mercoledì 29 dicembre 2021

Brevi esperienze di fuorusciti, ex neocatecumenali convinti.

 

Il Cammino - scandito a tappe e cadenzato da scrutini successivi a cui regolarmente sottopone i suoi aderenti - passato al vaglio è irrimediabilmente bocciato. Senza appello.

Confonde le idee e pesca nel torbido.
 Il Secondo Scrutinio, senza dubbio "lo scrutinio" per eccellenza, detto anche Secondo Passaggio è "la Porta" del neocatecumenato. (E il neocatecumenato è "la porta della Chiesa" -Kiko dixit!).
Chi non lo dovesse superare, di fatto, non può dire mai di aver fatto parte del C.N. veramente. Poichè è solo per i "promossi" che si può parlare di un neo-catecumenato vero e proprio.
In precedenza è solo un pre-neo-catecumenato. Una preparazione, un primo apprendimento, un approccio.

Con la rinuncia ai beni e - diciamolo chiaro - con il rinnegamento di tutta la propria vita, chi più chi meno, il gioco si fa proprio duro, per chi prenda sul serio la cosa.
Ed è da questo momento in poi che, per chi è entrato nel cammino con cuore retto e retta intenzione, cominciano i dolori. Che non cesseranno mai, fino a quando non si apriranno, per grazia di Dio, gli occhi e si capirà in che trappola assurda si è caduti. 

Ma questo solo non basta. Non basta, dopo aver capito, cercare, restando dentro, magari di cambiare le cose. Il Cammino non ha bisogno nè accetta l'apporto di nessuno, neanche in nome della diretta esperienza.

A questo punto sarà necessario trovare la forza per abbandonare, senza se e senza ma. Senza contare cosa e quanto si è perso della propria vita e dei propri beni. Mantenendo quello che si è salvato (se qualcosa si è salvata!), bisogna, con sacrificio, ricostruire la propria esistenza in un percorso di vita affatto nuovo; senza più assolutamente avere a che fare, neanche di striscio, con la comunità. Mai più (poichè c'è pure chi si guarda indietro e, ohimè, rientra in comunità dopo anni di lontananza! Effetti postumi della terribile dipendenza che il cammino normalmente crea...). 

Per chi lascia, dopo 20 o 30 anni, nulla è facile; ma il senso di liberazione, di sollievo, di pace che si sperimenta ricompensa di tutto e dà forza ogni giorno. Si è soli. In ogni caso. Per chi ha investito tutto nel Cammino le relazioni principali umane e sociali sono tutte lì. Tutto il tuo trascorso te lo lasci dietro, devi lasciartelo dietro, tra quelle quattro mura. 

Una cosa chiara a tutti gli ex come noi è che, una volta fuori, i fratelli della tua comunità diventano istantaneamente dei perfetti estranei e si trasformano in nemici. Questa cosa tutti indistintamente l'abbiamo sperimentata sulla nostra pelle. E non c'è niente da fare. Ognuno si soffermi su questo ennesimo inquietante elemento di riflessione! ...
... E si è fuori del tutto! E fuori si tratta di riprendere la propria vita, le relazioni familiari, bisogna applicarsi alla riscoperta degli amici. 

Ma qui voglio rassicurare con la mia esperienza e non solo la mia:
I terrorismi di Kiko volti a scoraggiare le defezioni - desideroso com'è di tenersi stretti per sempre i suoi adepti accalappiati - si fondano tutti, ma proprio tutti, sulla menzogna. Sono terrorismo puro. I dolori a cui inevitabilmente si va incontro, i disagi, i disadattamenti sono semplicemente il frutto dell'aver fatto parte di un percorso improntato all'annichilimento totale di chi vi aderisce: impoverimento della personalità, azzeramento delle capacità di ciascuno, accantonamento della razionalità, ecc., ecc. ecc... 

... E poi, la faccenda dei beni.
La peggior nota dolente, ut semper, quando si tratta di Kiko, l'avido truffatore. Chi davvero ha prestato ascolto al falso profeta, ha dilapidato - per tutti gli anni di permanenza nella milizia neocatecumenale - la gran parte dei suoi beni, denari, ricchezze. Messi sempre e soltanto a disposizione del Cammino, a discapito non solo di se stessi, ma anche dei propri figli.
Tra collette, segni forti, rinunce a satana, pietre per la Domus e mutui contratti dalla comunità di appartenenza per la sua costruzione, sostegno ai seminari, raccolte straordinarie per gli itineranti con tetto minimo fissato a un milione di euro, ditemi voi! Vogliamo fare due conti?

Ci si ritrova a zero una volta usciti, col conto corrente praticamente prosciugato (poichè è da aggiungere che il furbo Kiko istilla nella mente degli indottrinati che avere soldi da parte è un furto (a lui probabilmente) e idolatria e... le porte dell'inferno per te spalancate!...
Per cui, una volta usciti dal cammino, anche in questo senso bisogna rimboccarsi le maniche, proprio nel senso letterale della parola. 

Beato chi trova la forza di fare anche questo! Senza più guardarsi indietro, senza rimpianti o troppi rimorsi, che potrebbero devastarti anche da un punto di vista psicologico, per la stupidità indotta per anni e che si deve riconoscere con candore, per non finire al manicomio! 

Esemplare, delle tante testimonianze raccolte nel blog in tanti anni di ascolto e di confronto, e a sostegno della mia stessa esperienza, quanto scritto recentemente  da Porto:

"Anche io mi sono rispecchiato molto. Pur non avendo mai fatto scelte radicali in favore del Cammino, gli ho sicuramente dedicato molto tempo, soldi ed energie. Del Cammino mi sono fidato, ho creduto davvero che potesse contribuire a quel nutrimento spirituale di cui sentivo il bisogno. Nel mio ultimo anno di Cammino, dopo che molti e molti avvenimenti mi hanno confermato che la sensazione di essere stato ingannato era reale e fondata e che il Cammino non era quello che i catechisti millantavano, il desiderio e la convinzione che l'unica soluzione era uscire si sono rafforzati sempre più, fino al passo decisivo. Senza dilungarmi, posso solo confermare che il Signore non mi ha e non ci ha abbandonato mai, anzi nella sua misericordia ci ha dato non poche grazie, anche se i risvolti negativi non sono certo mancati, primo fra tutti la scomparsa dei fratelli. Di fatto, chi esce dal Cammino, il più delle volte viene guardato con disprezzo, quasi fosse un appestato. E la sua esistenza ignorata. E tutta quella "fratellanza" che esisteva fino al giorno prima scompare come per incantesimo, come neve al sole (ci possono essere delle eccezioni, ma la "regola" generale è questa, e comunque dei fuoriusciti mai nessuno dice nulla di bene, anche se erano brave persone, questo è sicuro)."     (da Porto)
Da questi falsi predicatori la Chiesa è stravolta

 

Ma c'è una cosa, la più  importante, che si deve riconoscere e testimoniare a gran voce e che va rimarcata per dare gloria a Dio.
Parlo ovviamente per me, e sento che ho il dovere di testimoniare come la Divina Provvidenza mai ci ha abbandonati. Dio è corso in nostro aiuto e, pian piano, ci ha dato il necessario e poi anche molto di più, attraverso tanti doni elargiti a noi, ma ancor più ai nostri figli (Si fa notare che le famose maledizioni kikiane, che si abbattono funeste su tutti quelli che osano rinnegarlo, sono anch'esse farlocche, come tutto il resto, come Kiko stesso: re di tutti i bugiardi!).

Mi fermo qui.

Perchè sia la Lode grata a Dio l'ultima cifra delle mie riflessioni. 

Perchè il Silenzio sigilli tutto e porti a meditare coloro che ne sentano il bisogno.


47 commenti:

  1. Kiko e Giuda Iscariota, partendo da posizioni diverse, convergono nell'intento di separare i poveri e i bisognosi dalla figura di Gesù.

    Se Giuda Iscariota si può considerare il primo "cattocomunista", in quanto voleva avidamente arraffare, a nome e per conto dei poveri, il vaso di nardo purissimo che apparteneva a Maria di Betania, il Cammino, a nome e per conto di Cristo, arraffa avidamente i beni dei poveri per i suoi progetti faraonici.

    Ma se quello che si fa ai piccoli e ai poveri è farlo misticamente ma realmente a Gesù, Gesù ci inegna anche che quello che si fa a lui per amore toglie nulla ai poveri ma, misticamente ma realmente, lo si fa anche ad essi.

    Giuda e Kiko spezzano questo legame mistico, il primo "laicizzando" la religione e il secondo spiritualizzando la società del Cammino, vista come "la Chiesa", che dispensa beni spirituali in cambio di beni materiali.

    Ma in realtà sia Giuda Iscariota, che il Cammino, sono attratti dai beni terreni, in quanto attraverso di questi mirano a dei "beni" immateriali che però inorgogliscono l'anima, quale il potere, il successo, ecc.

    Il rapporto tra materia e spirito, proprio dell'uomo, al di fuori di Gesù ha qualcosa di satanico.
    Questa è una tentazione da cui guardarsi.

    Non giudico la coscienza di nessuno, nemmeno di Kiko, ma mi attengo alla percezione che ho dei fatti.

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    1. Giuda cattocomunista mi fa proprio ridere,ma se Giuda non avesse fatto quello che voi chiamate tradimento oggi chi parlerebbe di Gesù,non saremmo neanche cristiani.Giuda non è stato il cattivo è il vero fondatore del cristianesimo perché anche Pietro ha rinnegato Gesù

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  2. Pillole sul sentiero.

    Non fidatevi mai di quelle persone che vi mettono a credere che hanno SOLAMENTE loro la verità in tasca. Sono falsi.
    Dio è PADRE di TUTTI, non solamente di alcuni.
    Chi vi induce nel fare cosa poco chiare e vi dice che è la Chiesa che lo dice, che parla per opera dello Spirito Santo e altro, e annulla voi come se lo Spirito Santo fosse SOLAMENTE E SEMPRE da una una parte, ecco che non vi dovete fidare.

    CDD.

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  3. Pillole sul sentiero.

    Chi si inserisce in un ambito e poi vi mette a credere che lui solo può parlare, dire, fare e comandare, come se fosse l'unico e altro, ed usa Dio per tutto questo: è falso ed è decaduto nella presunzione.
    Altra cosa è colui che Dio mette a capo di una cosa per dare un ORDINE, tipo il Papa per capirci, ma il Papa, fateci caso, non si farà mai PADRONE.
    Chi usa Dio non è da Dio, ve lo mette a credere di parlare per conto di Lui, ma è un PRESUNTUOSO.

    CDD.

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  4. Pillole sul sentiero.
    Diffidate di chi vi dice che parla a nome del Cammino, il Cammino non parla, il Cammino è un percorso delineato da uno Statuto, se così lo vogliamo definire, poi ognuno si fa le sue idee.
    Chi vi parla in quel modo, cioè, spiego meglio, chi avete davanti in quel momento è un essere umano non è un qualcosa di astratto, chi manipola e impone cose che non esistono sono gli esseri umani comandati dai propri pensieri interni.

    CDD.

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  5. Uomo Liberoooooo!!!!!!29 dicembre 2021 alle ore 12:00

    KIKO & COMPANY SI SONO GUADAGNATI IL PARADISO FISCALE.

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    1. Non direi che se lo sono guadagnato, piuttosto lo hanno estorto truffaldinamente si camminanti con la scusa che per essere cristiani si devono liberare dai beni, e hanno parallelamente accolto benevolmente i molti soldi di altri di derivazione oscura...

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  6. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello di fine anno

    Mancano solo 2 giorni a fine anno, e il governo ha deciso che, a causa dell'inasprimento dei contagi da Covid, non si facciano feste all'aperto come sempre e non si sparino petardi, perchè pericolosi. Kiko, preoccupato di chiudere l'anno nella tristezza e nello squallore, ha invocato Carmen, e lei, da Lassù, con uno schiocco di dita ha fatto comparire al Centro di Porto San Giorgio una cassa contenente 200 petardi speciali che, accesi, faranno solo rumore e non emetteranno scintille pericolose. Inoltre, la notte di Capodanno, come scoccherà la mezzanotte, Carmen farà comparire in tutte le piazze del mondo gente virtuale, per cui sembrerà che siano piene e invece...Kiko ha avvisato il Vaticano, e Semeraro ha avvisato il Papa, che ha detto : "sublime, hermano cardenal, Carmensita risolve todas las situazionas garantendo sicurezza e allegria, d'altronde era seguro, conoscendo il suo carattere sempre gioviale. Procedamos con la causa de beatificasion". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre spedendogli una cassa di petardi speciali, che saranno fatti esplodere nei giardini del Vaticano alla mezzanotte di capodanno; i fuochi artificiali emessi prenderanno un aspetto particolare, formando nel cielo la faccia di Carmen quando era giovane con gli occhi sollevati in cielo.

    e la causa continua, anche il prossimo anno...........

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  7. Ringrazio Pax e Porto per le loro accorate testimonianze. Mi rendo conto delle grandi difficoltà che si attraversano per poter lasciare un Cammino in cui non si crede più, ma che ormai è diventato l'unico quadro di riferimento familiare, sia perché ha conglobato effettivamente tutta o quasi tutta la famiglia, allontanando e insterilendo i rapporti con chi dei familiari non era entrato in comunità, sia perché si è sostituita al normale tessuto di relazioni sociali. Superate però queste difficoltà, rimane il problema più grave, cioè il riaccostarsi alla fede liberandosi dei filtri colorati, dei paraocchi, dei pregiudizi, delle rigidità, delle vere e proprie visioni eretiche che in Cammino si erano fuse con il proprio personale rapporto con la fede, con la Chiesa, con Dio stesso. Non credo sia un percorso facile per nessuno: per me è stato particolarmente accidentato. Nello stesso tempo però è un meraviglioso 'ritorno a casa', simile a quello di chi si converte o riconverte da altra confessione. Ho letto più libri e biografie sull'argomento che mi hanno affascinato,come Roma dolce casa (la storia della conversione al cattolicesimo di un pastore presbiteriano e della moglie) e Apologia pro vita sua del cardinal Newman. Per dire che Dio sa volgere in un bene migliore anche il nostro errore.

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  8. Salve,io non capisco perché se è così il papà non scomunica Kiko? perché Kiko è di casa in Vaticano?e perché non fate gli stessi discorsi su movimenti simili al cammino ,come l'Opus dei anche lì molti fuoriusciti dicono le stesse cose, o i legionari di Cristo che sul suo fondatore ci sono centinaia di pagine a dir poco aberranti?

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    1. Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. 27C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».

      CDD.

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  9. Poco fa stavo leggendo un vostro articolo su un funerale neocatecumenale definendolo una danza tribale di cannibali.non vi pare un tantino razzista?

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    1. Cioè è razzista paragonare i cannibali ai neocatecumenali?

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    2. No è razzista il pensiero di tribù di cannibali manca solo che diciate negri africani

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  10. PILLOLE SUL SENTIERO.

    Chi vi incolpa ripetutamente, e necessita di dipingervi con odio e disprezzo, mettendo a credere che siate dalla parte del male, mentre il vostro cuore è in Pace, sicuramente è mosso dal peccato e molto probabilmente da altro. L'arma per scacciare dal nostro cuore il "dardo infuocato dell'odio" è riportare sempre il nostro cuore nella Pace.

    CDD.

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  11. PILLOLE SUL SENTIERO.

    Diffidate di chi vi si presenta come se fosse il vostro confessore e vi parla di assoluzioni e di confessioni. Questo loro metodo ha lo scopo di mettere a credere che siate dalla parte dell'errore.
    Amano manipolare con MALVAGITA' il prossimo, dalle loro miserie li riconoscete.

    CDD.

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  12. Mia esperienza.
    Certamente quando si esce i fratelli smettono di essere fratelli e non li senti più.
    Nel mio caso però, dopo diversi anni sono tornati alla carica, pretendendo di fare i buoni e tacendo su tutto il male che avevano fatto, senza un minimo accenno di scuse.
    Rimandati al mittente.
    C'è stato addirittura chi, dopo un silenzio totale di anni ed anni, è ricomparso osando dire che "mi voleva bene" e che ha "tanto sofferto della mia assenza", addirittura in lacrime (di coccodrillo).
    Com'è chiaro anche nelle normali relazioni umane, se si soffre della mancanza di qualcuno ci si fa sentire, non si sta molti anni distanti e poi si ricompare all'improvviso da "buoni" che amano.

    Raccomando a chi è uscito di non prestare ascolto ai ritorni di fiamma, non sono sinceri.
    Se lo fossero inizierebbero con l'accusa delle colpe e la richiesta di perdono. Mettere pietre sopra e fare come se nulla fosse addirittura parlando d'amore, dopo che ti hanno ingannato e distrutto la vita, non fa altro che aggiungere ipocrisia all'ipocrisia.
    Non vi fate convincere.

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    1. Assolutamente d'accordo. Diffidare di chi è scomparso e dopo anni dalla vostra dipartita ricompare con sentimenti di falso affetto e "bei" ricordi di tanti anni fa ... Nel mio caso un paio di fratelli che mai avrei potuto pensare avrebbero fatto un gesto di "fratellanza" disinteressata (infatti quando subivamo angherie da altri fratelli di comunità e dai catechisti nessuno di loro ci aveva mai detto neanche un "mi dispiace"). E poi, dopo anni, ricompaiono a sorpresa questi due, a distanza di un mese circa l'uno dall'altro. Entrambi, ovviamente, volevano un favore. Fra l'altro con una faccia tosta incredibile e zero vergogna. Disumani fin nelle midolla: così ti riduce il Cammino, se glielo lasci fare. Più che cristiani adulti, direi mostri anaffettivi patentati.

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  13. Bisogna ricordare ai lettori cattolici sprovveduti che la Chiesa non ha mai consentito di ravanare nelle coscienze altrui.

    Cioè nella Chiesa Cattolica uno "scrutinio" non è mai consistito - e mai consisterà - di domande "strane" (dirette o indirette), o di atteggiamenti intesi a scoperchiare calderoni. Nemmeno se il soggetto volesse parlare di qualcosa di molto personale. Nella Chiesa conta la testimonianza di un cuore che ha deciso di aprirsi al Signore. Quindi quel "sì, desidero proprio questa fede cattolica" per la Chiesa vale infinitamente più che tutti i discorsi sui peccati personali del singolo.

    La Chiesa non esige che qualcuno si arrampichi sul sicomoro, e non esige che costui una volta avuta la parola cominci ad elencare pubblicamente i peccati commessi e il modo personale in cui intende porvi rimedio. Il caso di Zaccheo - che oggi saremmo tentati di definire cringe - riguarda un uomo che notoriamente aveva rubato e defraudato e approfittato della propria posizione sociale e di potere, e perciò rappresenta il caso limite in cui menzionare brevemente e genericamente quelle cose poteva ancora aver senso.

    Quel che conta davvero, dell'episodio di Zaccheo, non è l'elencazione delle truffe, ma il desiderio di accogliere il Signore, desiderio forte al punto di sfidare il proprio limite oggettivo (nel caso di Zaccheo la bassa statura) pur di riuscire almeno a vedere il Signore (non sperava mica di riuscire almeno a parlarGli). Quindi se nella setta di Kiko e Carmen vi hanno fatto una testa così a furia di "Zaccheo e i beni e le confessioni pubbliche", vi hanno ingannato e hanno abusato del Vangelo.

    La Chiesa, nella sua bimillenaria attenzione per i singoli e per la loro sensibilità, non ha mai preteso di farti "vuotare il sacco". L'unico momento in cui si "vuota il sacco" è nel segreto della confessione - e solo a partire dalla propria libertà, e solo limitandosi a descrivere ciò che costituiva offesa a Dio (non c'è mica bisogno di scendere nei dettagli dei dettagli dei dettagli di ogni peccato) e - per certe questioni - nel segreto della direzione spirituale (anch'essa da un sacerdote).

    Per chi ancora non ci avesse fatto caso, la Chiesa ha premura per ogni singola anima, per la salvezza di ogni anima, e perciò di fronte ad ogni anima ha la massima delicatezza possibile (ai preti una volta si insegnava "furiosi dal pulpito, misericordiosi in confessionale": chiamare le cose col loro nome quando si predica, con tutta la severità necessaria - poiché si parla al popolo, non ad una persona specifica -, ed usare la massima delicatezza e misericordia in confessionale, perché in questo caso si parla al singolo che ha deciso liberamente di ravvedersi, e perciò va accolto come il figliuol prodigo, anzitutto restituendogli tutta la dignità, usando tutta la paterna delicatezza di un padre che addirittura ti corre incontro).

    Nella setta eretica neocatecumenale c'è un'ossessione morbosa verso il peccato (specialmente se dell'ambito sessuale), al punto che se qualcuno per grazia di Dio riesce a vivere più castamente degli altri, immediatamente viene giudicato come uno che ha chissà cosa da nascondere. C'è gente che nelle "confessioni pubbliche" del Cammino (denominate variamente "giri di esperienze", "scrutini", "risonanze", eccetera) si inventa super mega peccatoni super giganti (e infiniti presunti "idoli") in modo da avere un alibi per sfuggire a quell'ossessivo "giudicare" dei fratelli di comunità e dei cosiddetti "catechisti". Che tristezza.

    Kiko e Carmen (e i loro pretoriani) hanno fatto tanti di quei danni alle anime che le fiamme dell'inferno li aspettano. Chissà quanti mega-catechisti stanno patendo le fiamme eterne perché hanno calpestato in ogni modo gli sfortunati "camminanti", specialmente nella coscienza e nei sacramenti.

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    1. Penso che dovresti seriamente pensare di rivolgerti anche tu a Santa Carmen che sarà senz’altro risolvere il problema che t’affligge e che ti rende così ripugnante. Infatti, ci informa il tuo amico Padre Ariel, che è in corso del il processo di beatificazione di Carmen Hernandez di cui si è accertato il primo miracolo: ha guarito un uomo affetto dalla patologia del micropene congenito.
      Dai, prega la Carmen che vedrai anche tu finalmente sarai un uomo normale e non più un ratto da fogna come appari adesso

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    2. ma che bisogno c'è di rispondere così, finiti gli argomenti?

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    3. Anche nei miracoli in cammino si ha a che fare col sesso...

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    4. Forse con questo commento Anonimo voleva essere arguto e spiritoso, ma il senso dell'ironia non ce l'ha più, altrimenti non sopporterebbe che i suoi capi cercassero la santità cattolica per una donna che l'ha sempre avuta in odio, come Carmen. Detto questo, aggiungo che non mi è piaciuto neppure l'articolo di padre Ariel: non c'è bisogno di alcuna forzatura per considerare macabra tutta l'operazione miracolistica organizzata intorno all'iniziatrice del Cammino.

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  14. § 3. Nelle comunità vengono effettuate collette, in risposta a varie necessità. Spetta ai respon-
    sabili delle comunità, nonché alle équipes responsabili del Cammino a ogni livello, assicurare che
    la gestione di tali collette avvenga con grande senso di responsabilità e nel rispetto del Diritto.

    § 2. Momento particolare di tale educazione è la giornata mensile di convivenza di
    ogni comunità neocatecumenale. In essa, dopo la celebrazione delle Lodi, si comunica
    l’esperienza di ciò che la grazia di Dio sta compiendo nella propria vita e si manifestano
    le eventuali difficoltà, nel rispetto della libertà delle coscienze delle persone.
    nel rispetto della libertà delle coscienze delle persone
    nel rispetto della libertà delle coscienze delle persone

    § 2. Gli scrutini, ispirati all’itinerario catecumenale dell’OICA, aiutano i neocate-
    cumeni nel loro cammino di conversione, nel rispetto della coscienza e del foro interno,
    secondo la normativa canonica.

    nel rispetto della coscienza e del foro interno,
    secondo la normativa canonica.

    nel rispetto della coscienza e del foro interno,
    secondo la normativa canonica.

    http://www.penitenzieria.va/content/dam/penitenzieriaapostolica/eventi/xxix-cfi/INCITTI.pdf

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/07/01/0565/01171.html

    CDD.

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    1. Vedete cari tutti che leggete, questi sono i fatti reali e scritti, nero su bianco, quelle persone, di cui FAV è un esempio molto concreto, vi dicono parole che hanno lo scopo di piegarvi alla loro volontà. Cioè detto in altri termini: dicono menzogne.
      Sapete tutti che domande fanno e come sono lì a indurre a raccontare fatti intimi e peccati. Sapete tutti, li avete visti all'opera.
      Ovviamente, e qui vi è maggior peccato, gli scrutini vengono fatti a simpatia, cioè non andranno mai a chiedere a un compiacente quelle cose, ma le chiedono a chi devono disprezzare al momento. Anche di questo ne sono testimone. E vi ripeto che sono prontissimo ad andare ovunque per testimoniare questa cosa, a viso aperto. Filmiamo il tutto e poi divulghiamo il filmato.
      Ma chi è stato in mezzo a queste persone sa di cosa sto parlando.
      Poi ripassiamo il farsi pagare le convivenze mentre si hanno i soldi sul conto corrente. Davanti a me non avevo poveri, eppure in mezzo a sigarette, caffè, ammazzacaffè, e altro, alla fine mancavano, puntualmente, i soldi.
      Che caso?!
      Ed infine l'obbligo dell'obbedienza a chi non la si deve dare. Ovviamente si parla di obbedienza come la intendono loro, attenzione, cioè l'obbligo di dirigere la vita del prossimo, specialmente nel denaro, e di sottometterlo alla propria volontà . E se non fai ti iniziano a dire cose pesanti: Giuda, indemoniato, ecc.
      Ti puntano come se gli fosse dovuta la sottomissione in base al fatto che si sentono catechisti, come se essere catechisti dia il potere sulle vite degli altri. Ovvero tutti sottomessi a loro. E ti dicono, cioè credono, se sei in peccato e se vieni pure assoluto o no, interpretano loro se il sacerdote ti assolve. Ovviamente se ti assolve e per loro non è così, a quel punto l'assoluzione non è valida, il sacerdote si è sbagliato, perché sono loro che hanno in mano le chiavi di tutta la Chiesa, cioè del Cielo.
      E che dobbiamo dirci!? Amen!?

      CDD.

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  15. Fallacio:

    scusa ma mi fai ridere perché, per "colpa" del blog, sei in evidente stato di confusione.

    Perché non parliamo di altri movimenti? Smplice, perché questo blog è dedicato al Cammino, come si evince dal TITOLO.

    Accusi poi il blog di essere razzista perché paragona la danza dei camminanti a quella d una tribu di cannibali.
    Per te i cannibali sono forse una "razza"?

    Neanche nel parlare d danza tribale c'è il minimo accenno al razzismo: semplicemente si vuol definire il Cammino simile a una tribù più che a un'assemblea cristiana.
    La tribù si basa su legami un po' diversi da quelli di un'assemblea cristiana.

    Inoltre paragonare la danza dei camminanti a quella di una tribù di cannibali, che proprio perché cannibali non hanno ancora conosciuto la civiltà, vuole evidenziare come un certo tipo di religiosità tribale, essendo fondamentalmente istintiva, non è toccata dalla Rivelazione che sta al fondamento della vera fede, ma è sostanzialmente naturale.
    Paragonare la danza dei camminanti a quella dei cannibali, perciò, ha l'intento di sottolineare come il Cammino, al di là di ciò che dice, sembra favorire una religiosità naturale rispetto a quella che si basa sulla fede nella Rivelazione

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    1. Ok vi occupate solo del cammino però mi avete insultato ma non risposto perché il Papà soprattutto Giovanni Paolo secondo aveva stima del cammino me lo ricordo bene.sono contro il cammino,ma sono contro anche tutti i movimenti che fanno le stesse cose del cammino,forse siccome voi siete dell'opus Dei ,o di comunione e liberazione,o di altri movimenti secondo me in confusione ci state voi io sono LIBERO!!!!

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  16. Piccolo promemoria sul girotondino cringe liturgico neocatecumenale.

    Anche a chiamarlo "danza", è un gesto completamente antiliturgico. Il re Davide danzò per esprimere gioia ma non in un contesto liturgico. La danza - in qualunque sua forma, dunque anche nel tragicomico "trenino col passetto" effettuato dai fratelli del Cammino - non è mai un gesto liturgico, non è contemplata da nessun documento liturgico. Chiaro? Non è un gesto liturgico, checché ne dicano i kikos e certe frange di Rinnovamento.

    Le liturgie del Cammino sono un guazzabuglio di trovate bizzarre, messe insieme alla carlona (anzi, alla kikona-carmenona) che non hanno senso né valore, solo perché i due autonominati "iniziatori" spagnoli volevano far credere di essere "ispirati". Ma era un'ispirazione chiaramente diabolica, perché diabolus simia Dèi, il diavolo scimmiotta il Signore per deturparne la bellezza. La liturkikia è una parodia malriuscita e parolaia della liturgia cattolica.

    Quando Kiko e Carmen vi hanno detto "voi farete questo... voi farete così... voi dovete fare in tale modo..." non avevano alcuna autorità né scienza. Vi hanno subissati di discorsi strampalati e di attività strampalate, malamente spacciando il tutto per "più cristiani dei cristiani-della-domenica".

    Ricordiamoci che il miglior ingrediente per vivere la liturgia è l'unione con Dio. Quando si ha il cuore contrito e umiliato davanti a Dio, quando si è sinceramente disposti ad accogliere il Signore, non c'è assolutamente bisogno di Decime o Girotondini-Trenini o Comunione-Seduti-Tutti-Insieme.

    Quando il cuore desidera ascoltare la Parola del Signore, le parole umane sono di disturbo - "monizioni", "ambientali", "risonanze", "testimonianze", eccetera. Altro che "Parola Forte".

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    1. Attenzione poi a non farsi intortare dagli asini raglianti:
      - voi dite X, che è la verità
      - loro rispondono "non è come dici tu, ma è Y", che non c'entra niente con X
      - voi vi affannate a spiegare X e Y e loro, già partiti per la tangente, introducono la panzana Z

      Come diceva quel proverbio meridionale, a lavare la testa all'asino si ottiene solo di sprecare sia l'acqua che il sapone.

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    2. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

      Miracolo n. il più statistico

      E' tradizione ormai da svariati anni che i quotidiani elenchino, a fine anno, i principali avvenimenti dell'anno, con i protagonisti che si sono distinti nei vari campi : politica, cultura, economia, scienza e quanto altro. Il Vaticano, per non essere da meno, ha chiesto all'Osservatore Romano di stilare anche lui un elenco, che uscirà domani, ultimo giorno dell'anno. Ve lo anticipiamo :

      n.1 : Papa Francesco
      n.2 : Kiko Arguello
      n.3 : card. Angelo Becciu

      In una conferenza stampa, è stato chiesto al direttore dell'osservatore Romano, Andrea Monda, di spiegare questa classifica. Ha cosi risposto : il n. 1 è ovviamente il Santo Padre, e non c'è bisogno di dire il perchè, visto quello che fa e dice ogni giorno; il n. 2 è dovuto al fatto che Kiko ha fondato un movimento, il Cammino, che darà tra poco la santa che ha fatto più miracoli in tutta la storia della Chiesa in 2000 anni, Carmen Hermandez Barrera, appunto. Il n. 3 è dovuto al fatto che quando il card. Becciu ha lasciato la Congregazione per la Causa dei Santi, gli è subentrato il card. Semeraro, che passa tutto il tempo a spulciare i 1900 miracoli di Carmen al fine di accelerare la causa di beatificazione e concluderla in tempi ragionevolmente brevi. Kiko, venutolo a sapere, ha ringraziato il Santo Padre per la scelta oculata di Semeraro in questo ambito, facendogli pervenire il dono di fine anno : un pacco contenente un'edizione rara del 1958, ed. Marietti, autore don Alfonso da Molina, insigne teologo e professore di miracolistica alla Pontificia Università Gregoriana, dal titolo : "Come fare le cause dei santi in tempi brevi pur essendosi un'inflazione di miracoli". Il libro, stimato da Vittorio Sgarbi del valore di 50.000 euro, è stato messo nella Pinacoteca Vaticana. Nessun ladro ha osato rubarlo, perchè i ladri hanno letto da qualche parte che tutti i regali, costosissimi, di Kiko hanno una protezione divina : Carmen Hernandez, e chi si azzarda peggio per lui. Questo ha permesso al Vaticano di risparmiare sugli antifurti e le assicurazioni con i Lloyds di Londra, gli unici che possono coprire il valore dei regali di Kiko, e con quei soldi il Vaticano può fare opere di bene, come da prassi.

      e la causa continua...................

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    3. Ringrazio Tripudio per aver spiegato bene il concetto.
      Neanche io sono contrario alla danza, capace di esprimere anche la religiosità e, anzi, ammiro chi danzando danno lode a Dio, come accade soprattutto tra i fedeli africani, di cui spesso ho personalmente constatato una fede e una serietà che mi hanno lasciato ammirato.
      Ma dare un significato liturgico ai balletti del Cammino, visto che la liturgia non li prevede, non è sintomo di fede cristiana ma, piuttosto, di religiosità naturale

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    4. Vedo che sei ossessionato da me @pietro non del cammino. Puoi spiegare ai lettori dove avrei detto le cose che mi attribuisci? Grazie.
      Ma la cosa più bella è che nessuno dei tuoi amici del blog ti rende noto dell'errore in cui sei incappato. Quindi, o i tuoi commenti non li legge nessuno, o nessuno ha il coraggio di correggerti.
      Fallacio Asino Vinicio

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    5. @tripudio: "Chiaro? Non è un gesto liturgico", infatti @tripudio sono d'accordo, tant'è vero che non viene mai fatta all'interno della celebrazione o altra liturgia, ma solo fuori dall'ambito liturgico quando il presbitero ha lasciato la celebrazione.
      Ps, il link che hai messo si riferisce a una tradizione delle Filippine e di danze eseguite durante la celebrazione. Giusto un fessacchiotto potrebbe pensare che sia la stessa cosa della danza dopo la celebrazione nel cammino.
      Fallacio Asino Vinicio

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    6. Ultimamente stai elevando il primo dei tuoi nomi fino al suo apice: Fallace sei, dedito serialmente alla menzogna, bugiardo!

      Lo fai apposta? A questo punto credo di sì. Altrimenti stai nel cammino come uno sbadato. Non comprendi le consegne precise lì dentro fin nel dettaglio, per ogni aspetto anche minimo di partecipazione.

      Tu affermi con fierezza che la danza intorno alla mensa alla fine della celebrazione eucaristica non viene fatta MAI all'interno della celebrazione stessa, ma fuori.

      Ma che dici?
      Il presbitero si allontana, mentre inizia il canto e subito tutti i fratelli si accingono alla danza che durerà tutto il canto finale. Il più delle volte il presbitero, una volta dismessi i paramenti, ritorna in sala e si mette nella ghirlanda intrecciata di fratelli a scandire il passetto noto.

      C'è una precisa consegna dei catechisti che recita precisamente così:

      Alla fine dell'eucarestia si fa la danza intorno alla mensa come parte integrante della liturgia. I fratelli cantando danzano, oppure restano in piedi a cantare al loro posto in piedi. LA CELEBRAZIONE E' FINITA QUANDO E' FINITO IL CANTO FINALE. Prima nessuno si può allontanare.

      Non c'è chi non abbia ricevuto questa rigida consegna che non conosce eccezioni.
      Il ballo non si fa solo in tempo di quaresima.
      Questo è dappertutto. Senza eccezioni.

      Ti chiamo bugiardo perchè ormai non ti limiti a dire: Da me non è così, ma affermi che quanto denunciamo o testimoniamo in questo Blog non vero. Son vere le tue invenzioni finte.

      La danza non è DOPO la celebrazione nel cammino. E' parte integrante della celebrazione e irrinunciabile, come tutti gli inutili orpelli neocatecumenali.

      Avete messo le vostre tradizioni di uomini al posto della legge, della Parola di Dio.
      Come la peggiore razza di farisei ipocriti.

      Pax

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    7. @pax: "Tu affermi con fierezza che la danza intorno alla mensa alla fine della celebrazione eucaristica non viene fatta MAI all'interno della celebrazione stessa, ma fuori."
      Appunto @pax, lo dici proprio tu che nel cammino la danza viene fatta dopo la celebrazione. Il sacerdote va via, la celebrazione è finita e comincia la danza. Tutti lo sanno, è esperienza comune. È inutile che vi arrampicate sugli specchi con inutili giochetti di parole, la danza comincia quando la celebrazione finisce e tra l'altro lo dici anche tu che talvolta il presbitero una volta spogliato dei paramenti sacri si unisce alla danza. Celebrazione finita, mentre il prete esce e si spoglia inizia la danza. I tuoi sono giochetti di parole ai quali può credere solo qualche fessacchiotto.
      Fallacio Asino Vinicio

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    8. E aggiungo che certo che è irrinunciabile perché è espressione di gioia, ma si fa sempre dopo la celebrazione facendo anche attenzione che si spenga anche il candelabro e i ceri. Celebrazione finita (la messa è finita andate in pace...) il prete esce e comincia a spogliarsi e mentre inizia la danza si spengono anche candelabro e ceri
      Fallacio Asino Vinicio

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    9. Pax ha chiarito che per i neocatecumenali il balletto finale è un elemento liturgico, non extra liturgico, tant'è che nessuno si può allontanare mentre si sta svolgendo. Uno può non partecipare, ma non uscire.
      Faccio notare la differenza con il canto finale al termine della Messa in parrocchia: può durare anche dopo l'uscita del sacerdote, ma i fedeli escono tranquillamente. La liturgia si è conclusa. Dirai: ma il sacerdote è uscito. Ma da quando in qua per decretare la sacralità di un rito i neocatecumenali si basano sul sacerdote? Nella Messa il sacerdote si deve comunicare all'altare, prima di dare la comunione ai fedeli, non dopo, insieme a tutti. L'abuso liturgico del sacerdote seduto con il pane in mano non si è mai visto né è contemplato dal Messale romano: eppure per i neocatecumenali è liturgia.
      Inoltre, se non fosse considerato liturgico, il balletto sarebbe opzionale e non obbligatorio. Ma una bella Ave Maria a Messa conclusa, invece dello scomposto balletto, nessuno si è mai sentito di farla?

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    10. Ribadisco quanto detto: candelabro o non candelabro, ite missa est o no, cero o non cero, nel cammino si fa tutto come da consegne di Kiko e Carmen e si è soggetti a controllo e verifica.
      Nulla sfugge.
      La consegna è che "la celebrazione finisce col ballo e col canto finale concluso": Punto. Questo è. Poi perchè ci tieni tanto a smentirlo non lo so.
      Ti rendi conto anche tu che siete ridicoli. Maniacali. Assurdi. Fin nei dettagli.
      E il demonio si nasconde nei dettagli.
      Buona settimana e stai sereno.

      Pax

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    11. @pax: "E il demonio si nasconde nei dettagli.". Sante parole @pax, dovreste ripeterle all'inizio di ogni vostro post.
      Ps. Per quanto mi riguarda la celebrazione finisce quando entro in macchina per tornare a casa perché anche la comunione che si crea dopo la celebrazione è importantissima, ma la messa finisce quando lo dice il prete e cioè quando dice "la messa è finita andate in pace". Buon anno a tutti.
      Fallacio Asino Vinicio

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    12. Questa affermazione finale la dice lunga sulla confusione tra la liturgia della Santa Messa e i 'riti fraterni' neocatecumenali. In fondo, la Eucarestia neocatecumenale è celebrata dal gruppo-comunità che ne è l'unico soggetto, quindi è più che giusto che la mangiata finale abbia la stessa dignità del sacrificio di Cristo.

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  17. Pillole Sul Sentiero.

    Quando venite attaccati, cercate di non cadere nel rispondere al male con altro male. Cercate di rimanere calmi e in pace. Perché il Nemico n.1 dopo entra con altri modi, e oltre alla prima ferita dell'attacco subito vi inserisce un'altra ferita più dolorosa: i sensi di colpa.
    Se cadete, in primo luogo non disperatevi, ma cercate sempre di riportare il vostro cuore nella pazienza e nella pace.
    La Pace interiore è come una fortezza inespugnabile. Chiediamo a Dio di custodire il nostro cuore nella pace.

    CDD.

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  18. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. il meno rivelabile

    Ieri il Papa ha avuto un incontro segretissimo con Semeraro, al quale ha chiesto come mai la causa di beatificazione di Carmen va cosi per le lunghe, visto che quasi tutti i miracoli finora analizzati hanno dato esito positivo, e visto che ne bastano due, uno per la beatificazione e uno per la canonizzazione. Semeraro ha risposto che, ufficialmente, la sua Congregazione deve occuparsi di molte candidature e questo ritarda le cose; in realtà, visto che il Vaticano versa in crisi economica, si sono messi i regali di Kiko, costosissimi, nei Musei Vaticani e nella Pinacoteca Vaticana, cosi i turisti, venutolo a sapere con un abile propaganda delle agenzie di viaggio, arrivano a frotte per vederli, ed essendosi letteralmente quadruplicati, gli incassi sono saliti a dismisura, per cui non era d'uopo accelerare più di tanto la causa. Il Papa ha approvato e Semeraro ha avvisato Kiko che, per ringraziare il Santo Padre, gli ha inviato un camion pieno di tutto : oggetti d'oro, libri rari e quanto altro, tutto da mettere nei Musei e nella Pinacoteca Vaticana per aumentare ancora i turisti e quindi altri soldi e cosi via.

    e la causa continua.....................

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  19. Grazie per il servizio alla Verità che fate! Salvate molte famiglie!

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  20. Confidenze Aperte e Dirette.

    Mi dispiace cari nc ( mi riferisco a chi pensa queste cose) non ho nessuna intenzione di affidare la mia vita a voi, NON MI FIDO, e non penso che possiate darmi qualcosa di buono visto ciò che è accaduto tra voi e me. Mi dispiace.
    Ovviamente se necessito di qualcosa, come la stiamo intendendo adesso, vado dove so io e chiedo una direzione o un lume. Ci siamo capiti. O pensate che solamente voi abbiate le chiavi di ogni cosa, e cioè che lo Spirito Santo sia solamente da voi?
    Mi dispiace ma io so che lo Spirito Santo mi guida sempre, se mi affido a LUI, e so dove andare per avere un consiglio.

    CDD.

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  21. Quello che fa male del Cammino è che partono che ti mettono al centro e poi ti usano soltanto e abusano di te oltre ogni limite.
    "Dio ti ama così come sei" e ti dicono che non devi mai fare nulla.

    Ma poi tra consegne e adempimenti ti tolgono letteralmente il respiro. E per il Cammino non fai mai abbastanza!

    Con gli anni questo l'andazzo.
    E la pressione sempre più forte.
    Fino all'insistente invito di ringraziare Dio ogni giorno del dono di averti fatto incontrare un giorno sulla tua strada Kiko Arguello, che si prende cura di tutti noi.
    Lui, il nostro catechista. Lui e i suoi inviati/alla/nostra/vita...
    ........

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  22. ........

    Ricordo...
    ...Correvi, correvi ma non arrivavi mai a soddisfarli. Se pure passavi sui tuoi figli e le loro malattie. Sui tuoi genitori anziani che reclamavano la tua assistenza o anche solo la tua vicinanza.
    A quanti eventi familiari si è mancati!
    Matrimoni, battesimi o lutti.
    Su tutto si imponeva il
    "Chi non ODIA suo padre, sua madre, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita"... non è degno di... Kiko...
    e il
    "Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti"...
    Frasi spiattellate così, appena ti riaffacciavi trafelato tra loro riuniti in convivenza e tu in ritardo...
    Era istillata dentro questa cosa: a tutto potevi mancare. A loro mai.
    Sempre pronto, sempre sugli attenti, efficiente, obbediente, al loro totale servizio.
    Facevi tutto ma alla fine non avevi fatto mai niente!

    Pax

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