domenica 1 gennaio 2023

Alcune parole di Benedetto XVI che il Cammino Neocatecumenale finge di non ricordare

Papa Benedetto XVI, 26 gennaio 2006, alle famiglie del Cammino Neocatecumenale:

«...di recente la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vi ha impartito a mio nome alcune norme concernenti la Celebrazione eucaristica, dopo il periodo di esperienza che aveva concesso il Servo di Dio Giovanni Paolo II.

Sono certo che queste norme, che riprendono quanto è previsto nei libri liturgici approvati dalla Chiesa, saranno da voi attentamente osservate. Grazie all'adesione fedele ad ogni direttiva della Chiesa, voi renderete ancor più efficace il vostro apostolato in sintonia e comunione piena con il Papa e i Pastori di ogni Diocesi...»
Dalla lettera del 1° dicembre 2005 della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti:
Egregi Signor Kiko Argüello, Sig.na Carmen Hernandez e Rev.do Padre Mario Pezzi, a seguito dei dialoghi intercorsi con questa Congregazione... sono a comunicarVi le decisioni del Santo Padre.

Nella celebrazione della Santa Messa, il Cammino Neocatecumenale accetterà e seguirà i libri liturgici approvati dalla Chiesa, senza omettere né aggiungere nulla. [...]
Papa Benedetto XVI, 20 gennaio 2012, alle comunità del Cammino Neocatecumenale:
«La celebrazione nelle piccole comunità, regolata dai Libri liturgici, che vanno seguiti fedelmente...»

Nota a margine: se vai dal medico e ti dice "quanto all'unghia incarnita stai benone ma quanto agli occhi bisogna operare d'urgenza", ti concentri sulle cose buone che ti ha detto (riguardo all'unghia incarnita) oppure sulle parole sgradevoli che ti ha detto? (riguardo agli occhi).

Così, anche se ti avesse detto 100 parole buone e una sola preoccupante, ti concentri sulle 100 cose buone, oppure cerchi di correggerre quell'unica che non va?

Così, riguardo a Benedetto XVI, ti concentri sulla sua paterna benevolenza, o sulle correzioni che ti ha fatto e che si aspettava che venissero "fedelmente seguite"?

89 commenti:

  1. Visto che in questi giorni i nemici della Chiesa - a cominciare dal Cammino Neocatecumenale - tenteranno di sfruttare la figura di Benedetto XVI per promuovere le proprie corbellerie, in occasione della seconda morte di Benedetto XVI, vogliamo partire dai fatti e ricordarne l'atto più importante del suo pontificato, cioè l'aver proclamato - attraverso il Summorum Pontificum del 7/7/2007 e la Lettera ai vescovi allegata - che la liturgia cosiddetta "tridentina" non era mai stata abolita.

    In particolare, nella Lettera ai vescovi Benedetto XVI sottolineava che: «Nella storia della Liturgia c’è crescita e progresso, ma nessuna rottura. Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso».

    Orbene, il modo di celebrare la liturgia è inevitabilmente specchio della fede che si professa. Le liturgie del Cammino contengono numerosi elementi di esplicita e deliberata rottura (comunione "seduti", ecc.), inventati da un paio di laici ignoranti e arroganti che disprezzavano la liturgia cattolica - ricordiamo che agli "inizi del Cammino", nel 1964 e dintorni, vigeva ancora la liturgia cosiddetta "tridentina": Kiko e Carmen se fossero stati cattolici avrebbero proseguito a frequentare le "messe in latino" della parrocchia, avrebbero promosso quella - celebrandola senza "ingessature" e senza elementi estranei - anziché promuovere una "liturgia personalizzata".

    Ma i due autonominati "iniziatori", nella loro immensa superbia, bramavano di diventare capi di una qualche comunità religiosa (lo ammisero loro stessi), e per prima cosa si inventarono una "nuova" liturgia, seduti ai tavolacci nei baraccati, "celebrando" con ciò che capitava sottomano. Kiko ammise addirittura che Casimiro Morcillo González, arcivescovo di Madrid che aveva visitato i baraccati, li voleva «scomunicare» per quegli eccessi liturgici. (Sul come il Morcillo - a capo di una diocesi di milioni di anime e con migliaia di sacerdoti - sia giunto a visitare i baraccati e ad improbabilmente "appoggiare" l'attività dei due laici «nuovi falsi profeti», per poi opportunamente morire nel 1971 prima di poter dire la sua, stendiamo un velo pietoso - ma ne riparleremo).

    È impossibile che una fede inquinata non finisca presto per produrre una liturgia inquinata. Kiko e Carmen avevano inquinato la fede e la liturgia, fin dagli inizi di ciò successivamente chiameranno "Cammino". Mentre i cattolici assistevano alle liturgie tridentine nelle parrocchie, i due eretici giocavano coi propri adepti a "celebrare" le proprie novità sui tavolacci e con bicchieri e piatti al posto delle suppellettili sacre. Credevano - hanno sempre creduto - di aver inventato un nuovo cristianesimo, alternativo a quello normale, cioè hanno sempre creduto di essere dei rivoluzionari che ne capivano molto più dell'autorità della Chiesa.

    Benedetto XVI ha usato ogni gesto di paterna benevolenza pur di riportare all'ovile le pecore - pardon, i pecoroni ribelli - del Cammino, ovviamente senza successo.

    Quando gli ipocriti neocatecumenali sventoleranno la figura di Benedetto XVI come "appoggiatore" del Cammino, ricordatevi del Summorum Pontificum e di ciò che ha detto ai riguardi della liturgia del Cammino, e notate l'immensa ipocrisia neocatecumenale. Nel Cammino ancor oggi si disubbidisce alle «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI, «decisioni» che son diventate parte integrante dello Statuto del Cammino. Nel Cammino, Kiko e Carmen contano più del Papa stesso.

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    1. Nota tecnica: quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.

      In altre parole:
      - questo blog riguarda il Cammino Neocatecumenale
      - questa pagina riguarda Benedetto XVI che ha rimproverato (inutilmente) il Cammino Neocatecumenale riguardo alla liturgia
      - la liturgia Novus Ordo introdotta dopo il Vaticano II, viene spesso celebrata con molti abusi e spettacolarismi
      - la "liturgia neocatecumenale" è un guazzabuglio di abusi, errori, strafalcioni, sacrilegi
      - inoltre viene vissuta in rottura con la Chiesa cattolica (altrimenti i kikos celebrerebbero la Novus Ordo e senza abusi)
      - la liturgia "tridentina" viene considerata come via d'uscita dal caotico impasse liturgico, poiché troppi sedicenti cristiani, oggi, credono che la liturgia sarebbe una specie di spettacolino autogestito anziché "l'unico culto a Dio gradito"
      - repetita juvant: in questo blog (che riguarda il Cammino Neocatecumenale) si menziona ogni tanto la liturgia "tridentina" solo per far capire meglio la questione liturgica; infatti questo blog riguarda il Cammino (lo ripetiamo per gli asini raglianti che fingono di non averlo ancora capito).

      Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito.

      Inoltre:
      - Benedetto XVI ha detto chiaro e tondo che «ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso»
      - pertanto chiunque voglia "seppellire" o "abolire" la liturgia Vetus Ordo ("tridentina", "forma extraordinaria", "Messa di sempre", o come la si preferisca chiamare), è di fatto un nemico della Chiesa, è uno che sbaglia, è uno che detesta la Tradizione, è uno che disprezza ciò che ha alimentato la spiritualità di innumerevoli generazioni di santi
      - ricordiamo in particolare l'ipocrisia di chi a parole propugna la Novus Ordo ma nei fatti considera la "liturgia neocatecumenale" come l'unica vera forma celebrabile, la più "partecipata" e "bella" e "adeguata ai tempi odierni" eccetera.

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  2. Vi dispiace farci leggere, in quale occasione Kiko avrebbe augurato la morte a Papa Benedetto XVI? Grazie

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    1. Kiko Argüello, 14 marzo 2017: «l'unica cosa che ci può salvare, è che il papa muoia».

      Ripetiamolo, perché il kikolatra non sa leggere:
      Kiko ha detto testualmente: «l'unica cosa che ci può salvare, è che il papa muoia».
      Si riferiva all'essere stati denunciati al cosiddetto comitato della Feria Quarta (detto così perché si riuniva il mercoledì, che nel breviario è indicato come Feria IV), quello che per conto di Benedetto XVI si occupava degli strafalcioni liturgici. E Kiko fu felicissimo quando Benedetto XVI abdicò e il neoarrivato Francesco spazzò via la Feria IV in quanto composta da troppi "ratzingeriani".

      Sì, proprio Kiko Argüello, parlando di Benedetto XVI e della Feria IV, aveva testualmente detto: «l'unica cosa che ci può salvare, è che il papa muoia»: lo disse all'incontro "vocazionale" neocatecumenale a Puerto Rico, è documentato dal video della sua omelia laicale pubblicato su Youtube (e poi furbescamento fatta sparire a causa di quella perfida espressione).

      Kiko Argüello Wirtz, marzo 2017: «l'unica cosa che ci può salvare, è che il papa muoia».
      Kiko Argüello Wirtz, giugno 2008: «catastrofe! siamo perduti! qui finisce tutto!» (in relazione alle «decisioni del Santo Padre» messe nero su bianco il 1° dicembre 2005).
      Capite? Per Kiko e Carmen, il Papa serve solo a confermare il Cammino, mai a guidarlo, mai a correggerlo.

      Clicca, neocatekiko pigrone, [clicca qui] e guarda a che razza di eretico laico hai affidato la tua vita spirituale.

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    2. Adesso che lo hai letto sei contento?
      O pensi che qui si raccontano cose a caso

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    3. I neocat che bazzicano su queste pagine sono di solito letteralmente inviperiti ma da alcuni giorni lo sono ancora di più.

      Quando quel video era disponibile, si son rifiutati di verificare ciò che scrivevamo (però poi lo hanno guardato in onore del sommo Kiko, e non hanno avuto nulla da ridire); quando successivamente lo hanno fatto sparire - ogni tanto capita qualche video su youtube "rimosso per violazione di copyright segnalata dal Cammino Neocatecumenale" - sono andati blaterando che Kiko non avrebbe mai detto quello che ha detto. Sono amici della menzogna, perché dopotutto il Cammino è amico della menzogna. Un cattolico interista non si sognerebbe mai di mettere mano al Photoshop per far sembrare interista il Papa (o andare lì "sono un fotografo" e incollare un'icona dell'Inter sul muro prima di scattare).
      Invece per i kikos è legittimo usare Photoshop o altri trucchetti per ingannare il prossimo - come nel caso del santino di santacarmen santhernandez in cui hanno photoshoppato le mani giunte per far credere che la signora Hernández pregasse.

      Nota a margine: se vai dal medico e ti dice "quanto all'unghia incarnita stai benone ma quanto agli occhi bisogna operare d'urgenza", ti concentri sulle cose buone che ti ha detto (riguardo all'unghia incarnita) oppure sulle parole sgradevoli che ti ha detto? (riguardo agli occhi).

      Indovinate su cosa si concentrano i kikolatri.

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    4. Il video in questione è ancora disponibile a questo link: https://youtu.be/MhyROMSHo-Y
      Dal minuto 59.00

      Tomista EX nc

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  3. E infatti ho detto che ha avuto immensa carità col cammino. Si é preso a cuore questo brutto impiccio del far quadrare il cerchio neocatecumenale. Una tappa fondamentali dell'itinerario verso la piena maturità del cammino. Nonostante tutto non ha mai rotto definitivamente, perché aveva amore per questa realtà.

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    1. Non prendiamoci in giro.

      Non esiste alcuna possibilità di "quadratura del cerchio", poiché non si può trovare un compromesso fra l'errore e la verità.

      Non si può trovare un compromesso fra la liturgia cattolica e gli strafalcioni neocatecumenali. Per esempio l'alzatina ipocrita al momento della Comunione non è un'ubbidire, ma è un essere ipocriti davanti al Signore. E comunque lo sappiamo tutti benissimo - così come lo sanno benissimo i fratelli del Cammino - che quando non vengono controllati lasciano da parte l'ipocrisia e fanno comunque la "Comunione seduti". Per loro Kiko conta più del Papa, della liturgia, della Tradizione, di tutto. Non per niente li chiamiamo kikolatri.

      Non si può trovare un compromesso fra l'eresia neocatecumenale e la dottrina cattolica. Sarebbe come trovare una via di mezzo fra una normale bottiglia di acqua minerale, e un'altra bottiglia di minerale a cui però sono state aggiunte gocce di arsenico: in qualunque tipo di "compromesso", resta sempre la differenza fra una bevanda sana e un veleno. L'unica bevanda sana è quella in cui è del tutto assente il veleno.

      "Quadratura del cerchio"? La solita parlantina neocatecumenale che cerca di sminuire e banalizzare pur di non cambiare nulla.

      Il dottore, per non far allarmare il marito, gli dice: "non si preoccupi, sua moglie è incinta ma solo un pochino.

      Il fatto che Benedetto XVI abbia scelto il metodo della benevolenza paterna non diminuisce la responsabilità dei "camminanti", ma la aggrava, perché dimostra che quando si tratta della setta neocatecumenale le buone maniere non pagano, l'accompagnamento paterno non conclude nulla, la benevolenza fa solo aumentare l'ipocrisia e l'arroganza dei kikolatri. Ricordiamocene, quando un futuro Papa userà le maniere forti (sempre che il Cammino continui ad esistere dopo la morte di Kiko).

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    2. @leonardo
      Da quando cercare di fregare un papa è "una tappa fondamentale per la propria maturità"?
      Lo sarebbe se si AMMETTESSE di aver fatto questa porcata, si CHIEDESSE PERDONO e si RIPARASSE comportandosi, non dico da cristiani, ma da persone LEALI.
      Tutto questo è successo per caso? A me risulta di noi.
      Per il resto scusa ma...un cerchio non si può quadrare sopratutto se il cerchio pensa che essere cerchio sia meglio che essere quadrato, ma gli conviene fare finta di esserlo.
      Finitela di prendervi in giro e sopratutto di prendere in giro di Dio.

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  4. Il papa e lo spirito santo non li puoi fregare. Questa é la base.

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    1. Oh, cielo, il fratello Leonardo ha esagerato col vino a capodanno.

      "il Papa non lo puoi fregare"?
      E allora McCarrick? Rupnik? Apuron? Maciel?...

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    2. Leonardo, non scrivere sul blog!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    3. @Leonardo
      il punto è che ci avete provato, non ve ne siete pentiti, e avete continuato a fare quello che vi pareva. Se per te va bene, mi sa che il cammino ha fatto solo danni

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    4. @leonardo
      La base è che il cammino fa danno dato che per te sembra normale tentare di fregare il papa.
      @anonimo
      Sei tristerrimo. Fattelo dire.

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    5. Il caro fratello che si sta firmando Leonardo, al pari degli altri asini raglianti del Cammino, sembra essersi erroneamente convinto che questo blog di oltre 2600 pagine sarebbe contro di lui personalmente.

      In realtà, come gli è stato già ripetuto tante volte - ma essendo asino non capisce, e ragliando forte non ascolta -, questo blog esiste solo perché il Cammino si autoproclama cattolico ma non lo è.

      Dunque qui facciamo presenti gli errori del Cammino, errori sui quali un neocatecumenale onesto e non ipocrita dovrebbe interrogarsi molto seriamente, perché inquinano la sua fede e la sua vita spirituale. Ma gli asini raglianti la prendono come un'offesa personale. Come quei ragazzini idioti che restano indifferenti e ridanciani di fronte a qualsiasi insulto e qualsiasi rimprovero, però se dici che il loro iPhone fa schifo vanno su tutte le furie e non te la perdoneranno mai.

      «Ci ho speso tutta una vita per diventare un cosiddetto "catechista" del Cammino, sono stato ultra-fedelissimo agli autoeletti iniziatori, ho fatto un mucchio di cose di cui mi vergogno terribilmente solo a pensarci, ed ora che finalmente faccio la vita comoda e spadroneggio sulle comunità neocatecumenali a me affidate, che succede? Che un blog dice che il Cammino contiene errori? Dopo tutta la fatica che ho fatto per mandare in letargo la mia coscienza, dopo tutte le volte che ho tappato bene i miei occhi e le mie orecchie per fingere di non aver visto le infinite malvagità perpetrate dal Cammino, per conto del Cammino, in nome del Cammino e a gloria del Cammino, ebbene, proprio ora spunta un blog che scopre gli altarini su cui ho posto Kiko, Carmen, e la mia vita comoda?»

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  5. Il confronto con la bontà, l'umiltà la serenità di papa Benedetto, ma anche con la sua determinazione nel condannare l'errore, fa emergere la protervia e l'ostinazione nella voluta infrazione e aggiramento delle norme della Chiesa di Kiko, Carmen e loro diretti collaboratori, e, di conseguenza, lo stato di trance ipnotico dei loro seguaci.

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  6. Ma la lettera di Arinze è superatah!!1!1!!1 Siamo approvateeeh1!!!1

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  7. Qualcuno ricirda una vecchissima intervista di Jesus al cardinale Ratzinger? Non vorrei ricordar male ma era corredata da foto e in una di esse si vedeva una tela di Kiko nel suo studio.
    Nessuna polemica, solo curiosità.

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    1. Se per quello ne esiste una un cui celebra l'eucarestia, e quindi.....
      .....con calma poi gli ha fatto scrivere da Arinze

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  8. Tantissimi auguri di buon Anno nuovo a tutti voi ed alle vostre famiglie.

    LUCA

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  9. Miracoli di Carmen Hernandez Barrera

    Miracolo n. quello del primo dell'anno

    E' consuetudine che allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, come inizia il nuovo anno, in tutto il mondo si sparino petardi e botti vari. Anche al Centro UFO del Cammino di Porto San Giorgio si è provveduto ad ottemperare nella fattispecie in cotal guisa, e quella notte si è notato che i lampi dei fuochi artificiali, come arrivavano in alto, si componevano dando origine alla faccia di Carmen. Kiko ha fatto delle foto e le ha inviate a Semeraro che le ha mostrate al Papa che ha detto : "hermano cardenal, esto es el modo miliore de iniziar l'anno, con un signo inconfutabile : Carmensità sarà santa. Procedamos". Semeraro ha avvisato Kiko, che ha ringraziato il Santo Padre inviandogli un DVD contenente un programma dell'informatico Arenzulla, che permette di modificare ad hoc qualsiasi foto.

    e la causa continua...

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  10. Raga, quello che ancora non vi e' giunto e' la lettera di kiko a papa francesco per la morte di benedetto xvi. Nella quale oltre ad elencare le numerose lodi...di benedetto xvi, in verita' espresse piu' quando era cardinale, nei confronti del cammino e opportunamente tacendo qualsiasi riferimento alla lettera di arinze, kiko conclude assicurando che le comunita' pregano per benedetto xvi che il Signore lo accolga e perdoni I suoi peccati. Ora dico io, a parte il fatto che ci sarebbero anche ottime ragioni per pensare che benedetto xvi sia gia' in cielo, e' anche bene pregare a tal fine visto che il giusto pecca sette volte al giorno. Ma vi ricordate la Carmen? Nessuna menzione di eventuali peccati, che forse non mancavano proprio, tutte messe di ringraziamento e non di suffragio. Ci vuole una faccia come...

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    1. Solo aver fatto il Cammino fa sì che venga ad accoglierti personalmente la Vergine Maria per portarti in Cielo; e nel Giudizio Universale saranno aperti i libri in cui sarà scritto se avrai fatto bene il Cammino e quante volte sei andato in comunità; e se non avrai fatto bene tutte le tappe, le dovrai fare in Purgatorio. Mentre in Paradiso sarai ricongiunto aì tuoi fratelli di comunità e comunque obbligato a presenziare a tutte le celebrazioni.
      Questa è la dottrina escatologica neocatecumenale...per cui non ci stupisce che papa GPII, già proclamato santo, per Kiko non fosse in Cielo, mentre Carmen era già santa di categoria superiore per averlo fiancheggiato!
      Mi chiedo che genere di santità abbia riservato a se stesso Kiko... peccato per lui che le sue proiezioni fantasiose nulla abbiano a che fare con la realtà e il Giudizio di Dio non abbia nulla a che vedere con le autoglorificazioni sulla terra. Sta scritto nel Vangelo, sarebbe ora che se lo leggesse davvero.

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  11. Tra poco arrivano i re magi con i sacchi della spazzatura da riempire ! capite di cosa! i camminanti scherzano su' tutto tranne che sulla spazzatura

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  12. A proposito dell'inginocchiarsi al momento della consacrazione, negli ambienti neocatecumenali a volte ho trovato il
    pseudo-spiegazione che non ci si inginocchia come segno che si appartiene all'assemblea dei risorti, che
    si può parlare con Dio ad un altro livello, e cose del genere. Questo è un altro esempio di errori dottrinali
    tradurre in pratica in errori liturgici. Vorrei sapere dove si raccoglie la falsa dottrina del non inginocchiarsi,
    dove l'hanno detto Kiko o Carmen, qualcuno del blog lo sa? Molte grazie.

    A.

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    1. Molte vaccate neocatecumenali affondano le proprie radici altrove (nel modernismo ecclesiastico, tanto volenteroso nei confronti del "corpo sociale" di Cristo - cioè i fedeli - e tanto poco volenterosi nel Corpo di Cristo sacramentale), e non c'è bisogno di lasciare traccia scritta per far nascere una pessima usanza. Per cui dal momento che Kiko e Carmen non si sono mai inginocchiati davanti al Santissimo (se non -forse!- quelle rarissime volte in cui dovevano far credere di essere dei santarellini a qualche pezzo grosso clericale), i loro fedelissimi seguaci ne hanno imitato la pessima abitudine. (E comunque la perfida Carmen si stufava delle liturgie e delle adorazioni, lei preferiva un cristianesimo "più vissuto"... più parlante... più festeggiante... insomma, più protestante).

      Così pure in quell'altro vergognoso caso, quando Kiko fece la Comunione "a braccia conserte" (Benedetto XVI non gli concesse la Comunione "sulle mani"), lo fece con atteggiamento di fastidio e di sfida, e i neocatekikos pur senza leggere un documento scritto capirono subito (se non fossero convinti già prima) che il fare la Comunione non sarebbe il gesto più sublime della propria vita spirituale, ma solo un qualcosa da strumentalizzare per lanciare messaggi di ostilità a chi non appoggia il Cammino.

      Sono stato ripetutamente testimone io stesso, e ho sentito con queste mie stesse orecchie un seminarista neocatekiko blaterare della "posizione dei salvati" per giustificarsi del ricevere la Comunione trattandola come uno snack, e dell'entrare e uscire dalla cappella con la stessa distratta disinvoltura di chi entra ed esce dallo sgabuzzino polveroso. Ed anche altri seminaristi (non neocatecumenali, per cui quando li ho rimproverati su questo hanno un po' riconosciuto di essere loro in errore) avevano la stessa abitudine, perché tanti preti - inclusi rettori di seminario, monsignori, vicari generali - facevano lo stesso. La loro devozione eucaristica era talmente diminuita, da essere visibile nei gesti.

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  13. è tempo di bilanci... il blog che negli ultimi anni era solito tenere una media di 170 post all'anno in questo 2022 appena passato non arriva a 130... il peggior risultato degli ultimi 15 anni... la crisi all'interno del blog è palpabile, pochi e soliti "osservatori" che ormai non hanno più la fantasia di una volta se non ripetere sciocchezze e riproporre vecchi post... fortunatamente il giovanissimo Tripudio prova a recuperare aumentando del 700% i suoi strampalati commenti seguito da Valentina e AleC... ma sarà abbastanza?
    Tralasciamo la loro pagina su FB che è anche messa peggio
    Buon anno a tutti

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    1. Oh, ma guarda, il solito vizietto neocatecumenale di guardare la quantità anziché la qualità.

      È talmente convinto che occorra vantare sempre grossi numeroni, che proietta sugli altri - incluso questo blog - la sua asineria.

      E comunque il numero di pagine non conta. Se anche solo l'un per cento delle oltre 2700 pagine di questo blog contenesse una singola notizia vera, sono ventisette errori del Cammino che inficiano l'itinerario di riscoperta dei fratelli delle comunità. Quanti di quei presunti ventisette sono stati corretti fino ad oggi? Nessuno, perché il Cammino viene considerato dai suoi fautori come una specie di superdogma che può contraddire tutti i dogmi della fede cattolica quando lo ritenesse necessario.

      E quindi se invece dell'un per cento fosse il novantanove per cento, sarebbe qualitativamente la stessa cosa: il Cammino è un tumore spirituale della Chiesa. Solo che invece di ventisette situazioni problematiche, avrete da correggerne molte, molte di più.

      Notiamo in particolare che per difendere il Cammino adoperate troppo spesso menzogne e inganni. Questo significa che per danneggiare il Cammino è sufficiente la verità. Chi "critica il Cammino" non ha alcun bisogno di ricorrere agli inganni e alle menzogne. Dunque è dell'almeno novantanove per cento di questo blog che ti conviene preoccuparti.

      E infatti te ne preoccupi - tu e i tuoi compagni di riccamente ragliante asineria, bramate di trovare anche un solo singolo minuscolo punto di contraddizione, in virtù del quale vi illudete di avere una scusa per ignorare questo blog. Questo semplice blog vi toglie la serenità, vi toglie il sonno, perché in fondo in fondo lo sapete benissimo che il Cammino è marcio fin dalle fondamenta, lo sapete benissimo che i due autonominati "iniziatori" sono «i nuovi falsi profeti». Vi illudete che aggredendo noialtri, il Cammino magicamente ridiventerebbe cattolico. È per questo che meritate di essere definiti asini raglianti. L'asino, per non ascoltare la verità, raglia forte, sempre più forte. Poi a un certo punto non ha più fiato, smette per un attimo di ragliare, ed è la sua fine.

      Questo blog avrebbe dovuto nascere molti, ma molti anni prima. Ma ai tempi, negli anni '80 e '90, si pensava che pubblicare un articolo sulla stampa o un libro sarebbe stato un aiuto alla comprensione non solo per i "camminanti" ma anche per le autorità ecclesiastiche, che si presume abbiano capacità di informarsi, di confrontare le fonti, di sentire testimonianze, di valutare il caso. (Fu solo don Gino Conti a fine anni '90 a pubblicare un primo sito web riguardo agli errori del Cammino)

      Padre Zoffoli riuscì addirittura a chiarire che lo stesso Giovanni Paolo II era male informato sul neocatecumenalismo, che le notizie gli venivano filtrate, che lo studio commissionato a mons. Landucci probabilmente non arrivò mai sulla scrivania del Papa - o che venne largamente ignorata dal Papa stesso. E fu così che lo studio di Landucci venne pubblicato a gennaio 1983 su Chiesa Viva e... poche settimane dopo il Papa rivolse comunque queste parole ai kikolatri: (10 febbraio 1983, profeticamente): «Celebrate l’Eucaristia e, soprattutto, la Pasqua, con vera pietà, con grande dignità, con amore per i riti liturgici della Chiesa, con esatta osservanza delle norme stabilite dalla competente autorità, con volontà di comunione con tutti i fratelli. (...) Le leggi sono munifico dono di Dio e la loro osservanza è vera sapienza. Il diritto della Chiesa è un mezzo, un ausilio e anche un presidio per mantenersi in comunione col Signore. Pertanto le norme giuridiche, come anche quelle liturgiche, vanno osservate senza negligenze e senza omissioni».

      Parole ancor oggi inascoltate e dimenticate. Indovinatene il motivo.

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    2. @anonimo
      Siete ridotti a questo? State messi male. Sul serio.

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    3. Che dire? Il sito ufficiale del Cammino pubblica una media di un articolo al mese, molto paludato e senza nessuna notizia di interesse. E i poveri neocatecumenali, come il commentatore rigorosamente anonimo delle 10:45, compulsano ossessivamente il nostro blog per avere qualche straccio di notizia non autorizzata dal gotha neocat, sollecitando con ansia la pubblicazione degli annunci e dei mamotreti che non avrebbero per le vie normali, visto che sono dei poveri soldatini semplici del Cammino.
      Ma noi non scriviamo per i feticisti del Cammino, per quelli dei "numeroni" di Kiko. Se volete potete pure leggerci, ma meglio sarebbe taceste, che ogni volta che aprite bocca vi fate danno da soli.

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    4. infatti : FAV Leonardo e company non scrivete

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  14. Anche questa epifania arriverrano i re magi con i sacchi della spazzatura da riempire ,fatti concreti .....eh ehe eheh

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  15. Benedetto XVI, il testamento spirituale.

    Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene.
    Ringrazio i miei genitori, che mi hanno donato la vita in un tempo difficile e che, a costo di grandi sacrifici, con il loro amore mi hanno preparato una magnifica dimora che, come chiara luce, illumina tutti i miei giorni fino a oggi. La lucida fede di mio padre ha insegnato a noi figli a credere, e come segnavia è stata sempre salda in mezzo a tutte le mie acquisizioni scientifiche; la profonda devozione e la grande bontà di mia madre rappresentano un’eredità per la quale non potrò mai ringraziare abbastanza. Mia sorella mi ha assistito per decenni disinteressatamente e con affettuosa premura; mio fratello, con la lucidità dei suoi giudizi, la sua vigorosa risolutezza e la serenità del cuore, mi ha sempre spianato il cammino; senza questo suo continuo precedermi e accompagnarmi non avrei potuto trovare la via giusta.
    Di cuore ringrazio Dio per i tanti amici, uomini e donne, che Egli mi ha sempre posto a fianco; per i collaboratori in tutte le tappe del mio cammino; per i maestri e gli allievi che Egli mi ha dato. Tutti li affido grato alla Sua bontà. E voglio ringraziare il Signore per la mia bella patria nelle Prealpi bavaresi, nella quale sempre ho visto trasparire lo splendore del Creatore stesso. Ringrazio la gente della mia patria perché in loro ho potuto sempre di nuovo sperimentare la bellezza della fede. Prego affinché la nostra terra resti una terra di fede e vi prego, cari compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede. E finalmente ringrazio Dio per tutto il bello che ho potuto sperimentare in tutte le tappe del mio cammino, specialmente però a Roma e in Italia che è diventata la mia seconda patria.
    A tutti quelli a cui abbia in qualche modo fatto torto, chiedo di cuore perdono.
    Quello che prima ho detto ai miei compatrioti, lo dico ora a tutti quelli che nella Chiesa sono stati affidati al mio servizio: rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere! Spesso sembra che la scienza — le scienze naturali da un lato e la ricerca storica (in particolare l’esegesi della Sacra Scrittura) dall’altro — siano in grado di offrire risultati inconfutabili in contrasto con la fede cattolica. Ho vissuto le trasformazioni delle scienze naturali sin da tempi lontani e ho potuto constatare come, al contrario, siano svanite apparenti certezze contro la fede, dimostrandosi essere non scienza, ma interpretazioni filosofiche solo apparentemente spettanti alla scienza; così come, d’altronde, è nel dialogo con le scienze naturali che anche la fede ha imparato a comprendere meglio il limite della portata delle sue affermazioni, e dunque la sua specificità. Sono ormai sessant’anni che accompagno il cammino della Teologia, in particolare delle Scienze bibliche, e con il susseguirsi delle diverse generazioni ho visto crollare tesi che sembravano incrollabili, dimostrandosi essere semplici ipotesi: la generazione liberale (Harnack, Jülicher ecc.), la generazione esistenzialista (Bultmann ecc.), la generazione marxista. Ho visto e vedo come dal groviglio delle ipotesi sia emersa ed emerga nuovamente la ragionevolezza della fede. Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita — e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo.
    Infine, chiedo umilmente: pregate per me, così che il Signore, nonostante tutti i miei peccati e insufficienze, mi accolga nelle dimore eterne. A tutti quelli che mi sono affidati, giorno per giorno va di cuore la mia preghiera.

    Benedictus PP XVI

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    1. So che solo l'idea di confrontare un beduino come Kiko Argüello a Papa Benedetto XVI fa rivoltare. Ma è importante osservare la differenza tra Kiko, la propria autoesaltazione, il disprezzo per i propri collaboratori considerati maggiordomi, la stessa svalutazione di tutto ciò che è nella Chiesa e nella propria stessa esistenza che non fosse frutto della propria esaltata intuizione, e l'umiltà da vero credente in Gesù di Josef Ratzinger.

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    2. Assolutamente sublime

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    3. beduino, eh ???????????????

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  16. https://neocatechumenaleiter.org/it/passaggio-al-padre-di-benedetto-xvi-messaggio-di-kiko/?fbclid=IwAR3qi_qWs5jsfoN78ELuVQW41Dj2bTDHoLfneQgEMpgNIM06YohabI3Uihg

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    1. Comunicato spocchioso e strumentale per cercare ancora benedizioni e approvazione....nel 1974 c'era la speranza...oggi è tutto naufragato

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  17. Da un articolo di Stefano Fontana su Benedetto XVI:
    "Accostandosi a lui si era sicuri di non venire confusi, ma confermati nelle verità di fede e di ragione. A lui ci si accostava sempre con fiducia di figli, sapendo che un padre non avrebbe mai dato una serpe da mangiare. Benedetto difendeva la “sana dottrina” dai venti sempre nuovi delle opinioni teologiche, conservava e riproponeva l’esigenza del sacro pur in un mondo secolarizzato, non pensava che al “nuovo” bisognasse passivamente “aggiornarsi”, ma semmai affrontarlo con una immersione profetica nella tradizione, non disprezzava il dialogo, anche con gli atei, ma non rinunciava alla pretesa della fede di emancipare nella verità anche la ragione. Quando discuteva con Habermas o Odifreddi non usava la sola ragione, ma la “ragione nella fede”, come San Tommaso, lui che si era formato su San Bonaventura e Agostino.(...)
    Nel magistero di Benedetto tutte le verità si davano appuntamento e trovavano il loro posto conveniente. L’errore non veniva inteso come spinta dialettica verso una superiore sintesi. Non solo l’intellettuale ma anche il semplice fedele godeva nel trovarsi in un universo di senso coerente e dotato di stabilità, con cui affrontare le contraddizioni e le negazioni dell’esistenza, continuando a considerarle contraddizioni e negazioni e non nuove norme o nuove leggi. Con Benedetto si sapeva che le circostanze non sono eccezioni."

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    1. Invece leggendo certi commentatori neocatecumenali sembra che l'errore neocatecumenale (quando non possono proprio negare l'errore) sia proprio la spinta per una superiore sintesi, un "necessario step"...
      Ebbene, Benedetto XVI negava con forza queste elucubrazioni di chi semplicemente vuole imporre le sue dottrine sballate a proprio personale vantaggio; sapeva che un buon padre non darebbe mai al figlio un sasso, fingendo così di volergli bene, anzi di essere un padre più bravo e più efficiente della Chiesa stessa.

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    2. Ratzinger batte Kiko 50 a 0

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  18. Prima che questo blog chiuda, vorrei ancora chiedere a ByTripudio:

    1)Perche' non rendi pubblica la lettera conservata dal notaio, che testimonietebbe che padre Pio avrebbe definito Kiko e Carmen "falsi profeti"?

    2)Ci puoi citare quale articolo del OGMR asserisce che il messale romano è prescritto e dunque tutto ciò che non c'è scritto non va fatto? Nel caso dove è scritto che la croce va messa al centro dell'altare?

    3)Vorresti spiegarci perché hai sempre negato le nostre giuste informazioni, approvazione Statuto, Direttorio Catechistico, informazioni rivelatesi vere e giuste?

    Attendo fiduciosamente.

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    1. Ariecco l'asino ragliante che dall'alto del suo anonimato pretende, esige, comanda perentoriamente. Gli rispondiamo solo perché i lettori occasionali di questo blog sappiano quali sono i trucchetti della parlantina neocatecumenale.

      Come già detto molte altre volte, noi del blog non abbiamo una copia di quella lettera, altrimenti l'avremmo già pubblicata (a proposito, pubblicammo una copia di una lettera di Kiko a padre Zoffoli di cui i kikolatri non sapevano l'esistenza). Ma non abbiamo nessun motivo di ritenere falsa la testimonianza resa da padre Zoffoli, nero su bianco, riguardo a quella lettera.

      In realtà i kikolatri stessi non hanno motivo di dubitare di padre Zoffoli. Infatti per quest'ultimo, specialmente alla luce di una quantità enorme di libri e articoli pubblicati mettendoci il nome e la faccia, sarebbe stato del tutto controproducente inserire un'informazione approssimativa o falsa.

      Il problema degli asini raglianti neocatecumenali è che non potendo contraddire padre Pio tentano di contraddire la lettera: "dato che non ci mostrate la lettera allora non esiste". Che trucchetto infantile.

      Per di più, se anche venisse loro mostrata la copia originale della lettera, cambierebbero immediatamente discorso. Proprio in queste stesse pagine blog, tra gli stessi commenti in cui si parlava di quella lettera, si negava che Kiko avesse mai augurato la morte di Benedetto XVI. Appena è stato indicato il luogo, la data, il video con Kiko che per risolvere un problema del Cammino augura la morte al Papa, i kikolatri hanno cambiato discorso, fatto finta di niente, sparato frotte di insulti.

      Capite la mentalità degli asini raglianti? Cercano anzitutto di convincere sé stessi. Reclamano "prove", "lettere", "dimostrazioni", "video", ma quando le ottengono cambiano immediatamente discorso. I kikolatri ragliano fortissimo per non ascoltare ciò che li convincerebbe che il Cammino e i suoi "iniziatori" sono una bidonata colossale.

      Sono degli asini raglianti - senza offesa per i quadrupedi veri - perché le loro obiezioni non sono intese a farsi chiarire un dubbio, ma solo ad aggredire gli interlocutori. Vedete, quel documento liturgico si chiama Ordinamento Generale del Messale Romano. Capite tutti che "ordinamento" è cosa ben diversa da "suggerimento". Il Messale è un documento prescrittivo (cioè che prescrive, cioè che comanda perentoriamente), non è un documento che si è liberi di seguire o non seguire. Chi non lo segue sbaglia. Tanto più che il Messale stesso abbonda di punti in cui dice "si fa così, ma in certi casi si può fare anche cosà". Ti "prescrive" la ricetta, e in certe circostanze ti indica le eventuali variazioni accettabili.

      Ora, all'asino ragliante interessa solo glorificare il tripode Kiko-Carmen-Cammino. E se il Tripode comanda di celebrare infischiandosene del Messale, l'asino ragliante raglierà fortissimo che il Messale non va seguito sul serio. L'asino ragliante sa benissimo che padre Pio aveva spiritualmente la vista molto lunga e perciò deve negare la lettera in cui il santo definì Kiko e Carmen «i nuovi falsi profeti» e deve negare anche il valore del Messale. E già che c'è, tenta maldestramente di affermare un valore pseudo-dogmatico di Statuto del Cammino, Direttorio del Cammino, e altre cose che non appena andate a leggerle, scoprite che danno torto al Cammino. Lo Statuto, infatti, fa sue le «decisioni del Santo Padre» Benedetto XVI contro il Cammino, «decisioni» scritte nero su bianco il 1° dicembre 2005, ribadite dal Papa ai kikos il 12 gennaio 2006, entrate nello Statuto datato 13 maggio 2008, e mai ubbidite.

      Come si fa a non chiamarli asini raglianti? Come si fa a discutere con gente che ostinatamente nega ogni evidenza che riducesse la gloria del Tripode?

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    2. Fai così, sforzati ( lo so che è un verbo che voi aborrite ) e cerca nel blog,
      Io non ho la stessa pazienza di qualcun'altro qui che a ogni nuovo anonimo gli ripete le cose.
      Mi domando come riuscite a vivere e lavorare con questo atteggiamento di prigrizia mentale dove sempre avete bisogno della pappa pronta, se poi è già masticata è meglio.

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    3. @anonimo
      per esempio assumere la comunione seduti insieme al sacerdote è una cosa ESPRESSAMENTE VIETATA. Scritta nero su bianco.

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    4. Caro anonimo ragliante, come ti definisce giustamente byTripudio, delle ore 20,16, degno erede di FAV che, come ti è stato detto mille volte che questo blog non avrà più motivo di esistere un minuto dopo CHE IL CAMMINO SARÀ RITORNATO ALL''OVILE CATTOLICO O SARÀ SCOMUNICATO DALLA CHIESA CATTOLICA.
      Fino ad allora mettiti il cuore in pace mio caro, perché quello che fa questo blog e innanzitutto e soprattutto DOVEROSO da chi ama la Chiesa Cattolica.
      Ora tornatene al tuo porcile a cercare di rubare le carrube ai porci e cerca, se puoi, di rientrare in te stesso.
      Ciao ne.

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    5. Non è solo per amore della santa Chiesa, ma è anzitutto per amore della verità.
      Infatti "per amore della Chiesa" uno potrebbe sbagliarsi anche di grosso... e cedere alla tentazione di dire qualcosa di falso per aumentare il prestigio della Chiesa. Ma in ciò farebbe solo l'opera del demonio, che presto trae vantaggio da ogni menzogna.
      Per amore della verità: non tolleriamo gli inganni e le menzogne.

      Il fatto stesso che i fratelli di comunità posti di fronte alla verità sul Cammino, negano, cambiano discorso, insultano, scappano, è la conferma che il loro peggior nemico è la nuda e cruda verità. Cioè che Kiko e Carmen sono eretici («i nuovi falsi profeti»), che il Cammino inquina la fede e la liturgia, che le loro "piccole comunità" sono solo gruppi di polli da spennare (Decime, collette, convivenze...) e da far crescere in una mentalità funerea, desolante, anticattolica, autoreferenziale, nella superbia di fingersi cattolici e di credersi migliori dei cattolici.

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  19. Mi chiedo: se una come Carmen è santa, Benedetto XVI a confronto come potrebbe essere definito?
    Elena

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    1. Beh, innanzitutto Carmen è una "santa di categoria superiore" quindi le due figure non sono neppure lontanamente paragonabili.

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  20. https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02NBgx5qk4B9jP5dfJotw7sTCfUBNt3MHaQDhtUVEwBTBraSBEAShdR3tdpMejHH15l&id=284515247529

    "Detestava i bonghi e le chitarre come accompagnamento alle Messe"

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    1. Meglio l'organo e i canti gregoriani

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    2. Per secoli nella Chiesa si era detto che il gregoriano lo avrebbero portato gli angeli, perché è un tipo di canto che davvero eleva l'anima a Dio.
      L'organo, poi, è diventato il naturale accompagnamento delle liturgie, pressoché per lo stesso motivo: contribuire ad elevare i cuori a Dio, esaltando la sublimità di ciò che avviene nella sacra liturgia.

      Gli strumenti "chiassosi" - come chitarre, bonghetti, eccetera - sono entrati nelle liturgie solo in tempi recentissimi, solo quando la liturgia è stata sufficientemente annacquata. Si dice che l'organo è uno strumento "del cuore", mentre percussioni e strumenti a corda sono strumenti "della pancia". Le liturgie cattoliche venivano accompagnate solo in rarissimi casi da strumenti come pianoforti, violini, arpe. La liturgia tocca i cuori e li eleva a Dio; introdurre "chiasso" (strumentale o vocale) significa trasformarla in uno spettacolo, magari talvolta anche con buon valore artistico, ma certamente che non eleva i cuori a Dio quanto il celebrare in maniera tradizionale.

      Nota: "in maniera tradizionale" significa che quando per innumerevoli generazioni i santi hanno riconosciuto grande valore spirituale a qualcosa (al punto da nutrirvi costantemente la propria spiritualità), il rifiutarla significa rendere più difficile il proprio itinerario verso la salvezza e la santità.

      Il neocatecumenalismo è nemico della Tradizione (e dunque anche dei santi), perché se si mettono a confronto le enormi bellezze di arte sacra tradizionale con le enormi bruttezze prodotte da Kiko, si capisce subito che il Cammino viene dal demonio ed è gradito solo al demonio.

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    3. Fra gli innumerevoli pregi del canto gregoriano segnalo anche l'essere un toccasana per chi soffre di acufeni. Provare per credere. Elena

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  21. Certamente i canti del cammino non sono POP. Sono di matrice popolare.

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    1. Ricordiamo ai gentili lettori che l'espressione "canti del Cammino" è un modo pomposo per dire "i canti di Kiko" (composti da Kiko, o -molto raramente- composti da altri ma Kiko se n'è arrogantemente attribuita la paternità).

      Tali canti sono principalmente delle nenie con tono calante, a ritmi di flamenco o altri stili "pop", perché Kiko è un pessimo compositore e non sa far altro che riproporre sempre le stesse cagate, che vengono religiosissimamente accolte dai suoi adoratori.

      Nelle liturgie neocat, incontri neocat, piazzate neocat, eventi pubblici in cui partecipano anche i neocat, usano esclusivamente il "repertorio" kikiano (sia in fatto di canti, che di "icone", ecc.), proprio come se fossero dei kikolatri. Per loro non esiste arte sacra cattolica, per loro esistono solo le deiezioni del laico Don Kikolone.

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  22. Basterebbe leggere la domanda di anonimo che mette in dubbio che ciò che non è prescritto dal Messale non sia ammesso, e che quindi afferma che nella Messa si possa inserire tutto ciò che viene in mente a chiunque, in modo stabile e continuativo, per rendersi conto della pochezza dei neocatecumenali e della loro ignoranza delle norme della Chiesa e dello stesso Concilio Vaticano II, che nella Sacrosanctum Concilium ordinò che "regolare la sacra liturgia compete unicamente all'autorità della Chiesa, la quale risiede nella Sede apostolica e, a norma del diritto, nel vescovo.(...) Di conseguenza assolutamente nessun altro, anche se sacerdote, osi, di sua iniziativa, aggiungere, togliere o mutare alcunché in materia liturgica".
    Mentre mettono in dubbio le norme della Chiesa e lo stesso Concilio di cui si dichiarano eredi, questi poverini sono soggiogati da un laico che si atteggia a guru e non osano contravvenire alle sue disposizioni in materia di liturgia, a partire dal piazzamento sul loro tavolo e detto mensa di un assurdo candelabro ebraico a 9 braccia, che non è neppure biblico ma talmudico...sì, dello stesso Talmud che disprezzava Cristo e condannava i suoi seguaci... per arrivare alla comunione tutti insieme con un pane detto azzimo che nei fatti è una focaccia che si sbriciola e non può essere né adorata né conservata nel Tabernacolo. Per non parlare di altre aberrazioni cui abbiamo assistito nel periodo in cui le chiese erano chiuse.

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  23. Valentina noi celebriamo liturgia e eucarestia nelle chiese. Una persona normale avrebbe capito gia da un pezzo che qualcosa gli é sfuggito ...ma tu niente

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    1. Poi ti chiedi perché non ti pubblicano? Quanto scrivi non ha nulla a che vedere con il mio commento.

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    2. Sì, come no. Se vado all'Eucarestia delle prime comunità dei Martiri Canadesi, mi fanno entrare? Io dico proprio di no, magari faccio una prova.

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    3. Le liturgie neocatecumenali sono una parodia della liturgia cattolica.
      Sono stati Kiko e Carmen a inventarla, poiché detestano la liturgia cattolica, non la ritengono adatta "ai tempi odierni": non vogliono essere confusi coi normali fedeli cattolici.

      Inoltre, le liturgie carnevalesche del Cammino vengono celebrate quasi esclusivamente nelle "salette", perché ogni "piccola comunità" neocatecumenale ha da celebrare la propria. Quei rari casi in cui non si celebra in una "saletta" anonima ma in uno spazio liturgico normale (cappella o chiesa anche non parrocchiale), è solo perché hanno già disposto in cerchio seggiole e tavolinetto smontabile, e l'hanno ri-arredata togliendo tutto ciò che era cattolico e mettendo tutti i gadget di Kiko (croce astile di Kiko, drappi copri-ambone di Kiko, suppellettili sacre designed by Kiko, eccetera) più il resto dell'armamentario kikiano (l'esposizione ortofrutticola sul tavolinetto-mensa, eccetera).

      Quindi il fratello Leonardo sta mentendo (come al solito) allo scopo di ingannarci (come al solito), oltre che insultando (come al solito): dunque abbiamo motivo di credere che è davvero un cosiddetto "catechista", come affermava altrove. Dopotutto il Cammino è fondato sulla menzogna e sull'inganno, e i suoi cosiddetti "catechisti" devono esserne necessariamente campioni.

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    4. @leonardo
      I neocatecumenali celebrano in chiesa solo se sono a comunità riunite e comunque la chiesa viene "riadattata" al modus celebrandi neocatecumenale, con l'altare (definito la "mensa") al centro e le sedie o panche tutto intorno, tappeti, candelabro e tutto il resto al modo neocatecumenale. Solo una volta l'anno, la domenica delle Palme, i neocatecumenali celebrano la messa cattolica in parrocchia con gli altri fedeli, con la differenza che loro hanno gli alti rami di palma (quelli che hanno fatto la Redditio), perché ovviamente, essendo cristiani "adulti", mica possono avere i semplici ramoscelli di ulivo come me gli altri.
      Porto

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    5. Leonardo,
      quindi trovo l'orario della celebrazione in bacheca all'ingresso della chiesa?
      Non farmi ridere.
      Perché continui a scrivere cose che sono palesemente false ( tra l'altro facilmente confutabili )?

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    6. Leonardo perché scrivi?

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    7. No, Leonardo.
      Voi celebrate nelle salette e chi ha finito il Cammino deve allestire salette totalmente neocatecumenalizzate per celebrare. Con armadi chiusi a chiave contenenti tutte le suppellettili kikiane appartenenti alla singola comunità destinataria della saletta.

      Chi non ha finito il Cammino celebra ugualmente nelle salette, ma in quelle più dimesse, talvolta utilizzate per il catechismo dei bambini o per altri scopi.
      Da qui i catecumenium. Bisogno di salette.

      Celebrate in chiesa solo se siete tanti, cioè più comunità insieme.

      D'altronde, prima che la scarsità di preti (anche e soprattutto neocatecumenali) imponesse le celebrazioni di più comunità insieme o con preti a prestito, Kiko sognava che ogni comunità celebrasse da sola e l'aveva anche imposto.
      Anche per logica, essendo la chiesa una sola, se bisogna celebrare separati la maggioranza delle comunità celebra fuori dalla chiesa.

      Comunque vorrei riportare una chicca fresca fresca, appresa da una persona presente (neocatecumenale in crisi col neocatecumenalesimo) alla celebrazione della fine dell'anno.
      Una volta finita la celebrazione e spostatisi nelle salette per festeggiare, gli scellerati neocatecumenali hanno usato il crocifisso astile come attaccapanni.

      Sì, perché nella saletta della festa c'era un crocifisso kikiano da una parte (essendo utilizzata anche per celebrare l'Eucarestia) e i kikos vi hanno appeso giacconi, borse e sciarpe.

      Chi me l'ha raccontato era totalmente scandalizzato da questo comportamento, e al saperlo sono rimasto scandalizzato anch'io.

      Quanto a senso della sacralità, stanno messi proprio malissimo.

      Gesù crocifisso utilizzato come attaccapanni è un sacrilegio che ancora non avevo sentito...

      Ho assistito personalmente a catechisti e preti che fumavano in chiesa, ho ascoltato vere bestemmie profferite in chiesa, ma mi mancava il crocifisso-attaccapanni.

      Al peggio non c'è mai fine.

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    8. Leonardo può scrivere come tutti, l'invito sarebbe a scrivere le cose come stanno e non pie illusioni ( per non dire altro )

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    9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    10. @leonardo D
      Perchè ti senti in dovere di mentire? Sai benissimo che le celebrazioni neocatecumenali NON SONO PUBBLICHE e questo per il semplice fatto che non sono messe nell'orario parrocchiale. Quindi per trovartici devi ESSERE INVITATO. E, per favore, risparmiaci le scuse neocatecumenali del "mettere gli orari è UNA FAVORE CHE TI FA IL PRETE" (ebbene sì, mi hanno detto persino questo). La verità è semplice: non celebrate come gli altri, non celebrate con gli altri. A guardare Kiko sembra che gli faccia anche un poco schifo. D'altronde è stato proprio lui a dire (mamotreto per i didascali) che "non si può passare da una cosa che vale 100 (celebrazione NC) ad una che vale 20 (messa "normale)

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    11. Come quando una della comunità più avanti fu mandata per un tempo nella nostra comunità.
      Ad una convivenza disse: "Non mi trovo bene qui. Ero abituata a mangiare pastasciutta e ora devo mangiare minestrina!"
      Tanto fece e tanto disse che fu rimessa nella sua comunità.

      Questo per dire che le valutazioni di "valore" non le fanno solo tra celebrazione neocatecumenale e celebrazione domenicale, ma le fanno anche tra chi è più "avanti" e chi è più "indietro" nello stesso Cammino.

      Infatti è tacito ma assodato che chi è più "avanti" si sente più arrivato di chi comincia dopo. Quindi vale di più.
      Pastasciutta contro minestrina.
      Lo ricorderò sempre.

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  24. Promemoria tecnico a beneficio dei finti tonti:
    - le cosiddette "catechesi" del Cammino contengono troppi errori e svarioni, non si possono correggere, vanno buttate via
    - le cosiddette "variazioni liturgiche" del Cammino sono state vietate dalle «decisioni del Santo Padre» fin dal 1° dicembre 2005
    - i cosiddetti "catechisti", "itineranti", ecc., non hanno autorità nella Chiesa o sulle vostre anime, e non hanno valore davanti a Dio
    - l'amore per la verità non è in contrapposizione con l'amore per la Chiesa (come invece qualche asino ragliante insinuerebbe)
    - il Cammino celebra "a porte chiuse" non per concessione della Chiesa, ma per corruzione di uomini di Chiesa
    - le cosiddette "icone" di Kiko sono apprezzate solo dai kikos (e da chi ha temporaneamente bisogno di ingraziarsi i kikos)
    - l'aver eseguito i canti di Kiko davanti al Papa non implica l'approvazione del Papa per la nueva estetica
    - nel Cammino si ignora e si disprezza qualsiasi espressione artistica che non siano le deiezioni del sommo Kiko
    - è da quarant'anni che i kikolatri dicono: "ma i nostri sono canti biblici! Tu dunque critichi la Bibbia?": non cascate nel tranello!

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    1. Le spiegazioni alle sopracitate affermazioni sono state già date mille volte in questo blog - sia in forma di "pagine" che in forma di "commenti", sia in maniera gentile che in maniera poco gentile, sia in maniera documentata e teologica che in maniera pastorale e colloquiale.

      Il fintotontismo di chi si ostina a negare l'evidenza, dimostra so lo che il Cammino, per essere difeso, ha bisogno degli strumenti del demonio: inganno e menzogna anzitutto.

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    2. Nota tecnica supplementare: come abbiamo già detto un milione di volte su questo blog, siamo perfettamente consci della crisi della Chiesa. Una crisi di fede e dunque anche una crisi liturgica. Una crisi che riguarda non l'essenza della Chiesa - che è santa, in quanto istituita da Nostro Signore - ma che riguarda gli "uomini di Chiesa", che a causa dell'offuscamento della propria fede hanno concesso al Nemico di costruire i suoi avamposti, tra cui il Cammino Neocatecumenale, una setta «protestante-ebraica» che «di cattolico ha solo la decorazione». Infatti i kikolatri non hanno alcun desiderio di cibarsi dei tesori spirituali che la Chiesa ha sempre elargito. Nutrono verso quei tesori solo disprezzo, diffidenza, indifferenza, incomprensione pilotata, ostilità programmata.

      In una Chiesa normale le eresie vengono stroncate subito, affinché i fedeli non vadano a cibarsi nemmeno per sbaglio di veleni spirituali. In una Chiesa normale, le ingiustizie vengono combattute (anziché perpetrate) dagli uomini di Chiesa. In una Chiesa normale persino i bambini - come i pastorelli di Fatima - possono accedere subito a quell'immenso tesoro che è la preghiera del rosario (laddove nel Cammino te la rinviano alla "tappa apposita", definendoti "religioso naturale" se osi recitarlo o addirittura proporlo alla comunità; pensate un po', un secolo fa dei bambini potevano recitare il rosario; oggi, per ordine di Kiko, gli adulti già battezzati devono aspettare anni e anni e anni prima che venga loro "consegnato" dai capicosca della setta... c'è un che di diabolico, nel Cammino Neocatecumenale, non lo capite ancora? solo al demonio può far piacere il rinvio di quei tesori spirituali).

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  25. Per amore alla verità, si censurano le risposte...caini

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    1. e allora suamo in un ventre di vacca "nessuno tocchi Caino"
      Leonardo che fai rincominci?
      Non riesci proprio...dopo un pochino manifesti la tua pienezza del cuore...è sempre e solo questione di tempo

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    2. Sono finite in cartella "Spam" soltanto le cosiddette "risposte" composte esclusivamente da menzogne e inganni, a cui peraltro alle 17:32 avevo già sintetizzato le questioni (come se fosse ancora necessario ripetere in ogni pagina del blog e ogni giorno più volte le stesse cose che voi kikolatri sapete essere vere ma volete controbattere esclusivamente con le menzogne).

      Se proprio non vi fidate di questo blog, leggetevi il libro La setta neocatecumenale di don Ariel Levi di Gualdo, o i libri di padre Zoffoli, don Marighetto, don Conti, la disamina di mons. Landucci, ecc., testi che sono molto più chiarificatori di quanto non possano esserlo i commenti e le pagine di questo blog.

      Intanto ricordiamo ai lettori di questo blog che i kikos chiamano abusivamente "evangelizzazione" non il diffondere il Vangelo ma il diffondere il kikismo-carmenismo e il costituire nuove comunità neocatecumenali.

      Quanto alla "censura", questo blog nacque nel 2006 proprio perché in altri forum e blog online - specialmente lo spazio commenti del blog di Tornielli - veniva fatta passare solo la propaganda kikiana, e venivano "censurate" le risposte che contenevano testimonianze, citazioni di fonti, argomentazioni sgradite alla propaganda kikiana.

      Infatti a suo tempo il Tornielli temeva seriamente le rappresaglie neocatecumenali, avendole già assaggiate di persona: fu il primo (il 22 dicembre 2005) a descrivere sulla grande stampa l'esistenza e il contenuto della lettera del 1° dicembre 2005 (che i kikos volevano restasse segreta e ignorata, per poterla ignorare e disubbidire), ma ritrattò frettolosamente il proprio articolo quando gli piovvero addosso - sempre sulla grande stampa - le furenti sfuriate dell'ineffabile Gennarini, che trovate riepilogate a questo [link] (clicca, neocatekiko pigrone, clicca [qui]!) che contiene anche le reazioni di un blogger cattolico americano del 3 gennaio 2006 a cui l'ineffabile Gennarini si degnò di rispondere azzeccando ulteriori figuracce.

      Dunque il fratello Leonardo potrebbe leggere e chiedersi:
      1) perché l'ineffabile Gennarini riduce la lettera con le «decisioni del Santo Padre» a un mero "approvazione di variazioni liturgiche"?
      2) perché mai per difendere il Cammino occorre mistificare le «decisioni del Santo Padre» fino ad ingannare e mentire?

      Su, la risposta non è difficile.

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    3. @leonardo
      per amore del cammino ti comporti peggio del peggio pagano.
      Cosa cianci di censure se tu non hai avuto il coraggio di rispondere nemmeno alla semplice domanda che ti ho fatto: "hai mai scrutato l'episodio della resurrezione di Lazzaro o delle Nozze di Cana". Ti assicuro che ti avrebbero pubblicato, così come ti hanno pubblicato quando hai detto (sempre rispondendo ad una mia domanda sulla "sofferenza di Dio Padre") che "Dio ama e basta e la sofferenza non è una cosa che lo tocca"
      Sai qual è il problema, caro Leonardo?
      E' che quando provi a rispondere con parole tue, quello che ti esce è un misto tra banalità e miseria spirituale. E non sei l'unico messo così PURTROPPO. Ho conosciuto gente che "dice" di essere non credente con una PROFONDITA' spirituale che Kiko se la sogna. Anzi no, lui non sogna queste cose. Non gli interessano.
      E quel che è peggio non interessano neppure a voi. Il cammino fa danno. E queste sono le prove.

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    4. piuttosto che leggere i libri su elencati di Ariel, Zoffoli e company ci spariamo..........................................

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    5. In altre parole, la kikolatria è così forte da immolare la propria stessa vita pur di difendere l'idolo.

      Complimenti, e tanti auguri per il giorno del giudizio.

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    6. Voi non leggete per paura di farvi convincere da ciò che leggete, il vostro Guru e i suoi seguaci ve lo impediscono per la stessa paura.
      Se uno è certo delle proprie motivazioni non ha paura di confrontarsi con qualunque scritto.
      Se sei così fragile non leggere neanche il Corano o il Capitale.

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  26. Dio che vede nel segreto vi ricompenserà

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    1. Leonardo vale per tutti, e qui chi ha i segreti siete proprio voi.
      I boomerang vanno saputi usare sai?
      Altrimenti ci si fa male

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    2. Credo che sia meglio non pubblicare più gli interventi di questa persona. Anche per la sua salute psichica e spirituale.

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    3. E invece io questo "favore" non glielo farei. Se scrive i soliti papelli che non c'entrano nulla si mette in spam, ma altrimenti si pubblica. Almeno si capiscono fino in fondo i "frutti" del cammino.

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  27. caini? ma non erano giuda i fuorisciti ?

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    1. Certo, ma il sottoscritto non ha mai fatto il Cammino. Ho conosciuto il Cammino per aver avuto a che fare in molte occasioni con kikolatri di ogni ordine e grado, a causa del mio impegno a favore della parrocchia e della diocesi. Quindi ne ho conosciuto direttamente l'indole, la mentalità, l'idolatria, l'ipocrisia, l'arroganza, senza mai fare il Cammino. E mi ero a lungo ostinato a pensare di essere solo stato sfortunato a conoscere dei pessimi elementi... salvo poi scoprire che tutto il Cammino è così - e che i fratelli di buon cuore sono proprio quelli più tartassati e calpestati dai capicosca della setta.

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  28. SANTA MARIA GORETTI - ROMA
    devo raccontare la mia storia, come posso fare, è urgente grazie

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  29. Nota tecnica: vorrei pregare il lettore che vuole "raccontare la sua storia" di non usare il proprio nome e cognome; al limite scrivere via mail a redazioneosservatorioncn@gmail.com e provvederemo noi a togliere cognomi e altri dati personali.

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