprezzabili ci sarebbero ancora da elencare!
    Amare veramente è un'altra cosa, ma per conoscerne il senso bisogna tuffarsi con cuore e anima nella Parola di Dio amandola: "Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici" (dal Vangelo di Giovanni).

    Il carisma è un dono dello Spirito Santo che i fedeli laici sono chiamati ad accogliere con responsabilità. Un dono che il catechista è chiamato a mettere al servizio degli altri e per l'edificazione di tutto il Corpo nella carità (Ef 4,16).

    Tu entiendes eso ¿verdad burro?

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    1. Non intiende esto hermano, es duro de cabeza, ma intienderà, intienderà..e se non intiende, son cavolitos por lui

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    2. Mi basta solo questo...

      E sai che il catechista della chiesa cattolica è persona generosa, capace di amare e donare se stessa senza riserve, cosa che non è riscontrabile tra i Nc?
      Perché amarsi non significa tollerarsi tra compagni di saletta ma ritrovarsi in una spiacevole condizione conflittuale in casa, con un coniuge fuori dal cammino che viene ritenuto un nemico infesto degno d'esser gravemente ingiuriato durante gli scrutini:

      - "vuole passare il sabato sera in mia compagnia, quindi vuole allontanarmi da Dio!";
      - "non accetta che effettui la decima, è un tirchio!";
      - "vorrebbe che trascorressi il fine settimana in famiglia piuttosto che in convivenza con i fratelli e gli illuminati catechisti, è un egoista!"
      - "si permette di chiedermi con insistenza cosa effettuiamo durante gli incontri, è una minaccia per la mia integrità spirituale!"
      - "non vuole unirsi alle lodi, è un ostile!"
      - "insiste perché vada a Messa la domenica con lui, è un tentatore!".

      Mia moglie non era in cammino. Io le ho pensate tutte. Non lo dico con leggerezza.

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  40. "lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque"

    Spiritus dei fovebat aquas

    "lo spirito di Dio COVAVA le acque"

    Cambia (cambierebbe) molte cose...

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    1. In realtà il verbo ebraico, che in altra occasione si riferisce all'aquila che dispiegando le ali protegge i suoi piccoli volando sopra di loro, non si riferisce al covare quanto proprio all'"aleggiare".

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  41. Penso che il Papa non abbia alcun problema con i catechisti del CNC. Anzi, il CNC, con le sue varie istituzioni, secondo me, realizza ciò che lui intendeva dire nella "Evangelii Gaudium". In questa esortazione, infatti, sembra che il Santo Padre preghi la Chiesa di fare qualcosa, di inventarsi qualcosa, magari anche qualcosa "fuori dagli schemi" l'importante è fare, muoversi in qualche modo, perché rispetto all'evangelizzazione siamo in guerra e c'è poco da fare i fighetti.
    I bambini che frequentano il catechismo parrocchiale, il più delle volte vengono da famiglie di cristiani non credenti assolutamente assuefatti al mondo, che pensano che la Bibbia sia vera quanto il Corano, che "il vero miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci sia la condivisione", che Dio (non conoscono Gesù) si testimonia con la propria vita anche perché a parole non saprebbero proprio cosa dire. Quante volte mi sono trovato solo contro tutti a difendere la Chiesa che veniva accusata con i soliti stereotipi (dalle crociate alla caccia alle streghe) durante la riunione dei genitori. Quindi secondo me il Papa desidererebbe semplicemente avere dei catechisti marines piuttosto che sottufficiali, perché di questo c'è bisogno oggi, in guerra. E voi continuate pure a menarla con la decima, a passare le giornate a pensare, pensare e pensare, poi a scrivere e scrivere e compiacervi fra di voi nel vostro mondo blindato che è questo blog, quando il vostro comandante vi ha ordinato di andare per le strade ad annunciare Gesù Cristo. Svegliatevi, il Papa non ha la puzza sotto il naso! Domani riprendiamo la missione nelle piazze che magari sarà una cagata pazzesca, ma almeno rischiamo di passare per cretinotti fuori di testa per Cristo e di farci sputare un po' addosso, così come ci è stato chiesto dal nostro amato Papa Francesco. Ciao!

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    1. > che Dio (non conoscono Gesù) si testimonia con la propria vita anche perché a parole non saprebbero proprio cosa dire.

      Sant'Ignazio diceva: "È meglio essere cristiano senza dirlo, che proclamarlo senza esserlo".
      Era un "cristiano non credente" anche lui?

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    2. "I bambini che frequentano il catechismo parrocchiale, il più delle volte vengono da famiglie di cristiani non credenti assolutamente assuefatti al mondo"

      Invece i ragazzi del cammino sono tutti angioletti vero? Loro non si drogano, sono bravi e buoni...poi magari vanno alle convivenze e si comportano peggio di quelli usciti dal riformatorio. Non lo dico io..lo scrivono loro su Instagram e ci ridono pure sopra. Qualquadra non cosa...

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  42. Non vorrei essere troppo ottimista, ma a me pare che la Chiesa, piano piano, stia mettendo all'angolo il Cammino.
    Dopo gli entusiasmi iniziali, col tempo si devono essere accorti di cosa si tratta.

    La formazione dei catechisti dovrà seguire innanzitutto le indicazioni del Rito di Istituzione che emanerà la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e poi l'iter formativo delle Conferenze episcopali, che non si baserà certo sul Direttorio catechetico del Cammino Neocatecumenale, ma sul Catechismo della Chiesa Cattolica, come minimo.
    A me pare un modo affinché il Catechismo della Chiesa soppianti il catechismo di Kiko, perché anche i catechisti neocatecumenali dovranno rifarsi a quello insegnato nei corsi formativi.
    Non ci possono essere due catechismi contemporaneamente, quando è la Chiesa attraverso i suoi organismi a formare i catechisti. A questo punto il Catechismo della Chiesa cattolica sarà l'unico insegnato e l'unico da insegnare.
    Già il decreto di approvazione del Direttorio neocatecumenale operò una bella limitazione: circoscriveva la catechesi al solo Cammino Neocatecumenale.
    Ora voglio proprio vedere se con la formazione dei catechisti da parte della Chiesa direttamente, si potrà ancora utilizzare il Direttorio particolare.
    Se riuscissero anche in quest'intento, allora comincerei davvero a pensare che siamo al momento in cui è tolto di mezzo chi trattiene il mistero dell'iniquità, per dirla alla San Paolo.

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    1. Grazie per i tuoi toni pacati. Non credo ci saranno problemi di questo tipo. Comunque quel che sarà sarà. Viviamo l'oggi! E se ci saranno corsi per catechisti tanto meglio! Vuol dire che la chiesa si muove e li faremo volentieri. Ciao.

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  43. I neocatecumenali anche se catechisti anche se di vecchia data , se vogliono fare i catechisti nelle parrocchie dovranno fare il percorso per catechisti indetto dalla diocesi , a nulla vale quello di appartenenza al cammino .

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    1. Esatto.
      E chi fa il catechista lo decide il Vescovo, non Kiko. E risponde al Vescovo, non a Kiko.
      E' una buona occasione perché i Vescovi facciano vedere ai camminanti chi guida il Cammino (se il Cammino è parte della Chiesa).

      La difesa palmo a palmo degli spazi del Cammino da parte dei Camminanti basta da sola a dimostrare che si considerano un'altra chiesa, oppure la vera chiesa.
      Gli aderenti di tutti gli altri movimenti non si accanirebbero così nella difesa del loro movimento, anche perché, se anche alla fine questo sparisse... rimarebbe la Chiesa. Che è tutto.
      I camminanti senza il Cammino sembra siano incapaci di tornare in parrocchia.
      La parrocchia gli fa così schifo che se il Cammino sparisse, in gran parte non frequenterebbero più la Chiesa.
      Un po' come se a qualcuno fosse proposto un matrimonio che lo disgusta: preferisce rimanere solo.

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    2. I catechisti cnc devono fare i corsi come gli altri? Scordatevelo

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    3. Ok...ora questa cosa valla a Papa Francesco.

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    4. @Anonimo 15 maggio 2021 22:45
      I catechisti cnc devono fare i corsi come gli altri? Scordatevelo
      ---
      E perché?

      "dura lex sed lex"; ammesso che gli pseudo catechisti NC, possano avere per intenderci, una qualche dimestichezza con la lingua Latina, che tra l'altro è anche la lingua ufficiale della Chiesa Cattolica.

      Ruben.

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    5. I catechisti cnc devono fare i corsi come gli altri? Scordatevelo.

      Eccovi qui, i diversi. I fuori legge che rispettano solo le leggi proprie.
      E se ve li imporranno i corsi, cosa farete?

      Vedremo, che altra scappatoia troverete.

      Pax

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  44. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  45. FALLACIO VINICIO:
    so bene che il direttorio è "depositato" in Vaticano, ma questo nessuno lo ha mai negato, come nessuno ha mai negato l'approvazione degli statuti.
    Ma come gli statuti non vengono seguiti dal Cammino (ad esempio la Comunione tutti insieme appassionatamente non è stata concessa), così le catechesi del Cammino non vengono fatte seguendo il direttorio, ma i mamotreti sbagliati.

    Questo lo posso affermare con assoluta certezza, perché se all'interno del Cammino circolassero copie del direttorio ad uso dei catechisti, la nostra "intelligence" ne sarebbe venuta in possesso.
    Come sai bene i servizi segreti del nostro blog sono così efficienti che entrano sempre in possesso dei documenti segreti del Cammino, a volte anche prima anche della loro uscita tra gli adepti.
    Basta scorrere le pagine del blog per non avere dubbi.

    Di conseguenza, se noi non abbiamo il direttorio, tu certamente non ce l'hai.
    Tu che sei stato indottrinato coi mamotreti sbagliati, indottrini gli altri con quegli stessi mamotreti.
    Ma se hai una copia del direttorio, scannerizzala e inviala.
    Ma non puoi averla, perché se un giorno il direttorio uscirà dalla sua tana, saremo noi i primi a mostrartelo, stanne certo.

    Era solo questo che volevamo dire.

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  46. Il Cammino Neocatecumenal
    al quale il blog rompe tutti i giorni le bal
    imperterrito la sua strada percorre
    e a turbarlo invero ce ne corre
    non si lascia certo impressionare
    se il blog lo va a criticare
    anzi le critiche lo rafforzeranno
    e non ne subirà alcun danno
    sotto la guida del grande Kiko Arguello
    che dei figli di Adam è sempre il più bello
    e di Carmen che dall'alto ci protegge
    come un pastore che guida il suo gregge
    di cosa dobbiamo temere ?
    di accuse che non sono vere ?
    che sono tutte inventate
    è questo che davvero sperate?
    Vedremo come andrà a finire
    e per adesso non c'è altro da dire


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    1. C'è da dire, come no, perché zitto non ci sto:
      Imperterrito che sia, il Cammin nella sua via,
      conta i giorni alla sua fine, da seduto sulle spine,
      ché l'attesa protezione della Carmen (che donnone!)
      si prolunga all'infinito. Ma lo stolto guarda il dito,
      non la Luna che, si sa, tutta nera diverrà.

      Or le accuse, affastellate, le abbiam solo riordinate
      siete voi, col vostro esempio - della Chiesa a fare scempio! -
      che le avete meritate: senza tregua! Cadenzate!
      Che non siate impressionati non stupisce gli abbonati
      alla vostre triste usanza d'ignorare con baldanza
      il richiamo alla ragione e all'onesta riflessione.

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    2. La Luna con il dito non guardiamo
      un milione di camminanti quanti siamo
      in cinquant'anni abbiamo sempre ragionato
      e il Papa abbiamo sempre rispettato
      abbiamo sempre riflettuto onestamente
      e su questo non ci potete dire niente
      ma convincervi di questo è tempo perso
      e noi tutti in coro di converso
      continuiamo la nostra strada imperitura
      e ci dirà la storia futura
      chi davvero di questa storia ha ragione
      e per adesso fine della trasmissione

      Elimina
    3. Capisco la licenza poetica, ma dire che in cinquant'anni avete sempre ragionato, riflettuto onestamente e rispettato il papa è una barzelletta di quelle assai comiche!

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    4. Concordo, la storia farà verità e giustizia di tutto.

      Elimina
  47. Cari poeti neocat e perdonami Leopardi

    Troppo caro vi fu l'ispanico folle
    e la fanta-Carmen che in ogni parte
    dell'Ultimo Orizzonte il Bene esclude.

    Irene


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  48. ahahaha! in effetti..

    I.

    RispondiElimina
  49. Di Leopardi la dotta citazione
    ci porta a una conclusione
    la verità alla fine verrà fuori
    e per qualcuno saranno dolori
    che sia Kiko o il blog chi lo sa
    solo il futuro inver ce lo dirà
    noi aspettiamo intanto con pazienza
    di avere la storica sentenza

    RispondiElimina

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