giovedì 2 dicembre 2021

La povera vedova dei due spiccioli. A una così come le annunci il Kerigma? (Una religiosa naturale a cui non serve il Cammino).



Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». (
Mc 12, 38-44)

Seduto di fronte al tesoro, Gesù osservava...

Oggi ho ascoltato l'Angelus del Papa che ha commentato, come sempre, il Vangelo della Domenica: la povera vedova che getta nel Tesoro del Tempio due monetine. 

Papa Francesco dice che Gesù guarda, osserva. Gesù guarda e valuta tutto. Il Papa utilizza il verbo guardare in vari passaggi:

Gesù guarda, guarda ciò che succede in questo luogo, il più sacro di tutti,...

Gesù guarda le due scene. Ed è proprio questo verbo – “guardare” – che riassume il suo insegnamento:... guardarsi dagli ipocriti e guardare alla povera vedova.

guardarsi dagli ipocriti: non piegare la fede ai nostri interessi. Quegli scribi coprivano, con il nome di Dio, la propria vanagloria e, ancora peggio, usavano la religione per curare i loro affari, abusando della loro autorità e sfruttando i poveri. ...il clericalismo, questo essere sopra gli umili, sfruttarli, “bastonarli”, sentirsi perfetti. Questo è il male del clericalismo. ... mai approfittare del proprio ruolo per schiacciare gli altri, mai guadagnare sulla pelle dei più deboli! (quanto bene farebbe a Kiko riflettere su tutto questo! Sintetizzato dopo il "Guardatevi!" posto all'inizio del Vangelo di Marco).

Gesù ci invita a guardare alla povera vedova.

da casa di preghiera a spelonca di ladri

 E a me è tornato alla mente un altro episodio evangelico

Gesù che si reca al Tempio il giorno prima della cacciata dei mercanti e, anche lì, guarda tutt'intorno - Gesù osserva con attenzione ogni cosa e la giudica (e noi che siamo "Osservatorio" ci sentiamo proprio consolati!) - prima di recarsi a Betania per passare la notte. (Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània. Mc. 11,11)

Il mattino dopo ritorna al Tempio per agire (non ha agito d'impulso Gesù, si è presa tutta la notte) contro i mercanti, cacciandoli con la violenza fuori dal Tempio che da "Casa di Preghiera" avevano ridotto ad "una spelonca di ladri". («Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le genti?
Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!». Mc. 11,17)

Nel Vangelo di oggi è scritto che Gesù "Seduto di fronte al tesoro, osservava (N.B. OSSERVAVA) come la folla vi gettava monete". E osservava i ricchi e... ha osservato "la povera vedova". 

A questo punto Gesù chiama a sè i suoi discepoli e, potremmo dire, fa discernimento: Questa vedova così povera ha gettato nel tesoro "tutto quanto aveva per vivere"; i ricchi invece solo "parte del loro superfluo". 

Gesù ha guardato, osservato; ha chiamato i discepoli e ha giudicato l'una e gli altri. 

 Gesù 

Guarda 

Osserva 

Giudica 

E scrive chiara la sentenza. 

Dio ci ha fatto esseri pensanti, ci ha dato una coscienza, perché potessimo distinguere da noi stessi il bene dal male, imparando da Lui ogni cosa. Di fatti Gesù non tiene per se stesso le sue considerazioni, ma le condivide con i suoi discepoli, sempre. 

Sacrosanto diritto è, dunque, guardare e osservare. Anzi siamo proprio tenuti a non essere distratti nella vita o superficiali! E analizzare è doveroso. Distinguere il bene dal male e ciò che è giusto. 

Ora mi si affaccia alla mente una affascinante suggestione

Poniamo Gesù di questo episodio evangelico nel contesto neocatecumenale. (Gesù non si fa riconoscere però che è Lui, come ai discepoli di Emmaus.)

Se nei dintorni ci sono due catechistoni, di quelli buoni, essi di sicuro inizieranno a infierire contro questo illustre sconosciuto dicendo "Ma cosa fai, chiami i tuoi fratelli e davanti a loro giudichi?" 

 "Ma chi credi di essere?"

"Poi agli altri fratelli il discernimento lo facciamo noi. Tu NON giudicare. Che cosa è che ti metti a spiare chi mette come e quando nella colletta?"

"Siediti e ascolta lo scrutinio!" 

Mettono la povera vedova - elogiata e assolta dallo sconosciuto - di fronte alla croce kikiana e le dicono: 

"Cosa hai fatto? Sei perfezionista? Ti senti migliore degli altri? Tu adempi la legge e molto di più, vero? Ma lo fai solo perchè sei superba e ti piace fare la prima della classe. Mica sei entrata in cammino per diventare santa? Per poi giudicare i fratelli che non ce la fanno ad essere come te? Vedrai! Ti profetizzo che Dio ti va a togliere di pronto la mano dalla tua testa... e tu ne combinerai di tutti i colori...".

Con quei ricchi invece non hanno problemi. Tutto secondo copione. 

"Siamo tutti poveracci, siamo tutti avari: corajo!". Il Signore ti ha messo il fango sugli occhi e tu finalmente vedi. Cosa? Vedi che sei un "peccatore che non può non peccare" ... la povera vedova è una povera illusa, ancora totalmente cieca!

Ma tanto loro hanno la ricetta per tutto e sempre la stessa. Diranno di provarsi seriamente coi beni una volta sola (... per chi ci crede...)! 

"Va vendi quello che hai e dallo ai ...poveri" (che poi col tempo capirai che gli unici poveri degni sono sempre e solo loro; ecco un altro grosso sbaglio della vedova sprovveduta). 

Per cui l'obolo della vedova, per la sua conversione, alla vedova non è servito a nulla.

32 commenti:

  1. Ancora una volta nell'ultima catechesi dell'Avvento, Kiko ci ha tenuto a rammentare le sue elemosine di 50 euro alla volta al povero sotto casa. Cosa lo spinge a ripetere questo racconto? Vuole forse incitare i fedeli alle opere di carità? Non sembra, non accenna neppure ai tanti che stanno perdendo il lavoro e alla necessità di sostenerli. Le ultime parole del mamotreto ricordano infatti solo il sacro dovere del neocatecumenale di finanziare il Cammino, le sue attività e iniziative.
    Questa per Kiko è carità.
    Quanto alla vedova del Vangelo, tutti noi abbiamo assistito negli scrutini all'accanimento sulle vedove e sulle persone sole, considerate egoiste se non davano tutto il proprio tempo al Cammino, sospettate di peccati solitari, accusate d'essere di poca fede se timorose per il futuro dei figli o per il proprio. Dopo di che, quando hanno dato tutto al Cammino, le hanno irrise e, come è capitato a me di sentire al funerale di una sorella che non frequentava più perché ricoverata in casa di riposo, addirittura nella predica è stata messa in dubbio la sua salvezza eterna a causa dei suoi 'peccati' (stiamo parlando di una persona retta, di fede, modesta e dedita alla famiglia).
    Questo disprezzo verso i deboli, questa irriconoscenza verso chi ha dato molto, o comunque tutto ciò che poteva, senza chiedere nulla e, per converso, l'ammirazione, gli applausi e le proteste di santità per altri che del Cammino hanno fatto spesso pure un business, fa capire che razza di messaggio bacato venga da quella direzione. Possono pure riempirlo di zucchero filato, ma la sostanza resta identica.
    Mi dispiace che molti se ne rendano conto troppo tardi e che tanti ci lucrino su.

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    1. Kiko vuole incitare i poveri neocatecumenali ad andare sotto casa sua, a vedere se è vero che gli sgancia il cinquantone! Venite in massa! Per ora, io mi ritrovo solo davanti al suo portone! Ci vorrebbe un amico (cit.) così chiacchieriamo.

      FungKu. Comunque il mio piattino è ancora vuoto. Se mi molla il bigliettone vi faccio sapere.

      Forse devo ragliare, cioè cantare, più forte?

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    3. Valentina, la tua testimonianza su cosa si è capaci di fare e di dire nel Cammino è agghiacciante.
      E poi i camminanti parlano di amore fraterno.
      Se il Cammino fosse davvero una famiglia di famiglie, una comunità forte e piena di amore, allora la signora anziana non sarebbe andata in una casa di riposo, ma alle sue cure vi avrebbe provveduto il Cammino.
      Ma, invece di case di riposo per anziani soli, si preferisce aprire seminari in ogni parte del mondo con un numero esiguo di "studenti".

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    4. Se Kiko è povero in canna, come fa ogni vota a tirare fuori 50 euro da dare al povero?

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    5. E' proprio così. I catechisti sanno bene su chi possono infierire perché indifeso/a e su chi no perché magari ha i genitori o altri parenti catechisti, oppure è parente/amico di qualcuno di importante nel Cammino / per il Cammino. Di sicuro più una persona è indifesa, più infieriscono o almeno ci provano. Non dico che tutti agiscono così, ma sicuramente la gran parte di loro sì. E' un metodo studiato e collaudato e nel Cammino i catechisti imparano guardando altri catechisti, e quindi il "metodo" si trasmette di catechista in catechista...

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    6. "sentire al funerale di una sorella che non frequentava più perché ricoverata in casa di riposo, addirittura nella predica è stata messa in dubbio la sua salvezza eterna a causa dei suoi 'peccati' (stiamo parlando di una persona retta, di fede, modesta e dedita alla famiglia)."

      Mi pare logico. E' il classico atteggiamento della setta in cui l'unico vero peccato mortale è non seguirne i dettami. Se invece i dettami li segui allora puoi comportarti come il peggiore dei pagani.. L'importante è che poi non si sappia in giro e l'immagine della stessa non ne venga scalfita.
      Nel cammino evidentemente si premia l'ipocrisia e la vigliaccheria. Si è forti con i deboli e deboli con i forti. Complimenti vivissimi.

      Detto questo è importante vedere come si comporta Gesù nell'episodio preso in esame. Anzi, è fondamentale, perchè come cristiani siamo chiamati ad avere i suoi stessi sentimenti.
      Gesù è sempre stato sincero con se stesso e con chi incontrava, osservava la realtà, rifletteva, faceva discernimento e ne metteva a parte i discepoli.

      Nel cammino questa cosa si fa? Si insegna a guardare la realtà per quella che è senza mettere lenti distorte?
      Si insegna a fare DISCERNIMENTO oppure è tutto delegato al catechista che ha i mamotreti come suoi testi unici per cui TUTTO ha una risposta univoca?
      Ricordo ancora con preoccupazione qundo ci scrisse quel medico a cui era capitata una paziente con la gravidanza extrauterina (con rischio di rottura della tuba, peritonite e morte), la quale doveva chiedere prima al suo catechista se si poteva operare o no perchè doveva farsi dire se quello era un aborto o meno. Ricordo ancora le discussioni con quell'idiota (perchè in altro modo non si può chiamare) di Pasqualone che, parlando di cose che non sapeva, diceva che era sbagliato, citava Gianna Beretta Molla, e mi accusava di essere abortista...Altro bellissimo frutto del cammino quello.

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    7. "addirittura nella predica è stata messa in dubbio la sua salvezza eterna a causa dei suoi 'peccati' (stiamo parlando di una persona retta, di fede, modesta e dedita alla famiglia)."

      Esser retti, di fede, modesti e dediti alla famiglia è un orrore per la logica ncn. Le buone opere ed il buon senso, oltre che una coscienza cristallina, sono di impedimento al progredire del cammino. Essi ricercano persone dal carattere saccente da collocare in alto nella gerarchia, affinché sottomettano e impoveriscano la spiritualità dei fedeli.
      Per quanto questa dolce vedova abbia dato il meglio di sé con il cuore, nessuno lo riconoscerà, perché questi capi immorali si compiacciono soltanto della viziosità non certo dell'amore.

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    8. Quella che descrivi, AleCT, è una testimonianza estremamente grave che esplicita perfettamente la pericolosità del cammino. I nc tendono a porre la propria vita nelle mani dei catechisti lasciandosi trasportare dal flusso delle loro decisioni.
      Queste autorità del contesto nc vengono percepite come degli illuminati che tutto sanno e tutto vedono, ed essi, piuttosto che fare in passo indietro e ammettere di non essere in grado di discernere su questioni estremamente importanti e urgenti come quelli concernenti una gravidanza extrauterina, si permettono di dibattere con dei professionisti e, di conseguenza, di influenzare i diretti interessati. In questo caso vi era un rischio serio per la salute della donna ed il buon senso avrebbe dovuto prevalere. Ma evidentemente il cammino di Kiko e Carmen sopprime anche la più misera briciola di assennatezza.

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    10. I catechisti non presentano mai i Santi (quelli veri) come esempi da seguire, ma li mettono in mezzo quando possono sfruttarli in negativo. Che meschinità.

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    11. Forse perchè i Santi sono tutti nemici del Cammino, a iniziare da p. Pio.....................

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    12. "Esser retti, di fede, modesti e dediti alla famiglia è un orrore per la logica ncn."

      Ci credo. Non ci sono sensi di colpa da sfruttare, non ci sono pettegolezzi da fare, non ci sono appigli da usare per ricattare psicologicamente.

      E tutto questo perché?
      Perché Kiko, non riuscendo e non volendo esercitarsi nella rettitudine di vita, è arrivato nulla conclusione che questa sia impossibile da raggiungere ( d'altronde se non c'è riuscito lui..) e se qlc ci prova è un superbo e se, con la Grazia di Dio, ci riesce allora si stigmatizza e si sminuisce.

      Questa cosa ha un nome preciso. Si chiama: "invidia della Grazia altrui". È un peccato contro lo Spirito Santo Gesù è stato chiaro: non verrà perdonato.

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    13. Purtroppo sì, i santi sono nemici del Cammino poiché i santi amano le opere di Dio (il Cammino compie invece le opere del demonio), i santi amano la dottrina cattolica (il Cammino insegna dottrine eretiche), i santi amano la chiarezza (il Cammino è imbottito di ambiguità), i santi amano la liturgia cattolica (il Cammino celebra imbarazzanti carnevalate)...

      Se fossi un kikos ci rifletterei seriamente (e lascerei il Cammino).

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  2. Forse la vedova non voleva farsi vedere e, forse, Gesù l'ha osservata perché le ha letto nel cuore.
    La vedova gettava la sua offerta nel Tempio sapendo che serviva per il culto a Dio e per sovvenire i poveri. La logica era quella dell'amore verso Dio e, di conseguenza, verso il prossimo, e perciò ha dato tutto ciò che aveva per vivere, cioè ha dato se stessa.
    Non è la quantità del denaro, ma la quantità dell'amore, che non si misura a "peso" ma a percentuale.
    Nella logica dell'amore di Dio il 100% di 1 vale più del 90% di 1000.

    Ma nel Cammino non si dà alla Chiesa e non si dà ai poveri, ma si dà per le opere del Cammino.
    Nel Cammino non si guarda al cuore, ma si conta il denaro.
    La povera vedova nel Cammino sarebbe stata considerata una spilorcia, esattamente come ci considerano spilorci a noi del blog i vari Fav, Barone che studia teologia, ecc.
    Gesù invece l'ha guardata prima nel cuore, per questo sapeva che aveva dato tutto.

    Gesù non dice: "E' come avesse dato più di tutti", ma dice: "Ha dato più di tutti".
    Non si riferisce al denaro, ma all'amore.
    Tutto il denaro senza la totalità dell'amore sarebbe come il corpo dato come cibo senza la carità a cui fa riferimento san Paolo.

    Nel Cammino invece si CONTA. E se i conti non tornano, si RIPASSA.
    Tutto nel Cammino potrebbe essere espresso con numeri e simboli, tanto le varie tappe, e il Cammino stesso, e perfino i comportamenti del buon camminante, potrebbero essere espressi con degli algoritmi.

    Perfino la fede viene contata attraverso i beni, tanto che i beni dati al Cammino (e gestiti da Kiko) ne sarebbero la PROVA!

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    1. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. il più kikiano

      Kiko, ogni volta che usciva da Porto San Giorgio, incontrava un povero e gli dava 50 euro. E dalli oggi, dalli domani, le risorse di Kiko pian pianino diminuivano. In un momento di crisi Kiko invocò Carmen che, da Lassù, con uno schiocco di dita, riempì la camera da letto di Kiko con 500.000 euro in biglietti da 50, per cui Kiko potè dare al povero la sua offerta almeno 10.000 volte. Il povero altro none era che uno del Vaticano, incaricato da Semeraro di vestirsi da povero per vedere quanto elargiva Kiko. Il tale riferì a Semeraro che avvisò il Papa, in viaggio in Grecia. Il papa disse : "hermanos grecos, ve comunico que nel Camino Neocatecumenal hanno una santa, una sierta Carmensita, che moltiplica gli euros como i pani e i pesci de nostro Segnor nel Vangelo". Quel giorno molti greci ortodossi lasciarono l'ortodossia per convertirsi al cattolicesimo. Il Papa avvertì Semeraro che avvertì Kiko, e Kiko ringraziò il Santo Padre facendogli trovare, al suo ritorno dalla Grecia, nella sua camera in Santa Marta un pacco con due foto : la camera da letto di Kiko prima del miracolo e quella dopo il miracolo piena di soldi. Ovviamente una percentuale di essa, di almeno 50000, anndò allo Ior per "convincere" Semeraro ad accelerare la causa di beatificazione di Carmen che...

      ...che intanto continua........................

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  3. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il più proselitistico

    Oggi il Papa ha celebrato una messa in Grecia davanti a 100.000 persone, almeno cosi dicono i quotidiani locali. Durante l'omelia ha parlato di un movimento ecclesiale, un certo Cammino Neocatecumenale, che avrebbe una santa, una certa Carmen, che ha fatto ben 1700 miracoli, cosa impensata in tutta la storia della Chiesa. La gente si è visibilmente commossa ed è successo che dei presenti, 80000, di fede ortodossa, hanno dichiarato di voler passare al cattolicesimo, altri 10000, atei, si sono convertiti, altri 10000 hanno aderito con entusiasmo al Cammino. Il Papa ha subito avvisato Semeraro che ha avvisato Kiko, dicendogli che questo era opera di Carmen da Lassù. Kiko ha ringraziato il Santo Padre, spedendogli direttamente in Grecia con un jet privato un libro dal l titolo : "Come passare dall'ortodossia al cattolicesimo in 5' ", ed. Paoline, anno 1993, l'autore per il momento è ignoto, per non fare troppa propaganda.

    E la causa continua..................

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    1. Scusa caro Puntini, cosa ci facevano 10000 atei alla messa del Papa?

      Irene

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    2. Perchè, alle messe del Papa ci vanno solo i cattolici?

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  4. Una vedova segnata da una accentuata miseria ma soprattutto caratterizzata dalla ricchezza della sua fede per la quale essa, confidando e affidandosi a Dio, offre a Lui tutto ciò che ha per vivere.
    Gesù vede in quel gesto, piccolo secondo i calcoli dei grandi numeri, un gesto enorme in generosità che mette in ombra le offerte più sostanziose dei ricchi, e le fa apparire così superficiali e quasi egoistiche (danno il loro superfluo). Questa vedova - simbolo di tutti i semplici e piccoli -, inserita nel contesto neocatecumenale vale l'inverso di ciò che il Vangelo comunica. Infatti viene sottoposta al rifiuto della comunità, divenendo lo scarto del cammino perché scarsamente utile. Lei ha soltanto degli spiccioli da dare e non ha il potere persuasivo necessario per attrarre nuovi adepti.

    Gli ipocriti sono coloro che manifestano una stridente contraddizione tra quello che dicono e quello che fanno (catechista: devolvi tutto ciò che possiedi nel sacco scuro della decima, solo così compirai il volere del Signore suscitando la sua benevolenza, in alternativa scatenerai la sua ira funesta che si abbatterá senza scampo sulla tua vita! Il tuo spirito troverà giovamento unicamente dalla tua sottomissione al mio volere di illuminato, mentre io disporrò del ricavato avvantaggiando le mie tasche.Tu fai così, io faccio colà, ma non devi ragionarci sù. Tu sborsa e taci!).

    Secondo l’uso della parola nel mondo greco, gli ipocriti sono commedianti. Recitano la fede, non la vivono. I catechisti amano porsi sul palco della saletta kikiana dei Grand Hotel per predicare mantenendo una netta distanza dagli umili. Essi giungono con aria prepotente e rivolgono la parola soltanto a chi stimano alla loro altezza mentre agli altri, ritenuti inferiori, non orientano neanche un saluto. Restano a braccia conserte per tutto il tempo assumendo una tonalità di voce grave, irritata e saccente! In ogni occasione di incontro mortificano qualcuno e mai, assolutamente mai, se ne vanno a mani vuote!
    Gesù invita a star distanti dagli scribi vanagloriosi, ipocriti, e avidi (vi sono stati anche degli scribi onesti. Rari. Come raro è trovare un catechista dagli intenti leali) e annunzia che la loro vita è insensata ed è sottoposta a dura condanna, la condanna degli egoisti, la condanna di chi, come Kiko, crede di stringere tra le mani tesori e si ritrova solo sabbia che gli scivola tra le dita.

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    1. Come dice giustamente Rebel "Lei ha soltanto degli spiccioli da dare e non ha il potere persuasivo necessario per attrarre nuovi adepti": la vedova del Vangelo dà il buon esempio, merce rara, se non assente, fra "gli importanti" del cammino.

      Nella spelonca di ladri ci sono anche i banditi spirituali, quelli che privano "i cristiani della domenica" della loro fede semplice ed autentica per il proprio tornaconto ed in questo modo mandano letteralmente all'inferno sé e il prossimo.
      A questo proposito dice Gesù (Mt 23, 13-15):

      «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
      Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.

      Riconosce un bravo predicatore non è sempre semplice ma diventa cruciale nel momento in cui si rischia di meritare la Geènna due volte più di lui.


      Irene

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  5. Ultimissimo miracolo di Sancarmen: i due spiccioli dati al tesoro del Tempio, in quasi duemila anni, hanno fruttato un sacco di intewressi che Kiko - compratore del Monte delle Beatitudini - intende immediatamente incassare!

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    1. occhio che a ravanare nei conti di 2000 anni fa poi viene chiesto di saldare il conto dell'ultima cena ( che risulta ancora scoperto )

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    2. Proprio sul Monte dove Gesù ha defnito i poveri come "beati", il Cammino ha costruito uno sfarzoso monumento alla propria potenza.
      Una basilica del lusso, dove i poveri non sono ammessi e dove è ammesso solo chi è disposto a pagare un prezzo maggiorato.
      Gli unici ospiti ammessi senza pagare non sono certo i poveri, ma illustri personaggi in odore di diventare benefattori del Cammino.

      Un monumento che mette in evidenza i due aspetti della ricchezza che sono in antitesi alla povertà evangelica, che unisce, alla povertà di spirito di Matteo, quella secondo Luca. Che unisce, cioè, il sentirsi totalmente dipendenti da Dio, a una vita sobria e senza lussi.

      La Costruzione del Cammino sul Monte delle Beatitudini è uno spreco di soldi innanzi tutto perché non dà gloria a Dio, ma al Cammino.
      Se desse gloria a Dio, in Cammino dovrebbe diminuire, come Giovanni Battista di fronte a Gesù.
      E invece quella costruzione parla soprattutto del Cammino e perciò diminuisce Gesù.

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  6. La vedova povera dona soldi per aiutare altri poveri come lei, dona tutto quel che ha perché confida che la Provvidenza non le verrà meno.

    Un Salmo ci offre una bella immagine della Divina Provvidenza: «Io sono tranquillo e sereno. Come un bimbo in braccio a sua madre è quieto il mio cuore dentro di me» (Salmo 131,2). Leggiamo nel libro del profeta Isaia: «Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai» (Isaia 49,15). Due passi che ci aiutano a penetrare nel mistero della Divina Provvidenza.

    I membri del movimento vivono un'angoscia tormentata perché la loro vita dipende radicalmente dal cammino. Come si può star sereni e tranquilli come un lattante tra le braccia della madre se la propria storia è segnata da duri e dolorosi step (passaggi, tappe) valutati da "giudici" umani dal criterio intransigente e immorale? Gli scrutini, le molteplici prove, l'obbedienza a prescindere dal buon senso deteriorano lo spirito rendendolo pregno di lacrime di scoraggiamento.
    I catechisti parlano di Dio seguendo l'ottica distorta di Kiko e Carmen, utilizzando quindi concetti tanto ambigui quanto poco cristiani che fanno cadere in discredito l'immagine stessa di Dio.
    Sicché i ncn si ritrovano ad insaporire la provvidenza aggiungendo confusamente qualcosa di superstizioso e qualcosa di sacro, cascando in un tranello mortale che impiglia nelle maglie soffocanti della setta. Essi identificano questa provvidenza con la fasulla "bocca profetica" degli illuminati capintesta. Tutto ciò che loro proferiscono può attivare o disattivare la divina provvidenza.

    ...

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    1. Nel Cammino gli unici ad essere tranquilli sono coloro che comandano, come nel mondo.
      Nel Cammino capita spesso che le membra più deboli non sono quelle a cui si dedica più attenzione, come nel corpo mistico di Cristo descritto da San Paolo, ma sono quelle più sfruttate, mentre le attenzioni vengono date alle membra forti.
      Potere dell'adulazione.

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  7. ...

    Nel cammino esiste la provvidenza "da comprare".Quanto più denaro immetti nel sacco nero, tanto più Dio si prende cura di te (sattamente il contrario di quanto ci riferisce il Vangelo di Marco).
    Quanto più aderisci alle direttive neocatecumenali, tanto più ottieni il soccorso della buona sorte e scongiuri il furore divino. Il timore principale degli implicati in queste comunità è che si abbattino delle disgrazie sulla propria famiglia mentre ciò che ci si aspetta, se disposti ad acquistare a suon di soldi 'la benevolenza del Signore', è un cambiamento della propria sorte in termini di prosperità e benessere terreni.

    «Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?».

    Non è consegnando i propri averi e la propria libertà a Kiko&co riducendosi in miseria, che si attuerà ciò che il Vangelo raccomanda, ma avendo piena fiducia in Dio e non nei catechisti! Poiché questi ultimi distanziano dalla veritá e dalla giustizia di Dio. Mentre cercare con fede di attuare la giustizia di Dio farà in modo che il resto venga dato in aggiunta.

    Il cammino si appropria di una parte consistente dello stipendio familiare; un ricavato proficuo che impingua le casse di chi è al potere e che è caratterizzato da una percentuale maggiore di quella dichiarata.
    Non si tratta del 10% dell'entrata mensile di un nucleo familiare, ma di una somma che trova consistenza e percentuale indefinita nella pressione psicologica che effettuano i catechisti nei confronti degli inconsapevoli adepti. Ricattano, denigrano, istigano uno strano timore di Dio; diffondono superstizione e danneggiano l'autodeterminazione dei fedeli pur di ottenere i guadagni soddisfacenti che ambiscono.
    E allora ecco che entra in gioco il Vangelo di Matteo, manipolato dai neocatecumeni e utilizzato per ottenere qualche introito in più, il quale dice: "Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna"; ma che i neocatecumeni mistificano lasciando intendere ben altro:"Chiunque sgancerà nel sacco nero buona parte dei propri proventi dimostrerà a Dio fiducia, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.". E mentre il popolo ncn grida "amen!" ecco che viene loro instillata la paura. Cioè vengono messi al corrente che sulle loro teste incombe una punizione divina pronta a scagliarsi se questo slancio di fiducia non avverrà.

    La povera vedova non ha donato due spiccioli, né ha posato in un cesto le chiavi della sua auto o della sua casa; non ha poggiato in esso i suoi oggetti più preziosi e non ha infilato il suo stipendio in un sacco nero, ma ha fatto qualcosa di ben più profondo e importante: spinta da un impulso d’amore, ha donato sé stessa a Dio. Ella si è abbandonata al Creatore e alla Sua divina Provvidenza.

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  9. Nel Cammino degli arcani non c'è posto per il mistero soprannaturale.
    Nella Chiesa i simboli introducono al mistero, che più si svela più si manifesta come mistero, in quanto è soprannaturale. Nel Cammino, invece, gli arcani vengono tenuti nascosti perché simboleggiano solo una conoscenza umana, che una volta imparata non ha più nulla da svelare.

    Per questo il camminante perfetto non può non essere uno che è arrivato fino in fondo, mentre nella Chiesa anche un bambino può vivere il mistero della grazia in modo molto maggiore di un adulto.
    Non è la dottrina a svelare la grazia, ma è la grazia a svelare la dottrina (che va anche imparata, ma che è soprattutto la Rivelazione di Gesù, cioè è Gesù che si rivela).

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  10. citate anche i GUAI che tirano appresso a chi capita sotto i loro denti (esperienze concrete)

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  11. Miracoli di Carmen Hermandez Barrera

    Miracolo n. il più poliglotta.

    Oggi il Papa ha celebrato una messa in Grecia, presenti 100.000 persone, in latino. Siccome la messa è andata in mondovisione ma non c'erano traduttori a sufficienza per tutte le lingue, un monsignore del gruppo del Papa, fervente neocatecumenale, ha implorato Carmen di intervenire, e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita, ha tradotto la messa in tutte le lingue del mondo per cui tutto il mondo l'ha potuta seguire. Il Papa ha poi telefonato a Semeraro che ha avvisato Kiko, il quale ha ringraziato il Papa inviandogli, con un jet privato affittato per la modica spesa di 150.000 euro, un traduttore automatico della Siemens, che costava solo 200000 euro.

    e la causa continua.............................

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  12. E' interessante notare che, ogni qualvolta si parli di Sacra Scrittura, i commenti dei neocatecumenali scompaiono. Evidentemente non ritengono l'argomento importante. Invece si scatenano quando si parla di decime, di appoggi terreni, di cerimonie mondane...

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