domenica 22 ottobre 2023

La tattica neocatecumenale dell'accusarti di odiarli

Il laico Kiko all'ambone a far l'omelia,
con crocifero e candelieri,
come se fosse un vescovo.
(foto © cammino.info)
Quando vai dal medico, e il medico ti dice che hai un serio problema cardiocircolatorio ma soggiunge che quanto all'unghia incarnita dell'alluce sei guarito e stai benone, la tua reazione quale è? È di festeggiare con gli amici le parole "stai benone" dimenticando tutto il resto, oppure quella di chiedere con preoccupazione cosa fare per proteggere la tua salute?

Così, allo stesso modo, nella mentalità cattolica, il ricevere delle critiche oneste e documentate, anche imprecise, anche non da una massima autorità, ispira riflessione, ispira volontà di correggere e di chiarire, ispira desiderio di eliminare le pietre di scandalo. Succede anche con le critiche poco oneste e scarsamente documentate: "cosa è avvenuto per indurli a pensare così? cosa possiamo fare per sgombrare il campo dagli equivoci?" (Certo, non avviene per le critiche campate in aria, o per quelle artificiosamente ingigantite - come ad esempio quando i sedicenti atei credono di umiliarvi ripetendo la cantilena "pretipedofili-pretipedofili"). Gli ultimi pontefici hanno fatto numerose richieste di perdono anche su questioni secondarie, nell'ottica di favorire la riconciliazione col mondo (non sappiamo dire quanto siano state efficaci, però resta il dato di fatto che le richieste sono state fatte... come pure il dato di fatto, anche più importante, che dal mondo non è mai avvenuto nulla del genere per le persecuzioni dei cristiani).

Nella mentalità neocatecumenale, invece, di fronte a critiche anche oneste e ben documentate, anche molto precise, dettagliate, circostanziate, con abbondanti testimonianze, la reazione è sempre la stessa: negare, negare, negare, far vittimismo, accusare l'interlocutore di maldicenza, calunnia, odio, col sottinteso che il Cammino sarebbe al di sopra di ogni critica, che i suoi capicosca sarebbero agnellini mansueti che evangelizzano, che le nefandezze non possono essere mai avvenute, e che se proprio sono avvenute "voi non avete capito, voi giudicate, il Papa ci loda ma voi ci criticate". Un concentrato di superbia e di falsità.

Tale mentalità ha infatti un pilastro fondamentale: la convinzione che per difendere il prestigio e i soldi della setta e dei suoi capicosca, sarebbe lecito (e addirittura doveroso e santo) per i fratelli delle comunità anche mentire e ingannare. Vediamone un esempio tipico.

Qualche giorno fa una certa Cristina ci ha scritto:

Prego per voi tutti che da come leggo siete capaci solo di maldicenze. Nessuno vi giudica. Ma fratelli cari, togliete il veleno dalla vostra lingua perché farà male soltanto a voi. Pace e bene. Preghiamo per voi
A prima vista sembrano le solite pie esternazioni fatte con paroloni eleganti. In realtà sono solo un concentrato di superbia e giudizi temerari. Ma analizziamo punto per punto il suo messaggio.

1) Ce l'ha con «voi tutti». Dal 2006 ad oggi, questo blog ha pubblicato oltre 2800 pagine. Dunque ci aspetteremmo che almeno qualche fratello del Cammino Neocatecumenale abbia abbastanza onestà per dire: "mettiamo che nel caso peggiore il novantanove per cento delle critiche espresse sulle oltre 2800 pagine del blog siano infondate... resterebbe l'un per cento di critiche in qualche modo fondate, 28 argomenti su cui riflettere e correggersi".

Liturgia neocatecumenale
E invece no: Cristina divide l'universo in due parti, da un lato il Cammino - al di sopra di ogni critica, anche la più onesta e documentata -, dall'altra "voi tutti". Proprio come in ogni setta, l'inossidabile mentalità del "tutto il mondo è contro di noi" (sottinteso per gli adepti: "fidatevi solo di quel che dice la setta").

2. «Prego per voi tutti». La prima cosa che Cristina fa è annunciarci che lei prega, mica come noi cattivoni che (nella sua testolina) non preghiamo mai. Ebbene, lei non solo prega, ma - nientemeno! - prega per noi tutti, e si degna anche di notificarcelo, perché qualcuno nel Cammino avrà sentito dire che i martiri cristiani pregavano per la conversione dei loro assassini, non perché ci guardi con cristiana simpatia. E dunque, senza minimamente sospettare che ciò risulti come superbia, lo annuncia in pompa magna.

3. «...che da come leggo, siete capaci solo di maldicenze». Cristina ci accusa non solo di "maldicenze", ma addirittura di essere "capaci solo di maldicenze". E per dare l'impressione che l'accusa sarebbe fondata, premette "da come leggo". Cristina è capitata per caso su un blog di oltre 2800 pagine, chissà quante ne avrà lette per formarsi un retto giudizio, e cosa fa? Annuncia in tono roboante che lei "prega", perbacco, lei "prega per noi tutti" perché tutti noi saremmo "capaci solo di maldicenze", cioè ci giudica radicalmente incapaci di aver detto anche una sola parola di verità.

4. «Nessuno vi giudica». La cara sorella Cristina delle comunità del Cammino ci ha appena giudicato (con la foglia di fico del "da come leggo") e subito soggiunge che "nessuno vi giudica (sottinteso: nemmeno Cristina)". Vi preghiamo dunque di osservare questa tipica scaletta retorica neocatecumenale:

  • "prego per voi" (superbia)
  • "vi ho letto/ascoltato, cioè automaticamente capito tutto" (ipocrisia)
  • vi giudico in modo temerario
  • "nessuno vi giudica (ipocrisia)
L'omelia laicale neocatecumenalizia potrebbe concludersi già qui.

5. «Ma fratelli cari...» Dopo averci classificati come "capaci solo di maldicenze" ci chiama ironicamente "fratelli cari".

6. «Togliete il veleno dalla vostra lingua, perché farà male soltanto a voi». Chiaro? La lingua di Cristina non ha veleno, è una lingua che vi giudica temerariamente ma non avrebbe alcun veleno, infatti il veleno ce l'avete solo "voi tutti" che non lodate il Cammino, anzi, il veleno sulla vostra lingua ce l'avete messo proprio voi, di vostra spontanea volontà, così, senza motivo, e perciò Cristina-lingua-non-velenosa vi intima di toglierlo, e vi minaccia: "perché farà male soltanto a voi". Sembra quasi una minaccia mafiosa ("smettila di criticare il boss perché quelle critiche faranno male solo a te, mi capisci?").

7. «Pace e bene. Preghiamo per voi». Normalmente le comunicazioni neocatecumenali vengono concluse timbrandole con un "la pace", sostantivo, senza avverbi, senza precisazioni (quale pace? quella di Nostro Signore, fondata sulla verità, o quella degli uomini, fondata sul tacere delle "armi"?). Stavolta invece Cristina usa il saluto dei francescani, "pace e bene", che è più clerically correct, con un'ulteriore aggiunta "preghiamo per voi" (sarà un pluralis maiestatis oppure la testimonianza indiretta che tutti quelli del Cammino pensano allo stesso modo riguardo a "veleni", lingue e "maldicenze"?).

L'autoproclamato "il Vostro Catechista",
Francisco "Kiko" Argüello Wirtz

C'era stato poi il fratello Leonardo che pur non avendo fatto quell'omelia laicale giudicante, si era limitato a copiaincollare alcuni paragrafi del Catechismo (il 2306 sul rinunciare all'azione "violenta", il 2262 riguardo al comandamento del "non uccidere", ecc.), probabilmente col furbesco sottinteso che noi staremmo "uccidendo" (a parole) e "violentemente" (sempre a parole) i poveri agnellini evangelizzanti kikolatri, cioè lui e Cristina e gli altri della setta neocatecumenale (e la loro moralità dell'accettare supinamente l'ingiustizia "altrimenti non sei cristiano"), e furbescamente ci scaglia contro il Catechismo, col sottinteso che dovremmo essere noi a chiarire, spiegare, motivare, e col sottinteso che non vede l'ora di ribattere con slogan del tipo "voi contraddicete il Catechismo". Nelle sue kikiane-carmeniane intenzioni, vuole estenuarci, infastidirci, metterci in una posizione scomoda: così gli avran detto di procedere, i suoi capicosca, cioè di non entrare mai nel merito delle "critiche al Cammino", ma di scagliare contro gli interlocutori il Vangelo, il Catechismo, la Bibbia, lo Statuto, i (rari) elogi di qualche Papa e di qualche vescovo (ma mai le loro critiche né le loro decisioni sfavorevoli alla setta), anche se non c'entrano niente, e di presentarsi sempre come innocui candidi innocenti agnellini.

In parole povere, sono convintissimi che per difendere il neocatecumenalismo occorre la menzogna, l'inganno, l'ipocrisia. Occorre il giudizio temerario, occorre estenuare gli interlocutori non kikolatri, fiaccarli, costringerli a dare spiegazioni di ogni evidenza (spiegazioni a cui i fedelissimi del tripode Kiko-Carmen-Cammino non riconosceranno mai alcun valore né dignità). Occorre cioè difendere il Cammino usando gli strumenti preferiti del demonio: infatti la verità, la correttezza, l'onestà, la tradizione cattolica, il magistero, ecc., danneggiano in modo gravissimo il Cammino, per cui i suoi adepti avvertono il massimo bisogno di adoperare trucchetti, furbate, astuzie, giudizi temerari, inganni, menzogne... E dunque potete facilmente indovinare chi è il vero padre del Cammino.

38 commenti:

  1. Sono persone molto pericolose, che nascosti da una grande ipocrisia rigirano la "frittata" distorcendo la realtà dei fatti. Con la loro falsa dialettica, fatta da false bonarie affermazioni, chiamando "fratelli" gente che non conoscono, non fanno altro che catturare l'attenzione per poi dire tutte le loro minacce piene di bugie e false accuse. Chi li conosce bene lo sa, la cosa migliore da fare è non curarsi di loro e andare oltre.
    Si hanno notizie della convivenza di questo anno? Questo silenzio è molto strano. Aspetto notizie in merito. Grazie.
    Ex

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  2. Promemoria per i lettori poco avveduti a proposito delle "critiche al Cammino" (chiamiamole così solo per brevità):

    - il Cammino non è un dogma di fede, dunque davanti a Dio non è sbagliato maturare convinzioni critiche sul Cammino, esprimerle, spiegarle, trasmetterle agli altri;

    - l'amore cristiano è fondato sulla verità; è solo il buonismo a richiedere che la verità venga nascosta, o che si finga di non vederla; il buonismo non è amore ma è solo ipocrisia;

    - bisogna avere grande malizia per giudicare come "odio" ogni fraterna correzione al Cammino e ogni giusta e fondata critica al Cammino;

    - gli errori del Cammino son talmente madornali da far pensare che i fautori siano o profondamente ignoranti, o in malafede. Quando un kikolatra va ragliando le solite asinerie, e di fronte all'evidenza dei fatti (l'evidenza del Magistero, della Tradizione, delle Scritture, dei documenti ecclesiali, ecc.) si rifiuta di capire... beh, se non è ignoranza crassa, è malafede ostinata.


    Le "critiche al Cammino" (chiamiamole così solo per brevità) che riportiamo qui sul blog appartengono a tre categorie:

    1) ciò che dice/insegna/fa il Cammino è molto diverso da ciò che dice/insegna/fa la Chiesa; (per questo ci bastano i documenti ufficiali della Chiesa, il Magistero, la Tradizione, ecc.); lo Statuto del Cammino non autorizza a dire/insegnare/fare cose diverse da quelle che dice/insegna/fa la Chiesa;

    2) le numerosissime e ineludibili testimonianze sulle storture riguardanti ciò che nel Cammino si dice/insegna/fa; (nota bene: non si tratta solo degli "ex"; spesso sono stati gli stessi kikolatri, con pubblici post sui pubblici social, o anche solo intervenendo su questo spazio commenti, ad aver loro malgrado confermato quanto detto dagli "ex");

    3) le logiche conseguenze di ciò che il Cammino dice/insegna/fa; (per esempio: se ovunque, in tutte le comunità si fa una cosa oggettivamente sbagliata, si deve necessariamente dedurre che il Cammino insegna/esige/impone qualcosa di sbagliato).

    I fratelli del Cammino che davvero amano Dio, ameranno di conseguenza la verità, e rifiuteranno di mentire, ingannare, fingere.

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  3. È proprio così.
    Stupisce e rattrista...il moralista che non sa ma pensa di sapere cosa succede nelle comunità, nelle risonanze durante la Messa nei giri di esperienze durante le convivenze, quando vengono in visita i "catechisti",ecc.
    Purtroppo dal di fuori o stando ai margini si vede poco o nulla .
    Leggendo,in questo blog non trovo calunnie o infamie sul cammino,lo descriverei così anch'io.
    ...

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  4. Questa povera piissima Cristina non sa distinguere i fatti dalle maldicenze.
    Quando uno racconta fatti non fa maldicenza, anche se questi fatti sono incresciosi.

    Per mia esperienza, parlando di FATTI, il veleno sulla lingua dei "fratelli" e dei catechisti è stato di gran lunga peggiore di quello che ho riscontrato nel mondo.
    Almeno nel mondo non lo ammantano di sapienza o "verità".
    Loro sì che si dimostrano veramente come sono, peccatori (come dice sempre l'Argüello che "dovrebbero mostrarsi" i suoi cristiani adulti).

    Lei stessa, questa Cristina, volendo passare da donna dalla "fede adulta" (prego per voi, nessuno vi giudica, preghiamo per voi...), allo stato dei fatti fa MALDICENZA gratuita (voi siete capaci SOLO di maldicenze, togliete il veleno dalla vostra lingua...).

    Siccome io questa Cristina non la conosco, né lei conosce me o la mia storia di vita (specialmente nel Cammino), rigetto del tutto le accuse di maldicenza o lingua velenosa, che non poggiano su FATTI ma fanno di tutta l'erba due fasci ("noi" non-peccatori che preghiamo e non giudichiamo e "voi" peccatori che fate maldicenza e avete la lingua velenosa).
    La invito a considerare se non sia proprio lei a fare maldicenza gratuita generale e ad avere la lingua velenosa e biforcuta (da una parte prega e non giudica, dall'altra è l'accusatore gratuito che non adduce fatti).

    Un tempo l'Argüello aveva schifo di questi perfettini ipocriti che riempiono le chiese, ma adesso devono essere diventati i suoi preferiti.

    Maldicenza significa "male dire", parlare male del prossimo.
    Gesù stesso, quando ricevette lo schiaffo da una delle guardie disse: "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?"
    Rispose da uomo saggio e non porse nemmeno l'altra guancia.

    Chiedo dunque anch'io alla piissima Cristina: " se ho parlato male DIMOSTRAMELO, ma se ho parlato bene, perché dici che sono maldicente e lingua velenosa?"

    Attendo dimostrazioni sensate.
    Ma so che non arriveranno.
    Sono finiti i tempi nei quali avvenivano le educate dispute teologiche con gli eretici sullo stile di Sant'Agostino con gli Ariani.
    Quelle si attenevano alle questioni di fede, non avevano carattere personale.
    Sant'Agostino non avrebbe mai detto di Ario: "tu sei maldicente e hai la lingua velenosa"
    Marco

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    1. Sono d'accordo con quello che ha scritto Marco.
      In passato ero favorevole ai piccoli gruppi perché pensavo in buona fede che aiutassero noi fedeli a vivere come i primi cristiani.
      Quindi ero anche favorevole alla idea kikiana di trasformare la parrocchia in una Comunità di piccole comunità.
      Ma è stata proprio la mia esperienza nel Cammino neocatecumenale a farmi cambiare idea, cioè a farmi capire che nella piccola comunità le male lingue possono essere taglienti!!

      Credo che questo blog abbia aiutato molte persone ad aprire gli occhi e a uscire dal Cammino.

      Spero che questo blog sia letto anche da qualche Monsignore che lavora in Vaticano.

      SAVONAROLA

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  5. Si hanno notizie della convivenza di questo anno? Questo silenzio è molto strano. Aspetto notizie in merito. Grazie.
    Ex

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  6. Pietro (NON del Cammino)24 ottobre 2023 alle ore 16:18

    Ricordo che una volta, negli anni ottanta, una signora del Cammino venne a chiedere aiuto al gruppo di preghiera di cui facevo parte perché i suoi catechisti le avevano detto di lasciare il marito che non apparteneva al Cammino.
    E questo è un fatto vero, qualunque cosa ne pensi Caterina.

    So bene che non si può imputare a una comunità il peccato di un catechista, ma il problema che, a quel tempo, episodi simili sono accaduti più volte all'interno del Cammino, e se Caterina ha una certa età, lo sa benissimo.
    Per cui, sebbene la responsabilità personale di per sé non viene annullata da nessuna ideologia, nel Cammino esisteva una tendenza integralista che induceva i catechisti a consigliare la separazione se il conioge dove fare resistenza alla partecipazione al gruppo.
    Un'inclinazione al male che si inserisce sull'inclinazione al peccato causato dal peccato originale: la Chiesa la chiama "struttura di peccato".

    Bisogna riconoscere, però, che oggi nel Cammino sono cambiate molte cose per quanto riguarda il modo di proporsi, ma anche qui c'è un problema.
    Infatti, se poteva essere "normale", nel senso che ce lo si poteva aspettare, che in quel periodo di ubriacatura che nella Chiesa coinvolgeva anche tanti sacerdoti, ci potessero essere errori ed esagerazioni che poi, chi era in buona fede, ha emendato dopo aver ammesso gli errori, non è normale che nel Cammino non c'è mai stata un'autocritica.

    Cioè: sono cambiate alcune cose (ma molte no), soprattutto nel linguaggio, e si è cercato di ammorbidire molte posizioni, ad esempio non ci si scaglia più contro il metodo Billings sebbene fosse approvato dalla Chiesa, ma non si ammettono gli errori.
    Che sono tutti riportati nei vecchi mamotreti che, evidentemente, non si vogliono contestare.

    Eppure non ci sarebbe nulla di male.
    Anche io ero un cattolico animato da un certo fanatismo, ma ho sempre seguito la Chiesa e oggi dico tranquillamente che ho molto sbagliato su tante cose.
    E questa autocritica l'ho sentita da tanti miei "fratelli" di comunità.

    Penso che il Signore mi ispirasse a seguire le sue vie, ma non mi sono mai considerato un "ispirato", nel senso di "illuminato", per cui non mi sono mai troppo affezionato alle mie idee.
    Per questo la mancata autocritica dei vertici del Cammino mi dà l'idea che, in fondo, viene considerato autentico il Cammino degli inizi, mentre il Cammino attuale viene considerato, almeno dai vertici, come un momentaneo male necessario dovuto alla "durezza di cuore" della Gerarchia ecclesiastica.
    Come se l'approvazione dello statuto rappresentasse una sorta degli accordi di Minsk, che per la NATO era scontato che dovessero venire disattesi.

    Se mi sbaglio, come spero, spero che vi siano molti aderenti del Cammino che, in attesa di ammettere tutti gli errori, siano almeno disposti ad ammettere come errori i fanatismi del passato che oggi non si verificano più (o si verificano di meno).

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  7. @Ex

    Che ti frega della convivenza tanto non ci vai più nel Cammino?

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    1. Sai, Kiko dice tante di quelle vaccate che è legittimo avere un po' di curiosità su cos'altro sarà capace di dire.

      Tragicomicamente su questo blog sono stati pubblicati numerosi documenti ultrasegretissimi riservatissimi vietatissimi del Cammino. Qualche volta è stato per un colpo di fortuna - i fratelli responsabili e catechistoni che si mandano via email l'indirizzo del documento in rete... e Google vede il link nella mail e lo indicizza, consentendo che tutti lo rintraccino e leggano. E molte altre volte è stato perché qualche kikolatra dubbioso passava "sottobanco" il documento a uno dei collaboratori del blog. A volte sperando che lo commentassimo sul blog, altre volte per ingenuità ("se legge queste bellissimissime parole di Kiko si convertirà al Cammino!").

      Insomma, c'è quella blanda curiosità del "chissà quante altre risate ci faremo", ma non ci adoperiamo attivamente per recuperare le Nueve Vaccate di Don Kikolone.

      Dopotutto - a noialtri, così come ai neocatecumenali - l'unico soggetto che ha il diritto e il dovere di "evangelizzarci" è l'autorità della Chiesa. Tutto il resto, incluso un Kiko autonominatosi pomposamente "il Vostro Catechista", non è necessario, e non è necessariamente benefico. Kiko e Carmen hanno gravissime responsabilità davanti a Dio per aver trasmesso eresie e giustificato (o addirittura invogliato) immoralità e malvagità.

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    2. Finalmente avete ammesso che qualcuno del Cammino vi passa documenti, lo sospettavamo da sempre ma non avevamo prove, ora ci sono. Avvertiamo subito Kiko poi deciderà lui il da farsi.

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    3. Ariecco il fintotontismo neocatecumenalizio.

      Macché "finalmente", ce ne siamo spesso vantati su queste pagine già da moltissimi anni. Avete fatto di tutto per scovare la "talpa", anche se qui ci vantavamo di averne parecchie, di "talpe". La faccendaccia è arrivata talmente in alto, che da anni i capicosca della setta di Kiko e Carmen fanno scrivere sulle bozze le solite frasi di circostanza "bozza non riveduta", "non pubblicare su internet", ecc. (sì, negli scorsi anni ci siamo fatti beffe anche di questo).

      Ma poi - davvero vien da ridere - che senso avrebbe tanta segretezza? L'unico motivo per cui quei documenti (sbobinature, mamotreti, ecc.) devono restar segreti, è che contengono madornali errori e gigantesche vaccate. Negli altri movimenti ecclesiali è tutta una gara a chi pubblica i documenti, a chi fa conoscere i contenuti delle catechesi dei propri capi. Per esempio quelli di Comunione e Liberazione, agli esercizi spirituali, dicono: "non pubblicate i vostri appunti personali internet, ché il mese prossimo esce in allegato alla rivista del movimento il libretto con tutti i testi degli esercizi che abbiamo fatto, con tutto l'apparato bibliografico". Ed è letteralmente la rivista che tentano di vendere a chiunque si trovi nei pressi di uno dei loro incontri (che si tengono a porte aperte, del resto: mica è il Cammino che ha sempre vergognose robacce da nascondere).

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    4. @Anonimo 25 ottobre 2023 alle ore 09:32
      Stati a vedere che ci stiamo ca****o sotto, perché "paparino"
      ci dà le toh toh!...
      Stai tra l'altro implicitando, che il
      Cammino Neocatecumenale è una
      società segreta, cosa in Italia vietata dalla Legge ed in primis dalla Costituzione.
      Ruben.
      ---

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  8. Non comprendo la persona che insiste nel "sapere" cosa e" successo alla convivenza !!!! Io sinceramente non me lo pongo questo problema, e ne sono felicissima di non trovarmi lì Grazie a Dio!!!!Cecilia

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  9. Zitti Zitti che quest'anno c'è un canto nuovo nella hit parade di kikolandia !

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  10. Buongiorno niente mamotreto perchè come PROCLAMA il VANGELO MATTEO 7:6
    "Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi." G
    Gianfranco.

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  11. TANTO IL MIO POST NON LO PUBBLICHERETE MAI

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    1. Le vostre manifestazioni di arroganza e di odio le pubblichiamo sempre, perché si capisca quanto siete davvero "cristiani", e quanto davvero "amate i vostri nemici".

      Comunque i vostri "mamotreti" e le vostre "catechesi" non sono né cose sante, né perle - ed è esattamente il motivo per cui le nascondete.

      Elimina
    2. Anche il signor Gianfranco, come la signora Cristina, è un bel soggettino.

      Ritiene "santi" i loro mamotretini e li considera "perle".

      Tutti gli altri, sono cani e porci. TUTTI.

      Eh sì, perché siccome i loro santi e preziosi mamotretini non devono uscire all'esterno ed essere conosciuti, sono solo per loro.
      Non devono essere dati a NESSUNO, non solo qui al blog.
      Ciò significa che considerano TUTTI cani e porci a cui non gettare le loro perline sante...

      Come appropriarsi della Parola di Dio e manipolarla...

      Nessuno nota il "Quanto siamo bravi noi che preghiamo, non giudichiamo, facciamo cose sante e preziose" e il "Voi, maldicenti, lingue velenose, cani e porci"?

      Vedi mo'... La perfetta Chiesa Neocatecumenale...
      Marco

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  12. Perchè NON parlate di questo.........opprofondite questi temi e non cretinate...........
    Cosa sta succedendo nel MONDO.........e non nel CAMMINO NEOCATECUMENALE.........
    Notizia di OGGI su tutti i GIORNALI.

    Non più Natale, ma forse 'Festa d'inverno'. L'Istituto universitario europeo di Fiesole (Eui), guidato dal belga Renaud Dehousse, punta a rinominare la festa più importante della cristianità, per evitare il riferimento religioso, in funzione di una scelta "inclusiva", che possa permettere a tutti di riconoscersi in un momento di serenità

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    1. Questo blog ha come tema il Cammino Neocatecumenale.

      E comunque il Cammino non è la cura alla scristianizzazione... ma è il contributo. Infatti il Cammino propugna una versione inquinata e sbagliata della fede.

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    2. Caro Fratello se il CAMMINO NEOCATECUMENALE propugnasse una versione inquinata e sbagliata della fede sarebbe già stata CHIUSA, invece, per sfortuna o fortuna tua, perchè questo blogg esiste perchè esite il cammino neocatecumenale.

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    3. Immagina di presentarsi nel giorno del giudizio ragliando scompostamente: "ma noi avevamo lo Statuto! se avessimo inquinato e sbagliato saremmo stati chiusi! Signore, ma come ti permetti? Tu giudichi!"

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    4. Caro fratello Giancarlo, anche i preti pedofili o la lobby gay dovrebbero essere già stati allontanati, eppure ci sono ancora...

      Se fosse così semplice eliminare le cose sbagliate (specialmente il ricco e potente ammanicato Cammino), la Chiesa vivrebbe momenti migliori.
      Marco

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    5. Se la scelta è "inclusiva" chissà,
      Bergoglio potrebbe farci un pensierino...
      Ruben.
      ---

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  13. A me non importa nulla di ciò che viene detto alle convivenze di inizio corso, perché tanto sono sempre le stesse cose, gira e rigira.
    Le conosco a menadito.

    Quello che mi interroga è la diversa modalità di quest'anno, con l'invito di intere comunità a Porto San Giorgio.

    Magari vogliono aumentare la segretezza, che è già alta in virtù del Direttorio segreto.
    Magari vogliono anche motivare comunità già stanche, disperse ed economicamente dissanguate.
    Magari devono dire cose che non vogliono che altri sappiano, come richieste di soldi per la Domus Jerusalem da regalare al Papa o un riassetto d'urgenza delle comunità laddove il Cammino stenta.

    Ricordo benissimo la pappardella che ci fecero quando uscì il video della Convivenza dei Vescovi.
    Continuavano a dire "questo è per voi, non ne dovete parlare, lo dovete far vedere solo alle vostre comunità, non son cose che è bene diffondere..."
    Poi, comunque, uscì lo stesso.

    Quando fanno qualche innovazione hanno sempre un motivo e, di solito, non è mai d'apertura o disinteressato.

    Nemmeno il blog spagnolo ha postato niente sull'inizio corso, per ora. Forse anche in Spagna vale la stessa novità di segretezza.
    Nessuna pagina facebook che parli di convivenze di riporto, tranne la Convivenza dei catechisti del Canada postata il 15 ottobre.
    Ancora più barricati dentro le loro mura sempre più ristrette.
    Ancora più divisi dal resto della Chiesa.
    Marco

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    1. Non data le vostre pietanze con contenitori di plastica ai cani ! E vassoi di carta stagnola ai porci , che poi si mangiano tutto! Pure a te!!!!!!

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    2. Ma che razza di commenti sono questi come delle 17:48???

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  14. Visto che ho rammentato la convivenza dei catechisti del Canada, colgo l'occasione per evidenziare che in tutto il Canada quest'anno ci sono solo 7 parrocchie che fanno catechesi.
    7 in tutto il Canada!

    Questo lo si può benissimo conoscere dal sito ufficiale del Cammino in Canada:

    https://cheminneocanada.claudezone.com/diocese/?lang=en&fbclid=IwAR1jYcRgb4JWZkWz-GaVE5cnlm1Zx2Yd7Le9LJJHYV-O3z33yJ4kv6gpCwg

    In tutto il Canada ci sono solo 57 comunità (praticamente quante ce ne sono in due parrocchie romane fortemente neocatecumenalizzate), divise in 23 parrocchie.
    Di queste 23 parrocchie, solo 7 fanno le catechesi.
    Le 3 o 4 parrocchie con più comunità arrivano max a 6 comunità per parrocchia.

    Da considerare che il Cammino aprì i battenti nel 1975, ben 48 anni fa.

    Però, nonostante la forte scarsità di neocatecumenali, ci sono addirittura 3 Redemptoris Mater.
    Toronto, con 12 seminaristi (si dice)
    Quebec, che non ha sito e si trova nella Casa Diocesana di formazione, dove già c'era il Seminario Minore.
    Vancouver, con 7 seminaristi, di cui 3 arrivati a settembre. Prima erano 4.

    Naturalmente, non importa dirlo, tutti e 3 edifici di gran rilievo...

    Solo per conoscenza...
    Marco

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  15. Non pubblicate più il plico della convivenza di inizio corso, come mai?Hanno scoperto il traditore?Comunque che vi importa del plico siete fuori il Cammino che importanza ha?

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    1. Sembra che i kikolatri abbiano fretta di leggere i plichi su questo blog... come se i capicosca della setta fossero restii a parlare dei contenuti...

      Vero è che molte volte i kikolatri hanno preso materiale da questo blog, tolto la parte critica, e lo hanno ripubblicato sui loro social per compiacersi dei loro idoli. Il che conferma tutte le critiche che abbiamo fatto loro, anche le più severe: pur sapendo quali sono gli errori, fanno i finti tonti. Proprio ciò che gradisce il demonio (quello vero).

      In qualche caso, però, hanno dovuto correre ai ripari perché qualcuna delle espressioni critiche su Kiko e Carmen era rimasta, e qualche kikolatra ignaro ci dev'essere rimasto di stucco.

      Comunque, per rispondere alla domanda, pubblicheremo solo se le "talpe" (non una, e non sempre le stesse "talpe") ci forniranno materiale interessante. Infatti il commentare per la centesima volta vaccate identiche a quelle di tutti gli scorsi anni, non ha senso.

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    2. I capicosca ormai sono restii ad inviare persino ai responsabili stessi il mamotreto di bozze non corrette. E ai pochi che lo ricevono, qualcuno lo custodisce segretamente manco gliel'avesse consegnato l'FBI (facendo anche il misterioso, come a custodire qualcosa di estremamente elitario), qualcuno invece lo spezzetta consegnando al fratello di turno che deve riportare, solo ed esclusivamente la parte da studiare. Rispetto agli anni precedenti c'è più attenzione, più segretezza. Che poi non capisco davvero il senso di essere così attenti e chiusi in se stessi. Excusatio non petita, diceva quello. Se tutto proviene dallo Spirito, se la convivenza porta frutto, se quello che raccogliamo è opera di Dio, perché nasconderlo, celarlo, affidarlo a pochissimi, mettere le mani avanti con quel "BOZZE NON CORRETTE" che anno dopo anno è abbastanza ridicolo da leggere? "Ciò che avrete detto all'orecchio [...] sarà annunciato dalle terrazze" (Lc. 12, 3-4).

      E si, ovviamente parlo da interno al cammino. Però due domande me le faccio comunque.

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    3. @Uditore
      Hai ragione nel dire che i mamotreti sono ispirati dallo SPIRITO SANTO.
      La Ragione per cui si sta, come dite voi, nascondendo la diffusione dei mamotreti è semplice. Ti spiego il motivo. Quando non sei presente alle convivenze e non le VIVI SIA SPIRITUALMENTE CHE FISICAMENTE. ma ti viene passato SOLO il momotreto che è una sorta di ''BOZZE NON CORRETTE'' (anche questo dovrebbe farti capire perchè questo nome) riamangono le stesse VUOTE E SENZA SENSO ed siete ovviamente autorizzati a demolire e a rendere ridicolo ciò che sta scritto.

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    4. Prima davano i mamotretini in forma cartacea, poi iniziarono ad inviarli via mail al responsabile dai vari centri neocatecumenali. Così erano più segreti e risparmiavano pure la carta.
      Ora non so come fanno.

      Confermo quanto detto nel commento sopra: anche la nostra équipe agli inizi si riuniva per preparare il riporto, poi nel tempo eravamo tra quelli che spezzattavano i mamotretini: ognuno la sua parte.
      Avevamo già iniziato a farlo già coi mamotreti cartacei ed abbiamo continuato anche dopo le mail, dato che uno stampava per tutti una sola copia.
      Stessa cosa per i vari mamotretini degli annunci. Anzi, per quelli spezzettavamo ancor da prima.
      Marco

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    5. Sicché vorresti dire che le cose ispirate dallo Spirito Santo sono vuote e senza senso se non vissute anche fisicamente in presenza?
      È quello che vi dicono, per indurvi a presenziare e a coinvolgervi in un contesto fatto di canti, battimani, balli e convivio in comodi e spesso lussuosi alloggi. Un break out dalla quotidianità.

      Caro bello Giancarlo, quello che tu dici è la dimostrazione pratica di quanto sostenuto da tutti noi ex:
      è una questione di "atmosfera" che si crea nelle vostre convivenze e incontri vari, non di spirito santo.

      Gli scritti veramente ispirati dallo Spirito Santo (vedi la Bibbia, per dirne una), sono sempre PIENI e CON MOLTO SENSO, anche se non si è presenti a qualcosa.

      I mamotreti, poi, non sono propriamente bozze non corrette, perché riportano esattamente i concetti espressi dagli spagnoli. Magari può non essere corretta la forma, ma i contenuti sono precisi.

      Sai perché lo so?
      Perché anch'io ho passato decine d'anni a nutrirmi di quell'atmosfera e a replicarla poi nei riporti vari (anche alle comunità più piccole che non facevano il riporto da sole).
      Conosco la sensazione dell'esserci.

      Ma non c'entra proprio nulla con la bontà delle catechesi.
      Quelle sono buone o cattive indipendentemente dall'essere presenti e dal viversi l'atmosfera.

      Altrimenti, gli scritti dei Padri e dei Santi andrebbero letti sempre in compagnia e in un contesto, sennò rimangono vuoti e senza senso.
      Altrimenti, dovremmo dire al Dicastero per la Dottrina della Fede di smetterla di vagliare scritti, perché così sono vuoti e senza senso. Vadano di persona a toccare lo spirito santo che c'è in presenza!

      Eddai che non siamo di primo pelo.
      Quello che dici tu già vissuto, creduto e rigettato.

      Esserci, essere presenti, come ai passaggi, che altrimenti devi recuperare per esserci.

      E come farebbero a creare l'atmosfera magica se le persone non ci fossero?

      Snebbiati il cervello dalle loro pressioni psicologiche ed impara a vivere la tua fede anche quando "non ci sei", al di là dell'atmosfera familiare e coinvolgente di contesto, che per la fede non serve a niente.
      Marco

      Ps. Non mi rispondere che la fede già te la vivi anche fuori dal contesto, perché sarebbe troppo scontato.
      Sappiamo tutti che si aspetta il giorno settimanale e il sabato (più una domenica al mese) per ritrovarsi col solito gruppetto chiuso di nemmeno trenta persone. Senza, il nulla.
      Marco

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  16. Vorrei solo dire che può essere sembrato "stupido" il commento delle "pietanze e tortiere" ! Ma mi sono permessa di scriverlo anche di apparire frivola proprio perché ho "tolto" tanto di quello che per anni i Cavalieri della tavola mi avevano inculcato con i loro lavaggi di cervello e lo spiego. Punto primo DEVI ESSERE SUL PEZZO , non FARE DOMANDE, OBBEDIRE cecamente, ESEGUIRE , NON NEGARTI perché quello che eseguirai e" una grazia! Ricorda lascia che i morti seppelliscano i morti! Rigirato da un furbone questo stralcio del Vangelo di avrà" completamente in pugno! Tu lasci genitore, un figlio o familiare nel massimo del bisogno per il Cammino! Visto che ho dovuto "sfoltire" tanto di tutte le cose che mi avevano inculcato, oggi mi permetto (come quello a dieta che una tantum sgarra) anche qualche battuta, o leggerezza! E viva il Signore di poter essere se stessi! In fondo a pensarci bene DIO TI AMA PER COME SEI! E come no..dopo varie tappe vedrai come ti accettano per come sei Non credo ci sia bisogno di scriverlo!Sarai te stesso se punterai i piedi e andrai via!Chissà se sarai ancora amato da Dio?Credo proprio di sì! Vedete tutto come cade a fagiolo? Come tutto e" studiato a tavolino? Anche nello Schema" liberarsi dai beni! E perché non a metà" Cammino? Solo prima del secondo passaggio? O non alla fine quando finalmente sei illuminato, adulto? Meditate gente, meditate.....e scusate per le tortiere ma quando le vedo ai casalinghi cambio reparto! Ho subito uno shock.C.


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  17. Nel caso fossi interessato: https://kairosterzomillennio.blogspot.com/2023/10/convivenza-di-inizio-corso-2023-parte_26.html

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  18. Nelle ultime settimane su Jungle Watch compaiono delle riflessioni di Tim a proposito del suo impegno a Guam, della sua famiglia, delle difficoltà incontrate, e delle testimonianze di fede vissuta. Come il sacerdote irlandese che lo aiutò anche economicamente, e subito.

    Le opere di fede e di carità che Tim sta testimoniando sono impossibili nel Cammino. I catechistoni ti direbbero che hai "idoli", che hai una "religiosità naturale", che "non hai la fede", e tutto il resto dei feroci giudizi che ammanniscono su qualunque adepto che non esegua roboticamente i loro ordini perentori. Nel Cammino non c'è spazio per la fede, ma solo per le dottrine kikiane-carmeniane. Nel Cammino non c'è spazio per la carità, ma solo per le attività pre-programmate, e guai a chi non molla il malloppo alla setta ("sei schiavo di mammona, sei in braccio al demonio, fa' un'elemosina che ti faccia sanguinare il cuore, fatti un tesoro «in cielo»"...).

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