mercoledì 8 dicembre 2021

San Francesco ripara la Casa di Dio. Kiko la frantuma nelle sue "piccole comunità..."

 

Cimabue, San Francesco 1280 ca.
Assisi, Basilica inferiore di San Francesco.
- Vi era un giovane ricco, italiano, rampollo di una famiglia benestante, valoroso cavaliere dell'esercito di Assisi. Egli era San Francesco d'Assisi! 

Ebbene, questo giovane ricco dall'animo nobile (che sulle labbra miserabili di Kiko divenne "il superbo") dedicò la sua vita al servizio della Chiesa e dei poveri imitando, in tutto ciò che poté, Colui che era nato povero tra i poveri 1200 anni prima in Giudea. Povertà fu la sua regola, obbedienza il suo metodo. 

Eppure ecco come ebbe l'ardire di descriverlo Kiko:  

"Sta là San Francesco d’Assisi prendendosi un caffettino e gli diciamo (questo lo sappiamo perché sta nella vita di tutti i santi): "Tu sei un superbo!" Sapete la risposta di San Francesco? Come risponderà San Francesco? "Hai visto benissimo. Guarda e non hai visto del tutto bene, di più, di più ecc…". Allora possiamo domandarci: San Francesco sta mentendo? Allora San Francesco non è un santo o sta dicendo la verità? Allora è un superbo. Sì. È un superbo. Ma, allora, come fa San Francesco ad essere santo? Ha scoperto una cosa immensa: Dio è capace d’amare un superbo come lui e questo gli basta per ritornare a Lui."

Kiko illustra la santità facendo leva sulla superbia.

(NB Il superbo è colui che prende le sembianze di satana, il quale non accoglie Dio e si mette al posto di Dio. Quello è un superbo).

Francesco, sposo innamorato
di Madonna Povertà
- Vi era un giovane ricco, spagnolo, figlio di genitori agiati che, scandalizzato da una Chiesa a suo dire incapace di aderire al Vangelo e di annunciarLo mantenendo intatta la sua essenza - secondo il suo criterio adultero -, decise di inventarsi un'apparizione divina come principio di un proponimento atto a trasfigurare la Chiesa Cattolica. Egli era Kiko Argüello, che tra mille altri capricci si rifugiò in una baraccopoli per accalappiare i primi adepti e ottenere la realizzazione di un progetto che soddisfacesse la sua sete di potere e denaro. Un giovane oramai vecchio che decise di subentrare nella Chiesa per lederla; sfruttarla e criticarla; sovvertirLa insinuandosi sempre di più in Essa; dividerLa al suo interno separando i fedeli ed edificando dei seminari ove i seminaristi non ricevono più una preparazione culturale, spirituale, umana e apostolica o pastorale, ma vengono votati allo studio delle mistificazioni kikiane che si ramificano in ogni materia. Seminaristi che, ahimè, si ritrovano ad allontanarsi dal Papa e dalla Tradizione.

Francesco sorregge la Chiesa
Kiko non ha mai adempiuto ciò che predica: non ha mai svolto la decima, bensì la riceve da sempre; non ha mai compiuto il cammino né ha formato una famiglia o ha ricevuto una vocazione sacerdotale (ricordiamo che egli costringe - letteralmente costringe - molti giovani ad alzarsi per aderire a chiamate mai ricevute).

Il primo, San Francesco, servì il progetto di Dio, mentre il secondo scelse di seguire il proprio progetto senza arrancare mai. Attualmente persevera nel male senza la minima titubanza.

San Francesco d'Assisi incarnò ciò che predicava agendo sempre in obbedienza alla Chiesa Madre, servendo i poveri con la semplicità e la purezza d'origine evangelica che accomuna tutti i Santi. Kiko, invece, con strabiliante abilità ha usato la Chiesa conducendo fuori da Essa i cristiani che si imbrigliano nella sua trappola.

L’intera missione francescana nasce dalla Madonna. Per ben comprendere leggiamo cosa scrisse uno dei biografi di San Francesco, Tommaso da Celano: "Il cuore di Francesco ardeva di fervente devozione e di singolare amore per la Madre celeste. In lei, dopo Gesù, era tutta la sua confidenza".

In uno dei suoi scritti San Francesco d'Assisi espresse dei versi che rispondono di tutta la sua devozione alla Vergine Santissima:

"Ave Signora, santa Regina, santa genitrice di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa (...) tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa, ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre. (...)".

E’ interessante soffermarsi su come San Francesco saluti la Vergine, con quella preghiera “Ave suo palazzo./ ave, suo tabernacolo,/ ave, sua casa./Ave, suo vestimento…”. Dunque, Francesco quando parla di Maria, parla della Chiesa. Infatti, non a caso, per riferirsi a Lei, riprende gli argomenti della consacrazione della Chiesa. Maria è, dunque per San Francesco, la Chiesa. E’ importante sottolinearlo. Maria è il luogo dove è presente il Figlio di Dio. 

La devozione mariana non è soltanto un elemento costante della vita della Chiesa nei suoi duemila anni di storia; essa può essere a buon diritto considerata come un punto di osservazione profondo e interiore dello spirito ecclesiale. Maria, infatti, è l’immagine e il modello della Chiesa. Badate bene, della Chiesa e non del cammino, che si contraddistinguono come due realtà vividamente disuguali.

Kiko ha intrapreso una strada che discosta dalla Madre.

Il fulcro del cammino corrisponde ad un percorso che tradisce la santità in virtù di uno stile di vita peccaminoso, questo distoglie d'impeto dal tenere gli occhi fissi al cielo. 

Nelle catechesi di Kiko la superbia fa da padrona, basta pensare ai numerosi "io io io" che Argüello ripete all' inverosimile e a quell' umiltà che kiko ha mistificato rendendola squallida. 

L' "umiltà" neocatecumenale pretende che il peccato prevalga!

Per questo Kiko non sopporta Maria, poiché Ella è l'opposto delle sue aspirazioni. La Vergine è modello di gioia, proprio perché lo è pure di umiltà: "L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore; perché ha guardato l’umiltà della sua serva".

San Francesco dona il suo mantello
a un povero.
E mentre il giovane ricco che si spogliò dei suoi averi riformò la Chiesa ad iniziare dalla propria vita, il giovane ricco stagionato, oggi ancor più benestante di ieri, pretende di venir riconosciuto "Santo" a suon di inganni e soldoni. Ciò senza abbandonare i suoi vizi che mostra in segno di sfida anche in diretta streaming. Mi riferisco alla recente presentazione della biografia di Carmen, la quale si è tradotta in un'inutile sceneggiata segnata dai penosi tentativi dei protagonisti di dar valore ad una personalità rozza dalle maniere villane come quella della Hernández, culminata con l'atto grezzo di Kiko che si accende una sigaretta fumandola non con discrezione, ma piuttosto con un'avidità da far paura! Colpa della tracotanza che ha investito tutti i maggiori del movimento

Si, poiché un simile gesto palesato in un'occasione di tale portata (anche se alla fin fine si è trattato di uno stupido spettacolino senza capo né coda - se non quelli del demone della menzogna -) è un chiaro segno di presunzione e sfrontatezza. Ora, essendo che le virtù allontanano i vizi, questo gesto è una concretizzazione del nucleo della sua dottrina: "la trasgressione è indispensabile".

San Francesco, come tutti i Santi, consegna tra le mani dei fedeli il Santo Rosario rimandando sempre a Gesù Cristo, invitando ogni uomo ad entrare in chiesa per nutrire l'anima.

Kiko, invece, ha bandito la libertà e la bellezza del santo Rosario compiendo un'opera immorale che distanzia dalla Chiesa Cattolica: "se la Chiesa non ci consentirà di fare quello che vogliamo ce ne andremo a celebrare nelle case!" (Kiko!)

29 commenti:

  1. Il primo dei problemi di Kiko è sempre lo stesso: dire e non fare. Non essere di esempio. Mai. E' nato maestro e rivendica un contatto diretto con l'alto. Dio stesso lo guida, lo Spirito lo ispira, il Messia è abitante in lui, per la sua bocca parla Giovanni Battista e, per non farsi mancare nulla, dice che il progetto di nuova Chiesa, comunità di comunità, glielo ha mostrato direttamente la Madonna. Mai lo abbiamo visto vacillare, essere sfiorato dal dubbio, chiedere lumi alla Chiesa, disposto a farsi indicare la strada da percorrere, per non correre il rischio di "correre o aver corso invano" come San Paolo, Apostolo delle genti, nel quale - ad onta di tutto - Kiko ama identificarsi del tutto.

    Pax

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  2. Oggi è la Festa di Maria, di Maria Immacolata. Quante volte abbiamo sentito Kiko, nel volersi paragonare anche a Don Bosco, dire che, in questo giorno santo, Maria gli ha parlato. Che il Cammino nasce oggi. Proprio nel giorno in cui risplende l'umiltà di Maria sulla grande dignità di essere stata scelta, Lei sola, come degna Madre del Redentore.
    Ma il fondamento dell'umiltà nel cammino non è nella verità ma nel peccato. E Kiko osa spiegare, parlando di San Francesco a modo suo, che la grande umiltà di questo santo sarebbe secondo lui nel suo opposto, nella superbia scoperta, padrona della nostra anima. "Io sono un superbo, tu no?", "sei cieco! tu sei un peccatore, il peggiore di tutti" questa la catechesi martellante, e il cammino è un percorso congegnato per condurti a questa essenziale scoperta. Tutto il resto è inganno, presunzione: "forse tu sei in cammino per diventare santo?". Questo l'errore da cui Kiko mette in guardia gli adepti e nel quale mai bisogna cadere.
    Nel falso percorso cattolico tutto è così. Per questo non si approda a nulla di buono nè per sè, nè per la Chiesa.

    Pax

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    1. si oggi è l'immacolata..e tutto il cnc è impegnato ad autocelebrarsi nell'anniversario della cosidetta "apparizione" che per noi delle origini era solo "ispirazione" dimenticandosi completamente della Madonna in quanto tale.
      La "veglia" della Immacolata non esisteva tra le celebrazioni del cnc è saltata fuori come un fungo credo che Pax ricordi bene la "svolta"

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    2. Qui in TX hanno celebrato ieri la vigilia dell Immacolata. Hanno fatto la messa ieri sera e non parteciperanno oggi. Ma io personalmente non ho mai sentito della vigilia in questa festivita...
      Io da religioso natrurale ando oggi naturalmente!

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  3. In sostanza anche s.Francesco è nemico del Cammino. C'è in tutta la storia della Chiesa un Santo amico del Cammino? Chi lo trova batta un colpo.

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    1. Non è colpa nostra se il termine "nemico del Cammino" equivale al termine "vera fede cattolica".

      Quando i fratelli neocatecumenali decideranno che in caso di contraddizione tra fede cattolica e Cammino è quest'ultimo ad essere sbagliato, allora cambierà anche la definizione di "nemico del Cammino".

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    2. Cambiamo la prospettiva. Il cammino è nemico della santità cattolica sì o no? Ci sono santi che rispecchiano la "spiritualità" del cammino? Io dico di no. E siccome i santi sono hanno come modello Cristo sono LORO il termine di paragone. Non il Cammino. E' il cammino che si deve adeguare ai santi.

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    3. Il problema non è nemico o no. Finitela di cercare nemici, tanto poi non li sapete neanche amare. Chiunque abbia una obiezione per voi è un Faraone ostinato. Ma perché per i Padri della Chiesa il dubbio è fondamentale mentre per i cnc è una disgrazia?

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    4. Per i cnc il dubbio è una disgrazia perchè avere un dubbio vuol dire entrare in crisi e alla fine abbandonare il Cammino, e quello si è una disgrazia. Quindi, niente dubbi, solo certezze assolute e definitive. E chi è la certezza? ma Kiko, noooo?????????????????????????????????????????????????''

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    5. Anonimo, hai perfettamente ragione. Non esiste, nella bimillenaria storia della Chiesa, un solo santo degno di questo titolo che sia amico del cammino. Sarebbe una contraddizione in termini. E siccome non ne esiste uno, state correndo ai ripari fabbricandovi una santa tutta vostra. Ted.

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    6. Anonimo 16:35. In risposta a quanto scritto da lui

      Leggetevi bene e imprimetevi cosa ha scritto costui. Capirete sempre più chi avete davanti.
      Una sola creatura è stata privata dalla macchia del peccato.
      Scrivere quella cosa è come se qualcuno vi stesse dicendo che Kiko è esente da errori e quindi dal peccato.
      Purtroppo, cari, non è così.
      Si proclamano peccatori, a facciata di pecora, ma mettono a credere di essere perfetti quando vi devono piegare alla loro volontà.
      Come una doppia faccia. L'ipocrisia.

      CDD.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Il post riesce ad essere, allo stesso tempo, polemico e estremamente profondo. Un post che fa meditare non solo sulgli errori del Cammino, ma anche sulla verità della fede.

    Kiko come al solito mistifica. Anche san Francesco.
    Dice mezza verità e perciò è parziale, nel senso che non è nel giusto.
    Si può dire una parte di verità perché ancora non la si comprende tutta, ma ciò non esclude la verità intera, o si può dirne una parte presupponendo che sia dato per scontato ciò che si tralascia.
    Kiko, però, OMETTE l'altra parte della vertà, proprio come usa fare il demonio quando tenta le persone.

    E' vero che Francesco si considerava indegno della grazia ricevuta, ma è anche vero che si SFORZAVA (naturalmente con l'aiuto della grazia) a rispondere alla Chamata di Dio.
    Francesco ambiva all'umiltà e la predicava continuamente.
    A Francesco non bastava affatto sapere che Dio lo amava. Certo, questa coscienza è dona un senso di stupore immenso, ma questo non è ancora tornare a Dio, come afferma Kiko! E' il punto di partenza.

    Un episodio che dimostra la differenza tra l'umiltà di Francesco e la supponenza dei due fondatori del Cammino, è dato dalla chiamata iniziale.
    Gesù dice a Francesco di riparare la sua casa.
    San Francesco allora comincia a fare il muratore, riparando le chiese semi diroccate intorno ad Assisi.
    Sarà l Papa a interpretare le parole di Gesù a Francesco (che ancora non conosceva), e non Francesco.

    Kiko e Carmen, invece, hanno sempre detto, senza dubbio alcuno, di essere degli INIZIATORI della Chiesa fondata da Gesù ma che, in mano ai Pastori, si era persa!
    Le prime catechesi parlano chiaro: pensavano proprio così, senza ombra di dubbio.

    Emblematica è la "vocazione" di Carmen. Lei dice che ambiva a voler fondare un movimento, ma il Cielo le avrebbe fatto sapere che non era un movimento che doveva iniziare, ma LA CHIESA!

    Con astuzia demoniaca, omettendo il vero FINE del Cammino, che è rifondare la Chiesa, è stato ottenuto un riconoscimento ecclesiastico, simile a quello che hanno tutte le altre aggregazioni ecclesiali.
    Riconoscimento che usano in modo ambiguo.

    Così i camminanti, dopo aver presentato il Cammino come la vera espressione della Chiesa, possono dire: "Siamo approvati", come se la Chiesa li approvasse il Cammino come l'autentica espressione della Chiesa, che in mano al Papa e ai Vescovi è andata fuori strada!

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  6. Mi sono lambiccato tanto per cercare di comprendere come sia stato possibile che l'Argϋello, insieme alla ricca ereditiera nullafacente, abbia potuto mettere su una chiesucola all'interno della Chiesa.
    Al di là del fattore denaro e conoscenze, che è indubbiamente il primo elemento, la mia domanda riguarda la dottrina inventata all'impronta, secondo gli umori, ora coi poveri, ora coi potenti, ora seguendo precetti ebraici ora seguendo istanze luterane. Un vero guazzabuglio di concetti tenuti insieme da nulla.

    In un primo tempo credevo che i due spagnoli avessero contezza degli strafalcioni che proclamavano, quasi una volontà precisa di distruggere per ricostruire a modo loro secondo un piano programmato ad arte.
    In seguito però, proprio a partire dalla superbia manifesta e dall'autoreferenzialità dei due accentratori, ho iniziato a pensare che invece potrebbero essere stati solo un involucro vuoto da riempire senza limiti ad opera di chi si approfitta della sete di gloria e riconoscimenti, e non intendo solo persone umane.

    A questi due piaceva molto giocare con la fede senza seguire nessuna base, a casaccio secondo idee che sorgevano sconnesse, senza la dovuta conoscenza e quindi obbedienza ai postulati della Chiesa.
    Due eterni bambini viziati che hanno da sempre condotto il gioco degli illuminati, credendoci e pensando veramente che il loro gioco provenisse da un'ispirazione. Ma l'ispirazione di chi? Di chi suggeriva loro che la Chiesa era tiepida, vecchia, ipocrita e mal guidata?

    In tutto questo il problema è che quando non si hanno basi e si gioca a fare gli inventori avendo il vuoto dentro, c'è un'alta probabilità che questo vuoto venga riempito da voci ed istanze non propriamente sante, che assecondano desideri del tutto umani di gloria.
    Questi due, infatti, pur di costruire il loro castello di carta hanno dato ascolto un po' qua un po' là, dove conveniva loro secondo le loro smanie.
    Si sono divertiti ad interpretare, aggiustare, scovare e creare oggettistiche per la loro opera, a suonare, musicare, apparire, creare credenziali come l'apparizione della madonna... Un soddisfacente gioco infinito reso possibile dalla complicità di mammona e di certi approfittatori autorizzati.
    Hanno spaziato, sempre giocando, in tutto lo scibile cristiano ed è possibile che si siano resi così ricettivi e ricettacolo inconsapevole di potenze avverse alla Chiesa.

    In soldoni, oggi credo che i due inesperti della fede fossero davvero convinti delle loro idee-giocattolo, davvero convinti di essere prescelti ed ispirati e quindi affetti da disturbi del sé. Strumenti perfetti per l'insinuazione del tentatore. Gloria cercavano e gloria terrena hanno avuto, insieme a soldi, case e terreni.
    Ma quando l'involucro è vuoto e si ha smania di riempirlo a tutti i costi di qualcosa per emergere sugli altri, ci si espone all'azione di chi non vede l'ora di insinuarsi per danneggiare ciò che è santo.

    Penso quindi che sia possibile che certe potenze contrarie a Dio abbiano fatto man bassa con la superbia ed il desiderio di considerarsi qualcuno tipico di questi due, spacciandosi per buone ispirazioni.
    Vittime della loro stessa ingordigia, esposti senza protezione alla devastazione di cattive ispirazioni.

    Penso che sia possibile che l'Argϋello sia davvero convinto di essere stato visitato dalla Madonna, in un tempo in cui era preda di deliri mistici malati.
    Però penso anche che quella visitazione potesse non essere della Madonna, ma di qualcun altro, che l'ha convinto a credersi il rinnovatore per eccellenza del Concilio.

    Disse il diavolo a Gesù mostrandogli tutti i regni del mondo con la loro gloria: "Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai"

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  7. Scusate la digressione, ma come mai nelle news dell'annuncio di avvento neocatecumenale non si parla dell'inaugurazione della cattedrale del Bahrain?
    Avrebbe dovuto essere tra i primi della lista dei successi 2021. Cosa impedisce ai neocatecumenali di sbandierare un tale successone?
    Forse la morte del protettore Ballin, o forse perché è costata oltre 26 milioni di euro con la beneficienza di McCarrick, O'Malley, la missione comboniana di Newark e mille mila benefattori, forse perché anche questa volta il re del Bahrain ha regalato un immenso terreno sottraendolo alla proprietà pubblica...

    Papa Francesco autorizzò il modellino tutto neocatecumenale nel 2014, Mattia del Prete all'opera.
    Ora il Bahrain avrà una super cattedrale neocatechumenal style e i neocatecumenali non ne danno notizia?
    Gatta ci cova.

    Non è che per avere una super cattedrale cattolica in un paese di musulmani si debba per forza scendere a compromessi. O forse sì?

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  8. "S. FRANCESCO È UN ERETICO" (citazione di una figlia del cammino/Kiko)

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    1. Sicuramente una frase detta con sottile compiacimento! San Francesco era "eretico", perché originale e diverso, Francisco Wirtz Argüello pure, quindi per analogia sarà anche santo, come facilmente dedurrebbe anche il nostro amico dei sillogismi. Peccato che Francisco Wirtz non ami Madonna Povertà e non intenda assolutamente sposarla, non sia obbediente, non sia modesto ed umile: insomma, non abbia nulla in comune con il grande santo, oltre al nome.

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    2. Il matrimonio con Madonna Povertà bisogna leggerlo bene e interpretarlo alla luce della Prima vita di San Francesco di Tommaso da Celano. Per quanto riguarda la soppressione degli Spirituali e l’affermazione dei Conventuali, il ciclo degli affreschi di Assisi, dipinto cinquant’anni dalla morte del fondatore, mostra il cambio di passo dell’Ordine (madonna Povertà è ormai “un’astrazione”) come ben ha argomentato Chiara Frugoni nei suoi libri e nei suoi video. (Chiara Frugoni è specialista del medioevo e di storia della chiesa)
      Del resto il mito della povertà evangelica me l’ha smontato un prete ben 55 anni fa all’ora di religione. Era il parroco di San Lorenzo in Lucina il quale, per lamentarsi che Giovanni XXIII aveva ristretto i cordoni della borsa, imbastì tutto per tutto l’anno scolastico un ciclo di lezioni basato sulla “non povertà” evangelica.
      Di recente Padre Ariel è ritornato dottamente sul tema confermando le conclusioni del vecchio parroco
      San Francesco un eretico? Beh, certamente un semplice lettore può solo farsi delle opinioni sul tema, comunque pare certo certo che se non fosse stato abile nel “dissimulare” e se San Bonaventura da Bagnoregio non avesse “aggiustato” tutto con la sua Leggenda Major (facendo bruciare le Vite di Celano e perseguirne ferocemente i possessori) qualche accusa d’eresia l’avrebbe senz’altro investito, magari a posteriori. Si processavena pure i cadaveri. Del resto anche san Tommaso alla pubblicazione della Summa, fu tacciato d’eresia, nelle ferocissime dispute dottrinali di allora che facevano della chiesa un campo da battaglia
      Dico “allora” ma oggi è l’istessa cosa...(come il blog-e non solo naturalmente dimostra)

      Dal mio rifugio antiatomico ("fuori" per fortuna dalla realtà)

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    3. Tutto il contrario : san Francesco non è eretico, Kiko non è eretico, quindi Kiko è santo come san Francesco. Sillogistico...........................................................................

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  9. Miracoli di Carmen hernandez Barrera

    Miracolo n. il più infantile

    Nel 1940. a olvega, città natale di Carmen, Carmen, che aveva 10 anni, giocava con altri bambini del suo vicinato, quando un serpente velenoso comparve all'improvviso e si avventò su una bambina, Rosaria Fernandez. Carmen, avvertendo il pericolo, puntò un dito sul serpente intimandogli di fermarsi. Il serpente si fermò e si volse verso di lei, mordendole il dito. Incredibilmente Carmen non si fece nulla, mentre il serpente stramazzò a terra stecchito. Rosaria si sposò e racconto la cosa a sua figlia che raccontò la cosa a sua figlia e cosi via, di figlia in figlia, si arrivò al 2020, quando con la causa di beatificazione di Carmen, Rosaria fu chiamata a testimoniare in Vaticano. Semeraro informò papa Francesco che disse : "formidable, hermano cardenal, el serpente era ciertamiente Satana travestito, Carmensita ha sconfitto el demonio, esto es un signal de grande santitad, procedamos con la causa de beatificasion". Semeraro informò Kiko che, per ringraziare il Santo Padre, gli inviò un pacco contenente un serpente d'oro da 45 Kg del valore di 50000 euro, fabbricato da un orafo olandese del XVIII secolo, pezzo rarissimo, che il Papa fece custodire nei Musei Vaticani, ma senza proteggerlo con una teca. Infatti due giorni dopo un ladro provò a rubarlo e rimase stecchito. Sul serpente venne messo un cartello con su scritto : "chi tocca il serpente muore".

    e la causa continua.....................

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  10. Questo confronto tra San Francesco e l'Antisanfrancesco è schiacciante. Desidero aggiungere, dai "Frammenti della Regola", tratto dagli scritti di San Francesco (Edizioni EMP, sezione Esortazioni e direttive).

    17. I predicatori

    "Nessun fratello predichi in contrasto con la legge e le direttive della Santa Chiesa, né senza che gli sia stato concesso tale ufficio dal suo ministro. E il ministro stia ben attento a non accordare tale autorizzazione senza discernimento.

    Tutti i fratelli, però, predichino con il loro esempio. E nessun ministro consideri la sua proprietà il governo dei fratelli, parimenti nessun predicatore si arroghi come suo l'ufficio della predicazione, ma allorché venga loro comandato, lascino l'incarico senza contestare.

    Io prego dunque nell'amore che è Dio (1 Gv 4,16) tutti i miei fratelli che predicano, pregano e lavorano, sia chierici sia laici, di essere umili in ogni cosa, di non vantarsi né godere né inorgoglirsi dentro di sé per le buone parole e azioni, anzi di nessun bene che Dio fa o dice o compie talvolta in essi o per mezzo di essi secondo la parola del Signore: "Non vi vantate perché gli spiriti malvagi vi sono soggetti" (Lc 10,20). [...]"


    13. Evitare la fornicazione

    "Se accade che un fratello, su istigazione del diavolo, pecchi di fornicazione, gli venga tolto l'abito che non ha più diritto di indossare per la sua turpe colpa; ne sia dunque spogliato risolutamente, e venga espulso dalla nostra famiglia religiosa. E faccia penitenza dei suoi peccati."

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    1. Cosa non c'è scritto:

      - Predicate cose che non dica la Santa Madre Chiesa e soprattutto, predicate contro di essa. Ma in segreto. In pubblico fate gli integrati.

      - Diventate "catechisti" non per sapienza e discernimento ma per convenienza, allo scopo di opprimere i fratelli spiritualmente, materialmente e psicologicamente per conto dei capi dei capi (cioè siate servi ma servi cattivi, come i bravi di don Rodrigo).

      - Addossate al popolaccio catechizzato doveri e pesi che però non dovete toccare manco con un dito, in precisa virtù del ruolo di predicatori. Lucrate il più possibile sulla predicazione. A fine mese ci aspettiamo un certo malloppo.

      - Vantatevi dicendo "il Signoreilsignore" per portare adepti alla congregazione.

      - Costringete le comunità a creare un cerchio di scudi umani (di ciabatte, più che di scudi) intorno ai predatori sessuali, in modo che nessuno li giudichi o li colpevolizzi, poverini, per la loro miserabile natura fognaria.

      - "Domani se vuoi lo sigillerai in confessione".

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    2. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. il più riposante

      Oggi 9/12/2021 la Congregazione della Causa dei Santi comunica di non essergli pervenuto nessun nuovo miracolo di Carmen. Semeraro, preoccupato, ha chiamato Kiko che ha chiesto spiegazioni a Carmen, e lei gli è apparsa in sogno dicendogli : oggi mi voglio riposare un pò, d'altronde con 1900 miracoli avete da scegliere, domani mi faccio viva di nuovo. Kiko ha avvisato Semeraro che ha avvisato il Papa, che ha detto : "hermano cardenal, anche i santi se devono reposar un poquito, se sono troppo stressati poi fanno solo fesserias". Semeraro ha avvisato Kiko che ha ringraziato il papa al telefono dicendogli : anche i santi nel loro piccolo si riposano.

      e la causa continua..................

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  11. Nascondersi dietro un' approvazione e uno Statuto.

    Bisogna sempre chiarire alcune dinamiche che si manifestano in certi ambiti.
    Alcuni che sono nell'ambito usano metodi poco chiari e fraudolenti. Cioè cercano di opprimere il prossimo mettendo a credere che certe cose siano state approvate e che provengano dalla Chiesa. Infatti se vai a verificare certi atteggiamenti, ecco che queste persone si danno l'autorizzazione di manifestare qualsiasi comportamento contro chi non la pensa come loro. E queste persone che non la pensano come loro vengono bollate come nemiche della Chiesa e del Papa. Di colpo, siccome gli oppressori si sentono sicuri, cioè pensano di essere dalla parte della Chiesa, ecco che iniziano a sentenziare senza scrupoli e a lanciare veleno dentro l'anima del malcapitato. Vi ripeto, il tutto mettendo a credere che ci sia Dio, cioè come se Dio fosse favorevole.
    Ma se andiamo a verificare certi atteggiamenti e certe richieste, ecco che troviamo con grande sorpresa che Dio non c'entra, e non si è i comunione ne con la Chiesa e ne con il Papa. Un esempio concreto è la " Violazione del Foro Interno". Se noi andassimo a consultare ciò che la Chesa riporta sul Sacramento della Confessione, e quanto vi è scritto nero su bianco su quello Statuto che viene sbandierato, ecco che troviamo che a NESSUNO E' STATA DATA LA LIBERTA' DI VIOLARE IL FORO INTERNO DI UN'ANIMA. Vi ripeto che tutto scritto e consultabile e verificabile.
    La stessa cosa verso una fantomatica "OBBEDIENZA" ai catechisti, i quali sono chiamati a, diciamo, diffondere, la Parola di Dio secondo la Volontà della Chiesa. Nessuno gli ha conferito un potere oltre al quale possono andare, nessuno gli ha dato potere di dirigere le anime su ogni ambito, nessuno gli ha dato potere di entrare nelle dinamiche familiari e di sindacare. Anche perché non ne sono in grado, cioè, mi spiego bene, nel momento in cui si fa una cosa di cui non si ha ne competenza e ne autorizzazione e ne vocazione, ecco che inevitabilmente andrai a fare dei danni alle anime. Infatti, secondo me, non pochi hanno ricevuto ferite nell'ambito. Premetto, per evitare pregiudizi e altro, che il ruolo del catechista sia importante dentro la Chiesa, infatti servono cooperatori che lavorano nella "Vigna del Signore", e il Signore invia chi vuole Lui. Per cui, per chiarezza, nessuno è contro al catechista, si è favorevoli. Ma ad ognuno è stato assegnato il proprio compito. Mi spiego per farmi capire. Se io faccio l'idraulico, ecco che non posso pretendere di essere un giudice e per cui non posso pretendere di sedermi dentro un tribunale ed emanare sentenze. Posso esprimere pareri, in base a ciò che penso, ma non posso svolgere una funzione che non mi appartiene. Così è il catechista. Egli non è il determinatore del "Libero Arbitrio" di una persona, non è colui al quale devono essere svelati i peccati, non è colui il quale può fare domande particolari sulla vita privata di una persona. Può esprimere pareri generici e secondo la Volontà di Dio, ma non può sedersi come determinatore della volontà di famiglie e coscienze.

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  12. Da questi esempi, reali, ecco che si può riscontrare come alcuni si prendono delle libertà che vanno ad opprimere il prossimo e tolgono la Pace interiore ad un'anima.
    La Pace interiore viene tolta in quanto si pensa di poter entrare dentro un' anima come se si fosse Dio, e si va a togliere, cercatemi di capire, la Regalità di Dio dentro l'anima. Cioè, ognuno di noi è misteriosamente guidato da Dio, cioè lo Spirito Santo guida le anime dentro come un Padre, e per cui quando qualcuno vuole entrare e mettersi a guida senza nessun permesso e senza nessuna vocazione, ecco che fa danno, molto danno. Qualcuno si chiederà giustamente: A questo punto non servono i pastori?
    Non sto affermando questa cosa, ma altro. I pastori servono e proprio Dio li ha eletti per le nostre anime, e per cui sono preziosi. Il punto, vi ripeto, è che il pastore non può mettersi a fare banchiere. Nessuno deve sconfinare oltre la Volontà di Dio, in quanto lo sconfinamento risulterebbe una tentazione e un andare contro la Divina Volontà.
    E per cui, in conclusione, se nello Statuto Neocatecumenale vi sono scritte delle cose, cioè cose che delineano il perimetro di cosa si può fare e cosa no, e alcuni non rispettano quanto delineato, in cosa ci troviamo? Ci troviamo nella Volontà di Dio? Oppure in uno sconfinamento, che non è Volontà di Dio?

    Cristiano Della Domenica.

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  13. Molto bello il Testamento attribuito a san Francesco!
    Ci sono alcune raccomandazioni interessanti, tra cui la seguente:
    "Comando fermamente per obbedienza a tutti i frati che, ovunque sono, non osino chiedere lettera alcuna nella curia romana direttamente o per mezzo di interposta persona, né per le chiese, né per altri luoghi, né per motivo della predicazione, né per la persecuzione dei loro corpi, ma, dove non saranno ricevuti, fuggano in altra terra a far penitenza con la benedizione di Dio."
    Esattamente il contrario di quanto si sono industriati a fare fin da subito Kiko e Carmen, cioè l'ottenere in qualsiasi modo e possibilmente con l'inganno qualche 'lettera' dalla curia romana per avere mano libera nella diffusione del proprio verbo.

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    1. Si inquadrerebbe anche molto bene nel motto "Al servizio dei Vescovi!".

      Molto meglio di «Avanti! Che i Vescovi vanno a obbedire a noi! Animo!» e di «Siamo andati a Vescovi!»

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    2. Vescovi è l'acronimo di :

      Velate Eresie Suscitano Catecumeni Osceni Velatamente Indecenti

      Catechista è l'acronimo di :

      Catecumeno Assurdo Troppo Eretico Causa Humus Ignobile Sinceramente Troppo Abnorme

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